International Accounting Standard 41
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International Accounting Standard 41
IPSASB Principio contabile internazionale (IPSAS) 27 Agricoltura Febbraio 2015 Exposure Draft October 2011 Comments due: February 29, 2012 International Public Sector Accounting Standards Board Principio contabile internazionale per il settore pubblico (IPSAS) 27 Agricoltura TRADUZIONE A CURA DEL CNDCEC DAL TESTO ORIGINALE INGLESE PUBBLICATO DA IPSASB 1 Traduzione dall’inglese Eugenio Virguti, Dottore Commercialista Supervisione della traduzione dall’inglese Mariarita Cafulli (Ufficio traduzioni CNDCEC) Elena Florimo (Ufficio traduzioni CNDCEC) Matteo Pozzoli (Ricercatore CNDCEC) Elisa Sartori (Ricercatore IRDCEC) Consiglieri CNDCEC Delegati Area Internazionale Giovanni Gerardo Parente Ugo Mario Pollice Il presente documento è stato pubblicato dall’International Federation of Accountants (IFAC). L’IFAC è un’organizzazione internazionale al servizio del pubblico interesse, la sua missione è quella di rafforzare la professione contabile in ogni parte del mondo e di contribuire allo sviluppo di economie internazionali forti mediante la definizione e la promozione di standard professionali di elevata qualità, favorendo la convergenza a livello internazionale su tali standard e contribuendo al dibattito sulle questioni di interesse pubblico nelle quali le competenze professionali sono maggiormente rilevanti. È possibile scaricare la pubblicazione in lingua inglese gratuitamente, esclusivamente per uso personale, sul sito dell’IPSASB www.ipsasb.org. International Public Sector Accounting Standards, Exposure Drafts, Consultation Papers, e altre pubblicazioni dell’IPSASB sono pubblicate dall’IFAC cui appartiene il copyright delle stesse. Il testo approvato di tutte le pubblicazioni dell’IFAC è quello pubblicato dall’IFAC nella versione originale inglese. IPSASB e IFAC declinano ogni responsabilità diretta o indiretta per le conseguenze derivanti dall’uso e dall’applicazione della presente pubblicazione, siano esse causate da negligenza o altro. I loghi IPSASB, ‘International Public Sector Accounting Standards Board’, ‘IPSASB’, ‘International Public Sector Accounting Standards’ ‘IPSAS’, i loghi IFAC, ‘International Federation of Accountants’, e ‘IFAC’ sono marchi registrati dell’IFAC. Copyright © giugno 2013 dell’International Federation of Accountants (IFAC). Tutti i diritti riservati. È necessario il permesso di IFAC per riprodurre, custodire o trasmettere il presente documento, eccetto per quanto consentito dalla legge. A tal fine è possibile contattare: [email protected]. ISBN: 978-1-60815-151-6 909 IPSAS 27 SETTORE PUBBLICO International Federation of Accountants® 529 Fifth Avenue, 6th Floor New York, New York 10017 USA Il presente principio “Agricoltura” dell’International Public Sector Accounting Standards Board (IPSASB) è stato pubblicato in lingua inglese dall’International Federation of Accountants (IFAC) all’interno dell’Handbook of International Public Sector Accounting Pronouncements nel giugno 2013. È stato tradotto in italiano dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nel 2014 e riprodotto con il permesso dell’IFAC. Il processo di traduzione dell’Handbook of International Public Sector Accounting Pronouncements è stato approvato dall’IFAC e la traduzione è stata svolta in conformità al “Policy Statement—Policy for Translating and Reproducing Standards Published by IFAC.” Il testo approvato dell’Handbook of International Public Sector Accounting Pronouncements è quello pubblicato dall’IFAC in lingua inglese. Testo in lingua inglese dell’IPSAS 27 “Agriculture” © 2013 International Federation of Accountants (IFAC). Tutti i diritti riservati. Testo in lingua italiana dell’IPSAS 27 “Agricoltura” © 2014 International Federation of Accountants (IFAC). Tutti i diritti riservati. Titolo originale IPSAS 27: Agriculture- ISBN 978-1-60815-151-6 IPSAS 27 910 Riconoscimenti Il presente Principio contabile internazionale per il settore pubblico (IPSAS) è tratto principalmente dal Principio contabile internazionale IAS 41 Agricoltura, pubblicato dall’International Accounting Standards Board (IASB). Parti dello IAS 41 sono riprodotte in questa pubblicazione dell’International Public Sector Accounting Standards Board (IPSASB) della International Federation of Accountants (IFAC) con il consenso dell’International Accounting Standards Committee Foundation (IASCF). Il testo approvato degli International Financial Reporting Standards (IFRS) è quello pubblicato dallo IASB in lingua inglese; le copie si possono ottenere direttamente presso l’IFRS Publications Department, primo piano, 30 Cannon Street, Londra EC4M 6XH, Regno Unito. E-mail: [email protected] Sito internet: www.ifrs.org Gli IFRS, gli IAS, le Exposure Draft e le altre pubblicazioni IASB sono protetti da diritti d’autore appartenenti alla IFRS Foundation. “IFRS”, “IAS”, “IASB”, “IFRS Foundation”, “International Accounting Standards” e “International Financial Reporting Standards” sono marchi registrati della IFRS Foundation e non possono essere utilizzati senza il consenso della IFRS Foundation. 911 IPSAS 27 SETTORE PUBBLICO IPSAS 27 – AGRICOLTURA IPSAS 27 – AGRICOLTURA Storia dell’IPSAS La presente versione include i cambiamenti risultanti dagli IPSAS emessi fino al 15 gennaio 2012. L’IPSAS 27 Agricoltura è stato pubblicato nel dicembre 2009. Da allora, l’IPSAS 27 è stato modificato dai seguenti IPSAS: Miglioramenti agli IPSAS 2011 (pubblicato a ottobre 2011) Tabella dei paragrafi modificati nell’IPSAS 27 Paragrafo modificato Tipo di modifica Modificato da Introduzione Eliminato Miglioramenti agli IPSAS ottobre 2011 IPSAS 27 912 IPSAS 27 – AGRICOLTURA SOMMARIO Paragrafo Finalità ...................................................................................................... 1 Ambito di applicazione ............................................................................. 2–8 Definizioni ................................................................................................ 9–12 Definizioni connesse all’agricoltura .................................................. 9–11 Definizioni generali ........................................................................... 12 Rilevazione e valutazione ......................................................................... 13–37 Utili e perdite ..................................................................................... 30–33 Impossibilità di valutare attendibilmente il fair value ...................... 34–37 Informazioni integrative ........................................................................... 38–54 Generale ............................................................................................. 38–51 Informativa supplementare per le attività biologiche nei casi in cui il fair value non può essere valutato attendibilmente ..................................... 52–54 Disposizioni transitorie ...................................... 55 Prima adozione del principio di competenza economica ......... 55 Data di entrata in vigore ............................................................................ 56–57 Appendice Modifiche ad altri IPSAS Motivazioni per le conclusioni Esempi illustrativi Confronto con lo IAS 41 913 IPSAS 27 SETTORE PUBBLICO Dicembre 2009 AGRICULTURE Il Principio contabile internazionale per il settore pubblico 27 Agricoltura è illustrato nei paragrafi 1-57. Tutti i paragrafi hanno pari autorità. L’IPSAS 27 dovrebbe essere letto nel contesto della sua Finalità, delle Motivazioni per le conclusioni e della Prefazione ai Principi contabili internazionali per il settore pubblico. L’IPSAS 3 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori fornisce una base per la scelta e l’applicazione di principi contabili in assenza di linee guida specifiche. IPSAS 27 914 Finalità 1. La finalità del presente Principio è di disciplinare il trattamento contabile e l’informativa per l’attività agricola. Ambito di applicazione 2. 