Di tutto al de Titta 2015hot!

Transcript

Di tutto al de Titta 2015hot!
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 1
D I T U T T O A L “D E T I T T A ”
2015
LICEO LINGUISTICO
LICEO ECONOMICO SOCIALE
LICEO DELLE SCIENZE UMANE
Giornale dell’Istituto “C. De Titta” – Lanciano, Piazza Martiri 6 Ottobre, 1 – Tel. 0872-713473 –713175 – Fax: 0872-714380 www.detitta.it - E-mail: [email protected]
La nostra buona scuola
#Bloodmoney#5^BSU#lottaallamafia#winner
Il “de Titta” premiato
dal presidente Mattarella
Servizio a pag. 4
27 gennaio:
Giorno della memoria
Servizio a pag. 20
Come uno Stage
può aprirci al Mondo
Servizio a pag. 14
ALL’INTERNO
L
Prime Pagine
pag. 2
Vita a scuola
pag. 5
La scuola si apre al Mondo
pag. 12
Stagioni
pag. 16
Cultura
pag. 18
Attualità
pag. 23
Pianeta giovani
pag. 26
Saluti e ringraziamenti
pag. 31
’anno scolastico 2014/15 è stato davvero speciale per i ragazzi della
5^B del Liceo delle Scienze Umane “C. de Titta”. Essi, infatti, grazie
alla realizzazione del video antimafia Blood money, hanno meritato
ben due importanti riconoscimenti a livello nazionale. A settembre, insieme
Continua a pag. 2
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 2
Prime pagine
#Bloodmoney#5^BSU#lottaallamafia#winner
agli alunni della classe 3^AES, autori di un
sensibilità, interesse e atten-
video sulla legalità economica, sono stati in-
zione ai temi della legalità,
vitati a Roma, alla tradizionale cerimonia di
della lotta alle mafie, della cit-
inaugurazione del nuovo anno scolastico
tadinanza attiva, della pace e
svoltasi nel Cortile d’Onore del Quirinale,
dell’intercultura e investendo le
alla presenza del Presidente della Repub-
proprie energie e le proprie ri-
blica e delle più alte cariche dello Stato. Alla
sorse per promuovere attività
cerimonia, trasmessa in diretta su Rai 1,
finalizzate ad educare i ragazzi
erano presenti circa tremila studenti prove-
ad essere cittadini attivi e con-
nienti da scuole di tutta Italia selezionate dal
sapevoli. Incontri con le forze
Ministero dell’Istruzione nell’ambito di un
dell’ordine, con magistrati, con
concorso per la realizzazione di progetti di-
testimoni e personaggi impe-
dattici creativi sui grandi temi della partecipremiate, Palazzo Madama, sede del Se-
profondimenti come cineforum, lettura di
vita della scuola, dell’educazione alla legalità
nato, e Palazzo Montecitorio, sede della Ca-
quotidiani, di saggi e di libri sono preziose
e alla cittadinanza attiva, dell’intercultura,
mera. Lo spot Blood money realizzato
occasioni per sensibilizzare i giovani al va-
dell’integrazione e delle pari opportunità.
nell’ambito del progetto “Educazione all’im-
lore della legalità e al rispetto delle regole
Una bella soddisfazione rientrare nella sele-
magine. Il cinema e la televisione”, è stato
che garantiscono la libertà di ognuno nella
zione dei cento progetti di significativo rilievo
particolarmente apprezzato dalla giuria in
società civile. Sicuramente la scuola svolge
scelti tra i 1315 arrivati! A febbraio alla
quanto “propone i temi della pace, dell’inte-
un ruolo decisivo nel diffondere ed affermare
5^BSU è arrivato il secondo prestigioso rico-
grazione razziale, del rispetto dell’ambiente
tra i giovani la cultura della legalità, neces-
noscimento da parte del Centro Studi Paolo
attraverso una base ritmica costante e coin-
saria per costruire una società di giustizia e
Borsellino che, in collaborazione con il
volgente”. Il Ministro Stefania Giannini ha
quindi fondata sul rispetto dei diritti umani,
MIUR, ha indetto la seconda edizione del
preceduto il momento della premiazione fa-
sull’uguaglianza, sulla solidarietà, sulla tolle-
concorso “Quel fresco profumo di libertà” per
cendo notare che la scuola non deve essere
ranza e il suo contributo alla lotta alle mafie
sensibilizzare gli studenti italiani sul tema
solo un momento di passiva acquisizione dei
appare, oggi, sempre più importante e ne-
della legalità e della lotta alla mafia. Blood
contenuti delle varie discipline, ma anche
cessario dal momento che, nonostante lo
money è stato premiato ex aequo con altri
momento formativo che liberi le capacità dei
sforzo della magistratura, delle forze dell’or-
quattro lavori su oltre 160 partecipanti dopo
ragazzi e li tenga a stretto contatto con le in-
dine e delle Associazioni, nonostante il sa-
essere stato scelto dalla giuria presieduta da
novazioni tecnologiche senza perdere di
crificio di quanti hanno avuto e hanno il
Rita Borsellino, sorella del giudice ucciso
vista i punti di riferimento dell’educazione alla
coraggio di combattere contro le ingiustizie,
dalla mafia nel 1992, e composta da Pino
legalità e al rispetto di regole, valori e con-
la sopraffazione e la violenza, l’illegalità è
Maniaci, direttore di Telejato, Salvo Vitale
tenuti che sono la base dell’offerta formativa
cresciuta e le mafie e la criminalità conti-
della onlus Peppino Impastato, Michele di
delle scuole. Il Liceo de Titta da anni si
nuano ad avere abitudini e comportamenti
Dio, regista siciliano, Antonio Cutolo, diret-
muove in questa direzione, dimostrando
duri a scalfire. Anche il giudice Paolo Borsel-
tore generale del MIUR e Maria Tomarchio,
presidente del Centro Studi Paolo Borsellino.
La targa premio è stata consegnata direttamente da Rita Borsellino e dal Ministro Stefania Giannini ad una rappresentanza di
alunni della classe accompagnata dal Dirigente Scolastico Alessandro Mariotti e dalla
Professoressa Anna Laura Tilli, coordinatrice
del progetto, durante la cerimonia di premiazione del concorso che si è tenuta nella sala
conferenze del MIUR. La delegazione del de
Titta ha inoltre avuto la possibilità di visitare
insieme ai componenti della giuria del concorso e ai docenti e agli alunni delle scuole
2
gnati nella lotta alle mafie, ap-
pazione degli studenti e delle famiglie alla
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 3
Prime pagine
lino aveva individuato nella scuola un fattore strategico di crescita civica e culturale della società,
premessa necessaria al superamento della subcultura mafiosa. Emblematiche le sue parole pronunciate il 23 giugno 1992, nel trigesimo della
strage di Capaci, vero e proprio testamento e
mandato morale ed educativo: «La lotta alla mafia
[…] non doveva essere soltanto una distaccata
opera di repressione, ma un movimento culturale
e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le
La classe 4 AES
del “De Titta”
di Lanciano si afferma
a livello nazionale
giovani generazioni, le più adatte a sentire subito
Roma, 10 Ottobre 2014.
la bellezza del fresco profumo di libertà che fa ri-
Il concorso ‘Vivere da Sportivi. A scuola di fair play’, patrocinato dalla Com-
fiutare il puzzo del compromesso morale, dell'in-
missione Europea e dal Coni, ha coinvolto circa 7mila scuole italiane di se-
differenza, della contiguità e quindi della
condo grado, sia pubbliche che private, per un totale di circa 2.800.000
complicità». Rita Borsellino, durante la cerimonia
studenti, a cui è stato chiesto di realizzare uno spot oppure brevi video sul
di premiazione, soffermandosi sul valore della me-
concetto di fair play nello sport.
moria, ha sottolineato la preziosa funzione della
Una commissione di esperti provenienti dal mondo dei media, delle istitu-
scuola dove ha trovato la vera custodia della “me-
zioni, delle discipline sportive ha, quindi, esaminato gli elaborati e scelto i
moria operante”. Ella ha detto: «Questo concorso
vincitori che sono stati premiati alla presenza delle istituzioni.
ha dato impulso alle scuole per trasmettere quella
Gli alunni con i loro docenti sono stati invitati a Roma per tre giorni ed hanno
memoria. Credevo che mio fratello Paolo appar-
avuto la possibilità di visitare il Centro Sportivo del Coni al Foro Italico e il
tenesse solo a me, invece ho capito che la me-
Centro Polisportivo Fiamme Gialle della Guardia di Finanza di Castelpor-
moria di Paolo è di tutti. Una memoria che va
ziano in Roma, e incontrare alcuni degli atleti Fiamme Gialle più prestigiosi
salvaguardata e tramandata per una società più
tra cui Fabrizio Donato e Nicola Vizzoni per l’atletica, Lucio Maurino e Ste-
consapevole». La memoria di Paolo Borsellino, in-
fano Maniscalco per il karate, Antonio Ciano e Jennifer Pitzanti per il judo,
sieme a quella di quanti, troppi, hanno sacrificato
Luigi Samele ed Enrico Berrè per la scherma e Alessio Sartori per il canot-
la propria vita per un ideale di giustizia, vive sicu-
taggio. I campioni delle Fiamme Gialle oltre a rispondere alle tante curiosità
ramente nei cuori dei ragazzi della 5^BSU che si
dei giovani ospiti sono stati coinvolti direttamente nelle dimostrazioni di ka-
dichiarano pronti ad accogliere la sfida della lotta
rate, judo, scherma e rowing; numerosi i workshop tra i quali l’incontro con
all’illegalità e all’ingiustizia e che nel loro video
la Medaglia Olimpica di Basket Righetti
hanno lanciato un appello forte e deciso contro la
Alla classe IV AES del Liceo Economico Sociale del “de Titta” di Lanciano,
mafia e la corruzione, invitando tutti ad un impe-
selezionata tra i 12 finalisti, sono stati assegnati: il 1°premio Giuria Giovani
gno continuo e responsabile: non si può, infatti,
per il miglior spot “Uniti nel fair play”; il premio “Miglior Percorso Didattico”
essere cittadini a intermittenza, è “il noi” che vince,
agli insegnanti coordinatori del progetto Prof.ssa Luciana De Filippis e Prof.
il costruire insieme, il camminare insieme e il cam-
Sirio Belli per il video “Il terzo tempo” con la seguente motivazione: per aver
biamento ha bisogno di ciascuno di noi.
saputo stimolare nell’intero gruppo degli studenti autori ed attori una rifles-
Benedetta Luciani V BSU
sione su come lo sport e la vita possano essere affrontati con il fair play; ed
infine il premio speciale assegnato dal Pontificium Consilium de Cultura per
lo spot “Uniti nel fair play” con la seguente motivazione: per l’impegno dedicato al sostegno ed alla diffusione dei valori fondamentali dello sport.
Elenco degli alunni vincitori:
Alleva Dalila, Bakiu Aghila, Bocchini Fiorenza, Caldi Sara, Caporrella Alessandra, Carbone Deborah, Casalanguida Giulia, Casciato Barbara, Casciato Naomi, Cinalli Isabella, Cinquina Martina, D’Amico Dalila,
D’Arcangelo Antonella, De Francesco Roberta, De Grandis Jais, Dessi Azzurra, Di Filippo Natalia, Di Lello Mariaflora, Fantini Erika, Giorgio Tony, Intilangelo Myriam, Madeo Pierfrancesco, Martorella Francesca, Orsini
Jennifer, Rotolo Virginia, Rullo Ludovica, Sacco Anthea, Salerno Nancy, Di
Guglielmo Natalia.
Dalila Alleva
Dalila D’Amico IV AES
3
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 4
Prime pagine
Ennesima vittoria del “De Titta” premiato
dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Ancora una volta il Liceo De Titta si è distinto, partecipando
ché “una buona cittadinanza significa anche avere una buona
al Concorso nazionale “Dalla Resistenza alla Cittadinanza At-
memoria”. In seguito è intervenuta la Ministra dell’Istruzione
tiva”, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e
dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, la quale ha
della Ricerca, in collaborazione con l’Associazione Nazionale
ricordato che la nostra sfida morale è “lasciare un patrimonio
Partigiani d’Italia in occasione del 70° anniversario della Lotta
fatto di conoscenza e di coscienza perché non basta trasmet-
di Liberazione. Un gruppo di diciotto studenti formato dalle
tere nozioni, ma servono valori condivisi per formare cittadini
classi 4^A del Liceo Economico Sociale (Alleva Dalila, Bakiu
consapevoli”. Infine il Capo dello Stato ha concluso la cerimo-
Aghila, Bocchini Fiorenza, Cinquina Martina, D’Amico Dalila,
nia con un intervento molto toccante e determinante ricor-
Dessi Azzurra, Giorgio Tony, Sacco Anthea) e 4^B del Liceo
dando la storia di Ugo Forno detto “Ughetto”, dodicenne
delle Scienze Umane (Bada Clarissa, Cocchini Tiziano, D’Am-
romano che venne ucciso mentre le truppe d’occupazione si
brosio Viviana, D’Ulisse Alessandra, Fattore Fabiana, Forlano
stavano ritirando da Roma. L’incontro di oggi, ha detto Mat-
Pietro, Gargarella Sara, Primomo Francesco, Rella Antonella,
tarella, è un “collegamento della memoria, dal passato, al pre-
Saraceni Beatrice), coordinato dalle docenti Anna Laura Tilli
sente e al futuro” affinché “non sia mai più necessario
e Luciana De Filippis, hanno realizzato un video dal titolo Li
prendere le armi per difendere la libertà e la democrazia”. Egli
chiamavano ribelli.
ha inoltre evidenziato il compito della scuola: è “con lo studio”
Si tratta di un viaggio poetico che, intrecciando passato e pre-
infatti che “si crea la memoria condivisa che rafforza la comu-
sente, attraversa la microstoria locale delle giornate lancianesi
nità” e ha ricordato che il 25 aprile "è una festa di libertà e spe-
del 5 e del 6 ottobre 1943, che hanno contribuito a liberare
ranza, che ricorda quello che abbiamo conquistato con il
l’Italia dall’oppressione nazifascista. I giovani, “partigiani di
sacrificio di tanti, e che abbiamo il compito e il dovere di man-
oggi”, si riconoscono nei principi della Costituzione, nata dal
tenere, sviluppare e consolidare sempre di più". “La Costitu-
sacrificio di quanti hanno combattuto per un ideale di libertà e
zione non va conservata come reliquia in una teca, perché va
giustizia e si impegnano a difenderne e ad attuarne i principi
applicata sempre, è una realtà viva", ha detto ancora il Presi-
senza i quali non potrebbero esserci dignità, prosperità e vera
dente della Repubblica rivolgendosi agli studenti, "la sua vita
democrazia.
e la sua applicazione è nelle vostre mani”.
A premiare il video è stato direttamente il Presidente della Re-
Clarissa Bada 4 BSU
pubblica, Sergio Mattarella, il 24 aprile 2015, nel corso di una
Fiorenza Bocchini 4 AES
cerimonia nel Palazzo del Quirinale.
Le alunne Fiorenza Bocchini (4^AES)
e Clarissa Bada (4^BSU), accompagnate dalle professoresse coordinatrici
del
progetto,
hanno
rappresentato i loro compagni nella
cerimonia di premiazione che si è tenuta nel Salone delle Feste del Quirinale.
La cerimonia di premiazione è stata
molto intensa ed emozionante. Essa
si è aperta con l’Inno Nazionale intonato dal coro multietnico dell’Istituto
Comprensivo “Manin” di Roma, seguito dall’intervento del Presidente
dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Carlo Smuraglia, che ha
sottolineato come il 25 aprile sia “un
giorno di festa” e come “cittadino attivo sia il contrario di indifferente” per-
4
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 5
Vita a scuola
Donne protagoniste di vita
Anche quest’anno nella nostra scuola, il
Liceo “Cesare de Titta” di Lanciano, si è
svolto con grande successo e partecipazione
il cineforum scolastico. I film proiettati sono
stati tre: The Help di Tate Taylor, La bicicletta
verde di Haifaa Al-Mansour e Pomodori verdi
fritti alla fermata del treno di Jon Avnet.
