10La Moviola, gli episodi dell`ultima giornata
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10La Moviola, gli episodi dell`ultima giornata
Copyright by: Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008 ALL’INTERNO: Fatto di Tutti gli Sport 3 Fratelli d’Italia; Balotelli le polemiche e Totti; 4 IL Re Di Roma. Francesco Totti fa 300; 5 Qualificazioni Brasile 2014, il punto 7 Scommettiamoci Su e Indovina Chi; 8 Fatto di Napoli; 9 Il Punto sulla Serie A; è successo nell’ultima giornata; 10 La Moviola, gli episodi dell’ultima giornata; 11 Il Prof da i Voti 13 Un occhio all’estero; cosa succede negli altri Campionati d’europa; 15 Fatto di Calciomercato, le ultime trattative; 16 El Superclasico, il Boca batte il River Plate; 18 Football Mundial; 20 Fatto di tutti gli sport, 23 Sport e Cinema, avete mai visto Shaolin Soccer? 22 Scoviamo gli sport; Kickbike, 2 Per la prima volta nella storia la Nazionale italiana si qualifica per i Mondiali con due turni d'anticipo, restano le formalità degli incontri con la Danimarca a Copenaghen e l'Armenia al San Paolo di Napoli; le due sfide ci diranno con quanti punti gli uomini di Prandelli chiuderanno il girone, ma soprattutto su chi punterà per la spedizione in terra carioca. "Se il mondiale fosse tra venti giorni non avrei dubbi: Totti verrebbe al mondiale". Con queste parole il C.T. spalanca le porte azzurre al capitano giallorosso che, a 38 anni con la forma invidiabile di 83kg, a suon di gol e assist sta facendo sognare la capitale e lo stesso Cesare, che continua dicendo: "Un Totti cosi, un Totti fantastico, non può non far riflettere". Dichiarazioni volate subito a Trigoria, dove non è mancata la risposta del diretto interessato: "Per ora penso solo alla Roma, poi in primavera vedremo quali saranno le mie condizioni fisiche e decideremo. Comunque mai dire mai". Il Brasile è una seduzione e nelle sue parole il mai dire mai rimbomba come una speranza di vestire per l'ultima volta l'azzurro per chiudere da Re la sua carriera e spazzare via le critiche dell'ultima spedizione con Lippi. La sua integrità fisica non dovrebbe essere un problema visto il gran lavoro del tecnico della Roma, Rudi Garcia, ed il suo inserimento nel gruppo mondiale avrebbe due benefici: ancora più esperienza all'interno dello spogliatoio e classe al servizio della squadra sul campo. Impossibile quindi non fantasticare e pensare ad una Nazionale con il tandem offensivo Totti-Balotelli che farebbe sognare non poco i tifosi ma anche lo stesso Prandelli, che in conferenza stampa dice di non aver ancora riflettuto su questa soluzione. E mentre da un lato Totti sta per prendere l'aereo per il Brasile, dall'altro c'è un Balotelli ancora immaturo impegnato più a mostrare i muscoli agli arbitri prendendo le successive squalifiche invece di scalare la classifica marcatori, ma queste vicende non preoccupano il C.T. che lo ha convocato nonostante l'inserimento del codice etico, fatto da lui stesso, nella Nazionale: "Non ho mai e dico mai convocato un giocatore con squalifica ancora in corso. Ma Balotelli la sua l'ha già scontata, una squalifica pesante ed io non posso aggiungere punizione su punizione. Noi crediamo ancora in lui, ma certe cose da qui al Mondiale non dovranno più succedere". Sembra proprio che la forza e la tecnica di SuperMario prevalgano sul suo carattere per rinunciarci. Prandelli per la doppia sfida ne convoca 29 e deve subito rinunciare a Daniele De Rossi a casua di una tendinopatia all'adduttore, mentre torna a vestire l'azzurro, dopo due anni d'assenza Giuseppe Rossi che, nonostante le sue condizioni fisiche non ancora al top, si è conquistato la chiamata timbrando il cartellino dei marcatori ogni 94 minuti. Torna anche Balzaretti che mancava dall'ultimo Europeo in Polonia-Ucraina, rifiorito in quest'inizio di stagione. Per il resto non ci sono novità vista la conferma di Cerci, Osvaldo, Gilardino, dei giovani Verratti, Florenzi, Poli, Insigne e del blocco Juve. Ed è proprio questo blocco che ha sollevato un polverone in casa bianconera che di fronte alle convocazioni di Buffon, Chiellini, Bonucci, Pirlo e Marchisio hanno fatto storcere il naso nei piani dirigenziali in vista dei due match ininfluenti per la qualificazione. Il C.T. della Nazionale, tempo addietro, dichiarò che avrebbe risparmiato i giocatori chiave in vista anche dei molteplici impegni con i club di appartenenza, ma cosi non è andato ed a Conte, Marotta e Paratici nel vedere quei nomi sulla lista dei convocati non è andata giù visto anche lo stress psicofisico che portano questi impegni sui calciatori e la difficile gestione di Pirlo e Buffon che vanno salvaguardati. A Vinovo, infatti, attribuiscono la stanchezza di alcuni uomini chiave alla Confederation Cup e lo staff avrebbe preferito preservarli in vista dei due impegni non decisivi per il Brasile. Ma Prandelli non ha fatto lo stesso ragionamento. DANIMARCA-ITALIA e ITALIA-ARMENIA i convocati: Portieri: Buffon, Marchetti, Sirigu; Difensori: Abate, Astori, Balzaretti, Bonucci, Chiellini, De Silvestri, Pasqual, Ranocchia; Centrocampisti: Aquilani, Candreva, Diamanti, Florenzi, Giaccherini, Marchisio, Montolivo, Pirlo, poli, Thiago Motta, Verratti; Attaccanti: Balotelli, cerci, Gilardino, Insigne, Osvaldo, G. Rossi. Ferruccio Montesarchio Trecento, è il titolo di un film sui guerrieri dell antica Sparta, in questo caso è il titolo del capitano della Roma: Totti!! La bandiera romana sabato sera nella sfida contro l'Inter, grazie ad una doppietta, ha realizzato la sua 300° rete con la maglia giallorossa, raggiungendo quota 230 in serie A, a soli 44 gol dal leader Piola fermo a quota 274. Totti è il giocatore che ha segnato di più nella Roma, ha messo a segno 9 gol nei derby, 14 gol a San Siro! Ma chi è Totti? Come ha iniziato? Francesco è nato il 27 settembre 1976 a Roma nel quartiere Appio-Latino, nei pressi di Porta Metronia. La sua prima squadra a soli 7 anni è stata la Fortituto, in seguito si trasferisce prima alla Smit Trastevere, dove disputa il suo primo campionato dilettantistico giocando due anni sotto età nel campionato esordienti e poi, nel 1986, alla Lodigiani. Nel 1989, a 12 anni, la Lodigiani raggiunge un accordo per la sua cessione alla Lazio, ma un blitz dell'allora responsabile del settore giovanile della Roma, Gildo Giannini, a casa del calciatore convince i genitori a scegliere i giallorossi. Da qui Totti inizia a giocare con gli allievi e la primavera della roma,1 scudetto ed 1 coppa italia, poi il 28 marzo 1993 fa il suo esordio in serie A nei minuti finali di BresciaRoma. Il 4 settembre 1994 Totti all'età di soli 18 anni realizza la sua prima rete in serie A contro il Foggia, quella stagione Totti giocherà 21 partite, realizzando 4 reti. Con il passare degli anni Totti cambia tanti allenatori, tanti compagni di squadra, diventando per la prima volta capitano con Zeman nel 1997, dove riceve il soprannome di ”Pupone” e la N°10 per la prima volta! Totti segna sempre di più stagione dopo stagione, conquistando il suo primo scudetto con Capello nel 2001 e avendo la consacrazione definitiva! Totti con la Roma vince 1 scudetto, 2 coppe italia e 2 supercoppeitaliane. Fece il suo debutto nella Nazionale maggiore il 10 ottobre 1998 e realizza il suo primo gol nel 2000 contro il Portogallo. In Nazionale vincerà 1 mondiale nel 2006 in Germania, realizzerà 9 gol in 58 presenze. Nel 2013 Totti all'età di 37 ha ancora voglia di successi e di nuovi traguardi, nella mente il suo unico obiettivo è raggiungere Piola a 274 reti diventando il primo marcatore in serie A, non è esclusa la sua presenza nel mondiale in Brasile 2014, non ci resta che aspettare per vedere nuove magie del Pupone, magari vinceremo i prossimi mondiali con un suo gol in finale su rigore dicendo: “ ti ho fatto ercucchiao”. Luigi Bruno 4 Di Antonio Greco Gruppo A- Il Belgio è ad un passo dalla qualificazione basta un punto in due gare, insomma un impresa non proprio impossibile per questi giovani terribili. Speranze ridotte al lumicino per la Croazia che quasi certamente dovranno affrontare i play-off. Deludente la Serbia. Girone B- Italia già a Rio ma Prandelli vuole arrivarci da imbattuto, insomma è tutto chiaro non si regala niente a nessuno. Bagarre per il secondo posto, sono ancora in 3 a sperare ma per la Rep.Ceca la sconfitta casalinga contro la modesta Armenia ha praticamente estromesso Cech e compagni, ora bisogna fare sei punti, sperare e soprattutto molta fortuna, in