Mister 1-7 gen 05new.QXD

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Mister 1-7 gen 05new.QXD
MISTERBIANCO - SUPERSTRADA CATANIA-PATERNÒ
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Mensile di informazione, Cultura e Attualità a cura dell’Amministrazione Comunale
Anno VIII N. 10 Gennaio 2005 - Distribuzione gratuita
MISTERBIANCO - C.DA CUBA (USCITA TANG. S. GIORGIO)
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NELLA ZONA
COMMERCIALE
SUCCESSO
IL CONCERTO
SINFONICO
DI CAPODANNO
SPECIALE
CON I GRUPPI,
IL PROGRAMMA,
GLI EVENTI
Presentato un questionario
per aziende e lavoratori.
Manifestazioni di danza,
teatro, sport e solidarietà.
La storia delle associazioni
raccontata dai protagonisti.
Tutti gli appuntamenti
per lo sviluppo del programma.
PAGINA 3
PAGINA 4
PAGINE 5-16
PAGINE 17-18
DEMOLISCI
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Almanacco
Lettere al direttore
2
“A festa ranni”: una precisazione...
Non sarei tornato sull’argomento se le due lettere comparse
sul numero scorso del giornale non avessero pesantemente
avanzato il sospetto di un mio inaudito attacco personale
all’autore, cosa ovviamente lontana dal vero e dalle mie intenzioni. Penso dobbiamo tutti essere grati a Pippo Rapisarda per
aver scritto quel libro (...).
Il mio voleva essere un invito a discutere, con calma, lontano da tali fumi emotivi. La figura di Pippo Rapisarda non è in
questione (...).
È uomo di cultura che ha educato ed educa generazioni di
giovani misterbianchesi e rappresenta una risorsa di cui la
nostra comunità non sa avvalersi appieno. È inadatto al male. E
non vi è persona che conosca che non apprezzi la sua amicizia
e la sua conversazione. È fargli torto non condividere le opinioni che ha racchiuso nel suo libro? (...) Semmai è da valutare il
significato ed il ruolo che quella manifestazione riveste nella
vita del nostro Comune. Pippo Rapisarda vi vede il momento
identitario principale e vi attribuisce il massimo potere aggregante per la comunità; da questo fa derivare tutta una serie di
considerazioni che mi pare deformino il ruolo della cultura, la
storia del nostro comune e l’immagine stessa di ciò che è oggi
Misterbianco.
A me sembra che altri accadimenti costituiscano motivi per
lo meno non secondari dell’identità e del “carattere” della
nostra comunità; per esempio le grandi lotte dei contadini per
la terra, che nel dopoguerra hanno segnato il risveglio di larghe
masse di diseredati, la adesione ai temi delle libertà civili del
divorzio e dell’aborto, per quanto riguarda il passato; la ribellione contro la malavita ed il malaffare politico, la nascita ed il
radicamento di un forte movimento di volontariato civile, per
avvicinarci al presente. Tutto questo non è stato e non è senza
conseguenza nel processo di formazione di una identità condivisa, al di là dell’influsso che la tradizione inevitabilmente esercita.
Perché la Festa ha nella visione di Pippo Rapisarda un ruolo
così centrale? A sapere ascoltare l’ansia che proviene dal libro,
la risposta non è difficile: egli in cuor suo teme di svegliarsi un
mattino e di non trovare più la sua, la nostra Misterbianco; il
paese in cui sono ancora evidenti i segni del lavoro di suo di
suo padre e udibili gli echi della sua infanzia; il paese dalle
strade anguste ma familiari, dei tanti amici con cui affettuosamente chiamarsi “cugino“; teme che la sua Misterbianco, battuta dai venti impetuosi della modernità, dei rivolgimenti sociali, della globalizzazione culturale e non, scivoli verso un avvenire senza storia e senza anima; che degeneri in una scolorita
periferia urbana, inghiottita dalla famelica metropoli che le sta
alle porte.
Io capisco questo timore. Ma è nella risposta che vedo il
grave limite del suo ragionamento. Egli vorrebbe infatti chiudere a riccio il paese, ergere potenti barricate a sua protezione.
Legare il divenire della comunità al ceppo forte e inamovibile
delle sue tradizioni. Piegare la cultura a mera riproposizione del
passato. Da qui l’immagine rripudduta del paese che ho colto
nel suo lavoro. Pippo Rapisarda sembra dimenticare che nella
storia nessuna grande muraglia ha mai funzionato; sembra non
accorgersi che quella Misterbianco che lui sogna già oggi è
mutata e fare appello al passato, alle tradizioni non basta a salvarne l’identità e la specificità.
Che fare, allora? A mio avviso occorre guardare in faccia, con
coraggio, la realtà; prendere atto che il nostro Comune è al
centro di un vorticoso processo di trasformazione che nessuno
è in grado di fermare e che è destinato a modificare, di giorno
in giorno, nel profondo, non solo l’aspetto urbano ma anche le
caratteristiche e le abitudini della popolazione. Questo processo
però, se da un lato contiene i rischi che Pippo Rapisarda paventa, dall’altro introduce opportunità positive di sviluppo, di avanzamento sociale, di crescita civile per tutta la collettività.
La politica gioca su questo terreno la sua partita più importante ed impegnativa. Sta alla politica infatti incanalare il divenire del paese verso l’una piuttosto che l‘altra direzione; accrescere con il buon governo, con gesti e idealità nuove, il gusto
dei cittadini di stare insieme; ravvivare il senso della identità e
specificità della comunità. Ma sta alla coscienza civile del
paese, alla cultura che è in grado di esprimere, il compito non
meno importante di permeare l’agire politico ed affiancarlo in
una sfida che si preannuncia decisiva.
Se Misterbianco riuscirà a non perdere questa sfida, la Festa
manterrà viva la sua necessità ed il suo ruolo, avrà ancora un
significato “dividersi” fra vigneti e pastori, panzeroti e maestri.
Altrimenti tutto si ridurrà a frastuono e bummi, senza senso.
Pippo Di Guardo
... e un’altra critica
non la pensano come lui: «non-persone»,
«saccenti», «falsi moralisti», «…si vergognano delle loro origini», «ripudduti» sono le
“cortesi” parole con cui il “Nostro” apostrofa
chi «… giudica inutile spreco i fuochi d’artificio» e «considera superate le esibizioni delle
marette»; egli conclude l’invettiva con la beffarda espressione: «absit iniuria verbis». A
mio parere questi sono atteggiamenti intolleranti e fanatici, al di là delle pie intenzioni,
qua e là, manifestate dallo stesso autore. Il
ritrovarsi la penna in mano non autorizza
nessuno ad insolentire a piacimento.
