brochure - Istituto Giapponese di Cultura
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IL CINEMA GIAPPONESE LEGGE I CLASSICI 21 febbraio > 22 marzo 2012 proiezioni ore 19.00 ingresso libero CALENDARIO PROIEZIONI il cinema giapponese legge i classici 21 febbraio > 22 marzo 2012 Martedì 21 febbraio ore 19.00 Giovedì 8 marzo ore 19.00 di Kon Ichikawa di Noboru Nakamura Giovedì 23 febbraio ore 19.00 Martedì 13 marzo ore 19.00 di Kon Ichikawa di Hiroshi Teshigahara Martedì 28 febbraio ore 19.00 Giovedì 15 marzo ore 19.00 I AM A CAT Wagahai wa neko de aru / 吾輩は猫である THE MAKIOKA SISTERS Sasameyuki / 細雪 LA MOGLIE DI VILLON Viyon no tsuma / ヴィヨンの妻 桜桃とタンポポ di Kichitaro Negishi The Ki River Ki no kawa / 紀ノ川 THE WOMAN IN THE DUNES Suna no onna / 砂の女 SILENCE Chinmoku / 沈黙 di Masahiro Shinoda Giovedì 1 marzo ore 19.00 Lunedì 19 marzo ore 19.00 di Kon Ichikawa di Jun Ichikawa Martedì 6 marzo ore 19.00 Giovedì 22 marzo ore 19.00 di Mikio Naruse di Mai Tominaga Fires on the Plain Nobi / 野火 THE ECHO Yama no oto / 山の音 TSUGUMI Tsugumi / つぐみ RINCO’S RESTAURANT Shokudo katatsumuri / 食堂かたつむり Tratto dal romanzo Wagahai wa neko de aru (Io sono un gatto, 1905) di Soseki Natsume Io sono un gatto / 吾輩は猫である di Kon Ichikawa Wagahai wa neko de aru, 1975, 35mm, C, 115’ sottotitoli in inglese ©Geiensha I AM A CAT Martedì 21 febbraio ore 19.00 Riduzione cinematografica dell’omonimo romanzo di Soseki Natsume (1867- 1916), uno dei più grandi scrittori dell’epoca Meiji (1868-1912). L’universo umano viene visto attraverso gli occhi di un gatto, voce narrante del libro e protagonista del film, osservatore ironico del modus vivendi di un insegnante di inglese e della sua cerchia di conoscenti e familiari. I personaggi descritti sono solo un pretesto per rimarcare la vita tragicomica degli esseri umani e i loro goffi tentativi di sottrarsi alle convenzioni e all’ipocrisia della società. Famoso per le trasposizioni su grande schermo di testi letterari, Ichikawa aveva realizzato vent’anni prima Kokoro (1955), tratto da un’altra famosa opera dello stesso autore. Notevole la fotografia di Kozo Okazaki, autore delle magistrali inquadrature dei tre esemplari felini utilizzati nel film. Interpreti Tatsuya Nakadai (Kushami) Kuriko Namino (Sua moglie) Juzo Itami (Meitei) Nobuhito Okamoto (Kangetsu) Yoko Shimada (Yukie, nipote di Kushami) Shinsuke Minami (Kaneda, uomo di affari) Mariko Okada (sua moglie Hanako) Hiroko Shino (sua figlia Tomiko) 4 ©1975 Geiensha Soseki NATSUME (1867-1916) Portò il romanzo realistico moderno a piena maturità. I protagonisti delle sue opere si muovono tra nuove ideologie provenienti dall’occidente e tradizione giapponese e sono preferibilmente accademici e studiosi, vulnerabili e piuttosto isolati dal resto del mondo. Nel 1905 pubblicò il suo primo romanzo: Wagahai wa neko de aru (Io sono un gatto). Seguono, tra gli altri, Bocchan (Il Signorino, 1906) e Sanshirô (Sanshirô, 1908). Opere in italiano disponibili presso la Biblioteca dell’Istituto Giapponese: • Soseki Natsume. Io sono un gatto. Trad. di Antonietta Pastore. Vicenza: Neri Pozza, 2006. • Soseki Natsume. Il signorino. Trad. di Antonietta Pastore. Vicenza: Neri Pozza, 2007. • Soseki Natsume. Guanciale d’erba. Trad. di Lydia Origlia. Milano: Editoriale Nuova, 1983 • Soseki Natsume. Sanshirō. Trad. Maria Teresa Orsi. Venezia: Marsilio, 1990. • Soseki Natsume. Il cuore delle cose. Trad. Nicoletta Spadavecchia. Vicenza: Neri Pozza, 2001. 