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pelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- 18-07-2012 15:32 133_bw_zeppelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- Pagina 1 18-07-2012 15:32 Pagina 1 Air your tunes Air your tunes n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it p.1 MOBILE / Un nuovo sistema operativo per giocarsi il tutto per tutto EDITORIALE BlackBerry 10 è una realtà TV tutti uguali Assalto ai primi prezzi Zeppelin Air DDAY.it magazine 63 In questo fascicolo traZeppelin le altre cose...Air I produttori e i rivenditori di TV RIM cambia pelle e assume ufficialmente nel mondo il nome di BlackBerry sono attesi in questo 2013 alla sfida Stream your music with AirPlay® Stream your music with AirPlay® più difficile dell’ultimo decennio. Lancia due smartphone, Z10 e Q10, uno touchscreen e l’altro con tastiera TV & VIDEO Sulla “crisi di astinenza” da switchoff, si innestano i fattori congiun352 ppi di densità. Basato su processore di P. Centofanti 02 LG, primi dettagli turali e un ritardo negli arrivi delle dual core da 1.5 GHz, con 2 GB di RAM, nuove tecnologie. Infatti - per quedei nuovi TV 2013 rmai BlackBerry 10 è una realtà, 16 GB di memoria interna, fotocamera st’anno almeno - OLED e 4K, con La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora ma la prima novità è un’altra. posteriore da 8 Megapixel e frontale damigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zep- rire i loro prezzi irraggiungibili più,dal vostro computer, opla musica direttamente dal vostro computer, oprire la musica dai direttamente migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . pure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . saranno solo un grande disturbo, L’ha annunciata Thorsten Heins: 2, NFC e tutta la classica dotazione di MOBILE un fattore in grado di creare “ansia” RIM cambia nome e diventa ufficial- sensori e soluzioni di connettività che spingendo alcuni potenziali clienti mente, in tutto il mondo, BlackBerry. ci aspettiamo (LTE compreso), lo Z10 05 RIM cambia pelle a rinviare l’acquisto. Una dichiarazione di intenti per dire è disponibile in UK; sarà naturalmente e lancia BalckBerry 10 Malgrado questi fattori, grazie www.audiogamma.it www.audiogamma.it che BlackBerry 10 è una piattaforma su disponibile globalmente, ma al moalla spietata concorrenza e alle 07 HTC con Ultrapixel cui l’azienda si gioca il tutto per tutto. mento non è stata ancora annunciata continue promozioni, anche per evitare il tracollo quest’anno si arriverà intorno alla È basata su QNX che punta a rilancia- una timeline ufficiale. BlackBerry Q10 soglia dei 5 milioni di TV venduti, re i capisaldi di BlackBerry, ovvero si- è il primo modello con tastiera fisica e 10 Mediaset chiude un risultato nella media degli anni curezza e praticità della tastiera fisica, al momento non sono state rilasciate buoni senza switch-off. Ma l’insidia Premium Play ad Android non dimenticando però l’importanza molte informazioni a parte quelle di più grande non sarà nella creazione base: display OLED da 3.1 pollici con dell’apertura al mondo consumer che della domanda ma nel rischio, è mancata fino ad ora e che ha messo risoluzione di 720x720 pixel, procestutt’altro che remoto, che tutti PC & MULTIMEDIA gli acquisti si polarizzino attorno in seria difficoltà il brand. Sono due i sore dual core, costruzione in vetro e ai modelli entry level e ai primi modelli con cui BB10 arriva sul merca- un nuovo materiale per il retro più resi12 Il fenomeno Chromebook prezzi, trascurando ancora più del to: BlackBerry Z10 e BlackBerry Q10, il stente e leggero della plastica. Per cominaccia Windows passato gamma alta e media. Infatti primo completamente touch, il secon- noscere maggiori dettagli, soprattutto i TV del 2013 non sono più capaci 13 Microsoft Office 365 do con tastiera fisica. BlackBerry Z10 è su alcuni aspetti della nuova piattafordi “parlare da soli” e si assomigliano 99€ all’anno e hai tutto il modello con display da 4.2 pollici e ma, vi rimandiamo alla news completa tutti, almeno sul fronte estetico: le cornici super sottili, negli con risoluzione di 1280x768 pixel per a pag. 5 di questo Dday.it Magazine. scorsi anni riservate ai modelli più esclusivi, sono oramai una PEOPLE & MARKET TV & VIDEO / caratteristca di tutta la gamma e il maggior fattore di differenziazione 16 Philips saluta audio, è - incredibile a dirsi - il piedistallo. video e multimedia Il resto del TV, ovverosia tutte le funzioni evolute, gli ambienti smart 16-17 Panasonic, Sharp e TV, le caratteristiche tecniche, la Sony: segnali di ripresa possibilità di connessione alla rete e ai device e così via, resta chiuso all’interno dell’apparecchio e, se non Samsung lancia il nuovo TV top di gamma LED per il mercato europeo dimostrato, non si vede. E neppure DIGITAL IMAGING Si chiama F8500 ed è caratterizzato dal nuovo design Magnum ci si può affidare ai cartellini prezzo design, denominato Magnum, è reao alle didascalie dei volantini, tutte 19 Fuji F850EXR, pensata di R. Pezzali drammaticamente simili e che lizzato partendo da un unico foglio di per i reporter - quando sono diverse - elencano alluminio lavorato e piegato secondo l top di gamma Samsung per sigle di ben poco significato per l’Europa non sarà l’F8000 ma le esigenze. Samsung ha annunciato i 20 Rugged Pentax WG-3 GPS l’acquirente medio. l’F8500. Samsung ha annuncia- servizi Smart per l’Europa, che sono gli Dopo anni in cui non si è fatto to un nuovo modello dedicato al stessi presenti anche negli Stati Uniti molto per alfabetizzare l’utente e Vecchio Continente e con una linea anche se S-Reccomendation con Voice spiegargli e dimostragli almeno SMARTHOME l’ABC della tecnologia TV, ora totalmente diversa, la stessa che ca- Interaction, ovvero i suggerimenti con diventa necessario correre ai ripari ratterizzava il plasma top di gamma vi- assistente vocale, saranno disponibili 24 Airblade Tap, il rubinetto nel giro di pochi mesi, cambiando sto a Las Vegas. Il nuovo modello sarà solo in Italia nel secondo semestre. Anlavasciuga di Dyson approccio di marketing e allestidisponibile in due tagli da 55” e 46” e cora manca un prezzo ufficiale per la mento dei negozi. Le pure strategie dovrebbe avere le stesse funzionalità nuova serie F8500, ma si parla di 2799€ di brand e l’abitudine del mercato TEST della serie F8000, con in più il design per il 46” e di 3799 euro per il 55”. di misurarsi con le sole quote di mercato, senza guardare al mix “premium”. Samsung non ha ancora 25 Canon EOS 6D di prdootto, saranno ancora più divulgato eventuali dettagli tecnici effimere. Ora bisogna parlare di dei suoi TV, ma sappiamo che le se27 HP ENVY 23 TouchSmart contenuti, tecnologici e funzionali: rie F7000, F8000 e la F8500 avranno a vedremo se gli operatori passeran29 Haier LET29C800 bordo un processore quad core e che no ai contenuti o - ancora una volta quest’ultimo avrà anche la decodifica - si lamenteranno del mercato ita30 Synology DS213 liano “inspiegabilmente” appiattito HEVC. Non è certo sapere se anche sui primi prezzi. sulle altre serie ci sarà l’HEVC, anche se 32 Sorgenia MyPresa sulla F8000 dovrebbe esserci. Il nuovo ® ™ ™ ® ® ® ® O Il TV sarà disponibile nei tagli da 46 e 55 pollici Samsung presenta F8500 Nuovo top di gamma LED Gianfranco Giardina ® ® ® ® Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. I ® ™ ™ Zeppelin Air estratto da www.dday.it TV & VIDEO / Le informazioni fornite non riguardano la gamma italiana dei nuovi televisori Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. p.2 TV & VIDEO Torna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. Dalla rete maggiori dettagli sui TV LG del 2013: nuovo design, videocamera integrata e dual core anche sulla fascia media Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. I TV Samsung del 2013 sono compatibili DTS Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. www.audiogamma.it www.audiogamma.it uove funzioni, 4K e OLED, ma i veri TV dove sono? È questa l’impressione generale che hanno dato i vari produttori, tutti ansiosi di mostrare quello che arriverà nei prossimi anni ma un po’ restii a dare informazioni su quello che invece tra qualche mese arriverà nei negozi. LG rompe gli indugi e fornisce qualche dettaglio su quella che sarà la gamma di TV del 2013 anche se ovviamente non è la gamma italiana, quindi qualche modello potrebbe cambiare così come possono variare i tagli disponibili. Le feature di base e il design dovrebbero comunque essere gli stessi, e non appena avremo maggiori dettagli da LG Italia pubblicheremo sigle e tagli per i nostri modelli. Ecco le serie e le possibili sigle: come si può vedere le differenze sostanziali stanno nel design e in qualche funzionalità secondaria. Ormai 3D, Smart TV con processore dual core e tutte le main feature sono presenti già dalla fascia media. Nei prossimi giorni cercheremo di capire quali sono i tagli e se esistono altre differenze minori tra i diversi modelli. Non sono ancora disponibili le foto di tutti i modelli, anche per queste si dovrà aspettare. LA960G Cinema Screen Design Pannello Nano Full HD Smart TV con processore dual-core Cinema 3D Magic Remote con controlli vocali Videocamera integrata LA860G Cinema Screen Design Pannello Full HD Edge LED Smart TV con processore dual-core Cinema 3D Magic Remote con controlli vocali Videocamera integrata LA660 Cinema Screen Design Pannello Full HD Edge LED Smart TV con processore dual-core Cinema 3D LA740G Cinema Screen Design Pannello Full HD Edge LED Smart TV con processore dual-core Cinema 3D Magic Remote con controllo vocale LA690G Cinema Screen Design Pannello Full HD Edge LED Smart TV con processore dual-core Cinema 3D Magic Remote con controllo vocale LA790G Cinema Screen Design Pannello Full HD Edge LED Smart TV con processore dual-core Cinema 3D Magic Remote con controllo vocale N Stream your music with AirPlay® ™ LG, ecco i primi dettagli dei TV del 2013 di R. Pezzali Zeppelin Air n. 63 / 11 febbraio 2013 Stream your music with AirPlay® I TV di fascia medio/alta offriranno supporto alla decodifica DTS: non sarà più necessario un impianto/ decoder esterno di D. Loda DTS annuncia che le proprie tecnologie di decodfica audio, e in particolare Sound Studio, Premium Sound e Premium Sound 5.1, equipaggeranno i televisore Samsung di fascia media e alta della line-up del 2013. È questa la notizia che la stessa DTS, tramite il proprio Vice Presidente Brian Towne, ha rilasciato ai media: “DTS è lieta di espandere il suo rapporto con Samsung per fornire un tipo di esperienza di intrattenimento straordinaria, che i consumatori si aspettano dal marchio DTS, direttamente ai clienti che acquisteranno i TV Samsung”. TV & VIDEO / Dal 1° gennaio 2015 tutti i TV venduti dovranno avere il tuner DVB-T2 a bordo Samsung, DVB-T2 su tutti i televisori 2013 I TV del 2013, dalla serie 5 in su, saranno dotati di sintonizzatore DVB-T2. Il top di gamma decodificherà l’HEVC di D. Loda T utti i nuovi TV Samsung, a partire dalla serie 5 in poi, avranno a bordo un decoder DVB-T2. Anche se Samsung non ha ancora confermato, il fatto sembra praticamente certo: il Governo ha, infatti, stabilito che dal primo gennaio 2015 tutti i TV venduti dovranno avere il tuner DVB-T2 a bordo e i produttori stanno già andando in questa direzione adeguandosi almeno per quanto riguarda il puro sintonizzatore. L’approvazione da parte dell’ITU dell’HEVC ha aperto le porte a quella che sarà l’evoluzione del DVB-T, ovvero il DVB-T2 abbinato all’HEVC come codec, molto più efficiente, e nei prossimi mesi i broadcaster inizieranno le sperimentazioni. Della gamma Samsung però c’è già un TV compatibile HEVC, ed è il nuovo top di gamma F8000: al momento, infatti, mancano ancora i chip di decodifica hardware per il nuovo standard, pertanto Samsung ha implementato solo sul modello top di gamma la de- codifica software del nuovo codec. Una primizia tecnologica per chi compra il modello superiore, anche se difficilmente ci sarà modo di sfruttare tale funzionalità quest’anno. I TV Samsung di fascia medioalta (al momento non è stato annunciato l’elenco preciso dei modelli) saranno quindi compatibili con segnali audio DTS multicanale in ingresso: dai DVD, ai Blu-ray Disc ai file video e ai programmi in streaming. In questo modo non sarà più necessario disporre di un impianto esterno per la decodifica, mentre le tecnologie Sound Studio e Premium Sound si occuperanno di elaborare il segnale per renderlo il più coinvolgente possibile, proprio in considerazione dell’utilizzo dei diffusori del televisore. pelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- 18-07-2012 15:32 133_bw_zeppelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- Pagina 1 18-07-2012 15:32 Pagina 1 Air your tunes Air your tunes n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it TV & VIDEO / Elemento fondamentale per la diffusione del 4K TV & VIDEO / Quali TV in grado di rispondere ai requisiti? p.3 Approvato HEVC, il codec per l’8K Con DVB-T2 due nuovi bollini DGTVi È la prima release ufficiale del nuovo formato di compressione video Con i TV dotati di tuner DVB-T2 arriveranno due nuovi bollini DGTVi Zeppelin Zeppelin Air T2” e “GoldenAir T2” HEVC (High Efficiency Video Coding) sarà il 50% più efficiente dell’H.264 Dopo Silver e Gold, i nomi provvisori sono “Silver Stream your music with AirPlay® Stream your music with AirPlay® di P. Centofanti L o scorso 25 gennaio, rispettando con precisione la propria tabella di marcia, l’ITU ha annunciato La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora l’approvazione del codec HEVC odalHigh rire la musica direttamente vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . Efficiency Video Coding, evoluzione dell’H.264/MPEG-4 AVC che consentirà di trasmettere video a più alta risoluzione a parità di banda o, viceversa, di ri- dello standard, già in fase di studio, agwww.audiogamma.it durre la capacità di trasmissione richie- giungeranno il supporto al video 3D e sta mantenendo inalterata la qualità di alla codifica scalabile. HEVC, sviluppato immagine. L’approvazione dell’HEVC ancora una volta in collaborazione dal segna il punto di arrivo di un lavoro ini- Video Coding Experts Group (VCEG) ziato nel 2004 volto a migliorare quan- dell’ITU-T e dal Moving Picture Experts to fatto con MPEG-4 AVC, standard che Group (MPEG) di ISO/IEC, più che una negli ultimi anni si è diffuso pratica- vera e propria rivoluzione è un raffimente in ogni ambito tecnologico, dal namento delle tecnologie di H.264/ video su web alla TV in alta definizione, MPEG-4 AVC, con particolari ottimizzazioni sul fronte del Parallel Processing. passando per il Blu-ray Disc. HEVC punta a migliorare la qualità Per questi motivi la nuova codifica non d’immagine offrendo un’efficienza di dovrebbe essere eccessivamente più compressione di circa il 50% superiore pesante rispetto all’AVC. a quella di MPEG-4 AVC e introduce il Con l’approvazione dello standard i supporto fino a risoluzioni di 8K x 4K produttori potranno implementare la (7.680 × 4.320 pixel), motivo per il qua- nuova codifica via software e hardwale è visto come uno dei tasselli fonda- re. Come per l’MPEG-4 AVC, prima di mentali per la nascente catena video poter assistere a una capillare diffusioconsumer a 4K. Ulteriori estensioni ne dell’HEVC occorrerà diverso tempo. ® ™ ™ ® ® ® ® Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. di R. Pezzali I bollini DGTVi dovrebbero essere ine novità in campo TV si riflettono trodotti a partire dal prossimo anno anche sulle novità per quanto ri- mentre nei prossimi mesi verrà uffiguarda la certificazione DGTVi. I cializzato sia il nome sia la grafica del La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora bollino stesso. TV con tuner DVB-T2 ci sono dallo scor-migliori. rire la musica direttamente dal vostro computer, opRadicali innovazioni rendono il nuovo Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . so anno ma con l’arrivo di Samsung e Ricordiamo che, al momento, l’unico degli altri produttori, e soprattutto con TV in arrivo sul mercato in grado di rila normativa che prevede che ogni TV spondere ai requisiti della certificazioin vendita dal primo di gennaio debba ne bollino Gold T2 potrebbe essere il www.audiogamma.it essere dotato di tuner DVB-T2, anche top di gamma Samsung F8000, anche DGTVi sta pensando di adeguare i suoi se non escludiamo che i top di gamma Sony e LG possano avere anch’essi quebollini per i TV e i decoder. Al momento il nome non è ancora sta feature integrata. definitivo, ma pare che il consorzio degli operatori stia lavorando attorno a quelli che saranno i due bollini Silver T2 e Golden T2, due certificazioni da affiancare agli attuali bollino Gold e Silver per caratterizzare i TV dotati di tuner DVB-T2 e di decodifica HEVC fino a 1080p@50. L TV & VIDEO Broadcast 4K In Giappone si parte nel 2014 Secondo Reuters, il governo giapponese sta spingendo sull’acceleratore del 4K. Il Ministero degli Interni aveva fissato al 2016 l’inizio delle trasmissioni “regolari” in 4K, ma visto il crescente interesse dell’industria e la disponibilità dei primi TV dotati di questa tecnologia, la previsione ora passa al 2014: in particolare, il governo giapponese è fiducioso di riuscire a trasmettere in 4K i Campionati Mondiali di Calcio (o, quanto meno, la finalissima) brasiliani, previsti per il tradizionale bimestre giugno-luglio. Le prime trasmissioni verranno effettuate via sat, ma è già previsto il broadcasting terrestre a seguire; il governo giapponese ha in previsione i primi test di trasmissione 8K per il 2016. ® ™ ™ ® ® ® Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. TV & VIDEO TV & VIDEO La nuova Apple TV, più piccola e potente Pronto un nuovo modello di Apple TV, più piccolo del precedente Integra il processore A5X e potrebbe avere la memoria per le app di R. Pezzali Una nuova Apple TV sta arrivando, ed è più piccola e più potente del modello attuale. Apple con gli aggiornamenti di iOS 6.1 ha rilasciato anche un update per la Apple TV, che riguarda gli attuali modelli ma anche un nuovo modello in fase di lancio. Questa nuova Apple TV emerge tra i prodotti che sono in fase di certificazione presso la FCC americana (l’ente che certifica i prodotti Wireless) e dai disegni si scopre che è leggermente più piccola del modello attuale anche se il design non cambia. Il sito Anandtech rivela che Apple ha cambiato il processore all’interno: al posto dell’A5 è stato inserito l’A5X; una scelta furba da parte di Apple che probabilmente aveva ancora molti processori “avanzati” dagli iPad di terza generazione, un prodotto che ha avuto un ciclo di vita molto breve e sostituito a ottobre dall’iPad di quarta generazione con l’A6 a bordo. L’arrivo della nuova Apple TV potrebbe significare anche l’arrivo delle applicazioni, un passo che aspettano tutti ma per il quale Apple forse ha bisogno di inserire nella Apple TV un quantitativo di memoria che al momento non c’è. Che sia questo il modello giusto? ® La nuova Common Interface guarda all’USB Lo slot Common Interface sta per sparire. Dagli ultimi rumor sembra che sia al vaglio la possibilità di tagliare lo slot PCMCIA per sostituirlo con qualcosa di più recente e meno ingombrante. Lo slot PCMCIA con le CAM e le card sono prodotti vecchi di più di 20 anni e sembra che le CARD degli abbonamenti diventeranno mini o micro SIM mentre al posto dello slot PCMCIA e della CAM si passi a un più pratico SIM reader USB. Il passaggio dovrebbe avvenire con la revisione 1.4 delle specifiche Common Interface Plus, che dovrebbe integrare anche le specifiche per la gestione dual tuner e un supporto migliore per le piattaforme interattive, tra cui l’MHP. Il debutto è previsto per fine 2013 e arrivo sui televisori nel 2014. Zeppelin Air estratto da www.dday.it PEOPLE & MARKET / Il corretto smaltimento: facile da attuare e un obbligo morale e legale Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. p.4 TV & VIDEO Torna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. Il consorzio Ecolight afferma che la maggior parte dei piccoli elettrodomestici finisce ancora nel sacco nero Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Finisce a tarallucci e vino L’OLED-Gate La spy-story del furto di brevetti e licenze legate ai display OLED è giunta alla fine: Samsung e LG hanno deciso che la cosa non finirà in tribunale ma sarà sistemata a porte chiuse. A riportarlo è l’agenzia coreana Yonhap: Samsung e LG sarebbero decise ad affrontare la strada del dialogo costruttivo al posto del più problematico tribunale. La storia era iniziata nel 2011 quando Samsung ha accusato LG di aver assunto 11 dipendenti che avevano trafugato segreti industriali di produzione, ma dopo la prima denuncia ci sono state diverse vicende collegate con altre denunce e segnalazioni da parte di entrambi gli schieramenti. LG e Samsung si siederanno a un tavolo, probabilmente per discutere uno scambio di licensing sui rispettivi brevetti. Chi lo avrebbe mai detto? Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. www.audiogamma.it www.audiogamma.it di E. Villa B corso di raccolta e smaltimento. Meno di 1 su 5 viene conferito correttamente. Il resto, con ogni probabilità, finisce nel sacco della spazzatura indifferenziata”. Nel 2012 in Italia ne sono state raccolte quasi 39mila tonnellate - di cui 15mila sono state gestite da Ecolight - contro le circa 200mila di piccoli elettrodomestici che sono stati immessi sul mercato. “Anche se esiste l’obbligo di differenziarla, intercettare questa tipologia di rifiuto è complesso”, prosegue Dezio. “Dove mettiamo il frullatore quando non funziona più? E che fine fanno i phon, le radio o i cellulari quando non vanno? In molti casi vengono messi in qualche remoto cassetto di casa, per poi essere gettati senza cura quando danno fastidio”. La raccolta differenziata è un obbligo, e i cittadini hanno due strade: la piazzola ecologica del proprio comune o portarlo in negozio al momento dell’acquisto del nuovo prodotto sostitutivo. Ricordiamo che in Italia vige il decreto “uno contro uno”, che impone ai punti vendita il ritiro dell’usato gratuitamente qualora se ne acquisti uno di funzionalità equivalente. TV & VIDEO / Si chiama Frodo la più recente versione di XBMC; tra le novità PVR e supporto audio HD XBMC 12, il Media Center sbarca su Android XBMC ha rilasciato l’ultima release del più famoso Media Center Opensource: tra le novità il supporto ad Android di R. Pezzali X BMC, il più famoso Media Center Opensource, è disponibile nella sua versione più recente, Frodo. Dopo diversi mesi di beta, XBMC 12 è stato rilasciato e porta con sé tante novità come il PVR, il supporto audio HD e la possibilità di essere installato anche su Android e Raspberry PI. La “build” per Android è probabilmente una delle cose più interessanti perché permette di installare questo ottimo Media Center all’interno di chiavette e set top box Android: per realizzarla il team di XBMC è stato supportato dalla Pivos Technology che ha realizzato un piccolo set top box Android potentissimo destinato proprio a diventare un Media Center completo, lo Xios DS. Frodo integra anche un nuovo audioengine che permette la decodifica e il passthrough DTS Master Audio e Dolby TrueHD, il supporto all’H.264 a 10 bit e il supporto avanzato ad AirPlay. Stream your music with AirPlay® ™ Elettrodomestici: solo il 18% è smaltito bene rutte notizie per il corretto smaltimento degli elettrodomestici: secondo Ecolight, il consorzio che si occupa della gestione dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), solo il 18% dei piccoli elettrodomestici segue l’iter corretto di smaltimento. La maggior parte continua a finire nel sacco nero, con tutte le conseguenze nefaste del caso. I piccoli elettrodomestici, infatti, sono difficili da intercettare, ma solitamente contengono una quota (elevata, fino al 97%) di materiali riciclabili e di sostanze nocive. Buttarli nel sacco nero significa rinunciare ai benefici dei primi ed “esaltare” il potenziale nocivo dei secondi. Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight, ha affermato che “Solamente il 18% dei piccoli elettrodomestici e dell’elettronica di consumo, una volta non più funzionanti, segue il corretto per- Zeppelin Air n. 63 / 11 febbraio 2013 Stream your music with AirPlay® XBMC è un prodotto validissimo anche se è abbastanza complesso: ha tantissime opzioni e può essere personalizzato con un numero incredibilmente elevato di addon. Il set top box Android Xios DS a breve dovrebbe essere disponibile anche in Italia a poco meno di 100 euro. TV & VIDEO DisplayPort si aggiorna per il 4K La Video Electronics Standards Association (VESA) ha annunciato il DisplayPort Dual-Mode, estensione dello standard che in ambito video permette di interfacciarsi con adattatori DisplayPort-HDMI e periferiche HDMI, con un clock massimo di 300 MHz portandolo al pari con HDMI 1.4. Questo vuol dire che anche DisplayPort supporterà ora risoluzioni 4K x 2K fino a 30 Hz, oltre a risoluzioni inferiori con una maggiore profondità di bit, quando connesso tramite adattatore a ingressi HDMI. Fino ad oggi, infatti, sebbene il DisplayPort supporti risoluzioni anche più elevate, quando connesso in HDMI supporta al massimo segnali 1080p. Con le nuove specifiche arrivano programmi di certificazione e test per cavi e adattatori, in tempo per i nuovi televisori 4K. pelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- 18-07-2012 15:32 133_bw_zeppelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- Pagina 1 18-07-2012 15:32 Pagina 1 Air your tunes Air your tunes n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it p.5 MOBILE / L’azienda canadese assume ufficialmente in tutto il mondo il nome di BlackBerry MOBILE Sono due i nuovi smartphone per il nuovo sistema operativo Z10 e Q10, uno tutto touch e uno con tastiera QWERTY WhatsApp diventa a pagamento Zeppelin Air su Android e Windows Stream your music with Phone: AirPlay per continuare a fruire del servizio di messaggistica gratuito serviranno 0,79 euro all’anno WhatsApp adesso si paga RIM cambia pelle e lancia BlackBerry 10 Zeppelin Air Stream your music with AirPlay ® ® sono state rilasciate molte informazioni a parte quelle di base: display OLED a oggi BlackBerry 10 è una real- da 3.1” con risoluzione di 720x720 pixel, tà, ma la prima novità è un’altra. processore dual core, costruzione in L’ha annunciata Thorsten Heins: vetro e un nuovo materiale per il retro La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora più RIM cambia nome erire ufficialrire la musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zepladiventa musica direttamente dal vostro computer, op- resistente e leggero della plastica. migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . pure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . di R. Pezzali mente, in tutto il mondo, BlackBerry. Durante la presentazione è stato posto Una dichiarazione di intenti per dire l’accento soprattutto su alcuni aspetti WhatsApp diventa a pagamento: che BlackBerry 10 è una piattaforma su della nuova piattaforma. BlackBerry la notizia che circolava sui social cui l’azienda si gioca il tutto per tutto. Balance è il sistema che permette di www.audiogamma.it www.audiogamma.it network gli scorsi mesi non era Due anni fa, quando Thorsten Heins separare in modo molto efficace l’amuna bufala, e già da qualche mese ha assunto il ruolo di CEO, l’azienda si biente lavorativo da quello personale. I nelle note di servizio era presente è trovata a un bivio: adottare una piat- dati sono criptati per maggiore privacy la dicitura che riportava che, dopo taforma di terze parti come Android o e sicurezza e un’azienda può specificaBlackBerry z10 il primo anno gratuito, gli utenti di svilupparne una propria. Heins ha scel- re quali applicazioni possono essere WhatsApp su piattaforme diverse to di sviluppare una propria visione e installate nell’area di lavoro, lasciando da iOS avrebbero dovuto pagare il risultato di questa lunga gestazione piena libertà di utilizzare l’area perso- tocco. BlackBerry Hub è invece il punto un piccolo canone annuo per conè BlackBerry 10, piattaforma basata su nale. Una soluzione evidentemente di raccolta per tutte le forme di comutinuare a fruire dell’applicazione. QNX che punta a rilanciare i capisaldi di dedicata a chi è costretto ad avere due nicazione: messaggi, chat BBM (con Se si vuole continuare ad usare BlackBerry, ovvero sicurezza e praticità cellulari. Grande spazio è stato dedica- messaggi vocali e videochiamate), eil popolare servizio di messaggidella tastiera fisica, non dimenticando to per presentare la nuova interfaccia mail, social network, tutto integrato nel stica si devono pagare 0,79 euro l’importanza dell’apertura al mondo BlackBerry Flow e il suo sistema a ge- sistema operativo nella forma di una all’anno. I possessori di iPhone e consumer che è mancata fino ad ora e sture che consente con un solo polli- casella di ingresso unica. I dati di ogni iPad sono esentati: su iOS infatti che ha messo in seria difficoltà il brand. ce di passare agilmente in rassegna le contatto sono popolati in tempo reale l’applicazione si paga 0,89 euro e A testimonianza dell’impegno di Black- applicazioni aperte in multi-tasking, con le informazioni dei social network, l’acquisto è “una tantum”. Sul web Berry in tal senso, l’incarico di Global e BlackBerry Peak, che permette di con un’ottima integrazione per l’utene su Facebook sono già scoppiate Creative Director è stato affidato alla leggere e-mail e messaggi senza mai za business di Linkedin, che completa le rivolte con prese di posizione cantante Alicia Keys. Due i modelli con uscire dall’applicazione che si sta uti- il profilo dei contatti con le esperienze anche abbastanza dure, tuttavia è cui BB10 arriva sul mercato: BlackBerry lizzando. Il tutto sempre con un solo lavorative. bene ricordare che un’applicazioZ10 e BlackBerry Q10, il primo complene come WhatsApp ha fatto rispartamente touch, il secondo con tastiera miare a chi l’ha usata molto di più fisica. BlackBerry Z10 è il modello con dei 0,79 euro chiesti per un anno, display da 4.2” e con risoluzione di MOBILE che sono anche pochi rispetto a 1.280x768 pixel per 352 ppi di densità. quanto viene chiesto per altre app. Basato su processore dual core da 1.5 È vero che esistono servizi simili, GHz, con 2 GB di RAM, 16 GB di memoHTC Mini è un cellulare da abbinare allo smartphone tramite Bluetooth ma WhatsApp è il più noto e quelria interna, fotocamera posteriore da 8 lo meglio integrato con il sistema. Megapixel e frontale da 2, NFC e tutta L’acquisto dell’anno di utilizzo viedi R. Pezzali la classica dotazione di sensori e soluSmartphone troppo grande? HTC ha la soluzione: HTC Mini è un piccolo ne fatto tramite app-in purchase e zioni di connettività che ci aspettiamo smartphone di scorta che si accoppia allo smartphone principale persembra che sia proprio questa l’ori(LTE compreso), lo Z10 è disponibile in mettendo di fare chiamate e di controllare alcune applicazioni. HTC Mini gine di tutte le polemiche: per farlo UK in colorazioni nera e bianca. Il teleforicorda i primi telefoni cellulari, ha i classici tasti e un display molto piccosi deve inserire una carta di credito no sarà naturalmente disponibile lo: si collega allo smartphone principale tramite Bluetooth e NFC e di fatnell’account del Play Store, cosa globalmente, ma to è un telecomando o un extender. HTC suggerisce diversi usi: si va dallo che pochi hanno intenzione di fare al momensmartphone collegato al TV o al caricatore oppure allo smartphone chiuso e soprattutto operazione inaccesto non è nello zaino con il più piccolo “mini” in tasca. HTC Mini ha anche alcune funsibile per i giovani. L’inserimento stato ancora zioni particolari come ad esempio il della carta è una mossa che farebannunciata “Find My Phone” che aiuta a ritrovare be molto comodo a Google: uno una timeline lo smartphone usando l’extender. Al dei problemi principali di Android, ufficiale né momento HTC proporrà Mini solo in infatti, è sempre stata una scarsa tantomeno un Cina abbinato all’HTC Butterfly che propensione all’acquisto di appliprezzo. Blackcon i suoi 5” non è molto pratico da cazioni sullo store. Una soluzione Berry Q10 è il tenere in tasca. La domanda sorge per pagare un po’ meno ci sarebbe: modello con spontanea: se per risolvere il problecreare un account su iPhone e poi ma degli smartphone giganti serve tastiera fisica e usarlo su Android. In tal caso anche un “telecomando”, perché non tornaal momento non su Android (o Windows Phone) si re a fare smartphone piccoli? ottiene un account a vita. blackberry q10 di P. Centofanti D ® ® ® ™ ® ™ ™ ® ™ ® ® ® ® ® Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. HTC Mini è il primo smartphonecomando Zeppelin Air MOBILE Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. estratto da www.dday.it MOBILE / È prevista anche un’opzione Internet 4G in aggiunta Non solo iOS 6.1: Apple lancia www.audiogamma.it anche il nuovo iPad da 128 GB. Il prodotto è disponibile anche in Italia e rispetto alle versioni attuali non cambia nulla, fatta eccezione per il taglio di memoria e per il prezzo. Si parte da 799 euro per il modello Wi-Fi e si arriva a 929 euro per la versione Wi-Fi e Cellular, quindi quella compatibile con le reti 3G e 4G, 100 euro in più del modello da 64 GB. Un prezzo “politico”, l’ennesimo segnale che i tagli di memoria e i loro prezzi sono dovuti più a scelte di marketing e segmentazione dei prodotti che a costi reali dei chip di memoria stessi. I 64 GB che “ballano” tra l’iPad da 64 GB e quello da 128 costano infatti 100 euro, così come costano 100 euro i 16 GB che “ballano” tra l’iPad da 16 e quello da 32 GB. Tariffe TIM per navigare in 4G Oltre a una promozione gratuita per un mese, arriva “Tutto smartphone 4G” Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. MOBILE Tablet Android Samsung insegue Amazon Una ricerca di Localytics ci fornisce dati interessanti sul mercato dei tablet Android. Il 59% dei tablet Android “vive negli Stati Uniti”, il mercato in cui il fenomenotavoletta è partito prima e ha avuto maggior seguito; in Europa, gli unici mercati meritevoli di una posizione a sé sono la Gran Bretagna (5%) e la Spagna con il 2% a pari merito con la Corea. Per quanto concerne i singoli modelli, Kindle Fire e Kindle Fire HD sono i due tablet Android più diffusi in USA e, di conseguenza, leader nel mercato globale. Su circa 500 milioni di dispositivi, oltre il 33% di essi sono targati Amazon; l’89% dei Fire/Fire HD è concentrato sul territorio americano e la restante parte quasi totalmente nel Regno Unito. Inseguono Nook, Google con Nexus 7 e Samsung ferma al 9% sul territorio americano ma che nel resto del mondo, grazie alla gamma Galaxy, si afferma con un 76%. Ora che Amazon ha portato i suoi tablet al di fuori degli Stati Uniti, la partita si fa interessante. Stream your music with AirPlay® p.6 MOBILE Torna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. iPad 4 da 128 GB parte da 799 euro Zeppelin Air n. 63 / 11 febbraio 2013 Stream your music with AirPlay® ™ La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Qualcomm verso il playback HEVC 4K Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. www.audiogamma.it di E. Villa D al 4 febbraio, l’offerta TIM su rete 4G è disponibile anche per chi vuole navigare a velocità “super” tramite il proprio smartphone di ultima generazione. L’operatore ha previsto l’offerta “Tutto Smartphone 4G” e un’opzione “Internet 4G” da aggiungere ai profili “Tutto Compreso” già in essere. Oltre a questo, TIM permette di provare gratuitamente i suoi servizi 4G (Internet ultraveloce da telefonino, Internet ultraveloce da PC) per un mese a tutti gli utenti privati che acquistano uno smartphone LTE, sia in abbonamento che prepagata. Più in dettaglio, “Tutto Smartphone 4G” offre, per 25 euro al mese, 2 GB di traffico mensile su rete 4G, al superamento dei quali la navigazione viene ridotta a 32 Kbps senza costi aggiuntivi. In “Tutto smartphone 4G” TIM offre ai propri clienti 200 GB di spazio cloud. Per quanto riguarda i servizi SMS e voce, è prevista una tariffa di 9€/cent per entrambi (chiamate e SMS verso tutti), con scatto alla risposta di 16 centesimi e tariffazione a scatti di 30 secondi. L’opzione “Internet 4G” è, invece, sottoscrivibile in aggiunta ai profili “Tutto Compreso 300700-1500-Unlimited”, Opzione Full, Opzione Full Maxi per “Tutto Compreso 250-500-1000-1500”, Opzione Internet, “Tutto smartphone”, costa 15 euro al mese e dà 1 GB di traffico su rete 4G al mese in aggiunta a quanto già previsto dal proprio profilo tariffario: anche in questo caso nell’attivazione dell’opzione è compreso in automatico TIM Cloud da 200 GB. MOBILE / Il nuovo smartphone di fascia media punta in alto Samsung annuncia Express Display OLED, supporto a NFC e alle reti LTE e design mutuato dal Galaxy S III di P. Centofanti S amsung ha annunciato un nuovo smartphone di fascia media con sistema operativo Android, il Galaxy Express. Presentato già un paio di mesi fa come un’esclusiva per l’operatore americano AT&T, il Galaxy Express arriva ora sul mercato internazionale con caratteristiche piuttosto interessanti. Mantenendo un design simile al Galaxy S III, l’Express rinuncia al processore quad core e alla risoluzione HD dello schermo, ma porta su una fascia di prezzo più bassa caratteristiche come NFC e soprattutto il supporto alle reti 4G LTE (su frequenze di 800/900/1800/2600 MHz). Lo smartphone è basato su un display da 4.5 pollici OLED con risoluzione WVGA (800x480 pixel), processore dual core da 1.2 GHz, fotocamera posteriore da 5 Megapixel con flash, fotocamera frontale da 1.3 Megapixel, Bluetooth 4.0, Wi-Fi n, 8 GB di memoria integrata, slot per schede microSD. Il sistema operativo integrato è Android Jelly Bean 4.1. Al momento non abbiamo ancora informazioni su quale sarà il prezzo di listino per il mercato italiano. In un post pubblicato da Android Police (e ora rimosso), è stata rivelata la roadmap dei prossimi processori Qualcomm che lascia intravedere quello che potremo aspettarci. Il prossimo anno arriverà un nuovo chip quad core, denominato APQ8084, basato su quattro unità Krait con clock a 2.3 GHz e GPU Adreno 420. È proprio la scheda grafica del futuro chip a 26 nm a impressionare, visto che permetterà la riproduzione di video codificato in HEVC fino a risoluzione 4Kx2K e a 30 fotogrammi al secondo. Altre caratteristiche sono il supporto per fotocamere fino a 30 Megapixel e per le API grafiche DirectX 11 e OpenGL 3.0 ES. Smartphone e tablet promettono di continuare a stupire ancora per lungo tempo. MOBILE Quando l’OLED rende il dito “trasparente” Che la tecnologia OLED sia - pian piano - destinata ad entrare in tutte le case non è più un mistero, ma quello messo a punto da alcuni ingegneri della National Taiwan University di Taipei è un progetto di cui, sinceramente, non se ne sentiva troppo il bisogno e che ha senso solo in termini di pura curiosità. Il primo prototipo di NailDisplay, niente più che un display OLED da 96x64 pixel “montato” sul pollice che, tramite un particolare sistema di tracking, è in grado di visualizzare tutto quello che viene nascosto dal dito. Pensate a quando si scrive un SMS con uno smartphone: ogni volta che si digita una lettera o un numero, questa/o viene nascosta/o dal dito; NailDisplay punta a rendere “trasparente” il nostro pollice, riproducendo sul piccolo OLED la porzione di schermo coperta. Al momento il risultato non pare dei migliori, ma gli ingegneri promettono sensibili miglioramenti con i prossimi sviluppi. pelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- 18-07-2012 15:32 133_bw_zeppelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- Pagina 1 18-07-2012 15:32 Pagina 1 Air your tunes Air your tunes n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it p.7 MOBILE / Manca poco alla presentazione mondiale del nuovo smartphone top di gamma MOBILE HTC con l’Ultrapixel per evitare il tracollo Huawei G615 in Italia a 299 euro Zeppelin Air HTCZeppelin lancia M7: mistero sulla fotocamera, c’è chi parla di un nuovo processore e chi di sensore Foveon con Ultrapixel Air Stream your music with AirPlay® di R. Pezzali T ra poche settimane HTC presenterà a Londra, in contemporanea mondiale con New York, il suo La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora nuovo smartphone top di gamma. Uncomputer, oprire la musica direttamente dal vostro migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . evento importantissimo per l’azienda che non naviga in buone acque, un appuntamento nel corso del quale verrà lanciato il nuovo top di gamma M7, www.audiogamma.it l’arma di HTC per risollevarsi e tornare a macinare utili. Gli ultimi dati di mercato parlano chiaro: i ricavi scendono e si abbassano anche le quote di mercato, una curva discendente che ormai HTC sta cavalcando da troppo tempo complice un periodo difficile e prodotti non sempre azzeccati. Del nuovo M7 si sa praticamente tutto e sembrano confermati lo schermo da 4.7” Full HD e il processore quad core Snapdragon S4 Pro con 2 GB di RAM. Si sono intensificati i rumor su quelle di algoritmi che, grazie a diverse tecche dovrebbero essere le grandi no- niche di stacking (esposizione, fuoco, vità dello smartphone M7, complice ecc.), permettono di ottenere eccellenanche un post pubblicato sul blog ti risultati anche con un sensore così ufficiale di HTC dove si parla di una piccolo e in svariate situazioni. C’è però grossa novità in ambito fotografico. un’altra voce sul web, e la riporta il sito HTC ha già provato lo scorso anno a PocketLint: HTC potrebbe utilizzare un catturare quella nicchia di mercato sensore simile ai Foveon, ovvero un interessata a uno smartphone con sensore senza filtro Bayer dove i fotoriun’ottima qualità fotografica con un cettori per il verde, il blu e il rosso sono processore aggiuntivo (ImageChip) in impilati uno sopra l’altro. Un sensore sigrado di offrire un’elaborazione foto- mile garantirebbe un’ottima qualità fografica più veloce e un nuovo algorit- tografica; tuttavia partendo da 12 Memo di riduzione del rumore accelera- gapixel netti (3 sensori da 4 Megapixel to via hardware. Quest’anno la novità impilati) il risultato sarebbe una foto da dovrebbe riguardare proprio il sensore, “soli” 4 Megapixel. anche se come sempre si tratta di ru- Proprio per questo motivo HTC stamor che proviamo a interpretare. In un rebbe pensando di usare la parola primo momento, infatti, si è parlato di Ultrapixel, una definizione che da una fotocamera da 13 Megapixel e tutti i ri- parte crea confusione, dall’altra signififerimenti puntavano al nuovo sensore Sony Exmor RS. Quest’ultimo, siglato IMX135, è un sensore che porta con sé due tecnologie chiave di Sony, quella Backside Illuminated (presente ormai in tutti i sensori BSI) e quella Stacked, ovvero una tecnologia che permette di sfruttare la miglior area utile per l’area sensibile, con i circuiti nascosti in uno strato sotto il fotoricettore. Se fossero confermate le voci del sensore Sony da 13 Megapixel, HTC potrebbe aver elaborato un nuovo processore capace di gestire dinamicamente le informazioni del sensore, occupandosi anche dello sviluppo del RAW e dotato ® ™ ™ ® ® ® ® Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. Huawei ha confermato i dettagli per quanto riguarda Streamitaliano your music with AirPlay® il lancio del nuovo smartphone G615, modello che offre un interessante rapporto qualità/prezzo. Il G615, che sarà disponibile a partire dal 14 La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora un Zepprezzo 299 euro, rire ladi musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali febbraio innovazioni rendonoail nuovo pure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . è infatti basato su un processore quad core da 1.4 GHz e display LCD da 4.5 pollici con risoluzione di 1280x720 pixel (330 punti per www.audiogamma.it pollice). Il telefono è dotato di fotocamera da 8 Megapixel con ripresa video a 1080p, 1 GB di RAM, 8 GB di memoria integrata espandibili tramite schede microSD e batteria da 2150 mAh. L’unico neo, se vogliamo, è che all’uscita il sistema operativo dello smartphone sarà ancora Android 4.0 Ice Cream Sandwich. Huawei G615 sarà inizialmente disponibile in esclusiva nei negozi ca poco (Megapixel vuol dire un milioMedia World e Saturn. ne di pixel, non pixel giganti), ma che aiuta a comunicare che i suoi 4 MegaMOBILE pixel alla fine sono importanti come i 13 delle altre aziende. Tendenzialmente riteniamo che sia più probabile la prima ipotesi: un nuovo tipo di sensore è sicuramente affasciWine (acronimo di Wine Is Not nante, ma è una soluzione che può Emulator) è un programma che adottare solo un’azienda come Sony o gli utenti Linux conoscono molto Samsung, che i sensori se li fa in casa. bene. Si tratta di un