Allo stesso modo, demagogico e populista
sembra, anche il concetto di “cultura” su cui
Pippo Rapisarda si dilunga per pagine e pagine. Scrive a (pag. 100): «Non è certamente
conseguendo un diploma o una o più lauree
che si diventa colti; non occorre leggere una
moltitudine di libri o divorare intere enciclopedie e avere conoscenze ampie su tutto lo
scibile umano che si acquista cultura… la cultura è vita vissuta; è capacità di vivere nel
tempo, di comprendere la realtà dove si
nasce e si vive (sic!) di conoscere il suo contesto storico, di aver conoscenza delle proprie
radici…». A mio parere un uomo colto solo
sull’ambiente in cui è nato e vive, è una contraddizione in termini, perché la sua cultura
sarebbe così ristretta da potersi considerare
un nulla e nient’altro. Il processo che porta al
sapere può avvenire solo faticando “sulle
sudate carte”, siano esse enciclopedie, libri,
ricerche, o apprendimento di cognizioni e di
nozioni che troveranno la sintesi nell’intelligenza dell’uomo. Insomma, anche per comprendere il contesto storico ed aver coscienza
delle proprie radici, c’è bisogno sempre più di
libri aggiornati, specialistici, smaliziati, ché
solo loro consentono (ed hanno consentito) i
grandi salti quantitativi e qualitativi che, pur
tra mille difficoltà e contraddizioni, si sono
realizzati finora e che hanno portato alla
Per i gusti e gl’interessi che ho, “A festa
ranni”, il libro di Pippo Rapisarda, m’attrae
poco, benché all’autore vada, comunque,
riconosciuto il merito d’avere scritto sul suo
(nostro) paese, con spontaneità ed impegno.
Sarebbe stato più logico, forse, non intervenire in un dibattito che, alla luce degli interventi di Turi Di Guardo e di Turi Torre è, già,
diventato abbastanza pesante e, quindi, controproducente. Lo faccio, invece, perché
ritengo che il libro di Pippo Rapisarda possa
costituire involontario veicolo di messaggi
fuorvianti e, soprattutto, perché ritengo
ch’esso dia, dei Misterbianchesi, un’immagine
troppo datata, incompleta e parziale.
Non sono pochi i motivi per cui esso non
m’affascina. Proverò ad indicarne alcuni.
Prima, però, ammetto tranquillamente, che
alcuni brani di ”A festa ranni” mi hanno emotivamente coinvolto ed emozionato, ma esso
rimane per me un libro di scarso fascino, se
guardo con animo sereno a ciò che v’è scritto
ed anche al come.
In un libro in cui l’autore ha la pretesa di
“dialogare” con S. Antonio, in cui, un rigo sì
ed un rigo no, si “parla” di religione, appaiono come una pura provocazione o una ragazzata, frasi come: «sparare cchiù bummi… è il
modo migliore per onorare S. Antonio» (pag.
36); oppure (pag.76): «Nuatri semu sempri
ppi bummi contr’e parrini.» Per non parlare,
poi, dei «sacri Penati», «i Lari domestici» etc.
Se qui di religiosità si vuole parlare, essa è di
tipo animistico-pagana, non certo cristiana.
Parafrasando un modo di dire più volte ripetuto nel libro, si potrebbe dire: «Il religioso
c’è, ma la religiosità dov’è?»
Così come è da restituire al mittente quell’accozzaglia d’improperi (l’intera pag. 93)
che Pippo Rapisarda indirizza a coloro che
Carenza di aule
Sono state dette e
soprattutto scritte (a sproposito... o in proposito)
tante cose sul caso della
mancanza di aule all’Istituto
Pitagora di Misterbianco,
ma “ci consenta” di precisarne alcune in merito al
servizio, senza firma, del
numero precedente (sempre in proposito: perché la
stragrande maggioranza dei
servizi del giornale non
Misterbianco in Comune
viene firmata?).
1) Sulla difficile convivenza tra gli Ist. Comp. L. Da
Vinci e Pitagora possiamo
solo “calare un velo pietoso”
sull’atteggiamento
“educativa” degli operatori
scolastici: Dirigenti e Insegnanti (trattati come usurpatori - nel proprio paese sic!); i ragazzi nella loro
spontaneità sano stati più
tolleranti e solidali degli
adulti.
2) Sulla zonizzazione
rammentiamo a chi di dove-
moderna civiltà.
Nessuno vuole magnificare l’intellettuale
arroccato nel suo castello di conoscenze
(ammesso ch’esista), ma è indubbio che il
concetto di cultura così come ne parla Pippo
Rapisarda è troppo angusto e circoscritto. Mi
permetto, a questo punto, di trascrivere
quanto riporta l’enciclopedia di “Repubblica”
alla voce “Cultura”: «Patrimonio specifico di
conoscenze e nozioni organicamente legate
fra loro che un individuo possiede, e che contribuiscono in modo sostanziale alla formazione della sua personalità»”. Che strano. Penso
a mio padre che s’è ammazzato di lavoro e
s’è fatto un mazzo così, proprio per farmi
studiare quei libri e quelle enciclopedie che,
secondo Pippo Rapisarda, non danno cultura.
Che iattura!
Ma è nel suo insieme che “A festa ranni”
non mi convince. È quel suo guardare all’indietro, quell’esaltare oltre ogni limite la tradizione, l’attribuirle virtù salvifiche e portentose; il suo essere non un Giano bifronte, ma
un Giano monofronte retroverso, rivolto cioè
esclusivamente al passato. Quasi mentre
esalta il passato, Pippo Rapisarda ironizza sul
presente, sulla globalizzazione, sui valori di
oggi, sulla massificazione, sulle deviazioni dei
giovani d’oggi. Per me, “tradizione” è una
parola dal significato in sé neutro: esistono
tradizioni ottime e tradizioni dannose, per cui
non la si può adoperare,come fa Pippo Rapisarda, in senso esclusivamente positivo. La
tradizione non è (e non può essere) una specie di passe-par-tout che giustifichi o esalti
qualunque opinione o atto. Talvolta, dietro il
paravento della tradizione possono nascondersi pregiudizi, irreligiosità, intolleranza,
presupponenza, faciloneria. I Misterbianchesi
nel corso della loro storia sono riusciti (e
riescono ancora oggi) a tenersi lontani da
questi rischi e pericoli (...).
Prof. Pietro Torrisi
re la legge sull’autonomia
scolastica e sulla libera scelta di iscrizione dei propri
figli ad un istituto scolastico
essendo stati soppressi i
distretti scolastici come
recita l’art. 10 D.L.
16/04/1994 n.297.
3) Sulla crescita o meno
della popolazione scolastica
di Misterbianco: la riforma
Moratti prevede l’utilizzo di
laboratori (d’informatica, di
lingue e di artistica) nelle
are curricolari e non certo
in quelle facoltative, quindi,
il numero dei locali presente
sul territorio non rappresenta più una mera corrispondenza con il numero degli
iscritti.
4) Infine, ma non ultimo,
vorremmo rammentare che
è umanamente e didatticamente scorretto formare
delle classi con 30 e passa
alunni, senza contare poi la
presenza dei portatori di
disabilità “per poterceli fare
entrare tutti!!” (...).
