Amedeo Avogadro - Anno Internazionale della Chimica
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Amedeo Avogadro - Anno Internazionale della Chimica
La chimica in Piemonte nell’età del Risorgimento Lunedì 9 maggio 2011 Wanda Alberico Dipartimento di Fisica Teorica, Università di Torino Amedeo Avogadro: una semplice legge che ha aperto la porta di un complesso microcosmo La vita Amedeo Avogadro nasce a Torino il 9 agosto 1776. Compie i suoi studi giuridici e filosofici in piena rivoluzione francese, che molto Influenzò la vita e la politica piemontese. Nel 1798 Amedeo e i suoi fratelli si ritirano Con la madre a Biella Piazzo mentre il padre, Rimasto a Torino per servire il Re e il Governo, pagherà con il carcere la sua lealtà, fino al 1800, quando fu reintegrato nella sua carica al Senato. La VITA Amedeo inizia a Biella, col fratello Felice, i primi esperimenti di elettrologia e chimica, a cui si dedicherà anche a Torino, frequentando all’Università le lezioni del Vassalli Eandi. Amedeo sviluppa i suoi interessi scientifici in modo: Sistematico: annota e analizza con cura le nuove esperienze e teorie, specie nel campo dell’elettrologia e della chimica Autonomo: non è discepolo di alcun maestro, ma bensì capace di vagliare, confrontare, criticare, fare nuove proposte Controcorrente: ragiona sulla realtà delle cose utilizzando risultati sperimentali (per lo più di altri) per proporre nuove teorie. Nel 1803 presenta, col fratello Felice, il suo primo lavoro: Essai analytique sur l’electricitè, un saggio contenente l’ipotesi (mai formulata prima da altri) di polarizzazione del dielettrico. L’ipotesi di Avogadro verrà riproposta nel 1837-38 da Faraday senza citare A. Le critiche di Eandi fanno sì che del lavoro di Amedeo e Felice venga pubblicato, nelle Memorie della Reale Accademia delle Scienze, solo un riassunto. Un secondo lavoro del 1804 fa tuttavia accettare i due fratelli come Soci corrispondenti dell’Accademia stessa. Avogadro continua le ricerche sull’elettricità, studiando ciò che accade nell’aria interposta tra due corpi conduttori e carichi suggerendo la polarizzazione delle molecole d’aria affacciate alle superfici cariche; pubblica tali idee in 2 lavori sulla rivista Journal de Physique, de Chimie, d’histoire naturelle e des arts. Nel 1809 diventa Direttore e Professore di Filosofia positiva (matematica e fisica) presso il Reale Collegio di Vercelli. A questo periodo risale il famoso lavoro del 1811. L’amico Balbo favorisce poi il suo rientro a Torino, nel 1819, in qualità di Professore di Fisica “sublime” (fisica matematica) su una cattedra dell’Università di Torino istituita appositamente per lui. I moti rivoluzionari del 1821 portano alla chiusura dell’Università: la cattedra di Avogadro viene sospesa per un decennio e tornerà ad Avogadro (dopo un periodo in cui venne affidata a Cauchy) nel 1834, sotto il regno di Carlo Alberto. Amedeo la terrà fino al 1850, 6 anni prima della morte, il 9 luglio 1856. Amedeo passa apparentemente imperturbato attraverso complesse vicende politiche e personali, senza mai rinunciare allo studio delle nuove pubblicazioni e scoperte scientifiche, producendo a sua volta saggi e memorie di grande valore. L’ipotesi atomica in chimica Verso la fine del ‘700 i chimici cominciano a realizzare come gli elementi si combinano a formare i composti. A. Lavoisier (1743-1794): i) Legge di conservazione della massa in reazioni chimiche; ii) Definizione e individuazione di alcune sostanze elementari Æ gli elementi J. Proust (1754-1826): Legge delle proporzioni definite: in un dato composto chimico gli elementi sono presenti in proporzioni di massa fisse, definite. John Dalton (1766-1844): Trattato “Il nuovo sistema di chimica fisica” • Tavola dei pesi relativi di diverse sostanze elementari • Legge delle proporzioni multiple: se una data massa di un elemento si combina con masse diverse di un altro elemento per formare composti (diversi), le proporzioni tra tali masse sono sempre in rapporti semplici tra loro. Joseph Gay-Lussac(1778-1859) – Legge dei volumi: quando un gas si combina con un altro, il rapporto dei volumi [che si combinano] è sempre una frazione semplice. Inoltre il volume del composto, se gassoso, è in relazione semplice con i volumi dei reagenti. Questi precedenti formano le basi sperimentali per il lavoro di Avogadro del 1811; pubblicato sulla rivista Journal de Physique, de Chimie, d’histoire naturelle e des arts, si intitola: << Essai d’une maniere de determiner le masses relatives de molecules elementaire des corps, et le proportion selon lesquelles elles entrent dans ces combinaisons>> Avogadro non usa il termine “Atomo” (già usato da Dalton e altri) ma introduce le seguenti definizioni: • Molecola (piccola massa): termine generico per indicare atomo o molecola • Molecola integrante: molecola di un composto • Molecola costituente: molecola di un singolo elemento, può contenere una o più particelle • Molecola elementare: atomo elementare Avogadro è il primo a suggerire che due atomi identici si possano unire a formare una molecola (costituente): tale ipotesi è necessaria per spiegare alcuni risultati di GayLussac, ma è fortemente contrastata da Dalton. “Il Signor Gay Lussac ha mostrato in un’interessante Memoria che i gas si combinano sempre in proporzioni di volume molto semplici, e che quando il risultato della combinazione è un gas, anche il suo volume è collegato in modo molto semplice ai volumi dei costituenti. Ma le proporzioni quantitative di sostanze nei composti sembrano dipendere solo dal numero relativo di molecole composte che ne derivano. Si deve quindi ammettere che esistano relazioni molto semplici tra i volumi delle sostanze gassose e il numero di molecole semplici o composte che ne fanno parte. La prima ipotesi che si prospetta a questo riguardo, e apparentemente forse la sola ipotesi ammissibile, è la supposizione che il numero di molecole integrate in qualsiasi gas è sempre lo stesso per volumi uguali, o sempre proporzionale ai volumi.” Di seguito Avogadro utilizza la sua stessa ipotesi per derivare i pesi relativi di diversi atomi. Pesi relativi degli atomi: se il numero di particelle in uguali volumi di gas è uguale, allora il rapporto dei pesi di volumi uguali di gas è uguale al rapporto dei pesi di singole particelle (atomi) dei gas stessi. Esempio (peso di 1 L ossigeno)/(peso 1 L idrogeno)= 1.429 g/0.0899 g = 15.9 Quindi un atomo di ossigeno pesa circa 16 volte un atomo di idrogeno. Composizione molecolare: sappiamo che il rapporto tra i volumi di H e di O per formare acqua è di 2 a 1, quindi l’acqua risulta dall’unione di ogni molecola di ossigeno con 2 molecole di idrogeno Volume dei (gas) composti: se 1 volume di ossigeno si combina con 2 di idrogeno per formare vapore acqueo, allora si dovrebbe formare 1 volume della sostanza composta: invece se ne formano 2. Da qui Avogadro deduce che sia O che H formano molecole composte da 2 atomi. L’ipotesi di Avogadro non fu riconosciuta subito (lo stesso Dalton non l’accettò e fu fortemente contrario all’idea che gli elementi potessero formare molecole, per es. biatomiche; di fatto questo avrebbe smentito alcuni suoi risultati sui pesi molecolari relativi). Soltanto dopo la morte il chimico Cannizzaro si fece araldo, in un Convegno del 1860, dell’idea di Avogadro, enfatizzando l’importanza della sua ipotesi. L’ipotesi