POF2015_2016 - Istituto Comprensivo Ex SM "Torraca" – MATERA
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POF2015_2016 - Istituto Comprensivo Ex SM "Torraca" – MATERA
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Istituto Comprensivo ex S.M. “Torraca” Via A. Moro n. 6 – 75100 Matera - tel. e fax 0835-333201 Cod. Fisc. 93051580772 - Cod. Mecc. MTIC82500P [email protected] [email protected] http://www.comprensivotorracamatera.gov.it/ Piano Dell’ Offerta Formativa SCUOLA DELL’INFANZIA “RODARI” SCUOLA PRIMARIA “MARCONI” SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO “TORRACA” “L’educazione è opera faticosa, dai tempi lunghi, con successi e fallimenti alterni, non ha ricette preconfezionate, perché deve fare i conti con l’irripetibilità di ogni persona. Non si educa imprigionando la libertà; per questo occorre: competenza educativa, amore alla “vita profonda”, sguardo positivo su se stesso e sugli altri, passione per i giovani”. San Giovanni Bosco Anno scolastico 2015/2016 Indice Il P.O.F. Analisi del territorio I bisogni formativi Monitoraggio dei processi formativi Le risorse umane (organigramma) Formazione e qualificazione Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. L’educativo Principi e finalità Organizzazione didattica L’educazione interculturale Raccordo e accoglienza Continuità Orientamento Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Obiettivi Formativi dei tre gradi di scuola Corso a indirizzo musicale Pag. Pag. Pag. Traguardi di competenza per i tre ordini di scuola Prevenzione e dispersione Inserimento alunni diversamente abili Modello segnalazione alunni in difficoltà Modello richiesta valutazione alunno DSA Modello consenso genitori valutazione alunno DSA Piano Didattico Personalizzato DSA Progetti ampliamento offerta formativa dei tre ordini di scuola Progetti curriculari trasversali per i tre ordini di scuola I progetti straordinari Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Indicazioni di “Valutazione” I criteri e le forme di valutazione della scuola primaria Descrittori per griglia valutazione disciplinare scuola primaria Valutazione scuola secondaria Criteri valutazione comportamento scuola primaria e secondaria Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. La Carta dei servizi: Regolamento interno Regolamento laboratori Carta dei Docenti Funzionamento Segreteria Funzioni del Personale Collaboratore Procedura dei reclami Fattori di Qualità dei Servizi Amministrativi Carta della segreteria Regolamento viaggi d’istruzione e uscite didattiche La carta degli alunni: Codice di disciplina degli alunni Organo di garanzia interno Pag. PIANO ANNUALE delle ATTIVITÀ DIDATTICO/EDUCATIVE Pag. Pag. Statuto degli studenti e delle studentesse Modifiche apportate dal DPR n 293 del 21 novembre 2007 Patto di corresponsabilità Dichiarazione di responsabilità e delega uscita studenti minorenni Pag. Pag. Il POF E’ il contratto che sottoscriviamo con i nostri utenti. Raccoglie i punti di forza delle esperienze passate: progetti pluridisciplinari e attività finalizzate all’orientamento formativo; laboratori progettati come espansione delle attività curricolari, stimolanti la curiosità intellettuale e la creatività; contesti di lavoro differenziati e motivanti; attività finalizzate al recupero delle abilità disciplinari di base, al potenziamento delle attitudini dei ragazzi particolarmente capaci, alla prevenzione del disagio, all’integrazione dei soggetti in situazione di handicap e le integra con i nuovi bisogni, le esigenze che si manifestano nel tempo, curando l’organizzazione e la gestione di tutte le risorse della Scuola in funzione del Piano dell’Offerta Formativa. Non è solamente un adempimento burocratico, è uno strumento di sostegno ai dubbi dei docenti, un percorso formativo per gli allievi, un punto di riferimento per le famiglie. Contiene, gli aggiornamenti della Carta dei servizi e dello Statuto degli studenti e delle studentesse. Garantiscono l’attuazione del progetto: il Consiglio d’Istituto, il Collegio dei docenti e le sue figure strumentali, il dirigente scolastico e il suo staff, i Consigli di classe, i Gruppi di lavoro, i docenti, il personale amministrativo e ausiliario, i genitori, gli allievi e i soggetti esterni. L’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa, coordinato dal Gruppo progettazione, è un articolato percorso progettuale che vede collaborare tutti i docenti, riuniti collegialmente, per dipartimenti o per gruppi di lavoro, e tutto il personale ATA, accomunati dalle stesse finalità: 1. 2. 3. 4. 5. Conoscere il contesto economico, sociale, culturale in cui opera la scuola Individuare i bisogni formativi degli alunni e le aspettative delle famiglie Individuare i bisogni formativi del territorio Analizzare le caratteristiche cognitive e metacognitive degli alunni Costruire percorsi operativi fortemente motivanti per superare i condizionamenti e innalzare la qualità complessiva del processo formativo anche in un’ottica europea e universale 6. Studiare procedure e tecniche di valutazione per potenziare la scuola dell’autonomia 7. Incrementare l’efficienza del servizio scolastico Il Piano dell’Offerta Formativa della nostra scuola è incentrato su quattro punti fondamentali: Normative istituzionali 1. Il dettato costituzionale; 2. I vari D.M., O.M., C.M. che stabiliscono normative circa l'organizzazione e il funzionamento della scuola; 3. Leggi, direttive e circolari che disciplinano in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche; 4. Legge 28 marzo 2003, n. 53; 5. Decreto Legislativo 19 febbraio 2004, n.59: Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’ istruzione, a norma dell’articolo 1 della Legge 28 marzo 2003, n.53; 6. Allegato C: Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati nella scuola secondaria di primo grado; 7. Circolare MIUR n. 29 del 5 marzo 2004. 8. Indicazioni per il Curricolo del 31 luglio 2007 9. Legge 30 ottobre 2008, n. 169 DPR 22/06/2009 N. 12 10. Circolare ministeriale del 17 dicembre 2012, n. 96 11. Circolare ministeriale 13 marzo 2009, n. 32 12. Circolare ministeriale del 2 aprile 2009, n. 38 13. Circolare ministeriale del 8 aprile 2009, n. 38 Integrazione col territorio La scuola non è un luogo isolato, delegato solo all'istruzione e all'acquisizione di competenze disciplinari, ma un sistema aperto che riceve stimoli dall’esterno e dà risposte che a loro volta sollecitano un ritorno di stimoli e domande, determinando un flusso circolare di relazioni e progetti. L'esercizio della libertà di insegnamento si espleta, perciò, attraverso: 14. Il confronto con i bisogni formativi e le risorse del territorio, su cui opera la scuola; 15. Il confronto con i bisogni formativi emergenti a livello nazionale, europeo e internazionale 16. L’individuazione di interlocutori ( istituzioni, enti, aziende produttrici di beni e servizi, agenzie formative, ecc.) 17. Il collegamento in rete con scuole ed enti per attività progettuali in comune, per scambio di risorse materiali e professionali, formazione in servizio 18. Il reperimento di fondi aggiuntivi Struttura organizzativa efficace ed efficiente É questo l’aspetto più impegnativo del nostro progetto. La struttura organizzativa ha consolidato l’istituzione dei Dipartimenti disciplinari, che in incontri collegiali, formulano proposte progettuali relative a percorsi disciplinari e pluridisciplinari, all’accoglienza e alla continuità, all’orientamento, alla flessibilità, alla attività di recupero e potenziamento, all’individuazione di laboratori extracurriculari, alla valutazione, alla formazione. Le proposte vengono discusse dai coordinatori dei Dipartimenti in un gruppo di lavoro di cui fanno parte anche le funzioni strumentali al POF e i referenti di progetto. Le intese raggiunte vengono sottoposte all’ approvazione del Collegio dei Docenti. L’impegno organizzativo investe, anche, la costruzione dei processi, l’erogazione e la gestione delle risorse e dei servizi, la valutazione dell’intero processo formativo e organizzativo. Il POF contiene le proposte educative, l’organizzazione e la gestione del servizio didattico, fornito dalla scuola, le linee guida per la valutazione. Costituisce un punto di riferimento per ogni iniziativa, affinché le proposte didattiche non siano affidate alla casualità, ma scaturiscano da un progetto globale verso cui converge l’attività dell’intero corpo docente. Piano dell’Offerta Formativa Il documento approvato dagli Organi Collegiali contiene le linee generali di riferimento relativamente alle: 1. Scelte formative e didattiche 2. Scelte organizzative 3. Scelte gestionali 4. Formazione e aggiornamento 5. Monitoraggio e valutazione 6. Carta dei Servizi Annualmente viene predisposto il Piano annuale dell’ Offerta Formativa che sintetizza tutta l’attività progettuale volta all’arricchimento dell’Offerta medesima, finanziata con le risorse ministeriali e con risorse esterne. A questi documenti ed alle attività, organizzazioni e progetti in essi contenuti, fa riferimento il Programma annuale. L’ istituto è aperto ad ogni possibile collaborazione con gli Enti, le Istituzioni locali, nazionali ed europee, coinvolgendo le componenti scolastiche attraverso una rete di integrazione sia verticale che orizzontale. Attività con le scuole del territorio 1. Attività progettuali di continuità 2. Attività di orientamento con le scuole secondarie di 2°grado 3. Attività per prevenire la dispersione scolastica Le istituzioni e gli Enti del territorio ( Direzione Scolastica Regionale, Amministrazione Comunale, amministrazione Provinciale, Regione Basilicata, ASM) 4. Attività progettuali di educazione ambientale 5. Attività progettuali relative all’educazione alla salute 6. Attività progettuali relative a specifiche tematiche culturali La comunità locale 7. Collaborazione con l’Università della terza età (UNITEP) 8. Collaborazione con l’Università di Basilicata 9. Collaborazione con l’Associazione Interculturale TOLBA’. 10. Incontri con scrittori e poeti locali e nazionali 11. Incontro con la Regione Basilicata: cittadinanza attiva 12. Apertura della scuola alla cittadinanza in occasione di eventi culturali 13. Collaborazione con enti esterni preposti all’inclusione. IL TERRITORIO Appartengono all’Istituto Comprensivo Statale Torraca, una scuola dell’infanzia, una scuola primaria e una scuola secondaria di primo grado. La scuola dell’infanzia Rodari è situata in via …….., la scuola primaria Marconi è in via Marconi, la secondaria di primo grado Torraca in via Aldo Moro. INTEGRAZIONE NEL TERRITORIO In virtù dell’autonomia organizzativa e didattica l’istituto intende: 1. Riconoscere la valenza formativa del territorio socio-culturale e naturale esterno alla scuola, 2. Dare un’identità alla scuola sensibilizzando le realtà territoriali; 3. Maturare nell’alunno la conoscenza la conoscenza e la consapevolezza della realtà in cui vive; 4. Integrare scuola e territorio nell’elaborazione di progetti educativi e culturali; 5. Dimostrare attenzione e disponibilità alle proposte e programmare attività comuni. Tutte le componenti della comunità scolastica sono perciò impegnate a favorire il rapporto fra la scuola e le altre agenzie del territorio, anche allo scopo di rendere la scuola stessa centro di promozione culturale, sociale e civile. MODALITA’ DI INTERAZIONE COL TERRITORIO 1. Realizzazione e partecipazione a iniziative culturali rivolte a genitori, alunni e insegnanti, anche mediante intese, accordi o convenzioni con associazioni culturali e enti pubblici 2. Uso degli strumenti informatici e delle tecnologie multimediali, come veicolo di conoscenza e di connessione con altre realtà, 3. potenziamento dello studio delle lingue comunitarie. Il nostro Istituto Comprensivo ha effettuato un’attenta analisi del territorio per recepirne i bisogni formativi e integrarsi con esso al fine di favorirne lo sviluppo e il progresso con conseguente ricaduta sulla crescita delle persone. Nell’analisi sono state individuate due macro aree: 4. La lettura del contesto socio economico che permette di tracciare il quadro di alcuni fenomeni che caratterizzano il territorio e il cui studio risulta funzionale all'attivazione dell'intervento formativo. 5. L’analisi dei fabbisogni di professionalità che permette di considerare nell'intervento formativo anche i bisogni di rilevanza sociale espressi da tutti i soggetti presenti sul territorio. Il nostro Istituto Comprensivo si pone come obiettivi, oltre l’arricchimento culturale e l’acquisizione di abilità e competenze, anche l’orientamento formativo che porta l’alunno alla conoscenza di sé e delle proprie potenzialità, alla costruzione di rapporti interpersonali costruttivi e collaborativi, alla conoscenza dell’ambiente e delle sue risorse al fine di sviluppare capacità di auto orientamento nella scelta degli studi secondari di secondo grado. . I BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI Caratteristiche dell’utenza La popolazione scolastica proviene sia da zone centrali che dai diversi quartieri cittadini. Una piccola percentuale vive nei borghi. Gli alunni frequentanti la scuola vivono in famiglie costituite da nuclei familiari che, in linea di massima, vanno da tre a cinque componenti. Gran parte di essi vive in ambienti stimolanti ed è seguita in famiglia per cui sente l'importanza della scuola e dell'istruzione, partecipa attivamente alle problematiche discusse in classe e si impegna nello studio. Non mancano, tuttavia, alunni che presentano problemi di inserimento e di apprendimento, dovuti a fattori molteplici: problemi di natura familiare, disturbi di apprendimento, gravi lacune pregresse, per i quali è stato pensato un progetto di intervento per evitare casi di dispersione. L’indagine dei bisogni formativi L’esigenza di un’indagine dei bisogni formativi degli alunni scaturisce da una revisione di processi e metodologie messi in atto dalla scuola dell’autonomia, dalla Riforma del 1° ciclo di istruzione e dalle nuove Indicazioni per il Curricolo, nonché delle Circolari ministeriali n. 32 e 38 del 2009 sino alle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 30 maggio 2012. La nostra Scuola, in realtà, sin dalla fase sperimentale dell’autonomia, ha cercato di applicare le indicazioni fornite dal “Regolamento dell’autonomia” e ha preso in considerazione, tra l’altro, i bisogni degli alunni e le aspettative delle famiglie. L’indagine dei bisogni formativi degli alunni viene effettuata periodicamente somministrando ad alunni, genitori e docenti questionari semi-strutturati a scelta multipla. I risultati, in termini di efficienza ed efficacia degli interventi formativi vengono rilevati annualmente dal monitoraggio relativo a progetti, servizi, organizzazione, attività didattica, soddisfazione dell’utenza. Le aree di indagine sono : 1. Funzionamento della scuola 2. Organizzazione 3. Attività didattica 4. Organizzazione della didattica in relazione alla Riforma 5. Comunicazione scuola –famiglia 6. Comunicazione all’interno della classe 7. Comunicazione all’interno della scuola 8. Risorse materiali e umane 9. Iniziative da realizzare a scuola 10. I servizi che la scuola dovrebbe offrire agli studenti IL MONITORAGGIO Le procedure di monitoraggio offrono la possibilità di individuare i punti deboli e i punti di forza degli ambiti indagati e rendono possibili gli aggiustamenti necessari. Attraverso il monitoraggio si controllano: 11. L’efficacia delle iniziative e il raggiungimento degli obiettivi: risultati dell’apprendimento, innalzamento del successo scolastico, partecipazione dei docenti a corsi di formazione, variazioni del clima all’interno dell’istituto in relazione a collaborazione tra il personale, collaborazione con le famiglie, comportamento degli alunni, soddisfazione dell’utenza. 12. L’efficienza delle procedure degli strumenti attivati: livello di partecipazione, rispetto delle scadenze, chiarezza nelle decisioni, tempestività delle comunicazioni, funzionalità dell’orario, funzionalità delle attrezzature, funzionalità dell’organizzazione, soddisfazione dell’utenza. Avviata l’attività didattica, i singoli docenti e, periodicamente, i Consigli di classe cureranno un’azione di monitoraggio attraverso l’osservazione e verifiche in itinere per rilevare l’interesse, la partecipazione, l’impegno degli alunni; per controllare i risultati raggiunti da ognuno in relazione agli obiettivi prefissi e la validità del percorso per gli eventuali aggiustamenti. Il coordinamento dell’azione di monitoraggio, che avrà lo scopo di controllare il normale svolgimento delle varie fasi del progetto, per confermare gli itinerari programmati o per procedere alla proposizione di modifiche, sarà operato dal Capo di Istituto affiancato dai collaboratori e dalle Funzioni strumentali. Scansione temporale delle attività di monitoraggio, verifica, valutazione delle attività curricolari 13. Intero anno scolastico: Osservazioni sistematiche e verifiche effettuate dai singoli docenti, per controllare il percorso formativo degli alunni in relazione a obiettivi formativi e competenze individuate nelle Unità di apprendimento e da rivisitare in occasione dei vari Consigli di classe. 14. Settembre Verifica della situazione di partenza relativa ai prerequisiti in possesso dei singoli alunni per determinare obiettivi e contenuti disciplinari del piano annuale e per programmare interventi individualizzati. 15. Ottobre Programmazione annuale dell’équipe pedagogica sulla base del piano dell’Offerta formativa d’istituto. Compilazione della parte generale del documento Piano di studi relativo a: situazione degli alunni, primi interventi ipotizzati per rimuovere lacune e/o problemi, obiettivi educativi, formativi di area e disciplinari. 16. Novembre Prima valutazione intermedia da parte dell’équipe pedagogica degli apprendimenti, da sottoporre all’attenzione delle famiglie, nell’incontro scuola – famiglia agli inizi di Dicembre. Individuazione di alunni con lacune disciplinari o demotivati, a cui proporre attività per il rinforzo delle abilità. 17. Gennaio Valutazione 1° quadrimestre. Aggiornamento del Piano di studi, individuazione degli alunni che necessitano di recupero e quelli per cui è stato elaborato un percorso di rinforzo delle abilità di base. Compilazione delle schede di valutazione. 18. Marzo Seconda valutazione intermedia, relativa a partecipazione, impegno, metodo di studio, conoscenze acquisite, interventi individualizzati, da sottoporre all’attenzione delle famiglie, nell’incontro scuola - famiglia agli inizi di Aprile 19. Giugno Valutazione 2° quadrimestre. Relazione finale sul Piano di studi. Individuazione di alunni con debito formativo. Compilazione delle schede di valutazione. Monitoraggio e valutazione delle attività extracurricolari del POF I docenti che terranno i laboratori extracurricolari e le attività per il recupero disciplinare condurranno, attraverso l’osservazione sistematica, un’azione di monitoraggio per analizzare: l’interesse, la partecipazione, le competenze acquisite dagli alunni, la procedura messa in atto, i punti di forza e i punti deboli dell’attività svolta, per correggere gli errori di impostazione e per superare eventuali difficoltà. Nella fase intermedia e finale i docenti faranno un consuntivo dell’attività svolta e relazioneranno con la F.S. dell’area 1 , che si farà portavoce dei risultati riportati dagli alunni nei rispettivi Consigli di classe. Per gli alunni dovranno essere verificati, tramite i prodotti finiti, realizzati nei laboratori, e i questionari somministrati, l’interesse per l’attività, le conoscenze e le competenze acquisite. Per i docenti le procedure di verifica riguarderanno: l’adeguatezza delle metodologie, gli aspetti positivi e negativi dell’organizzazione del lavoro, il livello di ricaduta sugli alunni dal punto di vista della motivazione e delle conoscenze; le competenze acquisite con l’esperienza compiuta e la loro trasferibilità in altri ambiti didattici. I livelli della verifica, saranno attuati anche con l’utilizzo di appositi questionari somministrati ad alunni, docenti e genitori nella fase finale. Il questionario somministrato ai genitori verificherà la soddisfazione dell’utenza. Monitoraggio e valutazione del POF 20. Collegio dei Docenti di Settembre Definizione delle attività curricolari 21. Collegio dei Docenti di Ottobre Definizione delle le attività di ampliamento dell’offerta formativa 22. Nel Collegio dei Docenti di Febbraio verrà effettuata una valutazione intermedia sulle attività del POF 23. Nel Collegio dei Docenti di Maggio verrà effettuata la valutazione dell’intero processo formativo: Relazione sul monitoraggio del POF, relazione sui risultati dei Progetti curricolari ed extracurricolari, relazione sui risultati delle programmazioni curricolari, considerando i risultati emersi dalle verifiche in itinere, dall’azione di monitoraggio e soprattutto dall’esame comparato del livello di partenza degli alunni e del punto di arrivo, nel conseguimento degli obiettivi del Piano dell’Offerta formativa. 24. Nel Collegio dei Docenti di Giugno sulla base di quanto emerso dal Collegio di Maggio e attraverso l’esame dei risultati dei questionari somministrati ad alunni e genitori, relativamente ai progetti extracurricolari, ai bisogni formativi degli alunni e alle attese delle famiglie, si procederà all’autovalutazione dei processi messi in atto per individuare eventuali esigenze di correzione le riconferme del P.O.F. per il successivo anno scolastico. LE NOSTRE RISORSE 1. Risorse umane e professionali 2. Il dirigente. 3. Il personale docente 1. Il personale docente è formato da 104 insegnanti. 2. I vicari e i collaboratori curano con la presidenza attività legate all'organizzazione della scuola 3. 8 docenti con Funzioni strumentali al POF. 4. I Dipartimenti disciplinari: Lingua 1 (Italiano, Religione), Lingua 2(Lingua inglese e francese), Storico geografico (Storia, Cittadinanza e Costituzione, Geografia), Logico -operativo (Scienze matematiche, Tecnologia), Espressivo ( Arte Immagine, Musica, Scienze motorie), Gruppo H (docenti sostegno). 5. I Coordinatori dei Dipartimenti, Interclasse, Intersezione 6. I gruppi di progettazione 7. Il personale non docente: 8. il direttore amministrativo 9. assistenti amministrativi 10. collaboratori scolastici Elenco dei docenti Scuola dell’infanzia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. CESENA DI PEDE LAZZARI MASTROSIMONE MONTAGNA PORCARI VERSACE ZASA Docenti ANNUNZIATA ANNUNZIATA ANNA L. ADELAIDE M MARIA A. ANGELA R. MARIA GRAZIA MARIA CRISTINA Elenco dei docenti Scuola primaria ACITO AMBROSECCHIA ANTEZZA BRIAMONTE BRUNO CALCIANO CAPASSO COLUCCI D’ADAMO DI CUIA DISANTO DITARANTO Docenti MARCELLA NUNZIATINA ANGELA R. MARIA T. GIOVANNA MARIANGELA ROBERTA GIOVANNI GIACINTA LIDIA MARIA BRUNELLA DUNI GAGLIARDI GALOTTI GEMMA GILIBERTI GRAVELA LILLO LIONETTI LOPERFIDO MAREMONTI MARMO MITA MONTESANO GESUALDI NAPOLITANO NATALE ONORATI ORLANDO PADULA PAOLICELLI PENTASUGLIA PIZZILLI RICCARDI ROMANAZZI RUGGIERI SAPONARA SCAZZARRIELLO SCHIAVONE SCHIUMA TACCARDI TATARANNI VENEZIA VENEZIA MARIA P. VENERANDA ANTONELLA M. LUCIA ROSA DALIA BEATRICE ANGELA ANNUNZIATA GRAZIA VITTORIA ROSA KATY PATRIZIA MARIA IRENE ROSA MONICA MARIA ELENA CHIARA M. IMMACOLATA MARIA G. ROSARIA GIOVANNA LUCIA LUCIANA GRAZIA MARIA A. LOREDANA NUNZIA LUCIA MARIA P. ANGELA ANNA VALERIA BRUNA Elenco dei docenti Scuola secondaria 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Docenti ALOIA Francesco AMBRICO Anna Maria ANDRISANI Donato ANDRIULLI Nunzio ANGELASTRO Donata BALDONI Rosaria BERNABEI Maria Concetta CAMPAGNA Aurora CARMENTANO Angela CHITA Nicola F.sco CIFARELLI Luigi COCCA Giulia CONTINI Anna Maria CRISTALLO Maria DE FRANCESCO Michela Disciplina di insegnamento Musica Matematica, ScienzeSostegno Musica Lettere Inglese Matematica, Scienze Arte Inglese Sostegno Scienze motorie e sportive Tecnologia Lettere Arte e Immagine Lettere 16 17 18 19 20 21 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 DI RUGGIERO FONTANA GIACUMBO GRILLO IMPERIALE LABARBUTA LAMACCHIA LATORRE LAURO LIPARI LUPO MANDILE MANICONE MANZARI MARRAUDINO MASCIANDARO MASCIULLI MENAFRA MONTEDURO NOIA NOSCHESE PALUMBO PANICO PARDO PERITO QUARATO RICCARDI RUBINO RUTIGLIANO SALOMONE SAPONARO SQUICCIARINI STIGLIANO VENEZIA VENEZIA VIGGIANO VIRGINTINO Maria Rosaria Vito Michele Rosa Carmine Elda Vincenzo Michele M. Gaetana Teresa Giuseppe Annella Paola Agnese Vincenza Giovanna Immacolata Paola Catia Fiorella Angela Assunta Grazia Monica Giuseppe Antonella Paola Francesca Vittoria Rosanna Angelo Annunziata Marisa Carmela Carmen Angelo Giulia Mario Maria Lettere Chitarra Francese Tecnologia Matematica Musica Arte e immagine Lettere Inglese Religione Lettere – Funzione strumentale Francese Musica Lettere Sostegno Matematica, Scienze Matematica, Scienze Inglese Scienze motorie e sportive Lettere Pianoforte Sostegno Clarinetto Lettere Matematica Religione Matematica, Scienze Scienze motorie e sportive Violino Tecnologia Tecnologia Matematica Sostegno Matematica, Scienze Francese Lettere – Lettere – Funzione strumentale Elenco personale ATA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 MARTULLI ACQUASANTA D’ALCONZO DEFELICE GIOVE LUISI SCARCIOLLA CIRIELLI DEFILIPPO GIACOIA PASQUINO PISCIOTTA Angela Filomena Giovanna Rosaria Rocco Anna Maria Raffaella Cosimo Antonia Maria Felicia Teresa Maria Teresa Direttore Servizi generali e amm. vi Assistente amministrativo Assistente amministrativo Assistente amministrativo Assistente amministrativo Assistente amministrativo Assistente amministrativo Collaboratore scolastico Collaboratore scolastico Collaboratore scolastico Collaboratore scolastico Collaboratore scolastico 13 14 15 16 17 18 19 SANTAMARIA CIRILLO CRISTALLI RICCIARDI SALERNO FESTA FESTA Annamaria Giacoma A. A. Maria Vincenza Giovanni Nicola S. Maddalena Concetta Collaboratore scolastico Collaboratore scolastico Collaboratore scolastico Collaboratore scolastico Collaboratore scolastico Collaboratore scolastico Collaboratore scolastico ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA DIRIGENTE SCOLASTICO: prof. Marialuisa Sabino 1. assicura il funzionamento generale dell’istituzione scolastica affidata entro il sistema di istruzione e formazione organizzando l’attività scolastica secondo criteri di efficienza, efficacia e buon andamento dei servizi scolastici formativi; 2. promuove e sviluppa l’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, sperimentazione e sviluppo in coerenza con il principio di autonomia delle istituzioni scolastiche; 3. garantisce il pieno esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati quali: il diritto di apprendimento degli alunni, la libertà di insegnamento dei docenti e la libertà di scelta educativa delle famiglie; 4. promuove tutte le iniziative e gli interventi utili a favorire il successo formativo degli alunni, tenuto conto delle diverse esigenze degli stessi concretamente rilevate; 5. cura il raccordo e l’interazione tra le componenti scolastiche; 6. promuove la collaborazione tra risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio con gli enti locali ai sensi dell’art. 1, comma 1 del D.P.R. n. 275/1999 D.G.S.A. Sig.ra Angela Martulli 7. sovraintende ai servizi Amministrativo-contabili; 8. cura l’organizzazione della Segreteria; 9. redige gli atti di ragioneria ed economato; 10. dirige ed organizza il piano di lavoro a tutto il personale ATA; 11. lavora in stretta collaborazione col Dirigente scolastico affinchè sia attuabile l’Offerta Formativa dell’Istituto, compatibilmente con le risorse economiche disponibili. COLLABORATORE DEL D.S.: Prof. FRANCESCO ALOIA Funzioni amministrative e di coordinamento organizzativo-gestionale: 1. Coordinamento del lavoro delle F.S. al P.O.F 2. Elaborazione e coordinamento del piano annuale e degli incontri Scuola-Famiglia 3. Organizzazione dell’orario scolastico in occasione di assemblee, scioperi, manifestazioni varie 4. Verbalizzazione degli incontri del Collegio dei Docenti 5. Vigilanza sull’osservanza delle norme antifumo 6. Promozione di iniziative strategiche volte a contrastare la dispersione scolastica 7. Vigilanza sull’osservanza del regolamento d’istituto e controllo sulla disciplina degli alunni 8. Coordinamento e controllo dell’orario curriculare dei Docenti 9. Coordinamento del lavoro dei coordinatori dei Consigli di Intersezione, di Interclasse e Classe 10. 11. 12. 13. 14. Predisposizione dei materiali per gli incontri e le riunioni interne Raccolta e lettura dei verbali Verifica degli adempimenti relativi all’obbligo scolastico e formativo Organizzazione e supervisione dell’uso dei laboratori Organizzazione e gestione dei percorsi di integrazione degli alunni stranieri. RESPONSABILI ‘’MARCONI’’ e ‘’RODARI’’: Ins. GRAZIA MAREMONTI, Ins. ANGELA PORCARI delegate all’espletamento dei seguenti compiti: 1. Responsabili del passaggio delle informazioni da e per l’ufficio di Dirigenza 2. Organizzazione delle attività curriculari, extracurriculari, e quotidiane dei plessi ‘’Marconi’’, ‘’Rodari’’ 3. Verifica giornaliera delle assenze del personale docente e predisposizione sostituzione dei docenti assenti 4. Controllo orari dei docenti e verifica recupero permessi 5. Vigilanza sul rispetto del regolamento di Istituto 6. Segnalazione tempestiva delle emergenze Collaborazione con il servizio Prevenzione, Protezione e Sicurezza DOCENTI DESTINATARI DELLE “FUNZIONI STRUMENTALI” (art. 33 CCNL 29/11/2007) Prof.sse VIRGINTINO MARIA- SCAZZARRIELLO MARIA A. Area 1-Gestione e monitoraggio dell’Offerta Formativa: 1. 2. Gestione delle variabili organizzative funzionali alla realizzazione del POF Revisione del Patto di Corresponsabilità e modulo delega entrate/uscite per i 3 ordini di Scuola Media Torraca 3. Redazione del Vademecum di Istituto (in collaborazione con i responsabili dei tre plessi) 4. Redazione dei vari Regolamenti di Istituto (in collaborazione con i responsabili dei tre plessi) 5. Analisi dei bisogni formativi della comunità scolastica e sociale e gestione del relativo piano operativo 6. Produzione e diffusione di materiali e documentazione didattico-educativa 7. Coordinamento della fase di attuazione del POF e della realizzazione dei singoli progetti 8. Monitoraggio periodico dei livelli di coerenza tra la progettazione curriculare con l’impianto complessivo del POF 9. Coordinamento e gestione autovalutazione d’istituto in funzione di verifica, correzione e sviluppo delle scelte del POF. 10. Coordinamento e gestione attività tirocinanti. Prof.sse BALDONI ROSARIA– LIDIA DI CUIA Area 2 Sostegno al lavoro dei docenti e servizi per gli studenti: 1. Analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione di Istituto e di rete 1. Produzione e diffusione di materiali didattici e documentazione didattico-educativa 2. Coordinamento attività extracurriculari di carattere sportivo e culturale 3. Attivazione di informazioni utili sulle opportunità formative offerte dal territorio 4. Coordinamento e gestione del piano uscite (viaggi d’istruzione e visite guidate) 5. Coordinamento della realizzazione dei singoli progetti. Prof.sse. LUPO ANNELLA- GRAVELA DALIA Area 3 Accoglienza e inclusione 1. Coordinamento delle attività del gruppo di lavoro per l’inclusione e GLH di Istituto Promozione e diffusione della cultura dell’inclusione Cura dei rapporti con enti e istituzioni interessati all’inclusione scolastica Cura del piano annuale per l’inclusività PAI di Istituto e della relativa documentazione Coordinamento delle attività per il disagio e la dispersione scolastica e coordinamento rapporti con gruppo prevenzione e lotta al bullismo 6. Coordinamento attività di recupero e potenziamento 7. Promozione- educazione alla convivenza civile alla solidarietà e ai valori dell’Europa 8. Produzione e diffusione di materiali e documentazione didattico educativa 9. Analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione d’istituto e di rete 10. Coordinamento della realizzazione dei singoli progetti 2. 3. 4. 5. Proff– NATALE MARIA - ANDRIULLI NUNZIO Area 4 Nuove tecnologie e multimedialità 1. Gestione sezione didattica sito web 2. Supporto ai docenti per l’utilizzo del registro elettronico 3. Supporto e consulenza agli insegnanti per l’uso di materiali didattici multimediali 4. Supporto informatico alle F.S., prove INVALSI attività di Istituto 5. Predisposizione gestione di un piano di comunicazione interno ed esterno 6. Addetto stampa 7. Analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione di istituto e di rete 8. Coordinamento della realizzazione dei singoli progetti. RESPONSABILI DELLE ATTIVITÀ FINALIZZATE AL FUNZIONAMENTO GESTIONALE Rappresentante per la Sicurezza dei lavoratori Sig.ra DEFILIPPO Antonia Responsabile R S.P.P. Ing. PETRAROLO Vincenzo Addetti al S.P.P. Addetti all’ Antincendio Addetti al Primo Soccorso DIDATTICO Sig.ra PISCIOTTA M. Teresa Sig.ra De FELICE Rosaria Sig.ra SANTAMARIA Annamaria Sig.ra DEFILIPPO Antonia Sig.ra GIACOIA Felicia SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Gestione laboratorio di Informatica: Prof. ANDRIULLI Nunzio Gestione laboratorio scientifico: Prof. VENEZIA Angelo Gestione laboratorio artistico : Prof.ssa CRISTALLO Gestione organizzazione sostituzione personale assente: prof. VIGGIANO Mario Formulazione dell’orario settimanale delle lezioni : proff. MANICONE Agnese ANDRIULLI Nunzio Referente Orientamento, Continuità educativa, Accoglienza : prof.ssa De Francesco Michela Continuità educativa in verticale: prof.ssa PARDO Antonella Referente educazione alla salute: prof.ssa MASCIULLI Paola Referente cittadinanza attiva : prof.ssa MANZARI Vincenza Referente DSA: prof.ssa Lupo Annella Referente Attività Sportive : prof.ssa ………………. Commmissione POF: tutte le funzioni strumentali Referenti Dipartimenti: Proff. Virgintino (lettere) – Venezia Giulia (lingue) –Bernabei (matematica) Saponaro (tecnologia) – Aloia (musica) –Quarato (religione) – Cristallo (arte) – Chita (sostegno) E SCUOLA PRIMARIA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Gestione laboratorio di Informatica: Ins. NATALE Maria Gestione sala lettura e referente progetto lettura : Ins. VENEZIA Bruna Gestione palestra: Ins. AMBROSECCHIA Nunziatina Gestione laboratorio di Musica e referente progetto musica: Gestione laboratorio multifunzionale: Ins. BRIAMONTE Maria Teresa Referente progetto Continuità: Ins. PAOLICELLI Chiara Referente progetto Tirocinio: Ins. Scazzarriello Maria A. Presidenti interclasse: Antezza Angela, Ruggeri Luciana, Maremonti Grazia, Mita Rosa, Paolicelli Chiara SCUOLA INFANZIA 1. 2. Referente progetto Continuità: Ins. Lazzari Anna Referente progetto Tirocinio: Ins. Porcari Angela Formazione e qualificazione In una scuola che cambia, che esige nuovi ruoli, nuove competenze, flessibilità didattica e organizzativa, la formazione si impone come un dovere e, nello stesso tempo, come un diritto. L’aggiornamento per essere formativo deve facilitare i docenti nelle scelte sia nel contesto della propria attività che nell’ambito delle finalità dell’istituzione, deve stimolare la riflessione, deve aiutare a modificare il comportamento didattico, a sperimentare nuovi percorsi e a controllarne gli esiti. Nell’ambito dell’attività di formazione sono state individuate le seguenti finalità prioritarie: 1. Favorire la formazione continua in ambito lavorativo 2. Potenziare lo sviluppo professionale in accordo alle necessità dell’istituto scolastico 3. Indagare i bisogni formativi del personale 4. Promuovere e applicare i piani di formazione 5. Rilevare le capacità del personale e utilizzarla per coprire le necessità dell’istituto scolastico 6. in questa ottica si pone il piano di formazione ipotizzato dalla nostra scuola, che vuole fornire ai docenti competenze finalizzate ad uno sviluppo ottimale del P.O.F. Ipotesi progettuale di percorsi di formazione per l’anno scolastico 2015/2016 La formazione, nel corrente anno scolastico, sarà orientata principalmente su: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Valutazione per il curricolo verticale Aggiornamento su azioni di pronto intervento Metodologia e didattica: nuove strategie abbinate all’uso dell’informatica, dei libri di testo interattivi Formazione IMPARADIGITALE Formazione sulla verticalizzazione sulla formazione delle competenze Potenziamento sull’utilizzo del registro elettronico Formazione Progetto Lettura ………. L’EDUCATIVO Il nostro Piano dell’Offerta Formativa, ponendosi come obiettivo di fondo il successo formativo, inteso come fattore primario per la prevenzione e riduzione del disagio e delle disuguaglianze e come opportunità di sviluppo di conoscenze e competenze per ogni singolo alunno, si è dato, come prioritarie, le seguenti scelte educative: 1. Promuovere lo sviluppo equilibrato, armonico, integrale di tutte le dimensioni della persona 2. Rafforzare le attitudini all’interazione sociale 3. Potenziare le capacità organizzative, comunicative, creative 4. Sostenere il processo di integrazione nella società 5. Sviluppare autonomia di giudizio, capacità di operare scelte personali e di assumere responsabilità 6. Organizzare e accrescere le conoscenze e le abilità sia in relazione alla tradizione culturale che all’evoluzione sociale, culturale, scientifica della realtà contemporanea, sia a livello nazionale che europeo e internazionale 7. Diversificare la didattica e la metodologia in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo per prevenire il disagio e coltivare attitudini e interessi 8. Fornire strumenti adeguati alla prosecuzione degli studi 9. Educare: 1. 2. 3. 4. 5. alla prevenzione e alla sicurezza alla salute al rispetto dell’ambiente alla conoscenza di sé e degli altri alla valorizzazione delle altre culture 10. Formare alla conoscenza e alla fruizione dei beni culturali e storici del territorio PRINCIPI E FINALITA’ Principio fondamentale della scuola italiana è la formazione della persona. L’istituto comprensivo della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, costituisce il primo segmento del percorso scolastico e garantisce attraverso norme generali statali: a) un’efficace continuità educativa (curricolo verticale); b) una gestione più flessibile dell’organizzazione (autonomia didattica); c) rapporti più stretti con i genitori ed il territorio (integrazione sociale). d) libertà di insegnamento e autonomia funzionale tali norme comprendono anche: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. la fissazione degli obiettivi generali degli obiettivi specifici di apprendimento le competenze per gli studenti le discipline di insegnamento gli orari obbligatori gli standard della qualità del servizio i sistemi di valutazione Obiettivi generali del processo formativo in chiave europea L’istituto comprensivo riconosce l’importanza del conseguimento delle Competenze – chiave definite dal parlamento europeo, ne condivide le indicazioni adattandole all’età psicologica dei suoi allievi: 1. comunicazione in madre lingua: comprensione ed espressione orale e scritta della lingua italiana 2. comunicazione nelle lingue straniere: mediazione e integrazione tra lingua madre e le diverse lingue straniere intesa anche come comprensione interculturale 3. competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia: risolvere problemi in situazioni quotidiane, usare le conoscenze per spiegare il mondo, comprensione dei grandi cambiamenti determinati dall’uso della tecnologia 4. competenza digitale: utilizzare criticamente le nuove tecnologie 5. imparare ad imparare: elaborare, assimilare, usare le nuove conoscenze 6. competenze sociali e civiche: partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa nel rispetto delle regole 7. iniziativa e imprenditorialità. Tradurre le idee in azione in modo creativo attraverso lo strumento della progettazione 8. consapevolezza ed espressione culturale: esprimere idee, sentimenti, emozioni, esperienze attraverso linguaggi verbali e non verbali FINALITA’ della Scuola dell’infanzia La SCUOLA DELL’INFANZIA , accoglie le bambine e i bambini dai 2 anni e 6 mesi ai 6 anni, ne cura l’educazione coerentemente con i principi della nostra Costituzione, della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e dei documenti della Unione Europea. Aiuta ogni bambino a diventare un soggetto attivo, responsabile e partecipe alla vita della comunità locale, capace di rapportarsi con la realtà, sollecitato a costruirsi i processi di conoscenze, strutturando la sua personalità nell’interazione con gli altri. In questa visione, la scuola dell’infanzia, è impegnata a conseguire valutabili traguardi di sviluppo in relazione alla: Maturazione dell’identità: accettare se stessi, star bene con gli altri e in tutte le realtà sociali Conquista dell’autonomia: acquisire una buona fiducia di base, credere in se stesso e negli altri, esprimere sentimenti ed emozioni, assumere decisioni consapevoli e responsabili Sviluppo delle competenze: esplorare, osservare, confrontare, descrivere e imparare a riflettere e rappresentare con una pluralità di linguaggi esperienze fatte. Acquisizione di competenze civiche: scoprire l’altro, rispettare regole condivise, accettare il dialogo e i punti di vista degli altri, riconoscere diritti e doveri. Finalità della Scuola primaria La SCUOLA PRIMARIA si impegna a realizzare un clima sociale positivo nella vita quotidiana scolastica, organizzando forme di lavoro di gruppo e di aiuto reciproco e favorendo l’iniziativa, l’autodecisione, la responsabilità personale degli alunni nello svolgimento delle attività didattiche previste per ciascun ambito disciplinare, rimuovendo gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Compito culturale è quello di promuovere l’acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio, nonché un primo livello di padronanza dei quadri concettuali, delle abilità, delle modalità di indagine scientifica, essenziali alla comprensione del mondo umano, naturale e artificiale, attraverso l’esperienza. Essa è, infatti, il luogo in cui ci si abitua a radicare le conoscenze, ovvero il sapere, sulle esperienze intese come fare e agire. FINALITA’ della Scuola secondaria di 1° grado La SCUOLA SECONDARIA di 1° grado, segue con attenzione lo sviluppo dell’identità di genere. Attraverso le discipline di studio, favorisce la crescita delle capacità autonome di studio e il rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento delle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e all’evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea. E’ caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo, cura la dimensione sistemica delle discipline, sviluppa progressivamente le loro competenze e le capacità di scelta. A tal fine adotta una metodologia didattica fondata sui processi induttivi, sul lavoro individualizzato e sul lavoro di gruppo, tenendo conto delle competenze raggiunte nella Scuola Primaria e delle esigenze biologiche e psicologiche del preadolescente. Non è semplice prolungamento della Scuola Primaria, per il suo carattere di secondarietà, imposto dallo sviluppo e dalle caratteristiche psicologiche dell’alunno nel passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza, attraverso la fase tipica e peculiare della preadolescenza, ne prosegue l’orientamento educativo. A tale tempo psicologico non può non corrispondere una modalità organizzativa e didattica della scuola, idonea a corrispondere al sempre più accentuato processo di analisi e di sviluppo del mondo interiore dell’alunno, adottando una impostazione didattica formativa e non quantitativa con ricorso a metodi didattici di natura laboratoriale, mirante a sviluppare una mentalità scientifica e delle competenze sempre più ampie e trasversali. L’ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Sulla base delle linee date dal dimensionamento scolastico che ha trasformato i diversi Istituti in Istituti comprensivi, l’assetto organizzativo della didattica è così strutturato: Scuola dell’infanzia: n° sezioni n° docenti 4 8 n° alunni n° alunni con handicap 100 n° alunni stranieri 7 La scuola dell’infanzia “Rodari” funziona con orario settimanale di 45 ore e 15 minuti così distribuite: - nel periodo in cui viene erogato il servizio mensa, dal 1° ottobre al 31 maggio, la scuola è aperta dalle 8,00 alle 16,00 dal lunedì al venerdì, mentre il sabato, giornata in cui il servizio mensa è sospeso, la scuola funziona dalle 8,00 alle 13,15. - nei mesi di settembre e giugno, in cui il servizio mensa non è attivo, l’orario di apertura va dalle 8,00 alle 14,00 dal lunedì al venerdì e dalle 8.00 alle 13.15 il sabato. Scuola primaria: n° classi 20 n° docenti 44 n° alunni 449 n° alunni con handicap 10 n° alunni stranieri 12 L’ orario settimanale della scuola primaria “Marconi” risulta così strutturato: 1. 27 ore settimanali – classi prime, seconde, terze e quarte- dalle 8,30 alle ore 13,00 2. 40 ore settimanali – classi IB, II A, IIB, III A, IV A, IV B, V A - dalle 8,30 alle 16,15 - venerdì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,00. La classe I A dalle 8.30 alle 16.30, con servizio mensa dal lun. al ven. e sabato libero. I docenti della primaria effettuano 22 ore settimanali di lezione frontale più 2 ore di programmazione settimanali, il martedì dalle 16,30 alle 18,30. Eventuali ore residue di insegnamento vengono utilizzate per la sostituzione dei colleghi assenti e/o per progetti di recupero e attività alternative alla religione cattolica. Scuola secondaria di primo grado: n° classi n° docenti 20 53 n° alunni 459 n° alunni con handicap 5 n° alunni stranieri 5 La Secondaria di 1° grado “F. Torraca”, offre agli alunni, un percorso formativo di 30 ore con una ora di approfondimento in ambito letterario. E’ presente nella scuola un corso ad indirizzo musicale triennale al quale gli alunni accedono tramite una prova attitudinale, ha un percorso formativo di 33 ore ( 30 h al mattino come quello normale e 3 h pomeridiane). La pratica strumentale riguarda: chitarra, clarinetto, pianoforte e violino. 