solcare l`onda lunga del - Chambre Française de Commerce et d
Transcript
solcare l`onda lunga del - Chambre Française de Commerce et d
dossier dossier MERCI SULLE ROTTE DELLE SOLCARE PER L’ONDA LUNGA DEL TRASPORTO E DELLA LOGISTICA Un tempo erano omnibus, ippovia, tramway, convogli elettrici... e ora sono container, cassa mobile, distripark, ferroutage, gateway, hub, liner, lo-lo, pallet e tanti, diversi nomi, acronimi, neologismi che identificano, popolano, rimbalzano, si rincorrono all’interno del complicato, intricato segmento del trasporto e della logistica, argomento principe del presente dossier della nostra rivista. di Evelina de Cancellis e Angela Marini Perché una simile scelta? Certo per riflettere sulle molte problematiche, soluzioni innovative, proposte che si sollevano da questo settore di attività, per raccontare e confrontare posizioni governative e realtà imprenditoriali differenti, ma anche, e soprattutto, per porre l’accento su un’area operativa che, sempre più, rappresenta la chiave di volta del successo di un’azienda, l’elemento di distinzione, il simbolo del dinamismo, dell’avanguardia, dell’internazionalità e velocità di adattamento che una qualunque società produttiva è in grado di esprimere. 15 dossier MERCI PER L’ONDA LUNGA DEL SULLE ROTTE DELLE SOLCARE TRASPORTO E DELLA LOGISTICA Gli argomenti riferiti in questa e nelle successive pagine introduttive sono tratti dal “Nuovo Piano Generale dei Trasporti e della Logistica”, pubblicato nel mese di luglio 2000 dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione, di cui è possibile consultare, per approfondimenti maggiori di quanto lo spazio del presente dossier non consenta, la versione completa all’indirizzo Internet http://www.trasportinavigazione.it. UNO SGUARDO ALL’ EUROPA “In concomitanza con l’adozione del pro- mento nei trasporti sia attraverso gramma di realizzazione del mercato Direttive sulla politica dei trasporti sia interno (di cui la deregulation del traspor- finanziando lo sviluppo regionale (fondi to merci su strada forma parte integran- strutturali). In tempi più recenti, la crea- te), nel 1992 la commissione presenta il zione del mercato comune e l’adozione Libro Bianco “Lo Sviluppo Futuro della del trattato di Maastricht hanno rafforza- Politica Comune dei Trasporti: una to l’intervento comunitario per lo sviluppo Strategia Globale per un Quadro di infrastrutture di trasporto in Europa, in Comunitario Atto a Garantire una particolare attraverso il programma Mobilità Sostenibile” (COM (92) 494). “Trans-European Transport Networks” Dal momento della sua pubblicazione, il (TEN-T). documento fornisce l’orizzonte per la In presenza di acuti fenomeni di conge- messa a punto di politiche in quattro aree stione delle reti stradali nell’Unione (che di intervento: caratterizzano in maniera sistematica più - liberalizzazione dei servizi di trasporto; di 5.000 chilometri di cui 3.800 a stan- - armonizzazione degli standard; dard autostradale), i piani messi a punto - ricerca; dalla Commissione per i TEN riguardano - sviluppo delle dotazioni infrastrutturali. 58.000 chilometri di rete stradale, 70.000 Tutti i provvedimenti specifici rilevanti per chilometri di rete ferroviaria, 2.000 chilo- i trasporti si rifanno a due principi comu- metri di vie acquee e 250 aeroporti. La nitari essenziali: la sussidiarietà e la non stima di spesa per innalzare lo standard discriminazione (sanciti in tutti i trattati). su queste reti è di 400 miliardi di ECU in La sussidiarietà assume che l’Unione 15 anni. interviene solo in caso lo richieda un inte- Nel dicembre 1994, il Consiglio di Essen resse superiore a quello del singolo Paese; ha fatto proprie le raccomandazioni del la non discriminazione (ancillare alla sus- Gruppo dei Rappresentanti personali dei sidiarietà) richiede che le politiche dei Capi di Stato dei Paesi membri per quanto singoli Paesi non possano danneggiare o riguarda la realizzazione di 14 progetti favorire imprese specifiche in base alla TEN, il cui completamento è individuato loro nazionalità. come prioritario. [...] L’Unione europea influenza l’investi- [...] A oggi, solo 3 dei 14 progetti prioritari 16 sono stati completati: il nuovo collega- realizzazione. Quasi tutti gli altri progetti, vivace dibattito sui criteri di priorità, spe- mento ferroviario in Irlanda, il collega- a cominciare da quelli che prevedono l’a- cie a motivo della possibilità per tali pro- mento stabile fra Norvegia e Svezia pertura di attraversamenti dei valichi getti di beneficiare di risorse europee. Tali (Oresund) e l’aeroporto della Malpensa. Il alpini, sono in fase di stallo. risorse sono state in effetti erogate, ma potenziamento della linea ferroviaria che La definizione delle reti di interesse euro- per importi solo sufficienti ad avviare collega la rete inglese con l’Eurotunnel è peo e dei progetti prioritari sconta il fatto studi e ricerche, a causa delle successive in fase avanzata di realizzazione. che si tratta essenzialmente di un “colla- “bocciature” degli organi comunitari pre- Nonostante l’impegno del governo olan- ge” di proposte di singoli Paesi, senza una posti ai finanziamenti. Infatti, pur trat- dese nel reperire finanziamenti, la costru- specifica metodologia di selezione. Anche tandosi di progetti estremamente onerosi, zione della nuova linea ferroviaria dedica- i 14 progetti prioritari sono stati sostan- molti di essi sembrano mancare di solide ta al traffico merci in Olanda e Germania zialmente proposti dai singoli Paesi, pur analisi finanziarie e di costi-benefici”. (BETUWE) sta incontrando difficoltà di essendovi stato in questo caso un più NEL NUOVO PIANO GENERALE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA, IL RITRATTO DELLA MOBILITÀ NELL’ITALIA DI OGGI E DI DOMANI “Il lavoro di predisposizione del “Nuovo svolgere, dopo secoli di sostanziale emar- e una risorsa per l’intero Piano Generale dei Trasporti” si è svilup- ginazione dalle rotte commerciali mon- sistema trasportistico del pato all’interno di un quadro di opportu- diali, un ruolo di primo piano nel contesto Paese. nità e di vincoli costituito fondamental- europeo e internazionale, cogliendo le Gli obiettivi di sostenibi- mente dall’Europa, dal Mediterraneo e grandi opportunità derivanti dalla modifi- lità ambientale fissati dagli accordi di Kyoto. cazione dei percorsi fondamentali com- dagli accordi di Kyoto, L’Europa come fondamentale scenario di piuti dai traffici delle merci tra l’Estremo come necessità di pro- riferimento per quanto riguarda il conte- Oriente, il Nord Europa e la costa atlanti- durre un significativo sto economico-sociale all’interno del ca dell’America settentrionale, così come processo di riequilibrio quale sviluppare, ammodernare e rendere dal tumultuoso e rapido sviluppo dei traf- modale all’interno del competitivo il sistema dei trasporti del fici commerciali con i Paesi mediterranei settore dei trasporti e della logistica che nostro Paese, tenendo altresì conto di nord africani e mediorientali. Ed è in que- contribuiscono in maniera altamente come i processi di globalizzazione dell’e- sto contesto che il Mezzogiorno del Paese significativa alle emissioni inquinanti oltre conomia impongono comunque una capa- e la “questione meridionale” nel settore che al consumo del territorio, al fine di cità di competizione che faccia riferimen- dei trasporti vengono affrontati non più e favorire, in un quadro di economicità di to al mondo intero. non tanto nel quadro di un obbligato e gestione, la maggiore e migliore utilizza- Il Mediterraneo come grande occasione necessario intervento di riequilibrio terri- zione dei modi di trasporto intrinseca- perché il nostro Paese sia richiamato a toriale, ma piuttosto come un’opportunità mente meno inquinanti. 17 dossier MERCI PER L’ONDA LUNGA DEL SULLE ROTTE DELLE SOLCARE ti efficiente, economicamente ben gestito LA DOMANDA DI e competitivo con i servizi degli altri Paesi MOBILITÀ europei. [...] “In generale, in Italia la domanda di [...] Infine, si è indicata nell’innovazione trasporto merci (espressa in tonnellate x tecnologica e gestionale la via per favori- Km) e passeggeri (passeggeri x Km) è cre- Tre sono i principi fondamentali intorno ai re lo sviluppo tecnologico del settore non sciuta a ritmi molto sostenuti nei decenni quali è stata incentrata la redazione del solo in termini di maggior efficienza e passati, registrando un aumento, dal 1970 nuovo piano. sostenibilità ambientale, ma anche di al 1996, del 117% per le merci e del In primo luogo, l’esigenza di analizzare e maggiore capacità gestionale, al fine di 131% per i passeggeri. Nel caso delle riorganizzare la rete dei servizi e della rendere il settore dei trasporti non più un prime, in particolare, tale trend assume- logistica, ottimizzando l’uso delle infra- elemento di svantaggio competitivo nel- rebbe dimensioni ancora maggiori, se strutture esistenti e della catena logistica l’insieme del processo produttivo del misurato in valore piuttosto che in quan- del sistema dei trasporti e della mobilità Paese, come è oggi, ma piuttosto un fat- tità. Date le caratteristiche strutturali del- italiana, subordinando l’ammodernamen- tore di crescita e sviluppo dell’economia l’economia, orien- to, il potenziamento e la realizzazione di italiana. tata alle attività nuove infrastrutture agli effettivi bisogni Il quadro di riferimento del PGT è chiaro: di trasformazione, dei servizi di trasporto. Il servizio come un forte orientamento ai servizi di tra- attualmente cir- fine, quindi, l’infrastruttura come mezzo sporto, da realizzare in una logica di mer- colano in Italia funzionale e necessario, la logistica e l’in- cato competitivo, con obiettivi di econo- sempre meno pro- tegrazione modale come strumenti per micità ed efficienza, intesa come efficien- dotti pesanti e ottimizzare l’uso delle infrastrutture. za globale, con l’inclusione, cioè, degli sempre più pro- [...] Il secondo principio guida è stato obiettivi di tutela ambientale e di sicurez- dotti a basso peso quello relativo alla necessità di procedere za. Questo contesto introduce, anche per specifico, sempre meno materie prime e alla liberalizzazione del settore e al supe- le applicazioni tecnologiche, nuove sfide. sempre più prodotti manufatti ad alto ramento dei monopoli esistenti, al fine di Privilegiando i servizi, si deve infatti spo- contenuto di valore aggiunto per unità di introdurre anche all’interno del comparto stare l’attenzione verso gli utenti e le tec- peso e/o ingombro. trasporti quegli elementi di competizione nologie che favoriscono l’uso, anche [...] L’analisi del quadro attuale dei volumi e di comparazione che permettano a un intermodale, di tutti i sistemi disponibili. di traffico dei passeggeri e delle merci tempo di correggere le storture e le dise- Lo sviluppo tecnologico deve accompa- conferma, come noto, l’assoluta prevalen- conomie derivanti da sistemi chiusi e pro- gnare la liberalizzazione e il decentra- za del trasporto su strada, sia nel traffico tetti, e di realizzare un sistema di traspor- mento dei sistemi e dei servizi, permet- merci (oltre il 60%) che in quello passeg- tendo comunque una gestione unitaria e geri (oltre l’85%). Tale prevalenza è sem- integrata del “viaggio”. La sfida può, per- pre stata molto accentuata, fin dal 1970, tanto, essere raccolta solo pensando a un per il trasporto dei passeggeri, mentre per impiego massiccio delle nuove tecnologie, quello delle merci la quota si è notevol- in grado di mettere in rete, facilmente e a mente accresciuta, soprattutto negli anni basso costo, utenti, fornitori di servizi e ‘80, rispetto ai livelli del 1970 (44%). operatori di sistemi” [...]