5 Tratto dal romanzo Sasameyuki (Neve sottile, 1948) di Jun’ichiro Tanizaki Sasameyuki, 1983, 35mm, C, 140’ sottotitoli in inglese © Toho Co., Ltd. Le sorelle Makioka / 細雪 di Kon Ichikawa THE MAKIOKA SISTERS Giovedì 23 febbraio ore 19.00 Dopo aver girato Kagi (La chiave) nel 1959, Ichikawa realizza il suo secondo lungometraggio tratto da un romanzo di Jun’ichiro Tanizaki (1886-1965), grande scrittore del ‘900 noto per lo stile orientato verso un’estetica sensuale. Il film è ambientato a Osaka e Kyoto nel 1938 e segue per cinque anni le vicende matrimoniali e pre-matrimoniali di quattro sorelle della famiglia Makioka. Le ragazze, secondo le convenzioni del tempo e del loro status sociale, dovevano sposarsi rispettando l’ordine di età e solo dopo aver partecipato a vari o-miai, incontri ufficiali a scopo di matrimonio organizzati dalla famiglia. Le due sorelle maggiori, già maritate, tentano di trovare un marito per la terzogenita Yukiko la quale, per via del comportamento esuberante e smaliziato dell’ultimogenita, si è trovata coinvolta suo malgrado in uno scandalo sentimentale compromettente finito sul giornale. Interpreti Keiko Kishi (Tsuruko Makioka) Yoshiko Sakuma (Sachiko Makioka) Sayuri Yoshinaga (Yukiko Makioka) Yuko Kotegawa (Taeko Makioka) Juzo Itami (Tatsuo, marito di Tsuruko) Koji Ishizaka (Teinosuke, marito di Sachiko) 6 ©1983 Toho Co., Ltd. Jun’ichiro Tanizaki (1886-1965) È uno degli esponenti di spicco della letteratura moderna giapponese, tra i più popolari anche in occidente. I suoi ritratti di personaggi in preda a ossessioni erotiche, di figure femminili sensuali e fatali, accanto a quelli di nuclei familiari alle prese con i rapidi cambiamenti imposti al Giappone nel corso del XX secolo, rimangono tra le pagine più intense della produzione letteraria nipponica. Sasameyuki (Neve sottile), l’imponente romanzo scritto tra il 1943 il 1948, è considerato uno dei suoi capolavori e ritrae con nostalgica eleganza il declino di una nobile famiglia di mercanti prima dello scoppio della Guerra. Opere in italiano disponibili presso la Biblioteca dell’Istituto Giapponese: • Jun’ichiro Tanizaki. Neve sottile. Trad. di Olga Ceretti Borsini. Parma: Ugo Guanda, 1989. • Jun’ichiro Tanizaki. L’amore di uno sciocco. Trad. Carlo De Dominicis. Milano: Bompiani, 1967. • Jun’ichiro Tanizaki. La chiave. Trad. di Satoko Toguchi. Milano: Bompiani, 1983. • Jun’ichiro Tanizaki. La croce buddista. Trad. di Lydia Origlia. Parma: Guanda, 1982. • Jun’ichiro Tanizaki; Libro d’ombra. Trad. di Atsuko Ricca Suga. Milano: Bompiani, 1982. 7 Tratto dal romanzo Viyon no tsuma (La moglie di Villon, 1947) di Osamu Dazai Viyon no tsuma - Oto to tampopo, 2009, DVD, C, 114’ sottotitoli in italiano ©FUJI TELEVISION, PAPADO, Nihon Eiga Satellite Broadcasting La moglie di Villon / ヴィヨンの妻 桜桃とタンポポ di Kichitaro Negishi LA MOGLIE DI VILLON Martedì 28 febbraio ore 19.00 Interpreti Takako Matsu (Sachi) Tadanobu Asano (Joji Otani) Ryoko Hirosue (Akiko) Satoshi Tsumabuki (Okada) Shinichi Tsutsumi (Tsuji) 8 Melodramma tratto da un romanzo dello scrittore Osamu Dazai, scritto nel 1947. Ambientato a Tokyo nel periodo post-bellico, è la storia della sofferta relazione tra Sachi e suo marito, Joji Otani (interpretato dal famoso attore Tadanobu Asano), un romanziere autolesionista, infedele e con il vizio dell’alcool. Una notte Otani ruba 5.000 yen dalla cassa del bar in cui è solito recarsi a bere; i padroni del locale lo inseguono fino alla porta di casa, minacciandolo di rivolgersi alla polizia in caso di mancata restituzione. Otani reagisce con violenza ma a calmare gli animi interviene Sachi, la quale - per evitare ulteriori problemi - propone all’anziana coppia di lavorare nel bar fino a che i debiti del marito nei loro confronti non siano completamente estinti. Sachi viene rappresentata come una donna forte e positiva, capace di amare in modo profondo l’uomo che le provoca tanti dispiaceri, con una logica che trascende il comune sentire. Al contrario