Le storie narrate riguardano principalmente
donne alle prese con importanti cambiamenti
personali e sociali e in cui la tematica dell’identità di genere e delle pari opportunità
emerge con modalità ed esiti differenti.
The Help racconta la vicenda nel Mississippi
degli anni Sessanta di Eugenia Phelan
(Emma Stone), una ragazza di Jackson che,
dopo aver terminato gli studi, ha l'intenzione
di divenire scrittrice e di raccontare la storia
delle discriminazioni razziali a cui sono costrette le donne di colore che, come Aibileen
e Minnie, da sempre si prendono cura delle
famiglie della zona. La ragazza rivoluzionerà
con le sue interviste per un libro la vita di
gazze. Così Wadjda decide di provare a re-
sta che scorre su due binari paralleli: quello
amici e concittadini, costretti a rivedere le loro
cuperare i soldi da sola.
più moderno in cui una casalinga grassa e
ataviche convinzioni, di cui la portavoce per
Film di grande intensità e lirismo. La bicicletta
frustrata conosce un'ottantenne che le in-
eccellenza è Hilly Holbrook (Bryce Dallas Ho-
è un simbolo di libertà o il bisogno di raggiun-
fonde forza e coraggio, riuscendo a farla tor-
ward), reginetta dei salotti borghesi. Il film è
gere una pur limitata indipendenza davanti ai
nare padrona della sua vita e le racconta la
un coraggioso ritratto del Sud degli Stati Uniti
dogmi intransigenti della cultura Islamica,
storia realmente accaduta sessant'anni prima
negli anni Sessanta, nonché la parabola di
perseguiti e rispettati proprio dalla figura fem-
dell'amicizia di due ragazze ne profondo Sud
una ragazza bianca che arriverà a battersi
minile. Lo spazio per i sentimenti è nel con-
americano razzista e maschilista, che è il se-
per i diritti delle donne di colore. Molto signi-
troverso rapporto materno o nella forma di
condo binario. Molto ben strutturato, grossi
ficativo è in tag-line del film: «Il vento della li-
una gioventù - per quanto rigida - capace co-
meriti vanno agli sceneggiatori tra i quali
bertà comincia a soffiare».
munque di esplorare una propria timida, in-
spicca Fanni Flagg, autrice del libro da cui è
La bicicletta verde narra, invece, la storia di
genua e pura, spontaneità.
tratto, al montaggio e all'ottima fotografia
Wadjda, una ragazzina di dieci anni, che vive
Pomodori verdi fritti alla fermata del treno rac-
mentre non emoziona la colonna sonora. La
in un sobborgo di Riyadh, la capitale dell’Ara-
conta, infine, l’originale vicenda di Evelyn, ca-
miglior cosa in cui riesce Avnet è non cadere
bia Saudita. Pur vivendo in un mondo con-
salinga frustrata e in sovrappeso, che
nei luoghi comuni e visto il contesto il rischio
servatore, Wadjda adora divertirsi, è
stringerà amicizia in un ospizio con l'anziana
era enorme.
intraprendente e si spinge sempre un po’ più
Ninny. Quest’ultima le racconterà a puntate
Ci auguriamo vivamente che i docenti che
in là nel cercare di farla franca. Dopo un litigio
una storia di molti anni prima: le due prota-
hanno curato con passione e grande profes-
con il suo amico Abdullah, un ragazzo del vi-
goniste sono Idgy e Ruth in un bar vicino a
sionalità il cineforum, la prof.ssa Anna Laura
cinato con cui non potrebbe giocare, la bam-
una ferrovia (dove la specialità sono appunto
Tilli, la prof.ssa Luciana De Filippis e il prof.
bina vede una bella bicicletta verde in
i pomodori verdi fritti). Idgy cresce ribelle e
Vitalino D’Amario, continuino in futuro ad of-
vendita. Wadjda desidera la bici disperata-
selvaggia e frequenta ambienti poco racco-
frire agli studenti questa preziosa opportunità
mente per battere Abdullah in velocità, ma
mandabili. Riuscirà a convincere l'amica Ruth
di conoscenza e di approfondimento in
sua madre non gliela concede, poiché teme
a lasciare il violento marito, che ha sposato
quanto, anche attraverso la visione di film, è
le ripercussioni di una società che considera
contro la sua volontà, e a tenersi il suo bam-
possibile ampliare la propria cultura.
le biciclette un pericolo per la virtù delle ra-
bino. Film decisamente femminile e femmini-
Francesca Trivilini V BSU
5
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 6
Vita a scuola
Australiani per un giorno…
Incontrare persone di identità e nazionalità
abbiamo svolto appassionanti esperimenti
usando il computer e un programma chia-
diverse dalla nostra è sempre un’espe-
di biologia in laboratorio. Abbiamo osser-
mato Geogebra. I nostri due amici ci
rienza costruttiva e ideale per imparare a
vato al microscopio le cellule epatiche e
hanno aiutato a tracciare le svariate rette.
vivere nel mondo odierno.
intestinali. E’ stato molto interessante e
Alla fine della giornata abbiamo salutato
Io e i miei compagni di classe abbiamo
coinvolgente mettersi nei panni di studiosi
calorosamente Jessica e Lachie che sono
avuto il piacere di conoscere due splendidi
e ricercatori che adoperano strumenti di
tornati dalla nonna della ragazza che vive
ragazzi australiani: Jessica, giovane spi-
estrema precisione. Dopo la ricreazione,
a San Vito. Anche se all’inizio c’è sempre
gliata e disponibile, e Lachlan, diciaset-
la nostra insegnante di Lettere e l’attore
la barriera della timidezza da abbattere,
tenne dolce e pacato. Entrambi vivono ad
Gabriele Tinari hanno accolto i ragazzi au-
sono rimasto piacevolmente colpito dai
Adelaide. La ragazza, avendo familiari ita-
straliani. L’esperto ha raccontato una sto-
miei compagni che hanno voluto mettersi
liani, riesce a parlare la nostra lingua. Du-
ria utilizzando due grandi mezzi: la
in gioco e comunicare con i giovani au-
rante la mattinata del 10 Aprile 2015,
gestualità e la mimetica facciale. In questo
straliani. Da questa esperienza sono si-
hanno seguito le lezioni con noi ragazzi.
modo non ci sono stati problemi di natura
curo
Le prime ore sono state all’insegna della
linguistica. Infatti, i ragazzi sono riusciti a
padronanza della lingua inglese e un vo-
che,
oltre
ad
una
maggiore
conversazione. Infatti, guidati dalla nostra
comprendere buona parte dell’intreccio
cabolario un po’ più ricco, abbiamo rag-
insegnante di Inglese, abbiamo posto do-
della storia e, allo stesso tempo, si sono
giunto maggiore sicurezza di noi stessi e
mande ai due ragazzi che si sono dimo-
divertiti molto. All’ultima ora abbiamo pro-
apertura mentale.
strati molto aperti e gentili. Insieme a loro
vato ad esercitarci in geometria analitica,
Italo Ferrante II BL
abbiamo partecipato ad un entusiasmante
“viaggio” in Australia, esplorando luoghi ed
entrando nel vivo della cucina tipica, delle
usanze e dei costumi peculiari di questa
terra. Ciò che mi ha colpito maggiormente
dei due ragazzi è stata la voglia di ascoltare le nostre domande, di aiutarci a praticare la lingua e di conoscere le nostre
personalità e le tradizioni italiane. All’inizio
della terza ora la nostra professoressa di
Scienze ci ha portati in sede centrale dove
Ogni anno, la nostra scuola dà
la possibilità a tutti gli studenti
L’emozione non ha voce…
di esprimersi al meglio nel
6
campo della musica e di par-
È un'attività che permette agli
durante quelle due ore. In ogni
zione organizzata per la gior-
tecipare a un progetto che si
svolge in orario extra-currico-
studenti di unire la scuola con
incontro c’è sempre una bella
nata della memoria, al con-
il culto delle proprie passioni.
atmosfera, ci vogliamo tutti
certo di Natale, al concerto di
lare.
Tutte le sezioni e le classi pos-
bene e cerchiamo di tenere
fine anno ecc.
All'inizio dell'anno vengono or-
sono
durante
animata la scuola in tutti i
Il giorno dell'incontro settima-
ganizzate delle audizioni, che,
l'anno. Ci si incontra una volta
parteciparvi
modi: siamo come una grande
nale viene stabilito durante le
però, non prevedono una ri-
a settimana in Aula Magna per
famiglia, che si allarga anno
audizioni per cercare di venire
gida selezione, in quanto il
2 ore.
dopo anno.
incontro alle esigenze di tutti.
maestro dà la possibilità a tutti
I pilastri di questa attività sono
Durante l'anno scolastico par-
È un progetto molto bello a cui
di partecipare. Quest’anno il
il maestro Luca Di Bucchia-
tecipiamo a degli “eventi” in-
teniamo molto perché contri-
gruppo si è fatto più numeroso
nico e la professoressa Nina
sieme al Labo-teatro e al
buisce alla nostra formazione
e attualmente ci sono 30
De Fidelibus, che cercano di
corpo di ballo, come - ad
e alla nostra crescita.
membri, tra ragazzi e ragazze.
coinvolgerci e appassionarci
esempio – alla rappresenta-
Julia Ranalli II AL
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 7
Vita a scuola
“Ludus in fabula”:
incontro con l'autore
Mercoledì 15 aprile, alle ore 8:15,
presso l'istituto magistrale “Cesare de Titta” di Lanciano, il professor Sandro de Nobile ha
presentato la sua opera “Ludus
in fabula” edito da Solfanelli.
L'incontro è avvenuto con gli studenti delle classi terze del liceo
“Tre donne una sfida”:
quando il coraggio è donna
linguistico.
Nell’ambito del progetto “Lettura e scrittura”, giovedì 14 maggio le classi quinte del liceo
L'opera si articola in una serie di
“De Titta” hanno incontrato la giornalista e scrittrice Marisa Paolucci: è autrice del libro
racconti che spaziano in varie
“Tre donne una sfida”, edito dalla EMI con il patrocinio dell’associazione Telefono Rosa,
condizioni esistenziali e psicolo-
di cui è collaboratrice. L’autrice ha incontrato molte difficoltà prima della pubblicazione,
giche dell'uomo.
perché le case editrici da lei contattate avrebbero voluto apportare dei tagli ai contenuti
Lo stile è elevato, i contenuti a
dell’opera e alle testimonianze in essa riportate. Comunque c’è da sottolineare che la
volte sono impegnativi, il linguag-
EMI, pur non occupandosi in genere di saggistica, è stata l’unica ad avere il coraggio di
gio è scorrevole, ma allo stesso
rendere pubblico un libro dai contenuti “scomodi”. Infatti, molto spesso, nonostante la
tempo curato e competente.
tanto sbandierata libertà di pensiero e di espressione, l’informazione è costretta a ridi-
Il titolo stesso è accattivante, per-
mensionarsi, passando attraverso censure e filtri. La casa editrice ha, invece, perfino
ché si basa su un gioco, su uno
inaugurato, per l’occasione, una nuova collana.
scambio consapevole tra due ter-
Come definire questo libro? L’intento della scrittrice è stato quello di presentarci un inno
mini, derivanti dalla lingua latina:
alla libertà di essere e di pensare, nonché alla difesa dei propri diritti, ma, sopra ogni
la parola "lupus", del noto motto
cosa, esso è una celebrazione di tre donne coraggiose del mondo islamico che hanno
"lupus in fabula" , viene sostituita
avuto l’ardire di rompere un muro fatto di silenzio, affrontando, con estrema audacia e
ad arte con "ludus", perché, evi-
dignità, soprusi, ingiustizie, dolori e sofferenza.
dentemente, l'autore vuole solle-
Le protagoniste sono Fatima Ahmed Ibrahim (1933, sudanese), Shirin Ebadi (1947, ira-
citare il lettore ad entrare in un
niana), Malalai Joya (1978, afgana); la stessa Paolucci le definisce come le “musulmane
gioco letterario che, dopo la let-
del nuovo millennio”, le intervista personalmente e le racconta attraverso un giornalismo
tura, si rivela più complesso, ba-
fatto di relazioni vere, senza filtri ideologici. Fatima è stata la prima donna africana eletta
sato
riflessione,
in un Parlamento nazionale, quello del Sudan, e nel suo paese ha anche fondato
sull'introspezione e su come si vi-
l’Unione delle donne. Per i suoi sogni di democrazia e libertà ha pagato un prezzo al-
vono
tissimo: anni di prigionia e l’esecuzione capitale del marito, compagno di tante lotte.
sulla
e
si
affrontano
stati
d'animo, paure e fobie.
Shirin, pur essendo un giudice, non ha potuto esercitare la sua professione in Iran, poi-
L'incontro è stato interessante e
ché alle donne non è consentito dal regime fondamentalista attuale; così è stata retro-
le domande pertinenti, in partico-
cessa a segretaria di tribunale e, in seguito, è riuscita a lavorare come avvocato. Ha
lare, rispondendo ad uno stu-
ricevuto il premio Nobel per la pace nel 2003.
dente, il professor de Nobile ha
Malalai ha dato voce al suo pensiero, giovanissima, nel Parlamento afgano, opponen-
spiegato che diversi racconti
dosi ai “signori della guerra”. Inoltre ha insegnato in scuole femminili, clandestine perché
sono autobiografici, come si può
il regime talebano nega alle ragazze il diritto all’educazione.
ben capire ad esempio dallo
Queste donne hanno rischiato spesso la vita e continuano ancora a dover salvaguardare
sfondo paesaggistico marino,
la propria sicurezza. Esse sono diventate dei simboli nei loro rispettivi paesi, perché
presente in alcuni di questi, che
sono un esempio di come, con consapevolezza e tenacia, si possano costruire prospet-
rispecchia il suo luogo di nascita,
tive nuove in nome della libertà e ci si possa opporre apertamente ai pregiudizi e agli
ovvero San Vito.
stereotipi consolidati.
Martina Esposito III AL
Flavia Fioretti V BL
7
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 8
Vita a scuola
Il “de Titta” (r)esiste
Anche quest’anno il governo ha messo in
nostre conoscenze nei vari ambiti e, inol-
l'invito e ha fornito molte informazioni ai ra-
atto un tentativo di riforma pronta a distrug-
tre, abbiamo istituito anche un servizio
gazzi che chiedevano di saperne di più.
gere la nostra scuola, la scuola delle pari
d'ordine, composto da ragazzi di tutte le
Sin dall’inizio della protesta, sapevamo di
opportunità, dei diritti, la nostra palestra di
età e di tutti gli indirizzi, che facevano co-
poter fare ben poco contro il tentativo di
vita.
stantemente in modo che per i corridoi non
privatizzare, “aziendalizzare” e strumenta-
A queste politiche il liceo “de Titta” ha de-
ci fosse nessuno e che tutti seguissero
lizzare la nostra scuola, la nostra casa, il
ciso di rispondere con un'autogestione
qualche attività. Ciò è stato reso possibile
nostro luogo di crescita morale e intellet-
permanente, durata dal 20 al 28 novem-
dal fatto che anche le succursali sono state
tuale, ma per non rimanere indifferenti di
bre, data in cui c'è stata una manifesta-
inglobate nella sede centrale per quella
fronte a ciò, abbiamo voluto esprimere il
zione
un’ampia
settimana. In questo modo il biennio ha im-
nostro dissenso e il nostro pensiero, oltre
partecipazione delle scuole superiori di
parato a rapportarsi con il triennio e vice-
che combattere l’apatia che contraddistin-
Lanciano, tra le quali si è distinto il nostro
versa, e si è instaurato un rapporto di
gue i giovani della nostra generazione. Le
istituto. Nei giorni di autogestione ci siamo
reciproco rispetto, che è stato la base per
seicento adesioni riscontrate in media ogni
riuniti di pomeriggio nell'atrio della sede
la buona riuscita di quest'autogestione.
giorno ci hanno fatto capire che, prima o
centrale per decidere le attività da svolgere
Non meno importante è stato il contributo
poi, riusciremo ad unirci tutti quanti per
la mattina successiva: dibattiti su temati-
di alcuni professori che, con passione,
raggiungere il pieno riconoscimento dei
che attuali, quali l’aborto, l’eutanasia e
hanno organizzato attività di cineforum,
nostri diritti, per far sì che la legge sia dav-
l’omosessualità, corsi di lingue e approfon-
tornei di calcetto, corsi di filosofia del diritto
vero uguale per tutti. Come cantava Fabri-
dimenti sulla cultura greca, sulla musica
e di dizione. Siamo riusciti anche ad orga-
zio De Andrè in Canzone del maggio: “…
rock, rap e via discorrendo. A gestire questi
nizzare l’incontro con l’avvocato Ernesto
voi non potete fermare il vento / gli fate
corsi siamo stati proprio noi studenti: ab-
Graziani per parlare della piattaforma Om-
solo perdere tempo”.
biamo messo a disposizione degli altri le
brina: egli si è dimostrato felicissimo del-
che
ha
visto
Desirèe De Palma V BSU
Si alzi il sipario!