. Essa presenta, inoltre, alcune importanti TRASPORTO E DELLA LOGISTICA IN ITALIA peculiarità: - un’elevata concentrazione dei traffici su 18 alcune direttrici stradali critiche: il 60% favore della strada assume dimensioni sporto, infine, la quota di quello su ferro, circa dei flussi extraurbani si concentra nettamente maggiori rispetto alla situa- nel caso delle merci, è diminuita costan- su appena il 2% della rete stradale e zione di altri Paesi europei, in due seg- temente negli ultimi 25 anni, attestandosi autostradale; menti importanti del trasporto. In quello nella seconda metà degli anni ‘90 intorno - una squilibrata distribuzione territoriale delle merci, dove la quota del trasporto su al 13-14%. Analoga tendenza alla dimi- della domanda di trasporto stradale, gomma risulta essere nettamente superio- nuzione registra il trasporto di cabotag- concentrata per oltre la metà in cinque re rispetto a quella, per esempio, di gio, mentre la quota dell’autotrasporto regioni: Piemonte, Lombardia, Liguria, Germania (45%) oppure Olanda (40%) e aumenta, passando dal 44% del 1970 a Veneto ed Emilia Romagna; in quello passeggeri in ambito urbano. oltre il 60% nel 1995. Ciò si è verificato La quota di utilizzazione del trasporto nonostante lo sviluppo significativo del delle merci su brevi e medie distanze (il collettivo (bus, tram, metropolitana) nelle combinato strada-rotaia e del trasporto 75% dei viaggi è effettuato entro i 200 maggiori città italiane oscilla tra il 35 e il marittimo containerizzato che, nel corso Km), a causa della notevole frammenta- 45% nelle ore di punta, mentre in città degli anni ‘90, ha registrato un aumento zione della struttura produttiva e com- come Londra, Vienna e Monaco essa considerevole. Restano marginali in que- merciale italiana. supera il 70%. sto comparto le quote relative alla navi- [...] In merito alle altre modalità di tra- gazione interna e al trasporto aereo”. - un’elevata quota di movimentazione Nel nostro Paese lo squilibrio modale a MIGLIORARE LA RETE IDROVIARIA, I COLLEGAMENTI FERROVIARI, GLI INTERPORTI: LA RISPOSTA DELLA REGIONE LOMBARDIA “La crescita del traffico merci degli ultimi dimensioni, ma anche nell’impossibilità di Vista la configurazione geografica ben trent’anni ha portato a un’esplosione del offrire un servizio rapido porta a porta. Si è diversa da quella dell’Olanda, il passo più trasporto stradale fino alla sua saturazione. molto lontani dalle tonnellate trasportate importante per il sistema idroviario padano La cause stanno nella natura stessa delle sui fiumi e canali olandesi, ma qualcosa è è l’adeguamento alla classe di navigazione merci trasportate, di entità sempre più pic- possibile fare per migliorare la rete idrovia- V, che permette il passaggio a navi fluvio- cole, che penalizza i vettori di grandi ria e gli interporti. marittime adatte anche alla navigazione in mare aperto. Con ciò, evitando il trasbordo da nave fluviale a nave marittima, i porti di Cremona e Mantova saranno collegati alle rotte del Mar Adriatico senza ulteriore rottura di carico e perdita di tempo. Il collegamento dei porti di Cremona e Mantova alla rete ferroviaria è di importanza strategica soprattutto per il trasporto container. Potenziando le infrastrutture ferroviarie già esistenti, che non insistono su linee princi19 dossier MERCI PER L’ONDA LUNGA DEL SULLE ROTTE DELLE SOLCARE TRASPORTO E DELLA LOGISTICA pali sature, si raggiunge facilmente Milano, correre tutta le penisola. Bergamo, Brescia e Verona. Infine, l’inevitabile incremento del traspor- Le condizioni allo sviluppo del sistema idro- to merci deve essere accompagnato dal viario nel breve-medio periodo sono favore- miglioramento della sicurezza e della voli: gli interventi da realizzare sono di sostenibilità ambientale: questo è l’obietti- limitata complessità, è possibile procedere vo perseguito dall’azione comunitaria e per lotti funzionali autonomi, senza dire nazionale che porta allo sviluppo del cabo- che esistono fondi statali già disponibili. taggio marittimo e fluviale, nella riconside- Se tuttavia l’uso della ferrovia e della navi- razione del ruolo da assegnare, nel breve- gazione va incentivato, soprattutto dove è medio periodo, al trasporto merci sulle possibile concorrere con il modo stradale, acque interne, per decongestionare i prin- nei trasporti raggruppati per lunghe distan- cipali assi di scorrimento est-ovest. Il siste- ze, questo obiettivo si trova di fronte a un ma prefigurato è imperniato sul fiume Po serio ostacolo, la saturazione e l’obsole- che, tramite le idrovie collegate (idrovia scenza degli impianti di interscambio merci ferrarese e canale Fissero-Tartaro), permet- oggi esistenti in Lombardia. Il piano dell’in- terà di collegare il cuore della pianura termodalità elaborato dalla Regione tra il padana ai corridoi litoranei adriatici”. 1998 e il 1999 consiste in una localizzazio- IMPIANTI DI INTERSCAMBIO MERCI Localizzazione Tipologia Impianti previsti dal Piano del Sistema dell’Intermodalità e della Logistica in Lombardia Segrate Terminale intermodale Milano smistamento Terminale intermodale Bergamo Montello Interpolo Cremona Polo logistico Mantova Valdaro Polo logistico Lecco Polo logistico Gallarate Terminale intermodale Malpensa Polo logistico Voghera Interporto Bertonico Interporto Montano Lucino Polo logistico Brescia Polo logistico Mortara Polo logistico Iniziative in corso di studio con la collaborazione degli Enti locali Desio Terminale intermodale Gerenzano-Uboldo Terminale intermodale Altre previsioni del Piano del Sistema dell’Intermodalità e della Logistica in Lombardia Terno d’Isola-Madone Raccordo ferroviario Castellucchio-Gazoldo Raccordo ferroviario Casalmaggiore-Viadana Raccordo ferroviario Tirano Scalo merci specializzato Area Varesina Polo logistico specializzato (Da: “Trasporti in Lombardia”, n. 4/2000, anno XIII) Tra gli impianti non figurano solo grandi FRANCIA E IL QUADRO LEGISLATIVO DI PIANIFICAZIONE DEI TRASPORTI strutture intermodali, ma anche semplici NEL SUO raccordi ferroviari; per giunta, la gestione “In Francia non esiste un Piano Generale singole modalità di trasporto; i stessa del trasporto merci su ferro vivrà un dei Trasporti a livello nazionale. L’attività di Piani regionali; i Contratti di profondo cambiamento. Da una parte si pianificazione è caratterizzata da una Piano Stato-Regione; i passa dalla gestione di singoli carri merci struttura gerarchica di piani settoriali e Contratti di Piano Stato- che si fermano in tutte le stazioni di smi- regionali, che discendono dal Piano Imprese Pubbliche. I documenti stamento a quella di interi treni bloccati Nazionale macroeconomico quinquennale. che vengono redatti sono che percorrono lunghe distanze da centro In particolare, la pianificazione attinente al quindi di natura settoriale e di origine a centro di destinazione, senza settore trasporti si articola su cinque livelli: difettano di una visione unita- essere smistati. In tal modo, invece di qual- il Piano Nazionale (macroeconomico); i ria. L’XI Piano Nazionale avreb- che giorno ci vuole solo una notte per per- Piani Strategici (Schémas Directeurs) per le be dovuto pianificare il quin- ne di nuovi impianti, partendo dalla considerazione del livello di saturazione delle linee ferroviarie, secondo un’articolazione temporale che prevede la loro realizzazione entro il 2005. LA TERRITORIO 20 quennio 1993-1997, ma non è stato recepito dal Governo francese. Le sue componenti trasportistiche sono state tuttavia pubblicate separatamente come “Rapporto Trasporti 2010”, testo che fornisce un quadro di riferimento per ciò che concerne la politica dei trasporti transalpina. Le attuali procedure di pianificazione sono state introdotte da una legge del 30.12.1982, la cosiddetta LOTI (Loi d’Orientation des Transports Intérieurs), che ne definisce il quadro giuridico e dalla successiva legge 115/1995 (Loi Pasqua), che prevede la predisposizione di uno Schémas National d’Aménagement et Developpement du Territoire. Con quest’ultimo si stabilisce un quadro di riferimento per la localizzazione delle infrastrutture di trasporto e dei servizi di interesse nazionale da applicarsi nell’elaborazione dei Contratti di Piano StatoRegione. Nell’ambito della legge 115/1995 sono stati preparati Schémas Directeurs per: - il settore stradale; - il settore ferroviario; - le linee di navigazione interna; - i porti e gli aeroporti. GRUPPO GIRAUD: LA RISPOSTA LOGISTICA GLOBALE Con un giro di affari di 3.700 milioni di resta l’aspetto più rilevante, ma anche in Franchi, il Gruppo Giraud va a occupare, quello dei trasporti, diventando negli ulti- sia in Francia che in Europa, una delle mi anni leader a livello europeo, con una prime posizioni per le prestazioni offerte presenza in ben 13 Paesi e un’attività nel settore della logistica e dei trasporti. equamente ripartita tra traffico nazionale Un vero e proprio colosso, di cui Contacts e internazionale. Franco-Italiens vi svelerà i segreti. Quando Michel Giraud e Alain Fauqueur assumono la direzione dell’impresa familiare, nel 1974, questa realizzava un giro d’affari di 20 milioni di Franchi e contava su un personale effettivo composto da 140 elementi, nonché su una flotta di veicoli di 120 unità. 