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Ringraziamogliabitantidell’Arcellachehanno avutolavogliaelapazienzadichiacchierareconnoi! INDICE 15. GIARDINO DEI CILIEGI 16. ORTI SOCIALI 17. BIBLIOTECA DI QUARTIERE PARTE I –CHI, COME, COSA, QUANDO E PERCHE’ ...................................... 1 18. POLIAMBULATORIO 19. CENTRO DATA MEDICA CHI SIAMO – IL GRUPPO BABILONIA ............................................................................ 2 20. CONSIGLIO DI QUARTIERE COSA – L’ARCELLA E IL PROGETTO DI TORRE GREGOTTI .............................................. 3 21. ENAIP 1. L’ARCELLA ............................................................................................................................ 3 22. STADIO COLBACHINI 2. EVOLUZIONE STORICA DEL QUARTIERE ............................................................................... 3 23. CENTRO SPORTIVO PLEBISCITO 3. IL PROGETTO DI TORRE GREGOTTI ...................................................................................... 4 24. CINEMA MULTI‐ASTRA 4. UN’INDAGINE SUL QUARTIERE ............................................................................................ 5 25. BINGO ARCOBALENO 26. BAR ORCALOCA 27. GASOLINE PUB COME E QUANDO – APPUNTI SUL METODO ............................................................... 6 28. IRISH PUB MCGREGORY PERCHE’ – UN’INDAGINE PER CAPIRE L’ARCELLA ........................................................ 6 29. KEBAB FATHI 30. LARGO DEBUSSY PARTE II –POLICY INQUIRY ........................................................................ 7 31. CAVALCAVIA BORGOMAGNO INTRODUZIONE ............................................................................................................................ 8 IN VOLO SULL’ ARCELLA .............................................................................................................. 9 SI DICE CHE ................................................................................................................................ 15 32. ASSE VIA TIZIANO ASPETTI – VIA GUIDO RENI PARTE III – POLICY DESIGN ...................................................................... 40 I LUOGHI DELL’ARCELLA ............................................................................................................ 19 1. TORRE GREGOTTI LE NECESSITA’ DEL QUARTIERE ......................................................................................................... 41 2. GALLERIA SAN CARLO LA QUALITA’ DIFFUSA ........................................................................................................................ 41 3. PIAZZA AZZURRI D’ITALIA 4. INTERSPER, EX‐SAIMP 1. IDENTITA 5. CONFIGLIACHI 2. GLI SPAZI COMUNI CONDIVISI 6. FORNACE MORANDI 3. CONNESSIONI 7. PARROCCHIA S. CARLO 8. SANTUARIO DELL’ARCELLA 9. PARROCCHIA SAN FILLIPPO NERI INTERVENTI PROPOSTI ................................................................................................... 42 10. PARROCCHIA SANTISSIMA TRINITA’ 11. PARROCCHIA SAN BELLINO 12. PARCO MORANDI 13. PARCO TEMANZA 14. PARCO MILCOVICH INDICEDELLEMAPPE IN VOLO SULL’ARCELLA ............................................................................. 9 OSSERVAZIONI SUL CAMPO .................................................................... 10 LA MAPPA DEI PERCORSI: MATTINA ....................................................... 12 LA MAPPA DEI PERCORSI: POMERIGGIO ................................................. 13 LA MAPPA DEI PERCORSI: NOTTE ............................................................ 14 SI DICE CHE – MAPPA DELLE PERCEZIONI ................................................ 18 I LUOGHI DELL’ARCELLA .......................................................................... 19 MAPPA DEGLI INTERVENTI ...................................................................... 53 CONNESSIONI ......................................................................................... 56 PARTE I – CHI, COSA, COME, QUANDO E PERCHE’ 1 CHI SIAMO – IL GRUPPO BABILONIA Maria – Laureata in Scienze Ambientali presso la UAB, ha conseguito un master in analisi e gestione del paesaggio a Girona. Questo è il primo laboratorio di politiche urbane. Vede la città come un ecosistema altamente produttivo in termini di informazioni, servizi, cultura e creatività. Lazaro – Laureato in Studi Architettonici presso la FAUTL di Lisbona, ha portato al servizio del gruppo le sue capacità progettuali, la sua curiosità e le sue esperienze in ambito culturale e politico svolte in Portogallo. Andrea – Laureato alla triennale SPUT presso lo IUAV, ha avuto modo di approcciarsi all’analisi dei contesti urbani grazie ai laboratori frequentati e alla tesi che ha scritto proprio sull’Arcella. Ha una grande passione per la fotografia. Antonio – Laureato in Geografia a La Sapienza, si è specializzato nell’elaborazione di cartografia tematica presso il laboratorio GIS dell’Università degli Studi di Siena. Da sempre nutre un particolare interesse per la politica. Irene – Laureata in Scienze Economiche e Sociali presso la Libera Università di Bolzano, si è interessata nel suo percorso di studi in particolare alle modalità di partecipazione pubblica nei processi decisionali in ambito ambientale. 2 COSA – L’ ARCELLA E IL PROGETTO DI TORRE GREGOTTI bombardato e distrutto nella quasi totalità. Nel 1947 è redatto un Piano di Ricostruzione. 1. L’ARCELLA Il Quartiere 2 Nord del Comune di Padova, conosciuto anche come l’Arcella, è il quartiere più popoloso della città e conta circa 50mila abitanti. Il quartiere è diviso in quattro unità urbane: Arcella, San Carlo, San Bellino e Pontevigodarzere. Identificare i confini del quartiere e delle singole unità urbane non è impresa facile, tanto che anche gli abitanti stessi dell’Arcella hanno talvolta difficoltà a definire precisamente il luogo in cui abitano o lavorano. L’elevato numero di Comune di Padova, Piano di Ricostruzione, Zona Arcella, 1947 abitanti e l’alta densità abitativa (circa 6000 ab/Kmq) conferiscono al quartiere il ruolo di un polo a sé stante, tanto da essere spesso Negli anni del dopoguerra, il quartiere si sviluppa in maniera definito come una “città nella città”. esponenziale e disordinata. L’espansione del primo nucleo del quartiere è dettata più dalle singole esigenze abitative che da linee strategiche o programmatiche. Mappa delle unità urbane Cartografia Aerocartogrammetrica, 1953 Confronto fra cartografia Aericartigrammetrica, 1953 e 1971 Nel 1954 il Comune di Padova ha quindi adottato un PRG, approvato 2. EVOLUZIONE STORICA DEL QUARTIERE nel 1957. Il Piano Regolatore di Piccinato aveva l’obiettivo di definire Il quartiere nord di Padova nasce con l’inizio dei lavori per la Ferrovia le future linee di sviluppo della città, ma anche di riordinare le nuove Ferdinandea, nel 1824. Nei decenni successivi segue lo sviluppo del espansioni urbane all’interno di un contesto organico. Con nucleo dietro la stazione, che vede la nascita di un vero e proprio riferimento al quartiere Arcella, Piccinato riconosce la necessità di quartiere operaio. Durante la seconda guerra mondiale, proprio in creare una centralità, un polo identitario per il quartiere. Egli virtù della sua vicinanza allo snodo ferroviario, il quartiere viene individua la futura centralità sita in San Carlo. 3 d’Italia. La prospettiva di ricominciare i lavori e di proseguire con la realizzazione del progetto di Gregotti ha tuttavia suscitato proteste e polemiche da parte di alcune associazioni ambientaliste (in particolare Legambiente) e di comitati cittadini. L’amministrazione comunale ha quindi deciso di indire un referendum consultivo, per mezzo del quale i cittadini del Quartiere 2 Nord hanno avuto la possibilità di esprimersi rispetto al progetto. Le posizioni espresse nel referendum tenutosi il 18 giugno 2006 dai diversi attori coinvolti possono essere schematizzate come segue: Comune di Padova, Piano Regolatore, Zona Arcella, 1953 Sia le successive varianti al PRG (nel 1974 e nel 1986), che Il PAT attualmente vigente, (2006) confermano la necessità di creare una centralità nell’area. 3. IL PROGETTO DI TORRE GREGOTTI CONTRO IL PROGETTO A FAVORE DEL PROGETTO Associazioni ambientaliste (Legambiente) Comitati cittadini Partiti di maggioranza: DS, Margherita. REFERENDUM CONSULTIVO Partiti di maggioranza contro il progetto: Verdi, Rifondazione Comunista. Alla fine degli anni 80, il Comune di Padova ha indetto un concorso per la creazione di una centralità in Arcella, in linea con le disposizioni del PRG. Nel 1988 è stato approvato il progetto di Immobiliare Valli Vittorio Gregotti Partiti di opposizione contro il progetto: PDL, Lega Nord, AN. Vittorio Gregotti. Il progetto originario prevedeva la costruzione di quattro torri, che avrebbero creato uno spazio aperto sul quale si Attori favorevoli e contrari al progetto nelle posizioni espresse dal sarebbero affacciate la chiesa, il cinema e una struttura sportiva. referendum A favore della realizzazione del progetto si sono schierati il Sindaco di Padova Flavio Zanonato e i partiti di maggioranza DS e Margerita, oltre all’immobiliare Valli, proprietaria dell’area e naturalmente all’architetto Gregotti, che si è espresso duramente rispetto al fatto di sottoporre “la capacità inventiva dell’architettura” al giudizio Il progetto originale di Vittorio Gregotti pubblico, asserendo che “se si affidasse al giudizio della cittadinanza La prima parte del progetto è stata realizzata con la costruzione di ogni progetto architettonico, probabilmente non si costruirebbe più Torre Gregotti. Il progetto e poi rimasto bloccato fino al 2005, quando niente. Forse addirittura le cose più belle verrebbero bocciate.”1 la giunta Zanonato ha approvato un programma integrato di Contrari al progetto invece i comitati cittadini e Legambiente, che riqualificazione urbanistica dell’area di San Carlo e Piazza Azzurri 1 V. Gregotti, Corriere della Sera (21/06/06). 4 hanno organizzato una campagna informativa nel quartiere. Contrari vada a connettersi con le centralità secondarie già presenti nel anche i partiti di opposizione in consiglio comunale (PDL, Lega Nord e quartiere (in particolare le parrocchie). AN) nonché i partiti di maggioranza dei Verdi e di Rifondazione Comunista. I comitati cittadini, in particolare, non si sono definiti contrari solamente alla “cementificazione” dell’Arcella, che ritenevano si sarebbe verificata con la realizzazione dell’intero progetto in Piazza Azzurri d’Italia. Questi si sono anche opposti a quella che è stata definita come l’imposizione dall’alto di un simbolo identitario. Il referendum del 18 giugno 2006 ha registrato un’affluenza del 25%. La maggioranza dei votanti si è espressa contro la realizzazione del progetto, che è stato di conseguenza bloccato. Ne è seguito un contenzioso giudiziario fra l’Amministrazione e l’Immobiliare Valli, che ha fatto ricorso al TAR e successivamente al Consiglio di Stato. La La città delle centralità vicenda giudiziaria non è ancora risolta. In attesa della sentenza definitiva del Consiglio di Stato, l’area di Piazza Azzurri d’Italia 4. UN’INDAGINE SUL QUARTIERE rimane indicata dal PAT del 2006 come un’area di trasformazione, Dopo qualche tempo che raccoglievamo materiale rispetto al Progetto nella quale deve essere collocata una struttura che possa essere di Torre Gregotti e alle dinamiche a questo legate in termini di riconosciuta come una “centralità” per il quartiere. centralità, ci siamo chiesti quale fosse il significato di un intervento di questo tipo in un quartiere come l’Arcella. Già dalle prime indagini sul campo avevamo avuto modo di notare come l’Arcella fosse un quartiere legato a dinamiche molto specifiche: si tratta di un quartiere molto grande, conosciuto a Padova per i frequenti episodi di microcriminalità e spaccio. In più esso si presenta come un quartiere in cui vivono molti immigrati e dove l’età media della popolazione è in continuo aumento. Ci siamo chiesti quali siano le priorità di intervento in Arcella, e in quali ambiti l’amministrazione dovrebbe La zona Arcella nel PAT vigente La volontà dell’amministrazione, rispetto al futuro dell’area, è stata indicata anche nelle linee programmatiche. Nella “città delle centralità”, fra le scelte strategiche indicate dal PAT risulta la creazione di una centralità primaria in Piazza Azzurri d’Italia che investire maggiormente. Per capire il quartiere, le dinamiche legate allo sviluppo di una centralità e le reali necessità percepite dagli abitanti abbiamo quindi sentito la necessità di allargare il nostro campo d’indagine, e di considerare tutto il quartiere. 