Di tutto al de Titta 2015hot!
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Di tutto al de Titta 2015hot!
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 1 D I T U T T O A L “D E T I T T A ” 2015 LICEO LINGUISTICO LICEO ECONOMICO SOCIALE LICEO DELLE SCIENZE UMANE Giornale dell’Istituto “C. De Titta” – Lanciano, Piazza Martiri 6 Ottobre, 1 – Tel. 0872-713473 –713175 – Fax: 0872-714380 www.detitta.it - E-mail: [email protected] La nostra buona scuola #Bloodmoney#5^BSU#lottaallamafia#winner Il “de Titta” premiato dal presidente Mattarella Servizio a pag. 4 27 gennaio: Giorno della memoria Servizio a pag. 20 Come uno Stage può aprirci al Mondo Servizio a pag. 14 ALL’INTERNO L Prime Pagine pag. 2 Vita a scuola pag. 5 La scuola si apre al Mondo pag. 12 Stagioni pag. 16 Cultura pag. 18 Attualità pag. 23 Pianeta giovani pag. 26 Saluti e ringraziamenti pag. 31 ’anno scolastico 2014/15 è stato davvero speciale per i ragazzi della 5^B del Liceo delle Scienze Umane “C. de Titta”. Essi, infatti, grazie alla realizzazione del video antimafia Blood money, hanno meritato ben due importanti riconoscimenti a livello nazionale. A settembre, insieme Continua a pag. 2 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 2 Prime pagine #Bloodmoney#5^BSU#lottaallamafia#winner agli alunni della classe 3^AES, autori di un sensibilità, interesse e atten- video sulla legalità economica, sono stati in- zione ai temi della legalità, vitati a Roma, alla tradizionale cerimonia di della lotta alle mafie, della cit- inaugurazione del nuovo anno scolastico tadinanza attiva, della pace e svoltasi nel Cortile d’Onore del Quirinale, dell’intercultura e investendo le alla presenza del Presidente della Repub- proprie energie e le proprie ri- blica e delle più alte cariche dello Stato. Alla sorse per promuovere attività cerimonia, trasmessa in diretta su Rai 1, finalizzate ad educare i ragazzi erano presenti circa tremila studenti prove- ad essere cittadini attivi e con- nienti da scuole di tutta Italia selezionate dal sapevoli. Incontri con le forze Ministero dell’Istruzione nell’ambito di un dell’ordine, con magistrati, con concorso per la realizzazione di progetti di- testimoni e personaggi impe- dattici creativi sui grandi temi della partecipremiate, Palazzo Madama, sede del Se- profondimenti come cineforum, lettura di vita della scuola, dell’educazione alla legalità nato, e Palazzo Montecitorio, sede della Ca- quotidiani, di saggi e di libri sono preziose e alla cittadinanza attiva, dell’intercultura, mera. Lo spot Blood money realizzato occasioni per sensibilizzare i giovani al va- dell’integrazione e delle pari opportunità. nell’ambito del progetto “Educazione all’im- lore della legalità e al rispetto delle regole Una bella soddisfazione rientrare nella sele- magine. Il cinema e la televisione”, è stato che garantiscono la libertà di ognuno nella zione dei cento progetti di significativo rilievo particolarmente apprezzato dalla giuria in società civile. Sicuramente la scuola svolge scelti tra i 1315 arrivati! A febbraio alla quanto “propone i temi della pace, dell’inte- un ruolo decisivo nel diffondere ed affermare 5^BSU è arrivato il secondo prestigioso rico- grazione razziale, del rispetto dell’ambiente tra i giovani la cultura della legalità, neces- noscimento da parte del Centro Studi Paolo attraverso una base ritmica costante e coin- saria per costruire una società di giustizia e Borsellino che, in collaborazione con il volgente”. Il Ministro Stefania Giannini ha quindi fondata sul rispetto dei diritti umani, MIUR, ha indetto la seconda edizione del preceduto il momento della premiazione fa- sull’uguaglianza, sulla solidarietà, sulla tolle- concorso “Quel fresco profumo di libertà” per cendo notare che la scuola non deve essere ranza e il suo contributo alla lotta alle mafie sensibilizzare gli studenti italiani sul tema solo un momento di passiva acquisizione dei appare, oggi, sempre più importante e ne- della legalità e della lotta alla mafia. Blood contenuti delle varie discipline, ma anche cessario dal momento che, nonostante lo money è stato premiato ex aequo con altri momento formativo che liberi le capacità dei sforzo della magistratura, delle forze dell’or- quattro lavori su oltre 160 partecipanti dopo ragazzi e li tenga a stretto contatto con le in- dine e delle Associazioni, nonostante il sa- essere stato scelto dalla giuria presieduta da novazioni tecnologiche senza perdere di crificio di quanti hanno avuto e hanno il Rita Borsellino, sorella del giudice ucciso vista i punti di riferimento dell’educazione alla coraggio di combattere contro le ingiustizie, dalla mafia nel 1992, e composta da Pino legalità e al rispetto di regole, valori e con- la sopraffazione e la violenza, l’illegalità è Maniaci, direttore di Telejato, Salvo Vitale tenuti che sono la base dell’offerta formativa cresciuta e le mafie e la criminalità conti- della onlus Peppino Impastato, Michele di delle scuole. Il Liceo de Titta da anni si nuano ad avere abitudini e comportamenti Dio, regista siciliano, Antonio Cutolo, diret- muove in questa direzione, dimostrando duri a scalfire. Anche il giudice Paolo Borsel- tore generale del MIUR e Maria Tomarchio, presidente del Centro Studi Paolo Borsellino. La targa premio è stata consegnata direttamente da Rita Borsellino e dal Ministro Stefania Giannini ad una rappresentanza di alunni della classe accompagnata dal Dirigente Scolastico Alessandro Mariotti e dalla Professoressa Anna Laura Tilli, coordinatrice del progetto, durante la cerimonia di premiazione del concorso che si è tenuta nella sala conferenze del MIUR. La delegazione del de Titta ha inoltre avuto la possibilità di visitare insieme ai componenti della giuria del concorso e ai docenti e agli alunni delle scuole 2 gnati nella lotta alle mafie, ap- pazione degli studenti e delle famiglie alla Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 3 Prime pagine lino aveva individuato nella scuola un fattore strategico di crescita civica e culturale della società, premessa necessaria al superamento della subcultura mafiosa. Emblematiche le sue parole pronunciate il 23 giugno 1992, nel trigesimo della strage di Capaci, vero e proprio testamento e mandato morale ed educativo: «La lotta alla mafia […] non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le La classe 4 AES del “De Titta” di Lanciano si afferma a livello nazionale giovani generazioni, le più adatte a sentire subito Roma, 10 Ottobre 2014. la bellezza del fresco profumo di libertà che fa ri- Il concorso ‘Vivere da Sportivi. A scuola di fair play’, patrocinato dalla Com- fiutare il puzzo del compromesso morale, dell'in- missione Europea e dal Coni, ha coinvolto circa 7mila scuole italiane di se- differenza, della contiguità e quindi della condo grado, sia pubbliche che private, per un totale di circa 2.800.000 complicità». Rita Borsellino, durante la cerimonia studenti, a cui è stato chiesto di realizzare uno spot oppure brevi video sul di premiazione, soffermandosi sul valore della me- concetto di fair play nello sport. moria, ha sottolineato la preziosa funzione della Una commissione di esperti provenienti dal mondo dei media, delle istitu- scuola dove ha trovato la vera custodia della “me- zioni, delle discipline sportive ha, quindi, esaminato gli elaborati e scelto i moria operante”. Ella ha detto: «Questo concorso vincitori che sono stati premiati alla presenza delle istituzioni. ha dato impulso alle scuole per trasmettere quella Gli alunni con i loro docenti sono stati invitati a Roma per tre giorni ed hanno memoria. Credevo che mio fratello Paolo appar- avuto la possibilità di visitare il Centro Sportivo del Coni al Foro Italico e il tenesse solo a me, invece ho capito che la me- Centro Polisportivo Fiamme Gialle della Guardia di Finanza di Castelpor- moria di Paolo è di tutti. Una memoria che va ziano in Roma, e incontrare alcuni degli atleti Fiamme Gialle più prestigiosi salvaguardata e tramandata per una società più tra cui Fabrizio Donato e Nicola Vizzoni per l’atletica, Lucio Maurino e Ste- consapevole». La memoria di Paolo Borsellino, in- fano Maniscalco per il karate, Antonio Ciano e Jennifer Pitzanti per il judo, sieme a quella di quanti, troppi, hanno sacrificato Luigi Samele ed Enrico Berrè per la scherma e Alessio Sartori per il canot- la propria vita per un ideale di giustizia, vive sicu- taggio. I campioni delle Fiamme Gialle oltre a rispondere alle tante curiosità ramente nei cuori dei ragazzi della 5^BSU che si dei giovani ospiti sono stati coinvolti direttamente nelle dimostrazioni di ka- dichiarano pronti ad accogliere la sfida della lotta rate, judo, scherma e rowing; numerosi i workshop tra i quali l’incontro con all’illegalità e all’ingiustizia e che nel loro video la Medaglia Olimpica di Basket Righetti hanno lanciato un appello forte e deciso contro la Alla classe IV AES del Liceo Economico Sociale del “de Titta” di Lanciano, mafia e la corruzione, invitando tutti ad un impe- selezionata tra i 12 finalisti, sono stati assegnati: il 1°premio Giuria Giovani gno continuo e responsabile: non si può, infatti, per il miglior spot “Uniti nel fair play”; il premio “Miglior Percorso Didattico” essere cittadini a intermittenza, è “il noi” che vince, agli insegnanti coordinatori del progetto Prof.ssa Luciana De Filippis e Prof. il costruire insieme, il camminare insieme e il cam- Sirio Belli per il video “Il terzo tempo” con la seguente motivazione: per aver biamento ha bisogno di ciascuno di noi. saputo stimolare nell’intero gruppo degli studenti autori ed attori una rifles- Benedetta Luciani V BSU sione su come lo sport e la vita possano essere affrontati con il fair play; ed infine il premio speciale assegnato dal Pontificium Consilium de Cultura per lo spot “Uniti nel fair play” con la seguente motivazione: per l’impegno dedicato al sostegno ed alla diffusione dei valori fondamentali dello sport. Elenco degli alunni vincitori: Alleva Dalila, Bakiu Aghila, Bocchini Fiorenza, Caldi Sara, Caporrella Alessandra, Carbone Deborah, Casalanguida Giulia, Casciato Barbara, Casciato Naomi, Cinalli Isabella, Cinquina Martina, D’Amico Dalila, D’Arcangelo Antonella, De Francesco Roberta, De Grandis Jais, Dessi Azzurra, Di Filippo Natalia, Di Lello Mariaflora, Fantini Erika, Giorgio Tony, Intilangelo Myriam, Madeo Pierfrancesco, Martorella Francesca, Orsini Jennifer, Rotolo Virginia, Rullo Ludovica, Sacco Anthea, Salerno Nancy, Di Guglielmo Natalia. Dalila Alleva Dalila D’Amico IV AES 3 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 4 Prime pagine Ennesima vittoria del “De Titta” premiato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Ancora una volta il Liceo De Titta si è distinto, partecipando ché “una buona cittadinanza significa anche avere una buona al Concorso nazionale “Dalla Resistenza alla Cittadinanza At- memoria”. In seguito è intervenuta la Ministra dell’Istruzione tiva”, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, la quale ha della Ricerca, in collaborazione con l’Associazione Nazionale ricordato che la nostra sfida morale è “lasciare un patrimonio Partigiani d’Italia in occasione del 70° anniversario della Lotta fatto di conoscenza e di coscienza perché non basta trasmet- di Liberazione. Un gruppo di diciotto studenti formato dalle tere nozioni, ma servono valori condivisi per formare cittadini classi 4^A del Liceo Economico Sociale (Alleva Dalila, Bakiu consapevoli”. Infine il Capo dello Stato ha concluso la cerimo- Aghila, Bocchini Fiorenza, Cinquina Martina, D’Amico Dalila, nia con un intervento molto toccante e determinante ricor- Dessi Azzurra, Giorgio Tony, Sacco Anthea) e 4^B del Liceo dando la storia di Ugo Forno detto “Ughetto”, dodicenne delle Scienze Umane (Bada Clarissa, Cocchini Tiziano, D’Am- romano che venne ucciso mentre le truppe d’occupazione si brosio Viviana, D’Ulisse Alessandra, Fattore Fabiana, Forlano stavano ritirando da Roma. L’incontro di oggi, ha detto Mat- Pietro, Gargarella Sara, Primomo Francesco, Rella Antonella, tarella, è un “collegamento della memoria, dal passato, al pre- Saraceni Beatrice), coordinato dalle docenti Anna Laura Tilli sente e al futuro” affinché “non sia mai più necessario e Luciana De Filippis, hanno realizzato un video dal titolo Li prendere le armi per difendere la libertà e la democrazia”. Egli chiamavano ribelli. ha inoltre evidenziato il compito della scuola: è “con lo studio” Si tratta di un viaggio poetico che, intrecciando passato e pre- infatti che “si crea la memoria condivisa che rafforza la comu- sente, attraversa la microstoria locale delle giornate lancianesi nità” e ha ricordato che il 25 aprile "è una festa di libertà e spe- del 5 e del 6 ottobre 1943, che hanno contribuito a liberare ranza, che ricorda quello che abbiamo conquistato con il l’Italia dall’oppressione nazifascista. I giovani, “partigiani di sacrificio di tanti, e che abbiamo il compito e il dovere di man- oggi”, si riconoscono nei principi della Costituzione, nata dal tenere, sviluppare e consolidare sempre di più". “La Costitu- sacrificio di quanti hanno combattuto per un ideale di libertà e zione non va conservata come reliquia in una teca, perché va giustizia e si impegnano a difenderne e ad attuarne i principi applicata sempre, è una realtà viva", ha detto ancora il Presi- senza i quali non potrebbero esserci dignità, prosperità e vera dente della Repubblica rivolgendosi agli studenti, "la sua vita democrazia. e la sua applicazione è nelle vostre mani”. A premiare il video è stato direttamente il Presidente della Re- Clarissa Bada 4 BSU pubblica, Sergio Mattarella, il 24 aprile 2015, nel corso di una Fiorenza Bocchini 4 AES cerimonia nel Palazzo del Quirinale. Le alunne Fiorenza Bocchini (4^AES) e Clarissa Bada (4^BSU), accompagnate dalle professoresse coordinatrici del progetto, hanno rappresentato i loro compagni nella cerimonia di premiazione che si è tenuta nel Salone delle Feste del Quirinale. La cerimonia di premiazione è stata molto intensa ed emozionante. Essa si è aperta con l’Inno Nazionale intonato dal coro multietnico dell’Istituto Comprensivo “Manin” di Roma, seguito dall’intervento del Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Carlo Smuraglia, che ha sottolineato come il 25 aprile sia “un giorno di festa” e come “cittadino attivo sia il contrario di indifferente” per- 4 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 5 Vita a scuola Donne protagoniste di vita Anche quest’anno nella nostra scuola, il Liceo “Cesare de