25 anni più tardi il Gruppo Giraud impie- Un successo costruito anno dopo anno, a ga 5.798 persone, dispone di un parco di partire dal 1983, epoca in cui il Gruppo 3.345 veicoli motore e ha un giro d’affari Giraud sposa una strategia di crescita di 3.700 milioni di Franchi. Cifre impor- rivolta verso l’esterno, che lo conduce ad tanti che sintetizzano efficacemente gli acquisire una sessantina di imprese di tra- obiettivi ambiziosi raggiunti non solo nel- sporto e a intraprendere, parallelamente, l’ambito della logistica, che per il Gruppo una politica di diversificazione. Nel dicembre 1997 il Governo francese ha deciso di sostituire ai piani settoriali delle infrastrutture, gli Schémas de services de transports, che determinano, in un approccio multimodale, gli obiettivi dei servizi di trasporto, le modalità di messa in opera di tali obiettivi e i criteri di selezione delle azioni proposte. Dopo un iter parlamentare piuttosto problematico, tale nuovo processo è stato introdotto nel sistema di pianificazione francese solo di recente, con la legge 148/1999 del 29.06.1999”. OBIETTIVO: PRIMI 15 TRASPORTI L’ RESTARE SALDAMENTE TRA I GRUPPI EUROPEI NELLA E NEI LOGISTICA “La nostra strategia - ha affermato Michel Giraud in una recente intervista rilasciata alla rivista francese L’Officiel des Transporteurs - risponde a un preciso piano triennale che copre il periodo che va dal 1999 al 2002. È stato previsto un aumento sensibile delle nostre attività che, sotto la spinta del 1999, dovranno incrementarsi del 15% l’anno, in modo da raggiungere i 5.000 milioni di Franchi a chiusura del 2000. La nostra missione verterà, in modo particolare, sullo sviluppo delle prestazioni logistiche, voce tra le più importanti del giro d’affari del Gruppo, con una quota nel ‘99, 2000 e 2002, rispettivamente, del 30%, 40% e 50%”. “Il nostro vero obiettivo - continua ancora Michel Giraud - è quello di restare, nonostante le politiche di acquisizione e di fusione che vengono fatte intorno a noi, tra i primi 15 21 dossier MERCI PER L’ONDA LUNGA DEL SULLE ROTTE DELLE SOLCARE TRASPORTO E DELLA LOGISTICA gruppi del settore a livello europeo”. Per restar fedele alla propria missione, il Gruppo Giraud, come si è detto, punterà LOGISTICA molto sulla logistica. “Il nostro approccio LA SFIDA DELLA alla logistica è del tipo americano. Negli anni ‘90 le attività legate alla logistica rappresentavano il 5% del giro d’affari del Abbiamo sviluppato una vera e propria Gruppo Giraud con una superficie a disposizione di 65.000 mq. Attualmente l’attività ingegneria logistica che ci permette di impiega 1.600 persone ripartite su 51 siti in Europa, per un totale di 650.000 mq di interagire con i nostri clienti, in qualità di superficie dedicati. L’attività logistica che, nel 1999, ha costituito il 30% del giro d’affari consulenti, prima, durante e dopo tutte le del Gruppo, si suddivide in logistica dei servizi e dei flussi. Quest’ultima consiste nella attività di stoccaggio, imballaggio e tra- distribuzione, nell’utilizzo dei mezzi di trasporto e nell’intermodale. La logistica dei servi- sporto delle merci. Ma, a differenza degli zi ingloba lo stoccaggio, la preparazione delle varie commesse, l’assemblaggio, l’imbal- americani - afferma Michel Giraud - che laggio e il carico delle merci. si trovano a dover appaltare tutte le ope- Il Gruppo Giraud è oggi in grado, grazie a forti investimenti in questo settore, in termini razioni di carattere logistico, noi ci trovia- di risorse umane e di mezzi, di rispondere in maniera adeguata e, soprattutto, su misura mo nella condizione di avere gli uomini, la a tutte le richieste dei propri clienti, con soluzioni personalizzate ed economiche. tecnica e gli strumenti di nostra proprietà, L’ingegneria logistica di Giraud, autentico fiore all’occhiello del Gruppo, nasce da un cosa che ci facilita notevolmente le opera- costante confronto multi linguistico e multi culturale, generato dalle diverse società in zioni e, soprattutto, ci dà l’opportunità di gioco. Questa la vera forza imprenditoriale di quella che è diventata una delle firme più offrire soluzioni personalizzate e puntuali”. note sulle strade di tutta Europa: GIRAUD. AMBROSETTiSTRACCIARI: UN BRILLANTE CASO ITALIANO ALL’INTERNO DI UN COMPLESSO INTERNAZIONALE L’incontro con Marco De Faveri, Direttore Paese, con efficienza, prontezza di rispo- “AMBROSETTiSTRACCIARI ha osservato e Marketing di AMBROSETTiSTRACCIARI, è sta, spirito di innovazione. Queste, in sin- valutato, negli ultimi due anni, in maniera stata l’occasione per conoscere una realtà tesi, le dichiarazioni di Marco De Faveri ... oculata e opportuna, le numerose muta- operativa italiana di grande successo, che, nel settore trasporti e logistica, affronta, zioni che hanno connotato il nostro mer1. Dovendo descrivere il ruolo di cato, un mercato in cui si è assistito a forte anche dell’appartenenza a un grande AMBROSETTiSTRACCIARI nel comparto fenomeni di concentrazione molto spinta, Gruppo internazionale, Züst Ambrosetti- della logistica e del trasporto su all’assorbimento da parte di colossi stra- Geodis-Calberson, le numerose problema- gomma, quale quadro traccerebbe della nieri di aziende italiane, operative su tiche poste dal “gommato” nel nostro società? determinate porzioni di territorio o nel22 l’ambito di specifiche attività. trasporti dotati di particolari caratteri- seconda dei casi. Tale sistema informativo Tenendo conto di questi “ribollimenti”, la stiche, del trasferimento di partite di ha un ruolo assai rilevante, soprattutto nostra società ha inteso consolidare una prodotti lavorati e semilavorati. La vera quando si tratti di traffici destinati alla posizione precisa, considerati alcuni ele- essenza di questo settore è la capacità grande distribuzione, alla distribuzione menti di punta, quali la struttura nazio- di fornire un servizio “tailor made”, organizzata, con cui la nostra società rie- nale molto capillare e altamente informa- assolutamente dedicato alle necessità sce a pianificare i termini di consegna tizzata, l’appartenenza a un Gruppo inter- del cliente, continuative o estempora- della merce, grazie a un dialogo più nazionale, Züst Ambrosetti partecipato nel nee che siano, per non dire delle altre intenso e continuo rispetto a quello del- più vasto Geodis-Calberson, la ricchezza sue specializzazioni, quali il trasferi- l’azienda produttrice, ottimizzando al tela si avvale quindi di una divisione logi- mento di merce in ADR, i trasporti massimo gli accordi presi. In questa circo- stica, orientata alla progettazione, strut- eccezionali, il trasferimento di materiali stanza è fondamentale che il cliente turazione e gestione degli stock di terzi sottoposti a segreto militare. venga puntualmente informato non solo di un know-how interno, generata dal fatto che AMBROSETTiSTRACCIARI nasce dalla fusione di due rami d’azienda e, come tale, è in grado di proporsi sul mercato con un’offerta segmentata, differenziata, con prodotti integrabili fra loro o utilizzabili dal cliente disgiuntamente, idonei per soddisfare le esigenze più tradizionali e al tempo stesso più prospettiche. Il supporto che la nostra società può mettere a disposizione della propria clien- sul normale tracking della spedizione, ma attori, e di una divisione trasporti, suddiIn termini di approccio al mercato, anche sul dettaglio delle modalità e tem- AMBROSETTiSTRACCIARI si distingue per pistica di consegna al punto di raccolta, - la messaggeria nazionale; una politica aziendale e una struttura alla destinazione finale. Il collegamento - il settore espresso, fondamentale organizzativa votate alla “customer sati- con il sito web di AMBROSETTiSTRACCIARI soprattutto per i traffici provenienti sfaction”, attraverso la messa a punto di consente alla nostra clientela di accedere dall’estero; un sistema informativo rivolto al consu- a questo prezioso patrimonio di informa- matore finale o al cliente intermedio, a zioni in tempo reale, tramite una pas- visa in tre aree: - il settore industriale, che si occupa di sword assegnata. Infine la rivoluzione e-commerce, alla quale l’azienda non è rimasta insensibile, trattandosi di un fenomeno destinato a progredire, fenomeno valutato come un’opportunità in più, non come una minaccia. Recentemente abbiamo inaugurato una divisione deputata al business to business, ovvero alla gestione dei flussi di 23 dossier MERCI PER L’ONDA LUNGA DEL SULLE ROTTE DELLE SOLCARE dobbiamo mantenere nei confronti di carburante, fenomeno di cui la nostra queste terze economie, per piccole che società, a livello globale, risente in modo siano, un atteggiamento contrattuale relativo, grazie alla strategia di diversifi- molto trasparente e di assoluta correttez- cazione dell’offerta e di incremento del- za, a fronte di una risposta ottimale in l’intrinseco plus del prodotto. Politiche di merce acquistati via Internet da società, termini di efficienza e sicurezza del servi- rivalutazione tariffaria, destinate a river- dal momento che l’apparato organizzativo zio. berarsi soprattutto su quella parte di necessario per strutturare la distribuzione Sui lunghi percorsi verso Sud si è comin- clientela interessata a proposte più tradi- di prodotti rivolti al consumatore finale ciato a utilizzare tratte via mare, in quan- zionali, per quanto oculatamente attuate, sarà oggetto di un successivo piano di to con tale sistema si riescono ad assicu- non risultano sufficienti a contenere e sua morfologia geografica sia per i pro- rare prestazioni più omogenee per affida- compensare l’aggravio di simili costi, per- blemi inerenti la sicurezza, in alcune parti bilità, nonostante i costi siano molto ele- tanto non possiamo che auspicare l’intro- del territorio. vati e la disponibilità di questo servizio duzione di livellamenti nella valutazione Nello specifico, AMBROSETTiSTRACCIARI ausiliario sia ancora inadeguata alle esi- del prezzo del carburante, a seguito di si è dotata di un nucleo preferenziale di genze. una più efficace gestione del regime eco- fornitori, certo sovradimensionato rispetto In Italia è poi da sempre vivo il problema nomico dell’Euro rispetto a quello del alle esigenze, grazie al quale è in grado di dei collegamenti ferroviari che potrebbero Dollaro”. fronteggiare in situazioni di maggiore decisamente contribuire a un innalzamen- pressione le necessità frazionistiche di to del livello di sicurezza dei trasporti, In breve, capillarità di rete, ottimale inte- collegamento. nonché a un abbattimento delle spese di grazione con la logistica, capacità di crea- È ovvio che per garantirci tale beneficio gestione, a patto di una modernizzazione re un network di fornitori esponenti di degli stessi collegamenti su ferro, indi- microeconomie nel settore, apertura alla spensabile soprattutto per quei carichi ad distribuzione del prodotto elettronica- alto valore aggiunto o tasso di pericolo- mente commercializzato: questi i punti di sità. forza di AMBROSETTiSTRACCIARI. TRASPORTO E DELLA LOGISTICA investimenti. Business to business dunque, unitamente a un servizio già attivo di call center riservato alla clientela committente, dal quale ci attendiamo possibilità di sviluppo molto interessanti per il prossimo triennio”. 