3. Un’entità che redige e presenta il bilancio in base al principio di competenza economica deve applicare il presente Principio per le seguenti voci, quando sono connesse all’attività agricola: a) attività biologiche, e b) prodotti agricoli al momento del raccolto. Il presente Principio non si applica a: a) terreni connessi all’attività agricola (vedere IPSAS 16 Investimenti immobiliari e IPSAS 17 Immobili, impianti e macchinari); b) attività immateriali connesse all’attività agricola (vedere IPSAS 31 Attività immateriali), e c) attività biologiche possedute per la fornitura o l’erogazione di servizi. 4. Le attività biologiche sono usate in molte attività svolte dalle entità del settore pubblico. Quando le attività biologiche sono usate per ricerca, istruzione, trasporti, intrattenimento, attività ricreative, controllo doganale o per qualsiasi altra attività non rispondente alla definizione di cui al paragrafo 9 del presente Principio, esse non sono contabilizzate in conformità al presente Principio. Se tali attività biologiche soddisfano la definizione di attività, per determinare il criterio contabile appropriato si devono considerare altri IPSAS (per esempio, l’IPSAS 12 Rimanenze e l’IPSAS 17). 5. Il presente Principio si applica ai prodotti agricoli, ossia ai prodotti che rappresentano il raccolto delle attività biologiche dell’entità, sino al momento del raccolto. Da quel momento in poi si applica l’IPSAS 12 o qualsiasi altro Principio che risulti opportuno. Di conseguenza, il presente Principio non tratta la lavorazione dei prodotti agricoli dopo il raccolto, per esempio la lavorazione che trasforma l’uva in vino da parte del vinificatore che ha coltivato l’uva medesima. Benché tale lavorazione possa rappresentare una estensione logica e naturale dell’attività agricola e gli eventi che hanno luogo possono presentare talune analogie con la trasformazione biologica, essa non è inclusa nella definizione di attività agricola considerata nel presente Principio. 6. La tabella di seguito fornisce esempi di attività biologiche, prodotti agricoli e prodotti risultanti dalla trasformazione dopo il raccolto: 915 IPSAS 27 SETTORE PUBBLICO AGRICOLTURA AGRICOLTURA Attività biologiche Prodotto agricolo Prodotti che sono il risultato della lavorazione dopo il raccolto Ovini Lana Filato, tappeto Alberi in piantagioni di foreste Alberi tagliati Tronchi, legname Cotone Filo di cotone, abito Canna da zucchero Zucchero Bovini da latte Latte Formaggio Suini Carcasse Salumi, prosciutti affumicati Arbusti Fogliame lavorato Tè, tabacco Vigneti Uva Vino Alberi da frutto Frutta raccolta Frutta lavorata Piante 7. Il presente Principio si applica a tutte le entità del settore pubblico diverse dalle Imprese a controllo pubblico. 8. La Prefazione ai Principi contabili internazionali per il settore pubblico pubblicata dall’IPSASB spiega che le Imprese a controllo pubblico (ICP) applicano gli IFRS pubblicati dallo IASB. La definizione di ICP è riportata nell’IPSAS 1 Presentazione del bilancio. Definizioni Definizioni connesse all’agricoltura 9. I seguenti termini sono usati nel presente Principio con i significati indicati: Attività agricola (Agricultural activity) - La gestione, da parte di un’entità, della trasformazione biologica e del raccolto delle attività biologiche ai fini della loro: vendita; distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico, o conversione in prodotti agricoli o in ulteriori attività biologiche destinate alla vendita o alla distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. Prodotto agricolo (Agricultural produce)- Il prodotto raccolto delle attività biologiche dell’entità. Attività biologica (Biological asset) -Un animale o una pianta vivi. IPSAS 27 916 Trasformazione biologica (Biological transformation) - I processi di crescita, degenerazione, maturazione, produzione e riproduzione che determinano mutamenti qualitativi o quantitativi in un’attività biologica. Costi di vendita (Costs to sell) - I costi incrementali direttamente attribuibili alla dismissione di un’attività, esclusi gli oneri finanziari e le imposte sul reddito. La dismissione può avvenire attraverso la vendita o attraverso la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. Gruppo di attività biologiche (Group of biological assets) - Un insieme omogeneo di animali o piante vivi. Raccolto (Harvest) - La separazione fisica del prodotto dall’attività biologica o la cessazione dei processi vitali di un’attività biologica. 10. 11. Un’attività agricola copre ambiti di attività diversi tra loro; per esempio, allevamento di bestiame, silvicoltura, colture annuali o perenni, coltivazioni orticole e frutticole, floricoltura e acquacoltura (incluso l’allevamento dei pesci). Esistono, pur nella diversità, alcuni aspetti comuni: a) La capacità di cambiamento. Animali e piante vivi possono subire trasformazioni biologiche; b) La gestione del cambiamento. Tale gestione facilita la trasformazione biologica migliorando o, almeno, stabilizzando, le condizioni necessarie perché il processo possa avere luogo (per esempio, livelli nutritivi, umidità, temperatura, fertilità e luce). Tale gestione distingue l’attività agricola dalle altre attività. Per esempio, il raccolto derivante da risorse non gestite (quali per esempio pesca in alto mare e deforestazione) non costituisce un’attività agricola, e c) La valutazione del cambiamento. I cambiamenti qualitativi (per esempio, la qualità genetica, la densità, la maturazione, la copertura di grasso, il contenuto delle proteine e la forza delle fibre) o quantitativi (per esempio, la progenie, il peso, i metri cubi, la lunghezza o il diametro delle fibre e il numero dei germogli) causati dalle trasformazioni biologiche o dal raccolto sono misurati e monitorati nell’ambito di una funzione gestionale di routine. La trasformazione biologica dà luogo alle seguenti tipologie di risultati: a) cambiamenti delle attività attraverso: i) crescita (un incremento nella quantità o un miglioramento della qualità di un animale o di una pianta); ii) degenerazione (un decremento nella quantità o un peggioramento della qualità di un animale o di una pianta), o iii) riproduzione (creazione di ulteriori animali o piante vivi); b) produzione di prodotti agricoli quali il lattice, le foglie di tè, la lana e il latte. 917 IPSAS 27 SETTORE PUBBLICO AGRICOLTURA AGRICOLTURA Definizioni generali 12. I termini definiti in altri IPSAS sono utilizzati nel presente Principio con lo stesso significato loro attribuito negli altri Principi, e sono riportati nel Glossario dei Termini pubblicato separatamente. Rilevazione e valutazione 13. L’entità deve rilevare un’attività biologica o un prodotto agricolo quando e solo quando: a) l’entità detiene il controllo dell’attività in virtù di eventi passati; b) è probabile che affluiranno all’entità benefici economici futuri o potenziale di servizio associati all’attività, e c) il fair value o il costo dell’attività può essere valutato attendibilmente. 14. Il fair value di un’attività è basato sulla attuale localizzazione e condizione dell’attività in oggetto. Quale risultato possiamo avere, per esempio, che il fair value del bestiame in una fattoria è il prezzo del bestiame nei pertinenti mercati al netto dei costi di trasporto e degli altri costi che devono essere sostenuti per portare il bestiame al mercato o nel luogo in cui sarà distribuito a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. 15. Nell’attività agricola, la detenzione del controllo può essere evinta, per esempio, dalla proprietà legale del bestiame e dalla marchiatura o altro tipo di segno presente sul bestiame al momento dell’acquisizione, nascita o svezzamento. I benefici futuri o il potenziale di servizio sono normalmente giudicati dalla valutazione delle qualità fisiche significative. 16. Un’attività biologica deve essere valutata alla rilevazione iniziale e alla data di chiusura di ciascun esercizio al suo fair value al netto dei costi di vendita, fatta eccezione per il caso descritto nel paragrafo 34 in cui il fair value non può essere valutato attendibilmente. 