I genitori dell’I.C. Pitagora di
Misterbianco
... arriva la cicogna
DICEMBRE 2004
Un enuto
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felic ai nuov chesi
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Puglisi Ginevra
Contarino Lucio
Cacciola Federica
Storniolo Chiara Carmela
Mirabella Eleonora
Bucolo Alessia Rosa
Arena Ruben
Pistorio Noemi
Ferrari Francesco
Damino Michele
Giuffrida Salvatore
Dístefano Giuseppe Alfio
Cantarella Francesca
Signati Agatino
Paci Schayla Lucia
Vecchio Antonio
01/12/2004
02/12/2004
03/12/2004
03/12/2004
04/12/2004
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05/12/2004
06/12/2004
06/12/2004
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08/12/2004
09/12/2004
09/12/2004
12/12/2004
12/12/2004
Bertella Denny Mirko
Barone Deborah
Puglisì Alessandro Lucio
Licciardello Martina Anna Lucia
Cacisi Vincenzo
Cantarella Giovanni
ISOLA DESIREE
Carrozza Antony
Sciuto Francesco Pio
Zuccaro Giacomo
AREZZI SALVATORE
Valenti Enrica
Ensabella Carmelo
Guarnaccia Marianna
Bonaccorso Ilenia
MONACO CLAUDIO CARMELO
Leone Giorgia Anna Maria
12/12/2004
13/12/2004
13/12/2004
14/12/2004
14/12/2004
14/12/2004
18/12/2004
18/12/2004
19/12/2004
19/12/2004
20/12/2004
21/12/2004
21/12/2004
23/12/2004
27/12/2004
30/12/2004
31/12/2004
In collaborazione con lo Stato civile comunale - Servizio nascite
COMUNE DI MISTERBIANCO
Poliambulatorio
ASL 3
numeri di pubblica utilità
Distretto di Misterbianco
Numero verde:
GUARDIA MEDICA
095/303508 - 095/2545650 - 095/2545651
UFFICI IGIENE PUBBLICA
Uff. sanit. Dott. Giuseppe Condorelli:
095/2545658
• Ufficio vaccinazioni: 095/2545652
• Uffici amministrativi
Sig. Corsaro: 095/2545655
Sig.ra Alagona: 095/2545653
• Servizio di logopedia, martedì 8,30/12,30:
095/2545657
• Servizio di psichiatria infantile, venerdì
8,30/12,30: 095/2545657
POLIAMBULATORIO
• Dirigente dott. Filippo Speranza: 095/2545684
• Consultorio - Dirigente, dott.ssa Silvana
Sardo: 095/2545672
• Assistente sociale Dott.ssa Eugenia Polizzi:
095/2545674
• Psicologa: 095/2545671
• Servizio ospedalità: 095/2545673
• Medicina legale: 095/2545684
800 27 38 68
Sportello Unico:
095 464660
Direttore Antonina Caruso
095 464662
Direttore responsabile Rosario Nastasi
Centralino:
095 7556 111
Ufficio Urban 2:
Centralino:
095 7556 200
Ufficio Informagiovani
Gabinetto del Sindaco:
095 7556 202
e sportello Università:
Segreteria del Sindaco:
095 7556 203
Biblioteca “C. Marchesi”:
095 7558 711
Ufficio del Difensore Civico:
095 7556 206
Biblioteca “G. Bufalino”:
095 484379
Ufficio stampa:
095 7556 207
(apertura estiva: Lun - Mer - Ven, ore 9-12;
Ufficio legale:
095 7556 237
apertura invernale: Mar - Gio, ore 15-18,30)
Ufficio tributi:
095 7556 234
Cimitero:
095 301264
Ufficio tecnico comunale:
095 7556 216
Ecologia:
095 7574 125
Ufficio tecnico settore Urbanistica:
095 7558 600
Stato civile:
095 7558 620
Ufficio personale – Ragioneria:
095 7556 226
Anagrafe:
095 7558 623
Comando Polizia Municipale:
095 7558 427
Altri numeri:
Acquedotto:
095 7574 123
Misericordia servizio ambulanze:
Politiche Comunitarie
e Sviluppo locale:
Carabinieri:
095 462250
Tenenza Carabinieri:
GENNAIO 2005
Coordinamento editoriale Natale Bruno
tel. 095 464661
Hanno collaborato
Francesca Aglieri Rinella, Massimo Ferrari,
Giovanni Giannone, Marco La Malfa, Umberto
Morgano, Daniela Triolo.
Autorizzazione del Tribunale di Catania
del 26 novembre 1998, n° 15
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LITOCON S.r.l
Zona industriale Catania Tel. 095 291862
095 304328
112
095 301120
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Amministrazione
Misterbianco in Comune
3
■ Presentato un questionario da somministrare nella zona commerciale
Legalità e sicurezza
fattori di sviluppo
All’iniziativa hanno collaborato l’Università,
Confesercenti, Confcommercio e i sindacati
S
viluppare la legalità nella zona commerciale attraverso un questionario per aziende e lavoratori. È
questa l’ultima iniziativa che l’amministrazione
comunale ha presentato il 28 gennaio, nell’ambito della
serie di interventi previsti nella zona commerciale. «Il
nostro scopo – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Mario Scuderi – è di fotografare, attraverso una
ricerca a campione su un totale di 500 lavoratori, la
reale situazione in cui operano le aziende della zona
commerciale di Misterbianco e il grado di sicurezza nel
quale svolgono le loro mansioni i lavoratori».
Il questionario è stato messo a punto messo punto
dal Dipartimento di Statistica della facoltà di Scienze
politiche dell’Università di Catania. Il rilevamento servirà anche per orientare le scelte dell’amministrazione
comunale nella definizione degli orari di apertura e
chiusura di tutti gli esercizi commerciali. Ma lo studio
mira a rilevare, e dunque a tutelare, la legalità e il
rispetto delle norme di garanzia per tutti i lavoratori e
le imprese.
«È un’iniziativa importante – ha spiegato il sindaco
Ninella Caruso – alla quale l’amministrazione ha lavorato da parecchi mesi di concerto con le organizzazioni
sindacali e imprenditoriali, per arrivare a un risultato
condiviso che permetterà di sentire la voce dei lavoratori e le esigenze delle aziende. La finalità ultima che ci
proponiamo è di dare alla nostra zona commerciale un
assetto equilibrato, rispettoso delle norme, creando condizioni favorevoli a un futuro sviluppo armonico».
Alla presentazione dell’iniziativa hanno preso parte
per l’amministrazione comunale il sindaco Caruso, l’assessore Scuderi; il preside della facoltà di Scienze Politiche Giuseppe Vecchio; i segretari generali delle tre organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, Francesco Battiato,
Totò Leotta e Angelo Mattone; Margherita Scuderi della
Confesercenti; Giovanni Arena della Confcommercio; i
segretari delle federazioni di categoria Filcams Cgil
Luisa Albanella, Fisascat Cisl Toni Fiorenza, Uiltucs Uil
Michele Fiscella.