2. In relazione alle problematiche che gravano sul settore dei trasporti e della logistica in Italia e, più in generale, in Europa, a quali strumenti e strategie AMBROSETTiSTRACCIARI fa ricorso? “L’Italia di per se stessa costituisce un mercato alquanto difficoltoso, sia per la Infine, il costante rincaro del prezzo del 24 GENOVA PORTA DEL MEDITERRANEO Un passato illustre e un futuro all’avanguardia fanno, dello scalo ligure, un nodo nevralgico nel presente dei trasporti intermodali nazionali e internazionali. Contacts Franco-Italiens vi racconterà la storia e vi fornirà i numeri di questo successo. LA STORIA IN BREVE Genova fu grande a livello europeo e, quindi, mondiale quando, dopo il declino arabo nel Mediterraneo e le vittorie della Meloria (contro Pisa, nel 1284) e di Curzola (contro Venezia, nel 1296), poté liberamente espandere le sue vie marittime dalle coste del Mediterraneo orientale e del Mar Nero a quelle dell’Europa occidentale (dall’Italia all’Inghilterra). In quel periodo (fine XIII-XV secolo) Genova divenne protagonista dell’evoluzione marittima europea e il commercio tra Occidente e Oriente fu appannaggio suo e di Venezia, autentici ponti di collegamento tra questi due mondi. L’avanzata ottomana e la scoperta della rotta del Capo di Buona Speranza emarginarono progressivamente il Mediterraneo e Genova, in particolare, il cui ruolo chiave a livello marittimo perse a poco a poco di importanza. Il Mediterraneo si trovò a essere un mare chiuso, tagliato fuori dai traffici marittimi mondiali in grande espansione. Neanche l’apertura del Canale di Suez (1869) migliorò le PUBBLICITA’ AEROPORT DE MARSEILLE 25 dossier MERCI PER L’ONDA LUNGA DEL SULLE ROTTE DELLE SOLCARE TRASPORTO E DELLA LOGISTICA GLI ANNI DELLA RINASCITA Tra il 1993 e il 1998 i TEU (Twenty-foot equivalent unit) movimentati nei porti del Nord Europa sono aumentati del 47,7% (passando da 11.787.000 a 17.410.000) a fronte dell’aumento del 137% fatto registrare dai porti del Sud Europa (da 4.196.000 a 9.946.000). sorti di questo bacino che perdurò nel suo isolamento: le merci orientali continuavano a trovare più conveniente uscire da Gibilterra e raggiungere Anversa, Rotterdam, Brema, Amburgo. La situazione del Mediterraneo e di Genova, di conseguenza, era compromessa e di fatto il porto ligure continuò a perdere importanza e a scendere sempre più nella clas- Nel 1998, in ogni modo, Rotterdam (circa 6.000.000 di TEU), Amburgo (3.600.000), Anversa (3.270.000) sono rimasti saldamente in testa alla classifica dei porti contenitori. Invece Brema (1.870.000), sul medio periodo, e Le Havre (1.330.000), sul breve, vedono insidiate le loro posizioni proprio da Genova (1.266.000). I principali artefici degli aumenti riportati dai porti del Sud Europa sono state le strutture portuali di transhipment, alcune delle quali, come Gioia Tauro, sorte dal nulla. I complessi liguri tra il 1993 (1.121.000 TEU) e il 1998 (2.012.000 TEU) hanno fatto registrare un incremento percentuale del 79,5%, superiore di gran lunga a quello dei porti nordeuropei (47,7%), inferiore, però, a quello complessivo dei porti sudeuropei (137%). sifica dei porti, non solo mondiali, non solo europei ma anche mediterranei. Questo fino a ieri. Fino agli inizi degli anni Novanta. Nel 1999 Genova ha scontato, più che gli effetti della crisi asiatica, l’abbandono del VTE da parte della Msc (Mediterranean Shipping Company) di Gianluigi Aponte, che ha concentrato a La Spezia i traffici prima suddivisi tra la stessa Genova e Livorno. I dati del secondo trimestre del 1999 (642.000 TEU rispetto ai 591.000 del 1998) fanno sperare che nel 2000 possano essere movimentati tra 1.450.000 e 1.500.000 TEU. La classifica dei porti del Mediterraneo per quanto riguarda il traffico contenitori del 1999 vede al primo posto Gioia Tauro, seguita da Algesiras, Genova, Barcellona, Malta, Valencia, Pireo, La Spezia, Haifa e Marsiglia. ... e sono in arrivo 10.000 posti di lavoro Adesso lo dice anche il Censis: il Porto è la prima industria genovese. Uno studio commissionato all’autorevole Centro Studi Investimenti Sociali dall’Autorità Portuale di Genova, per valutare l’impatto economico e occupazionale del nuovo piano regolatore portuale, ha messo in evidenza qual è il valore effettivo delle banchine nel contesto cittadino, ma anche rispetto alla Liguria e a tutto il sistema Paese. “Genova - ha affermato il Direttore Generale del Censis, Giuseppe Roma - è il centro di uno dei due grandi poli marittimi europei, facendo l’altro capo a Rotterdam. Io stesso - ha confessato - ho capito veramente cosa significhi dire che Genova non è solo un porto, ma una città portuale, proprio grazie a questo studio”. E le cifre sono eloquenti: le persone che attualmente lavorano nello scalo sono 11.000, divise fra chi si occupa di trasporti marittimi (3.500), chi dei servizi ausiliari (4.700), chi del settore industriale, cioè costruzioni e riparazioni navali (2.800). Accanto a loro, altre 50.000 persone fuori dal Porto, in città e dintorni, lavorano grazie all’attività portuale. Il totale ammonta a 61.000 lavoratori, il 35,4% degli occupati di tutto il Comune di Genova, ovvero il 15,4% se riferito alla Liguria, o ancora un significativo 0,4% a livello 26 nazionale. Ma fra 10 anni saranno molti l’economia ligure sarà, nel 2012, di 5.800 rando i dati con quelli del sistema portua- di più: secondo il Censis, l’aumento dei miliardi aggiuntivi, di cui 3.500 dallo svi- le regionale e nazionale: lo scalo della traffici previsto, per fronteggiare e favori- luppo dei traffici marittimi e 2.300 dalla Lanterna rappresenta infatti il 74,6% del- re il quale è stato elaborato il piano rego- fase realizzativa delle opere, quella che il l’intera produzione marittima ligure e il latore, porterà altri 10.000 nuovi posti di Censis chiama fase di “cantiere”. 27% di quella italiana; dal punto di vista lavoro, fra diretto e indotto, cui se ne “Abbiamo commissionato questo studio - dell’occupazione, diretta e indotta, rispet- aggiungeranno circa 2.000 l’anno per ha affermato il Presidente dell’Autorità tivamente il 54,4% di quella marittima tutto il periodo di realizzazione delle Portuale di Genova, Giuliano Gallanti - sia ligure e il 19% di quella italiana. opere previste, cioè fino al 2012. Per perché avevamo bisogno di strumenti per Infine, una breve riflessione conclusiva sul futuro del Porto di Genova di Francesco Frumento, Responsabile Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni dell’Autorità Portuale di Genova: “Le ottime prospettive di Genova sono ovviamente legate alla sua efficienza come sistema portuale. Ossia, ogni terminal dovrà essere efficiente come parte integrante del Porto nel suo insieme, come tassello del Porto di Genova, che dovrà essere “venduto” nella sua interezza e, possibilmente, insieme a Savona, per raggiungere quella massa critica che i singoli terminal da soli non possono avere. Il Porto di Genova è una società composta da varie divisioni che non devono competere tra di loro, ma devono affrontare insieme Le Havre, Anversa, Brema, Amburgo e anche Marsiglia e Barcellona. Affinché le buone prospettive diventino realtà, è necessario che l’insieme del quanto riguarda il valore aggiunto, il programmare lo sviluppo fisico del Porto sistema portuale sia efficiente, compren- Porto può vantare oggi un “prodotto in corrispondenza con lo sviluppo dei traf- dendo nella locuzione “sistema portuale” interno lordo” di 3.000 miliardi, cui vanno fici, sia per capire meglio una realtà sfug- non solo produttività, costi, pace sociale, aggiunti 6.000 miliardi dell’indotto. Il gente come l’indotto. Dallo studio - con- attrezzature e aree, ma anche i collega- totale - 9.000 miliardi - rappresenta il clude - emerge la realtà di un’industria menti con l’entroterra, il Terzo Valico in 35% di tutto il PIL - stimato in 26.000 enorme. Genova è e deve diventare sem- primo luogo”. miliardi - prodotto a Genova. L’impatto pre più una grande città portuale”. che il piano regolatore dei moli avrà sul- Il peso di Genova emerge anche compa27 dossier MERCI PER L’ONDA LUNGA DEL SULLE ROTTE DELLE SOLCARE TRASPORTO E DELLA LOGISTICA POSIZIONE GEOGRAFICA STRATEGICA E SVILUPPO DELLA LOGISTICA: LA CHIAVE DI VOLTA DEL SUCCESSO DEL PORTO DI MARSIGLIA Situati lungo le rive del Mediterraneo, i bacini del Porto Autonomo di Marsiglia beneficiano di un vantaggio competitivo eccezionale: si trovano sempre in acque aperte, al riparo dal rischio di maree o dal passaggio di correnti. Inoltre, la vicinanza del più grande fiume dell’Europa occidentale, il Rodano, consente un collegamento immediato, attraverso i corridoi di scorrimento fluviali, stradali e ferroviari, connessi a detto fiume, con il Nord della Francia, le regioni centrali e settentrionali europee, per non dire della linea di percorrenza Est-Ovest, che corre lungo il litorale mediterraneo. In breve, una posizione strategica di crocevia, ben sfruttata dalla specializzazione operativa dei diversi bacini. I BACINI EST Essi si distendono su un’area di 8 km, ai margini della città di Marsiglia, offrendo per gli scali commerciali e la riparazione navale, rispettivamente, 14 + 5 km di banchine e ben 10 bacini di raddobbo. Molto varia è la tipologia dei traffici qui accolti: dal trasporto passeggeri a quello di cereali, alluminio, zucchero, vini, frutta, legumi, container. - il bacino di Lavéra: costruito all’ingres- - i bacini di Port-Saint-Louis-du-Rhône: so del canale di Caronte, si tratta di un costituiscono il punto d’intersecazione porto petrolchimico per l’attività di tra il traffico fluviale e quello maritti- import-export di petroli greggi e raffi- mo, tra il Rodano e il Mediterraneo. Su nati, gas liquefatti e prodotti chimici. un’estensione di 230 metri di banchine, Una zona industriale vive in stretta un via vai di trasporti di materie solide, simbiosi con il Porto; prodotti chimici, petroliferi, oli, un’area - i bacini di Fos: le loro dimensioni specializzata nei colli pesanti e, in gigantesche (una sola di queste darsene tempi recenti, un settore dedicato ai potrebbe contenere tutti i bacini di grandi yacht da diporto. Marsiglia Est) permettono di accogliere I BACINI OVEST Tali bacini si sviluppano per 29 km, dall’imbocco dello Stagno di Berre a PortSaint-Louis-du-Rhône. Essi comprendono: - i bacini di Port de Bouc e Caronte: 763 la navi più grandi, riservate al trasporto Questo immenso potenziale portuario e di idrocarburi, materiali solidi (carbone, industriale è enfatizzato dalla presenza, coke, minerali di ferro, bauxite), contai- lungo le rive dello Stagno di Berre, posto ner, merci di varia natura. Numerose nelle immediate vicinanze, di numerose industrie, siderurgiche, chimiche, raffinerie e di un complesso petrolchimico. petrolchimiche, si sono impiantate metri di banchine dedicate a prodotti lungo la banchina o nei terreni circo- oleacei, pesanti, chimici; stanti (10.000 ettari); 28 LA LOGISTICA del terminale per container di Fos, il Porto e non, rivolti alla grande distribuzione), PORTUARIA Autonomo di Marsiglia ha concepito, d’in- componenti e attrezzature per i Lavori Scopo dei progetti Fos Distriport e tesa con la municipalità marsigliese, un Pubblici e l’Industria, nei settori auto- Distrimar è offrire zone di attività a nuovo progetto, complementare al primo, mobilistico, elettronico, delle telecomu- monte e a valle dei trasporti marittimi e Distrimar, articolato in un complesso di nicazioni, chimico ...; delle operazioni di manutenzione che 60 ettari di piccole e medie zone di atti- avvengono presso i terminali portuari. Tali vità logistiche, poste, per 