04 - 24 FEBBRAIO 2016 DA 1 A 8_ale_1_7giorni
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7GIORNI: Redazione: ( 02.39.44.62.00 / @ [email protected] 7 www.7giorni.info MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2016 Pubblicità: ( 339.28.00.846 / @ [email protected] WWW.7GIORNI.INFO Anno XIV - Numero 4 SI ECLISSA INFUOCANDOSI ALL’ORIZZONTE IN DIREZIONE LODI UN OGGETTO NON IDENTIFICATO SOPRA IL CIELO DI CREMA La scia nel cielo di Crema - Foto www.Cremaonline.it All’interno a pagina 5 All’interno a pagina 6 All’interno a pagina 8 All’interno a pagina 10 Occhio alle truffe: nuovo vademecum contro i raggiri Scandalo Sanità: le indagini portano anche a Melgnano Idroscalo in degrado: non ci sono soldi per mantenerlo Annunci: 7 www.7annunci.it 7 GIORNI - [email protected] n. 4 - 24 febbraio 2016 2 Editoriali Cesare Mannucci Moreno Mazzola Sindaci tecnici per le grandi città: stesso film del dopo Tangentopoli Meglio una squadra di schiappe che si divertono e crescono con equilibrio Ci risiamo: una pletora di tecnici prestati alla politica candidati alla guida delle più grandi e importanti città italiane. Si ritorna decisamente al passato e cioè al dopo “Tangentopoli” di oltre 20 anni fa e all’introduzione della legge per l’elezione diretta del sindaco, quando i partiti superstisti dalle macerie di “Mani pulite” e quelli nuovi partoriti della cosidetta “Seconda Repubblica” si affanavano alla ricerca di magistrati, uomini di legge e imprenditori di successo per far loro indossare la fascia tricolore di rappresentanza e lasciare dietro le quinte alla nomenklatura elettoralmente impresentabile il tavolo di gioco e i cordoni della cassa. Si pensi alla stagione di sindaco di Genova del magistrato Adriano Sansa e il “signore” del caffè Riccardo Illy a Trieste. Due esempi per tutti liquidati poi in tutta fretta perchè completamente avulsi e “marziani” delle regole della politica che non si piegavano ai rituali del sottogoverno e delle decisioni assunte in cabina di regia dalle segreterie dei partiti. E da quelle “infelici” esperienze però partì la stagione dei sindaci ovvero nomi di rilievo nazionale che andarono a guidare le loro città che sino allora li avevano proiettati in parlamento: Antonio Bassolino a Napoli, Francesco Rutelli a Roma, Adriana Poli Bortone a Lecce, Enzo Bianco a Catania e Leoluca Orlando a Palermo (questi ultimi due, dopo un ventennio ancora in carica nelle rispettive città, ndr). Una stagione decisamente proficua per coloro i quali accettavano di scendere “in serie B” in fascia tricolore rispetto all’Olimpo di Montecitorio e Palazzo Madama, se si considera che a cavallo tra fine secolo e inizio Terzo millennio quasi tutti Da Settembre, assieme alle scuole, è ripresa anche l’attività agonistica dei bambini, e si suppone che nei genitori e negli accompagnatori prevalesse lo spirito sportivo e il divertimento. Ho recentemente assistito a un incontro di calcio tra bambini e come di solito l’aspetto folkloristico, non propriamente educativo, è stato rappresentato dai genitori che inveivano in modo alquanto colorito contro le decisioni dell’arbitro, del guardalinee ed evidenziando un’eccessiva ruvidezza nei contrasti praticata dagli avversari. Dopo la partita alcuni genitori, che a parole sono provetti allenatori di calcio, si sono soffermati ad analizzare la sconfitta. La posizione di alcuni di loro, che evidenziava che la sconfitta era principalmente causata da una carenza nei fondamentali da parte della loro squadra, è diventata, da subito, minoritaria di fronte alle reiterate proteste nei confronti della triade arbitrale e nei confronti degli avversari da parte di alcuni genitori. Era enfatizzata, da questi ultimi, la tesi che i bambini dovevano imparare a difendersi, ad alzare i gomiti e che se l’allenatore non insegnava i fondamentali era perchè nell’allenamento privilegiava all’insegnamento l’aspetto ludico del gioco. Affermazioni che ho ascoltato sconcertato e che non condivido: la prima perchè non è con la ruvidezza che si vincono le partite, ma con il gioco di squadra, perchè l’uno supplisce alle mancanze dell’altro, perchè giocare in una squadra ha anche una valenza sociale difficilmente trasmissibile ai bambini se si pone l’enfasi sulla furbizia rispetto alla costanza e alla capacità di migliorarsi. La seconda perchè i due concetti, divertimento e insegnamento, non sono in antitesi. Per- poi si sono alternati negli importanti dicasteri dei vari governi come vicepresidenti del Consiglio, Ministri dell’Interno, del Lavoro dei Beni Culturali e delle Politiche agricole. Tutta questa ricostruzione storica l’abbiamo fatta per arrivare all’emergenza odierna della politica nelle grandi città. A Milano centro-sinistra e centrodestra si debbono affidare infatti ai tecnici già “City Manager” dei sindaci Letizia Moratti (Beppe Sala) e Gabriele Albertini (Stefano Parisi), mentre a Roma prende il volo per il centro-destra il nome di Guido Bertolaso, per sostituire nella città della Madonnina il sindaco arancione Giuliano Pisapia e nella capitale lo scranno del defenestrato Ignazio Marino. E’ evidente a tutti lo stato di crisi di idee, di consensi e soprattutto di personale politico spendibile in cui versano i partiti della seconda Repubblica, nonostante in questi anni molti politici di primo piano abbiamo tentato di giocare la carta del riciclo come sindaci di grandi città, per tutti l’esempio di Piero Fassino, primo cittadino di Torino e presidente dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci). Si ritorna dunque al passato, come si diceva in apertura, ma questa volta al posto di magistrati e imprenditori, si cerca la figura intermedia del tecnico della politica (chiamarli burocrati è troppo offensivo) in attesa che la politica compia la sua catarsi, che agli italiani passi l'”incazzatura” elettorale per tornare “come prima e più di prima” ai vecchi vizi della tradizione italiana: “fuori i secondi che il titolo mondiale è un incontro riservato ai pesi massimi, i professionisti della nobile arte”. ché divertirsi non è una pregiudiziale per l’insegnamento, perchè si può imparare divertendosi e mentre ci si diverte imparare. Gli insegnamenti che antepongono all’analisi critica del proprio comportamento (magari con valutazioni anche su come migliorarsi) un comportamento non proprio coerente con lo spirito del gioco e con l’etica sportiva, potrebbero causare nei bambini confusione e indurre gli stessi a ritenere che tale comportamento possa essere applicabile anche agli altri contesti che il bambino vive (scuola, famiglia, oratorio, rapporto con i compagni). Questo perchè la settorializzazione dei comportamenti legati ai differenti contesti è sicuramente una pratica discutibile negli adulti e difficilmente capibile ed applicabile dai bambini. Nell’immaginario collettivo, supportato anche dai messaggi provenienti dai media, è importante, in contraddizione con il concetto De Coubertiano, solo la vittoria perchè la sconfitta condanna all’anonimato chi la subisce e conseguentemente tutti i mezzi diventano o sono leciti per conseguirla. Concordo pienamente con l’affermazione del Parroco di un paesino in provincia che ha affermato che vorrebbe formare una squadra di schiappe purché giochino divertendosi e divertendosi crescono serenamente senza ritenere il mito del calciatore con la velina una condizione necessaria e sufficiente per riuscire nella vita. [email protected] “Nulla è più equamente distribuito del buonsenso: nessuno pensa che gliene oc corra una quantità maggiore di quella che possiede” Cartesio www.radarblog.info A cura di Marco Maccari 24 Febbraio 2016 RADAR - MELEGNANO MELEGNANO SMART CITY. VIDEOSORVEGLIANZA PER UNA CITTÀ PIÙ SICURA «Schiacci il pulsante, arrivano le forze dell’ordine» Un negozio, un’azienda o un comune, un pulsante e telecamere accese nel raggio di 500 metri. L’iniziativa di RADAR «Melegnano Smart City» intervista Sergio Rizzi su una proposta che sta riscuotendo successo in zona MELEGNANO – «Siamo l’unica azienda di videosorveglianza in collegamento con la questura e con l’arma dei carabinieri. Possiamo collegare i vostri sistemi di videoallarme e di antirapina direttamente alle forze dell’ordine.