Il labo-teatro: vincere la timidezza attraverso gioco e creatività
8
Gettate via le maschere, spo-
noscersi e ad accettarsi.
nostra creatività, facendo del
a diventare strumento dell'arte,
gliatevi delle vostre paure.
Fremono intanto i preparativi
palcoscenico un luogo di in-
ognuno di noi racconta una
Benvenuti a teatro, benvenuti
per lo spettacolo teatrale dell'8
contro, di condivisione, di cre-
storia con il proprio corpo e
nel luogo in cui tutto è possi-
Giugno 2015: i ragazzi del
scita personale. Il professor
con la propria sensibilità. E, tra
bile. Colori, profumi, sensa-
labo-teatro dell'Istituto supe-
Gabriele Tinari, personalità ca-
una battuta e l'altra, non man-
zioni..il teatro è un viaggio, un
riore “Cesare de Titta”, sono
rismatica e gioviale, grazie alla
cano le risate e i momenti di
viaggio alla scoperta di se
ansiosi di presentare L'Anfi-
sua straordinaria empatia, rie-
condivisione per imparare ad
stessi. E anche noi, nel nostro
trione, una commedia tutta da
sce a trasportare gli studenti
ascoltare l'altro e spazzare via
piccolo, possiamo imparare a
ridere, un salto indietro nell'an-
nel mondo dell'arte teatrale,
i pregiudizi. Il teatro è un per-
dominare il palcoscenico, a
tica città di Tebe sconvolta
esaltandone le sue innumere-
corso, una ricerca continua
sentirci
dalle vicende di alcune divinità
voli sfaccettature. Timido o
che si nutre dell'incontro con
scena. Non ci sono regole, bi-
protagonisti
della
un po' bizzarre.
esuberante, riservato o estro-
l'altro, un invito alla riflessione,
sogna solo abbandonarsi alle
Da anni il nostro Istituto con-
verso... ogni personalità contri-
un momento per fermarsi e
proprie emozioni: sì, perché
sente la partecipazione all'atti-
buisce al racconto di una
prendersi del tempo per se
fare teatro significa, prima di
vità
del
storia, fatta di gestualità e lin-
stessi. Il teatro è vita. E allora,
tutto, affrontare se stessi e le
labo-teatro, permettendo così
guaggio, emozioni e sensa-
diamo inizio allo spettacolo!
proprie fragilità, imparare a co-
a noi studenti di dar sfogo alla
zioni. Ognuno di noi si presta
pomeridiana
Valentina Procida IV BL
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 9
Vita a scuola
Laboteatro: progetto “memoria storica”
Una delle esperienze più emozionanti e sti-
alcuni studenti dell'istituto che, con un bal-
pienamente soddisfatto e stupito, perché ra-
molanti della mia vita da studente è stata si-
letto, sono riusciti a cogliere l'essenza dram-
gazzi come me sono stati in grado di sensi-
curamente la rappresentazione teatrale
matica degli avvenimenti storici con uno stile
bilizzare molti sull'argomento, attraverso
incentrata sulla “memoria storica” del 6 feb-
sobrio ed elegante nei movimenti.
l'utilizzo di vari codici artistici. Porterò sempre
braio 2015. In particolare, l'attenzione è stata
La scuola dovrebbe sempre offrire grandi
con me il ricordo di quella mattinata di feb-
focalizzata su due tristi tragedie: la Shoah e
spunti di riflessione attraverso esperienze in-
braio.
il dramma dei desaparecidos. L'intero spet-
teressanti e costruttive come questa. Sono
Italo Ferrante II BL
tacolo è stato curato da Gabriele Tinari. Dopo
una breve introduzione, realizzata dall'attore,
le ragazze del Laboteatro hanno letto poesie
e scritti, raccontando la tramautica esperienza di moltissimi bambini internati nel
campo di concentramento di Terezin, uno dei
lager più attivi nel periodo del Nazismo. E'
stato un momento molto commovente, in
Alla scoperta dei misteri
della scrittura
Incontro con il prof. Sandro de Nobile
quanto le alunne sono riuscite a mantenere
Il giorno 15 aprile 2015, tutti i ragazzi delle terze dell’Istituto hanno partecipato all’in-
un tono di voce adatto e sostenuto, rendendo
contro con l’autore, ovvero hanno incontrato l’autore del libro letto in classe e hanno
la lettura di forte impatto emotivo. Il tutto era
avuto un dibattito con lui. Il libro si chiama “Ludus In Fabula” ed è stato scritto da
accompagnato dalle melodie struggenti del
Sandro de Nobile. Lo scrittore è nato a Lanciano ma vive da sempre a San Vito Chie-
chitarrista Stefano Di Matteo che, assieme
tino, è un insegnante di lettere nella scuola secondaria ed è dottore di ricerca presso
alle luci soffuse e al silenzio generale, sono
l’università degli studi “G. d’Annunzio” di Chieti. “Ludus In Fabula” è la sua prima
riuscite a creare un'atmosfera ricca di emo-
raccolta di racconti. Durante l’incontro sono state poste numerose domande all’au-
zione e commozione. Successivamente le
tore, una tra queste è stata la scelta della copertina. De Nobile ha spiegato che era
ragazze hanno letto elaborati e racconti sulle
stata disegnata da un suo amico, nella quale è rappresentata la collina del “pazzo”,
atroci torture in uso in Argentina e in Cile tra
personaggio che si incontra nell’ultima storia, e un lupo. L’autore gioca molto con la
gli anni '70 e '80: false fucilazioni, voli della
parola “ludus”, spiegando che la lettera D contenuta in essa, non è altro che una P
morte, scariche elettriche ad alto voltaggio e
rovesciata. Un’altra domanda che è stata fatta è il motivo per il quale ha scelto di
altre agghiaccianti pratiche. Sebbene la
raccontare undici storie differenti che, apparentemente, non hanno alcuna connes-
Shoah e la Guerra sucia (repressione contro
sione logica tra loro. Il lettore, infatti, sballottato da un racconto all’altro, è in un certo
guerriglieri socialisti e peronisti argentini)
senso “confuso” dalla molteplicità di temi. De Nobile ha spiegato di voler raccontare
siano abbastanza lontane nel tempo e di-
storie differenti per poter affrontare varie tematiche. Nel primo racconto, ad esempio,
verse anche per dinamiche storiche, politiche
discute il tema della politica, del comportamento dei politici e della corruzione, ma
ed altri fattori, sono entrambe due stragi che
lo fa in maniera insolita e criptica. Un altro tema affrontato è la malattia, presente nel
stanno solo a dimostrare come, a volte,
secondo racconto, unita alla forza e all’amore di un genitore nell’aiutare un figlio che
l'uomo possa diventare irrazionale e spietato,
soffre. De Nobile discute anche altri temi, uno dei quali è la solitudine, che si mani-
tanto da non guadagnarsi neanche il privile-
festa in forme diverse come, ad esempio, nel racconto dell’uomo che ha paura di
gio di essere paragonato ad un animale, ma
uscire di casa, la mancanza d’amore e la paura, affrontati nel racconto della donna
solo ad un essere mostruoso privo di integrità
che “ha paura di aprire la porta”, unita all’importanza della donna, che spesso affronta
e di coscienza. La rappresentazione mi ha
situazioni difficili da sola, tema molto attuale al giorno d’oggi. Tutti i testi, comunque,
spinto a fare riflessioni come quella appena
convergono verso l’ultima tematica: la follia (affrontata nell’ultimo racconto) che pro-
riportata. Di grande importanza sono state
viene dalle ansie e dalle fobie dell’uomo post-moderno. L’autore afferma di essere
anche le canzoni interpretate dal coro della
stato ispirato dalle sue esperienze personali e da alcuni libri letti. L’incontro, al quale
scuola (come “Desaparecido” di Manu Chao
i ragazzi hanno prestato notevole attenzione, si è concluso con i ringraziamenti re-
e “Generale” di De Gregori). Le esibizioni dei
ciproci: dell’autore a noi ragazzi e all’autore da parte nostra, per la disponibilità avuta
giovani artisti sono state impeccabili. Le voci
nel rispondere alle varie domande poste, aiutandoci così a capire il significato più
soavi e angeliche hanno stregato tutti i pre-
profondo del suo libro.
senti. Nel corso della mattinata abbiamo
Anna Cericola
avuto anche il piacere di notare la bravura di
Simona Tracchia III BL
9
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 10
Vita a scuola
“IL TEATRO DEL BUIO”
Incontro con la scrittrice
Rita Gambescia
Il giorno Lunedì 4 Maggio
il racconto, che senza di lui
2015, si è tenuto l’incontro
non esisterebbe. Osservando
con la giornalista, scrittrice,
attentamente i genitori, si
nonché co-autrice del libro
possono notare chiaramente i
giallo “Il teatro del buio” (in-
punti in comune con i figli,
sieme ad Angela Capobian-
anche se non sempre sono
chi), Rita Gambescia.
d’accordo con le loro scelte e
L’incontro si è svolto in mat-
decisioni: ad esempio, la
tinata, vi hanno partecipato
madre di Fiore da un lato è
tutti gli alunni delle classi se-
iperprotettiva
conde del nostro istituto con
molto ambiziosa e nutre alte
i rispettivi docenti. Il giallo si
aspettative nei confronti della
basa su un lungo flashback
figlia.
è
della narratrice ormai an-
Nel libro entrambe le scrittrici
ziana, all’epoca dodicenne,
hanno riflesso la propria per-
Fiore, che, con l’aiuto dei
sonalità. È stato chiesto da
suoi amici Amina e Ber-
dove nascesse questo amore
nardo,riuscirà a scoprire l’as-
per la scrittura: dall’infanzia,
sassino
come ha risposto la co-au-
dell’attore
Guido
Mirra, suo maestro di recita-
trice, e dalla lettura.
zione nonché responsabile
Quello di scrittrice non è un
del teatro. Tutto si aggira in-
percorso molto semplice, in-
torno a questo teatro “del
fatti l’autrice ha risposto di-
buio” così definito da Fiore.
cendo che la sua avventura è
È stato chiesto il motivo
iniziata scrivendo cronache
della scelta del titolo: la scrit-
locali, poi prendendo il posto
trice ha risposto che sta a
di redattrice in Abruzzo e , in-
simboleggiare “il sipario della
fine, a Milano. L’obiettivo del
vita che si spegne” facendo
libro, come ha spiegato la
riferimento a Guido Mirra.
scrittrice a nome di entrambe,
Fiore è una ragazzina molto
è quello di invitare a essere
matura, coraggiosa e fortemente anticonformista. I ragazzi hanno
10
dall’altro
intraprendenti, a non fermarsi
tocco in più alla narrazione, rendendola
al primo ostacolo, a scavare in profon-
chiesto alla scrittrice il perché della
stimolante e avvincente. Con le loro ca-
dità e a non essere superficiali, in modo
scelta della giovane età della protagoni-
ratteristiche e personalità, i personaggi
che la giustizia e la verità siano sempre
sta ; l’autrice ha risposto affermando che
rispecchiano la realtà di molti adole-
al primo posto nella nostra vita. È stato
tale scelta è sembrata - alle scrittrici –
scenti. Pietro Ilosi, personaggio-chiave
un incontro fortemente educativo, arric-
coerente con la trama e l’ordine degli av-
della vicenda, con il suo straordinario ta-
chito dalle interessanti riflessioni e mol-
venimenti. Tutti i personaggi, in virtù
lento, è la voce fuori dal coro oscurata
teplici domande degli alunni.
delle proprie qualità, riescono a dare un
da un velo di mistero, fondamentale per
Marie-Christine Mubake II BL
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 11
Vita a scuola
Incontro con Giulia Alberico
Mercoledì 13 maggio la nostra scuola
tera vicenda, alternatasi tra la caotica
quando si è intrattenuta con gli studenti
ha avuto il piacere di ospitare Giulia Al-
Roma e la tranquillissima marina di San
alternando momenti di scherzo ad altri
berico, scrittrice abruzzese (nativa di
Vito.
di riflessione per rendere il clima “più
San Vito) di successo, definita da molti
Con questo romanzo si affrontano di-
leggero”. Dopo aver risposto in maniera
critici come un’ottima interprete del pen-
versi temi: l’infedeltà, l’omosessualità,
soddisfacente alle domande di tutti noi
siero femminile contemporaneo.
la vita di coppia, la maternità, la solitu-
lettori (grandi e meno grandi), la scrit-
La scuola ha provvisto noi studenti di al-
dine, la solidarietà tra le donne, la fragi-
trice ha giocato in modo accattivante
cune copie dell’ultimo successo della Al-
lità dei rapporti, la complessità della
con l’uso della lingua italiana, sottopo-
berico, “Un amore sbagliato”, romanzo
relazione madre-figlia. Il modo di affron-
nendo il pubblico a semplici test che
dalla trama semplice e moderna. I pareri
tare questi temi è molto particolare; l’au-
hanno sottolineato quanto, a volte, l’ita-
su questo libro sono stati opposti, senza
trice usa una penna leggera, facendo
liano sia ambiguo; ha inoltre interagito
vie di mezzo, come si dice, “o lo ami, o
ricorso a pochi dialoghi e puntando
con gli studenti, ponendo domande in-
lo odi”. La storia è quella di Lea, quaran-
maggiormente sulla descrizione psico-
teressanti a tutti.
tenne che, per scelta, è maestra in una
logica.
Sono state due ore intense, che si sono
scuola elementare a Roma; vive da
Ma, il lettore, limitandosi a leggere il
concluse con un messaggio profondo: la
molti anni una relazione stabile con Ste-
libro, a volte capisce solo una parte di
vita è una, ed è un peccato “sprecarla”
fano, professore universitario in carriera
ciò che chi scrive vuole davvero tra-
vivendo una vita sola; leggere quindi di-
che, per lavoro, ultimamente la trascura.
smettere. Per questo motivo l’incontro
venta un piacere, ed un’opportunità di
Lea, grazie ad un corso di aggiorna-
con l’autore è un’occasione molto im-
vivere infinite vite oltre la nostra.
mento, conosce Marco, con cui inizia
portante: incontrando direttamente lo
Dopo l’in bocca al lupo per la nostra vita
una relazione clandestina che, a causa
scrittore si entra nei meccanismi più re-
futura e dopo l’augurio di tanta felicità,
della distanza, si basa su chiamate,
conditi di un libro.
la scrittrice ha lasciato la nostra scuola
mail e messaggi. La storia va avanti a
L’incontro con Giulia Alberico è stato
tra gli applausi ed un sincero tributo di
colpi di personaggi e situazioni inaspet-
molto costruttivo: notevole la sua prepa-
ovazione collettiva.
tate che riempiono e rendono viva l’in-
razione pedagogica e professionale,
Anastasia Ferretti IV BL
La scuola si apre al Mondo
Nulla da dire contro una delle
città forse più significative e
trascurate del mondo. Questo
perché? Perché non si sente
molto il nome di questa capi-
Budapest: città dall’eclettico volto
I pensieri e le suggestioni sulle rive del Danubio
urbana e la peculiarità di una
tico, all’Art Noveau, e altri an-
Chiesa
tale all’interno di scambi di
città divisa da un fiume. In-
cora-.