15 ettari, nel impiantare una piattaforma di distribu- zone logistiche sono previste per favorire Porto e per 45 nel demanio comunale. zione export, allo scopo di massificare il - industrie europee intenzionate a trasporto interno ed effettuare la pre- e sostenere lo sviluppo dei traffici, riguadagnando parti di mercato cedute ormai Ma per quali clienti e prodotti questi parazione e gestione degli ordini, non- ai porti del Nord Europa, a tutto vantag- piani di sviluppo sono stati studiati? ché il caricamento dei container, direttamente nel porto. gio dell’incremento dell’attività operativa e delle possibilità di Oltre alle caratteristiche logistiche intrin- impiego nelle aree eco- secamente connesse all’attività portuaria, nomiche gravitanti la zona Fos Distriport è inoltre collegata a intorno al Porto. tutta l’Europa del Sud tramite la rete di L’obiettivo, pertanto, è trasporti terrestri (stradali e ferroviari), consentire all’industria, mentre l’asse Rodano-Saona rappresenta, alla distribuzione e ai con la sua tratta fluviale, una via impor- fornitori di servizi terzi tante di comunicazione dei siti economici di ottimizzare e rende- circostanti con il resto del continente re più redditizia la europeo. catena del trasporto Infine, l’aeroporto di Marseille-Provence, door to door, organiz- secondo aeroporto di Francia per volume zando nel luogo ideale, di traffico merci via aria, completa van- quello dello scarico- taggiosamente il dispositivo di servizi per carico tra mare e terra, le operazioni tipi- Nel caso di Fos Distriport, si parla di due camente affidate dalle imprese a strutture tipi di clientela: le consegne urgenti. In merito al progetto Distrimar, esso con- esterne: - industrie europee o d’oltreoceano e siste nella creazione, nell’entroterra dei - pre-post manufacturing; società terze, loro fornitrici, intenziona- bacini Est, di siti per i nuovi servizi e le - imballaggio; te a impiantare una piattaforma di attività di logistica, al fine di sostenere - gestione degli ordini; distribuzione di merci diverse, tanto adeguatamente il livello di traffici esi- - gestione dei flussi di approvvigiona- verso terra (Francia, Spagna, Svizzera, stenti a Marsiglia, incrementandone il Italia), quanto verso i Paesi che si valore aggiunto nelle immediate prossi- affacciano sul Mediterraneo, attraverso mità delle banchine. Considerata la confi- Dopo aver promosso Fos Distriport, una un processo di riesportazione. gurazione dei bacini del Porto, tale opera- zona di 160 ettari situata nel Comune di I prodotti interessati sono, in prevalen- zione non riguarderà una zona specifica, Port Saint Louis du Rhône, in prossimità za, beni di consumo (prodotti alimentari ma sarà estesa a un insieme di siti diffusi mento e distribuzione. 29 dossier MERCI PER L’ONDA LUNGA DEL SULLE ROTTE DELLE SOLCARE TRASPORTO E DELLA LOGISTICA nel tessuto portuario, come urbano, e organizzata secondo la logica degli attuali Distripark. TRASPORTO COMBINATO E MULTIMODALE AL CENTRO DELLE RIFLESSIONI DI SNCF FRET ITALIA Il complesso così pensato vuole essere per gli operatori del trasporto multimodale un supporto moderno allo sviluppo di Marseille Port d’Intérêt Européen, in funzione delle relazioni commerciali con il Maghreb e gli altri Paesi delle coste medi- Nelle parole di Sylvie Targa, Amministratore Delegato di SNCF FRET Italia, il futuro del trasporto merci su rotaia, gli impegni verso la clientela della società ferroviaria d’oltralpe, le difficoltà di organizzazione del settore, considerata la configurazione geografica delle nazioni trainanti del Vecchio Continente. 1. L’avvenire del trasporto su ferro e il società di trasporto private. Compito delle terranee. Qui saranno preparati per la processo di decongestione dei collega- imprese ferroviarie è offrire le migliori rispedizione alla clientela delle suddette menti stradali sembrano ormai chia- tratte e garantire i termini di consegna aree geografiche i lotti di merci prove- marsi “trasporto combinato” e “traspor- richiesti. In ogni caso, io sono personal- nienti da tutta Europa, come pure to multimodale”. Quale la situazione mente convinta che il trasporto su ferro dall’America o dall’Asia. attuale in questi ambiti e le prospettive sia in grado di varcare la frontiera “com- di sviluppo? binato”, ricorrendo al sistema di collega- E infine l’informatica, strumento indispen- “Il trasporto combinato è una modalità di mento convenzionale, lungo gli assi prin- sabile per un’organizzazione e gestione trasferimento delle merci relativamente cipali, nella realizzazione di una concreta altamente competitiva del comparto logi- nota nel linguaggio media a grande diffu- interattività strada-rotaia. Mi riferisco, in stico, di cui il Porto di Marsiglia si è dota- sione, la cui conoscenza è in buona altre parole, al trasporto multimodale che to, già a partire dal 1992, attraverso il sostanza dovuta al fatto che a livello di prevede le seguenti fasi operative: sistema Protis, in grado di monitorare decisioni governative esso è particolar- tutte le procedure documentarie e di tra- mente raccomandato e incoraggiato. Non sferimento delle merci, che avvengono è un caso, per esempio, che, grazie a tale all’interno della struttura portuaria. Ma sistema, la nostra Direzione Generale a non è tutto. Per accrescere la qualità del Parigi si attenda, se non un raddoppia- servizio offerto, il Porto di Marsiglia ha mento, quanto meno un sensibile incre- siglato un accordo con il complesso por- mento del traffico nei prossimi dieci anni. tuale di Le Havre, nell’ottica di realizzare Ma in che cosa consiste il una rete informatizzata comune che con- trasporto combinato? Si senta alla clientela possibilità di accesso tratta, brevemente, del integrate fra loro. Si tratta certo di un caricamento di merce già impegno oneroso, sul fronte degli studi imballata su vagoni ferro- preliminari come su quello degli investi- viari, posta entro casse menti, ma la sfida non intimorisce per mobili, container, camion- nulla Marsiglia. ferroutage, di proprietà di 30 - prelevamento della merce a mezzo camion; - raccolta e raggruppamento della stessa presso apposite piattaforme; - smistamento nel punto di destinazione e distribuzione per via stradale. Si tratta di un iter procedurale che non su rotaia passano quindi per i concetti di del trasporto delle proprie merci, al fine di differisce molto dal trasporto combinato, multimodalità e interazione tra gli opera- assicurare l’obiettivo della suddetta qua- salvo nel particolare per cui non si utiliz- tori della logistica e del trasporto, e non lità. Imparare a programmare insieme ai zano casse mobili, ma vagoni tradizionali, solo attraverso il sistema “combinato”. trasportatori ferroviari significa per l’industria avviare un dialogo foriero di tutte e, inoltre, una volta giunti nel luogo di arrivo, i lotti sono smistati, essendo 2. Il 20 marzo scorso SNCF, FNTR quelle soluzioni, quelle migliorie utili ad alquanto rara l’unità di valore di 25 ton- (Fédération Nationale des Transporteurs accrescere il livello performante dell’of- nellate, mentre la cassa mobile viene con- Routiers), GNTG (Groupement National ferta, nella considerazione della comples- segnata come tale all’azienda o all’inter- des Transports Combinés) e Novatrans, sità organizzativa e tecnica che il traspor- mediario. Un tipico esempio applicativo di operatore specializzato nel ferroutage, to fret impone ai suoi operatori. Il com- questo metodo è dato dal trasporto in hanno firmato la Carta “Qualité/Déve- mento all’accordo da lei citato mi dà, infi- Francia delle piastrelle prodotte nel sas- loppement 95/20”, per uno scambio di ne, l’occasione di sottolineare un aspetto suolese. In questo caso il ricorso al tra- servizi, in vista del miglioramento del fondamentale nel nostro lavoro, quello sporto combinato ha comportato serie trasporto strada/rotaia. Quali le aspet- della comunicazione e partecipazione difficoltà, in quanto si operava con più di tative di questo accordo? attiva della clientela alle problematiche 350 ceramisti ripartiti su un raggio d’a- “Si tratta di una filosofia operativa piut- che quotidianamente dobbiamo affronta- zione di 150 km. Occorreva realizzare, tosto nuova, introdotta a partire dal 1997, re. Una comunicazione che non è sinoni- nello specifico, un prelevamento multiplo che vede la presenza in campo di tutti gli mo di scusanti o giustificazioni per le e la cassa mobile, contrariamente a ciò attori del trasporto su strada e su ferro, manchevolezze passate e presenti del tra- che si pensa, non dispone, a paragone del ivi compresa la clientela. Perno di tale sporto ferroviario, bensì desiderio di illu- camion, della flessibilità necessaria in una contratto è il concetto di qualità del ser- strare con chiarezza elementi spesso poco simile operazione. La complementarietà vizio, premiante o penalizzante, in caso di noti o mal conosciuti di questa professio- strada-rotaia è quindi risultata premiante insuccesso, per l’impresa ferroviaria. Non ne, ovvero il tentativo di indurre un cam- per SNCF FRET Italia non solo con la tipo- un semplice accordo a senso unico, quin- biamento di mentalità nell’industria, logia di clientela di cui ho poc’anzi detto, di, ma l’assunzione di un impegno nei nostra cliente, tale da fugare le idee pre- ma anche in altre situazioni nelle quali si confronti del cliente, in collaborazione concette di scarsa efficien- è estrinsecato un rapporto di stretta e con gli za che per troppi anni ci fruttuosa collaborazione hanno accompagnato e con la categoria degli concretizzare una mag- autotrasportatori, pronti a giore disponibilità a investire in mezzi idonei scommettere sul settore per interagire con il con- ferroviario. Questo il testo ferroviario, limitato nostro auspicio, questo il quanto a infrastrutture in nostro impegno”. essere, e ad apportare quel valore aggiunto della flessibilità tanto importante in fase di prelevamento e consegna della merce a operatori stradali, cliente al destinazione. quale l’impresa ferroviaria domanda una Il futuro e il progresso del collegamento più puntuale e compiuta pianificazione 31 TRENO: PAROLA DI FS IL LA SCOMMESSA NEL TRASPORTO MERCI E NELLA LOGISTICA. Maurizio Bussolo, Direttore della Divisione rotabile; sviluppo delle piattaforme Cargo di Trenitalia, la società del traspor- logistiche e dei “raccordi”); to delle Ferrovie dello Stato, così illustra a - di consolidamento in alcuni settori Contacts Franco-Italiens il presente e il strategici (raggiungendo, per esempio, polacche e ungheresi) e il recente proget- futuro del settore nel Paese Italia. nel traffico ferroviario portuale ulteriori to di joint venture (CargoSi) tra le FS e le 1. Trasporto delle merci su rotaia: come si significative performance a livello euro- ferrovie federali svizzere (Sbb), che costi- peo); tuisce un passo molto rilevante sulla stra- potrebbe descrivere la situazione attuale in Italia