1. Tempo scuola 30 ore Classi: 1^A, 1^ B, 1^ C, 1^ D, 1^ E, 1^F 2^ A, 2^ B, 2^ C, 2^ D, 2^ E, 2^F. 3^ A, 3^ B, 3^ C, 3^ D, 3^ E, 3^ F, 3^ G, 3^H 2. Tempo scuola 33 ore 1^ F , 2^ F, 3^ F (indirizzo musicale) Italiano 6 ore Storia Geografia 2 ore 1 ora Matematica 4 ore Scienze 2 ore Tecnologia 2 ore Inglese 3 ore Francese 2 ore Arte e immagine 2 ore Musica 2 ore Scienze motorie 2 ore Religione 1 ora Approfondimento di materie letterarie 1 ora Secondo quanto deliberato in sede di Collegio dei Docenti Strumento Corso F 3 ore pomeridiane Per gli alunni iscritti a strumento “EDUCAZIONE INTERCULTURALE” percorso di integrazione degli alunni stranieri OBIETTIVI EDUCATIVI INTERCULTURALI (percorsi di accoglienza) 1. Osservare, riconoscere, descrivere comportamenti, mentalità, atteggiamenti,culture, nei contesti spazio- temporali a cui è rivolta l’attenzione (paese di provenienza del compagno di altre etnie), stimolare in tal modo l’attenzione verso le differenti manifestazioni dell’identità culturale; rendere consapevoli del “pluralismo culturale” dei propri e altrui contesti di vita; 2. Comprendere, analizzare le diverse identità, saper confrontare modelli e sistemi culturali per cogliere analogie e differenze; 3. Valutare i sistemi e le identità culturali studiate, esprimere scelte di valore rispetto alle culture altre; 4. Assumere comportamenti di disponibilità allo scambio orientando alla curiosità, alla reciprocità. OBIETTIVI DISCIPLINARI ( percorsi di integrazione linguistica) 1. Apprendimento delle “strutture sostanziali” della lingua: fonemi – grafemi – parole – frasi, lettura - comprensione – produzione 2. Apprendimento delle “strutture sintattiche” afferenti a condizioni e metodi di ricerca, i procedimenti di indagine, gli strumenti utilizzati. STRATEGIA METODOLOGICA ( percorsi operativi) Nell’insegnamento di una L2, la comunicazione deve essere il più possibile vicina a quella naturale, a quella che si verifica normalmente per strada, fra i compagni di classe, il docente deve fare domande per chiarire che cosa vuole dire l’allievo. Occorre rispettare il suo silenzio iniziale, serve ad orientarsi nel mondo dei suoni, accettando nella sua comunicazione le “risposte fisiche” in cui l’alunno esegue le azioni indicate dall’insegnante. Un clima sereno aiuta l’apprendimento, occorre inoltre curare l’aula con l’applicazione di cartelli indicativi oggetti, percorsi,parole dell’organizzazione scolastica, affiancare alle esercitazioni attività divertenti, giochi, disegni. Quando gli alunni hanno appreso le parole della scuola, si possono presentare i campi semantici legati ai bisogni e agli interessi degli allievi. Una didattica delle discipline in grado di proporre agli allievi i metodi della ricerca, l’esperimento, il nesso ipotesi/verifica, il nesso fonte/interpretazione secondo modalità d’insegnamento non meramente trasmissive, attiva negli allievi stessi modalità di ragionamento, forme mentali, abitudine all’analisi, significa abituare “i cervelli” a gestire la complessità del reale, a coglierne le sfumature rifiutando gli stereotipi. Una progettazione operativa deve costituirsi attorno all’individuazione di temi – problemi fondamentali che consentano un apprendimento dei concetti, metodi e procedure che saranno di senso se consentono di perseguire abilità trasversali come motivazione allo studio, rispetto delle regole di sistema. All’insegnante si propone di essere soggetto culturale, politico ( in senso lato ), etico, attento alle istanze civili provenienti dall’ambito extrascolastico; gli si chiede di assumere queste istanze nel suo lavoro traducendole in percorsi didattici attraverso la mediazione delle competenze disciplinari che gli consentono di selezionare contenuti, concetti, metodi adeguati da inserire nel piano di lavoro. PROCEDURA OPERATIVA 1. Lavorare sulla lingua La parola è relazione, in essa ogni uomo vive radicato nel tempo e nello spazio. Non esiste mondo che non trovi espressione nel linguaggio e non esiste linguaggio che sia indipendente dal mondo che sottende. Ogni uso, ogni riflessione sulla parola sono di per sé intersoggettivi e perciò interculturali. Non sempre però riflettiamo sulla valenza specifica della lingua a scuola e non sempre abbiamo presente l’idea che esiste una competenza linguistica che serve “per non escludere”, per essere ricettivi nei confronti della differenza e dell’alterità. Comprende: Esercizi di analisi di fonemi, grafemi, comprensione di brevi testi e puntano sulla chiarezza, sulla coerenza, la logica del codice verbale. 2. lavorare sull’espressione artistica non verbale La conversazione, la tabulazione, la narrazione, il gioco, il teatro, la poesia coltivano gli spazi della libertà, dell’originalità, dell’ambiguità come ricchezza di possibilità e sfumature dove vissuto emotivo, creatività e immagini mentali si trasformano in vere e proprie espressioni artistiche. Ricomporre nella scuola le due dimensioni del lavoro sulla lingua e con la lingua permetterà l’acquisizione consapevole della convenzionalità della lingua al di là delle differenze e, sviluppando curiosità e interesse per la differenza vissuta non più come errore e pericolo, diventa spazio di esplorazione e di arricchimento. La scuola non lavora sul nulla, vive di attività, di contenuti, di temi, di problemi. Testi letterari, poesia, narrazione, gioco, simulazione, teatro, sono l’allargamento senza confini dell’esperienza e del vissuto individuale cui possiamo far accedere i nostri allievi, purché sappiamo tracciare per loro sentieri che portino all’empatia, l’unica vera comprensione dell’altro. ATTIVITA’ Possesso del codice 1° livello a) imparo a riconoscere e a scrivere le lettere dell’alfabeto imparo ad usare il verbo essere e avere al presente indicativo imparo i nomi delle cose e delle persone che sono nella mia aula b) imparo le parole per descrivere me stesso con l’aiuto del dizionario cerco parole di cose rappresentate imparo le regole importanti delle consonanti e gioco in gruppo con i compagni c) imparo a leggere lentamente le parole e a dividerle in sillabe imparo alcune regole per andare a capo imparo a parlare di me e di quello che provo e penso d) imparo le parti variabili del discorso: l’articolo, il nome, l’aggettivo, il verbo leggo e spiego Possesso di modelli espositivi 1° livello avanzato a) racconto il mio viaggio per venire in Italia leggo brani di altre persone immigrate produco un breve testo sul mio viaggio b) leggo per capire: mi oriento nei testi scopro le varie tipologie testuali: la fiaba , la favola ripeto racconti di avventura realmente accaduti scrivo il racconto della mia vita di emigrato ATTIVITA’ Possesso di logica 2° livello a) leggere, comprendere, ripetere, produrre brevi testi per comunicare sentimenti e sensazioni conversazioni guidate su luoghi e tempi della mia vita prima del viaggio lavori di ricerca di gruppo Sviluppo della curiosità, interesse e comprensione della differenza 2° livello avanzato b) Giochi di: fabulazione, simulazione, poesia, drammatizzazione del vissuto proprio e altrui sviluppo di: originalità, sfumature, ritmo, creatività nell’esprimere la propria esperienza e il proprio vissuto c) raccontare esperienze collettive reali o metaforiche per promuovere la comprensione dell’uguaglianza al di là delle differenze attività pomeridiane per fa conoscere la propria cultura: musica, danza, canti, cibo i viaggi dei grandi esploratori, il viaggio come racconto di vita, percorsi di narrazione autobiografica analisi dei flussi migratori per comprendere li sviluppo delle civiltà e dello squilibrio Nord – Sud ATTIVITA’ Comprendere la realtà totale Classe finale Percorso disciplinare della classe ridotto con particolare approfondimento del ‘900 Concetti chiave: Colonialismo, economia, mondo-centro-periferia, decolonizzazione, scambio ineguale, lo sviluppo tecnologico Percorso mentale : crisi - fuga - viaggio bisogno - scoperta - diffidenza nello spazio - nuovo conflitto nel tempo - differenze tolleranza - Cultura - Conoscenza = epistemologia essenziale delle discipline MEDIATORI DIDATTICI Alfabetieri, testi semplici, testi di narrativa, film, canzoni, musiche RISORSE UMANE Docenti di classe “RACCORDO E ACCOGLIENZA” L’Autonomia segna il passaggio da una concezione di scuola come “ufficio dello stato” a scuola come luogo di interazione tra i bisogni e le aspettative delle famiglie e della comunità locale. Scuola quindi come: 1. efficienza e funzionalità gestionale 2. luogo di rilancio dei valori della cultura 3. luogo di impegno etico – civile 4. 5. luogo di rispetto della persona e delle sue potenzialità luogo di educazione alla solidarietà La scuola deve diventare espressione della comunità locale. Come docenti, invece, la nostra autonomia progettuale, riguarderà: 1. l’offerta formativa 2. l’uso delle risorse umane e finanziarie 3. l’attenzione al successo formativo 4. l’unitarietà degli interventi e degli stili educativi 5. la strutturazione di un sistema valutativo condiviso per la certificazione delle competenze Obiettivi Formativi 1. Acquisire conoscenze relative alla propria immagine 2. Promuovere un incremento di socialità tra studenti e insegnanti 3. Sottoscrivere un contratto formativo Azioni accoglienti 1. Informazione alle famiglie sull’offerta formativa della scuola 2. Accoglienza dagli alunni da parte del Dirigente Scolastico 3. Accoglienza in classe da parte dei docenti utilizzando per le presentazioni un circle time 4. Visita guidata alla struttura e ai laboratori 5. Gioco sociale per la elaborazione del contratto d’aula 6. Somministrazioni di schede sociali 7. Test d’ingresso 8. Discussione attiva per la strutturazione dei Curricoli Itinerario di lavoro Il progetto accoglienza è il percorso di realizzazione del contratto formativo, indicando con questo termine lo stabilirsi di relazioni tra gli alunni e la scuola. Comprensione di come funziona la scuola (I classe della scuola primaria e I classe della scuola secondaria di I grado) Apprendimento di comportamenti sociali che garantiscano una migliore permanenza nell’organizzazione (tutte le classi dei tre ordini di scuola) Condivisione con i coetanei sentimenti, aspirazioni, speranze, gioie e difficoltà (tutte le classi dei tre ordini di scuola) Accoglienza d’istituto 1. 2. 3. Esplicitazione delle aspettative dell’organizzazione scolastica in plenaria Accoglienza e consegna al docente della prima ora dei ragazzi Visita alle strutture didattiche per singole classi Accoglienza di classe 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Attività ludiche, canore e teatrali Preparazione dell’ambiente scolastico con festoni, palloncini, coccarde etc.. Giochi di presentazione: CHI SONO IO Giochi di socializzazione: prepariamo l’intervista da fare ai compagni più grandi Lettura dello statuto degli studenti Lettura e analisi del codice di disciplina degli alunni Stipula del contratto d’aula Giochi e test per l’accertamento delle competenze possedute “ CONTINUITA’ “ LE DIMENSIONI DELLA CONTINUITA’ Poiché la continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto che costruisce la sua particolare identità, si esercita su due versanti: verticale che procede dalla scuola dell’infanzia verso il nido o la famiglia, poi verso la scuola primaria e secondaria di 1° grado, entro il quale il processo educativo si esplica sistematicamente e intenzionalmente; orizzontale che procede verso l’extrascuola e si esercita attraverso i rapporti tra la scuola, le famiglie, gli enti locali, le ASL, le associazioni culturali, e dà luogo al costituirsi di una sorta di ecosistema formativo che pone al primo posto l’esigenza di assicurare la continuità educativa tra i diversi ambienti di vita e di formazione dell’alunno. AZIONI PER PROMUOVERE LA CONTINUITA’ Verticale: 1. Coordinamento dei Curricoli con l’individuazione delle competenze terminali per ogni ordine di scuola 2. Coordinamento dei sistemi di valutazione dei diversi gradi scolastici 3. Formazione delle classi iniziali 4. Aggiornamento comune su temi trasversali 5. Elaborazione collegiale di progetti di continuità verticale: raccordo, accoglienza, orientamento, attività intrascolastiche per gli anni ponte 6. Progettazione dei laboratori per il recupero, consolidamento, potenziamento 7. Incontri e confronti con scuole dello stesso territorio,scuole superiori e scuole in rete per assicurare il diritto allo studio a tutti ed evitare casi di abbandono scolastico. 1. 2. 3. 4. 5. Orizzontale: Attivazione di rapporti costanti e di partecipazione diretta della famiglia per la scelta delle Attività Opzionali, alla costruzione del POF Predisposizione di momenti collaborativi con le famiglie Confronto con le altre istituzioni presenti sul territorio Articolazione di moduli operativi che vedano coinvolti gli enti Sottoscrizione di protocolli d’intesa e convenzioni per l’utilizzo pomeridiano di strutture di proprietà o della scuola o degli enti. METODOLOGIA OPERATIVA Quando parliamo di impostazione metodologica del lavoro non ci riferiamo all’uniformità dei metodi. L’insegnamento costituisce l’insieme delle condizioni favorevoli perché si verifichi un apprendimento da parte dei destinatari e la didattica ci aiuta a capire perché un soggetto, che voglia imparare, apprenda conoscenze relative ai diversi saperi, ma solo quelli che per lui hanno valore di significatività. L’alunno dovrà essere messo nella condizione di imparare a: 1. Selezionare i dati culturali e ordinarli 2. Cercare e ricercare per scoprire 3. Avvertire problemi 4. Usare le conoscenze, elaborarle, connetterle, richiamarle al momento opportuno 5. Sorvegliare le capacità acquisite e riflettere su esse 6. Inventare alternative Delle discipline deve scoprire: 1. alfabeticità: essenzialità - elementarità 2. strutturalità: specificità – organicità – sistematicità – culturalità 3. epistemologia: struttura e contenuti 4. problematicità: ricerca - metodo Deve acquisire il sapere disciplinare attraverso esercitazioni che aiutano a: 1. memorizzare scrivere, classificare, studiare 2. essere logico argomentativi, discorsivo,... 3. leggere interpretare, comprendere 4. fare domande problematizzare 5. confrontare ordinare, selezionare 6. decostruire 7. dialogare negoziare, discutere 8. essere euristico e creativo deve sviluppare un saper fare ( abilità ) afferente a: prestare attenzione a che cosa imparare a fare imitare – ripetere – fare esercizi prendere l’iniziativa imparare a rischiare imparare a fare a ameno del docente imparare ad AUTOVALUTARSI questo aiuta l’alunno a costruire la sua personalità in termini di saper essere: Disciplinare Essere rigoroso, logico, dimostrativo Essere espressivo Essere memore Essere solidale Essere lettore Metacognitivo Sapere il perché delle proprie azioni Saper essere responsabile Saper sviluppare autonomia e creatività Saper essere secondo uno stile personale Sapersi valutare ATTIVITA’ di RACCORDO Il progetto prevede due iter differenziati: uno di ricerca-azione, l’altro di attività di laboratorio. 1. RICERCA-AZIONE Confronto tra i docenti per un: 1. Raccordo pedagogico: continuità nella visione dello sviluppo dell’alunno e delle varie fasi di apprendimento. 2. Raccordo curricolare: confronto su obiettivi, metodologie, sistemi di valutazione, prove di verifica finale nella scuola elementare e di ingresso nella Scuola secondaria di 1° grado. 3. Raccordo organizzativo: programmazione coordinata di obiettivi, percorsi, strumenti di osservazione, modalità di verifica e di valutazione del processo di apprendimento; stesura di griglie di valutazione in itinere e finali, secondo indicatori e descrittori concordati. 2. ATTIVITÀ di LABORATORIO Organizzazione di laboratori curriculari ed extracurriculari, gestiti dai tre ordini di scuola per gruppi misti di alunni A titolo esemplificativo si elencano di seguito alcune possibili attività: 1. 2. 3. 4. 5. 6. laboratorio musicale: attività corale e/o strumentale laboratorio di informatica laboratorio artistico laboratorio di Lingua inglese mostra dei lavori degli anni precedenti Laboratorio di animazione alla lettura. MODALITÀ DI MONITORAGGIO L’efficacia delle attività di laboratorio sarà monitorata sulla base dei seguenti indicatori: -gradimento -integrazione -socializzazione. DOCENTI COINVOLTI Docenti dei tre ordini di scuola. TEMPI Incontri e attività di laboratorio: tutto l’anno scolastico. ORIENTAMENTO Premessa Il progetto di orientamento promosso dell’Istituto Comprensivo ministeriali: “Torraca” si ispira alle seguenti norme D.M. 31. 10. ‘96 L. 59 del 13.3.’97 D.M. 765 del 27.11.’97 D.M. 487 del 6. 8.’97 L. 440 del ‘97 C. M. 358 del 12 .8.‘98 L. 9 del 20.1. ‘99 Legge 28 marzo 2003, n.53; Decreto Legislativo 19 febbraio 2004, n.59: Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’ istruzione L. 296 del 26 dicembre 2006 sull’elevamento dell’obbligo d’istruzione Le Raccomandazioni del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 sulle competenze chiave. Nell’ ambito scolastico “orientamento” indica un aiuto ad acquisire un insieme di “competenze o strumenti concettuali operativi” che consentiranno agli alunni di gestire con autonomia e responsabilità lo sviluppo della sua identità personale e poi professionale, d’ azione sull’ ambiente per modificare la situazione, di valorizzare e utilizzare proficuamente le competenze e le risorse personali. Campi di sviluppo 1. Capacità di rendersi autonomi dalla famiglia e di individuarsi, arrivando a costruire una propria immagine di sé 2. Inserirsi positivamente nel gruppo di coetanei 3. Integrare la sessualità nell’immagine di sé, con la conseguente conquista di ruolo sessuale definito 4. Sviluppare una identità sociale e professionale 5. Considerare la riuscita scolastica come mezzo per costruire il proprio futuro professionale Educazione al lavoro Lavorare significa: 1. Occupare dei luoghi 2. Impegnare dei tempi 3. Impiegare risorse 4. Utilizzare degli strumenti 5. Realizzare azioni 6. Coinvolgere delle persone 7. Prevedere conseguenze Competenze trasversali: 1. Capacità di conoscere se stessi: potenzialità, motivazioni, relazionalità 2. Capacità di imparare a leggere la realtà circostante 3. Capacità di rapportarsi all’ ambiente e al territorio 4. Capacità di progettare e decidere 5. Capacità di utilizzare fonti e strumenti disponibili per la raccolta delle informazioni necessarie 6. Capacità di inserirsi positivamente nei vari contesti, interagire con i pari, di rispettare l’interculturalità Le competenze orientative possono essere di carattere formativo – informativo e tecnico – scientifiche, abilità trasversali e di metodo, competenze che si sviluppano nel corso dell’ età evolutiva in concomitanza con il superamento di compiti di sviluppo. L’orientamento si basa sui seguenti concetti chiave: 1. è un processo continuo 2. è strettamente legato al processo formativo 3. è nello stesso tempo scolastico e professionale 4. attribuisce grande valore alla conoscenza e al metodo di lavoro 5. è rivolto a diverse categorie di utenti 6. necessita di un approccio interdisciplinare L’ intervento orientativo dovrà essere calibrato attraverso azioni che riguardano: 1. Educazione alla scelta e alla presa di decisioni per il futuro ( fine ciclo scuola secondaria di 1° grado ) finalizzata a: 1. acquisire una conoscenza più approfondita di se stesso, dei suoi rapporti interpersonali, dell’ ambiente in cui vive; 2. analizzare le rappresentazioni sociali relative alla scuola e al lavoro (caratteristiche e significato della scuola, del lavoro e delle professioni); 3. raccogliere informazioni chiare e corrette riguardanti le strutture scolastiche, le varie professioni, e la possibilità del mercato del lavoro; 4. sviluppare l’ abilità di elaborare progetti coerenti e realistici che tengano conto di competenze e risorse personali e delle possibilità offerte dall’ ambiente sociale; 5. rinforzare la motivazione all’ apprendimento e alla riuscita scolastica 6. contenere l’ ansia legata alla scelta; 7. prendere decisioni autonome e responsabili riguardanti il percorso scolastico e la formazione professionale. 2. Inserimento nei nuovi contesti scolastici: 1. socializzazione con i compagni di classe; 2. consapevolezza delle caratteristiche; 3. consapevolezza delle caratteristiche e delle richieste della nuova scuola; 4. valutazione del rendimento scolastico e del proprio metodo di studio; 5. riflessione sulla motivazione all’ apprendimento e sull’ attribuzione delle cause dal successo o dell’ insuccesso scolastico. 3. Sostegno nell’ affrontare problematiche legate alla fase evolutiva: 1. conflitti relativi all’ immagine di sé; 2. problemi di autostima generalizzati a ogni aspetto della propria vita; 3. inadeguato senso di autoefficacia; 4. rapporti problematici con i coetanei; 5. situazioni di conflitto con la famiglia sul contrasto tra aspirazione del ragazzo e aspettative e aspirazioni dei genitori; 6. difficoltà scolastiche che comprendono: 1. difficoltà di relazione con i docenti; 2. problemi di inserimento nel gruppo classe; 3. impatto negativo con le regole del nuovo contesto scolastico; 4. difficoltà di apprendimento dei contenuti delle discipline. La didattica orientativa E’ un’ impostazione dell’ insegnamento che mira a favorire le scelte autonome degli alunni, cioè a “ far maturare in loro la consapevolezza delle inclinazioni effettive, dei percorsi possibili e delle prospettive probabili “. 1. la consapevolezza delle inclinazioni si riferisce: 1. alla conoscenza di sè, capacità di valutazione delle proprie abilità, motivazioni, aspirazioni, potenzialità; 2. la consapevolezza dei percorsi riguarda: 3. le opportunità che offrono: la scuola, il territorio, la società per valutare una scelta congruente con i desideri e le caratteristiche personali; 4. la consapevolezza delle prospettive si riferisce 5. alla conoscenza del mondo del lavoro e delle professioni alle quali preparano i percorsi formativi. Obiettivi di realtà 6. Educare al valore delle scelte e alla responsabilità; 7. Far conoscere la vastità di ogni ambito disciplinare; 8. Esplicitare applicazioni e finalità di ogni conoscenze e competenze; 9. Abbattere le carriere disciplinari e aprirsi all’ extrascuola; 10. Incoraggiare la messa alla prova personale; 11. Eliminare i fattori dell’ insuccesso scolastico; 12. Rispettare le diversità individuali; 13. Valorizzare i risultati positivi di ciascun allievo; 14. Far leva sulla continuità e discontinuità scolastica. . Funzione orientativa della scuola: obiettivi formativi dei tre gradi di scuola Scuola Infanzia IDENTITA’- AUTONOMIA – CITTADINANZA Scuola Primaria IDENTITA’- AUTONOMIA – RESPONSABILITA’- CITTADINANZA Scuola Secondaria di 1°grado IDENTITA’- AUTONOMIA – ORIENTAMENTO- CITTADINANZA Scuola dell’Infanzia 15. saper dare significato alle esperienze riorganizzandole e rappresentandole Scuola Primaria 1. saper utilizzare gli strumenti della sua mente nella relazione e interpretazione della realtà. Scuola Secondaria di 1°grado 2. saper rapportarsi al mondo in modo creativo:soggettivo, finalizzato, innovativo. OBIETTIVI GENERALI Obiettivi comuni ai tre ordini di scuola 1. Conoscere se stessi (identità) 2. Conoscere se stessi e gli altri ( identità e socializzazione ); 3. Avviamento al senso critico e alla capacità di fare scelte ( autonomia ). Obiettivi specifici di orientamento di ogni ordine di scuola Scuola dell’Infanzia 1. Avviamento alla strutturazione dei linguaggi simbolico-culturali 1. Scuola Primaria Avviamento all’acquisizione di nuove conoscenze in modo ordinato per sviluppare l’iniziativa personale, l’immaginazione, la creatività e alla costruzione di un metodo di lavoro Scuola Secondaria di 1°grado 1. Avviamento alla costruzione di un metodo di studio per imparare a saper studiare, alla conoscenza delle proprie motivazioni, delle possibilità scolastiche e lavorative per operare scelte consapevoli finalizzate alla realizzazione del proprio progetto di vita TRAGUARDI di SVILUPPO IDENTITA’ Il sé Il sé e gli altri -sicurezza, equilibrio emotivo, differenza sessuale, -confronto con gli altri, collaborazione AUTONOMIA -capacità di scelte autonome nella concretezza dell’ambiente naturale e sociale -libertà di pensiero con rispetto delle divergenze personali -consapevolezza e responsabilità delle azioni nello spazio e nel tempo Saper scegliere avere un metodo di studio CONSAPEVOLEZZA Saper osservare Progettare Operare -rafforzamento delle competenze già maturate -acquisizione di nuove competenze attraverso attività ordinate in grado di sviluppare competenza linguistica e rappresentativa, iniziativa, immaginazione, intelligenza creativa per lo sviluppo del senso estetico e del pensiero scientifico -sviluppo delle capacità progettuali -orientamento scolastico e lavorativo Strumenti culturali Scuola dell’Infanzia,Scuola primaria e Scuola secondaria di 1°grado Avere coscienza di sé e degli altri 1. Identificazione sessuale 2. Differenziazione dei ruoli maschili e femminili 3. Sentimento del pudore 4. Reciprocità e amicizia 5. Condivisione di oggetti e significati Capacità di operare delle scelte (motivazione allo studio) 1. Acquisire la propria autonomia di iniziativa – indipendenza - responsabilità 2. Conoscere i propri limiti e le proprie possibilità 3. Conoscere i propri interessi 4. Sapere perché studiare 5. Sapere perché lavorare 6. Sapere perché cooperare Conoscere le proprie attitudini e interessi (saper studiare) 1. Saper programmare l’attività scolastica 2. Scegliere le attività extrascolastiche 3. Organizzare il proprio tempo Avere un metodo di studio 1. Sintetizzare i contenuti 2. Schematizzare i contenuti 3. Prendere appunti durante le lezioni 4. Memorizzare dati e informazioni Scuola Secondaria di 1°grado Conoscere la interdipendenza tra istruzione e professione 1. Distinguere i vari indirizzi scolastici 2. Distinguere i vari settori della formazione professionale 3. Distinguere le aree professionali 4. Analizzare le nuove professioni 5. Analizzare alcuni profili professionali 6. Individuare le caratteristiche produttive del territorio Preparazione della certificazione delle competenze per tutti gli allievi dei tre ordini di scuola SOGGETTI COINVOLTI NEL PROGETTO Soggetto privilegiato è la famiglia che ha un ruolo determinante nella formazione e nell’ orientamento dei giovani. Essa viene coinvolta nella soluzione di situazioni problematiche ed é puntualmente informata circa le scelte educativo didattiche e gli strumenti utilizzati dalla scuola. Quest’ultima fornisce alla famiglia un’informazione sistematica sia sul processo di crescita del ragazzo sia sul giudizio orientativo, sempre accompagnato da una attenta motivazione. Si stabiliscono, inoltre, accordi di reciproca collaborazione con: - scuole e istituti di istruzione secondaria di secondo grado, - centri di formazione professionale, - Ufficio del lavoro, - Associazioni ambientaliste, artigiane e professionali che operano sul territorio - Agenzie accreditate per l’orientamento: AGEFORMA ‘’PROGETTO DI TRANSIZIONE SCOLASTICA’’ RISULTATI ATTESI A conclusione del percorso gli alunni dovranno: 1. comprendere l’importanza del conoscere come motivazione all’apprendere 2. individuare le proprie potenzialità per trasformarle gradualmente in capacità, abilità e comportamenti responsabili e i propri limiti per poterli affrontare e superare 3. organizzarsi a livello operativo e di pensiero per rapportarsi agli altri (famiglia, scuola, amici, società) 4. acquisire un metodo come percorso di lavoro e come guida nella lettura del reale 5. auto orientarsi in modo consapevole nelle scelte riguardanti il contingente e le prospettive future, sapendole rapportare alle proprie attitudini, capacità, aspirazioni. INIZIATIVE DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO Per aiutare gli alunni nella scelta della scuola da frequentare dopo la licenza media, si promuoveranno le seguenti attività: Intervento, in orario curriculare, degli esperti dell’agenzia di formazione AGEFORMA operante sul territorio. Incontri pomeridiani tra i rappresentanti dei vari istituti scolastici presenti sul territorio e alunni della nostra scuola e famiglie per un’adeguata informazione circa i curricoli e gli sbocchi professionali offerti dalle diverse scuole. Le modalità degli incontri e il calendario sono stati organizzati in un incontro tra i referenti degli Istituti superiori e il gruppo di progettazione . Relativamente agli istituti dotati di particolari strutture e spazi ( Istituto tecnico Agrario, Istituto Professionale Alberghiero) si organizzeranno visite guidate per consentire agli alunni l’osservazione diretta degli ambienti OBIETTIVI FORMATIVI DEI TRE ORDINI DI SCUOLA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia deve consentire ai bambini, in situazioni di pari opportunità, di raggiungere traguardi significativi, desunti dai campi di esperienza e in linea con il profilo delle competenze in uscita e con gli Assi culturali, in grado di formare soggetti responsabili e attivamente partecipi della vita della comunità. L’organizzazione del lavoro consente di far acquisire e sviluppare progressivamente, attraverso: Asse dei linguaggi: Campi di esperienza: i discorsi e le parole; l’arte la musica e i “media” 1. le capacità senso percettive e gli schemi dinamici e posturali di base (camminare, correre, saltare, lanciare,…); 2. la coordinazione dei movimenti e la padronanza del proprio comportamento nell’interazione con l’ambiente; 3. la capacità di prestare attenzione ai discorsi degli altri; 4. la capacità di farsi capire dagli altri, pronunciando correttamente le parole, usando in modo corretto i verbi e formulando frasi di senso compiuto; di descrivere una situazione ad altri; di narrare eventi personali e piccole storie; riassumere una breve vicenda presentata sotto forma di lettura o di racconto; analizzare e commentare fatti e fenomeni di crescente complessità; 5. la capacità di rappresentare, utilizzando varie tecniche, la realtà scolastica ed extrascolastica; di trasformare, in drammatizzazioni, racconti ed eventi; di costruire maschere, giochi, dialoghi…; di ascoltare e riprodurre suoni, canti, musiche; di svolgere attività motorie e ritmiche; di inventare messaggi pubblicitari e comunicazioni brevi per il gioco della TV; Asse matematico – scientifico Campi di esperienza: numeri e spazio, fenomeni e viventi 6. la capacità di raggruppare, ordinare per criterio, contare, misurare e quantificare; utilizzare operativamente gli strumenti di misura; esplorare, occupare ed osservare il proprio ambiente; costruire modelli, schemi, disegni; saper porre in relazione; inventare seguendo regole formalizzate e condivise; 7. la capacità di riconoscere l’esistenza dei problemi e la possibilità di risolverli; di ricercare l’ordine nelle procedure; di ammettere di non sapere; di riconoscere di non aver capito e quindi della necessità di domandare; di essere disponibile al confronto e a modificare le proprie opinioni; di rispettare le persone e gli esseri viventi; di apprezzare gli ambienti naturali; 8. la capacità di osservare il proprio movimento e quello degli oggetti cogliendo la durata e la velocità, imparano a organizzarli nello spazio e nel tempo sviluppando una prima idea di contemporaneità. Asse storico – sociale Campi di esperienza: la conoscenza del mondo e cittadinanza e costituzione. 9. la capacità di riconoscere ed esprimere sentimenti; di rispettare le regole; di condividere, aiutare, cooperare, assumere ruoli e compiti; di condividere i valori della società; di riflettere sul comportamento e formulare valutazioni; 10. la capacità di scoprire le grandi domande dell’esistenza, attraverso una riflessione spontanea o guidata sugli accadimenti umani facilmente osservabili; di intuire i significati profondi della vita; 11. la capacità di riconoscere i ritmi del proprio corpo, sperimentare schemi posturali e motori e di adattarli situazioni diverse, rappresentarsi e rappresentare il corpo da fermo e in movimento; SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria si impegna a far conseguire e sviluppare atteggiamenti e comportamenti positivi nei confronti degli impegni scolastici e nei rapporti interpersonali con insegnanti, compagni e personale scolastico attraverso la PARTECIPAZIONE ATTIVA degli alunni alle attività scolastiche proposte, educando a: Asse dei linguaggi 1. esprimere le proprie opinioni in forma corretta ed in lingua italiana; 2. comunicare, oralmente e per iscritto, esperienze personali e contenuti di apprendimento; 3. riferire una comunicazione utilizzando codici e registri linguistici diversi; 4. utilizzare linguaggi NON VERBALI e facili strutture comunicative in lingua straniera; 5. usare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. 6. adoperare e produrre testi multimediali. Asse Matematico – scientifico e tecnologico 1. eseguire i calcoli con le quattro operazioni; 2. analizzare un fatto o un fenomeno; 3. acquisire regole, concetti, procedimenti; 4. utilizzare le competenze acquisite per risolvere problemi anche in situazioni non note; 5. formulare ipotesi e verificarne la validità; 6. comunicare le conoscenze apprese utilizzando il linguaggio specifico; anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. Asse storico - sociale 1. riconoscere, accettare ed applicare le regole della convivenza sociale e democratica; 1. discutere e dialogare accettando di prendere in considerazione le opinioni altrui 2. riferire sulla struttura dell’ordinamento politico e amministrativo dello Stato, nelle sue linee generali; 3. riconoscere le libertà fondamentali del cittadino, i suoi diritti e doveri; 4. leggere ed interpretare i segni del passato nel presente, cogliendone le differenze; 1. cogliere le caratteristiche e la complessità del contesto urbano,produttivo e sociale; 2. improntare la propria condotta ai valori di cooperazione, solidarietà e legalità; 3. portare a termine un lavoro e saper lavorare in gruppo; SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Compito della Scuola secondaria di 1° grado è quello di RINFORZARE, CONSOLIDARE, CONFERMARE, REALIZZARE, FAR ACQUISIRE, PROMUOVERE, EDUCARE ed INDURRE comportamenti ed atteggiamenti positivi, graduando le tappe di apprendimento, con riferimento alle Indicazioni Nazionali, organizzando e strutturando gli interventi didattici in UNITA’ di APPRENDIMENTO, caratterizzate da obiettivi specifici adatti e significativi per i singoli allievi, coerenti con il Profilo in uscita, gli Assi culturali, per agevolare e facilitare lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità, in funzione della certificazione delle Competenze. Asse dei linguaggi Padronanza della lingua italiana: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario . Utilizzare e produrre testi multimediali. PARTECIPAZIONE PRODUTTIVA alle attività scolastiche, sollecitando e sviluppando le seguenti competenze di Cittadinanza attiva : 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. dialogare esprimere la propria opinione lavorare insieme agli altri per portare a termine un lavoro accettare opinioni diverse dalle proprie accettare il «diverso» come persona giudicare senza pregiudizi accettare le norme della comunità scolastica e civile Asse matematico – scientifico e tecnologico Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche in forma grafica Cconfrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni Idividuare le strategie appropriate per la risoluzione dei problemi analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. Asse storico – sociale Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. PIANO ANNUALE delle ATTIVITÀ DIDATTICO/EDUCATIVE Il Piano annuale delle attività viene compilato all’inizio dell’anno scolastico, dopo l’individuazione dei prerequisiti in possesso degli alunni e degli interventi per colmare eventuali lacune che potrebbero ostacolare il processo formativo. Il documento programmatico viene aggiornato, se necessario, in occasione dei Consigli di Classe e Interclasse. SCUOLA dell’INFANZIA “ RODARI “ La scuola dell’infanzia “Rodari” ha, come filo conduttore del percorso didattico di quest’anno, l’ALIMENTAZIONE, quale metafora della vita, durante il quale ciascun bambino scoprirà qualcosa di nuovo da apprendere in maniera gioiosa e insieme agli amici. TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE I traguardi per lo sviluppo della competenza sono stati ricavati dalle Indicazioni Nazionali di recente pubblicazione e vanno considerati come standard minimi che i bambini devono conquistare alla fine del percorso formativo della scuola dell’infanzia. Li indicheremo sinteticamente sapendo che costituiscono livelli di padroneggiamento della competenza. IL SE’ E L’ALTRO per 3 anni: - prende coscienza della propria identità - si confronta con gli altri - riconosce le proprie emozioni - conosce la storia personale e familiare - acquisisce le regole della convivenza - si orienta nel tempo per 4 anni - è cosciente della propria identità - partecipa ad attività comuni - conosce la storia personale e le tradizioni familiari e della comunità - è consapevole delle regole di convivenza - conosce culture diverse - si orienta nel tempo per 5 anni: - è cosciente della propria identità - si confronta con gli altri - collabora con gli altri - conosce la storia personale e le tradizioni familiari e del territorio - è consapevole di avere diritti e doveri - è consapevole dell’esistenza di culture diverse - conosce l’organizzazione della propria città - si orienta nel tempo IL CORPO E IL MOVIMENTO per 3 anni: - riconosce la propria identità sessuale - riconosce i segnali del corpo - utilizza nuovi schemi posturali e motori - si rappresenta (schema corporeo) per 4 anni: - è consapevole della propria identità - riconosce segnali e ritmi corporei - padroneggia nuovi schemi posturali e motori - si rappresenta in stasi e in un contesto per 5 anni: - è cosciente della propria identità - adotta pratiche igieniche corrette per la salvaguardia della propria salute - padroneggia gli schemi posturali e motori coordinandosi con gli altri e in diverse situazioni - si rappresenta in stasi e in movimento in vari contesti ARTE, MUSICA, MEDIA per 3 anni: - si approccia ai linguaggi non verbali - utilizza tecniche creative - partecipa ad attività di ascolto e di produzione musicale per 4 anni : - si esprime attraverso linguaggi non verbali - usa tecniche creative - produce semplici sequenze sonoro-musicali per 5 anni: - padroneggia linguaggi non verbali - usa autonomamente tecniche creative - esplora alfabeti musicali - ascolta e produce musica DISCORSI E PAROLE per 3 anni: - ascolta racconti ed esperienze - comprende racconti ed esperienze - comunica emozioni ed esperienze per 4 anni: - ascolta racconti, esperienze, emozioni - comprende racconti, esperienze - comunica emozioni, esperienze, eventi - pone domande per 5 anni: - interagisce con gli altri nelle discussioni - comprende racconti, esperienze, emozioni - comunica emozioni, esperienze, racconti, eventi - utilizza il linguaggio in maniera creativa - mostra interesse per la lingua scritta - scopre l’esistenza di lingue diverse LA CONOSCENZA DEL MONDO per 3 anni: - si orienta nello spazio - scopre le funzioni del proprio corpo - osserva fenomeni naturali - classifica - quantifica per 4 anni: - si orienta nel tempo e nello spazio - stabilisce relazioni logiche - osserva il proprio corpo, gli esseri viventi, i fenomeni naturali e relativi cambiamenti 1. opera con misure e quantità 2. per 5 anni: - si orienta nel tempo e nello spazio - stabilisce relazioni logiche e causali - osserva il proprio corpo, gli esseri viventi, i fenomeni naturali e relativi cambiamenti e sa descriverli - conosce semplici strumenti tecnologici - opera con misure e quantità - formula ipotesi - mostra curiosità verso la realtà circostante e chiede spiegazioni AMBITO STORICO-GEOGRAFICO per 3 anni: - colloca le azioni quotidiane nel tempo della giornata - conosce la storia personale e familiare - osserva fenomeni naturali per 4 anni: - si orienta nel tempo e nello spazio - conosce le tradizioni familiari, della comunità - conosce ambienti diversi per 5 anni: - si orienta nel tempo e nello spazio padroneggiandolo - conosce la storia personale e le tradizioni familiari e del territorio - è consapevole dell’esistenza di culture diverse - conosce l’organizzazione della comunità OBIETTIVI SPECIFICI di APPRENDIMENTO IL SÉ’ E L’ALTRO per i bambini di 3 anni: - riconoscere la propria identità - rispettare gli altri - rispettare l’ambiente circostante - esprimere le proprie emozioni - riconoscere i ruoli nell’ambito familiare - riconoscere il ritmo della giornata - riconoscere la sequenza temporale: prima-poi - riconoscere semplici relazioni di: causa-effetto per i bambini di 4 anni: - rispettare le regole della vita comunitaria - controllare le proprie emozioni - riconoscere punti di vista diversi - riconoscere il proprio ruolo nell’ambito familiare - collaborare con gli altri - porre domande sulla diversità, sulla giustizia - riconoscere alcuni segni della propria cultura e di quella del territorio - mettere in ordine poche sequenze di una storia per i bambini di 5 anni: - collaborare con gli altri nel gioco e nelle attività comuni - esprimere le proprie esigenze e i propri sentimenti in modo adeguato - acquisire consapevolezza della propria storia personale, familiare e della comunità di appartenenza - confrontare le proprie opinioni con quelle altrui pacificamente - porre domande sull’esistenza del mondo, di Dio, sulla giustizia, sulla morale - riconoscere i segni della propria cultura e di culture diverse dalla propria - conoscere l’organizzazione sociale della propria città (servizi pubblici, istituzioni…) - orientarsi tra passato, presente e futuro - orientarsi nello spazio scolastico e negli ambienti conosciuti. IL CORPO E IL MOVIMENTO per i bambini di 3 anni: - rappresentare lo schema corporeo - riconoscere la propria identità sessuale - utilizzare schemi posturali e motori di base - riconoscere i bisogni del proprio corpo - conoscere elementari norme igieniche per i bambini di 4 anni: - rappresentare se stessi in maniera personalizzata - riconoscere ed esprimere bisogni corporei - padroneggiare schemi posturali e motori - discriminare gli stimoli percettivi dell’ambiente circostante - acquisire buone norme igieniche e alimentari per i bambini di 5 anni: - mettere in pratica norme igienico-sanitarie - conoscere le basi di una sana alimentazione - denominare e individuare le parti del corpo - controllare i propri movimenti coordinandoli in funzione di richieste diverse - rappresentarsi in contesti statici e dinamici - discriminare percettivamente le diverse stimolazioni sensoriali IMMAGINI, SUONI, COLORI per i bambini di 3 anni: - esprimersi attraverso il disegno - conoscere diverse tecniche di espressione - ascoltare prodotti musicali per i bambini di 4 anni: - utilizzare diverse tecniche di espressione - ampliare la conoscenza delle tecniche espressive - ascoltare e produrre semplici ritmi per i bambini di 5 anni: - padroneggiare le diverse tecniche creative - produrre immagini dell’ambiente conosciuto attraverso esperienze sensoriali - esplorare i primi alfabeti musicali - scoprire il paesaggio sonoro dell’ambiente circostante - produrre semplici ritmi musicali - descrivere immagini I DISCORSI E LE PAROLE per i bambini di 3 anni: - ascoltare racconti ed esperienze - comprendere racconti ed esperienze - comunicare bisogni, esperienze e racconti per i bambini di 4 anni: - ascoltare favole, storie, racconti - raccontare semplici storie ed esperienze - mostrare interesse per la lingua scritta - porre domande su storie ascoltate, esperienze vissute, curiosità rilevate per i bambini di 5 anni: - raccontare una storia ascoltata, un’esperienza vissuta usando un linguaggio adeguato - analizzare gli elementi di una storia - riconoscere la diversità linguistica - arricchire il lessico anche con termini specifici - ipotizzare significati di parole non note - comunicare agli altri sentimenti ed emozioni - approcciarsi alla lingua scritta - riflettere sulla lingua scoprendo rime, assonanze, analogie LA CONOSCENZA DEL MONDO per i bambini di 3 anni: - orientarsi nello spazio scolastico - conoscere gli elementari rapporti topologici (sopra-sotto, dentro-fuori, alto-basso..) - osservare i fenomeni naturali più semplici - classificare oggetti di uso quotidiano - quantificare oggetti di uso comune (di più-di meno, tanti- pochi) per i bambini di 4 anni: - padroneggiare i rapporti spaziali - collocare le azioni nell’arco della giornata e della settimana - utilizzare simboli per registrare fenomeni, eventi - confrontare quantità - chiedere spiegazioni sui fenomeni naturali per i bambini di 5 anni: - riconoscere la ciclicità del tempo - mettere in sequenza storie ed esperienze - individuare le posizioni nello spazio usando correttamente termini spaziali - stabilire relazioni causali - utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere osservazioni ed esperienze - osservare fenomeni naturali e organismi viventi - porre domande, chiedere spiegazioni, confrontare ipotesi - raggruppare secondo criteri diversi - confrontare e valutare quantità - utilizzare simboli per registrare fenomeni naturali - misurare tramite semplici strumenti MODALITÀ ORGANIZZATIVE Contesto Le attività si svolgeranno in gran parte con il gruppo classe e con piccoli gruppi all’interno della classe. Alcuni percorsi ed esperienze verranno svolte in intersezione con le altre sezioni della scuola. Metodologia I bambini verranno messi nella condizione di esplorare, ricercare, riflettere, rievocare, rappresentare le esperienze vissute attivando una didattica laboratoriale. Anche il gioco verrà ampiamente utilizzato come veicolo di apprendimento di conoscenze e di esercizio delle abilità e come contesto di verifica delle competenze acquisite. Attività Attività di routine, di riordino del materiale, di incarichi quotidiani, nel rispetto delle regole di vita sociale. Raccontare, descrivere di sé, delle proprie emozioni, delle proprie esperienze. Ascoltare racconti e suoni. Drammatizzare storie, imitare. Giochi liberi e giochi di gruppo. Espressioni grafiche, pittoriche e plastiche. Uscite e visite in città e nelle immediate vicinanze. Realizzazione di lavori comuni. Nella fase attuativa il progetto didattico annuale verrà differenziato all’interno delle sezioni curvandolo sul reale contesto di apprendimento e sulle conoscenze già possedute dagli allievi assumendo una consistenza densa di significato e reale nel rispondere ai bisogni di ciascun alunno. La personalizzazione consisterà nel fornire a ciascun bambino il sostegno e il rinforzo nel caso di problemi di apprendimento ma anche nell’offrire l’opportunità di approfondire e ampliare apprendimenti già acquisiti. VERIFICA La verifica avverrà a scadenza bimestrale e/o alla fine di ogni unità di apprendimento in modo che si possano recuperare più facilmente eventuali lacune SCUOLA PRIMARIA “ G MARCONI” CLASSI PRIME A-B-C ITALIANO STORIA GEOGRAFIA Ascolto e parlatoLettura e comprensioneScrittura Riconoscere rapporti di connessine temporale Orientamento 1. IL TESTO NARRATIVO: brevi storie di fantasia e reali, anche solo con immagini;riferire secondo l’ordine cronologico; brevi didascalie. 