Chiesa di Mattia, che fu tra-
opinioni,
fatti, all’inizio della sua storia
In un primo momento si può
sformata in una moschea dai
nelle
lezioni
a
ungheresi,
alla
scuola, né, tanto meno, nelle
ve ne erano ben tre - Buda,
rimanere come storditi da
turchi, poi data ai gesuiti ed
uscite delle varie comitive di
Obuda e Pest – che erano in-
questa particolarità, ma con
infine ricostruita parzialmente
ragazzi.
dipendenti fra loro; successi-
un po’ di tempo diventa qual-
in stile neogotico. Se volete
Il viaggio d’istruzione che vi è
vamente, nella seconda metà
cosa di magnifico e rivela una
riposarvi, andate nelle lus-
stato dal primo al sette marzo
dell’ Ottocento col “Compro-
città eclettica.
suose terme Széchenyi, al-
è stato molto interessante: è
messo austro-ungarico”, fu-
Provare per credere!
l’aperto, con l’aria fredda in
stato un privilegio, un onore,
rono unite nella “Grande
Fatevi un bel giro; andate a
faccia e il corpo immerso in
visitare questa “particolare”
Budapest”. Si può notare
visitare l’imponente Palazzo
calde acque; infine, come
città.
come le architetture, le abita-
Reale, date un occhiata al-
dessert, un giro in battello sul
Diverse cose possono colpire
zioni, le piazze, le strade
l’immensa Basilica di Santo
Danubio a vedere la dolce e
dell’animo
sono, a livello stilistico, di-
Stefano, primo re ungherese,
cara Budapest che dorme.
umano: in primis la sfarzosità
scordi tra loro - dallo stile go-
fondatore dello Stato e della
Leonardo Cotellessa V BES
l’impressione
11
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 12
La scuola si apre al Mondo
Il 20 gennaio 2015 io e altri studenti del “C.
de Titta”, abbiamo avuto l'onore di assistere
ad una rappresentazione di grande teatro.
Regina Madre
Dapprima abbiamo intervistato due grandi
attori di fama internazionale: Milena Vukotic,
lista, decide di scrivere un articolo sull'immi-
A tratti inquietante è la scena in cui la donna
ricordata per le sue interpretazioni nella
nente morte della madre. Ma il suo obiettivo
reca in mano la torta di compleanno per il fi-
saga di Fantozzi e in altri film d'autore (tra i
non è facilmente realizzabile. Regina, infatti,
glio privo di vita. In quest'ultima parte è con-
quali Gran Bollito, Il fascino discreto della
non dà molti segni di abbattimento e di de-
centrata l'intera essenza dello spettacolo
borghesia) e Antonello Avallone, Direttore
bolezza fisica. Al contrario, si comporta pro-
definito dai due attori “un dramma a toni iro-
del Teatro dell'Angelo di Roma e artista af-
prio come una vera sovrana, bombardando
nici”. L'interpretazione sopraffina ha reso lo
fermato. Subito dopo l'incontro con i due
il figlio di richieste e di promesse, con tanto
spettacolo originale, dinamico e coinvol-
maestri, abbiamo trascorso una bellissima
di riprovazione e di autocommiserazione.
gente. Ciò è anche merito della grande co-
serata a teatro, assistendo allo spettacolo
Ciò non fa che accrescere il risentimento
lonna sonora che funge da filo conduttore
'Regina Madre'.
che l'uomo prova per se stesso e ango-
della storia: "Viva la mamma" di Bennato.
Tutto si svolge nel contesto di un ambiente
sciare il suo inconscio, affollato da moltissimi
Concludendo, possiamo affermare che il
domestico, sapientemente realizzato. Il
fantasmi del passato. Ed è proprio per que-
rapporto tormentato tra madre e figlio è una
cupo cinquantenne Alfredo decide di restare
sto che il peso immane del passato grava
tematica molto attuale. La rappresentazione
per tempo indeterminato a casa della
sull’uomo di mezza età che deve fare i conti
è riuscita a rendere tutte le varie dinamiche
mamma, per starle vicino e per combattere
con una mamma petulante e assillante,
di questa relazione in modo divertente e ar-
la sua malattia con cure mediche. In realtà
sempre più prossima al termine della sua
monico. E' stato un vero capolavoro dell'arte
lui, nel bel mezzo di una crisi matrimoniale
vita. Alla fine, come per ironia della sorte,
teatrale.
e del fallimento della sua carriera da giorna-
Alfredo si spegne prima di Regina.
Italo Ferrante II BL
“Al di la’ di ogni muro…”
12
Il giorno 8 maggio 2015, alcune classi
lizzati dai detenuti nel corso dell’anno.
blico, che quest’anno si svolgerà il 7 giu-
del Liceo “C. de Titta”, che partecipano
Nello specifico, Capitelli ha precisato
gno 2015, e delle partite di calcio a cin-
al progetto “ Al di là del muro”, hanno in-
che ad ogni detenuto sono concessi 6
que tra detenuti ( l’anno scorso una
contrato Enrico Capitelli, Direttore Capo
ore di colloqui con i propri famigliari e 10
squadra è riuscita persino ad arrivare in
Area Educativa della Casa Circondariale
minuti di telefonate, che ci sono ambienti
serie D).
di Lanciano. È il secondo incontro previ-
dove possono passeggiare durante l’ora
Il progetto rivolto alle classi prevede
sto dal progetto; nel primo le classi
d’aria e che devono seguire dei specifici
anche che gli alunni visitino il carcere,
hanno avuto la possibilità di confrontarsi
modelli educativi. Una curiosità venuta
ulteriore occasione per far conoscere ai
con un avvocato, con il Direttore della
fuori dal progetto è che il carcere è la se-
ragazzi l’importanza di tale istituzione
casa Circondariale e con il capo della
conda istituzione, subito dopo l’ospe-
che spesso viene sottovalutata, e, so-
Guardia penitenziaria di Lanciano, che
dale, a fornire molti posti di lavoro! Nella
prattutto, per far comprendere loro l’im-
hanno presentato i diversi reati con la
Casa Circondariale di Lanciano vari
portanza di essere liberi di decidere
relativa pena detentiva. Nell’incontro
sono i progetti di punta: è stato da un
della propria vita nel pieno rispetto delle
con il Direttore Capo Area Educativa, in-
anno aperto uno stabilimento (proprio al-
leggi, senza essere costretti a vedere il
vece, sono stati illustrati l’organizza-
l’interno del carcere) dove i detenuti la-
mondo esterno da una finestra con delle
zione del carcere a seconda della pena
vorano, vengono organizzate una corsa
sbarre.
che si deve scontare e i vari progetti rea-
podalica, che è aperta anche al pub-
Arianna Chiarini IV ASU
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 13
La scuola si apre al Mondo
Il sorriso colora il mondo!
Progetto di clownterapia
Come ogni anno, le classi quarte del liceo
Tomeo e delle prof.sse Teresa Giuliani e An-
statale “Cesare de Titta” hanno avuto la pos-
namaria Perta. Il progetto prevede anche
sibilità di partecipare al progetto extracurri-
uno spettacolo finale a conclusione del-
culare di CLOWNTERAPIA. Durante i primi
l’anno scolastico sempre a cura di noi ra-
incontri noi ragazzi abbiamo avuto l’occa-
gazzi divisi in scenografi e artisti. È stata
sione di scoprire, in maniera nuova e con-
un’esperienza davvero unica e per questo
sapevole, la straordinaria capacità che può
vorremmo fare un enorme ringraziamento
avere un sorriso. Il progetto ha avuto inizio
alle professoresse, per averci permesso di
ad ottobre 2014 e terminerà a dicembre
regalare un sorriso a chi da tempo lo aveva
2015. Nell’ arco di questo periodo noi futuri
perso, di crescere insieme, di condividere
clown siamo stati impegnati in varie attività
delle storie di vita, di avere la gratificazione
divise in due momenti. Ogni lunedì pome-
di ricevere sguardi commossi per un gesto
riggio fino a febbraio ci siamo riuniti per
semplice come il regalo di un palloncino, di
svolgere lezioni teoriche per prepararci al-
poterci confrontare con persone e storie in-
l’attività pratica. Ma in cosa consiste questa
credibili.
attività? Una volta al mese ogni ragazzo a
GRAZIE DI TUTTO!!
turno si reca in ospedale alternando il re-
Lidia Gargarella
parto di Geriatria con quello di Pediatria, il
Benedetta Giancristofaro
tutto sotto l’attenta e accurata guida di Piero
Arianna Chiarini IV ASU
“Lo Stage: un’esperienza di vita”
Le classi quarte del Liceo delle Scienze
una prima esperienza “lavorativa”, in
e propri insegnanti”. Il compito degli “sta-
Umane, nella settimana finale del mese
quanto i ragazzi in questa seconda setti-
gisti” era quello di lavorare con la classe
di aprile, hanno partecipato allo stage
mana (la prima, infatti, è stata a novem-
per un’ora al giorno in maniera “diversa”,
presso le varie scuole primarie di Lan-
bre) hanno presentato la loro unità
utilizzando i disegni, la lim e non i soliti
ciano. Possiamo considerare lo stage
didattica e quindi sono diventati dei “veri
schemi noiosi.
Le unità didattiche erano molto diverse:
alcuni hanno presentato informazioni riguardanti il Canada, il Giappone, altri, invece, temi come l’amicizia, la solidarietà.
Lo stage non è soltanto un’esperienza lavorativa, ma è anche un momento del nostro percorso didattico molto importante
per il futuro, in quanto ci permette di comprendere se l’insegnamento è il lavoro
che vorremo fare.
Infine, c’è da dire che, essendo i bambini
molto recettivi, l’apprendimento è stato
molto veloce e i temi proposti dagli stagisti hanno suscitato in loro molta curiosità.
Arianna Chiarini IV ASU
13
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 14
La scuola si apre al Mondo
Come uno stage
può aprirci al mondo
14
Una settimana all'estero, lon-
Folkstone, si cambia ... ed
anche le escursioni guidate e
noi non ci riconoscevamo e di
tano da casa, famiglia e sem-
eccoci a Purley! Paesino dav-
le sistemazioni di noi studenti
assimilarli ai nostri senza al-
plici abitudini quotidiane, può
vero grazioso, poco più a sud
nelle famiglie ospitanti. L’am-
cuna difficoltà. Siamo partiti
veramente aiutarci a cre-
di Londra, nelle cui caratteri-
biente scolastico lì era estre-
con un bagaglio pieno di pre-
scere? Noi del “de Titta” co-
stiche casette inglesi ab-
mamente
ed
giudizi e luoghi comuni e
nosciamo
la
risposta:
sereno
biamo riscontrato un fascino
accogliente: il preside e i pro-
siamo tornati soddisfatti e
abbiamo avuto e avremo an-
particolare, di altri tempi.
fessori ci sono sempre venuti
sollevati per averli sfatati tutti;
cora la splendida opportunità
La fitta e dettagliata organiz-
incontro nelle difficoltà e non
ci siamo abilmente destreg-
di dilettarci in questo tipo di
zazione ci ha permesso di vi-
ci hanno mai fatto sentire a
giati in conversazioni con in-
esperienze. Si tratta di stages
vere pienamente ogni singolo
disagio. La stessa aria si re-
glesi e non, che ci hanno
che la nostra scuola orga-
giorno, facendoci scoprire
spirava anche all'interno delle
“aperto la mente” facendoci
nizza in diversi Paesi, a se-
tutto ciò che di nuovo lì ab-
famiglie inglesi: in molti casi
sentire consapevoli di appar-
conda
biamo incontrato. Abbiamo
si è trattato di persone genti-
tenere ad un mondo immenso
approfondire. Al terzo anno
trascorso la settimana tra
lissime, aperte al dialogo e di-
di cui noi non siamo che una
l'appuntamento fisso è con
varie ore di lezione nel “Pur-
sponibili ad esaudire i nostri
piccolissima parte. E questa
della
lingua
da
l’inglese: otto giorni, solita-
ley Language College” e vi-
piccoli “capricci”.
esperienza ha fatto nascere
mente a febbraio, da “spen-
site a Londra e Croydon,
Avevamo puntato un obiettivo
in noi un forte desiderio di
dere” immersi in un mondo
paesino lì vicino. E' stata pro-
prima di andare: migliorare il
spingerci oltre e di scoprire
anni luce lontano dal nostro.
prio questa scuola inglese
nostro inglese. Ma noi ab-
tutto il resto del mondo di cui
Quest’anno, però, le nostre
che, abituata ad accogliere
biamo ottenuto molto di più:
noi non conosciamo niente o
organizzatrici hanno provato
studenti stranieri, ha organiz-
siamo stati in grado di con-
quasi.
ad osare. Dopo tanti anni a
zato non solo le lezioni, ma
frontarci con stili di vita in cui
Ilaria Verì III AL
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 15
La scuola si apre al Mondo
Viaggio d’istruzione
a Ventotene
La classe II BL ha preso parte
nità di ripassare un po’ di sto-
nel museo ornitologico del-
Nel corso delle ultime ore tra-
ad un viaggio organizzato
ria e di scoprire tanto altro an-
l’isola. Nel museo siamo rima-
scorse sull’isola abbiamo visi-
dalla nostra scuola. La meta
cora che, di solito, i libri non
sti
tato il museo archeologico in
prefissata era l’isola di Vento-
riportano.
numerose
impressionati
dalle
riproduzioni
in
cui sono conservati anfore,
tene, appartenente all’arcipe-
Sempre
primo
scala di uccelli che, di solito,
resti di imbarcazioni, colonne
lago delle isole Ponziane
giorno abbiamo fatto visita
migrano a Ventotene. Ab-
che si trovavano a Villa Giulia
(mar Tirreno). La durata del
all’antico Porto Romano. Ciò
biamo potuto anche ascoltare
e altri reperti. Nel primo po-
viaggio d’istruzione è stata di
che mi ha colpito maggior-
registrazioni dei versi emessi
meriggio abbiamo dovuto la-
tre giorni. Siamo partiti il 16
mente del porto è stata la pre-
dai vari volatili. In seguito ab-
sciare l’isola. Alle 21.00 tutto
aprile e siamo tornati, un po’
senza di cavità scavate nelle
biamo visitato l’antica ci-
era già finito, la routine quoti-
a
18
rocce per immagazzinare il
sterna. In realtà due sono i
diana era tornata nuovamente
malincuore,
sabato
durante
il
aprile. Il primo giorno è stato
sale marino. Dopo esserci ri-
serbatoi dell’isola. Noi ragazzi
nella nostra vita. Tutti era-
alquanto movimentato. Dopo
storati in albergo, abbiamo
siamo
nella
vamo sfiniti ma, nel con-
quasi cinque ore di viaggio tra
trascorso la serata in un chio-
‘grotta Iacono’ (dal nome della
tempo, il nostro bagaglio
autobus e traghetto, siamo ar-
sco che ha allestito una sorta
famiglia lì spedita dai Bor-
culturale e la valigia delle no-
rivati finalmente sull’isola. Ci
di mini discoteca. Tutti hanno
boni). L’altra cisterna è pur-
stre emozioni si sono arric-
entrati
solo
siamo riposati un po’ in hotel
potuto ballare e scaricare un
troppo inagibile. Nel luogo di
chiti in modo impressionante.
e verso le 15.00 ha avuto ini-
po’ lo stress del primo giorno
raccolta dell’acqua piovana
Con dispiacere abbiamo do-
zio l’esplorazione di Vento-
assai “turbolento”.
abbiamo ammirato dei graffiti
vuto dire addio allo stupendo
tene.