e quali sono le prospettive di - di rivitalizzazione del traffico diffuso; da dell’internazionalizzazione. La decisio- sviluppo? - di sviluppo di offerte logistiche in set- ne di dar vita a CargoSi trova la sua mag- ”Nonostante la difficile congiuntura eco- tori strategici, come, per esempio, l’a- giore giustificazione e la sua prima possi- nomico-produttiva che il Paese ha attra- groalimentare; bilità di affermazione proprio in un mer- versato, con un forte calo proprio in quei - di identificazione di forme di collabora- cato più aperto e più concorrenziale. settori industriali tradizionalmente più zione con l’autotrasporto su determina- CargoSi è un grande progetto, il primo nel legati alla ferrovia per i loro trasporti, gli te filiere, quali le merci pericolose e i mondo ferroviario a livello europeo: infat- ultimi tre anni sono stati complessiva- rifiuti urbani; ti si tratta non di un’alleanza commercia- - di alleanze per creare entità imprendi- le, ma della creazione di una vera e pro- roviaria del trasporto merci e i risultati toriali dotate di una dimensione ade- pria società mista nella quale i due part- dei primi sei mesi del 2000 indicano che guata alle sfide del mercato libero dei ner conferiscono tutte le proprie attività avremo anche il quarto. Nel periodo gen- prossimi anni”. nel campo della logistica. In questo pro- mente in Italia i migliori della storia fer- naio-giugno 2000, rispetto al ‘99, le Tk 2. FS e l’Europa: quali sono i rapporti in getto, la Divisione Cargo si è fortemente trasportate sono aumentate del 7% e le essere e in via di definizione tra le FS e impegnata e presto arriveremo alla costi- tonnellate dell’8,6%. La Divisione Cargo di le altre società di trasporto su rotaia tuzione della società. Ma questo è solo il Trenitalia (la società del trasporto delle della Comunità? In particolare, qual è lo primo passo. All’orizzonte c’è un percorso FS) sta vivendo un momento decisamente stato dell’arte delle relazioni con le fer- verso altre alleanze, per accrescere la positivo per quanto riguarda la crescita rovie francesi? competitività di CargoSi: non solo sull’as- del traffico. Inoltre, si tratta di un ”Le FS si sono incamminate decisamente, momento sicuramente propulsivo e inno- già da alcuni anni, su un percorso di vativo sul piano delle strategie aziendali internazionalizzazione. In questo contesto che prevedono iniziative: vanno inserite le forme di cooperazione - di tipo strutturale (per esempio, ade- (le cosiddette “società d’asse”) tra imprese guamento tecnologico sulla rete, in ferroviarie di diversi Paesi (come è il caso particolare degli itinerari alternativi; di Sverail, Polrail, Estrail, costituite da FS, rinnovo e adeguamento del materiale rispettivamente, con le ferrovie svedesi, 33 se di traffico Nord-Sud, sul quale insiste dossier MERCI PER L’ONDA LUNGA DEL SULLE ROTTE DELLE SOLCARE quota di mercato ferroviaria nel settore combinato e di quello intermodale? del trasporto merci, in particolare quello ”Una caratteristica fondamentale dell’in- dell’intermodale, che, in Italia, già rag- termodalità è quella di ottimizzare le per- giunge oltre il 38% del globale merci tra- formance delle diverse modalità di tra- sportato per ferrovia: si tratta della più sporto. Sulle lunghe distanze, la ferrovia è circa il 70% del traffico europeo (si veda, alta quota d’Europa e sta mantenendo sicuramente competitiva, come il camion per esempio, l’alleanza con le ferrovie questo primato da quattro anni consecu- è sicuramente superiore sulle brevi tedesche Db e austriache Obb, onde costi- tivi. Questo impegno, difficile perché si distanze. L’intermodalità, inoltre, consente tuire una joint venture per la gestione di deve misurare con gli alti costi delle ter- di realizzare il door to door, qualora il tutto il traffico comune sull’asse minalizzazioni stradali, è stato portato cliente non sia dotato di impianto “rac- Brennero), ma anche per aprirsi verso l’al- avanti senza che ci fossero incentivi o cordato”, risolvendo pertanto i suoi pro- trettanto importante e strategico bacino aiuti di alcun genere da parte pubblica, blemi di logistica. La Divisione Cargo dell’Europa dell’Est, come dimostra il come invece avviene da tempo in altri opera con decisione in questo settore, recente accordo tra la Divisione Cargo, Paesi, quali la Danimarca, la Germania, la perché ritiene, in linea con gli orienta- Svizzera e la stessa Francia. Con grande menti europei, che sia un mezzo fonda- intensità la Divisione Cargo ha operato mentale per raggiungere l’obiettivo gene- per sostenere il traffico portuale. Anche in rale della cosiddetta “mobilità sostenibi- questo caso, nonostante le difficoltà di le”, cioè un trasporto più rispettoso dell’e- doversi confrontare con una situazione sigenza di salvaguardare l’ambiente e di che presenta una forte “dispersione” degli decongestionare il traffico stradale. domani CargoSi, e le ferrovie slovene (Sz). scali marittimi sul territorio nazionale, si Dobbiamo, comunque, ricordare che una Con la SNCF le FS hanno avviato signifi- sono avuti notevoli successi, migliorando corretta e attenta politica per agevolare cativi progetti di collaborazione per la quota del traffico ferroviario, anche la costruzione di raccordi ferroviari con gli società comuni in specifici settori di mer- quando, a causa della crisi asiatica, quello stabilimenti industriali rappresenta cato, ed è ormai in fase di definizione marittimo andava diminuendo. Nel 1999 senz’altro la migliore soluzione possibile quella per la siderurgia: il nome è la quota ferroviaria nei porti è stata del in termini tecnici, economici e di impatto Sidereuropa e alla costituzione manca 24% nei container e del 15% nelle merci ambientale”. solo l’OK della SNCF”. solide. Nei primi mesi del 2000 nel solo 3. In linea generale, quali sono le strate- Porto di Genova il trasporto ferroviario di ... 24 marzo 1999: un carico di margarina gie di sviluppo messe a punto dalle FS container è aumentato di circa il 15% e prende fuoco nel tunnel del Monte in merito a “trasporto combinato” e quello delle merci solide di circa il 10%”. Bianco. Tragedia, inchieste, interpellanze, “trasporto intermodale”? 4. Quali sono, in termini di resa economi- contromisure. Francia e Italia decidono di ”Nella “progettualità” della Divisione ca, logistica e ambientale, i vantaggi puntare sul treno, per essere più vicine, in Cargo (delle FS prima e di Trenitalia oggi), connessi alla diffusione del trasporto tutta sicurezza. TRASPORTO E DELLA LOGISTICA la linea di rinforzare il trasporto combinato e l’intermodalità mare-terra ha uno “spazio” di assoluto rilievo sia nella dimensione nazionale che internazionale. Le FS hanno sviluppato e svilupperanno numerose iniziative per incrementare la 34 TRASPORTO MERCI FERROVIARIO: OBIETTIVO ILLUSTRATO DA JEAN-CLAUDE GAYSSOT, MINISTRO RADDOPPIARE IN DIECI ANNI IL VOLUME DEL QUESTO L’ DE L’EQUIPEMENT, DES TRANSPORTS ET DU LOGEMENT ni, ovvero l’equivalente di 10.000 automezzi pesanti ogni anno. E infine gli studi in corso per accelerare quanto più possibile la costruzione del nuovo collegamento ferroviario tra Lione e Torino, il cui Il progetto di conseguire un raddoppiamento, nel corso di un decennio, del traffico ferroviario, grazie allo sviluppo del trasporto combinato o del ferroutage, risulta assolutamente prioritario. Si tratta, certo, di un progetto ambizioso e impegnativo, soprattutto per quanto riguarda alcune zone nevralgiche, come le Alpi e i Pirenei, attraverso le quali completamento è previsto per il 2015. Al prossimo vertice franco-italiano, in calendario per l’autunno 2000, il compito di definire lo stato dell’arte. passa, nell’un caso, poco meno del 25% del tonnellaggio trasportato tra Francia e Italia, nell’altro, appena il 10% dei traffici tra Spagna e Francia. In merito al valico delle Alpi, poi, sono previsti significativi investimenti volti alla modernizzazione della linea esistente (Ambérieu-Chambéry-Modane-Torino), in seguito ai quali, già a partire dal 1° gennaio 2001, la capacità annuale della linea passerà da 10 milioni di tonnellate a circa 12 milio- TORINO-LIONE: Intergovernativa italo-francese ci ha sot- mente la ferrovia per il trasporto delle LA PARTITA FRANCO-ITALIANA NELLE DICHIARAZIONI RILASCIATE A toposto gli studi relativi a diverse ipotesi merci tra i due Paesi, alleggerendo il cari- di tracciato. La Commissione ha prospet- co del trasporto su gomma. Tale obiettivo tato anche la variante che appare più appare in linea con la politica generale conveniente, ovvero un tunnel di base di dei trasporti, che vede nel riequilibrio 54 km, che collegherebbe Modane alla Val modale un’opzione strategica per garanti- di Susa. Sono, però, ancora in esame altre re lo sviluppo degli scambi in modo com- ipotesi; una in particolare predisposta patibile con la salvaguardia dell’ambiente “Il potenziamento del collegamento tra dalla Provincia di Torino. Con il Ministro e la crescita dell’efficienza dell’intero Torino e Lione è tra le priorità del Nuovo Gayssot abbiamo convenuto di mettere sistema trasportistico”. Piano Generale dei Trasporti, presentato lo all’esame del prossimo vertice intergover- scorso luglio dal Governo italiano. nativo italo-francese l’ipotesi definitiva di Quest’opera era già tra i progetti prioritari tracciato. Bisognerà anche discutere della rete TEN della Comunità europea. Si insieme gli impegni dei rispettivi governi inserisce, infatti, in una delle direttrici di relativi al finanziamento della progetta- traffico più importanti in Europa, che va zione dell’opera e agli interventi di dalla Spagna fino alle regioni centro- ammodernamento della rete ferroviaria orientali e, per quanto riguarda l’Italia, si che collega al tratto Torino-Lione, in collega alla rete ferroviaria di alta velo- Francia e Italia. Quest’opera, che vedremo cità Torino-Venezia. Recentemente ho completata nel 2016, ma contiamo di incontrato il Ministro Gayssot a Modane. finire già nel 2006 i lavori nel territorio In quell’occasione la Commissione italiano, consentirà di usare prevalente- CONTACTS FRANCO-ITALIENS DA PAOLO BERSANI, MINISTRO DEI E DELLA TRASPORTI NAVIGAZIONE 35 dossier MERCI PER L’ONDA LUNGA DEL SULLE ROTTE DELLE SOLCARE TRASPORTO E DELLA LOGISTICA “Attiva nel settore del trasporto merci sin dal 1947, Alitalia Cargo è la Divisione QUANDO IN CIELO VOLANO ALITALIA CARGO E AIR FRANCE CARGO I PRODOTTI E I SERVIZI connessioni tra Europa ed Estremo Oriente. Inoltre gli accordi con Alitalia Cargo si distingue in tutti i settori Continental Airlines e Canadian/Air merci di Alitalia SpA. La sua struttura del trasporto aereo con servizi che vanno Canada rinforzano la presenza commer- organizzativa si compone di circa 700 dal General e Special Cargo alle più com- ciale di Alitalia Cargo anche sulle rotte risorse a livello mondo organizzate in plesse soluzioni di logistica integrata. La del Nord Atlantico. Business Unit, a loro