A illustrare i dettagli del questionario è stata la professoressa Venera Tomaselli, docente di tecniche statistiche alla facoltà di Scienze politiche, che lo ha anche elaborato. Sono previsti interventi delle sociologhe Rita
Palidda e Daniela Timpanaro e di diversi imprenditori
della zona commerciale.
Il questionario sarà distribuito, dal 15 febbraio al 15
marzo, alle imprese e ai lavoratori dai rappresentati sindacali di categoria e potrà essere compilato presso
l’Urp, ufficio relazione con il pubblico, in via Sant’Antonio Abate.
Il questionario riservato alle aziende comprende le
sezioni relative all’orario dei dipendenti, a quello di
apertura dell’azienda, alle infrastrutture e allo sviluppo
aziendale. Il questionario indirizzato ai lavoratori comprende sezioni dedicate al rapporto di lavoro, all’orario
di lavoro, al “tempo di vita e tempo di lavoro”, alla
retribuzione, diritti sociali e sindacali e alla sicurezza,
una sulle infrastrutture.
«Solidarietà ai lavoratori della Cos.Med. di Misterbianco»
olidarietà ai lavoratori della CosMed di Misterbianco
che sono in agitazione per reclamare migliori condizioni di lavoro. L’ha portata il consiglio comunale approvando all’unanimità un ordine del giorno presentato da
Massimo La Piana (Ds) nella seduta del 18 gennaio scorso.
La CosMed da diversi anni opera in via Cardillo, all’interno della zona commerciale di Misterbianco. L’azienda è
un’importante realtà imprenditoriale appartenente al gruppo Cos, leader in Italia nel settore dei call center con oltre
12.000 addetti e un fatturato 2004 che si aggira intorno ai
200 milioni di euro. Tra le varie sedi italiane, quella di
Misterbianco impiega circa 800 addetti, molti dei quali con
contratti atipici (“a progetto”, interinali, a tempo determinato, part-time). Essa risulta come il call center più produttivo di tutto l’intero gruppo.
«Ma a questa riconosciuta capacità produttiva – riporta
l’ordine del giorno - non è corrisposto negli anni un adeguato riconoscimento dei diritti essenziali dei lavoratori
quali il diritto a un giusto compenso (pare, infatti, che l’ultimo contratto applicato sia persino peggiorativo del precedente), il diritto alla pausa retribuita, il diritto ad un’effettiva rappresentanza sindacale, il diritto di sciopero».
Per questo, dalla scorsa primavera i lavoratori della
Cos.Med, sono impegnati insieme con i sindacati, in una
vertenza mirata ad aprire un confronto con i vertici aziendali sulle condizioni generale degli operatori del call center
di Misterbianco.
«Nonostante i numerosi inviti al dialogo – continua il
documento - l’azienda ha sempre dimostrato indisponibilità
al confronto, disertando anche l’ultima riunione prevista per
il 3 gennaio all’Ufficio provinciale del Lavoro, richiesta con
urgenza dalle organizzazioni sindacali».
Quest’ultimo caso ha portato i lavoratori a proclamare lo
stato di agitazione culminato il 14 gennaio in uno sciopero
con una partecipazione di oltre il 95 per cento degli impiegati.
«Fatto estremamente significativo – si legge ancora nell’ordine del giorno - se si pensa che si è trattato del primo
sciopero in Sicilia proclamato da lavoratori precari per i
quali è sempre forte il rischio di un mancato rinnovo del
contratto. Fatto che testimonia il coraggio ma anche lo
stato di particolare tensione vissuto dagli operatori del call
center».
Il consiglio comunale ha invitato i vertici aziendali a rendersi disponibili a un confronto con le organizzazioni sindacali, con i rappresentanti dei lavoratori e con i rappresen-
S
Inaugurata Piazza Chiarenza
Sopra: L’edificio della Sicos in via Cardillo, dove ha
sede il call-center della Cos.Med
In alto: due vedute della zona commerciale di
Misterbianco
tanti delle istituzioni locali; ha impegnato l’amministrazione
comunale a farsi carico della questione, per svolgere un
ruolo di mediazione tra le parti e le forze politiche presenti
in Consiglio Comunale a convocare un’apposita seduta per
discutere della condizione dei lavoratori nella zona commerciale.
«L’amministrazione comunale – ha detto il sindaco Ninella Caruso – ha dimostrato in questi anni di essere sensibile
alle ragioni dei lavoratori della zona commerciale e, nella
vicenda farà la sua parte, per quanto di sua competenza,
convocando anche le organizzazioni sindacali provinciali.
In questo senso – continua il primo cittadino - va anche
la nostra recente iniziativa che partirà a metà febbraio, in
collaborazione con l’Università di Catania e le facoltà di
Economia e di Scienze politiche. Si tratta di un’indagine tra
aziende e lavoratori della zona per determinare le condizioni di sicurezza e di legalità in cui vengono svolte le attività
commerciali di Misterbianco.
«L’amministrazione – conclude il sindaco Caruso – ha
intenzione di svolgere un ruolo fondamentale per contribuir
a trovare il giusto equilibrio tra i diritti dei lavoratori e le
esigenze di sviluppo delle aziende, nel rispetto della
legge».
GENNAIO 2005
L’amministrazione
comunale ha intitolato a
Maurizio Chiarenza, un
giovane misterbianchese
che oltre dieci anni fa
perse la vita per salvare i
propri compagni travolti
da una mareggiata, una
piazza del quartiere di Belsito. La piazza di duemila
metri quadri sorge all’angolo tra le vie delle Rose e
Stella Alpina. È stata realizzata su un terreno di
proprietà comunale, con
l’impegno di fondi di bilancio per 150mila euro, già
previsti nel piano triennale
delle opere pubbliche.
La piazza attrezzata con
verde, panchine e illuminazione servirà anche da
parcheggio per i residenti
del quartiere; ospiterà
manifestazioni rionali
essendo la seconda piazza, dopo quella già destinata a ospitare il mercato
rionale, che sorge a Belsito.
Il sindaco Ninella Caruso
ha consegnato alla madre del giovane eroe una targa ricordo; per la famiglia è
intervenuto Salvatore D’Agata, ex vice sindaco, che è stato il promotore dell’iniziativa, che ha ricordato la figura di Chiarenza. A benedire la nuova opera è
stato il parroco del quartiere, padre Calogero De Geronimo. La nuova piazza di
Belsito non sarà l’unica opera pubblica a vedere la luce con il nuovo anno, in
quanto è in corso di realizzazione l’arredo urbano di via Portella delle ginestre
dove nell’ampio svincolo sorgerà una artistica fontana con una scultura.