Il secondo giorno è stato al-
realizzati dalla gente ripara-
paradiso terrestre di Vento-
Dapprima abbiamo visitato il
l’insegna del contatto con la
tasi in quel serbatoio. Così si
tene.
sito archeologico in prossi-
natura. Abbiamo fatto tappa
è concluso il secondo giorno.
Italo Ferrante II BL
mità del quale si trovava Villa
Giulia, un maestoso edificio
risalente all’ età augustea.
Qui venne esiliata l’unica figlia di Augusto, Giulia. La
donna fu arrestata e confinata
nell’isola perché adultera. Tra
le altre personalità esiliate
spiccò Agrippina, sposa di
Germanico (militare membro
della dinastia giulio-claudia).
La guida è stata di notevole
precisione nel descrivere le
varie dinamiche storiche che
hanno reso Ventotene ancora
più celebre. Ci ha condotti nei
punti della villa imperiale in
cui erano rimasti resti di cortili, stanze, giardini e terme.
Grazie a questa piacevole visita, abbiamo avuto l’opportu-
15
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:23 Pagina 16
I CSU
Stagioni
I AES
I BSU
C H I A R R I VA . . .
I AL
I BL
I DL
I CL
I ASU
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 17
Stagioni
V AL
V A ES
C H I PA RT E . . .
V BES
V ASU
V BL
V BSU
V DL
V CL
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 18
Cultura
Giovanni Boccaccio:
l’ennesimo autore da studiare!
Questa è la solita affermazione di
della superiorità dell’elemento natu-
ogni studente della nostra età!
rale rispetto al dominio razionale, e
Ma, come la pensava veramente que-
della sua ineludibilità, differenzia Boc-
sto scrittore che noi giovani siamo
caccio da scrittori come Dante Ali-
“costretti” a studiare?
ghieri e Francesco Petrarca, poiché
Donne, amore e religione: questi
l’autore del Decameron si distacca
erano i temi principali trattati dall’au-
dalla mentalità medievale, abbrac-
tore in questione. Temi attuali che,
ciando, invece, una visione del
però, per il modo in cui erano affron-
mondo che successivamente carat-
tati, risultavano innovativi per l’epoca:
terizzerà il periodo umanistico.
si pensi a “La novella delle papere”
Quindi, l’opinione di Boccaccio po-
che presenta la similitudine tra le “pa-
trebbe sembrare vicino al nostro pen-
pere“ e le donne in generale, in ma-
siero, oppure no?
niera forse anche scandalosa per
Certamente è più semplice da stu-
quel tempo. Infatti, la novella narra di
diare rispetto ai suoi “predecessori” e
un padre che vuole nascondere al fi-
forse anche più piacevole e interes-
glio l’esistenza del genere femminile,
sante perché non tratta la complessa
ma il suo piano fallisce poiché il figlio
“teologia” di Dante o il drammatico
è attratto da alcune giovani che incon-
“conflitto interiore” di Petrarca, ma ar-
tra casualmente mentre è con il
gomenti che hanno suscitato la voglia
padre. Con questo esempio, l’autore
di molti autori successivi (come Ca-
vuole dimostrare la sostanziale supe-
milleri, recentemente) di provare a ri-
riorità della legge della natura nel ra-
scriverne novelle e testi.
gazzo, rispetto alla razionalità del
Giovanna Montefusco
padre del giovane. La convinzione
Carlotta Sacco III AL
Secondo voi, che valore ha realmente un
18
Il valore dei libri
lia la percentuale di
chi legge è molto
libro? Sono solo pagine e pagine piene di
E’ vero, ogni buon libro ci dà la possibilità
bassa. Perché le persone passano la mag-
parole. Ma …se queste ci facessero volare
di viaggiare con la nostra immaginazione e
gior parte del loro tempo davanti alla tv o al
su un altro pianeta? Pensiamo che ogni
di farci riflettere su argomenti a noi spesso
computer e non in compagnia di un bel
libro trasmette un’emozione diversa: ti fa di-
sconosciuti. Quando si legge un libro, si
libro?
vertire, spaventare, altre volte può succe-
cerca di creare un incontro tra il pensiero
Molti ritengono che la lettura sia una cosa
dere che ti lasci trasportare da determinate
dell’autore e del lettore, ma è solo una sen-
della quale vergognarsi, e quindi preferi-
frasi che fanno tornare in mente dei ricordi
sazione momentanea, perché si comincia
scono evitare di leggere. Inoltre crediamo
o che cambiano il tuo modo di vedere il
ad approfondire la propria visione della vita.
che tante persone siano pigre e non ab-
mondo. Lo scrittore americano Morley fa in-
Inoltre il lettore si sente protagonista e non
biano voglia di leggere un libro: anche a noi
tendere in sintesi l’importanza dei libri:
più spettatore. Il libro può trasportarci con
piacciono i film e molte volte ci viene voglia
“Quando si vende un libro ad una persona
la mente in mondi fantastici. Seduti sulla
di rilassarci davanti alla televisione, ma il
non gli si vendono soltanto dodici once di
poltrona, allungati sul letto o con le cuffie
libro ha qualcosa che il film non ti potrà mai
carta, con inchiostro e colla, gli si vende
alle orecchie, possiamo sentirci parte di
dare, cioè il potere di liberare la nostra im-
un’intera nuova vita. Amore, amicizia e navi
grandi avventure, rivivere delle emozioni...
maginazione.
in mare di notte; c’è tutto il cielo e la terra
In generale, la lettura può essere conside-
Benedetta Mazzocchi
su un libro, in un vero libro”.
rata un ottimo passatempo, anche se in Ita-
Ylenia Cattafesta II EL
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 19
Cultura
Europa sotterranea
Le grandi città europee sono
tentativo di superare il Muro,
templi e intere abitazioni:
l’asfalto un mondo tutto da
destinazioni turistiche molto
che divideva la Germania in
molti di questi luoghi corri-
scoprire. A causa del disinte-
note e apprezzate: visitatori
due.
spondono, in superficie, a
ressamento dei governi e
da tutto il mondo affollano le
A Edimburgo si trovano, in-
monumenti ben più noti, tra
della mancanza di volontà di
strade e i musei, scattando
vece, sotto gli archi del South
cui la stessa Basilica di San
recuperare
milioni di foto davanti a mo-
Bridge, i Vaults, camere sot-
Pietro, edificata sulla Necro-
opere ritenute non più utili, ri-
numenti
pochi
terranee collegate tra loro,
poli
schiamo di perdere un patri-
però, durante la loro va-
pensate inizialmente per im-
ugualmente, non mancano
monio
iconici.
In
Vaticana.
A
Napoli,
e
preservare
notevole,
perché,
canza, pensano al mondo
magazzinare materiali, ma di
ambienti di epoca classica:
senza la giusta manuten-
che si trova sotto i loro piedi:
fatto usate per attività illecite,
l’acquedotto
zione, anche strutture appa-
romano,
ad
intere città nascoste, su cui
da persone povere in qualità
esempio, che rimase in fun-
rentemente
poggiano le città vere e pro-
di abitazioni, e dai serial killer
zione fino al 1885. Torino, in-
potrebbero crollare, e i detriti
prie, formate da tunnel e corsi
per nascondere cadaveri.
fine,
tunnel
chiuderebbero per sempre
possiede
resistenti
d’acqua ormai dimenticati.
Spostandosi in Italia, non si
settecenteschi, cripte e una
passaggi e gallerie: questi siti
Labirinti di pietra rivalutati
rischia
delusi:
ghiacciaia, utilizzata antica-
meritano di ricevere le stesse
di
restare
solo recentemente, in virtù
Roma, Napoli e Torino na-
mente dai commercianti del
attenzioni e lo stesso rispetto
della loro importanza storica,
scondono
mercato come cella frigori-
di quelli che si trovano in su-
architettonica e artistica.
molto ricco. Nella capitale
fera.
perficie, poiché sono vere e
Esempio illustre è Parigi: il
sono presenti numerose co-
Ma,
suo sottosuolo ospita i resti di
struzioni di epoca romana,
ogni città europea, grande o
più di sei milioni di persone,
come catacombe, acquedotti,
piccola che sia, cela sotto
un
sottosuolo
probabilmente,
quasi
proprie “istantanee” della storia.
Flavia Fioretti V BL
in un ossario realizzato nel
Settecento, come soluzione
alla carenza di posti nel cimitero “ufficiale”. Ci sono inoltre
zone risalenti alla Rivoluzione, rifugi utilizzati nelle
guerre mondiali e l’antica rete
fognaria. Una piccola parte
delle catacombe è aperta al
pubblico, ma non è abbastanza per soddisfare la curiosità
di
alcuni,
che
si
avventurano nelle gallerie off
limits: sono i cosiddetti cataphiles, che realizzano reportage e lasciano un segno del
loro passaggio con variopinti
murales.
Un’altra capitale dotata di
un’estesa rete sotterranea è
Berlino, dove è possibile visitare bunker risalenti alla Seconda
guerra
mondiale,
utilizzati come rifugi antiaerei;
altri passaggi furono scavati
durante la guerra fredda nel
19
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 20
Cultura
27 Gennaio:
Giorno della Memoria
20
“Ogni vita è grande”
l’Italia che deportò nei campi di
che vide 40.000 desapareci-
abbracciata”, Plaza de Mayo,
E’ così che Gianni Morandi, fa-
sterminio
40.000
dos ( i giovani che vennero uc-
Buenos Aires. Questa piazza
moso cantante italiano, giudica
ebrei e militari italiani di cui
cisi nella guerra) morire per la
si ricollega soprattutto alle
tedeschi
tutto quello che è accaduto du-
solo 4.000 riuscirono a tornare
loro patria e per la loro libertà.
madri che per tanti anni si riu-
rante la Seconda Guerra Mon-
in patria. Ma come può un
Infatti, vennero uccisi durante
nivano lì per rivendicare la li-
diale
allo
uomo credersi talmente impor-
il “ processo di riorganizza-
bertà dei propri figli, arrestati
sterminio degli ebrei. Ma tutti la
in
riferimento
tante da far uccidere una per-
zione nazionale” promosso da
e violentati solo per aver lottato
pensano in questo modo?
sona solo per la sua religione
Jorge Rafael Videla che preve-
per la libertà. Donne con un
La maggior parte dei giovani
o per la sua posizione politica
deva l’eliminazione di qualun-
fazzoletto bianco in testa,
d’oggi ormai non considera
o per qualsiasi altro motivo?
que forma di protesta culturale,
donne che avevano il diritto di
con la degna attenzione la
Quale potere ha contro una
politica e sociale. I giovani che
riabbracciare e accudire i pro-
Giornata della memoria che ri-
vita? Nessuno. Una, ma anche
si ribellarono alla dittatura di
pri figli, donne che avevano lot-
corda la chiusura del campo di
più persone, non possono
quel periodo vennero deportati
tato tanto. Fino a dove si
sterminio di Auschwitz avve-
avere il potere di sterminare
nei centri di detenzione clan-
spinge il coraggio?
nuto esattamente 70 anni fa
un’intera “ razza” per imporre
destina dove venivano torturati
Tutto questo è soprattutto per
nell’ambito della Shoah che
la propria idea, in questo caso
e violentati. A causa delle tor-
far capire ai giovani e anche ai
causò
circa
la presunta superiorità della
ture, moltissime persone mori-
più maturi che questi avveni-
6.000.000 persone (soprattutto
razza ariana. Ma, come dice
rono
dei
menti non vanno dimenticati
la
morte
di
sotto
il
peso
ebrei) torturate o ridotte in ce-
anche il genio A. Einstein: “Co-
lanciafiamme oppure per le
soprattutto per la memoria e il
nere nelle camere a gas. Ma,
nosco solo una razza: quella
scariche elettriche che veni-
rispetto di tutte quelle persone
vale la pena uccidere una per-
UMANA e nessun potere vi
vano provocate nelle parti più
che sono morte in una camera
sona solo per il benessere di
negherà di vivere”.
delicate del corpo. Solo alcune
a gas e non solo, che sono
una nazione?
“ Ogni ragazzino porta un
centinaia riuscirono a soprav-
state violentate per una sola
“Anche il potere più forte è un
mondo che non c’era”
vivere, mentre i corpi senza
parola detta. Bisogna sempre
potere apparente”.
Argentina 1976-1983: è in
vita vennero buttati nei pressi
ricordare tutto ciò.
Per non dimenticare…
Hitler era riuscito a far apprez-
questo periodo in cui si svolse
dei fiumi segretamente.
zare il suo “ideale” anche al-
la cosiddetta “ Guerra sporca”
“Ogni madre aspetta di essere
Campana Mariaserena I AL
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 21
Cultura
Mille Splendidi Soli
‘’ Un paese non potrà mai pro-
sfondo della guerra civile della
sposato lo stesso uomo, Ra-
sono ignoranti a causa di leggi
gredire se le sue donne sono
fine del Novecento.
shid, che nel corso del libro si
ingiuste che, per esempio,
ignoranti ’’.
Mariam, figlia illegittima di un
scoprirà violento e brutale, in
vietano l’istruzione superiore
Queste sono le parole del
ricco proprietario di Herat e
particolar modo quando sco-
alle ragazze.
padre di Laila, una delle due
della sua sguattera, viene
pre che Laila frequenta Tariq,
E’ un romanzo che parla di so-
protagoniste del romanzo
‘’
data in moglie ad un uomo
un suo amico d’infanzia.
lidarietà, amicizia, amore e
Mille splendidi soli ‘’ di Khaled
molto più anziano di lei, a soli
‘’ Mille splendidi soli ‘’ è un ro-
della storia di un popolo da
Hosseini, rivolte alla figlia.
quindici anni.
manzo consigliato ad adulti ed
sempre in conflitto.
Parole che ci rivelano l’altro
Laila, figlia di un ex professore
adolescenti che vogliono sa-
Un libro consigliato sia ai divo-
volto, quello intellettuale del-
universitario, è convinta che ci
pere di più sulla condizione
ratori di libri, sia a coloro che
l’Afghanistan (che i media ci
possa essere un futuro anche
della donna islamica e sul fe-
non amano molto la lettura
mostrano
il
per un paese condannato al-
nomeno della poligamia e
perché, con la sua scrittura
Paese dove è ambientata la
l’estremismo e alla guerra
che, soprattutto, insegna che
scorrevole ma allo stesso
vicenda di due donne, Mariam
come l’Afghanistan.
un paese non potrà mai pro-
tempo dettagliata, vi conqui-
e Laila, diverse per età, estra-
Due realtà diverse che si tro-
gredire se i suoi cittadini, ed in
sterà.
zione sociale e passato, sullo
veranno a confronto per aver
particolar modo le sue donne,
Giovanna Montefusco III AL
poche
volte),
Storia di una capinera
Ecco i soliti autori, che
L’amore di Maria per Nino
ai nostri occhi risalgono
la ossessiona e la ingelo-
alla preistoria, con i loro
sisce perché, una volta
libri che le insegnanti di
tornata in convento, viene
italiano “ci costringono”
a conoscenza del fatto
a leggere durante le va-
che Nino si è sposato con
canze!
la sua sorellastra, Giu-
Ma sono tutti così anti-
ditta.
quati come pensiamo
Un amore infelice, ma
noi, oppure possono in-
vero, quello che prova la
segnarci qualcosa?
giovane, molto diverso da
Quest’ultima opzione è
quello di oggi che si
il caso del libro “Storia
nutre, nella maggior parte
di una capinera”, un ro-
dei casi, di cuori e baci
manzo epistolare scritto
sulla bacheca di face-
da Giovanni Verga, che narra la sto-
cambiata da lui. Inizia così il conflitto
book. Il romanzo presenta argomenti
ria di Maria, una diciannovenne co-
interiore della protagonista, che si
attuali, anche se ambientati in
stretta a diventare suora di clausura
racconta ai lettori tramite delle let-
un’epoca diversa dalla nostra, come
per ragioni familiari.
tere inviate ad una sua amica, Ma-
il rapporto tra matrigna e figliastra e
Tornata dalla sua famiglia, per un
rianna.
quello tra due innamorati.
breve periodo a causa di un’epide-
La matrigna
della ragazza si ac-
Quindi, siamo così sicuri che il mes-
mia di colera, conosce Nino, un suo
corge del tormento della figliastra e
saggio di Verga sia del tutto estra-
vicino di casa di cui scopre di essere
fa in modo che torni in convento il
neo ai giorni nostri?
innamorata, e successivamente ri-
prima possibile.