È un progetto di sicurezza partecipata. A Melegnano il nostro pro- getto è stato accettato da un supermarket e da un parrucchiere e stiamo preventivando altri negozi. A Roma abbiamo iniziato un progetto per il Giubileo». Chi parla è Sergio Rizzi, consulente di SecurShop, società di soluzione e tecnologie per la sicurezza collegate con le forze dell’ordine.Rizzi è melegnanese. «Si tratta di un videoallarme. In pratica, quando qualcuno entra in un supermercato, in un’azienda o in un comune per fare una rapina, basta che i titolari schiaccino un pulsante e si attivano subito le videocamere interne ed esterne: alla polizia e ai carabinieri arrivano immediatamente le riprese e le immagini. Costituisce quasi una flagranza di reato. Perciò i rapinatori, quando vengono arrestati, vanno a processo per direttissima. «Una rapina dura 20 secondi. Questo sistema accende tutte le telecamere nel raggio di 500 metri. Con questo impianto le forze dell’ordine vedono quanti rapinatori ci sono e quali armi hanno. Il servermemorizza non appena si schiaccia il pulsante: al cliente arriva il report di tutto ciò che è successo durante la rapina». Esiste un pregiudizio generico secondo il quale a un’azione criminale fisica va contrapposta un’azione repressiva altrettanto fisica. «Non puoi affrontare senza addestramento una persona armata pensando di disarmarla. Se decidi di affrontare un rapinatore armato le cose sono due: o è più veloce lui, e lasci moglie e figli. Oppure, se sei più veloce tu e lui aveva un’arma giocattolo, vai in galera. Ci sono negozianti che rispondono: ma io gli sparo quando si gira! Non mi possono sparare i carabinieri nella schiena, mi ci spari tu?». È possibile che tanto know-how intimidisca i sindaci e lasci cadere un’opportunità? «Non dovrebbe. L’impianto di videoallarme è una forma di protezione a vantaggio della cittadinanza. I costi dell’impianto sono contenuti, consistono in poche decine di euro al mese per un decoder con 5 anni di abbonamento. Secondo la legge di stabilità il 140% delle spese per questi impianti è detraibile dalle tasse fino al 31 dicembre 2016». Marco Maccari «VI SONO QUERELE CHE NOBILITANO CHI LE RICEVE» (UNA LETTRICE) Atti di suggestione, di intimidazione e di controllo Un articolo online di RADAR è stato raggiunto da una querela. Guarda tu. Pensavamo di scrivere scemate, e invece erano cose vere. La querela è stata notificata dalla stazione dei carabinieri di Melegnano. I carabinieri, gentilissimi, hanno detto: «Tranquilli. La querela è il minimo per voi giornalisti. È il vostro mestiere». Li ringraziamo. Il blog e lo staff sono perfettamente consapevoli della qualità suggestionatrice e intimidatoria della querela. Lettori, lettrici, scavalcate il filo teso contro di voi: la querela nei confronti della scrittura è sempre una forma di intimidazione. Anche nei confronti della lettura. Chi aggira il diritto di controbattere a un articolo utilizzandoa sua volta la parola scritta, rinunciando agli strumenti della ragione e ricorren- do invece alla forza, finisce per fare intimidazione. E l’intimidazione appunta sempre una medaglia al petto dell’informazione. Querelare il blog più popolare e più libero della zona,per cercare di distrarre i lettori dal vero? Troppo tardi. I lettori sanno, e stanno scrivendo al blog informazioni sempre più rilevanti. Anche la suggestione è intimidazione perché, sempre allo stesso modo, la suggestione smette di usare il vantaggio che ci ha concesso la ragione e ricorre a formule atrofizzate e superate dalla storia. Chi querela RADAR proviene da un passato molto, molto lontano dalla nostra epoca, e nel blog non accettiamo che qualcuno faccia i viaggi nel tempo al posto nostro. E che cavolo! Scoprici su Facebook: Radar Melegnano L’INCHIESTA SATIRICA La mafia ce l’ha con il sindaco 5 OTTOBRE 2012. Il sindaco Vito Bellomo è furioso. Da pochi giorni i suoi uomini hanno respinto in consiglio comunale la proposta di una commissione speciale antimafia. Così su Facebook un pischello ha detto che dal Popolo della Libertà si sarebbe aspettato poco altro. Condisce il suo commento con le parole chiave: Bellomo, PDL, Silvio, indagini, mafia. Il sindaco legge ed è bufera. Non esiste scrivere «mafia» e «Bellomo» nella stessa riga. «Io non ho mai avuto problemi con la mafia e chi pensa il contrario ne risponderà davanti a un magistrato» strafulmina il sindaco sui giornali in virgolettati di lava pompeiana. Si volta, e frantuma con il pugno il suo busto di marmo pario modellato su nobili sculture di Marchini. Il senato di Melegnano, per circostanza, brucia le parrucche. VENTURA Cosa ci faceva in piedi la gru di Ventura Spa a Melegnano in piazza Risorgimento, tre o quattro anni prima? Il sindaco si risentiva perché un commento su Facebook avvicinava il suo cognome a fatti di mafia e di corruzione contestati ad alcuni membri del suo partito. Ma quell’anno, pochi giorni dopo, la direzione distrettuale antimafia e il giudice Alessandro Santangelo avrebbero richiesto e ordinato l’arresto del politico lombardo Domenico Zambetti del Popolo della Libertà, con accuse di voto di scambio, corruzione e concorso esterno in associazione mafiosa. In quegli anni l’informazione si occupava delle indagini su Marcello Dell’Utri, Popolo della Libertà e fondatore di Forza Italia, oggi detenuto a Parma per concorso esterno in associazione mafiosa condannato a 7 anni di carcere. Quest'anno va a processo Mario Mantovani, Forza Italia, Popolo della Libertà e ancora Forza Italia, con accuse di corruzione e concussione. Ma cosa stava in piedi a fare la gru di Ventura Spa davanti al Comune? (Continua…) Lo Staff radarmelegnano@gm ail.com @RADARmetropoli 7 GIORNI - tel. 02.39446200 n. 4 - 24 febbraio 2016 Giulio Carnevale L e tante testimonianze e le foto scattate dai dispositivi dei passanti, non lasciano dubbi, mercoledì sera verso le ore 18,30 qualcosa è transitato nel cielo cremasco. Cosa fosse non è ancora chiaro, ma quella palla di colore verde dopo due bagliori si eclissata infuocandosi in direzione LodiPavia, come racconta a Crem@online un giovane di Vailate. Le testimonianze sono tutte concordi in molti hanno raccontato di essere stati attratti da una luce improvvisa nel cielo e di aver assistito alla caduta di un oggetto non identificato all’orizzonte. Le foto raccolte non lasciano dubbi. Fra le ipotesi più accredite c’è quella di avere assistito ad un fenomeno ottico creato da un satellite artificiale in orbita chiamato Iridium Flare, visibile ad occhio nudo sulla sfera celeste. Accade quando le antenne dei satelliti Iridium, riflettono la luce del Sole direttamente verso la Terra, creando un fascio di luce in movimento veloce in grado di illuminare un'area di una decina di chilometri sulla superficie terrestre. Questi flash possono essere molto luminosi e possono essere osservati persino di giorno. Altri parlano semplicemente di un rientro nell’atmosfera di rottami spaziali. Come riporta una testimonianza sul sito online de “La Nazione” anche in provincia di Pistoia si è registrato un Cronaca 5 Un oggetto non identificato sopra il cielo di Crema: si eclissa infuocandosi MELEGNANO Ennesimo furto ai danni del bar della stazione: è il terzo in pochi mesi Stesso avvistamento anche in Toscana a Pontedera (PI) La scia nel cielo di Crema - Foto www.Cremaonline.it avvistamento simile nelle località Cascina e Ponsacco: «Una palla di fuoco verde che cadeva roteando a grande velocità». Sui social network sono apparsi numerosi post che accreditano il fenomeno come un avvistamento U.F.O. un oggetto volante non identificato. A supporto della tesi vengono