volta focalizzate su compagnia inoltre offre al mercato inno- Alitalia Cargo è stata eletta miglior vetto- specifici processi e segmenti commerciali: vativi prodotti espresso e servizi “time re per il 1999 dalle Agenzie Merci Aeree General Cargo, Special Cargo, Express, definite”. Mail&Logistics. Italiane. Questo riconoscimento Alitalia Cargo si posiziona attualmente al premia una volta di più la NETWORK 5° posto tra i vettori A.E.A. (giugno 2000) IL con una quota sul mercato europeo pari a L’attuale network copre oltre 100 destina- fidabilità e circa il 6,5%, un trasportato totale di 867 zioni nel mondo, di cui 40 pallettizzate, in l’effi- milioni di TKT (tonnellate/km trasportate), tutti e cinque i continenti. Dall’Italia gli facendo registrare il 2° tasso di crescita Stati Uniti sono serviti con 7 frequenze all tra i vettori europei. A livello mondiale si cargo settimanali, mentre 3 voli la setti- posiziona al 21° posto tra i vettori IATA. mana sono dedicati al Giappone, 2 a professionalità, l’af- Hong Kong, 2 a Shanghai e 2 all’India. FLOTTA L’estrema flessibilità operativa è la chiave cienza di Alitalia Cargo, all’avanguardia L’attuale flotta di Alitalia Cargo è compo- del network Alitalia Cargo e, attraverso una sia nei settori General Cargo che in quelli sta da 2 Boeing 747-200 freighter e da 1 copertura capillare del territorio integrata Special Cargo e Logistica. Boeing 747-400 freighter, che rappresen- tra aeromobili e RFS (Road feeder Services), L’azienda, inoltre, continua a studiare pro- ta l’aeromobile più moderno oggi disponi- essa è in grado di garantire un alto stan- dotti sempre più specializzati e innovativi bile sul mercato, nonché dall’intera flotta dard di servizio a livello world wide. e, in quest’ottica, ha recentemente pre- LA sentato “Alitraco”, servizio nato dalla del gruppo Alitalia, per un totale di 169 PARTNERSHIP aeromobili di cui 8 Boeing 747, 8 MD-11 LE (tra questi 5 Combi), 12 Boeing 767, 94 La rete di servizi di Alitalia Cargo è com- Alitraco è possibile inviare, con un servi- MD-80/82/83, 23 Airbus 321, 6 Airbus pletata da una serie di prestigiose part- zio door to door, buste e piccoli pacchi in 320, 13 ATR-42/72/75, 5 Embraer 145. nership, che la rendono sempre più vicina tutta Italia, con garanzia di consegna alle esigenze dei clienti. Quattro voli all entro un massimo di 6 ore dal momento cargo settimanali, in collaborazione con del pick up presso il mittente”. partnership tra Alitalia e TNT: grazie ad Nippon Cargo Airlines, e due con Korean Ing. Piergaetano Paolillo Air garantiscono un notevole numero di Responsabile Logistica Alitalia Cargo 36 E da più di 40 anni Air France Cargo par- Le due principali zone di esportazione di estesi e moderni hub fret d’Europa, G1XL tecipa attivamente allo sviluppo del com- Air France Cargo Italia sono l’Asia e (Gare 1 Extra Large), comprendente un’area mercio in Italia, importando ed esportan- l’America del Nord (75% del traffico di oltre 98.000 mq, per una capacità do i prodotti migliori alle tariffe migliori. export). Nello specifico, nel corso del annuale di trattamento di 1 milione di ton- Air France rappresenta, al mondo, il 4° 1999, le quote di mercato export di Air nellate di merce. G1XL vuol dire innovazioni vettore nel trasporto merci su scala inter- France Cargo erano, in termini di tonnel- tecnologiche di primissimo livello, declinate nazionale, con una quota di 5.237 milioni laggio, pari all’8% su Tokyo e al 9% su in un: di TKT trasportate nel corso del Hong Kong, del 12% su Los Angeles e del - sistema automatizzato e informatizzato 1999/2000 e una partecipazione al fattu- 9% su Chicago. Il Sudamerica è ugual- di inoltro e smistamento dei carichi pal- rato dell’intero Gruppo pari al 10%. Nel mente un’area importante, con una per- lettizzati: CAP (Chariots Automatiques à solo 1999, la parte di mercato di Air centuale export di tonnellaggio di quasi il Palettes); France Cargo in Italia era, in termini di 19% su San Paolo. Il 90% del traffico tonnellaggio, di 8,4%, di quasi un punto merci di Air France Cargo Italia è inoltrato piccoli colli e loro tracking tramite il superiore all’esercizio precedente, con una via camion a Paris Roissy-Charles-de- codice a barre; crescita incoraggiante nel 2000 (13%) e Gaulle e spedito alle destinazioni finali prospettive di sviluppo persino più consi- con gli aeromobili. - sistema di stoccaggio automatizzato di - sistema di etichette a pulce elettronica, create per localizzare immediatamente la merce trattata sul sito; stenti rispetto alle previsioni di incremen- - sistema di informazione in tempo reale to del mercato italiano del trasporto riservato ai clienti abbonati; merci (3,5-4%). In effetti, dal 1° marzo 2000, grazie all’alleanza operativa con - sistema di sicurezza nell’intera area, rea- Delta Airlines, partner cofondatore del lizzato grazie all’utilizzo di apparecchi a progetto globale SKYTEAM, Air France raggi X e di camere per la sorveglianza a Cargo e Delta Logistics possono contare video. su una porzione di mercato comune di Un secondo strumento fortemente compe- quasi il 12% del mercato export Italia. Le titivo è il nuovo hub Express di SODEXI, attività di Air France Cargo sono princi- posto nella zona fret 4 dell’aeroporto di palmente concentrate nel Nord del nostro Roissy-Charles-de-Gaulle, su una superficie di 14.000 mq, di cui 11.000 dedicati al trat- Paese e si rivolgono alle seguenti tipologie di prodotti: - prodotti manifatturieri (alta moda, calzature, tessile ...): 40%; - macchine e parti di ricambio (industria LE CARTE VINCENTI DI AIR FRANCE CARGO ITALIA: MEZZI TECNICI E LOGISTICI ALTAMENTE INNOVATIVI tamento dei carichi espressi e 3.000 occupati dagli spazi dei clienti presenti nella stazione Express. L’intera struttura dispone di un sistema di smistamento in grado di trattare 6.000 colli l’ora, identificati tramite automobilistica e aeronautica, in partiAir France Cargo Italia si avvale, innanzitut- un’etichetta-codice a barre, nonché di un - prodotti chimici: 15%; to, delle capacità offerte dalla flotta della circuito di sicurezza delle spedizioni basato - prodotti deteriorabili (cioccolato, for- Compagnia, che conta 220 aerei di cui 11 sull’impiego di raggi X. Dal 6 luglio 1999, Boeing 747-Freight, in grado di servire 85 l’hub Express ha ottenuto la certificazione Paesi e 170 destinazioni finali. Inoltre, dal ISO 9002, rilasciata dalla società “Lloyds mese di ottobre 1998, l’aeroporto Roissy- Register Quality Assurance”. colare): 30%; maggi, pesci e verdure): 8%; - prodotti diversi, il cui trasporto è considerato “Big”: 7%. Charles-de-Gaulle può vantare uno dei più 37 CAT I TA L I A : L A R I S P O S TA LOGISTICA TECNOLOGICAMENTE A L L’A VA N G U A R D I A Frédérick Schnitzler, Amministratore Delegato di CAT Italia dal mese di gennaio 2000, così descrive a Contacts Franco-Italiens la società da lui guidata: “La nostra azienda, attiva in Italia dal 1988 con un effettivo iniziale di 10 persone, oggi giunto a 100, è specializzata in prestazioni logistiche, nell’ambito di due settori principali: A) servizi di logistica (distribuzione per rete di trasporto a mezzo corriere e stoccaggio) rivolti a merci generali; B) servizi di logistica per veicoli di nuova costruzione. In relazione al punto A), l’offerta tecnica della nostra divisione, oggi, consiste in 30.000 mq di magazzini nella zona di Milano, con un riconoscimento da parte del mercato di CAT Italia quale primo fornitore nel comparto stoccaggio e distribuzione delle aziende produttrici di moto e relative parti di ricambio. Il portafoglio clienti comprende grandi firme a livello mondiale, come Aprilia, MV Augusta, Kawasaki, Harley Davidson, per il soddisfacimento delle cui esigenze la nostra società punta da sempre sull’arricchimento del suo valore aggiunto, in termini di soluzioni tecniche innovative nel sistema della logistica distributiva. Un esempio per tutti, la scelta, risultata premiante, di consegnare le moto su pallet in ferro chiudibili e nuovamente utilizzabili al posto delle tradizionali casse. In relazione al punto B), le potenzialità proposte da CAT Italia sono, oggi, di 250.000 mq, in 8 centri di distribuzione, dislocati su tutto il territorio nazionale in prossimità dei siti industriali. Nel settore della logistica applicata ai veicoli di nuova fabbricazione, gli elementi di assoluta distinzione della nostra società possono essere così individuati: - gestione di flussi paneuropei grazie al sistema informatico centralizzato e comune a tutte le unità CAT presenti nei diversi Paesi; - estensibilità delle capacità dei nostri parchi e loro organizzazione interna ottimale, nel rispetto delle caratteristiche dei mezzi e dell’ambiente; - orientamento della cultura aziendale verso il cliente, fulcro della nostra attività, con un conseguente accento posto fortemente sulla ricerca della qualità e l’impostazione di processi industrializzati. Tutto ciò nell’obiettivo supremo di proporre alle imprese una rete logistica ad hoc per le loro necessità. Sul fronte delle prospettive di sviluppo, è nostro intento espandere i servizi di distribuzione delle auto di nuova costruzione e dell’usato, incrementando l’offerta, attraverso paralleli investimenti nelle capacità di engineering, aumentando le superfici e aprendo nuovi centri; tutto al fine di accompagnare efficacemente la crescita delle marche automobilistiche. Inoltre CAT Italia sta operando per mettere a punto un proprio sistema di autotrasporto, attraverso i suoi centri, per consegnare i veicoli in tempo utile a concessionari e imprese di autonoleggio. CAT non dimentica poi l’importanza di consolidare partnership con i fornitori, complementari alla società sia dal punto di vista geografico che tecnico. Se dovessi riassumere, dunque, qual è il valore aggiunto dell’azienda, direi che CAT Italia desidera profilarsi quale punto di riferimento nella catena logistica delle imprese industriali e commerciali, grazie a competenze, capacità tecnologiche e umane adatte ai bisogni espressi dai clienti, verso i quali sono convogliati tutti i nostri sforzi in materia di contenimento dei costi di trasporto e proposta di prestazioni tecniche specifiche. Nella strategia di espansione, che ci vede protagonisti, infine, non dimentichiamo le nostre origini, uno dei più grandi gruppi industriali del mondo, Renault. Continuare a far sì che questo cliente di primo rango possa beneficiare dei servizi di CAT rappresenta per noi una priorità assoluta”. I PERCORSI DELLA LOGISTICA A introdurci al concetto di logistica è lavorato, e via discorrendo - che si riassume nel rispetto rigo- Gabriele Matteuzzi, Amministratore roso di tempi, metodi, costi, efficienza, qualità, in un rapporto Delegato di STM, società del settore ope- con l’azienda di produzione di stretta collaborazione, di part- rante nel ramo dei prodotti di largo con- nership destinata a durare nel tempo e tale da condurre allo sumo (con esclusione