5 COME E QUANDO – APPUNTI SUL METODO Nella nostra partire La scelta di effettuare un’indagine il più possibile ampia e aperta ci ha dall’osservazione diretta dei luoghi e dal confronto con i diversi attori permesso di modificare in itinere gli obiettivi del nostro lavoro, e di coinvolti, a partire dagli abitanti del quartiere. Abbiamo quindi essere sempre pronti a recepire i diversi input che di volta in volta cercato di adottare un approccio quasi antropologico e di ricostruire, giungevano dall’osservazione e dal dialogo con gli abitanti. Attraverso per quanto possibile, delle mappe sociali del quartiere a partire da ciò il contatto diretto ed il confronto fra le varie posizioni a cui ci siamo che abbiamo osservato e da quello che abbiamo imparato parlando e trovati davanti, abbiamo avuto modo di ottenere una conoscenza dialogando reale, per quanto necessariamente parziale, di alcune dinamiche del con policy gli inquiry Arcellani. abbiamo PERCHE’ – UN’INDAGINE APERTA PER CAPIRE L’ARCELLA Abbiamo deciso di effettuato frequenti sopralluoghi sul campo, in diverse fasce orarie. Nella nostra indagine quartiere delle quali saremmo altrimenti rimasti all’oscuro. abbiamo provato a seguire le indicazioni di Marc Augè, che ha affermato che “L'antropologo parla di quel che ha sotto gli occhi: città e campagne, colonizzatori e colonizzati, ricchi e poveri, indigeni e immigrati, uomini e donne; e parla, ancor più, di tutto ciò che li unisce e li contrappone, di tutto ciò che li collega e degli effetti indotti da questi modi di relazione”2.¯ 2 Marc Augè, Macerie e rovine. Il senso del tempo (Edizioni Bollati Boringhieri). 6 PARTE II – POLICY INQUIRY La nostra indagine si è fondata sull’osservazione diretta dei luoghi dell’Arcella e su un dialogo continuo con gli abitanti del quartiere. 7 In volo sull’Arcella – la nostra indagine è cominciata dall’osservazione Il Sito – il materiale raccolto sul campo (foto, osservazioni, di un’ortofoto dell’Arcella. Osservando il quartiere dall’alto abbiamo percezioni) è stato elaborato e reso interattivo attraverso la creazione provato ad individuare le principali caratteristiche del tessuto di un sito web. Questo supporto permetterebbe, se ulteriormente urbano. Successivamente, con l’aiuto della zonizzazione indicata dal elaborato, la creazione di un mezzo attraverso cui i cittadini PAT, abbiamo evidenziato graficamente delle aree di interesse avrebbero la possibilità di partecipare alle scelte relative al quartiere. (parchi, centri Esso potrebbe infatti fungere da base per la creazione di un canale commerciali etc.). Queste sono state la base per la fase successiva attraverso cui gli abitanti dell’Arcella potrebbero segnalare i problemi dell’indagine, quella dei sopralluoghi. legati all’uso degli spazi e proporre interventi puntuali per risolverli. servizi civici, parrocchie, scuole, parcheggi, Osservazione sul campo – In un primo momento abbiamo vagato per l’Arcella lasciandoci guidare dagli stimoli che il quartiere ci forniva. Successivamente abbiamo cercato di osservare il quartiere in maniera sistematica. Abbiamo seguito dei percorsi che comprendessero tutti i luoghi più importanti del quartiere: i punti di incontro e socialità, i parchi e i giardini, i servizi, etc. Nel corso di vari sopralluoghi abbiamo osservato alcuni punti strategici in diversi momenti temporali (i percorsi rappresentati nella mappa delle osservazioni si dividono infatti in mattina, pomeriggio e notte). Nell’osservare il quartiere abbiamo quindi cercato di ricostruire la storia dei luoghi, di giudicare il loro stato attuale, di capire chi li frequenti nelle diverse fasce orarie. In questo modo ci siamo confrontati direttamente con le dinamiche e le problematiche che caratterizzano i diversi spazi, e che sono legate all’uso che ne fanno i vari fruitori. Si dice che – durante i diversi sopralluoghi abbiamo cercato di entrare direttamente in contatto con gli abitanti dell’Arcella. Abbiamo quindi svolto interviste legate ai luoghi, alla loro storia, alla percezione del quartiere da parte degli abitanti e alle loro aspettative rispetto ai diversi spazi. A livello metodologico abbiamo preferito l’intervista al questionario, poiché questa ci ha consentito non solo di comunicare in maniera più semplice e informale con l’interlocutore, ma anche di avviare un dialogo aperto, non condizionato da risposte preindicate. Abbiamo quindi elaborato una mappa sui punti riferimento positivi e negativi dell’Arcella. 8 In volo sull’arcella 9 Osservazioni sul campo 10 Osservazioni sul campo - Di fianco un esempio della metodologia di indagine utilizzata durante i sopralluoghi. I percorsi si dividono in quelli che abbiamo percorso la mattina, il pomeriggio e la notte. Le foto sono state localizzate lungo i diversi percorsi. Tale procedimento permette di confrontare lo stato dei luoghi nelle diverse fasce orarie. 11 Percorso mattina 12 Percorso pomeriggio 13 Percorso notte 14 Si dice che - Durante i diversi sopralluoghi abbiamo cercato di entrare riclassificato le risposte ottenute e abbiamo calcolato il punteggio finale direttamente in contatto con gli abitanti del quartiere. per ogni luogo, come si può vedere nelle tabelle sottostanti. A questo scopo, abbiamo effettuato brevi interviste chiedendo agli arcellani quali fossero i luoghi da visitare e quali quelli da evitare. A partire da queste due domande la conversazione è spesso proseguita e gli interlocutori ci hanno parlato del loro rapporto con il quartiere e con i diversi luoghi, senza tralasciare le loro aspettative rispetto agli sterssi. Le nostre interviste, complessivamente settanta, hanno coinvolto singoli, coppie e gruppi. Fra gli intervistati, 48 (70%) sono residenti in Arcella e 58 (80%) sono italiani. Tra gli stranieri, abbiamo intervistato 5 rumeni, un albanese, un moldavo, un bosniaco e un senegalese, un nigeriano e 2 Bengalesi. Per quanto riguarda il genere degli intervistati, hanno risposto più uomini che donne. Per quanto riguarda l’età, la maggior parte degli intervistati sono di età compresa fra i 45 ei 60 anni. I nostri interlocutori, inoltre, sono in maggioranza lavoratori tuttavia rientrano nel campione anche studenti, pensionati e disoccupati. Tutti i dati delle interviste sono stati raccolti in una tabella Excel allegata alla fine del report. A partire dalle interviste abbiamo ottenuto informazioni utili al fine di: •a livello qualitativo, individuare 32 luoghi di riferimento per la nostra indagine e aggiungere, per ognuno di questi, una breve descrizione che comprendesse le percezione degli intervistati. • a livello quantitativo, distinguere tra i punti di riferimento positivi e negativi e quantificare il grado di positività e negatività degli stessi. Sempre sul piano quantitativo, abbiamo fatto un elenco preliminare con tutte le risposte ad ogni domanda. Questo è stato aggiornato dopo ogni giornata di lavoro sul campo. Una volta che la fase d'indagine si è chiusa, abbiamo standardizzato e 15 Per quanto riguarda i luoghi positivi sono stati registrati 146 voti e da 40 dall’Arcella, ed un certo numero di intervistati non sono riusciti a luoghi iniziali ne sono rimasti 26. In cima alla classifica le 5 parrocchie rispondere alla domanda e non hanno scelto nessun luogo. dell’Arcella (in questo ordine: Sant'Antonino, San Carlo, Santissima Trinità, San Bellino e San Filippo Neri), seguito dal parco Morandi, dallo Stadio Colbachini, dalla galleria San Carlo, dal centro sportivo Plebiscito e da parco Temanza. I luoghi rimanenti hanno scarso peso in termini di voti. 2 di questi, il centro Padova e la birreria Kofler, sono fuori 16 Per quanto riguarda i punti di riferimento negativi, abbiamo seguito la stessa procedura: attraverso 95 voti sono emersi 12 luoghi. Il primo da evitare è il cavalcavia della stazione. I luoghi restanti ci concentrano attorno al nucleo formato da Piazza Azzurri d'Italia, Torre Gregotti e la Parrocchia di San Carlo, dove troviamo anche il Bingo. Inoltre, un gran numero di risposte sono molto generali e indicano tutti i parchi, le piazzette e le stradine interne dell’Arcella, che dovrebbero essere evitati nelle ore notturne. Solo una minoranza degli intervistati ha sostenuto che non ci siano posti da evitare, ed hanno in qualche caso anche affermato che il degrado non è una buona ragione abbandonare un'area a sé stessa. Infine, abbiamo rappresentato i risultati di quest’analisi quantitativa sulla mappa “si dice che”. Essa rappresenta le percezioni raccolte rispetto ai luoghi dell’Arcella. Dalla mappa è possibile visualizzare i risultati dell’indagine. Ciò che emerge è che ci sono più luoghi positivi che negativi, che i luoghi positivi sono sparsi in tutto il quartiere e hanno diversi gradi di attrattività, mentre i luoghi negativi si concentrano nel cuore dell’Arcella intorno al triangolo tra Piazza Azzurri d’Italia, Torre Gregotti e Parrocchia San Carlo – anche se il luogo da evitare assolutamente è proprio la prima Arcella, ed in particolare il cavalcavia a ridosso della stazione. 17 mappa si dice che 18 LA MAPPA DEI LUOGHI 19 LA CENTRALITA’ che alcuni usano come Skate-park. La torre è circondata su due lati (sud- L’area di Piazza Azzurri d’Italia, Torre Gregotti e Parrocchia San Carlo è ovest) da giardinetti non attrezzati, utilizzati soprattutto per portare a stata individuata già dal PRG di Piccinato (1954) come la centralità del spasso i cani. quartiere Arcella. Un primo tentativo di creare una centralità urbana in Si dice che: Torre Gregotti non è percepita dal quartiere come una questa zona è stata attuata con la costruzione di Torre Gregotti, cui centralità, ma viene identificato perlopiù con il centro commerciale di sarebbe dovuta seguire la realizzazione di un progetto più ampio che è Galleria San Carlo (a volte addirittura con il PAM che questo ospita). stato però bloccato dal referendum. Andando a vedere e a scoprire quei Alcuni abitanti, soprattutto quelli che hanno attivamente partecipato al luoghi, oggi, ad un decennio dalla realizzazione della torre, non abbiamo referendum, vedono Torre Gregotti come parte di un progetto con cui avuto l’impressione di arrivare in un luogo centrale, di scambio e l’amministrazione ha cercato di “cementificare il quartiere” e di imporgli socialità. Quello che abbiamo trovato invece sono stati un centro dall’alto un simbolo identitario. La maggior parte degli intervistati, commerciale, la sede di banche e assicurazioni e uno slargo adibito a tuttavia, vedono la Torre come un elemento ormai consolidato del parcheggio. quartiere, del quale ci si ricorda a stento il nome e che comunque “non da fastidio”. La dinamica conflittuale rispetto alla torre pare quindi oggi 1. TORRE GREGOTTI del tutto marginale. Osservazioni sul campo: Torre Gregotti è una struttura di 11 piani che si trova a San Carlo, lungo Via Tiziano Aspetti, e si affaccia su Piazza Azzurri d’Italia. L’edificio faceva parte di un progetto, commissionato all’architetto Vittorio Gregotti, che aveva il compito di creare una centralità per il quartiere Arcella seguendo le indicazioni dettate dal PRG di Piccinato. Dopo il referendum, la torre è rimasta l’unico elemento del progetto originale. Essa ospita oggi le sedi di diverse banche e Galleria San Carlo. I piani superiori della struttura sono invece stati venduti o affittati a uffici e privati. Gli ultimi due piani sono rimasti quasi completamente invenduti. La struttura, di stile brutalista, è circondata da palazzine di diverse epoche e stili, e rimane l’unico elemento che spicchi in altezza, tanto che se ne può riconoscere il profilo percorrendo Via Tiziano Aspetti. Nonostante l’edificio sia relativamente nuovo, esso presenta già alcuni segni dovuti alla scarsa manutenzione. La struttura è frequentata da una grande varietà di utenti: i clienti delle banche e delle La Torre è l’unico elemento del quartiere che spicchi in altezza. Rifiuti e spazzatura in cattive condizioni. attività commerciali di Galleria San Carlo, i residenti, ma anche gruppi di giovanissimi e di immigrati che si ritrovano nel parcheggio della Torre, 20 Si dice che: Il centro commerciale di galleria San Carlo è uno dei più frequentati del quartiere. Grazie alla sua posizione centrale, è facilmente raggiungibile sia con i mezzi (tram di via Aspetti) che in bici. Fra gli intervistati, molti identificano l’intero progetto di Gregotti con il centro commerciale di Galleria San Carlo. Questo è comunque sempre percepito come spazio commerciale di passaggio, e non come spazio di incontro. Alcuni hanno anche segnalato come la concorrenza della Galleria stia Giardinetti utilizzati soprattutto per portare a spasso i cani. danneggiando le piccole attività commerciali lungo via Aspetti e lo stesso mercato di Piazza Azzurri d’Italia. Giovani skaters nel parcheggio dietro la Torre. 