citate le rivelazioni di questi giorni di un ex-ufficiale di Marina in forza presso il centro navale di telecomunicazioni di Moffet Field, che ha affermato, di avere le prove che l’avvistamento di massa avvenuto nel 1980 in una base militare vicino a Rendlesham Forrest, sia stato un incontro ravvicinato del terzo tipo con una specie extraterre- stre. «Si tratta – si legge nell’articolo del sito svizzero Blasting News - di un caso che nel Regno Unito ha fatto molto scalpore e che viene definito come 'Il Roswell della Gran Bretagna'. In quel caso infatti 3 ufficiali americani ammisero di aver visto tra i boschi di quella località inglese un ufo di forma triangolare, poggiato sul terreno che dopo pochi istanti si alzò in volo e sparì. Due giorni dopo l'episodio si sarebbe ripetuto davanti a circa una dozzina di militari americani. L'oggetto, a forma di ellisse ed estremamente luminoso, di colore rosso ma con il centro più scuro, fluttuava in mezzo agli alberi a circa 4 metri di altezza». Se poi an- che il Presidente degli Stati Uniti Obama non nega l’esistenza degli alieni, l’ipotesi che possano avere ragione i sostenitori dell’avvistamento U.F.O. si fa più consistente. Infatti durante un recente incontro, Obama, rispondendo alla domanda di una bambina di 6 anni che chiedeva informazioni sull'esistenza del leggendario 'Libro dei Segreti', ha affermato che al momento non vi sarebbero stati incontri diretti con gli alieni. Cosa è passato sul cielo di Crema e di Pontedera? Cosa hanno in comune queste due città distanti 250 km? Perchè il fenomeno non è stato avvistato in altre località? Non c’è pace per il bar della stazione di Melegnano, in piazza XXV Aprile, che è stato fatto oggetto della sgradita visita di una banda di ladri per la terza volta consecutiva nel giro di pochi mesi. Il primo colpo era stato messo a segno lo scorso novembre e, successivamente, i malviventi erano tornati a farsi vivi a gennaio, sempre portandosi via un grosso numero di pacchetti di sigarette. L’ultimo episodio risale alla notte tra giovedì 18 e venerdì 19 febbraio e il modus operandi degli ignoti scassinatori è stato praticamente il medesimo dei precedenti episodi, motivo per cui si sospetta che ad agire si stata in ogni caso la stessa banda. Per avere accesso al locale i ladri hanno divelto la saracinesca abbassata di una finestra e poi, servendosi di un piede di porco, hanno forzato la finestra stessa. Una volta all’interno gli sconosciuti hanno dato il via alla loro razzia, impossessandosi dapprima di decine di pacchetti di sigarette e poi portandosi via letteralmente una cassetto del bancone contenente diversi Gratta e Vinci e un numero non ben precisato di schedine di Lotto e Superenalotto già giocate. Una volta messo insieme il loro bottino, i malviventi se ne sono usciti dalla stessa finestra che avevano forzato in precedenza e, da qui, hanno raggiunto il piazzale della stazione, dove probabilmente era presente un mezzo ad attenderli. Ad accorgersi dell’effrazione verso le 4:30 del mattino di venerdì 19 febbraio è stato l’addetto incaricato di consegnare le brioche al bar. L’uomo ha quindi avvisato il titolare del locale, il quale ha a sua volta contattato i carabinieri, che hanno svolto un accurato sopralluogo e dato avvio alle indagini. 7 GIORNI - [email protected] n. 4 - 24 febbraio 2016 6 Cronaca Redazione Q uella delle truffe agli anziani è una piaga tristemente molto diffusa, che vede personaggi senza scrupoli tentare di approfittarsi di persone spesso sole e incapaci di difendersi. Un fenomeno in particolare ascesa è quello dei raggiri a mezzo telefono, che vedono i truffatori spacciarsi per presunti esponenti delle forze dell’ordine oppure per falsi parenti. Costoro in genere Chiedono soldi per familiari rimasti coinvolti in incidenti stradali o con improvvisi problemi economici, per cui è necessario intervenire con la massima urgenza (pena, ad esempio, il pignoramento della casa). Poi prospettano la soluzione, invitando il malcapitato anziano a preparare del denaro, o in alternativa gioielli, da conse- Occhio alle truffe: Comune di San Donato e Carabinieri realizzano un vademecum Partito il “trasloco” dell’antenna Telecom di via Sanguinetti In città segnalati recentemente diversi episodi con vittime anziane gnare a un incaricato, spacciato, a seconda del caso, per assicuratore, funzionario della banca o avvocato. Negli ultimi giorni, a San Donato, diversi pensionati hanno ricevuto telefonate simili, tutte classificabili come tentativi di truffa. Per innalzare la soglia di attenzione verso tale fenomeno l’Amministrazione comunale, in collaborazione con il Comando provinciale dei carabinieri di Milano, ha elaborato un vademecum contenente alcuni consigli per evitare di incappare in truffe o raggiri, presentato recentemente in diversi incontri pubblici rivolti alla cittadinanza (vedi pdf allegato). Ad ogni modo, l’Am- ministrazione sandonatese e le forze dell’ordine locali invitano i cittadini a prestare molta attenzione. In ogni caso, si suggerisce di non consegnare soldi a persone che si siano presentate al telefo- no come professionisti, militari, poliziotti o dipendenti di società di servizi incaricati di ritirare denaro e di non esitare a contattare il 112 denunciando quanto accaduto. DOVERA Bimbo di 4 anni investito da un’auto a Dovera Tanto spavento ma per fortuna nessuna conseguenza irreparabile per un bambino di 4 anni che è stato investito da un’auto a Roncadello, frazione di Dovera. Era da poco trascorso il mezzogiorno di domenica 21 febbraio quando G.L.P. stava giocando all’aperto all’interno del cortile privato della sua abitazione. Improvvisamente, però, il bambino è sgattaiolato fuori e si è messo a correre verso via Bar- SAN DONATO MILANESE ni, proprio nel momento in cui stava sopraggiungendo una Mercedes classe A condotta da un uomo residente a Dovera. Il conducente, che pure procedeva a bassa velocità, non è riuscito a frenare in tempo e l’impatto è stato inevitabile. Il piccolo è franato a terra strisciando il volto sull’asfalto, motivo per cui sulle prime c’era grande apprensione per le sue condizioni di salute. Il primo a prestare soc- corso è stato proprio il conducente della Mercedes, che ha arrestato la corsa della sua auto ed è sceso per sincerarsi di quanto accaduto. Nel mentre il pianto a dirotto del bambino ha attirato anche altre persone, compresi i genitori, che sono subito accorsi fuori casa. Immediata è scattata la chiamata al 118 che, oltre a un’ambulanza, ha inviato in loco precauzionalmente anche l’elisoccorso, il cui intervento non si è comunque rivelato necessario. G.L.P., che per fortuna aveva rimediato solo qualche escoriazione al volto, è stato trasportato presso l’ospedale Maggiore di Lodi, mentre i carabinieri di Pandino hanno svolto i rilievi di rito sul luogo dell’incidente. L’accaduto avrebbe potuto avere un esito ben diverso qualora la Mercedes fosse giunta a velocità più elevata. L’antenna Telecom di via Sanguinetti a San Donato ha ormai le ore contate. A conclusione del lungo e travagliato iter burocratico, amministrativo e tecnico, mercoledì 17 febbraio sono infatti iniziati i lavori per la rimozione dell’impianto di trasmissione installato all’inizio del 2014 nel cuore del Concentrico , a poca distanza dalle abitazioni di via Martiri di Cefalonia, Ravenna e Jannozzi. I residenti avevano a più riprese manifestato preoccupazione per la vicinanza del manufatto alle case e il Comune aveva aperto con loro un confronto costante, avviando un’attività di monitoraggio delle emissioni dell’antenna, in accordo con l’Arpa e avvalendosi di un consulente tecnico, e impegnandosi a studiare con le parti interessate possibili collocazioni alternative. Mentre i monitoraggi hanno stabilito il rispetto constante dei limiti delle emissioni, l’Ammini- strazione ha trovato un accordo per lo spostamento dell’antenna sul Terzo palazzo uffici