17. Quando un'entità acquisisce un'attività biologica attraverso un’operazione senza corrispettivo equivalente, l’attività biologica è valutata al momento della rilevazione iniziale e successivamente a ogni data di riferimento del bilancio, in conformità alle disposizioni del paragrafo 16. 18. Un prodotto agricolo raccolto dalle attività biologiche dell’entità deve essere valutato al suo fair value al netto dei costi di vendita al momento del raccolto. Tale valutazione è il costo alla data in cui viene applicato l’IPSAS 12 o altro Principio applicabile. 19. La determinazione del fair value di un’attività biologica o di un prodotto agricolo può essere facilitata raggruppando le attività biologiche o i prodotti IPSAS 27 918 agricoli in relazione ad alcune caratteristiche significative, per esempio, in base all’età o alla qualità. L’entità sceglie tali caratteristiche in relazione a quelle utilizzate nel mercato come base per il calcolo del prezzo. 20. Le entità spesso stipulano contratti per vendere le loro attività biologiche o i loro prodotti agricoli a una data futura. I prezzi del contratto non sono necessariamente rilevanti nel valutare il fair value, poiché il fair value riflette la situazione attuale del mercato in cui un compratore e un venditore disponibili effettuano una operazione. Quale risultato, il fair value di un’attività biologica o di un prodotto agricolo non è modificato a causa dell’esistenza di un contratto. In alcune circostanze, un contratto di vendita di una attività biologica o di un prodotto agricolo in un’operazione di scambio può rappresentare un contratto oneroso, come definito nell’IPSAS 19 Accantonamenti, passività e attività potenziali. Ai contratti onerosi si applica l’IPSAS 19. 21. Se esiste un mercato attivo dell’attività biologica o del prodotto agricolo nella sua attuale localizzazione e condizione, il prezzo quotato in tale mercato costituisce la base appropriata per la valutazione del fair value dell’attività. Se l’entità ha accesso a differenti mercati attivi utilizza quello ritenuto più significativo. Per esempio, se l’entità ha accesso a due mercati attivi, dovrebbe usare il prezzo disponibile nel mercato che si suppone sarà quello usato. 22. Se non esiste alcun mercato attivo, le entità utilizzano per la valutazione del fair value, quando disponibili, uno o più tra i seguenti riferimenti: a) il prezzo della più recente operazione di mercato avvenuta, sempre che non si sia verificato alcun rilevante cambiamento nelle circostanze economiche tra la data della operazione e la data di riferimento del bilancio; b) i prezzi di mercato di attività simili con le rettifiche per riflettere le differenze, e c) i parametri di riferimento del settore quali il valore di un frutteto espresso per vassoio d’export (export tray), bushel o ettaro e il valore del bestiame espresso per chilogrammo di carne. 23. In alcune circostanze, le fonti informative elencate nel paragrafo 22 possono portare a diverse conclusioni sul fair value di una attività biologica o di un prodotto agricolo. L’entità considera le motivazioni di tali differenze, al fine di giungere alla più attendibile stima di fair value entro un campo relativamente stretto di stime ragionevoli. 24. In alcune circostanze, può non essere presente alcun prezzo o valore determinato dal mercato di una attività biologica alle sue attuali condizioni. In tali circostanze, l’entità impiega nella determinazione del fair value il valore 919 IPSAS 27 SETTORE PUBBLICO AGRICOLTURA AGRICOLTURA attuale dei flussi finanziari netti attesi dall’attività attualizzati a un tasso corrente di mercato. 25. La finalità di un calcolo del valore attuale dei flussi finanziari netti attesi è di determinare il fair value di una attività biologica nella sua attuale localizzazione e condizione. L’entità considera tale fatto nel determinare un appropriato tasso di attualizzazione che deve essere usato e nello stimare i flussi finanziari netti attesi. Nel determinare il valore attuale dei flussi finanziari netti attesi, un’entità deve considerare i flussi finanziari netti che gli operatori di mercato si aspetterebbero di ottenere dall’attività nel suo mercato più rilevante. 26. L’entità non include alcun flusso finanziario dovuto al finanziamento delle attività, all’imposizione fiscale o al ripristino delle attività biologiche dopo il raccolto (per esempio, il costo per ripiantare alberi in una foresta dopo il taglio). 27. Nel concordare il prezzo di una operazione fra controparti indipendenti, compratori e venditori consapevoli e disponibili considerano la possibilità di variazioni nei flussi finanziari. Ne consegue che il fair value riflette la possibilità di tali variazioni. In relazione a ciò, l’entità incorpora le aspettative in merito a possibili variazioni dei flussi finanziari nei flussi finanziari attesi o nel tasso di attualizzazione o in qualche combinazione dei due. Nel determinare un tasso di attualizzazione, l’entità utilizza assunti coerenti con quelli impiegati nella stima dei flussi finanziari attesi al fine di evitare che alcuni assunti siano considerati due volte oppure ignorati. 28. Il costo può alcune volte approssimare il fair value, in particolare quando: 29. a) si sono verificate solo piccole trasformazioni biologiche dal sostenimento del costo iniziale (per esempio, per le semenzali di alberi da frutto piantate immediatamente prima della data di riferimento del bilancio), o b) non ci si aspetta che l’impatto della trasformazione biologica sul prezzo sia rilevante (per esempio, per la crescita iniziale nel ciclo produttivo trentennale di una pineta). Le attività biologiche sono spesso fisicamente attaccate al terreno (per esempio, gli alberi in una foresta). È possibile che non vi sia alcun mercato distinto per le attività biologiche attaccate al terreno ma può esistere un mercato attivo per le attività combinate, ossia, per le attività biologiche, terreni grezzi, e miglioramenti dei terreni considerati nel loro insieme. L’entità può utilizzare le informazioni che riguardano le attività combinate per determinare il fair value delle attività biologiche. Per esempio, il fair value dei terreni grezzi e i miglioramenti dei terreni possono essere dedotti dal fair value delle attività combinate per giungere al fair value delle attività biologiche. IPSAS 27 920 Utili e perdite 30. Un utile o una perdita derivante dalla rilevazione iniziale di una attività biologica al fair value dedotti i costi di vendita e da una variazione del fair value dedotti i costi di vendita di una attività biologica deve essere incluso nell’avanzo o disavanzo di esercizio del periodo in cui si verifica. 31. Una perdita si può originare alla rilevazione iniziale di un’attività biologica, poiché i costi di vendita sono dedotti dalla determinazione del fair value al netto dei costi di vendita di un’attività biologica. Un utile si può originare alla rilevazione iniziale di un’attività biologica, per esempio al momento della nascita di un vitello. 32. Un utile o una perdita derivante dalla rilevazione iniziale di un prodotto agricolo al fair value dedotti i costi di vendita deve essere incluso nell’avanzo o disavanzo di esercizio del periodo in cui si verifica. 33. Un utile o una perdita si può originare alla rilevazione iniziale di un prodotto agricolo come conseguenza del raccolto. Impossibilità di valutare attendibilmente il fair value 34. Vi è la presunzione che il fair value di un’attività biologica possa essere valutato attendibilmente. Tuttavia, tale presunzione può essere confutata solo in sede di rilevazione iniziale di un'attività biologica i cui prezzi o valori determinati dal mercato non sono disponibili e le cui stime alternative del fair value sono giudicate essere chiaramente inattendibili. In tale circostanza, l’attività biologica deve essere valutata al suo costo al netto di qualsiasi ammortamento accumulato e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata. Una volta che il fair value di tale attività biologica può essere valutato attendibilmente, le entità dovranno valutare l’attività al suo fair value dedotti i costi di vendita. Una volta che un’attività biologica non corrente soddisfa i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita (o è inclusa in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita) in conformità ai principi contabili nazionali e internazionali di riferimento che trattano le attività non correnti possedute per la vendita e le attività operative cessate, si presume che il fair value possa essere valutato attendibilmente. 