2. GALLERIA SAN CARLO Osservazioni sul campo: Galleria San Carlo è un centro commerciale che si trova nella struttura di Torre Gregotti. Essa si sviluppa su due piani e Mostra fotografica all’interno della portico della galleria. Gruppo di persone sotto il galleria, pomeriggio ospita il PAM, l’Oviesse, un centro fitness, un’agenzia viaggi, un bar e altre piccole attività commerciali. Nel corridoio centrale ci sono dei giochi per bambini, delle panchine e i tavolini del bar. La Galleria ospita sporadicamente piccole mostre fotografiche. La galleria serve un’ampia fascia d’utenza: soprattutto il supermercato e la palestra attirano famiglie e giovani da tutto il quartiere. Nei mesi invernali la galleria diventa anche un luogo di sosta per gli anziani che d’estate si trovano in Piazza Azzurri d’Italia e che, soprattutto nel tardo pomeriggio, occupano i Interno della galleria, mattina e sera. tavolini del bar. 21 3. PIAZZA AZZURRI D’ITALIA Osservazioni sul campo: Piazza Azzurri d’Italia si trova a San Carlo, Lungo Via Aspetti all’Altezza di Torre Gregotti. Essa è uno slargo che comprende la struttura del mercato ortofrutticolo, i parcheggi di fronte allo stadio Colbachini (80 parcheggi; 2 posti Autobus; 4 parcheggi disabili) e una piccola piazzetta con poche panchine e una piccola statua. E’ presente anche un distributore automatico di latte vaccino e un Camion (attivo anche nelle ore serali) che vende prodotti enogastronomici. Nel tentativo di rendere piazza Azzurri d’Italia uno spazio pubblico più riconoscibile, Mercato ortofrutticolo, mattina. Anziane accompagnate da badanti si trovano in Piazza Azzurri d’Italia tardo pomeriggio. Camion-bar, tarda serata. Scarsa illuminazione, notte. d’Italia tardo pomeriggio. l’amministrazione ha dipinto di azzurro parte dello slargo. La manutenzione della piazza è scarsa, e soprattutto la piazzetta dietro il mercato presenta spesso evidenti segni di sporcizia e di degrado. La piazza è frequentata da diverse categorie, e questo ha portato all’emergere di non poche problematiche: se di giorno infatti la piazza è frequentata da famiglie e abitanti che fanno la spesa al mercato o da badanti e anziani che sostano nella piazzetta adiacente, nelle ore serali, soprattutto in inverno, lo slargo diventa sede di spaccio. Si dice che: Piazza Azzurri d’Italia non è percepita dal quartiere come un luogo pubblico e uno spazio comune. Come ammesso dallo stesso Ivo Rossi, “la si chiama piazza solo per amor di patria”. La compresenza fra diverse tipologie di utenza crea notevoli problematiche, tanto che la gran parte degli intervistati hanno dichiarato che si tratta di una zona da evitare assolutamente nelle ore serali, vista anche la vicinanza con il Bingo, altro luogo malfamato del quartiere. Il punto in cui essa si colloca e il fatto che la piazza sia stata indicata dai piani come il futuro centro del quartiere e che quindi costituisca zona di trasformazione, hanno contribuito a creare notevoli aspettative da parte degli abitanti sui futuri sviluppi dell’area. La gran parte degli intervistati si sono dichiarati favorevoli all’idea di costruire nella zona un centro polifunzionale che ospiti un ambulatorio di primo soccorso, un centro anziano e se possibile anche un centro culturale e una biblioteca. 22 ARCELLA STORICA criticato la scelta dell’amministrazione di trasferire la biblioteca di L’Arcella è un quartiere relativamente recente. Nato da un primo nucleo quartiere in una delle strutture del nuovo complesso previsto nell’area, formatosi dietro la stazione ferroviaria, il quartiere si è sviluppato a ritenendo che questa resti comunque difficile da raggiungere e troppo partire dal secondo dopoguerra in maniera confusionaria e inorganica. decentrata rispetto al resto dell’Arcella (isolando quindi ulteriormente Oggi nel quartiere è possibile trovare alcuni edifici storici. Di seguito Arcella Sud) consideriamo tre di questi: l’ex saimp (che è stato demolito), i Configliachi (in stato di abbandono); Fornace Morandi (che è oggetto di progetti di riqualificazione). 4. INTERSPAR, EX-SAIMP Osservazioni sul campo: Il nuovo centro di distribuzione Interspar, inaugurato il 26 Ottobre 2011, è stato edificato nell’area una volta occupata dallo stabilimento SAIMP. Esso si trova a nord dell’Arcella – praticamente sotto il cavalcavia e l’imbocco per la tangenziale – ed andrà Restauro dei rilievi di fronte all’Interspar Interspar a far parte di un complesso avvenieristico che dovrebbe comprendere 5. CONFIGLIACHI anche un nuovo grattacielo di 16 piani. Affianco allo stabilimento è stato Osservazioni sul campo: La sede storica dell’istituto Configliachi si trova realizzato un tratto di pista ciclabile/percorso pedonale, che non risulta in via Guido Reni. E’ una struttura di architettura fascista, vincolata dalle però connesso alle principali arterie di mobilità del quartiere. I lavori per Belle arti, che ora si trova in una grave situazione di abbandono e il centro di distribuzione hanno previsto anche il recupero del vecchio degrado. Nel cortile che affaccia sulla strada si accumulano infatti rifiuti oratorio di via Guido Reni, poi donato all’amministrazione comunale. I di vario genere. rilievi dell’oratorio sono stati posti, insieme all’insegna della SAIMP, Si dice che: Lo stato di degrado in cui versa l’edificio è da anni al centro di lungo la ciclabile e sono ora sottoposti a restauro. numerose polemiche. La situazione è stata denunciata da associazioni di Si dice che: A fronte degli entusiastici commenti della pubblica cittadini, dagli automobilisti e dai passeggeri del tram diretti a amministrazione riguardo al nuovo profilo dell’Arcella, la costruzione del Pontevigodarzere, nonché da alcuni gestori di attività commerciali nuovo Interspar ha suscitato non poche polemiche fra gli abitanti del limitrofe. Numerosi i progetti del comune rispetto alla struttura. Le quartiere, e ha visto la mobilitazione di comitati di cittadini (Comitato crescenti voci di una prossima vendita dell’edificio a privati ha suscitato popolare Pontevigodarzere e Comitato Carlo Marx Arcella). Dalle manifestazioni di protesta la primavera scorsa. In generale gli intervistati interviste rilevate è emerso un generale malcontento verso l’apertura hanno dimostrato un notevole interesse verso la struttura, che non solo dell’“ennesimo centro commerciale” in Arcella. Alcuni intervistati, più costituisce parte fondamentale della memoria storica del quartiere, ma anziani, hanno espresso il proprio rammarico per lo smantellamento che si trova anche in una posizione strategica. Esponenti del sindacato dello stabilimento SAIMP, memoria storica del quartiere. Altri hanno dei pensionati hanno ad esempio proposto la creazione di una struttura sanitaria per la seconda e terza età. 23 Facciata dell’istituto Configliachi su via Guido Reni. Vista della canna fumaria della fornace. 6. FORNACE MORANDI Osservazioni sul campo: L’edificio storico di Fornace Morandi si trova accanto all’omonimo parco, con il quale è collegato attraverso percorso verde. Fornace Morandi è una struttura costruita alla fine del XIX secolo dai Morandi, famiglia svizzera impegnata nella produzione di Laterizi. L’edificio, esempio di archeologia industriale è riconoscibile da vari punti del quartiere grazie alla sua canna fumaria. L’edificio è stato appena ristrutturato. E’ ben collegato con il resto del quartiere, ed è raggiungibile anche con il tram (fermata fornace). Attualmente la Fornace ospita un centro direzionale con uffici, e si propone come un polo commerciale ed economico per l’Arcella. Si dice che: Fornace Morandi è uno degli edifici più belli del quartiere. Fornace Morandi dopo il restauro. Oltre alla sua importanza storica, esso risulta anche funzionale e ben collegato. Per questi motivi è considerato un ottimo luogo per iniziative culturali di vario genere. Alcuni hanno ad esempio proposto di usare lo spazio come centro culturale. 24 PARROCCHIE E CHIESE che si ritrovano nel centro con i loro connazionali. A conferma di quanto In Arcella le Parrocchie costituiscono il principale spazio di incontro e di osservato, molti dei frequentatori intervistati hanno denunciato la scarsa aggregazione - la grande maggioranza degli intervistati ha indicato gli sicurezza delle zone immediatamente limitrofe alla chiesa. spazi parrocchiali come i veri centri di socialità nel quartiere. Il comune stesso ha riconosciuto l’importanza che queste hanno per il quartiere, e le ha classificate come “centralità secondarie”. 7. PARROCCHIA SAN CARLO Osservazioni sul campo: Parrocchia San Carlo si trova affianco a Torre Gregotti, sul lato opposto di via Aspetti rispetto a Piazza Azzurri d’Italia. La Chiesa è stata affiancata da un nuovo Centro Parrocchiale, che tra le altre cose ospita una grande sala polivalente, un bar, una sala giochi, una Anziani davanti all’ingresso della Chiesa di San Carlo. La Chiesa e il campo davanti a Torre Gregotti. Stradina buia dietro la chiesa. Campo da Tennis del Centro Parrocchiale. biblioteca con più di 10.000 volumi, un campo sportivo e un’area all’aperto che ospita due campi da tennis. La Chiesa e il Centro Parrocchiale si affacciano su di un ampio sagrato. I frequentatori del Centro parrocchiale sono anziani, giovani (boy-scout), bambini ma anche molti immigrati. La Chiesa è il punto di riferimento per la comunità cattolica di San Carlo, ma con la sua offerta di corsi ed iniziative riesce ad attirare un bacino d’utenza molto ampio. Le zone immediatamente adiacenti al Centro Parrocchiale sono spesso teatro di episodi di spaccio e microcriminalità. Lo stesso spazio antistante alla chiesa è stato quindi spesso teatro di episodi di delinquenza, anche in virtù del fatto che proprio dietro ai campi da Tennis del Centro Parrocchiale si trova una stradina buia, molto frequentata dagli spacciatori della zona. Nel tentativo di aumentare la sicurezza nelle ore serali, il parroco ha recentemente fatto installare un faro alogeno nel piazzale antistante alla chiesa, prima scarsamente illuminato. Si dice che: San Carlo è una delle principali Parrocchie dell’Arcella, ed è senza dubbio una delle meglio attrezzate a livello di strutture e di offerte culturali e di assistenza. La struttura è quindi percepita come un importante punto di riferimento, soprattutto per anziani ed immigrati, 8. SANTUARIO DELL’ARCELLA Osservazioni sul campo: Il Santuario dell’Arcella, che ospita la cella dove morì Sant’Antonio da Padova, è un importante luogo di culto, meta di pellegrinaggi. Il Santuario si erige alla fine del Viale dell’Arcella: esso è quindi ben visibile da via Aspetti e facilmente accessibile dalla stazione. Dietro il Santuario si trova la parrocchia di Sant’Antonio d’Arcella, punto di riferimento per i fedeli di tutta la città, ed in particolare dell’Arcella Sud e di Borgomagno. Poco più in fondo si trova il cimitero. Il sabato mattina di fronte al Santuario si trova il mercatino dei fiori, molto frequentato dagli anziani del quartiere. Il Santuario si trova nelle 25 vicinanze della stazione, in una zona che è spesso teatro di episodi di spaccio e criminalità. Questo ha comportato problemi e polemiche legate in particolar modo alla sicurezza per ragazzi e giovanissimi che frequentano le scuole della zona e il centro parrocchiale. Si dice che: Il Santuario è uno dei pochi luoghi dell’Arcella, se non l’unico, ad avere un’importanza storica e culturale tale da attrarre visitatori da Padova e addirittura da altre città. Molti fra gli intervistati lo hanno identificato come un punto di riferimento importante per il quartiere, non solo a livello religioso. Parchetto attrezato di fronte alla chiesa. 