Eventi
4
Misterbianco in Comune
Foto Palmeri
■ Natale 2004: tanti spettacoli per tutti i gusti al Palatenda
Applausi al concerto
di Capodanno 2005
Il cartellone delle manifestazioni di fine
anno ha proposto musica, teatro e sport
di MARCO LA MALFA
Foto Palmeri
H
culturale “D.O.C.”, “La Fortuna con la Effe
Maiuscola” curata dalla compagnia “Le
M.A.T.”, “I Don (Re di Denari)” allestita dall’associazione Teatro Musica “Michele Abruzzo” e “Carnalivari in Sacrestia” a cura del gruppo d’arte “Sicilia Teatro”. Gli spettacoli si sono
conclusi giorno 6 con la divertente performance
dei due comici palermitani Toti e Totino.
L’amministrazione comunale, per un periodo
di festa e letizia come quello natalizio, ha pensato anche alla solidarietà per i cittadini indigenti, coinvolgendo gli operatori della zona
commerciale nel progetto “Un gesto di solidarietà - Natale 2004”. Aderendo all’iniziativa, le
aziende della zona regaleranno prodotti da loro
commercializzati che andranno alle famiglie
bisognose, indicate dalle parrocchie misterbianchesi. Il 2 gennaio, poi, si è tenuto il pranzo di
solidarietà, inserito nei servizi alla persona del
programma Urban II, che ha coinvolto un centinaio di persone tra le meno abbienti del paese.
«Abbiamo pensato a tutte le componenti
della comunità misterbianchese – ha spiegato
l’assessore allo Spettacolo Nicola Abbadessa –
con tante occasioni che contribuiranno a creare
atmosfere vivaci, festose e di grande coinvolgimento, per il divertimento del pubblico di ogni
età. Siamo soddisfatti per aver allestito un car-
Come ogni anno, i Servizi sociali comunali sono stati impegnati nelle attività di animazione per gli anziani. Tante le iniziative intraprese tra la fine dell’anno e l’inizio del nuovo,
per cementare vecchie amicizie e per favorirne delle nuove.
Tre gite a Caltagirone hanno permesso di visitare i caratteristici presepi di terracotta: una è stata realizzata attraverso
il programma Urban le altre due direttamente dai Servizi
sociali. Gli anziani hanno trascorso giornate di svago, tra
balli e animazione, alla presenza del sindaco Ninella Caruso
e dell’assessore Antonino Santonocito. Nei centri di aggregazione sparsi sul territorio, si sono tenuti tornei di carte, e
attività ricreative collegate con la bella atmosfera delle feste
natalizie.
GENNAIO 2005
Foto Palmeri
SIG. SANGARI ORAZIO
Tel. 349-1464429
in alto: i piccoli
partecipanti alla
Maratona
dell’amicizia del 2
gennaio;
in basso: le coppie
che hanno
festeggiato le nozze
d’oro e alle quali
l’amministrazione
comunale ha donato
una targa ricordo
Tre gite per gli anziani
Per la vostra
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personalizzata
A sinistra:
l’esibizione della
grande Orchestra
sinfonica Ucraina
diretta dal maestro
Sergiy Leonov;
sotto: la
premiazione dei
giovanissimi
calciatori che hanno
partecipato ai tornei
di calcetto;
Foto Palmeri
anno riscosso grande successo gli spettacoli e gli eventi organizzati dall’amministrazione comunale e dall’assessorato
allo Spettacolo in occasione delle festività natalizie. Eventi che hanno coinvolto le diverse
fasce d’età della comunità misterbianchese. Un
riconoscimento è stato dato alle coppie misterbianchesi che nell’anno appena trascorso hanno
celebrato le nozze d’oro. Per loro è stata organizzata una grande festa al Palatenda curata
dai Servizi sociali comunali. È stato un giorno
di allegria e di commozione.
Sempre sotto la cornice del Palatenda, per il
giorno di Capodanno, è stato organizzato un
grande concerto, nel quale si è esibita la Grande
Orchestra Symphony of State Ucraina, diretta
dal maestro Sergiy Leonov. L’orchestra ucraina
ha presentato le tradizionali musiche di Strass,
e brani operistici italiani. L’evento musicale è
stato accolto con calore e partecipazione dal
pubblico misterbianchese che ha apprezzato
molto i musicisti ucraini, anche grazie all’eccellente esibizione del soprano Olinda Leonova,
moglie del Maestro Leonov.
Importanti le manifestazioni del 4 e 5 gennaio, che si sono svolte nell’ambito del programma P.I.C. Urban II e curate rispettivamente dal progetto “Stazione sociale”, misura
4.1/B, e dal progetto “Polis”, misura 4.1/A.
Nella prima serata si è tenuto un “gran gala”,
con la partecipazione di un numero impressionante di bambini e ragazzi delle scuole misterbianchesi e da istituti di altri comuni con oltre
mille persone intervenute, otto ore di durata e
giocolieri, animatori e trampolieri; solidarietà,
pittura, fotografia, musical e lotteria finale. La
seconda ha intrattenuto il pubblico attraverso
danze, cabaret, teatro, musica e una grande
tombola a scopo benefico.
Inoltre sono state allestite diverse rappresentazioni teatrali: “Tre pecore viziose” ad opera
dell’associazione “Le Nuove Maschere”, “Fiat
Voluntas dei” a cura dell’associazione
tellone che, nonostante le limitazioni di natura
economica, è stato realizzato con eventi di sicuro valore. Voglio anche sottolineare il contributo importante delle scuole e delle associazioni
presenti e operanti nel territorio misterbianchese».
Sono state coinvolti, infatti, gli istituti scolastici, le scuole di danza, la Pro-loco, polisportive, i Servizi sociali comunali.
«È un programma che ha voluto creare occasioni per socializzare – sottolinea il sindaco
Ninella Caruso – specialmente in un periodo
difficile come quello che stiamo passando.
Abbiamo dato la preferenza all’animazione territoriale, per favorire il contatto tra la gente e
determinare momenti di incontro e di solidarizzazione».
Ad aggiungere un tocco di “movimento” alle
manifestazioni natalizie c’è stata la “settimana
dello sport”, organizzato dall’assessorato allo
Sport, che si è tenuta a cavallo tra la fine del
vecchio e l’inizio del nuovo anno. Il 29 dicembre, in piazza Pertini, si è tenuto il minitorneo
di calcio a 5 per la categoria “Pulcini”: prima
classificata la squadra del Real Misterbianco; al
secondo posto, la Reggina calcio; al terzo, la Fc
Sgroi Misterbianco; al quarto, la Polisportiva
Universal. Il 2 gennaio si è corsa la 1° maratona
dell’amicizia, manifestazione assolutamente
non competitiva, riservata agli iscritti delle
associazioni sportive misterbianchesi. Il 5 gennaio, in piazza Madre Teresa di Calcutta a Lineri, si è svolto il torneo di calcio a 5 categoria
“Esordienti”: al primo posto la squadra sponsorizzata dal Panificio Zappulla; al secondo, Fc
Sgroi Misterbianco; al terzo i Giovani Leoni; al
quarto, la Reggina calcio. Tutti gli atleti sono
stati premiati nella divertente serata dell’8 gennaio, presentata da Ketty Ranno e Antonio Pappalardo, con le barzellette di Giuseppe Castiglia.