35. La presunzione di cui al paragrafo 34 può essere confutata solo in sede di rilevazione iniziale. L’entità che ha precedentemente valutato un’attività biologica al fair value dedotti i costi di vendita continua a valutare l’attività biologica al fair value dedotti i costi di vendita sino alla dismissione. 36. In tutti i casi, le entità valutano i prodotti agricoli al momento del loro raccolto al loro fair value dedotti i costi di vendita. Il presente Principio parte dal presupposto che è sempre possibile valutare attendibilmente il fair value del prodotto agricolo al momento del raccolto. 921 IPSAS 27 SETTORE PUBBLICO AGRICOLTURA AGRICOLTURA 37. Nella determinazione del costo, dell’ammortamento accumulato e delle perdite per riduzioni di valore accumulate, l’entità fa riferimento rispettivamente all’IPSAS 12, IPSAS 17, IPSAS 21 Riduzione di valore delle attività non generatrici di flussi finanziari e all’IPSAS 26 Riduzione di valore delle attività generatrici di flussi finanziari. Informazioni integrative Generale 38. L’entità deve indicare in aggregato l’utile o la perdita originato durante l’esercizio in corso in sede di prima rilevazione delle attività biologiche e dei prodotti agricoli e dalla variazione del fair value dedotti i costi di vendita delle attività biologiche. 39. L’entità deve fornire una descrizione delle attività biologiche, operando una distinzione tra le attività biologiche consumabili e quelle fruttifere, e tra le attività biologiche possedute per la vendita e quelle possedute per la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. 40. Le attività biologiche consumabili sono quelle attività che sono possedute per il raccolto come prodotti agricoli oppure che sono possedute per la vendita o la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico come attività biologiche. Esempi di attività biologiche consumabili sono gli animali e le piante destinati ad essere utilizzati una volta sola, quali il bestiame destinato alla produzione della carne, il bestiame destinato alla vendita, i pesci da allevamento, le colture quali il granturco e il frumento e gli alberi fatti crescere per una successiva vendita come legname. Le attività biologiche fruttifere sono quelle attività biologiche usate ripetutamente o continuamente per oltre un anno in un'attività agricola. Le attività biologiche fruttifere non sono prodotti agricoli ma piuttosto prodotti che si rigenerano autonomamente. Esempi di tipologie di animali che rappresentano attività biologiche fruttifere sono gli animali da riproduzione (inclusi pesci e volatili), il bestiame da latte, nonché gli ovini o gli altri animali impiegati per la produzione della lana. Esempi di tipologie di piante che rappresentano attività biologiche fruttifere sono gli alberi, le viti e gli arbusti coltivati per i frutti, le noci, le linfe, le resine, i prodotti di corteccia e foglie, e gli alberi da cui si raccoglie legna da ardere preservando la pianta. 41. L’informativa richiesta dal paragrafo 39 sarà di natura quantitativa. La descrizione quantitativa può essere accompagnata da una descrizione narrativa. 42. Nel predisporre l’informativa di cui al paragrafo 39, si consiglia inoltre all’entità di distinguere tra attività biologiche mature e non mature, come ritenuto appropriato. Le distinzioni proposte forniscono informazioni che possono risultare utili nella valutazione della tempistica dei futuri flussi IPSAS 27 922 finanziari e del potenziale di servizio. L’entità indica il criterio con cui sono effettuate tali distinzioni. 43. Le attività biologiche mature sono quelle che hanno raggiunto le caratteristiche necessarie per essere raccolte (per le attività biologiche consumabili) oppure che sono in grado di sostenere raccolti regolari (per le attività biologiche fruttifere). 44. Se non indicato altrove nell’informativa pubblicata con il bilancio, l’entità deve descrivere: a) la natura delle proprie attività con riferimento a ciascun gruppo di attività biologiche, e b) le valutazioni o le stime non finanziarie di quantità fisiche di: i) ciascun gruppo di attività biologiche dell’entità alla fine dell’esercizio, e ii) la produzione agricola realizzata nel corso dell’esercizio. 45. L’entità deve indicare i criteri e i principali assunti considerati nel determinare il fair value di ciascun gruppo di prodotti agricoli al momento del raccolto e di ciascun gruppo di attività biologiche. 46. L’entità deve indicare il fair value dedotti i costi di vendita del prodotto agricolo raccolto nel corso dell’esercizio, determinato al momento del raccolto. 47. Un’entità deve indicare: 48. a) l’esistenza e i valori contabili delle attività biologiche con restrizioni al titolo di proprietà e i valori contabili delle attività biologiche date come garanzie per debiti assunti; b) la natura e la portata delle limitazioni all’utilizzo o alla capacità di vendere le attività biologiche da parte dell’entità; c) l’importo di impegni assunti per lo sviluppo o per l’acquisizione di attività biologiche, e d) le strategie di gestione del rischio finanziario connesse all’attività agricola. Un’entità deve presentare una riconciliazione dei cambiamenti di valori contabili delle attività biologiche tra l’inizio e la fine dell’esercizio in corso. La riconciliazione deve includere: a) l’utile o la perdita risultante da variazioni del fair value dedotti i costi di vendita, indicati separatamente per attività biologiche fruttifere e attività biologiche consumabili; 923 IPSAS 27 SETTORE PUBBLICO AGRICOLTURA AGRICOLTURA b) gli incrementi dovuti agli acquisti; c) gli incrementi dovuti alle attività acquisite un’operazione senza corrispettivo equivalente; d) i decrementi attribuibili alle vendite e alle attività biologiche classificate come possedute per la vendita (o incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita) in conformità ai principi contabili nazionali e internazionali di riferimento che trattano le attività non correnti possedute per la vendita e le attività operative cessate; e) i decrementi dovuti a distribuzioni a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico; f) i decrementi dovuti al raccolto; g) gli incrementi risultanti dalle aggregazioni di entità; h) le differenze nette di cambio derivanti dalla conversione del bilancio in una differente moneta di presentazione, e dalla conversione di una gestione estera nella moneta di presentazione dell’entità che redige il bilancio, e i) altre variazioni. attraverso 49. Il fair value di una attività biologica al netto dei costi di vendita può cambiare in relazione a cambiamenti fisici e a cambiamenti di prezzi del mercato. L’informativa distinta dei cambiamenti fisici e del prezzo risulta utile nella valutazione del risultato dell’esercizio in corso e delle prospettive future, in particolar modo quando siamo in presenza di un ciclo produttivo superiore all’anno. In tali circostanze, si consiglia all’entità di indicare, per gruppi o in altra maniera, l’ammontare della variazione di fair value dedotti i costi di vendita incluso nell’avanzo o disavanzo di esercizio dovuto a cambiamenti fisici e di prezzo. Tale informazione è generalmente meno utile quando il ciclo produttivo è inferiore all’anno (per esempio, nell’allevamento dei polli o nella coltivazione dei cereali). 50. La trasformazione biologica si può concretizzare in un numero di tipologie di cambiamenti fisici – crescita, degenerazione, produzione e riproduzione – ciascuno osservabile e valutabile. Ciascuno di questi cambiamenti fisici ha una relazione diretta con i benefici economici futuri o il potenziale di servizio. Anche una variazione del fair value di una attività biologica dovuta alla raccolta rappresenta un cambiamento fisico. 