sintesi se si va agli spareggi è solo un miracolo. Girone C- Come era prevedibile girone stradominato dalla Germania che a parte un rocambolesco 4-4 casalingo contro la Svezia ha asfaltato tutti. Proprio la Svezia dovrà cercare di tornare a casa con almeno un punto dalla trasferta austriaca in uno scontro diretto che si giocherà alla morte. La debacle dell'Irlanda ha portato alle dimissioni di Trapattoni. Girone D- Per l'Olanda analogo discorso della Germania con qualificazione centrata già da un pezzo. Bellissima la sfida per il secondo gradino del podio con Ungheria, Turchia e Romania raccolte in un solo punto. Il calendario però è molto favorevole ai rumeni. Girone E - Svizzera vicina alla meta ma bisognerà mantenere alta la concentrazione perchè le sfide da affrontare sono insidiose. Sono dietro Cipro a parte tutte hanno il dovere di lottare. Anche il nostro Gianni De Biasi e la sua Albania vogliono vincere e sognare ma l'ultima sconfitta ha compromesso decisamente l'impresa Girone F- Il Portogallo a letteralmente gettato una qualificazione alle ortiche permettendo alla Russia d Capello di prendere la testa. E' vero c'è un solo punto di differenza ma i sovietici negli incontri contro Azerbaijan e Lussemburgo molto difficilmente concederanno qualcosa. Per Cristiano Ronaldi e soci si passerà dagli spareggi 5 Girone G- Girone bellissimo con Bosnia e Grecia appaiate in testa. Lo scontro diretto permette ai bosniaci di mantenere la vetta. Nelle prossime due gare vita facile per entrambe e quasi sicuramente la situazione rimarrà invariata. Girone H- Girone apertissimo a tutto con scontri diretti fino alla fine. Ad oggi guida l'Inghilterra ma sarà durissima vincere questo raggruppamento chiunque può arrivare primo e chi magari lo è all'ultima giornata può essere addirittura eliminato senza passare per i play-off. Solo l'Ucraina sembra poter avere tre punti già in tasca vista la chiusura con il San Marino Girone I - Spagna e Francia in testa ma transalpini con una partita in più quindi Spagna con un piede e mezzo a Rio. Peccato per i francesi che dopo aver conquistato all'esordio un prezioso pari in casa dei campioni del Mondo si sono poi un pò persi. Oltre loro il vuoto. Dopo un ampia selezione come era prevedibile sono rimaste solo le big del nord-centroamerica. Stati Uniti e Costarica quasi certi di qualificarsi mentre a sorpresa potrebbe non prendere parte al prossimo Mondiale il Messico che dovrà vincere e sperare Argentina prima matematicamente con Colombia e Cile molto prossime alla vicina trasferta brasiliana. Equador e Uruguay in lotta per evitare il 5° posto che vuol dire spareggi ma attenzione al Venezuela(6°) che ancora non è tagliato fuori. La delusione è il fanalino di coda Paraguay. Come era prevedibile si sono qualificate l'Australia, il Giappone e la Corea Del Sud. Quarto qualificato 6 l'Iran. La Giordania invece ha battuto l'Uzbekistan ai calci di rigore nei play-off ed ora dovrà sfidare la quinta classificata del gruppo del SudAmerica. Nell’OFC facile, scontato e prevedibile il successo della nuova Zelanda che nel girone finale fa sei vittorie su sei. Ultima chiamata per Brasile2014, possiamo riassumere così lo spettacolo che ci attende nei prossimi giorni. I Destini sono per lo più segnati e mancano ormai solo pochi biglietti aerei da assegnare. Chi è sicura già del volo transoceanico è la nostra nazionale che contro una già rassegnata Danimarca penserà più allo spettacolo e agli esperimenti che al risultato finale, l'over pare dietro l'angolo. A chi manca solo l'ufficialità è la rivelazione Belgio a cui basterà raccogliere un solo punto nei due ultimi incontri. Un pari proprio nella imminente trasferta croata sembra essere la più logica soluzione e la Fifa aspetta solo il novantesimo per consegnare quest'ennesimo ticket. Un altra gara di qualificazione che avrà i risvolti più di una partita amichevole sarà quella tra Argentina e Perù con la seleccion con la testa già alla prossima estate e con la voglia di far divertire. Al pari dei campionati che si fermano ci sono anche i campionati che ripartono. L'Australia infatti si appresta a decretare il fischio d'inizio di questa nuova stagione con il Sidney di Del Piero pronto a partire con il piede giusto. Chi non si sono proprio fermati sono i campionati minori, ad esempio la Liga Adelante(la serie b spagnola). Nell'incontro tra Castilla, la seconda squadra del Real Madrid, e l'Huelva le reti sono garantite, infatti queste due squadre fanno dei gol (fatti e subiti s'intende) i loro marchi di fabbrica. Anche il Brasilerao continua con un'interessantissimo incontro a viso aperto tra Flamengo e Internacional, questa fresca di nuovo allenatore. Per gli amanti del segno X occhio all'incontro tra Azerbaijan ed Irlanda Del Nord. Le nostre proposte: Danimarca - Italia Over(2,05) Croazia - Belgio X(3,25) Spagna - Bielorussia NoOspite(1,29) Argentina - Perù Over(1,81) Sidney FC - New Castle Jet 1(1,85) Con 5euro se ne potrebbero vincere 151,09 Antonio Greco Portogallo - Israele NoOspite(1,67) Corea Del Sud - Brasile 2(1,30) Flamengo - Internacional Gol(1,75) Castilla - Rec. Huelva Over(1,83) Azerbaijan - Irlanda Del Nord X(3,20) Con 5euro se ne potrebbero vincere 153,30 Antonio Greco Indovina chi è una rubrica che mette alla prova la conoscenza calcistica dei nostri lettori. Come si gioca? Verranno scelte delle figurine di calciatori e allenatori che hanno militato nel nostro campionato, alle quali verrà cancellato il nome. Saranno così bravi i nostri cari lettori ad indovinarli lo stesso? Naturalmente saranno dati dei piccoli suggerimenti, non siamo poi così cattivi. La soluzione dello scorso numero -Dario Hubner è un ex centravanti italiano, l’unico, insieme ad Igor Protti, ad essersi aggiudicato il titolo di capocannoniere di Serie A, Serie B e Serie C. Cesena, Brescia e Piacenza le esperienze più importanti, si è ritirato nel 2011. Luis LULU’ Oliveiraè un ex attaccante e attualmente allenatore. Proviene dal Belgio l’attaccante che tanto si fece amare con la maglietta del Cagliari. Ha vestito tante magliette in Italia, Quella della Fiorentina, del Catania, del Como, del Foggia e del Venezia. Conta anche 7 presenze nella sua nazionale. Allena il Muravera, con il quale ha vinto la Coppa Italia di Eccellenza. Indizi: -Si tratta di due difensori, entrambi italiani, uno Lombardo, l’altro Sardo, uno si chiama Moreno, l’altro Salvatore; -Uno dei due ha giocato sempre in Italia, l’altro annovera un esperienza in Spagna, con l’Espanyol; -Uno dei due si è messo in mostra soprattutto con la maglia della Juventus, con la quale si è guadagnato la nazionale; in carriera ha anche giocato per la Fiorentina; -L’altro ha sfoggiato ottime prestazioni con la maglietta della Salernitana, dai granata è poi passato all’Inter. Ha indossato anche le maglie di Napoli, Bologna, Juventus e Catania; - Uno dei due ha vinto uno scudetto e una coppa Uefa, l’altro ha vinto 3 Campionati Italiani, 1 Coppa Uefa, 1 Champions League, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Supercoppa Europea e 2 Coppe Italia; - Uno dei due si è ritirato nel 2005, l’altro nel 2006; - Geppetto era il soprannome che Roberto Baggio diede a Moreno, suo compagno di squadra, Salvatore invece veniva chiamato semplcimente Totò. 7 La soluzione verrà svelata solamente nel prossimo numero, intanto prova a giocare sulla nostra pagina Facebook FATTO DI SPORT Il 6 ottobre è andata di scena allo stadio San Paolo di Napoli la partita tra Napoli e Livorno valevole per la 7° giornata di campionato. I padroni di casa si presentano in campo con molte modifiche, infatti sono ben 4 i titolari non convocati per infortunio. La partita inizia e ai partenopei bastano 3’ per passare in vantaggio, infatti ottimo contropiede portato avanti da Mertens, che serve Pandev, il quale insacca la rete del 1-0. Il Livorno tenta a reagire, ma le occasioni più ghiotte capitano ancora al Napoli sempre con Pandev, che però non riesce a insaccare. Minuto 26 tiro da 30 metri di Inler e papera di Bardi, che respinge dentro la propria porta, e cosi dopo meno di mezz’ora il Napoli è avanti per 2 reti a 0. L’ultima azione del primo tempo è di Emeghara, che scheggia la traversa. Il primo tempo termina cosi sul risultato di Napoli 2 Livorno 0 con i padroni di casa, che facendo il minimo sono riusciti a trovare 2 reti, mentre gli ospiti non riescono a reagire. Il secondo tempo inizia e dopo 9’ arriva anche la terza marcatura azzurra firmata