Titta” di Lanciano, si è svolto con grande successo e partecipazione il cineforum scolastico. I film proiettati sono stati tre: The Help di Tate Taylor, La bicicletta verde di Haifaa Al-Mansour e Pomodori verdi fritti alla fermata del treno di Jon Avnet. Le storie narrate riguardano principalmente donne alle prese con importanti cambiamenti personali e sociali e in cui la tematica dell’identità di genere e delle pari opportunità emerge con modalità ed esiti differenti. The Help racconta la vicenda nel Mississippi degli anni Sessanta di Eugenia Phelan (Emma Stone), una ragazza di Jackson che, dopo aver terminato gli studi, ha l'intenzione di divenire scrittrice e di raccontare la storia delle discriminazioni razziali a cui sono costrette le donne di colore che, come Aibileen e Minnie, da sempre si prendono cura delle famiglie della zona. La ragazza rivoluzionerà con le sue interviste per un libro la vita di gazze. Così Wadjda decide di provare a re- sta che scorre su due binari paralleli: quello amici e concittadini, costretti a rivedere le loro cuperare i soldi da sola. più moderno in cui una casalinga grassa e ataviche convinzioni, di cui la portavoce per Film di grande intensità e lirismo. La bicicletta frustrata conosce un'ottantenne che le in- eccellenza è Hilly Holbrook (Bryce Dallas Ho- è un simbolo di libertà o il bisogno di raggiun- fonde forza e coraggio, riuscendo a farla tor- ward), reginetta dei salotti borghesi. Il film è gere una pur limitata indipendenza davanti ai nare padrona della sua vita e le racconta la un coraggioso ritratto del Sud degli Stati Uniti dogmi intransigenti della cultura Islamica, storia realmente accaduta sessant'anni prima negli anni Sessanta, nonché la parabola di perseguiti e rispettati proprio dalla figura fem- dell'amicizia di due ragazze ne profondo Sud una ragazza bianca che arriverà a battersi minile. Lo spazio per i sentimenti è nel con- americano razzista e maschilista, che è il se- per i diritti delle donne di colore. Molto signi- troverso rapporto materno o nella forma di condo binario. Molto ben strutturato, grossi ficativo è in tag-line del film: «Il vento della li- una gioventù - per quanto rigida - capace co- meriti vanno agli sceneggiatori tra i quali bertà comincia a soffiare». munque di esplorare una propria timida, in- spicca Fanni Flagg, autrice del libro da cui è La bicicletta verde narra, invece, la storia di genua e pura, spontaneità. tratto, al montaggio e all'ottima fotografia Wadjda, una ragazzina di dieci anni, che vive Pomodori verdi fritti alla fermata del treno rac- mentre non emoziona la colonna sonora. La in un sobborgo di Riyadh, la capitale dell’Ara- conta, infine, l’originale vicenda di Evelyn, ca- miglior cosa in cui riesce Avnet è non cadere bia Saudita. Pur vivendo in un mondo con- salinga frustrata e in sovrappeso, che nei luoghi comuni e visto il contesto il rischio servatore, Wadjda adora divertirsi, è stringerà amicizia in un ospizio con l'anziana era enorme. intraprendente e si spinge sempre un po’ più Ninny. Quest’ultima le racconterà a puntate Ci auguriamo vivamente che i docenti che in là nel cercare di farla franca. Dopo un litigio una storia di molti anni prima: le due prota- hanno curato con passione e grande profes- con il suo amico Abdullah, un ragazzo del vi- goniste sono Idgy e Ruth in un bar vicino a sionalità il cineforum, la prof.ssa Anna Laura cinato con cui non potrebbe giocare, la bam- una ferrovia (dove la specialità sono appunto Tilli, la prof.ssa Luciana De Filippis e il prof. bina vede una bella bicicletta verde in i pomodori verdi fritti). Idgy cresce ribelle e Vitalino D’Amario, continuino in futuro ad of- vendita. Wadjda desidera la bici disperata- selvaggia e frequenta ambienti poco racco- frire agli studenti questa preziosa opportunità mente per battere Abdullah in velocità, ma mandabili. Riuscirà a convincere l'amica Ruth di conoscenza e di approfondimento in sua madre non gliela concede, poiché teme a lasciare il violento marito, che ha sposato quanto, anche attraverso la visione di film, è le ripercussioni di una società che considera contro la sua volontà, e a tenersi il suo bam- possibile ampliare la propria cultura. le biciclette un pericolo per la virtù delle ra- bino. Film decisamente femminile e femmini- Francesca Trivilini V BSU 5 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 6 Vita a scuola Australiani per un giorno… Incontrare persone di identità e nazionalità abbiamo svolto appassionanti esperimenti usando il computer e un programma chia- diverse dalla nostra è sempre un’espe- di biologia in laboratorio. Abbiamo osser- mato Geogebra. I nostri due amici ci rienza costruttiva e ideale per imparare a vato al microscopio le cellule epatiche e hanno aiutato a tracciare le svariate rette. vivere nel mondo odierno. intestinali. E’ stato molto interessante e Alla fine della giornata abbiamo salutato Io e i miei compagni di classe abbiamo coinvolgente mettersi nei panni di studiosi calorosamente Jessica e Lachie che sono avuto il piacere di conoscere due splendidi e ricercatori che adoperano strumenti di tornati dalla nonna della ragazza che vive ragazzi australiani: Jessica, giovane spi- estrema precisione. Dopo la ricreazione, a San Vito. Anche se all’inizio c’è sempre gliata e disponibile, e Lachlan, diciaset- la nostra insegnante di Lettere e l’attore la barriera della timidezza da abbattere, tenne dolce e pacato. Entrambi vivono ad Gabriele Tinari hanno accolto i ragazzi au- sono rimasto piacevolmente colpito dai Adelaide. La ragazza, avendo familiari ita- straliani. L’esperto ha raccontato una sto- miei compagni che hanno voluto mettersi liani, riesce a parlare la nostra lingua. Du- ria utilizzando due grandi mezzi: la in gioco e comunicare con i giovani au- rante la mattinata del 10 Aprile 2015, gestualità e la mimetica facciale. In questo straliani. Da questa esperienza sono si- hanno seguito le lezioni con noi ragazzi. modo non ci sono stati problemi di natura curo Le prime ore sono state all’insegna della linguistica. Infatti, i ragazzi sono riusciti a padronanza della lingua inglese e un vo- che, oltre ad una maggiore conversazione. Infatti, guidati dalla nostra comprendere buona parte dell’intreccio cabolario un po’ più ricco, abbiamo rag- insegnante di Inglese, abbiamo posto do- della storia e, allo stesso tempo, si sono giunto maggiore sicurezza di noi stessi e mande ai due ragazzi che si sono dimo- divertiti molto. All’ultima ora abbiamo pro- apertura mentale. strati molto aperti e gentili. Insieme a loro vato ad esercitarci in geometria analitica, Italo Ferrante II BL abbiamo partecipato ad un entusiasmante “viaggio” in Australia, esplorando luoghi ed entrando nel vivo della cucina tipica, delle usanze e dei costumi peculiari di questa terra. Ciò che mi ha colpito maggiormente dei due ragazzi è stata la voglia di ascoltare le nostre domande, di aiutarci a praticare la lingua e di conoscere le nostre personalità e le tradizioni italiane. All’inizio della terza ora la nostra professoressa di Scienze ci ha portati in sede centrale dove Ogni anno, la nostra scuola dà la possibilità a tutti gli studenti L’emozione non ha voce… di esprimersi al meglio nel 6 campo della musica e di par- È un'attività che permette agli durante quelle due ore. In ogni zione organizzata per la gior- tecipare a un progetto che si svolge in orario extra-currico- studenti di unire la scuola con incontro c’è sempre una bella nata della memoria, al con- il culto delle proprie passioni. atmosfera, ci vogliamo tutti certo di Natale, al concerto di lare. Tutte le sezioni e le classi pos- bene e cerchiamo di tenere fine anno ecc. All'inizio dell'anno vengono or- sono durante animata la scuola in tutti i Il giorno dell'incontro settima- ganizzate delle audizioni, che, l'anno. Ci si incontra una volta parteciparvi modi: siamo come una grande nale viene stabilito durante le però, non prevedono una ri- a settimana in Aula Magna per famiglia, che si allarga anno audizioni per cercare di venire gida selezione, in quanto il 2 ore. dopo anno. incontro alle esigenze di tutti. maestro dà la possibilità a tutti I pilastri di questa attività sono Durante l'anno scolastico par- È un progetto molto bello a cui di partecipare. Quest’anno il il maestro Luca Di Bucchia- tecipiamo a degli “eventi” in- teniamo molto perché contri- gruppo si è fatto più numeroso nico e la professoressa Nina sieme al Labo-teatro e al buisce alla nostra formazione e attualmente ci sono 30 De Fidelibus, che cercano di corpo di ballo, come - ad e alla nostra crescita. membri, tra ragazzi e ragazze. coinvolgerci e appassionarci esempio – alla rappresenta- Julia Ranalli II AL Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 7 Vita a scuola “Ludus in fabula”: incontro con l'autore Mercoledì 15 aprile, alle ore 8:15, presso l'istituto magistrale “Cesare de Titta” di Lanciano, il professor Sandro de Nobile ha presentato la sua opera “Ludus in fabula” edito da Solfanelli. L'incontro è avvenuto con gli studenti delle classi terze del liceo “Tre donne una sfida”: quando il coraggio è donna linguistico. Nell’ambito del progetto “Lettura e scrittura”, giovedì 14 maggio le classi quinte del liceo L'opera si articola in una serie di “De Titta” hanno incontrato la giornalista e scrittrice Marisa Paolucci: è autrice del libro racconti che spaziano in varie “Tre donne una sfida”, edito dalla EMI con il patrocinio dell’associazione Telefono Rosa, condizioni esistenziali e psicolo- di cui è collaboratrice. L’autrice ha incontrato molte difficoltà prima della pubblicazione, giche dell'uomo. perché le case editrici da lei contattate avrebbero voluto apportare dei tagli ai contenuti Lo stile è elevato, i contenuti a dell’opera e alle testimonianze in essa riportate. Comunque c’è da sottolineare che la volte sono impegnativi, il linguag- EMI, pur non occupandosi in genere di saggistica, è stata l’unica ad avere il coraggio di gio è scorrevole, ma allo stesso rendere pubblico un libro dai contenuti “scomodi”. Infatti, molto spesso, nonostante la tempo curato e competente. tanto sbandierata libertà di pensiero e di espressione, l’informazione è costretta a ridi- Il titolo stesso è accattivante, per- mensionarsi, passando attraverso censure e filtri. La casa editrice ha, invece, perfino ché si basa su un gioco, su uno inaugurato, per l’occasione, una nuova collana. scambio consapevole tra due ter- Come definire questo libro? L’intento della scrittrice è stato quello di presentarci un inno mini, derivanti dalla lingua latina: alla libertà di essere e di pensare, nonché alla difesa dei propri diritti, ma, sopra ogni la parola "lupus", del noto motto cosa, esso è una celebrazione di tre donne coraggiose del mondo islamico che hanno "lupus in fabula" , viene sostituita avuto l’ardire di rompere un muro fatto di silenzio, affrontando, con estrema audacia e ad arte con "ludus", perché, evi- dignità, soprusi, ingiustizie, dolori e sofferenza. dentemente, l'autore vuole solle- Le protagoniste sono Fatima Ahmed Ibrahim (1933, sudanese), Shirin Ebadi (1947, ira- citare il lettore ad entrare in un niana), Malalai Joya (1978, afgana); la stessa Paolucci le definisce come le “musulmane gioco letterario che, dopo la let- del nuovo millennio”, le intervista personalmente e le racconta attraverso un giornalismo tura, si rivela più complesso, ba- fatto di relazioni vere, senza filtri ideologici. Fatima è stata la prima donna africana eletta sato riflessione, in un Parlamento nazionale, quello del Sudan, e nel suo paese ha anche fondato sull'introspezione e su come si vi- l’Unione delle donne. Per i suoi sogni di democrazia e libertà ha pagato un prezzo al- vono tissimo: anni di prigionia e l’esecuzione capitale del marito, compagno di tante lotte. sulla e si affrontano stati d'animo, paure e fobie. Shirin, pur essendo un giudice, non ha potuto esercitare la sua professione in Iran, poi- L'incontro è stato interessante e ché alle donne non è consentito dal regime fondamentalista attuale; così è stata retro- le domande pertinenti, in partico- cessa a segretaria di tribunale e, in seguito, è riuscita a lavorare come avvocato. Ha lare, rispondendo ad uno stu- ricevuto il premio Nobel per la pace nel 2003. dente, il professor de Nobile ha Malalai ha dato voce al suo pensiero, giovanissima, nel Parlamento afgano, opponen- spiegato che diversi racconti dosi ai “signori della guerra”. Inoltre ha insegnato in scuole femminili, clandestine perché sono autobiografici, come si può il regime talebano nega alle ragazze il diritto all’educazione. ben capire ad esempio dallo Queste donne hanno rischiato spesso la vita e continuano ancora a dover salvaguardare sfondo paesaggistico marino, la propria sicurezza. Esse sono diventate dei simboli nei loro rispettivi paesi, perché presente in alcuni di questi, che sono un esempio di come, con consapevolezza e tenacia, si possano costruire prospet- rispecchia il suo luogo di nascita, tive nuove in nome della libertà e ci si possa opporre apertamente ai pregiudizi e agli ovvero San Vito. stereotipi consolidati. Martina Esposito III AL Flavia Fioretti V BL 7 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 8 Vita a scuola Il “de Titta” (r)esiste Anche quest’anno il governo ha messo in nostre conoscenze nei vari ambiti e, inol- l'invito e ha fornito molte informazioni ai ra- atto un tentativo di riforma pronta a distrug- tre, abbiamo istituito anche un servizio gazzi che chiedevano di saperne di più. gere la nostra scuola, la scuola delle pari d'ordine, composto da ragazzi di tutte le Sin dall’inizio della protesta, sapevamo di opportunità, dei diritti, la nostra palestra di età e di tutti gli indirizzi, che facevano co- poter fare ben poco contro il tentativo di vita. stantemente in modo che per i corridoi non privatizzare, “aziendalizzare” e strumenta- A queste politiche il liceo “de Titta” ha de- ci fosse nessuno e che tutti seguissero lizzare la nostra scuola, la nostra casa, il ciso di rispondere con un'autogestione qualche attività. Ciò è stato reso possibile nostro luogo di crescita morale e intellet- permanente, durata dal 20 al 28 novem- dal fatto che anche le succursali sono state tuale, ma per non rimanere indifferenti di bre, data in cui c'è stata una manifesta- inglobate nella sede centrale per quella fronte a ciò, abbiamo voluto esprimere il zione un’ampia settimana. In questo modo il biennio ha im- nostro dissenso e il nostro pensiero, oltre partecipazione delle scuole superiori di parato a