10. PARROCCHIA SANTISSIMA TRINITA’ Osservazioni sul campo: La chiesa di Santissima trinità si trova accanto al Consiglio di quartiere. La struttura è affiancata sa un lato da un piccolo parco giochi e dall’altro da un giardinetto con un monumento ai caduti della battaglia di Corfù. Si dice che: La Parrocchia di Santissima Trinità rappresenta, insieme al Mercato dei fiori, tarda mattinata Il santuario vista da via Aspetti 9. PARROCCHIA S. FILIPPO NERI Santuario di Sant’Antonino, il principale punto di riferimento e di incontro per la comunità di fedeli dell’Arcella Sud. Questa è molto attiva nell’organizzazione di iniziative e Pellegrinaggi in luoghi di culto. Osservazioni sul campo: La parrocchia di S. Filippo Neri è costituita da un centro parrocchiale con piccolo centro anziani e da un patronato con campetto da calcio in asfalto. Il luogo è centro di ritrovo per i giovanissimi residenti. A pochi passi dall’ingresso della struttura è stata costruita una nuova piazza rotonda in marmo, dove si trova una fontana e alcune panchine. Si dice che: La parrocchia è un punto di riferimento per la comunità dell’area, ed in particolare per gli anziani che hanno la possibilità di incontrarsi. La piazza antistante la chiesa è talvolta luogo di incontro nelle ore sociali, ed alcuni residenti si sono lamentati della confusione e della sporcizia lasciata dai frequentatori notturni. Chiesa della Santissima Trinitá Monumento nel giardino alle Chiesa. 26 11. PARROCCHIA SAN BELLINO Osservazioni sul campo: la chiesa di San Bellino che si erge nella zona ovest del quartiere Arcella. E’ un’opera costruita negli anni settanta ed è stata la struttura che ha anticipato lo sviluppo edilizio in zona. Il giardino che si trova di fronte alla chiesa è frequentato principalmente dai residenti. La zona di San Bellino ci è sembrata abbastanza viva e vitale, caratterizzata da una notevole presenza di piccole attività commerciali. Murales e tags sono testimonianza del fatto che la zona sia vissuta anche dai più giovani. Si dice che: dalle interviste si evince un forte senso di appartenenza rispetto a questa zona. Alcuni hanno indicato San Bellino come la parte più vivibile dell’Arcella, in cui è possibile uscire un’oretta a fare una passeggiata. Tra i residenti qualcuno si è lamentato dell’eccessivo traffico. Vista della chiesa, un edifizio bizarro. Il piano terra è un punto di incontro per giovani. 27 PARCHI E AREE VERDI Persiste la carenza di panchine e tavoli, più volte denunciata da In Arcella sono presenti 8 parchi/aree giochi e numerosi giardini ed aree associazioni di residenti. verdi non attrezzate. I parchi più importanti sono Parco Morandi, Parco Si dice che: Parco Morandi è un Parco grande, comodo da raggiungere ed Temanza e Parco Milkovich. Alcune ampie aree verdi si trovano anche è percepito come più sicuro rispetto ad altri parchi o aree verdi del nella parte più ad est dell’Arcella, fra via Pierobon e via Saetta. Già da quartiere grazie alla costante sorveglianza effettuata dal gruppo Alpini. un’osservazione sulla mappa è possibile notare come le diverse aree Ciononostante, verdi siano quasi completamente disconnesse le une dalle altre. A un assolutamente concepito come uno spazio aperto di socialità, come un oggettivo problema di fruibilità si aggiungono una scarsa illuminazione luogo di incontro, né come un’area di particolare interesse dove andare a dei parchi nelle ore notturne ed una generale carenza di arredo urbano. fare una passeggiata. Le potenzialità che questa grande area potrebbe Spesso la manutenzione delle aree è scarsa o comunque insufficiente. I avere per il quartiere restano dunque per lo più inespresse. Associazioni parchi sono giudicati dalla quasi totalità degli intervistati come luoghi di cittadini hanno più volte denunciato la scarsità di arredo urbano. Un taboo, da evitare assolutamente nelle ore serali. Spesso questi balzano residente intervistato ha inoltre sottolineato come il fatto che il parco agli onori della cronaca a causa di episodi di violenza, spaccio e chiuda nel tardo pomeriggio precluda un uso diverso dello spazio stesso, microcriminalità che vi avvengono. che potrebbe essere teatro di eventi culturali anche grazie alla dalle interviste risulta che questo non viene collaborazione con l’associazione Alpini che lo gestisce. Alcuni elementi presenti nelle aree verde mostrano segni di scarsa manutenzione. 12. PARCO FORNACE MORANDI Osservazioni sul campo: Parco Morandi è uno dei quattro parchi più grandi di Padova. Si trova affianco alla struttura di Fornace Morandi, e ospita al suo interno piccole aree attrezzate, orti sociali, campi da calcio e la sede dell’Associazione Alpini Sezione Arcella. Questo parco è l’unico Sede degli Alpini, responsabili della gestione del parco, mattina. Gruppo di scouts, dominica. ad essere costantemente sorvegliato, dall’apertura fino all’orario di chiusura nel pomeriggio, grazie ad un accordo fra il comune e l’Associazione Alpini, cui è stata affidata la gestione del parco. L’accordo sancito ha permesso di migliorare la manutenzione e la vivibilità dell’area, oggi frequentata dagli abitanti per attività ludiche e sportive. 28 Parco giochi e Particolare di Parco Morandi. Osservazioni sul campo: Parco Milcovich si trova a sud-ovest dell’Arcella, dietro il Santuario dell’Arcella e il cimitero. Abbiamo qualche difficoltà a 13. PARCO TEMANZA trovare l’ingresso del parco. Questo è molto grande e ben tenuto. Si Osservazioni sul campo: Parco Temanza si trova poco distante da Piazza sviluppa in un ampio percorso pedonale ed ospita una zona attrezzata Azzurri d’Italia, dietro allo Stadio Colbacchini. Il Parco, fornito di panchine per cani, un’area giochi e un piccolo bar. e una piccola area giochi, è recintato ed aperto al pubblico solo in Si dice che: All’interno del parco vengono promosse molte iniziative, ristrette fasce orarie (d’inverno chiude il pomeriggio alle 16: 30). Il parco come la scuola di teatro per bambini. Vi sono anche stati organizzati dei è anche dotato di un cancello automatico. Questo spazio è abbastanza festival, come il festival della partecipazione (nell’estate 2010) che frequentato nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio, da mamme comprendeva diverse iniziative quali corsi di teatro e animazione per che portano i bambini a giocare, ma anche da anziani che si siedono a bambini. Alcuni fra gli intervistati hanno incluso Parco Milcovich (che prendere il sole accompagnati dalle loro badanti. chiude alle 17:30 nei misi invernali) nelle zone da non frequentare nelle Si dice che:.Nonostante sia chiuso nelle ore “critiche” – quelle serali - il ore serali, a causa di frequenti casi di spaccio e delinquenza che vi si sono parco Temanza non è comunque percepito come un luogo del tutto verificati. sicuro. Alcuni fra gli abitanti della zona con cui abbiamo parlato ci hanno riferito come spesso qualcuno scavalchi che reti e si ritrovi nel parco anche nelle ore in cui questo è chiuso. Per rispondere a questi problemi i residenti hanno chiesto di istituire un servizio di sorveglianza. Come riportato dal Mattino di Padova (9/07/11), alla domanda di vigilanza ha risposto un anziano residente della strada, un ex nonno vigile che si è reso disponibile. Ingresso Parco Milcovich 15. GIARDINO DEI CILIEGI Osservazioni sul campo: : Il giardino è un’area verde che si estende tra via Guido Reni e Parco Fornace Morandi. Esso non ha recinzioni né cancellate ma è compreso da una schiera di palazzine che lo rendono poco visibile al quartiere. Tale area ospita un campo da calcetto, un Parco giochi frequentato dai genitori con i bambini. 14. PARCO MILCOVICH Istruzione sul cancello automatico. tavolo da pingpong, un zona grill e attrezzature quali panchine e parcheggi per le bici. Nel complesso si presenta come un giardino abbastanza curato e ad uso quasi esclusivo degli abitanti degli edifici limitrofi. 29 Si dice che: Il giardino è molto apprezzato dagli abitanti che lo frequentano in tutte le ore della giornata. Alcuni prediligono portare a passeggio il cane, altri sono sereni nel vedere i propri bambini giocare al sicuro, altri ancora trovano utili la presenza delle panchine nel giardino. Orti sociali all’interno di Parco Morandi. Giovani stranieri frequentano il luogo. Chiacchierando con il Signor Giorgio. Grigli per il barbecue in mezzo del parco. 16. ORTI SOCIALI Osservazioni sul campo: Il Quartiere 2 Nord ospita alcuni Orti Urbani, piccoli appezzamenti affidati a pensionati residenti nel comune. Questi si trovano dietro lo stadio Colbachini (24 lotti), all’interno di Parco Morandi (16 lotti) e a parco Milcovich (35 lotti disponibili dal 2012). Si tratta di piccole aree verdi che il comune ha deciso di dare in gestione agli abitanti per sottrarle al degrado e per favorire attività lavorative per anziani. A questi è fornita la possibilità di partecipare a corsi introduttivi di formazione. Gli anziani vengono poi spesso invitati a collaborare con le scuole a fini didattici. L’iniziativa degli orti ha avuto un tale successo che si è deciso di aprire il bando di assegnazione in modo da far partecipare anche i più giovani. Sono presenti anche orti privati in aree non edificabili: i proprietari hanno deciso di affittare l’area a privati ad un canone di locazione forfettario. Si dice che: Gli orti urbani sono considerati un ottimo strumento sia per combattere il degrado delle aree verdi, questione molto sentita in Arcella, che per coinvolgere la popolazione anziana. 30 SERVIZI E STRUTTURE anche se fra gli abitanti intervistati molti sono scettici rispetto alla creazione di un polo culturale così decentrato rispetto al quartiere. 17. BIBLIOTECA DI QUARTIERE Osservazioni sul campo: La biblioteca dell’Arcella si trova al piano terreno di una palazzina al centro di un complesso composto da una serie di palazzoni. I cartelli e le indicazioni sono pochi e poco chiari, tanto che ci abbiamo messo una decina di minuti solo per trovarla. La biblioteca si compone di poche stanze, piccole e stracolme di libri. Lo spazio è così ridotto da non consentire di mantenere un Archivio per i quotidiani, nè l’allestimento di una vera aula studio (c’è uno stanzino, ma la bibliotecaria ci dice che i ragazzi preferiscono rimanere a studiare a casa, visto che la biblioteca non è dotata di rete wireless). Anche gli orari di apertura sono molto limitati. La biblioteca è stata aggiornata con un Archivio digitale solo pochi anni fa. La struttura è frequentata in maggioranza da residenti che passano a prendere un libro in prestito e se ne tornano subito a casa. La bibliotecaria ha allestito all’ingresso un albo Albo con i volanti e informazione utili. in cui raccoglie i volantini di tutte le iniziative culturali e i corsi offerti nel quartiere, sia dalla biblioteca che dal consiglio di quartiere o dalle I Cartello e la indicazione per raggiungere la biblioteca sono pochi e paco chiari. parrocchie. Si dice che: La biblioteca dell’Arcella al momento non è sufficiente per soddisfare la richiesta di spazi culturali del quartiere. La struttura è piccola, difficilmente raggiungibile e non è in grado nel complesso di reggere il confronto con la biblioteca di Cadoneghe né con le biblioteche e gli spazi della città universitaria. La richiesta di maggiori spazi e attività culturali è molto forte nel quartiere, in virtù del grande numero di studenti che vi abitano, ma anche della volontà della popolazione residente di avere un proprio centro culturale di riferimento. Fra tre anni è previsto il trasferimento dalla biblioteca di quartiere nel nuovo centro che verrà creato presso l’ex saimp. La bibliotecaria con cui abbiamo parlato ci ha descritto questa nuova prospettiva in termini entusiastici, 18. POLIAMBULATORIO Osservazioni sul campo: Il Poliambulatorio dell’Arcella è una struttura privata convenzionata con il Servizio Pubblico Nazionale. Si trova lungo via Aspetti, in prossimità della stazione, ed è facilmente raggiungibile con l’auto o con i mezzi pubblici. Il centro serve tutto il quartiere Arcella. Si dice che: Molti fra gli intervistati, soprattutto fra quelli di età più avanzata, hanno lamentato una carenza di strutture e di servizi sanitari nel quartiere. Il Poliambulatorio dell’Arcella non sembra in grado di soddisfare le esigenze della popolazione del quartiere, tanto che molti sono stati costretti a rivolgersi ad altri centri USL di Padova. Fra le 31 necessità emerse quella di un centro di primo soccorso e di assistenza per la seconda e terza età. Ingresso del Centro Data Medica Ingresso del Poliambulatorio dell’Arcella. 