Carnevale 2005
Misterbianco in Comune
GRUPPO VENEZIA
“ARTE
CULINARIA...
CU MAGNA
MAGNA”
PAGINE 6-7
GRUPPO LA SMORFIA
“NAPOLI”
VIZI,
USI E COSTUMI
DEL POPOLO
PARTENOPEO
PAGINE 8-9
GRUPPO LA BURLA
“MITI
E
LEGGENDE”
DA TUTTO
IL MONDO
PAGINE 12-13
GRUPPO ESCOPAZZO
“LE
FESTIVITÀ DI
UN CALENDARIO”
SFILANO CON I
CARRI
PAGINE 14-15
DOMINÒ
EDIZIONE
2005
In distribuzione l’annuario del Carnevale
GENNAIO 2005
5
Carnevale 2005
Misterbianco in Comune
Foto Palmeri
6
“Arte
culinaria... cu
magna
magna” è il
tema satirico
scelto dal
gruppo
Gruppo
V
enezia
Sarà la politica italiana a livello nazionale a
essere presa di mira quest’anno dal tema “Arte
culinaria…cù magna magna”. L’argomento è ormai
un classico della tradizione satirica del Carnevale,
in tutti i tempi e luoghi in cui ci si è sempre
abbandonati a schernire il malcostume di certa politica. Antiche e recenti vicende, oltretutto, sia nazionali,
sia locali sia estere (“ogni mondo è paese…”), sembrano
fatte apposta per rappresentare canovacci ideali per essere
presi di mira dagli sberleffi carnevaleschi.
Già nel primo carro, Berlusconi riproposto nelle vesti di un
abile cuoco anziché preparare prelibate pietanze rimesta
dentro un grande pentolone progetti, buste, bustarelle “all’italiana”
e bigliettoni di grossa taglia…
La prima serie di abiti mette in scena tutti i segreti dell’arte
culinaria. Tutto quello che serve per la preparazione della tavola e
di un pranzo si traforma in particolarissimi abiti. Sfilano il menù, il
ricettario,il servizio di piatti, la mugnaia e il pane come costumi
unici; le posate, le botti di vino, le antipastiere, le pentole e le
stoviglie come costumi di gruppo.
Il secondo carro ha la forma di un enorme scolapasta ornato da
ortaggi attraverso cui i soldi si disperdono strada facendo. Gli abiti
rappresentano i cuochi ai fornelli, gli spaghetti alle vongole, la
pasta e gli ortaggi.
Il terzo carro ha la forma di un maiale che dopo una grande
abbuffata è sazio e soddisfatto… Si è mangiato i soldi dei risparmiatori italiani! Il maiale è Callisto Tanzi in arte “Lattanzi” che con
il crac della Parmalat ha lasciato gli Italiani al verde. Per questo
motivo è il verde il colore predominante del carro. Due maschere
danzano poi in “mutande” perché rimasti senza neanche un
soldo.Pietanze prelibate come stufato di pesce, aragoste e gamberetti fanno da contorno al divertentissimo costume “Politici ai
ferri”. Sfilano ancora coppe di gelato, ceste di frutta, torte e
stampi per dolci.
Il quarto carro ha la forma di una torta. A ognuno tocca una
porzione dell’appetitoso dolce…così come ad ogni politico tocca una
fetta d’Italia! I camerieri che movimentano la scena sono da intendere come “porta borse” dello Stato.
La scelta di giacche e gilet per i costumi che stanno sopra i carri
è una caratteristica del gruppo.
La novità di quest’anno sta nel fatto che la maggior parte dei
costumi sono abiti unici.
Foto Palmeri
di FRANCESCA AGLIERI RINELLA
GLI
INIZI NEGLI ANNI
’80
La storia del gruppo ha origini
negli anni Ottanta, quando il carnevale lo organizzavano le famiglie e gli amici, e non le associazioni. «Era tutta un’altra cosa –
racconta Carmelo Baudo attuale
presidente del gruppo - insieme
con i soci del Cup (il Club Universitari e Professionisti) si organizzava la festa più pazza dell’anno.
Con gruppi mascherati, spontanei
e approntati in breve tempo, sfilavamo per le vie del centro storico.
Erano altri tempi, in cui però l’improvvisazione non faceva mancare
niente all’originalità e all’estro di
ogni gruppo. Poi, i tempi sono
cambiati. Io ho vissuto quella trasformazione: dalla banda musicale al seguito, alla musica dei grup-
GENNAIO 2005
pi elettrogeni, dai cassoni dei
camion ai carri di cartapesta. Mi
considero uno degli ideatori di
questa trasformazione».
Il 1985 con il tema “Carnevale
di Venezia” e il 1989 con “Tropical
Cocktail” sono davvero gli anni
d’oro di quel carnevale di Misterbianco. Personaggi storici della
realtà locale sono Nino Zuccarello,
l’ex sindaco Nunzio Giardinaro,
Nunzio Vitelli e di Nino Santonocito (“u stagninu”). È solo nel 1994
che si formano le prime associazioni.
Nel 2002, nasce il gruppo
“Venezia”. Baudo ricorda il giorno
in cui un suo cugino, Francesco
Pappalardo, bussò alla porta di
casa con il “ritornello” di fare un
carnevale per conto proprio. Alla
prima riunione parteciparono Giu-
seppe Litrico, Giuseppe Greco, i
cugini Giuseppe Baudo e Giuseppe
Pellegrino, che a distanza di anni
collaborano ancora alla realizzazione del carnevale. Fu quello il
primo nucleo storico del gruppo.
Con il tema “Fantastica arte”, il
gruppo partecipa per la prima
volta al carnevale. Costumi con le
forme di tavolozze, colori, pennarelli e opere d’arte sfilano per le
strade della città.
Il 2003 è la volta dei “Giardini
profumati”. I giardini più famosi
del mondo si trasformano per l’occasione in splendide e divertentissime maschere: c’è il giardino
mediterraneo, quello inglese,
quello orientale e quello tropicale.
Formano insieme una miscela
esplosiva di piante e fiori. I colori
si trasformano in sgargianti costu-
Carnevale 2005
Foto Antonio Calì
Misterbianco in Comune
7
lo stilista...