rapportarsi con il triennio e vice- che combattere l’apatia che contraddistin- Lanciano, tra le quali si è distinto il nostro versa, e si è instaurato un rapporto di gue i giovani della nostra generazione. Le istituto. Nei giorni di autogestione ci siamo reciproco rispetto, che è stato la base per seicento adesioni riscontrate in media ogni riuniti di pomeriggio nell'atrio della sede la buona riuscita di quest'autogestione. giorno ci hanno fatto capire che, prima o centrale per decidere le attività da svolgere Non meno importante è stato il contributo poi, riusciremo ad unirci tutti quanti per la mattina successiva: dibattiti su temati- di alcuni professori che, con passione, raggiungere il pieno riconoscimento dei che attuali, quali l’aborto, l’eutanasia e hanno organizzato attività di cineforum, nostri diritti, per far sì che la legge sia dav- l’omosessualità, corsi di lingue e approfon- tornei di calcetto, corsi di filosofia del diritto vero uguale per tutti. Come cantava Fabri- dimenti sulla cultura greca, sulla musica e di dizione. Siamo riusciti anche ad orga- zio De Andrè in Canzone del maggio: “… rock, rap e via discorrendo. A gestire questi nizzare l’incontro con l’avvocato Ernesto voi non potete fermare il vento / gli fate corsi siamo stati proprio noi studenti: ab- Graziani per parlare della piattaforma Om- solo perdere tempo”. biamo messo a disposizione degli altri le brina: egli si è dimostrato felicissimo del- che ha visto Desirèe De Palma V BSU Si alzi il sipario! Il labo-teatro: vincere la timidezza attraverso gioco e creatività 8 Gettate via le maschere, spo- noscersi e ad accettarsi. nostra creatività, facendo del a diventare strumento dell'arte, gliatevi delle vostre paure. Fremono intanto i preparativi palcoscenico un luogo di in- ognuno di noi racconta una Benvenuti a teatro, benvenuti per lo spettacolo teatrale dell'8 contro, di condivisione, di cre- storia con il proprio corpo e nel luogo in cui tutto è possi- Giugno 2015: i ragazzi del scita personale. Il professor con la propria sensibilità. E, tra bile. Colori, profumi, sensa- labo-teatro dell'Istituto supe- Gabriele Tinari, personalità ca- una battuta e l'altra, non man- zioni..il teatro è un viaggio, un riore “Cesare de Titta”, sono rismatica e gioviale, grazie alla cano le risate e i momenti di viaggio alla scoperta di se ansiosi di presentare L'Anfi- sua straordinaria empatia, rie- condivisione per imparare ad stessi. E anche noi, nel nostro trione, una commedia tutta da sce a trasportare gli studenti ascoltare l'altro e spazzare via piccolo, possiamo imparare a ridere, un salto indietro nell'an- nel mondo dell'arte teatrale, i pregiudizi. Il teatro è un per- dominare il palcoscenico, a tica città di Tebe sconvolta esaltandone le sue innumere- corso, una ricerca continua sentirci dalle vicende di alcune divinità voli sfaccettature. Timido o che si nutre dell'incontro con scena. Non ci sono regole, bi- protagonisti della un po' bizzarre. esuberante, riservato o estro- l'altro, un invito alla riflessione, sogna solo abbandonarsi alle Da anni il nostro Istituto con- verso... ogni personalità contri- un momento per fermarsi e proprie emozioni: sì, perché sente la partecipazione all'atti- buisce al racconto di una prendersi del tempo per se fare teatro significa, prima di vità del storia, fatta di gestualità e lin- stessi. Il teatro è vita. E allora, tutto, affrontare se stessi e le labo-teatro, permettendo così guaggio, emozioni e sensa- diamo inizio allo spettacolo! proprie fragilità, imparare a co- a noi studenti di dar sfogo alla zioni. Ognuno di noi si presta pomeridiana Valentina Procida IV BL Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 9 Vita a scuola Laboteatro: progetto “memoria storica” Una delle esperienze più emozionanti e sti- alcuni studenti dell'istituto che, con un bal- pienamente soddisfatto e stupito, perché ra- molanti della mia vita da studente è stata si- letto, sono riusciti a cogliere l'essenza dram- gazzi come me sono stati in grado di sensi- curamente la rappresentazione teatrale matica degli avvenimenti storici con uno stile bilizzare molti sull'argomento, attraverso incentrata sulla “memoria storica” del 6 feb- sobrio ed elegante nei movimenti. l'utilizzo di vari codici artistici. Porterò sempre braio 2015. In particolare, l'attenzione è stata La scuola dovrebbe sempre offrire grandi con me il ricordo di quella mattinata di feb- focalizzata su due tristi tragedie: la Shoah e spunti di riflessione attraverso esperienze in- braio. il dramma dei desaparecidos. L'intero spet- teressanti e costruttive come questa. Sono Italo Ferrante II BL tacolo è stato curato da Gabriele Tinari. Dopo una breve introduzione, realizzata dall'attore, le ragazze del Laboteatro hanno letto poesie e scritti, raccontando la tramautica esperienza di moltissimi bambini internati nel campo di concentramento di Terezin, uno dei lager più attivi nel periodo del Nazismo. E' stato un momento molto commovente, in Alla scoperta dei misteri della scrittura Incontro con il prof. Sandro de Nobile quanto le alunne sono riuscite a mantenere Il giorno 15 aprile 2015, tutti i ragazzi delle terze dell’Istituto hanno partecipato all’in- un tono di voce adatto e sostenuto, rendendo contro con l’autore, ovvero hanno incontrato l’autore del libro letto in classe e hanno la lettura di forte impatto emotivo. Il tutto era avuto un dibattito con lui. Il libro si chiama “Ludus In Fabula” ed è stato scritto da accompagnato dalle melodie struggenti del Sandro de Nobile. Lo scrittore è nato a Lanciano ma vive da sempre a San Vito Chie- chitarrista Stefano Di Matteo che, assieme tino, è un insegnante di lettere nella scuola secondaria ed è dottore di ricerca presso alle luci soffuse e al silenzio generale, sono l’università degli studi “G. d’Annunzio” di Chieti. “Ludus In Fabula” è la sua prima riuscite a creare un'atmosfera ricca di emo- raccolta di racconti. Durante l’incontro sono state poste numerose domande all’au- zione e commozione. Successivamente le tore, una tra queste è stata la scelta della copertina. De Nobile ha spiegato che era ragazze hanno letto elaborati e racconti sulle stata disegnata da un suo amico, nella quale è rappresentata la collina del “pazzo”, atroci torture in uso in Argentina e in Cile tra personaggio che si incontra nell’ultima storia, e un lupo. L’autore gioca molto con la gli anni '70 e '80: false fucilazioni, voli della parola “ludus”, spiegando che la lettera D contenuta in essa, non è altro che una P morte, scariche elettriche ad alto voltaggio e rovesciata. Un’altra domanda che è stata fatta è il motivo per il quale ha scelto di altre agghiaccianti pratiche. Sebbene la raccontare undici storie differenti che, apparentemente, non hanno alcuna connes- Shoah e la Guerra sucia (repressione contro sione logica tra loro. Il lettore, infatti, sballottato da un racconto all’altro, è in un certo guerriglieri socialisti e peronisti argentini) senso “confuso” dalla molteplicità di temi. De Nobile ha spiegato di voler raccontare siano abbastanza lontane nel tempo e di- storie differenti per poter affrontare varie tematiche. Nel primo racconto, ad esempio, verse anche per dinamiche storiche, politiche discute il tema della politica, del comportamento dei politici e della corruzione, ma ed altri fattori, sono entrambe due stragi che lo fa in maniera insolita e criptica. Un altro tema affrontato è la malattia, presente nel stanno solo a dimostrare come, a volte, secondo racconto, unita alla forza e all’amore di un genitore nell’aiutare un figlio che l'uomo possa diventare irrazionale e spietato, soffre. De Nobile discute anche altri temi, uno dei quali è la solitudine, che si mani- tanto da non guadagnarsi neanche il privile- festa in forme diverse come, ad esempio, nel racconto dell’uomo che ha paura di gio di essere paragonato ad un animale, ma uscire di casa, la mancanza d’amore e la paura, affrontati nel racconto della donna solo ad un essere mostruoso privo di integrità che “ha paura di aprire la porta”, unita all’importanza della donna, che spesso affronta e di coscienza. La rappresentazione mi ha situazioni difficili da sola, tema molto attuale al giorno d’oggi. Tutti i testi, comunque, spinto a fare riflessioni come quella appena convergono verso l’ultima tematica: la follia (affrontata nell’ultimo racconto) che pro- riportata. Di grande importanza sono state viene dalle ansie e dalle fobie dell’uomo post-moderno. L’autore afferma di essere anche le canzoni interpretate dal coro della stato ispirato dalle sue esperienze personali e da alcuni libri letti. L’incontro, al quale scuola (come “Desaparecido” di Manu Chao i ragazzi hanno prestato notevole attenzione, si è concluso con i ringraziamenti re- e “Generale” di De Gregori). Le esibizioni dei ciproci: dell’autore a noi ragazzi e all’autore da parte nostra, per la disponibilità avuta giovani artisti sono state impeccabili. Le voci nel rispondere alle varie domande poste, aiutandoci così a capire il significato più soavi e angeliche hanno stregato tutti i pre- profondo del suo libro. senti. Nel corso della mattinata abbiamo Anna Cericola avuto anche il piacere di notare la bravura di Simona Tracchia III BL 9 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 10 Vita a scuola “IL TEATRO DEL BUIO” Incontro con la scrittrice Rita Gambescia Il giorno Lunedì 4 Maggio il racconto, che senza di lui 2015, si è tenuto l’incontro non esisterebbe. Osservando con la giornalista, scrittrice, attentamente i genitori, si nonché co-autrice del libro possono notare chiaramente i giallo “Il teatro del buio” (in- punti in comune con i figli, sieme ad Angela Capobian- anche se non sempre sono chi), Rita Gambescia. d’accordo con le loro scelte e L’incontro si è svolto in mat- decisioni: ad esempio, la tinata, vi hanno partecipato madre di Fiore da un lato è tutti gli alunni delle classi se- iperprotettiva conde del nostro istituto con molto ambiziosa e nutre alte i rispettivi docenti. Il giallo si aspettative nei confronti della basa su un lungo flashback figlia. è della narratrice ormai an- Nel libro entrambe le scrittrici ziana, all’epoca dodicenne, hanno riflesso la propria per- Fiore, che, con l’aiuto dei sonalità. È stato chiesto da suoi amici Amina e Ber- dove nascesse questo amore nardo,riuscirà a scoprire l’as- per la scrittura: dall’infanzia, sassino come ha risposto la co-au- dell’attore Guido Mirra, suo maestro di recita- trice, e dalla lettura. zione nonché responsabile Quello di scrittrice non è un del teatro. Tutto si aggira in- percorso molto semplice, in- torno a questo teatro “del fatti l’autrice ha risposto di- buio” così definito da Fiore. cendo che la sua avventura è È stato chiesto il motivo iniziata scrivendo cronache della scelta del titolo: la scrit- locali, poi prendendo il posto trice ha risposto che sta a di redattrice in Abruzzo e , in- simboleggiare “il sipario della fine, a Milano. L’obiettivo del vita che si spegne” facendo libro, come ha spiegato la riferimento a Guido Mirra. scrittrice a nome di entrambe, Fiore è una ragazzina molto è quello di invitare a essere matura, coraggiosa e fortemente anticonformista. I ragazzi hanno 10 dall’altro intraprendenti, a non fermarsi tocco in più alla narrazione, rendendola al primo ostacolo, a scavare in profon- chiesto alla scrittrice il perché della stimolante e avvincente. Con le loro ca- dità e a non essere superficiali, in modo scelta della giovane età della protagoni- ratteristiche e personalità, i personaggi che la giustizia e la verità siano sempre sta ; l’autrice ha risposto affermando che rispecchiano la realtà di molti adole- al primo posto nella nostra vita. È stato tale scelta è sembrata - alle scrittrici – scenti. Pietro Ilosi, personaggio-chiave un incontro fortemente educativo, arric- coerente con la trama e l’ordine degli av- della vicenda, con il suo straordinario ta- chito dalle interessanti riflessioni e mol- venimenti. Tutti i personaggi, in virtù lento, è la voce fuori dal coro oscurata teplici domande degli alunni. delle proprie qualità, riescono a dare un da un velo di mistero, fondamentale per Marie-Christine Mubake II BL Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 11 Vita a scuola Incontro con Giulia Alberico Mercoledì 13 maggio la nostra scuola tera vicenda, alternatasi tra la caotica quando si è intrattenuta con gli studenti ha avuto il piacere di ospitare Giulia Al- Roma e la tranquillissima marina di San alternando momenti di scherzo ad altri berico, scrittrice abruzzese (nativa di Vito. di riflessione per rendere il clima “più San Vito) di successo, definita da molti Con questo romanzo si affrontano di- leggero”. Dopo aver risposto in maniera critici come un’ottima interprete del pen- versi temi: l’infedeltà, l’omosessualità, soddisfacente alle domande di tutti noi siero femminile contemporaneo. la vita di coppia, la maternità, la solitu- lettori (grandi e meno grandi), la scrit- La scuola ha provvisto noi studenti di al- dine, la solidarietà tra le donne, la fragi- trice ha giocato in modo accattivante cune copie dell’ultimo successo della Al- lità dei rapporti, la complessità della con l’uso della lingua italiana, sottopo- berico, “Un amore sbagliato”, romanzo relazione madre-figlia. Il modo di affron- nendo il pubblico a semplici test che dalla trama semplice e moderna. I pareri tare questi temi è molto particolare; l’au- hanno sottolineato quanto, a volte, l’ita- su questo libro sono stati opposti, senza trice usa una penna leggera, facendo liano sia ambiguo; ha inoltre interagito vie di mezzo, come si dice, “o lo ami, o ricorso a pochi dialoghi e puntando con gli studenti, ponendo domande in- lo odi”. La storia è quella di Lea, quaran- maggiormente sulla descrizione psico- teressanti a tutti. tenne che, per scelta, è maestra in una logica. Sono state due ore intense, che si sono scuola elementare a Roma; vive da Ma, il lettore, limitandosi a leggere il concluse con un messaggio profondo: la molti anni una relazione stabile con Ste- libro, a volte capisce solo una parte di vita è una, ed è un peccato “sprecarla” fano, professore universitario in carriera ciò che chi scrive vuole davvero tra- vivendo una vita sola; leggere quindi di- che, per lavoro, ultimamente la trascura. smettere. Per questo motivo l’incontro venta un piacere, ed un’opportunità di Lea, grazie ad un corso di aggiorna- con l’autore è un’occasione molto im- vivere infinite vite oltre la nostra. mento, conosce Marco, con cui inizia portante: incontrando