2- IL LINGUAGGIO POETICO: le filastrocche e le poesie. 1. IL TESTO DESCRITTIVO: la descrizione dell’esperienza:amici, oggetti, animali. 2. I TESTI REGOLATIVI: ordinare semplici sequenze. 1 – I FATTI NEL TEMPO: l’ordine cronologico, la successione, la contemporaneità, passato-presente-futuro, il rapporto causaeffetto. 2 – LE RUOTE DEL TEMPO il giorno, la settimana, i mesi, l’anno e le stagioni Utilizzare strumenti convenzionali per la misura del tempo 3 - MISURARE IL TEMPO: tempo lungo e tempo breve; la clessidra. Riflessione sulla lingua Leggere e utilizzare fonti storiche 1- Le vocali e le consonanti; l’alfabeto. 2- I suoni GL, GN, SC, QU, le sillabe, le parole, le frasi. 3- La punteggiatura, le qualità. 4- Le azioni, l’ordine nella frase. 4 – CAMBIAMENTI NEL TEMPO: le foto personali, di genitori e nonni; ricostruzione di brevi storie. 1- ORIENTARSI NELLO SPAZIO: gli organizzatori e i localizzatori spaziali, gli elementi fissi e mobili, gli spazi chiusi e aperti, i confini, i percorsi. Linguaggio della geograficità 3 – RAPPRESENTARE LO SPAZIO: la posizione degli oggetti nello spazio, i simboli e la legenda, il reticolo. Paesaggio 3 –IL PAESAGGIO INTORNO A NOI: paesaggi e caratteristiche; gli elementi naturali e artificiali di un ambiente. Regione e sistema territoriale 4 – LO SPAZIO E LE COSE: la funzione degli spazi: percorsi, casa, aula, palestra. INGLESE Ascolto – Parlato – Lettura – Scrittura Cultura 1 – LA SCUOLA: i saluti, le istruzioni, gli oggetti scolastici, i colori, il tempo meteorologico, i numeri entro il 10. 2 – LE FESTIVITA’: Halloween, la ricorrenza del Natale,la Pasqua, le stagioni, i canti. 3 – LA FAMIGLIA: i componenti della famiglia 4 – I GIOCATTOLI: giocattoli e giochi. CLASSI PRIME A-B-C MATEMATICA SCIENZE MUSICA ARTE E IMMAGINE Numeri, relazioni, dati e previsioni L’uomo, i viventi e l’ambiente Ascolto Esprimersi e comunicare 1. I NUMERI NEL MONDO REALE: i numeri naturali entro il 20; confrontare, ordinare e raggruppare oggetti; contare; addizioni e sottrazioni.. 2. NUMERI, OPERAZIONI E RAGIONAMENT I: esercitazioni di calcolo orale e scritto. 3. LE OPERAZIONI LOGICHE: semplici problemi con addizioni e sottrazioni. 4. RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI: grafici e raccolta di dati; confronto di grandezze.. 1 – I VIVENTI E I NON VIVENTI: ciclo vitale: i viventi; caratteristiche non viventi. 2 – I CINQUE SENSI. Esplorare e descrivere con oggetti e materiali 3 - I NON VIVENTI: classificazione di oggetti; materiali e composizione. Spazio e figura 1- Localizzare oggetti nello spazio. 2- Le principali figure geometriche dello spazio. 3- Semplici percorsi. 4- Il reticolo. CLASSI IIA-IIB- IIC – IID 1- SUONI CON IL CORPO: giochi con la voce, i gestisuono, ascolto di brani musicali. 2 – GLI AMBIENTI SONORI: ascolto e discriminazione di suoni ed ambienti diversi: la casa, la scuola, la strada.. 3 –PAROLE E SUONI: il ritmo nelle filastrocche; i suoni della natura; i suoni artificiali; la voce umana.. 4 – VIVERE LE EMOZIONI: il valore comunicativo della musica. 1 – il valore comunicativo del colore. 2 – i colori primari e secondari. 5. semplici composizioni con tecniche diverse. Osservare e leggere le immagini 1. Le forme. 2. Le figure fantastiche. 3. Le espressioni del volto. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo 1. Le parti del corpo e la relazione con l’ambiente. 2. I giochi e le regole. 3. L’espressività corporea. 4. Conoscenza e uso dello spazio palestra. ITALIANO Ascolto e parlato-Lettura e comprensione-Scrittura 5. IL TESTO NARRATIVO: le storie, le storie di fantasia e reali, i personaggi di una storia,le storie senza finale, la tecnica per inventare storie, le storie da riscrivere. 2- IL LINGUAGGIO POETICO: le filastrocche e le storie in rima, le poesie. 6. IL TESTO DESCRITTIVO: le parole per descrivere, la descrizione di oggetti, persone e animali, la descrizione dell’esperienza 7. I TESTI ESPOSITIVI E PRAGMATICI: la cartolina, la lettera, i biglietti di invito, le istruzioni, le locandine e gli avvisi. Riflessione sulla lingua 1- L’ordine alfabetico, i suoni simili, i suoni della C e della G , la lettera H, i nomi. 2- I suoni GL, GN, SC, QU, le doppie, la concordanza, gli aggettivi.. 3- Le sillabe, la punteggiatura, l’apostrofo, l’accento, le azioni. 4- Il verbo: passatopresente- futuro, l’ortografia dei verbi essere e avere, la frase minima, l’ordine nella frase. STORIA GEOGRAFIA INGLESE Organizzazione delle informazioniStrumenti concettualiProduzione scritta e orale Orientamento Ascolto – Parlato – Lettura – Scrittura - Cultura 1 – I FATTI NEL TEMPO: l’ordine cronologico, la successione, la contemporaneità, il rapporto causa-effetto, la linea del tempo 2 - LE RUOTE DEL TEMPO: il giorno, la settimana, i mesi, l’anno e le stagioni. 3 - MISURARE IL TEMPO: la durata, la misura del tempo, l’orologio e il calendario. 1- ORIENTARSI NELLO SPAZIO: i localizzatori spaziali, gli elementi fissi e mobili, gli spazi chiusi e aperti, i confini, i punti di riferimento, i percorsi. Linguaggio della geograficità 3 – RAPPRESENTARE LO SPAZIO: la posizione degli oggetti, la pianta, la riduzione in scala, i simboli e la legenda, la mappa, il reticolo e le coordinate. Paesaggio Uso delle fonti 4 – CAMBIAMENTI NEL TEMPO: le fonti storiche, la ricostruzione del passato, la storia personale. CLASSE II A – IIB – IIC – IID 3 –IL PAESAGGIO INTORNO A NOI: gli elementi naturali e artificiali del paesaggio, i paesaggi di montagna, di collina, di pianura, del mare. Regione e sistema territoriale 4 – LO SPAZIO E LE COSE: la funzione degli spazi, gli spazi pubblici e privati. 1 – LA SCUOLA: i saluti, le istruzioni, gli oggetti scolastici, i colori, i numeri entro il 20. 2 – IL NATALE: la ricorrenza del Natale, i mesi, le stagioni, i cibi. 3 – LA FAMIGLIA: i componenti della famiglia, la casa, i vestiti. 4 – LA PAQUA: la ricorrenza della Pasqua, gli animali, il tempo meteorologico. CLASSI III A - III B - III C – III D CLASSI IVA – IVB – IVC – IVD ITALIANO ARTE E IMMAGINE MATEMATICA INGLESE Ascolto e parlato, lettura e comprensione, scrittura. 1. Le regole del racconto. 2. I generi del racconto: il racconto fantasy, il racconto d’avventura, il mito, il racconto autobiografico. 3. Leggere e fare poesie. 4. Descrivere persone e ambienti. 5. Il testo informativo. 6. Il testo regolativo:il regolamento. Riflessione sulla lingua 1. La comunicazione: elementi essenziali, segni e codici. 2. Le principali convenzioni ortografiche; i segni interpuntivi; il discorso diretto e indiretto. 3. Uso del dizionario; le relazioni tra le parole sul piano dei significati; i meccanismi di formazione e derivazione delle parole (somiglianze e differenze). 4. Le parti invariabili del discorso: gli articoli determinativi, indeterminativi, partitivi; i nomi; l’aggettivo qualificativo e i suoi gradi; i pronomi personali e le particelle pronominali; gli aggettivi e i pronomi possessivi, dimostrativi, indefiniti, numerali, esclamativi e interrogativi, i verbi (tempi finiti e indefiniti). 1. Le parti variabili del discorso: avverbi, preposizioni, congiunzioni, esclamazioni. 2. Gli elementi basilari della frase. 3. La frase espansa: il complemento oggetto. Esprimersi e comunicare. Osservare e leggere le immagini. Comprendere e apprezzare le opere d’arte. 1. Gli elementi del linguaggio visuale: punto, linea, colore, forma, luce, piani. 2. I generi e le forme del linguaggio visuale: il dipinto, il paesaggio, la natura morta, il ritratto, la fotografia. 3. Le tecniche: il puntinismo, la linea, il collage, il frottage. 4. I quadri d’autore: analisi e lettura. Numeri 1. I numeri naturali entro le hk.; le quattro operazioni e le relative proprietà; procedure e strategie per il calcolo rapido; relazioni tra i numeri naturali (multipli, divisori,numeri primi). 1. Le frazioni: complementari ed equivalenti; la frazione di un numero; le frazioni decimali. 2. I numeri decimali: il valore posizionale e le quattro operazioni. Ascolto, parlato, lettura, scrittura e riflessione sulla lingua. 1. Starter: saluti, presentazione, colori, numeri entro il 100, giorni della settimana, mesi, stagioni, numeri ordinali entro il 31, alfabeto. 2. My body: le parti del corpo e del viso, aggettivi, verbo avere (simple present), strutture linguistiche atte a descrivere. 3. Food and drink: lessico relativo al cibo e alle bevande, strutture per descrivere i propri gusti alimentari, le proprie sensazioni e i propri stati d’animo, il verbo essere (simple present). 4. Home: lessico relativo a arredi e oggetti domestici, strutture per descrivere ambienti e localizzare oggetti e persone, le preposizioni. 5. Clothes: lessico relativo ai capi d’abbigliamento, strutture atte a descrivere l’abbigliamento proprio e altrui, il present continuous. 6. My daily routine: lessico relativo all’orologio, alle parti del giorno, alle azioni quotidiane, strutture per parlare della propria routine, il simple present dei verbi. 7. Festivals: elementi di civiltà e lessico relativi ad Halloween, Christmas, Easter; formule augurali. Spazio e figure 3. Le trasformazioni geometriche: riduzioni in scala, traslazioni, rotazioni e simmetrie. 4. La geometria del piano: rette, segmenti, semirette, angoli, poligoni. 5. Classificazione di triangoli, quadrilateri e parallelogrammi. 6. Il perimetro e l’area delle principali figure geometriche. Relazioni, dati e previsioni 1. Le relazioni e i problemi:analisi e individuazione dei dati utili, loro classificazione e rappresentazione in grafici e tabelle; risoluzione di problemi con una domanda e più operazioni; la compravendita. 2. La misura: le misure di lunghezza, le misure di capacità, le misure di massa e le misure SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 1. Gli schemi motori di base: orientamento, misurazione e organizzazion e spaziotemporale, schemi motori in percorsi strutturati e liberi. 2. I giochi di squadra: giochi di movimento e presportivi, le regole e il rispetto reciproco, il fair play. 3. L’espressione corporea: adeguati comportament i e stili di vita salutistici, il mimo e la gestualità. di valore; conversioni tra unità di misura. 3. L’indagine statistica: la moda, la media e la mediana. CLASSI IVA – IVB – IVC – IVD TECNOLOGIA STORIA USO DELLE FONTI 1 IMPARA COME FANNO GLI STORICI Gli strumenti dello storico, il grafico temporale, le fonti. Gli indicatori di civiltà e la riorganizzazione delle informazioni. ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI 2 LE CIVILTA’DEL VICINO ORIENTE DAL IV AL I MILLENNIO A. C. Gli indicatori di civiltà e la riorganizzazione delle informazioni, la civiltà dei Sumeri, la civiltà degli Egizi e del Medio Regno, la civiltà degli Assiri, i Babilonesi nel I Millennio a. c STRUMENTI CONCETTUALI 3 LE ANTICHE CIVILTA’ DEL MEDITERRANEO ORIENTALE NEL II E I MILLENNIO Le civiltà Cretesi ,la civiltà Ebrea e Fenicia, le caratteristiche geografiche,rapporto passato presente. PRODUZIONE SCRITTA E ORALE 4 LE CIVILTA’ DEI GRECI TRA IL II E IL I MILLENNIO I Micenei nel II millennio a. C., la civiltà Greca nel V sec. a. C.,costruzione del concetto di colonia, i Greci nei tre periodi. GEOGRAFIA ORIENTAMENTO 1 ORIENTARSI SULLE CARTE GEOGRAFICHE Utilizzo della bussola, punti cardinali. Meridiani e parallele, le coordinate geografiche, la riduzione in scala, i simboli e la legenda diversi tipi di carte geografiche. LINGUAGGI DELLA GEO – GEOGRAFICITA’ 2 IL SISTEMA TERRITORIALE: ELEMENTI FISICI E ANTROPICI. Gli elementi del territorio:morfologia, idrografia, flora, fauna, opere dell’uomo, gli elementi fisici del territorio italiano. PAESAGGIO 3 REGIONI E SISTEMI TERRITORIALI L’Italia politica:regioni, province, comuni. L’Italia in Europa e nel mondo,l’Unione Europea, le città in Italia. REGIONI E SISTEMA TERRITORIALE 4 CONOSCIAMO IL TERRITORIO Le regioni morfologiche:alpina, appenninica, collinare, il carsismo, i vulcani. SCIENZE ESPLORARE E DESCRIVERE CON OGGETTI MATERIALI 1 IL METODO DEGLI SCIENZIATI Procedura induttiva e deduttiva per capire i fenomeni e la realtà. OSSERVAZIONE E SPERIMENTAZIONE SUL CAMPO 2 ACQUA, ARIA, ELEMENTI PER LA VITA Aria come atmosfera, le proprietà, come aria che respiriamo. L’acqua e le sue proprietà, elemento naturale e costruttivo per i viventi. L’UOMO I VIVENTI E L’AMBIENTE 3 VEGETALI E ANIMALI CONOSCENZA, DELL’AMBIENTE Varietà dei vegetali, la classificazione, relazione con l’ambiente e con l’uomo, animali, classificazione, relazione, ambiente, uomo, ecosistema e catena alimentare, adattamento ed estinzione. MUSICA VEDERE E OSSERVARE 1 UTILIZZARE LE TECNOLOGIE E LINGUAGGI MULTIMEDIALI Introduzione alla tecnologia, analisi, conoscenza e funzionamento di oggetti di uso quotidiano. CONOSCERE I SISTEMI DI NOTAZIONE CONVENZIONALI E NON 1 GLI EVENTI SONORI Giochi ed esperienze per memorizzare suoni vicini, notazioni ritmiche, le pulsazioni, leggere e produrre sequenze ritmiche. PREVEDERE E IMMAGINARE 2 TECNOLOGIA E STORIA Conoscere e realizzare invenzioni e scoperte dell’antichità. LE RISORSE ESPRESSIVE DELLA VOCE 2 COMPRENDERE E ASCOLTARE Costruire con l’immagine, dialoghi,canti, sonorizzazioni, racconti musicali,avvicinarsi alla conoscenza di note e strumenti musicali. INTERVENIRE E TRASFORMARE. 3 PROGETTARE ED ESEGUIRE Realizzazione ,ricerche e approfondimenti interdisciplinari con il supporto di linguaggi tecnici e motori di ricerca. LA STRUTTURA DEL LINGUAGGIO MUSICALE 3 ASCOLTARE E INVENTARE Associare un personaggio di una fiaba allo strumento che lo rappresenta, riconoscere e nominare i principali strumenti musicali. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “F. TORRACA” Compito della Scuola secondaria di 1° grado è quello di RINFORZARE, CONSOLIDARE, CONFERMARE, REALIZZARE, FAR ACQUISIRE, PROMUOVERE, EDUCARE ed INDURRE comportamenti ed atteggiamenti positivi, graduando le tappe di apprendimento,con riferimento alle Indicazioni Nazionali, organizzando e strutturando gli interventi didattici in UNITA’ di APPRENDIMENTO, caratterizzate da obiettivi specifici adatti e significativi per i singoli allievi, coerenti con il Profilo in uscita, gli Assi culturali, per agevolare e facilitare lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità, in funzione della certificazione delle Competenze. Asse dei linguaggi Padronanza della lingua italiana: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. Utilizzare e produrre testi multimediali. PARTECIPAZIONE PRODUTTIVA alle attività scolastiche, sollecitando e sviluppando le seguenti competenze di Cittadinanza attiva : 4. dialogare 5. esprimere la propria opinione 6. lavorare insieme agli altri per portare a termine un lavoro 7. accettare opinioni diverse dalle proprie 8. accettare il «diverso» come persona 9. giudicare senza pregiudizi 10. accettare le norme della comunità scolastica e civile Asse matematico – scientifico e tecnologico Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche in forma grafica confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni individuare le strategie appropriate per la risoluzione dei problemi. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. Asse storico – sociale Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. ITALIANO Classe 1^ Letture “Accoglienza” 1. Alla scoperta dei generi: la favola – la fiaba – Classe 2^ 1. Alla scoperta dei generi: il racconto di fantasia- il racconto di fantasmi – il Classe 3^ 1. Alla scoperta dei generi: il racconto fantastico l’avventura- la fantasy. 2. I grandi temi del vivere e del convivere: gli affetti famigliari- i rapporti con gli altri: a scuola– divertirsi insieme – obiettivo natura: gli animali. 3. La voce dei poeti: la poesia. 4. Il cammino dell’uomo: viaggio nella Storia. 5. Il mito e l’epica classica. 6. Invito alla lettura: la narrativa. 7. Riflessione sulla lingua: la comunicazione – la fonologia –l’ortografia 2. 3. 4. 5. 6. 7. – la morfologia. 8. racconto horror – il racconto comico e umoristico. I grandi temi del vivere e del convivere: la forza dell’amicizia – I rapporti con gli altri: vivere in società – sport e alimentazione - obiettivo ambiente: terra acqua, aria. La voce dei poeti: la poesia. Il cammino dell’uomo: viaggio nella storia. L’epica cavalleresca. Il panorama letterario: dalle origini al Settecento. Invito alla lettura: la narrativa. Riflessione sulla lingua: la sintassi della frase semplice. Tipologie testuali: il testo narrativo- il testo descrittivo – il testo regolativo – Tipologie testuali: il testo espositivo - gli strumenti l’autobiografia – la lettera del poeta – la parafrasi. personale - la comunicazione elettronica - il testo descrittivo gli strumenti del poeta – il commento. GEOGRAFIA / STORIA 2. 3. 4. 5. 6. 7. e surreale- il racconto di fantascienza – giallo; Il romanzo: storico - sociale – psicologico – di formazione. I grandi temi del vivere e del convivere: adolescenza e adolescenze – i rapporti con gli altri: in difesa dei diritti umani – la cultura della pace e della legalità – Obiettivo attualità: temi e problemi) La voce dei poeti: la poesia Il cammino dell’uomo: viaggio nella storia Il panorama letterario: dall’ottocento ai giorni nostri. Invito alla lettura: la narrativa Riflessione sulla lingua: la sintassi della frase complessa. Classe 1^ 1. Per comprendere la geografia:orientamento carte, scale. 2. Per comprendere il paesaggio. 3. Il territorio europeo. 4. L’Europa e il mare. 5. Dall’Europa all’Unione europea. 6. Europei e Italiani. 7. Dove vivono gli Europei. 8. L’economia europea: il settore primario – secondario – terziario. 9. L’Europa vicina: le regioni italiane. Classe 1^ 1. L’eredità della preistoria e delle prime civiltà. 2. L’eredità della civiltà greca. 3. L’eredità della civiltà romana. 4. La caduta dell’Impero romano d’Occidente. 5. Occidente e Oriente. 6. La civiltà islamica. 7. La società feudale e la lotta per le investiture. 8. L’età di Carlo Magno. 9. L’Europa dopo il Mille e i Comuni italiani. 10. Le guerre di religione –le crociate. 11. Il lungo tramonto del Medioevo. 12. L’Europa e l’Italia nel Quattrocento. Classe 2^ 1. Raccordo con la classe prima: gli strumenti della geografia. 2. La Penisola Iberica. 3. La regione francese e il Benelux. 4. La regione germanica e alpina. 5. La regione britannica. 6. L’area nordica. 7. La regione centroorientale. 8. La Penisola balcanica. 9. La regione russa. Classe 2^ 1. L’Umanesimo e il Rinascimento. 2. Le scoperte geografiche e la conquista. 3. L’espansione demografica ed economica. 4. Carlo V e la fine della libertà italiana. 5. La Riforma protestante. 6. La Riforma cattolica e la Controriforma. 7. L’epoca delle guerre di religione. 8. L’assolutismo francese e la rivoluzione inglese. 9. Il secolo dei lumi. 10. La Rivoluzione francese. 11. Napoleone Bonaparte. 12. L’età della Restaurazione. 13. La prima rivoluzione industriale. 14. Le rivoluzioni del 1848. 15. L’unificazione italiana e tedesca. 16. L’Italia unita. Classe 3^ 1. Noi e la terra. 2. Clima e climi. 3. Un mondo di ambienti. 4. La popolazione. 5. Città e campagna. 6. Il villaggio globale. 7. Continenti e Nazioni del Mondo: Asia – Africa –America – Oceania. Classe 3^ 1. La seconda rivoluzione industriale. 2. Il mondo nell’età dell’imperialismo. 3. L’Italia nell’età giolittiana. 4. La prima guerra mondiale. 5. L’Italia tra le due guerre: il fascismo. 6. La rivoluzione russa. 7. Il 1929 e la crisi degli Stati liberali. 8. La Germania di Hitler: il nazismo. 9. La seconda guerra mondiale. 10. Il mondo nell’epoca della guerra fredda. 11. Decolonizzazione e sottosviluppo. 12. L’Italia repubblicana. 13. Il terzo dopoguerra. 14. L’economia mondiale e il welfare state. 15. La globalizzazione e la terza rivoluzione industriale. 16. La crisi della prima repubblica. MATEMATICA E SCIENZE Classe 1^ Classe 2^ Classe 3^ 1. Aritmetica: numeri naturali, 3. Aritmetica: numeri 5. Algebra: i numeri relativi, sistemi di numerazione, razionali e irrazionali, calcolo letterale, identità ed operazioni aritmetiche in N, operazioni in R, numeri equazioni, elementi di potenze, espressioni complessi, radice quadrata, geometria analitica, numeriche, divisibilità, rapporti e proporzioni, elementi di calcolo della frazione e sua operatività, applicazione delle probabilità, elementi di problemi: analisi e strategie proporzioni nei problemi, le statistica. risolutive, rappresentazioni funzioni matematiche, 6. Geometria: circonferenza e grafiche. proporzionalità diretta ed cerchio, poligoni inscritti e 2. Geometria: enti geometrici inversa. circoscritti alla fondamentali, angoli, 4. Geometria: le figure circonferenza, geometria poligoni. geometriche piane, dello spazio: poliedri e perimetro ed aree, il solidi di rotazione. Teorema di Pitagora e sue applicazioni, trasformazioni geometriche.La similitudine e i teoremi di Euclide. 7. La materia: la struttura 9. Il corpo umano: Conoscere 12. Corpo umano: della materia e i suoi stati l’anatomia e la fisiologia l’anatomia e la fisiologia di aggregazione, i concetti degli apparati del corpo del sistema neurodi calore e di temperatura, umano, le principali norme endocrino, l’anatomia e la le caratteristiche dell’aria, di igiene e di prevenzione. fisiologia dell’apparato dell’acqua e del suolo. riproduttore, le principali 10. L’alimentazione: le norme di igiene e di 8. Gli esseri viventi: le caratteristiche degli prevenzione. Elementi di genetica: caratteristiche degli esseri alimenti, le linee guida per 13. viventi, le relazioni che una corretta alimentazione, la struttura e la funzione legano tra loro gli esseri le principali malattie degli acidi nucleici, le leggi viventi, le relazioni tra gli metaboliche. di Mendel, le principali esseri viventi e l’ambiente malattie ereditarie. esterno, le problematiche 11. Moto ed equilibrio di 14. La terra nell’universo: relative alla salvaguardia un corpo: Conoscere lo stato l’origine e la struttura della dell’ambiente e della salute di moto e di equilibrio di un terra, i movimenti della dei viventi. corpo e relative leggi, il terra e relative concetto di forza, le conseguenze, il sistema caratteristiche delle leve. solare, fenomeni endogeni ed esogeni della terra, la storia della vita sulla terra. 15. L’energia: l’energia e le sue forme, le fonti energetiche, la questione energetica.. INGLESE Classe 1^ -Salutare, presentare se stessi e gli altri -Chiedere e dare informazioni personali -Identificare, localizzare e descrivere persone e cose – Esprimere quantità -Chiedere e dire l’ora -Parlare di abilità e capacità -Chiedere e dire il prezzo -Esprimere il possesso -Parlare di azioni quotidiane - Conoscere gli aspetti geografici principali del Paese di cui si studia la lingua Classe 2^ Classe 3^ -Chiedere e parlare di azioni quotidiane Descrivere se stessi e gli altri -Offrire qualcosa, accettare, rifiutare -Telefonare -Chiedere e dare informazioni stradali -Parlare di azioni in corso di svolgimento --Parlare di condizioni atmosferiche -Raccontare esperienze al passato -Redigere una lettera -Conoscere gli aspetti culturali del Paese di cui si studia la lingua, confrontandoli con la L1 -chiedere e parlare di azioni passate -Parlare di azioni future -Confrontare cose e persone -Formulare ipotesi -Dare consigli -Parlare di eventi accaduti di recente -Conoscere gli aspetti socioculturali del Paese di cui si studia la lingua FRANCESE Classe 1^ Classe 2^ Classe 3^ -Salutare -Identificare un oggetto - Presentarsi -Presentare qualcuno -Esprimere gusti e preferenze -Parlare del tempo libero -Descrivere una persona (fisico e carattere) -Domandare e dire l’età -Domandare e dire la nazionalità -Parlare della famiglia -Esprimere l’appartenenza -Parlare delle vacanze -Conoscere gli aspetti geografici principali della Francia -Chiedere e dire l’ora -Parlare delle attività quotidiane -Ordinare una colazione al bar -Le stagioni e i mesi Parlare del tempo atmosferico -Esprimere le sensazioni -Descrivere la propria stanza -Collocare gli oggetti nello spazio -Parlare di progetti imminenti -Raccontare fatti recenti -Conoscere gli aspetto culturali di vita quotidiana della Francia confrontandoli con quelli italiani -Descrivere la propria abitazione -Presentare la famiglia -Esprimere le proprie opinioni -Fare paragoni -Fare acquisti -Ordinare al ristorante -Prenotare una stanza d’albergo -Chiedere e dare indicazioni stradali -Conoscere gli aspetti socioculturali della Francia MUSICA classe 1^ Classe 2^ Classe3^ La notazione musicale (il pentagramma, le note, la chiave.) Le figure e le pause, le alterazioni, il suono e le sue caratteristiche, esecuzione di esercizi ritmici e melodici con la voce e con uno strumento. Ascolto di semplici brani del repertorio classico, fiabe e favole musicali, la classificazione degli strumenti. La notazione musicale (il pentagramma, le note, la chiave.) Le figure e le pause, le alterazioni, il suono e le sue caratteristiche, la scale maggiore e minore, la sincope esecuzione di canti ad una sola voce, esecuzione di brani strumentali a più voci. Ascolto di brani relativi alle epoche storiche da sviluppare Le alterazioni, la scale maggiore e minore, la sincope, il punto di valore, la legatura di valore, di frase e di portamento. Ascolto di brani di autori classici, dell’800 e ‘900, la musica leggera, la musica jazz, la musica nella pubblicità la musica folkloristica e popolare, esecuzione di brani vocali e strumentali. SCIENZE MOTORIE classe 1^ Classe 2^ Classe3^ UA 1 Conoscenza di sé e relazione con gli altri e l’ambiente. UA 2 Sviluppo delle capacità condizionali per il UA 1 Presa di coscienza del proprio stato di efficienza fisica attraverso il miglioramento delle capacità condizionali. UA 2 Consolidamento delle UA 1 Sviluppo delle capacità condizionali e metodi di allenamento. UA 2 Sviluppo delle capacità coordinative: anticipazione e fantasia raggiungimento del benessere psico-fisico UA 3 Consolidamento delle capacità coordinative UA 4 Elementi tecnici e regolamentari di alcuni sport. capacità coordinative. UA 3 Consolidamento delle capacità coordinative. UA 4 Elementi tecnici e regolamentari di alcuni sport. motoria. UA 3 Tecniche relazionali che valorizzano le capacità espressive e comunicative. TECNOLOGIA classe 1^ Classe 2^ Classe3^ Osservazione tecnica di semplici oggetti Linguaggi e tecniche grafiche : disegno di base, strumenti per disegnare, misure e misurazioni. Costruzione di figure geometriche semplici. Rappresentazione grafica dei dati. Produzione e trasformazione dei Materiali. Educazione ambientale ed educazione alla salute. Utilizzare il software di Office. Analisi tecnica di semplici oggetti. Tecnologia dei materiali. Educazione ambientale ed educazione alimentare. Proiezioni ortogonali di figure geometriche, piane e solide. Utilizzare il software di Office. Fonti e forme di energia. Produzione e trasporto dell’elettricità. I mezzi di comunicazione. Le TIC (Tecnologie di Informazione e Comunicazione ). Elementi di elettrotecnica. Il settore agroalimentare. Orientamento e mondo del lavoro. Assonometrie, scale di proporzione, quotatura. ARTE E IMMAGINE classe 1^ Classe 2^ Classe3^ La comunicazione visiva Gli elementi del linguaggio visivo Paradigmi del percorso dell'arte nei secoli dalla Preistoria al Medioevo Il linguaggio visivo Gli elementi della composizione Paradigmi del percorso dell'arte nei secoli dal '400 al '700 La composizione visiva Lettura critica dell'opera d'arte Paradigmi del percorso dell'arte nei secoli dall' '800 ad oggi CITTADINANZA E COSTITUZIONE classe 1^ Classe 2^ Classe3^ I U. A. LE REGOLE PER VIVERE INSIEME: La società; Le culture; Le differenze culturali; norme sociali e norme giuridiche; II U. A.: INSIEME NELLA SCUOLA: La mia classe;la mia scuola;il diritto –dovere di imparare; il fenomeno dell’abbandono della scuola; l’articolo 3 della Costituzione italiana;la struttura della scuola italiana;le regole della scuola;gli organi di governo della scuola III U. A. INSIEME NEL COMUNE: Il mio paese, la mia città, il comune, gli organi del Comune, circoscrizioni e municipalità IV U.A: INSIEME NELLE COMUNITA’ PIÙ GRANDI: LA Provincia,gli organi della provincia,la città metropolitana, la Regione, le regioni a statuto speciale, le regioni a statuto ordinario, gli organi della regione, la disciplina degli statuti regionali I U. A. LE REGOLE PER VIVERE INSIEME: La società; Le culture; Le differenze culturali; norme sociali e norme giuridiche; il diritto; la Costituzione II U.A: L’UNIONE EUROPEA: Le origini dell’integrazione europea; La CECA, l’Euratom e la CEE; il mercato unico; le nascita dell’unione europea, il trattato di Maastricht; l’unione economica e monetaria; il trattato di Nizza; l’Europa a 27; dalla Costituzione europea al trattato di Lisbona; le istituzioni dell’Unione Europea,il Parlamento europeo; la Commissione europea; la Corte di giustizia, le norme comunitarie. III U.A. CITTADINI DEL MONDO: LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI: La salvaguardia della pace nel mondo; le attività dell’ONU; i principali organismi dell’ONU; le agenzie dell’ONU; le organizzazioni non governative; Amnesty International; Croce rossa, medici senza frontiere e le altre organizzazioni umanitarie. IV U.A. I DITITTI UMANI La dichiarazione universale dei diritti I U. A. LE REGOLE PER VIVERE INSIEME: La società; Le culture; Le differenze culturali; norme sociali e norme giuridiche; il diritto; la Costituzione II U.A. STATO E COSTITUZIONE Stato, popolo e nazione; il territorio e la sovranità; forme di governo e forme di Stato; la nascita della repubblica italiana e la costituzione, lo Statuto albertino; il fascismo; dall’assemblea costituente alla costituzione; Costituzione formale e Costituzione materiale, il diritto di voto, il diritto di associarsi in partiti. III IL PARLAMENTO E LA FORMAZIONE DELLE LEGGI La struttura del Parlamento; le elezioni delle camere; i sistemi elettorali, i parlamentari; Il funzionamento delle Camere, la gerarchia delle dopo la riforma costituzionale, l’autonomia legislativa, il federalismo fiscale. umani; il tribunale europeo dei diritti umani,la carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea; I diritti umani nella costituzione italiana; Amnesty International, la Corte penale internazionale. norme giuridiche,la formazione delle leggi e dei decreti legge; il processo di revisione costituzionale e le leggi costituzionali; le revisioni costituzionali dal 1948 ad oggi; le altre funzioni del parlamento; la funzione di controllo; la funzione di bilancio; il Parlamento in seduta comune, il referendum. IV GLI ALTRI ORGANI COSTITUZIONALI Il Presidente della Repubblica; l’elezione; i requisiti per l’elezione, durata della carica e supplenza, poteri e responsabilità del Presidente della Repubblica, il Governo, la struttura del Governo, il presidente del Consiglio,il Consiglio dei ministri, i ministri,altri componenti del governo, la formazione del governo il potere normativo del governo, la Magistratura,il diritto alla giustizia, la giustizia civile,la giustizia penale, la giustizia amministrativa, la Corte costituzionale. RELIGIONE classe 1^ Classe 2^ Classe3^ 1 U.A. LE GRANDI 1 U.A. ALLA RICERCA DEL 1 U.A. UN PROGETTO DOMANDE E LE RISPOSTE FONDATORE D’AMORE NEL TEMPO 1. Gesù origine del 1. L’amore di Dio 1. La storia cristianesimo 2. Un Dio che crea 2. Le origini 2. Testimonianze storiche 3. Un progetto possibile 3. Lo spazio 3. Il profeta potente in opere e 4. Un uomo che si 4. Il tempo e il rito parole allontana 4. Uomo e Dio 5. I racconti del mondo 5. La legge del popolo: 6. Dalle storie ai libri 5. Uno sguardo sul mondo il Decalogo 2 U.A. IL CRISTIANESIMO 2 U.A. PERCORSO D’AMORE 2 U.A. VERSO L’AMORE E LE ALTRE FEDI 1. La comunità: il volto degli 1. Sappiamo e crediamo amici 2. Fidarsi di qualcuno 2. La comunità dei cristiani 3. La fede nell’Islam 3. La comunità in cammino 4. La fede nell’induismo 4. I viaggi di Paolo 5. Il bene promesso dal 5. Le comunità crescono Buddha 3 U.A. I SACRAMENTI 1. Segni, simboli e sacramenti 3 U.A. L’ALLEANZA DI 2. Il corpo e il sangue di Gesù DIO CON UN POPOLO: 3. Il sacramento che fa la UNA STORIA DI Chiesa SALVEZZA 4. Il Battesimo 1. Una promessa 5. La Confermazione 2. La fede come coraggio 6. La Riconciliazione 3. La fede come rischio 4 U.A. AGIRE NELLA STORIA 4. La fede come 1. La comunità cristiana intelligenza 2. La missione 5. La storia d’Israele 3. L’incontro con il mondo 4 U.A. GESU’ IL MESSIA 4. Il tempo dei monaci 1. La storia del Messia 5. Il tempo di Francesco 2. La nascita di Gesù 5 U.A. INCONTRI CON LE 3. Gesù e lo Spirito di RELIGIONI Dio 1. Il Concilio Ecumenico 4. Gesù, un maestro Vaticano II 5. Gesù conosce Dio 2. Incontro con l’ebraismo 6. Gesù un uomo che 3. Incontro con l’islam prega 4. Incontro con l’induismo 5 U.A. GESU’ SALVATORE 5. Incontro con il buddismo 1. Gesù, segni e miracoli 6. Gli incontri di Assisi 2. Gesù soffre e muore 3. Un uomo risorto perché era Dio 4. I Vangeli PIU’ GRANDE 1. La legge del cuore: le Beatitudini 2. Gesù: la buona novella 3. Persona e libertà 4. Amore e responsabilità 5. L’amore più grande 3 U.A. IO NEL MONDO 1. Il rispetto de genitori 2. L’amicizia e l’affettività 3. L’amore… 4. La pace, speranza per il futuro 5. Povertà e diritti 4 U.A. LA CHIESA E IL MONDO 1. Testimoniare la fede nel mondo 2. Vivere la carità 3. La carità nel mondo 4. Il perdono 5 U.A. L’INTERIORITA’ E LA BELLEZZA 1. La vita spirituale 2. La preghiera 3. La liturgia 4. Meditare e contemplare 5. L’arte cristiana CORSO F A INDIRIZZO MUSICALE ‘’A SCUOLA INSIEME CON LA MUSICA’’ L’insegnamento dello strumento musicale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della scuola secondaria di primo grado e del progetto complessivo di formazione della persona. L’istituto comprensivo ‘’Torraca’’ ritiene la musica un canale privilegiato di comunicazione ed espressione, che può rappresentare un momento di aggregazione sociale e di integrazione delle diversità (ragazzi con difficoltà di apprendimento, ragazzi di diverse provenienze geografiche, ragazzi residenti nel centro storico e in periferia) come indispensabile completamento della formazione dello studente. Attraverso l'insegnamento strumentale e la sua pratica nelle varie forme (dalla lezione individuale alla musica di insieme) vengono sviluppate competenze non solo di tipo cognitivo, ma anche affettivo e relazionale. I ragazzi possono esprimere la loro personalità e svilupparla in tutte le sue dimensioni nelle varie fasi dello studio dello strumento, dalla percezione del sé fisico (la postura, il rapporto con lo spazio, i movimenti sullo strumento) alla comprensione di un nuovo linguaggio codificato specifico (la notazione) alla crescita emotiva (il rapporto con la “performance” pubblica) e sociale (la collaborazione nella realizzazione di brani di insieme) per citare solo gli aspetti più evidenti. L'apprendimento di uno strumento musicale diventa quindi un mezzo, prima che un fine, per lo sviluppo dell'individuo e delle sue potenzialità, di intelligenza e socialità. Finalità generali Favorire l’attitudine all’espressione spontanea attraverso le ideazioni, le esperienze individuali e collettive. Favorire la socializzazione attraverso le esercitazioni di gruppo. Sviluppare nell’alunno la conoscenza del linguaggio musicale rendendolo consapevole delle proprie possibilità. Favorire l’ascolto e la conoscenza del repertorio musicale di ogni epoca, stile o cultura. Favorire la comunicazione e lo scambio tra esperienze diverse in atto nel territorio Favorire la diffusione della cultura musicale e concorrere all'individuazione di attitudini specifiche e talenti musicali Obiettivi generali specifici Favorire la capacità di ascolto e la comprensione dei fenomeni sonori e dei messaggi musicali. Favorire l’abilità nell’uso dello strumento, la maturazione del senso ritmico e l’esperienza del canto. Favorire la capacità di rielaborazione personale di materiali sonori. Favorire la comprensione e l’uso dei linguaggi specifici. Finalità educative prestare attenzione e comprendere sia le comunicazioni date dall’insegnante sia quelle dei compagni; saper condurre discussioni o scambi di opinioni accettando altrui posizioni motivate; operare individualmente con ordine e precisione nello svolgimento dei compiti assegnati; operare attivamente nei lavori di gruppo; osservare, interpretare la realtà musicale che ci circonda e alcuni aspetti di quella del passato; conquistare un atteggiamento di rispetto e simpatia nei confronti di tutti i modi di esprimersi con la musica; contribuire alla conoscenza di sé dando ad ogni ragazzo la possibilità di scoprire ed esplorare le proprie potenzialità musicali; potenziare capacità logiche, tramite lo sviluppo del sapere individuare sinteticamente i modi di organizzazione di una struttura musicale; contribuire ad una buona socializzazione della classe facendo sperimentare vari modi di lavorare insieme con la musica, con tutto ciò che comporta rispetto per i tempi e le idee di tutti,autocontrollo per inserirsi nei ritmi del gruppo, condivisione della soddisfazione di quanto realizzato; coinvolgere attivamente in esperienze musicali di gruppo. Metodi e strumenti 1 - Metodo induttivo, deduttivo ed imitativo 2 - Lavoro musicale di insieme. 3 - Laboratorio musicale. 4 - Notazione intuitiva e tradizionale, scrittura e lettura musicale. 5 - Pratiche vocali e strumentali. Verifiche 1 - Dettato ritmico e melodico. 2 - Esercitazioni ritmiche con strumenti. 3 - Esercitazioni vocali. Valutazione Le prove accerteranno conoscenze, abilità e attitudini tenendo conto: 1 - Livello di partenza. 2 - Ritmo di apprendimento 4 - Impegno e partecipazione. STRUMENTI 1) chitarra 2) pianoforte 3) violino 4) clarinetto Strutturazione del corso Il corso strumentale è realizzato in 2 rientri pomeridiani nella sede della scuola secondaria di primo grado ‘’Torraca’’ con lezioni di strumento musicale ( 2 ore) e solfeggio (1 ora) Lezione individuale e ascolto partecipativo: una lezione durante la quale si svolge il lavoro individuale; il singolo allievo segue anche la lezione di un compagno, realizzando eventualmente anche brani in coppia o piccoli gruppi. Lezione di lettura della musica : si svolge sui gruppi di allievi di ogni strumento divisi per classe. Viene svolta dallo stesso insegnante di strumento e si realizza un programma di educazione alla lettura della musica. Musica di insieme e laboratorio orchestrale: le classi vengono accorpate in determinati periodi dell'anno scolastico per realizzare brani di musica di insieme con gruppi di varia grandezza fino al gruppo di tutti gli allievi dei corsi (laboratorio orchestrale). La didattica strumentale tiene conto del fatto che si tratta in gran parte di alfabetizzazione musicale (di allievi senza precedenti nozioni e/o esperienze) e sarà realizzata tenendo conto delle finalità precipue della Scuola Secondaria, in altre parole avendo sempre presente che il corso di strumento si inserisce in un più ampio curriculum di studi il cui fine è la formazione dell’individuo attraverso lo sviluppo delle proprie capacità. Oltre alle normali lezioni di strumento e di lettura della musica grande rilevanza ha la realizzazione di brani di musica di insieme, che vanno dal singolo al piccolo gruppo, fino al grande gruppo con tutti gli allievi delle classi (l'orchestra). La musica d’insieme diviene fulcro del corso stesso, sia come stimolo primario all’apprendimento strumentale, sia come mezzo fondamentale di socializzazione e di maturazione nel metodo di lavoro, sia come momento di incontro con il territorio, grazie alle esibizioni pubbliche, spesso con funzioni di utilità sociale e di incontro generazionale. Nell'ambito della musica d’insieme verranno realizzati alcuni appuntamenti pubblici, nel periodo pre-natalizio, nel periodo della continuità e dell’orientamento, all’inizio e alla fine dell'anno scolastico con esibizioni all'interno della scuola o presso altre strutture presenti nella città. Vengono programmate in itinere ulteriori attività quali partecipazioni a manifestazioni a carattere culturale. VERIFICA Ricaduta: valutare l’innalzamento dell’interesse e delle competenze dei singoli e il vantaggio culturale e sociale per la scuola e il territorio. Integrazione: fiducia del singolo nelle sue possibilità, capacità di stare e lavorare con gli altri per realizzare un obiettivo comune. Integrazione con il POF Integrazione del corso musicale con il progetto qualità della scuola Organizzazione: orari, spazi, attrezzature Metodologia: efficacia e coinvolgimento degli allievi Partecipazione e comunicazione: coinvolgimento delle famiglie, delle associazioni musicali presenti nel territorio, delle Istituzioni. TRAGUARDI DI COMPETENZA PER I TRE ORDINI DI SCUOLA ITALIANO INDICATORI SCUOLA SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA Ascoltare e parlare Interagisce con gli altri nelle discussioni, comprende racconti, comunica esperienze, emozioni ed eventi. L’alunno presta attenzione e ascolto in ogni situazione comunicativa e sa relazionare oralmente sulle proprie esperienze e su argomenti di studio usando un lessico accurato e registri adeguati al contesto . Leggere Legge le immagini anche in sequenza. Scrivere Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura. Utilizza il linguaggio in maniera creativa. Riflettere sulla lingua Ascolta, comprende e comunica messaggi diversi legati all’esperienza personale e ai rapporti interpersonali. Elabora una comprensione totale del testo. Legge e comprende le varie forme testuali e gli scopi comunicativi. Produce testi diverso genere. di Riconosce le strutture linguistiche, le funzioni e ne fa un uso corretto. Sa leggere e comprendere le diverse forme testuali individuandone elementi fondamentali e tecniche narrative e poetiche usate, considera la lingua come sistema flessibile, in continua evoluzione nel tempo e nello spazio. Sa produrre testi coerenti sul piano del contenuto, coesi sul piano formale e corretti sul piano orto-morfosintattico, nel rispetto di uno stile personale. Riconosce e usa in modo appropriato le strutture linguistiche e i termini specialistici in base ai campi di discorso; è capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta STORIA INDICATORI SCUOLA DELL’INFANZIA Uso dei documenti Non c'è uso tecnico delle fonti perché l'intera esperienza di cui il bambino è portatore costituisce la base dalla quale si parte per la costruzione delle categorie temporali nel campo d'esperienza La conoscenza del mondo. Organizzazione delle informazioni Sa riconoscere il ritmo della quotidianità, il senso della ciclicità, la sequenza temporale, le relazioni di causa – effetto. SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA Usa fonti diverse per ricavare informazioni e linee cronologiche e grafici temporali per collocare nel tempo fatti e avvenimenti. Individua, conosce e analizza eventi e trasformazioni storiche nazionali, europee e mondiali utilizzando fonti varie e di cui riferisce con un lessico appropriato. Organizza le conoscenze in schemi di sintesi e colloca le civiltà studiate all’interno di un contesto temporale e spaziale. Comprende le correlazioni causa-effetto, individua e analizza il rapporto esistente tra condizioni ambientali e geografiche e lo sviluppo politico, socioeconomico, culturale e religioso delle civiltà. Confronta e valuta criticamente vari ordinamenti politici, espressioni proprie delle epoche storiche considerate, cogliendo la diversità dei punti di vista. Riconosce l’evoluzione nel tempo di alcuni fondamentali problemi umani comprendendo che le origini sono radicate nel passato. Espone le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Strumenti concettuali e conoscenze Il lavoro si esercita in modo trasversale ai campi d'esperienza ed alle discipline. Usa la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale e conosce altri sistemi cronologici e mette in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti le civiltà studiate. Produzione Formula riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. Elabora in forma di racconto- orale e scrittogli argomenti studiati. Il lavoro si esercita in questi segmenti di istruzione in modo trasversale ai campi d'esperienza ed alle discipline. Il lavoro si esercita in questi segmenti di istruzione in modo trasversale ai campi d'esperienza ed alle discipline. Comprensione dei fondamenti e delle istituzioni della vita sociale, civile e politica Comprende la necessità ed il valore delle regole rispetto alla convivenza civile; E‟ in grado di accogliere e rispettare l'altro nelle varie situazioni e comprende che la pluralità dei soggetti è una ricchezza per tutti. GEOGRAFIA INDICATORI SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA Orientamento Sa riconoscere le relazioni topologiche di base a partire dall’esperienza corporea in riferimento a se stesso e all’ambiente che lo circonda. Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. Si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Linguaggio della geograficità Riconosce naturali esterno. Paesaggio A partire dall’esperienza diretta e da immagini denomina correttamente i riferimenti spaziali. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporto di connessione e interdipendenza. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente in formazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi italiani, europei e mondiali gli elementi significativi e le emergenze storiche, artistiche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Regione e sistema territoriale Elabora graficamente le immagini più semplici del territorio. Elabora e riflette su testi e informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche, satellitari, fotografiche, artisticoletterarie). Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche gli elementi dell’ambiente MATEMATICA INDICATOR SCUOLA I INFANZIA Il numero Sa quantificare e classificare SCUOLA PRIMARIA 1. Legge e scrive numeri naturali e decimali consolidando la consapevolezza del valore posizionale delle cifre. 2. Confronta e ordina numeri decimali e opera con essi. 3. Confronta ed ordina le frazioni ed opera con esse. 4. Utilizza con sicurezza le quattro operazioni e applica le loro proprietà nelle strategie di calcolo. 5. Valuta il risultato di una operazione. 6. Opera con le percentuali in SCUOLA SECONDARIA 7. Riconosce i vari insiemi numerici con le loro proprietà formali e opera con essi. 8. Effettua calcoli approssimati. 9. Risolve problemi e calcola espressioni tra numeri reali relativi mediante l’uso delle quattro operazioni e delle potenze. 10. Conosce le basi del calcolo letterale e sa fare operazioni con monomi e polinomi. 11. Calcola espressioni algebriche. 12. Risolve equazioni intere di primo grado ad un’incognita. 13. Esplora situazioni modellizzabili con semplici equazioni utilizzando situazioni concrete. le le Sa muoversi nello spazio con consapevolezza topologica 1. Riconosce, denomina e confronta le figure geometriche piane utilizzandone gli elementi significativi. 2. Determina perimetri e aree di figure geometriche conosciute. 3. Sa effettuare ed esprimere misure utilizzando multipli e sottomultipli delle relative unità di misura principali. Le relazioni, i dati e le previsioni Sa costituire insiemi seguendo le indicazioni 1. Sa confrontare, classificare e rappresentare oggetti e figure utilizzando tabelle e diagrammi di vario tipo. 2. Rappresenta relazioni, dati e problemi con tabelle e grafici. 3. Effettua previsioni intuitive sulla probabilità di realizzazione degli eventi. Lo spazio, figure e misure I problemi 1. Analizza situazioni problematiche ed individua le informazioni necessarie per raggiungere un obiettivo; organizza un percorso di soluzione e lo realizza. 2. Utilizza varie strategie risolutive. 3. Individua il procedimento e la soluzione di problemi operando anche con grandezze, unità di misura e figure . equazioni in casi semplici. 14. Usa in modo ragionato la calcolatrice. 4. Calcola lunghezze di circonferenze e aree di cerchi. 5. Rappresenta figure tridimensionali in vario modo tramite disegni sul piano. 6. Risolve problemi sul calcolo di superfici e di volumi di figure piane e solide. 7. Risolve problemi usando proprietà geometriche delle figure. 8. Rappresenta sul piano cartesiano figure geometriche, relazioni direttamente ed inversamente proporzionali 4. Esegue le principali operazioni sugli insiemi(unione, intersezione, differenza). 5. Costruisce, interpreta e trasforma formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà. 6. Usa il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni. 7. Conosce in particolare le funzioni del tipo y=ax e y=a/x, sa costruirne il grafico e le collega al concetto di proporzionalità. 8. Costruisce istogrammi ed aerogrammi e sa leggerli. 9. Ricava informazioni da raccolte di dati e grafici di varie fonti. 10. Calcola frequenze relative e percentuali e conosce il significato di tali parametri. 11. Utilizza frequenze relative e percentuali per fare confronti tra raccolte e dati. 12. Riconosce eventi complementari, eventi incompatibili, eventi condizionati ed indipendenti. 4. Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. 5. Valuta criticamente le diverse strategie risolutive di un problema. SCIENZE E TECNOLOGIA INDICATOR I SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA I fenomeni 1. Osserva i fenomeni naturali e i relativi cambiamenti e sa descriverli. Il corpo umano 8. Osserva il proprio corpo e i relativi cambiamenti e sa descriverli. L’universo e il sistema solare 13. Mostra curiosità verso la realtà circostante e chiede spiegazioni. SCUOLA SECONDARIA 2. Analizza e descrive i fenomeni osservati individuandone gli elementi e le relazioni più significative e propone modelli interpretativi. 3. Analizza le proprietà di un materiale. 4. Manipola materiali diversi per costruire oggetti. 5. Realizza modelli realistici e scientificamente corretti di un fenomeno osservato. 9. Conosce la struttura del corpo umano: apparati, organi e loro funzioni. 10. Conosce e assume comportamenti adeguati e stili di vita salutistici. 11. Legge e costruisce rappresentazioni schematiche. 14. Conosce le ipotesi sulle origini dell’Universo. 15. Conosce e descrive i pianeti, le stelle e i satelliti del Sistema Solare e i loro movimenti. 6. Esplora e sperimenta lo svolgersi dei più comuni fenomeni e descrive la realtà che lo circonda con linguaggio specifico. 7. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo a semplici formalizzazioni. 12. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. 16. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo, riconosce nelle loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante. 17. E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse e adotta modi di vita ecologica. INGLESE INDICATORI Ricezione orale (ascolto) SCUOLA PRIMARIA Comprende brevi messaggi relativi ad ambiti familiari Ricezione scritta (lettura) Comprende brevi messaggi relativi ad ambiti familiari Interazione orale Descrive oralmente in modo semplice aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente, esprime bisogni immediati. Interagisce nel gioco, comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di SCUOLA SECONDARIA Comprende messaggi chiari su argomenti che riguardano la scuola e il tempo libero. Comprende i punti essenziali di messaggi in lingua standard su argomenti che riguardano la scuola e il tempo libero. In discorsi di tipo familiare, discorre con uno o più interlocutori su argomenti noti e avvenimenti presenti, passati e futuri. informazione semplici e di routine. Descrive per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente, esprime bisogni immediati. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. Produzione scritta Civiltà Racconta per iscritto avvenimenti ed esperienze personali e familiari; espone semplici opinioni. Conosce gli aspetti storici, sociali e geografici del popolo britannico e americano. FRANCESE INDICATORI SCUOLA SECONDARIA Ricezione orale (ascolto) Comprende in modo globale messaggi orali di interesse personale o relativi alla vita quotidiana, espressi con chiarezza. Legge e comprende in modo globale testi scritti su argomenti noti, anche inferendo dal contesto il significato di nuovi vocaboli. Produce in modo generalmente corretto frasi ed espressioni usando lessico e funzioni pertinenti. Produce brevi testi attinenti alle esperienze personali, usando lessico, strutture e funzioni adeguate. Individua e confronta abitudini e stili di vita nelle diverse culture. Ricezione scritta (lettura) Produzione e interazione orale Produzione scritta Civiltà MUSICA INDICATORI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA Ascolto e interpretazione L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori. in riferimento alla loro fonte. Adotta prime strategie per l’ascolto e l’apprezzamento di vari brani musicali L’alunno analizza caratteristiche e forme di opere musicali di vario genere e stili. Distingue i caratteri significativi di un brano. Individua i rapporti con la musica e altri linguaggi. Produzione musicale Articola combinazioni ritmiche e melodiche Pratica vocale Esegue da solo e in gruppo semplici brani vocali Pratica strumentale Esegue da solo e in gruppo semplici brani strumentali utilizzando strumenti didattici e autocostruiti L’alunno elabora semplici brani musicali avvalendosi della voce, degli strumenti e di tecnologie multimediali L’alunno esegue individualmente e in coro brani ad una o più voci controllando l’emissione e l’intonazione. L’alunno esegue composizioni strumentali di epoche, stili e tradizioni differenti, sia individualmente che in gruppo, utilizzando la notazione tradizionale SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE INDICATORI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA L’alunno acquisisce consapevolezza di sè attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e l’esperienze ritmico musicale L’alunno sa utilizzare gli aspetti della corporeità, delle sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play) e la rinuncia a qualunque forma di violenza attraverso il riconoscimento e l’esercizio di tali valori in contesti diversificati. Sicurezza e prevenzione, salute e benessere. Riconosce alcune essenziali principi relativi al proprio benessere psico – fisico legati alla cura del proprio corpo e ha un corretto regime alimentare. Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo espressiva Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri. ARTE E IMMAGINE INDICATORI Esprimersi e comunicare Osservare e leggere le immagini SCUOLA PRIMARIA L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo varie tipologie di testi visivi. L’alunno utilizza la capacità di osservare, descrivere e leggere immagini, individuando gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale. SCUOLA SECONDARIA L’alunno realizza elaborati personali e creativi applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali. Padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento. Comprendere ed apprezzare le opere d’arte. Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte. Conosce i principali beni artistici-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. Legge le opere più significative prodotte nell’arte, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali ed ambientali. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio. RELIGIONE INDICATORI Dio e l’uomo La Bibbia e le altre fonti Il linguaggio religioso SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA Osservare con curiosità il mondo riconosciuto dai cristiani come dono di Dio creatore Conoscere Gesù di Nazareth, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani Ascoltare semplici racconti biblici e narrarne i contenuti Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali e gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli atti degli Apostoli Riconoscere alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani Riconoscere i segni cristiani del Natale e della Pasqua nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà della tradizione popolare SCUOLA SECONDARIA L’alunno sa interrogarsi sul trascendente, porsi domande di senso e cogliere l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale Individua, a partire dalla Bibbia, i dati oggettivi della Storia della Salvezza e dell’insegnamento di Gesù Riconosce i linguaggi espressivi della fede, imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale I valori etici e religiosi Sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza Riconoscere che la morale cristiana si fonda sull’amore di DIO, sulla giustizia e la carità Coglie le implicazioni etiche della Fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili AZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA Premessa Una delle finalità in cui la nostra Scuola sta investendo da anni le proprie risorse e con risultati soddisfacenti è creare nella scuola condizioni di benessere psico - fisico - intellettuale volte a prevenire il fenomeno della dispersione scolastica. A tale fine è orientata tutta l’azione progettuale del Piano dell’Offerta Formativa e la costituzione del Centro Sportivo Scolastico che, pur nella diversificazione delle iniziative, mira, in maniera integrata, a ridurre insuccessi, ripetenze ed abbandoni, innalzando il livello d’istruzione e rimotivando gli alunni a rischio drop out. Il progetto prevede interventi curricolari ed iniziative integrative extracurriculari intese come azioni fortemente saldate e collegate all’attività didattica ordinaria. Si avvale, pertanto, dell’apporto sinergico di tutte le competenze professionali presenti nella scuola ed in particolare dei gruppi di lavoro per la Continuità, l’Orientamento, l’attività sportiva, l’Integrazione degli alunni portatori di handicap e/o svantaggiati, l’Integrazione degli alunni stranieri, l’Educazione alla salute. Azioni progettuali 1 - Progetto Diritto allo Studio: 2- Progetto Aree a Rischio 3 -Progetti di recupero disciplinare Per quanto riguarda il recupero, oltre agli interventi ordinari che ciascun docente attua nell’ambito del proprio orario curricolare, particolare valenza assumono le attività extracurriculari di recupero delle abilità trasversali e di italiano e matematica. 4 - Laboratori extracurricolari Importanza non minore, ai fini della prevenzione della dispersione, rivestono, oltre alle attività sportive pomeridiane, i laboratori extracurriculari. Vengono indirizzati gli alunni con attitudini ed interessi spiccati, ma anche quelli più problematici i quali, in tali attività, possono sperimentare una più ampia libertà di movimento, un rapporto meno rigido con gli insegnanti, una maggiore possibilità di integrazione con i compagni. L’importanza delle attività pratico manuali e creative inserite nei nostri laboratori va sottolineata non solo ai fini della socializzazione, ma per i riflessi sui processi cognitivi: la manipolazione di materiali e la padronanza e l’uso delle tecniche operative sono in stretta relazione con lo sviluppo dei processi di astrazione e di riutilizzo delle conoscenze apprese. INSERIMENTO degli ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L'inserimento degli alunni disabili nelle classi della nostra scuola, è finalizzato alla loro piena integrazione. Offrendo a tali alunni opportunità formative, la scuola si propone l'obiettivo di consentire a ciascuno lo sviluppo delle proprie potenzialità attraverso percorsi individualizzati e personalizzati. Il MIUR nel 2009 ha emanato le “ Linee guida sulla integrazione scolastica degli alunni con disabilità “ con cui ha inteso migliorare il processo di integrazione nelle scuole di ogni ordine e grado. L'integrazione degli alunni disabili impegna docenti, alunni e genitori nel difficile percorso di accettazione della diversità e rappresenta un importante momento di crescita personale e umana per ogni componente della comunità scolastica. Il raggiungimento di tali obbiettivi richiede il coinvolgimento di tutto il corpo docente favorendo così sia la crescita dei singoli soggetti sia quella dell'istituzione nel suo complesso. Per ciascun alunno disabile la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale, predispone un apposito "Piano Educativo Individualizzato" (PEI). Sono componenti indispensabili nella stesura e nella definizione del PEI: a. i dati conoscitivi raccolti attraverso l'osservazione iniziale, i colloqui con i genitori, con i medici o gli esperti che operano sull'alunno, la lettura della documentazione esistente, ecc. b. la diagnosi funzionale che deve essere fornita dall'ASM; c. l'analisi delle risorse della scuola e del territorio d. la programmazione individualizzata, che comprende la scelta degli obiettivi, delle metodologie, delle strategie che si vogliono adottare per valorizzare le risorse dell'alunno. I criteri per la valutazione scolastica sono regolati dall'art. 16 della legge n. 104/92 così come modificato dalla legge 21 maggio 1998, n.162 che così recita "1. Nella valutazione degli alunni disabili da parte degli insegnanti è indicato, sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline. 2. Nella scuola dell'obbligo sono predisposte, sulla base degli elementi conoscitivi di cui al comma 1, prove d'esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali". L'integrazione dei singoli alunni viene favorita dalla presenza degli insegnanti di sostegno presenti nell'istituto. Periodicamente, almeno due volte all'anno, il docente coordinatore della classe, il docente di sostegno e il dirigente scolastico incontrano il referente dell'ASM. con lo scopo di migliorare l'efficacia dell'intervento di inserimento/integrazione e di verificare la piena attuazione degli Accordi Provinciali di Programma, in applicazione della legge n. 104/92. Il passaggio degli alunni disabili da un ordine di scuola all'altro, viene curato con particolare attenzione per garantire interventi efficaci e mirati allo sviluppo delle loro potenzialità. SEGNALAZIONE ALUNNO/A IN DIFFICOLTA’ SCUOLA ____________________________________________________________________ CLASSE ______________________________________________________________________ INSEGNANTI __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ ALUNNO/A ______________________________________ MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE vengono descritti in breve i comportamenti dell’alunno/a che hanno portato alla segnalazione ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ______________________________________ 1. AREA DELL’AUTONOMIA 1. Igiene personale _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ __________ 2. Alimentazione ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ _____ 3. Abbigliamento ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ____________ 1.4. Orientamento ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ _____ 2. AREA RELAZIONALE 1. Rapporti interpersonali con i compagni ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ____________________________________________________ 2. Rapporti interpersonali con gli insegnanti ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________ 3. Comportamenti atipici ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________ 3. AREA PSICOMOTORIA 1. Coordinazione dinamica generale ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ____________ 2. Schema corporeo ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ____________ 3. Coordinazione oculo-manuale ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ____________ 4. Lateralità ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________ 4. AREA COGNITIVA 1. Competenze grafico-pittoriche ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ __________________________________________________________________ 2. Competenze linguistiche ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ _____________________________________________ 3. Scrittura ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ____________________________________________________ 4. Competenze senso-percettive ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ 5. Competenze logico-matematiche ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ Data ________________________________ Insegnanti Dirigente Scolastico RICHIESTA DI VALUTAZIONE PER ALUNNO CON SOSPETTO DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO SCUOLA ____________________________________________________________________ CLASSE ______________________________________________________________________ INSEGNANTI __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ ALUNNO/A _____________________________________________________ MOTIVI DELLA SEGNALAZIONE _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ __________________ Strumenti utilizzati (verifiche, test oggettivi, prove di vario genere ) _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _______________________________________ RISULTATI OTTENUTI LETTURA: Velocità _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________ Correttezza _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________ Comprensione _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________ SCRITTURA: Tipologia di errori _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ ______________________________________________ Grafia _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________ MATEMATICA: Abilità di Calcolo _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________ Essendo evidente una chiara discrepanza tra apprendimento generale e abilità strumentali di base e dopo aver acquisito il consenso scritto degli esercenti la patria potestà, che si allega al presente documento, si richiede la valutazione clinica per sospetto disturbo specifico dell’apprendimento. Data _________________________________ Firme dei docenti Il Dirigente Scolastico ATTO DI CONSENSO DEI GENITORI PER LA RICHIESTA DI VALUTAZIONE DEL PROPRIO FIGLIO PRESSO L’AZIENDA OSPEDALIERA ASM PER SOSPETTO DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO I sottoscritti _______________________________________________________________ Genitori del minore ________________________________________________________ Nato a ___________________________il________________________________ Residente a_____________________________Via ______________________________________ Tel ___________________________________ Frequentante la Scuola _____________________________________________________________ Classe ____________________ a seguito delle informazioni ricevute dagli insegnanti rispetto alle difficoltà nelle abilità strumentali di base (lettura, scrittura e calcolo) del proprio figlio accanto a buone competenze generali,acconsentono, affinché per il minore venga richiesta ai servizi sanitari una valutazione diagnostica riguardante gli eventuali disturbi specifici di apprendimento. Data Firma dei genitori _______________________________ __________________________________________ __________________________________________ Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Istituto Comprensivo ex S.M. “F. Torraca” Via A. Moro n. 6 – 75100 Matera - tel. e fax 0835-333201 Cod. Fisc. 93051580772 - Cod. Mecc. MTIC82500P [email protected] [email protected] http://www.comprensivotorracamatera.gov.it/ SCUOLA PRIMARIA “MARCONI” Piano Didattico Personalizzato per alunni con DSA Anno Scolastico………………… 1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO Cognome:……………………………………………………………………………………… Nome…………………………………………………………………………………………… Data e luogo di nascita…………………………………………………………………………. Residente a :………………………… in Via ……………………………..n……………… Provincia……………………………………………………………………………………… Telefoni di riferimento: abitazione………………………. Cellulare………………………… e-mail: ………………………………………………………………………………… Frequentante l’Istituto Comprensivo: ……………………………………………………… Plesso ……………………………………………………… Classe: ………………………… Sezione: ……………………….. 2. DATI DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA ALLA SCUOLA (o diagnosi) Segnalazione diagnostica alla scuola redatta da:……………………………………………………………………………………………… (Azienda Sanitaria o privato) il: ………………….……………….….. a: …………………………………………………… (data) (città) da dott./dott.ssa: …………………………………………………………………………………………………… (nome del medico) In qualità di …………………………………………………………………………………………………… (neuropsichiatria o psicologo) 3. TIPOLOGIA DEL DISTURBO (dalla diagnosi o dalla segnalazione specialistica) □ Dislessia □ Disgrafia □ Disortografia □ Discalculia □ Disturbo della compitazione 4. INTERVENTI EXTRASCOLASTICI EDUCATIVO-RIABILITATIVI □ Logopedia □ Altri interventi riabilitativi in orario extrascolastico ______________________________________________________________________ Operatore di riferimento: ______________________________________________________________________ Tempi: _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ____________________________________________________ Modalità: _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ____________________________________________________ 5. CURRICULUM SCOLASTICO Anno scolastico Classe frequentata Scuola Esito Annotazioni: ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… 6. OSSERVAZIONE DELLE ABILITA’ STRUMENTALI Lettura: □ stentata □ lenta □ con inversioni di sillabe □ con sostituzioni □ con omissioni di grafemi e di sillabe □ scarsa comprensione durante lettura ad alta voce sia in autonomia che durante l’ascolto □ scarsa discriminazione di grafemi che corrispondono a fonemi sordi e fonemi sonori (b-p, mn,etc.) □ scarsa discriminazione di grafemi che differiscono per piccole particolarità (c-e, m-n, h, n, ecc...) □__________________________________________________________________ □___________________________________________________________________ Scrittura □ lenta □ difficoltà ortografiche: 1. errori fonologici (omissioni, sostituzioni, omissioni/aggiunte, inversioni) 2. errori non fonologici 3. errori fonetici (doppie, accenti) □ difficoltà a comporre testi □ difficoltà nel seguire la dettatura □ difficoltà nella copia (lavagna/testo…) □ difficoltà grammaticali e sintattiche □ problemi di lentezza nello scrivere □ problemi di realizzazione del tratto grafico □ problemi di regolarità del tratto grafico □___________________________________ □___________________________________ Calcolo □ Difficoltà nel ragionamento logico □ Errori di processamento numerico (difficoltà nel leggere e scrivere i numeri, difficoltà negli aspetti cardinali e ordinali dei numeri, corrispondenza tra numero naturale e quantità) □ Difficoltà di uso degli algoritmi di base del calcolo (scritto e a mente) □ Scarsa conoscenza con carente memorizzazione delle tabelline □___________________________________________________________________ □____________________________________________________________________ Proprietà linguistica □ Difficoltà nell’esposizione orale e nel riassumere testi e argomenti □ Confusione nel ricordare nomi e date □ Difficoltà nell’organizzare un discorso □_______________________________________________________________ □_______________________________________________________________ 7. CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO □ Lentezza ed errori nella lettura cui può conseguire difficoltà nella comprensione del testo. □ Difficoltà nei processi di automatizzazione della letto-scrittura che rende difficile o impossibile eseguire contemporaneamente due procedimenti (ascoltare e scrivere, ascoltare e seguire un testo). □ Difficoltà nel ricordare le categorizzazioni, i nomi dei tempi verbali, delle strutture grammaticali italiane e straniere e i nomi dei complementi. □ Difficoltà nel memorizzare tabelline, formule, sequenze, procedure, forme grammaticali. □ Difficoltà nel recuperare rapidamente nella memoria nozioni già acquisite e comprese, cui consegue difficoltà e lentezza nell’esposizione durante le interrogazioni. □ Difficoltà nell’espressione attraverso l’uso della lingua scritta: disortografia e/o disgrafia. □ Facile stancabilità e lunghezza dei tempi di recupero. □ Difficoltà nella lettura e nella scrittura della lingua straniera. □___________________________________________________________________ □____________________________________________________________________ □_____________________________________________________________________ 8. CONSAPEVOLEZZA del diverso metodo di apprendimento Da parte dei genitori: □ acquisita □ da rafforzare □ da sviluppare Da parte dell’alunno/a: □ acquisita □ acquisita e condivisa con tutta la classe □ da rafforzare □ da sviluppare Autostima dell’alunno/a □ Nulla □ Scarsa □ Sufficiente □ Buona □ Ipervalutazione 9. CONTRATTO FORMATIVO STRATEGIE e METODOLOGICHE DIDATTICHE Gli insegnanti guideranno e sosterranno l’alunno/a affinché: 1. prenda consapevolezza graduale delle proprie modalità di apprendimento; 2. ricerchi in modo sempre più autonomo strategie personali per compensare le specifiche difficoltà; 3. accetti in modo sereno e consapevole le proprie specificità e faccia emergere soprattutto gli aspetti positivi delle proprie potenzialità. Inoltre, opereranno affinché l’ alunno/a sia messo/a in condizione di seguire la stessa programmazione di classe, attraverso un atteggiamento di sensibile attenzione alle specifiche difficoltà, al fine di stimolare l’autostima ed evitare frustrazioni. Saranno pertanto attivati i seguenti particolari accorgimenti (indicare le voci con una X): 1. creare un clima di apprendimento sereno, nel riconoscimento e nel rispetto delle singole diversità; 2. privilegiare i momenti di dettatura rispetto a quelli di copiatura; 3. privilegiare i momenti di copiatura rispetto a quelli di dettatura; 1. prevedere momenti di affiancamento per un immediato intervento di supporto; 2. organizzare attività in coppia o a piccolo gruppo, nell’ottica di una didattica inclusiva; 3. adeguare ed eventualmente dilatare i tempi dati a disposizione per la produzione scritta; 4. utilizzare differenti modalità comunicative e attivare più canali sensoriali nel momento delle spiegazioni; 5. controllare che i compiti e tutte le comunicazioni alle famiglie siano trascritti correttamente; 6. verificare sistematicamente la comprensione delle consegne orali e scritte per non compromettere la corretta esecuzione dei compiti e del passaggio di informazioni alla famiglia; 7. avviare all’uso della videoscrittura, soprattutto per la produzione testuale o nei momenti di particolare stanchezza/illeggibilità del tratto grafico; 8. aver cura che le richieste operative, in termini quantitativi, siano adeguate ai tempi e alle personali specificità, anche nel momento dell’assegnazione di compiti a casa; 9. verificare l’opportunità di una lettura ad alta voce e di un confronto diretto con i compagni; 10. promuovere la conoscenza e l’utilizzo di tutti quei mediatori didattici che possano metterlo/a in una serena condizione di apprendere (immagini, schemi, mappe, ecc…). STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE Dopo un’attenta valutazione svolta a cura di ogni componente del Consiglio di classe, si analizzano gli STRUMENTI COMPENSATIVI e/o le MISURE DISPENSATIVE da proporre (secondo la normativa ministeriale) e si effettua la scelta di quelle ritenute più idonee. (mettere un X accanto a quelle proposte e a consuntivo d’anno mettere la X accanto a quelle adottate). DIFFICOLTA’ STRUMENTI COMPENSATIVI e MIDURE DISPENSATIVE (nota USR-ER 4/9/07) Lentezza ed Evitare un uso del corsivo errori nella lettura precoce e rigido PROPOSTE MISURE IN FASE DI ADOTTATE PROGETTAZIONE (a chiusura anno scolastico) cui può conseguire difficoltà nella comprensione del testo Limitare od evitare la lettura ad alta voce Incentivare a casa ed in classe l’utilizzo di computer provvisti di software specifici Sintetizzare i concetti con l’uso di mappe concettuali e/o mentali Nelle verifiche ridurre il numero o semplificare gli esercizi, senza modificare gli obiettivi Privilegiare le verifiche orali consentendo l’uso di mappe durante l’interrogazione Favorire l’uso di altri linguaggi e tecniche (ad esempio il linguaggio iconico) come veicoli che possano sostenere la comprensione dei testi Difficoltà nei Limitare ed, ove necessario, processi di evitare di far prendere appunti, automatizzazione ricopiare testi o espressioni della lettomatematiche scrittura Consentire l’uso del registratore che rende difficile Limitare ed, ove necessario, o impossibile evitare la scrittura sotto dettatura eseguire Riduzione delle pagine da contemporanea_ studiare mente due Dispensa dalla lettura ad alta procedimenti voce salvo esplicita richiesta da (ascoltare e parte dell’alunno/a scrivere, Uso del pc con videoscrittura, ascoltare e correttore ortografico e software seguire un testo) specifici Difficoltà nel Favorire l’uso di schemi ricordare le Privilegiare l’utilizzo corretto delle categorizzazioni, forme grammaticali rispetto alle i nomi dei tempi acquisizioni teoriche delle stesse verbali, delle Utilizzare per le verifiche scritte strutture domande a risposta multipla e/o grammaticali con possibilità di completamento italiane e e/o arricchimento orale straniere, dei complementi Discalculia, Incentivare l’utilizzo di mappe e difficoltà nel schemi durante l’interrogazione memorizzare per facilitare il recupero delle tabelline, formule, sequenze e procedure, forme grammaticali e nel recuperare rapidamente nella memoria nozioni già acquisite e comprese, cui consegue difficoltà e lentezza nell’esposizione durante le interrogazioni Difficoltà nell’espressione della lingua scritta. Disortografia e disgrafia informazioni e migliorare l’espressione verbale Limitare ed, ove necessario, evitare lo studio mnemonico Consentire, nella misura necessaria, l’uso di calcolatrice, tavole, tabelle e formulari durante le verifiche e di mappe concettuali durante le interrogazioni Utilizzare prove a risposta multipla Favorire l’uso di schemi testuali Favorire l’utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico e di software compensativi. Favorire l’uso di altri linguaggi e tecniche espressive Facile Consentire interrogazioni su stancabilità e richieste dell’alunno. lunghezza dei Elasticità nella richiesta di tempi di recupero esecuzione dei compiti a casa, favorendo un produttivo rapporto scuola-famiglia. Controllo nella gestione del diario. Motivare l’autostima valorizzando i successi Favorire situazioni di apprendimento cooperativo Difficoltà nella Privilegiare la forma orale, lingua straniera utilizzare prove a scelta multipla Note: …………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………… CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concorda quanto segue: 1. si applicheranno le misure dispensative sopra citate; 2. si favorirà l’uso degli strumenti compensativi sopra citati; 3. si esclude esplicitamente la valutazione della correttezza ortografica e sintattica (per alunni disgrafici e disortografici) nelle valutazioni delle prove scritte, valutandone solo il contenuto; 4. nelle materie scientifiche, si valuteranno i procedimenti utilizzati, escludendo dalla valutazione gli errori di calcolo e/o copiatura (per alunni discalculici); 5. si darà maggiore valutazione alle prove orali rispetto a quelle scritte; 1. si eviterà di consegnare materiale scritto a mano, prediligendo quello stampato (arial 12, 14, interlinea 1,5), digitale, o registrato; 2. consentire le richieste di interrogazione da parte dell’alunno; 3. consentire l’esecuzione delle prove in tempi più lunghi; PATTO CON LA FAMIGLIA I docenti e la famiglia dell’alunno/a concordano quanto segue: Modalità di aiuto nei compiti a casa (chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline): .…………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… .…………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… Strumenti compensativi da utilizzare a casa: .…………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… .…………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… .…………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… Misure dispensative da adottare a casa: .…………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… .…………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… .…………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… .…………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………… IL PRESENTE PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO È STATO CONCORDATO E REDATTO DA: Nome (in stampatello) Firma Famiglia: Operatori: Insegnanti: Funzione Strumentale per l’Inclusione Matera, _________________________ La normativa di riferimento 1. DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche” art. 1 comma 2 e art. 4 commi 1 e 2. 2. Legge 53/2003 “Centralità dell’allievo che apprende”. 3. Nota MIUR 4099/A4 del 5/10/04 “Iniziative relative alla dislessia”. 4. Nota MIUR 26/A4 del 5/01/05 “Iniziative relative alla dislessia”. 5. Nota MIUR 4798/A4a del 27/07/2005 “Atti di programmazione dell’integrazione scolastica degli alunni disabili da parte delle istituzioni scolastiche”. 6. Provincia di Modena 17/10/2005 “Accordo di Programma Provinciale per l’integrazione scolastica di allievi in situazione di handicap nelle scuole di ogni ordine e grado”. 7. Nota MPI 4600 del 10/05/2007 “Circolare n. 28 del 15 marzo 2007 sull’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-2007 -Precisazioni”. 8. Nota MPI 4674 del 10/05/2007 “Disturbi di apprendimento -Indicazioni operative”. 9. D.M.31/07/2007 “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione”. 10. Nota USR dell’Emilia Romagna 13925 del 4/09/2007 “Disturbi specifici di apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia) in allievi non certificati in base alla Legge 104/92. Suggerimenti operativi.” 11. OM n° 30 del 10/03/2008 "Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2007/2008". 12. CM n° 32 del 14/03/2008 "Scrutini ed esami di stato a conclusione del primo ciclo di istruzione -Anno scolastico 2007/2008". 13. CM n°54 del 26/05/2008: “Esami di stato Secondaria di Primo Grado anno scolastico 2007/2008 prova scritta a carattere nazionale”. 14. Regolamento Valutazione CdM del 13 marzo 2009 -Schema di regolamento concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del D.L. n°137 del 1/09/2008, convertito con modificazioni dalla L. n° 169 del 30/10/2008” art. 10) PROGETTI OFFERTA FORMATIVA SCUOLA DELL’INFANZIA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Progetto accoglienza Progetto lettura Progetto continuità Progetto tirocinio Progetto inglese: approccio ad una lingua e cultura diversa dalla nostra. Progetto musica: ritmo, altezza del suono, canto corale Progetto FAI : sottosopra PROGETTI OFFERTA FORMATIVA SCUOLA PRIMARIA 1. PROGETTO ACCOGLIENZA 2. PROGETTO LETTURA: Saranno attivati percorsi e modalità atti a suscitare negli alunni l’interesse e il piacere della lettura 3. PROGETTO ED. FISICA: Le attività motorie sono finalizzate a sviluppare abilità e modelli di comportamento positivo ‘’FAIR PLAY’’ confrontandosi con gli altri 4. PROGETTO AREE A RISCHIO: Recupero disciplinare di Italiano e Matematica 5. PROGETTO CONTINUITA’:ALIMENTAZIONE in collaborazione con la Scuola secondaria Torraca e CEA 6. PROGETTO EUROPE CODE WEEK…programmiamo per esserci 7. PROGETTO AMBIENTE Per formare cittadini che sappiano convivere con il proprio ambiente e sappiano tutelarlo e modificarlo in modo rispettoso e creativo 8. PROGETTO MUSICATEATRO: L’importanza della comunicazione teatrale e musicale come strumenti di conoscenza personale per favorire e potenziare le capacità di pensare, immaginare ed ideare 9. PROGETTO TIROCINIO: Coinvolgimento degli studenti tirocinanti del corso di laurea di Scienze della Formazione Primaria, nei momenti più significativi delle nostre attività scolastiche, per qualificare la loro formazione con competenze legate all’esercizio concreto dell’insegnamento 10. PROGETTO CITTADINANZA ATTIVA: collaborazione con il Consiglio regionale di Basilicata e incontro con il Presidente del Consiglio Regionale 11. PROGETTO EDUCARE A GUARDARE in collaborazione con la SOPRINTENDENZA BENI CULTURALI 12. PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE:PREVENZIONE E SCREENING 13.POTENZIAMENTO DELLA LINGUA STRANIERA con insegnante madrelingua 14.Progetto didattico ‘’Torraca news live’’ 15.Scuola multimediale di PROTEZIONE CIVILE 16.Festa dell’albero in collaborazione con LEGAMBIENTE e PARCO MURGIA 17.Scuola multimediale di PROTEZIONE CIVILE 18.Progetto-laboratorio ‘’Il pane quotidiano...dalla nostra terra’’: iniziativa di collaborazione tra scuola e imprenditoria. PROGETTI OFFERTA FORMATIVA SCUOLA SECONDARIA 1. Progetto Biblioteca 2. Potenziamento della lingua straniera con insegnante di madrelingua (inglese, francese, spagnolo) 3. Progetto certificazione lingua inglese 4. Progetto ‘’Diritto allo studio’’ 5. Attività sportiva ‘’Duatlon’’ 6. Progetto didattico ‘’Torraca news live’’ 7. Progetto continuità 8. Progetto orientamento 9. Progetto certificazione ECDL - EIPASS 10.Progetto Cittadinanza Attiva 11.Giochi matematici 12.Orchestra regionale 13.Progetto FAI giovani e FAI di primavera 14.Festa dell’albero in collaborazione con LEGAMBIENTE e PARCO MURGIA 15.Progetto ‘’Matera@Mythos’’ 16.Progetto ‘’LIBRIAMOCI’’ 17.Progetto legalità 18.Scuola multimediale di PROTEZIONE CIVILE 19.PROTEZIONE CIVILE: maxi emergenza Guardia di Finanza 20.Progetto ‘’Giallo Sassi’’ I PROGETTI CURRICULARI TRASVERSALI PER I TRE ORDINI DI SCUOLA La Cittadinanza attiva, occupa un posto prioritario nella programmazione dell’Offerta Formativa, i cui obiettivi vengono conseguiti attraverso il loro inserimento nelle UA disciplinari e pluridisciplinari, progettate dai singoli docenti e dai Consigli di classe secondo i bisogni formativi della classe o di gruppi di alunni. La nostra scuola, tuttavia, sta sviluppando da alcuni anni una serie di progetti che hanno contribuito a rendere i nostri alunni attenti e responsabili alle problematiche della Convivenza, per cui abbiamo ritenuto opportuno continuare a inserirli nel POF per potenziare con contenuti specifici, metodologie e strumenti, i percorsi dell’Educazione alla Legalità, dell’Educazione ambientale, dell’Educazione alla salute, dell’Educazione stradale, dell’Educazione all’affettività. AMBIENTE COME ALFABETO CULTURALE Obiettivi formativi 1. Conoscere e analizzare le caratteristiche fisiche, storiche, economiche, culturali della Murgia, dei Sassi, del Piano, della città moderna partendo da una prospettiva pluridisciplinare. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Comprendere i legami esistenti tra la Murgia, i Sassi e la civiltà materana nella sua evoluzione. Comprendere il ruolo dell’uomo nella trasformazione di questi ambienti. Comprendere gli equilibri instauratisi in questo spazio e individuare i fattori che lo minacciano. Conoscere le attuali misure di protezione e di valorizzazione. Stimolare, progettare e realizzare azioni volte alla conservazione e alla valorizzazione di tale patrimonio. Fare uso del linguaggio multimediale Percorso didattico e contenuti 1.Conoscere per capire 2.Capire per valutare 3.Valutare per progettare 4.Progettare per operare Il percorso didattico coinvolgerà tutte le discipline secondo l’articolazione del progetto: Settore emotivo - sensoriale (Contatto con l’ambiente prevalentemente percettivo. Discipline interessate: Scienze Motorie, Musica, Arte Immagine, Italiano) Settore aspetti del territorio (Osservazione dal vivo e studio di piante, animali, suolo, territorio, clima ecc. Discipline interessate: Scienze, Geografia, Tecnologia) Settore storico - sociale - economico (Analisi degli insediamenti umani nel tempo, organizzazione delle attività, interazione uomo - ambiente. Discipline interessate: Storia, Educ. Civica, Geografia, Tecnologia Settore storico - artistico (Osservazione e analisi delle testimonianze artistiche e culturali. Discipline interessate: Artistica, Italiano, Religione ) Settore prospettive ( Coordinazione di lavori e attività volte a considerare il territorio materano come ambiente capace di offrire all’uomo uno spazio da rivalutare per la memoria storica e per lo sviluppo economico ) Metodologia e attività Prima fase: Conoscere per capire Il processo conoscitivo partirà da indagini sul campo. Saranno effettuate uscite didattiche per osservare direttamente i diversi aspetti del territorio materano, come indicato nei vari settori del progetto. Si faranno riprese, fotografie, schizzi, si prenderanno appunti. Si faranno ricerche nei vari ambiti del progetto. Sarà richiesta la collaborazione di enti e associazioni presenti sul territorio: Soprintendenza ai Beni culturali, per la stima dei beni culturali presenti nel territorio oggetto di studio, per conoscerne l’importanza artistica e storica, per conoscerne lo stato di degrado, per attuare misure di salvaguardia generali; Museo Ridola, per la stima dei reperti archeologici, al fine della ricostruzione storica, economica, sociale di questo; Legambiente per esaminare gli equilibri instauratisi nel tempo in questo spazio, individuare i fattori che lo minacciano e le prospettive future; per eventuali iniziative si inviteranno esperti. Seconda fase: Valutare Si effettueranno lavori di gruppo per riordinare i materiali reperiti e le conoscenze acquisite al fine di valutare correttamente problemi e prospettive. Terza fase: Progettare Dalla fase conoscitiva e valutativa scaturirà il momento progettuale in cui si studieranno proposte finalizzate alla conservazione della memoria storica, alla valorizzazione di questo patrimonio locale. In questo ambito si inserirà l’iniziativa: ‘Adottiamo un monumento’ Quarta fase: Realizzare Si realizzeranno le proposte più valide (mostra, opuscolo, itinerari specifici, CD rom,.) Articolazione dei contenuti Studio degli aspetti geo-morfologici, naturalistici, storici, economici, artistici della Murgia materana. Studio degli aspetti geo-morfologici, storici, economici, relazionali, culturali dei Sassi. Studio degli aspetti geo-morfologici, storici, economici, relazionali, culturali del Piano e della città moderna. Tempi di attuazione Il progetto sarà svolto durante le ore curriculari e, in alcune fasi, in orario pomeridiano. Connessione con i laboratori extracurricolari All’interno del progetto si collocano i Laboratori didattici di Ed. artistica, che costituiranno un momento prettamente operativo inteso a far acquisire agli alunni conoscenze relative a materiali tipici della cultura e dell’economia locale, competenze nella loro manipolazione, intesa a realizzare prodotti finiti con cui gli alunni potranno affinare gusto estetico e creatività. AMBIENTE COME QUALITÀ DELLA VITA Obiettivi formativi 1. Sviluppare un consapevole interesse per la natura, l’amore per la sua bellezza, la conoscenza dei suoi delicati equilibri; 2. Analizzare dati internazionali, nazionali, locali relativi ai più vistosi problemi ambientali 3. Individuare e analizzare da un punto di vista scientifico le maggiori problematiche dell’ambiente in cui si vive 4. Indagare e valutare l’ambiente urbano anche dal punto di vista delle proprie esigenze; 5. Acquisire una coscienza ecologica che porti ad un costume civico di vita; 6. Elaborare ipotesi di intervento Articolazione dei contenuti Ecosistemi urbani e territoriali, La geografia della regione, La geografia della città, Le fasi principali dello sviluppo storico del tessuto urbano Il ruolo e la funzione economica e sociale della città Il suo piano regolatore Servizi e infrastrutture Il verde urbano Inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo, Problema energetico Problema dei rifiuti, Riciclaggio La città vivibile per i ragazzi Metodologie Le attività saranno proposte in modo operativo ed effettuate il più possibile “sul campo”, anche producendo in classe o in ambienti adiacenti alla scuola dei semplici ecosistemi utilizzando supporti audiovisivi e fotografici, visite guidate, interventi di esperti. Si darà ampio spazio ai lavori concreti, alle uscite in ambienti significativi, ad attività di tipo ludico che favoriscano nel ragazzo l’acquisizione della consapevolezza di essere parte dell’ambiente e non semplice ospite; sarà utilizzato all’occorrenza il lavoro di gruppo. Raccordo con progetti esterni All’interno del Progetto si collocano i progetti esterni che ogni anno vengono proposti da associazioni ed enti locali e nazionali e l’attività del Laboratorio scientifico, il Progetto in rete Il ciclo dell’acqua EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ L’educazione all’ affettività costituisce solo una tappa di un’azione didattica più ampia, quella delineata nei progetti: Salute e prevenzione e Orientamento, ed è finalizzata ad orientare gli alunni ad una corretta costruzione della propria identità personale e sessuale. Obiettivi formativi 1. Approfondire la conoscenza e l’accettazione di sé, rafforzando l’autostima , anche apprendendo dai propri errori 2. Comprendere le modificazioni fisiche del proprio corpo e metterle in relazione con quelle psicologiche e di comportamento sociale 3. Essere consapevole delle modalità relazionali da attivare con coetanei e adulti di sesso diverso, sforzandosi di correggere le eventuali inadeguatezze 4. Riconoscere il rapporto affettività- sessualità-moralità. 5. Riconoscere attività e atteggiamenti che sottolineano nelle relazioni interpersonali gli aspetti affettivi e ne facilitano la corretta comunicazione Ambiti del progetto e discipline interessate 6. Dalla fanciullezza all’adolescenza: cambiamenti psico-fisici - Italiano, Educazione fisica, Scienze 7. L’apparato riproduttore e le sue funzioni – Scienze 8. Le malattie sessualmente trasmesse e prevenzione – Scienze 9. L’adolescenza: le relazioni interpersonali, l’affettività – Italiano, Religione 10. Adolescenza e salute: tutela, prevenzione, legislazione - Scienze, Italiano, Scienze motorie e sportive Metodologia , Attività, Tempi Prima fase Il processo conoscitivo partirà da lezioni, letture, discussioni, proiezione di videocassette relative ai diversi ambiti del progetto. Seconda fase Si effettueranno discussioni, , lavori individuali e di gruppo per riordinare le conoscenze acquisite al fine di valutare correttamente problemi e prospettive. Terza fase Sarà il momento della riflessione e dell’interiorizzazione PROGETTO SICUREZZA, SALUTE E PREVENZIONE Premessa Un Progetto sul tema della salute s'impone all'attenzione della scuola per la scarsa consapevolezza che i ragazzi hanno di salvaguardare la salute, perché bene primario dell'uomo. Anoressia, bulimia, uso non controllato di farmaci, uso di tabacco, alcolici, droga, sono realtà non sconosciute ai ragazzi di Scuola secondaria di 1° grado. Di qui l'esigenza di formare per prevenire o rimuovere questi comportamenti che molto facilmente trovano spazio preso gli adolescenti. Obiettivi formativi 1. Saper fronteggiare situazioni d'emergenza: prepararsi a convivere con il rischio ed essere parte attiva nel momento in cui il rischio dovesse verificarsi tramite l'autocontrollo, la collaborazione e la solidarietà 2. Riconoscere le problematiche legate al fumo attivo e passivo 3. Sperimentare la possibilità di informarsi per formarsi 4. Acquisire consapevolezza dell'importanza della salute 5. Riconoscere in situazioni concrete gli effetti del rapporto alimentazione -benessere- realizzazione personale 6. Consultare regolarmente le etichette dei cibi e le informazioni nutrizionali 7. Operare una corretta distribuzione dei pasti nell’arco della giornata considerando la propria attività fisica e il bisogno di variare l’alimentazione 8. Essere consapevole del problema alimentare nel mondo e contribuire, nei propri limiti, a individuare opportune iniziative e adeguati comportamenti 9. Maturare opinioni personali 10. Condurre uno stile di vita che promuova salute Contenuti Mangiare, giocare, gustare: Un itinerario nella storia dell’alimentazione Verso nuovi comportamenti e stili alimentari Mangiare bene per star bene C’è chi ha fame Liberi di… 1. ….crescere 2. Prendersi cura di sé 3. Esprimere emozioni 4. Stare con gli altri 5. Scegliere in modo responsabile Liberi dal…fumo Liberi …da alcol e droga Situazioni a rischio per la salute In movimento Sicuri a tavola Sicuri in casa Sicuri a scuola e nei posti di lavoro Il valore della donazione L’importanza delle regole La segnaletica stradale Il comportamento del pedone Il comportamento del ciclista, il comportamento del motociclista Metodologie e strumenti Lezioni teoriche Attività pratiche Simulazioni relative a comportamenti corretti da tenersi in caso di calamità Visioni di video cassette sul tema Giochi al computer Incontri con esperti Visite guidate La costituzione di una rete interscolastica per l’Europa è un evento importante della scuola lucana. Evidenzia una volontà “istituzionale” di pianificare e realizzare una educazione alla cittadinanza europea, coinvolgendo in maniera capillare tutte le scuole della regione, creando i presupposti per lo scambio di idee e di esperienze didattiche, promuovendo iniziative di scambi e mobilità, creando un’attenzione ed una consapevolezza riguardo ai temi europei. Le scuole firmatarie dell’ accordo aderiscono al modello di sviluppo sociale ed economico comunitario che vede nell’istruzione e nella formazione i principali fattori di coesione tra popoli diversi ed individuano pertanto i seguenti punti caratterizzanti la propria missione: 1. Promuovere nelle scuole la crescita della dimensione europea attraverso lo sviluppo di iniziative/attività che abbiano al centro la nuova cittadinanza europea, la conoscenza degli organismi comunitari ed il loro funzionamento, il ruolo dell’istruzione e della formazione professionale per la coesione sociale all’interno degli Stati membri ed in ambito comunitario, favorendo la curvatura dei curricoli in un’ottica europea 2. Favorire l’accesso all’Europa della conoscenza, garantire l’accesso alle TIC, migliorare l’apprendimento delle lingue straniere - non solo per gli studenti delle scuole, ma anche, nella logica dell’educazione permanente, per i cittadini di tutte le età 3. Incoraggiare progetti che evidenzino il ruolo delle scuole italiane nel costruire legami tra i paesi dell’Unione e quelli che si affacciano nell’Area del Mediterraneo, favorendo le iniziative di mobilità, partenariato e scambi per studenti ed adulti 4. Sostenere la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale 5. Creare un ambiente aperto di apprendimento e rendere l’apprendimento più attraente 6. Sfruttare al meglio le risorse 7. Rafforzare i legami con il mondo del lavoro, della ricerca e con la società in generale Ipotesi di progetto operativo 1ª parte: La formazione Ricercare una comune analisi per la conoscenza, l’approfondimento e la gestione dei diritti umani previsti dalle carte internazionali e dalla Costituzione europea Sviluppare un concetto condiviso di comunità per la diffusione della cultura della cittadinanza europea; Costruire un curricolo sui nuclei fondanti dell’educazione alla cittadinanza europea (metodo, organizzazione e didattica). Costruire un curricolo verticale sulla pluralità della cittadinanza. Declinare momenti di formazione che sviluppino questi aspetti. Avviare un gemellaggio con scuole europee Obiettivi formativi 1. Saper essere cittadini nel confronto costruttivo e nel rispetto verso se stessi e gli altri. 2. Conoscere e riflettere su documenti costituzionali e, in particolare, sulla Costituzione europea 3. Fare propri i valori dell’Educazione alla Cittadinanza: i diritti umani e la cultura della solidarietà, il consumo critico e l’uso delle risorse, la salute e il benessere psico-fisico, il rispetto delle regole 4. Acquisire consapevolezza, senso e significatività della cultura della cittadinanza e della solidarietà agita 5. Favorire la partecipazione attiva di studenti e genitori alla vita delle istituzioni I PROGETTI STRAORDINARI PIANO NAZIONALE SCUOLE DIGITALI: Cl@sse 2.0 La nostra scuola è stata selezionata per realizzare il progetto promosso nel quadro del piano di sostegno dell’Innovazione Digitale dalla Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi (DGSSSI) del MIUR, d’intesa con gli Uffici Scolastici Regionali e supportato da specifica attività progettuale a cura di A.N.S.A.S (ex INDIRE) e Università, che consente l’allestimento di classi tecnologicamente avanzate denominate Cl@ssi 2.0 della Scuola Secondaria di Primo Grado. L’intento dell’iniziativa è quello di realizzare ambienti di apprendimento adatti ad un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nella quotidianità scolastica, al fine di verificare in un triennio, come e quanto l’impatto possa intervenire nei processi formativi in un’epoca di trasformazioni dei linguaggi della comunicazione e della diffusione dei saperi. La realizzazione di un ambiente nuovo per l’apprendimento offre anche l’opportunità di individuare strategie che coniughino l’innovazione nella programmazione didattica con i modelli di organizzazione delle risorse umane, strutturali ed infrastrutturali delle istituzioni scolastiche. Obiettivi del Progetto 1. Allargare i confini dell’aula attraverso il collegamento on line con altre scuole, attività a casa condivise, attività internazionali 2. Collegare in modo logico i contenuti di tutte le discipline 3. Creare comunicazione continua tra tutti i docenti 4. Modificare la metodologia del “fare scuola” e rendere gli studenti protagonisti della loro avventura apprenditiva 5. Sperimentare nuovi modi di organizzazione didattica spazio – temporale 6. Utilizzare, nel rapporto insegnamento / apprendimento nuovi linguaggi per rendere il rapporto studenti – scuola più attraente 7. Prevenire l’abbandono e l’insuccesso scolastico Le istituzioni scolastiche destinatarie del progetto si impegnano a 1. progettare e realizzare in collaborazione con l’A.N.S.A.S (ex INDIRE) e la rete delle Università ad essa associate il modello didattico, tecnologico ed organizzativo coerente con gli obiettivi generali su indicati ed inserire il progetto nel Piano dell’Offerta Formativa per la durata di un triennio; 2. fornire la disponibilità a partecipare al monitoraggio di enti accreditati dal MIUR delle soluzioni progettuali adottate e a somministrare le prove di verifica degli apprendimenti predisposte da INVALSI; 3. garantire il coinvolgimento dell’intero consiglio di classe nelle attività didattiche previste; 4. assicurare la permanenza delle condizioni infrastrutturali, organizzative e di sicurezza durante tutto l’arco del triennio previsto. LA “VALUTAZIONE” “La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo… ...Alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre, la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne. Il sistema nazionale di valutazione ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico, fornendo alle scuole, alle famiglie e alla comunità sociale, al Parlamento e al Governo elementi di informazione essenziali circa la salute e le criticità del nostro sistema di istruzione”. (Indicazioni nazionali per il Curricolo 2012) Premessa La valutazione è divenuta l’elemento centrale, sul quale si impernia tutto l’articolato complesso di processi di programmazione che stanno alla base dell’azione educativa e didattica. Essa è posta in stretta relazione alle attività didattiche: non si tratta più di prendere atto di un risultato, più o meno positivo, ma la valutazione stessa diventa un elemento che concorre a determinare il quadro dell’attività formativa. Sono molteplici le funzioni della valutazione, ma senza dubbio quella più pertinente alla scuola d’oggi è la funzione regolativa: si valuta per regolare i percorsi, i curricoli, gli apprendimenti, le azioni e le decisioni didattiche e il sistema scuola; in breve, si valuta per migliorare continuamente l’offerta formativa della scuola e non semplicemente per controllare il suo funzionamento. Un approccio efficace è garantito da un processo valutativo integrato, valutazione interna e valutazione esterna, necessario per regolare i raccordi tra i progetti formativi e le loro implementazioni nelle situazioni reali, tra le procedure e i processi, per perfezionare in itinere la direzione, per realizzare un vero e proprio apprendimento organizzativo. LA VALUTAZIONE INTERNA ED ESTERNA La valutazione, nella scuola dell’autonomia, riguarda due differenti piani: a) il piano della valutazione interna realizzata dalla scuola e dai docenti: valutazione dei singoli alunni, di competenza del docente all’interno dell’autonomia didattica; autovalutazione di istituto rispetto agli elementi di sistema: autovalutazione della coerenza tra i risultati conseguiti e i propositi fissati dal POF, della qualità del servizio, della soddisfazione degli utenti; b) il piano della valutazione esterna realizzata dall’INVALSI, con funzione di supporto alle politiche educative nazionali e alla valutazione interna della scuola. LA VALUTAZIONE INTERNA LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Funzioni della valutazione La valutazione degli alunni risponde alle seguenti funzioni fondamentali: • verificare l’acquisizione degli apprendimenti programmati; • adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento individuali o del gruppo classe; • predisporre eventuali interventi di recupero o consolidamento, individuali o collettivi; • fornire agli alunni indicazioni per orientare l’impegno e sostenere l’apprendimento; • sollecitare la partecipazione dell’alunno stesso al processo di valutazione, tenendo conto del suo punto di vista, del significato che egli attribuisce alle sue azioni e ai suoi prodotti, ottenendo così due risultati paralleli: l’abitudine all’autovalutazione e l’esercizio della metacognizione;. • promuovere l’autoconsapevolezza e la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e difficoltà; • fornire ai docenti elementi di autovalutazione del proprio intervento didattico; • comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici e condividere gli impegni relativi ai processi di maturazione personale. Essa è un elemento pedagogico fondamentale che permette di progettare ed attuare interventi didattici a “misura di alunno”, rispetto agli obiettivi e ai fini da raggiungere: il sapere (l’acquisizione dei contenuti disciplinari), il saper fare (abilità, la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti), il saper essere (competenze, la capacità di tradurre conoscenze e abilità in comportamenti razionali). Che cosa si valuta Costituiscono oggetto della valutazione, secondo l’attuale quadro normativo, e sono competenza del gruppo docente responsabile della classe: • LA VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI, ossia delle conoscenze e abilità disciplinari indicate negli obiettivi di apprendimento elaborati dalla scuola e codificati nel curricolo d’istituto sulla base delle indicazioni nazionali. • LA RILEVAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE, relative agli apprendimenti disciplinari e propedeutiche rispetto allo sviluppo continuo della capacità di apprendere e la loro certificazione sulla base delle indicazioni e dei modelli predisposti dal MIUR a norma dell’articolo 10 del DPR 275/99. Fasi della valutazione Si distinguono tre fasi fondamentali: • la valutazione iniziale o diagnostica • la valutazione intermedia o formativa • la valutazione finale o sommativa LA VALUTAZIONE INIZIALE O DIAGNOSTICA E’ interessata a conoscere l’alunno: conoscenze e abilità in ingresso,caratteristiche della personalità, atteggiamento nei confronti della scuola, ritmi e stili di apprendimento, motivazione, partecipazione, autonomia. Sulla base dell’elaborazione dei dati raccolti durante il lavoro iniziale e le prove d’ingresso, i docenti stilano il piano di lavoro individuale nel quale determinano gli obiettivi e le strategie di intervento sia per il gruppo classe sia personalizzati e individualizzati (alunni BES). LA VALUTAZIONE INTERMEDIA O FORMATIVA Accerta la dinamica degli apprendimenti rispetto agli obiettivi programmati, adegua la programmazione, progetta azioni di recupero, modifica all’occorrenza tempi e modalità, informa tempestivamente l’alunno circa il suo progresso orientandone gli impegni. LA VALUTAZIONE FINALE O SOMMATIVA Rileva l’incidenza formativa degli apprendimenti scolastici per lo sviluppo personale e sociale dell’alunno ed è sintetizzata in un voto o giudizio conclusivo quadrimestrale. Criteri di valutazione degli apprendimenti e del comportamento nella scuola dell’infanzia, primaria e del primo ciclo La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione individuale e collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche . Secondo quanto stabilito dal DPR n.122 del 22 giugno 2009 (Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni), le procedure per la valutazione e in particolare i criteri relativi al comportamento degli alunni sono di competenza del Collegio dei docenti. Il Collegio dei docenti definisce criteri, modalità e tempi della valutazione, al fine di garantire equità ed omogeneità nelle valutazioni stesse, di rendere trasparente l'azione della scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato dei propri voti. Nel nostro Istituto comprensivo la valutazione nei tre ordini di scuola è coerente con gli obiettivi e gli indicatori del curricolo verticale, in modo da garantire un effettivo processo di continuità. VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Nella scuola dell’infanzia, la valutazione scolastica si attua: durante l’anno, mediante osservazioni sistematiche, schede, giochi motori, grafici, pittorici, attività manuali, conversazioni, cartelloni di sintesi; alla fine dei Quadrimestri, con gli scrutini, secondo una “Griglia per la valutazione delle competenze”raggiunte dai bambini, alla fine di ogni annualità: 3, 4, 5 anni. Documento di passaggio alla scuola Primaria Al termine del triennio, per ogni alunno, viene compilata una scheda di passaggio al grado di scuola successivo. Detto documento intende restituire una descrizione delle competenze acquisite e dei comportamenti dei bambini osservati nel corso dell’esperienza alla scuola dell’infanzia; esso contiene informazioni utili per la formazione delle classi e costituisce il punto di partenza per un colloquio orale fra le docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria da effettuarsi al momento della formazione delle classi e, se necessario, ad anno scolastico iniziato, per un confronto ed un ulteriore passaggio di informazioni tra i due ordini di scuola. I CRITERI E LE FORME DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA In riferimento al Decreto Legge 137/2008 (decreto “Gelmini”) dall’anno scolastico 2008/2009 si fa presente che: “nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno”. Si prevede per le classi prime, seconde l’uso dei voti dal 6 al 10, per le classi terze, quarte e quinte dal 5 al 10. I voti più bassi sono utilizzati solo nei casi eccezionali. Vengono accettati i mezzi voti nelle prove. I consigli di interclasse della scuola primaria stanno utilizzando griglie di valutazione in via sperimentale e di definizione. Nel corso dell’anno scolastico saranno attivati gruppi di lavoro per l’approfondimento, l’adeguamento e la sistematizzazione delle griglie. “Nella scuola primaria, i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”. Nel caso in cui un alunno, in sede di scrutinio finale, evidenzi una o più insufficienze, può essere valutata dai docenti della classe la sua non ammissione alla classe successiva. La decisione, in questo caso, deve essere adeguatamente motivata, anche nel corso dell’anno scolastico, ed avere carattere eccezionale. Va, comunque, deliberata all’unanimità da parte dei docenti titolari degli insegnamenti curricolari nella classe, compresi il docente incaricato dell’insegnamento della religione cattolica e/o quello incaricato dello svolgimento delle attività alternative a tale insegnamento. Hanno pieno titolo alla valutazione anche i docenti di sostegno che si esprimono per tutti gli alunni della classe, oltre che per quelli con disabilità. Si ricorda che la norma che prevedeva che la decisione per l’eventuale ammissione venisse decisa dal consiglio di interclasse è stata abrogata dal decreto legislativo n. 59/2004 e non è più in vigore dall’anno scolastico 2004-2005. Le decisioni circa la non ammissione dell’alunno alla classe successiva di scuola primaria o al primo anno della scuola secondaria di I grado sono, pertanto, adottate dai docenti titolari della classe, giudici naturali dell’alunno da valutare. Nel caso di ammissione straordinaria deliberata dai docenti della classe, la scuola può darne informazione alle famiglie direttamente oppure con nota specifica apposta sul documento di valutazione oppure in altre forme decise in base all’autonomia didattica, che rimette alle scuole la competenza di decidere modalità e criteri valutativi nel rispetto delle norme generali. Certificazione delle competenze I docenti delle classi quinte dovranno anche predisporre la certificazione delle competenze secondo modelli adottati dal collegio dei docenti, integrati anche dal voto in decimi che registra il livello di competenza raggiunto dagli alunni. Come le valutazioni degli apprendimenti, anche le competenze vanno adeguatamente illustrate. Verifica e Valutazione La verifica deve in prima analisi tenere conto della tipologia i alunni cui viene rivolta e in rapporto alla modalità con cui i contenuti sono proposti. Gli alunni di scuola Primaria accedono a contenuti sempre più complessi e reticolari pertanto anche la verifica deve adattarsi a queste procedure. Essa verrà adattata nei casi dove il rendimento scolastico risulta diverso in percentuale rilevante. In questi casi le prove potranno essere semplificate anche in relazione al livello raggiunto e di ciò si terrà conto in sede di valutazione. Nei casi in cui ci siano presenze di D.S.A., le verifiche saranno diversamente strutturate. La verifica conserva un carattere parzialmente strutturato e deve essere inteso come prova da sostenere ai fini della rilevazione del contenuto in termini di apprendimento, ma anche e principalmente come sguardo teso verso l’alunno e a tutte le reazioni che elabora in rapporto a ciò che impara. Essa si sostanzia in un controllo ancora a carattere formativo, giacché i tempi che necessitano alla appropriazione dei contenuti sono orientati all’individualità e non hanno scansioni fisse classificabili, ma solo periodi orientativi all’interno del quale deve prodursi una determinata conquista di una specifica capacità/competenza. MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La valutazione scaturisce da un insieme di prove e di verifiche di diverso tipo. Gli strumenti valutativi utilizzati sono: Prove oggettive, a stimolo e risposta chiusa Prove semi-strutturate, a stimolo chiuso e risposta aperta Prove non strutturate, a stimolo e risposta aperta . La scelta del tipo di prova è di competenza del singolo docente. . CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La Scuola oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità. La valutazione del comportamento tiene conto dei seguenti parametri: Rapporti con l’altro Responsabilità e rispetto degli impegni scolastici Rispetto delle cose proprie, altrui e dell’ambiente Partecipazione e interesse alle varie attività scolastiche Rispetto delle regole di convivenza, secondo la griglia seguente GIUDIZIO Comportamento corretto e coerente con i principi della scuola sia nell’esercizio dei propri diritti che nell’adempimento dei propri doveri e modello propositivo per i compagni. VOTO 10 9 Comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle regole, consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno. 8 Comportamento rispettoso delle regole, impegno generalmente costante, adeguata consapevolezza del proprio dovere. Comportamento poco rispettoso delle regole, poco corretto nel rapporto con i compagni, insegnanti e altre figure operanti nella scuola; incostanza nell’impegno e non adeguata consapevolezza del proprio dovere. Richiami verbali e/o note disciplinari. Rifiuto sistematico delle regole, grave mancanza di rispetto nei confronti di compagni, insegnanti e altre figure operanti nella scuola. Richiami verbali e/o note disciplinari. 7 6 I GIUDIZI RELATIVI ALL’IRC I giudizi relativi all’insegnamento della religione cattolica sono i seguenti: 1. 2. 3. 4. 5. Non Sufficiente Sufficiente Buono Distinto Ottimo I GIUDIZI RELATIVI ALLE EVENTUALI ATTIVITA’ ALTERNATIVE Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica e che scelgono di avvalersi delle Attività Alternative, è prevista la valutazione al termine di ogni quadrimestre. I giudizi sono: 1. Non Sufficiente 2. Sufficiente 3. Buono 4. Distinto 5. Ottimo Per gli alunni che si avvalgono dello studio individuale non è prevista alcuna valutazione. CRITERI DI AMMISSIONE O DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Gli alunni non ammessi alla classe successiva costituiscono un evento eccezionale e comprovato da specifica motivazione quale il mancato conseguimento di un adeguato processo di maturazione. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE La valutazione finale è espressa in forma sintetica al termine del 1° e del 2° quadrimestre ed ha anche valore certificativo rispetto ai traguardi formativi raggiunti da ogni singolo alunno. La valutazione finale quadrimestrale viene registrata sul Documento di valutazione, predisposto dalla Scuola. DESCRITTORI PER GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE SCUOLA PRIMARIA CLASSE I DISCIPLINA: ITALIANO Competenze e/o Obiettivo di apprendimento Nuclei tematici Ascoltare e comprendere A- Ascoltare una consegna e/o un racconto B - Comprendere i messaggi ricevuti C - Interagire negli scambi comunicativi Descrittori Voto Ascolta, comprende, interagisce in modo: prolungato, pronto, corretto, articolato, pertinente e approfondito……. 9/10 prolungato, adeguato, pertinente e corretto…………………….. passivo e per tempi molto brevi, essenziale, poco corretto e non sempre pertinente ………………………. Leggere e comprendere D - Utilizzare la tecnica di lettura. E - Leggere ad alta voce brevi testi. F - Leggere comprendendo il significato globale di semplici testi. G - Leggere, comprendere e memorizzare semplici filastrocche, conte, ninna nanne e poesie. H - Osservare immagini singole e in sequenza e mette in relazione immagini e testo 7/8 6 Legge in modo: corretto, scorrevole ed espressivo ………………………………. corretto e scorrevole ………….. 9/10 7/8 meccanico …………………… 6 Comprende, memorizza, osserva in modo: completo e rapido……………. completo ………..................... essenziale……………………. 9/10 7/8 6 Scrivere Riflettere sulla lingua I - Scrivere autonomamente parole, didascalie e brevi testi su esperienze personali. Scrive sotto dettatura. L - Utilizzare le principali convenzioni ortografiche Scrive sotto dettatura e/o autonomamente in modo: molto corretto……………………... 9/10 corretto e chiaro…………………… 7/8 poco corretto, poco organizzato……………………………… 6 Riconosce e usa la lingua: con piena padronanza correttamente essenzialmente 9/10 7/8 6 CLASSE I DISCIPLINA: MATEMATICA Competenze e/o Nuclei Obiettivo di apprendimento tematici A - Leggere e scrivere numeri NUMERI naturali B - Contare, ordinare e confrontare oggetti C -Eseguire semplici operazioni e verbalizzare le procedure di calcolo SPAZIO E FIGURE RELAZIONI MISURE DATI E PREVISIONI D -Sapersi orientare nello spazio fisico E - Localizzare oggetti nello spazio F - Raccogliere dati e raggrupparli con semplici rappresentazioni grafiche Descrittori Voto Legge i numeri, conta, opera in modo: sicuro e corretto …….......... 9/10 corretto……………………. 7/8 adeguato…………………… 6 Si orienta nello spazio in modo: autonomo……………………. 9/10 corretto……………………… 7/8 con qualche incertezza………. 6 Raccoglie e rappresenta dati in modo: autonomo e corretto……………. 9 / 10 corretto…………………………. 7/8 essenziale………………………. 6 CLASSE: I DISCIPLINA: SCIENZE Competenze e/o Nuclei tematici SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALI OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto A- Individuare qualità e proprietà degli oggetti e dei materiali mediante l’uso dei cinque sensi Individua in modo: sicuro ………………… 9 / 10 corretto………………… 7/8 incerto………………… 6 Effettua semplici esperimenti in modo: autonomo e corretto……. 9 / 10 corretto………………….. 7/8 Guidato ………………… 6 B -Osservare elementi della realtà circostante Formulare ipotesi e verificarle sperimentalmente L’UOMO I VIVENTI E L’AMBIENTE C - Utilizzare semplici tecniche di osservazione per descrivere proprietà e caratteristiche dei viventi e dell’ambiente circostante Osserva e descrive in modo: corretto e completo……… 9 / 10 corretto…………………. 7/8 essenziale ……………….. 6 CLASSI: I-II-III Competenze e/o Nuclei tematici Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto Ascoltare e comprendere A- Comprendere parole, istruzioni e frasi di uso quotidiano Ascolta, comprende in modo: corretto…………… 9/10 adeguato …………. 7/8 essenziale ………... 6 Legge in modo: corretto, scorrevole ed espressivo.. 9/10 corretto e scorrevole……………... 7/8 meccanico………………………... 6 Comprende in modo: completo e rapido ……………….. 9/10 completo…………………………. 7/8 essenziale………………………… 6 Copia e scrive sotto dettatura e/o autonomamente in modo: molto corretto …………………… corretto …………………………... poco corretto ……………………. 9/10 7/8 6 Leggere e comprendere Scrivere Parlare B - Leggere e comprendere parole, cartoline, brevi messaggi accompagnati da supporti visivi C- Copiare e scrivere parole e semplici frasi D- Interagisce con un compagno per presentarsi o giocare utilizzando frasi ed espressioni memorizzate adatte alla situazione Usa la lingua: con padronanza ………………………. correttamente……………………… …. essenzialmente ………………………. 9/10 7/8 6 CLASSI: I - II DISCIPLINA: GEOGRAFIA Competenze e/o Nuclei Obiettivo di tematici apprendimento A -Muoversi nello spazio ORIENTARSI NELLO vissuto utilizzando punti di SPAZIO VISSUTO E riferimento arbitrari e RAPPRESENTATO convenzionali e utilizzando indicatori topologici Descrittori Voto Si orienta nello spazio vissuto in modo: esauriente ………………….. corretto ……………………. abbastanza corretto………… 9 / 10 7/8 6 9 / 10 7/8 6 RICONOSCERE GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO IL TERRITORIO B - Individuare e distinguere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano l’ambiente di appartenenza Individua gli elementi di un ambiente in modo: esauriente…………………….. corretto ……………………… abbastanza corretto………….. USARE IL LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITÀ C - Costruire carte mentali degli spazi vissuti D - Rappresentare percorsi esperiti E - Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti Mostra di possedere e usare il linguaggio della geograficità in modo: esauriente ……………… corretto ………………… abbastanza corretto ……. 9 / 10 7/8 6 CLASSI : I-II-III-IV-V DISCIPLINA: ARTE Competenze e/o Nuclei tematici PERCEPIRE VISIVAMENTE LEGGERE E COMPRENDERE E IMMAGINE Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto A - Guardare, osservare e descrivere immagini e oggetti con consapevolezza Osserva e descrive immagini e oggetti in modo: esauriente ……………………. corretto………………………. abbastanza corretto ………… 9 / 10 7/8 6 B - Leggere le immagini comprendendo le diverse funzioni che esse possono svolgere (informative, descrittive, emotive …) C - Leggere gli elementi compositivi di un’opera d’arte D - Conoscere e apprezzare i principali beni artistici presenti nel nostro territorio Legge immagini e opere d’arte in modo: esauriente ………………….. 9 / 10 corretto…………………….. 7/8 abbastanza corretto ……….. 6 PRODURRE E RIELABORARE E - Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini grafiche e pittoriche anche attraverso processi di manipolazione e rielaborazione di tecniche e materiali Conosce le varie tecniche e le usa in modo: esauriente e creativo ……………. 9 / 10 corretto………………………….. 7/8 abbastanza corretto ……………... 6 CLASSI: I –II-III-IV-V DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA Competenze e/o Obiettivo di apprendimento Nuclei tematici A - Riconoscere e denominare IL CORPO E LE le varie parti del corpo FUNZIONI SENSOB - Classificare le PERCETTIVE informazioni provenienti dagli organi di senso IL MOVIMENTO DEL CORPO E LE SUE RELAZIONI CON IL TEMPO E LO SPAZIO IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’ COMUNICATIVOESPRESSIVA Descrittori Voto Riconosce e denomina le parti del proprio corpo in modo: esauriente……………………….. corretto…………………………... abbastanza corretto …………….. 9 / 10 7/8 6 C - Coordinarsi all’interno di uno spazio in rapporto alle cose e alle persone D - Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di giochi di movimento e presportivi Si coordina all’interno di uno spazio in modo: esauriente 9 / 10 corretto 7/8 abbastanza corretto 6 E - Organizzare condotte motorie sempre più complesse, coordinando vari schemi di movimento Organizza condotte motorie complesse in modo: esauriente e creativo……………….. 9 / 10 corretto…………………………….. abbastanza corretto……………… 7/8 6 CLASSI : I –II-III DISCIPLINA: RELIGIONE Competenze e/o Nuclei tematici DIO E L’UOMO SEGNI E SIMBOLI DEL NATALE E DELLA PASQUA Obiettivo di apprendimento Descrittori A -Scoprire che per la religione Cristiana Dio è creatore e padre B -Guardare e rispettare la natura e prendere coscienza che essa è dono di Dio Esprime i contenuti in modo: esauriente…… C - Individuare i segni del Natale nell’ambiente e nelle celebrazioni religiose D - Comprendere che la Pasqua è per i cristiani la festa più importante e il centro della loro fede corretto …….. Voto Distinto/Ott imo Buono abbastanza corretto Riconosce i valori religiosi in modo: esauriente………. Sufficiente corretto ………... abbastanza corretto…. Buono Sufficiente Distinto/Ott imo LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI E - Conoscere usi, costumi e tradizioni dell’ambiente di Gesù F- Comprendere attraverso i racconti biblici delle origini che il mondo è opera di Dio Legge e comprende le fonti bibliche in modo: esauriente………. corretto…………. abbastanza corretto…………………... Distinto/Ott imo Buono Sufficiente CLASSE: II –III DISCIPLINA: ITALIANO Competenze e/o Nuclei tematici Ascoltare e comprendere Leggere e comprendere Scrivere Obiettivo di apprendimento Descrittori A - Acquisire un comportamento di ascolto attento e partecipativo B - Comprendere comunicazioni e testi ascoltati individuandone gli elementi essenziali C - Saper interagire negli scambi comunicativi Ascolta, comprende, interagisce in modo: prolungato, pronto, corretto, articolato, pertinente e approfondito……. D - Leggere in modo espressivo E- Leggere, comprendere testi di diversa tipologia, individuando gli elementi e le caratteristiche essenziali F - Leggere, comprendere e memorizzare filastrocche, poesie e dialoghi G - Scrivere testi in modo chiaro e logico a livello denotativo e connotativo H-Rielaborare testi di vario tipo in modo chiaro e coerente prolungato, adeguato, pertinente passivo e per tempi molto brevi, essenziale, poco corretto e non sempre pertinente ………… Voto 9/10 7/8 6 Legge in modo: corretto, scorrevole ed espressivo … corretto e scorrevole 9/10 meccanico,stentato 6 Comprende in modo: completo e rapido…………… 9/10 completo ……………………. 7/8 essenziale …………………… 6 Scrive sotto dettatura e/o autonomamente in modo: molto corretto…………………. 9/10 corretto e chiaro ……………… 7/8 poco corretto, poco organizzato 6 7/8 Riflettere sulla lingua I -Utilizzare le principali convenzioni ortografiche L -Riconoscere e denominare le principali parti del discorso Riconosce e usa la lingua: con piena padronanza……………… correttamente ……………………... essenzialmente ……………………. 9/10 7/8 6 CLASSI II – III DISCIPLINA: MATEMATICA Competenze e/o Nuclei Obiettivo di apprendimento tematici A - Leggere, scrivere, NUMERI rappresentare, ordinare e operare con i numeri naturali B - Eseguire le quattro operazioni C - Memorizzare regole e procedimenti di calcolo SPAZIO E FIGURE D - Rappresentare e descrivere figure geometriche e operare con esse Descrittori Voto Calcola in modo: sicuro e corretto………...... 9 / 10 corretto…………………… 7/8 adeguato…………………… 6 Conosce, comprende e utilizza i contenuti in modo: autonomo e corretto………………… corretto………………………… …… sufficientemente corretto …………… RELAZIONI MISURE DATI E PREVISIONI E - Raccogliere, classificare e rappresentare dati e misure con grafici e tabelle F - Risolvere situazioni problematiche utilizzando le quattro operazioni 9 / 10 7/8 6 Individua e applica relazioni e procedure in modo: autonomo……………………… 9 / 10 corretto………………………… 7/8 essenziale ………………………… 6 CLASSE: II-III DISCIPLINA: SCIENZE Competenze e/o Nuclei tematici SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALI OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto A -Individuare qualità, proprietà e trasformazioni di oggetti, materiali, e fenomeni Osserva, classifica e coglie analogie e differenze di un fenomeno in modo: completo…………………… 9 / 10 corretto…………………………. 7/8 cogliendone gli elementi essenziali …… 6 B - Eseguire semplici esperimenti e descriverli verbalmente C -Formulare ipotesi che giustifichino un fenomeno osservato C -Stabilire e comprendere relazioni di causa - effetto Effettua esperimenti, formula ipotesi e prospetta soluzioni in modo: corretto e autonomo ……………………. corretto………………………… sostenuto…………………… 9 / 10 7/8 6 L’UOMO I VIVENTI E L’AMBIENTE D - Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali di tipo naturale e artificiale E - Riconoscere le diversità dei viventi e la loro relazione con l’ambiente Osserva e interpreta il linguaggio scientifico in modo: sicuro e autonomo………………………. 9 / 10 corretto………………………… 7/8 sufficientemente corretto 6 CLASSE: III-IV- V DISCIPLINA: STORIA Competenze e/o Nuclei tematici COLLOCARE FATTI ED EVENTI NELLO SPAZIO E NEL TEMPO RICAVARE INFORMAZIONI DA FONTI DI DIVERSO TIPO Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto A - Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, cicli temporali B - Ordinare in modo cronologico (a.C. d.C.) fatti ed eventi storici C - Conoscere altri sistemi cronologici D - Individuare periodizzazioni E -Individuare fonti storiche: tracce, resti e documenti F -Ricavare e organizzare informazioni, metterle in relazione e formulare ipotesi Colloca nello spazio e nel tempo fatti ed eventi in modo: esauriente………………… 9 / 10 corretto …………………… 7/8 abbastanza corretto ………… 6 Individua le tracce e sa usarle nella ricostruzione dei fatti in modo: esauriente ………… 9 / 10 COSTRUIRE I CONCETTI FONDAMENTALI DELLA STORIA VERBALIZZARE SCHEMI TEMPORALI corretto …………………… 7/8 abbastanza corretto ………… 6 G -Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti H -Individuare analogie e differenze tra quadri storici e sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo Mostra di possedere e applicare i concetti fondamentali della storia in modo: esauriente…………………… 9 / 10 corretto ………………… 7/8 abbastanza corretto ………… 6 I -Elaborare in forma di racconto orale e scritto gli argomenti studiati L -Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti M- Consultare testi di genere diverso Rappresenta, comunica concetti e conoscenze in modo: esauriente………………… 9 / 10 corretto ……………………… 7/8 abbastanza corretto………… 6 CLASSE III-IV-V DISCIPLINA: GEOGRAFIA Competenze e/o Nuclei tematici ORIENTARSI NELLO SPAZIO RAPPRESENTATO Obiettivo di apprendimento Descrittori A - Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche B - Utilizzare la bussola e i punti cardinali Si orienta nello spazio, e sulle carte geografiche in modo: esauriente …………………………… corretto………………………… ……. abbastanza corretto …………………. frammentario…………………… …… RICONOSCERE GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO IL TERRITORIO C- Conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti i principali paesaggi italiani, europei e mondiali D - Cogliere analogie e differenze E - Conoscere e applicare il concetto polisemico di regione al territorio italiano Voto 9 / 10 7/8 6 5 Conosce e descrive gli elementi di un ambiente in modo: esauriente……………………… …….. corretto………………………… …….. abbastanza corretto ………………….. frammentario ………………………... 9 / 10 7/8 6 5 USARE IL LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITÀ F - Interpreta carte geografiche a diversa scala, carte tematiche, grafici, immagini da satellite G - Localizzare sulla carta geografica dell’Italia la posizione delle regioni fisiche e amministrative Mostra di possedere e usare il linguaggio della geograficità in modo: esauriente……………………… ……. corretto ……………………………… abbastanza corretto …………………. frammentario………………… 9 / 10 7/8 6 5 CLASSE IV -V DISCIPLINA: ITALIANO Competenze e/o Nuclei tematici Ascoltare e comprendere Leggere e comprendere Obiettivo di apprendimento Descrittori A - Prestare un’attenzione sempre più prolungata e selettiva alle spiegazioni dell’insegnante e agli interventi dei compagni B - Comprendere testi orali C - Partecipare a discussioni di gruppo D - Riferire un’esperienza, un’attività o un argomento di studio Ascolta, comprende, comunica in modo: prolungato, pronto, corretto, articolato, pertinente e approfondito ………………… prolungato, adeguato, pertinente e corretto ………………………………… … passivo e per tempi molto brevi, essenziale, poco corretto e non sempre pertinente……………………… …………. passivo e per tempi molto brevi, inadeguato…………………… Legge in modo: corretto, scorrevole ed espressivo ……... corretto e scorrevole……………………. E - Leggere ad alta voce e in silenzio in modo corretto, scorrevole, espressivo e consapevole testi noti e non F - Leggere, comprendere diversi tipi di testo rielaborandone le informazioni principali meccanico……………………… ………. stentato………………………… ……….. Voto 9/10 7/8 6 5 9/10 7/8 6 5 9/10 7/8 6 5 Comprende in modo: completo e rapido………………………. completo……………………… ……….. essenziale ……………………………… parziale e frammentario Scrivere G - Scrivere testi in modo chiaro e logico di tipo descrittivo, narrativo, argomentativo a livello denotativo e connotativo H - Produrre rielaborazioni, manipolazioni e sintesi Scrive sotto dettatura e/o autonomamente in modo: molto corretto ………………………….. corretto e chiaro………………………… poco corretto, poco organizzato 9/10 7/8 6 5 ……….. scorretto e disorganico………………….. Riflettere sulla lingua I - Utilizzare le principali convenzioni ortografiche L - Riconoscere e denominare le principali parti del discorso; individua e usa in modo consapevole modi e tempi del verbo; riconoscere i connettivi; analizzare la frase nelle sue funzioni Riconosce e usa la lingua: con piena padronanza …………………. correttamente…………………… essenzialmente………………… con molte lacune………………………. 