20. CONSIGLIO DI QUARTIERE Osservazioni sul campo: La sede del consiglio del Quartiere 2 Nord si 19. DATA MEDICA trova in via Curzola, presso la chiesa di Santissima Trinità. Esso è Osservazioni sul campo: Data Medica è un centro medico privato che si facilmente raggiungibile in pochi minuti da via Aspetti e dalla stazione. Il trova tra una serie di di palazzoni popolari. Il centro è frequentato consiglio che vi si riunisce ha l’obiettivo di gestire l’attività tecnico- perlopiù da utenti provenienti da fuori Arcella (spesso anche da fuori amministrativa che riguarda la vita del quartiere e delle unità urbane che Padova). La struttura, situata fra via Saetta e Via Zanchi, non è lo compongono (Arcella, San Carlo, San Bellino, Pontevigodarzere). La immediatamente individuabile ed è scarsamente segnalata, tantochè sede ospita le riunioni del consiglio di quartiere, ed è anche adibito ad l’edicolante di via Pierobon ci ha raccontato come ogni giorno circa aula studio. 40/50 persone gli chiedano informazioni su come raggiungere la Abbiamo avuto modo di partecipare ad un incontro fra amministrazione struttura. e cittadinanza rispetto alle nuove proposte per il quartiere che si è svolto Si dice che: Sebbene il centro sia frequentato maggiormente da utenti appunto in questa sede. provenienti da fuori Arcella, questo è comunque un punto di riferimento Si dice che: Il consiglio di quartiere è molto attivo nella promozione di importante per la popolazione del quartiere, soprattutto per quanto corsi ed offerte per le diverse fasce di utenza. riguarda il laboratotio analisi. Persiste comunque un malcontento rispetto alla carenza di servizi sanitari, ed in particolare di una struttura pubblica che possa rispondere alle esigenze di una popolazione la cui età media continua ad aumentare Cittadini dell’Arcella ad un incontro con l’amministrazione. 32 22. STADIO COLBACHINI 21. ENAIP Osservazioni sul campo: Lo stadio Colbachini si trova in Piazza Azzurri Osservazioni sul campo: : L’Enaip (Ente ACLI per l’Istruzione d’Italia. Gestito dal Settore ai Servizi sportivi del Comune di Padova, esso Professionale) progetta ed eroga prodotti/servizi di orientamento, è costituito da due palestra, una pista indoor, un campo da atletica a sei formazione ed accompagnamento al lavoro. L’ente promuove, non corsie con tribuna e sottotribune. Lo stadio Colbachini offre una grande solo il lavoro, ma anche iniziative di crescita civile, sociale e quantità di corsi, dal minivolley alla ginnastica dolce per la terza età. Vi si professionale delle persone, con particolare attenzione a quelle più allenano anche professionisti, e la struttura ospita ad esempio partite del svantaggiate. Nonostante la sede provinciale dell’ Enaip si trova nella campionato di pallavolo di serie B. La natura dello stadio e l’offerta parte centrale dell’Arcella, e più precisamente in via Ansuino da Forlì, proposta attirano frequentatori da un vasto bacino d’utenza, anche da l’edificio non gode di alta visibilità. fuori Arcella. Lo stadio è raggiungibile comodamente in tram (fermata Si dice che: L’organizzazione è in maggior misura conosciuta come un luogo di formazione per la professione, sebbene abbia anche altri obiettivi e finalità come eventi che promuovono lo sviluppo del quartiere. San Carlo). Facile da raggiungere anche in auto – ci sono 80 posti parcheggio in Piazza Azzurri d’Italia. Si dice che: Lo stadio è una delle strutture più apprezzate del quartiere, indicato da molti come un punto di riferimento positivo per l’Arcella. Alcuni degli intervistati nel centro provenivano dal centro di Padova, o da altre zone diverse dall’Arcella, e hanno sottolineato come il centro costituisca un polo d’attrazione per tutta la città. Insieme al centro polisportivo Plebiscito, lo Stadio costituisce uno dei punti di riferimento per gli sportivi della città. Nelle interviste è emersa la proposta di potenziare la collaborazione fra le due strutture al fine di aumentare ulteriormente l’offerta e la differenziazione dei corsi. Enaip SPORT In Arcella è presente una quantità di strutture sportive a livello parrocchiale (basti pensare ai campi da Tennis e da calcetto di San Carlo) e nei Parchi del quartiere (parco Morandi). Oltre a queste, vi sono anche due centri sportivi che costituiscono un punto di riferimento importante per gli sportivi di tutta Padova e provincia. Si tratta dello Stadio Colbachini e del Centro Polisportivo Plebiscito. Interno dello stadio. l’allenamento. Giovani pronti per 33 23. CENTRO SPORTIVO PLEBISCITO Osservazioni sul campo: Il Centro Polisportivo Plebiscito si trova a Nord del quartiere Arcella, praticamente all’imbocco della Tangenziale Nord. Esso è un grande centro sportivo, originariamente nato come struttura della squadra di rugby del Petrarca Padova. La struttura comprende: uno stadio da rugby, 5 piscine (fra cui l’unica piscina olimpionica di Padova), palestre attrezzate per i diversi sport (fra cui l’arrampicata indoor), campi da baseball, da squash, da calcio e da tennis e una palaghiaccio in costruzione. Il centro è senza dubbio una struttura all’avanguardia, e un Palaghiaccio in costruzione Campo da Rugby del Petrarca Padova. Il centro non è facilmente raggiungibile se non in macchina. Campo da tennis indoor per i campionati. punto di riferimento importante per gli abitanti di Padova, ma anche dei comuni vicini. Il centro sportivo è anche sede di eventi internazionali, come ad esempio i campionati indoor di tennis. La struttura è facilmente accessibile in auto, in quanto è dotata di un ampio parcheggio ed è ben collegata con le principale arterie della città. Impossibile o quasi invece raggiungerla in bici o a piedi, in quanto per accedervi bisogna attraversare una strada a scorrimento veloce – non dotata di percorsi ciclabili. La struttura è dotata di un bus navetta, che però effettua orari che non percorsi che non rendono questo servizio una reale alternativa all’auto, soprattutto per gli abitanti dell’Arcella. Si dice che: Il centro Sportivo Plebiscito potrebbe essere uno dei maggiori punti di forza per il quartiere, in grado di attrarre in Arcella sportivi da ogni parte di Padova. Le potenzialità del centro rispetto al quartiere rimangono però in parte inespresse. Da una parte esso si trova in una posizione periferica rispetto all’Arcella, e non è facilmente raggiungibile dall’Arcella se non in macchina. Paradossalmente il centro viene quindi frequentato più dai residenti nelle zone limitrofe, che riescono a raggiungerlo agevolmente. Effettuando delle interviste all’interno della struttura abbiamo notato che solo una minima parte dei frequentatori proviene dall’Arcella. Per i residenti del quartiere il punto di riferimento principale rimane lo Stadio Colbachini. 34 BAR E LUOGHI DI RITROVO L’Arcella ci è stata più volte descritta dai giovani come un quartiere che offre poche possibilità di incontro e pochi luoghi di ritrovo. Ci sono però alcuni punti di riferimento per chi vive il quartiere, anche se la gran parte dei ragazzi con cui abbiamo parlato preferisce comunque uscire a Padova. Ingresso cinema Astra, l’unico che rimane in tutto il quartiere. Anziani giocano a carte in un bar lungo via Aspetti è molto rinomata. La caffeteria Saeta anche Lungo via Aspetti. 25. BINGO Osservazioni sul campo: Il bingo “Arcobaleno” ha sostituito il vecchio cinema che era situato in Via Tiziano Aspetti, di fronte alla Torre Gregotti. La scelta della posizione nella quale il Bingo è stato posto non ci 24. CINEMA MULTI-ASTRA pare casuale ma mirata ad attrarre maggior numero possibile di persone. Osservazioni sul campo: Il cinema multisala Astra è l’unico cinema Nel parcheggio si evince la presenza di automobili di origisne straniera rimasto in Arcella. Si trova all’inizio di via Aspetti, in una zona dove che ci viene confermata dal pubblico presente in sala. In ogni caso la spesso avvengono episodi di microcriminalità. Il cinema è molto clientela è eterogenea. L’ambiente è reso confortevole da ampie e frequentato anche da studenti provenienti da Padova, in quanto l’ultimo morbide poltrone dove la clientela si può adagiare e giocare. Al cliente è spettacolo serale della domenica offre proiezioni ad un prezzo permesso quasi tutto, anche fumare e per i più esigenti è presente conveniente. anche una sala slot machine. Si dice che: Fra gli intervistati, molti si sono lamentati della scarsa offerta Si dice che: Il bingo Arcobaleno è uno dei pochi locali che in Arcella di spettacoli cinamatografici nel quartiere (fino a qualche anno fa erano rimane aperto nelle ore notturne ed è quindi teatro di situazioni al limite presenti quattro cinema in Arcella, mentre ora anche il cinema Astra è a del legale. Inoltre molti abitanti, che non usufruiscono personalmente rischio chiusura). della struttura, hanno individuato facilmente il luogo, per via della posizione centrale di cui esso gode. 35 rimanda agli anni ’50. Alle pareti sono appesi i poster di tutti i film di Quentin Tarantino e il locale è illuminato da neon colarati. VI sono un biliardino, un biliardo, le freccette e vari giochi da tavola. Su ogni tavolo ci sono le scacchiere. C’è anche un megaschermo per vedere le partite. Il locale è molto conosciuto, ed attira clienti da ogni parte della città. Si dice che: Il pub è un punto di riferimento per i giovani del quartiere, che vi si trovano per giocare e per guardare la partita. Ingresso del Bingo da Via Tiziano Aspetti. Sala del Bingo, venerdì sera. 26. BAR ORCA LOCA Osservazioni sul campo: Il Bar Orca loca si trova a San Bellino, in via Bramante. Il locale organizza piccoli eventi musicali ed è uno dei pochi a rimanere aperti fino a tarda ora. Per questo motivo è molto frequentato dai più giovani abitanti del quartiere. Grazie all’orario di apertura (7:002:00) riesce ad attirare diverse fasce d’utenza. Si dice che: Il bar ha una buona nomea a San Bellino, dove è riconosciuto come punto di ritrovo. Entrata e interni del Gasoline Pub. 28. IRISH PUB MCGREGORY Osservazioni sul campo: Il pub si trova in via Guido Reni, all’incrocio con via Zanchi, a pochi passi da Torre Gregotti. E’ frequentato da una fascia d’utenza abbastanza ampia, composta per la maggior parte da giovani. Si dice che: Il Pub è uno dei pochi punti di riferimento per i giovani di San Carlo. Qui si ritrovano in molti, e spesso fanno una tappa nel locale prima di spostarsi verso Padova o verso i quartieri vicini in auto. Alcuni residenti si sono lamentati per il rumore nelle ore notturne. Bar Orcaloca. 27. GASOLINE PUB Osservazioni sul campo: Il Pub si trova a nord dell’Arcella, in via Fornace Morandi. Si tratta di un grande locale composto da più sale, il cui stile Giovani che sostano all’uscita dell’Irish Pub, tarda serata. 36 29. KEBAB FATHI Osservazioni sul campo: Il “re del Kebab” – da Fathi si trova lungo via Aspetti, poco più a nord di Torre Gregotti. E’ uno dei molti Kebabbari dell’Arcella, che si trovano però in Prevalenza nella arte più a sud del quartiere, a ridosso della stazione ferroviaria. Si tratta di un piccolo locale a gestione familiare che vende Kebab, pizza, ma anche piatti mediorientali e prodotti egiziani importati. Il locale ha un aspetto dasubito folkloristico: sulla vetrina è stato applicato l’adesivo di un pizzaiolo napoletano, mentre all’ingresso del locale è stato posizionato il sarcofago di un faraone. Il locale è abbastanza frequentato durante la pausa pranzo da studenti e lavoratori. Molti anche i clienti egiziani. Si dice che: Il kebab da Fathi è molto frequentato dalla comunità egiziana dell’Arcella, anche grazie alla vendita di prodotti tipici originali della zona. Qualche ragazzo che abbiamo intervistato lo ha indicato fra i luoghi da evitare, sostenendo che l’attività commerciale di Fathi non si limiti alla vendita di prodotti alimentari. Da Fathi è molto di più di un kebab. 