direttamente lo Dopo l’in bocca al lupo per la nostra vita una relazione clandestina che, a causa scrittore si entra nei meccanismi più re- futura e dopo l’augurio di tanta felicità, della distanza, si basa su chiamate, conditi di un libro. la scrittrice ha lasciato la nostra scuola mail e messaggi. La storia va avanti a L’incontro con Giulia Alberico è stato tra gli applausi ed un sincero tributo di colpi di personaggi e situazioni inaspet- molto costruttivo: notevole la sua prepa- ovazione collettiva. tate che riempiono e rendono viva l’in- razione pedagogica e professionale, Anastasia Ferretti IV BL La scuola si apre al Mondo Nulla da dire contro una delle città forse più significative e trascurate del mondo. Questo perché? Perché non si sente molto il nome di questa capi- Budapest: città dall’eclettico volto I pensieri e le suggestioni sulle rive del Danubio urbana e la peculiarità di una tico, all’Art Noveau, e altri an- Chiesa tale all’interno di scambi di città divisa da un fiume. In- cora-. Chiesa di Mattia, che fu tra- opinioni, fatti, all’inizio della sua storia In un primo momento si può sformata in una moschea dai nelle lezioni a ungheresi, alla scuola, né, tanto meno, nelle ve ne erano ben tre - Buda, rimanere come storditi da turchi, poi data ai gesuiti ed uscite delle varie comitive di Obuda e Pest – che erano in- questa particolarità, ma con infine ricostruita parzialmente ragazzi. dipendenti fra loro; successi- un po’ di tempo diventa qual- in stile neogotico. Se volete Il viaggio d’istruzione che vi è vamente, nella seconda metà cosa di magnifico e rivela una riposarvi, andate nelle lus- stato dal primo al sette marzo dell’ Ottocento col “Compro- città eclettica. suose terme Széchenyi, al- è stato molto interessante: è messo austro-ungarico”, fu- Provare per credere! l’aperto, con l’aria fredda in stato un privilegio, un onore, rono unite nella “Grande Fatevi un bel giro; andate a faccia e il corpo immerso in visitare questa “particolare” Budapest”. Si può notare visitare l’imponente Palazzo calde acque; infine, come città. come le architetture, le abita- Reale, date un occhiata al- dessert, un giro in battello sul Diverse cose possono colpire zioni, le piazze, le strade l’immensa Basilica di Santo Danubio a vedere la dolce e dell’animo sono, a livello stilistico, di- Stefano, primo re ungherese, cara Budapest che dorme. umano: in primis la sfarzosità scordi tra loro - dallo stile go- fondatore dello Stato e della Leonardo Cotellessa V BES l’impressione 11 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 12 La scuola si apre al Mondo Il 20 gennaio 2015 io e altri studenti del “C. de Titta”, abbiamo avuto l'onore di assistere ad una rappresentazione di grande teatro. Regina Madre Dapprima abbiamo intervistato due grandi attori di fama internazionale: Milena Vukotic, lista, decide di scrivere un articolo sull'immi- A tratti inquietante è la scena in cui la donna ricordata per le sue interpretazioni nella nente morte della madre. Ma il suo obiettivo reca in mano la torta di compleanno per il fi- saga di Fantozzi e in altri film d'autore (tra i non è facilmente realizzabile. Regina, infatti, glio privo di vita. In quest'ultima parte è con- quali Gran Bollito, Il fascino discreto della non dà molti segni di abbattimento e di de- centrata l'intera essenza dello spettacolo borghesia) e Antonello Avallone, Direttore bolezza fisica. Al contrario, si comporta pro- definito dai due attori “un dramma a toni iro- del Teatro dell'Angelo di Roma e artista af- prio come una vera sovrana, bombardando nici”. L'interpretazione sopraffina ha reso lo fermato. Subito dopo l'incontro con i due il figlio di richieste e di promesse, con tanto spettacolo originale, dinamico e coinvol- maestri, abbiamo trascorso una bellissima di riprovazione e di autocommiserazione. gente. Ciò è anche merito della grande co- serata a teatro, assistendo allo spettacolo Ciò non fa che accrescere il risentimento lonna sonora che funge da filo conduttore 'Regina Madre'. che l'uomo prova per se stesso e ango- della storia: "Viva la mamma" di Bennato. Tutto si svolge nel contesto di un ambiente sciare il suo inconscio, affollato da moltissimi Concludendo, possiamo affermare che il domestico, sapientemente realizzato. Il fantasmi del passato. Ed è proprio per que- rapporto tormentato tra madre e figlio è una cupo cinquantenne Alfredo decide di restare sto che il peso immane del passato grava tematica molto attuale. La rappresentazione per tempo indeterminato a casa della sull’uomo di mezza età che deve fare i conti è riuscita a rendere tutte le varie dinamiche mamma, per starle vicino e per combattere con una mamma petulante e assillante, di questa relazione in modo divertente e ar- la sua malattia con cure mediche. In realtà sempre più prossima al termine della sua monico. E' stato un vero capolavoro dell'arte lui, nel bel mezzo di una crisi matrimoniale vita. Alla fine, come per ironia della sorte, teatrale. e del fallimento della sua carriera da giorna- Alfredo si spegne prima di Regina. Italo Ferrante II BL “Al di la’ di ogni muro…” 12 Il giorno 8 maggio 2015, alcune classi lizzati dai detenuti nel corso dell’anno. blico, che quest’anno si svolgerà il 7 giu- del Liceo “C. de Titta”, che partecipano Nello specifico, Capitelli ha precisato gno 2015, e delle partite di calcio a cin- al progetto “ Al di là del muro”, hanno in- che ad ogni detenuto sono concessi 6 que tra detenuti ( l’anno scorso una contrato Enrico Capitelli, Direttore Capo ore di colloqui con i propri famigliari e 10 squadra è riuscita persino ad arrivare in Area Educativa della Casa Circondariale minuti di telefonate, che ci sono ambienti serie D). di Lanciano. È il secondo incontro previ- dove possono passeggiare durante l’ora Il progetto rivolto alle classi prevede sto dal progetto; nel primo le classi d’aria e che devono seguire dei specifici anche che gli alunni visitino il carcere, hanno avuto la possibilità di confrontarsi modelli educativi. Una curiosità venuta ulteriore occasione per far conoscere ai con un avvocato, con il Direttore della fuori dal progetto è che il carcere è la se- ragazzi l’importanza di tale istituzione casa Circondariale e con il capo della conda istituzione, subito dopo l’ospe- che spesso viene sottovalutata, e, so- Guardia penitenziaria di Lanciano, che dale, a fornire molti posti di lavoro! Nella prattutto, per far comprendere loro l’im- hanno presentato i diversi reati con la Casa Circondariale di Lanciano vari portanza di essere liberi di decidere relativa pena detentiva. Nell’incontro sono i progetti di punta: è stato da un della propria vita nel pieno rispetto delle con il Direttore Capo Area Educativa, in- anno aperto uno stabilimento (proprio al- leggi, senza essere costretti a vedere il vece, sono stati illustrati l’organizza- l’interno del carcere) dove i detenuti la- mondo esterno da una finestra con delle zione del carcere a seconda della pena vorano, vengono organizzate una corsa sbarre. che si deve scontare e i vari progetti rea- podalica, che è aperta anche al pub- Arianna Chiarini IV ASU Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 13 La scuola si apre al Mondo Il sorriso colora il mondo! Progetto di clownterapia Come ogni anno, le classi quarte del liceo Tomeo e delle prof.sse Teresa Giuliani e An- statale “Cesare de Titta” hanno avuto la pos- namaria Perta. Il progetto prevede anche sibilità di partecipare al progetto extracurri- uno spettacolo finale a conclusione del- culare di CLOWNTERAPIA. Durante i primi l’anno scolastico sempre a cura di noi ra- incontri noi ragazzi abbiamo avuto l’occa- gazzi divisi in scenografi e artisti. È stata sione di scoprire, in maniera nuova e con- un’esperienza davvero unica e per questo sapevole, la straordinaria capacità che può vorremmo fare un enorme ringraziamento avere un sorriso. Il progetto ha avuto inizio alle professoresse, per averci permesso di ad ottobre 2014 e terminerà a dicembre regalare un sorriso a chi da tempo lo aveva 2015. Nell’ arco di questo periodo noi futuri perso, di crescere insieme, di condividere clown siamo stati impegnati in varie attività delle storie di vita, di avere la gratificazione divise in due momenti. Ogni lunedì pome- di ricevere sguardi commossi per un gesto riggio fino a febbraio ci siamo riuniti per semplice come il regalo di un palloncino, di svolgere lezioni teoriche per prepararci al- poterci confrontare con persone e storie in- l’attività pratica. Ma in cosa consiste questa credibili. attività? Una volta al mese ogni ragazzo a GRAZIE DI TUTTO!! turno si reca in ospedale alternando il re- Lidia Gargarella parto di Geriatria con quello di Pediatria, il Benedetta Giancristofaro tutto sotto l’attenta e accurata guida di Piero Arianna Chiarini IV ASU “Lo Stage: un’esperienza di vita” Le classi quarte del Liceo delle Scienze una prima esperienza “lavorativa”, in e propri insegnanti”. Il compito degli “sta- Umane, nella settimana finale del mese quanto i ragazzi in questa seconda setti- gisti” era quello di lavorare con la classe di aprile, hanno partecipato allo stage mana (la prima, infatti, è stata a novem- per un’ora al giorno in maniera “diversa”, presso le varie scuole primarie di Lan- bre) hanno presentato la loro unità utilizzando i disegni, la lim e non i soliti ciano. Possiamo considerare lo stage didattica e quindi sono diventati dei “veri schemi noiosi. Le unità didattiche erano molto diverse: alcuni hanno presentato informazioni riguardanti il Canada, il Giappone, altri, invece, temi come l’amicizia, la solidarietà. Lo stage non è soltanto un’esperienza lavorativa, ma è anche un momento del nostro percorso didattico molto importante per il futuro, in quanto ci permette di comprendere se l’insegnamento è il lavoro che vorremo fare. Infine, c’è da dire che, essendo i bambini molto recettivi, l’apprendimento è stato molto veloce e i temi proposti dagli stagisti hanno suscitato in loro molta curiosità. Arianna Chiarini IV ASU 13 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 14 La scuola si apre al Mondo Come uno stage può aprirci al mondo 14 Una settimana all'estero, lon- Folkstone, si cambia ... ed anche le escursioni guidate e noi non ci riconoscevamo e di tano da casa, famiglia e sem- eccoci a Purley! Paesino dav- le sistemazioni di noi studenti assimilarli ai nostri senza al- plici abitudini quotidiane, può vero grazioso, poco più a sud nelle famiglie ospitanti. L’am- cuna difficoltà. Siamo partiti veramente aiutarci a cre- di Londra, nelle cui caratteri- biente scolastico lì era estre- con un bagaglio pieno di pre- scere? Noi del “de Titta” co- stiche casette inglesi ab- mamente ed giudizi e luoghi comuni e nosciamo la risposta: sereno biamo riscontrato un fascino accogliente: il preside e i pro- siamo tornati soddisfatti e abbiamo avuto e avremo an- particolare, di altri tempi. fessori ci sono sempre venuti sollevati per averli sfatati tutti; cora la splendida opportunità La fitta e dettagliata organiz- incontro nelle difficoltà e non ci siamo abilmente destreg- di dilettarci in questo tipo di zazione ci ha permesso di vi- ci hanno mai fatto sentire a giati in conversazioni con in- esperienze. Si tratta di stages vere pienamente ogni singolo disagio. La stessa aria si re- glesi e non, che ci hanno che la nostra scuola orga- giorno, facendoci scoprire spirava anche all'interno delle “aperto la mente” facendoci nizza in diversi Paesi, a se- tutto ciò che di nuovo lì ab- famiglie inglesi: in molti casi sentire consapevoli di appar- conda biamo incontrato. Abbiamo si è trattato di persone genti- tenere ad un mondo immenso approfondire. Al terzo anno trascorso la settimana tra lissime, aperte al dialogo e di- di cui noi non siamo che una l'appuntamento fisso è con varie ore di lezione nel “Pur- sponibili ad esaudire i nostri piccolissima parte. E questa della lingua da l’inglese: otto giorni, solita- ley Language College” e vi- piccoli “capricci”. esperienza ha fatto nascere mente a febbraio, da “spen- site a Londra e Croydon, Avevamo puntato un obiettivo in noi un forte desiderio di dere” immersi in un mondo paesino lì vicino. E' stata pro- prima di andare: migliorare il spingerci oltre e di scoprire anni luce lontano dal nostro. prio questa scuola inglese nostro inglese. Ma noi ab- tutto il resto del mondo di cui Quest’anno, però, le nostre che, abituata ad accogliere biamo ottenuto molto di più: noi non conosciamo niente o organizzatrici hanno provato studenti stranieri, ha organiz- siamo stati in grado di con- quasi. ad osare. Dopo tanti anni a zato non solo le lezioni, ma frontarci con stili di vita in cui Ilaria Verì III AL Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 15 La scuola si apre al Mondo Viaggio d’istruzione a Ventotene La classe II BL ha preso parte nità di ripassare un po’ di sto- nel museo ornitologico del- Nel corso delle ultime ore tra- ad un viaggio organizzato ria e di scoprire tanto altro an- l’isola. Nel museo siamo rima- scorse sull’isola abbiamo visi- dalla nostra scuola. La meta cora che, di solito, i libri non sti tato il museo archeologico in prefissata era l’isola di Vento- riportano. numerose impressionati dalle riproduzioni in cui sono conservati anfore, tene, appartenente all’arcipe- Sempre primo scala di uccelli che, di solito, resti di imbarcazioni, colonne lago delle isole Ponziane giorno abbiamo fatto visita migrano a Ventotene. Ab- che si trovavano a Villa Giulia (mar Tirreno). La durata del all’antico Porto Romano. Ciò biamo potuto anche ascoltare e altri reperti. Nel primo po- viaggio d’istruzione è stata di che mi ha colpito maggior- registrazioni dei versi emessi meriggio abbiamo dovuto la- tre giorni. Siamo partiti il 16 mente del porto è stata la pre- dai vari volatili. In seguito ab- sciare l’isola. Alle 21.00 tutto aprile e siamo tornati, un po’ senza di cavità scavate nelle biamo visitato l’antica ci- era già finito, la routine quoti- a 18 rocce per immagazzinare il sterna. In realtà due sono i diana era tornata nuovamente malincuore, sabato durante il aprile. Il primo giorno è stato sale marino. Dopo esserci ri- serbatoi dell’isola. Noi ragazzi nella nostra vita. Tutti era- alquanto movimentato. Dopo storati in albergo, abbiamo siamo nella vamo sfiniti ma, nel con- quasi cinque ore di viaggio tra trascorso la serata in un chio- ‘grotta Iacono’ (dal nome della tempo, il nostro bagaglio autobus e traghetto, siamo ar- sco che ha allestito una sorta famiglia lì spedita dai Bor- culturale e la valigia delle