9/10 7/8 6 5 CLASSE IV –V DISCIPLINA: MATEMATICA Competenze e/o Nuclei tematici NUMERI Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto A - Leggere, scrivere, rappresentare, ordinare e operare con i numeri naturali, decimali e frazionari B - Eseguire le quattro operazioni e relative proprietà Calcola e applica proprietà e individua procedimenti in modo: rapido preciso e autonomo………. 9 / 10 corretto………………………… ……. adeguato …………………………….. inadeguato …………………………. SPAZIO E FIGURE RELAZIONI MISURE DATI E PREVISIONI C - Rappresentare, descrivere e operare con misure e figure geometriche piane D - Confrontare, misurare e operare con grandezze e unità di misura E - Risolvere situazioni problematiche utilizzando formule, tecniche e procedure di calcolo Conosce, rappresenta descrive, opera con misure e figure geometriche piane in modo: autonomo……………………… ……….. corretta………………………… ……….. essenziali……………………… ……….. inadeguato……………………… ……… Osserva, classifica e coglie analogie e differenze di un fenomeno in modo: autonomo e corretto ……………………. corretto………………………… ………. essenziale……………………… ………. inadeguato……………………… ……… Elabora procedure risolutive di situazioni problematiche in modo: 7/8 6 5 9 / 10 7/8 6 5 9 / 10 7/8 6 5 autonomo e corretto……………………. corretto………………………… ……….. essenziale……………………… ……….. inadeguato……………………… ……… 9 / 10 7/8 6 5 CLASSE IV –V DISCIPLINA: SCIENZE Competenze e/o Nuclei tematici Obiettivo di apprendimento Descrittori L’UOMO I VIVENTI E L’AMBIENTE A - Osservare descrivere, analizzare elementi del mondo vegetale, animale, umano Osserva, classifica e coglie analogie e differenze di un fenomeno in modo: completo e sicuro…………………… completo……………………… ……… essenziale……………………… …… inadeguato……………………… … Conosce nozioni, concetti e procedimenti in modo: completo e sicuro……………….. B - Riconoscere e descrivere fenomeni del mondo fisico, biologico, SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALI C - Utilizzare termini specifici della disciplina D - Utilizzare la classificazione come strumento per interpretare somiglianze e differenze tra fatti e fenomeni E - Individuare qualità, proprietà e trasformazioni di oggetti, materiali, e fenomeni completo……………………… … Voto 9 / 10 7/8 6 5 9 / 10 7/8 6 5 essenziale……………………….. inadeguato……………………… . Usa il linguaggio scientifico ( raccoglie dati, rappresenta graficamente, interpreta) con: padronanza…………………… …….. correttezza ………………………….. sufficiente 9 / 10 7/8 6 5 correttezza………………... inadeguatezza………………… ……… OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO F - Eseguire semplici esperimenti e descriverli verbalmente G - Formulare ipotesi che giustifichino un fenomeno osservato H - Stabilire e comprendere relazioni di causa – effetto Effettua esperimenti, formula ipotesi e prospetta soluzioni in modo: corretto e autonomo …………………. corretto ……………………………… Sostenuto ……………………………. inadeguato……………………… …… 9 / 10 7/8 6 5 CLASSE IV-V DISCIPLINA: RELIGIONE Competenze e/o Nuclei tematici IL LINGUAGGIO RELIGIOSO SEGNI E SIMBOLI DEL NATALE E DELLA PASQUA LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI Obiettivo di apprendimento Descrittori A - Riconoscere nella vita di Gesù proposte di scelte responsabili anche per un personale progetto di vita Riconosce i linguaggi espressivi della fede in modo: esauriente …………….. corretto ………………. abbastanza corretto…… inadeguato……………. B - Riconoscere la festa del Natale come esperienza di gioia, comunione e fratellanza C - Riconoscere la Pasqua come evento salvifico dell’uomo Riconosce il senso religioso della Pasqua e del Natale in modo: esauriente …………….. corretto ……………….. abbastanza corretto…… inadeguato …………… D - Conoscere le origini e la diffusione dei testi più importanti per la vita di un cristiano E - Conoscere la figura di Gesù F - Conoscere gli elementi fondanti delle grandi religioni non cristiane G - Sapere che la Chiesa promuove il dialogo con le altre confessioni cristiane Fa riferimento alle fonti bibliche in modo: esauriente……………... corretto ………………. abbastanza corretto…… inadeguato …………… Voto Distinto/Ott imo Buono Sufficiente Insufficient e Distinto/Ott imo Buono Sufficiente Insufficient e Distinto/Ott imo Buono Sufficiente Insufficient e CLASSE: IV –V DISCIPLINA: INGLESE Competenze e/o Nuclei tematici Ascoltare e comprendere Leggere e comprendere Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto A -Comprendere parole, espressioni ,istruzioni e frasi di uso quotidiano B - Identificare il tema centrale di un discorso Ascolta, comprende in modo: corretto…………………………. adeguato……………… ………. essenziale……………………… inadeguato ……………………. 9/10 7/8 6 5 C - Leggere e comprendere parole, cartoline, brevi testi, accompagnati da supporti visivi Legge in modo: corretto, scorrevole ed espressivo……………………… …. corretto e scorrevole…………… meccanico……………………… stentato ………………………… Comprende in modo: completo e rapido………………. completo……………………….. essenziale ……………………… parziale e frammentario ……….. Scrivere D - Scrivere messaggi semplici e brevi lettere personali in modo comprensibile Scrive autonomamente in modo: molto corretto………………… corretto ………………………. poco corretto ………………… scorretto……………………… 9/10 7/8 6 5 9/10 7/8 6 5 9/10 7/8 6 5 E - Esprimersi linguisticamente in modo comprensibile e adeguato alla situazione comunicativa RFQ - Scambiare semplici informazioni afferenti alla sfera personale Parlare Usa la lingua: con padronanza………. ………. correttamente………………….. essenzialmente ……………….. con molte lacune……………… 9/10 7/8 6 5 Valutazione Scuola Secondaria Valutare è un processo interno, non staccato dal processo di apprendimento/insegnamento; per questo gli strumenti valutativi devono essere calibrati e rispondenti al POF della Scuola, ma è anche necessario convergere verso strumenti e criteri comuni per non disorientare troppo gli alunni e le loro famiglie. La valutazione deve rispondere ai criteri di oggettività, significatività, diversificazione dei giudizi; per questo è indispensabile sottoscrivere con la classe “Il contratto formativo” L’alunno deve sapere : 1. Dove deve arrivare 2. Qual è il percorso 3. Dove è arrivato Il docente presenta chiarisce Obiettivi – strategie Strumenti di verifica Criteri di valutazione i suoi impegni e quelli degli alunni discute con gli alunni ed eventualmente modifica la propria proposta Verifica Periodicamente Il rispetto degli impegni reciproci I risultati conseguiti rispetto agli Obiettivi di Apprendimento Le competenze sviluppate Il contratto formativo riguarda: ogni docente, il consiglio di classe, gli alunni, i genitori, gli organi collegiali. E’ necessario prevedere per ogni Obiettivo da verificare le prove adatte. Le prove possono essere: Strutturate o Oggettive: prove costituite da una serie di “quesiti chiusi” ognuno corredato da due o più Risposte chiuse: 1. vero/falso 2. completamenti 3. corrispondenze 4. scelte multiple 5. collegamenti 6. riproduzioni in scala 7. carte tematiche / geografiche Semistrutturate: prove costituite da una serie articolata di “quesiti semichiusi” che richiedono una formulazione autonoma delle risposte- rispettando però alcuni vincoli prescrittivi: 1. lunghezza massima consentita 2. qualità, quantità e ordine di presentazione di particolari elementi informativi o concettuali 3. grado di generalizzazione da adottare per permettere un confronto con criteri di correzione predeterminati 4. domande strutturate a risposta aperta 5. saggi brevi 6. riassunti orali o scritti Non strutturate: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. temi colloqui orali progetti testi liberi relazioni disegni cartelloni esperimenti lavori di gruppo TUTTI I DOCENTI dell’ ISTITUTO, per tutte le classi, DEVONO FAR RIFERIMENTO, ai fini della rilevazione delle osservazioni sistematiche per la valutazione degli esiti educativi e cognitivi, ai metodi concordati collegialmente (livelli per le prove non strutturate e punti percentuali per le prove oggettive), alla SCALA ORDINALE DI VALUTAZIONE adottata dal COLLEGIO DEI DOCENTI e agli ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE del livello di maturazione della personalità stabiliti dallo stesso COLLEGIO. STRUMENTI di VALUTAZIONE SVILUPPO PERSONALE e PROCESSI di APPRENDIMENTO durante il corso dell’anno scolastico Partecipazione 1. 2. 3. 4. 5. collaborativa completa parziale superficiale non partecipa METODO di STUDIO 1. 2. 3. 4. 5. autonomo ordinato produttivo disordinato non acquisito 1. 2. 3. 4. 5. attivo costante adeguato saltuario settoriale Impegno 6. ❑ molto limitato Annualmente, sulla scorta della esperienza pregressa si predispongono, per le classi prime delle due scuole, i TEST DI INGRESSO per la rilevazione del grado di possesso di abilità trasversali [1. Relazione spaziale; 2. Rapporto causa-effetto; 3. Osservazione; 4. Attenzione; 5. Memorizzazione] e per la verifica del possesso delle abilità strumentali di base . Per le classi successive i docenti delle varie discipline, mediante prove specifiche opportune, provvedono, nel periodo dell’ACCOGLIENZA, al controllo e alla verifica del possesso delle competenze declinate per la classe precedente, ai fini della impostazione dei curricolo tenendo presente il conseguimento degli standard richiesti per il passaggio alla classe successiva ed agli Esami finali per la Scuola secondaria di 1° grado, così come concordati in sede di incontro per aree disciplinari. La VALUTAZIONE definitiva terrà sempre conto della situazione di partenza, dei risultati delle prove scritte, orali e pratiche, della posizione in una fascia di livello e del rapporto con i risultati del gruppo-classe. COMPETENZE di LETTURA COMPETENZA TECNICA la capacità di decifrare lo scritto, riconoscendone i segni e associandoli per costruire le parole. COMPETENZA SEMANTICA la capacità di connettere i segni verbali che costituiscono le parole del testo con la rete dei concetti e con le strutture lessicali possedute dal lettore, in modo che egli possa rielaborare il, contenuto del testo, organizzandolo in quella stessa rete. COMPETENZA MORFOSINTATTICA la capacità di riconoscere la diversa funzione della parola nel discorso e di individuare il valore dei diversi connettivi sintattico formali, posti in relazione alla parola stessa. COMPETENZA TESTUALE la capacità di identificare gli aspetti strutturali e le regole di funzionamento che contraddistinguono i diversi tipi di testo. COMPETENZA PRAGMATICOCOMUNICATIVA la capacità di cogliere sia nel testo globalmente inteso che nelle sue parti, lo scopo che l’autore si prefigge di comunicare. Tale scopo, di norma, non è reso esplicito dall’autore. COMPETENZA RIELABORATIVA la capacità di riordinare il testo sulla base delle tracce contenute nella mappa della propria mente. Si tratta di selezionare e riorganizzare i dati nella propria mente, in base ad un preciso ordinamento spaziotemporale, accantonando gli elementi considerati secondari e, in ogni caso, facendo assumere al testo di partenza una forma diversa. LA VALUTAZIONE DELLE INTERROGAZIONI L’interrogazione come modalità di valutazione delle conoscenze e delle competenze degli allievi, sollecita lo sviluppo della capacità di comunicare a voce alta quanto è stato appreso, oppure di descrivere e commentare quanto si viene svolgendo alla lavagna. Il saper tradurre in parole proprie quanto studiato è una delle principali manifestazioni di comprensione. Per condurre l’interrogazione in maniera valida sia come valutazione che come approfondimento occorre: Preparare una lista di possibili domande, rimanendo flessibili nell’adottarle ai singoli alunni; Avere pazienza e dare tutto il tempo necessario per le risposte, in modo che gli alunni più riflessivi non diano risposte meccaniche; Incoraggiare gli alunni ad ascoltare con attenzione le domande ed eventualmente ripeterle con parole loro, per verificare se le hanno ben comprese. 1. 2. 3. Voto (10) 1-23 4 Fasce di livello CRITERI di VALUTAZIONE in decimi CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE Grosse lacune ed errori Primo livello Secondo Conoscenze carenti, con errori ed espressioni Non riesce ad applicare le minime conoscenze anche se guidato Applica le conoscenze minime ma con gravi Non riesce ad analizzare Diversi errori, analisi e sintesi parziale livello 5 6 7 8 9 10 1. Terzo livello improprie Conoscenze superficiali, improprietà di linguaggio errori Applica le minime conoscenze, con imperfezioni Quarto livello Conoscenze essenziali, esposizione semplice ma corretta Quinto livello Conoscenze complete ma poco approfondite, esposizione corretta Applica autonomamente le conoscenze a problemi semplici, ma con qualche errore Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, in modo corretto Applica, autonomamente, le conoscenze a problemi complessi in modo corretto Sesto livello Settimo livello Ottavo livello Conoscenze complete, che sa approfondire, esposizione corretta con proprietà linguistica Conoscenze complete con approfondimento autonomo, esposizione fluida con utilizzo del linguaggio specifico Conoscenze complete, approfondite ed ampliate, esposizione fluida con utilizzo di un lessico ricco ed appropriato Applica in modo autonomo e corretto le conoscenze anche a problemi complessi, trova da solo le soluzioni migliori e creative Imprecisioni, analisi superficiali, incertezza nel gestire semplici situazioni nuove Corretta interpretazione del testo, sa ridefinire un concetto semplice, gestisce situazioni nuove Coglie le implicazioni, compie analisi complete e coerenti Coglie le implicazioni, compie correlazioni con qualche imprecisioni; rielaborazione corretta Coglie le implicazioni, compie correlazioni, rielaborazione corretta, completa e autonoma Sa rielaborare correttamente e approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse VALUTAZIONE delle PROVE le prove non oggettive (interrogazioni, temi, problemi, riassunti….) vanno valutate descrittori elaborati dai singoli dipartimenti in decimi secondo i 2. per le prove oggettive (test V/F, a risposta multipla, a completamento…), non utilizzare i punteggi grezzi ( es. 6 / 10 ) ma attribuire un punteggio x ad ogni esercizio secondo i criteri della docimologia ( es. valore della prova 25 / 25 ). Si calcola la somma delle risposte esatte date dall’alunno, la si riporta al punteggio massimo e la si trasforma in percentuale: X ( risultato dell’alunno) x 100 diviso il punteggio totale previsto per la prova 3. NON USARE i segni + e - , né il mezzo voto GRIGLIA di VALUTAZIONE delle PROVE OGGETTIVE PUNTEGGIO IN PERCENTUALE da 0 a 30 % da 31% a 45% da 46% a 55% da 56% a 65% da 66% a 75% da 76% a 85% da 86% a 95% da 96% a 100% VOTO 3 4 5 6 7 8 9 10 CORREZIONE DELLE PROVE e CALCOLO DEI PUNTEGGI GREZZI 1. L’attribuzione di n punti ( = scelta autonoma dell’insegnante) ad ogni quesito va stabilita “a priori” ed esplicitata. 2. I punteggi devono variare a seconda del tipo di quesito e del livello di difficoltà della prestazione richiesta. 3. Il calcolo dei punteggi da assegnare ad ogni prova può essere fatto senza o con penalizzazione degli errori. E’ consuetudine assegnare i seguenti punteggi: TIPO di QUESITO TIPO di RISPOSTA 1. 2. 3. SCELTE MULTIPLE 4. (ad una soluzione, con 3 5. alternative *) 6. CORRISPONDENZE o 7. COMPLETAMENTI 8. 9. VERO/FALSO esatta sbagliata omessa esatta sbagliata omessa esatta sbagliata omessa PUNTEGGIO SINGOLO Senza penalizzazione Con penalizzazion e +1 +1 0 -1 0 0 +2 +2 0 -1 0 0 +1 0 0 GRIGLIA di VALUTAZIONE delle PROVE OGGETTIVE PUNTEGGIO IN PERCENTUALE da 0 a 30 % da 31% a 45% da 46% a 55% da 56% a 65% da 66% a 75% da 76% a 85% da 86% a 95% da 96% a 100% VOTO 3 4 5 6 7 8 9 10 Le prove oggettive d’ingresso, rilevate in centesimi, vanno trasformate in decimi dividendo il risultato per 10; se il risultato è da 1 a 5 ( per es. 61 /65 ) si arrotonda per difetto = 6 decimi; se il risultato è superiore a 5 ( es. 66 / 69 ) si arrotonda per eccesso = 7 decimi CORRISPONDENZE PUNTEGGI – ESITO DELLE PROVE SCRITTE Punteggio in decimi 1 -2 -3 4 5 6 7 8 9 10 Fasce di livello I livello II livello III livello IV livello V livello VI livello VII livello VIII livello Esito della prova GRAVEMENTE INSUFFICIENTE INSUFFICIENTE MEDIOCRE SUFFICIENTE BUONO SODDISFACENTE OTTIMO ECCELLENTE 1. La valutazione in decimi, delle prove scritte non oggettive, va accompagnata da un breve giudizio 2. Per l’assegnazione del mezzo voto, i docenti avranno cura di utilizzare parte della terminologia del voto precedente e parte del voto successivo secondo i parametri di conoscenza e abilità di ogni singolo alunno VALUTAZIONE della PROVA SCRITTA di ITALIANO in decimi Indicatori A. ADERENZA ALLA TRACCIA e alla TIPOLOGIA TESTUALE B. SVILUPPO DEL CONTENUTO C. ORGANIZZAZIONE FORMALE DEL CONTENUTO D. P./10 1-2-3 4 5 6 7 8 9 10 1-2-3 4 5 6 7 8 9 10 1-2-3 4 5 6 7 8 9 10 1-2-3 4 5 6 CORRETTEZZA ORTO-MORFO-SINTATTICA E LESSICALE 7 8 9 10 Descrittori Fuori tema Presenza di divagazioni Parziale Accettabile Adeguata Pertinente Pienamente attinente Ampia Nullo Carente Generico -modesto Sufficiente Discreto Buona Approfondito Approfondito e completo Inesistente Disorganica Parzialmente ordinata Sufficientemente ordinata Ordinata Coerente Personale Coerente e personale Lessico improprio e con gravi errori ortografici e di punteggiatura Lessico povero con errori ortografici e di punteggiatura Lessico semplice con imprecisioni nella punteggiatura o nell’ortografia Lessico appropriato con qualche errore nella punteggiatura o nell’ortografia Lessico appropriato con qualche imprecisione di ortografia o di punteggiatura Lessico ricco con qualche imprecisione di ortografia o di punteggiatura Lessico articolato senza errori di ortografia o punteggiatura Lessico ricco e originale senza errori di ortografia o di punteggiatura Il giudizio sul compito di Italiano va espresso in forma discorsiva utilizzando le aggettivazioni declinate come descrittori evitando di esprimere il voto per ogni singolo indicatore. Il voto sul compito deve essere quello finale deciso dall’insegnante. ES: Ampia l’aderenza alla traccia, il contenuto approfondito e completo è espresso in forma coerente e personale. Corretto dal punto di vista lessicale e orto-morfo-sintattico = 10 Aderenza alla traccia = Ampia Sviluppo del contenuto = Approfondito e completo Organizzazione del contenuto = Coerente e personale Correttezza orto-morfo-sintattica e lessicale = Lessico ricco e originale, senza errori voto = 10 Schema di valutazione delle prove scritte di lingua straniera Tipologia di compito Questionario relativo a un brano voto Comprensione Della lingua scritta Produzione della Lingua scritta 1-2-3 Non si evidenziano elementi Accettabili di comprensione 4 5 6 7 8 9 10 Frammentaria e confusa Parziale Essenziale Buona Appropriata Completa Completa e dettagliata Risposte: Inesistenti Frammentarie e scorrette Imprecise, poco chiare e poco corrette Parzialmente pertinenti e non sempre corrette Quasi sempre pertinenti, non del tutto corrette e poco rielaborate Pertinenti, generalmente corrette e rielaborate Pertinenti, corrette e rielaborate Pertinenti, corrette e dallo stile personale 1-2-3 4 5 6 7 8 9 10 Completamento di un dialogo Comprensione del testo 1-2-3 Non si evidenziano elementi accettabili Scambio verbale 4 5 6 7 8 9 10 Parziale Incerta Essenziale Esauriente Completa Approfondita Completa, approfondita e sicura 1-2-3 4 5 6 7 8 9 10 Inesistente Limitato Impreciso Semplice ma corretto Completo ma poco approfondito Completo Approfondito Completo, approfondito e corretto VOTO Conoscenze molto scarse e frammentarie. Mancata acquisizione dei contenuti essenziali. 1,2,3 Assoluta incapacità di procedere nell’applicazione. Grosse difficoltà nell’esposizione dei contenuti. Conoscenza degli elementi fondamentali frammentaria, lacunosa e superficiale. Commette gravi e frequenti errori anche nell’esecuzione di semplici esercizi. Presenta numerose 4 lacune nella preparazione di base. Notevoli difficoltà nella comprensione dei concetti ed errori nell’esposizione. Conoscenza superficiale degli elementi fondamentali. Commette errori nello svolgimento di semplici esercizi. Solo se guidato è in grado di applicare procedimenti. Imprecisione 5 nell’esposizione dei contenuti. Conoscenza essenziale degli elementi fondamentali. Sufficiente sicurezza nel procedere nell’esecuzione di esercizi semplici. Guidato effettua analisi e sintetizza le conoscenze. 6 Conoscenze complete. Esegue correttamente compiti ed ha acquisito autonomia nell’applicazione dei procedimenti. Effettua analisi e sintesi pertinenti ed elabora in modo 7 autonomo le conoscenze. Conoscenze complete e approfondite. Non commette errori né imprecisioni nell’esecuzione di esercizi e problemi. Effettua analisi e sintesi complete. Elabora ed 8 organizza in modo autonomo le conoscenze. Conoscenze complete, ampie e approfondite. Non commette errori né imprecisioni nell’esecuzione di esercizi e problemi anche complessi. Effettua analisi e sintesi complete. 9 Elabora ed organizza in modo autonomo le conoscenze con apporti personali Conoscenza molto approfondita dei contenuti disciplinari. Profondità nei concetti esposti, ampiezza di temi trattati. Padronanza nell’applicazione delle procedure e disinvoltura nel procedere. Elabora le conoscenze in maniera autonoma con apporti personali, originali e 10 ben organizzati. Assoluta padronanza nell’effettuare collegamenti in ambito disciplinare e pluridisciplinare. Effettua analisi e sintesi complete, ben organizzate e critiche. Caratteristiche generali del GIUDIZIO GLOBALE di maturazione “…deve evidenziare i progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, gli interessi manifestati, le attitudini promosse, nonché le eventuali distanze degli apprendimenti dell’alunno dai traguardi comuni, al fine di progettare nuove azioni da intraprendere.” (C.M. 491/96) (legge 517 art. 9) Caratteristiche imprescindibili: stretta correlazione tra: a) situazione di partenza; b) interventi individualizzati; c) livello di competenza acquisito; d) processo di maturazione; e) osservazioni sistematiche rispetto a: partecipazione, metodo di studio e impegno GUIDA ALLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI La competenza è l’agire personale, basato su conoscenze e abilità acquisite, adeguato a rispondere ad un bisogno, a risolvere un problema, ad eseguire un compito, realizzare un progetto; è un agire che coinvolge tutta la persona e che connette, in maniera unitaria, conoscenze e abilità, comportamenti individuali e relazionali, atteggiamenti emotivi, scelte valoriali, motivazioni e fini. LIVELLO INIZIALE LIVELLO INTERMEDIO LIVELLO FINALE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 1. Conoscenze essenziali dei contenuti 2. Applicazione autonoma di conoscenze e procedure in compiti semplici 3. Esecuzione consapevole di compiti e procedure in situazioni note 4. Cogliere relazioni in situazioni semplici 5. Sintesi chiara e semplice di conoscenze 6. Esprimere semplici giudizi in situazioni note 7. Conoscenze complete ma non approfondite 8. Applicazione autonoma di conoscenze procedure in compiti complessi 9. Comprensione e rielaborazione di concetti procedure anche in situazioni non note 10. Analisi appropriate e pertinenti 11. Sintesi autonome coerenti e puntuali 12. Valutazione autonome ed articolate 13. Conoscenze complete e ben ordinate 14. Applicazione di contenuti e procedure in compiti complessi approfonditi anche autonomamente 15. Cogliere implicazioni e determinare correlazioni tra eventi e fenomeni 16. Conduzione di analisi complete e approfondite 17. Sintesi corretta di conoscenze complesse 18. Valutazione personale completa e approfondita LIVELLO di ECCELLENZA Conoscenze approfondite, integrate, ampliate Applicazione di contenuti e procedure in ambiti interdisciplinari Cogliere implicazioni e determinate correlazioni in modo personale e originale Conduzione di analisi complesse ed interdisciplinari Sintesi metodica e razionale di conoscenze e procedure Valutazione critica, personale, corretta ed appropriata in ogni situazione Certificazione delle Competenze Disciplina ITALIANO INGLESE FRANCESE STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA MUSICA ARTE E IMMAGINE SCIENZE MOTORIE STRUMENTO Competenze Individuare informazioni Produrre testi orali e scritti Conoscere funzioni e strutture Interagire nel dialogo Ricavare e dare informazioni scritte Interagire nel dialogo Ricavare e dare informazioni scritte Riconoscere i grandi eventi storici e collocarli nello spazio e nel tempo Stabilire rapporti causa – effetto tra eventi storici e conseguenze socio-politiche Comprendere il valore della memoria storica per meglio interpretare il presente Utilizzare un lessico appropriato Stabilire relazioni tra gli elementi dell'ambiente Analizzare temi antropici, economici, ecologici e storici Utilizzare il linguaggio specifico Eseguire calcoli e misurazioni Applicare procedimenti Riconoscere e risolvere situazioni problematiche Osservare la realtà Identificare i rapporti tra gli organismi viventi e l'ambiente Riferire con linguaggio specifico fatti, fenomeni, risultati di una esperienza Analizzare e rappresentare graficamente un oggetto Riconoscere e mettere in relazione i fattori della produzione Utilizzare il software di Office ed internet Possedere tecniche per l’espressione vocale e strumentale Comprendere i diversi messaggi musicali Conoscere e usare varie tecniche espressive Leggere i documenti del patrimonio culturale ed artistico Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse Partecipare alle attività di gioco e di sport , rispettandone le regole Conoscere il codice musicale Possedere l'impostazione tecnica dello strumento Eseguire solfeggi parlati e cantati Elaborare materiali sonori (2) indicatori per i livelli di accertamento e certificazione delle competenze programmate SEI La competenza è manifestata solo in contesti noti e con la guida dell’insegnante SETTE La competenza programmata è manifestata in modo adeguato con relativa autonomia, buona consapevolezza delle conoscenze e abilità connesse OTTO La competenza programmata è manifestata in modo positivo con buona autonomia, consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse, capacità di integrazione dei diversi saperi. Voto (2) NOVE DIECI La competenza programmata è manifestata in modo sicuro con completa autonomia, originalità e responsabilità, piena consapevolezza e padronanza delle conoscenze e delle abilità connesse, buona integrazione dei diversi saperi. La competenza programmata è manifestata in modo sicuro con completa autonomia, originalità e responsabilità, anche in contesti nuovi, con piena consapevolezza e padronanza delle conoscenze e delle abilità connesse, ottima integrazione dei diversi saperi. LA VALUTAZIONE dei DIVERSAMENTE ABILI Programmare per un diversamente abile non significa diminuire lo spessore cognitivo -educativo degli obiettivi, ma ridurne la complessità, diluirne le difficoltà in tempi più lunghi. VALUTAZIONE DIAGNOSTICA Fonti: diagnosi funzionale profilo dinamico-funzionale scheda di valutazione della scuola primaria Le prove d’ingresso saranno rielaborate in base all’handicap VALUTAZIONE FORMATIVA: si rifà a quella dei normodotati con più pronunciata accentuazione della possibilità di interventi di correzione, inversione di rotta, dei percorsi di individualizzazione programmati VALUTAZIONE SOMMATIVA: riguarderà l’acquisizione di obiettivi minimi e in alcuni casi il Consiglio di classe può deliberare se alcuni criteri-guida debbano essere tralasciati o parzialmente sostituiti VALUTAZIONE GLOBALE: in base alla legge 104/92 il consiglio di classe può adottare un’ottica descrittiva che sorvolando gli aspetti riduttivi e insoddisfacenti, ponga l’accento sui traguardi conseguiti ricavabili dall’attività svolta. LA COLLABORAZIONE SCUOLA–FAMIGLIA, SEMPRE NECESSARIA, NEI CASI DEI DIVERSAMENTE ABILI ASSUME CARATTERI DI IMPRESCINDIBILITA’ ALLE FAMIGLIE IPER PROTETTIVE O TOTALMENTE DELEGANTI BISOGNERA’ RIVOLGERE UN FERMO INVITO ALLA CONDIVISIONE O/E DIFFERENZIAZIONE DEI COMPITI VALUTAZIONE DELLE ABILITA’ ACQUISITE DAGLI ALUNNI STRANIERI Primo livello Obiettivi Prestazioni Sa parlare e ascoltare 1. Conosce il lessico essenziale relativo a contenuti di vita quotidiana, familiare, scolastica 2. Conosce un lessico di base relativo alle diverse discipline. 3. Formula frasi minime con uso del modo indicativo e degli ausiliari “essere” e “avere” Sa leggere 1. Legge ad alta voce in modo comprensibile brevi testi 2. Comprende facili dialoghi e frasi con struttura semplice relativi a situazioni quotidiane, familiari e scolastiche Sa scrivere 1. Scrive sotto dettatura 2. Scrive brevi testi guidato da questionari, sempre riferiti a situazioni quotidiane familiari e scolastiche Secondo livello Obiettivi Sa parlare e ascoltare Sa leggere Sa scrivere Terzo livello Obiettivi Sa parlare e ascoltare Sa leggere Sa scrivere Prestazioni 1. Conosce un lessico fondamentale usato in situazioni di vita sociale 2. Amplia il lessico di base relativo alle diverse discipline 3. Formula frasi complesse con un uso del verbo coniugato nei tempi dell’indicativo 4. Formula periodi con l’uso di coordinate 5. Legge in modo scorrevole 6. Comprende brani semplici e testi di studio semplificati 7. Produce autonomamente testi scritti secondo indicazioni date ( lettere, racconti di esperienze, descrizioni) Prestazioni 8. Conosce il lessico in uso nella vita sociale e culturale italiano anche finalizzato all’orientamento 9. Conosce il lessico specifico delle varie discipline 10. Formula periodi complessi 11. Comprende testi di studio non semplificati 12. Produce autonomamente testi corretti di vario genere Criteri per la valutazione del Comportamento espressa in decimi nella scuola primaria CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La Scuola oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità. La valutazione del comportamento tiene conto dei seguenti parametri: Rapporti con l’altro Responsabilità e rispetto degli impegni scolastici Rispetto delle cose proprie, altrui e dell’ambiente Partecipazione e interesse alle varie attività scolastiche Rispetto delle regole di convivenza, secondo la griglia seguente GIUDIZIO Comportamento corretto e coerente con i principi della scuola sia nell’esercizio dei propri diritti che nell’adempimento dei propri doveri e modello propositivo per i compagni. VOTO 10 9 Comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle regole, consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno. 8 Comportamento rispettoso delle regole, impegno generalmente costante, adeguata consapevolezza del proprio dovere. Comportamento poco rispettoso delle regole, poco corretto nel rapporto con i compagni, insegnanti e altre figure operanti nella scuola; incostanza nell’impegno e non adeguata consapevolezza del proprio dovere. Richiami verbali e/o note disciplinari. Rifiuto sistematico delle regole, grave mancanza di rispetto nei confronti di compagni, insegnanti e altre figure operanti nella scuola. 7 6 Richiami verbali e/o note disciplinari. Criteri per la valutazione del Comportamento espressa in decimi nella scuola secondaria di primo grado Voto Criteri di attribuzione 5 Sanzioni disciplinari gravi per un rifiuto totale delle regole e senza concreti cambiamenti di comportamento ( solo scuola secondaria). 6 Rifiuto sistematico delle regole, grave mancanza di rispetto nei confronti di compagni, insegnanti e altre figure operanti nella Scuola. Note e/o provvedimenti disciplinari. Comportamento poco rispettoso delle regole, poco corretto nel rapporto con i compagni, insegnanti 7 e altre figure operanti nella scuola. Incostanza nell’impegno e non adeguata consapevolezza del proprio dovere. Richiami verbali e /o note disciplinari. 8 Comportamento rispettoso delle regole. Impegno generalmente costante. Adeguata consapevolezza del proprio dovere. 9 Comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle regole. Consapevolezza del proprio dovere. 10 Comportamento corretto e coerente con i principi della scuola sia nell’esercizio dei propri diritti che nell’adempimento dei propri doveri e modello propositivo per i compagni. NB. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto ( Art. 4, comma 3 dell’ “Statuto delle studentesse e degli studenti” – D.P.R. n. 249, giugno 2008 ). PROTOCOLLO di ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI Il protocollo di accoglienza proposto dalla Commissione Intercultura delinea le azioni da compiere da parte di tutti i soggetti coinvolti nel fenomeno della presenza di alunni non italofoni presenti nella scuola. Il protocollo è uno strumento di lavoro che consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative contenute nell’art.45 del DPR 31/8/99 n°394. Attraverso le indicazioni in esso contenute, il Collegio dei Docenti si propone di: 1. Facilitare l’ingresso a scuola dei bambini stranieri. 2. Sostenerli nella fase di adattamento. 3. Entrare in relazione con la famiglia immigrata. 4. Favorire un clima di accoglienza nella scuola. 5. Promuovere la collaborazione tra le scuole e tra la scuola e il territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale. Il protocollo di accoglienza definisce, facilita, sostiene e promuove l’inserimento degli alunni stranieri attraverso prassi condivise di carattere: amministrativo e burocratico ( iscrizione, documentazione, consegna del fascicolo informativo sul funzionamento della scuola…). comunicativo e relazionale ( prima conoscenza ) educativo didattico ( accoglienza, assegnazione alla classe, educazione interculturale, insegnamento dell’italiano come seconda lingua L2 ). sociale ( rapporti e collaborazioni con il territorio ). ISCRIZIONE L’iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso di accoglienza dell’alunno straniero e della sua famiglia: i genitori vengono accolti dal personale ATA, in portineria, che fornisce le prime informazioni e li accompagna dal Dirigente. L’ufficio di segreteria provvede a: 1. 2. 3. 4. Iscrivere i minori, utilizzando la modulistica tradotta in lingue diverse. Raccogliere la documentazione relativa alla precedente scolarità ( se esistente ). Acquisire l’opzione di avvalersi o non dell’insegnamento della religione cattolica. Avvisare tempestivamente l’insegnante funzione strumentale o referente e i coordinatori al fine di favorire le successive fasi d’accoglienza. 5. Fornisce ai genitori materiale in diverse lingue, per una prima informazione sul sistema scolastico. LA PRIMA CONOSCENZA La prima conoscenza può articolarsi in un primo incontro con i genitori e un colloquio con l’alunno, se necessario con un mediatore linguistico, e gli insegnanti della classe assegnata in via provvisoria. COMPITI DELLA COMMISSIONE INTERCULTURA: 1. Esamina la prima documentazione raccolta in Segreteria all’atto dell’iscrizione. 2. Raccoglie una serie di informazioni sulla storia personale dell’alunno, sulla situazione familiare, sul suo percorso scolastico, sugli interessi, le abilità, le competenze possedute. 3. Valuta le abilità dell’alunno ( prove di ingresso ) 4. Facilita, per la famiglia, la conoscenza della scuola. 5. Fa presente la necessità di una collaborazione continuativa tra scuola e famiglia. 6. Fornisce tutti i dati raccolti al Dirigente scolastico. PROPOSTA di ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE In base a quanto previsto dall’art. 45 del DPR 31/8/99 n. 394: I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il Collegio dei Docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica. Il Dirigente scolastico si riserva di fare eventuali cambiamenti dopo 30 giorni dall’ingresso dell’alunno a scuola in base: 1. Agli accertamenti e informazioni raccolte. 2. Alla presenza di altri alunni stranieri, casi problematici, casi di disagio e svantaggio nella stessa classe. L’INSERIMENTO NELLA CLASSE COMPITI DEL CONSIGLIO DI CLASSE: La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione: la lingua è trasversale a tutte le discipline e l’alunno appartiene alla classe, non ad un unico insegnante. Il team docente ha il compito di favorire l’inserimento dell’alunno straniero nella classe: 1. Informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa. 2. Dedicando del tempo ad attività di benvenuto e conoscenza. 3. Preparando un’aula visibilmente accogliente ( cartelli di benvenuto nella lingua di origine, carta geografica con segnato il Paese di provenienza….) 4. Individuando un alunno particolarmente adatto a svolgere la funzione di tutor dell’alunno straniero. 5. Individuando ed applicando modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione linguistica per ogni disciplina, stabilendo contenuti minimi ed adattando ad essi la verifica e la valutazione. 6. Valutando l’opportunità di avvalersi della collaborazione del mediatore e/o facilitatori linguistici e richiedendo, se necessario, percorsi di L2. 7. Informando l’alunno e la sua famiglia del percorso predisposto per lui dalla scuola. 8. Valorizzando la cultura di provenienza e sollecitando il rapporto con la cultura italiana. 9. Mantenendo i contatti con la Commissione Intercultura. COMPITI DELLA COMMISSIONE INTERCULTURA: 1. 2. 3. 4. Predisporre schede di rilevazione della competenza linguistica ed eventualmente di altre abilità. Favorire e facilitare il rapporto con la famiglia. Predisporre una segnaletica multilingue sui muri e sulle porte della scuola. Costituire un Centro di Documentazione di Istituto sull’Intercultura, con materiale didattico e informativo specifico, consultabile dai docenti. 5. Stabilire contatti con Enti Locali, servizi, associazioni di volontariato, altre Istituzioni Scolastiche per fare proposte, progetti e corsi di formazione. 6. Valutare l’attuazione di percorsi di Educazione Interculturale. VALUTAZIONE La valutazione deve essere strettamente collegata al percorso di apprendimento, necessariamente personalizzato, proposto agli alunni stranieri, sostenuto da interventi specifici per l’apprendimento della lingua italiana. Nell’art. 45 del DPR n° 394 del 31-8-99 al comma 4 si legge “ il Collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento..” ciò comporta un adattamento della valutazione. La valutazione si articolerà in diversi momenti: Iniziale: valutazione funzionale alla conoscenza dell’alunno per l’elaborazione di un percorso didattico. In itinere: valutazione formativa con indicatori e descrittori relativi a: esperienze, conoscenze, abilità, modi di apprendere, relazionalità, partecipazione… Finale: valutazione sommativa. Sul documento di valutazione, a seconda della data di arrivo dell’alunno e delle informazioni raccolte sulle abilità e conoscenze vengono espressi, nello spazio riservato alle singole discipline, enunciati del tipo: 1. “ la valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. 2. “ la valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. Per gli alunni di 3^ media si stabiliscono prove d’esame congrue alla programmazione svolta: 1. Graduando le prove stesse. 2. Dichiarando gli obiettivi minimi previsti per gli alunni stranieri che hanno seguito percorsi didattici personalizzati e certificando le competenze raggiunte. 3. Individuando i criteri essenziali per la conduzione del colloquio pluridisciplinare in relazione al candidato e alla programmazione attuata. Il Consiglio di Classe predisporrà un fascicolo in cui raccogliere tutta la documentazione scolastica e gli aspetti essenziali della cultura dell’alunno da trasmettere al grado scolastico successivo. Le carenti competenze linguistiche di base e l’inadeguata padronanza dell’italiano come lingua di studio, hanno un peso determinante nel successo scolastico di un allievo non italofono. I principi generali in materia di valutazione e le norme che regolano tale delicato momento della vita scolastica sono contenuti nel Regolamento sulla Valutazione del 2009. Esso prevede espressamente che “i minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione ai senti dell’art. 45 del D.P.R. del 31 agosto 1999, n°394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani”. Il nostro Istituto Comprensivo, pertanto, prevede quanto segue: 1. Il team docenti della classe in cui è inserito l’alunno straniero non italofono elaborerà progetti o piani di studio mirati all’inserimento scolastico degli alunni stranieri e alla personalizzazione del lavoro durante il periodo di apprendimento della lingua italiana. Sulla base di tali progetti e piani personalizzati si baserà la valutazione, che sarà individualizzata in base ai tempi di apprendimento della lingua italiana. 2. La valutazione in corso d’anno verrà espressa solo dopo essere avvenuta l’alfabetizzazione in lingua italiana. Inoltre, essa dovrà esprimersi in relazione al Piano di Studio Personalizzato, laddove sia stata necessaria la sua realizzazione e si focalizzerà sul raggiungimento o meno degli obiettivi minimi previsti. 3. La valutazione finale, in presenza di un Piano di Studio Personalizzato, dovrà seguire le indicazioni in esso inserite. Pertanto, sarà valutato anche l’apprendimento della lingua italiana come L2, fino al raggiungimento di un buon livello di sviluppo linguistico e di integrazione sociale. Solo in quel momento l’alunno straniero potrà entrare nel sistema valutativo comune. SCHEMA di SINTESI DEL PROTOCOLLO CAPITOLO DEL PROTOCOLLO DESCRIZIONE PRIMA CONOSCENZA Consegna del materiale Informativo e acquisizione documenti Alunno Genitori Addetto segreteria Biografia e scolarità pregressa. Presentazione offerta formativa. Proposta modalità inserimento. Alunno Genitori Docenti della Commissione o Docente referente. Eventualmente mediatore culturale Consegna e compilazione moduli di iscrizione Addetto alla Segreteria. Genitori/ alunno Dopo il colloquio di accoglienza Commissione Dirigente scolastico Prima fase di accoglienza Docente referente. Docenti della Commissione. Docenti del Consiglio di classe. Prima dell’inserimento e dal primo giorno di frequenza dell’alunno COLLOQUIO DI ACCOGLIENZA ISCRIZIONE CRITERI DI La Commissione ASSEGNAZIONE formula le ALLA CLASSE proposte al Dirigente scolastico INSERIMENTO NELLA CLASSE Comunicazione ai docenti della classe. Preparazione della classe. Creazione di dispositivi di facilitazione SOGGETTI COINVOLTI FASI PREVISTE Prima fase di accoglienza comunicativa. CURRICOLO Programmazione personalizzata e attivazione corsi L2 Tutti i docenti del c.d.c. e insegnanti L2 TERRITORIO Collaborazione con Enti, Istituzioni, reti di scuole…. Dirigente scolastico. Commissione. Docente referente Dopo l’accertamento di abilità e competenze. Tutto l’a.s. La Commissione Intercultura La Carta dei Servizi Regolamento interno Regolamento viaggi di istruzione e visite guidate Regolamento contro il fumo Carta dei Docenti Funzionamento Segreteria Funzioni del Personale Collaboratore Procedura dei reclami Fattori di Qualità dei Servizi Amministrativi Parte integrante della Carta dei Servizi della scuola è il riferimento al Decreto Ministeriale della Funzione PUBBLICA del 31.03.1994 “CODICE di COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI”, con particolare riferimento alle disposizioni, di carattere generale e specifico, che seguono. Il personale scolastico informa la sua condotta al dovere di servire esclusivamente la Nazione con disciplina ed onore e di rispettare i principi di buon andamento ed imparzialità della AMMINISTRAZIONE. Nell’adempimento della prestazione lavorativa si attiene agli obblighi di diligenza, lealtà ed imparzialità. IN PARTICOLARE IL DIPENDENTE: 1. si comporta in modo tale da stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione; 2. nel rispetto dell’orario di lavoro, dedica la giusta quantità di tempo e di energia allo svolgimento dei propri compiti, impegnandosi a svolgerli nel modo più semplice ed efficiente nell’interesse dei cittadini, e si assume le responsabilità connesse ai propri compiti; 3. usa e custodisce con cura i beni di cui dispone per ragioni di ufficio e non utilizza ai fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di uffici; 4. nei rapporti con i cittadini dimostra la massima disponibilità e non ostacola l’esercizio dei diritti in attuazione della Legge n.241/90; 5. non svolge alcuna attività che contrasta con il corretto adempimento dei compiti di ufficio; 6. durante l’orario di lavoro non può assentarsi dal posto di lavoro senza l’autorizzazione del dirigente dell’ufficio; 7. salvo casi eccezionali e previo consenso del dirigente dell’ufficio, non utilizza le linee telefoniche dell’ufficio per effettuare telefonate personali; 8. nella trattazione delle pratiche rispetta l’ordine cronologico delle richieste e non rifiuta prestazioni a cui sia tenuto, motivando genericamente il rifiuto con la quantità di lavoro da svolgere o la mancanza di tempo a disposizione. Il dirigente dell’ufficio è responsabile della osservanza delle norme del codice di comportamento. Inoltre, in quanto erogatrice di un servizio pubblico, ai sensi della Direttiva P.C.M. del 27.01.1994,l’organizzazione scolastica deve rispondere a parametri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e partecipazione, oltre che ai principi di EGUAGLIANZA, IMPARZIALITA', CONTINUITA', DIRITTO di SCELTA. Costituiscono, pertanto, parte integrante del servizio scolastico le attività di progettazione, programmazione, gestione e verifica dei processi di apprendimento/insegnamento e di erogazione degli atti amministrativi, valutazione dei processi e dei prodotti sia educativi che amministrativi. Di conseguenza devono ritenersi confluenti ed integrativi, ai fini della qualità del servizio scolastico erogato, sia gli aspetti gestionali ed amministrativi che quelli educativi e didattici. Per tale ragione la Scuola predispone gli strumenti atti alla individuazione dei seguenti standard per la valutazione della quantità e qualità dei servizi scolastici: 1. fattori di qualità (ciò che l’utente si attende dallo svolgimento delle attività scolastiche); 2. fattori specifici(cioè livelli ed obiettivi qualitativi e quantitativi ai quali dovranno tendere le attività della istituzione; 3. valutazione (cioè meccanismi per verificare e monitorare l’attività svolta); 4. semplificazione delle procedure (mediante la predisposizione di modulistica facilitante i rapporti tra utenza ed istituzione); 5. informazione agli utenti sulle modalità di prestazione dei servizi; 6. procedure di reclamo intesa quale attività di partecipazione volta al miglioramento del servizio, prima che inneschi il contenzioso giuridico Amministrativo, all’esterno dell’istituzione. Inoltre la Scuola si dota di uno specifico REGOLAMENTO INTERNO per determinare gli speciali obblighi del personale docente ed A.T.A.,le modalità di vigilanza sugli alunni durante l’ingresso, l’uscita e gli intervalli fra le lezioni; quelle per l’uso della biblioteca degli alunni e per l’accesso ai laboratori scientifici e per stabilire in genere quanto necessario perché la disciplina, l’ordine e la decenza siano rispettati. Lo stesso REGOLAMENTO INTERNO disciplina anche le modalità organizzative degli organi collegiali della SCUOLA: COLLEGIO DOCENTI CONSIGLIO di CLASSE COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI CONSIGLIO di ISTITUTO GIUNTA ESECUTIVA ASSEMBLEA DEI GENITORI ORGANO di GARANZIA INTERNO Nella Scuola sono istituiti i suddetti Organi Collegiali al fine di realizzare la democrazia partecipata col coinvolgimento delle componenti interessate al conseguimento delle finalità didattiche e formative della scuola dell’obbligo: genitori, docenti, personale A.T.A. Tutte le deliberazioni degli ORGANI COLLEGIALI sono valide se adottate dalla maggioranza dei componenti(la metà più uno) in seduta valida per la presenza della maggioranza dei membri dell’organo collegiale, ad eccezione per quelle adottate dal Comitato per la valutazione del servizio dei docenti e per le deliberazioni sul comportamento degli alunni in cui è contemplata la sospensione, per i qual è necessaria la presenza di tutti i componenti, trattandosi di organo collegiale perfetto. In caso di parità prevale la deliberazione votata dal Presidente. IL DIRIGENTE SCOLASTICO è preposto alla dirigenza dell’istituzione scolastica autonoma alla quale, con decorrenza 1/9/2000, è stata attribuita personalità giuridica e autonomia. Il D.S. assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica e ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, spettano al D.S. autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, in particolare il D.S. organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali. Promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni. Nell’ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, spetta al D.S. l’adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del personale. Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative il Dirigente può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti, ed è coadiuvato dal D.S.G.A., che sovrintende, con autonomia operativa, nell’ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell’istituzione scolastica, coordinando il relativo personale. Il D.S. presenta periodicamente al Consiglio di Istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l’esercizio delle competenze degli organi della Istituzione scolastica. COMPOSIZIONE ORGANI COLLEGIALI COLLEGIO DOCENTI: è costituito da tutti i Docenti con rapporto di lavoro individuale a tempo indeterminato o determinato o con contratto di incarico annuale che prestano servizio nella scuola, in ciascun anno scolastico. E’ presieduto dal D.S., mentre le funzioni di segretario, ai fini della verbalizzazione delle riunioni, sono assolte dal docente collaboratore. CONSIGLIO di CLASSE: è costituito da tutti i docenti di ciascuna classe e da n. 4 rappresentanti dei genitori degli alunni iscritti alla classe. Si rinnova annualmente. Opera come collegio perfetto, senza la presenza dei genitori, in occasione degli scrutini intermedi e finali. La partecipazione dei rappresentanti dei genitori ai lavori del Consiglio è disposta mediante comunicazione agli interessati o direttamente o per il tramite dei figli. CONSIGLIO DI ISTITUTO: è costituito dai rappresentanti eletti delle varie componenti: n. 8 genitori; n. 8 docenti; n. 2 rappresentanti A.T.A . Il D.S. vi prende parte come membro di diritto. E’ presieduto da un genitore eletto fra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio. Dura in carica, normalmente, per un triennio scolastico. Svolge le funzioni di segretario verbalizzante un consigliere nominato dal Presidente e si riunisce in orario non coincidente con le attività di lezione. Alle sedute del Consiglio di Istituto possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate nel Consiglio medesimo, compatibilmente con la capienza ed idoneità dei locali disponibili. GIUNTA ESECUTIVA: è eletta all’interno del CONSIGLIO di ISTITUTO ed è composta da: n. 1 docente; n. 1 rappresentante del personale A.T.A.; n. 2 genitori Della Giunta fanno parte di diritto il D.S. che la presiede ed ha la rappresentanza della scuola ed il D.S.G.A. che svolge anche le funzioni di segretario della giunta stessa. Ha anche competenza in materia di provvedimenti disciplinari nei confronti degli alunni, in casi particolari. COMITATO DI VALUTAZIONE: è composto da n. 4 docenti ed è presieduto dal D.S. ASSEMBLEA DEI GENITORI:le assemblee dei genitori possono essere di classe o di istituto. Quella di classe è convocata su richiesta dei genitori eletti nei Consigli di Classe; quella di Istituto su richiesta del presidente dell’assemblea, ove sia stato eletto, o della maggioranza del comitato dei genitori, ove espresso, ovvero quando la richiedono almeno 100 genitori. Il D.S., sentita la Giunta Esecutiva, autorizza la convocazione ed i genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione all’albo, rendendo noto anche l’ordine del giorno. L’assemblea si svolge fuori dell’orario delle lezioni, l’assemblea deve darsi un regolamento, da portare a conoscenza preventivamente al Consiglio di Istituto, per il proprio funzionamento. Alla assemblea di classe o di istituto possono partecipare, con diritto di parola, il D.S. e i docenti rispettivamente della classe, della sezione o dell’istituto. FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI 1. Le riunioni della GIUNTA ESECUTIVA e del CONSIGLIO di ISTITUTO hanno luogo previa convocazione scritta contenente l’indicazione degli argomenti posti all’ordine del giorno, l’orario di inizio e di presumibile fine dei lavori. La convocazione deve essere inviata agli interessati ed una copia deve essere affissa all’albo della scuola. L’affissione all’albo dell’avviso di convocazione costituisce adempimento sufficiente per la regolarità della convocazione. Gli avvisi di convocazione sono firmati dal presidente dell’organo e trasmessi almeno cinque giorni prima della data della riunione, in caso di convocazione ordinaria, e di almeno tre giorni in caso di convocazione urgente. Nel corso della seduta di ciascun Organo Collegiale si provvederà, a cura del Segretario o del componente designato a svolgere le funzioni di Segretario verbalizzante, alla stesura, contemporaneamente alla discussione, del verbale della riunione sull’apposito registro. Al termine della seduta il Segretario darà lettura di quanto verbalizzato per la ratifica/approvazione da parte del Consiglio e per l’apposizione della firma, in calce, da parte del presidente e dello stesso segretario verbalizzante. E’ consentita, per esigenza di chiarezza e di precisione nella redazione del verbale, la stesura dello stesso “ in minuta “ in sede di riunione e la sua lettura per la ratifica/approvazione del deliberato. In tal caso il Segretario ha l’obbligo di riportarlo sul registro, in bella grafia e con linguaggio scorrevole e chiaro, entro i tre giorni successivi per la firma da parte del presidente. Dello stesso sarà data lettura, per informazione anche agli eventuali assenti, prima di procedere alla discussione degli argomenti all’ordine del giorno della successiva convocazione. 2. Ciascun Organo Collegiale programma la propria attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date prestabilite, in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. 3. Ciascun Organo Collegiale opera in modo da attuare forme di coordinamento con gli altri organi collegiali. 4. Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo in un solo giorno ed entro il secondo mese dell’anno scolastico. Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali. 5. Il Consiglio di CLASSE è convocato dal D.S., con circolare interna, di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il presidente. Si riunisce, di regola, una volta al mese. E’ presieduto dal D.S. o da un docente delegato. 6. Il Collegio dei Docenti è convocato dal D.S., con circolare interna, ogni qualvolta ne ravvisi la necessità o su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti. E’ presieduto dal D.S. o, in caso di assenza o impedimento dello stesso, dal collaboratore vicario. 7. La prima convocazione del Consiglio di Istituto, entro venti giorni dalla proclamazione degli eletti, è disposta dal D.S.. 8. Nella prima seduta del Consiglio di Istituto, presieduto dal D.S., si elegge il Presidente ed, eventualmente, il Vice Presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. E’ considerato eletto chi abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, in prima convocazione. In seconda convocazione è sufficiente la maggioranza relativa, avuto riguardo alla validità della riunione. A parità di voti si ripetono le votazioni. 9. Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente dello stesso Consiglio, su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva ovvero della maggioranza del Consiglio stesso. 10. Le delibere del Consiglio di Istituto, in copia integrale, entro otto giorni dalla riunione vengono affisse all’albo della scuola ove rimangono esposte per non meno di dieci giorni. Per cui il Segretario del Consiglio, dopo aver redatto il verbale e fattolo firmare dal Presidente, lo consegna al D.S.G.A. perché provveda alla pubblicizzazione delle delibere. 11. Il Comitato per la Valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal D.S. quando si deve procedere alla valutazione del periodo di prova o dell’anno di formazione dei docenti o alla valutazione del servizio, richiesta da singoli insegnanti. 12. La pubblicità degli atti del Consiglio d'Istituto avviene mediante affissione all’albo della scuola della copia integrale del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio per un periodo non inferiore a dieci giorni. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell’ufficio di Segreteria della scuola e sono esibiti a chiunque, appartenente alle componenti scolastiche, ne faccia richiesta. Non sono soggetti a pubblicazioni gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone. 13. Il funzionamento della BIBLIOTECA degli alunni è regolato in modo da consentire l’accesso alla biblioteca sia per il prestito che per la consultazione. All’inizio di ogni anno scolastico, con apposito avviso, sono fissati i giorni e le ore di apertura della biblioteca, ed individuati i responsabili della gestione, ai quali sono demandate le modalità organizzative per la registrazione del prestito, per la consultazione e la salvaguardia dei volumi. 14. Il funzionamento dei laboratori è regolato, annualmente, su proposta del Collegio dei docenti ed affidato ai docenti individuati tra coloro che si mettono a disposizione, che saranno responsabili del materiale preso in consegna, della distribuzione dei sussidi in uso ai docenti che ne facciano richiesta. L’utilizzo delle aule speciali avverrà previa prenotazione su apposito registro messo a disposizione dei docenti, sul quale saranno indicati giorno, ora e motivazione dell’uso da parte dei docenti, con relativa firma, anche in relazione all’utilizzazione dei sussidi audiovisivi. 15. Il funzionamento della palestra, deve assicurare la frequentazione della stessa, secondo l’orario settimanale, a tutte le classi della scuola e, nei casi di richiesta, ad altre scuole, Enti e/o Associazioni che ne richiedono l’uso, al di fuori dell’orario scolastico. Nel caso di Enti e/o Associazioni dovrà procedersi ad apposita stipulazione di convenzione, previo assenso del Consiglio di Istituto. La palestra, oltre che per le normali ore di insegnamento, deve essere utilizzata per le ore di avviamento alla pratica sportiva e di preparazione ai Giochi della Gioventù, eventualmente programmati dalla scuola. Parimenti dovrà essere utilizzata per tutte le iniziative di carattere sportivo e motorio approvati dagli Organi Collegiali della scuola, sia a livello di classe che a livello di istituto. 16. L’utilizzazione da parte di terzi delle aule della scuola, della biblioteca e dei sussidi dovrà essere autorizzata dal D.S., sentito il Consiglio di Istituto. CARTA DEI DOCENTI 1. I docenti cooperano al buon andamento della scuola seguendo le prescrizioni del Dirigente Scolastico e, nell’esplicazione della funzione docente, sono responsabili dell’indirizzo didattico ed educativo del proprio insegnamento, in stretto coordinamento con la programmazione del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Classe, di cui fanno parte, e del contegno disciplinare dei propri alunni. 2. Sono tenuti all’osservanza dell’orario di insegnamento, 25 ore settimanali per la scuola dell’infanzia, 22 ore settimanali per la scuola primaria e di tutte quelle correlate alle attività funzionali all’insegnamento e alle attività di formazione in servizio. 3. Sono tenuti all’obbligo di sorveglianza e di vigilanza sugli alunni loro affidati anche quando prendono parte a viaggi di istruzione o a visite guidate, in qualità di docenti accompagnatori. 4. Sono responsabili dei danni arrecati dagli alunni a se stessi, ai terzi o alle cose durante il tempo in cui sono affidati alla loro vigilanza. Si ricorda che la vigilanza non è limitata al periodo della lezione, ma si estende al periodo immediatamente precedente e seguente per il quale gli insegnanti sono tenuti ad essere presenti. “ L’OBBLIGO DI VIGILANZA della scolaresca durante l’orario di lezione ha RILIEVO PRIMARIO rispetto agli altri obblighi di servizio, in quanto articolazione del generale dovere di vigilanza sui minori “. IN PARTICOLARE : 1. devono trovarsi nell’istituto almeno cinque minuti prima dell’inizio della propria lezione, per la vigilanza e l’assistenza all’ingresso in classe degli alunni alla prima ora; 2. devono tenere diligentemente aggiornati il registro di classe e quello personale, con particolare riguardo alla registrazione delle assenze degli alunni, degli argomenti trattati e delle attività svolte, delle esercitazioni e dei compiti assegnati, delle osservazioni sistematiche sul comportamento e sul profitto degli alunni; 3. devono curare l’aggiornamento culturale e professionale partecipando attivamente, e per il monte ore fissato, alle iniziative di aggiornamento e di formazione in servizio predisposte dalla scuola o dalla amministrazione scolastica; 4. devono assicurare la presenza in servizio secondo l’orario prestabilito, salvo casi di assenza, da giustificare e documentare, per necessità ed urgenza; 5. devono provvedere al cambio dell’ora in maniera sollecita e curando, comunque, che gli alunni non vengano lasciati senza sorveglianza facendo ricorso anche, in casi estremi, ai collaboratori scolastici. L’insegnante è penalmente perseguibile, in caso di incidenti, per mancata sorveglianza, oltre che amministrativamente responsabile per i danni causati dagli alunni a lui affidati; 6. gli insegnanti, in servizio all’ultima ora, accompagneranno gli alunni fino all’ uscita, prestando attenzione e cura perché l’uscita avvenga senza schiamazzi e in maniera ordinata; 7. curano i rapporti con i genitori degli alunni delle rispettive classi, prendendo parte agli incontri collegiali con le famiglie e presenziando puntualmente all’ora di ricevimento settimanale; 8. partecipano alle riunioni degli Organi Collegiali di cui fanno parte e sono tenuti a giustificare le eventuali assenze; 9. preavvisano tempestivamente la scuola, in caso di assenza per malattia, e comunque non oltre l’inizio dell’orario di lavoro del giorno in cui essa si verifica, sono tenuti a recapitare o spedire a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento il certificato medico di giustificazione dell’assenza entro i cinque giorni successivi. Analogo comportamento dovranno tenere in caso di prosecuzione della malattia. Il preavviso, anche telefonico, verrà registrato al protocollo e varrà, agli effetti amministrativi, quale sostituto provvisorio dell’istanza. Si precisa che, tranne per le assenze per malattia, il dipendente non potrà esimersi dal servizio, senza aver acquisito il consenso del DIRIGENTE SCOLASTICO; 10. i docenti non fumano nei locali scolastici: il regolamento in allegato; 11. i docenti non usano il cellulare durante le lezioni e negli incontri collegiali, se non per motivi eccezionali; 12. i docenti accedono all’Ufficio di Segreteria solo per motivi di servizio; 13. i docenti, in materia disciplinare devono attenersi a quanto previsto dallo STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI. REGOLAMENTO ANTIFUMO Disposizione applicativa del divieto di fumare A tutto il personale, agli allievi, ai genitori ed alle altre persone presenti nell’Istituto Scuola dell'Infanzia "G. Rodari" Scuola Primaria "G. Marconi" Scuola Secondaria di primo Grado "F. Torraca" SEDE Oggetto: Disposizione applicativa del divieto di fumare Disposizione In applicazione del D.L. 104 del 12.09.2013 si dispone il divieto di fumare in tutti i locali dell’Istituto e nelle relative pertinenze esterne. Avvalendomi della facoltà concessa dall'art. 3, lettera d), DPCM 14/12/1995, per ragioni educative, il divieto di fumare viene esteso, negli stessi luoghi, anche alle sigarette elettroniche. Destinatari La presente disposizione è diretta a tutto il personale dell’Istituto, agli allievi ed a quanti dovessero trovarsi, anche occasionalmente all’interno dei locali e delle pertinenze esterne dell’Istituto. Deve essere altresì attuata dai concessionari di servizi a favore della scuola e dai soggetti che utilizzano, a qualunque titolo, gli immobili di proprietà della scuola. Finalità La presente disposizione, redatta in attuazione della vigente normativa, ha una finalità educativa e non repressiva, prefiggendosi di: 1. educare al rispetto delle norme; 2. prevenire l’abitudine al fumo; 3. incoraggiare i fumatori a ridurre il numero giornaliero delle sigarette; 4. garantire un ambiente di lavoro salubre, conformemente alle norme di igiene e sicurezza sul lavoro; 5. proteggere i non fumatori dai danni derivanti dal fumo passivo; 6. educare gli allievi a scelte consapevoli, mirate alla salute propria ed altrui. Soggetti preposti al controllo dell'applicazione del divieto In attuazione dell'art. 4, comma 1, lettera b) del DPCM 14/12/1995 e dell'Accordo Stato-Regioni del 16/12/04, ho provveduto ad individuare formalmente i funzionari incaricati di vigilare e contestare le infrazioni al divieto di fumare nelle persone di: sig. Anna Lazzari sig. Dalia Gravela Prof. Francesco Aloia Plesso Scuola dell'Infanzia Plesso Scuola Primaria Plesso Scuola Secondaria di Primo Grado Sarà compito dei predetti funzionari: 1. vigilare sulla corretta apposizione dei cartelli informativi, da collocarsi in posizione ben visibile in tutti i luoghi ove vige il divieto; 2. vigilare sull'osservanza del divieto, accertare le infrazioni, contestare immediatamente al trasgressore la violazione, verbalizzandola con l'apposita modulistica; 3. notificare, tramite gli uffici amministrativi, la trasgressione alle famiglie dei minorenni sorpresi a fumare ed ai trasgressori, comunque identificati, che hanno rifiutato la notifica. Modalità di contestazione della violazione Accertata l’infrazione i funzionari incaricati di vigilare e contestare le infrazioni al divieto di fumare: 1. Informano il trasgressore, che ha violato la normativa antifumo, di essere i Funzionari Incaricati a contestare la violazione e stilare il relativo verbale, mostrando al trasgressore la lettera di accreditamento ed eventualmente il documento di identità. 2. Richiedono al trasgressore un documento valido di identità, per prendere nota delle esatte generalità e del suo indirizzo, al fine di redigere il verbale di accertamento della violazione in triplice copia. 3. In caso di rifiuto a fornire le generalità o di allontanamento da parte del trasgressore, si cercherà di identificarlo tramite eventuali testimoni. Qualora si riesca a identificare, con le generalità complete, il contravventore allontanatosi, sul verbale, in luogo della dichiarazione del trasgressore, andrà apposta la nota: “Il trasgressore, a cui è stata contestata la violazione della legge e che è stato invitato a fornire le generalità, non le ha fornite e si è allontanato rifiutando di ricevere il verbale”. 4. Nel caso in cui il trasgressore si rifiuti di firmare e ricevere il verbale, in luogo della dichiarazione del trasgressore, si inserisce l’annotazione: “È stato richiesto al trasgressore se voleva far trascrivere nel verbale proprie controdeduzioni e di firmare, ma si è rifiutato sia di mettere proprie osservazioni sia di ricevere il verbale”. 5. Notificare il verbale al contravventore che deve firmarlo per conoscenza, con la facoltà di aggiungervi eventuali osservazioni da riportare fedelmente. 6. In caso di mancata notifica, trasmettere agli uffici amministrativi il verbale in triplice copia, perché venga notificato ai sensi del’art. 14 della Legge 24 novembre 1981, n. 689, al domicilio del trasgressore o della famiglia del trasgressore minorenne, tramite raccomandata RR, entro 90 giorni dall’accertamento, secondo la procedura di cui alla legge 20 novembre 1982, n. 890. 7. In caso di notifica eseguita regolarmente, trasmettere agli uffici amministrativi le altre due copie del verbale per il seguito di competenza. Violazioni commesse da minorenni: Art. 2 della L. 689/81: “Non può essere assoggettato a sanzione amministrativa chi, al momento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i 18 anni. Della violazione risponde chi era tenuto alla sorveglianza del minore, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto”. Nella scuola il minore è sottoposto alla vigilanza del Dirigente scolastico, dell’insegnante o di altro personale della scuola. La violazione al divieto di fumare va quindi contestata al personale che aveva in quel momento l’obbligo di sorveglianza. La famiglia del minore non può considerarsi del tutto estranea al comportamento illecito dell’allievo e può essere chiamata a risponderne, se previsto dal regolamento scolastico. Sanzioni Per effetto della legge 3/2003, come modificata dalla legge 30.12.2004 n° 311, la sanzione amministrativa per i trasgressori è stabilita nel pagamento di una somma da € 27,50 a € 275,00. L’importo della sanzione è raddoppiato se la violazione è avvenuta in presenza di donne in evidente stato di gravidanza o di bambini fino a dodici anni (da € 55,00 a € 550,00). La normativa prevede il pagamento della sanzione in misura ridotta: al fine di accedere a tale possibilità il contravventore, entro il 60° giorno dalla notifica, deve effettuare il pagamento di una somma pari al doppio della sanzione minima. In caso di mancato pagamento o di notifica dello stesso, entro il 60° giorno dalla data dell’accertamento o della comunicazione a mezzo posta, gli uffici amministrativi provvederanno ad informare il Prefetto territorialmente competente trasmettendo copia del verbale con la prova delle eseguite contestazioni o notificazioni. Coloro che, pur essendo preposti al controllo dell'applicazione del presente regolamento, non fanno rispettare le singole disposizioni, sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 200 a € 2000. I dipendenti della scuola che non osservino il divieto nei locali dove è vietato fumare, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie previste, possono essere sottoposti a procedimento disciplinare. Ricorsi Il destinatario del verbale di contestazione, oltre alla facoltà di far inserire sullo stesso verbale eventuali osservazioni, ai sensi dell’art. 18 della legge n. 689/91, può fare pervenire al Prefetto, entro 30 giorni dalla data di contestazione o notificazione della violazione, scritti difensivi e documenti e può chiedere di essere sentito dalla medesima autorità. Il Prefetto, sentiti gli interessati ove questi ne abbiano fatto richiesta ed esaminati i documenti inviati nonché gli argomenti esposti: 1. se ritiene fondato l’accertamento, determina – con decisione motivata – la somma dovuta per la violazione, in misura non inferiore ad 1/3 del massimo edittale, e ne ingiunge il pagamento; 2. se ritiene non fondato l’accertamento, emette ordinanza motivata di archiviazione degli atti. Norma finale Per quanto non espressamente previsto nella presente Disposizione si rimanda alle vigenti norme di legge ed in particolare: 1. Legge 24/12/1934 n.2316 art. 25 2. Legge 11/11/1975 n. 584 3. Circolare Ministero Sanità 5/10/1976 n. 69 4. DPCM 14/12/1995 5. Circolare Ministero Sanità 28/03/2001 n. 4 6. Circolare Ministro della Salute 17 dicembre 2004 7. Accordo Stato Regioni 16/12/04 24035/2318 8. Circolare 2/SAN/2005 14 gen. 2005 9. Circolare 3/SAN/2005 25 gen. 2005 10. Legge 28/12/2001, n.448 art. 52 punto 20 11. Legge 16/01/2003 n.3 12. della L. 3 del 16/01/2003, art. 51 13. DPCM 23/12/2003 14. Legge finanziaria 2005 15. Decreto Legislativo n. 81 del 9-04-2008 16. D.L. 104 del 12.09.2013 Il Dirigente Scolastico prof.ssa Marialuisa Sabino REGOLAMENTO VIAGGI D’ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE Art. 1 – Premessa Questo regolamento è formulato in accordo con i principi del piano dell’Offerta Formativa della scuola. Il Consiglio di Istituto, ai sensi dell’art. 6 del DPR 416/74 approva, con propria delibera, lo spostamento di classi di allievi fuori della sede istituzionale, secondo le finalità e le modalità della C.M. n° 291 del 14/10/92, della C.M. 623 del 2/10/96. Il presente Regolamento è integrato, di anno in anno, dal Piano uscite didattiche e viaggi di istruzione" elaborato dal Collegio Docenti e dai Consigli di classe/ sezione/interclasse/ intersezione. Al fine di ridurre i costi del viaggio, è opportuno accorpare le classi che viaggiano con identica meta ed analogo mezzo di trasporto. Art 2- Finalità Tutte le attività che si svolgono all’esterno della sede dell’Istituto (culturali, sportive e ricreative) devono promuovere la crescita culturale, etica e spirituale degli allievi. La scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate ai musei, alle mostre, alle manifestazioni culturali, (di interesse didattico o professionale) le lezioni con esperti, le visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione ai concorsi provinciali, regionali, nazionali, ai campionati o a gare sportive, a manifestazioni culturali o didattiche e i gemellaggi con scuole estere, parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione; pertanto i partecipanti sono tenuti ad osservare le norme di comportamento per la salvaguardia della propria ed altrui sicurezza. Art 3- Obiettivi didattici Tutte le attività esterne devono essere inserite nel curricolo didattico e preventivamente approvate dal Consiglio di classe/interclasse. I viaggi di istruzione e le visite guidate costituiscono attività didattica a tutti gli effetti e sono parte integrante del progetto educativo e formativo al fine di evitare che si riducano a mere occasioni di evasione. Per raggiungere tali obiettivi è necessario che gli alunni siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli ed orientarli sul contenuto del viaggio al fine di promuovere una vera e propria esperienza di apprendimento. L’indispensabile “preparazione preliminare” finalizzata a trasmettere le necessarie informazioni può richiedere la predisposizione di materiale didattico adeguato e va integrata con la opportuna programmazione di momenti di rielaborazione e verifica delle esperienze vissute. Valgono gli stessi principi di rispetto delle cose e delle persone, di autodisciplina individuale e collettiva, di osservanza delle regole; possono essere realizzate soltanto quelle attività che, nelle modalità organizzative, diano garanzia di vigilanza e di ordinato svolgimento delle attività stesse. Art.4 – Procedimento e Organizzazione I viaggi d’istruzione e le visite o uscite didattiche vanno progettati ed approvati dal Consiglio di Classe ad integrazione della normale programmazione didattico-culturale di inizio anno sulla base degli obiettivi didattici ed educativi ivi prefissati ed approvati dal Collegio dei Docenti. Il Consiglio di Classe nella programmazione di inizio anno ipotizza le mete del viaggio e nelle linee generali le modalità d’attuazione nei suoi aspetti didattici. Durante il Consiglio di Classe, del mese di Ottobre, i docenti coordinatori dovranno compilare apposite schede, individuando: mete, docenti accompagnatori ( per la scuola secondaria di primo grado devono essere previsti 4 docenti per i viaggi di istruzione superiori ad un giorno e 3 docenti accompagnatori per i viaggi di un solo giorno, i docenti di sostegno sono da considerarsi unità aggiuntive per la classe di appartenenza ) e finalità. Tale ipotesi viene deliberata dal primo Consiglio di Classe/interclasse completo di tutte le sue componenti, entro e non oltre il mese di novembre dell’anno scolastico in corso, mentre per la scuola primaria e dell’infanzia i tempi saranno più flessibili. L’organizzazione dei viaggi d’istruzione e delle visite guidate è affidata alla Funzione Strumentale area 2, nominata dal Collegio dei Docenti. Il docente Funzione Strumentale ( Area 2 ) raccoglie e organizza le proposte dei Consigli di Classe ed elabora il Piano Annuale delle visite guidate e i viaggi di istruzione da sottoporre all’approvazione del Dirigente Scolastico, verificandone la fattibilità sia sotto l’aspetto organizzativo che economico, prima di essere inserito nel POF. Detta Funzione si avvarrà della collaborazione del personale di segreteria, relativamente alle procedure di ordine amministrativo contabile, e dei docenti coordinatori e referenti l’uscita didattica. Art. 5 - Documentazione didattica Per raggiungere tali obiettivi è necessario che gli alunni siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli ed orientarli sul contenuto del viaggio al fine di promuovere una vera e propria esperienza di apprendimento. L’indispensabile “preparazione preliminare” finalizzata a trasmettere le necessarie informazioni può richiedere la predisposizione di materiale didattico adeguato e va integrata con la opportuna programmazione di momenti di rielaborazione e verifica delle esperienze vissute. Art. 6 - Partecipazione alunni Le delibere del Consiglio di Classe vengono approvate nell’aspetto didattico dal Collegio dei Docenti. Per poter essere ammesso a partecipare ai viaggi di istruzione la classe dovrà aver manifestato un comportamento corretto. La non ammissione a questa attività non vuole avere un valore punitivo, ma educativo, perché si comprenda il valore del rispetto delle regole, intesa come crescita etica e civile. In caso di esclusione di classi alla partecipazione, il docente coordinatore darà tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico, il quale provvederà ad informare le famiglie sulla decisione del Consiglio di Classe. Gli studenti che non parteciperanno al viaggio programmato per la classe, hanno l’obbligo di frequentare le lezioni. Prima dell’uscita il docente accompagnatore organizzerà l’accoglienza di questi alunni in altra classe. Art.7 - Alunni non partecipanti E’ opportuno che le classi partecipino al completo al viaggio programmato. Eventuali limitate assenze degli alunni dovranno essere adeguatamente motivate dalle famiglie. La Partecipazione degli alunni ai viaggi di istruzione deve essere pari almeno al 70 % dei componenti le singole classi coinvolte. Art. 8 – Accompagnatori Il numero di accompagnatori previsto è di uno ogni 15 alunni; il rapporto può variare in relazione alle caratteristiche della classe e dell’uscita, la valutazione verrà fatta caso per caso dal Dirigente Scolastico. Nel caso di partecipazione di uno o più alunni diversamente abili, il Consiglio di classe provvederà alla eventuale designazione di un ulteriore accompagnatore, tenuto conto della tipologia dell’handicap e della situazione. In casi particolari, su valutazione del Dirigente Scolastico, per un maggiore supporto alla vigilanza e all’assistenza degli alunni, è possibile prevedere la partecipazione anche di uno o più collaboratori scolastici. Gli accompagnatori devono essere individuati tra i docenti appartenenti alla classe che effettua il viaggio. Se l’iniziativa interessa un’unica classe sono necessari due (2) accompagnatori, se più classi è necessario un accompagnatore ogni 15 alunni. La partecipazione dell’alunno diversamente abile deve prevedere la presenza del docente di sostegno e/o l’assistente. Nel caso in cui l’insegnante di sostegno e/o l’assistente non daranno la loro disponibilità all’uscita, la classe in cui è inserito tale alunno non parteciperà all’uscita didattica. E’ preferibile l’avvicendamento fra gli accompagnatori in modo da escludere che uno stesso docente partecipi a più viaggi (di 1 giorno e di più giorni) nel corso dell’anno. Nello specifico, uno stesso docente, di norma, può partecipare a un solo viaggio di più giorni. Tale limitazione non si applica alle visite guidate, pur essendo auspicabile comunque una rotazione degli accompagnatori. Se l’insegnante accompagnatore presta servizio in altra istituzione scolastica è tenuto a richiedere l’autorizzazione di partecipazione al viaggio al Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico conferirà l’incarico con nomina. L’accompagnatore è tenuto alla vigilanza degli alunni come indicato dall’art. 2047 e 2048 del Codice Civile. E’ fatto divieto di partecipazione a persone esterne alla scuola salvo se autorizzati dal Dirigente Scolastico e comunque senza oneri per la scuola. Ad ogni modo, in presenza di particolari situazioni, il presente Regolamento delega al Dirigente Scolastico la valutazione del caso e l’eventuale autorizzazione a partecipare. Pertanto, per particolari motivazioni può essere consentita la partecipazione al viaggio di istruzione del personale ATA, in qualità di supporto, purché sia garantito il servizio regolare all’interno della scuola, non vi siano oneri di alcun genere per la scuola e non vengano affidati a detto personale compiti primari di vigilanza sugli alunni. Per particolari motivazioni può essere consentita la partecipazione di genitori degli alunni purché non vi siano oneri di alcun genere per la scuola e non vengano affidati a detto personale compiti primari di vigilanza degli alunni. In ogni caso la partecipazione di terzi avverrà previa copertura assicurativa da parte dell’interessato. Art. 9 - Autorizzazione Trattandosi di minori, è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto dei genitori o di chi esercita la patria potestà familiare che deve essere raccolta dal docente coordinatore di classe. La richiesta di autorizzazione va correlata con un programma del viaggio. Successivamente il numero esatto dei partecipanti l’uscita e/o il viaggio d’istruzione verrà consegnato alla Funzione Strumentale preposta. Art. 10- Durata Per effettuare viaggi d’istruzione nel corso dell’anno scolastico non possono essere utilizzati più di quattro giorni di lezione. Solo nel caso di progetti particolari e documentati connessi con la programmazione didattica verranno autorizzati viaggi di maggiore durata. Art. 11 - Quote . I costi dei viaggi d’istruzione saranno a carico degli alunni; le quote di partecipazione previste per ogni viaggio non dovranno essere tali da creare discriminazione Art. 12 - Modalità pagamento Solo previo avviso della Direzione Scolastica, e solo per i viaggi di istruzione di uno o più giorni, si fa riferimento ai rappresentanti dei genitori di classe. Nel caso in cui viene meno , per una seria di ragioni , la disponibilità degli stessi, il singolo genitore provvederà a versare la quota secondo i criteri previsti. Ciascun genitore provvederà ,quindi, a versare un anticipo del 30% della quota complessiva del viaggio. Tanto l’anticipo, quanto il saldo verranno versati tramite C.C. Postale e/o C.C. Bancario intestato a Istituto Comprensivo _Ex S.M. “Torraca” Causale "Uscita didattica/Viaggio di istruzione a________/ ( Indicare destinazione, nome dell’ alunno e classe frequentata e se trattasi di saldo o acconto). Ogni famiglia tratterrà il relativo talloncino di ricevuta, mentre quello di attestazione del versamento dovrà essere consegnato in Segreteria tramite il docente coordinatore, se il pagamento viene effettuato tramite C.C. Postale. Se il pagamento avviene tramite C.C. Bancario, la famiglia e/o il rappresentante dei genitori dovrà consegnare copia dell’avvenuto pagamento in segreteria. La successiva rinuncia del viaggio non comporta la restituzione dell’anticipo già versato. Art. 13 - Uscite didattiche e Visite guidate Anche per quanto riguarda le uscite didattiche e le visite guidate che si effettuano nell’arco di una sola giornata presso complessi aziendali, mostre, monumenti, musei, gallerie, località d’interesse storico-artistico, parchi naturali è previsto il versamento della quota di partecipazione tramite C.C. Postale e/o C.C. Bancario intestato a Istituto Comprensivo Ex S.M. “ Torraca Causale Uscita didattica/Visita guidata a _________ in un'unica soluzione. ( Indicare destinazione, nome dell’ alunno e classe frequentata ). Sarà cura del docente coordinatore di classe conservare le autorizzazioni e raccogliere le ricevute dei versamenti, per poi consegnarle in segreteria. Per quanto riguarda la scuola primaria e dell’infanzia le quote di partecipazione saranno raccolte dai rappresentanti dei genitori e di sezione che provvederanno a versarle su C.C. Postale o su C.C.Bancario intestato a Istituto Comprensivo Ex S.M. “ Torraca” Causale “Uscita didattica/Viaggio di istruzione a________/.( Indicare destinazione, numero degli alunni e classe frequentata ). Gli elenchi degli alunni partecipanti a qualsiasi attività, come sopra, saranno consegnati alla Funzione Strumentale preposta. La scadenza che verrà data per ogni viaggio o uscita didattica è tassativa pena l’esclusione. L’eventuale rinuncia alla visita guidata o alle uscite didattiche programmate non comporta la restituzione di somme già versate. Art. 14 - Referente e Responsabile Per ogni viaggio di istruzione è prevista la presenza di un docente con funzioni di referente e responsabile dell’organizzazione, con funzioni di capogruppo. 1. è individuato con lettera di incarico dal D.S.; 2. è la persona cui fanno riferimento gli alunni, le famiglie, la segreteria; 3. riceve in consegna i documenti relativi al viaggio; 4. porta con sé un modello per la denuncia di infortunio e l’elenco dei numeri telefonici della scuola compreso il numero di fax nonché la carta intestata della scuola. Al rientro, in collaborazione con i docenti accompagnatori, si assicura che tutti gli allievi minorenni siano ripresi dai rispettivi genitori; 5. è tenuto a redigere la relazione finale in collaborazione con tutti i docenti accompagnatori dai quali la relazione sarà controfirmata; 6. è dotato di una somma congrua per sopperire eventuali imprevisti Art. 15- Relazione finale Al termine di ogni viaggio di istruzione, l’insegnante referente/capo-comitiva, dovrà fare una relazione consuntiva del viaggio, che dovrà indicare: - il numero dei partecipanti ed eventuali assenti; - il comportamento tenuto dagli alunni; - eventuali difficoltà logistiche; - la validità culturale dell’iniziativa; - il giudizio globale sui servizi forniti dall’agenzia di viaggi e/o dalla ditta di trasporto; - le finalità didattiche raggiunte; - eventuali pendenze aperte (economiche, disciplinari, rimostranze). Il Dirigente Scolastico prof.ssa Marialuisa Sabino CARTA DELLA SEGRETERIA L’ufficio di segreteria assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali e operative, sotto la direzione del D.S.G.A.: compilazione e conservazione degli atti di ufficio, disbrigo della corrispondenza, protocollo, archivio, registrazioni inventariali, rilascio certificati...... E’ aperto al pubblico, in orario antimeridiano dalle ore 11.00 alle ore 12.00, in orario pomeridiano dalle ore 16,00 alle ore 18.00 e l’accesso allo stesso è disciplinato dal personale collaboratore scolastico in servizio all’ingresso. E’ consentito, in via eccezionale, l’accesso all’Ufficio di segreteria anche prima o subito dopo l’orario prefissato. L’organizzazione del lavoro, nell’ambito della segreteria, ed il funzionamento dell’ufficio è demandato al DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTATIVI, tenendo presente le direttive di massima emanate dal Capo di Istituto. Il D.S.G.A. e gli Assistenti Amministrativi, nell’espletamento delle loro funzioni, sono tenuti all’osservanza delle mansioni e responsabilità connesse al proprio profilo professionale: a) IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, dal personale A.T.A. posto alle sue dirette dipendenze. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti a carattere amministrativo-contabile, di ragioneria e di economato, che assumono, nei casi previsti rilevanza anche esterna. Firma tutti gli atti di sua competenza. L’espletamento delle funzioni sarà volto ad assicurare l’unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali della scuola in coerenza e strumentalmente rispetto alle finalità ed obiettivi dell’istituzione scolastica, in particolare del P.O.F. Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale. Possono essergli affidati incarichi ispettivi nell'ambito delle istituzioni scolastiche; Fa parte della GIUNTA ESECUTIVA. e vi svolge le mansioni di Segretario. b) L’ASSISTENTE AMMINISTRATIVO Esegue attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure anche con l’utilizzazione di strumenti di tipo informatico. Ha autonomia operativa con margini valutativi nella predisposizione, istruzione e redazione degli atti amministrativo - contabili, nell’ambito delle direttive e delle istruzioni ricevute. Svolge attività di diretta ed immediata collaborazione con il D.S.G.A., coadiuvandolo nella attività e sostituendolo nei casi di assenza. Ha diretta competenza della tenuta dell’archivio e del protocollo. Ha rapporti con l’utenza ed assolve i servizi esterni connessi con il proprio lavoro. In relazione alla introduzione di nuove tecnologie, anche di tipo informatico, partecipa alle iniziative specifiche di formazione e aggiornamento. Può svolgere attività di coordinamento di più addetti inseriti in settori o aree omogenee; attività di supporto amministrativo alla progettazione e realizzazione di iniziative didattiche, decise dagli organi collegiali. CARTA DEL PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO Il personale COLLABORATORE SCOLASTICO contribuisce a realizzare il funzionamento della scuola e, nell’ambito dell’orario di servizio stabilito, assolve ai seguenti compiti, che esegue responsabilmente, su precise istruzioni del D.S.G.A. o del D.S.: 1. apertura e chiusura della scuola , degli uffici e delle aule; 2. accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico; 3. pulizia dei locali scolastici, degli arredi e degli spazi anche immediatamente esterni alla scuola, con l’ausilio anche di mezzi meccanici; 4. vigilanza sugli alunni; 5. custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, riferendo immediatamente al D.S.G.A. o al D.S. eventuali disfunzioni, manchevolezze, anomalie o guasti agli arredi, alle attrezzature ed ai servizi tali da compromettere o pregiudicare il normale svolgimento dell’attività didattica o la incolumità delle persone; 1. segnalazione della assenza dei docenti in servizio e di classe scoperta, al D.S. o al docente collaboratore, per i provvedimenti di competenza; 2. sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni, in caso di momentanea assenza dei docenti; 3. accompagnamento degli alunni dalla scuola ad altre sedi anche non scolastiche; 6. approntamento, spostamento e custodia del materiale richiesto dai docenti per l’attività didattica; 7. prelevamento, al termine delle lezioni giornaliere, dei registri di classe dalle aule per consegnarli in presidenza, donde saranno prelevati il giorno successivo per la messa a disposizione nelle relative classi; 8. sorveglianza e disciplina dell’accesso degli alunni ai servizi in modo tale che gli stessi siano utilizzati, dai maschi o dalle femmine, in maniera corretta; 9. disbrigo di compiti che prevedono l’utilizzazione del ciclostile, della fotocopiatrice o di semplici attrezzature audiovisive, ove richiesto e possibile, in relazione alle conoscenze e competenze tecniche possedute e riconosciute; 10. attività inerenti alla piccola manutenzione dei beni mobili ed immobili, al giardinaggio e simili; 11. attività di supporto all’attività amministrativa; 12. assistenza agli alunni portatori di handicap, fornendo ausilio materiale. 