51. Un’attività agricola è spesso esposta a rischi climatici, malattie e altri rischi naturali. Se si verifica un fatto che dà origine a una voce rilevante di proventi o oneri, la natura e l’importo di tale voce sono indicati secondo l’IPSAS 1. IPSAS 27 924 Esempi di tale fatto possono essere una violenta epidemia, una inondazione, una grave siccità o gelata e una invasione di insetti. Informativa supplementare per le attività biologiche nei casi in cui il fair value non può essere valutato attendibilmente 52. 53. 54. Se l’entità valuta le attività biologiche al loro costo al netto di ogni ammortamento accumulato e di ogni perdita per riduzione di valore accumulata (vedere paragrafo 34) alla fine dell’esercizio, deve indicare con riferimento a tali attività biologiche: a) una descrizione delle attività biologiche; b) una spiegazione del perché il fair value non può essere valutato attendibilmente; c) se possibile, l’intervallo di valori entro cui è altamente probabile che la stima del fair value sia compresa; d) il criterio di ammortamento utilizzato; e) le vite utili o il tasso di ammortamento utilizzato, e f) il valore contabile lordo e l’ammortamento accumulato (aggregato alle perdite per riduzione di valore accumulate) all’inizio e alla fine dell’esercizio; Se, durante l’esercizio in corso, l’entità valuta le attività biologiche al loro costo, al netto di ogni ammortamento accumulato e di ogni perdita per riduzione di valore accumulata (vedere paragrafo 34), essa deve indicare qualsiasi utile o perdita rilevato per la dismissione di tali attività biologiche e la riconciliazione richiesta dal paragrafo 48 deve indicare separatamente gli importi relativi a tali attività biologiche. Inoltre, la riconciliazione deve indicare i seguenti importi inclusi tra l’avanzo e il disavanzo di esercizio connesso a tali attività biologiche: a) perdite per riduzione di valore; b) ripristini di valore, e c) ammortamento. Se il fair value di una attività biologica precedentemente valutata al costo, al netto di ogni ammortamento accumulato e di ogni perdita per riduzione di valore accumulata, diviene attendibilmente valutabile durante l’esercizio in corso, l’entità deve indicare con riferimento a tali attività biologiche: a) una descrizione delle attività biologiche; 925 IPSAS 27 SETTORE PUBBLICO AGRICOLTURA AGRICOLTURA b) una spiegazione del perché il fair value è divenuto attendibilmente valutabile, e c) l’effetto di tale cambiamento. Disposizioni transitorie Prima adozione del principio di competenza economica 55. Quando rileva inizialmente le attività biologiche o i prodotti agricoli al momento della prima adozione del principio di competenza economica, l’entità deve indicare l’effetto della rilevazione iniziale di tali attività e di tali prodotti agricoli come una rettifica al saldo d’apertura dell’avanzo o del disavanzo di esercizio accumulato nel periodo in cui il presente Principio è adottato per la prima volta. Data di entrata in vigore 56. Un’entità deve applicare il presente Principio a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° aprile 2011 o da data successiva. Si consiglia una applicazione anticipata. Se l’entità applica il presente Principio per un esercizio che ha inizio prima del 1° aprile 2011, tale fatto deve essere indicato. 57. Quando, ai fini del reporting economico-finanziario, un'entità adotta il principio di competenza economica definito dagli IPSAS successivamente a tale data di entrata in vigore, il presente Principio si applica ai bilanci degli esercizi che hanno inizio dalla data di adozione o da data successiva. IPSAS 27 926 Appendice Modifiche ad altri IPSAS Le modifiche riportate nella seguente Appendice devono essere applicate a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1 aprile 2011 o da data successiva. Qualora un’entità applichi il presente Principio a partire da un esercizio precedente, queste modifiche devono essere applicate a partire da quell’esercizio precedente. IPSAS 9 Proventi derivanti da operazioni di scambio Il paragrafo 10 è modificato come segue: 10(e) Derivanti dalla incrementi naturali in allevamenti e prodotti agricoli e boschivi alla rilevazione iniziale e da cambiamenti di fair value di attività biologiche connesse all'attività agricola (vedere IPSAS 27 Agricoltura), e 10(eA) Derivanti dalla rilevazione iniziale di prodotti agricoli (vedere IPSAS 27), e IPSAS 12 Rimanenze Il paragrafo 2c) è modificato come segue: 2 c) attività biologiche connesse ad attività agricole e prodotti agricoli al momento della raccolta (consultare i principi contabili nazionali e internazionali di riferimento che trattano l’agricoltura l’IPSAS 27, Agricoltura); e Il paragrafo 29 è modificato come segue: 29. Secondo quanto previsto dai principi contabili nazionali e internazionali di riferimento che trattano l’agricoltura dall’IPSAS 27, le rimanenze che costituiscono prodotti agricoli che l’entità ha raccolto dalle proprie attività biologiche possono essere devono essere valutate, in sede di rilevazione iniziale, al loro fair value dedotti i costi stimati al punto di vendita costi di vendita al momento del raccolto. Per l’applicazione del presente Principio, questo è il costo delle rimanenze a tale data. Il paragrafo 51A è inserito dopo il paragrafo 51 come segue: 51A. L’IPSAS 27 ha modificato il paragrafo 29. L'entità deve applicare le modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° aprile 2011 o da data successiva. Se l’entità applica l’IPSAS 27 a partire da un esercizio antecedente il 1° aprile 2011, le modifiche devono essere applicate anche per quell’esercizio precedente. 927 IPSAS 27 APPENDICE SETTORE PUBBLICO AGRICOLTURA AGRICOLTURA IPSAS 13 Leasing I paragrafi 2c) e 2d) sono modificati come segue: 2(c) attività biologiche possedute da locatari tramite leasing finanziari (vedere i principi contabili nazionali e internazionali di riferimento che trattano l’agricoltura l’IPSAS 27 Agricoltura); o 2(d) attività biologiche concesse dai locatori tramite leasing finanziari (vedere i principi contabili nazionali e internazionali di riferimento che trattano l’agricoltura l’IPSAS 27). IPSAS 16 Investimenti immobiliari Il paragrafo 6 è modificato come segue: 6 a) attività biologiche connesse ad attività agricole (vedere i principi contabili nazionali e internazionali di riferimento che trattano l’agricoltura l’IPSAS 27 Agricoltura); e IPSAS 17 Immobili, impianti e macchinari Il paragrafo 6 è modificato come segue: 6 a) attività biologiche connesse ad attività agricole (vedere i principi contabili nazionali e internazionali di riferimento che trattano l’agricoltura l’IPSAS 27 Agricoltura); e o IPSAS 26 Riduzione di valore delle attività generatrici di flussi finanziari Il paragrafo 2 è modificato come segue: 2 j) Attività biologiche connesse all’attività agricola valutate al fair value dedotti i costi stimati al punto vendita costi di vendita (vedere i principi contabili nazionali e internazionali di riferimento che trattano le attività agricole l’IPSAS 27 Agricoltura); Il paragrafo 8 è modificato come segue: 8. … Inoltre, il presente Principio non si applica alle attività biologiche connesse all’attività agricola che sono misurate al fair value dedotti i di alcuni costi al punto vendita dei costi di vendita, né alle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita che sono valutate al minore tra il valore contabile e il fair value dedotti i costi di vendita. L’IPSAS 27 Agricoltura, che tratta le attività biologiche connesse all’attività agricola, e Iil principio contabile nazionale o internazionale di riferimento che tratta le attività non correnti (o i gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita contengono disposizioni sulla valutazione. IPSAS 27 APPENDICE 928 Motivazioni per le conclusioni Le presenti Motivazioni per le conclusioni sono allegate all’IPSAS 27, ma non ne costituiscono parte integrante. Introduzione BC1. Il Programma di Convergenza con gli IFRS dell’IPSASB è un elemento importante del programma di lavoro dell’IPSASB. La politica dell’IPSASB mira a sviluppare IPSAS redatti secondo il