Giovanna Montefusco III AL
21
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 22
Cultura
Matera: sulle pietre
si legge il sapere
22
Matera sarà la Capitale Euro-
partecipazione dei cittadini,
del Sud, è viva, c’è un’energia
diffondere a tutta l’Europa.
pea della Cultura 2019.
una solida base economica,
che vibra, un bel sorriso sui
Importante ricordare che ha
Di origine antichissima questa
per un totale di 50 milioni di
volti della gente, un’energia
“stracciato” Lecce in questo
città, prima greca e poi ro-
euro,
un’impostazione
che non troveremo mai, pur-
inusuale derby. Due città del
mana con il nome Civita, sul
aperta al futuro, e a testimo-
troppo, in quelli che defini-
Sud che si contendono un ti-
cui perimetro si sviluppò la
niare ciò lo slogan scelto per la
scono tutto questo “terronia”.
tolo. Non pensate che sta
città
medievale,
mantiene
e
sua candidatura è “Open Fu-
Tutta Matera (non solo i Sassi,
forse iniziando così la rinascita
tutt’oggi intatto il suo fascino.
ture”.
la città di pietra), è Materia che
del Sud, per troppo tempo la-
Perché, da città di un Meri-
Finalmente è tornata a essere
si fa arte, povertà che diventa
sciato a morire, schiacciato dal
dione abbandonato al suo de-
un luogo bellissimo! E' una
ricchezza e bellezza, disagio
Nord?
stino da tanti anni, a Capitale
città che ha vissuto momenti
che si trasforma in opportunità.
In bocca al lupo!
Europea nel 2019? Una buona
difficili, ma che ha saputo rial-
Questo è il messaggio che, se
Paola di Nunzio V ASU
governance, costituita dalla
zarsi. Matera, come altre città
saprà ben valorizzare, potrà
Arianna Chiarini IV ASU
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 23
Attualità
La mafia non si può sconfiggere
« Cosa Nostra è da un lato
fu Antonio Vullo.
I cambiamenti della mafia che
Ottanta e l'inizio degli anni
contro lo Stato e dall'altro è
Ma questo fu soltanto l’inizio
Totò Riina ha fatto notare
Novanta, diventarono il brac-
dentro e con lo Stato, attra-
di una guerra che tutt’oggi
sono vari. Un tempo la mafia
cio armato della "Stidda", l'or-
verso i rapporti esterni con
continua facendo registrare
non “toccava” la famiglia per
ganizzazione criminale nata
suoi rappresentanti nella so-
delitti di ogni genere.
far del male a un pentito, uc-
da una costola di Cosa No-
cietà e nelle istituzioni. » Pie-
Uno dei più grandi capi di
cidevano il diretto interes-
stra e diventata in pochissimo
tro
quest’organizzazione fu Sal-
sato,
l’
tempo la "padrona" della
Nazionale antimafia.
Grasso,
Procuratore
vatore Riina, arrestato il 15
“incattivimento” dei ragazzi,
parte meridionale dell'isola
Cos’è realmente la mafia? E
gennaio 1993.
per far del male “si tocca” la
grazie al traffico di droga, alle
ora
con
come è cambiata negli anni?
Riina, che, oltre ad avere
famiglia.
estorsioni e alle esecuzioni
Partiamo dalla morte di Gio-
contatti politici, complottava
La Sicilia è una regione piena
spietate, sullo sfondo di una
vanni Falcone e di Paolo Bor-
per compiere ritorsioni verso
di vitalità, ma, come tutti
Sicilia quasi da girone infer-
sellino.
la giustizia, fu arrestato in-
sanno, una mela rossa e ma-
nale.
Giovanni Falcone è morto il
sieme ad un altro capo ma-
tura dentro può essere mar-
Un posto bellissimo rovinato
23 maggio 1992 in un inci-
fioso,
cia o con qualche verme.
da atrocità commesse da per-
dente stradale, causato da
(entrambi oggi condannati
In Sicilia erano tutti ragazzini.
sone senza coscienza, di-
Mariano
Agate
una bomba posizionata sotto
all’ergastolo).
Tutti tra i tredici e i sedici
gnità, persone che sanno
la sua macchina da Giovanni
Riina, però, continua il suo la-
anni. Tutti o quasi cresciuti in
solo cosa sono il potere e la
Brusca che, con più di 150
voro di boss anche da dietro
ambienti malavitosi. Tutti con
vendetta.
morti alle spalle, rilascia una
le sbarre, mentre suo figlio,
un destino già segnato. Tutti
dichiarazione scritta per il
Giuseppe Riina, afferma di
avrebbero dovuto sedere an-
libro Ho ucciso Giovanni Fal-
essere orgoglioso del co-
cora tra i banchi di scuola
cone:
gnome che porta e fiero di
e, invece, tra la
« Ho ucciso Giovanni Fal-
suo padre Totò.
fine
cone. Ma non era la prima
Qualche tempo fa Salvatore
anni
volta: avevo già adoperato
Riina ha rilasciato un’ intervi-
l'autobomba per uccidere il
sta che ha lasciato molti per-
giudice Rocco Chinnici e gli
plessi:
uomini della sua scorta. Sono
«Voi vi preoccupate di me
responsabile del sequestro e
83enne che ormai mi
della morte del piccolo Giu-
posso
solo
essere
seppe Di Matteo, che aveva
ammorbidito, senza
tredici anni quando fu rapito e
capire che la vera
quindici quando fu ammaz-
guerra
zato. Ho commesso e ordi-
quando io mo-
nato
rirò,
personalmente
oltre
avverrà
molti
ra-
centocinquanta delitti. Ancora
gazzi
oggi non riesco a ricordare
uccideranno tra
si
tutti, uno per uno, i nomi di
di loro per pren-
quelli che ho ucciso. Molti,
dere
più di cento, di sicuro meno di
posto e, ammet-
il
mio
duecento. »
tiamolo, i giovani
E ricordiamo anche Paolo
sono più brutali e
Borsellino, morto a distanza
freddi di uno sulla
di 57 giorni, il 19 luglio 1992,
soglia della morte,
per via di un'altra bomba fatta
mettevi in testa che la
esplodere a distanza, in una
mafia non si può scon-
strage in cui l’unico superstite
figgere, si può rallentare»
degli
Noemi Dominante I BL
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 24
Attualità
Les jours sont perdus
” Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità:
il mondo sarà allora popolato da una generazione di idioti.”
A. Einstein
‹Una sera ho intravisto una comitiva di 4 ragazzi che passeggiavano al parco; un nor-
Gli stereotipi
male gruppo di innocenti ragazzini. E da
ragazzini si divertivano. Ma era come un divertimento a singhiozzi perché, tra una risata
e l’altra, un “messaggio”, una foto, o una
“App” interferivano nella conversazione, bloccandola; una volta risposto, si poteva ricomin-
Etichettiamo come stereotipato un luogo, un oggetto o persino un modello
ciare il discorso oramai privo di energia. Fino
di persona che troviamo quasi fatto con lo stampino.
a che, ad un certo punto, ho visto tutti e quat-
C’è da dire, però, che senza gli stereotipi ci sentiremmo quasi persi e non
tro i ragazzi che stavano taciturni, seduti su
riusciremmo a identificarci. Basti pensare a come il pronunciare il nome di
una panchina con lo sguardo fisso sullo
una nazionalità ci evochi immagini ben precise; ad esempio, immaginiamo i
schermo del proprio smartphone. I loro volti il-
tedeschi come persone con pelle, capelli ed occhi chiari e gli americani come
luminati dalla luce stordente di quegli aggeggi
sovrappeso o addirittura obesi.
erano come privi di ogni senso umano; qual-
Inoltre, grazie agli stereotipi sappiamo come comportarci in determinate cir-
che volta sbuffavano, giusto per un istante,
costanze che possono presentarsi durante la nostra vita. Come la tecnologia
come per aver visto qualcosa di divertente,
che, se usata in modo ragionevole, ci semplifica la ricerca e la condivisione
poi, di nuovo il silenzio. Me ne sono, quindi,
d’informazioni, gli stereotipi possono essere utili, ma possono anche dan-
andato perché mi stavo sentendo uno schi-
neggiare le persone che li considerano come modelli da imitare.
foso stalker che fissava dei ragazzini da più di
Le nuove generazioni sono sempre più insicure di loro stesse, colpa anche
un’ora.
dei programmi televisivi e dei social network. Una volta che i giovani adottano
Ma… in nome di Dio, che razza di giovani
uno stereotipo, questo si annida nelle loro menti come un tarlo, spingendoli
sono questi?!›
ad assomigliare sempre di più a lui, facendo loro sfiorare anche l’inimmagi-
Questa è la testimonianza di un ragazzo resi-
nabile. Ovviamente gli stereotipi non sono solamente culturali ma anche ca-
dente a Lanciano, che ritiene di essere tor-
ratteriali ed estetici, poiché i gusti, sia nell’ambito della moda sia nell’ambito
mentato dal “degrado del mondo”, così tanto
scolastico, determinano l’appartenenza ad un certo gruppo di persone.
da “diventare
Esempi pratici si possono trovare dappertutto nel nostro mondo: il problema
un vero e proprio monoma-
niaco”. L .C., un ragazzo trasandato con un in-
del proprio aspetto fisico, dell’orientamento sessuale e anche della propria
solito
posizione sulla cartina geografica e quindi il presunto conseguente divario
comportamento,
ha
convinto
la
redazione ad approfondire la questione.
tra nord e sud e tra oriente e occidente. Lo stereotipo più comune e più “fa-
La nostra società sta pian piano cambiando e
moso” è quello della ragazza perfetta, senza un minimo cenno di grasso su-
il morale degli individui è per la maggior parte
perfluo – che non sempre è negativo, anzi ! – e con delle proporzioni che
basso.
farebbero invidia all’uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci. Molto probabil-
Ma siamo più precisi: l’ultimo tasso di suicidio
mente i disturbi alimentari – gravi o non – e l’autolesionismo sono stretta-
registrato in Italia è stato del 6,7‰, ma oggi
mente correlati a questo determinato stereotipo, quasi come se fossero un
non si sa. Si sa solo che è in aumento, soprat-
loro effetto collaterale (della serie “Magro è bello”)
tutto per le persone sensibili: vivono soppor-
E, ovviamente, chi non ha mai sentito parlare di omofobia? O di razzismo?
tando una vita che diventa sempre più vacua,
Gli stereotipi popolano la nostra società, rosicchiando tutto ciò che c’è di
con un atteggiamento ozioso, e si sa che, con-
buono in essa, come un tarlo fa con il legno.
tinuando a vivere così, un giorno si raggiun-
Quindi, possiamo dire che gli stereotipi diventano “cattivi” quando si conso-
gerà
un’esasperazione
dovuta
alla
consapevolezza di come essa sia così esan-
lidano come pregiudizi e, alla fine, i pregiudizi non sono altro che spia d’ignoranza.
Astrid Arrizza
gue, noiosa.
Leonardo Cotellessa V BES
24
Stereotipo. E’ il nucleo della nuova società e anche il nostro “tallone d’Achille”.
Ylenia Di Biase I BL
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 25
Attualità
Cos’è l’Inferno?
Diceva Calvino: “L’inferno dei
luogo in cui donne e bambini
viventi non è qualcosa che ci
vengono maltrattati senza un
sarà; ce n’è già uno, è quello
perché; è un luogo in cui le ra-
che è già qui, che abitiamo tutti
gazze vengono stuprate; è un
i giorni, che formiamo stando
luogo in cui i bambini muoiono
insieme. Due modi ci sono per
di fame mentre, davanti ai loro
non soffrirne. Il primo riesce fa-
occhi,ci sono persone che il
cile a molti: accettare l’inferno
cibo lo buttano; è un luogo in
e diventarne parte fino al punto
cui i tumori e le malattie letali
di non vederlo più. Il secondo è
sono più diffuse della varicella
Pace.
sia giusto e cosa sbagliato, fino
più rischioso ed esige atten-
o degli orecchioni; è un luogo
L’inferno è quel luogo che tutti
al punto di sopravvivere e non
zione e apprendimento conti-
in cui professare il proprio
noi, comunemente, chiamiamo
più vivere.
nui:
saper
credo politico o religioso è di-
Mondo.
Un altro modo è quello di riu-
riconoscere chi e che cosa, in
ventato impossibile per paura
Se il Mondo è inferno, quindi,
scire a trovare, in questo in-
mezzo all’inferno, non è in-
di essere discriminati e maltrat-
non bisogna vedere il male
ferno degli uomini, gli elementi
ferno, e farlo durare, e dargli
tati; è un luogo in cui gli attac-
come una forza superiore ed
positivi per i quali lottare e da
spazio.”
chi terroristici e le guerre hanno
ultraterrena, ma più semplice-
cui partire per cambiare in me-
L’inferno non è, come soste-
il sopravvento; è quel luogo in
mente, considerare che il male
glio tutto ciò che ci circonda,
neva Dante, un luogo in cui
cui due persone di colore di
è negli uomini stessi.
analizzando ogni singola cosa
vengono puniti i peccati com-
pelle differente o di etnia di-
Per Calvino, come anche per
positiva e facendola fruttare nel
messi in vita, ma l’inferno è un
versa verrebbero visti male
altri, i modi per non soffrire in
tempo, dandole spazio nel
luogo in cui due persone dello
dalla società se decidessero di
questo inferno degli uomini
Mondo.
stesso sesso non possono vi-
sposarsi; è un luogo in cui Cri-
sono due: essere presenti pas-
È questo l’obiettivo che do-
vere la loro storia d’amore
stiani e Musulmani nascono
sivamente, accettando, quindi,
vremmo avere noi giovani: im-
come persone normali per
nemici e si dichiarano continue
che sia inferno, senza provare
pedire che l’inferno prevalga
paura di essere giudicate o pic-
guerre definite “sante” in nome
a ribellarsi per migliorare il
attraverso le piccole cose che
chiate; è un luogo in cui le
di Dio o di Allah, quando, qual-
Mondo, fino al punto di consi-
caratterizzano il nostro quoti-
donne vengono considerate in-
siasi Dio, l’unica cosa che vor-
derare tutto normale, fino al
diano.
feriori rispetto agli uomini; è un
rebbe per i propri figli è la
punto di non capire più cosa
cercare
e
Se ne sente parlare sempre più spesso,
ma cos’è il selfie? Qual è il significato
della nuova mania che impazza tra i vip
Federica Amoroso III AL
Selfie : che mania!
e la gente comune? La traduzione lette-
esprimere chi si è o come ci si sente,
con un gruppo di scout dopo la messa in
rale di selfie dall’inglese è “autoscatto”:
bensì per raccontare agli altri con chi si
Vaticano. Avranno forse utilizzato l’ha-
in realtà si tratta della moda del mo-
è, dove ci si trova e cosa si sta facendo.
shtag #selfieconpapafrancesco? Ma,
mento, ovvero l’abitudine di scattarsi
Ma come si fa il selfie? Semplicemente
udite udite, sui social impazza un nuovo
una foto con il proprio cellulare nelle si-
si impugna il proprio cellulare e ci si
fenomeno, una sorta di evoluzione del
tuazioni più strane. Non c’è dubbio: sel-
scatta una foto.
selfie , il belfie. Questo fenomeno è stato
fie è decisamente la parola dell’anno, un
Ma non solo, impazza anche la moda
lanciato da Kim Kardashian, una show-
modo per essere cool. Postare selfie sui
del bastone per i selfie, un’asta che ti
girl statunitense, innamorata così tanto
social network è quasi il nuovo sistema
permette di ottenere un’inquadratura mi-
del suo lato B da immortalarlo in una
per affermare la propria esistenza, per
gliore, se si vuole anche a figura intera.
serie di autoscatti. Non possiamo che la-
dire al mondo “ci sono anch’io!”. Alcuni
Come detto precedentemente, ormai
sciarvi con una domanda: “#mortedel-
associano il selfie ad un disturbo men-
questo fenomeno ha contagiato tutti,
selfie #nascitadelbelfie?
tale, quasi ad un’ossessione. Nessun di-
perfino le alte sfere celesti. Papa Fran-
Paola Di Nunzio V ASU
sturbo mentale, ragazzi! Non lo si fa per
cesco, infatti, si è lasciato immortalare
Arianna Chiarina IV ASU
25
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 26
Pianeta giovani
Le maschere del tempo libero!