emulatore Difficile che HTC possa realizzare, o far in grado di eseguire software realizzare, un sensore così complesWindows nel sistema operativo so, probabilmente ci riuscirebbe solo del “pinguino”; negli ultimi anni il Apple assicurandosi una fornitura in programma, grazie anche a una esclusiva. In ogni caso ci auguriamo che numerosa comunità alle spalle, il nuovo M7 sia un ottimo smartphone è migliorato sensibilmente sotto dal punto di vista fotografico e che gli ogni aspetto e siamo di fronte a Ultrapixel restino solo un rumor non quella che potrebbe essere una confermato. svolta. Alexandre Julliard, ideatore di Wine, ha dimostrato come il programma sia in grado di lanciare applicazioni Windows anche da Android. Ovviamente è ancora tutto a uno stadio embrionale, ma tale caratteristica potrebbe aprire spiragli significativi soprattutto nel mondo dei tablet. Julliard ha espresso tutte le sue difficoltà a lavorare con l’architettura ARM e tutto sarebbe molto più semplice se i tablet e, perché no, anche gli smartphone passassero a modelli x86. Un sogno destinato, almeno nell’immediato, a rimanere tale. ® ™ ™ ® ® ® ® Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. Con Wine Windows “gira” su Android Zeppelin Air MOBILE Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. estratto da www.dday.it MOBILE / Rilascio in contemporanea per tutte le piattaforme Apple continua a essere al centro di rumor in Rete; ad occuparsene questa volta è 9to5mac, che ha pubblicato le foto di quella che dovrebbe la nuova generazione di iPad. Le foto, che ritraggono il pannello posteriore dell’iPad da 9,7“ paragonato a quello dell’iPad mini, arrivano da un non meglio specificato produttore cinese di accessori; sull’attendibilità non vi è alcuna garanzia, tuttavia in passato anticipazioni simili hanno mostrato un certo fondamento; inoltre i particolari mostrati trovano conferma in altre foto già apparse in Rete. Il design è simile a quello dell’iPad mini, anche lo spessore pare essere paragonabile. Anche riguardo alla data di lancio si susseguono indiscrezioni: secondo alcune la quinta versione di iPad potrebbe essere lanciata molto presto, addirittura a marzo di quest’anno, altri affermano invece che per vedere la nuova versione di iPad occorrerà attendere ottobre. EvasiOn, jailbreak per iOS 6.1 Il tool di jailbreak che sblocca gli iPad e iPhone in commercio. Basta un click Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. di R. Pezzali I l temuto (e atteso) jailbreak definitivo per iPad, iPod touch, iPad mini e iPhone è disponibile sul web e promette di sbloccare completamente iOS 6 e 6.1 in pochi minuti. Una procedura semplice, one click, che elimina il controllo della firma dalle applicazioni permettendo anche l’accesso allo store alternativo Cydia. Gli hacker questa volta hanno fatto le cose in grande con un rilascio con- temporaneamente per tutte le piattaforme, OSX, Windows e Linux. Ma il jailbreak serve ancora a qualcosa o l’unica cosa che interessa davvero sono le app copiate? Una domanda che si fanno in molti anche se sembra che ultimamente il jailbreak sia particolarmente apprezzato per sbloccare funzioni castrate da Apple o dagli operatori sui terminali non troppo recenti. Ci riferiamo, ad esempio, a Siri, alle mappe 3D e alla navigazione su iPhone 4 e iPhone 3GS oppure al tethering sfruttando il proprio piano dati. Ci sono molte applicazioni su Cydia che aggiungono funzionalità non supportate da Apple agli iPhone e agli iPad meno recenti, così come ci sono altre app utili (iFile, iBlackList) che Apple non autorizza perché interagiscono direttamente con il sistema operativo e non sono sicure. MOBILE Da oggi H3G diventa “H4G”. L’operatore telefonico apre finalmente alla rete 4G ad alta velocità anche in Italia e in forma totalmente gratuita fino a 31 marzo. Una possibilità ghiotta per chi abita a Roma e a Milano e ha uno smartphone o un tablet 4G prodotto da Apple o da Nokia. Per attivare l’opzione i clienti Tre dovranno chiamare il numero gratuito 408540 e confermare la scelta. I prodotti al momento compatibili con la rete 4G sono i due Nokia Lumia 820 e 920 con l’ultima versione di firmware, l’iPhone 5 con iOS 6.1 e l’iPad Mini o l’iPad Retina con opzione Cellulare e firmware 6.1. Tre non ha però ancora chiarito cosa succederà dal 31 marzo 2013 in poi, ma per il momento l’opzione è totalmente gratuita. p.8 ™ MOBILE La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Uno smartphone trasparente a chi serve? Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. www.audiogamma.it www.audiogamma.it 4G gratis anche con Tre Stream your music with AirPlay® Torna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. iPad 5 sarà simile al mini? Zeppelin Air n. 63 / 11 febbraio 2013 Stream your music with AirPlay® Nonostante l’azienda sia certa di poterne realizzare (verso la fine del 2013) una versione commerciale, lo smartphone trasparente di Polytron Technologies è poco più di un prototipo. Dalle immagini pubblicate in rete, lo smartphone è un blocco di vetro, all’interno del quale gli unici elementi non trasparenti sono la fotocamera (comunque molto piccola), una piccola scheda che conterrà tutta l’elettronica e la memoria posizionata “tatticamente” nella parte bassa del telefono, la scheda micro SD e qualche componente nella cornice. Il display è sì trasparente ma abbastanza piccolo e posizionato in mezzo allo chassis: non sappiamo quante informazioni sarà in grado di riportare, ma è certo il supporto del touchscreen. Aspettiamo di vederlo in azione entro fine anno, ma non senza dubbi sulla sua reale utilità. Staremo a vedere… MOBILE MOBILE Google Glasses, nuovi dettagli dalla FCC Gli occhiali Google approdano alla FCC e arrivano ulteriori dettagli Sono presenti Wi-Fi, Bluetooth, USB e... un “elemento vibrante” di V. R. Barassi Google ha più volte ribadito che una Explorer Edition dei suoi Glasses arriverà nella prima parte del 2013 e la presentazione del progetto dalla Federal Communications Commission ne è prova tangibile. Essendo un ente pubblico non è tanto difficile accedere alle informazioni e, una volta sparsa la voce, ci si mette davvero poco a trovare dettagli molto interessanti. Anche i Google Glasses prendono ora contorni più delineati: si scopre che saranno provvisti di un modulo Wi-Fi Broadcom 2.4 GHz 802.11 b/g/n (anche se in un documento si parla solo di b/g e non si capisce dove stia la verità), di un modulo Bluetooth 4.0 con specifiche LE (Low Energy) e di una comunissima porta per la ricarica via USB. Fin qui nulla di speciale, ma non si può dire lo stesso quando ci si ritrova dinanzi a un particolare “elemento vibrante in grado di trasmettere il suono attraverso il contatto con le ossa”. Google nelle scorse settimane ha depositato un brevetto rimandante a tale tecnologia che, bene o male, dovrebbe funzionare come quella adottata dagli ultimi auricolari Panasonic visti al CES. Se siete intenzionati a portarvi a casa la prima Explorer Edition di Google Glasses, se mai sarà possibile acquistarla dall’Italia, iniziate a mettere da parte almeno 1.500 dollari. Windows Phone 7.8, arriva l’update per i Lumia Nokia ha annunciato l’inizio della distribuzione dell’aggiornamento a Windows Phone 7.8 per i suoi modelli di smartphone Lumia usciti con Windows Phone 7: si tratta dei Lumia 900, 800, 710 e 610. Come avevamo già analizzato nel dettaglio tempo fa, l’aggiornamento aggiunge una nuova home screen simile a quella di Windows Phone 8 con tile di dimensione diverse e nuove possibilità di personalizzazione. L’update sarà reso disponibile in tempi diversi a seconda dell’operatore con cui è stato acquistato lo smartphone. Nel caso entro poche settimane non si riceva una notifica della disponibilità dell’aggiornamento sul proprio terminale, Nokia invita a contattare il proprio operatore. Questo video mostra le novità. pelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- 18-07-2012 15:32 133_bw_zeppelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:- Pagina 1 18-07-2012 15:32 Pagina 1 Air your tunes Air your tunes n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it MOBILE / A Barcellona occhi puntati sul nuovo sistema operativo MOBILE Samsung Galaxy S IV, annuncio il 15 marzo? Air Zeppelin ® ® ® ® S Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. MOBILE Spunta un Samsung con Exynos 5 Per ora è identificato unicamente dalla sigla GT-B9150 ed è il più interessante di un gruppo di nuovi dispositivi Samsung che ha fatto la comparsa tra le statistiche di GLBenchmark. Non è chiaro se si tratti di uno smartphone o un tablet, ma è certo che è basato su un processore Exynos 5250 da 1.7 GHz, con CPU dual core Cortex-A15 e scheda grafica quad core Mali-T604. Oltre a questo potente processore, il nuovo dispositivo monta un display con risoluzione Full HD ed è basato su Android Jelly Bean 4.2.1. SamMobile, che ha riportato la notizia, sottolinea come usualmente il suffisso GT-B venga impiegato da Samsung per indicare i terminali dotati di tastiera QWERTY, ma evidentemente le specifiche hanno tutta l’aria di appartenere a un dispositivo di fascia alta. Il PlayBook sarà aggiornato Zeppelin Air a Stream BB10 your music with AirPlay Mozilla si appresta a lanciare ufficialmente Firefox OS al prossimo MWC ® ™ MOBILE Il battesimo di Firefox OS Pur mancando Stream your l’ufficialità, music with AirPlay® SamMobile ne è convinto: di P. Centofanti il Samsung Galaxy S IV verrà presentato il 15 marzo. Ancora ul sito di Mozilla è partito sconosciuta la location il conto alla rovescia per il gliancora inviti Laverranno tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin dell’evento, e questa volta con prestazioni Mobile World Congress che rire la musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zeppresumibilmente dopo pure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . inviati quest’anno si terrà a Barcellona il Mobile World Congress di dal 25 al 28 febbraio. L’evento sarà Barcellona, dove Samsung a quanto pare la vetrina per il lanpresenterà molti nuovi cio ufficiale della nuova piattaforsmartphone e tablet ma non www.audiogamma.it ma mobile Firefox OS: “Lo scorso l’attesissimo “flagship” della anno Mozilla ha fatto una promessa famiglia. Altra curiosità riguarda all’MWC: rendere il Web la piattaforla data di lancio: sempre secondo ma per i dispositivi mobile. Ora ritoril sito, il telefono sarà disponibile niamo con le prove”, questo lo slogan già all’inizio di aprile, ma partendo con cui Mozilla annuncia la sua pardall’Europa dell’Est. La copertura tecipazione alla completa dell’Europa (Italia fiera. Tre i pilainclusa) è prevista per la fine di stri della straaprile, mentre l’America riceverà lo tegia di Mozilla smartphone a maggio/giugno. La per ritagliarsi disponibilità degli accessori (cover uno spazio nel protettiva, battery kit, kit di ricarica mercato degli Wireless, ecc) è prevista per metà smartphone, aprile, il che sarebbe un’ulteriore Firefox OS, Fireconferma della disponibilità fox Marketplace del prodotto per l’inizio della e Firefox per primavera. Android, ma gli ™ p.9 MOBILE ® Il CEO di BlackBerry, Thorsten occhi sono tutti puntati sul nuovo Heins, ha confermato che gli sistema operativo, completamente attuali modelli di PlayBook basato su tecnologie Web come verranno aggiornati al nuovo HTML5 e che si pone come altersistema operativo BlackBerry 10. nativa aperta ed economica ad AnLa tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora cosa non giunge tutto droid per conquistare Paesi emer-migliori. riredel la musica direttamente dal vostro computer, opRadicali La innovazioni rendono il nuovo Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili. pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod . a sorpresa considerando che il genti, ma non solo. Recentemente tablet di RIM (ormai formalmente Mozilla ha svelato i primi due termiBlackBerry) era già basato su nali dedicati agli sviluppatori, mensistema operativo QNX, l’ossatura tre nella pagina relativa all’MWC www.audiogamma.it su cui è stato poi sviluppato 2013 si leggono i ringraziamenti BlackBerry 10. Per quanto per Alcatel, Deutsche Telekom, riguarda invece il lancio di nuovi Etisalat, Smart Communications, tablet Heins è stato più cauto Sprint, Qualcomm, Telecom Italia, affermando che al momento Telefónica, Telenor e ZTE. Aspettial’azienda sta ancora valutando moci allora grosse novità. con quali servizi potrebbero essere accompagnati i nuovi prodotti. Il solo hardware non garantirebbe sufficienti profitti in questo segmento. A dire il vero la nuova versione di BlackBerry World è stata arricchita di un vasto catalogo di contenuti, dalla musica alle serie tv, mentre il lancio della nuova piattaforma arriva con più di 70.000 applicazioni tra cui molte di quelle più utilizzate sui sistemi concorrenti. A cosa si riferisca dunque esattamente Heins come servizi a valore aggiunto per i tablet non è ben chiaro. ® ™ ™ ® ® Toyota Europe utilizzerà tecnologia Nokia nei sistemi Touch & Go Si aprono interessanti scenari futuri per rendere più piacevole la guida Sicuramente una buona notizia per Nokia e degno completamento di un iter che ha visto l’azienda europea allearsi con BMW, Mercedes, Volkswagen e Hyundai: Nokia ha siglato un accordo con Toyota Motor Europe per portare la propria piattaforma HERE Local Search for Automotive (con servizi annessi e funzionalità ad hoc) all’interno dei sistemi Touch & Go delle vetture Toyota di prossima generazione. La piattaforma, creata appositamente da Nokia per soddisfare le esigenze del mercato Automotive, comprende non solo mappe e servizi di navigazione, ma anche dati ulteriori quali valutazioni, recensioni sui luoghi da visitare, punti d’interesse e immagini fornite direttamente dagli utenti. Nokia e Toyota si impegnano, inoltre, a sviluppare nuovi servizi Location Based volti a rendere più “completa” e piacevole l’esperienza di guida. I primi modelli di auto Toyota powered by Nokia verranno presentati nel 2014. ® Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. Nokia HERE “guida” le auto Toyota dal 2014 di E. Villa ® Estratto dal quotidiano online www.dday.it Registrazione Tribunale di Milano n. 416 del 28 settembre 2009 direttore responsabile Gianfranco Giardina editing Alessandra Lojacono Massimo Monti Claudio Stellari Simona Zucca Editore Scripta Manent Servizi Editoriali srl via Gallarate, 76 - 20151 Milano P.I. 11967100154 Per informazioni [email protected] Per la pubblicità [email protected] Zeppelin Air Zeppelin Air n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it Stream your music with AirPlay® Stream your music with AirPlay® MOBILE / Android sarebbe troppo frammentato e difficile da gestire. Prevista una versione Windows 8 e forse RT Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Torna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. ™ p.10 La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Mediaset chiude a Premium Play su tablet Android Mediaset, con un lungo post sulla sua pagina di Facebook, spiega perché non è previsto Premium Play sui tablet Android. Apre a Windows Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. www.audiogamma.it www.audiogamma.it di R. Pezzali P remium Play non arriverà su Android ma a breve è prevista una versione per Windows 8 e probabilmente Windows RT. A chiudere il discorso ci ha pensato Mediaset con un post sulla pagina Facebook di Premium Play dove spiega che Android è troppo “frammentato” e difficile da gestire per l’azienda. Una giustificazione che però non accontenta tutti, in quanto ci sono molte app che funzionano correttamente su tutti i tablet Android incluse app di streaming video come Netflix. Mediaset ha probabilmente le sue ragioni per non sviluppare l’applicazione per il sistema operativo di Google, e le ragioni sono quasi sicuramente legate anche alla gestione della sicurezza dei contenuti. Nel caso di Premium Play per iPad, infatti, è stato necessario installare un certificato di sicurezza, cosa che difficilmente viene chiesto con altre app di streaming. Mediaset vuole blindare Premium Play, e la parola blindare stride un po’ con il concetto stesso di Android. L’esempio è sotto gli occhi di tutti: è vero che Sky Go è stato rilasciato solo per tablet Samsung, ma i furbetti hanno aggirato la cosa distribuendolo illegalmente anche per altri tablet. Una situazione che probabilmente Mediaset non vuole né affrontare né gestire. Cari Follower (come direbbe Joe Carrol), in tantissimi ci chiedete perché Premium Play non è su Android. Siccome la domanda è lecita cerchiamo di spiegare qui le motivazioni in modo da togliervi ogni dubbio (o magari farvene venire di altri). Intanto diciamo subito che parliamo solo di tablet, infatti al momento Premium Play non è su nessun modello di smartphone in quanto, essendo la nostra offerta principalmente incentrata su Cinema e Serie on demand, pensiamo che il piccolo schermo di un telefono non sia l’ideale per una visione soddisfacente. Vi rassicuriamo comunque che stiamo lavorando anche sul filone Smartphone (soprattutto per gli appassionati di Calcio) ma non sono previsti sviluppi a breve. Tornando ai tablet al momento siamo solo su iPad e iPad mini e da qui la richiesta di molti “perché non siete su Android?”. Dovendo partire da un tipo di tablet, la scelta non poteva che ricadere su iPad, non per una predilezione nei confronti di Apple ma solo perché, ad esempio, i dati dell’estate scorsa indicavano che il 91% degli accessi a siti web effettuati con un tablet proveniva da un iPad. Nell’ultimo periodo le vendite dei tablet Android sono molto aumentate rispetto al passato (arrivando quasi a raggiungere iPad) ma le proporzioni sul numero di pezzi nelle case degli Italiani rimangono sbilanciate pesantemente su iPad. Detto questo veniamo alla questione Android, su cui (anche considerando l’aumento delle vendite di cui sopra) ci siamo messi a lavorare. Quello che forse non tutti considerano è che Android non è un sistema operativo unico e uguale per tutti, ma ogni casa che produce tablet (Samsung, Asus, LG, ecc) realizza una versione propria di Android (introducendo delle modifiche o aggiungendo delle parti sviluppate in proprio) quindi un’applicazione realizzata per una marca di tablet non è detto funzioni sulle altre, ancora peggio, Android ha esso stesso diverse versioni successive come Honeycomb, Ice Cream Sandwich, JellyBean (che è l’ultima rilasciata) e molti dispositivi nati con una versione non possono essere PC & MULTIMEDIA / BOX costa 84,90 euro e Dongle 59,90 euro. Entrambi basati su Android 4.0.4 iTek: due soluzioni per rendere Smart il TV Smart Android BOX e Smart Android Dongle trasformano ogni TV “non smart” in un centro multimediale Android di E. Villa N el mare magnum delle soluzioni dedicate a rendere Smart ogni TV, iTek propone due dispositivi: un piccolo Box (iTek Smart Android BOX) e una “pennetta” HDMI (iTek Smart Android Dongle), entrambi basati su Android 4.0.4 e dedicati a rendere “Smart” i TV che non lo sono, permettendo ad essi di accedere allo sterminato database di App Android. Il TV diventa così un centro multimediale, ma anche uno strumento di gioco ed, eventualmente, di produttività, potendo essere impiegato per la gestione delle email e dei documenti. Ma vediamo le specifiche tecniche, che non sono molto diverse: entrambi i prodotti dispongono di processore ARM Cortex, da 1.2 GHz per la versione BOX e da 1 GHz per la Dongle (la chiavetta, in pratica), hanno 4 GB di memoria integrata per le app, 1 GB di RAM, scheda Wi-Fi b/g/n e una porta USB (2 per la versione BOX) per collegarci pendrive o hard disk e uno slot per memory card. Esclusive di iTek Smart Android BOX sono invece il telecomando, l’ingresso di rete LAN e l’uscita videocomposito (trasformabile in Scart con adattatore). Per quanto riguarda i prezzi, la versione BOX costa 84,90 euro IVA inclusa, mentre la Dongle è proposta a 59,90 euro IVA inclusa. aggiornati alla più recente. Va da sé che un’applicazione realizzata per una versione non è necessariamente compatibile con le altre. Ad esempio un servizio analogo realizzato da un competitor (che non posso nominare ma inizia con S e finisce con KY) è disponibile su tablet Android ma solo su 2 modelli di un’unica marca e, al momento, solo se non aggiornati all’ultimo sistema operativo (Jelly Bean). In sintesi la questione è molto complessa e se non siamo al momento su tablet Android non è per scarsa attenzione nei confronti dei nostri utenti. Quello che però vi possiamo anticipare (a bassa voce) è che probabilmente tra qualche mese arriveremo su altri tablet (con un sistema operativo meno customizzabile di Android)… noi non possiamo ancora dirvi quali, ma magari indovinate ;-) PC & MULTIMEDIA Chromebook Pixel: il prossimo riferimento? È un po’ che si vocifera di un fantomatico Chromebook realizzato da Google (via OEM). Niente è ancora certo, ma si chiamerebbe Chromebook Pixel, sarebbe in questo periodo sottoposto a test in casa Google e sarebbe stato interamente progettato dall’azienda di Mountain View: ancora sconosciute le caratteristiche tecniche, ma quello che si sa è che disporrà di un display ad altissima risoluzione (2560x1700 pixel), rigorosamente touchscreen. Qui un video. Air your tunes Zeppelin Air Stream your music with AirPlay® Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®. La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili. Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. www.audiogamma.it n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it PC & MULTIMEDIA / Vi spieghiamo perché Chrome OS è un sistema operativo da non sottovalutare, destinato a restare p.12 Perché il fenomeno Chromebook minaccia Windows In America sono al vertice delle classifiche di vendita di notebook su Amazon. Le versioni ARM vanno forte, sono facili e immediate e costano poco di R. Pezzali I l portatile più venduto su Amazon (USA) durante il periodo natalizio non è un portatile con Windows 8, con Windows 7 o OSX: è il nuovo Chromebook di Samsung. Si potrebbe pensare che si tratti di un caso isolato, ma qualche giorno fa è arrivata la notizia che negli ultimi due mesi quasi il 10% dei portatili Acer venduti sono Chromebook. Se a questo sommiamo l’arrivo di Lenovo e quello imminente di HP possiamo dire che Chrome OS è diventato un sistema operativo da non sottovalutare. I Chromebook potrebbero riuscire lì dove i netbook hanno fallito: diventare i portatili per la famiglia da affiancare ai tablet in mobilità. Chrome OS è qui per restare, e ve lo dimostriamo in pochi semplici punti. La gente chiede semplicità Leggere e inviare la posta, navigare su Internet, chattare con Skype o Google Talk, aggiornare i profili sui social network e rivedere e organizzare le foto e i video, ecco per cosa usa il PC il 90% delle persone. E per il 70% del tempo sono all’interno del browser. Se escludiamo particolari esigenze, spesso dovute a motivi professionali, un potente tablet di oggi permette di raggiungere il 90% delle esigenze di una famiglia. Un buon tablet però costa caro, molti criticano l’assenza di una tastiera e lo schermo in molti casi è piccolo: i Chromebook non sono altro che tablet con tastiera e schermo più grande. Gli utenti che negli Stati Uniti hanno comprato un Samsung o un Acer si sono resi conto che possono fare tutto quello che hanno sempre fatto con un computer Windows, probabilmente con meno problemi e frustrazioni. Non è un caso che Windows 8 all’avvio metta l’utente di fronte a una serie di app: anche Microsoft vuole spingere all’utilizzo di applicazioni ad avvio diretto, leggere e semplici da gestire e da scaricare. Il desktop alla lunga è destinato a sparire. La lentezza è la cosa che più danneggia l’esperienza d’uso I Chromebook sono i “netbook 2.0”? Il rischio che i nuovi Chromebook possano compiere la stessa parabola discendente dei notebook low cost è concreto; tuttavia per un prodotto di questo tipo Chrome OS sembra essere più convincente di Windows. Windows è un ottimo sistema operativo ma è un sistema aperto: su un netbook si possono installare praticamente tutti i programmi per Windows che un utente può installare anche su un potentissimo desktop. L’assenza di freni da questo punto di vista ha trasformato i netbook, dopo pochi mesi, in lentissimi portatili con un’esperienza d’uso inappagante. La colpa non è dei produttori: l’hardware dei netbook era limitato e si sapeva dall’inizio, tuttavia gli utenti hanno installato giochi, applicazioni e programmi pesanti senza porsi limiti. Una cosa che non si può fare con i Chromebook: tutte le applicazioni sono estensioni di Chrome approvate, e si tratta di applicazioni snelle e basilari. Chi vuole usare software di editing, CAD e applicazioni complesse deve rivolgersi ad altro, al momento Chrome fa poco sotto questo punto di vista anche perché tutte le app sono basate su HTML5 e Javascript. Ma è solo questione di tempo e siamo sicuri che Google troverà il modo di portare su Chrome OS app più complesse. Tutti sanno usare Chromebook Se tutti imparano a usare uno smartphone Android, tutti possono imparare a usare un Chromebook nel giro di pochi giorni. Chrome OS è un sistema più facile e snello di Windows e presenta molte analogie con il sistema operativo mobile di Google. Google sta lavorando molto per integrare i due sistemi e l’apparizione di una statua cromata di Android nel campus di Google lascia presagire importanti novità per la prossima versione. Una versione di Chrome OS in grado di lanciare anche applicazioni Android potrebbe essere un anello di unione tra i due mondi. Basta fare un giro nello store di Google Chrome per rendersi conto che ci sono già tutte le applicazioni di cui un utente medio può avere bisogno. Chrome OS, inoltre, è basato quasi esclusivamente su Chrome, un browser che ormai tutti conoscono e sanno usare. Per finire, e giusto per sfatare un mito, Chrome OS funziona anche offline, scollegato dalla rete, ma non appena ritrova una connessione viene ristabilita la sincronizzazione dei contenuti con il cloud. I Chromebook sono ottimi portatili Chrome OS era nato come sistema operativo nel cloud, ma nella sua ultima evoluzione è più simile a un vero sistema operativo: gli ultimi Chromebook hanno 16 GB di SSD a bordo per app e documenti che possono essere estesi tramite card o hard disk esterni, e possono contare su 100 GB nel cloud tramite Google Drive. Con un’autonomia di quasi 7 ore e un processore ARM di notevole potenza il Chromebook è molto più simile a un tablet (ma con la tastiera) che a un PC. L’accensione è istantanea, l’avvio delle applicazioni anche e soprattutto non si possono fare pasticci (almeno per ora) con applicazioni installate, malware, virus ecc. Nel caso del Samsung campione di vendite negli States, ci troviamo di fronte a un portatile con processore Exynos Cortex Cortex A15 dual core da 1.7 GHz con 2 GB di RAM e schermo da 11.6” da 1366 x 768 pixel, un computer che è quindi più potente di molti tablet in commercio e che, con un sistema operativo ottimizzato, può competere anche con sistemi Intel entry level. I nuovi Chromebook sbarcheranno in Italia nel secondo trimestre con prezzi super competitivi, e se la prossima release di Chrome OS dovesse portare con sé anche la compatibilità con le app Android (sui sistemi ARM) potremmo assistere a una rivoluzione nel mondo dei PC. I tablet hanno abituato gli utenti ad applicazioni con avvio istantaneo, nessun tempo di boot e stabilità dei sistemi nel tempo. I PC, se vogliono tornare a vendere, devono rimettersi in gioco offrendo la stessa facilità d’uso dei sistemi portatili. Chrome OS prova a farlo e se ci riesce la strategia di Google sarà vincente. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it PC & MULTIMEDIA / Lanciato anche Office 365 University, dedicato al mondo dell’Università: soli 79 euro per 4 anni p.13 Microsoft Office 365: 99 euro all’anno e hai tutto Presentato Office 365 Home Premium: basato sul cloud, funziona su più dispositivi ed è offerto in abbonamento annuale a 99 euro. Compresi gli aggiornamenti di C. Stellari M icrosoft ha lanciato a livello mondiale la nuova versione del pacchetto Office. Oltre al rinnovamento dei singoli applicativi e alle versioni aggiornate delle tradizionali Suite (Office Home and Student 2013, Office Home and Business 2013 e Office Professional 2013), ha presentato Office 365 Home Premium, un servizio “cloud” che comprende le ultime applicazioni Office e che può funzionare su più dispositivi, tra cui tablet Windows, PC e Mac; nel servizio sono compresi anche uno spazio di archiviazione extra su SkyDrive e funzionalità per chiamate con Skype. “Il lancio di Office 365 Home Premium segna un ulteriore significativo traguardo nella trasformazione di Microsoft in un’azienda di dispositivi e servizi”, ha dichiarato Steve Ballmer, CEO di Microsoft Corp. “È molto più di un’altra versione di Office. È Office reinventato come servizio cloud consumer con tutte le complete applicazioni di Office che le persone conoscono e amano, insieme a nuovi importanti benefici a livello cloud e social”. Office 365 comprende: L’ultimo set di applicazioni Office: Word, Excel, PowerPoint, OneNote, Outlook, Publisher e Access. Una licenza per l’intero nucleo familiare per utilizzare Office su un massimo di cinque dispositivi, tra cui tablet Windows, PC o Mac, e ottenere Office “on demand” da qualsiasi PC connesso a Internet. 20 GB aggiuntivi di cloud storage con SkyDrive, circa tre volte lo spazio PC & MULTIMEDIA PC & MULTIMEDIA / Installazione immediata nella presa elettrica Ora Android gira “nativamente” su Windows Socketeq sta lavorando al progetto WindowsAndroid, un software - attualmente in beta - che permette di far girare nativamente Android su Windows 7 e 8. Con WindowsAndroid avremo un sistema operativo funzionante all’interno di un altro, in una finestra, il tutto in maniera molto fluida, senza rallentamenti. Il software include i driver per tastiera e mouse; per ora la versione di Android installata è la 4.0.3 Ice Cream Sandwich, ma gli sviluppatori hanno promesso un aggiornamento a Jelly Bean. Chi volesse provare WindowsAndroid sul proprio PC, può farlo scaricando il file di installazione attraverso i link messi a disposizione da AndroidPolice; ricordatevi di installare poi anche le Google Apps. • • • offerto da un account SkyDrive gratuito. 60 minuti gratuiti al mese per chiamate internazionali via Skype. Aggiornamenti futuri per utilizzare sempre la tecnologia più recente. Office 365 Home Premium è disponibile in 162 mercati in 21 lingue ed è offerto sotto forma di abbonamento annuale al prezzo di 99 euro: chi lo desidera può scaricare una versione trial valida 30 giorni, collegandosi al sito Internet www.nuovooffice.it. Gli abbonati, oltre agli applicativi e ai servizi di cui sopra, avranno a disposizione tutti • • Netgear, Wi-Fi extender con AirPlay Netgear presenta un dispositivo per espandere la copertura Wireless in casa È completo di supporto ad AirPlay e DLNA e di uscita audio stereo di P. Centofanti A prima vista il WNR3500RP è un normale range extender Wi-Fi: riceve il segnale dal nostro router Wi-Fi e lo ritrasmette là dove ci serve migliorare la copertura nella nostra casa. Ciò che rende il nuovo dispositivo Netgear più interessante del solito è che è dotato di un’uscita audio stereo e supporta i protocolli multimediali DLNA ed AirPlay. Collegando un sistema stereo o delle casse amplificate diventa così possibile dare voce in modo piuttosto semplice a smartphone, tablet o PC in qualunque punto della casa. Il dispositivo supporta reti Wi-Fi 802.11n in modalità dual band simultanea a 2.4 e 5 GHz, con una velocità di tramsissione massima di 300 Mbit/s. L’uscita audio è diponibile anche su porta USB, mentre una porta di rete consente di collegare dispositivi non dotati di connettività senza fili. Infine, il WR3500RP si inserisce direttamente nella presa della corrente per un’installazione il più semplice possibile. gli aggiornamenti futuri dei prodotti, in modo automatico: cambia quindi anche l’approccio dell’azienda, che modificherà il suo tradizionale ciclo di rilascio triennale. Tutta la gestione delle opzioni di Office 365 Home Premium si effettua via Web, è possibile attivare e disattivare dispositivi, aggiungere membri del nucleo familiare all’abbonamento, accedere a cartelle e documenti su SkyDrive, scaricare app per Office, scegliere nuovi template professionali. Qui di seguito un breve video di presentazione del prodotto. Microsoft ha lanciato anche Office 365 University, prodotto destinato agli studenti e al personale docente e non docente delle Università, il prezzo in questo caso si annuncia decisamente conveniente: l’offerta prevede un abbonamento quadriennale al prezzo di soli 79 euro. Le aziende dovranno invece attendere il 27 febbraio 2013, data di lancio fissata a livello mondiale per la versione di Office 365 dedicato al settore business. PC & MULTIMEDIA Hotspot Mobile 4G per ZTE ZTE presenta MF93D, un dispositivo mobile hotspot LTE uFi (unified Wi-Fi); si tratta di un hotspot mobile LTE con capacità di trasferimento dati fino a 100 Mbps e capacità di impiego fino a 10 utenti contemporanei. MF93D è un prodotto LTE uFi di seconda generazione, supporta reti dualband WiFi 2.4G/5GHz e banda 4G, ma può anche utilizzare reti 3G e 2G. Tra le sue caratteristiche rilevanti, la batteria da 2800 mAh, con capacità superiore rispetto al modello precedente e lo schermo touch da 1.4’’; inoltre, i terminali degli utenti possono essere utilizzati anche per verificare la forza del segnale di rete, la capacità della batteria, le statistiche di trasmissione dei dati e la velocità di upload/download. Al momento non ci sono dettagli circa prezzo e disponibilità, ma è certo che sarà distribuito anche in Italia. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it TV & VIDEO Occhiali 3D+EyeTracking Il futuro di Kinect? Uno sviluppo nell’ottica della realtà virtuale che apre scenari di gaming “next-gen”: con un paio di occhiali è possibile “navigare” mondi 3D e interagire con gli oggetti di E. Villa PC & MULTIMEDIA / Utilizzati magnesio e alluminio per lo chassis: pesa solo 2,35 kg p.14 Vaio T15, arriva in Italia l’Ultrabook Sony Dopo gli USA, il Vaio T15 con display touchscreen Full HD da 15.5’’, è prenotabile sul sito Sony Italia da 899 euro di G. Landolfi S ony Italia annuncia la disponibilità sullo store online del Sony Vaio T15, Ultrabook con display touchscreen Full HD (1920x1080 pixel) da 15.5”, configurabile con CPU Intel Core i7 Ivy Bridge e disco ibrido da 512 GB + 24 GB su SSD. In alternativa è possibile equipaggiarlo con HD da 750 GB o SSD da 512 GB. Dotato di unità ottica e tastiera retroilluminata completa di tastierino numerico, il Sony Vaio T15 offre fino a 6 ore di autonomia e una serie completa di interfacce, tra cui USB 3.0, HDMI, VGA, Ethernet e lettore di schede di memoria SD. Presente anche la tecnologia Rapid Wake, che assicura tempi di accensione molto rapidi. Lo chassis in magnesio e alluminio, infine, gli consente di avere un peso di 2,35 kg. Il nuovo Ultrabook Sony con Windows 8, è disponibile a partire da 899 € nella configurazione base. PC & MULTIMEDIA / Disponibile in preorder per l’Italia a 79,99 euro sul web store di Logitech Ecco la tastiera per iPad Mini di Logitech Non sono nati specificamente per il gaming, ma di sicuro li vedremo bene come futura evoluzione di Kinect. SensoMotoric Instruments (SMI) e Volfoni hanno unito gli sforzi per realizzare il primo paio di occhiali 3D con tecnologia attiva e sistema di EyeTracking e Head Tracking incorporati. Gli occhiali dispongono, infatti, di due microcamere integrate nella montatura che riescono a individuare gli oggetti che stiamo fissando all’interno dell’ambiente 3D virtuale. Con l’aggiunta di hardware specifico è poi possibile aggiungere il supporto per il 6D Head Tracking: in questo modo, un solo paio di occhiali (quanto di meno “fashion” si è visto negli ultimi decenni, però) combina un ambiente virtuale 3D, il tracking dello sguardo e del movimento del capo, permettendo una vera e propria “immersione” in realtà virtuali. Magari non verrà commercializzato così, magari sarà molto caro, ma è quanto meno un bel punto di partenza per un’evoluzione che, forse, non tarderà ad entrare nelle nostre case. Cliccando qui potrete vedere un video di presentazione di questi occhiali. Si chiama Ultrathin Keyboard Mini e promette di migliorare la produttività e la protezione dell’iPad Mini di E. Villa N onostante le dimensioni ultracompatte dell’iPad Mini, Logitech è riuscita nell’intento di dedicargli una tastiera fisica, accessorio molto caro a chi ama la leggerezza e la portabilità dei tablet ma “continua a preferire” la digitazione tramite tastiera fisica qwerty. La tastiera, che si chiama Ultrathin Keyboard Mini, è Bluetooth ed è dotata di tasti EasyType, con layout tra- dizionale ma dimensioni ridotte per adattarsi alla forma dell’iPad Mini. Interessante la disponibilità di tasti di scelta rapida per l’accesso alle funzioni dell’iPad o per operazioni di uso comune (come copia/incolla e simili). Seguendo fedelmente il tipico “stile Apple”, la tastiera è calamitata e si aggancia all’iPad formando un tutt’uno con esso pur funzionando anche a distanza grazie al Bluetooth. La tastiera funge anche da protezione contro gli urti accidentali: Logitech la propone in preorder sul suo web store a 79,99 euro, di seguito un video di presentazione. PC & MULTIMEDIA / Arriverà sul mercato a giugno. Prezzo di listino per gli USA di 79 dollari Belkin FastFit: la tastiera per iPad Mini È sia cover sia tastiera, accende e spegne il dispositivo e facilita la digitazione dei testi. È la FastFit di Belkin di E. Villa S ubito dopo l’annuncio di Logitech, tocca a Belkin presentare la propria soluzione cover+tastiera per iPad Mini, soluzione che prende il nome di FastFit. Di cosa si tratta è presto detto: una cover magnetica che si collega rapidamente all’iPadMini e che funge anche da tastiera Bluetooth, dedicata chiaramente alla massima produttività possibile con il tablet Apple. La tastiera è sottile 7mm, realizzata in alluminio ed è basata su un meccanismo a molla che offre un feedback alla pressione, agevolando la scrittura nonostante le dimensioni ristrette dei tasti. Inoltre, FastFit è dotata di una batteria da 200 mAh che assicura un’autonomia operativa superiore alle 150 ore e di 3 mesi in stand by. Come per il prodotto Logitech, anche in questo caso la tastiera funge da cover, che accende/spegne il dispositi- vo a seconda del suo posizionamento. La disponibilità è prevista per giugno: il prezzo di listino, al momento annunciato per gli USA, è di 79 dollari. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it PC & MULTIMEDIA Una sigla e il Mac muore Scoperto un curioso bug di Mountain Lion che porta quasi ogni applicazione a chiudersi istantaneamente semplicemente digitando una sigla di pochi caratteri di P. Centofanti Certi bug sono talmente curiosi che vale la pena segnalarli. Quello scoperto nell’ultima versione di OS X, il sistema operativo desktop di Apple, rientra a pieno diritto in questa categoria. Basta digitare una sigla di pochi caratteri per far andare in crash quasi ogni applicazione installata in Mountain Lion: File:///. Il bug si manifesta se questa espressione viene digitata in una casella di dialogo, in un editor di testo, o più in generale ovunque sia possibile inserire un testo. Chiaramente, non essendo qualcosa che fa parte del normale vocabolario, non si tratta di un bug così letale e si può capire come possa essere rimasto nascosto tanto a lungo, ma il fatto che si manifesti in modo così pervasivo sulla piattaforma Apple è comunque degno di nota. A quanto pare la causa è da ricercare nel software che analizza il testo in OS X per estrarre informazioni come date, luoghi e nomi di contatti, una funzionalità utilizzata per creare, ad esempio, appuntamenti nel calendario cliccando semplicemente sul testo di una mail. Solo i programmi che non utilizzano tale libreria di sistema, come il terminale, sono immuni alla stringa “assassina”. Attualmente il bug non è stato risolto neanche nelle ultime beta di OS X 10.8.3. PC & MULTIMEDIA / Colpa di Windows 8, occupa troppo spazio Surface Pro, solo 23 GB liberi su 64 La versione di Surface Pro da 64 GB ha 23 GB liberi, quella da 128 GB ne ha 83 di R. Pezzali W indows 8 è un pachiderma e occupa troppo spazio per i tablet: la situazione aveva già fatto discutere con Windows RT ma con il nuovo Surface Pro, in uscita negli States, la questione legata allo spazio libero sembra ancora più seria. Il modello base, quello da 64 GB, avrà solo 23 GB di spazio libero disponibile per l’utente, mentre quella da 128 GB ne avrà 83. La colpa è del sistema operativo, che con le applicazioni installate nella sua versione standard occupa 45 GB di spazio totali. Microsoft ha confermato e consiglia ovviamente di attaccare un hard disk, di usare SkyDrive o di cancellare la partizione di recupero, ma è chiaro che l’azienda deve intervenire per risolvere la situazione al più presto, magari realizzando un tool di recupero che non prevede la partizione sul dispositivo stesso. Ecco la dichiarazione ufficiale di Microsoft: “La versione da 128 GB di Surfa- ce Pro avrà solo 83 GB di spazio libero su disco. La versione da 64 GB avrà solo 23 GB di spazio libero su disco. Tuttavia Surface Pro ha una porta USB 3.0 che permette di collegare dispositivi di storage senza problemi, come hard disk esterni e chiavette USB. Inoltre Surface arriva con SkyDrive precaricato, e si possono sfruttare fino a 7 GB di spazio gratuito sul cloud. Inoltre grazie allo slot SDHX si può aggiungere anche una card ulteriore per altri 64 GB di contenuti. Se tutto questo non basta, si può anche creare un backup USB con bootloader e cancellare la partizione di recupero sul disco interno.” PC & MULTIMEDIA / Nelle prossime settimane a 359 euro Monitor Asus per gamer esigenti Fast Gaming VG248QE è il monitor 24” di Asus destinato ai videogiocatori 144 Hz di refresh rate e tempo di risposta di 1 ms sono il suo biglietto da visita di V. R. Barassi C on un comunicato ufficiale, Asus ha presentato Fast Gaming VG248QE, monitor da 24 pollici di diagonale (1.920 x 1.080 pixel di risoluzione) che entra a far parte della serie R.O.G. (Republic of Gamers). Il monitor, appositamente pensato per il gioco, propone un refresh rate di 144 Hz e un tempo di risposta grey-to-grey di appena 1 millisecondo. Il rapporto di contrasto dichiarato dall’azienda (Smart Contrast Ratio) è di 80.000.000:1 e la luminosità di 350 cd/m2, mentre la tecnologia Splendid Video Intelligence di Asus regola automaticamente ogni singolo pixel dell’immagine al fine di ottimizzare colore, luminosità, contrasto e definizione dell’immagine complessiva. L’ultimo arrivato in casa Asus, compatibile con il kit NVIDIA 3D Vision 2 (offerto separatamente) - propone ingressi DisplayPort, HDMI e Dual-link DVI-D; a rendere completo il nuovo apparecchio ci sono poi due altoparlanti stereo da 2W e non manca la possibilità di regolare a piacere inclinazione, rotazione e altezza del display. Il monitor sarà disponibile in Italia nelle prossime settimane a 359 euro. p.15 PC & MULTIMEDIA UPnP: il pericolo arriva dalla rete Secondo un rapporto di sicurezza sono milioni i dispositivi di rete minacciati da falle di sicurezza nel protocollo utilizzato da router e PC di P. Centofanti L’UPnP è un protollo che, tra l’altro, è utilizzato da computer e dispositivi per scoprire chi altro c’è su una rete locale: quando un PC cerca una stampante o di configurare le porte di un router per configurare una connessione in arrivo, spesso viene utilizzato l’UPnP. Idealmente questo servizio dovrebbe essere confinato all’interno di una rete locale, ma un rapporto di sicurezza rilasciato da Rapid7 rivela che decine di milioni di dispositivi nelle case sono esposti a intrusioni dall’esterno a causa di falle di sicurezza insite nelle implementazioni commerciali del protocollo. Durante la ricerca effettuata, almeno 80 milioni di indirizzi IP hanno risposto a richieste UPnP lanciate da Internet. Di questi il 20% l’ha fatto in modo da permettere a un utente malintenzionato di accedere a dispositivi scavalcando il firewall della rete locale. Si tratta di falle di sicurezza note di librerie datate, ma il problema è che sono tanti i prodotti di rete in commercio che utilizzano librerie non aggiornate, per non parlare dei modem e router installati nelle case ormai fuori commercio e che non saranno mai aggiornati. Per accedere a uno di questi dispositivi basta un pacchetto UDP opportunamente confezionato. Secondo la ricerca sono almeno 6.900 i dispositivi di 1.500 produttori diversi affetti da queste falle, compresi prodotti consumer che possono trovarsi nelle nostre case. La soluzione più banale è disabilitare UPnP sul modem/router, per non esporsi ad attacchi esterni. Quando possibile, anche questi dispositivi vanno aggiornati con regolarità all’ultima versione disponibile del firmware. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it PEOPLE & MARKET / Philips ha ceduto a Funai il suo storico marchio per le attività audio e video Philips saluta audio, video e multimedia Dopo l’accordo con Funai, si completa la migrazione di Philips a società votata a medicale, illuminazione e benessere A biato in tema di televisori, ma per chi ha conosciuto i tempi d’oro del marchio olandese la delusione è tanta. La società che ha inventato o contribuito a diffondere tecnologie come la radio, la televisione e il compact disc sta sempre più diventando un marchio storico sistemato su prodotti altrui. Certo i bilanci parlano chiaro e la divisione multimedia stava diventando un peso rispetto ad attività molto più remunerative, però forse si poteva tentare un ultimo sforzo per mantenere vivo e solido un marchio che è (ma forse dovremmo dire “era”) ormai l’ultimo grande baluardo europeo contro lo strapotere orientale. Intanto resta da sottilineare che sul bilancio Philips incombe come una spada di Damocle una multa di ben 509 milioni di euro comminata dall’Unione Europea relativa a una vecchia posizione dominante sul mercato dei cinescopi nel lontano 2001. La sanzione è ancora in sospeso ma sarebbe una grave perdita nel già poco brillante bilancio Philips. Panasonic e Sharp, segnali di ripresa TV ancora in crisi: a trainare il mercato sono elettrodomestici e smartphone, insieme alla svalutazione dello yen L a crisi dello yen sui mercati internazionali ha dato una mano ad aziende in crisi come Sharp e Panasonic che nell’ultimo trimestre del 2012 (l’anno fiscale giapponese chiude, però, a marzo) hanno visto i conti chiudersi finalmente all’insegna di un po’ di ottimismo. In entrambi i casi, però, non è l’elettronica di consumo a far sorridere. Per Sharp, buone vendite degli elettrodomestici per la casa e degli smartphone per gli operatori giapponesi hanno aiutato a battere le previsioni degli analisti finanziari, che prevedevano un trimestre in leggera perdita, con profitti per 2,6 miliardi di yen (circa 20 milioni di euro). L’anno scorso Sharp nello stesso periodo aveva riportato perdite per LG Display torna in attivo grazie ai TV 3D di R. Pezzali PEOPLE & MARKET / Le due aziende giapponesi hanno chiuso l’ultimo trimestre con il segno + di P. Centofanti people & market Dopo aver perso 500 milioni di euro nel 2011, LG Display torna finalmente a produrre utili grazie ai pannelli 3D con tecnologia polarizzata di R. Faggiano fronte di un incasso immediato di 150 milioni di euro più una cifra non precisata per la licenza d’uso, Philips ha ceduto a Funai l’utilizzo del suo marchio per tutta la divisione audio, video, multimedia e accessori. Funai è da tempo un partner privilegiato di Philips per il mercato del continente americano e anche nel resto del mondo molti prodotti Funai portano già il marchio europeo. Ora la decisione è ufficiale, la cessione del marchio è operante per cinque anni e sei mesi, con opzione per altri cinque anni. Questo vuol dire che la gamma Fidelio, i lettori blu-ray e dvd, le cuffie, i sistemi home theater e le docking station saranno realizzate da Funai con il marchio Philips. Per questioni di licenze e brevetti l’accordo sarà completato solo nel 2017 per quanto riguarda la sezione video. Dopo la società realizzata con TPV per i televisori, la migrazione di Philips come società votata al medicale, illuminazione e al benessere è completa. Per i consumatori cambierà poco, così come in fondo poco è cam- p.16 circa 200 milioni di euro. La divisione TV è andata meglio del previsto, ma proprio il comparto LCD, secondo quanto commentato da Sharp, a causa di un calo della domanda per display di piccole e medie dimensioni, porterà a pesanti perdite a fine anno. Per Panasonic, oltre alla maggiore competitività dello yen, sono stati soprattutto i tagli dei costi invece a portare a 61,4 miliardi di yen (488 milioni di euro) i profitti per il trimestre di fine anno, nonostante le vendite abbiano segnato un calo dell’8%. Anche in questo caso è il settore dei TV che continua a soffrire di più. Guardando però a un anno fa, quando nello stesso periodo Panasonic chiudeva con perdite per 197,6 miliardi di yen (1.5 miliardi di euro), non si può che tirare un sospiro di sollievo. LG Display torna a produrre utili dopo i risultati poco convincenti dell’ultimo anno e il merito di questa inversione di tendenza va tutto alla tecnologia 3D. Può sembrare strano ma sono infatti proprio i pannelli con filtro polarizzatore frontale, quelli alla base della tecnologia Cinema 3D, a risollevare le sorti dell’azienda che produce pannelli per LG Electronics e per molte altre aziende. Nell’ultimo trimestre del 2012 LG Display ha raggiunto il suo record di vendite tornando quindi all’utile sull’intero 2012. I mesi migliori sono stati quelli da ottobre a dicembre, con una crescita del 32% rispetto al 2011 e del 15% rispetto al trimestre precedente. Il mondo della tecnologia sembra aver così scelto il 3D polarizzato, con un numero sempre più grande di produttori che appoggiano questa tecnologia: il risultato è un utile d’esercizio di 400 milioni di euro che ribaltano i 500 milioni di euro di perdite del 2011. LG Display però non è solo TV: solo il 43% dei pannelli prodotti infatti sono destinati ai TV, il 16% sono destinati ai monitor per computer, il 10% ai notebook, il 17% ai tablet e il 14% infine agli smartphone. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it PEOPLE & MARKET Amazon regala computer ma è un errore In vendita computer Asus a meno di 30 euro. Boom di vendite, ma era un errore e gli ordini sono stati annullati tra le polemiche di R. Pezzali All-in-one Asus a 26 euro: con questo prezzo bomba Amazon qualche giorno fa ha messo in promozione una serie di computer, andati letteralmente a ruba nel giro di poche ore, grazie anche all’eco sui social network. Era abbastanza chiaro che si trattasse di un errore del colosso dell’ecommerce, ma tentare non costava nulla, ed ecco quindi che i tre all-in-one Asus da circa 1000 euro di listino sono balzati in pochi minuti in cima alle classifiche dei prodotti più venduti di Amazon. La doccia fredda è arrivata quando Amazon si è accorta dell’errore e ha annullato tutti gli ordini. Sul web ovviamente c’è stata polemica, con chi pretende che il computer gli venga consegnato, tuttavia le condizioni di vendita del sito parlano abbastanza chiaro: Amazon, se un prezzo è sbagliato, può annullare l’ordine segnalandolo al cliente. Polemiche a parte, andrebbe fatta una considerazione sui vantaggi dei negozi online: se fosse successa la stessa cosa in un negozio fisico, una volta pagato il bene e uscito dal negozio la vendita sarebbe stata valida e nessuno avrebbe potuto dire nulla. È la cassa infatti la barriera, e se un negozio ha messo un cartellino sbagliato o inserito a terminale un prezzo sbagliato si assume la responsabilità della cosa. Nel caso dei negozi online è diverso: solo quando la merce viene effettivamente spedita la transazione risulta conclusa, mentre dovrebbe esserlo quando l’utente riceve la mail di avvenuto pagamento. Amazon dovrebbe verificare i prezzi prima di inviare la mail di conferma, ma ovviamente la cosa è incompatibile con le regole dell’ecommerce che prevede una risposta immediata. PEOPLE & MARKET / Risultato positivo per Sony, grazie anche alla ristrutturazione p.17 Trimestre con segno positivo per Sony Cinema, musica e mobile salvano i conti del colosso giapponese, ancora negativo il bilancio per gaming e TV di P. Centofanti S ony ha chiuso l’ultimo trimestre 2012 con utili di esercizio per 46,4 miliardi di yen, lo scorso anno nello stesso periodo aveva registrato perdite per 91.7 miliardi. Sono stati soprattutto l’indebolimento dello Yen e il piano di ristrutturazione a contenere le perdite, oltre a una buona performance nelle vendite della divisione Sony Mobile e del comparto Sony Pictures e Sony Music. I settori storici, però, continuano a essere in decisa sofferenza. È proprio l’Home Entertainment a essere maggiormente in crisi, con ricavi sulle vendite in calo anno su anno del 17,9%, un ribasso trascinato dal crollo delle vendite di TV LCD. Non se la cava meglio il gaming e forse è questo il maggiore indizio che è l’ora di dare nuova linfa vitale con una nuova PlayStation. Il lancio di PSP Vita lo scorso anno, infatti, non è bastato a raddrizzare il settore che ha visto ricavi in calo anno su anno del 15,1% come conseguenza di vendite in diminuzione per quanto riguarda sia l’hardware sia il software. In forte crisi anche la fotografia, settore trascinato al ribasso dalla forte contrazione delle vendite di fotocamere compatte, ma anche dei prodotti professionali. Solo le fotocamere a lenti intercambiabili sono cresciute significativamente ma nel complesso la divisione anno su anno ha visto ricavi in calo del 4,7%. L’unico settore hardware di Sony che non conosce crisi è quello degli smartphone. Nel bilancio anno su anno si registra un +94% nei ricavi dalle vendite, ma questo è dovuto al fatto che Sony Mobile è stata formalmente acquisita nel febbraio del 2012. Incorporando i dati di Sony Ericsson dello stesso trimestre del 2011, allora le performance segnano comunque un ragguardevole +10% per la divisione mobile di Sony, che però continua a rimanere in perdita. Nel complesso le uniche divisioni che hanno chiuso il trimestre con i conti in attivo sono il gaming con 4,9 miliardi di yen, device (sensori di immagine e componentistica) con 9,7 miliardi di yen, cinema con 25,3 miliardi di yen e musica con 16,4 miliardi di yen. Nonostante si parli spesso di crisi dell’industria discografica, Sony con Sony Music Entertainment e Sony/ATV Music Publishing ha registrato un aumento delle vendite del 2,4% rispetto a un anno fa e dei profitti del 7,4%. PEOPLE & MARKET / L’indice di App Annie rivela la notevole crescita degli acquisti su Play Store Anche su Android si comincia a spendere Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud generano i maggiori ricavi, il divario con iOS resta però ancora enorme di R. Pezzali S ul Play Store di Google, oltre al numero di applicazioni crescono i ricavi per gli sviluppatori. Lo rivela App Annie, società che fornisce analisi statistiche per le aziende che distribuiscono i prodotti sulle piattaforme digitali, che ha rilasciato il suo rapporto sull’andamento delle vendite di App Store di iOS e Play Store di Android. Il confronto in termini di ricavi tra i due store non lascia dubbi su quale dei due sia più remunerativo, ma rivela anche l’andamento positivo del Play Store, che ha visto le entrate per gli sviluppatori raddoppiare dal terzo al quarto trimestre. L’App Store ha mantenuto invece un andamento costante nel 2012 con un picco di vendite in dicembre, +35% rispetto al mese precedente. Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud, in quest’ordine, sono i Paesi che generano più ricavi sullo Store di Google. Gli utenti Android investono soprattutto in videogiochi, raggiungendo una percentuale addirittura del 95% in Corea del Sud. Per quanto riguarda invece iOS i maggiori proventi arrivano nell’ordine da Stati Uniti, Giappone, Regno Unito, Australia e Canada, ma nell’ultimo trimestre del 2012 la Cina ha accorciato sensibilmente le distanze secondo le statistiche di App Annie. Il rapporto è lungo e articolato e può essere letto nella sua interezza qui. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it PEOPLE & MARKET / Al MIDEM di Cannes gettate le basi per il lancio del servizio anche in Italia Rdio, c’è il primo accordo con la SIAE Ottenuta la licenza per la diffusione del repertorio degli autori italiani nei Paesi in cui il servizio di streaming è già attivo di P. Centofanti A breve è destinato ad allargarsi il panorama dell’offerta legale di contenuti musicali sulla rete in Italia. Mentre è in dirittura di lancio Spotify, SIAE e il servizio di streaming Rdio hanno annunciato al MIDEM di Cannes un accordo di licenza paneuropeo per l’utilizzo del repertorio degli autori italiani sulla piattaforma lanciata nel 2010. L’accordo si rivolge al momento ai Paesi europei in cui il servizio è già attivo (Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Norvegia, Portogallo, Spagna e Olanda), ma Rdio punta a espandersi in tutto il continente europeo, Italia inclusa, e la licenza ottenuta da SIAE è sicuramente un importante passo in questa direzione. Rdio offre l’accesso a un catalogo di milioni di brani in streaming ed è orientato alla scoperta di nuova musica e alla creazione di una propria collezione di musica preferita. Da poco, il sevizio ha lanciato anche in Europa l’offerta che permette ai nuovi abbonati di utilizzare gratuitamente Rdio per i primi sei mesi. Come altri servizi analoghi, anche Rdio prevede due piani di abbonamento per l’ascolto su PC senza pubblcità e su altri dispositivi come smartphone e tablet. PEOPLE & MARKET / Ha debuttato la serie TV di David Fincher prodotta in esclusiva per Netflix Così Netflix punta a rivoluzionare la TV Niente snervanti attese per vedere il prossimo episodio, è possibile scaricare subito tutta la prima stagione di P. Centofanti C hi segue un telefilm sa bene quanto può essere snervante aspettare una settimana (o più!) per il prossimo episodio. Ma questa “frustrazione controllata” così come l’ha definita Reed Hastings, CEO di Netflix, non ci sarà per gli spettatori di House of Cards. La prima stagione della serie TV prodotta da David Fincher e interpretata da Kevin Spacey, infatti, ha debuttato nella sua interezza sul servizio di streaming video in rapida espansione. Tutti i 13 episodi della prima stagione sono immediatamente disponibili e gli abbonati al servizio possono scegliere liberamente come gustarsela: tutta di fila in una maratona o centellinarla come meglio si crede. Per Netflix si tratta di scardinare il classico modello di distribuzione televisiva: uno studio produce un teleflm, lo vende all’emittente miglior offerente che poi tipicamente diluisce la messa in onda nel corso di una stagione per creare attese e mas- simizzare gli introiti pubblicitari. Ma con House of Cards l’ha spuntata Netflix, azienda che si è assicurata i diritti esclusivi delle prime due stagioni da 13 episodi, battendo i più importanti network americani. Non si tratta della prima iniziativa del genere per Netflix, che ha anche commissionato una nuova stagione in esclusiva del telefilm Arrested Development, e probabilmente non sarà l’ultima. Netflix vuole competere ad armi pari con le classi- che Pay TV e intaccare il loro potere offrendo la libertà di accedere a un ampio catalogo di contenuti come e quando si vuole, il tutto con un abbonamento flat. Netflix è un servizio di streaming al quale si può accedere tramite Web, ma anche da dispositivi come TV, lettori Blu-ray Disc, console di videogiochi, smartphone e tablet e al momento ha appena iniziato l’espansione in Europa, partendo da UK e Paesi del Nord. p.18 PEOPLE & MARKET iTunes ha venduto 25 miliardi di canzoni Apple ha annunciato la vendita della venticinquemiliardesima canzone su iTunes. Il traguardo è stato raggiunto con il download di Monkey Drums (Goksel Vancin Remix) di Chase Buch da parte dell’utente tedesco Phillip Lüpke, che si è aggiudicato una gift card per iTunes del valore di 10.000 euro. iTunes Store ha aperto i battenti dieci anni fa e oggi è uno dei principali negozi di musica al mondo: può vantare una media di 15.000 brani scaricati ogni minuto e un ampio catalogo che comprende musica ma anche film, serie TV, libri e applicazioni per iOS. In dieci anni il panorama del mercato digitale è cambiato rapidamente e sono nati diversi concorrenti e nuovi modelli di business, ma iTunes Store continua a essere una delle principali fonti di reddito per etichette e artisti. PEOPLE & MARKET Previsioni in calo per Wii U (-27%) Nonostante un ritorno all’attivo negli ultimi 9 mesi del 2012, grazie anche alla riduzione dei costi produttivi di 3DS e al calo dello yen rispetto a dollaro ed euro, Nintendo prevede di chiudere l’anno fiscale (marzo) con 20 miliardi di yen di perdite, pari a circa 220 milioni di dollari. A prescindere da una complessa situazione finanziaria, per la quale il presidente Iwata mostra comunque ottimismo, ciò che notiamo è la previsione al ribasso nelle vendite di tutte le console di casa Nintendo. In particolare, Wii U ha totalizzato finora 3,06 milioni di unità vendute: data l’impossibilità di raggiungere i 5,5 milioni previsti inizialmente (sempre entro marzo), l’azienda ora riduce il target a 4 milioni, una significativa riduzione del 27%. Lo stesso accade alle altre console: la previsione per 3DS passa da 17,5 milioni di pezzi a 15 milioni, mentre per DS si passa da 2,5 milioni a 2,3 milioni. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it p.19 Digital Imaging / Una macchina fotografica maneggevole e compatta pensata per i reportage digital imaging L’obiettivo è ambizioso: concentrare in un corpo ultracompatto uno zoom 20x e le più recenti tecnologie di imaging Fuji Nikon continua a scommettere nel settore delle compatte superzoom con due innesti della linea bridge Coolpix Fuji F850EXR, pensata per i reporter di E. Villa P er realizzare FinePix F850EXR, FujiFilm ha pensato alle esigenze di chi viaggia spesso e vuole realizzare dei reportage di qualità: la maneggevolezza e la compattezza sono i requisiti primari, ma c’è anche spazio per dati interessanti. Quello più evidente è l’obiettivo zoom grandangolare Fujinon 20x (25-500mm equivalenti), che riesce, nonostante tutto, a non incidere più di tanto sulla sottigliezza della macchina. Chi vuole spingersi oltre può anche utilizzare lo zoom digitale 40x, con inevitabile degrado nella qualità d’immagine. La macchina è dotata di stabilizzatore CMOS-Shift, particolarmente utile quando si usano lunghezze focali elevate, e offre una velocità di messa a fuoco di 0,21 sec, un tempo di avvio di 1,1 sec e un intervallo di scatto di 0,5 sec grazie al processore EXR Processor II; a livello di risoluzione di cattura, l’apparecchio incorpora un sensore CMOS EXR da ½ pollice e 16 Megapixel capace di riprendere video Full HD a 60 fps. La fotocamera offre la funzione di riconoscimento delle scene che regola automaticamente le impostazioni per affrontare i diversi soggetti, oltre a una serie di funzioni creative e filtri per esaltare la creatività. Chiude la rassegna la funzionalità Multi Exposure e la possibilità di effettuare scatti panoramici a 360°. FinePix F850EXR sarà in vendita da aprile 2013 al prezzo indicativo di 279 euro. Le caratteristiche annunciate da Fuji: • Sensore EXR-CMOS da ½” da 16 MP e EXR Processor II • Zoom ottico 20x (25-500mm) con stabilizzatore immagine CMOS-Shift • Display LCD da 3” con modalità “Monitor Sunlight” • EXR-Auto con 108 modelli di scena predefiniti • AF veloce 0,21 sec di E. Villa • Tempo di avvio di 1,1 sec • Intervallo tra gli scatti pari a 0,5 sec • Scatto continuo a 9 fps (max 5 fotogrammi consecutivi) • Funzioni Filtri Avanzati e Motion Panorama 360 • Modalità Simulazione Pellicola e Multiple Exposure • Video Full HD 1080p (60 fps) • Tasto “E-fn” per impostare le funzioni di uso frequente • Compatibilità con Eye-Fi Card • Autonomia: 250 scatti con batteria carica DIGITAL IMAGING / Si amplia la gamma di fotocamere compatte Canon di grande qualità Da Canon tre IXUS e una Powershot Notevole la IXUS 255 HS, zoom ottico 10x, Wi-Fi e GPS integrati e una funzione Hybrid Auto per videodiari di R. Pezzali C anon lancia quattro nuove fotocamere compatte, una Powershot e tre modelli IXUS. Ed è proprio sui modelli IXUS che vale la pena soffermarsi perché la IXUS 255 HS, nonostante la sua compattezza, ha numeri e caratteristiche da fotocamera tuttofare di fascia premium. In un corpo estremamente compatto, Canon ha inserito un CMOS da 12 Megapixel e uno zoom 10x otti- co, raccordando il tutto con il suo processore d’immagine più evoluto, il Digic 5 e con uno stabilizzatore ottico che lavora a quattro assi. IXUS 255 HS è una compatta Full Optional: grazie al processore riesce a spingersi fino a 6400 ISO di sensibilità, ha GPS e Wi-Fi integrati e può registrare video in Full HD o 24p oppure in slow motion arrivando anche a 240p con risoluzione VGA. Canon ha pensato anche ai più creativi inserendo una serie di filtri fotografici e una modalità Hybrid Auto che registra quattro secondi di filmato prima di ogni scatto (la registrazione parte quando si mette a fuoco) e combina questi filmati in un’unica clip con il videodiario della giornata. La IXUS 255 HS arriverà a marzo a 270 euro IVA inclusa. Le compatte superzoom Nikon Canon IXUS 135 e 132, zoom da 8x e sensore da 16 Megapixel Oltre alla 255 HS, Canon ha presentato anche le IXUS 135 e 132: zoom da 8x, grandangolo da 28 mm, sensore da 16 Megapixel e filmati fino a 720p. I due modelli differiscono solo per la presenza nel modello superiore di GPS e Wi-Fi. I prezzi sono rispettivamente di 145 euro e 175 euro per quella con Wi-Fi e GPS. Anche questi due modelli sono previsti per marzo. Canon Powershot A2500, valide foto senza troppe pretese Spazio anche a una nuova Powershot, la A2500: è una fotocamera di fascia entry level con sensore da 16 Megapixel e zoom 5x con grandangolo 28mm. È una fotocamera facile da usare, con qualche funzione creativa e con ripresa video a 720p destinata con i suoi 110 euro a chi vuole un prodotto capace di buone foto ma senza troppe pretese. Nikon rinnova la gamma di “compatte superzoom”. I modelli presentati sono Coolpix P520 e Coolpix L820, due macchine simili all’apparenza ma basate su caratteristiche molto diverse: la prima dedicata a un pubblico più esigente, la seconda per chi ama la semplicità di utilizzo. Coolpix P520 è la regina della categoria e punta tutto sull’ottica zoom Nikkor 42x, che va dal grandangolo 24mm fino al super tele da 1000mm, il tutto supportato da un sensore CMOS da 18 Megapixel e da un sistema di riduzione delle vibrazioni a decentramento ottico. È inoltre presente un monitor LCD orientabile da 921.000 punti con trattamento antiriflesso, e non mancano svariate modalità di esposizione manuale, la modalità HDR automatica e il macro fino a 1 cm di distanza, oltre alla registrazione video Full HD (60i/50i). C’è il GPS per il geotagging delle immagini e il supporto per l’adattatore Wireless opzionale per la condivisione degli scatti. Coolpix L820 è dotata di super zoom grandangolare Nikkor 30x (22,5-675mm) su un sensore CMOS retroilluminato da 16 Megapixel ed è una bridge votata alla semplicità di utilizzo. Sono disponibili svariate funzionalità automatiche e quattro modalità anti-mosso, oltre alla possibilità di riprendere in Full HD osservando tutto tramite il display da 7,5 cm di diagonale. Chiudono il quadro 19 modi scena per riprodurre gli stili e gli effetti fotografici più comuni, un menù ritocco per la modifica in camera delle immagini e la funzione ritratto intelligente, che per ottenere gli scatti migliori valuta parametri come il sorriso del soggetto e l’apertura degli occhi. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it DIGITAL IMAGING Nuovi sensori Panasonic per super-foto Panasonic pronta ad abbandonare i sensori tradizionali con filtri colore: al loro posto arrivano i Micro Color Splitter di R. Pezzali Panasonic è pronta a colmare il gap tra micro 4:3 e APS-C utilizzando una nuova tecnologia sui sensori fotografici. L’obiettivo è raggiungere ottime performance in termini di scatto con poca luce, soprattutto con sensori di area e superficie ridotta. Una mossa simile a quella fatta da Fujifilm con il CMOS X-Trans, con fotoricettori disposti in maniera differente. Nel caso di Panasonic è il filtro a sparire: i filtri colore usati, infatti, anche cambiando la loro disposizione, assorbono dal 30% al 50% della luce che arriva sul fotoricettore diminuendo così la sensibilità. Panasonic ha pensato di inserire una serie di elementi denominati Micro Color Splitter, piccoli deflettori elettronici in grado di separare la luce nelle sue componenti smistandola così senza perdita. Il sistema può essere adattato a sensori sia di tipo CMOS sia CCD, e il guadagno in termini di resa dovrebbe essere notevole. I primi sensori con la nuova tecnologia potrebbero essere impiegati su alcune fotocamere a partire dal 2014. DIGITAL IMAGING / Una fotocamera indistruttibile e di qualità La rugged Pentax WG-3 GPS Integra GPS, ricarica Wireless e ottica luminosa ed è waterproof fino a 14 metri di R. Pezzali P entax rinnova la serie WG con tre nuovi modelli di fotocamera, tra cui il primo al mondo dotato di ricarica Wireless. Alla serie WG appartengono quelle fotocamere che Pentax ritiene siano indistruttibili, impermeabili, resistenti agli urti, alle cadute e alle condizioni atmosferiche più estreme. Il modello più interessante è WG-3 GPS, impermeabile fino a 14 metri e caratterizzato da un reparto ottico di altissimo livello. L’obiettivo, infatti, è un 25-100mm f/2.0, quindi tanta luminosità, 4x di zoom e buon grandangolo, mentre il sensore è un nuovo CMOS da 16 Megapixel BSI che arriva fino a 6400 ISO. La WG-3 dispone di sei luci LED poste attorno all’obiettivo per riprese macro ravvicinate e foto, può riprendere in Full HD e dispone di un monitor da 3” antiriflesso. Trattandosi di una fotocamera “estrema”, Pentax ha aggiunto, oltre all’avanzato GPS, anche un sistema di misurazione di pressione, profondità e altitudine. Vera chicca è la ricarica Wireless con standard Qi (lo stesso dei Nokia Lumia): in questo modo si evita di aprire lo sportellino delle batterie usurando la delicata guarnizione. La WG-3 è disponibile da marzo e sarà venduta in due versioni, con e senza GPS integrato. Pentax ha annunciato anche una fotocamera più light, la WG-10. È impermeabile fino a 10 metri per 2 ore e ha un sensore di soli 14 Megapixel ma resta sempre dustproof, waterproof e integra i 6 LED ad anello per scatti ravvicinati. La WG-10 ha un display da 2.7”, riprende solo a 720p, ma può vantare uno zoom con un fattore di ingrandimento di 5x. DIGITAL IMAGING Canon EOS-1D C con l’update 4K a 25p Canon è pronta ad aggiornare la sua reflex con un nuovo firmware di R. Pezzali Canon ha annunciato l’arrivo ad aprile di un nuovo firmware per la sua reflex EOS-1D C, la prima reflex al mondo capace di acquisire video con risoluzione 4K. Il nuovo firmware permetterà di estendere la registrazione 4K dagli attuali 24p ai 25p, soluzione che sarà molto apprezzata in ambito europeo. Ricordiamo che la reflex Canon al momento registra video a 4.096x2.160 con compressione Motion Jpeg a 8 bit, e questo formato non deve essere confuso con il 4K Ultra HD standardizzato dall’ITU per i TV che prevede un segnale a 3.840x2.160 linee in formato 16:9. È comunque interessante seguire gli sviluppi delle fotocamere e delle videocamere capaci di riprendere in 4K, perché, come sappiamo, quello che manca al momento per far partire la macchina dell’Ultra HD sono i contenuti. Una reflex come la 1D C, con il suo prezzo di poco superiore ai 10.000 euro, è una soluzione comunque abbordabile se consideriamo il costo dei modelli professionali e permette anche a produzioni low budget di lavorare a una risoluzione quadrupla rispetto a quella HD con una resa video decisamente superiore. p.20 DIGITAL IMAGING Nikon AW110 la compatta diventa estrema Le nuove Coolpix AW110/ AW110s nascono per soddisfare i fotografi più spericolati: funzionano fino a 18 m di profondità e resistono a cadute da 2 m di altezza di V. R. Barassi Nikon rinnova anche la sua gamma di fotocamere “estreme”: Coolpix AW110/AW110s sono le “gemelle” (si differenziano solo per qualche funzione relativa alla gestione di mappe e punti di interesse) che prossimamente andranno a sostituire le già ottime Coolpix AW100/AW100s. Dotate di un sensore CMOS retroilluminato da 16 Megapixel e di un’ottica 5x con focale 28-140mm (distanza minima di messa a fuoco di 1 cm), queste nuove fotocamere compatte sono state appositamente pensate per funzionare nelle più incredibili condizioni. Nikon garantisce una resistenza alle cadute fino ai 2 metri di altezza, un funzionamento fino a 18 metri di profondità e nessun problema anche con temperature che arrivano addirittura a -10° C. Wi-Fi e GPS sono inclusi e nel corpo macchina da 193 grammi trova spazio anche un display OLED da 3 pollici. Sono presenti la bussola elettronica, l’altimetro, il barometro e, ovviamente, non manca la possibilità di registrare filmati a 1080p. Le Nikon Coolpix AW110/ AW110s saranno disponibili a breve in cinque diverse colorazioni: silver, blu, nero, arancione e... “mimetica”. Essere "Smart" significa occhiali 3D senza batteria, conversione dei contenuti da 2D a 3D, telecomando Magic Motion per darti maggior controllo e navigare liberamente su internet. Essere "Smart" è... LG CINEMA 3D Smart TV. www.lg.com/it Il TV 3D con la cornice più sottile al mondo. Serie LM960V, TV Cinema Screen 55 pollici. Dato basato su indagine interna relativa a tv disponibili all’acquisto nel mese di Marzo 2012. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it Game & Movie GTA V ritarda arriverà il 17 settembre 2013 L’uscita dell’attesissimo Grand Theft Auto V slitta a settembre. Lo ha annunciato Rockstar confermando che la data di uscita ufficiale del nuovo GTA è il 17 settembre 2013. Uscirà inizialmente per Xbox 360 e PS3, mentre non è stata fatta menzione per un’eventuale versione PC. Come dice la stessa Rockstar, il gioco uscirà quasi quattro mesi più tardi di quanto inizialmente preventivato, ma “GTA V è un gioco incredibilmente ambizioso e complesso e semplicemente ha bisogno di ulteriori ritocchi per arrivare allo standard che noi, ma soprattutto voi, richiedete”. L’attesa sarà ripagata? Di certo più passa il tempo e più crescono le aspettative. Qui l’ultimo trailer rilasciato da Rockstar. Game & Movie / Sony è pronta a svelare qualcosa di grosso 20 febbraio: il giorno di PS 4? Un teaser di Sony promette qualcosa di molto importante per il 20 febbraio Si sospetta che possa essere il giorno giusto per presentare PlayStation 4 di E. Villa C he il 2013 sia l’anno delle console “next-gen” è un dato di fatto, al massimo i dubbi riguardano la data di lancio: primavera? E3 2013? Un evento ad hoc estivo o autunnale? Non lo sappiamo ancora con certezza ma un teaser messo in rete da Sony annuncia per il 20 febbraio (quindi in netto anticipo sulle previsioni) “qualcosa di importante” in casa PlayStation: pur senza alcuna conferma ufficiale, il pensiero va sicuramente alla PS4 (o come si chiamerà), fiore all’occhiello delle prossime stagioni del gaming targato Sony. Staremo a vedere: nel frattempo, mentre cresce l’attesa, ecco il video pubblicato da Sony (all’indirizzo https://us.playstation.com/meeting2013/ ci si può registrare per ottenere aggiornamenti in merito). Game & Movie Connubio possibile tra Half-Life 2 e Oculus Rift Visto e provato al CES, Oculus Rift è certamente un apparecchio su cui moltissimi videogiocatori non vedono l’ora di mettere le mani. Un appassionato programmatore ha realizzato un mod che permetterà ad Oculus Rift di adattarsi perfettamente ad Half Life 2. Sfruttando un sistema di head tracking e adattando il suo visore Sony HMZ-T1, Nathan Andrews è riuscito a ridisegnare completamente l’esperienza di gioco di Half Life 2. Attraverso il controller Cabela Top Shot Elite, il giocatore ha la possibilità di sparare e muoversi (attraverso uno stick analogico montato sull’arma), mentre la funzione del classico analogico destro è fornita dal movimento della testa. Da questo video emerge tutta la maturità del sistema che, attualmente, è ancora in via di sviluppo ma che ben presto potrà essere portato ad un livello tale da garantirne la giusta diffusione. I più esperti e appassionati possono già provare il tutto: Andrews ha infatti messo a disposizione i sorgenti del suo software usato per il modding. Game & Movie / Confermata l’uscita della console Android low-cost Ouya arriva a giugno a 99$ Solo 99$ per la console da gaming basata su Android che uscirà a giugno di E. Villa A bbiamo parlato più volte di OUYA, il progetto innovativo che è stato stato in grado di raccogliere 8,5 milioni di dollari su Kickstarter per la realizzazione di una console Android a basso costo e su cui eseguire giochi free-to-play. Ora, finalmente, siamo prossimi a vederne i frutti: i finanziatori di Kickstarter otterranno le prime console a marzo, i preorder partiranno ad aprile e i retailer americani potranno spedire i primi esemplari a giugno. Confermato il prezzo iniziale di 99 dollari dell’appa- recchio, con i controller touch che costeranno 50 dollari l’uno. Nel frattempo, per incrementare le sue possibilità di successo, l’azienda ha siglato accordi con XBMC, iHeartRadio e VEVO, oltre ad avere 200 giochi già disponibili al lancio tra cui Final Fantasy 3. p.22 Game & Movie Annunciato The Witcher 3 il gioco “infinito” GameInformer ha svelato in esclusiva il prossimo titolo di CD Projekt RED; le novità in ballo sono davvero tante ma, per ora, niente data di uscita di V. R. Barassi Attesissimo dagli appassionati di RPG, The Witcher 3: Wild Hunt ha fatto la sua primissima apparizione ufficiale. A svelare in esclusiva assoluta la novità in sviluppo presso la software house CD Projekt RED - poi subito resa ufficiale dalla stessa casa - è stata la testata GameInformer. Dalle prime informazioni rilasciate dagli sviluppatori emerge che il gioco sarà basato sul RED Engine 3 e sarà open world. A quanto pare la mappa sarà del 20% più grande rispetto a quella di The Elder Scrolls V: Skyrim (40 volte più ampia di The Witcher 2) tanto che per spostarsi da un estremo all’altro serviranno “traversate” di 30-40 minuti (è comunque prevista una modalità di “spostamento veloce”). La scorrere del gioco rispecchierà a pieno l’essenza open world: niente più capitoli quindi, bensì una trama lineare, molto lunga (si parla di 100 ore di quest) e flessibile, in cui ci saranno da prendere decisioni che si ripercuoteranno sul resto della storia. C’è ancora segreto assoluto sulle dinamiche di combattimento ma gli sviluppatori hanno voluto sottolineare come sarà ancora importantissima la conoscenza dei punti deboli dei nostri avversari e non mancheranno le sfide a cavallo. Sarà totalmente rivista l’intelligenza artificiale dei nemici, i segni magici porteranno in dote qualcosa di nuovo, l’albero delle abilità sarà più articolato e il motore grafico dovrebbe lasciare estasiati anche i giocatori console. Secondo gli sviluppatori si tratta di un “next-generation” RPG ma non è ben chiaro se tale appellativo possa suggerire lo sbarco di The Witcher 3: Wild Hunt, oltre che su PC anche sulle console di prossima generazione. Al momento non vi sono informazioni riguardo la data di uscita. Qui il trailer di lancio. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it p.23 HI-FI & HOME THEATER / Fujifilm presenta a Tokyo il primo diffusore sottile come un foglio HI-FI & HT La tecnologia Fujifilm consentirebbe di realizzare diffusori sottilissimi e avvolgibili, ma si tratta ancora di prototipi Presentato all’Ise di Amsterdam un nuovo diffusore B&W utilizzabile anche all’aperto o in situazioni di forte umidità. Sempre con altoparlanti di grande qualità Il diffusore del futuro è… una pellicola di E. Villa N ell’ambito (sempre molto prolifico) dei prototipi dal gusto futurista, Fujifilm ha presentato a Tokyo (Nano Tech 2013) una pellicola che può essere impiegata come membrana di un diffusore acustico, cosa che permetterebbe la realizzazione dei primi diffusori flessibili e avvolgibili. Alla fiera, Fujifilm ha mostrato un diffusore “retrattile” che, una volta terminato il suo compito, può essere riavvolto e portato con sé: la principale difficoltà incontrata da Fuji nella realizzazione della membrana è il materiale da usare per la stessa, che deve essere molto leggero e sottile ma non assorbire troppe vibrazioni, pena una qualità acustica inaccettabile. Il problema è stato risolto impiegando un polimero viscoelastico (mescolato con materiali piezoelettrici) capace di assicurare una risposta in frequenza di R. Faggiano da 20 a 20.000 Hz, con al di sopra uno strato protettivo contenente gli elettrodi: quando la corrente raggiunge gli elettrodi, la membrana si irrigidisce, il materiale piezoelettrico vibra e i polimeri funzionano da diaframma. Non sono stati forniti dettagli circa la commercializzazione del diffusore, della tecnologia e tanto meno il prezzo (che supponiamo non essere uno scherzo), ma gli scenari possibili sono diversi e non è escluso che, lungi dal diventare il riferimento del salotto, il diffusore avvolgibile non possa trasformarsi (a breve) in una piacevole realtà domestica e “mobile”. HI-FI & HOME THEATER / Sony ha annunciato la fine della produzione dei registratori Minidisc Ora è ufficiale: il MiniDisc non c’è più A marzo l’ultimo apparecchio Minidisc uscirà dalle fabbriche Sony, è la fine di una storia cominciata nel 1992 di R. Faggiano N el 1992 Sony lanciò sul mercato un nuovo supporto di registrazione, ideale per rimpiazzare la vecchia cassetta a nastro sui walkman. Il MinDisc era molto simile a un compact disc ma era registrabile, poteva contenere fino a 74 minuti di musica, ma era più piccolo del CD (64 mm contro i 120 del cd) e contenuto in una cartuccia che lo proteggeva dalla polvere e dai graffi. L’idea inizialmente sembrò molto buona, anche perché consentiva di raggiungere buone prestazioni tecniche grazie alla compressione Atrac AM-1, il diffusore waterproof B&W (simile all’MP3) e non era troppo costosa. Era il periodo in cui i costruttori cercavano un’alternativa alla musicassetta, Philips lanciò la DCC (Digital Compact Cassette) e la stessa Sony poco prima aveva lanciato il DAT (Digital Audio Tape). Per qualche anno il MiniDisc ebbe un suo mercato, vennero lanciati i walkman, uscirono molti appa della serie ES e pure alcune versioni per registrare dati, come sostituti dei Floppy Disk. Fu un mercato sempre minimo, ma che Sony portò avanti con convinzione, mentre DCC e DAT vennero presto abbandonati al loro destino. Nel nuovo secolo la produzione di apparecchi e supporti MiniDisc venne sempre più ristretta, sino a soddisfare il solo mercato giapponese. Ora anche Sony si è rassegnata e ha staccato la spina, nel mese di marzo l’ultimo apparecchio MiniDisc uscirà dalle fabbriche. In fondo non è una grave perdita perché nel giro di pochi anni il supporto fisico di musica e dati si è sempre più affievolito nell’utilizzo quotidiano. Forse passerà pochissimo tempo prima che tutto il software diventi una presenza virtuale, alla quale accedere da un server nella rete solo quando serve. Desiderate la massima qualità sonora anche in giardino o in piscina? Ecco il diffusore per voi, il B&W AM-1, un compatto due vie che non teme l’umidità e la salsedine. Realizzato in materiale plastico composito con fibra di vetro, l’AM-1 utilizza altoparlanti originali B&W come un midwoofer da 13 cm e un tweeter a cupola da 25 mm con retrocamera Nautilus e accordo reflex posteriore. Gli altoparlanti sono montati al contrario rispetto al consueto, cioè con tweeter in basso e midwoofer in alto, in modo da non penalizzare la resa sonora in caso di installazioni su soffitti o comunque in zone più elevate rispetto al punto d’ascolto. La staffa di fissaggio in alluminio offre ampie possibilità di orientamento, la griglia frontale di protezione è in alluminio con trattamento anticorrosione. I diffusori AM-1 saranno disponibili da aprile in colore nero o bianco, il prezzo non è stato ancora stabilito ma dovrebbe essere di circa 500 euro la coppia. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it SMARTHOME / 26,9 milioni di dollari e 7 anni di sviluppo per la progettazione del motore Dyson V4 Airblade Tap, rubinetto lavasciuga di Dyson L’ultima idea di Dyson è un rubinetto che lava le mani e le asciuga con la potenza dell’aria in soli 12 secondi S due rami del rubinetto fuoriescono due “lame” d’aria filtrata a una velocità di 690 Km/h, che asciugano le mani. È igienico grazie anche alla presenza dei filtri HEPA e promette di essere “ecologico”, riducendo gli sprechi di acqua. Se cura del design e dei dettagli è una caratteristica di tutti i prodotti Dyson, lo è sicuramente anche il prezzo: Airblade Tap, infatti, sarà di- sponibile in Italia da giugno-luglio al prezzo, tutt’altro che economico, di circa 1.700 euro. È chiaro che Airblade Tap non è sicuramente destinato a un uso domestico, ma più facilmente a luoghi come alberghi, ristoranti e aeroporti. In questo video James Dyson spiega la sua ultima invenzione. Gewiss Centro Stella, il cuore della casa 2.0 Gewiss ha realizzato un centralino capace di concentrare in un unico punto tutti gli apparati di rete della casa R outer, Switch, modem e cablaggi tutti nello stesso punto: Gewiss, azienda italiana leader nella realizzazioni di impianti domestici e industriali ha presentato il nuovo centralino Centro Stella. Mai nome fu più azzeccato: Centro Stella è un vano full opzional da inserire a muro che si propone come elemento centrale del sistema di cablaggio della casa digitale. In fase di costruzione o di ristrutturazione di una casa è fondamentale pensare anche alle connessioni: un semplice wireless, infatti, non è sufficiente per gestire una situazione dove ogni prodotto, dagli elettrodomestici, ai TV, ai decoder richiedono una connessione con un cavo di rete. Centro Stella raccoglie le terminazioni di rete esterna (fibra, cavo telefo- DoorBot il videocampanello intelligente di S. Zucca SMARTHOME / Elemento da inserire a muro, ideale per case in costruzione o ristrutturazione di R. Pezzali SMARTHOME Il campanello di casa diventa Wireless. DoorBot vi mette in comunicazione tramite smartphone con chiunque suoni alla vostra porta anche quando non siete in casa di S. Zucca velata l’ultima invenzione di Dyson. Si chiama Airblade Tap ed è un rubinetto all-in-one che lava e asciuga le mani. In un design minimale, Dyson ha concentrato tutta la sua filosofia e la sua esperienza, risolvendo uno dei fastidi più comuni a casa o nei bagni pubblici: percorrere quei pochi metri che ci separano dall’asciugamani dopo esserci lavati le mani, con il rischio (praticamente sicuro) di bagnare il pavimento con le mani gocciolanti. Airblade Tap, infatti, è un rubinetto che integra anche un asciugamani ad aria che grazie alla presenza di un piccolo motore da 1.600 W (da 0 a 90.000 giri/min in meno di 0,7 secondi) consente di lavare le mani e poi di asciugarle in 12 secondi senza allontanarle dal lavandino. Basta avvicinare le mani al rubinetto che rileva la loro presenza grazie ai sensori a infrarossi ed eroga l’acqua e successivamente l’aria necessarie. Dai p.24 nico) e gli apparati di distribuzione come il modem, lo switch e altri eventuali apparati di rete per poi far partire i cavi per 12 punti di utilizzo a scelta tra dati e fonia. Grazie a un kit è possibile anche ampliare il numero di punti in uscita a 18 per le case più grandi. Centro Stella è stato realizzato e pensato da Gewiss in collaborazione con Telecom, e oltre al vano include già le tasche per inserire i vari dispositivi, le prese multiple per l’alimentazione e i patch cord per i collegamenti interni. La soluzione è senza dubbio interessante e davvero ben studiata ma ovviamente va presa in considerazione solo per le case in fase di costruzione o ristrutturazione. Centro Stella permette di ordinare i cablaggi e di distribuire la rete in modo efficiente e ragionato. La documentazione completa di Centro Stella è disponibile sul sito Gewiss a questo indirizzo. Per tenere sempre sotto controllo la porta di casa, ecco DoorBot, un campanello, o meglio una sorta di videocampanello che collegandosi senza fili allo smartphone o tablet permette di monitorare sempre i visitatori che si presentano alla porta e di comunicare con loro, proprio come fosse una videochiamata. È sufficiente installare DoorBot vicino alla porta di casa, scaricare l’app dedicata e sincronizzare i due dispositivi. Quando qualcuno suonerà al campanello, se si è fuori casa si può decidere comunque di rispondere tramite lo smartphone e, ad esempio, avvisare l’amico che lo raggiungerete in pochi minuti, oppure se siete a casa potete scegliere di ignorare la visita di un ospite indesiderato. DoorBot, compatibile iOS, Android e Windows 8, funziona con 4 batterie AA ed è dotato di una telecamera a infrarossi. Ideato dall’americano Edison Junior, la versione base di DoorBot dovrebbe essere disponibile da luglio di quest’anno al costo di 189 dollari; la versione con Lockitron, sistema abbinato per sbloccare la porta sempre tramite lo smartphone, sempre da luglio a 339 dollari. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it TEST / Le nostre impressioni sulla nuova reflex di Canon, completa, ricca di funzioni e dalle ottime prestazioni per gli appassionati p.25 Canon EOS 6D in prova: la Full Frame è per tutti Passare al Full Frame si può, e non c’è bisogno di essere professionisti. Abbiamo provato la prima reflex a pieno formato pensata da Canon per il fotoamatore di R. Pezzali U na reflex a pieno formato, o Full Frame, è il punto d’arrivo per ogni fotografo amatoriale che, partito dalla reflex di primo prezzo, ha gradualmente scalato la montagna passando alle APS-C di fascia intermedia e poi, finalmente, alle Full Frame. Se escludiamo i prodotti professionali, i modelli interessanti per il consumatore evoluto sono davvero pochi. Tra questi c’è sicuramente la famiglia 5D di Canon, la serie D700/800 di Nikon, senza dimenticare Sony che con la sua Alpha 99 è il terzo player di questo strettissimo mercato. Canon e Nikon hanno cercato di abbassare, nel corso dell’ultimo Photokina, un po’ l’asticella di accesso al mondo reflex Full Frame, lanciando rispettivamente la 6D e la D600, due modelli che offrono un ottimo rapporto qualità/prezzo e sono dotati delle ultime tecnologie disponibili sul mercato. Ottimo rapporto qualità/prezzo non significa prezzo basso: stiamo parlando di fotocamere che costano circa 2000 euro per il solo corpo macchina, prezzo al quale va aggiunto l’obiettivo, che in un apparecchio di questo livello è forse più importante della macchina stessa. Abbiamo provato sul campo (circa due settimane) l’ultima nata di casa Canon, la 6D, una macchina particolare che abbiamo già conosciuto al Photokina. Prima di procedere con il test, però, è bene fare una premessa: per provare una fotocamera di questo tipo 15 giorni non sono certo sufficienti, e probabilmente non lo è nemmeno un mese. I tempi di studio e sviluppo di fotocamere di questo genere sono lentissimi, perché ciò richiede prove sul campo (da parte di fotografi specializzati) che durano anche un anno: solo chi scatta ogni giorno con macchine dello stesso tipo riesce a capire se certe scelte fatte da Canon a livello di interfaccia ed ergonomia siano giuste e se la macchina risponde sempre perfettamente in ogni situazione. Una seconda premessa, poi, riguarda la qualità: della 6D possiamo valutare molti aspetti, tuttavia la resa finale varia molto a seconda dell’ottica scelta e a volte anche dell’esemplare di ottica. L’obiettivo che abbiamo utilizzato per la prova, l’eccellente e versatile EF 24-105 f/4 L IS è una delle ottiche più apprezzate della famiglia hi-end Canon, tuttavia è risaputo che se prendiamo dieci obiettivi dello stesso tipo la resa potrebbe non essere identica, con qualche esemplare un po’ più nitido ai bordi e qualcun altro che mostra qualche piccolo accenno di aberrazione (comunque controllabile in post produzione). Clicca qui per vedere un video da noi realizzato con le prime impressioni: Meglio la 6D o la 5D MK II usata (che costa meno)? Quando Canon ha presentato la 6D al Photokina, a prima vista sembrava di trovarsi di fronte a una 5D MK II con qualche piccola modifica e non certo a una fotocamera nuova. D’altronde è risaputo che, in questo campo, le aziende cambiano davvero poco da un modello all’altro, modifiche mirate e precise per raggiungere l’obiettivo desiderato senza toccare equilibri che sono perfetti da tempo. Il fatto che poi la 5D MK II, che per certi aspetti può anche sembrare superiore, si possa trovare sul mercato a un prezzo inferiore a quello della 6D è una considerazione che molti in fase di acquisto hanno fatto: perché mai dovremmo spendere di più per una fotocamera che non è così superiore? La 6D effettivamente è una fotocamera di un gradino inferiore rispetto a quelle della famiglia 5D MK III anche se, dopo averla provata per un po’ di giorni (e arrivando da una 5D che usiamo quotidianamente), possiamo dire che è proprio una fotocamera diversa e che non ha molto senso metterla di fianco alla 5D, soprattutto alla Mark III che è destinata a un pubblico più esigente. Canon con la 6D ha voluto realizzare la fotocamera perfetta per l’utente che è partito proprio dalla entry level e, passo dopo passo, ha finalmente raggiunto il suo sogno. La 6D è una fotocamera che, dal punto di vista costruttivo e qualitativo, offre prestazioni professionali, ma come utilizzo e approccio non è così diversa da una 550D o da una 600D, con menù semplici, funzioni creative, HDR e funzionalità di scatto automatiche che permettono in pochi secondi di rea- lizzare foto eccellenti. Ed è con questo approccio che Canon ha inserito nella 6D due funzionalità come il GPS e il Wi-Fi: il fotografo evoluto li considera gadget, il fotoamatore tornato da un lungo viaggio, invece, capirà che avere le foto geo-referenziate è una grandissima comodità, così come in molti casi lo scatto remoto gli ha permesso foto o autoscatti che non avrebbe potuto fare in nessun altro modo. La 6D è una fotocamera quindi diversa, che ha il suo prezzo (comunque in discesa), ma che permette a chi non scatta ogni giorno per lavoro di raggiungere risultati sorprendenti con una grande facilità d’uso. Una fotocamera leggera e completa Come sempre Canon realizza una fotocamera partendo da un nuovo sensore e la 6D non rappresenta certo un’eccezione: è costruita attorno a un nuovo CMOS da 20 Megapixel con sensibilità nativa di 25.600 ISO, un sensore che grazie al processore integrato Digic 5+ può spingersi anche a 102.400 ISO. Alcuni scatti fatti a 25.600 ISO praticamente al buio dimostrano subito quello di cui è capace la 6D: l’assenza di flash, che molti reputano un difetto, è in realtà una vera fortuna perché fa capire che in una fotocamera di questo tipo un flash integrato non serve quando c’è poca luce (la 6D fotografa anche a lume di candela), ma serve a sfruttare al meglio la luce per riempire la scena, gestire il controluce e molte segue a pag. 26 n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it p.26 TEST Canon EOS 6D segue da pag. 25 altre situazioni che richiedono però anche una certa tecnica fotografica. Un buon flash è sicuramente il primo accessorio che consigliamo, ma non prima di aver giocato un po’ di mesi con la fotocamera pura e semplice. Sensore e processore garantiscono alla 6D una discreta velocità, 4.5 fotogrammi al secondo, una velocità più che sufficiente per la maggior parte delle situazioni. Sempre riguardo alla velocità, forse l’aspetto più criticabile è l’otturatore che arriva a 1/4.000. Un altro punto caldo di discussione è il sistema di messa a fuoco: Canon, tradizionalista, ha evitato un sistema con moltissimi punti, ma ne ha scelto uno apparentemente davvero semplice e poco sofisticato, con un solo punto a croce centrale. Una scelta che a prima vista stona, soprattutto se viene fatto un paragone con la D600 di Nikon che di punti ne ha 39, ma dopo averla usata un po’ si capisce che alla fine forse è la scelta giusta. Il punto centrale, con una sensibilità di -3EV, non sbaglia un colpo: abbiamo provato a scattare all’interno di un pub, di sera in una piazza illuminata solo da un paio di lampioni e a una festa di compleanno nel momento in cui tutte le luci sono spente e c’è solo la torta con qualche candelina accesa: in ognuna di queste situazioni il punto centrale non ha sbagliato. Buona anche la sensibilità di quelli laterali, segno che comunque la 6D non è una 5D MK II con qualche punto AF in più ma un sistema autofocus completamente rivisto sempre nell’ottica di fare qualcosa di semplice ma efficace. Tornando al corpo macchina, la 6D è una fotocamera leggera e comoda da tenere in mano. Canon ha reso più semplici i controlli: della 6D abbiamo apprezzato, ad esempio, la possibilità di cambiare l’ISO usando solo la mano destra e tanti altri piccoli dettagli, come ad esempio la presenza del tasto “lente” che permette di andare subito all’ultima foto in modalità “zoom” per vedere, in pochi secondi e con un solo passaggio, se lo scatto è a fuoco o c’è del micromosso. La 6D non è però perfetta: Canon, ad esempio, ha eliminato il piccolo joystick raggiungibile con il pollice presente sulle altre fotocamere di fascia alta, ed è un vero peccato perché era molto comodo. Sulla 6D, inoltre, possiamo criticare un solo slot per le card, di tipo SD: ci sarebbe piaciuta una doppia SD Card o una CF + SD. Per concludere una nota relativa al Wi-Fi e al GPS: non sono gadget, anzi, risultano decisamente utili, in particolar modo il primo. Con il GPS attivo la fotocamera consuma un po’ troppa batteria (una di backup è sempre bene portarsela appresso), ma il vantaggio di avere un geotag costante in viaggio è qualcosa cui difficilmente si può rinunciare. Buone anche le possibilità offerte dal Wi-Fi: lo scatto remoto e lo sharing delle immagini non sono funzionalità che fanno la differenza, ma la possibilità di inviare subito su un social network la foto o di gestire un autoscatto a distanza possono tornare utili. Le foto: ottima resa anche ad alti ISO La 6D è un’ottima fotocamera e la proposta in kit con l’EF 24-105 f/4 L IS Questo scatto è stato realizzato con la Canon 6D a 25.600 ISO, praticamente al buio, e dimostra che un flash integrato non serve quando c’è poca luce. è senza dubbio vincente. Sotto il profilo fotografico abbiamo apprezzato l’ottima sensibilità del punto di messa a fuoco centrale, un vero e proprio “cecchino”, e la resa con ISO fino a 6400, dove la 6D restituisce immagini davvero utilizzabili. Ottima anche la gestione della grana: sulla 6D sono spariti del tutto i problemi di banding che si verificavano su alcuni modelli precedenti, il rumore ora sembra più casuale e analogico, a tratti anche talmente piacevole che viene voglia di scattare con sensibilità elevata per lasciare quell’alone nostalgico sulle foto. Da segnalare una leggera tendenza a sottoesporre in qualche situazione, un fatto che si può tranquillamente gestire sul RAW ma che va comunque controllata quando si scatta direttamente in JPG. Interessanti anche le funzioni fotografiche più creative, come l’HDR e l’esposizione multipla. Video: non è la 5D MK III ma si difende bene Uno degli scatti effettuati con la Canon 6D, altri file RAW e JPEG della prova si possono scaricare cliccando qui. Canon ha un’ottima tradizione di video reflex e la 6D non fa eccezione. Se la 5D MK III è la regina della ripresa con ambizioni professionali, la 6D riesce, anche in automatico, a realizzare video Full HD di eccellente qualità anche in condizioni estreme. Unica nota negativa: in modalità video, la messa a fuoco in Live View non è sempre rapidissima e in alcuni casi abbiamo riscontrato moirè eccessivo, come nel primo pezzo della clip che potete vedere cliccando qui. Sotto il profilo della qualità, la 6D permette di regi- strare anche in modalità iFrame, più facile da gestire in fase di editing e capace di una resa qualitativa migliore. Canon 6D, la prima Full Frame per tutti Quando si pensa a una macchina professionale, di solito ci si spaventa: chi arriva da una reflex entry level non sempre è convinto del grande passo, e spesso si chiede se forse questo non sia “troppo lungo”. Passando dalla 600D alla 5D MK II o MK III può essere effettivamente così, tuttavia la 6D è diversa. Quella che a prima vista può sembrare una macchina poco innovativa, in realtà è totalmente nuova, creata per aprire un nuovo segmento. La 6D è una fotocamera che può essere usata in automatico senza vergognarsi, ha tutte le modalità manuali e permette di portare a casa sempre ottime foto al primo tentativo. È la macchina perfetta per il turista, per l’appassionato di fotografia, per chi ama le foto ma non a fini puramente professionali. Il prezzo è, infatti, forse l’unica cosa da professionista: di listino il kit costa 2909 euro, ma qualche rivenditore già lo propone a 2500. La 6D “solo corpo” costa molto meno, 2000 euro, ma la differenza la fa l’ottica e soprattutto, trattandosi di una Full Frame, la macchina richiede solo ottiche EF: chi passa da una APS-C alla Full Frame non ha un parco ottiche EF di qualità, magari ha solo un fisso. Una bella spesa, sicuramente, ma la qualità, soprattutto in campo fotografico, si paga. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it TEST / Un PC “tutto-in-uno”, wireless e con schermo touch da 23 pollici Full HD per sfruttare al massimo Windows 8 p.27 HP ENVY 23 TouchSmart, l’all-in-one dell’era touch L’all-in-one di HP è pensato per essere un ideale compagno multimediale a un prezzo competitivo. Convenienza e funzionalità sono dalla sua, meno la potenza di D. Loda U na valida alternativa ai notebook o al classico computer desktop, soprattutto per chi ha poco spazio a disposizione, sono i PC all-in-one, ovvero dei computer desktop che offrono in un unico chassis sia la classica parte hardware (processore, disco fisso, RAM e scheda video) che il monitor in senso stretto. Il risultato è un prodotto compatto ma con tutte le funzionalità di un PC desktop e la comodità di usare delle periferiche di input “classiche” quali tastiera e mouse. Ovviamente sono meno trasportabili dei notebook, ma molto più compatti di un classico PC da scrivania. L’altra faccia della medaglia è la limitata possibilità di upgrade a livello hardware che di norma offre un desktop. Insomma sono il giusto mezzo per chi vuole un PC a casa da utilizzare per navigare, ritoccare foto, scrivere documenti, mandare mail e perché no, come nel caso del prodotto da noi testato, anche essere usato come alternativa alla classica TV per vedere i programmi o anche i film in DVD. Design minimalista e buona dotazione di base L’all-in-one da noi testato fa parte delle famiglia ENVY 23, e per la precisione si tratta del modello entry level TouchSmart 23-d000el (C3597EA). Il numero 23 sta a significare la dimensione dello schermo, appunto da 23 pollici. Per questo tipo di prodotti, il display è molto importante: ci troviamo di fronte a un pannello IPS con risoluzione Full HD (1.920x1.080) e rigorosamente multitouch fino a 10 punti. Quest’ultima caratteristica è fondamentale in abbinamento al sistema operativo Windows 8, per sfruttare appunto le proprietà di interazione “touch” offerte dalla nuova piattaforma Microsoft. A dire il vero, durante la fase di test, ci siamo resi conto che, quanto meno in prodotti come questo, non viene così spontaneo toccare le tile con le dita per lanciare un programma o vedere una foto; fa piacere, senz’altro, sapere di poter sfruttare appieno le potenzialità di Windows 8, ma l’utilizzo del buon vecchio mouse è ancora imbattibile per questo tipo di operazioni, almeno su questo tipo di prodotti. Cosa ovviamente diversa se si usa Windows 8 caricato su un tablet. Visto che questo all-in-one sarà posizionato “in bella vista”, HP ha fatto un notevole sforzo a livello di design per rendere l’Envy 23 anche gradevole. Dalla solida base in acciaio satinato partono due braccia che sorreggono il display, incastonato in una cornice sottile, sempre metallica. Sul lato destro della cornice è presente un masterizzatore DVD: peccato che HP non abbia pensato a un lettore Blu-ray che, vista la risoluzione Full HD del display, sarebbe stato gradito per godere di film in questo formato. Certo il prezzo sarebbe lievitato, ma pensiamo che l’utente avrebbe speso senza problemi qualche euro in più per questo, una mancanza cui non si può sopperire neanche collegandone uno esternamente, visto che manca una porta HDMI-in. Nella parte alta delle cornice è posizionato il tasto di accensione, visibile anche frontalmente grazie a due piccole scanalature che ne identificano la posizione anche se siamo seduti di fronte al display. Il lato sinistro della cornice ospita due porte USB 3.0, un lettore di memorie flash 6-in-1 e le entrate per cuffia e microfono. Dietro al pannello sono presenti ulteriori 4 porte USB (ma in questo caso sono 2.0) e un’uscita audio stereo più un’uscita per l’eventuale subwoofer. Non mancano, infine, le porte LAN Gigabit, il connettore per l’antenna e ovviamente la presa per l’alimentazione. HP ci tiene a sottolinea- re che la configurazione e la messa in opera del suo ENVY 23 necessita di un solo cavo. In effetti, se non avete bisogno di aggiungere via cavo alla rete domestica questo all-in-one e vi accontentate dell’audio offerto dagli altoparlanti integrati, un solo cavo (quello di alimentazione) sarà l’unico elemento esterno visibile. Per connettersi a Internet si può infatti usare il Wi-Fi (802.11 b/g/n) integrato, mentre tastiera e mouse sono di tipo Bluetooth. Inoltre, l’Envy 23 può anche essere appeso al muro tramite il supporto VESA (venduto separatamente). Tra i programmi pre-installati nell’ENVY HP offre il servizio Universal Music che offre la possibilità di scaricare gratuitamente fino a 10 canzoni e avere accesso in streaming illimitato al catalogo di Universal Music, il tutto nei 90 giorni dalla registrazione al servizio. Non manca poi il pacchetto di sicurezza Norton Internet Security. display IPS: non solo in termini di risoluzione, per la quale il Full HD fa sempre la sua figura, ma anche per una resa cromatica solida e convincente, buona luminosità e una reattività e precisione del touch più che discreta. L’esperienza d’uso, in pratica, non ha evidenziato problemi di sorta, se non un po’ troppi riflessi, che se il prodotto viene impiegato come PC non danno fastidio, ma si notano qualora lo si usi Un PC “multimediale” L’installazione della macchina è rapida e “indolore”: basta collegarlo alla corrente, accendere i dispositivi Bluetooth (ma è anche possibile gestire tutto via touch) e avviare il PC, che tra l’altro è molto silenzioso. La procedura di configurazione guidata di Windows 8 è decisamente intuitiva e permette di raggiungere piena funzionalità in pochi minuti, con l’ausilio di mouse e tastiera oppure semplicemente toccando lo schermo. Fin da subito si può notare una buona qualità del segue a pag. 28 n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it p.28 TEST HP ENVY 23 TouchSmart superiore ai 10 FPS, il che si traduce in una visione durante le fasi di gioco a scatti, sostanzialmente ingiocabile. Si potrebbe abbassare la risoluzione, ridurre fortemente la qualità dei dettagli, ma a quel punto perde il senso giocare senza avere un minimo di bellezza grafica; i giochi attuali, infatti, se usati con hardware adeguato, molto spesso lasciano a bocca aperta per la bellezza, la fedeltà e i particolari offerti dalle ambientazioni. L’indice prestazioni di Windows assegna all’ENVY un punteggio di 4,5 su 9,9, esattamente la metà. Questo risultato, come è risaputo, è dato dal punteggio più basso dei componenti testati e il voto di 4,5 lo ha ottenuto proprio il comparto video. segue da pag. 27 a distanza, come riproduttore video, TV e multimediale. Per questo tipo di prodotto, HP ha deciso di puntare molto sulla fruizione di contenuti multimediali, Blu-ray a parte. Come detto, è infatti possibile collegare un cavo d’antenna e rendere l’ENVY un vero e proprio televisore per ricevere e registrare i canali dal digitale terrestre, ma manca un ingresso HDMI cui collegare una sorgente video esterna. Per semplificare la gestione dei contenuti multimediali e andare oltre al touch, è disponibile anche un telecomando per Media Center che, oltre a gestire i canali, permette anche di interagire a distanza sulla riproduzione dei video, della musica e anche di registrare direttamente sul disco fisso interno i programmi TV. Molta attenzione, inoltre, è stata data alla parte audio. HP ha adottato la tecnologia Beats Audio per dare più dinamica e spinta alla riproduzione di musica e per il sonoro dei film o video in generale: gli altoparlanti interni sono compatibili con questa tecnologia e offrono una qualità sonora discreta anche se, durante i test, abbiamo constatato un audio comunque non paragonabile a quello di un sistema esterno, magari dotato di subwoofer, visto che, come detto, è disponibile anche un’uscita dedicata. Per quanto riguarda la riproduzione video, dai test eseguiti non c’è di che lamentarsi: anche alla massima risoluzione (1.920 x 1.080) non abbiamo notato rallentamenti o problemi di sorta, e le immagini (grazie al buon display) appaiono sempre definite, ricche di dettaglio e dai colori piuttosto carichi e brillanti; ad aiutare la grafica Intel HD 2500 è presente un processore Intel Core i3 3220 da 3,3 GHz, affiancato però da soli 4 GB di RAM. Di certo almeno altri 4 GB sarebbero stati graditi. Ovviamente la dotazione di RAM si può espandere fino a 16 GB, ma a spe- Un Media Center conveniente ma poco potente se vostre. Per i programmi e tutto ciò che si vuole tenere a portata di mano è stato scelto un disco fisso da 500 GB Seagate da 7.200 rpm: il disco non eccelle per velocità, ma di sicuro non è neanche il più lento in commercio, come verificato dai test che abbiamo eseguito. In poche parole, per questo tipo di configurazione, e in virtù di un impiego tipicamente multimediale, va più che bene. Al limite si potrebbe disquisire sulla capienza, visto che ormai i PC desktop hanno come minimo un disco da 750 GB, se non più di uno. Nella cornice frontale è anche presente l’immancabile (ma sempre utile) webcam HD. Giocare hardcore? No, qui ci vuole un modello superiore Se sotto il profilo multimediale (scopo per cui è nato), ENVY 23 TouchSmart d000el (C3597EA) non porge il fianco a critiche, il lato dolente di questo all-in-one sono le prestazioni in ambito ludico. Infatti, nonostante la grafica Intel supporti le DirectX 11, le prestazioni che abbiamo rileva- I risultati del test con S.T.A.L.K.E.R. Call of Pripyat a due risoluzioni di gioco: 1.920x1.080 pixel a sinistra e 1.280x1.024 pixel a destra. to non possono essere considerate soddisfacenti per un impiego come macchina da gioco per appassionati: a questi consigliamo una configurazione di livello superiore, magari lo stesso Envy 23 Touchsmart d001-el che HP propone a 1.199 euro di listino (200 euro in più di quella testata) e che include un processore Core i5, 8 GB di RAM, 1 TB di disco e, soprattutto, una grafica dedicata AMD Radeon HD 7450A. Con il modello in prova si può giocare in modo casual, senz’altro, ma se quel che conta sono le prestazioni videoludiche, non è la macchina giusta cui rivolgersi. Per il test abbiamo usato un gioco attuale e molto in voga, ovvero S.T.A.L.K.E.R. Call of Pripyat. Abbiamo eseguito due sessioni di test, utilizzando le impostazioni Direct X10 (e non 11, perché sapevamo che avrebbe fatto fatica), a due risoluzioni diverse: 1.920 x 1.080 e la meno impegnativa 1.280 x 1.024. In entrambi i casi il frame rate raggiunto è stato di poco L’ENVY 23, nella configurazione entry level d000el (quella testata) ha un prezzo di listino assolutamente abbordabile di 999 euro, che spulciando i vari siti di e-commerce è possibile trovare ribassato a poco più di 800 euro. Ci troviamo di fronte a un prodotto interessante a livello di design (pur non paragonabile al riferimento del genere, l’iMac di Apple), funzionale e concepito come Media Center dell’era del touch. Se avete spazio in casa e magari avete già un notebook, ma vi serve un display più grande per scrivere, ritoccare foto, godervi gli ultimi scatti che avete fatto, navigare o vedere/registrare i film e i programmi TV, questo Envy 23 fa al caso vostro. Diversamente, se l’idea è quella di acquistare un prodotto che abbia nella potenza il proprio punto di forza, allora è quasi obbligatorio rivolgersi a configurazioni di livello superiore: nei giochi, l’ENVY 23 può andar bene per utilizzi “casual”, ma se la passione è forte, bisogna per forza salire di livello. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it TEST / In prova il TV Haier LET29C800: permette di vedere la TV con una buona qualità e di registrare in chiaro i programmi su memoria USB p.29 Haier LET29C800: il TV a cui piace videoregistrare Ha un pannello 29”con risoluzione 1.366x768 pixel, il prezzo di listino di 239 euro è interessante ma interfaccia e telecomando non convincono di R. Pezzali l videoregistratore è storia passata ma l’esigenza di registrare e scambiare i file in modo semplice e immediato resta ed è viva più che mai, soprattutto per i meno giovani. La maggior parte delle TV e dei decoder con la possibilità di registrare contenuti su chiavette USB tramite PVR sono però certificati DGTVi, e questi contenuti li criptano. Esistono però delle eccezioni ed è proprio di una di queste che vogliamo parlare, Haier. Abbiamo così deciso di provare un TV Haier da 29”, un modello che non ha un pannello Full HD ma che è un semplice TV LED con l’interessante funzione PVR “aperta” tramite USB. Questo vuol dire che si può registrare un film, togliere la chiavetta e rivedere il film su un qualsiasi apparecchio dotato di porta USB con player integrato, che sia un altro TV o un computer. Una possibilità davvero comoda che rende il TV Haier un’ottima scelta per una seconda camera o come TV per la casa al mare o in montagna. Il LET29C800 è uno dei modelli entry level dell’azienda cinese, viene venduto a 239 euro ed è un TV LED molto semplice con pannello da 1.366x768 pixel. Haier fa del prezzo il suo cavallo di battaglia e l’obiettivo in questo caso è riuscire a ottenere un TV ben costruito con un’interfaccia semplice e un pannello LED che non soffra di particolari problemi.La scelta di non usare un pannello Full HD potrebbe sembrare un minus, in realtà considerando il target di questo TV e il suo utilizzo, prettamente televisivo, un pannello meno risoluto è forse più adatto di un pannello Full HD per vedere i canali Rai e Mediaset: meno si scala e meno artefatti si vedono. Il LET29C800 ha un design decisamente sobrio, una cornice molto sottile e un set di connessioni più che sufficienti, con uno slot Common Interface Plus e due porte HDMI. Non manca la porta USB che, come abbiamo detto, grazie alla registrazione libera è probabilmente l’unico vero motivo per scegliere questo Haier rispetto ad altri TV di piccolo taglio e di marche più conosciute. La qualità video è buona carente l’interfaccia utente La qualità video è tutto sommato buona: si può intervenire su pochissimi parametri ma non abbiamo riscontrato particolari problemi legati all’angolo di visione e neppure dal punto di vista cromatico. Certo, non è il TV per guardare un Blu-ray ma siamo pronti a scommettere che difficilmente guardando la TV si percepisce una differenza tra questo 29” Haier e un qualsiasi 26/32” di altri brand. Dove il LET29C800 è davvero carente è nell’interfaccia, nei menu e nel telecomando. In questo caso si percepisce tutta l’economia del prodotto, e anche se il menu è abbastanza veloce, certe cose non sono così intuitive. La sezione che abbiamo controllato con cura maggiore è ovviamente quella di registrazione e la Guida TV, anche perché sono queste due che poi vengono usate dall’utente al termine del setup iniziale. La Guida TV è abbastanza scarna e basilare, mentre la funzione di registrazione e playback dei file registrati andrebbe rivista leggermente per renderla più facile da gestire. Per programmare le registrazioni si utilizza la schermata della GuidaTV: si può programmare la registrazione diretta di un evento oppure inserire una registrazione programmata manuale. L’elenco delle registrazioni, ordinate secondo il nome del programma, è poi disponibile premendo un tasto sul telecomando nella parta bassa, tasto decisamente poco visibile. I file registrati sono tutti in formato TS, li abbiamo inseriti in altri TV e in altri decoder che li hanno letti senza alcun problema. Con una chiavetta capiente è possibile anche la registrazione di file in HD. Sulla memora USB il TV organizza anche uno spazio buffer che usa per il Time Shift. Pessima l’interfaccia di Media Player: il TV riproduce i formati di file base, sia audio che video, ma l’organizzazione e la user interface è abbastanza rudimentale. Nel complesso l’Haier LET29C800 è comunque un buon TV: ha i suoi difetti ma si vede bene e soprattutto offre la registrazione libera, cosa che offrono anche molti altri TV di brand meno noti che però non possono contare su un pannello PVA con un ottimo angolo di visione. Da rivedere il telecomando. n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it TEST / Espandibile e con un’interfaccia ben realizzata e tante app per arricchirla: il DS213 sembra un NAS ben bilanciato p.30 Synology DS213 in prova: un server per TV e tablet Il Synology DS213 è un efficiente NAS a due dischi per proteggere i dati ma in grado di funzionare come un versatile mini-server per la nostra rete domestica di P. Centofanti I NAS, soprattutto in ambito consumer, si sono sempre più allontanati dal semplice concetto di unità di backup di rete per diventare vere e proprie “centrali” multimediali. La gamma Synology, in particolare, dal lancio dell’ultima piattaforma DSM (Disk Station Manager), ha visto i suoi prodotti diventare sempre più dei server tutto fare, con un sistema operativo e un’interfaccia che permette di estendere le funzionalità in modo molto interessante. Abbiamo testato il modello DS213 con DSM 4.1, NAS appartenente alla gamma dedicata alla rete di casa (o a un piccolo ufficio) di Synology, basato su processore ARM da 2 GHz e alloggio per due hard disk per una completa ridondanza dei dati. Senza “colli di bottiglia” Il DS213 ha diverse caratteristiche hardware che lo rendono una soluzione interessante per chi vuole crearsi un piccolo server casalingo svincolandosi dal PC: è silenzioso con meno di 20 dB di rumore generato, è dotato di porte USB 3.0 per il trasferimento diretto dei file su dischi e di porta Gigabit Ethernet con velocità massime di trasferimento dei file dichiarate di 108 Mbyte/s in lettura e 65 Mbyte/s in scrittura, supporta fino a 8 Terabyte di spazio in configurazione RAID 0 (4 Terabyte per disco senza ridondanza), è dotato di 512 MByte di RAM per una buona responsività anche sotto carico e per consentire l’esecuzione di diversi programmi contemporaneamente. Infine i consumi, con funzione di sospensione dei dischi attivata, si attestano a poco più di 8 Watt. Per quanto riguarda l’ingombro, il DS213 misura 165x108x233.2 mm. Se a tutto ciò si aggiunge la quantità di applicazioni disponibili, il DS213 di Synology può essere un’ottima alternativa per chi utilizza spesso il proprio PC come sorgente di contenuti per altri dispositivi e vuole sostituirlo con una soluzione dedicata. Synology ha introdotto un suo formato RAID denominato Synology Hybrid RAID che punta a massimizzare lo spazio del volume. In questo caso, avendo spazio per soli due dischi, il comportamento è analogo a quello di una configurazione RAID 1 in cui il secondo disco viene utilizzato per fare un’immagine del primo. Un vero server in minuatura Della piattaforma DSM abbiamo più volte parlato su DDay.it. Il DS2134 arriva con DSM 4.1 ma la versione 4.2 è già dietro l’angolo (attualmente è disponibile in beta). Le caratteristiche salienti di questa piattaforma sono essenzialmente l’interfaccia di gestione web, che offre un familiare ambiente grafico desktop a finestre, e la versatile gestione “a pacchetti” che consente di installare con facilità programmi e servizi senza grattacapi di sorta. Di base Synology offre già un lungo elenco di applicazioni native e di terze parti, delle quali le più interessanti sono sicuramente quelle multimediali. Oltre a Music Station e Photo Station, di cui abbiamo già parlato, troviamo ora anche la Video Station: si tratta di web app che permettono di riprodurre i contenuti multimediali archiviati sul NAS da qualsiasi PC con un browser che si collega al server. L’aspetto più interessante è che gli stessi servizi sono raggiungbili da tablet e smartphone con le app dedicate di Synology per Android e iOS, anche quando ci si trova fuori dalla propria abitazione. Tramite il sistema Quick Connect è possibile rendere facilmente raggiungibile il NAS dall’esterno tramite un ID univoco senza addentrarci nella configurazione del router. Applicazioni analoghe ci sono per l’accesso ai normali documenti. Video Station permette anche di registrare programmi TV attraverso una chiavetta DVB-T compatibile (un elenco completo è disponibile sul sito di Synology). L’aspetto più interessante però è che tramite l’applicazione DS Video, al momento disponibile solo per iOS, i video possono essere riprodotti direttamente anche su iPhone e iPad. L’applicazione supporta una vasta gamma di formati, compresi file MKV con video in alta definizione. Video Station organizza i filmati in modo simile a Plex, scaricando dalla rete metadati come copertine e informazioni su film o serie TV. L’interfaccia per iOS è pulita e supporta AirPlay per riprodurre i video sul NAS anche su un TV tramite Apple TV. Per quanto riguarda il capitolo “server multimediali” il DS213 è dotato di un suo server DLNA nativo, ma è più interessante la possibilità di installare soluzioni più complete come appunto Plex. Il server multimediale è ottimamente supportato soprattutto per quanto riguarda l’ottima catalogazione dei contenuti, la bella interfaccia web e la quantità di formati supportati. Purtroppo la versione per processori ARM non supporta una delle funzionalità più apprezzate di Plex, la trascodifica in real time. Del resto la potenza di calcolo a disposizione non è sufficiente, nemmeno nei modelli superiori con processore Intel. Ma se si utilizzano dispositivi che digeriscono di tutto, Plex consente di organizzare e presentare ai client i contenuti sul NAS al meglio. Tra gli altri software a disposizione vale segue a pag. 31 n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it TEST / Abbiamo provato l’aggiornamento 2.0 dell’applicazione Premium Play: ora si possono scaricare i film sull’iPad e guardarli offline p.31 Premium Download & Play: film a volontà sul tablet La piattaforma funziona molto bene, almeno per iPad, Mediaset deve però lavorare ancora sui contenuti: gran parte dell’offerta è infatti poco attuale di R. Pezzali C on l’arrivo di iOS 6.1, Mediaset ha finalmente rilasciato l’aggiornamento 2.0 dell’applicazione Premium Play, un update che aggiunge la funzione Download & Play, ovvero la possibilità di scaricare i film e guardarli offline, senza la necessità di una connessione. Una vera killer application per chi ha un tablet Apple ed è abbonato a Mediaset, anche perché sembra che l’azienda del biscione non abbia posto paletti di alcun tipo e l’unico limite è rappresentato dalla memoria interna dell’iPad. Abbiamo aggiornato (su un iPad 4G) l’applicazione all’ultima versione e abbiamo provato il servizio per vedere come funziona e quali sono le possibilità offerte. L’unico accorgimento richiesto dalla nuova app è l’installazione di un certificato Mediaset per gestire la licenza dei file, certificato che si installa in pochi passaggi guidati senza troppi problemi. Premium Download & Play è davvero immediato: quando si seleziona uno dei 3.000 contenuti presenti sui server di Mediaset Premium, oltre all’opzione “Play” è presente anche il tasto “Download”, che permette appunto di scaricare il contenuto nella memoria locale. Mediaset non sembra aver posto limiti di download: abbiamo riempito la lista di scaricamento con 8 contenuti con una buona velocità di download. L’applicazione scarica anche quando viene messa in background e continua anche ad iPad in standby per un po’ di tempo ma poi si ferma. L’unica limitazione è relativa ai diritti di visione: è possibile vedere contenuti fino a quando questi sono presenti sul Play, e di fianco ad ogni contenuto scaricato è indicata anche la data di scadenza dei diritti di visione. I film sono di ottima qualità, e ogni film di 2 ore pesa circa 1 GB mentre una puntata di una serie tv circa 480 MB. Rivedere i contenuti scaricati è semplicissimo: basta lanciare Premium Play in modalità offline e accedere all’elenco dei contenuti scaricati con Download & Play. L’unica critica che si può muovere attualmente è ai contenuti: è vero che sono 3.000, ma di questi almeno 1.500 sono vecchi film e contenuti poco attuali, e la perdita del canale TV Warner che offriva l’intera stagione di molte serie tv non aiuta, anche se rimangono comunque le anteprime delle serie tv più re- centi. Mediaset deve lavorare molto sui contenuti, perché la piattaforma c’è e funziona bene, almeno per iPad. Ricordiamo che chi vuole provare Premium Play può farlo sottoscrivendo il periodo di prova per 15 giorni gratuitamente e senza impegno. biente “gigabit” è possibile trasferire file dal server a velocità superiori ai 100 MB/s mentre in scrittura con file di grosse dimensioni (più di 4 GB) abbiamo ottenuto velocità di scrittura in media intorno ai 40/50 MByte al secondo. Trasferimenti così lunghi saturano quasi la CPU del piccolo server che però rimane comunque reattivo nelle altre operazioni. Abbiamo provato ad effettuare lo streaming di video in alta definizione verso iPad utilizzando l’app DS Video ottenendo una riproduzione senza interruzioni, anche durante il trasferimento di file simultaneamente allo streaming. Solo con i file MKV la riproduzione inizia dopo una ventina di secondi di buffering, ma poi il video fila via liscio. Per quanto riguarda l’utilizzo come semplice server di file, il NAS Synology offre di tutto di più con una gestione molto completa di utenti, permessi e con diverse opzioni sia di backup che di sincronizzazione di contenuti tra cartelle dei PC degli utenti e NAS. In sostanza la proposta Synology è davvero completa, permette diversi scenari di utilizzo e sicuramente è un’ottima soluzione per creare un proprio server multimediale per tutti i dispositivi “smart” che utilizziamo in casa e fuori. Una versatilità che però ha un suo costo: il Synology DS213 ha un prezzo di listino di 269 euro IVA inclusa, dischi esclusi. TEST Synology DS213 segue da pag. 30 la pena segnalare Download Station, applicazione che, come suggerisce il nome, consente di scaricare file da diverse reti P2P (torrent e eMule in primis), senza trascurare la funzionalità di mail server, web server, la possibilità di installare alcuni dei CMS più utilizzati (Joomla, Drupal, WordPress) e molto altro ancora, persino troppo per un uso prettamente domestico. Veloce e versatile Il NAS Synology presenta un’ottima qualità di costruzione ed è in effetti piuttosto silenzioso. L’installazione è semplice e nella confezione troviamo tutto il necessario per installare i dischi. Abbiamo installato il NAS all’interno della nostra rete dove abbiamo ottenuto velocità di trasferimento dati perfettamente allineate a quanto dichiarato dal produttore. In un am- n. 63 / 11 febbraio 2013 estratto da www.dday.it SMARTHOME / L’app gratuita ha un’interfaccia chiara e facile da usare. Tiene in memoria fino a un mese di consumi p.32 In prova Sorgenia MyPresa: un occhio ai consumi Abbiamo provato la presa Sorgenia che monitora i consumi degli elettrodomestici. Interessante per sensibilizzare sui consumi, meno utile la gestione da remoto di S. Zucca L o scorso autunno Sorgenia, operatore privato tra l’altro di energia elettrica, ha presentato MyPresa, una particolare presa elettrica in grado di monitorare i consumi degli apparecchi ad essa collegati e di gestirli da remoto tramite iPhone e iPad. Vediamo se per la (non modica) cifra di 135 euro questa presa è così rivoluzionaria. Configurazione facile e veloce design poco curato apparecchi da collegare a MyPresa? In teoria tutti, in pratica potrebbero essere due categorie, legate alle due funzioni reclamizzate da Sorgenia: quelli di cui ci interessa valutare i consumi, e quelli che abbiamo bisogno di controllare da remoto, ad esempio per lo spegnimento dello stand-by o totale dell’apparecchio. Monitorare i consumi, utile per una maggiore consapevolezza Per quanto riguarda il controllo dei consumi, confermiamo che MyPresa è Scarichiamo dallo store l’app gratuita in effetti utile. MyPresa ci permette di MyPresa e procediamo alla configura- monitorare i consumi dell’elettrodozione dell’apparecchio: quello che ser- mestico collegato: la prima informaziove è una rete Wi-Fi e qualche minuto di ne che la app ci fornisce è il “Consumo”, tempo. Non è complicato e le istruzio- la potenza istantanea in Watt, sia tramini di Sorgenia ci seguono passo dopo te una grafica per cosi dire “analogica”, passo in modo chiaro. Una volta creato con una lancetta, sia tramite la scritil collegamento tra la propria rete Wi-Fi tura in cifre del consumo. La seconda e la presa e quindi tra la presa e l’utenza funzione relativa ai consumi che ci si che si è creata tramite la app, possiamo propone è quella denominata “Analisi”, lanciare l’applicazione sul nostro iPho- dove è possibile vedere nell’arco di un ne. Il tutto richiede veramente pochi certo lasso di tempo (giorno, settimana minuti, circa 5, sicuramente non più di e mese) il consumo dell’apparecchio 10. Per quanto riguarda il design, Sor- che ci interessa. Questi consumi posgenia non ha curato particolarmente sono essere monitorati tramite iPhone l’estetica di questo apparecchio, che o iPad anche a distanza, quando non appare come uno scatolotto grigio un siete a casa e non è necessaria (per lo smartphone) la connessione Wi-Fi. po’ ingombrante. Sempre nella schermata dell’Analisi, premendo l’icona “euro” in alto a siniColleghiamo MyPresa a un stra, si può passare a una schermata elettrodomestico: ma quale? Si può ora collegare un elettrodome- che ci dà un’indicazione precisa di stico, avendo l’accortezza di sapere quanto abbiamo speso in euro utilizche questo deve essere a portata del- zando l’elettrodomestico in quel lasso la nostra rete Wi-Fi. Ma quali sono gli di tempo (giorno, settimana o mese). Il prezzo della corrente elettrica è già impostato di base nella app (F1: 1 kWhr = 0,18 euro; F2/F3: 1kWh = 0,14 euro), ma è possibile eventualmente personalizzarlo. La funzione di monitoraggio dei consumi può essere utile per sapere quanto incide sulla nostra bolletta della A sinistra la potenza istantanea consumata da un ferro luce l’uso di un da stiro che abbiamo collegato a MyPresa; a destra il elettrodomestico consumo giornaliero di un TV al plasma. come la lavatrice o l’asciugatrice oppure d’estate sul condizionatore portatile (per citare alcuni apparecchi che siamo sicuri abbiano consumi piuttosto importanti), per poi regolarci di conseguenza sul suo utilizzo futuro. Basta lasciare collegata MyPresa all’elettrodomestico per un tempo utile ad avere indicazioni sul suo consumo bimestrale, che è quello poi che sarà riportato nella bolletta. Gestione da remoto nessun concreto vantaggio L’altra funzione che Sorgenia mette a disposizione riguarda l’accensione e lo spegnimento da remoto tramite il tasto on/off sulla app oppure tramite la programmazione con un timer. In questo caso, dobbiamo ammettere che l’utilità di MyPresa è davvero limitata: la presa, staccando e attaccando la corrente, consente sì di spegnere gli elettrodomestici, ma non può accenderli tutti; piuttosto, è utile per intervenire sullo stand-by o su apparecchi specifici, come una lampada (che non ha stand-by). Quali potrebbero essere gli elettrodomestici che effettivamente posso accendere dall’ufficio prima di tornare a casa? Quale sarebbe l’utilità concreta di accendere una lampada da remoto? Piuttosto, ravvisiamo un’utilità nel caso in cui, per esempio, si dimentichi un elettrodomestico (come un TV) acceso e si esca di casa: in questo caso non è necessario tornare indietro per spegnerlo, ma è ovvio che la sua utilità è limitata a casi eccezionali. Consideriamo, inoltre, che non è sicuro collegare MyPresa a una multipresa e quindi una MyPresa comanda un solo elettrodomestico alla volta. Intelligente ma con qualche limite MyPresa è un’iniziativa interessante, volta soprattutto a stimolare nell’utente una maggiore consapevolezza dei propri consumi e a comprendere che il modo in cui si utilizzano gli elettrodomestici ha un ruolo chiave sulla bolletta: Sorgenia ci rende consapevoli che lasciare accesso il TV per ore inutilmente, senza che qualcuno lo stia guardando, può costarci qualche euro al mese; che utilizzare la lavatrice nelle fasce orarie serale o nel fine settimana ci fa risparmiare qualche euro. Certo, per sapere questo l’utente deve pagare 135 euro, non poco per risparmiare qualche euro al mese. MyPresa, infatti, è disponibile al prezzo di listino di 135 euro oppure in comodato d’uso gratuito (meglio) per i clienti Sorgenia. La funzione di gestione da remoto, invece, ci è sembrata poco utile: MyPresa gestisce un solo elettrodomestico per volta che, se per caso ci siamo dimenticati in stand-by una volta usciti di casa, beh, non è poi così grave. Se si è sensibili alla questione dello standby, ci si dovrà premunire ogni volta di spegnere tutti gli elettrodomestici della casa quando non si usano, non sarà MyPresa a risolverci completamente il problema. Lodevole comunque l’iniziativa, proiettata forse in un futuro, siamo sicuri non troppo lontano, in cui tutti gli elettrodomestici saranno gestiti da smartphone e comunicheranno informazioni utili come i consumi.
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