13. consegna e prelievo della corrispondenza, in partenza ed in arrivo, presso il locale ufficio postale, su designazione del D.S.G.A. o del D.S. o suo collaboratore. Collaboratore scolastico inoltre: 14. firma giornalmente il registro di presenza, annotando l’orario di ingresso e di uscita dalla scuola; 15. tiene nel vestire, nel contegno e nei rapporti con alunni, docenti e pubblico un comportamento corretto e cordiale; 16. non si allontana dalla scuola senza autorizzazione del D.S.G.A. o del D.S. 17. durante l’orario di servizio, rimane nel posto o nei locali assegnati e non attende a faccende private; 18. in nessun caso è autorizzato a prendere iniziative o decisioni, nei confronti degli alunni o dei docenti, anche verbali, in relazione al comportamento degli stessi, ma deve informarne il D.S.G.A. il quale, a sua volta, riferirà al D.S., per gli opportuni provvedimenti; 19. durante le ore di lezione non alza il tono della voce nei corridoi 20. nelle fasce orarie consentite e previa richiesta di qualificazione dell’interessato agevolerà l’accesso dello stesso agli uffici di segreteria e /o di presidenza, secondo i casi e compatibilmente con la disponibilità “ a ricevere” degli interessati; 21. adempie a qualsiasi incarico riguardante il servizio scolastico che venga richiesto dai docenti, dall’Assistente Amministrativo, dal D.S.G.A. dal D.S. o dai suoi collaboratori, compatibilmente con le esigenze di esplicazione del proprio servizio. PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica e devono contenere: generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non sono circostanziati. Il Dirigente Scolastico, entro quindici giorni, si attiva per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo e comunque fornisce risposte in merito al reclamo. Attraverso appositi monitoraggi si procede, a fine anno scolastico, alla rilevazione di elementi utili alla valutazione del servizio. FATTORI di QUALITA’ dei SERVIZI AMMINISTRATIVI 1. celerità delle procedure; 2. trasparenza; 3. informatizzazione dei servizi di segreteria; 4. tempi di attesa agli sportelli; 5. flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico. TIPO di DOCUMENTAZIONE CERTIFICATO di ISCRIZIONE e FREQUENZA degli alunni CERTIFICATO di SERVIZIO dei DOCENTI e del PERSONALE A.T.A. CERTIFICATO di SERVIZIO per il PERSONALE con CONTRATTO a TEMPO DETERMINATO (da consegnare all’I.N.P.S. ai fini dell’accesso alla disoccupazione) ATTESTATI (sostitutivi e non) TEMPI NORMALI di ATTESA dalla richiesta in giornata e, comunque, entro due giorni entro tre giorni e, comunque, non oltre cinque entro tre giorni e, comunque, non oltre cinque in giornata e, comunque, entro due giorni entro i termini previsti dalla normativa per il perfezionamento delle iscrizioni, compatibilmente con la disponibilità degli stessi DIPLOMI non ritirati per l’iscrizione alla nello stesso giorno della richiesta scuola superiore nello stesso giorno della pubblicazione dei SCHEDA di VALUTAZIONE e risultati degli scrutini finali secondo le ATTESTATO FINALE disposizioni ministeriali DIPLOMI per l’iscrizione alla scuola superiore ORARIO UFFICI D.S.G.A. SEGRETERIA dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dal Lunedì al Sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00 PRESIDENZA Marted’ ore 10.00 alle ore 12.00 La scuola assicura spazi per l’informazione sia per gli utenti interni che per gli utenti esterni: albo docenti, albo scuola, albo sindacale e predispone per l’affissione al pubblico in appositi spazi: - TABELLONE orario di lavoro del personale docente ed A.T.A (c/o reception) - ORGANIGRAMMA degli uffici e degli Organi Collegiali (c/o reception); - ORGANICO alunni e classi - Codice disciplinare personale ATA. Norme Convivenza Civile e Sicurezza Al fine di garantire il corretto funzionamento del nostro Istituto Comprensivo ed il rispetto reciproco, nell’ ottica di dare la possibilità a tutti di svolgere le proprie attività in modo sereno, tutelando gli interessi di tutti (Famiglie, Alunni, Docenti e Personale tutto), si ricordano le seguenti norme previste dal regolamento di istituto e da norme di convivenza civile. Accesso all'edificio e vigilanza degli alunni durante la giornata scolastica L'ingresso nelle aule è previsto alle ore 8.20 e a partire da tale orario inizia l'obbligo dl vigilanza dei docenti. I docenti hanno l'obbligo della vigilanza nei cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni, durante le ore di lezione, durante gli intervalli, all'uscita degli alunni. Nelle aule e nei laboratori gli alunni devono tenere un atteggiamento responsabile e rispettoso ,per motivi di sicurezza, verso le persone e l’ambiente. -----Negli spostamenti nei laboratori ed in palestra, gli alunni dovranno essere sempre accompagnati dal docente ed in laboratorio non potranno accedere da soli. L’ascensore può essere utilizzato dagli alunni solo per casi eccezionali e accompagnati dal collaboratore scolastico addetto. Le porte di emergenza non possono essere mai utilizzate per l’entrata mattutina a scuola o l'uscita al termine delle lezioni o a margine del proprio orario di servizio. Le scale di sicurezza sono adibite esclusivamente all'emergenza ed ogni eventuale infortunio sul pianerottolo e sulle scale di emergenza non è coperto da assicurazione, se usati impropriamente. Pertanto si ricorda anche che non è opportuno che i ragazzi si rechino da soli ad effettuare fotocopie o prendere oggetti didattici e non per i docenti. La vigilanza è obbligo che coinvolge in via primaria il personale docente ma anche i collaboratori scolastici, in particolare in quei momenti della giornata scolastica in cui possono maggiormente verificarsi situazioni "a rischio": ingresso e uscita, intervalli dentro e fuori l'edificio scolastico, uso dei servizi igienici, attesa dell'insegnante durante il cambio d'ora, spostamenti della classe in palestra e\o nei vari laboratori. Data la maggiore responsabilità di tutti e la impossibilità di sostiuire docenti o collaboratori nei primi giorni di assenza, si raccomanda di effettuare le fotocopie in orario pomeridiano. La scuola assicura gli alunni per tutte le attività curriculari ed extracurriculari svolte in modo didatticamente programmato, pertanto è necessario riferire con congruo anticipo ogni uscita alla funzione strumentale di riferimento e al responsabile di plesso; quindi curare la comunicazione con le famiglie e la sistemazione degli alunni non partecipanti alle attività. In caso questa comunicazione sia assente o carente, l’organizzatore dell’attività è il solo responsabile di eventuali problemi/danni in itinere. Accesso ai locali scolastici dei genitori e degli estranei Al fine di garantire il sereno e regolare svolgimento delle lezioni è necessario che l'accesso alla scuola ai genitori e alle persone estranee venga consentito solo in caso di assoluta necessità e si svolga nel rigoroso rispetto di quanto disposto dal regolamento di Istituto. Non è affatto opportuno da parte dei genitori entrare nelle aule durante l'orario delle lezioni. Per qualsiasi esigenza, che va comunicata al collaboratore scolastico addetto, bisogna attendere nell'atrio. In ogni caso non dovrà essere consentito al genitore o all'estraneo di poter circolare senza vigilanza e senza autorizzazione all'interno della scuola. I colloqui straordinari docenti-famiglie avranno luogo in tempi non coincidenti con l'orario di lezione dei docenti interessati, se non in situazione di particolare gravità.. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di “esperti” a supporto dell'attività didattica, chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al responsabile del Plesso o all'Ufficio di Presidenza. La completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente. Gli incontri di programmazione con gli esperti esterni non si effettuano durante le ore di lezione. Gli amministratori del Comune, i funzionari e gli addetti alle manutenzioni comunali potranno accedere ai locali per effettuare ispezioni e lavori di manutenzione, ma il collaboratore scolastico che li riceve dovrà immediatamente informare il responsabile del plesso. Indicazioni per gli alunni Gli alunni sono responsabili personalmente delle proprie cose e suppellettili che, quindi, dovranno custodire con cura personale. All’inizio dell’anno scolastico è stata affidata ad ogni classe un’aula tinteggiata, pulita e curata. Gli alunni sono tenuti a rispettare ed aver cura delle pareti, degli arredi e delle suppellettili in dotazione. Gli alunni dovranno sempre: 1. Essere puntuali a scuola (3 ritardi saranno calcolati come un giorno di assenza ai fini del computo della validità dell’anno scolastico). 2. Usare gli strumenti di lavoro correttamente e secondo le istruzioni degli insegnanti; se si fa uso di colle, solventi, colori ecc, rammentare che possono essere infiammabili o tossici: usarli sempre con cautela e osservare le istruzioni dell’insegnante. 3. Non portare a scuola oggetti pericolosi. 4. Non lanciare mai oggetti: porgerli o riporli nei luoghi di custodia 5. Non modificare, alterare, danneggiare gli strumenti della scuola: potrebbero diventare un pericolo per gli altri. 6. Assicurarsi sempre che zaino, riga e altri strumenti sporgenti non colpiscano i compagni. 7. Nell’aula, disporre lo zaino in modo che non costituisca ostacolo al passaggio delle persone 8. Quando ci si muove, ricordarsi che quasi sempre c’è qualcuno vicino. 9. Quando ci si muove nei locali scolastici fare attenzione a termosifoni e arredi sporgenti e alle finestre aperte all’interno. 10. Fare particolare attenzione ai vetri di finestre, porte e armadietti. 11. Non uscire dall’aula nel cambio dell’ora 12. All’ingresso e all’uscita non spingere i compagni ed evitare di correre, specialmente sulle scale. 13. Mantenere la nostra scuola pulita, usando sempre il cestino o i contenitori per la raccolta. 14. Non dimenticarsi che è tassativamente VIETATO FUMARE ed USARE IL TELEFONO CELLULARE. Nel corso delle ore di lezione, non è consentito andare in giro per la scuola, andando da un piano all’altro, se non espressamente autorizzato dal docente di classe per lo svolgimento di specifici compiti Per qualunque problema, timore, dubbio ecc, chiedere sempre aiuto agli adulti - docenti, collaboratori scolastici o dirigente. Certa che si comprendano le motivazioni per cui le suddette prescrizioni debbano essere osservate, richiamo tutti alla loro osservanza, assicurando che la dirigenza avrà la massima cura nel rispettare e nell’ assicurare il rispetto delle regole. CARTA DEGLI ALUNNI Codice di disciplina degli alunni Organo di garanzia interno Statuto degli studenti e delle studentesse Modifiche apportate dal DPR n 293 del 21 novembre 2007 Patto di corresponsabilità 1. Gli alunni di scuola secondaria di 1°grado, al suono della campanella, devono entrare nella scuola ordinatamente, senza soffermarsi negli atri e nei corridoi, e devono trovarsi in classe alle ore 8,20. 2. Gli alunni devono presentarsi a scuola, curati sia nella persona che nell’abbigliamento, muniti di libri, quaderni e di tutti gli strumenti di studio occorrenti per seguire le attività scolastiche del giorno. Devono partecipare alle attività scolastiche con impegno ed assiduità; devono essere rispettosi delle persone, dei locali e degli arredi della scuola, evitando di insudiciarli e danneggiarli. I danni eventualmente arrecati devono essere risarciti dai genitori dell’alunno che ha causato il danno. 3. E’ fatto divieto assoluto di portare a scuola oggetti o arnesi di qualsiasi genere non conciliabili con le attività scolastiche e che possono essere motivo di distrazione in classe o di turbamento del clima educativo. 4 . E’ fatto divieto assoluto di avere i cellulari accesi in classe. Nel caso l’alunno viene sorpreso con il cellulare acceso, il docente lo sequestra e lo consegna al D.S. 5. Gli alunni in ritardo rispetto all’orario saranno ammessi in classe con decisione del D.S. o, in sua assenza, del docente vicario o collaboratore. Tre ritardi saranno calcolati come un giorno di assenza ai fini del computo della validità dell’anno scolastico. I ritardi prevedono una comunicazione scritta alla famiglia. Le assenze dovranno essere motivate e sottoscritte da uno dei genitori sull’apposito libretto delle assenze o sul diario. 6. Nel corso della giornata sarà consentito un breve intervallo ricreativo per consentire la consumazione di una piccola colazione. Di norma l’intervallo si protrarrà dalle ore10,20 fino alle ore 10,30 7. La ricreazione deve conservare il suo carattere di “momento scolastico”e quindi deve svolgersi nel rispetto delle regole di buon comportamento: non bisogna correre nei corridoi, né schiamazzare. L’uscita dalle aule va controllata opportunamente e l’assistenza va compiuta dal docente presente in classe. 8. Qualora un alunno debba lasciare la scuola prima del termine delle lezioni dovrà essere prelevato da uno dei genitori o da qualche familiare appositamente delegato, previa autorizzazione del D.S. o del suo delegato. L’uscita dell’alunno dovrà essere annotata sul registro di classe a cura dell’insegnante in servizio al momento. Si allega il modello di dichiarazione personale. 9. Quando un alunno si assenti, in maniera continuativa, per più di cinque giorni, per essere ammesso in classe dovrà essere accompagnato da uno dei genitori, ovvero, se l’assenza è dipesa da malattia, dovrà esibire un certificato medico di guarigione. 10. Al segnale di fine delle lezioni le classi usciranno dalla scuola in ordine ed in silenzio, secondo le indicazioni del documento di sicurezza, mentre gli insegnanti provvederanno ad accompagnarle fino all’uscita prevista. 11. In caso di ritardo dell’insegnante e comunque in tutti i casi di assenza momentanea degli stessi, gli alunni dovranno rimanere in classe ai propri posti, in silenzio e con la porta dell’aula aperta. All’uopo il collaboratore scolastico in servizio curerà la vigilanza in attesa dell’arrivo dell’insegnante, informando tempestivamente il D.S. o il suo sostituto dell’assenza dell’insegnante, per l’adozione degli opportuni provvedimenti. 12. La quotidiana presenza alle attività scolastiche è dovere imprescindibile per tutti gli alunni. 13. Le scolaresche non devono mai essere lasciate senza sorveglianza. Eventuali responsabilità ricadranno sull’insegnante che avrà abbandonato l’aula senza prima aver provveduto a farsi sostituire da altro docente o dal collaboratore scolastico, ”tenendo presente che l’incarico assegnato al collaboratore non vale ad esonerare il docente da responsabilità, essendo tale strumento sostitutivo palesemente inadeguato”, in relazione alla durata dell’assenza. 14. L’accesso delle classi alla palestra deve avvenire in maniera ordinata, sotto il diretto controllo dell’insegnante e del collaboratore scolastico disponibile ed assegnato alla palestra. 15. L’insegnante di Scienze Motorie curerà, inoltre, che vengano rispettati gli ambienti adibiti a spogliatoio ed i corridoi di accesso alla palestra prestando attenzione affinché gli alunni non sporchino le pareti con impronte di pallone, di scarpe o con scritte più o meno indecenti, dando le opportune direttive al collaboratore scolastico addetto. 16. Gli alunni devono ispirare la loro condotta a scuola ai principi di collaborazione e rispetto nei confronti dei compagni e dei docenti, richiedendo a questi ultimi l’osservanza della CARTA degli alunni, per la instaurazione di una corretta relazione interpersonale nell’impostazione del processo di apprendimento - insegnamento. 17. All’inizio del triennio ciascun alunno ha diritto a ricevere copia del Patto di Corresponsabilità e della CARTA dell’alunno, mentre all’inizio di ciascun anno scolastico i docenti provvederanno ad una lettura, in classe, nei primi giorni di scuola dedicati all’ACCOGLIENZA, dei documenti più significativi riportati nella CARTA DEI SERVIZI, che configura la qualità progettuale e dei servizi offerti dalla scuola. Codice di disciplina degli alunni Ritardi Gli alunni sono tenuti a presentarsi a scuola con puntualità. In caso di ritardo devono sempre essere ammessi a scuola in qualsiasi ora. La somma di tre ritardi equivale a un giorno di assenza. Ritardo imprevisto (traffico, nebbia, ritardo del pulman) L’alunno non ha il permesso firmato dal genitore; entra in classe e spiega al docente il motivo del ritardo Il docente ammette lo studente in classe, Il suo ritardo sarà annotato sul registro in attesa della giustificazione scritta, che avverrà il giorno successivo Ritardo motivato (con giustificazione del genitore) L’alunno ha il permesso firmato dal genitore o viene accompagnato dal genitore stesso Il docente della prima ora lo giustifica: se l’insegnante lo ritiene comunque un ritardo sistematico, lo comunica alla segreteria, che telefona a casa dello studente (fonogramma). Se lo studente viene accompagnato a scuola dai genitori, ritira alla reception il foglio di ammissione con specificato che “è stato accompagnato” e lo consegna all’insegnante insieme alla giustificazione firmata dal genitore L’alunno non ha il permesso firmato dal genitore; entra in classe e spiega al docente il motivo del ritardo Il docente non accetta la giustificazione orale, ammette lo studente in classe e segnala sul registro che il ritardo dovrà essere giustificato il giorno successivo sul libretto (senza telefonata alla famiglia) Ritardo sistematico Il giorno successivo: 1. l’alunno non porta la giustificazione sul libretto. L’insegnante della prima ora lo accetta in classe, scrive sul registro, nelle note disciplinari, che l’entrata è ingiustificata e lo comunica in mattinata in segreteria che telefona a casa dello studente (fonogramma) 2. L’alunno porta la giustificazione ma è comunque sempre in ritardo sistematico: al primo consiglio di classe, sulla base di quanto stabilito dallo Statuto degli studenti e delle studentesse, si decideranno i provvedimenti da assumere, che saranno comunicati ai genitori 3. I ritardi sistematici influiscono sul voto di comportamento: nel fonogramma di comunicazione alla famiglia ciò sarà sempre evidenziato. Provvedimenti disciplinari I provvedimenti disciplinari hanno valenza educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna ingiunzione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. In nessun caso può essere sanzionata la libera espressione di opinione correttamente manifestata e non lesiva della altrui personalità. L’inosservanza dei doveri comporta specifiche sanzioni: Entità della punizione Motivi per i quali può essere Autorità competente inflitta infliggerla a ammonizione orale Per mancanza ai doveri scolastici; per negligenza; per assenze ingiustificate comunicazione alla famiglia Per persistente mancanza ai e/o ammonizione scritta doveri scolastici; per negligenza abituale; per frequenti assenze ingiustificate Docente, collaboratore del dirigente, dirigente scolastico Docente, collaboratore del dirigente, dirigente scolastico riparazione e/o risarcimento danneggiamento a danni strutture,arredi, macchinari e sussidi didattici sospensione dalle lezioni dopo tre note disciplinari sospensione dalle lezioni da per comportamento aggressivo uno a quindici giorni e tentativi di limitare la libertà degli altri; mancanza di rispetto nei confronti dei compagni e del personale tutto della scuola Consiglio di classe, dirigente scolastico Consiglio di classe, dirigente scolastico Dirigente scolastico, consiglio di classe sospensione oltre quindici giorni reati Consiglio di Istituto La convocazione del Consiglio di classe o del Consiglio di Istituto sarà disposta dal dirigente scolastico, su richiesta scritta e motivata del docente coordinatore. Nei periodi di allontanamento il coordinatore, per quanto possibile, deve prevedere un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. L’allontanamento può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato o al permanere della situazione di pericolo. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. LE IMPUGNAZIONI Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte dei genitori dello studente, all’Organo di Garanzia, entro dieci giorni dalla notifica della sanzione. L’Organo di Garanzia, costituito presso l’Istituto è composto da un docente e due genitori ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Tale Organo delibera in via definitiva, dopo aver sentito lo studente e il docente coordinatore. Norme di convivenza civile e sicurezza Gli alunni sono responsabili personalmente delle proprie cose e suppellettili che, quindi, dovranno custodire con cura personale. All’inizio dell’anno scolastico è stata affidata ad ogni classe un’aula tinteggiata, pulita e curata. Gli alunni sono tenuti a rispettare ed aver cura delle pareti, degli arredi e delle suppellettili in dotazione. Gli alunni dovranno sempre: 1. Essere puntuali a scuola (3 ritardi saranno calcolati come un giorno di assenza ai fini del computo della validità dell’anno scolastico). 2. Usare gli strumenti di lavoro correttamente e secondo le istruzioni degli insegnanti; se si fa uso di colle, solventi, colori ecc, rammentare che possono essere infiammabili o tossici: usarli sempre con cautela e osservare le istruzioni dell’insegnante. 3. Non portare a scuola oggetti pericolosi. 4. Non lanciare mai oggetti: porgerli o riporli nei luoghi di custodia 5. Non modificare, alterare, danneggiare gli strumenti della scuola: potrebbero diventare un pericolo per gli altri. 6. Assicurarsi sempre che zaino, riga e altri strumenti sporgenti non colpiscano i compagni. 7. Nell’aula, disporre lo zaino in modo che non costituisca ostacolo al passaggio delle persone 8. Quando ci si muove, ricordarsi che quasi sempre c’è qualcuno vicino. 9. Quando ci si muove nei locali scolastici fare attenzione a termosifoni e arredi sporgenti e alle finestre aperte all’interno. 10. Fare particolare attenzione ai vetri di finestre, porte e armadietti. 11. Non uscire dall’aula nel cambio dell’ora 12. All’ingresso e all’uscita non spingere i compagni ed evitare di correre, specialmente sulle scale. 13. Mantenere la nostra scuola pulita, usando sempre il cestino o i contenitori per la raccolta. 14. Non dimenticarsi che è tassativamente VIETATO FUMARE ed USARE IL TELEFONO CELLULARE. Nel corso delle ore di lezione, non è consentito andare in giro per la scuola, andando da un piano all’altro, se non espressamente autorizzato dal docente di classe per lo svolgimento di specifici compiti Per qualunque problema, timore, dubbio ecc, chiedere sempre aiuto agli adulti - docenti, collaboratori scolastici o dirigente. Certa che si comprendano le motivazioni per cui le suddette prescrizioni debbano essere osservate, richiamo tutti alla loro osservanza, assicurando che la dirigenza avrà la massima cura nel rispettare e nell’ assicurare il rispetto delle regole. STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI Art. 1 VITA DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA 1 - La Scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2 - La Scuola è una comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale, informata ai valori democratici, e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia fatta a New York il 20 Novembre 1989 e con i principi generali dell’ordinamento italiano. 3 - La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva. 4- La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 DIRITTI 1 - Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La Scuola persegue la continuità dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un’adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 2 - La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3 - Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4 - Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della Scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della Scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5 - Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della Scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della Scuola Media o i loro genitori. 6 - Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla Scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative, sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7 - Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La Scuola promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 8 - La Scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: 1. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo -didattico di qualità; 2. offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; 3. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; 4. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; 5. la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica; 6. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 9 - La Scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l’esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso di istituto. 10- I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l’esercizio del diritto di associazione all’interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all’interno della scuola, nonché l’utilizzo dei locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti con le loro associazioni. Art.3 DOVERI 1 - Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2 - Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo di Istituto, dei docenti, del personale tutto della dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. scuola e 3 - Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all’art.1 . 4 - Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate da regolamenti dei singoli istituti. 5 - Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. comportarsi 6 - Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della Scuola. Art.4 DISCIPLINA 1 - I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche che individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell’art.3 , al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2 - I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica responsabilità ed al 3 - La responsabilità disciplinare é personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4 - In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità. 5 - Le sanzioni sono sempre temporanee , proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente é sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6 - Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale. 7 - Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiore ai quindici giorni. caso di 8 - Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. 9 - L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento é commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8. 10 - Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente é consentito di iscriversi, anche in corso d’anno ad altra scuola. 11 - Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 5 IMPUGNAZIONI 1 - Per l’irrogazione delle sanzioni di cui all’art.4, comma 7, e per i relativi ricorsi di applicano le disposizioni di cui all’art.328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 Febbraio 1994, n.297. 2 - Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 é ammesso ricorso da parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. 3 - L’organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento. 4 - Il dirigente dell’Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione é assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal Consiglio Scolastico Provinciale, e presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell’Amministrazione scolastica periferica. Per la Scuola Media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. Art. 6 DISPOSIZIONI FINALI 1 - I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.. 2 - Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all’atto dell’iscrizione. 3 - E’ abrogato il capo III del R.D. 4 Maggio 1925, n. 653. DELIBERA di MODIFICA dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti Modifiche apportate con DPR n. 293 del 21 novembre 2007. Il Dirigente Scolastico informa i presenti sulle modifiche portate con DPR 293 del 21/11/2007 allo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. Il provvedimento si compone di 3 articoli, i primi due sostituiscono,rispettivamente, gli artt.4 (Disciplina) e 5 (Impugnazioni) del D.P.R. 249/98, mentre il terzo inserisce il nuovo art. 5/bis (Patto educativo di corresponsabilità e giornata della scuola) con l’obiettivo esplicito di definire “ in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie”. Il profilo sostanziale delle modifiche apportate all’originario testo del D.P.R. 249/98 è costituito dall’ inasprimento delle sanzioni disciplinari degli alunni che ora contemplano - in casi particolarmente gravi - l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi o, in casi meno gravi, il solo allontanamento fino al termine dell’anno scolastico. La sostituzione del precedente art.5, e la conseguente riformulazione, ha comportato la riorganizzazione del sistema delle impugnazioni prevedendo quale unico soggetto competente a decidere sui ricorsi contro tutte le tipologie di sanzioni disciplinari irrogate agli studenti, da parte di “chiunque vi abbia interesse” , un apposito Organo di garanzia all’interno della scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche. L’art. 3, infine, introduce nell’ordinamento scolastico il Patto educativo di corresponsabilità, che richiama sia le responsabilità educative della famiglia (sancite dall’art. 30 della Costituzione) sia il dovere dello studente di impegnarsi nella costruzione del proprio percorso di istruzione e di formazione, nella dialettica composizione dei diritti declinati dall’art. 2 del D.P.R. 249/98 con i doveri stabiliti dal successivo art. 3, che non hanno subito alcuna modifica rispetto alla stesura originaria. Pertanto, dovendo procedere alla designazione dei membri e non avendo criteri per la designazione dei membri per il sopracitato Organo, si propone che di detto organismo facciano parte il Dirigente Scolastico, La prof.ssa …………….e 2 genitori tra i membri componenti del Consiglio. Per quanto riguarda il patto di corresponsabilità, si individuano 3 docenti e 3 genitori per la stesura dello stesso e l’approvazione in una seduta successiva del Consiglio. In particolare il Dirigente Scolastico pone l’attenzione su un elemento di distrazione quale è quello determinato dai cellulari, che costituiscono soprattutto una grave mancanza di rispetto verso il docente, il cui uso si configura certamente come una infrazione disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti orientati nono solo a scoraggiare tali comportamenti, ma anche, secondo una logica educativa dell’istituzione scolastica stessa , a stimolare nello studente la consapevolezza del disvalore degli stessi cellulari. Per cui, così come già previsto dal Regolamento d’Istituto, è assolutamente vietato tenere accesi cellulari ed altri apparecchi elettronici durante le ore di lezione. La violazione reiterata di tale comportamento comporterà l’irrogazione di sanzioni disciplinari così come previste dallo Statuto degli studenti . Lo studente in caso di infrazione deve essere punito ma deve essere anche obbligato a percorsi educativi di recupero, mediante attività riparatoria come già accaduto nel corso di quest’anno scolastico per alcuni casi. Dopo ampia ed approfondita discussione, il CONSIGLIO DELIBERA di modificare il Regolamento di Istituto , giusto DPR 293 del 21/11/2007, di nominare l’organo di garanzia composto da n. 4 persone per una durata massima di due anni e comunque sino a nuova determinazione dello stesso Consiglio circa le modalità di elezione della componente genitori. PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il Decreto del Presidente della Repubblica del 21 novembre 2007 n. 235 ha apportato modifiche ed integrazioni al Decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno 1998 n. 249 concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. Dopo l’articolo 5 è inserito il seguente “ Art. 5-bis ( Patto educativo di Corresponsabilità ). 1-Contestualmente all’iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di Corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2- I singoli regolamenti di Istituto disciplineranno le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa del patto di cui al comma 1. 3- Nell’ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello Statuto delle studentesse e degli studenti, del Piano dell’Offerta Formativa, del regolamento di istituto e del Patto educat\ivo di Corresponsabilità.” Un’educazione efficace dei giovani è il risultato di un’azione coordinata tra famiglia e scuola, nell’ottica di condivisione di principi e obiettivi, evitando quei conflitti che hanno sempre gravi conseguenze sull’efficacia del processo formativo. Il Patto di Corresponsabilità Costituisce Coinvolge Impegna La dichiarazione esplicita dell’operato della Scuola Insegnanti Genitori Alunni I Docenti Gli alunni I genitori La Scuola si impegna a…… OFFERTA FORMATIVA PRIORITA’ Proporre un’Offerta Formativa finalizzata a costruire percorsi educativi fortemente motivanti e innalzare la qualità complessiva del processo formativo rispondente ai bisogni dell’alunno e a lavorare per il suo successo formativo. Favorire un ambiente sereno e adeguato per lo sviluppo delle capacità dell’alunno e per il suo successo scolastico. La famiglia si impegna a…… Conoscere Formativa della sostenere nell’attuazione Progetto. L’alunno si impegna a….. l’Offerta scuola e l’Istituto del suo Prendere coscienza del percorso predisposto dalla scuola e assumere un atteggiamento positivo nei confronti delle attività scolastiche. Considerare la funzione formativa della scuola e dare ad essa la precedenza in confronto ad altri impegni extrascolastici. Considerare la scuola il principale impegno e valorizzare la funzione formativa. PARTECIPAZIONE Aprire spazi discussione e tenere considerazione proposte di alunni genitori. di in le e Partecipare attivamente alle riunioni previste, fare proposte di miglioramento e collaborare alla loro realizzazione. VITA SOCIALE Promuovere rapporti interpersonali positivi tra alunni e insegnanti, stabilendo regole certe e condivise. Impartire ai figli le regole del vivere civile, dando importanza alla buona educazione e al rispetto degli altri e delle cose di tutti. Risarcire eventuali danni arrecati a persone, cose, ambienti e attrezzature. Rispettare il Regolamento di Istituto. Dare agli alunni competenze sociali e comportamentali, motivando eventuali sanzioni. Condividere e sostenere le sanzioni della scuola, garantendone l’applicazione e facendo riflettere il figlio sulla loro finalità. INTERVENTI EDUCATIVI Ascoltare e rispettare democraticamente compagni e insegnanti; esprimere la propria opinione. Prendere coscienza delle regole della vita scolastica e sociale e rispettarle, garantendo ai compagni la necessaria tranquillità e quindi il diritto allo studio. Rispettare ambienti e attrezzature. Rispettare il Regolamento di Istituto, non tenere comportamenti negativi ed aumentare quelli positivi. Spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione (C.M.15/3/07). Condividere il valore formativo di eventuali sanzioni. INTERVENTI DIDATTICI INDIVIDUALIZZATI TEMPI Portare tempestivamente a conoscenza dell’alunno e della famiglia eventuali cambiamenti significativi del rendimento scolastico e predisporre interventi di recupero. Garantire la puntualità e la continuità del servizio scolastico. Prendere periodico contatto con gli insegnanti e cooperare con loro per l’attuazione di strategie di recupero o di miglioramento dei comportamenti. Garantire la regolarità della frequenza scolastica, la puntualità del figlio e giustificare sul libretto le eventuali assenze e i ritardi. Firmare gli avvisi Assegnare i compiti a Garantire i tempi casa in coerenza col giornalieri necessari allo percorso didattico. svolgimento dei compiti assegnati e controllare la loro esecuzione. Assicurare il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario. COMPITI DOMESTICI Controllare con regolarità i compiti, correggerli in tempi ragionevolmente brevi, garantire la trasparenza della valutazione. VALUTAZIONE Collaborare per potenziare, nel figlio, una coscienza delle proprie risorse e capacità, tenendo conto del valore formativo dell’errore. Seguire i consigli offerti e dimostrare maggiore impegno nello studio, approfittando delle strategie di recupero attuate dalla scuola. Rispettare l’ora di inizio delle lezioni e presentarsi con la giustificazione firmata per assenze e/o ritardi. Far firmare con sollecitudine gli avvisi scritti ( sul diario o con altro mezzo). Prendere nota dei compiti assegnati, pianificarli con ordine, svolgerli regolarmente sia nella parte scritta che in quella orale. Organizzare l’occorrente per le attività scolastiche previste. Assumere le proprie responsabilità, riconoscere le proprie attitudini e considerare l’errore occasione di miglioramento. Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto di Corresponsabilità. Matera……………………. Il genitore …………………………………… Il Dirigente Scolastico ……………………………………. Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Istituto Comprensivo ex S.M. “F. Torraca” Via A. Moro n. 6 – 75100 Matera - tel. e fax 0835-333201 Cod. Fisc. 93051580772 - Cod. Mecc. MTIC82500P * [email protected] PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA PRIMARIA La scuola è l’ambiente educativo e di apprendimento in cui si promuove la formazione di ogni alunno attraverso l’interazione sociale in un contesto relazionale positivo nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. La Scuola Primaria, in particolare, si propone come contesto in cui gli alunni acquisiscono le conoscenze, le abilità e le competenze di base indispensabili per elaborare la propria personalità e scoprire il proprio talento. Nella complessa realtà sociale in cui viviamo è necessario inserire i rapporti scuola-famiglia in un progetto educativo condiviso e continuo, mettere in atto un “rinnovato rapporto di corresponsabilità formativa”, in cui si realizzi una progettualità comune nel rispetto dei diversi ruoli. Per tali motivi lo staff della Scuola Primaria "G. Marconi” propone la condivisione e la sottoscrizione da parte dei genitori, dei docenti e del dirigente scolastico di un Patto Educativo di Corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica, alunni e famiglie (cfr DPR 235/07). La Scuola Primaria "G. Marconi” dell’Istituto Comprensivo "Ex S.M. F. Torraca" di Matera si rende garante del rispetto e della tutela dei diritti degli alunni ad essa affidati: Il Patto di Corresponsabilità Costituisce Coinvolge Impegna La dichiarazione esplicita dell’operato della Scuola Insegnanti Genitori Alunni I Docenti Gli alunni I genitori OFFERTA FORMATIVA La Scuola si impegna a…… La famiglia si impegna a…… L’alunno si impegna a….. Proporre un’Offerta Formativa finalizzata a costruire percorsi educativi fortemente motivanti e innalzare la qualità complessiva del processo formativo rispondente ai bisogni dell’alunno e a lavorare per il suo successo formativo. Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e sostenere l’Istituto nell’attuazione del suo Progetto. Prendere coscienza del percorso predisposto dalla scuola e assumere un atteggiamento positivo nei confronti delle attività scolastiche. Favorire un ambiente Considerare la funzione Considerare la scuola il sereno e adeguato per lo formativa della scuola e principale impegno e PRIORITA’ PARTECIPAZIONE VITA SOCIALE INTERVENTI EDUCATIVI INTERVENTI DIDATTICI INDIVIDUALIZZATI TEMPI sviluppo delle capacità dare ad essa la valorizzare dell’alunno e per il suo precedenza in confronto formativa. successo scolastico. ad altri impegni extrascolastici. la funzione Aprire spazi di Garantire l’ingresso discussione e tenere in autonomo degli alunni a considerazione le scuola al fine di evitare proposte di alunni e confusione e ritardo genitori. nell’avvio delle lezioni e anche per motivi di sicurezza. Partecipare attivamente alle riunioni previste, fare proposte di miglioramento e collaborare alla loro realizzazione. Ascoltare e rispettare democraticamente compagni e insegnanti; esprimere la propria opinione. Promuovere rapporti interpersonali positivi tra alunni e insegnanti, stabilendo regole certe e condivise. Impartire ai figli le regole del vivere civile, dando importanza alla buona educazione e al rispetto degli altri e delle cose di tutti. Risarcire eventuali danni arrecati a persone, cose, ambienti e attrezzature. Prendere coscienza delle regole della vita scolastica e sociale e rispettarle, garantendo ai compagni la necessaria tranquillità e quindi il diritto allo studio. Rispettare ambienti e attrezzature. Dare agli alunni competenze sociali e comportamentali, motivando eventuali sanzioni. Condividere e sostenere le sanzioni della scuola, garantendone l’applicazione e facendo riflettere il figlio sulla loro finalità. Rispettare il Regolamento di Istituto, non tenere comportamenti negativi ed aumentare quelli positivi. Spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione (C.M.15/3/07) e riporli nel proprio zaino. Condividere il valore formativo di eventuali sanzioni. Portare tempestivamente a conoscenza dell’alunno e della famiglia eventuali cambiamenti significativi del rendimento scolastico e predisporre interventi di recupero. Prendere periodico contatto con gli insegnanti e cooperare con loro per l’attuazione di strategie di recupero o di miglioramento dei comportamenti. Seguire i consigli offerti e dimostrare maggiore impegno nello studio, approfittando delle strategie di recupero attuate dalla scuola. Garantire la puntualità e la continuità del servizio scolastico. Predisporre un modello di giustifica per l’entrata posticipata Garantire la regolarità della frequenza scolastica, la puntualità del figlio e giustificare le eventuali assenze. Rispettare l’ora di inizio delle lezioni e presentarsi con la giustificazione firmata per assenze e/o ritardi. Far firmare con sollecitudine gli avvisi scritti ( sul diario o con Il ritardo reiterato per tre volte sarà comunicato dalle insegnanti di classe alla responsabile di plesso la quale, a sua volta, informerà il D.S. che prenderà gli opportuni provvedimenti. All’entrata attendere il altro mezzo). suono della campanelle e lasciare i propri figli davanti al portone d’ingresso. Per i ritardi in entrata, firmare il modello di giustifica predisposto dalla scuola e prendere atto che dopo tre ritardi reiterati e tre uscite anticipate reiterate, sarà informato il D.S. che prenderà opportuni provvedimenti. La stessa modalità sarà applicata anche per le uscite anticipate. Garantire la propria presenza, o di chi ne fa le veci, all’uscita degli alunni, nel rispetto degli orari stabiliti. All’uscita , i genitori devono attendere i propri figli sul marciapiede antistante l’ingresso dell’edificio senza bloccare i percorsi dello scivolo e della scalinata. Firmare tutti gli avvisi sui quaderni e sul diario. COMPITI DOMESTICI VALUTAZIONE Assegnare i compiti a Garantire i tempi casa in coerenza col giornalieri necessari allo percorso didattico. svolgimento dei compiti assegnati e controllare la loro esecuzione. Assicurare il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario. Prendere nota dei compiti assegnati, pianificarli con ordine, svolgerli regolarmente sia nella parte scritta che in quella orale. Organizzare l’occorrente per le attività scolastiche previste, con il controllo dei genitori. Controllare con regolarità i compiti, correggerli in tempi ragionevolmente brevi, garantire la trasparenza della valutazione. Assumere le proprie responsabilità, riconoscere le proprie attitudini e considerare l’errore occasione di miglioramento. Collaborare per potenziare, nel figlio, una coscienza delle proprie risorse e capacità, tenendo conto del valore formativo dell’errore. Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto di Corresponsabilità. Matera……………………. Il Dirigente Scolastico Il Team I Genitori Al Dirigente I.C. “Torraca” MATERA DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA’ E DELEGA PER L’USCITA DA SCUOLA DI STUDENTI MINORENNI Il sottoscritto ……...…………………………………..…………………………, padre dell’alunno/a La sottoscritta ………..…………………………………………………………, …………………………………………….., nata madre dell’alunno/a il……………….….. a ………………………….,frequentante la sezione/classe………….della scuola …………………………di questo Istituto DICHIARANO sotto la propria personale responsabilità di esercitare la potestà nei confronti del minore di prelevare loro stessi il/la proprio/a figlio/a da scuola e di consentire, in caso di assenza o impedimento, di prelevare da scuola il proprio figlio/a ai sottoelencati signori: 1.Sig./ra…………………………………………………………..,nato/a a……………………… …………………………………………………il………………………………………………… Documento Identità n……………………………………………………………………………. 2.Sig./ra …………………………………………………………,nato/a a……………………… …………………………………………………il………………………………………………… Documento Identità n……………………………………………………………………………… I sottoscritti, responsabili dei minori, si impegnano a prelevare con puntualità i propri figli all’uscita dalla scuola. La presente delega ha valore annuale o …….…………………………………………….. ed esonera la scuola da qualsivoglia responsabilità circa gli eventi che possono occorrere al proprio/a figlio/a oltre l’orario scolastico e fuori dell’edificio scolastico. Matera, lì……………………………… FIRMA DEI GENITORI ……………………………………… FIRMA PRIMO DELEGATO …………………………………………………… Allegati: Documenti di Identità ……...........……………………… FIRMA SECONDO DELEGATO ………………………………………………...
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