37 E INFINE 30. LARGO DEBUSSY Osservazioni sul campo: Largo Debussy è costituito da una piazzetta circolare in mattoni situata lungo via Pierobon. Alla piazzetta e abbastanza ampia, si affianca un piccolo parcheggio e si affaccia su un parchetto. Il largo si trova in una strada frequentata, vicino a scuole e a supermercati (Galleria San Carlo da una parte e l’Alìper dall’altra). In Gruppo di extracomunitari che discute animatamente, tarda serata. largo Debussy si trovano palazzine residenziali, nelle vicinanze c’è un’edicola, un bar che fa angolo e una pasticceria. Durante il giorno la 31. CAVALCAVIA DELLA STAZIONE piazzetta è frequentata dagli abitanti del quartiere, nel tardo pomeriggio Osservazioni sul campo: L’Arcella si è sviluppata lungo la ferrovia. Il è luogo di incontro per i giovani del quartiere, mentre nelle ore notturne primo nucleo del quartiere, a ridosso della stazione, è oggi vissuto diventa spesso teatro di episodi di violenza e degrado. principalmente da extra-comunitari, e vi si trovano in numerose attività Si dice che: Come nella gran parte dei parchi e parchetti del quartiere commerciali gestite da stranieri (parrucchieri, ristoranti etnici, negozi di Arcella, il problema della piazzetta è quello della sicurezza, che si alimentari e articoli per la casa etc.). Alcuni di questi si incontrano per presenta soprattutto nelle ore serali. Dalle interviste ad alcuni residenti strada, dove si ritrovano in gruppi anche molto numerosi. Lungo il risulta che la zona, che di giorno è tranquillamente frequentata dai passaggio che collega l’uscita Nord della stazione con Borgomagno è ragazzi della scuola che si trova dall’altra parte della strada piuttosto che possibile trovare chi venda stupefacenti di vario genere in ogni momento dagli avventori degli esercizi commerciali che si affacciano sul largo, di della giornata. Nelle ore serali il fenomeno si intensifica ulteriormente. sera diventa teatro di episodi di violenza tali da impedire anche solo il Si dice che: La zona dietro alla stazione è la più malfamata di Padova. transito. Una signora residente in uno dei palazzi che affacciano sulla Quotidianamente teatro di episodi di spaccio e violenza, questa è piazzetta ci ha ad esempio raccontato come lei abbia deciso di comprare indicata dalla totalità dei residenti come un’area degradata e pericolosa, casa a San Carlo perché lo ritiene un quartiere ben fornito a livello di da non frequentare assolutamente e in cui è sconsigliabile anche solo servizi e sufficientemente collegato con Padova, ma che d’inverno abbia transitare nelle ore serali. Alcuni hanno addirittura definito la zona a rinunciato ad uscire di casa nelle ore serali a causa della scarsa sicurezza ridosso del cavalcavia della stazione come il “Bronx” di Padova. di Largo Debussy. Numerosi anche gli episodi di microcriminalità: il L’esasperazione degli abitanti rispetto ad una situazione ritenuta gestore dell’edicola di fronte alla piazzetta è stato rapinato e malmenato intollerabile ha portato molti ad auspicare un intervento radicale da una settimana prima che noi lo intervistassimo. In generale gli abitanti parte dell’amministrazione e delle forze dell’ordine, volto a rendere auspicano un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine, anche nuovamente abitabile l’area se, come ci ha fatto notare lo stesso edicolante, la volante della polizia passa più volte nella strada nelle ore serali. 38 Aspetti è concepita esclusivamente come un luogo di passaggio: non vi sono strutture o parchetti attrezzati lungo la via, né alberi né spiazzi che consentano di sostare. L’introduzione del tram ha incrementato questo trend. Esso da una parte ha contribuito ad avvicinare l’Arcella al centro, permettendo a molti di usufruire di attività che si svolgono nel quartiere (vedi scheda Stadio Colbacchini), e dall’altra ha reso più facile per giovani Gruppi di extracomunitaria nei pressi del Cavalcavia, tarda serata. 32. VIA TIZIANO ASPETTI – GUIDO RENI e giovanissimi andare a Padova, aumentando così la percezione dell’Arcella come “quartiere-dormitorio”. Osservazioni sul campo: Via Tiziano Aspetti è la direttrice principale del quartiere 2 Nord. Collegando il cavalcavia dietro la stazione con l’imbocco della Tangenziale nord (all’altezza di Via Zanchi prende il nome di Via Guido Reni), la strada divide in due l’Arcella. La strada principale è ampia, e dal 2008 è percorsa anche dal tram (direzione Pontevigodarzere). La via è a tratti affiancata da un ampio marciapiede. Non ci sono piste ciclabili. La via è molto trafficata nelle ore di punta. Su Via Aspetti si affacciano edifici di varie tipologie ed epoche, ad indicare lo sviluppo frammentato e discontinuo del quartiere a partire dal secondo Lungo via Tiziano Aspetti circolano tram, automobili, autobus e bici. dopoguerra. La gran parte delle attività commerciali e dei servizi (Poste, Poliambulatorio) si concentrano lungo la direttrice principale. La tipologia di attività varia a seconda dell’altezza: nelle vicinanze della stazione sono aumentati negli ultimi anni gli esercizi commerciali gestiti da immigrati (kebab, ristoranti etnici, bar gestiti da cinesi), mentre a San Carlo persistono attività più varie, seppure il trend sia presente. Da via Aspetti si diramano le altre vie parallele, che portano alle diverse zone del quartiere. Si dice che: Anche a causa della mancanza di simboli identitari forti nel quartiere, Via Aspetti è considerata da molti il “volto” dell’Arcella. Lo scorso anno il consiglio comunale ha commissionato ad un fotografo il compito di immortalare l’Arcella nel suo punto più caratteristico. Dopo lunga ricerca, il fotografo ha scelto una panoramica di Via Aspetti, subito dopo il cavalcavia. Nonostante sia l’asse principale del quartiere, via 39 PARTE III – POLICY DESIGN 40 LE NECESSITA’ DEL QUARTIERE LA QUALITA’ DIFFUSA All’inizio della nostra indagine ci eravamo posti l’obiettivo di capire Per soddisfare alcuni dei più immediati bisogni della cittadinanza, quali fossero le reali necessità del quartiere e quali quindi le priorità sarebbe opportuno realizzare piccoli interventi volti al miglioramento di intervento. Dall’osservazione degli spazi e dalle interviste sono generale della qualità della vita degli abitanti dell’Arcella. Questi emerse diverse esigenze, che possono essere soddisfatte con interventi non si contrapporrebbero a progetti su ampia scala (come specifiche politiche e interventi realizzabili su diverse scale. quello della riqualificazione di Piazza Azzurri d’Italia), ma In un primo momento è emersa la necessità di una struttura centrale, permetterebbero di venire incontro a specifiche esigenze in maniera in grado di ospitare un centro polifunzionale, un ambulatorio per il quasi immediata e a costi molto ridotti. In un’ottica di qualità diffusa è primo soccorso e uno spazio culturale di riferimento. Questa struttura possibile far fronte ai problemi del quartiere tramite un approccio centrale, secondo il PAT è prevista in Piazza Azzurri d’Italia. In una creativo e partecipato, favorendo così il superamento di dinamiche recente intervista3, il vicesindaco Ivo Rossi ha ribadito la volontà conflittuali che si potrebbero presentare; dell’amministrazione di riprogettare l’area e di “dare finalmente una l’implementazione di pratiche ed interventi di qualità diffusa, è una piazza all’Arcella”. Le tempistiche e le modalità con cui la centralità buona conoscenza del territorio e della rete di relazioni fra le sue urbana dovrà essere realizzata dipendono dai prossimi sviluppi della diverse componenti. vicenda giudiziaria che vede coinvolti il Comune di Padova e Per iniziare abbiamo considerato tre ambiti sui quali si potrebbe l’immobiliare Valli, proprietaria dell’area da edificare. Anche se il intervenire efficacemente in questo senso: l’identità, gli spazi comuni vicesindaco ha dichiarato che “c’è un nuovo progetto”, la e le connessioni. presupposto per riqualificazione dell’area prevede interventi sul medio-lungo termine, che senza dubbio comporteranno un’ingente spesa per le casse 1. L’IDENTITA’ comunali. Uno dei problemi fondamentali dell’Arcella è dato dalla mancanza di Dalla nostra analisi “puntuale” del quartiere sono emerse ulteriori un chiaro punto di riferimento identitario. Tale deficit è in parte necessità. Queste riguardano in particolar modo il livello di sicurezza dovuto al fatto che non sia presente nel quartiere una centralità percepita, il bisogno di piccoli interventi di manutenzione e il urbana in grado di conferire all’Arcella un carattere simbolico in cui superamento della frammentazione del quartiere Arcella, che non è gli Arcellani possano riconoscersi. Una riflessione sul senso di concepito come un elemento unitario oltre che essere considerato, appartenenza non può prescindere dalla promozione di interventi soprattutto dai più giovani, come un “quartiere dormitorio”, nel quale volti all’integrazione fra le diverse identità culturali. I principali non c’è molto da fare. Tali necessità non possono essere risolte con la obiettivi di qualità diffusa rispetto al tema dell’identità possono creazione di nuove, avvenieristiche strutture, ma richiedono un essere riassunti nei seguenti punti: intervento capillare sul tessuto fisico e sociale del quartiere. Favorire un’identità di quartiere; Promuovere il dialogo fra diverse identità culturali; Aumentare l’incontro fra le associazioni che operano sul territorio; 3 Il Mattino di Padova, 12/12/11. Creazione di simboli identitari; 41 Coinvolgere studenti e giovani lavoratori nelle questioni che riguardano il quartiere. INTERVENTI PROPOSTI Abbiamo elaborato degli esempi di interventi volti alla realizzazione degli obiettivi di qualità diffusa appena indicati. 2. GLI SPAZI COMUNI CONDIVISI 1. Interventi nel breve-medio termine: si tratta di interventi che Altro nodo critico riguarda gli spazi comuni intesi come luoghi possono essere realizzati nell’immediatezza, a costi molto condivisi di incontro e di socialità. Molti fra i potenziali spazi pubblici ridotti. Abbiamo elaborato proposte creative volte ad un che potrebbero assolvere a questa funzione sono spesso teatro di maggiore coinvolgimento di giovani e anziani nella questioni episodi di microcriminalità e degrado. Partendo dal presupposto che che riguardano il quartiere. Altri esempi riguardano azioni che “la pace della città, delle strade e dei marciapiedi è garantita in prima mirano a facilitare l’integrazione di abitanti stranieri, e a istanza […] da un'intricata quasi inconscia rete di controllo volontario favorirne l’inserimento di questi nel mondo del lavoro. Dopo esercitata dalla popolazione stessa sui propri quartieri”4, abbiamo una prima fase di sperimentazione, tali proposte possono individuato i seguenti obiettivi: essere ulteriormente sviluppate in successive fasi di consolidamento. Infine abbiamo individuato alcuni esempi di Valorizzare le strutture presenti; piccoli interventi fisici mirati ad un miglioramento della Migliorare lo stato dei luoghi; qualità di strade e marciapiedi. Incentivare l’uso degli spazi comuni; Aumentare la sicurezza percepita attraverso un controllo diffuso del territorio. Coinvolgere la cittadinanza nella gestione dello spazio comune. 2. interventi nel medio termine: si tratta di interventi più complessi, prevista nel medio termine. Queste proposte riguardano specificamente il raggiungimento degli obiettivi di connessione descritti nel paragrafo precedente. In particolare, abbiamo considerato il miglioramento o la creazione di reti di 3. CONNESSIONI connessione pedonali, ciclabili, oltre ad una rete di connessioni Altra questione fondamentale riguarda la connessione fra le unità verdi nel quartiere. Per l’elaborazione delle proposte urbane dell’Arcella e fra le aree verdi del quartiere. La mancanza di riguardanti le connessioni ciclabili e le greenway abbiamo connessione implica la difficoltà di accedere a strutture e servizi usato come base di lavoro il “Bici Masterplan” del Comune di situati in alcune zone più periferiche, oltre che impedire una Padova e le indicazioni contenute nel PAT. definizione unitaria dell’Arcella. Gli obiettivi da raggiungere sono quindi i seguenti: Facilitare la mobilità fra i diversi rioni; Favorire percorsi ciclabili e pedonali; Aumentare la fruibilità di zone periferiche; Aumentare l’accessibilità a strutture e servizi. 