Callejon, che dopo un perfetto uno due con Pandev trafigge Bardi. Successivamente Bardi si fa perdonare per l’errore sul gol di Inler e compie un vero e proprio miracolo sulla punizione di Mertens. A Inler il palo nega la doppietta personale, però non è finita, infatti al minuto 83 ecco anche la 4° rete partenopea, che porta la firma di Hamsik, il quale insacca dopo la grande parata dell’estremo difensore granata su Insigne. Dopo 3 minuti di recupero termina Napoli Livorno con il risultato di 4-0 per i padroni di casa. Il Livorno visto in questa partita non meritava un risultato cosi pesante, però pesa la poca esperienza di alcuni calciatori e forse anche quella del mister, mentre gli azzurri continuano la loro corsa per lo scudetto e cercando di dimenticare la serataccia inglese di martedi. Stefano Limongelli Ancora un week end di forti emozioni per gli appassionati di calcio, partendo da un sabato scoppiettante fino a una domenica piena di gol. La Roma inarrestabile non ha più aggettivi positivi da affibbiarle, viste le prestazione mostruose che sta dimostrando. Nell’anticipo del sabato sera a San Siro, ha battuto con un netto tre a zero l’Inter di Mazzarri, che può recriminare sugli episodi ma non sul risultato. I capitolini con questa vittoria rimangono stabilmente (e meritatamente) in testa alla classifica, accrescendo il proprio record di vittorie consecutive dall’inizio del campionato che ora è a quota sette. Napoli e Juve però, tengono il passo. I partenopei hanno vinto agevolmente contro il Livorno al San Paolo, rifilando quattro gol agli amaranto. Mentre bianconeri, nel posticipo domenicale hanno sconfitto il Milan in un match per nulla privo di emozioni. I rossoneri sono passati in vantaggio dopo soli ventisei secondi con Muntari, ma poi raggiunti e sorpassati dall’ex Pirlo, Giovinco e Chiellini. Nulla ha potuto il secondo gol di Muntari al novantesimo, contro i tre della Juventus. Tutto sommato gli uomini di Conte hanno meritato la vittoria. L’altra sorpresa della giornata arriva da Bologna, dove l’Hellas Verona ha vinto per quattro reti a uno dando spettacolo. L’attacco del Verona è micidiale e ha fatto la differenza, con Iturbe, Gomez, Jorginho e il sempreverde Luca Toni ancora in gol. I ragazzi allenati da Mandorlini hanno conquistato tredici punti in sette gare, non male per una neo promossa. Il derby emiliano va al Parma che batte tre a uno il Sassuolo al Tardini. Finalmente si sveglia Cassano e si vede, un gol e due assist per il talento di Bari vecchia. L’Atalanta invece sbanca il Bentegodi di Verona vincendo di misura sul Chievo, con un gol del ritrovato Maxi Moralez. Si dividono la posta Sampdoria-Torino (due a due) e Catania-Genoa (uno a uno), mentre l’Udinese vince in casa contro il Cagliari, due a zero firmato Danilo e Di Natale. Infine, l’altro posticipo giocato in contemporanea con Juventus-Milan, non ha dato le stesse emozioni del match di Torino. A Roma, è andata in scena Lazio-Fiorentina, terminata con uno scialbo zero a zero. Le squadre erano reduci dagli impegni europei, ed entrambe avevano speso tante energie nelle gare del giovedì in Europa League. Perciò ne ha sofferto lo spettacolo e di conseguenza non sono arrivati i gol. Pochissime emozioni se non su calcio piazzato. Ora c’è la sosta per la nazionale, due settimane di riposo per tutti i venti i club di serie A per poi ritornare sui rettangoli da gioco più freschi, più carichi e pronti a dare spettacolo. Dario Mainieri 9 Anticipo delle 18:00 Chievo - Atalanta: i veronesi recriminano per un calcio di rigore non concessogli. Carmona, in area di rigore, tocca il pallone con il braccio. Braccio, decisamente troppo aperto, che va ad impattare con il pallone. Sarebbe stata una decisione giusta, quella, di assegnare l’estrema punizione. Anticipo delle 20:45 Inter - Roma: il fallo commesso da Pereira su Gervihno non era da rigore. Infatti il fallo viene commesso al di fuori dell’area di rigore neroazzurra. Il fallo c’è stato, sarebbe stata punizione, dunque, punizione al limite dell’area di rigore, con annessa ammonizione di Pereira. Il goal annullato all’Inter, è per una “carica” commessa da Ranocchia, sul portiere De Sanctis. Giusta la decisone; il portiere è in possesso del pallone e, il difensore interista lo spinge, tanto da fargli perdere il possesso della sfera. Anticipo delle 12:30 Parma - Sassuolo: il calcio di rigore concesso al Sassuolo, con annessa espulsione di Mirante, non è stata una decisione, affatto, corretta. Berardi, mentre si involava verso la porta crociata, viene fermato, in maniera fallosa dal portiere emiliano. Il fallo, però, avviene fuori dall’area di rigore, Mirante, poi, viene espulso, per aver impedito un’azione da rete. In realtà, Berardi si allontana dallo specchio della porta ed essendo, quindi, defilato, non si può pi parlare di chiara azione da rete. Ecco che, l’espulsione del portiere è eccessiva, ma bastava, una semplice ammonizione. Gare delle 15:00 Sampdoria - Torino: a circa 20 secondi dal fischio, che decretava la fine del primo tempo, il direttore di gara, concede un calcio di punizione ai blucerchiati. Palombo tira e, Padelli respinge, la palla arriva a Pozzi, che tira e segna. Il goal, però, viene annullato, per lo scadere del tempo regolamentare. Se si decide di far tirare una punizione, a scadere del tempo, bisognerà aspettare l’esito del tiro, sia che esso finisce in porta, sia che esca dal terreno di gioco o, si allontani dall’area di rigore, per poi, poter fischiare la fine della gara. Anche se, il tiro viene respinto, è sempre consigliabile, aspettare che il pallone venga allontanato. Udinese - Cagliari: il vantaggio dei bianconeri, di Danilo, è da annullare, per la posizione di offside dello stesso giocatore. Posticipo delle 20:45 Juventus - Milan: ci si aspettata una gara difficile, per l’agonismo e così è stato. Il pareggio dei bianconeri arriva, da un calcio di punizione, battuto da Pirlo. Il fallo non c’era; Tevez si lascia cadere, forse, impaurito dal tackle del difensore che ha di fronte, da dietro, in scivolata arriva DeJong, che non colpisce, però, l’argentino. Nessuna punizione, ne ammonizione per il rossonero. Se il vantaggio bianconero non fosse arrivato da questa punizione, avrebbero, comunque, trovato il vantaggio grazie ad un calcio di rigore. Sempre Tevez bersagliato dai difensori milanista; Costant,prima con uno “spalla contro spalla” sbilancia l’attaccante, poi si aiuta con il braccio per fermare la corsa dell’Apache. D’altro canto, anche per il Milan, ci sarebbe stato un rigore. Su un calcio d’angolo, Vidal, disinteressandosi del pallone, blocca Muntari, impedendogli di recuperare la palla. Infine, Mexes, prima di essere protagonista di una condotta violenta, rifilando un pugno a Chiellini(prova tv per lui) commette, precedentemente, un fallo da rigore. Il rossonero, trattiene, vistosamente, la maglia dello juventino. Ci sarebbero stati gli estremi per un calcio di rigore. S.G Zero: Speriamo che l’occhio di Tosel non sia come quelli della sestina arbitrale e rifila tre giornate al difensore del Milan Mexesper il pugno inflitto a Chiellini. PUGILE! Uno: Ne fai e quattro ne prendi. Il Bologna quest’anno è una groviera, i gol arrivano da tutte le parti. SVIZZERI! Due: I gol per parte tra Sampdoria e Torino, ma il voto va tutto al direttore di gara per quel pasticcio sulla punizione. Tutto è a libera interpretazione, ma perché non viene data la possibilità aGervasoni di spiegare cosa ha combinato sul fatto incriminato? MISTERI! Tre: Padrone contro le grandi, succube contro le piccole. Il Sassuolo è una mina vagante. ALTALENA! Quattro: Ancora un KO per l’undici cagliaritano. Questa volta è l’Udinese ad approfittare del Cagliari che sembra poco convinto dei suoi mezzi. RIMANDATI! Cinque: Catania - Genoa? Si è giocata? Forse si ma chi ha vinto è stata la paura di perdere. TERRORIZZATI! Sei: A Lazio e Fiorentina. Gli attacchi sono spuntati e si vede, almeno le difese funzionano a meraviglia. Pareggio che non fa male a nessuno. ACCONTENTATI! Sette: Sette vittorie su sette partite. Punteggio pieno e soprattutto un gioco spettacolare e una forma fisica invidiante. L’ Inter diMazzarri prova a fermare i giallorossi, ma la Roma in casa o in trasferta è sempre la stessa, non si ferma mai nemmeno al fischio finale. TRAVOLGENTI! Otto: L’avversario non è di spessore, ma quest’inizio di campionato il Livorno ha dato filo da torcere un po’ a tutti. Vincere per quattro a zero, dopo la deludente prova dell’Emirates e senza Higuain e Albiol ha dato al Napoli una nuova spinta per il futuro. RIPRESI! Nove: Quest’anno non è come gli ultimi due, si soffre e si lotta, ma la vittoria così è più gustosa. Sotto con il Milan la Juventus è riuscita a portare a casa i tre punti. LOTTATORI! Dieci: Ai trecento gol di Francesco Totti. All’atto della firma per il rinnovo, qualcuno ha storto il naso pensando che l’era Totti è finita. Allora ditelo all’Inter se il capitano giallorosso è agli sgoccioli. ETERNO! 