principio della competenza economica che convergano con gli IFRS pubblicati dallo IASB, laddove se ne riscontri l'appropriatezza per le entità del settore pubblico. BC2. Gli IPSAS redatti secondo il principio della competenza economica che convergono con gli IFRS mantengono le disposizioni, la struttura e il testo degli IFRS, a meno che non vi siano dei motivi specifici per il settore pubblico per derogare a tali disposizioni. La deroga all’IFRS equivalente si verifica quando le disposizioni o la terminologia nell'IFRS non sono appropriati per il settore pubblico, o quando l'inserimento di commenti o esempi aggiuntivi è necessario per illustrare alcune disposizioni nel contesto del settore pubblico. Le differenze tra gli IPSAS e gli IFRS equivalenti sono identificate nel Confronto con gli IFRS incluso in ciascun IPSAS. Attività biologiche possedute per la fornitura o l’erogazione di servizi BC3. L’IPSASB ha riconosciuto che, nel settore pubblico, le attività biologiche sono spesso possedute per la fornitura o l'erogazione di servizi. Esempi di tali attività biologiche riguardano i cavalli e i cani utilizzati a fini di pubblica sicurezza e le piante e gli alberi di parchi e giardini gestiti a fini ricreativi. L’IPSASB ha concluso che tali attività biologiche non sono possedute per essere usate in un’attività agricola in quanto la loro gestione di routine non è finalizzata a misurare e monitorare i cambiamenti qualitativi o quantitativi causati dalla trasformazione biologica o dal raccolto, come descritto nel paragrafo 10. Per chiarire che tali attività biologiche non sono trattate dal presente Principio, l’IPSASB ha deciso di introdurre un’esclusione dall'ambito di applicazione del paragrafo 3c), precisando che il presente Principio non si applica alle attività biologiche possedute per la fornitura o l'erogazione di servizi. Il paragrafo 4 fornisce alcuni esempi di tale esclusione dall’ambito di applicazione. Definizione di attività agricola BC4. In alcuni ordinamenti giuridici le attività biologiche che fanno parte dell’attività agricola possono essere vendute o distribuite ad altre entità del settore pubblico, organizzazioni non governative o ad altre entità a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. Anche se lo IAS 41 Agricoltura, da cui deriva il presente Principio, tratta le attività agricole gestite con finalità di lucro, l’IPSASB ha concluso che le attività biologiche possedute per la 929 IPSAS 27 MOTIVAZIONI PER LE CONCLUSIONI SETTORE PUBBLICO AGRICOLTURA AGRICOLTURA distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico debbano rientrare nella definizione di attività agricola, perché tali operazioni sono tipiche del settore pubblico. L’IPSASB ha pertanto modificato la definizione rispetto a quella contenuta nello IAS 41 per includere i riferimenti alle attività biologiche possedute per la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. Contributi pubblici BC5. Lo IAS 41 specifica disposizioni e linee guida per la contabilizzazione di contributi pubblici connessi alle attività biologiche che differiscono dalle disposizioni di cui allo IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica. L’IPSAS 27 non contiene disposizioni e linee guida relative ai contributi pubblici in quanto l'IPSAS 23 Proventi da operazioni senza corrispettivo equivalente (imposte e trasferimenti) prevede disposizioni e linee guida connesse ai contributi pubblici in operazioni senza corrispettivo equivalente. L’IPSASB ha ritenuto che la contabilizzazione di contributi pubblici connessi alle attività biologiche non dovesse differire dalle disposizioni dell’IPSAS 23. Attività biologiche e attività agricole acquisite attraverso un’operazione senza corrispettivo equivalente. BC6. Un’entità può acquisire un'attività biologica o un prodotto agricolo in un'operazione senza corrispettivo equivalente. Secondo il presente Principio, tali attività saranno valutate al fair value dedotti i costi di vendita. L’IPSAS 23 richiede che le attività acquisite attraverso un’operazione senza corrispettivo equivalente debbano essere inizialmente rilevate al fair value alla data di acquisizione. A seguito delle diverse disposizioni sui criteri di valutazione, l’IPSASB ha preso in considerazione il criterio di valutazione più appropriato per le attività biologiche acquisite in un’operazione senza corrispettivo equivalente. BC7. L’IPSASB ha discusso dei vari approcci alla valutazione delle attività biologiche e dei prodotti agricoli acquisiti attraverso un’operazione senza corrispettivo equivalente. In particolare, ha considerato i tre approcci seguenti: a) approccio 1: valutazione di tutte le attività biologiche e i prodotti agricoli acquisiti in un'operazione senza corrispettivo equivalente applicando l'IPSAS 23 (ossia escludendo, dalle disposizioni sulla valutazione del presente Principio, tutte le attività biologiche e i prodotti agricoli acquisiti in un’operazione senza corrispettivo equivalente); b) approccio 2: valutazione di tutte le attività biologiche e i prodotti agricoli acquisiti in un'operazione senza corrispettivo equivalente applicando il presente Principio (ossia, escludendo tutte le attività IPSAS 27 MOTIVAZIONI PER LE CONCLUSIONI 930 biologiche e i prodotti agricoli dalle disposizioni sulla valutazione contenute nell’IPSAS 23), e c) approccio 3: applicazione sia dell’IPSAS 23, sia del presente Principio, per valutare le attività biologiche e i prodotti agricoli acquisiti in un’operazione senza corrispettivo equivalente. BC8. L’IPSASB ha rifiutato l’approccio 1 perché le attività biologiche e i prodotti agricoli acquisiti in operazioni con e senza corrispettivo equivalente sarebbero valutati in modo diverso. L’IPSASB ha convenuto che non c'è motivo di valutare le attività biologiche e i prodotti agricoli acquisiti in un’operazione senza corrispettivo equivalente in modo diverso da quelli acquisiti in un’operazione di scambio perché le attività sono le stesse. BC9. Nell’analizzare l’approccio 3, l’IPSASB ha considerato le disposizioni dell’IPSAS 23 in relazione alla valutazione di altri tipi di attività. L’IPSAS 23, paragrafo 13 stabilisce che: “...Se l’entità che redige il bilancio deve pagare i costi di consegna e installazione relativi al trasferimento di un elemento di un impianto da un’altra entità, tali costi sono rilevati separatamente dai proventi risultanti dal trasferimento di tale elemento dell’impianto. I costi di consegna e installazione sono inclusi nell’importo rilevato come attività, secondo quanto stabilito dall’IPSAS 17.” Questo significa che, per le altre attività, l’entità considera le disposizioni sulla valutazione dell’IPSAS 23 e degli altri IPSAS nella valutazione iniziale delle attività acquisite attraverso un’operazione senza corrispettivo equivalente. BC10. Un ulteriore criterio attinente alla valutazione delle attività biologiche è costituito dai costi di vendita. L’IPSASB ha quindi concluso che, in base all’approccio 3, l’entità considera le disposizioni sia dell’IPSAS 23, sia del presente Principio quando, in sede di rilevazione iniziale, valuta al fair value, dedotti i costi di vendita, le attività biologiche e i prodotti agricoli acquisiti in un’operazione senza corrispettivo equivalente. L’IPSASB ha osservato che si perviene allo stesso risultato ottenuto applicando l’approccio 2. Attività biologiche e prodotti agricoli da distribuire a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico BC11. Lo IAS 41 tratta solo le attività biologiche e i prodotti agricoli che saranno venduti. Nel settore pubblico, tali attività possono essere amministrate con l'obiettivo di distribuirle a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. Alcuni tra coloro che hanno commentato l’Exposure Draft 36 Agricoltura hanno osservato che andrebbe operata una distinzione tra la rilevazione e la valutazione delle attività biologiche possedute per la vendita in un’operazione di scambio e le attività biologiche possedute per la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. Il principio, inserito nell’IPSAS 12 Rimanenze, stabilisce che le rimanenze