Eni, in viale Alcide De Gasperi 16, entrato in funzione nelle scorse settimane. Alla luce di ciò, sono potute partire le operazioni per la totale rimozione dell’infrastruttura di via Sanguinetti. «Finalmente – commenta il Sindaco, Andrea Checchi – grazie alla collaborazione di Telecom ed Eni, si chiude una volta per tutte una vicenda che ha creato preoccupazione a molti cittadini, nonostante in base ai rilievi tecnici i valori delle emissioni siano sempre rimasti entro i limiti. Nell’esprimere riconoscenza ai partner di questa operazione, penso sia doveroso estendere il ringraziamento ai residenti della zona per la pazienza dimostrata in quanto, purtroppo, si sono più volte dilatate le tempistiche prospettate per il perfezionamento dell’iter amministrativo e tecnico». Grazie alle Farmacie Comunali, Peschiera Borromeo è una città Cardioprotetta con 16 defibrillatori Sotto la gestione del Presidente Galeone, l’azienda partecipata comunale ha compiuto una rivoluzione Marco Galeone Presidente CDA Sotto la presidenza del Professor Marco GALEONE, nell’arco temporale di 10 anni, l’Azienda ha compiuto una vera rivoluzione: si è passati dalla gestione di due obsolete farmacie con un fatturato annuo calcolabile intorno ai 700 mila euro, a una Azienda modello che nel 2015 ha fatturato oltre 4 milioni 200 mila euro e che tra un paio di mesi può vantare tre modernissime farmacie che niente più conservano delle 2 vecchie “farmacie ricettifici”. Il 23 novembre 2012 apre la Farmacia Comunale 3 che, con un fatturato nel 2015 di oltre 2 milioni e 400 euro, è considerata una tra le migliori farmacie situate in un centro commerciale della Lombar- dia; nell’agosto 2014 viene completamente ristrutturata la Farmacia Comunale 1 con un aumento degli spazi espositivi di oltre 30 mq; il 1° settembre 2014 vengono inaugurati i nuovi uffici dell’Azienda Speciale in via Gramsci 38; nella primavera 2016 la Farmacia Comunale 2 dai portici di via Dante 2 verrà spostata in una nuova sede completamente ristrutturata sulla vecchia Paullese, arteria di grande passaggio, in via 2 Giugno 22, a due passi dal Municipio. Peschiera disporrà quindi di tre efficientissime “FARMACIE DEI SERVIZI“ che si configurano sia come valido presidio a cui il cittadino si rivolge in prima istanza per risolvere i suoi problemi di salute sia come FARMACIE SOCIALI per il modo in cui vengono gestisti gli utili. A differenza delle Farmacie Private, le Farmacie Comunali producono infatti ricchezza pubblica: gli utili di gestione vengono investiti nello sviluppo della città perché sono riversati nelle casse comunali. Avere un’Azienda moderna, funzionale in buona salute finanziaria significa che l’Amministrazione Comunale a Peschiera è in grado di fornire alla città maggiori servizi sociali e assistenziali. Ed ecco un esempio concreto: L’ Azienda delle Farmacie Comunali guidata da Marco Galeone, validamente supportato dalla professionalità del vi- cepresidente del Consiglio di Amministrazione, l’avv. Maria Teresa Badalucco, ha ultimato alla fine di gennaio il nuovo progetto “ Defibrillatori per la Città “ gestito interamente dalle Farmacie Comunali, in collaborazione con la Croce Rossa di Peschiera Borromeo. Ciò significa che entro il prossimo marzo 2016 Peschiera sarà protetta da: 16 POSTAZIONI DAE: postazioni in cui sono allocati set di Defibrillatori Automatici Esterni, completamente attrezzati e pronti all’uso; 400 operatori abilitati, dopo speciali corsi preparatori tenuti dalla CRI di Peschiera o già, da tempo, abilitati, all’uso dei DAE. La squadra comprende, tutti i farmacisti e i dipendenti delle 3 Farmacie Comunali; soccorritori volontari e dipendenti della Croce Rossa di Peschiera; agenti della Polizia Locale; insegnanti dell’Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini”; insegnanti dell’Istituto Comprensivo “Fabrizio De Andre”; istruttori e allenatori delle Società Sportive che frequentano le sei palestre comunali: palestra grande di Monasterolo (Via Carducci – frazione Zeloforamagno) ; palestra piccola di Monasterolo (Via Carducci – frazione Zeloforamagno) ; palestra di Mezzate (Piazza della Costituzione 4 – frazione Mezzate); palestra elementari Bettola (Via Goldoni – frazione Bettola); palestra medie Bettola (Via Goldoni –frazione Bettola); palestra di San Bovio (viale Abruzzi 3 – frazione San Bovio). Dal 1° Febbraio, Peschiera è quindi protetta da 16 DAE di cui 8 già in servizio (4 sulle autoambulanze e in sede della CRI di Peschiera; 3 nelle 3 Farmacie Comunali - di cui uno nel Centro Commerciale Galleria Borromea- 1 nella sede ICS Montalcini di via Carducci 7) ed altri 8 da installare, a cura delle Farmacie Comunali, nella sede della Polizia Locale in via Carducci (per autopattuglia e comando, 2 in totale) e nelle sei palestre comunali (sei in totale). Dei complessivi16 DAE, undici sono modernissimi e dello stesso modello gli altri cinque sono parimenti efficienti e di un modello molto similare, una scelta dettata dalla volontà di facilitare al massimo l’utilizzo da parte dei soccorritori indipendentemente dall’ambito in cui si trovano ad operare. Un progetto, diventato realtà, di cui Peschiera Borromeo può andare fiera! I DEFIBRILLATORI DI PESCHIERA BORROMEO 3 sulle ambulanze della Croce Rossa 1 presso la sede della Croce Rossa 3 nelle Farmacie Comunali 1 Comando di Polizia Locale 1 Autopattuglia della Polizia Locale 2 Palestre Comunali Scuole di Via Carducci (Zeloforamagno) 1 Palestra Comunale Scuole di Piazza Costituzione (Mezzate) 2 Palestre Comunali Scuole di Via Goldoni (Bettola) 1 Palestra Comunale Scuola di Via Abruzzi (San Bovio) L’Azienda Farmacie Comunali oltre all’acquisto si occuperà delle manutenzioni annuali 400 OPERATORI ABILITATI Tutti i farmacisti e i dipendenti delle 3 Farmacie Comunali I soccorritori volontari e dipendenti della Croce Rossa di Peschiera Gli Agenti della Polizia Locale Gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo “ Rita Levi Montalcini” Gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo “ Fabrizio De Andre” Gli istruttori e allenatori delle Società Sportive che frequentano le sei palestre comunali Tutti gli operatori sono stati formati al corretto uso delle apparecchiature, tramite i corsi organizzati dall’Azienda Farmacie Comunali 7 GIORNI - [email protected] n. 4 - 24 febbraio 2016 8 Cronaca Redazione I l terremoto scatenato dal recente scandalo sanità in Regione Lombardia coinvolge anche l’Azienda ospedaliera di Melegnano nelle figure di Patrizia Pedrotti, direttrice amministrativa sino all’estate 2014, e il consulente Piercarlo Marchetti. L’indagine, coordinata dalla Procura di Monza e denominata “Smile”, ha portato complessivamente a 21 misure cautelari, (9 detenzioni in carcere, 7 arresti domiciliari e 5 obblighi di firma), tra i cui destinatari figura anche il leghista Fabio Rizzi, ex senatore ma soprattutto presidente della Commissione regionale Sanità e “braccio destro” del presidente regionale Roberto Maroni. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, gli indagati sarebbero coinvolti a vario titolo nell’aver pilotato appalti della sanità lombarda per 400mln di euro, quasi tutti a favore del gruppo imprenditoriale Odontoquality, fornitore di servizi e apparecchiature odontoiatriche, facente capo all’imprenditrice brianzola Maria Paola Canegrati, che si trova ora in carcere. In base ad una intercettazione ambientale raccolta dai pm, il nome di quest’ultima si leghereb- Scandalo sanità in Regione: le indagini portano anche a Melegnano MELEGNANO Sono in arrivo i Volontari Osservatori del Territorio per arginare la criminalità Le intercettazioni coinvolgono l’ex direttrice amministrativa e un consulente L'ospedale Predabissi di Vizzolo, il nosocomio principale dell'Ao di Melegnano be proprio anche all’ex direttrice amministrativa dell’Ao melegnanese, Patrizia Pedrotti che, nell’estate del 2014, era stata già sospesa e indagata per un’altra storia di corruzione. Nello specifico, gli inquirenti sono in possesso della registrazione di una telefonata intercorsa tra le due donne nell’aprile del 2014, quando Pedrotti era ancora in carica presso l’Azienda ospedaliera di Melegnano, da cui emerge come il figlio dell’ex direttrice fosse stato appena assunto dalla Servicedent, società sempre riconducibile a Maria Paola Canegrati. Proprio per sdebitarsi di questo favore, secondo la Procura di Monza, Patrizia Pedrotti avrebbe «favorito l’estensione del contratto di appalto già in essere tra l’Azienda ospedaliera e la Servicedent – si legge nella relazione degli inquirenti -, per la gestione del servizio di odontoiatria agli ambulatori di Vaprio d’Adda, Pieve Emanuele e Gorgonzola», tutti facenti parte dell’Ao melegnanese. Oltre a Pedrotti, finita agli arresti domiciliari, per le medesime accuse è stato arrestato anche Piercarlo Marchetti, nel 2014 consulente dell’Azienda ospedaliera di Melegnano come responsabile aree contratti nell’ufficio gare il quale, in cambio, avrebbe ottenuto la promessa di assunzione per la moglie sempre presso la Servicedent. Per cercare di arginare i continui furti nelle abitazioni e gli episodi di micro criminalità, come scippi a atti di vandalismo, anche Melegnano avrà i suoi V.O.T. Approvata a maggioranza, nel Consiglio Comunale di giovedì 4 febbraio 2016, dopo quasi 90 minuti di discussione, con il voto favorevole della maggioranza e il voto contrario delle minoranze di sinistra. La Mozione presentata dal gruppo consiliare, Destra Civica – Lega Nord, impegna l’Amministrazione comunale a redigere un regolamento ad hoc per l’istituzione dei Volontari Osservatori del Territorio. Nati alla fine del 2014 nel comune di Torre Boldone (BG) i gruppi di volontari sono attivi in diversi comuni lombardi e in poco tempo – secondo la Lega Nord - hanno ottenuto degli ottimi risultati con una ridu- zione significativa dei reati di micro criminalità. Di fatto questi volontari avranno il compito di vigilare, “passeggiando” per le vie della città, segnalando alle forze dell’ordine eventuali episodi di criminalità, senza mai intervenire in prima persona. «Nessun vigilante armato o ronda organizzata come temuto dalla sinistra locale – dichiarano gli esponenti della Lega Nord Cristiano Vailati e Enrico Lupini - ma semplici cittadini che metteranno a disposizione il loro prezioso tempo libero per il bene della propria città. Ci auguriamo di iniziare quanto prima i lavori in commissione per redigere nel più breve tempo possibile il regolamento per i V.O.T., è un obbligo che abbiamo verso i nostri cittadini che, specialmente in alcuni quartieri della città, non si sentono più al sicuro». MELEGNANO A Melegnano si annuncia un Perdono più “leggero”: niente giostre in viale Della Repubblica L’annuale fiera del Perdono, che prenderà il via a Melegnano tra poco più di un mese. L’edizione 2016 potrebbe dover rinunciare al classico luna park installato lungo viale della Repubblica, che ospita le attrazioni di maggiori dimensioni. Attualmente, infatti, dopo quasi un anno di tempo, permane ancora sotto sequestro da parte della Procura di Lodi la giostra dove, nel giorno di Pasquetta del 2015, era rimasta ferita la 12enne vizzolese M.S. La ragazzina, che si trovava alle giostre in compa- gnia dei genitori, aveva perso l’equilibrio andando a sbattere contro i dispositivi a protezione degli utenti, riportando la frattura di una vertebra e la compressione midollare. Mentre la giovanissima veniva trasportata all’ospedale Niguarda, i carabinieri di San Donato e quelli di Melegnano avevano avviato le indagini sull’accaduto, trasferendo poi il fascicolo alla Procura lodigiana. A tutt’oggi, dopo oltre 300 giorni di sequestro giudiziario, la giostra teatro dell’incidente si trova ancora ferma in viale della Repubbli- ca, rendendo praticamente inutilizzabile il piazzale. Il magistrato, interpellato dal Comune di Melegnano, non ha infatti ancora risposto alla richiesta di poter comunque installare le attrazioni sul resto dello spiazzo, che non è sottoposto a sequestro. Allo stato attuale, quindi, con le tempistiche che si fanno sempre più strette, palazzo Broletto sarà costretto a trovare soluzioni alternative per l’installazione del classico luna park. Qualora non dovessero essere individuate altre locazioni adatte allo scopo, il Perdono sarà costretto a rinunciare alle sue attrazioni principali e dovrà “accontentarsi” del solo e più piccolo parco dei divertimenti allestito in viale Lazio. 7 GIORNI - [email protected] n. 4 - 24 febbraio 2016 10 Cronaca Redazione D opo l’inizio dei lavori in Corso Europa e Largo Augusto per la realizzazione della fermata di San Babila della M4, si avviano le opere per la cantierizzazione delle altre stazioni del centro città della nuova linea Blu della metropolitana milanese. Come avvenuto per le tratte est e ovest, anche per quella centrale l’Amministrazione, insieme alla società M4, i costruttori e MM, in questi mesi ha lavorato per ridurre l’ingombro dei cantieri e l’impatto dal punto di vista ambientale e viabilistico rispetto al progetto approvato dal Cipe (Comitato Interministeriale Programmazione Economica) nel 2013. Saranno 13 in tutto i cantieri del centro tra stazioni (San Babila, Policlinico, Santa Sofia, Vetra, De Amicis, Sant’Ambrogio) e manufatti (Augusto, S. Damiano S.Calimero, Vettabbia, Ticinese, De Amicis, S. Vittore), cioè le aree tra una stazione e l’altra, non accessibili al pubblico, che ospitano locali tecnici, sistemi di ventilazione, uscite di sicurezza e accessi di pronto intervento. La prima fase dei La M4 sbarca in centro a Milano: al via i primi cantieri della linea blu Il Comune elimina un filare di alberi “abusivi” Ora le aree di cantiere saranno “light”: si punta a ridurre al minimo i disagi Il tracciato completo della M4 lavori durerà fino a luglio e, come avvenuto per le tratte est e ovest della linea, prevede una cantierizzazione leggera. Durante questo periodo si interverrà sulle alberature, per poi procedere con lo spostamento dei sottoservizi, il rifacimento delle fognature, le indagini archeologiche necessarie e la bonifica da eventuali ordigni bellici. Parte intanto il piano di compensazione del verde. Già nei prossimi giorni verranno messi a dimora i primi 850 alberi, 150 alberi al Bosco in Città e altri 700 nei vivai, per farli crescere in attesa di essere ripiantati in città a fine lavori. «Continuiamo a lavorare per rendere meno impattanti i cantieri – sottolinea l’assesso- re alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran -. Anche per questo nei primi mesi non ci saranno sostanziali modifiche sulla viabilità del centro. Stiamo realizzando un’infrastruttura fondamentale per la mobilità sostenibile di Milano che a regime trasporterà 86 milioni di passeggeri l’anno». SEGRATE Segrate-Tregarezzo, la vita complicata del crocevia Martedì 16 febbraio, l’amministrazione di Segrate ha incontrato gli abitanti della frazione di Tregarezzo per condividerne le preoccupazioni e pensare a possibili soluzioni. Non deve essere facile essere il crocevia della mobilità della zona sud-est di Milano. Da Tregarezzo, infatti, transi- ZELO BUON PERSICO ta il traffico da e per la Brebemi e la TEMM, quello di Linate e i camion diretti a Terminali Italia. Controllata all’89% da Rete Ferroviaria Italiana, Terminali Italia è la società del Gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce i c.d. servizi dell’ultimo miglio, come ad esempio il carico e lo scarico delle merci. Secondo il comune, la società supera da anni i limiti di inquinamento sonoro consentiti dalla legge. Quello che è sicuro è che i gli abitanti del quartiere di Tregarezzo hanno lanciato il mayday e l’amministrazione comunale ha cercato di raccoglierlo con alcune iniziative come i parcheggi riservati ai residenti, i dossi artificiali per rallentare il traffico e con