Quanto tempo ritieni “tuo”?
Molti giovani tra i 14 e i
resistenza fisica per mi-
19 anni hanno diversi
gliorare
interessi tra cui social
aspetto fisico. “Voglio
network,
dimagrire!”, è ormai il
sport, mu-
proprio
sica.
motto di molte ragazze
In particolare, i ragazzi
che, frequentando la
trascorrono
palestra,
il
loro
cercano
di
tempo alla scoperta del
perdere peso, ma in re-
misterioso mondo dei
altà
si
creano
ma-
social network. Pos-
schere dietro le quali
siamo affermare che
nascondono la loro in-
essi ormai sono i nuovi
sicurezza,
mezzi
comunica-
anche di apparire alla
zione, ma rappresen-
pari dei ragazzi. E’ di-
di
cercando
tano per le nuove generazioni
più spazio alla propria cul-
impegni da rispettare, e pre-
minuita la percentuale di ra-
anche momenti di svago, gra-
tura: preferiscono fare volon-
ferendo il “piacere”, il tempo
gazze che si dedica
allo
zie ai quali manifestare la
tariato (13%), frequentare
libero che viene impiegato
sport perché porta a nuove
propria personalità. Si pubbli-
biblioteche (16%) , parteci-
secondo i propri interessi.
amicizie e amori.
cano foto per ricevere i cosid-
pare a concerti e andare al ci-
Perché i giovani non sono
Chi di noi non ha mai sentito
detti “like”, per stupire gli altri,
nema
motivati ad immettersi nel
una canzone per poi riascol-
ma questo può rilevarsi molto
ragazzi , che, a loro volta,
mondo
tarla più e più volte? Quanti
banale e molti adolescenti
hanno interessi relativi a
hanno sogni?
ragazzi
pensano
uscite libere con amici (94%;
La maggior parte dei ragazzi
tempo indefinito con un paio
luoghi preferiti: paninoteche,
ha solo paura di questo
di cuffiette e la propria play-
Sui social network si tende ad
birrerie, pub, pizzerie) o pre-
mondo, che appare brutale e
list? Molti la “usano” come ri-
essere diretti e democratici,
feriscono passare del tempo
tenebroso. Con l’esempio dei
fugio o per manifestare anche
di
apparire
più
grandi rispetto alla loro età.
26
il
(64%),
rispetto
ai
del
lavoro?
Non
si
rinchiudono
a
perché le persone esprimono
con le ragazze (56%).
genitori, che dedicano la loro
il proprio stato d’animo, altri
liberamente le loro opinioni,
Molti ragazzi danno più im-
vita a garantire un futuro fe-
come passatempo, ma la mu-
ma si rischia di danneggiare
portanza ai loro interessi in-
lice e senza rischi ai figli, si
sica può esprimere i senti-
l’autostima dei ragazzi, poi-
vece che iniziare a immettersi
sono accorti che, crescendo,
menti più profondi che un
ché vengono giudicati e “in-
nel mondo del lavoro, contri-
avranno poco tempo libero in
ragazzo non riuscirebbe a
sultati” per le loro idee.
buendo alle spese in famiglia,
quanto aumenteranno i do-
manifestare. Tante sono le ra-
Proviamo a non fondere fan-
preferendo sperperare il de-
veri, le responsabilità, gli im-
gazze che sono state conqui-
tasia (social network) e realtà
naro guadagnato dai genitori
pegni presi.
state con una canzone che
(vita quotidiana), cercando di
con sacrificio.
“La palestra è l’idolo dei ra-
ha segnato un pezzo della
dare più valore a noi stessi e
Inoltre molti giovani si limi-
gazzi”: una grande percen-
loro vita.
alla vita realmente vissuta.
tano a dedicarsi a ciò che ri-
tuale
si
Stefania Grazioso III AL
Le ragazze tendono a dare
specchia le loro passioni
dedica giornalmente a uno
Erika Basso II EL
senza tenere in considera-
sfrenato esercizio fisico. Molti
zione
l’antico
dei
adolescenti
proverbio
preferiscono il nuoto, il calcio
“Prima il dovere e poi il pia-
e il basket, ma alcuni fre-
cere”, trascurando il “dovere”,
quentano la palestra con lo
ovvero le responsabilità e gli
scopo di aumentare la propria
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 27
Pianeta giovani
Il Biberon per bambini troppo grandi
Come siamo noi? Gli atteggiamenti contano?
Ehi tu! Sì, proprio tu che stai lì a doman-
comportarvi come adolescenti della vo-
questi “divertimenti” senza obiettare nulla
darti: “Chi sono?”
stra età; bisogna saper aspettare il
perché, nella maggior parte dei casi,
tempo, e, soprattutto, apprezzarlo e ca-
sono assenti, o per il lavoro o per altri
terò. Sei un adolescente, nella fase più
Non è facile dare una risposta, ma ten-
pirlo.
motivi. In altre circostanze è la possibilità
lunga e faticosa della tua vita. Stop!
Secondo delle statistiche, sempre più
di avere tutto che spinge i ragazzi verso
Sei grande abbastanza per fare determi-
adolescenti tra i 12 e i 19 anni fanno
queste strade perché, essendo acconten-
nate cose, per scegliere la compagnia da
esperienza della droga e dell’alcool. Ma
tati in ogni cosa, non provano gusto in
frequentare o la maglietta da indossare,
è proprio necessario intossicare il proprio
nulla e si buttano su questa tipologia di
ma… i tuoi genitori? Senti sempre il biso-
corpo di queste sostanze per seguire una
svago.
gno di tornare a casa.
moda e sentirsi più grandi? Senza con-
Il tutto è aggravato dal fatto che sempre
Sei rinchiuso nei tuoi pensieri e non riesci
tare che esse provocano gravi danni e
più genitori si limitano ad un ascolto “su-
a parlarne con nessuno, in te si alternano
problemi alla salute e immettono un
perficiale”, quando, invece, dovrebbero
attimi di ribellione e di dispiaceri nascosti,
quantitativo enorme di soldi sporchi nelle
parlare con i propri figli, e non si soffer-
che riesci a “distruggere” con la musica.
tasche della malavita (nel caso della
mano sui bisogni effettivi di essi, spesso
Eh già! La maggior parte dei ragazzi non
droga).
non donando loro molto affetto.
crede più ai valori affettivi, al dialogo.
Una parte della colpa è da dare anche ai
Stefania Grazioso
Sono egoisti, pensano solo a loro, senza
genitori che lasciano che i figli si diano a
Giovanna Montefusco III AL
riconoscere i sacrifici dei genitori e le loro
continue attenzioni e premure.
Noi siamo il cambiamento, dobbiamo essere in grado di riconoscere il vero valore
della vita e saperlo affrontare. Cosa ci
ferma? La paura di crescere e di diventare adulti.
Evadere dalla realtà,
rifugiarsi nella musica
Nella nostra età possiamo divertirci con
Una passione che accomuna tutti i giovani di qualunque nazione? La musica.
tutti i mezzi a nostra disposizione, ma bi-
Ormai è diventata parte fondamentale della vita quotidiana ed è abituale trovare
sogna capire quand’è il momento di
ragazzi e ragazze che “vivono” con gli auricolari nelle orecchie.
smettere.
La musica ha invaso il mondo contemporaneo e, in qualche modo, lo ha reso mi-
Partiamo dal presupposto che qui, in Ita-
gliore, per lo meno per tanti adolescenti che, per “evadere” dalla vita reale, si ri-
lia, non troveremo lavoro, ma non vo-
fugiano in una realtà alternativa.
gliamo lasciare i nostri genitori. Inoltre,
Molti si ritrovano nei testi di canzoni che sentono proprie, come se fossero scritte
trascuriamo la scuola senza considerare
per loro. Parole che rimangono impresse nella loro mente, parole che rispec-
che la scuola non serve solo per darci un
chiano i sentimenti di chi le ascolta, parole di chi ti capisce senza averti cono-
“pezzo di carta”, ma è un percorso fon-
sciuto. Le canzoni possono esprimere diverse emozioni, dalle più gioiose e
damentale per diventare ADULTI, per co-
piacevoli alle più tristi e disilluse. Ma anche i temi trattati sono dei più svariati,
noscere, imparare e crescere.
dalla vita quotidiana ad un singolo evento che ha segnato la vita dell’autore, ma
A volte non serve sentirsi grandi se poi
anche il rapporto tra due persone oppure l’allontanamento tra di loro. Il sentimento
cerchiamo coccole, protezione, soste-
dominante è principalmente l’amore, argomento della maggior parte dei generi
gno; non serve sentirsi grandi per fare
musicali, che attira un gran numero di ragazzi e ragazze innamorati.
colpo su qualcuno o per essere apprez-
Differenti, inoltre, sono i diversi generi: pop, rock, punk, hip hop, rap… e molti
zati da un gruppo. Essere diversi è bello,
altri. Ovviamente non tutti amano gli stessi generi perché è difficile “ritrovarsi” in
solo così riusciremo a dare una tonalità
uno che non emozioni specifiche e uniche.
a questo mondo. Ognuno è speciale a
La musica ha subito variazioni nel corso della storia, è nata come bisogno di ri-
modo suo e non deve seguire nessuno.
velare concetti indicibili a parole e continua ad affascinare intere generazioni.
Ragazzi, siate più voi stessi, non cre-
Francesca De Donato
diate di essere grandi, ma cercate di
Giulia Ranieri ICL
27
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 28
Pianeta giovani
Essere adolescenti… che fatica!
Le sigarette da nascondere, le corse
ragazzi non hanno più uno stile proprio e
nunciare i fatti che accadono ogni giorno.
sotto la pioggia, le risate, i pianti per
seguono sempre la massa per paura di
Questo li porta anche a non andare più a
amore, le litigate con gli amici, gli ab-
essere giudicati e, di conseguenza, emar-
scuola e, soprattutto, ad avere problemi
bracci, i sorrisi, i selfie, il motorino, l’auto-
ginati. Si ha paura di non avere più amici
alimentari: la bulimia o l’anoressia. Tutto
bus perso, la scuola e le mille emozioni.
da cui essere amati per quello che si è ve-
ciò accade perché i ragazzi “violentati”
Gli anni più belli della nostra vita : questa
ramente. Spesso capita che i ragazzi, che
non hanno più il controllo del loro corpo e
è l’adolescenza secondo i giovani.
seguono il proprio stile senza seguire
tendono a mangiare più del dovuto, per
Essere adolescenti per la maggior parte
quello degli altri, sono davvero emarginati
poi rigurgitare tutto, oppure a non assu-
delle persone è soprattutto vivere un pe-
da tutti quelli che li circondano. Iniziano a
mere abbastanza cibo per soddisfare i bi-
riodo di “sfogo” e fare nuove esperienze.
soffrire di depressione allontanandosi da
sogni di ogni giorno. In questo modo il
Le principali o le più discusse sono il
tutto per rifugiarsi in un mondo tutto loro.
corpo non ha più energia sufficiente, si in-
fumo, le droghe (leggere e pesanti) e l’al-
La depressione porta anche alla morte
debolisce fino allo svenimento o, nei casi
col, a cui si ricorre sia per divertimento sia
soprattutto con il suicidio (700.000 mila
estremi, alla morte.
per cercare di dimenticare i problemi tipici
adolescenti all’anno nel mondo occiden-
Questa sicuramente è una fase critica
di quest’età, come l’imporsi per difendere
tale e “avanzato” muoiono in questa ma-
della vita di ogni essere umano, ma, per
le proprie idee, anche contro le persone
niera).
viverla con sicurezza, libertà e, soprat-
più care come i propri genitori, in modo
Un’altra causa del suicidio è anche il bul-
tutto, in modo felice, si deve far affida-
ostinato e “menefreghista”. Un altro mo-
lismo; infatti, i ragazzi emarginati che non
mento sugli affetti famigliari, su amici
tivo che spinge i ragazzi a far uso di que-
seguono l’omologazione, vengono presi
sinceri e, in modo particolare, bisogna
ste
credere in se stessi e in quello che si fa.
l’omologazione.
di mira in modo violento e manesco. La
L’omologazione è uno dei problemi prin-
sostanze
è
maggior parte delle vittime non ha il co-
Campana Mariaserena
cipali che affligge gli adolescenti. Infatti, i
raggio di parlarne con i genitori o di de-
Di Rico Rosanna I AL
Il mio “amico” Televisore
La vita di un bambino viene
completamente
stravolta
quando inizia a guardare la
28
Fin quanto può essere influenzata
la mente dai programmi televisivi?
televisione. Essa gli permette
all’86% che non ha limiti ri-
di immergersi in un mondo
guardo ai programmi che può
“finto” nel quale tutto è possi-
vedere. Ciò è causato dalle
bile e i confini con la realtà
dinamiche familiari che inter-
sono labili e incerti.
feriscono con la vita del gio-
Il fenomeno si fa ancora più
vane, per pigrizia o per noia.
preoccupante
La televisione porta a far tra-
se
conside-
riamo il mondo giovanile.
scurare sempre più lo sport,
Oltre il 55% dei giovani passa
le amicizie e la vita sociale; si
più di tre ore al giorno davanti
guarda sempre più il televi-
al
trascurando
sore come una sorta di amico
tutto quello che il “Mondo
o compagno con cui si pensa
televisore,
esterno” ha da offrire. Inoltre,
anche i genitori sono colpe-
con interesse?
di poter scacciare la solitu-
la maggior parte dei pro-
voli di questo fenomeno?
Solo il 14% dei ragazzi viene
dine, ottenendo però l’effetto
grammi che essi guardano é
Quanta attenzione prestano
controllato dai propri genitori
opposto a quello desiderato.
diseducativa e ripetitiva. Ma è
ai propri figli e ai programmi
quando guarda la televisione,
solo colpa dei ragazzi, o
che questi ultimi guardano
pochissimo
in
confronto
Ylenia Di Biase
Astrid Arrizza I BL
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 29
Pianeta giovani
Italia’s got talent 2015
Tutte le anticipazioni sul talent show che presenterà
a livello nazionale i nuovi talenti d’Italia
La sesta edizione del tanto
gramma e posso assicurare
ha sicuramente fatta crescere
blico, tanto meno davanti a
atteso talent show verrà con-
che non era affatto semplice
e maturare, mi ha fatto capire
dei giudici. Mi auguro di poter
dotta da Vanessa Incontrada
gestire la tensione, l’ansia e
quanto siano importanti la
proseguire in questa avven-
e andrà in onda su Sky Uno
l’agitazione. Tremare era ine-
preparazione e la determina-
tura, anche prendendo strade
(o su Cielo) dal 12 Marzo al
vitabile, mantenere la calma
zione. La mia famiglia era lì a
diverse. Continuerò a miglio-
14 Maggio 2015. Ci saranno
e essere ottimisti era quasi
supportarmi e incoraggiarmi.
rare e a coltivare le mie pas-
varie novità tra cui le audi-
impossibile. Sono soddisfatta
Non avrei mai immaginato di
sioni e il mio talento, senza
zioni che avranno luogo nei
del percorso che ho intra-
poter trovare il coraggio di
perdere mai la speranza.
teatri d’Italia nelle città di
preso, questa esperienza mi
esibirmi davanti a un pub-
Marie Christine Mubake II BL
Roma, Avellino, Torino e Vicenza, il cambiamento della
temuta giuria composta da un
cast stellare, l’istrionico Claudio Bisio, l’esplosiva Luciana
Litizzetto, la magnifica Nina
Il telefonino nelle nostre vite
Giovani del “de titta”, cosa fareste senza i vostri smartphone?