4 Jane Jacobs, The Death and Life of Great American Cities (1961). 42 OBIETTIVI IDENTITA’ Favorire un’identità di quartiere. Promuovere il dialogo fra diverse identità culturali. Favorire l’incontro fra le associazioni che operano sul territorio. Creare di simboli identitari. Coinvolgere studenti e giovani lavoratori nelle questioni che riguardano il quartiere. SPAZI COMUNI CONNESSIONE o Facilitare la mobilità fra i diversi rioni. Valorizzare le strutture presenti. Migliorare lo stato dei luoghi. Favorire percorsi ciclabili e pedonali. Incentivare l’uso degli spazi comuni. Aumentare la fruibilità di zone “periferiche”. Favorire il raggiungimento di strutture e servizi. Aumentare la sicurezza percepita attraverso un controllo diffuso del territorio. Coinvolgere la cittadinanza nella gestione dello spazio comune. Sintesi degli obiettivi di qualità diffusa. Le seguenti schede degli interventi riassumono alcune proposte creative che potrebbero essere attuate nel brevissimo termine. 43 Azione proposta 1 LIBRERIA MOBILE Azione proposta 2 LE 5 CASETTE COSA Chiosco dove sia possibile consultare i quotidiani italiani e internazionali e leggere libri messi a disposizione dalla biblioteca o dalle associazioni. Nel chiosco saranno presenti libri e riviste nelle diverse lingue straniere parlate nel quartiere (anche grazie a pratiche di book-crossing). Nella struttura sarà possibile reperire il “gazzettino dell’Arcella”, stilato dal Consiglio Comunale, contenente l’agenda delle attività previste nel quartiere. CHI La gestione del chiosco è affidata alla biblioteca, che può organizzare turni di volontari privati o provenienti da associazioni (immigrati, anziani, giovani). PERCHE’ Promuovere il dialogo fra diverse identità culturali. Favorire l’incontro fra le associazioni che operano sul territorio. Migliorare lo stato dei luoghi. Incentivare l’uso degli spazi comuni. Aumentare la sicurezza percepita attraverso un controllo diffuso del territorio. Coinvolgere la cittadinanza nella gestione dello spazio comune. DOVE E QUANDO BUONE PRATICHE Dietro Stadio Colbacchini, Parco di Via Saetta. Intervento possibile nel breve termine. Eventuale consolidamento nel medio termine. INTERVENTI CONNESSI Parcheggio Biciclette Panchine mobili (arredo urbano) Ciclabile lungo via Filippo Lippi. Bolzano, “Leggere lungo il Talvera". http://www.comune.bolzano.it COSA Casette in legno posizionate dei punti più critici del quartiere, aperte nelle ore serali. Le casette saranno attive anche nei mesi invernali (nelle ore di buio), e offriranno bevande calde e dolci. Potranno essere gestite da qualunque gruppo o associazione le richieda al Consiglio di Quartiere, ai fini di promuovere le proprie attività o di lanciare proposte per l’Arcella. Il Consiglio di quartiere si impegna a coordinare le attività in modo che le casette siano sempre aperte. Il venerdì e il sabato sarà “ingaggiato” un dj, oppure si darà spazio a chiunque voglia organizzare piccoli eventi live. CHI Le casette saranno gestite dal comune, in accordo con enti e associazioni del quartiere. PERCHE’ Promuovere il dialogo fra diverse identità culturali. Favorire l’incontro fra le associazioni che operano sul territorio. Coinvolgere studenti e giovani lavoratori nelle questioni che riguardano il quartiere. DOVE E QUANDO Migliorare lo stato dei luoghi. Incentivare l’uso degli spazi comuni. Aumentare la sicurezza percepita attraverso un controllo diffuso del territorio. Coinvolgere la cittadinanza nella gestione dello spazio comune. Aumentare la fruibilità di zone “periferiche”. INTERVENTI CONNESSI Saranno localizzate in alcuni punti Illuminazione delle aree in cui le particolarmente delicati del quartiere, casette saranno collocate; individuate dall’amministrazione. Accessibilità garantita da percorsi ciclabili (anche provvisori); Le casette saranno aperte nelle ore serali, Interventi di manutenzione sia d’estate che d’inverno. ordinaria; Il progetto potrà poi essere consolidato in Concorso di arredo urbano. successive fasi di sviluppo, tramite la sistematizzazione dell’organizzazione e delle strutture. 44 Azione proposta 3 CINEMA ALL’APERTO Azione proposta 4 CICLOFFICINA COSA COSA Proiezioni cinematografiche all'aperto, con possibilità di rassegne a tema. Le proiezioni saranno precedute da piccoli eventi di musica live. La ciclofficina è un’officina meccanica in cui aggiustare, assemblare, modificare o creare la propria bicicletta. Nella ciclofficina si possono trovare le diverse componenti di una bicicletta nuove e usate, e chiunque ne abbia bisogno può utilizzarle per sistemare la propria bici. La ciclofficina contribuisce a promuovere l’uso della bicicletta in città, ma è anche un vero laboratorio sociale, luogo di incontro e di apprendimento. CHI Il Gruppo Padova Arcella dell’Associazione Nazionale Alpini. Il Gruppo ormai si occupa della gestione, controllo e manutenzione del Parco Morandi, nel quale ha la propria sede. PERCHE’ Valorizzare le strutture presenti. Incentivare l’uso degli spazi comuni. Coinvolgere la cittadinanza nella gestione dello spazio comune. DOVE E QUANDO Favorire percorsi ciclabili e pedonali. Aumentare la fruibilità di zone “periferiche”. Favorire il raggiungimento di strutture e servizi. CHI La ciclofficina può essere gestita da un’associazione interessata (amici della bicicletta) oppure semplicemente da giovani appassionati (come è il caso della maggior parte degli esempi in Italia: Roma, Torino, Bologna, Verona). PERCHE’ BUONE PRATICHE Parco Morandi. Lunedì e giovedì in luglio e agosto. Ora serale. INTERVENTI CONNESSI Illuminazione delle aree in cui le casette saranno collocate; Accessibilità garantita da percorsi ciclabili (anche provvisori); Promuovere il dialogo fra diverse identità culturali. Favorire l’incontro fra le associazioni che operano sul territorio. Coinvolgere studenti e giovani lavoratori nelle questioni che riguardano il quartiere. DOVE E QUANDO Migliorare lo stato dei luoghi. Incentivare l’uso degli spazi comuni. Coinvolgere la cittadinanza nella gestione dello spazio comune. Facilitare la mobilità fra i diversi rioni. Aumentare la fruibilità di zone “periferiche”. Favorire il raggiungimento di strutture e servizi. BUONE PRATICHE Il luogo può essere deciso in accordo con l’amministrazione, che può mettere a disposizione o affittare ai gestori un locale di proprietà del comune e accordarsi con un privato a proposito. Sala Montjuïc (Barcellona): http://www.youtube.com/watch?v=uxtPe2jnEE&feature=channel_page INTERVENTI CONNESSI Piste ciclabili le 5 casette Cilofficina Malaerba, Roma. Verona: http://scatenata.blogspot.com/ 45 Azione proposta 5 Azione proposta INFORMA-GIOVANI COSA Un punto per studenti e giovani lavoratori dove sia possibile ottenere informazioni riguardo ad offerte culturali, di lavoro, possibilità di mobilità e di scambio con l’estero e altro. 6 ARREDIAMO IL QUARTIERE COSA Autoproduzione di arredo urbano: associazioni di giovani, ragazzi, anziani collaborano per l’ideazione e la costruzione di panchine e tavolini da mettere nei parchi non attrezzati. Il consiglio di quartiere potrebbe anche indire un concorso. Il "progetto vincitore" sarà prodotto in serie e verrà utilizzato per attrezzare alcuni piccoli parchi. CHI CHI Il Consiglio Comunale. PERCHE’ Favorire l’incontro fra le associazioni che operano sul territorio. Coinvolgere studenti e giovani lavoratori nelle questioni che riguardano il quartiere. S5. Coinvolgere la cittadinanza nella gestione dello spazio comune. Favorire il raggiungimento di strutture e servizi. Associazioni varie, in collaborazione con il Consiglio Comunale, le scuole e le parrocchie. L’evento deve essere promosso ampiamente nel quartiere, al fine di garantire la più ampia partecipazione possibile. PERCHE’ DOVE E QUANDO Servizio può essere attivato da subito, in locali forniti dal Consiglio Comunale. INTERVENTI CONNESSI Le 5 casette Libreria mobile BUONE PRATICHE L’Informa-giovani è già presente a Padova. Una sede in Arcella potrebbe facilitare anche i giovani residenti nel quartiere, proponendo loro offerte specifiche legate ad eventi/opportunità che emergano in Arcella: http://www.apadova.info/informagiovanipadova Favorire un’identità di quartiere. Promuovere il dialogo fra diverse identità culturali. Favorire l’incontro fra le associazioni che operano sul territorio. Creazione di simboli identitari. Coinvolgere studenti e giovani lavoratori nelle questioni che riguardano il quartiere. DOVE E QUANDO Valorizzare le strutture presenti. Migliorare lo stato dei luoghi. Incentivare l’uso degli spazi comuni. Aumentare la sicurezza percepita attraverso un controllo diffuso del territorio. Coinvolgere la cittadinanza nella gestione dello spazio comune. Aumentare la fruibilità di zone “periferiche”. BUONE PRATICHE Il Concorso può essere indetto nel brevissimo termine. Il Consiglio comunale, in collaborazione con gli enti e le associazioni aderenti, dovrà fornire uno spazio per la creazione concreta dell’arredo urbano. INTERVENTI CONNESSI Le 5 casette Arcella in strada Open-Bricolage, ROMA. http://www.kiuiproject.eu/news/openbricolageflyer 46 Azione proposta 7 MERCATINO DELLE PULCI/DEL FUMETTO Azione proposta 8 TORNEO DI CALCETTO COSA COSA Mercatino tematico mensile. Questo deve avere una connotazione settoriale tale da attirare l’attenzione anche di chi non abita in Arcella. Un torneo di calcetto da organizzare in spazi non utilizzati o temporaneamente abbandonati. Questo si propone di favorire il ripensamento dello spazio pubblico e di favorire un uso diverso di luoghi. CHI Intervento può essere promosso dalle parrocchie e dalle associazioni culturali. PERCHE’ Favorire un’identità di quartiere. Promuovere il dialogo fra diverse identità culturali. Favorire l’incontro fra le associazioni che operano sul territorio. Creazione di simboli identitari. Coinvolgere studenti e giovani lavoratori nelle questioni che riguardano il quartiere. Valorizzare le strutture presenti. Migliorare lo stato dei luoghi. Incentivare l’uso degli spazi comuni. Aumentare la sicurezza percepita attraverso un controllo diffuso del territorio. DOVE E QUANDO C3. Aumentare la fruibilità di zone “periferiche”. CHI Il torneo è aperto a chiunque sia interessato. L’attività può essere pubblicizzata nelle scuole e dalle associazioni attive nel quartiere. PERCHE’ BUONE PRATICHE Promuovere il dialogo fra diverse identità culturali. Favorire l’incontro fra le associazioni che operano sul territorio. Coinvolgere studenti e giovani lavoratori nelle questioni che riguardano il quartiere. Migliorare lo stato dei luoghi. Incentivare l’uso degli spazi comuni. Aumentare la sicurezza percepita attraverso un controllo diffuso del territorio. Coinvolgere la cittadinanza nella gestione dello spazio comune. DOVE E QUANDO L’intervento potrà essere organizzato in campi da calcetto già esistenti e non utilizzati (Giardino dei Ciliegi), ma anche in luoghi non precedentemente pensati per questa funzione (come lo spazio dietro lo stadio Colbacchini). Ogni sabato mattina. Fornace Morandi. INTERVENTI CONNESSI Le 5 Casette Ciclofficina INTERVENTI CONNESSI Vintage Market, Ex- Arsenale, Verona. le 5 casette campo da bocce e giochi da tavolo precare BUONE PRATICHE Contestualizzando il proprio intervento nell’ambito della città di Barcellona, il colectivo De la calle ha usato come pretesto il “fútbol callejero”, il calcio di strada, cercando di dare delle nuove opzioni per gli spazi di gioco attraverso la riappropriazione temporanea di vuoti urbani. http://thegreatoutdoors.typepad.com/delacallefc/ 47 Azione proposta 9 ARCELLA IN STRADA Azione proposta 10 LEZIONI DI ITALIANO COSA COSA Festival di giochi per tutte le età. L’evento si propone di “invadere” temporaneamente il quartiere, e di sfruttare tutti gli spazi disponibili. Si propone di disegnare le strade in modo da organizzare campi da gioco e piccole piste da corsa. Lezioni pubbliche ed aperte di Italiano