l’incontro di martedì scorso a cui erano presenti il sindaco di Segrate Paolo Micheli, assieme al vicesindaco Manuela Mongili e agli assessori Francesco Di Chio e Roberto De Lotto. Via Pertini a Zelo Buon Persico, non è più la stessa. Il Comune ha infatti provveduto a tagliare tutti gli alberi ornamentali piantumati lungo la strada. Tali alberi offrivano in estate un’ombra fresca, inoltre nascondevano in parte la vista della ex statale 415 ai residenti, attutendone in parte i rumori del traffico. L’eliminazione delle magnolie e degli altri alberi non è stata presa benissimo dai cittadini della zona, e per alcuni rappresenterebbe un danno notevole arrecato all'ambiente. Il tema della salvaguardia del territorio, della flora e della fauna, è sempre più d’attualità, e un intero filare scomparso non può lasciare indifferenti, soprattutto se si considera che le piante in questione erano sane. Una scelta dettata dalla normativa più che dalla sensibilità, infatti gli alberi sono stati piantumati abusivamente. Come ha provveduto a comunicare il Comune a un cittadino, che aveva inoltrato la propria lettera di disappunto, il taglio rientrava nel piano delle potature disposto dalla amministrazione su area privata, invitando inoltre i cittadini a non piantumare il ciglio stradale senza previa autorizzazione, qualora si tratti appunto di aree private. È strano parlare di piante “fuorilegge”, ma sembrerebbe questo il caso, certo è che il patrimonio del verde pubblico ha subito essenzialmente un duro colpo. SAN GIULIANO MILANESE Le nutrie invadono anche il centro città, i Comuni alla ricerca di soluzioni A San Giuliano Milanese le nutrie sono troppe e si spingono fino in centro città, così le segnalazioni sono continue, e il Comune sta studiando delle soluzioni fattibili per eliminare il problema. Infatti i roditori sono avvistati perfino agli ingressi di alcuni palazzi, scuole e ovviamente parchi pubblici, da Zivido al parco Nord. Una vera e propria emergen- za che sta colpendo l’intera Pianura Padana, e alla quale i Comuni devono far fronte con le proprie risorse. Come fermare l’invasione? La Corte Costituzionale ha promosso la legge della Regione Lombardia per il contenimento e l'eliminazione delle nutrie, a causa dei danni che arrecano ad agricoltura e corsi d'acqua. Quindi una soluzione potreb- be essere quella di dotare alcuni cittadini di pistole con pallini, ma si tratterebbe di una responsabilità troppo grande che il Comune non vuole assumere. L’assessore all’Ecologia, Maria Grazia Carminati, si starebbe informando sui sistemi di sterilizzazione, una soluzione meno invasiva dell’abbattimento, ma che limiterebbe la diffusione delle nutrie. Tali prodotti andranno diffusi in alcuni punti “strategici” di passaggio dei roditori, senza che possano danneggiare gli altri animali. Nell’attesa, si potrebbe iniziare delimitando con delle reti apposite i parchi, ma le aree urbane rimarrebbero comunque “invase”, come altre zone periferiche che si trovano nelle vicinanze di fossati. Certo, non si tratta di un’emergenza esclusivamente sangiulianese, e per questo sarebbe opportuno studiare un piano d’azione condiviso con altri Comuni. Sono i numeri a dare l’idea del problema: secondo un'analisi di Coldiretti Lombardia sulla presenza di nutrie nelle aree di pianura di sette province lombarde (Bergamo, Milano, Lodi, Pavia, Cremona, Brescia e Mantova), risulta esserci una nutria ogni dieci persone. Il record negativo lo detengono Lodi e Mantova, con un roditore ogni due abitanti, mentre a Cremona il rapporto è di uno a tre e a Pavia di uno a cinque. 7 GIORNI - tel. 02.39446200 n. 4 - 24 febbraio 2016 Stefania Accosa E se l’Idroscalo chiudesse? Sembra follia immaginare uno scenario simile, eppure non tutti sanno che la chiusura del famoso “mare di Milano” è stata sfiorata lo scorso luglio. Inaugurato il 28 ottobre 1930, l’Idroscalo è considerato un luogo di ritrovo, svago e attività polisportive, ospitando anche iniziative di rilievo quali i mondiali di canoa. Perfetto per sportivi, famiglie, e amanti della vita all'aria aperta, accoglie oltre un milione di persone ogni anno, eppure il bacino è caratterizzato da un alto e inspiegabile disinteressamento da parte delle Istituzioni. È infatti facilmente constatabile il degrado in cui è decaduto l’Idroscalo, e la causa di tale trascuratezza è molto semplice: non ci sono abbastanza fondi da investire nella sua manutenzione idraulica, elettrica, edilizia e del verde, che conta ben 800mila metri quadrati. Motivo per cui a luglio i visitatori avrebbero potuto trovare i cancelli chiusi, non si trovavano 30mila euro necessari a riparare le cabine elettriche. Qualora dovessero venire a mancare come la scorsa estate i requisiti minimi di sicurezza, la chiusura dell’Idroscalo non sarà più solo un’ipotesi, ma realtà, e i conti non sono rassicuranti. Per sopravvivere, l’area necessiterebbe di una cifra Attualità 11 Idroscalo in degrado: non ci sono soldi per mantenerlo e rischia la chiusura MILANO Scambio di nomi e il giudice condanna la persona sbagliata La chiusura del “mare di Milano” è già stata sfiorata lo scorso Luglio minima che si aggira intorno al milione e mezzo di euro, ma nel 2015 il budget investito è stato di 738mila euro. Fortuna che ci sono frequenti interventi di disponibili volontari che si occupano della sua conservazione, ma urge una soluzione per combattere l’imperante degrado. A chi chiedere aiuto? Chi si occupa della gestione dell’Idroscalo e della sua manutenzione? Cercando di rispondere a tali domande, si scopre che vi è un problema alla base di tut- to, la burocrazia. Se una volta l’Idroscalo apparteneva alla Provincia, ora dovrebbe appartenere alla Città Metropolitana, peccato che non risulta essere stato trasferito a quest’ultima, così nel momento in cui si organizzano eventi e iniziative, il neo ente sovracomunale si trova spesso disinformato e disorganizzato. Inoltre si trova a disposizione un fondo da destinare alla manutenzione davvero risicato, senza poter contare sull'appoggio della Regione, la quale sot- tolinea come “non sia di sua competenza”. Una Città Metropolitana davvero in difficoltà, che però potrebbe trovare una soluzione attraverso un accordo soddisfacente di collaborazione tra i Comuni di Milano, Peschiera Borromeo e Segrate. Agendo uniti e dando vita a dialogo maggiormente fruttuoso tra le parti, forse l’idroscalo potrebbe rinascere. Nell'attesa, per ora rimane “figlio di nessuno” con tanti dubbi riguardanti il suo futuro. Un giudice sbaglia a trascrivere il nome dell’imputato, condannando un pubblico ministero. Potrebbe essere la trama di un film comico eppure è ciò che è accaduto al Palazzo di Giustizia di Milano: il giudice è Maria Pia Bianchi e il Pm Angelo Renna, stesso nome dell’imputato, cognome diverso. Rendendosi conto dell’errore, il giudice ha provveduto a fissare un’udienza riparatoria. Il 20 gennaio il giudice ha firmato il dispositivo nel quale condannava Renna a 8 mesi di reclusione per guida in stato d’ebrezza, oltre all’obbligo di pagare una sanzione pari a 2.800 euro. La confusione deriva dal fatto che il Pm era titolare di un fascicolo a carico di un altro “Angelo”, sul quale gravava l’accusa di guida in stato d’ebrezza e ulteriori reati. Ovviamente la notizia è circolata in fretta, e i colleghi, attoniti, si sono accorti subito ci fosse qualcosa di strano, soprattutto perché Renna non ha nemmeno l’automobile, preferendo di gran lunga i mezzi pubblici. L’udienza straordinaria si è svolta mercoledì scorso, e la “svista” è stata rettificata, ma il vero imputato potrebbe approfittare dell’errore materiale commesso, in un possibile ricorso in appello. Il giudice Bianchi comunque ha tenuto a specificare che il processo si è svolto regolarmente, trattandosi semplicemente si una svista alla quale non si è potuto rimediare nell’immediato non essendo presente in aula il Pm Renna 7 GIORNI - [email protected] n. 4 - 24 febbraio 2016 12 Attualità Stefania Accosa L a morte del grande intellettuale Uberto Eco segna una perdita incalcolabile per il panorama culturale italiano e mondiale. Si è spento a 84 anni, nella sua casa di Piazza Castello a Milano, e proprio qui si terranno i funerali con rito laico, proprio come fu tutta la sua vita. Umberto Eco è conosciuto principalmente per aver scritto il best seller “Il nome della rosa”. Il romanzo, pubblicato nel 1980, è stato tradotto in 47 lingue e ha superato oltre le 50 milioni di copie vendute. Successivamente pubblicò molti altri romanzi, tra i quali: Il pendolo di Foucault, L’isola del giorno prima, Baudolino, La misteriosa fiamma della Regina Loana, Il cimitero di Praga e Numero Zero, tutti editi da Bompiani. Sabato 27 febbraio verrà pubblicata la sua ultima opera “Pape Satàn Aleppe”, poi seguirà un vuoto che sarà possibile colmare solamente con i suoi lasciti. Ma Eco non fu solamente uno scrittore, fu molto di più: professore, semiologo, filosofo, studioso, un fervente saggista, esperto di mass media, un intellettuale e genio del sapere. Fondò il corso di laurea in scienze della Comunicazione da un forte taglio semiologico, e dal 2008 guidava la Scuola Superiore di Scienze Umanistiche dell’ateneo bolognese dov'era professore emerito. Sicuramente la sua Milano dice Addio a Umberto Eco, martedì i funerali laici al Castello PAULLO Paullese: la famigerata “truffa dello specchietto” causa un incidente stradale Il mondo piange la morte del grande luminare italiano Umberto Eco morte rende il mondo più arido, poiché a lasciarci è stata una personalità di rilevo portatrice di conoscenze e cultura. Non sarà però il Duomo di Milano a ospitare i funerale dell’alessandrino di nascita e milanese d’adozione, bensì il Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco. Qui alle ore 15.00 si svolgerà l’ultimo solenne saluto all’illustre professore dell’Università di Bologna, una cerimonia laica, breve, di massimo un’ora, alla quale seguirà la cremazione del corpo in forma strettamente riservata. I messaggi di addio dall'Italia e dal mondo I messaggi di cordoglio nei suoi confronti sono centinaia e provengono sia dall'Italia che da oltreconfine. L'attuale rettore dell'ateneo di Bologna, Francesco Ubertini, scrive «Il mondo perde un intel- lettuale straordinario, profondo e acuto, l’ultimo grande poligrafo, che ha saputo abbracciare la totalità del sapere e che ci ha insegnato che per sovvertire i linguaggi occorreva prima di tutto conoscerli. Il mondo intero piange oggi l’umanista integrale, che ha rivoluzionato la cultura, il profondo indagatore del senso dei segni, delle parole, e della vita». «Era veramente un grandissimo – ha commentato Inge Feltrinelli un gigante internazionale che ha fatto tanto per l'Italia e per la cultura italiana». Da Parigi Françoise Hollande parla di “un immenso umanista” e dichiara: «Saluto la morte di un grande italiano che non ha mai smesso di essere un grande amico della Francia», mentre da Tel Aviv, lo scrittore israeliano A.B. Yehoshua ha descritto Eco come: «Una classica figura rina- scimentale. - E citando il filosofo Friedrich Nietzsche, ha aggiunto- E' stato un uomo di Gaia scienza». Di seguito, una delle citazioni del professore più significative, che è impossibile scardinare dalla propria memoria: «Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito... perché la lettura è un’immortalità all'indietro» (da Perché i libri allungano la vita, La bustina di Minerva, in “L'Espresso”, 2 giugno 1991). Un intellettuale e maestro di vita che si continuerà a celebrare negli studi umanistici e non solo, come se non se ne fosse mai andato, grazie alla potenza delle sue parole e insegnamenti. Hanno tentato di mettere a segno l’ormai arcinota “truffa dello specchietto” lungo la Paullese ed hanno causato un tamponamento che, solo per fortuna, non ha prodotto ferimenti o conseguenze anche peggiori. Nei giorni scorsi un avvocato milanese stava viaggiano lungo la ex S.S. 415 in compagnia del padre a bordo della sua jeep, diretto verso Crema. Giunto nel tratto compreso tra Paullo e Pantigliate, l’uomo è stato improvvisamente affiancato da una vecchia utilitaria con a bordo due persone, dal cui finestrino è spuntato un bastone di circa 60 cm. La vettura sconosciuta lo ha progressivamente stretto, costringendolo a dirigersi verso il guard-rail fin quasi a fermarsi. Proprio in quel frangente, però, è sopraggiunta una Opel condotta da un uomo residente a Paullo che, trovandosi all’improvviso davanti la jeep, non ha potuto evitare di tamponarla con violenza. Subito dopo lo schianto il conducente della vettura pirata ha accelerato e si è dileguato in tutta fretta, lasciando il paullese e l’avvocato di Milano ancora interdetti ma fortunatamente illesi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della pattuglia Radiomobile della Compagnia di San Donato, coadiuvati dai colleghi della stazione di Peschiera, che hanno eseguito i rilievi di rito sul luogo dell’incidente, procedendo poi a raccogliere le testimonianze dei due automobilisti coinvolti. Secondo le ipotesi formulate dai militari, gli occupanti dell’auto in fuga avrebbero tentato di mettere a segno proprio la “truffa dello specchietto” e il bastone sarebbe loro servito per colpire la carrozzeria della jeep, onde simulare un piccolo impatto. Il fatto che la vettura fosse una vecchia utilitaria ammaccata, poi, confermerebbe questa tesi. 7 GIORNI - tel. 02.39446200 n. 4 - 24 febbraio 2016 IL LOGICO ILLOGICO Rubrica 13 Rubrica a cura di Marco Pessina - www.ghosthunter.it Una città appare nei cieli cinesi sopra alle nuvole. Allucinazione collettiva? l'orizzonte vengono allungati dal terreno fin verso il cielo. Proprio questa speciale condizione forma il miraggio definito Fata Morgana. Quindi senza banalizzare, molto probabilmente il paesaggio urbano ammirato nei cieli cinesi altro non era che una trasposizione di una città reale. Perdere un'illusione rende più saggi che trovare una verità; Di certo è piuttosto deludente dover ridimensionare un fatto così complesso che ci ha portato sulla linea di con- Forse qualche mese fa hai sentito parlare o letto la notizia dell'incredibile comparsa di una misteriosa città fantasma nei cieli della Cina. Se invece sei all'oscuro di questa storia pazzesca, devi sapere che proprio nell' Ottobre 2015 nei cieli delle città cinesi di Jiangxi e di Foshan è visibilmente apparsa al di sopra delle nuvole la sagoma distinta di una città! Con tanto di palazzi e grattacieli..... Si, non hai capito male......è comparsa una città in cielo! Questo è un fermo immagine tratto da uno dei tanti video che hanno riempito il web: Come può essere possibile? Non abbiamo un documento che attesti l'apparizione di UN fantasma e tutto d'un tratto compare dal nulla e in cielo una città intera? Davvero troppo per essere vero “per davvero”.... Ma allora di cosa si è trattato? Esiste una spiegazione? Come era certamente prevedibile, inizialmente in molti hanno pensato ad una possibile allucinazione collettiva subito dopo si è ipotizzato ad una apparizione paranormale, ad un buco spaziotemporale su un universo parallelo per non parlare dell' immancabile e possibile manifestazione aliena. Certo è che l'accaduto è stato molto curioso e misterioso e i dubbi a riguardo sono quanto mai leciti ma l'argomento che spiega questo strano fenomeno viene chiamato Fata Morgana ed è un suggestivo fenomeno ottico molto simile ad una forma insolita di miraggio. Come viene provocato que- sto raro fenomeno? Giacomo Leopardi diceva che il più solido piacere di questa vita è il piacere vano delle illusioni. Infatti per non dargli torto, ti devo dire che si tratta di una rifrazione della luce in cui i raggi del sole vengono distorti attraverso il passaggio di strati di aria di diversa temperatura; per mezzo di queste particolari condizioni possono