del freddo), farma- sviluppo concorde di alcuni aspetti essenziali, quali l’informa- ceutici, cosmetici, al quale Contacts tizzazione di tutte le operazioni e la definizione dei margini di Franco-Italiens ha chiesto una definizione evoluzione del business aziendale”. di questo termine, contestualizzata nella Gabriele Matteuzzi realtà operativa odierna. “Per logistica - ha precisato Matteuzzi normalmente si intende razionalizzazione dei flussi, siano essi di merci, documenti, processi produttivi, ecc... La “logistica” di cui stiamo trattando è quella riguardante RENAULT APRE IL FRONTE DELLA NOUVELLE DISTRIBUTION, COME SPIEGA NICOLAS DUPONT, CAPO SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E DISTRIBUZIONE RENAULT ITALIA il movimento dei prodotti. Esistono varie applicazioni i cui processi possono essere gestiti “internamente” dall’azienda, ricor- 1. Come si presenta attualmente il sistema di organizzazione logistica di Renault Italia? Come viene gestito il sistema di ordini e consegne dalle concessionarie al cliente finale? rendo a proprie risorse, “esternamente”, ”Il progetto Nouvelle Distribution è stato lanciato in Italia lo scorso febbraio. Tale proget- grazie alla “terziarizzazione” in toto o in to si propone di riformare il sistema di distribuzione Renault entro il 2001. L’obiettivo è parte di tali processi. Si possono quindi quello di offrire al cliente tutta la varietà della gamma e consegnarla in sole tre settima- terziarizzare “segmenti” di attività, affi- ne. A tal fine l’organizzazione della Nouvelle Distribution si configura come un sistema di dando la responsabilità della gestione a ordine aperto: in tutti i punti della Rete si ha accesso alla produzione. Si dà, pertanto, la società che, grazie al proprio know-how e priorità all’ordine del cliente. I concessionari, infatti, non lanciano più la produzione di un alla specializzazione del proprio personale, certo volume di autovetture da vendere successivamente ai clienti, ma al contrario chie- si sostituiscono a mezzi e uomini dell’a- dono, in base alle domande, la produzione di veicoli specifici desiderati dal cliente. Tutto zienda. ciò implica, pertanto, da un punto di vista industriale il passaggio da un periodo di fab- Si possono terziarizzare settori completi, bricazione di quattro a una sola settimana lavorativa”. quali il magazzino prodotti finiti, il ricevi- 2. Il progetto Nouvelle Distribution è stato considerato in Francia come un’iniziativa dal- mento ordini, l’allestimento ordini, il tra- l’impatto rivoluzionario nel modo stesso di concepire l’automobile. A partire da quale sporto sino alla consegna a domicilio del filosofia dell’azienda è stato possibile giungere a un destinatario finale. Si tratta di un vasto simile obiettivo? Può, in breve, delineare l’iter proget- insieme di attività - un esempio può esse- tuale e le modalità di applicazione dell’operazione? È re fornito dal settore abbigliamento, nel possibile parlare dell’inizio di un processo di standar- quale una società di logistica si incarica dizzazione nella concezione dell’automobile? dell’approvvigionamento della materia ”La maggior parte dei nostri concorrenti, Opel, Ford, prima, dello smistamento del tessuto ai Volkswagen, preparano progetti analoghi alla Nouvelle lavoranti esterni, della raccolta del semi- Distribution, volti a ridurre i tempi di produzione e 39 dossier MERCI PER L’ONDA LUNGA DEL SULLE ROTTE DELLE SOLCARE TRASPORTO E DELLA LOGISTICA consegna; tuttavia, noi siamo in lieve te le difficoltà logistiche? anticipo. La Nouvelle Distribution può, ”La Nouvelle Distribution è un quindi, essere considerata un’ulteriore progetto trasversale: il nostro innovazione di Renault al servizio della apparato industriale (assemblaggio, mec- libertà del cliente. Da sempre orientata canica, fornitori), nella sua totalità, è alla soddisfazione della clientela, Renault chiamato a lavorare con tempi più stretti ha ritenuto necessario rivedere il proprio rispetto a quanto fatto sino a oggi, assi- sistema distributivo, al fine di esaudire, curando, però, il massimo livello di affida- con maggior efficienza, tutte le richieste bilità. Lo spirito di team e la collaborazio- espresse o ancora sopite di detta cliente- ne fanno quindi da trait d’union all’inter- la. Più che di un processo di standardizza- no del nuovo sistema, per il raggiungi- zione nella concezione dell’automobile, è mento dell’obiettivo finale: massima pro- opportuno parlare di auto “su misura”. duttività in tempi rapidi. L’ottimizzazione L’idea base della Nouvelle Distribution è, delle risorse e nuovi sistemi informatici infatti, quella per cui è il cliente a sce- sono gli strumenti di supporto per tutela- gliere e ordinare la sua auto. Il progetto si re gli interessi del cliente”. è sviluppato in varie fasi: 4. In quale misura il nuovo processo di delle vetture. Il concessionario, inoltre, grazie alla progressiva eliminazione degli stock, potrà orientare la sua attività verso il soddisfacimento dei bisogni della propria clientela, proponendo tutta la gamma in vendita e generando, così, anche un miglioramento dello stesso mix di vendita”. CARGO CITY E MALPENSA LOGISTICA EUROPA: LA STORIA DEGLI - 1997: fase di studio; realizzazione delle auto studiato da AEROPORTI MILANESI - 1998: esperienze pilota che hanno per- Renault risulterà vantaggioso? VOLTA PAGINA messo di studiare e realizzare un obiet- ”Ristrutturando totalmente il sistema tivo intermedio; auto, la Nouvelle Distribution ha posto È Marco Gaiazzi, Responsabile Cargo al centro il cliente e il suo ordine. In tal Aeroporti SEA, a guidarci nel mondo medio, studio e realizzazione dell’obiet- modo, non esisteranno più i cosiddetti Cargo City, un progetto grandioso quanto tivo finale; “stock”, ossia un certo quantitativo di a intenti e dimensioni, che vedrà l’area veicoli mediamente rappresentativo aeroportuale milanese e, più in generale, delle aspettative della clientela, ma solo lombarda, alla ribalta della scena traspor- lo “stock show-room”, i veicoli di tistica e logistica europea. gamma esposti in concessionaria e lo 1. Può illustrare, Arch. Gaiazzi, ai nostri - 1999: realizzazione dell’obiettivo inter- - 2000: studio e realizzazione dell’obiettivo finale (fase ancora in corso); - 2001: seconda realizzazione dell’obiettivo finale. La fase intermedia ha avuto inizio nel ‘99 “stock tattico”, veicoli di gamma adatti lettori la genesi del progetto Cargo City nei Paesi Bassi, successivamente è termi- ai clienti che necessitano di una conse- e quali sono le sue principali caratteri- nata a giugno del 2000 in Portogallo”. gna in tempi brevissimi; conseguente- stiche attuative? 3. In quale modo saranno impostate le mente alla riduzione degli stock, per- ”Cargo City nasce nel 1995, in prima relazioni con i fornitori degli equipag- tanto, si verificheranno importanti istanza dall’analisi delle realtà aeropor- giamenti e attraverso quali meccanismi risparmi economici sia nell’ambito della tuali più significative in Europa e nel e strutture saranno affrontate e supera- produzione che in quello delle consegne mondo, nel settore del trasporto merci, in 40 seconda istanza dall’osservazione che in un aeroporto di tipo intercontinentale, quale forte vocazione esportatrice e di distribu- Malpensa, non è più sufficiente avere una capacità infrastrutturale dedicata esclusiva- zione, europeo poiché i vettori interconti- mente al trasferimento dei carichi, ma occorre disporre di una capacità infrastrutturale nentali di trasporto merci guardano a che consenta altresì la manipolazione della merce aerea e il suo interscambio con altre Malpensa come a un aeroporto alternati- modalità di trasporto, come la gomma o il ferro. Cargo City, per altro, trova una delle vo rispetto a Francoforte, Parigi, Londra. ragioni di esistere nella constatazione che l’area milanese ormai da moltissimi anni Se quindi è vero che il traffico aereo delle necessitava della realizzazione di un centro intermodale, di un sistema di interporti, che merci sta crescendo con una media le permettesse di interfacciarsi con i traffici su strada, rotaia, nonché di collegarsi con i annuale del 10-12%, ciò che a noi preme principali porti. Tutto ciò esattamente come accade a Francoforte, aeroporto simbolo maggiormente è lo sviluppo della compo- sotto questo profilo. Pertanto, si è cominciato a disegnare un piano regolatore di queste nente logistica che riteniamo possa avere possibilità e, nel 1997, la SEA ha deciso di riservare al traffico merci un’area importante in Italia grandi potenzialità di espansione”. del sistema aeroportuale, estesa su 1.000.000 di mq. Attualmente, ci troviamo in una 2. Lo slogan di MLE è: “Diamo una mano fase attuativa, più semplice per quanto riguarda il trasporto aereo in senso proprio - al Vostro successo”. Chi diventerà il operiamo nel settore da oltre 50 anni -, più complessa nell’intento di attrarre gli opera- cliente del sistema logistico di tori logistici nelle strutture Cargo City. Si tratta di un obiettivo ambizioso che vogliamo Malpensa? raggiungere secondo due modalità d’azione: ”Per noi il cliente finale rimane il tessuto - attraverso la nostra consociata, Malpensa Logistica Europa (MLE), partecipata SEA al produttivo del Nord Italia, nel senso che 100%, serbatoio nel quale far confluire partner con cui sviluppare singoli aspetti del intendiamo dare, attraverso questa infra- progetto; struttura e le attività connesse, una rispo- - offrendo la possibilità a professionisti della logistica qualificati, di livello internaziona- sta puntuale e precisa a una carenza sto- le, di operare in aeroporto. Questo vuol dire affrontare apertamente il mercato, non rica dell’Italia settentrionale, una carenza ragionare con una logica di monopolio, ma saper selezionare le migliori società logisti- di servizi a supporto dell’industria locale. che in Europa, che possano risultare compatibili con le caratteristiche operative di È evidente, poi, che in prima battuta MLE Malpensa. avrà altri clienti funzionali a tutto ciò, Inutile dire che la fattibilità e competitività del progetto passano per le vie dell’informa- che sono i corrieri, gli spedizionieri, le tica. Vi è, infatti, un software di sedime, Cargo Community System, un sistema informa- compagnie aeree, in altre parole i profes- tivo d’area, che consente di dialogare fra loro a tutti i diversi operatori, spedizionieri, sionisti del trasporto e della logistica”. corrieri, compagnie di trasporto aereo, dogana, divisione fitosanitaria e fitopatologica, società di handling, società di gestione aeroportuale, banche, guardia di finanza, ecc... A tale sistema si affianca poi un software di rete, per concretizzare, con Malpensa Logistica Europa, un autentico network di connessione dell’aeroporto, di livello nazionale ed europeo. Nazionale in quanto l’Italia è notoriamente un Paese a 41 MERCI PER SOLCARE L’ONDA LUNGA DEL SULLE ROTTE DELLE TRASPORTO E DELLA LOGISTICA