Zilli e lo youtuber e nuovo
Ci si chiede di essere schietti e noi lo sa-
così vostro. Ritrovate quei valori di cui
volto delle Iene, Frank Ma-
remo.
tanto si parla e non date ragione a quelle
tano. Per superare le varie
State tutto il giorno con i vostri telefoni e,
persone che vi definiscono una genera-
prove, si avrà bisogno di al-
magari, non prestate attenzione ad un
zione ‘morta’. Fate sentire la vostra voce
meno tre sì su quattro. Assi-
amico che ha bisogno o ad un professore
perché sappiamo bene che volete avere
steremo
che spiega. Pensate un po’: come vi sen-
anche voi un posto nel mondo, un posto in
a
esibizioni
emozionanti, vedremo la ten-
tireste al loro
cui, senza ano-
sione negli occhi dei concor-
posto?
Sap-
nimi e senza
renti, il verdetto dei giudici e i
piamo che vi
nascondersi
divertenti fuori onda ed inter-
considerate un
dietro
viste in cui conosceremo me-
po’ messi da
s c h e r m o ,
uno
glio i concorrenti. A migliaia si
parte
e
non
avrete la possi-
sono presentati all’Auditorium
ascoltati,
ma
bilità di espri-
della Conciliazione di Roma e
trattare gli altri
mere la vostra
al Teatro “Carlo Gesualdo” di
in questo modo
opinione.
Avellino, all’Auditorium “Gio-
non vi farà di
biamo la vostra
sentire
età anche noi e
Ab-
vanni Agnelli” e al Teatro Co-
certo
munale di Vicenza. Si sono
meglio.
Cam-
sappiamo che
esibiti talenti di ogni età, ge-
biate e seguite
non è poi così
nere e nazionalità con l’unico
la moda, ma dove sono finiti i vostri ideali,
facile come si pensa, ma noi siamo il fu-
obiettivo: dimostrare le pro-
i vostri pensieri e i vostri valori? Su cosa si
turo e non possiamo permetterci di essere
vincere.
basa la vostra vita? Quella per il telefono
spenti, non possiamo lasciare che questo
L’obiettivo dei giudici è, in-
prie
capacità
e
e tutte le sue applicazioni sta diventando
mondo multimediale, in cui il dialogo non
vece, quello di scoprire il
un vera e propria dipendenza. Provate, per
è più partecipe nelle vite degli esseri
“vero talento”.
un momento, ad alzare le teste dagli
umani, ci divori: dobbiamo ribellarci a tutta
Anch’io ho partecipato (in-
schermi: vi sentirete più vivi e più liberi e
questa uniformità.
sieme al gruppo di cui faccio
magari, chissà, riuscirete a sentirvi anche
Di Rico Rosanna
parte, i Joel) a questo pro-
parte di questo mondo che non sentite poi
Falcone Laura I AL
29
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:24 Pagina 30
Pianeta giovani
“Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno
di dire che questa è la più bella età della vita”
Il diciottesimo anno d’età, così vivace-
un mondo stereotipato?
mente atteso, avidamente bramato,
La nebbia fitta dell’insicurezza è din-
s’abbate con un’inverosimile rapidità,
nanzi a me, il futuro tetro e fumoso che
scuotendo visibilmente l’animo d’un gio-
profuma d’angoscia è lì a pochi passi. E
vane adolescente.
sono brutalmente sofferente quando
Ed è così che mi son trovato, scaraven-
sento ragazzi dire: «Io andrò all’ univer-
tato brutalmente nell’ordinarietà che ca-
sità, farò il magistrato, avrò due figli, una
ratterizza il mondo adulto, con la
casa in città ed una in campagna e viag-
realizzazione d’esser considerato ma-
gerò per il mondo». Mentre io resto lì
turo, con la consapevolezza della
con la bocca dell’anima spalancata, sgo-
“RESPONSABILITA’ “.
mentato fortemente dalla caparbia sicu-
Precedentemente così distante, la sen-
rezza di questi giovani uomini che sanno
tivo lievemente pronunciata da padri
già cosa vogliono e si gettano a capo-
rabbiosi, era per me un qualcosa
fitto, mordendo e ringhiando, ottenendo
d’estremamente lontano e, noncurante,
quello che si erano precedentemente
mi lasciavo attraversare interamente da
proposti d’ottenere.
questa eccessivamente citata “respon-
Ed io? Afflitto, continuo a non capire,
sabilità”.
continuo a scontrarmi con mio padre e
Com’è possibile allora, che quella
la sua ideologia conservatrice e tradizio-
stessa parola, d’una completa insignifi-
nalista, continuo la mia infinita ricerca,
canza per me, sia ora così orribilmente
continuo a passar le notti nei bar della
spaventosa, così inevitabilmente terri-
perdizione, con occhiaie violacee di per-
bile da riuscire a gettarmi in uno stato
sé, è inevitabilmente necessaria, poiché
sonalità accomunate da una potente e
febbrile che sembra ora incurabile?
la mia probabilmente ingenua convin-
vorace alienazione, che stan lì nel so-
Responsabilità!
30
zione è che ognuno di noi cova in sé la
vrannaturale buio notturno aspettando
sponsabilità! Responsabilità! Responsa-
Responsabilità!
Re-
bellezza della sua particolare anima.
qualcosa, ricercando qualcosa, mentre
bilità! Responsabilità!
E probabilmente “P. Nizan” aveva ra-
incessantemente cadono mattoni dai
Trapela come un fiume in piena dalla
gione, evidenziando la sconvolgente tur-
grattaceli della lucidità!
bocca di mio padre che sta lì con l’indice
bolenza di questi anni di transizione, di
E ciò che è più terribile è la mancanza
puntato a giudicare, e sembra sputar
passaggio dalla totale fanciullezza e
di magnanimità, la mancanza d’educa-
odio, noncurante della mia sensibilità;
spensieratezza alla costellazione della
zione
ed io che sono un sognatore perdi-
problematiche della via lattea della ma-
d’animo che è stata accantonata barba-
giorno, incapace d’eccellere in qualcosa,
turità: «Avevo vent'anni. Non permetterò
ramente, gettata via negli abissi oscuri
un comune ragazzo timoroso della vita,
a nessuno di dire che questa è la più
dell’egoismo più sfrenato, nell’ardua
alla
magnanimità,
la
bontà
scaraventato in un vortice d’oblio ases-
bella età della vita.»
lotta alla realizzazione personale, lotta
suato che tenta di trovar un’uscita, in-
E perché questa transizione deve es-
insensibilmente obbrobriosa che così
cessantemente
sere effettiva, completata definitiva-
amaramente mi rattrista.
qualcosa d’indefinito… vado sperimen-
mente? Perché entrare nell’orrenda
(Il mio non vuole essere un canto di pro-
tando, abusando, bevendo, ingoiando,
visione del mondo, nell’eccessivo e sfre-
testa, con il quale svariate personalità
alla
ricerca
d’un
masticando, fumando, gemendo, ulu-
nato mitragliatore dell’egoismo che
hanno denunciato la bassezza e l’infi-
lando, piangendo lacrime di sofferenza
sputa pallottole di mediocrità e prepo-
mità sociale del nostro tempo, ma, sem-
interna e gridando, isterico, solitudine ed
tente sofferenza?
plicemente il punto di vista di un giovane
incomprensione.
E perché un lavoro, perché una famiglia,
ragazzo, inassimilato al mondo, un co-
Questa ricerca continua, energicamente
perché andare in chiesa, perché avere
mune ragazzo, forse un po’ sopra le
distruttiva, questa ricerca imprevedibile,
una monovolume, perché l’omologa-
righe).
questa spirituale ed emotiva ricerca di
zione, perché dovrei perire d’empietà in
Fabiano Di Campli V AL
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:25 Pagina 31
Saluti e ringraziamenti
Gambescia classi seconde
De Nobile classi terze
Giulia Alberico classi quarte
Marisa Paolucci classi quinte
A nome di tutto il corpo studente-
e Franca Masciarelli, docenti; Ni-
loro sapere e la loro passione al
sco, vorrei salutare coloro che
cola
collaboratore
servizio del liceo “C. de Titta”, ed
Costantini,
hanno raggiunto la fine del loro
scolastico. Dopo decenni al ser-
aver contribuito alla formazione
percorso professionale: Alessan-
vizio
delle ragazze e dei ragazzi che
dro Mariotti, Dirigente Scolastico;
anche per loro il momento della
hanno
dell’istruzione, è
giunto
frequentato
la
nostra
Maria Saveria Borrelli, Direttore
pensione, un meritato riposo da
scuola.
dei Servizi Generali Amministra-
passare in compagnia dei propri
Auguriamo con affetto un grande
tivi; Alfonso Silveri, assistente
cari.
in bocca al lupo per il futuro.
amministrativo; Assunta Spadano
Li ringraziamo per aver messo il
Flavia Fioretti V BL
31
Giornalino 2015_Layout 1 05/06/2015 11:25 Pagina 32
Saluti e ringraziamenti
Ricordi di cinque anni di liceo
“Quando l’ultimo giorno di scuola, dell’ultimo
sterà loro un piacevole ricordo. Ricordo an-
sogni per il futuro.
anno di liceo, suona la campanella dell’ultima
cora quando, in un caldo pomeriggio di fine
E nonostante l’impegno, i sacrifici e le innu-
ora, sei convinto che quello sia l’ultimo se-
giugno, misi piede al ‘De Titta’ per la prima
merevoli volte in cui ho pensato che non ve-
condo della tua adolescenza.”
volta (c’era l’incontro per le future prime in
devo l’ora di finire il liceo, so già che mi
Questa citazione è tratta da ‘Notte prima degli
aula magna); a ripensarci mi sembra ieri e in-
mancherà e non posso che essere grata a
esami’che ognuno di noi ha visto almeno una
vece sono passati ben cinque anni. Non so il
questi cinque anni. Ho imparato a credere
volta durante gli anni di liceo, e la pronuncia
motivo, ma le prime cose che mi hanno col-
sempre in me stessa, ad aprirmi di più con gli
il protagonista, Luca Molinari, nelle prime bat-
pita sono stati il cavallo di legno sul muro
altri senza timori, a capire le altre persone e
tute del film.
delle scale e la barca a metà appesa al sof-
questo anche grazie al ‘Laboteatro’, progetto
Si raccontano le (dis)avventure di un gruppo
fitto: quando mi capita di passarci non posso
della nostra scuola da diversi anni, le cui ore
di amici durante il periodo dei temutissimi
far altro che guardare in alto e questi anni mi
sono sempre delle vere e proprie lezioni di
esami di stato fra feste, divertimento, studio
scorrono tutti davanti, come un flashback.
vita. Ogni attimo mi ha lasciato qualcosa, un
e preoccupazione, ma alla fine la notte prima
Quest’anno, il primo giorno di scuola, a pen-
piccolo insegnamento e ne esco con un ba-
degli esami li cambierà inaspettatamente: di-
sarci bene, il mio ultimo primo giorno di
gaglio in più. È stata una bella avventura in
venteranno davvero adulti e della maturità re-
scuola, mentre cercavo la mia classe, mi
cui non sono mancati ostacoli, incompren-
sono soffermata su quelle stesse scale e pro-
sioni e brutte giornate –in fondo non ne esi-
Di tutto al “de Titta” 2015
Dirigente Scolastico
prof. Alessandro Mariotti
Direttore S.G.A.
Maria Saveria Borrelli
Docenti della redazione
De Fidelibus Nina
Di Battista Rosamaria
Martelli Maria Cristina
Redazione studentesca
Campana Mariaserena
Di Rico Rosanna
Falcone Laura
Amoroso Federica
Cinalli Denise
Grazioso Stefania
Montefusco Giovanna
Sacco Carlotta
Verì Ilaria
Dominante Noemi
Arrizza Astrid
Di Biase Ylenia
Mubake Marie Cristine
Ferrante Italo
Fioretti Flavia
Di Paolo Aurora
Pompeo Alessia
De Donato Francesca
Ranieri Giulia
Fantini Francesca
Saturno Chiara
Mazzocchi Benedetta
Basso Erika
Cattafesta Ylenia
Chiarini Arianna
Di Nunzio Paola
Cotellessa Leonardo
1 AL
1 AL
1 AL
3 AL
3 AL
3 AL
3 AL
3 AL
3 AL
1 BL
1 BL
1 BL
2 BL
2 BL
4 BL
1 CL
1 CL
1 CL
1 CL
5 CL
5 CL
2 EL
2 EL
2 EL
4 ASU
5 ASU
5 BES
prio come cinque anni fa stavano salendo i
stono di troppo facili in cui tutto va secondo i
ragazzi di prima. Mi sono rivista in loro, me il
nostri piani - ma se nella vita fosse ammessa
primo giorno di liceo, un po’ spaesata per es-
la teoria dell’eterno ritorno, dando così ra-
sere entrata in un nuovo mondo da scoprire,
gione a Nietzsche, rifarei questa scelta altre
in cinque anni che sembravano un’eternità, e
volte. Scelsi questa scuola principalmente
quasi quasi invidiavo i più grandi che vi erano
per due motivi: la possibilità di poter appro-
già passati. A tredici, quattordici, anni si è
fondire la conoscenza di tre lingue straniere
chiamati a fare una scelta importante per il
e la presenza di sole due ore settimanali di
proprio futuro, il primo passo di una lunga
matematica. Ritengo, però, che l’importante
strada, senza poter sapere come andrà, se
sia decidere ascoltando se stessi. E ora che
sarà quella giusta e cosa ci riserverà il nuovo
sono quasi alla fine mi sento di dare un con-
cammino ed appena varcata la soglia della
siglio, che diede una professoressa l’anno
porta d’ingresso ci si sente grandi, liberi di
scorso, a chi questo percorso lo aveva ap-
esprimersi. In tanti dicono che sono proprio
pena iniziato: “Siate sempre voi stessi e, se
gli anni del liceo ad essere i più belli e fino a
potete, cambiate il mondo!”
quando non si arriva alla fine si fa anche un
È stato un anno intenso e veloce rispetto ai
po’ fatica a crederci. Sono un vortice di emo-
precedenti. Ormai maggio sta per terminare
zioni, da un lato stanchezza, ansia, preoccu-
e porta con sé la fine del conto alla rovescia,
pazione e dall’altra le amicizie nate tra i
l’inizio di giugno e della maturità, sinonimo di
banchi e le mura di scuola, le risate e le gior-
voglia di libertà e nostalgia.
nate condivise in classe. La scuola - una pic-
Le giornate dei maturandi come me non sa-
cola società - e i compagni - una grande
ranno più scandite dalla campanella nella
famiglia - grazie alle quali si impara a stare
quale abbiamo riposto la maggior parte delle
insieme, rispettandosi l’un l’altro. Si cresce e
nostre speranze per le interrogazioni, i com-
ci si prepara alla vita vera, alle responsabilità
piti o per la semplice voglia di tornare a casa,
nell’essere delle persone mature e, non a
ma sarà la prima cosa che ci mancherà in-
caso, per uscirne si deve passare per la “ma-
sieme allo stridere del gesso sulla lavagna e
turità”. Senza dubbio l’anno migliore è proprio
all’odore di pulito la mattina, appena ne usci-
il quinto, anche se all’inizio sembra una pas-
remo per l’ultima volta. Mancherà anche a chi
seggiata in salita e man mano che ci si avvi-
ha difficoltà ad ammetterlo perché il quinto
cina il traguardo somiglia sempre più ad un
anno di liceo non lascia indifferente nessuno.
girone infernale, ricco di bilanci, progetti e
Chiara Saturno V CL