atomica in fisica Verso metà dell’800 l’ipotesi atomica trova importanti fautori anche tra i fisici. Il concetto di campo (elettrico e magnetico), introdotto da Michael Faraday (1781-1867) sembrava favorire l’idea di un “continuum” che pervade tutto lo spazio, ma la composizione corpuscolare della materia guadagna terreno. Lo stesso Faraday, per spiegare i fenomeni dell’elettrochimica (cui diede contributi fondamentali) coniò una serie di termini tra cui quello di “ione” come portatore di carica elettrica Æ corpuscolo costituente della materia (anzi... dell’atomo !) Teoria cinetica dei gas Fu il cardine e la chiave di volta interpretativa per confermare la correttezza dell’ipotesi atomica. Nella seconda metà dell’800 fisici come Clausius, Maxwell e Boltzmann riuscirono a derivare le leggi empiriche dei gas (e.g. Le leggi di Boyle, Gay-Lussac, Dalton) dalla teoria cinetica dei gas: un gas è descritto come un insieme di un grandissimo numero di particelle che subiscono continue collisioni tra di loro e con le pareti del recipiente contenitore. L’equazione “centrale” della teoria cinetica dei gas è quella che dà la pressione di un gas ideale in funzione del volume e dell’energia cinetica media delle particelle (atomi o molecole) che compongono il gas: p = (2/3) (NAEm)/V dove NA è il numero di Avogadro, V il volume ed Em l’energia cinetica media per particella, Em= (3/2) kT (k costante di Boltzmann). ÆEquazione di stato di un gas ideale. Contiene le leggi di Boyle, Gay-Lussac e l’ipotesi di Avogadro. Si ottiene di qui: NA = pV/kT Il numero di particelle non dipende dalla natura del gas. Ma quanto vale NA ? Nel 1865 Johann Loschmidt fece il primo calcolo accurato di NA e ottenne NA= 0.5 x 1023, (Maxwell NA= 4 x 1023) Valore attuale: NA~ 6.02 x 1023 La teoria cinetica fornisce anche la prima stima delle dimensioni di una molecola: Loschmidt trovò 10-10 m. Stime confrontabili a questa vennero poi da William Thomson (Lord Kelvin) e Maxwell. Le dimensioni note oggi per un atomo di idrogeno sono appunto di 10-10 m, una distanza che nessun microscopio moderno può farci “vedere”! Il mondo sub-microscopico Il Numero di Avogadro ci ha aperto le porte del mondo atomico e sub-atomico: gli atomi e le molecole non sono rivelabili con la luce visibile, anche in una piccola goccia le molecole d’acqua sono tantissime e piccolissime, ma esistono, così come esistono gli atomi di O e di H che le compongono. Ancora negli ultimi 5 anni dell’800 nuovi fenomeni emergono all’attenzione dei fisici e dei chimici: 1895 – Roentgen scopre i raggi X 1896 – Becquerel e i coniugi Curie osservano la radioattività dell’uranio e di altri materiali 1896 – Zeeman osserva l’influenza di un campo magnetico sulle righe spettrali di un atomo 1897 – J.J. Thomson scopre l’elettrone, misurandone il rapporto e/m: è il primo indizio che l’atomo non è indivisibile! 1900 – Planck introduce il quanto di energia, hν, studiando la radiazione di un corpo nero. Il nuovo secolo vedrà la scoperta del nucleo atomico e la nascita della Meccanica Quantistica. Grazie all’intuizione di Avogadro la vista dell’Uomo può esplorare il mondo dell’infinitamente piccolo e non restiamo più sgomenti di fronte a numeri così grandi come 1023 o così piccoli come la costante di Planck (6x10-34 J sec).
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divisione delle molecole in due; ma è possibile che in altri casi la
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Il peso atomico - Liceo Scientifico Ulivi
Tutti gli atomi di un elemento sono identici per
forma, dimensioni e massa.
5. Atomi di elementi diversi hanno una massa diversa.
6. Gli atomi degli elementi si possono raggruppare per