11 Adriano Scala Quello che è accaduto domenica al San Paolo contro il Livorno ha dell’incredibile. La Curva B dei Fedayn ha esposto uno striscione con queste parole: “Napoli colera, ora chiudeteci la curva” accompagnato da cori: ”Vesuvio lavali col fuoco” e “Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani. Colerosi, terremotati, e con il sapone non si sono mai lavati”. Queste parole sentite e risentite da squadre di tutta Italia contro il Napoli, parole di profondo disprezzo verso una terra culturalmente, geograficamente e storicamente importante. Parole, dunque, a cui tutti siamo abituati se non fosse che questa volta a pronunciarle sono proprio i napoletani che di solito sono vittime di queste offese. Il motivo è semplice quanto banale e stupido. Dopo la decisione del giudice sportivo di chiudere lo stadio Meazza per “discriminazione territoriale” dove i milanisti intonavano: “noi non siamo napoletani” nella partita contro la Juventus, i napoletani si sono sentiti in dovere di essere solidali nei confronti dei“colleghi” Ultras, disapprovando la scelta di Tosel. Autoironia napoletana che questa volta ha fatto ridere e divertire ben poco se si pensa che durante tutto l’arco della stagione tra fazioni diverse si insultano e danno vita alla violenza che uccide il calcio. Ciò che è accaduto fa comunque riflettere sul vero senso della tifoseria. Andare allo stadio a sostenere la propria squadra? O andare allo stadio per offendere su vicende storiche tristi, realmente accadute ad un altro popolo? KARINA ORNELLA PALOMBA Tornato da Londra con due gol al passivo, ma sopratutto con qualche dubbio sulla qualità e assortimento della rosa, il Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, si è subito tuffato in quello che è un obiettivo primario per il consolidamento della società e per la rinascita della città. L' incontro si è svolto a Palazzo San Giacomo tra il patron azzurro e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris con all' ordine del giorno la cessione dello stadio San Paolo in toto. All' uscita della casa comunale napoletana, il titolare della S.S.C. Napoli ha fatto il punto sull'incontro assicurando tutti i tifosi che l'impianto resterà la casa del calcio Napoli. Scongiurato per il momento l'ipotesi Caserta, messa in stand by per dare priorità a quello che era e che è il vanto dei napoletani e degli argentini. D'ora in poi le parti saranno in stretto contatto per ringiovanire il tempio di Diego Armando Maradona e il comune si impegnerà nella riqualificazione dei Piazzale Tecchio e di tutto il quartiere fuorigrotta. Sulla sconfitta dell'Emirates il presidente Aurelio De Laurentiis ha messo a confronto i due acquisti più onerosi delle due formazioni, Ozil da un lato e Higuain dall'altro, sottolineando il fatto che il primo era in campo ed ha fatto la differenza, invece il secondo era indisponibile. La differenza c'è stata, ma chissà se il centravanti argentino avrebbe cambiato le sorti di una formazione decisamente sulle gambe. Adriano Scala Premier League Domenica di Premier dalle intense emozioni e dalle sconvolgenti sorprese. Di certo lo è la debacle del Tottenham. Contro il West Ham, gli Spurs crollano nel finale, rimediando un pesante passivo di 0-3, grazie ai tre guizzi firmati Reid, Vaz Te e Morrison. La testa della classifica si allontana, visto che l'Arsenal non perde ma soprattutto il Liverpool continua a vincere. Primo pari stagionale per i Gunners, che fermano la propria serie di 10 vittorie consecutive in casa del WBA. Troppe le assenze pesanti con cui fare i conti e che non hanno permesso alla squadra di giovare di forze fresche dopo l'impegnativa gara di Champions contro il Napoli. Finisce 1-1 a West Bromwich, coi padroni di casa che passano in vantaggio grazie ad un colpo di testa di Yacob ma devono arrendersi al pareggio di Jack Wilshere. Ne approfitta come detto il Liverpool, grazie ad una gara decisa già nella prima mezz'ora contro il Crystial Palace. Un successo che consente ai Reds di portarsi in testa alla classifica a pari merito coi Gunners. Realizzano per i Reds i "soliti" Suarez e Sturridge, chiude la gara il tris di Gerrard su rigore. Segue a due lunghezze il Chelsea, che ha avuto ragione con fatica del Norwich City, una gara che pareva mettersi bene dopo l'iniziale vantaggio di Oscar poi complicata però dal pari di Pilkington a inizio ripresa. Nel finale Willian e Hazard regalano i tre punti a Mourinho, che tallona dunque la coppia di testa. A 14 punti sale anche il sorprendente Southampton di Pochettino, inarrestabile nelle ultime settimane: contro lo Swansea arrivala terza vittoria di fila, firmata da Lallana e Rodriguez. Subito sotto, il Manchester City di Manuel Pellegrini, tornato alla vittoria sabato contro l'Everton nonostante la solita partenza fiacca. Lukaku fa passare i Toffees, ma i Citizens rispondono immediatamente: Silva inventa per Negredo e lo spagnolo fa centro, pareggiando il conto dopo un solo minuto. Allo scadere del primo tempo Aguero riscatta una prestazione fin lì opaca con la rete del vantaggio che fa crollare definitivamente le certezze della squadra di Martinez. Ancora Aguero, stavolta su rigore, fissa il risultato sul definitivo 3-1 a venti minuti dal fischio finale. Risale anche il Manchester United, che acuisce la già profonda crisi del Sunderland, il quale colleziona la quinta sconfitta di fila cedendo anche alla squadra di Moyes nonostante il vantaggio iniziale dei biancorossi di Ball, firmato Gardner, in gol dopo 5 minuti di gioco. I Red Devils attaccano ma con poca pericolosità, ma a risolvere tutti i problemi di Moyes (almeno legati al risultato) ci pensa il gioiello belga Januzaj, autore della una doppietta che decide la gara ad inizio ripresa. Per quanto riguarda le zone più basse della graduatoria, coglie una vittoria importantissima il Fulham: un successo che dovrebbe salvare, a meno di sorprese, la panchina di Martin Jol. Bene anche il Newcastle, che soffre ma vince a Cardiff. Pari senza reti infine tra Hull e Aston Villa: gara deludente tra due squadre che arrivavano allo scontro diretto in grande salute: alla fine sarà pareggio senza reti, a continuare le rispettive serie positive ma a tradire lo spirito britannico che vedere ogni squadra scendere in campo alla ricerca della vittoria. Liga BBVA L'ottavo turno di Liga lascia ancora una volta invariata la situazione in vetta alla classifica. Barcellona e Atletico Madrid, infatti, proseguono il loro percorso netto, centrando entrambe l'ottava vittoria di fila e rimanendo appaiate in vetta alla classifica con ben 24 punti. Le vittorie sono arrivate rispettivamente contro Valladolid e Celta Vigo e, seppur diverse nel risultato (il Barça ha stravinto 4-1, l'Atletico ha rimediato un 2-1 soffrendo anche nel finale), non cambiano la sostanza: ci troviamo di fronte a due delle squadre più forti d'Europa, tanto da essere le uniche ad aver vinto tutte le gare giocate dall'inizio di stagione ad oggi E non è poco soprattutto per i colchoneros, che hanno già alle spalle il derby madrileno contro il Real Madrid. Alle loro spalle resiste il Real Madrid, che vince un'altra volta con un gol al 94'. La formazione di Carlo Ancelotti si trova sotto per ben due volte contro il miglior Levante della stagione, ma proprio quando sembrava finita una rete di Morata e una di Cristiano Ronaldo hanno fissato il punteggio sul definitivo 3-2 merengue. Cinque lunghezze dal duo di testa non sono un margine incoraggiante, ma le merengues almeno confermano un carattere fuori dal normale. Subito dietro troviamo il Villarreal, che ritrova la vittoria contro il Granada (3-0),mentre il big match tra Athletic e Valencia si chiude con un 1-1 che non agevola nessuna delle due formazioni. Occasione persa, invece, per l'Espanyol, che cade clamorosamente in casa dell'Elche e perde un'ottima occasione per mettere un altro mattoncino nella propria corsa a un piazzamento europeo. Sorprendono anche le sconfitte di Malaga e Real Sociedad, che perdono rispettivamente contro Osasuna e Rayo Vallecano, mentre il Getafe si rilancia facendone tre al Betis. In zona salvezza, come da tradizione spagnola, regna l'equilibrio più totale. Alla luce delle vittorie di Osasuna e Rayo, l'Almeria resta ultima in solitaria a quota 3 punti (per i neopromossi sconfitta a Siviglia per 2-1), ma nessuno può dirsi veramente tranquillo, nemmeno le squadre a 9-10 punti. 