possedute per la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico devono essere valutate al minore tra il 931 IPSAS 27 MOTIVAZIONI PER LE CONCLUSIONI SETTORE PUBBLICO AGRICOLTURA AGRICOLTURA costo e il costo corrente di sostituzione. Nel presente Principio il costo non è un’opzione disponibile, a meno che non si applichi l’eccezione di cui al paragrafo 34. Il costo corrente di sostituzione è definito come il costo che l’entità sosterrebbe per acquisire l’attività alla data di riferimento del bilancio, ed è un’approssimazione del fair value dedotti i costi di vendita. Di conseguenza, l’approccio dell'Exposure Draft 36 non è stato modificato. BC12. Alcuni tra coloro che hanno commentato l'Exposure Draft hanno inoltre chiesto se gli utili e le perdite risultanti dall’adozione della valutazione al fair value debbano essere riportati nel prospetto del risultato economico durante il processo di trasformazione. L’IPSASB ritiene che gli utili e le perdite risultanti dalla valutazione al fair value debbano essere riportati nel prospetto del risultato economico in quanto tale prospetto fornisce informazioni utili per poter rendere conto durante il processo di trasformazione biologica. Le entità possono decidere di fornire un’informativa supplementare per spiegare l’impatto delle variazioni del fair value riportate. Informazioni integrative BC13. L’IPSASB ha valutato se fosse giustificata la richiesta di ulteriori informazioni per trattare le questioni specifiche del settore pubblico e ha aggiunto obblighi d'informativa per: a) distinguere tra attività biologiche consumabili e fruttifere. Tale distinzione è necessaria perché il Manuale di statistica delle finanze statali (Government Finance Statistics (GFS) Manual 2001 (GFSM 2001)) classifica le attività consumabili come rimanenze, mentre il presente Principio le classifica come attività biologiche. La distinzione consente una migliore riconciliazione tra il bilancio di un'entità redatto in conformità agli IPSAS e le valutazioni statistiche; b) distinguere tra le attività biologiche possedute per la vendita e quelle possedute per la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. L’IPSASB ritiene che questa distinzione sia necessaria per consentire agli utilizzatori di determinare gli utili e le perdite non realizzati sulle attività biologiche possedute per la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico; c) rappresentare le attività biologiche acquisite attraverso operazioni senza corrispettivo equivalente e le attività biologiche possedute per la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico nella riconciliazione delle variazioni del valore contabile delle attività biologiche tra l'inizio e la fine dell'esercizio corrente. Tale informativa è necessaria per fornire informazioni appropriate sulle operazioni senza corrispettivo equivalente, che sono incluse nell’ambito di applicazione del presente Principio; IPSAS 27 MOTIVAZIONI PER LE CONCLUSIONI 932 d) indicare separatamente le variazioni del fair value dedotti i costi di vendita come il risultato di operazioni senza corrispettivo equivalente per attività biologiche possedute per la vendita e attività biologiche possedute per la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. È importante che siano fornite informazioni circa l'ammontare degli utili e delle perdite attribuibili alle attività biologiche destinate alla distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico, in modo da sostenere gli utilizzatori del bilancio nella valutazione del costo dei programmi pubblici; e) descrivere la natura e la misura delle limitazioni all’utilizzo o alla capacità di vendere le attività biologiche da parte dell’entità, come gli importi totali e limitati di tali attività. L’IPSASB ritiene che tale informativa fornisca informazioni utili sulla capacità dell’entità di vendere prodotti agricoli al fair value e quindi per la valutazione dello stesso. Disposizioni transitorie BC14. Lo IAS 41 non contiene disposizioni transitorie relative alla prima adozione del principio di competenza economica. Il presente Principio contiene tali disposizioni per assistere le entità nell’applicazione del presente Principio quando adottano per la prima volta il principio di competenza economica. 933 IPSAS 27 MOTIVAZIONI PER LE CONCLUSIONI SETTORE PUBBLICO AGRICOLTURA AGRICOLTURA Esempi illustrativi Questi esempi sono allegati all’IPSAS 27, ma non ne costituiscono parte integrante. Si riportano degli estratti dai prospetti del risultato economico e della situazione patrimoniale e finanziaria al fine di illustrare gli effetti delle operazioni di seguito descritte. Tali estratti non sono necessariamente conformi a tutte gli obblighi di informativa e di presentazione prescritte in altri Principi. Il primo esempio illustra come applicare gli obblighi di informativa previsti dal presente Principio nel caso di un’entità agricola casearia. Nel presente Principio si consiglia di suddividere la variazione del fair value dedotti i costi di vendita delle attività biologiche di un’entità in cambiamenti fisici e cambiamenti di prezzo. Tale separazione viene esposta nel primo esempio. Il secondo esempio illustra come separare il cambiamento fisico dal cambiamento di prezzo. IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI 934 Obblighi d’informativa Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria Entità XYZ Note 31 Dicembre 20X8 31 Dicembre 20X7 Unità di moneta (UM) UM ATTIVITÀ Attività correnti Disponibilità liquide 10.000 10.000 Crediti 88.000 65.000 Rimanenze 82.950 70.650 180.950 145.650 Totale attività correnti Attività non correnti Attività biologiche fruttifere Bestiame da latte – non maturo1 Bestiame da latte – maturo1 Totale parziale – attività biologiche fruttifere 52.060 47.730 372.990 411.840 3 Immobili, impianti e macchinari Totale attività non correnti Totale attività 425.050 459.570 1.462.650 1.409.800 1.887.700 1.869.370 2.068.650 2.015.020 122.628 150.020 122.628 150.020 PASSIVITÀ Passività correnti Debiti Totale passività correnti ATTIVO NETTO/PATRIMONIO NETTO 1 L’entità deve fornire una descrizione delle attività biologiche, distinguendo tra le attività biologiche consumabili e quelle fruttifere, e tra le attività biologiche possedute per la vendita e quelle possedute per la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. Tale informativa consisterà in una descrizione quantitativa con un'eventuale descrizione narrativa. Sebbene non esista un obbligo in tal senso, si consiglia di distinguere tra attività biologiche mature e non mature, come ritenuto appropriato. L’entità deve indicare il criterio con cui tali distinzioni sono effettuate. Quest’esempio riporta l’informativa delle attività biologiche fruttifere nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria. Le informazioni per soddisfare gli altri obblighi d’informativa sono indicate, ove consentito, nelle note al bilancio. 