Otani incarna la figura di un uomo debole, prigioniero del vizio, incapace finanche di gestire quella celebrità che lo rende così affascinante agli occhi delle donne. Con questo film Negishi ha vinto il Premio come miglior regista alla 33esima edizione del Montreal World Film Festival. ©2009 Fuji Television Network/Papado/ Shinchosha Publishing /Nihon Eiga Satellite Broadcasting Corporation Osamu DAZAI (1909-1948) Vero nome Shūji Tsushima, esordì alla scrittura nel 1933 con un breve racconto dal titolo Ressha (Treno) redatto in prima persona con stile autobiografico, una caratteristica costante nella sua produzione letteraria, indicata con il termine Shishôsetsu (romanzo dell’io). Dazai è lo scrittore che più esplicitamente riflette il senso di perdita e confusione che seguì la devastante esperienza della Seconda Guerra Mondiale; la critica lo ha inserito nella corrente Burai-ha (scuola decadente), nella quale confluirono giovani delusi e insoddisfatti che si rifugiarono in una vita dissoluta spesso culminante nell’esperienza del suicidio. La sua fama raggiunse l’apice proprio nel periodo post-bellico con i romanzi Viyon no tsuma (La moglie di Villon, 1947), Shayo (Il sole si spegne, 1947) e il semiautobiografico Ningen shikkaku (Lo squalificato, 1948). Opere in italiano disponibili presso la Biblioteca dell’Istituto Giapponese: • Osamu Dazai. La moglie di Villon. In Narratori giapponesi moderni a cura di Atsuko Ricca Suga. Milano: Bompiani, 1965. • Osamu Dazai. Il sole si spegne. Trad. dall’inglese di Luciano Bianciardi. Milano: Feltrinelli, 1984. • Osamu Dazai. Lo squalificato. Trad. a cura di Marcella Bonsanti. Milano: Feltrinelli, 1962. • Osamu Dazai. Ciliegie. In Novelle e saggi giapponesi. Roma: Istituto Giapponese di Cultura, 1985. • Osamu Dazai. Joseito: la studentessa. A cura di Mario Scalise. Treviso: Pagus Edizioni, 1991. 9 Tratto dal romanzo Nobi (Lett. Fuochi nella pianura, 1951) di Ooka Shohei Nobi, 1959, B/N, 35mm, 104’ sottotitoli in inglese © Daiei Fuochi nella pianura / 野火 di Kon Ichikawa FIRES ON THE PLAIN Giovedì 1 marzo ore 19.00 Crudo film di guerra, ambientato sull’isola di Leyte nelle Filippine durante l’inverno del 1945, quando le Forze Alleate costrinsero alla resa l’esercito Imperiale Giapponese che, privo di armi e munizioni, fu comunque esortato a battersi fino alla fine. Gli orrori della guerra, la disperazione, gli episodi di cannibalismo sono raccontati attraverso la disperata lotta per la sopravvivenza del soldato Tamura che, sebbene provato fino allo stremo dalla malattia e dalla fame, tenta coraggiosamente di mantenere integra l’anima, resistendo alla dura legge della giungla. Nel 1960 la rivista Kinema Junpo attribuì al film il premio per la migliore sceneggiatura e per il miglior attore protagonista, riconoscimento che andò a Eiji Funakoshi per il ruolo di Tamura, interpretato con eccezionale espressività. Il film conquistò anche la Vela d’Oro (attuale Pardo d’Oro) al Locarno International Film Festival nel 1961. Interpreti Eiji Funakoshi (Tamura) Osamu Takizawa (Yasuda) Mickey Curtis (Nagamatsu) Hikaru Hoshi (Soldato) Mantaro Ushio (Sergente) Masanari Tsukida (Soldato) Ko Sugita (Soldato) 10 ©1959 Kadokawa Pictures, Inc. Shohei OOKA (1909-1988) Tra gli esponenti della “prima generazione” di scrittori del dopoguerra che diedero vita a una vigorosa rinascita dell’attività letteraria dopo l’esperienza bellica, Shohei Ooka fu uno studioso di letteratura francese, in particolare di Stendhal. Nel 1944 fu chiamato a combattere nelle Filippine dove fu fatto prigioniero l’anno successivo. Rientrò in patria solo nel 1948 e diede alle stampe il suo primo romanzo Diario di un prigioniero. Due anni dopo, nel 1950, pubblicò