Vincenzo Vitale, 27 anni di Acireale. Laureato presso l’accademia di Costume e di
moda” a Roma. Ha lavorato come assistente
costumista nella Capitale per conto di scuole
di teatro e ha collaborato alla creazione di
abiti per la scuola di arte drammatica «Silvio
D’Amico» in occasione del saggio di fine
anno. Ha partecipato a due sfilate di moda:
una a Roma “Alta moda romana” e una a
Catania “Aetna couture”. Con il mondo del
carnevale ha iniziato ad Acireale realizzando
abiti per i gruppi in maschera. Per la prima
volta partecipa al carnevale di Misterbianco.
«C’è una grande differenza tra i due carnevali – ammette - a Misterbianco in primo
piano stanno i costumi mentre ad Acireale
viene privilegiata la maestosità dei carri
allegorici, gli effetti luce e
la dinamica del movimento e poi ci sono i carri infiorati che sono tutta
un’altra cosa. È assai difficile sviluppare un tema
e metterlo in scena con gli abiti. I costumi sono
interamente disegnati e realizzati da me. Spesso
capita che il disegno venga ritoccato in conseguenza alla stoffa o al colore che non realizza
in pratica l’idea». Per Vincenzo Vitale
la scelta dei materiali spesso dipende
dal costume o dalla persona che deve
indossarlo. «È in base all’abito che
una stoffa viene utilizzata rispetto ad
un’altra per creare l’effetto desiderato. Il velluto si utilizza per qualcosa di palpabile, l’organza e la
seta per dare l’idea della leggerezza e del movimento».
... e gli scenogr afi
“Futurarte” è il nome dell’associazione di artisti scenografi che si occupa
quest’anno dell’allestimento dei carri
per il gruppo “Venezia”. Tre sono gli
scenografi: Cosimo Cantarella che è il
presidente, Dino Calì vice-presidente e
Massimo Cantarella, direttore artistico.
Per il secondo anno partecipano al
carnevale di Misterbianco, ma hanno
alle spalle l’esperienza maturata ad
Acireale.
La cartapesta è il materiale che prevale nell’allestimento dei carri: viene
lavorata e montata direttamente ai
cantieri. Gli artisti sono riusciti a mettere insieme le conoscenze sulla lavorazione
della cartapesta acquisite negli anni ad Acireale e le novità apportate dall’utilizzo
di materiali come il polistirolo e poliuretano tipici del carnevale. «Il procedimento della lavorazione – spiega Massimo Cantarella - è assai
lungo e per questo motivo sarebbe
opportuno iniziare i lavori ai cantieri
già a conclusione della sfilata» suggeriscono gli scenografi.
Ma come quest’antica tecnica viene
realizzata? Il modello è d’argilla e sul calco
in gesso vengono fatti i primi passaggi di
carta che formano due strati tenuti
assieme dalla colla ad amido.
Lo strato successivo di carta
serve per dare alla forma un
unico spessore. Staccato
dalla forma, dopo avere
raggiunto lo spessore desiderato si passa dunque la
finitura per i passaggi di
pittura.
mi, ed è quasi possibile immaginarne odori e profumi.
Nel 2004, con l’edizione di “Teatro in passerella” viene ripercorso
il mondo della tradizione teatrale.
La commedia dell’arte, la tragedia
greca, l’opera teatrale de “Il
paese dei campanelli” e l’intramontabile musical “Grease” vengono interpretate da più di 50
costumi.
La magia del nostro carnevale si
sa sta nei costumi. Per questa
ragione il lavoro è affidato alla
bravura e all’esperienza di abili
stilisti.
Della realizzazione degli abiti si
occupa Vincenzo Vitale che a
Roma confeziona abiti di teatro.
Alle acconciature lavorano Margherita Pappalardo e Maria Cristina Manueli studentesse dell’Istitu-
to d’arte. Per l’allestimento dei
carri i componenti del gruppo si
cimentano nella lavorazione di
polistirolo, poliuretano e cartapesta. Lavorano i carri gli scenografi
Dino Calì, Mario Cantarella e Massimo di Mauro. È l’abile maestria
dei “cartapestai” che ogni anno si
concretizza nello splendore dei
carri
allegorici
ricchi
di
colore,movimento e cura dei dettagli. È grazie alla leggerezza dei
materiali che si creano carri di
dimensioni maggiori mentre grazie all’innovazione tecnologica si
ottengono effetti che rendono i
movimenti quasi autonomi e per
questo più spettacolari. Negli ultimi anni il sistema di lavorazione
dei carri è cambiato: si utilizzano
solo cartapesta e calchi di gesso
per ricavare le forme mentre le
strutture portanti sono sempre di
ferro. Ai capannoni ci sono i
momenti in cui con la stanchezza
si finisce per litigare ma poi
davanti ad un bicchiere di vino e
davanti ad una “mangiata”
improvvisata si è subito pronti a
riprendere il lavoro lasciato a
metà. Non bastano stoffe ricercate come velluto, organza, duchesse a impreziosire gli abiti occorre
l’esperienza delle mani instancabili di sarte e mamme per confezionare i costumi. È a loro che spetta
il compito più difficile. Anche quest’anno il gruppo è pronto a ripartire con l’edizione 2005 del carnevale. Fervono i preparativi, nessun rito scaramantico.
Divertire la gente e fare sempre
meglio sono gli obiettivi da raggiungere.
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Carnevale 2005
“Napoli”
Misterbianco in Comune
Foto Palmeri
8
tema
tradizionale
con usi e
costumi del
popolo
Gruppo
L
a Smorfia
È un viaggio attraverso la cultura e le tradizioni della
città di Napoli il tema scelto dal gruppo “La smorfia” per
quest’edizione del carnevale.
Fino al 500, a Napoli, divertirsi per Carnevale era stata
prerogativa dei soli nobili, che organizzavano maestose
feste e grandi pranzi. Nel 600 divenne una festa del popolo: le maschere popolari iniziarono a circolare per le strade
e facevano varie rappresentazioni all’aperto nelle piazze o
si esibivano in canti carnevaleschi. Si diffuse anche la
creazione e la sfilata di maestosi carri che rappresentavano la storia del passato o leggende antiche e che segnano
un’emblematica coincidenza con quelli misterbianchesi.
Vediamo ora come è composto il gruppo. Il primo carro
ha la forma di una cartolina a mo’ di teatrino con i luoghi più incantevoli della
città partenopea: il Vesuvio e il golfo. È un carosello di presentazione per augurare ai cittadini la buona visione del carnevale.
La prima sequenza di costumi rappresenta i “souvenir” e gli abiti tipici della
tradizione napoletana. Sul secondo carro compare “Pulcinella” assieme ad altre
coloratissime maschere. È il personaggio ambiguo, cambia sempre identità. Sotto
la maschera che gli copre il viso è spesso allegro o malinconico. Indossa una larga
casacca e in testa ha un lampadario. Le luci rappresentano le idee che si accendono al momento in cui riesce ad uscire dalle situazioni più difficili. È l’emblema
della Napoli che si diverte nonostante i problemi.