935 IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI SETTORE PUBBLICO AGRICOLTURA AGRICOLTURA Entità XYZ Note 31 Dicembre 20X8 31 Dicembre 20X7 Unità di moneta (UM) UM Capitale conferito Avanzo di esercizio accumulato Totale attivo netto/patrimonio netto Totale attivo netto/patrimonio netto e passività 1.000.000 1.000.000 946.022 865.000 1.946.022 1.865.000 2.068.650 2.015.020 Prospetto del risultato economico UM Entità XYZ Esercizio chiuso al Note 31 Dicembre 20X8 Fair value del latte prodotto 518.240 3 Utili derivanti dalle variazioni del fair value al netto dei costi di vendita del bestiame da latte posseduto per la vendita 39.930 558.170 Rimanenze consumate (137.523) Costi del personale (127.283) Ammortamenti (15.250) Altri costi operativi (197.092) (477.148) Avanzo di esercizio del periodo 81.022 Prospetto delle variazioni nell’attivo netto/nel patrimonio netto Esercizio chiuso al 31 dicembre 20X8 Saldo al 1° gennaio 20X8 UM UM Capitale conferito Avanzo di esercizio accumulato Totale 1.000.000 865.000 1.865.000 - 81.022 81.022 1.000.000 946.022 1.946.022 Avanzo di esercizio del periodo Saldo al 31 dicembre 20X8 IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI 936 UM Rendiconto finanziario2 Entità XYZ Esercizio chiuso al 31 Dicembre 20X8 UM Flussi finanziari derivanti da attività operative Entrate di cassa da vendite di latte 498.027 Entrate di cassa da vendite di bestiame 97.913 Uscite di cassa per forniture e dipendenti (504.025) Uscite di cassa per acquisti di bestiame (23.815) Disponibilità liquide nette derivanti da attività operative 68.100 Flussi finanziari derivanti da attività di investimento Acquisto di immobili, impianti e macchinari Disponibilità liquide nette impiegate nelle attività di investimento Incrementi netti di cassa (68.100) (68.100) 0 Cassa a inizio esercizio 10.000 Cassa a fine esercizio 10.000 Note 1. Operazioni ed attività principali L’entità XYZ (“l’Entità”) si occupa di produzione di latte. Al 31 dicembre 20X8, l’Entità possedeva 419 mucche in grado di produrre latte (attività fruttifere mature) e 137 vitelle allevate per produrre latte nel futuro (attività fruttifere non mature). L’Entità ha prodotto 157.584 kg di latte con un fair value dedotti i costi di vendita di 518.240 UM (il fair value di questo prodotto agricolo è determinato alla data della mungitura) nell’anno terminato al 31 dicembre 20X8. L’entità non possiede attività biologiche consumabili. 2. Principi contabili Bestiame e latte Il bestiame è valutato al fair value dedotti i costi di vendita. Il fair value del bestiame è determinato in base ai prezzi di mercato di bestiame avente età, razza e caratteristiche genetiche similari. Il latte è inizialmente valutato al fair 2 Il presente rendiconto finanziario riporta i flussi finanziari derivanti da attività operative utilizzando il metodo diretto. L’IPSAS 2 Rendiconto finanziario prevede che un’entità presenti i flussi finanziari derivanti da attività operative utilizzando il metodo diretto o indiretto. L’IPSAS 2 consiglia l’impiego del metodo diretto. 937 IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI SETTORE PUBBLICO AGRICOLTURA AGRICOLTURA value dedotti i costi di vendita al momento della mungitura. Il fair value del latte è determinato in base ai prezzi di mercato della zona. IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI 938 3. Attività biologiche 20X8 UM Riconciliazione dei valori contabili del bestiame da latte Valore contabile al 1° gennaio 20X8 459.570 Incrementi dovuti agli acquisti 26.250 Utili derivanti dalle variazioni del fair value al netto dei costi di vendita attribuibili ai cambiamenti fisici3 15.350 Utili derivanti dalle variazioni del fair value al netto dei costi di vendita attribuibili ai cambiamenti di prezzo4 24.580 Decrementi dovuti alle vendite (100.700) Valore contabile al 31 dicembre 20X8 4. 425.050 Strategie di gestione del rischio finanziario L’Entità è esposta a rischi finanziari derivanti da cambiamenti nei prezzi del latte. L’Entità non prevede che i prezzi del latte caleranno significativamente nel prevedibile futuro e, perciò, non ha stipulato contratti derivati o altri tipi di contratti per gestire il rischio di un calo nei prezzi del latte. Nel considerare la necessità per una gestione attiva del rischio finanziario, l’Entità rivede periodicamente la propria previsione sui prezzi del latte. Cambiamenti fisici e cambiamenti di prezzo Il seguente esempio illustra come separare il cambiamento fisico dal cambiamento di prezzo. Sebbene non esista un obbligo in tal senso, il presente Principio consiglia di separare la variazione del fair value dedotti i costi di vendita tra la parte attribuibile ai cambiamenti fisici e la parte attribuibile ai cambiamenti di prezzo. Al 1° gennaio 2008 si possedeva un allevamento di 10 animali di 2 anni. Un animale di 2,5 anni è stato acquistato il 1° luglio 20X8 per 108 UM e lo stesso giorno è nato un animale. Nessun animale è stato venduto o dismesso nel corso dell’esercizio. I fair value per unità dedotti i costi di vendita erano i seguenti: UM UM Animali di 2 anni al 1° gennaio 20X8 100 Animali nati al 1° luglio 20X8 70 Animali di 2,5 anni al 1° luglio 20X8 108 Animali nati al 31 dicembre 20X8 3 4 72 Sebbene non esista un obbligo in tal senso, si consiglia di separare l’incremento del fair value dedotti i costi di vendita tra la parte attribuibile ai cambiamenti fisici e la parte attribuibile ai cambiamenti di prezzo. Vedere nota a piè di pagina n. 3. 939 IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI SETTORE PUBBLICO AGRICOLTURA AGRICOLTURA Animali di 0,5 anni al 31 dicembre 20X8 80 Animali di 2 anni al 31 dicembre 20X8 105 Animali di 2,5 anni al 31 dicembre 20X8 111 Animali di 3 anni al 31 dicembre 20X8 120 Fair value dedotti i costi di vendita dell’allevamento al 1° gennaio 20X8 (10 x 100) 1,000 Acquisti al 1° luglio 20X8 (1 x 108) 108 Incrementi di fair value dedotti i costi di vendita dovuti ai cambiamenti di prezzo 10 × (105 – 100) 50 1 × (111 – 108) 3 1 × (72 – 70) 2 55 Incrementi di fair value dedotti i costi di vendita dovuti ai cambiamenti fisici: 10 × (120 – 105) 150 1 × (120 – 111) 9 1 × (80 – 72) 8 1 × 70 70 237 Fair value dedotti i costi di vendita dell’allevamento al 31 dicembre 20X8 11 × 120 1.320 1 × 80 IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI 80 940 1.400 Confronto con lo IAS 41 L’IPSAS 27 Agricoltura è tratto principalmente dallo IAS 41 Agricoltura (2001), così come modificato al 31 dicembre 2008. Le principali differenze tra l'IPSAS 27 e lo IAS 41 sono le seguenti: la definizione di “attività agricola” include operazioni per la distribuzione di attività biologiche a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. Lo IAS 41 non tratta tali attività. la sezione relativa all’ambito di applicazione chiarisce che le attività biologiche possedute per la fornitura o l’erogazione di servizi non sono oggetto del presente Principio. Lo IAS 41 non contiene tale chiarimento. lo IAS 41 contiene delle disposizioni in merito ai contributi pubblici relativi ad attività biologiche rilevate al fair value dedotti i costi di vendita. L’IPSAS 27 non contiene disposizioni, né linee guida, relative ai contributi pubblici in quanto già l’IPSAS 23 Proventi da operazioni senza corrispettivo equivalente (imposte e trasferimenti) prevede disposizioni e linee guida relative ai contributi pubblici in operazioni senza corrispettivo equivalente. l’IPSAS 27 contiene disposizioni per la valutazione in sede di rilevazione iniziale, e a ogni data di riferimento del bilancio, delle attività biologiche acquisite attraverso un’operazione senza corrispettivo equivalente. Il presente Principio contiene un obbligo d’informativa supplementare per le attività biologiche per le quali l’utilizzo o la capacità di vendere da parte dell’entità sono soggetti a limitazioni. Il presente Principio prevede l’obbligo di distinguere tra le attività biologiche consumabili e quelle fruttifere, e tra le attività biologiche possedute per la vendita e quelle possedute per la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. Tale informativa consisterà in una descrizione quantitativa eventualmente accompagnata da una descrizione narrativa. Sebbene non preveda un obbligo in tal senso, lo IAS 41 consiglia di fornire una descrizione quantitativa di ciascun gruppo di attività biologiche, distinguendo tra attività consumabili e fruttifere o tra attività mature e non mature, come ritenuto appropriato. Il presente Principio contiene disposizioni transitorie che si applicano alla prima adozione del principio di competenza economica. Lo IAS 41 non contiene tali disposizioni transitorie. Per certi aspetti, l'IPSAS 27 utilizza una terminologia diversa rispetto allo IAS 41. Gli esempi più significativi sono l’uso dei termini “benefici economici futuri e potenziale di servizio”, “avanzo o disavanzo di esercizio” 941 IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI SETTORE PUBBLICO AGRICOLTURA AGRICULTURE e “prospetto del risultato economico” nell’IPSAS 27. I termini equivalenti nello IAS 41 sono “benefici economici futuri”, “utile/(perdita) d’esercizio” e “prospetto di conto economico complessivo” IPSAS 27 CONFRONTO CON LO IAS 41 942
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