una trasposizione de Il rosso e il nero di Stendhal, dal titolo Musashino fujin (La signora della pianura di Musashi). Nobi (lett. Fuochi nella pianura), scritto nel 1951, è considerato il suo capolavoro. Opere in italiano disponibili presso la Biblioteca dell’Istituto Giapponese: • Shohei Ooka. La guerra del soldato Tamura. Trad. di Giuseppe Morichini. Milano: Mondadori, 1964. • Shohei Ooka. Memorie di un prigioniero di guerra. In Narratori giapponesi moderni a cura di Atsuko Ricca Suga. Milano: Bompiani, ©1965 11 Tratto dal romanzo Yama no oto (lett. Il suono della montagna, 1954) di Yasunari Kawabata Yama no oto (lett. Il suono della montagna B/N, 35mm, 94’, sottotitoli in inglese ©Toho International Il suono della montagna / 山の音 di Mikio Naruse THE ECHO Martedì 6 marzo ore 19.00 Tratto da uno dei più celebri romanzi di Yasunari Kawabata (Premio Nobel per la Letteratura nel 1968), il film racconta il rapporto di profondo affetto che si instaura tra un uomo di mezza età e la giovane nuora. Shingo, il sessantenne padre di Shuichi - giovane sposato da pochi anni ma già coinvolto in una relazione clandestina - conforta e si prende cura della nuora Kikuko, che pazientemente sopporta le scappatelle del marito. Approfittando dell’assenza del figlio, allontanatosi dalla casa paterna per andare in cerca della sorella Fusako - fuggita perché gelosa del rapporto privilegiato che la cognata ha instaurato con suo padre - Shingo cerca di scoprire chi sia la donna che suo figlio frequenta e scopre una dura realtà... Di lì a poco le donne rivali, la moglie e l’amante di Shuichi, scopriranno di aspettare un bambino dallo stesso uomo, ma con reazioni del tutto diverse che determineranno scelte altrettanto dissimili. Primo scrittore giapponese insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1968. Nelle sue opere affiora una sensibilità moderna e una certa distanza tra i personaggi, che suggerisce una sorta di timore dell’intimità; sia nei racconti brevi sia nei romanzi più corposi la narrazione si dipana attraverso immagini finemente dettagliate, che si prestano a diversi schemi interpretativi, espresse in lingua moderna ma uno stile evocativo e sfumato derivato dalla tradizione letteraria del passato. Kawabata è uno degli scrittori più noti in Occidente e molte delle sue opere sono disponibili in lingua italiana. Tra i titoli più rappresentativi, oltre a Yama no oto (Il suono della montagna, 1954) figurano: Izu no odoriko (La danzatrice di Izu, 1927), Yukiguni (Il paese delle nevi, 1937), Nemureru bijo (La casa delle belle addormentate, 1961), Utsukushisa to kanashimi (Bellezza e tristezza, 1965). Opere in italiano disponibili presso la Biblioteca dell’Istituto Giapponese: • Yasunari Kawabata. Il suono della montagna. Trad. di Atsuko Ricca Suga. Milano: Bompiani, 1969. • Yasunari Kawabata. Il Paese delle nevi. Trad. di Luca Lamberti. Torino: Einaudi, 1959. • Yasunari Kawabata. Bellezza e tristezza. Trad. di Atsuko Ricca Suga. Torino: Einaudi, 1985. • Yasunari Kawabata. La casa delle belle addormentate. Trad. di Mario Teti. Milano: Mondadori, 1982. • Yasunari Kawabata. Mille gru. Trad. di Mario Teti. Milano: SE, 2002. Interpreti So Yamamura (Shingo, il padre di Shuichi) Setsuko Hara (Kikuko Ogata) Ken Uehara (suo marito Shuichi) Teruko Nagaoka (Yasuko, la moglie di Shingo) Yoko Sugi (Eiko Tanizaki) Chieko Nakakita (Fusako Aihara, la figlia di Shingo) Rieko Sumi (Kinuko) 12 Yasunari Kawabata (1899-1972) ©Toho Co., Ltd. 13 Tratto dal romanzo Ki no kawa (Il fiume Ki, 1959) di Sawako Ariyoshi Ki no kawa, 1966, 16mm, C, 173’ , sottotitoli in inglese © Shochiku Il fiume Ki / 紀ノ川 di Noboru Nakamura THE KI RIVER Giovedì 8 marzo ore 19.00 Interpreti Yoko Tsukasa (Hana) Shima Iwashita (La sua prima figlia Fumio) Takahiro Tamura (Keisaku, marito di Hana) Tetsuro Tanba (Kosaku, fratello di Keisaku) Chieko Higashiyama (Toyono, la nonna di Hana) Seiya Nakano (Seiichiro, il primo figlio di Hana) Yuki Arikawa (Hanako, la figlia di Fumio) 14 Ambientato nella prefettura di Wakayama nella prima metà del XX secolo, il film - basato su materiale autobiografico - è un penetrante ritratto di vita di tre generazioni di donne: madre, figlia e nipote. La giovane Hana, 22 anni, va in sposa a Keisaku Shintani, discendente di una famiglia di alto lignaggio, dove impara con umiltà e dedizione tradizioni e comportamenti aristocratici trasmessi dagli antenati di suo marito. Sua figlia Fumio - sostenitrice di una linea di pensiero più moderna e liberale già durante gli anni del liceo - si ribella al modo di vivere della madre, partecipando attivamente al movimento femminista. Nel frattempo il padre Keisaku, pur preoccupato dell’atteggiamento provocatorio della figlia, prosegue la sua carriera fino a diventare consigliere comunale e poi membro del governo nazionale. Dopo il matrimonio con un banchiere e la nascita del primo figlio, Fumio cambia del tutto atteggiamento e si dedica amorevolmente alle faccende domestiche. Il tempo trascorre, il Giappone entra in guerra e subisce la sconfitta: queste vicende segnano negativamente la vita della famiglia Shintani che perde prestigio e proprietà terriere. Mentre osserva il carattere calmo e docile della nipote Hanako, così diversa dall’esuberante Fumio, Hana ripensa al lontano passato e alle preoccupazioni vissute a causa dell’indole ribelle della figlia. Vicende che toccano un arco temporale di circa 50 anni, attraversando le epoche Meiji, Taisho e Showa. Musiche di Toru Takemitsu. ©Shochiku Sawako Ariyoshi (1931-1984) Conosciuta in Giappone per i suoi articoli coraggiosi su temi caldi e controversi (inquinamento ambientale, discriminazione tra i sessi, problemi della terza età etc.), ma anche per la delicatezza con cui affronta argomenti più tradizionali, Ariyoshi è stata una delle più brillanti scrittrici giapponesi del dopoguerra, attenta osservatrice della realtà e dei cambiamenti socio-politici dell’epoca moderna. La sua enfasi nel porre le questioni delle donne in prima linea è frutto della lucida analisi diacronica condotta da Ariyoshi sulla condizione femminile non solo nella società giapponese, ma anche e soprattutto all’interno della famiglia e della vita domestica. Oltre a Ki no kawa (The River Ki/Il fiume Ki, 1959) ne sono un esempio: Hanaoka Seishū no tsuma (The Doctor’s Wife/La moglie di Hanaoka Seishū, 1966), una delle sue opere più conosciute incentrata sul ruolo sostenuto dalla moglie del medico che per primo eseguì in Giappone un’operazione in anestesia totale alla fine del 1700 e Kōkotsu no hito (Twilight Years, 1972), narrazione della vita di una lavoratrice che si prende cura dell’anziano suocero sofferente. Opere in italiano disponibili presso la Biblioteca dell’Istituto Giapponese: • Sawako Ariyoshi. Il fiume Ki. Trad. di Lydia Origlia, Milano: Jaca letteraria, 1989. • Sawako Ariyoshi. Kae, o le due rivali. Trad. di Lydia Origlia. Milano: Jaca Book, 1986. 