13 Bundesliga Nel fine settimana si è giocata l'ottava giornata del campionato tedesco, e non sono mancate le sorprese. Il turno è cominciato col classico anticipo del venerdì che ha visto il pareggio tra Hannover ed Hertha Berlino, gara terminata 1-1.. Entrambe le squadre restano così nelle zone "europee". Sabato arriva la maggiore sorpresa di giornata, con la sconfitta del Borussia Dortmund a Monchengladbach. I giallo neri fanno la partita ma non riescono a segnare, fino alla svolta dell'80':Hummels viene espulso per fallo da ultimo uomo e Kruse regala il vantaggio al Borussia Monchengladbach con il rigore conseguente. Finale intenso, ma Raffael mette il punto alla partita qualche minuto dopo, è 2-0. Il Dortmund incassa la prima sconfitta stagionale e perde il primato in classifica; per il Borussia Monchengladbach quattro vittorie su quattro tra le mura amiche e quarto posto in classifica. Lo Schalke 04 vince largamente sull'Augsburg, segna ancoraBoateng, gara che termina 4-1. Stoccarda e Werder Brema non si fanno male ma il pari serve poco ad entrambi. Harnik segna nei minuti iniziali e Petersen pareggia per gli ospiti per l'1-1 finale. Entrambe le squadre salgono a 11 punti in classifica, appena dietro i posti europei. Bella partita a Mainz, dove i padroni di casa pareggiano 2-2 con l'Hoffenheim; nel primo tempo gli ospiti vanno a riposo sul 20 con le reti di Volland e Firmino; il Mainz compie la rimonta nei dieci minuti finali, prima con Choupo Moting e allo scadere con Noveski. Il Mainz rompe la striscia negativa che durava da quattro giornate; rammarico per l'Hoffenheim, sorpreso nel finale. Altra sorpresa di giornata è la vittoria dell'Eintracht Braunschweig sul campo del Wolfsburg, che segna anche il primo successo stagionale dei neopromossi. Bellarabi eKumbela fissano lo 0-2, ai danni di un Wolfsburg che si conferma una squadra molto altalenante. La partita più attesa dell'ottavo turno tra Bayer Leverkusen e Bayern Monaco termina in parità, 1-1. Succede tutto alla mezz'ora: in due minuti prima Kroos porta in vantaggio il Bayern, poi Sam pareggia a porta vuota su un'uscita maldestra di Neuer. Risultato molto stretto per i bavaresi,che nei novanta minuti dimostrano una netta superiorità di gioco. Il Bayern Monaco è così capolista solitario, a un punto da Dortmund e Leverkusen. Domenica pomeriggio l'Amburgo dilaga a Norimberga; nello 0-5 finale spicca la tripletta dell'attaccante Lasogga, oltre alle reti di Van Der Vaart e Arslan. L'Amburgo è quart'ultimo ad otto punti, ed esce dalla zona retrocessione staccando proprio il Norimberga. Chiude l'ottava giornata Friburgo-Eintracht Francoforte, finita 1-1. Vantaggio ospite con l'autorete di Gunter, risposto nei minuti finali da Hofler. Il Friburgo non si risolleva e resta ultimo in classifica con quattro punti e ancora a secco di vittorie. Ligue 1 Dopo nove giornate troviamo sempre Monaco e Paris Saint Germain in testa al campionato: 21 punti per le due superpotenze francesi, entrambe imbattute in questa stagione. La squadra di Ranieri vince contro il Saint Etienne, al termine di una gara molto combattuta. Il gol vittoria di Ocampos è arrivato soltanto al minuto numero 87, quando la gara sembrava ormai destinata al pareggio. Succede di tutto fra Marsiglia e PSG: i campioni di Francia giocano in 10 gran parte della gara per l'assurda espulsione di Thiago Motta. Espulsione nata da un fallo dell'italo brasiliano su Valbuena, sanzionata anche con il calcio di rigore. Dagli undici metri realizza Ayew, ma la difesa del Marsiglia si perde completamente Maxwell al termine del primo tempo, con l'ex Inter che insacca la rete del pari. Il gol vittoria lo mette a segno il solito Ibra, che realizza con freddezza il rigore procurato da Marquinhos. Importanti vittorie di Lille e Nantes, rispettivamente controAjaccio ed Evian. Cade il Nizza sul campo del Tolosa, mentre il Reims si fa raggiungere in pieno recupero dal Valenciennes, che resta ultimo in classifica a pari merito con il Sochaux. Vince anche il Guingamp sul Rennes, mentre ha del clamoroso il tonfo del Lione sul campo del Montpellier: 5-1 il punteggio finale i padroni di casa. Dopo la bella vittoria della scorsa settimana, arriva una nuova, pesante sconfitta del Sochaux: 4-1 il punteggio in favore del Bordeaux. Lino Iorio 14 Milan, è fatta per Rami del Valencia. Secondo il quotidiano spagnolo AS, il Milan avrebbe messo le mani sul possente difensore francese Adil Rami (27). Il giocatore ha da tempo rotto con l’attuale tecnico Djukic ed è finito ai margini della rosa proprio su richiesta dell’allenatore. Sul difensore transalpino c’era la concorrenza anche della Roma di Rudi Garcia, che lo aveva avuto ai tempi del Lilla. Ma il Milan avrebbe già raggiunto l’accordo con il presidente del Valencia Salvio per un prestito con diritto di riscatto a giugno. Inter, il regalo di Thohir è Iturbe? Non è un mistero che i rapporti tra Inter e Porto siano idilliaci, come dimostrano le operazioni Guarin, Pereira e Rolando. Il club neroazzurro, oltre a seguire il centrocampista Fernando, sempre di proprietà del Porto, ha messo gli occhi sul gioiello paraguaiano, naturalizzato argentino, Juan Manuel Iturbe (19). Il fantasista classe 93’ sta incantando Verona ( 3 partite, 2 gol e un assist ),anche se ha una clausola di riscatto fissata a 15 milioni, troppi per le casse veronesi. Potrebbe dunque farsi avanti l’Inter che aveva già messo nel mirino il talento argentino e avrebbe buone possibilità di riuscirci anche grazie all’arrivo di Thohir. Juventus, si punta Menez. Jeremy Menez (26) è in cima alla lista dei rinforzi di Antonio Conte. Il tecnico bianconero pretende un esterno di qualità e di esperienza internazionale e il francese potrebbe fare al caso della Juve, anche se non potrebbe giocare in Champions. Il giocatore è utilizzato col contagocce al Paris Saint Germain dove Blanc non lo vede come titolare. Il prezzo del suo cartellino si aggira intorno ai 18 milioni di euro ma il giocatore è fortemente intenzionato ad andarsene. Marotta sta preparando l’assalto per gennaio. 15 Giuseppe Memoli Domenica 6 ottobre alle 23.15 ore italiane, è andata in scena uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno a livello mondiale, il Superclasico tra River PlateBoca Junior. Ma facciamo un breve excursus per vedere di cosa si tratta. Il 25 agosto 2013 il Superclasico ha festeggiato 100 anni di rivalità, la partita dove si confrontano le due squadre più seguite e popolari del Sudamerica. Il primissimo Superclasico si disputò nel lontanissimo 2 agosto 1908 dove il Boca vinse per 2 a 0 ma questa era soltanto un’amichevole. Mentre il primo vero Superclasico si disputò il 24 agosto 1913 dove vinse il River per 2-1. Questo appuntamento appassiona non solo l’Argentina e il Sudamerica ma è una partita seguita ad ogni angolo del globo per la rivalità e lo spettacolo assicurato tra le due squadre e le due tifoserie. Secondo il giornale inglese The Observer il Superclasico è tra i cinquanta spettacoli sportivi da vedere assolutamente prima di morire ed è al primo posto mentre secondo ilThe Sun è “l’esperienza sportiva più intensa del mondo”. Il Boca è l’unica squadra argentina a non essere mai retrocessa, la più titolata ed è tra le otto squadre al mondo che sono riuscite a centrare due volte il Treble, il River la più titolata d’Argentina. Le sfide tra le due regine di Buenos Aires sono state 343: 126 vittorie per gli Xeneizes con 462 goal, 109 per i Millonarios con 418 goal e 108 pareggi. Domenica, in una Buenos Aires blindata per uno dei derby più sentiti del mondo, il Boca ha vinto con una rete di Emanuel Gigliotti lasciando il Monumental in religioso silenzio. Così l’ex Novara è entrato nel cuore dei tifosi e nella storia del Superclasico. Il match era cominciato con un River favorito sempre in partita penalizzato solo da un goal subito che sembrava poter pareggiare fino alla fine. Una partita un po’ povera di emozioni, di quelle a cui tutti siamo abituati a vedere in queste occasioni. Da tempo ormai il Superclasico non emoziona più perl’assenza di grandi giocatori e giocate di gran classe, dove una volta battagliavano i più grandi campioni da Di Stefano a Sivori, da Passarella a Francescoli, Ortega, Sorìn, Crespo, Mascherano eHiguain per citarne qualcuno del grande River. Mentre nel Boca militavano il più grande di tuttiMaradona, Caniggia, Batistuta, Palermo, Palacio, Tevez. Forse proprio a questo è dovuto l’impoverimento del Superclasico, all’espatrio dei campioni che preferiscono l’ Europa culla del calcio. Non importa se ci sono stati pochi spunti tecnici, poca magia, poche azioni degne diSuperclasico perché di per sé il solo fatto di vedere giocare contro queste due squadre vale “il prezzo del biglietto”. 