no- rivati finalmente sull’isola. Ci di mini discoteca. Tutti hanno boni). L’altra cisterna è pur- stre emozioni si sono arric- entrati solo siamo riposati un po’ in hotel potuto ballare e scaricare un troppo inagibile. Nel luogo di chiti in modo impressionante. e verso le 15.00 ha avuto ini- po’ lo stress del primo giorno raccolta dell’acqua piovana Con dispiacere abbiamo do- zio l’esplorazione di Vento- assai “turbolento”. abbiamo ammirato dei graffiti vuto dire addio allo stupendo tene. Il secondo giorno è stato al- realizzati dalla gente ripara- paradiso terrestre di Vento- Dapprima abbiamo visitato il l’insegna del contatto con la tasi in quel serbatoio. Così si tene. sito archeologico in prossi- natura. Abbiamo fatto tappa è concluso il secondo giorno. Italo Ferrante II BL mità del quale si trovava Villa Giulia, un maestoso edificio risalente all’ età augustea. Qui venne esiliata l’unica figlia di Augusto, Giulia. La donna fu arrestata e confinata nell’isola perché adultera. Tra le altre personalità esiliate spiccò Agrippina, sposa di Germanico (militare membro della dinastia giulio-claudia). La guida è stata di notevole precisione nel descrivere le varie dinamiche storiche che hanno reso Ventotene ancora più celebre. Ci ha condotti nei punti della villa imperiale in cui erano rimasti resti di cortili, stanze, giardini e terme. Grazie a questa piacevole visita, abbiamo avuto l’opportu- 15 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 16 I CSU Stagioni I AES I BSU C H I A R R I VA . . . I AL I BL I DL I CL I ASU Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 17 Stagioni V AL V A ES C H I PA RT E . . . V BES V ASU V BL V BSU V DL V CL Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 18 Cultura Giovanni Boccaccio: l’ennesimo autore da studiare! Questa è la solita affermazione di della superiorità dell’elemento natu- ogni studente della nostra età! rale rispetto al dominio razionale, e Ma, come la pensava veramente que- della sua ineludibilità, differenzia Boc- sto scrittore che noi giovani siamo caccio da scrittori come Dante Ali- “costretti” a studiare? ghieri e Francesco Petrarca, poiché Donne, amore e religione: questi l’autore del Decameron si distacca erano i temi principali trattati dall’au- dalla mentalità medievale, abbrac- tore in questione. Temi attuali che, ciando, invece, una visione del però, per il modo in cui erano affron- mondo che successivamente carat- tati, risultavano innovativi per l’epoca: terizzerà il periodo umanistico. si pensi a “La novella delle papere” Quindi, l’opinione di Boccaccio po- che presenta la similitudine tra le “pa- trebbe sembrare vicino al nostro pen- pere“ e le donne in generale, in ma- siero, oppure no? niera forse anche scandalosa per Certamente è più semplice da stu- quel tempo. Infatti, la novella narra di diare rispetto ai suoi “predecessori” e un padre che vuole nascondere al fi- forse anche più piacevole e interes- glio l’esistenza del genere femminile, sante perché non tratta la complessa ma il suo piano fallisce poiché il figlio “teologia” di Dante o il drammatico è attratto da alcune giovani che incon- “conflitto interiore” di Petrarca, ma ar- tra casualmente mentre è con il gomenti che hanno suscitato la voglia padre. Con questo esempio, l’autore di molti autori successivi (come Ca- vuole dimostrare la sostanziale supe- milleri, recentemente) di provare a ri- riorità della legge della natura nel ra- scriverne novelle e testi. gazzo, rispetto alla razionalità del Giovanna Montefusco padre del giovane. La convinzione Carlotta Sacco III AL Secondo voi, che valore ha realmente un 18 Il valore dei libri lia la percentuale di chi legge è molto libro? Sono solo pagine e pagine piene di E’ vero, ogni buon libro ci dà la possibilità bassa. Perché le persone passano la mag- parole. Ma …se queste ci facessero volare di viaggiare con la nostra immaginazione e gior parte del loro tempo davanti alla tv o al su un altro pianeta? Pensiamo che ogni di farci riflettere su argomenti a noi spesso computer e non in compagnia di un bel libro trasmette un’emozione diversa: ti fa di- sconosciuti. Quando si legge un libro, si libro? vertire, spaventare, altre volte può succe- cerca di creare un incontro tra il pensiero Molti ritengono che la lettura sia una cosa dere che ti lasci trasportare da determinate dell’autore e del lettore, ma è solo una sen- della quale vergognarsi, e quindi preferi- frasi che fanno tornare in mente dei ricordi sazione momentanea, perché si comincia scono evitare di leggere. Inoltre crediamo o che cambiano il tuo modo di vedere il ad approfondire la propria visione della vita. che tante persone siano pigre e non ab- mondo. Lo scrittore americano Morley fa in- Inoltre il lettore si sente protagonista e non biano voglia di leggere un libro: anche a noi tendere in sintesi l’importanza dei libri: più spettatore. Il libro può trasportarci con piacciono i film e molte volte ci viene voglia “Quando si vende un libro ad una persona la mente in mondi fantastici. Seduti sulla di rilassarci davanti alla televisione, ma il non gli si vendono soltanto dodici once di poltrona, allungati sul letto o con le cuffie libro ha qualcosa che il film non ti potrà mai carta, con inchiostro e colla, gli si vende alle orecchie, possiamo sentirci parte di dare, cioè il potere di liberare la nostra im- un’intera nuova vita. Amore, amicizia e navi grandi avventure, rivivere delle emozioni... maginazione. in mare di notte; c’è tutto il cielo e la terra In generale, la lettura può essere conside- Benedetta Mazzocchi su un libro, in un vero libro”. rata un ottimo passatempo, anche se in Ita- Ylenia Cattafesta II EL Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 19 Cultura Europa sotterranea Le grandi città europee sono tentativo di superare il Muro, templi e intere abitazioni: l’asfalto un mondo tutto da destinazioni turistiche molto che divideva la Germania in molti di questi luoghi corri- scoprire. A causa del disinte- note e apprezzate: visitatori due. spondono, in superficie, a ressamento dei governi e da tutto il mondo affollano le A Edimburgo si trovano, in- monumenti ben più noti, tra della mancanza di volontà di strade e i musei, scattando vece, sotto gli archi del South cui la stessa Basilica di San recuperare milioni di foto davanti a mo- Bridge, i Vaults, camere sot- Pietro, edificata sulla Necro- opere ritenute non più utili, ri- numenti pochi terranee collegate tra loro, poli schiamo di perdere un patri- però, durante la loro va- pensate inizialmente per im- ugualmente, non mancano monio iconici. In Vaticana. A Napoli, e preservare notevole, perché, canza, pensano al mondo magazzinare materiali, ma di ambienti di epoca classica: senza la giusta manuten- che si trova sotto i loro piedi: fatto usate per attività illecite, l’acquedotto zione, anche strutture appa- romano, ad intere città nascoste, su cui da persone povere in qualità esempio, che rimase in fun- rentemente poggiano le città vere e pro- di abitazioni, e dai serial killer zione fino al 1885. Torino, in- potrebbero crollare, e i detriti prie, formate da tunnel e corsi per nascondere cadaveri. fine, tunnel chiuderebbero per sempre possiede resistenti d’acqua ormai dimenticati. Spostandosi in Italia, non si settecenteschi, cripte e una passaggi e gallerie: questi siti Labirinti di pietra rivalutati rischia delusi: ghiacciaia, utilizzata antica- meritano di ricevere le stesse di restare solo recentemente, in virtù Roma, Napoli e Torino na- mente dai commercianti del attenzioni e lo stesso rispetto della loro importanza storica, scondono mercato come cella frigori- di quelli che si trovano in su- architettonica e artistica. molto ricco. Nella capitale fera. perficie, poiché sono vere e Esempio illustre è Parigi: il sono presenti numerose co- Ma, suo sottosuolo ospita i resti di struzioni di epoca romana, ogni città europea, grande o più di sei milioni di persone, come catacombe, acquedotti, piccola che sia, cela sotto un sottosuolo probabilmente, quasi proprie “istantanee” della storia. Flavia Fioretti V BL in un ossario realizzato nel Settecento, come soluzione alla carenza di posti nel cimitero “ufficiale”. Ci sono inoltre zone risalenti alla Rivoluzione, rifugi utilizzati nelle guerre mondiali e l’antica rete fognaria. Una piccola parte delle catacombe è aperta al pubblico, ma non è abbastanza per soddisfare la curiosità di alcuni, che si avventurano nelle gallerie off limits: sono i cosiddetti cataphiles, che realizzano reportage e lasciano un segno del loro passaggio con variopinti murales. Un’altra capitale dotata di un’estesa rete sotterranea è Berlino, dove è possibile visitare bunker risalenti alla Seconda guerra mondiale, utilizzati come rifugi antiaerei; altri passaggi furono scavati durante la guerra fredda nel 19 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 20 Cultura 27 Gennaio: Giorno della Memoria 20 “Ogni vita è grande” l’Italia che deportò nei campi di che vide 40.000 desapareci- abbracciata”, Plaza de Mayo, E’ così che Gianni Morandi, fa- sterminio 40.000 dos ( i giovani che vennero uc- Buenos Aires. Questa piazza moso cantante italiano, giudica ebrei e militari italiani di cui cisi nella guerra) morire per la si ricollega soprattutto alle tedeschi tutto quello che è accaduto du- solo 4.000 riuscirono a tornare loro patria e per la loro libertà. madri che per tanti anni si riu- rante la Seconda Guerra Mon- in patria. Ma come può un Infatti, vennero uccisi durante nivano lì per rivendicare la li- diale allo uomo credersi talmente impor- il “ processo di riorganizza- bertà dei propri figli, arrestati sterminio degli ebrei. Ma tutti la in riferimento tante da far uccidere una per- zione nazionale” promosso da e violentati solo per aver lottato pensano in questo modo? sona solo per la sua religione Jorge Rafael Videla che preve- per la libertà. Donne con un La maggior parte dei giovani o per la sua posizione politica deva l’eliminazione di qualun- fazzoletto bianco in testa, d’oggi ormai non considera o per qualsiasi altro motivo? que forma di protesta culturale, donne che avevano il diritto di con la degna attenzione la Quale potere ha contro una politica e sociale. I giovani che riabbracciare e accudire i pro- Giornata della memoria che ri- vita? Nessuno. Una, ma anche si ribellarono alla dittatura di pri figli, donne che avevano lot- corda la chiusura del campo di più persone, non possono quel periodo vennero deportati tato tanto. Fino a dove si sterminio di Auschwitz avve- avere il potere di sterminare nei centri di detenzione clan- spinge il coraggio? nuto esattamente 70 anni fa un’intera “ razza” per imporre destina dove venivano torturati Tutto questo è soprattutto per nell’ambito della Shoah che la propria idea, in questo caso e violentati. A causa delle tor- far capire ai giovani e anche ai causò circa la presunta superiorità della ture, moltissime persone mori- più maturi che questi avveni- 6.000.000 persone (soprattutto razza ariana. Ma, come dice rono dei menti non vanno dimenticati la morte di sotto il peso ebrei) torturate o ridotte in ce- anche il genio A. Einstein: “Co- lanciafiamme oppure per le soprattutto per la memoria e il nere nelle camere a gas. Ma, nosco solo una razza: quella scariche elettriche che veni- rispetto di tutte quelle persone vale la pena uccidere una per- UMANA e nessun potere vi vano provocate nelle parti più che sono morte in una camera sona solo per il benessere di negherà di vivere”. delicate del corpo. Solo alcune a gas e non solo, che sono una nazione? “ Ogni ragazzino porta un centinaia riuscirono a soprav- state violentate per una sola “Anche il potere più forte è un mondo che non c’era” vivere, mentre i corpi senza parola detta. Bisogna sempre potere apparente”. Argentina 1976-1983: è in vita vennero buttati nei pressi ricordare tutto ciò. Per non dimenticare… Hitler era riuscito a far apprez- questo periodo in cui si svolse dei fiumi segretamente. zare il suo “ideale” anche al- la cosiddetta “ Guerra sporca” “Ogni madre aspetta di essere Campana Mariaserena I AL Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 21 Cultura Mille Splendidi Soli ‘’ Un paese non potrà mai pro- sfondo della guerra civile della sposato lo stesso uomo, Ra- sono ignoranti a causa di leggi gredire se le sue donne sono fine del Novecento. shid, che nel corso del libro si ingiuste che, per esempio, ignoranti ’’. Mariam, figlia illegittima di un scoprirà violento e brutale, in vietano l’istruzione superiore Queste sono le parole del ricco proprietario di Herat e particolar modo quando sco- alle ragazze. padre di Laila, una delle due della sua sguattera, viene pre che Laila frequenta Tariq, E’ un romanzo che parla di so- protagoniste del romanzo ‘’ data in moglie ad un uomo un suo amico d’infanzia. lidarietà, amicizia, amore e Mille splendidi soli ‘’ di Khaled molto più anziano di lei, a soli ‘’ Mille splendidi soli ‘’ è un ro- della storia di un popolo da Hosseini, rivolte alla figlia. quindici anni. manzo consigliato ad adulti ed sempre in conflitto. Parole che ci rivelano l’altro Laila, figlia di un ex professore adolescenti che vogliono sa- Un libro consigliato sia ai divo- volto, quello intellettuale del- universitario, è convinta che ci pere di più sulla condizione ratori di libri, sia a coloro che l’Afghanistan (che i media ci possa essere un futuro anche della donna islamica e sul fe- non amano molto la lettura mostrano il per un paese condannato al- nomeno della poligamia e perché, con la sua scrittura Paese dove è ambientata la l’estremismo e alla guerra che, soprattutto, insegna che scorrevole ma allo stesso vicenda di due donne, Mariam come l’Afghanistan. un paese non potrà mai pro- tempo dettagliata, vi conqui- e Laila, diverse per età, estra- Due realtà diverse che si tro- gredire se i suoi cittadini, ed in sterà. zione sociale e passato, sullo veranno a confronto per aver particolar modo le sue donne, Giovanna Montefusco III AL poche volte), Storia di una capinera Ecco i soliti autori, che L’amore di Maria per Nino ai nostri occhi risalgono la ossessiona e la ingelo- alla preistoria, con i loro sisce perché, una volta libri che le insegnanti di tornata in convento, viene italiano “ci costringono” a conoscenza del fatto a leggere durante le va- che Nino si è sposato con canze! la sua sorellastra, Giu- Ma sono tutti così anti- ditta. quati come pensiamo Un amore infelice, ma noi, oppure possono in- vero, quello che prova la segnarci qualcosa? giovane, molto diverso da Quest’ultima