15 Tratto dal romanzo Suna no onna (Donna di sabbia, 1962) di Kobo Abe Suna no onna, 1964, 35mm, B/N, 122’ sottotitoli in inglese ©Teshigahara Production Donna di sabbia / 砂の女 di Hiroshi Teshigahara THE WOMAN IN THE DUNES Martedì 13 marzo ore 19.00 Jumpei Niki, insegnante di liceo, si reca in un villaggio in riva al mare per collezionare alcune specie di insetti che vivono nella sabbia. Giunta la sera e perso l’ultimo autobus utile per tornare a Tokyo, Jumpei accoglie i suggerimenti di alcuni residenti che lo invitano a pernottare in paese offrendo il loro aiuto per trovare una sistemazione. Lo indirizzano in casa di una donna, la cui abitazione è in fondo a una buca di sabbia, alla quale si accede con una scala di corda. La mattina seguente il professore è pronto a lasciare il rifugio ma si accorge che la scala di accesso non è più al suo posto e che non ha appigli per uscire. È in trappola, insieme alla donna che ogni notte è costretta a raccogliere la sabbia che si infiltra dalle fenditure dei muri e del soffitto per poi gettarla all’esterno la mattina successiva; la sopravvivenza dell’intero villaggio dipende, infatti, dall’integrità di ogni singola cavità. Jumpei cercherà di fuggire da quell’assurda situazione ma… Interpreti Eiji Okada (Il professor Jumpei Niki) Kyoko Kishida (la donna) Koji Mitsui (l’anziano del villaggio) Sen Yano, Hideo Kanze, Ginzo Sekiguchi, Kiyohiko Ichihara, Hiroyuki Nishimoto (abitanti del villaggio) 16 ©1964 Teshigahara Production Kobo Abe (1924-1993) Esponente di quella che fu chiamata la “seconda generazione” degli scrittori del dopoguerra, Abe è noto per le sue allegorie esistenziali di tipo kafkiano e per i suoi racconti onirici. Attivo anche come drammaturgo, nel 1973 fondò uno studio per attori a Tokyo all’interno del quale si occupò della formazione degli artisti e della messa in scena di opere teatrali. Abe e Teshigahara ebbero modo di confrontarsi in più di un’occasione sui movimenti artistici d’avanguardia che vivacizzavano la scena culturale degli anni ’60; la loro prima collaborazione risale al 1962, quando Teshigahara diresse la sua prima pellicola, Otoshi ana (The Pitfall/La trappola, 1962), scritta da Abe e musicata da Toru Takemitsu, autore anche della colonna sonora di Suna no onna. Opere in italiano disponibili presso la Biblioteca dell’Istituto Giapponese: • Kobo Abe. La donna di sabbia. Traduzione a cura di Atsuko Ricca Suga. Milano: Longanesi, 1972. • Kobo Abe. L’uomo-scatola. Trad. di Antonietta Pastore. Torino: Einaudi, 1992. • Kobo Abe. L’arca ciliegio. Trad. di Lydia Origlia. Milano: Spirali, 1989. • Kobo Abe. L’incontro segreto. Trad. di Gianluca Coci. San Cesario di Lecce: Manni, 2005. 17 Tratto dal romanzo Chinmoku (Silenzio, 1966) di Shusaku Endo Chinmoku, 1971, 16mm, C, 130’ sottotitoli in inglese ©Hyogensha - Maco International Silenzio/ 沈黙 di Masahiro Shinoda SILENCE Giovedì 15 marzo ore 19.00 Adattamento cinematografico da un romanzo di Shusaku Endo, sceneggiato da Shinoda insieme all’autore, il film esplora il violento conflitto culturale originato dall’arrivo dei missionari Gesuiti in Giappone nella seconda metà del XVI secolo. La regia eccellente di Shinoda - affiancata da una colonna sonora piuttosto inquietante firmata da Toru Takemitsu - permette di dare espressione cinematografica a una materia per natura inaccessibile alla macchina da presa, celata nei paradossi spirituali interiori dei personaggi. È la storia di due missionari portoghesi, Rodrigo e Galupe, approdati in Giappone nella seconda metà del XVII secolo per ristabilire la legittimità di una comunità cristiana costretta ormai alla clandestinità e avere notizie di un certo Padre Ferreira, giunto vent’anni prima e arrestato dalle autorità giapponesi. Uno dei più importanti scrittori cattolici del Giappone, ma anche un autorevole rappresentante della “Terza generazione” di autori del dopoguerra, portavoce del malessere della società contemporanea. Le sue opere si sforzano di affrontare - e per quanto possibile risolvere - i misteri e le contraddizioni dell’esistenza, compresi i dubbi teologici che legittimamente attanagliano l’animo dei giapponesi convertiti al cattolicesimo. Endo affronta temi forti e impegnativi - quali