16 KARINA ORNELLA PALOMBA Sarà di un mese lo stop per il Campionato Primavera; tanti gli impegni per i ragazzi delle “piccole big”. In programma, infatti, c’è il secondo turno eliminatorio di Coppa Italia. A Palermo, il Napoli vince 2 a 1. Passati subito in svantaggio, al 4’ minuto di gioco, la formazione di Saurini, riesce, poi, a ribaltare il risultato, grazie alla doppietta di D’Auria. Agli ottavi, gli azzurrini incontreranno la Lazio. Agli ottavi, anche, l’Inter di Cerrone, che si impone 2-0 sui pari età del Parma; i gol diCamara e Ventre. Nel prossimo turno i neroazzurri, incontreranno i veronesi del Chievo. Il Varese vincendo, senza difficoltà, con il Carpi per 3 reti a 0, incontrerà la Juventus. In campo, la Reggina, che supera il Bari, solo, ai tiri di rigore. Per ben tre volte il Bari è passato in vantaggio, ma sempre, raggiunto dai reggini, anche oltre i tempi regolamentari, fino poi a cedere il passo ai calabresi ai calci di rigore (7-8 dcr). La formazione, di Diego Zanin incontrerà, agli ottavi di finale il Catania diPulvirenti. Gli altri incontri vedono l’Udinese perdere, per 1 a 0 con il Brescia (troveranno il Milan di Inzaghi) la Roma supera per 2 reti a 0 il Virtus Lanciano e trova, al prossimo turno l’Atalanta. Anche, la Sampdoria, di Enrico Chiesa, approda agli ottavi battendo il Sassuolo, per 2-1 e, incontra il Torino. Chiude il quadro del secondo turno eliminatorio la sfida tra Empoli e Cesena, in programma il 23 Ottobre; la vincente dovrà vedersela con la Fiorentina. Impegni, anche, nazionali per le giovani promesse del calcio italiano. Di maggior rilievo è la fase finale del Mondiale Under 17, che andrà in scena dal 17 Ottobre negli Emirati Arabi. L’Italia del ct Zoratto, inserita nel girone B, esordirà, proprio il 17, con la Costa d’Avorio, arrivata quarta la scorsa edizione, poi il 20 con la Nuova Zelanda, per chiudere, il 23 contro Uruguay. Rassegna mondiale, importante per i ragazzi diZoratto, che vorranno riscattare, la delusione di una finale, persa ai rigori, contro la Russia. Tra i convocati di Daniele Zoratto, i napoletani Romano e Tutino. Altri gli impegni per le Nazionali giovanili; l’Under 19, guidata dal neo ct, Alessandro Pane, sarà impegnata nelle qualificazioni per gli Europei, in programma, in Ungheria, nel 2014. Due sono le gare da affrontare, l’8 contro Israele e il 10, con Liechtenstein. L’Under 20 sarà impegnata nel terzo turno del torneo “Quattro Nazioni”, in programma il 16 Ottobre, contro la Svizzera. L’Under 21 di Di Biagio, invece, contro il Belgio, continuerà le qualificazioni per Euro 2015. Appuntamento, dunque, al 2 Novembre, per riprendere la corsa allo scudetto. Annalisa Moccia Felice Evacuo, attaccante e capitano del Benevento, compagine di Lega Pro, I° divisione è stato protagonista al termine del derby vinto 1-0 contro la Nocerina di un bel gesto, di quelli che ancora si vedono soprattutto nelle serie minori; l’arbitro fischia la fine della gara e lui và sotto la curva ospite a salutare i suoi ex tifosi che l’hanno sostenuto nella passata stagione. E’ qui che scoppia la bufera. Gli ultras di casa, non la prendono affatto bene data la storica rivalità fra le due squadre e invitano Evacuo a consegnare la fascia di capitano. Non finisce qui, i tifosi organizzati beneventani emanano addirittura un durissimo comunicato in cui dichiarano: “Il signor Felice Evacuo ENTRO STASERA deve effettuare la RESCISSIONE DEL CONTRATTO senza attendere decisioni altrui; contestualmente alla rescissione è pregato di LASCIARE LA CITTA’ entro lo stesso termine. Non solo. L’eventualità che Felice Evacuo possa presentarsi alla prossima seduta di allenamento sarà considerato un AFFRONTO ALLA CURVA SUD e come tale sarà trattato”. A tale comunicato, il giocatore ha risposto cercando di scusarsi per la presunta gravità del suo gesto e del presunto affronto diretto ai propri tifosi, dicendosi comunque disposto anche a rescindere se indispensabile. Parola al presidente dunque, Oreste Vigorito, il quale, per non far dispiacere nessunoha accettato le scuse del giocatore prendendone però le dovute distanze; infatti l’ennesimo uomo-esempio del calcio italiano, ha rifiutato la proposta di rescissione del contratto avanzatagli dal suo capitano, ma solo perché “alla squadra poi mancherebbe un centravanti, ed un presidente deve guardare anche a queste cose!Non posso farmi prendere dalla stessa passione che condivido e che apprezzo e alla quale chiedo scusa a nome di tutta la società e di tutta la squadra”. Dunque Evacuo, rimane un tesserato del Benevento e ribadisce ancora la sua posizione, provando a rispiegare l’accaduto attraverso un video pubblicato sul sito della società giallorossa. Difficile commentare tutta la vicenda, una vicenda in cui si è toccati il fondo per troppi motivi, dove i tifosi pare possano prendere decisioni all’interno della società, dove la presidenza è incapace di distinguere il giusto dal sbagliato e dove17il calciatore è colpevole d’innocenza. Fabio La Nave Felice Evacuo “core ingrato”. L’attaccante del Benevento, al termine della gara contro la Nocerina (sua ex squadra) si è recato verso il settore ospite e ha salutato i tifosi rossoneri scatenando l’ira dei locali beneventani. In serata il comunicato shock degli ultras sanniti che non hanno tollerato il gesto: “ il signor Felice Evacuo entro stasera deve effettuare la rescissione del contratto senza attendere decisioni altrui; contestualmente alla rescissione è pregato di lasciare la città entro lo stesso termine. L’eventualità che Felice Evacuo possa presentarsi alla prossima seduta di allenamento sarà considerato un affronto alla curva sud”. Martedì la risposta del centravanti di Pompei attraverso un video messaggio ai propri tifosi. Per il momento niente rescissione per Evacuo che vuole fortemente conquistare la serie B a suon di gol, promozione sfiorata la scorsa stagione proprio con la maglia della Nocerina. “Sono pronto a ricominciare più forte di prima dopo questa incomprensione sperando che tutto si possa chiarire e sperando che tutti insieme possiamo continuare a rincorrere il sogno promozione”. Queste le scuse del bomber per i suoi tifosi, o pseudo tali, che non avevano digerito un saluto, nient’altro che due braccia al cielo verso i suoi vecchi sostenitori, nemici storici degli stregoni. Andiamo a Londra per festeggiare i 150 anni della Football Association. Vi avevamo già parlato della storica partita organizzata dal principe William a Buckingham Palace tra i dilettanti del Polytechnic FC e la Civil Service, i due club più antichi del paese. E così il giardino della regina Elisabetta si è trasformato in un campo di calcio, con un perfetto manto erboso curato per l’occasione dal capo giardiniere di Wembley.God save the windows. Il principe William, nel discorso inaugurale ha precisato: “ attenti alle finestre di mia nonna…”. L’intera città non è stata a guardare e la linea metropolitana è stata addobbata a festa. Le 367 fermate sono state intitolate a grandi allenatori e calciatori. Se per caso vi trovate nei paraggi di South Kensington è possibile attendere la metro “Diego Maradona” o la Michel Platini Sloane Square. Sono presenti anche gli italiani Roberto Mancini, Attilio Lombardo, Zola e Ravanelli. Da Leytonstone David Beckham a Richmond Vialli passando per Paolo Maldini –Victoria, i più grandi di sempre, insieme, per lo sport più amato nel mondo. Il segretario della federazione inglese, Alex Horne, spiega: “nel corso di questi 150 anni, milioni e milioni di tifosi hanno usato la metropolitana per seguire le partite. Quest’iniziativa è un omaggio anche per loro.” VALERIO CASTORELLI I TOP SEBASTIAN VETTEL Scontato, ma vero! Con l’ennesima vittoria, stavolta