Alberto Bianchi - Focus Himalaya Travel
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Alberto Bianchi - Focus Himalaya Travel
Esperienze ad alta quota Alberto Bianchi 2015 Da bambino, in vacanza, arrampicavo sui sassi della Valmalenco e lì cominciai a camminare in montagna. Da guida alpina, con esperienza di salite su tutto l’arco alpino, ho guidato trekking e spedizioni in quasi tutti i continenti, tra cui spedizioni all’Everest, al Cho Oyu e allo Shisha Pangma, raggiungendo fra le altre la cima di Aconcagua, McKinley, Kilimangiaro, Elbrus, Carstensz Pyramid e Cho Oyu e giungendo in sci fino al Polo Nord. Sempre in collaborazione, fin dagli storici inizi, con Focus. Se è vero che la scoperta e l’avventura sono un fatto tutto personale e soggettivo; se è vero che è più rassicurante avventurarsi alla scoperta di un ambiente sconosciuto, una montagna, un deserto, una foresta, l’oceano o il fondo del mare, in compagnia di qualcuno piuttosto che da soli; allora ogni ascensione può essere il sogno avventuroso di una guida alpina cosi come di chi sceglie la guida come compagno affidabile per realizzare questo sogno. Infatti, di alcuni viaggi che propongo per il 2015 gli autori siete voi! Alberto Bianchi: tel: 02 4987492 e mail: [email protected] Organizzazione tecnica: Himalaya Travel di Focus World Services S.r.l. c.so Cristoforo Colombo, 10 • 20144 Milano tel. 02 89402052 • fax 02 89402433 www.focus-italia.com • e-mail [email protected] Decreto N. 064749 del 7 settembre 1995 Marocco: Trek e salita del Toubkal (4.167 m) L’Alto Atlante, la più estesa catena montuosa del Nord Africa, si estende per circa 700 km tra il deserto del Sahara e la costa del Mediterraneo. È dominata dalla mole del M’Goun (4068 m.) ed è caratterizzata da rigogliose vallate abitate da autentiche popolazioni berbere. L’architettura delle loro tipiche abitazioni a più piani ricorda forti e castelli. I fiumi scorrono lungo le valli creando terre fertili e colorate, la vita contadina pulsa in ogni villaggio all’ombra dei grandi alberi da noce. Questa regione è una delle più isolate e autentiche del Marocco. partenza: 4 aprile durata: 8 giorni Bolivia: Salita al Huayna Potosi (6.088 m) e all’Illimani (6. 462 m) a Bolivia sta emergendo come uno dei paesi più belli del Sud America: stabile politicamente e dalle risorse naturali varie e grandiose. non mancano le montagne, alcune splendide e a pochi chilometri dalla sua capitale La Paz. Il Sud è una terra dai contrasti incredibili dove la rara gente si raccoglie nei pittoreschi mercati andini. L’atmosfera è un po’ quella che si respira alle grandi altezze himalayane e la Bolivia è un po’ il Tibet del sud America. Quella che vi proponiamo è un’esperienza alpinistica nella quale cercheremo di salire due tra le vette più alte della Bolivia. Il Huayna Potosi sarà utilizzata come vetta di acclimatamento. La progressione su questa montagna non presenta difficoltà al di la della quota. L’ Illimani, che domina il cielo sullo sfondo di La Paz, è stato salito per la prima volta da Sir William Martin Conway. La salita per la via normale è molto ripida, ma tecnicamente non difficile a parte qualche passaggio in prossimità della vetta. Sono indispensabili buon allenamento e buon acclimatamento data la notevole altezza. partenza: 18 luglio durata: 17 giorni Pakistan: trek sul Baltoro con rientro dal Gondogoro La Il Gasherbrum, “parete lucente”, il Broad Peak “cima larga”, il Chogo Rí, “grande montagna” più noto come K2, sono i maestosi giganti che si affacciano sul Circo Concordia, sovrastando di migliaia di metri l’imponente ghiacciaio del Baltoro. È questo uno dei luoghi magici della terra, un mondo di rocce e ghiacci, di guglie e lisce pareti: qui tutto è forte e primordiale. Il sistema orografico del Karakorum si trova al limite nord-occidentale del sistema himalayano e si estende per circa 400 chilometri di lunghezza in direzione est-ovest. Alcuni geografi considerano invece il Karakorum come parte del sistema himalayano. In idioma turcomanno Karakorum significa “pietre nere” ed è il nome attribuito al passo di 5570 m attraverso il quale transitava la carovaniera che collegava il versante settentrionale con quello meridionale. Un tempo era regno di mercanti, via di commerci tra la Cina e il sud del continente asiatico, ora è il paradiso degli alpinisti e di coloro che a piedi, giorno dopo giorno, ne assaporano le incredibili bellezze naturali. L’itinerario parte da Islamabad, la capitale del Pakistan, da dove si vola su Skardu. Il trekking parte da Askole che si raggiunge in jeep da Skardu e l’itinerario sale gradatamente lungo la valle del Fiume Braldu sino al Concordia: grandioso anfiteatro glaciale ai piedi del più fantastico scenario di montagna del mondo. partenza: 7 agosto durata: 21 giorni Argentina: Salita all’Aconcagua La grandiosità dell’Aconcagua è anche determinata dalla sua posizione isolata: con i suoi 6959 metri sovrasta di oltre 1500 metri tutte le cime circostanti. Questa montagna, la più alta al di fuori dell’Asia, è meta annuale di alpinisti ma annovera anche tra i suoi salitori, sciatori, mountain bikers. La sua storia alpinistica ufficiale inizia con la prima ascensione della guida italiana Mathias Zurbriggen nel 1897. Il versante lungo il quale si svolge la salita per la via normale non offre particolari difficoltà alpinistiche, la piccozza può essere utile solo nel tratto finale dato che si attraversano solo piccoli nevai residui. Tuttavia l’ascensione non è da sottovalutare: la zona è punto di incontro tra correnti d’aria di diversa origine che creano improvvise e violente bufere di vento e di neve in tutti i periodi dell’anno. In questi casi la temperatura scende a valori polari e la salita può divenire molto difficile. Inoltre la lunghezza della salita e la quota richiedono un graduale acclimatamento. Quest’aspetto è fondamentale e di norma si prevedono alcuni giorni di permanenza al campo base e alcune salite di allenamento nei dintorni. Dal campo a Plaza de Mulas su buon sentiero si raggiungono i primi bivacchi (Antartica e Plantamura) e chi ha già raggiunto un buon livello di acclimatazione può portarsi al Nido de Condores dove esiste spazio per sistemare le tende. Il tratto finale è di circa mille metri di dislivello su tracce di sentiero sino alla base della Canaleta, di norma innevata, che porta direttamente in vetta. partenza: febbraio 2016 durata: 19 giorni
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