martirio, peccato, grazia, apostasia, redenzione, inculturazione delle fede - senza formulare trattati, ma semplicemente trasferendo le tensioni psicologiche e intellettuali ai suoi personaggi. Tra le sue opere più rappresentative figurano: Chinmoku (Silenzio, 1966), Bushi (Il samurai, 1980) Umi to dokuyaku (Lett. Il mare e il veleno, 1986). Opere in italiano disponibili presso la Biblioteca dell’Istituto Giapponese: • Shusaku Endo. Silenzio. Trad. dall’inglese di Elsa Codronchi Torelli. Roma: Koines, 1973. • Shusaku Endo. Il samurai. Trad. dall’inglese di Anna Solinas. Milano: Rusconi, 1983. • Shusaku Endo. Una donna chiamata Shizu. Trad. di Piera Rupani. Casale Monferrato: Piemme, 1995. • Shusaku Endo. Vita di Gesù. Trad. di Luigi Muratori e Fumiko Moriguchi. Brescia: Queriniana, 1977. Interpreti David Lampson (Rodrigo) Maco Iwamatsu (Kichijiro) Don Kenny (Galupe) Eiji Okada (Inoue, magistrato di Nagasaki) Yasunori Irikawa (Sanemon Okada) Shima Iwashita (sua moglie Kiku) Tetsuro Tanba (Ferreira) Rokko Toura (Interprete) 18 Shusaku Endo (1923 – 1996) ©Hyogensha - Maco International 19 Tratto dal romanzo Tsugumi (Tsugumi, 1989) di Banana Yoshimoto Tsugumi, 1990, 16mm, C, 105’ sottotitoli in italiano ©Shochiku Tsugumi / つぐみ di Jun Ichikawa TSUGUMI Lunedì 19 marzo ore 19.00 Interpreti Riho Makise (Tsugumi Yamamoto) Tomoko Nakajima (Maria Shirakawa) Yasuyo Shirashima (Yoko Yamamoto) Hiroyuki Sanada (Kyoichi Takahashi) 20 È la storia di due ragazze molto diverse, Maria e Tsugumi, che condividono un’estate intensa e coinvolgente in una cittadina di mare. Maria - l’io narrante nell’omonimo libro di Banana Yoshimoto da cui è tratto il film (Tsugumi, 1989) - è una ragazza dolce e disponibile che a 19 anni ha lasciato il paese d’origine nella provincia di Izu per frequentare l’università a Tokyo. Dopo qualche anno decide di tornare in paese per le vacanze e ritrova Tsugumi, bellissima ragazza dal carattere egocentrico e un po’ collerico, costretta a vivere a Izu a causa dei suoi gravi problemi di salute. Così, nel romanzo, la descrive Maria: “Quando si arrabbiava sul serio, Tsugumi si faceva di ghiaccio. Le succedeva solo nei momenti in cui andava davvero su tutte le furie. Non nei quotidiani attacchi d’ira, quelli in cui andava in giro sbraitando a destra e a sinistra, ma quando fissava qualcosa dal profondo del cuore con lo sguardo pieno d’odio, tanto da trasformarsi in un’altra persona.” (trad. di Alessandro G. Gerevini, cfr. pagina a fianco). Accanto a loro si muovono altri due personaggi, Yoko, la sorella di Tsugumi e Kyoichi, il ragazzo che frequenta, in un complesso intreccio di emozioni e sentimenti, talvolta anche contrastanti, che rendono il film intenso e interessante dal punto di vista della psicologia giovanile. ©Shochiku Banana Yoshimoto Classe 1964, Banana Yoshimoto è una delle scrittrici giapponesi più conosciute all’estero, vincitrice di importanti premi letterari e popolarissima anche in Italia. Il suo primo romanzo, Kitchen (1988) è stato un vero e proprio successo editoriale, tradotto in oltre venti paesi del mondo e adattato per il grande schermo nel 1989 dal regista Yoshimitsu Morita. Ricorrenti nelle sue opere sono le riflessioni sulla vita, l’amicizia, la morte, l’amore, la perdita della famiglia e tutte quelle esperienze forti e traumatiche che lasciano un segno nella vita delle persone. Temi universali scritti con un linguaggio semplice e diretto, attento alle bellezze della natura e non privo di riferimenti alle tradizioni giapponesi. Opere in italiano disponibili presso la Biblioteca dell’Istituto Giapponese: • Banana Yoshimoto. Tsugumi. Trad. di Alessandro Giovanni Gerevini. Milano: Feltrinelli, 1994. • Banana Yoshimoto. Amrita. Trad. di Giorgio Amitrano. Milano: Feltrinelli, 1997. • Banana Yoshimoto. Kitchen. Trad. e postfazione di Giorgio Amitrano. Milano: Feltrinelli, 1991. • Banana Yoshimoto. Lucertola. Trad. di Giorgio Amitrano. Milano: Feltrinelli, 1995. • Banana Yoshimoto. Sonno profondo. Trad. di Giorgio Amitrano e Alessandro Giovanni Gerevini. Milano: Feltrinelli, 1994. 