al GP di Corea, il tedesco ha quasi sicuramente chiuso il titolo mondiale in cassaforte. Solo una mega sfortuna potrebbe metterlo ko nei prossimi sei granpremi. Il pilota della Red Bull tutto ha mostrato fuorché sfortuna. VANESSA FERRARI Nonostante la beffa del podio mancato alla trave, la ginnasta italiana riesce a conquistare una medaglia mondiale. L’argento nel corpo libero fa sorridere la ventiduenne di Orzinuovi. I FLOP ULTRAS BENEVENTO Nel calcio, spesso, a comandare sono gli ultras; lo sa bene, anche, Felice Evacuo. Al termine del derby Benevento - Nocerina, l’attaccante del Benevento da buon ex, saluta la sua vecchia tifoseria. Il gesto non è andato giù, ai suoi nuovi tifosi, che con un comunicato, hanno invitato il giocatore a rescindere il contratto con la squadra campana. PHILIPPE MEXES Più che giocare a calcio, al francese piace scazzottare, sul terreno di gioco. Il pugno rifilato a Chiellini, è uno dei tanti, che il difensore ha dato ai giocatori di turno. In cameretta da ragazzo, più che Platini, aveva il poster di Rocky Balboa! Benitez, Mourinho, ma anche personaggi del calibro di Vialli, Zola, Capello e Ravanelli. Sono solo alcuni dei nomi che la FA ha deciso di omaggiare in questi giorni, associando il loro nome a quello delle fermate della metropolitana di Londra, per quella che si può considerare a tutti gli effetti un’iniziativa sulla scia di quanto avvenuto poco più di un anno fa, quando nella capitale inglese si sono tenuti i Giochi Olimpici. L’idea è stata proprio della Football Association, che, in collaborazione con la London Underground, è riuscita a fare un qualcosa che gli appassionati di calcio apprezzeranno senza ombra di dubbio. Va detto che le fermate non hanno coinvolto solo coloro che hanno lasciato il segno in 150 anni di storia di calcio inglese, considerando che nel discorso sono rientrati anche mostri sacri del calibro di Pelè, Maradona e Platini. Non è stato specificato, invece, quale sarà la durata effettiva dell’iniziativa, che, come accennato, ha anche dei riferimenti ad alcuni personaggi del calcio italiano tra i quali notiamo Carlo Ancelotti, Roberto Mancini, Roberto Di Matteo, Paolo Maldini e Attilio Lombardo. Moltissimi anche i calciatori stranieri, che calcano o hanno calcato i campi della nostra serie A, inseriti in questa fantasiosa e innovativa idea della FA. 19 E' bastata una settimana a "Purito" Rodriguez per dimenticare lo shock mondiale subito a Firenze. Nell'ultima delle classica che chiude la stagione agonistica lo spagnolo scatta sulla salita di Villa Vergano infliggendo l'allungo decisivo della corsa italiana. Con questa vittoria il corridore si porta anche al primo posto del ranking Uci, la classifica dei migliori al mondo. Sul podio con lui Valverde( a 17'') e Majka(a 23'') mentre Gasparotto(5°) è il primo degli italiani. Che soddisfazione per Rodriguez aver battuto proprio il connazionale Valverde proprio il principale responsabile della beffa iridata che è costata l'oro al ciclista. La vendetta va consumata fredda ma per questa volta anche tiepida ha il suo gusto. Sotto una pioggia incessante brutta caduta per Vincenzo Nibali che non solo è costretto al ritiro ma anche al trasporto all'ospedale di Lecco. Fortunatamente per lo squalo gli esami diagnostici hanno evidenziato solo contusioni. Out anche Scarponi colpito lungo il tracciato da problemi intestinali, undicesimo Ivan Basso. Il pubblico italiano forse intenerito dalla recente delusione patita da Rodriguez si è dimostrato più che amorevole nei suoi confronti, infatti un tifo e un sostegno incessante dal chilometro zero a quello 242 hanno guidato sotto due ali di folla il corridore a tagliare per primo il traguardo di Lecco. Lo spagnolo è stato tutt'altro che indifferente a questo meriviglioso sostegno e a fine gare infatti a ringraziato gli spettatori: "Questa settimana ho sentito fortissimo l’affetto dei tifosi italiani e penso che anche loro meritino di rivedermi al via del Giro". Antonio Greco. E' stata appena svelata a Milano l'edizione numero 97 del Giro D'Italia. Si parte da Belfast il 9Maggio per arrivare l'1Giugno a Trieste. Sono tre le tappe estere della corsa rosa, tutte nell'isola irlandese. Belfast ospiterà la rassegna per ben 2 giorni ed oltre alla cronosquadre inugurale sarà anche la partenza e l'arrivo della seconda tappa mentre il terzo giorno si concluderà nell'incantevole Dublino. Nel decennale della scomparsa del mai dimenticato Marco Pantani, la corsa italiana ha deciso di commemorare alla grande il ricordo del Pirata. Nel corso dell'ottava tappa si transiterà sulla salita del Carpegna, ascesa su cui Marco era solito allenarsi partendo dalla sua Cesenatico mentre, nella quattordicesima tappa l'arrivo sarà ad Oropa, salita in cui il pirata vinse nel 99 con la maglia rosa sulle spalle. La tappa più dura è la ventesima in cui si affronterà la madre di tutte le asperità, la salita più dura d'Europa, ovvero il"Kaiser" Zoncolan. Saranno affrontati molti passi storici della corsa come il Gavia e lo Stelvio, quest'ultimo cancellato causa meteo dall'edizione 2013. Insomma un gran bel giro per tutti i gusti con 3 cronometro: una a squadre, una individuale e una cronoscalata, 8 tappe per gli sprinter e come al solito grande montagna. Percorso ideale per il campione in carica Nibali che però difficilmente difenderà lo scettro per concentrarsi alla conquista del Tour de France. Tra i big al momento sicure le presenze di Basso, Evans e Rodriguez. Antonio Greco Dietro un corpo così piccolo, esile e docile si nasconde una forza indomata e quella determinazione che solo una grande donna può celare. Finalmente Vanessa Ferrari si è riscattata da una serie di ingiustizie in quel mondo della Ginnastica Artistica che tante volte l’ha penalizzata. Ad Anversa Vanessa ha conquistato un argento mondiale nel corpo libero, vittoria che ha dedicato alle vittime di Lampedusa. Dopo aver sfiorato il podio nella specialità della trave, nel corpo libero riesce ad essere seconda soltanto all’americana Simone Biles che poco prima l’aveva privata del bronzo alle trave. Un’ esecuzione quasi perfetta sulle note di un tango, Tangled up di Caro Emerald. Questa per Vanessa è la quinta medaglia meritata dopo un periodo di infortuni ma che comunque la consacra la miglior ginnasta italiana di sempre. KARINA ORNELLA PALOMBA Come sappiamo il Presidente Putin ha acceso il braciere della fiamma più significativa dello sport: il braciere olimpico ha preso calore nella piazza rossa di Mosca proprio il 6 ottobre. Sullo sfondo di montagne innevate d’allestimento svetta maestoso il Cremlino. Questa fiamma sarà l’oggetto della staffetta che si concluderà proprio il 7 febbraio 2014 con la cerimonia inaugurale d’apertura della manifestazione. Sarà proprio in quella sede che ilplurimedagliato campione di Slittino, Armin Zoeggler sarà portabandiera italiano. Il Cannibale, così soprannominato per la furia di vittorie conseguite, è stato nominato dal presidente del Coni Giovanni Malago su supporto del gruppo sportivo dei Carabinieri. Strano che nonostante due ori, un argento e due bronzi olimpionici sommati dieci titoli di vincitore di coppa del mondo e sei campionati mondiali, sia arrivato solo ora l’onore di rappresentare la nostra bell’Italia. Erede del posto di Giorgio DiCenta, fondista portatore del tricolore in terra canadese, si auspica di essere all’altezza della situazione. In casa Fisi per il resto delle comunicazioni di formazioni ed assetti tecnici è ancora troppo presto, si deciderà in corso di stagione per diminuire l’effetto “forma fisica” che più volte ha giocato dei problemi alla Nazionale. Chiara Carratù Dopo l'eliminazione agli ottavi al WTA di Pechino contro la Kvitova con punteggio di 6-4 6-7 6-3, la tennista romagnola si riconferma come l'anno scorso tra le prime otto del Mondo, qualificandosi di conseguenza al Masters femminile di fine anno di Istanbul che si terrà dal 23 al 27 ottobre, dove appunto si scontrano le migliori della stagione tennistica. Le migliori che sono: Serena Williams, Azarenka, Sharapova, Radwanska, Li Na, Sara Errani, kvitova e Jelena Jankovic. L'azzurra viene, difatti, da un anno strepitoso; basti pensare alla vittoria ad Acapulco, alle finali ottenute ai tornei di Parigi, Dubai e Palermo (persa contro l'amica Vinci); una grande continuità di rendimento soprattutto sulla terra battuta, sulla quale sono arrivate tre semifinali, ovvero quelle di Madrid, Roma e principalmente