opzione è quello di oggi che si il caso del libro “Storia nutre, nella maggior parte di una capinera”, un ro- dei casi, di cuori e baci manzo epistolare scritto sulla bacheca di face- da Giovanni Verga, che narra la sto- cambiata da lui. Inizia così il conflitto book. Il romanzo presenta argomenti ria di Maria, una diciannovenne co- interiore della protagonista, che si attuali, anche se ambientati in stretta a diventare suora di clausura racconta ai lettori tramite delle let- un’epoca diversa dalla nostra, come per ragioni familiari. tere inviate ad una sua amica, Ma- il rapporto tra matrigna e figliastra e Tornata dalla sua famiglia, per un rianna. quello tra due innamorati. breve periodo a causa di un’epide- La matrigna della ragazza si ac- Quindi, siamo così sicuri che il mes- mia di colera, conosce Nino, un suo corge del tormento della figliastra e saggio di Verga sia del tutto estra- vicino di casa di cui scopre di essere fa in modo che torni in convento il neo ai giorni nostri? innamorata, e successivamente ri- prima possibile. Giovanna Montefusco III AL 21 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 22 Cultura Matera: sulle pietre si legge il sapere 22 Matera sarà la Capitale Euro- partecipazione dei cittadini, del Sud, è viva, c’è un’energia diffondere a tutta l’Europa. pea della Cultura 2019. una solida base economica, che vibra, un bel sorriso sui Importante ricordare che ha Di origine antichissima questa per un totale di 50 milioni di volti della gente, un’energia “stracciato” Lecce in questo città, prima greca e poi ro- euro, un’impostazione che non troveremo mai, pur- inusuale derby. Due città del mana con il nome Civita, sul aperta al futuro, e a testimo- troppo, in quelli che defini- Sud che si contendono un ti- cui perimetro si sviluppò la niare ciò lo slogan scelto per la scono tutto questo “terronia”. tolo. Non pensate che sta città medievale, mantiene e sua candidatura è “Open Fu- Tutta Matera (non solo i Sassi, forse iniziando così la rinascita tutt’oggi intatto il suo fascino. ture”. la città di pietra), è Materia che del Sud, per troppo tempo la- Perché, da città di un Meri- Finalmente è tornata a essere si fa arte, povertà che diventa sciato a morire, schiacciato dal dione abbandonato al suo de- un luogo bellissimo! E' una ricchezza e bellezza, disagio Nord? stino da tanti anni, a Capitale città che ha vissuto momenti che si trasforma in opportunità. In bocca al lupo! Europea nel 2019? Una buona difficili, ma che ha saputo rial- Questo è il messaggio che, se Paola di Nunzio V ASU governance, costituita dalla zarsi. Matera, come altre città saprà ben valorizzare, potrà Arianna Chiarini IV ASU Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 23 Attualità La mafia non si può sconfiggere « Cosa Nostra è da un lato fu Antonio Vullo. I cambiamenti della mafia che Ottanta e l'inizio degli anni contro lo Stato e dall'altro è Ma questo fu soltanto l’inizio Totò Riina ha fatto notare Novanta, diventarono il brac- dentro e con lo Stato, attra- di una guerra che tutt’oggi sono vari. Un tempo la mafia cio armato della "Stidda", l'or- verso i rapporti esterni con continua facendo registrare non “toccava” la famiglia per ganizzazione criminale nata suoi rappresentanti nella so- delitti di ogni genere. far del male a un pentito, uc- da una costola di Cosa No- cietà e nelle istituzioni. » Pie- Uno dei più grandi capi di cidevano il diretto interes- stra e diventata in pochissimo tro quest’organizzazione fu Sal- sato, l’ tempo la "padrona" della Nazionale antimafia. Grasso, Procuratore vatore Riina, arrestato il 15 “incattivimento” dei ragazzi, parte meridionale dell'isola Cos’è realmente la mafia? E gennaio 1993. per far del male “si tocca” la grazie al traffico di droga, alle ora con come è cambiata negli anni? Riina, che, oltre ad avere famiglia. estorsioni e alle esecuzioni Partiamo dalla morte di Gio- contatti politici, complottava La Sicilia è una regione piena spietate, sullo sfondo di una vanni Falcone e di Paolo Bor- per compiere ritorsioni verso di vitalità, ma, come tutti Sicilia quasi da girone infer- sellino. la giustizia, fu arrestato in- sanno, una mela rossa e ma- nale. Giovanni Falcone è morto il sieme ad un altro capo ma- tura dentro può essere mar- Un posto bellissimo rovinato 23 maggio 1992 in un inci- fioso, cia o con qualche verme. da atrocità commesse da per- dente stradale, causato da (entrambi oggi condannati In Sicilia erano tutti ragazzini. sone senza coscienza, di- Mariano Agate una bomba posizionata sotto all’ergastolo). Tutti tra i tredici e i sedici gnità, persone che sanno la sua macchina da Giovanni Riina, però, continua il suo la- anni. Tutti o quasi cresciuti in solo cosa sono il potere e la Brusca che, con più di 150 voro di boss anche da dietro ambienti malavitosi. Tutti con vendetta. morti alle spalle, rilascia una le sbarre, mentre suo figlio, un destino già segnato. Tutti dichiarazione scritta per il Giuseppe Riina, afferma di avrebbero dovuto sedere an- libro Ho ucciso Giovanni Fal- essere orgoglioso del co- cora tra i banchi di scuola cone: gnome che porta e fiero di e, invece, tra la « Ho ucciso Giovanni Fal- suo padre Totò. fine cone. Ma non era la prima Qualche tempo fa Salvatore anni volta: avevo già adoperato Riina ha rilasciato un’ intervi- l'autobomba per uccidere il sta che ha lasciato molti per- giudice Rocco Chinnici e gli plessi: uomini della sua scorta. Sono «Voi vi preoccupate di me responsabile del sequestro e 83enne che ormai mi della morte del piccolo Giu- posso solo essere seppe Di Matteo, che aveva ammorbidito, senza tredici anni quando fu rapito e capire che la vera quindici quando fu ammaz- guerra zato. Ho commesso e ordi- quando io mo- nato rirò, personalmente oltre avverrà molti ra- centocinquanta delitti. Ancora gazzi oggi non riesco a ricordare uccideranno tra si tutti, uno per uno, i nomi di di loro per pren- quelli che ho ucciso. Molti, dere più di cento, di sicuro meno di posto e, ammet- il mio duecento. » tiamolo, i giovani E ricordiamo anche Paolo sono più brutali e Borsellino, morto a distanza freddi di uno sulla di 57 giorni, il 19 luglio 1992, soglia della morte, per via di un'altra bomba fatta mettevi in testa che la esplodere a distanza, in una mafia non si può scon- strage in cui l’unico superstite figgere, si può rallentare» degli Noemi Dominante I BL Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 24 Attualità Les jours sont perdus ” Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà allora popolato da una generazione di idioti.” A. Einstein ‹Una sera ho intravisto una comitiva di 4 ragazzi che passeggiavano al parco; un nor- Gli stereotipi male gruppo di innocenti ragazzini. E da ragazzini si divertivano. Ma era come un divertimento a singhiozzi perché, tra una risata e l’altra, un “messaggio”, una foto, o una “App” interferivano nella conversazione, bloccandola; una volta risposto, si poteva ricomin- Etichettiamo come stereotipato un luogo, un oggetto o persino un modello ciare il discorso oramai privo di energia. Fino di persona che troviamo quasi fatto con lo stampino. a che, ad un certo punto, ho visto tutti e quat- C’è da dire, però, che senza gli stereotipi ci sentiremmo quasi persi e non tro i ragazzi che stavano taciturni, seduti su riusciremmo a identificarci. Basti pensare a come il pronunciare il nome di una panchina con lo sguardo fisso sullo una nazionalità ci evochi immagini ben precise; ad esempio, immaginiamo i schermo del proprio smartphone. I loro volti il- tedeschi come persone con pelle, capelli ed occhi chiari e gli americani come luminati dalla luce stordente di quegli aggeggi sovrappeso o addirittura obesi. erano come privi di ogni senso umano; qual- Inoltre, grazie agli stereotipi sappiamo come comportarci in determinate cir- che volta sbuffavano, giusto per un istante, costanze che possono presentarsi durante la nostra vita. Come la tecnologia come per aver visto qualcosa di divertente, che, se usata in modo ragionevole, ci semplifica la ricerca e la condivisione poi, di nuovo il silenzio. Me ne sono, quindi, d’informazioni, gli stereotipi possono essere utili, ma possono anche dan- andato perché mi stavo sentendo uno schi- neggiare le persone che li considerano come modelli da imitare. foso stalker che fissava dei ragazzini da più di Le nuove generazioni sono sempre più insicure di loro stesse, colpa anche un’ora. dei programmi televisivi e dei social network. Una volta che i giovani adottano Ma… in nome di Dio, che razza di giovani uno stereotipo, questo si annida nelle loro menti come un tarlo, spingendoli sono questi?!› ad assomigliare sempre di più a lui, facendo loro sfiorare anche l’inimmagi- Questa è la testimonianza di un ragazzo resi- nabile. Ovviamente gli stereotipi non sono solamente culturali ma anche ca- dente a Lanciano, che ritiene di essere tor- ratteriali ed estetici, poiché i gusti, sia nell’ambito della moda sia nell’ambito mentato dal “degrado del mondo”, così tanto scolastico, determinano l’appartenenza ad un certo gruppo di persone. da “diventare Esempi pratici si possono trovare dappertutto nel nostro mondo: il problema un vero e proprio monoma- niaco”. L .C., un ragazzo trasandato con un in- del proprio aspetto fisico, dell’orientamento sessuale e anche della propria solito posizione sulla cartina geografica e quindi il presunto conseguente divario comportamento, ha convinto la redazione ad approfondire la questione. tra nord e sud e tra oriente e occidente. Lo stereotipo più comune e più “fa- La nostra società sta pian piano cambiando e moso” è quello della ragazza perfetta, senza un minimo cenno di grasso su- il morale degli individui è per la maggior parte perfluo – che non sempre è negativo, anzi ! – e con delle proporzioni che basso. farebbero invidia all’uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci. Molto probabil- Ma siamo più precisi: l’ultimo tasso di suicidio mente i disturbi alimentari – gravi o non – e l’autolesionismo sono stretta- registrato in Italia è stato del 6,7‰, ma oggi mente correlati a questo determinato stereotipo, quasi come se fossero un non si sa. Si sa solo che è in aumento, soprat- loro effetto collaterale (della serie “Magro è bello”) tutto per le persone sensibili: vivono soppor- E, ovviamente, chi non ha mai sentito parlare di omofobia? O di razzismo? tando una vita che diventa sempre più vacua, Gli stereotipi popolano la nostra società, rosicchiando tutto ciò che c’è di con un atteggiamento ozioso, e si sa che, con- buono in essa, come un tarlo fa con il legno. tinuando a vivere così, un giorno si raggiun- Quindi, possiamo dire che gli stereotipi diventano “cattivi” quando si conso- gerà un’esasperazione dovuta alla consapevolezza di come essa sia così esan- lidano come pregiudizi e, alla fine, i pregiudizi non sono altro che spia d’ignoranza. Astrid Arrizza gue, noiosa. Leonardo Cotellessa V BES 24 Stereotipo. E’ il nucleo della nuova società e anche il nostro “tallone d’Achille”. Ylenia Di Biase I BL Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 25 Attualità Cos’è l’Inferno? Diceva Calvino: “L’inferno dei luogo in cui donne e bambini viventi non è qualcosa che ci vengono maltrattati senza un sarà; ce n’è già uno, è quello perché; è un luogo in cui le ra- che è già qui, che abitiamo tutti gazze vengono stuprate; è un i giorni, che formiamo stando luogo in cui i bambini muoiono insieme. Due modi ci sono per di fame mentre, davanti ai loro non soffrirne. Il primo riesce fa- occhi,ci sono persone che il cile a molti: accettare l’inferno cibo lo buttano; è un luogo in e diventarne parte fino al punto cui i tumori e le malattie letali di non vederlo più. Il secondo è sono più diffuse della varicella Pace. sia giusto e cosa sbagliato, fino più rischioso ed esige atten- o degli orecchioni; è un luogo L’inferno è quel luogo che tutti al punto di sopravvivere e non zione e apprendimento conti- in cui professare il proprio noi, comunemente, chiamiamo più vivere. nui: saper credo politico o religioso è di- Mondo. Un altro modo è quello di riu- riconoscere chi e che cosa, in ventato impossibile per paura Se il Mondo è inferno, quindi, scire a trovare, in questo in- mezzo all’inferno, non è in- di essere discriminati e maltrat- non bisogna vedere il male ferno degli uomini, gli elementi ferno, e farlo durare, e dargli tati; è un luogo in cui gli attac- come una forza superiore ed positivi per i quali lottare e da spazio.” chi terroristici e le guerre hanno ultraterrena, ma più semplice- cui partire per cambiare in me- L’inferno non è, come soste- il sopravvento; è quel luogo in mente, considerare che il male glio tutto ciò che ci circonda, neva Dante, un luogo in cui cui due persone di colore di è negli uomini stessi. analizzando ogni singola cosa vengono puniti i peccati com- pelle differente o di etnia di- Per Calvino, come anche per positiva e facendola fruttare nel messi in vita, ma l’inferno è un versa verrebbero visti male altri, i modi per non soffrire in tempo, dandole spazio nel luogo in cui due persone dello dalla società se decidessero di questo inferno degli uomini Mondo. stesso sesso non possono vi- sposarsi; è un luogo in cui Cri- sono due: essere presenti pas- È questo l’obiettivo che do- vere la loro storia d’amore stiani e Musulmani nascono sivamente, accettando, quindi, vremmo avere noi giovani: im- come persone normali per nemici e si dichiarano continue che sia inferno, senza provare pedire che l’inferno prevalga paura di essere giudicate o pic- guerre definite “sante” in nome a ribellarsi per migliorare il attraverso le piccole cose che chiate; è un luogo in cui le di Dio o di Allah, quando, qual- Mondo, fino al punto di consi- caratterizzano il nostro quoti- donne vengono considerate in- siasi Dio, l’unica cosa che vor- derare tutto normale, fino al diano. feriori rispetto agli uomini; è un rebbe per i propri figli è la punto di non capire più cosa cercare e Se ne sente parlare sempre più spesso, ma cos’è il selfie? Qual è il significato della nuova mania che impazza tra i vip Federica Amoroso III AL Selfie : che mania! e la gente comune? La traduzione lette- esprimere chi si è o come ci si sente, con un gruppo di scout dopo la messa in rale di selfie dall’inglese è “autoscatto”: bensì per raccontare agli altri con chi si Vaticano. Avranno forse utilizzato l’ha- in realtà si tratta della moda del mo- è, dove ci si trova e cosa si sta facendo. shtag #selfieconpapafrancesco? Ma, mento, ovvero l’abitudine di scattarsi Ma come si fa il selfie? Semplicemente udite udite, sui social impazza un nuovo una foto con il proprio cellulare nelle si- si impugna il proprio cellulare e ci si fenomeno, una sorta di evoluzione del tuazioni più strane. Non c’è dubbio: sel- scatta una foto. selfie , il belfie. Questo fenomeno è stato fie è decisamente la parola dell’anno, un Ma non solo, impazza anche la moda lanciato da Kim Kardashian, una show- modo per essere cool. Postare selfie sui del bastone per i selfie, un’asta che ti girl statunitense, innamorata così tanto social network è quasi il nuovo sistema permette di ottenere un’inquadratura mi- del suo lato B da immortalarlo in una per affermare la propria esistenza, per gliore, se si vuole anche a figura intera. serie di autoscatti. Non possiamo che la- dire al mondo “ci sono anch’io!”