21 Tratto dal romanzo Shokudo katatsumuri (Il ristorante dell’amore ritrovato, 2008) di Ito Ogawa Shokudo katatsumuri, 2010, 35mm, C, 118’ sottotitoli in inglese ©Toho International Il ristorante dell’amore ritrovato / 食堂かたつむり di Mai Tominaga RINCO’S RESTAURANT Giovedì 22 marzo ore 19.00 Interpreti Kou Shibasaki (Rinco) Kimiko Yo (Ruriko, madre di Rinco) Brother Tom (Kuma-san) Tetsushi Tanaka (Neokon) Tomokazu Miura (Shu) 22 Il dolore per l’improvvisa rottura della relazione con il fidanzato indiano - che l’ha piantata senza motivo, svuotando completamente la casa in cui vivevano da qualche tempo - lascia la giovane Rinco sgomenta e letteralmente senza parole, colpita da “afonia psicogena” provocata da shock emotivo. La ragazza decide di tornare nel paese di origine, in campagna, e di rifugiarsi presso la casa materna, da dove era fuggita all’età di 15 anni senza farvi più ritorno. Con sé ha solo il contenitore di nukadoko (pasta fermentata a base di crusca di riso) ereditato dalla nonna e conservato con amorevole cura: l’unico oggetto rimasto nella casa vuota, l’unico oggetto da cui ripartire per ritrovare se stessa. Non riuscendo a parlare, né tantomeno a risolvere i vecchi conflitti con la madre Ruriko, si dedica alla cucina, sua grande passione. Da lì l’idea di aprire un ristorante in cima alla montagna del piccolo paese natìo, un ristorante atipico, dove i piatti sono creati sul momento, “ritagliati su misura” dei clienti; cucinare diventa un gesto catartico per Rinco, ma anche per i suoi avventori... Un film delicato e rigenerante tratto dall’omonimo best seller di Ito Ogawa (uscito in Giappone nel 2008, 260.000 copie vendute in Giappone, Premio Bancarella della cucina 2011), diretto con il tocco femminile di Mai Tominaga che sceglie per il ruolo di protagonista la popolare star Kou Shibasaki, famosa in Giappone anche come talento culinario, affiancata dalla bravissima Kimiko Yo nel ruolo di Ruriko, l’eccentrica madre di Rinco. ©2010 MICOTT&BASARA / TOHO / AMUSE / KING RECORDS / TOKYO BROADCASTING SYSTEM TELEVISION / Hakuhodo DY media partners / POPLAR Ito Ogawa Nata nel 1973, oltre che come scrittrice, è nota in Giappone anche per i suoi testi musicali che firma con lo pseudonimo di Shunran. Laureata in Letteratura classica giapponese ha pubblicato nel 2007 un libro di poesie illustrato dal titolo Chocho/ Butterfly. Il suo romanzo di esordio, Shokudo katatsumuri (Il ristorante dell’amore ritrovato, 2008) è stato un vero successo di critica e di pubblico sia in patria sia all’estero, con 800 mila copie vendute solo in Giappone e l’assegnazione del premio Bancarella della cucina 2011. Nel 2009 pubblica il suo secondo romanzo Chocho Nannan/ Whisper Sweet Nothings. Sul suo sito web suggerisce ricette di cucina molte apprezzate dal pubblico femminile. Opere in italiano disponibili presso la Biblioteca dell’Istituto Giapponese: • Ito Ogawa. Il ristorante dell’amore ritrovato. Traduzione di G.Coci. Neri Pozza, 2010. 23 Via Antonio Gramsci, 74 – 00197 Roma Tel. 06 3224794 www.jfroma.it [email protected] in copertina: La moglie di Villon ©2009 Fuji Television Network/Papado/ Shinchosha Publishing /Nihon Eiga Satellite Broadcasting Corporation
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Comunicato stampa - Istituto Giapponese di Cultura
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