spicca la semifinale raggiunta allo Slam di Parigi, il Roland Garros. Errani quindi per il secondo anno di fila parteciperà al torneo della Turchia, un record invidiabile. Prima della romagnola altre tre italiane hanno partecipato al Masters di fine anno: Reggi (nel 1986-87-89), Farina (nel 2001-02) e Schiavone (nel 2010). Una Canottieri degna di A1 in questa prima giornata di campionato nel battersi con una delle squadre più accreditate di questa serie. Termina infatti 8-7 la gara tra Circolo Canottieri Napoli e Carisa RN Savona tenutasi sabato 5 ottobre alla piscina Scandone .Entrambe le squadre hanno tenuto testa all'incontro mantenendo la parità di punteggio nel parziale del secondo tempo. Ma i ragazzi di Mister Zizza, con una difesa di tutto rispetto e buone individualità nell'attacco, è riuscita a portare questi tre punti a casa. I giallorossi danno tutto e da subito chiudendo il primo tempo con un 3-2 conquistato dalle nuove leve della squadra, Baraldi e Brguljan (di quest'ultimo una doppietta), in risposta alle due reti dei liguri Alesiani e Damonte. Nel secondo tempo è ancora Baraldi ad andare a segno portando la Canottieri a più 2, ma Damonte fa ancora sentire la sua presenza, chiudendo un parziale di 1-1 per un totale di 4-3. Terzo tempo, quello più emozionante con un botta e risposta tra Canottieri e Savona con i goal di Campopìano, Brguljan e Baraldi per la squadra del Molosiglio, mentre protagonisti della squadra avversaria Alesiani e Elez. Ed è proprio Elez ad inaugurare il quarto tempo, seguito subito da Damonte, raggiungendo la Canottieri con un 7-7 che ha fatto sperare i liguri nella vittoria. Speranze però fatte cadere dal croato Primorac che porta così la squadra di casa alla prima vittoria di campionato. Ottima prestazione per i giovani giallorossi come afferma Mr.Zizza: "Ci sono buone individualità nell'attacco"; ma titolo di migliore in campo, promosso anche dal capitano Buonocore, va al ventenne Gabriele Vassallo che difende in tutto e per tutto la porta di casa. Obiettivo della squadra? Migliorare sempre più, partita dopo partita, e affrontare anche la seconda giornata, quella contro l'Albaro Nevi, con la stessa umiltà e lo stesso entusiasmo; anzi anche più.! Nunzia Casolaro Benvenuti amici al consueto appuntamento con la nostra rubrica. Dopo vari numeri in cui ci siamo dedicati ad altro ritorniamo a parlare di calcio. Secondo voi cosa accade se si mescola l'antica arte orientale del Kung-fu con lo sport, e con il calcio nello specifico? Viene fuori una pellicola campione d'incassi ad Hong Kong nel 2001, ma con un buon successo anche nel nostro paese sia al cinema che in tv. Shaolin Soccer è il nome del film direttoda Stephen Chow,uno dei migliori registi e attori del panoramahongkonghese. Chow riesce a coniugare la sua passione per Bruce Lee (considerato un idolo) con varie tematiche sociali (riferimenti alla crisi finanziaria asiatica di pochi anni prima). Si tratta comunque di un film ricco di effetti speciali,comico, divertente e rivolto a tutti. Il regista ha dichiarato in un'intervista di essersi ispirato al cartone nipponico Captain Tsubasa, noto nel nostro paese più semplicemente come Holly e Benji. Nel doppiaggio in italiano del film si è preferito adottare vari dialetti della nostra penisola e a dar voce ai personaggi ci hanno pensato noti ex atleti di Lazio e Roma. Troviamo Damiano Tommasi che presta la voce al protagonista Schizzo (Sing) "Possente Gamba d'acciaio", Giuseppe Pancaro a"Canotta d'oro" , Marco Delvecchio a "Testa d'acciaio", Siniša Mihajlovic a"Riportone" , Angelo Peruzzia"Buzzico" , e Vincent Candela a Saracinesca. La pellicola ha inizio con il campione di calcio Fong, detto gamba d'oro, che si vende una partita ricevendo dei soldi in cambio dal suo compagno di squadra Hung. Successivamente però il campione vieneaggredito e , riportando danni permanenti al ginocchio, deve a malincuore dire addio al calcio giocato. Costretto al vagabondaggio, Fong incontra un giovane ragazzo che praticaKung-fu: Schizzo(Sing), "la Possente gamba d'acciaio". L'incontroè molto “fruttuoso” per entrambi. Schizzo è un esperto di arti marziali ma è molto triste in quanto nessuno si appassiona alla suadisciplina. Per questo, dopo tanto chiacchierare, i 2 sembrano trovare un modo per far appassionare il pubblico a quest'arte: abbinare il kung-fu allo sport. Fondano così la squadra RealShaolin e la iscrivono ad un importante torneo per 2 semplici motivi: Fong potrà avere la sua rivincita contro l'odiato Hung, mentre Sing farà conoscere la sua arte. Ora bisogna formare la squadra. Sing in un modo o in altro riesce a coinvolgere i suoi 5 fratelli. Si tratta di esperti di kung-fu, ma che hanno dovuto abbandonare la loro passione per dedicarsi a vari mestieri. I 5iniziano questa nuova avventura leggermente avviliti. Però, dopo una prima “partitella” di allenamento, e con l’aggiunta di altri elementi a completare la squadra, in tutti (compresi gli sconsolati fratelli) si risveglia uno spirito combattivo. Nonostante non poche difficoltà la squadra diventa sempre più affiatata e il mix kung-fu -calcio funziona sempre più. Il Real Shaolin così arriva alla finale del torneo, ma ad aspettarli c’è la temuta squadra dell’odiatoHung. Ricco e prepotente, Hung non si fa nessuno scrupolo ad usare qualsiasi mezzuccio pur di ottenere ciò che vuole. La situazione per il team di Schizzo e fratelli non è delle migliori. Gli avversari sono molto forti, ma per il Real Shaolin le cose si mettono davvero male quando, per scorrettezze degli avversari, restano senza portiere e per giunta in 7. Con quattro uomini mancanti la partita non può continuare, e ciò significherebbe vittoria a tavolino per il team di Hung. Ma proprio quando l’allenatore Fong è pronto per dichiarare forfait si materializzaMei, ragazza innamorata di Schizzo ed esperta di Tai-chi che salva la situazione. La giovane è molto impacciata e si schiera in porta nonostante non sembri trasmettere sicurezza. Appena entrata è subito messa alla prova. Gli avversari tentano un tiro micidiale (lo stesso che aveva messo fuori causa il portiere titolare) con la palla che diventa di fuoco. Hung è già pronto a festeggiare la vittoria, mentre Fong e la sua squadra sembrano rassegnati alla sconfitta. Ma Mei mette in mostra le sue abilità e in maniera spettacolare, tra lo stupore generale, riesce a fermare il tiro. Siamo allo scadere e la palla viene subito lanciata a Sing. Il ragazzo si invola verso la porta ma… Come finirà il match? Fong avrà la sua personale rivincita? Singriuscirà a segnare il goal vittoria e a far conoscere il Kung-fu? Non vi resta che mettervi comodi, spingere play sul telecomando e gustarvi il finale. Buona visione! Vincenzo Vitale 23 Il kickbike è un’evoluzione del monopattino che monta una ruota anteriore della dimensione di 28 pollici, ovvero come quella di una bici da corsa. Tale caratteristica, insieme ad altri accorgimenti meccanici, dona al classico monopattino un nuovo design, moderno e decisamente accattivante, un nuovo assetto e una migliore aereodinamicità e di conseguenza la possibilità di raggiungere una maggiore velocità e rilanciare quindi l’attrezzo in chiave competitiva e sportiva. Non più soltanto uno svago per bambini ma un mezzo che può essere impiegato in svariati modi, come ad esempio per spostarsi in nome di una mobilità diversa e sostenibile in termini di inquinamento atmosferico, come strumento per mantenersi in forma e praticare un allenamento ottimale a tutti i livelli di intensità e come vera e propria pratica sportiva competitiva. Il kickbike è diventato infatti disciplina sportiva regolamentata e inglobata dall'I.K.S.A. (International Kicksled Scooter Association) con diverse gare a staffetta, sprint, resistenza, sui 200 metri fino ai 1000 metri, ma anche dai 10 ai 50 chilometri e ancora sulla lunga distanza, dai 60 ai 250 chilometri; inoltre vi sono competizioni di cross, down hill (gare in discesa) e anche i tour di massa. ELEONORA BRANGI Direttore: Cristiana Barone Editore: Antonella Castaldo Capo Redattore: Luigi Liguori Editing Grafica: Giuseppe Vecchione e Silvana Ventriglia Redazione: Corso di Giornalismo Sportivo 2013 - Università Parthenope di Napoli - Facoltà di Scienze Motorie Bigol News - Testata Registr. Trib. Napoli 20/2008 del 28/02/2008 24 Seguici anche su Facebook sulla nostra pagina “FATTO DI SPORT” per rimanere sempre aggiornato.
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