. Alcuni Come detto precedentemente, ormai sciarvi con una domanda: “#mortedel- associano il selfie ad un disturbo men- questo fenomeno ha contagiato tutti, selfie #nascitadelbelfie? tale, quasi ad un’ossessione. Nessun di- perfino le alte sfere celesti. Papa Fran- Paola Di Nunzio V ASU sturbo mentale, ragazzi! Non lo si fa per cesco, infatti, si è lasciato immortalare Arianna Chiarina IV ASU 25 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 26 Pianeta giovani Le maschere del tempo libero! Quanto tempo ritieni “tuo”? Molti giovani tra i 14 e i resistenza fisica per mi- 19 anni hanno diversi gliorare interessi tra cui social aspetto fisico. “Voglio network, dimagrire!”, è ormai il sport, mu- proprio sica. motto di molte ragazze In particolare, i ragazzi che, frequentando la trascorrono palestra, il loro cercano di tempo alla scoperta del perdere peso, ma in re- misterioso mondo dei altà si creano ma- social network. Pos- schere dietro le quali siamo affermare che nascondono la loro in- essi ormai sono i nuovi sicurezza, mezzi comunica- anche di apparire alla zione, ma rappresen- pari dei ragazzi. E’ di- di cercando tano per le nuove generazioni più spazio alla propria cul- impegni da rispettare, e pre- minuita la percentuale di ra- anche momenti di svago, gra- tura: preferiscono fare volon- ferendo il “piacere”, il tempo gazze che si dedica allo zie ai quali manifestare la tariato (13%), frequentare libero che viene impiegato sport perché porta a nuove propria personalità. Si pubbli- biblioteche (16%) , parteci- secondo i propri interessi. amicizie e amori. cano foto per ricevere i cosid- pare a concerti e andare al ci- Perché i giovani non sono Chi di noi non ha mai sentito detti “like”, per stupire gli altri, nema motivati ad immettersi nel una canzone per poi riascol- ma questo può rilevarsi molto ragazzi , che, a loro volta, mondo tarla più e più volte? Quanti banale e molti adolescenti hanno interessi relativi a hanno sogni? ragazzi pensano uscite libere con amici (94%; La maggior parte dei ragazzi tempo indefinito con un paio luoghi preferiti: paninoteche, ha solo paura di questo di cuffiette e la propria play- Sui social network si tende ad birrerie, pub, pizzerie) o pre- mondo, che appare brutale e list? Molti la “usano” come ri- essere diretti e democratici, feriscono passare del tempo tenebroso. Con l’esempio dei fugio o per manifestare anche di apparire più grandi rispetto alla loro età. 26 il (64%), rispetto ai del lavoro? Non si rinchiudono a perché le persone esprimono con le ragazze (56%). genitori, che dedicano la loro il proprio stato d’animo, altri liberamente le loro opinioni, Molti ragazzi danno più im- vita a garantire un futuro fe- come passatempo, ma la mu- ma si rischia di danneggiare portanza ai loro interessi in- lice e senza rischi ai figli, si sica può esprimere i senti- l’autostima dei ragazzi, poi- vece che iniziare a immettersi sono accorti che, crescendo, menti più profondi che un ché vengono giudicati e “in- nel mondo del lavoro, contri- avranno poco tempo libero in ragazzo non riuscirebbe a sultati” per le loro idee. buendo alle spese in famiglia, quanto aumenteranno i do- manifestare. Tante sono le ra- Proviamo a non fondere fan- preferendo sperperare il de- veri, le responsabilità, gli im- gazze che sono state conqui- tasia (social network) e realtà naro guadagnato dai genitori pegni presi. state con una canzone che (vita quotidiana), cercando di con sacrificio. “La palestra è l’idolo dei ra- ha segnato un pezzo della dare più valore a noi stessi e Inoltre molti giovani si limi- gazzi”: una grande percen- loro vita. alla vita realmente vissuta. tano a dedicarsi a ciò che ri- tuale si Stefania Grazioso III AL Le ragazze tendono a dare specchia le loro passioni dedica giornalmente a uno Erika Basso II EL senza tenere in considera- sfrenato esercizio fisico. Molti zione l’antico dei adolescenti proverbio preferiscono il nuoto, il calcio “Prima il dovere e poi il pia- e il basket, ma alcuni fre- cere”, trascurando il “dovere”, quentano la palestra con lo ovvero le responsabilità e gli scopo di aumentare la propria Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 27 Pianeta giovani Il Biberon per bambini troppo grandi Come siamo noi? Gli atteggiamenti contano? Ehi tu! Sì, proprio tu che stai lì a doman- comportarvi come adolescenti della vo- questi “divertimenti” senza obiettare nulla darti: “Chi sono?” stra età; bisogna saper aspettare il perché, nella maggior parte dei casi, tempo, e, soprattutto, apprezzarlo e ca- sono assenti, o per il lavoro o per altri terò. Sei un adolescente, nella fase più Non è facile dare una risposta, ma ten- pirlo. motivi. In altre circostanze è la possibilità lunga e faticosa della tua vita. Stop! Secondo delle statistiche, sempre più di avere tutto che spinge i ragazzi verso Sei grande abbastanza per fare determi- adolescenti tra i 12 e i 19 anni fanno queste strade perché, essendo acconten- nate cose, per scegliere la compagnia da esperienza della droga e dell’alcool. Ma tati in ogni cosa, non provano gusto in frequentare o la maglietta da indossare, è proprio necessario intossicare il proprio nulla e si buttano su questa tipologia di ma… i tuoi genitori? Senti sempre il biso- corpo di queste sostanze per seguire una svago. gno di tornare a casa. moda e sentirsi più grandi? Senza con- Il tutto è aggravato dal fatto che sempre Sei rinchiuso nei tuoi pensieri e non riesci tare che esse provocano gravi danni e più genitori si limitano ad un ascolto “su- a parlarne con nessuno, in te si alternano problemi alla salute e immettono un perficiale”, quando, invece, dovrebbero attimi di ribellione e di dispiaceri nascosti, quantitativo enorme di soldi sporchi nelle parlare con i propri figli, e non si soffer- che riesci a “distruggere” con la musica. tasche della malavita (nel caso della mano sui bisogni effettivi di essi, spesso Eh già! La maggior parte dei ragazzi non droga). non donando loro molto affetto. crede più ai valori affettivi, al dialogo. Una parte della colpa è da dare anche ai Stefania Grazioso Sono egoisti, pensano solo a loro, senza genitori che lasciano che i figli si diano a Giovanna Montefusco III AL riconoscere i sacrifici dei genitori e le loro continue attenzioni e premure. Noi siamo il cambiamento, dobbiamo essere in grado di riconoscere il vero valore della vita e saperlo affrontare. Cosa ci ferma? La paura di crescere e di diventare adulti. Evadere dalla realtà, rifugiarsi nella musica Nella nostra età possiamo divertirci con Una passione che accomuna tutti i giovani di qualunque nazione? La musica. tutti i mezzi a nostra disposizione, ma bi- Ormai è diventata parte fondamentale della vita quotidiana ed è abituale trovare sogna capire quand’è il momento di ragazzi e ragazze che “vivono” con gli auricolari nelle orecchie. smettere. La musica ha invaso il mondo contemporaneo e, in qualche modo, lo ha reso mi- Partiamo dal presupposto che qui, in Ita- gliore, per lo meno per tanti adolescenti che, per “evadere” dalla vita reale, si ri- lia, non troveremo lavoro, ma non vo- fugiano in una realtà alternativa. gliamo lasciare i nostri genitori. Inoltre, Molti si ritrovano nei testi di canzoni che sentono proprie, come se fossero scritte trascuriamo la scuola senza considerare per loro. Parole che rimangono impresse nella loro mente, parole che rispec- che la scuola non serve solo per darci un chiano i sentimenti di chi le ascolta, parole di chi ti capisce senza averti cono- “pezzo di carta”, ma è un percorso fon- sciuto. Le canzoni possono esprimere diverse emozioni, dalle più gioiose e damentale per diventare ADULTI, per co- piacevoli alle più tristi e disilluse. Ma anche i temi trattati sono dei più svariati, noscere, imparare e crescere. dalla vita quotidiana ad un singolo evento che ha segnato la vita dell’autore, ma A volte non serve sentirsi grandi se poi anche il rapporto tra due persone oppure l’allontanamento tra di loro. Il sentimento cerchiamo coccole, protezione, soste- dominante è principalmente l’amore, argomento della maggior parte dei generi gno; non serve sentirsi grandi per fare musicali, che attira un gran numero di ragazzi e ragazze innamorati. colpo su qualcuno o per essere apprez- Differenti, inoltre, sono i diversi generi: pop, rock, punk, hip hop, rap… e molti zati da un gruppo. Essere diversi è bello, altri. Ovviamente non tutti amano gli stessi generi perché è difficile “ritrovarsi” in solo così riusciremo a dare una tonalità uno che non emozioni specifiche e uniche. a questo mondo. Ognuno è speciale a La musica ha subito variazioni nel corso della storia, è nata come bisogno di ri- modo suo e non deve seguire nessuno. velare concetti indicibili a parole e continua ad affascinare intere generazioni. Ragazzi, siate più voi stessi, non cre- Francesca De Donato diate di essere grandi, ma cercate di Giulia Ranieri ICL 27 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 28 Pianeta giovani Essere adolescenti… che fatica! Le sigarette da nascondere, le corse ragazzi non hanno più uno stile proprio e nunciare i fatti che accadono ogni giorno. sotto la pioggia, le risate, i pianti per seguono sempre la massa per paura di Questo li porta anche a non andare più a amore, le litigate con gli amici, gli ab- essere giudicati e, di conseguenza, emar- scuola e, soprattutto, ad avere problemi bracci, i sorrisi, i selfie, il motorino, l’auto- ginati. Si ha paura di non avere più amici alimentari: la bulimia o l’anoressia. Tutto bus perso, la scuola e le mille emozioni. da cui essere amati per quello che si è ve- ciò accade perché i ragazzi “violentati” Gli anni più belli della nostra vita : questa ramente. Spesso capita che i ragazzi, che non hanno più il controllo del loro corpo e è l’adolescenza secondo i giovani. seguono il proprio stile senza seguire tendono a mangiare più del dovuto, per Essere adolescenti per la maggior parte quello degli altri, sono davvero emarginati poi rigurgitare tutto, oppure a non assu- delle persone è soprattutto vivere un pe- da tutti quelli che li circondano. Iniziano a mere abbastanza cibo per soddisfare i bi- riodo di “sfogo” e fare nuove esperienze. soffrire di depressione allontanandosi da sogni di ogni giorno. In questo modo il Le principali o le più discusse sono il tutto per rifugiarsi in un mondo tutto loro. corpo non ha più energia sufficiente, si in- fumo, le droghe (leggere e pesanti) e l’al- La depressione porta anche alla morte debolisce fino allo svenimento o, nei casi col, a cui si ricorre sia per divertimento sia soprattutto con il suicidio (700.000 mila estremi, alla morte. per cercare di dimenticare i problemi tipici adolescenti all’anno nel mondo occiden- Questa sicuramente è una fase critica di quest’età, come l’imporsi per difendere tale e “avanzato” muoiono in questa ma- della vita di ogni essere umano, ma, per le proprie idee, anche contro le persone niera). viverla con sicurezza, libertà e, soprat- più care come i propri genitori, in modo Un’altra causa del suicidio è anche il bul- tutto, in modo felice, si deve far affida- ostinato e “menefreghista”. Un altro mo- lismo; infatti, i ragazzi emarginati che non mento sugli affetti famigliari, su amici tivo che spinge i ragazzi a far uso di que- seguono l’omologazione, vengono presi sinceri e, in modo particolare, bisogna ste credere in se stessi e in quello che si fa. l’omologazione. di mira in modo violento e manesco. La L’omologazione è uno dei problemi prin- sostanze è maggior parte delle vittime non ha il co- Campana Mariaserena cipali che affligge gli adolescenti. Infatti, i raggio di parlarne con i genitori o di de- Di Rico Rosanna I AL Il mio “amico” Televisore La vita di un bambino viene completamente stravolta quando inizia a guardare la 28 Fin quanto può essere influenzata la mente dai programmi televisivi? televisione. Essa gli permette all’86% che non ha limiti ri- di immergersi in un mondo guardo ai programmi che può “finto” nel quale tutto è possi- vedere. Ciò è causato dalle bile e i confini con la realtà dinamiche familiari che inter- sono labili e incerti. feriscono con la vita del gio- Il fenomeno si fa ancora più vane, per pigrizia o per noia. preoccupante La televisione porta a far tra- se conside- riamo il mondo giovanile. scurare sempre più lo sport, Oltre il 55% dei giovani passa le amicizie e la vita sociale; si più di tre ore al giorno davanti guarda sempre più il televi- al trascurando sore come una sorta di amico tutto quello che il “Mondo o compagno con cui si pensa televisore, esterno” ha da offrire. Inoltre, anche i genitori sono colpe- con interesse? di poter scacciare la solitu- la maggior parte dei pro- voli di questo fenomeno? Solo il 14% dei ragazzi viene dine, ottenendo però l’effetto grammi che essi guardano é Quanta attenzione prestano controllato dai propri genitori opposto a quello desiderato. diseducativa e ripetitiva. Ma è ai propri figli e ai programmi quando guarda la televisione, solo colpa dei ragazzi, o che questi ultimi guardano pochissimo in confronto Ylenia Di Biase Astrid Arrizza I BL Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 29 Pianeta giovani Italia’s got talent 2015 Tutte le anticipazioni sul talent show che presenterà a livello nazionale i nuovi talenti d’Italia La sesta edizione del tanto gramma e posso assicurare ha sicuramente fatta crescere blico, tanto meno davanti a atteso talent show verrà con- che non era affatto semplice e maturare, mi ha fatto capire dei giudici. Mi auguro di poter dotta da Vanessa Incontrada gestire la tensione, l’ansia e quanto siano importanti la proseguire in questa avven- e andrà in onda su Sky Uno l’agitazione. Tremare era ine- preparazione e la determina- tura, anche