per stranieri. In piazza verrà allestita una vera aula, con una lavagna e delle sedie. Chiunque lo desideri può fermarsi ad ascoltare e richiedere il materiale didattico, oltre ad ulteriori depliant informativi. I moduli didattici, oltre a perseguire un generale obiettivo di integrazione sociale, sono volti specificamente a facilitare l’ingresso di stranieri nel mondo del lavoro. CHI L’iniziativa è rivolta a chiunque voglia parteciparvi. Ognuno potrà proporre un gioco, a patto di impegnarsi a trovare uno spazio appropriato e di riunire un numero minimo di partecipanti. Le iscrizioni saranno raccolte nelle scuole, nelle parrocchie, nei circoli e da tutti gli enti che aderiscono all’iniziativa. Sarà possibile comunicare la propria partecipazione ad appositi info-point allestiti nelle casette. Favorire un’identità di quartiere. Promuovere il dialogo fra diverse identità culturali. Favorire l’incontro fra le associazioni che operano sul territorio. Coinvolgere studenti e giovani lavoratori nelle questioni che riguardano il quartiere. PERCHE’ Migliorare lo stato dei luoghi. Incentivare l’uso degli spazi comuni. Aumentare la sicurezza percepita attraverso un controllo diffuso del territorio. Coinvolgere la cittadinanza nella gestione dello spazio comune. DOVE E QUANDO Aumentare la fruibilità di zone “periferiche”. Le lezioni potranno essere organizzate dall’associazione degli amici dei popoli, in coordinamento con le singole associazioni nazionali delle comunità di immigrati. L’iniziativa è patrocinata dallo sportello del lavoro. Favorire un’identità di quartiere. Promuovere il dialogo fra diverse identità culturali. Favorire l’incontro fra le associazioni che operano sul territorio. PERCHE’ Incentivare l’uso degli spazi comuni. Aumentare la sicurezza percepita attraverso un controllo diffuso del territorio. Coinvolgere la cittadinanza nella gestione dello spazio comune. BUONE PRATICHE L’evento si tiene in Arcella una volta all’anno. INTERVENTI CONNESSI CHI le 5 casette torneo di calcetto il teatro delle marionette precare DOVE E QUANDO BUONE PRATICHE Le lezioni si svolgeranno nella zona antistante il cavalcavia del Borgomagno e, in caso di pioggia, verrà allestito un gazebo. Gli incontri si svolgeranno una volta alla settimana. Interventi di riqualificazione urbana del quartiere di San Salvario a Torino. Per favorire l’integrazione degli abitanti extracomunitari, il Comune di Torino ha organizzato lezioni di italiano per stranieri e lezioni ci cinese, russo e arabo per italiani. INTERVENTI CONNESSI sportello del lavoro libreria mobile le 5 casette http://ecosistemaurbano.org 48 Azione proposta 11 CAMPO DA BOCCE E GIOCHI DA TAVOLO Azione proposta 12 SPORTELLO DEL LAVORO COSA COSA Rendere il parco uno spazio comune frequentato dagli abitanti della zona. L’intervento consiste nella creazione di un campo da bocce e nella collocazione di una serie di tavolini in pietra aventi rappresentate scacchiere. Nell’area si potranno organizzare periodicamente tornei. Lo sportello del lavoro è specializzato nell’inserimento lavorativo di immigrati. Questo si configura principalmente come un punto informativo sulle possibilità occupazionali, ma fornisce anche materiale rispetto a corsi di formazione professionale e a corsi di lingua. CHI L’intervento è rivolto perlopiù alla popolazione anziana residente in Arcella. Favorire un’identità di quartiere. Promuovere il dialogo fra diverse identità culturali. PERCHE’ Migliorare lo stato dei luoghi. Incentivare l’uso degli spazi comuni. Aumentare la sicurezza percepita attraverso un controllo diffuso del territorio. Coinvolgere la cittadinanza nella gestione dello spazio comune. DOVE E QUANDO L’intervento potrà essere realizzato in Giardino Paer, anche nel brevissimo termine. Se avrà successo potrà poi essere pensato anche per altre aree del quartiere, come ad esempio il Giardino dei Ciliegi. INTERVENTI CONNESSI arrediamo il quartiere Arcella in strada libreria mobile CHI Lo sportello potrebbe essere gestito da Enaip in collaborazione con le associazioni degli immiigrati. Sarebbe utile contattare altri enti attivi nell’ambito (es: sindacati o patronati) al fine di richiedere consulenze. PERCHE’ BUONE PRATICHE Promuovere il dialogo fra diverse identità culturali. Favorire l’incontro fra le associazioni che operano sul territorio. Coinvolgere studenti e giovani lavoratori nelle questioni che riguardano il quartiere. Migliorare lo stato dei luoghi. Aumentare la sicurezza percepita attraverso un controllo diffuso del territorio. DOVE E QUANDO BUONE PRATICHE Lo sportello dovrebbe aprire in una zona molto frequentata da immigrati, preferibilmente nelle vicinanze della stazione (a ridosso del cavalcavia). INTERVENTI CONNESSI Lezioni di italiano 49 Azione proposta 13 IL TEATRO DELLE MARIONETTE Azione proposta 14 CHIOSCHETTI COSA COSA Il Teatro delle marionette è un progetto che comprende un laboratorio didattico sulla creazione di marionette in cartapesta per bambini e ragazzi (attività di doposuola). Si propongono poi spettacoli teatrali da effettuare nelle ore pomeridiane (nelle 5 casette). Casette in legno posizionate in alcuni punti critici, aperte anche nelle ore serali. I chioschetti saranno attivi anche nei mesi invernali (nelle ore di buio), e ospiteranno piccole attività come bar o gelaterie. CHI CHI I laboratori sono tenuti da giovani volontari precedentemente formati da un corso specifico. I chioschetti saranno affittati dal comune ad un prezzo ridotto a gestori di piccole attività commerciali che desiderino aumentare la loro visibilità sul territorio. PERCHE’ PERCHE’ Promuovere il dialogo fra diverse identità culturali. Favorire l’incontro fra le associazioni che operano sul territorio. Coinvolgere studenti e giovani lavoratori nelle questioni che riguardano il quartiere. Migliorare lo stato dei luoghi. Incentivare l’uso degli spazi comuni. Aumentare la sicurezza percepita attraverso un controllo diffuso del territorio. Coinvolgere la cittadinanza nella gestione dello spazio comune. DOVE E QUANDO BUONE PRATICHE Il teatrino è itinerante, e si tiene a turno in ognuna delle 5 casette. Favorire un’identità di quartiere. Creazione di simboli identitari. Coinvolgere studenti e giovani lavoratori nelle questioni che riguardano il quartiere. Migliorare lo stato dei luoghi. Incentivare l’uso degli spazi comuni. Aumentare la sicurezza percepita attraverso un controllo diffuso del territorio. DOVE E QUANDO Facilitare la mobilità fra i diversi rioni. Favorire percorsi ciclabili e pedonali. Aumentare la fruibilità di zone “periferiche”. Favorire il raggiungimento di strutture e servizi. BUONE PRATICHE I chioschetti saranno collocati in alcuni parchi e giardini allo scopo di aumentarne la vivibilità. Questi saranno aperti tutto l’anno. INTERVENTI CONNESSI INTERVENTI CONNESSI le 5 casette libreria mobile arrediamo il quartiere le 5 casette Arcella in strada http://www.marionetteatret.dk/index.html Copenhagen Avenida Liberdade, Lisbona. 50 Azione proposta 15 Progetto PRECARE COSA Il progetto Precare è nato dalla volontà di favorire un uso temporaneo e creativo di spazi in stato di abbandono o disuso in alcune città europee (Bruxelles, Londra, Milano, Barcellona). Si tratta di un progetto volto a incoraggiare i proprietari di edifici pubblici e privati a concedere l’utilizzo temporaneo degli edifici di loro proprietà. Le strutture potrebbero essere usate per ospitare iniziative artistiche o creative, ma anche per dare spazio ad iniziative di vario genere proposte dagli abitanti del quartiere (previa approvazione da parte dell’amministrazione). CHI Il progetto dovrà essere promosso dall’amministrazione comunale che, su segnalazione di privati, contatterà i proprietari degli edifici in questione. PERCHE’ Favorire un’identità di quartiere. Creazione di simboli identitari. Coinvolgere studenti e giovani lavoratori nelle questioni che riguardano il quartiere. Valorizzare le strutture presenti. Migliorare lo stato dei luoghi. Aumentare la sicurezza percepita attraverso un controllo diffuso del territorio. Coinvolgere la cittadinanza nella gestione dello spazio comune. DOVE E QUANDO Strutture abbandonate o non utilizzate, sia pubbliche che private (Configliachi, Ex Coni, Hotel ex-Abritto, stabilimenti industriali dismessi in ansa Borgomagno, casetta dismessa dietro Parco Fornace Morandi). Aumentare la fruibilità di zone “periferiche”. BUONE PRATICHE http://www.precare.org/ INTERVENTI CONNESSI le 5 casette Arcella in strada 51 Di seguito alcuni interventi volti al miglioramento della qualità di 2. Rotonda Via del Plebiscito strade e marciapiedi. In prossimità della rotonda proponiamo l’inserimento di un semaforo e l’ampliamento dell’attraversamento pedonale, al fine di aumentare la sicurezza dei pedoni lungo una strada a scorrimento veloce. Localizzazzione degli interventi proposti 1. Particolare della rotonda. San Bellino In quest’area proponiamo di connettere la chiesa con la piazza dall’altra parte di Via Donato Bramante attraverso l’innalzamento del manto stradale all’altezza del marciapiede e di riorganizzare l’angolo fra Via Induno, via Bramante e via Ansuino da Forli inserendo un parcheggio per le biciclette e modificando l’assetto del parcheggio presente. Grazie all’innalzamento del livello stradale, i veicoli che passano saranno costretti a ridurre la velocità, e si avrà un’area più sicura per i passanti. A tal proposito sarebbe opportuno introdurre paletti stradali per separare i pedoni dalle automobili. L’innalzamento della strada ed i marciapiedi connessi dovrebbero essere realizzati con lo stesso materiale, al fine di rendere lo spazio più riconoscibile e facilitare l’attraversamento pedonale. Sarebbe anche opportuno riorganizzare l’angolo di fronte Cassa di Risparmio del Veneto attraverso un ampliamento del marciapiede e l’inserimento di diversi elementi di arredo urbano. 52 MAPPA DEGLI INTERVENTI 53 Per quanto riguarda la creazione di una rete di connessioni, questa esempi a livello europeo è quello del passeggio pubblico del Rossio, a prevede interventi che, al di là di una possibile fase di Lisbona. sperimentazione nel breve termine, necessitano di misure più complesse. Di seguito sono riportati due esempi di interventi strutturali, da realizzarsi nel medio-lungo termine. Localizzazzione degli interventi proposti Passeio Público do Rossio – Lisbona, 1764-1879 1. Percorso pedonale pubblico La zona indicata dall’area 1 era stata pensata da Piccinato come parte di uno dei viali principali del quartiere. La strada non è mai stata costruita, e l’area – che è lunga 478 m e larga 15/35 m - è oggi recintata e non accessibile. Essa costituisce un importante vuoto urbano, in virtù delle sue dimensioni e della sua posizione strategica. Per quest’area proponiamo la realizzazione di percorso pedonale pubblico chiuso con due entrate agli estremi e dotato di ingressi secondari laterali. Il percorso sarà dotato di una pista ciclabile e di parcheggi per biciclette. Lungo il percorso sarà posizionato un chioschetto (v. schede degli interventi) aperto fino all’orario di chiusura del parco. Questa tipologia di percorsi pubblici, dotati di chioschi e fontane, è stata introdotta nel XVIII secolo nelle grandi città, per offrire ai La maggior parte dei passeggi pubblici sono poi rinnovati e convertiti in viali. Un esempio è quello di Avenida da Liberdade, Lisbona. cittadini un rifugio dalle strade polverose e affollate. Uno dei primi 54 3 San Carlo Il primo intervento pensato per quest’area si propone di trasformare via Agostini e via Pierobon in una strada a senso unico, rendendo circolare il passaggio fra via Agostini, via Pierobon, via Zanchi, via Paganini e via Aspetti. Tale intervento renderebbe possibile un ampliamento del marciapiede sul lato nord-est della strada, aumentando quindi la sicurezza dei ragazzi che escono dalle scuole della zona. Inoltre creerebbe lo spazio necessario per la realizzazione di un percorso ciclabile. Inoltre, per mezzo di un innalzamento degli attraversamenti pedonali in via Agostini e in via Pierobon, sarebbe possibile rallentare il traffico di veicoli e favorire quindi l’uso delle strade da parte dei pedoni. 55 LA MAPPA DELLE CONNESSIONI 56
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