L%27assemblea approva il progetto di fusione tra Autostrade e
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Comunicato Stampa L’ASSEMBLEA DI AUTOSTRADE S.p.A. APPROVA IL PROGETTO DI FUSIONE TRA AUTOSTRADE E ABERTIS Roma, 30 giugno 2006 – L’Assemblea straordinaria di Autostrade S.p.A., riunitasi in data odierna sotto la presidenza di Gian Maria Gros-Pietro, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Autostrade S.p.A. in Abertis Infraestructuras S.A. e contestuale quotazione delle azioni di Abertis Infraestructuras S.A. sul mercato telematico azionario organizzato e gestito dalla Borsa Italiana S.p.A. Motivazioni ed effetti della fusione “La fusione tra Autostrade e Abertis - afferma il Presidente Gian Maria Gros-Pietro annunciata lo scorso 23 aprile, è la logica conclusione di un percorso di sviluppo industriale ideato da Autostrade tra il 2002 e il 2003 con l’avvio del Progetto Mediterraneo”. “Con il Progetto Mediterraneo - sottolinea Gros-Pietro - Autostrade ha rilanciato, in chiave europeista, il proprio ruolo di motore dello sviluppo competitivo, con l’obiettivo di migliorare il sistema di infrastrutture e servizi nell’area mediterranea, valorizzandone la posizione strategica lungo le principali direttrici di scambio transeuropee e transcontinentali”. “Ad esito della fusione, la Società potrà contare su un maggiore capacità di generazione di cash-flow, su un miglior accesso ai mercati dei capitali e su maggiore visibilità del titolo in Borsa” - aggiunge il Presidente Gros-Pietro - invitando gli azionisti di Autostrade a valutare il profilo internazionale dell’operazione: “La nostra azienda ha voluto assumere un ruolo da protagonista nell’ambito dei rapidi cambiamenti che hanno investito il mercato autostradale europeo, optando per un’alleanza strategica con il principale operatore spagnolo, con l’obiettivo di migliorare la propria competitività, sia a livello industriale che finanziario”. L’Amministratore Delegato di Autostrade, Ing. Giovanni Castellucci, ha sottolineato che il nuovo assetto organizzativo determinerà una complementarietà tra asset concessori italiani e asset concessori francesi e spagnoli. L’operazione non comporterà sovrapposizioni delle strutture e la Società post-fusione potrà beneficiare di proficue sinergie industriali tra società operative, business unit e centri di competenza localizzati nei vari Paesi. “Tra gli effetti della fusione - aggiunge Castellucci - vi sarà un sostanziale incremento delle risorse disponibili per investimenti in Italia, in Europa e fuori dall’Europa. L’operazione non inciderà sui livelli occupazionali, creando piuttosto ulteriori opportunità di crescita professionale, dimensionale ed internazionale in attività ad alto contenuto di know-how (sistemi di pagamento, ingegneria, infomobility)”. “La condivisione delle best practice - conclude l’AD di Autostrade - porterà ad una organizzazione europea di assoluta eccellenza”. 1 Termini e condizioni della fusione Lo schema che risulta dal progetto di fusione è quello della fusione fra eguali. L'operazione prevede, infatti, la fusione per incorporazione di Autostrade in Abertis con un rapporto di concambio di 1,05 azioni Abertis ordinarie di Classe A di nuova emissione per ogni azione Autostrade, previo il pagamento - prima dell’efficacia della fusione, nella data che sarà prontamente comunicata al mercato - agli azionisti di Autostrade che non avranno esercitato il diritto di recesso loro spettante, competerà un dividendo straordinario di €3,75 per ogni azione Autostrade, mediante corrispondente utilizzo di riserve straordinarie disponibili. Post fusione, i principali azionisti di Abertis saranno Schemaventotto (24,9%), ACS (12,5%) e il Gruppo “la Caixa” (11,7%). Ad esito della fusione, le azioni del nuovo Gruppo saranno quotate a Milano e resteranno quotate sul mercato azionario di Madrid. La governance della società post-fusione, delineata nel progetto oggi approvato, si configura in modo da riflettere la struttura dell’operazione come “merger of equals” e pertanto nel consiglio di amministrazione che entrerà in carica alla data di efficacia della fusione saranno rappresentate pariteticamente, con uguale dignità, le due realtà e i rispettivi azionariati. Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Abertis, che avrà una durata triennale e, quindi, resterà in carica fino alla data in cui il Consiglio di Amministrazione chiuderà il bilancio di esercizio relativo al 2009, sarà, infatti, composto da 23 membri, di cui 11 proposti da Abertis, 11 proposti da Autostrade e l’attuale Amministratore Delegato di Abertis sarà per comune accordo nominato Amministratore Delegato della nuova società. Nel progetto di fusione è, inoltre, previsto che il Consiglio di Amministrazione avrà due Presidenti e due Vice-Presidenti, entrambi in rappresentanza, rispettivamente, di Autostrade e di Abertis. Agli azionisti che non abbiano concorso all’adozione della delibera di approvazione del progetto di fusione spetterà il diritto di recesso di cui all’art. 2437, comma 1, lett. c, cod. civ., condizionato all’efficacia della fusione. Il valore di liquidazione delle azioni ordinarie Autostrade S.p.A., in relazione alle quali dovesse essere esercitato l’indicato diritto di recesso, é stato calcolato, in conformità a quanto disposto dall’art. 2437-ter, comma 3, cod. civ. ed è pari a €21,31 per azione. Un apposito comunicato contenente informazioni sulle modalità di esercizio del diritto di recesso sarà pubblicato, successivamente all’iscrizione nel registro delle imprese della delibera assunta dall’assemblea straordinaria tenutasi in data odierna, ai sensi dell’art. 84 del regolamento approvato con delibera Consob n. 11971/99. L’approvazione del progetto di fusione da parte dell’Assemblea di Autostrade S.p.A., che precede di poche ore l’approvazione dello stesso progetto da parte dell’Assemblea degli azionisti di Abertis S.A., rappresenta un importante passo avanti verso il completamento dell’operazione, previsto entro la fine del 2006. 2 Autorizzazioni La fusione ha dimensione comunitaria, ai sensi dell'art. 1 del Regolamento CE 139/2004 e deve pertanto essere notificata alla Commissione Europea e autorizzata dalla stessa prima di essere attuata. Con riferimento alle autorizzazioni da parte di autorità governative, Autostrade chiederà ad Anas S.p.A. e, tramite essa, all’autorità di Governo, un provvedimento autorizzativo della fusione, che sarà costituito da un decreto interministeriale del Ministro delle Infrastrutture, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, in conformità a quanto indicato nel parere del Consiglio di Stato n. 2719/2006 in data 21 giugno 2006. Autostrade S.p.A. (www.autostrade.it) Media Relations Francesco De Lorenzo - Responsabile Giustino Ruggieri Pier Giovanni Carta e-mail: [email protected] Investor Relations Massimo Sonego - Responsabile Francesca Lococciolo Domenico Dicuonzo e-mail: [email protected] 3
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