nascere miraggi definiti inferiori (più frequenti) in cui siamo soliti vedere nel torrido caldo estivo ad esempio, i riflessi delle macchine sull'asfalto oppure i più classici miraggi del nostro immaginario in cui si scambia nel bel mezzo del deserto il riflesso del cielo per un lago o per una fonte di abbeveraggio.... nelle mie consuete passeggiate tra gli scorpioni quante volte mi è capitato... e poi ci sono i miraggi definiti superiori come quello avvenuto nella nostra bella cittadina cinese. Questi particolari casi sono molto suggestivi e spettacolari per il loro impatto visivo ma molto più rari rispetto ai primi; questo fenomeno è possibile perchè gli strati d'aria a contatto col terreno sono molto più freddi rispetto a quelli al di sopra degli occhi dell'osservatore così si può avere una rifrazione totale in cui oggetti molto lontani possono venire riflessi in cielo. Ma quando un miraggio inferiore si somma ad un miraggio superiore gli oggetti al- fine tra realtà-fantascienzaparanormale, ma grazie al pensiero dello scrittore tedesco Karl Ludwig Borne ora possiamo cominciare questo nuovo anno con la consapevolezza di essere forse un pochino più saggi. Marco Pessina Ghosthunter.it Ghosthunter.it ti regala una notte da “vero” ghosthunter: 3° edizione Hai mai pensato di far parte di un team di ricerca e partecipare attivamente a un'indagine del mondo paranormale? Vista la grande partecipazione delle passate iniziative, Ghosthunter.it te ne ripropone l’occasione. 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Il rinnovo per tutto il 2016 di tale contributo per chi ristruttura casa e l'ampliamento alle giovani coppie under 35 che acquistano la prima casa (anche senza interventi di ristrutturazione) lasciano ben sperare per l'anno in corso. La DuePi arredamenti da più di 50 anni significa professionalità, affidabilità, servizio e consulenza a 360 gradi e anche questo modus operandi ha contribuito indubbiamente ai successi ottenuti. Qual è il segreto? La risposta è semplice, per chi lavora in DuePi il punto di partenza di qualunque scelta è sempre e solo il cliente. Per chi vuole farsi un arredo personalizzato, intelligente, unico e in linea con le proprie potenzialità di spesa DuePi arredamenti è la scelta vincente! Alla DuePi arredamenti il cliente trova dei veri con- Direttore Responsabile Alessandro Robecchi > [email protected] Segreteria di redazione [email protected] Redattore web Alessandro Garlaschi > [email protected] Grafica & Design Alex Marocchi> [email protected] Questo numero è stato chiuso in redazione il 23 febbraio 2016 sulenti d’arredo, specializzati in architettura d’interni, con esperienza decennale nel settore, in grado di rispondere a qualsiasi esigenza, sia che si tratti di arredare un piccolo appartamento, un loft open space o una villetta di grande importanza. Arredare casa non deve essere un rompicapo, ma un’esperienza emozionante, da ricordare come un bel viaggio. Gli arredatori DuePi rendono tutto ciò possibile, consigliando “materiali”, prodotti e le soluzioni più idonee a soddisfare le più svariate esigenze, anche quelle a prima vista più difficili, come disimpegni, ripostigli, mansarde, sottoscala. Che stile stai cercando? Moderno, classico, metropolitan, industrial, country, non c’è che l’imbarazzo della scelta: alla DuePi trovi tutto persino tappeti, quadri, lampade e oggettistica. Ci sono ben 120000 mq di prodotti d’arredo di qualità delle migliori aziende italiane rigorosamente made in italy, scontate a interessi zero. Ogni mese fa- Da sinistra Massimiliano Milanesi Presidente del Gruppo Paramentro Casa, Antonio Ferarra titolare dell'agenzia di Peschiera Borromeo e Francesco Di Maggio direttore sviluppo gruppo Parametro Casa volose promozioni: cucine complete con piano di lavoro in quarzo al prezzo del laminato, lavastoviglie a 1 euro, camerette con materasso in omaggio, pagamenti dilazionati e convenzioni cral. Servizio di progettazione gratuito, trasporto e montaggio incluso nel prezzo entro i 30 km. La DuePi arredamenti grazie alla propria esperienza maturata in tutti questi anni di attività, alla partnership stretta con i più grandi marchi dell’arredo, alla competenza dei propri arredatori e dei propri addetti al montaggio (rigorosamente selezionati e alle proprie dipendenze) ma soprattutto grazie agli affezionati clienti conquistati nel tempo e al loro passaparola, ha saputo andare “oltre la crisi”. Nella speranza di continuare a vincere le sfide del futuro con l’entusiasmo e la passione di sempre vi aspetta a Pantigliate (MI) S.S. 415 Paullese km 8 e a Pianengo (CR) via Roma 117/b. Per aperture festive consultare www.duepiarredamenti.it Editore 7giorni Sas di Bersani e Robecchi Via Dante, 2 20068 Peschiera Borromeo MI Tipografia SERVIZI STAMPA 2.0 Sr.l. Via Brescia n. 22 - 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Testata registrata presso il Tribunale di Milano il 30/09/2002, numero 524 Peschiera, 25esimo anniversario di attività per l’agenzia di Antonio Ferrara 25 anni sono un traguardo invidiabile, sopratutto per chi opera in un settore complesso come quello immobiliare, eppure Antonio Ferrara e la sua agenzia sono sempre lì in via 2 Giugno a Peschiera Borromeo dal 1991, anno storico in cui capeggiava l'insegna Gruppo Spazio Casa che del 2015 ha ceduto il posto a quella di Parametrocasa. «Volevamo far parte – dichiara Antonio Ferrara - di una struttura più estesa con una serie di servizi innovativi e il gruppo di Massimiliano Milanesi (Presidente di Parametrocasa, ndr.) era quello che più si confaceva alle nostre esigenze . Un team giovane e dinamico che conta già oltre 50 agenzie affiliate, un risultato invidiabile visto che il brand esiste da soli tre anni». Essere sempre al passo con i tempi facendo sempre tesoro delle passate esperienze, questo il segreto di una Redazione 7giorni Via Dante 2 20068 Peschiera Borromeo MI tel. 02.3984.6031 > [email protected] Pubblicità Carnevale Bonino Via Dante 2 Peschiera Borromeo MI cell. 339.28.00.846 > [email protected] lunga e fortunata attività, e non è un caso che, per celebrare il proprio anniversario, l'agenzia di Peschiera Borromeo abbia deciso di lanciare una campagna pubblicitaria senza precedenti. La promozione si chiama Casafriendly, un nome che riassume perfettamente la bontà dell'offerta. «In sostanza - continua Antonio - chi sceglie di vendere la propria casa con noi, quest'anno non pagherà provvigioni». Non pagare provvigioni, mantenendo l’alta qualità dei servizi offerti dal gruppo: «È nostro interesse – prosegue il titolare dell’agenzia di via 2 Giugno - che chi vende e/o compri casa resti soddisfatto, la nostra miglior pubblicità è quella che ci fanno i nostri clienti col passaparola. Del resto non puoi pensare di gestire un'agenzia immobiliare se non dai al cliente la giusta consulenza per determinare il prezzo di mercato, se non selezioni attentamente gli acquirenti e non offri il supporto necessario ad affrontare magari - conclude Ferarra - una vendita subordinata all'acquisto». La campagna di comunicazione Casafriendly, attiva dall’inizio dell’anno, è promossa attraverso i social network, la stampa locale e la sponsorizzazione di eventi sportivi, artistici e solidali. Un'offerta imperdibile per celebrare il 25esimo anniversario, un invidiabile traguardo, per un attività storica di Peschiera Borromeo, Un ottimo lavoro svolto negli anni dal titolare Antonio Ferrara e dal suo affiatatissimo Team del quale oggi puoi beneficiare anche tu. Per una Consulenza Immobiliare rivolgiti a ParametroCasa Peschiera Borromeo Via Due Giugno, 28 Tel. 02.55302835 Sito Internet Per scrivere alla redazione potete inviare una e-mail a: [email protected] oppure scrivere a: 7giorni - Il giornale del Sud Est Milano via Dante 2 20067 Peschiera Borromeo (MI) Non verrano pubblicate lettere anonime e/o offensive
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