prendendo strade (o su Cielo) dal 12 Marzo al vitabile, mantenere la calma zione. La mia famiglia era lì a diverse. Continuerò a miglio- 14 Maggio 2015. Ci saranno e essere ottimisti era quasi supportarmi e incoraggiarmi. rare e a coltivare le mie pas- varie novità tra cui le audi- impossibile. Sono soddisfatta Non avrei mai immaginato di sioni e il mio talento, senza zioni che avranno luogo nei del percorso che ho intra- poter trovare il coraggio di perdere mai la speranza. teatri d’Italia nelle città di preso, questa esperienza mi esibirmi davanti a un pub- Marie Christine Mubake II BL Roma, Avellino, Torino e Vicenza, il cambiamento della temuta giuria composta da un cast stellare, l’istrionico Claudio Bisio, l’esplosiva Luciana Litizzetto, la magnifica Nina Il telefonino nelle nostre vite Giovani del “de titta”, cosa fareste senza i vostri smartphone? Zilli e lo youtuber e nuovo Ci si chiede di essere schietti e noi lo sa- così vostro. Ritrovate quei valori di cui volto delle Iene, Frank Ma- remo. tanto si parla e non date ragione a quelle tano. Per superare le varie State tutto il giorno con i vostri telefoni e, persone che vi definiscono una genera- prove, si avrà bisogno di al- magari, non prestate attenzione ad un zione ‘morta’. Fate sentire la vostra voce meno tre sì su quattro. Assi- amico che ha bisogno o ad un professore perché sappiamo bene che volete avere steremo che spiega. Pensate un po’: come vi sen- anche voi un posto nel mondo, un posto in a esibizioni emozionanti, vedremo la ten- tireste al loro cui, senza ano- sione negli occhi dei concor- posto? Sap- nimi e senza renti, il verdetto dei giudici e i piamo che vi nascondersi divertenti fuori onda ed inter- considerate un dietro viste in cui conosceremo me- po’ messi da s c h e r m o , uno glio i concorrenti. A migliaia si parte e non avrete la possi- sono presentati all’Auditorium ascoltati, ma bilità di espri- della Conciliazione di Roma e trattare gli altri mere la vostra al Teatro “Carlo Gesualdo” di in questo modo opinione. Avellino, all’Auditorium “Gio- non vi farà di biamo la vostra sentire età anche noi e Ab- vanni Agnelli” e al Teatro Co- certo munale di Vicenza. Si sono meglio. Cam- sappiamo che esibiti talenti di ogni età, ge- biate e seguite non è poi così nere e nazionalità con l’unico la moda, ma dove sono finiti i vostri ideali, facile come si pensa, ma noi siamo il fu- obiettivo: dimostrare le pro- i vostri pensieri e i vostri valori? Su cosa si turo e non possiamo permetterci di essere vincere. basa la vostra vita? Quella per il telefono spenti, non possiamo lasciare che questo L’obiettivo dei giudici è, in- prie capacità e e tutte le sue applicazioni sta diventando mondo multimediale, in cui il dialogo non vece, quello di scoprire il un vera e propria dipendenza. Provate, per è più partecipe nelle vite degli esseri “vero talento”. un momento, ad alzare le teste dagli umani, ci divori: dobbiamo ribellarci a tutta Anch’io ho partecipato (in- schermi: vi sentirete più vivi e più liberi e questa uniformità. sieme al gruppo di cui faccio magari, chissà, riuscirete a sentirvi anche Di Rico Rosanna parte, i Joel) a questo pro- parte di questo mondo che non sentite poi Falcone Laura I AL 29 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 30 Pianeta giovani “Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita” Il diciottesimo anno d’età, così vivace- un mondo stereotipato? mente atteso, avidamente bramato, La nebbia fitta dell’insicurezza è din- s’abbate con un’inverosimile rapidità, nanzi a me, il futuro tetro e fumoso che scuotendo visibilmente l’animo d’un gio- profuma d’angoscia è lì a pochi passi. E vane adolescente. sono brutalmente sofferente quando Ed è così che mi son trovato, scaraven- sento ragazzi dire: «Io andrò all’ univer- tato brutalmente nell’ordinarietà che ca- sità, farò il magistrato, avrò due figli, una ratterizza il mondo adulto, con la casa in città ed una in campagna e viag- realizzazione d’esser considerato ma- gerò per il mondo». Mentre io resto lì turo, con la consapevolezza della con la bocca dell’anima spalancata, sgo- “RESPONSABILITA’ “. mentato fortemente dalla caparbia sicu- Precedentemente così distante, la sen- rezza di questi giovani uomini che sanno tivo lievemente pronunciata da padri già cosa vogliono e si gettano a capo- rabbiosi, era per me un qualcosa fitto, mordendo e ringhiando, ottenendo d’estremamente lontano e, noncurante, quello che si erano precedentemente mi lasciavo attraversare interamente da proposti d’ottenere. questa eccessivamente citata “respon- Ed io? Afflitto, continuo a non capire, sabilità”. continuo a scontrarmi con mio padre e Com’è possibile allora, che quella la sua ideologia conservatrice e tradizio- stessa parola, d’una completa insignifi- nalista, continuo la mia infinita ricerca, canza per me, sia ora così orribilmente continuo a passar le notti nei bar della spaventosa, così inevitabilmente terri- perdizione, con occhiaie violacee di per- bile da riuscire a gettarmi in uno stato sé, è inevitabilmente necessaria, poiché sonalità accomunate da una potente e febbrile che sembra ora incurabile? la mia probabilmente ingenua convin- vorace alienazione, che stan lì nel so- Responsabilità! 30 zione è che ognuno di noi cova in sé la vrannaturale buio notturno aspettando sponsabilità! Responsabilità! Responsa- Responsabilità! Re- bellezza della sua particolare anima. qualcosa, ricercando qualcosa, mentre bilità! Responsabilità! E probabilmente “P. Nizan” aveva ra- incessantemente cadono mattoni dai Trapela come un fiume in piena dalla gione, evidenziando la sconvolgente tur- grattaceli della lucidità! bocca di mio padre che sta lì con l’indice bolenza di questi anni di transizione, di E ciò che è più terribile è la mancanza puntato a giudicare, e sembra sputar passaggio dalla totale fanciullezza e di magnanimità, la mancanza d’educa- odio, noncurante della mia sensibilità; spensieratezza alla costellazione della zione ed io che sono un sognatore perdi- problematiche della via lattea della ma- d’animo che è stata accantonata barba- giorno, incapace d’eccellere in qualcosa, turità: «Avevo vent'anni. Non permetterò ramente, gettata via negli abissi oscuri un comune ragazzo timoroso della vita, a nessuno di dire che questa è la più dell’egoismo più sfrenato, nell’ardua alla magnanimità, la bontà scaraventato in un vortice d’oblio ases- bella età della vita.» lotta alla realizzazione personale, lotta suato che tenta di trovar un’uscita, in- E perché questa transizione deve es- insensibilmente obbrobriosa che così cessantemente sere effettiva, completata definitiva- amaramente mi rattrista. qualcosa d’indefinito… vado sperimen- mente? Perché entrare nell’orrenda (Il mio non vuole essere un canto di pro- tando, abusando, bevendo, ingoiando, visione del mondo, nell’eccessivo e sfre- testa, con il quale svariate personalità alla ricerca d’un masticando, fumando, gemendo, ulu- nato mitragliatore dell’egoismo che hanno denunciato la bassezza e l’infi- lando, piangendo lacrime di sofferenza sputa pallottole di mediocrità e prepo- mità sociale del nostro tempo, ma, sem- interna e gridando, isterico, solitudine ed tente sofferenza? plicemente il punto di vista di un giovane incomprensione. E perché un lavoro, perché una famiglia, ragazzo, inassimilato al mondo, un co- Questa ricerca continua, energicamente perché andare in chiesa, perché avere mune ragazzo, forse un po’ sopra le distruttiva, questa ricerca imprevedibile, una monovolume, perché l’omologa- righe). questa spirituale ed emotiva ricerca di zione, perché dovrei perire d’empietà in Fabiano Di Campli V AL Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:25 Pagina 31 Saluti e ringraziamenti Gambescia classi seconde De Nobile classi terze Giulia Alberico classi quarte Marisa Paolucci classi quinte A nome di tutto il corpo studente- e Franca Masciarelli, docenti; Ni- loro sapere e la loro passione al sco, vorrei salutare coloro che cola collaboratore servizio del liceo “C. de Titta”, ed Costantini, hanno raggiunto la fine del loro scolastico. Dopo decenni al ser- aver contribuito alla formazione percorso professionale: Alessan- vizio delle ragazze e dei ragazzi che dro Mariotti, Dirigente Scolastico; anche per loro il momento della hanno dell’istruzione, è giunto frequentato la nostra Maria Saveria Borrelli, Direttore pensione, un meritato riposo da scuola. dei Servizi Generali Amministra- passare in compagnia dei propri Auguriamo con affetto un grande tivi; Alfonso Silveri, assistente cari. in bocca al lupo per il futuro. amministrativo; Assunta Spadano Li ringraziamo per aver messo il Flavia Fioretti V BL 31 Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:25 Pagina 32 Saluti e ringraziamenti Ricordi di cinque anni di liceo “Quando l’ultimo giorno di scuola, dell’ultimo sterà loro un piacevole ricordo. Ricordo an- sogni per il futuro. anno di liceo, suona la campanella dell’ultima cora quando, in un caldo pomeriggio di fine E nonostante l’impegno, i sacrifici e le innu- ora, sei convinto che quello sia l’ultimo se- giugno, misi piede al ‘De Titta’ per la prima merevoli volte in cui ho pensato che non ve- condo della tua adolescenza.” volta (c’era l’incontro per le future prime in devo l’ora di finire il liceo, so già che mi Questa citazione è tratta da ‘Notte prima degli aula magna); a ripensarci mi sembra ieri e in- mancherà e non posso che essere grata a esami’che ognuno di noi ha visto almeno una vece sono passati ben cinque anni. Non so il questi cinque anni. Ho imparato a credere volta durante gli anni di liceo, e la pronuncia motivo, ma le prime cose che mi hanno col- sempre in me stessa, ad aprirmi di più con gli il protagonista, Luca Molinari, nelle prime bat- pita sono stati il cavallo di legno sul muro altri senza timori, a capire le altre persone e tute del film. delle scale e la barca a metà appesa al sof- questo anche grazie al ‘Laboteatro’, progetto Si raccontano le (dis)avventure di un gruppo fitto: quando mi capita di passarci non posso della nostra scuola da diversi anni, le cui ore di amici durante il periodo dei temutissimi far altro che guardare in alto e questi anni mi sono sempre delle vere e proprie lezioni di esami di stato fra feste, divertimento, studio scorrono tutti davanti, come un flashback. vita. Ogni attimo mi ha lasciato qualcosa, un e preoccupazione, ma alla fine la notte prima Quest’anno, il primo giorno di scuola, a pen- piccolo insegnamento e ne esco con un ba- degli esami li cambierà inaspettatamente: di- sarci bene, il mio ultimo primo giorno di gaglio in più. È stata una bella avventura in venteranno davvero adulti e della maturità re- scuola, mentre cercavo la mia classe, mi cui non sono mancati ostacoli, incompren- sono soffermata su quelle stesse scale e pro- sioni e brutte giornate –in fondo non ne esi- Di tutto al “de Titta” 2015 Dirigente Scolastico prof. Alessandro Mariotti Direttore S.G.A. Maria Saveria Borrelli Docenti della redazione De Fidelibus Nina Di Battista Rosamaria Martelli Maria Cristina Redazione studentesca Campana Mariaserena Di Rico Rosanna Falcone Laura Amoroso Federica Cinalli Denise Grazioso Stefania Montefusco Giovanna Sacco Carlotta Verì Ilaria Dominante Noemi Arrizza Astrid Di Biase Ylenia Mubake Marie Cristine Ferrante Italo Fioretti Flavia Di Paolo Aurora Pompeo Alessia De Donato Francesca Ranieri Giulia Fantini Francesca Saturno Chiara Mazzocchi Benedetta Basso Erika Cattafesta Ylenia Chiarini Arianna Di Nunzio Paola Cotellessa Leonardo 1 AL 1 AL 1 AL 3 AL 3 AL 3 AL 3 AL 3 AL 3 AL 1 BL 1 BL 1 BL 2 BL 2 BL 4 BL 1 CL 1 CL 1 CL 1 CL 5 CL 5 CL 2 EL 2 EL 2 EL 4 ASU 5 ASU 5 BES prio come cinque anni fa stavano salendo i stono di troppo facili in cui tutto va secondo i ragazzi di prima. Mi sono rivista in loro, me il nostri piani - ma se nella vita fosse ammessa primo giorno di liceo, un po’ spaesata per es- la teoria dell’eterno ritorno, dando così ra- sere entrata in un nuovo mondo da scoprire, gione a Nietzsche, rifarei questa scelta altre in cinque anni che sembravano un’eternità, e volte. Scelsi questa scuola principalmente quasi quasi invidiavo i più grandi che vi erano per due motivi: la possibilità di poter appro- già passati. A tredici, quattordici, anni si è fondire la conoscenza di tre lingue straniere chiamati a fare una scelta importante per il e la presenza di sole due ore settimanali di proprio futuro, il primo passo di una lunga matematica. Ritengo, però, che l’importante strada, senza poter sapere come andrà, se sia decidere ascoltando se stessi. E ora che sarà quella giusta e cosa ci riserverà il nuovo sono quasi alla fine mi sento di dare un con- cammino ed appena varcata la soglia della siglio, che diede una professoressa l’anno porta d’ingresso ci si sente grandi, liberi di scorso, a chi questo percorso lo aveva ap- esprimersi. In tanti dicono che sono proprio pena iniziato: “Siate sempre voi stessi e, se gli anni del liceo ad essere i più belli e fino a potete, cambiate il mondo!” quando non si arriva alla fine si fa anche un È stato un anno intenso e veloce rispetto ai po’ fatica a crederci. Sono un vortice di emo- precedenti. Ormai maggio sta per terminare zioni, da un lato stanchezza, ansia, preoccu- e porta con sé la fine del conto alla rovescia, pazione e dall’altra le amicizie nate tra i l’inizio di giugno e della maturità, sinonimo di banchi e le mura di scuola, le risate e le gior- voglia di libertà e nostalgia. nate condivise in classe. La scuola - una pic- Le giornate dei maturandi come me non sa- cola società - e i compagni - una grande ranno più scandite dalla campanella nella famiglia - grazie alle quali si impara a stare quale abbiamo riposto la maggior parte delle insieme, rispettandosi l’un l’altro. Si cresce e nostre speranze per le interrogazioni, i com- ci si prepara alla vita vera, alle responsabilità piti o per la semplice voglia di tornare a casa, nell’essere delle persone mature e, non a ma sarà la prima cosa che ci mancherà in- caso, per uscirne si deve passare per la “ma- sieme allo stridere del gesso sulla lavagna e turità”. Senza dubbio l’anno migliore è proprio all’odore di pulito la mattina, appena ne usci- il quinto, anche se all’inizio sembra una pas- remo per l’ultima volta. Mancherà anche a chi seggiata in salita e man mano che ci si avvi- ha difficoltà ad ammetterlo perché il quinto cina il traguardo somiglia sempre più ad un anno di liceo non lascia indifferente nessuno. girone infernale, ricco di bilanci, progetti e Chiara Saturno V CL