Il terzo carro invece riprende il tema “La smorfia” con cui il gruppo ha esordito nel 1995. Al centro della scena, un’aitante “drag queen” fa girare il bussolotto
coi numeri. È la caricatura di un uomo la cui identità è ancora segreta… dalle fattezze e dalle movenze di una donna. La figura è frivola così come il gioco del
lotto. Circondano la maschera uomini travestiti da donna scoprono le parti del
corpo in corrispondenza all’estrazione del lotto. La particolarità del carro sta
nella struttura a forma di “x”. Il cromosoma “X” sta ad indicare ciò che sta in
mezzo tra uomo e donna.
Con l’ultimo carro rivivono i “Quartieri spagnoli”, tipici meandri della città
vesuviana: prostitute, trafficanti e contrabbandieri dominano la scena. Le strutture si accavallano: è tutto una gran confusione. Le figure non hanno via di fuga e
non rispettano la prospettiva. La scelta del colore dorato segna la distinzione tra
la povertà del quartiere e la ricchezza dei protagonisti che lo popolano. Personaggi del calibro di Totò, Sophia loren Eduardo De Filippo rappresentano lo
splendore di Napoli. Per chiudere in bellezza una losca figura, la “Za’ Sara”, protagonista storica del gruppo, è messa in evidenza. Come da copione, nonostante
la veneranda età la signora Sara Cacia non rinunzia al posto sull’ultimo carro in
compagnia dei più giovani componenti del gruppo.
Foto Palmeri
di FRANCESCA AGLIERI RINELLA
LA PASSIONE DI ORAZIO ARENA
Il gruppo “La Smorfia” nasce nel 1995
dalla passione di Orazio Arena, attuale presidente, e di Giovanni Cacia. Nel 1999 l’associazione viene legalmente riconosciuta.
Tanta gente da anni collabora alla realizzazione del carnevale. Fanno parte del gruppo Mimmo D’amico, Salvatore Salluzzo,
Salvo e Giuseppe Scuderi, Filippo Puglisi,
Salvatore e Giuseppe Grasso, Pippo Scuderi, Giovanni Di Francesco, Orazio Scuderi,
Nunzio Cacia, Franco Pastura, Ciccio Nicotra. E poi i nuovi: Nino Meli, Giuseppe
Giuffrida, Mario Caruso, Nino e Giuseppe
Giangreco, Luca Castelli e Carmelo Leonardi.
1995: è l’anno d’inizio. Coccinelle, ferri
di cavallo, simboli della fortuna e tarocchi
rappresentano il tema “La smorfia” da cui
il gruppo prende il nome. I carri della
prima edizione del carnevale furono allesti-
GENNAIO 2005
ti con l’aiuto del giovane scenografo Vito
Giuffrida. «Siamo partiti con la voglia di
misurarci con quello che era il nostro più
grande e leale avversario, il gruppo
“Ange” (da tre anni uscito di scena) - racconta Filippo Marchese, vice presidente
dell’associazione - e quell’anno abbiamo
vinto il trofeo per i costumi più belli».
1996: con il tema “Ccu tagghia e ccù
cusi” viene messo in scena il mondo sartoriale e quello dell’alta moda. I partecipanti
dell’edizione 1997 compiono un lungo
viaggio immaginario che li porta da
Misterbianco in Brasile. “Volo Misterbianco
Brasil” è il tema di quell’anno.
1998: “Lavorando allegramente” è l’anno
dei mestieri partendo da quello che in assoluto è il più antico del mondo…
1999: ha come tema “Folle saggezza di
carnevale”. Proverbi provenienti da tutto il
mondo e molti dei quali sono attinti dal
repertorio siciliano si trasformano in splen-
didi abiti.
2000: con “Sicilia tra mito e leggenda”
sono in passerella i miti attribuiti alla tradizione siciliana e i luoghi caratteristici della
nostra terra. “La storia di Colapesce”, “Scilla e Cariddi”, “Il Barocco di Noto” e “La
scala di Caltagirone” sono gli abiti di punta
dell’edizione.
2001: la musica è la protagonista del
tema “Cantando sotto i coriandoli”. Brani
di musica leggera italiana si trasformano
per l’occasione in abiti da carnevale.
2002: è l’anno del “Re carnevale cicerone
delle belle Arti”. Musica, pittura, scultura e
poesia sono le quattro sequenze di abiti
realizzati.
2003: “Le fiabe”. I personaggi del mondo
incantato si trasformano in divertentissimi
costumi. “Cenerentola”, “Biancaneve e i
sette nani”, “Il gatto con gli stivali”,
”Pinocchio”e tanti altri personaggi sfilano
per le vie della città.
Carnevale 2005
Foto Antonio Calì
Misterbianco in Comune
9
lo stilista...
Foto Antonio Calì
Rocco Cappello, 35 anni, ha
studiato all’accademia delle Belle
Arti di Catania. È l’art-director di
un laboratorio di sartoria che
confeziona abiti da sposa e da
teatro.
Ha iniziato a lavorare a Misterbianco nei primi anni ’80: erano
quelli i tempi del carnevale organizzato da Nino Marchese e Turi
“Campanazza”.
È stato il primo vero stilista
sulla scena: dal 1995 al 1997, e
dal 2003 ad oggi disegna e realizza i costumi per il gruppo “La
Smorfia”.
Schivo, non ama parlare di sé.
Sono la bravura, la creatività, e
la modestia le qualità che fanno
delle sue creazioni vere e proprie
opere d’arte.
Nella sede dell’associazione, in
via Municipio, Rocco inventa, disegna, spiega e suggerisce come
passare dalla teoria alla pratica;
come far diventare reali i suoi progetti, le sue idee e le sue personali
“visioni” di costumi e acconciature; come trasferire l’immaginazione dalla carta al tessuto, per realizzare i costumi più belli di Sicilia.
... e gli scenogr afi
Foto Antonio Calì
Claudia Gambadoro 33anni, Adriana Harej di 35, e Giuseppe Savarino di 23:
sono i tre scenografi del gruppo “La Smorfia”. Le prime due sono diplomate presso l’Accademia delle belle Arti” di Catania, dove frequentano il biennio di specializzazione; il più piccolo, Giuseppe Savarino, sta ancora studiando nello stesso
istituto. Tutti e tre sono gli esecutori del progetto ideato dallo stilista Rocco Cappello. Sono loro a conoscere i trucchi del mestiere: Mettere in mostra un lato del
carro rispetto ad un altro (perché è quello che la giuria ha davanti agli occhi…) ne
è l’esempio. Il loro compito è quello di realizzare in pratica quello che è l’idea del
disegno del carro. Sono in grado di trovare la soluzione ottimale per la realizzazione del lavoro. Sono loro a scegliere i materiali e i colori adatti per rendere
spettacolare una struttura.
«Il carro - spiega Adriana Harej - è un contenitore all’interno del quale occorre
creare uno spazio fruibile dai costumi». I materiali usati per l’allestimento dei
carri sono polistirolo, gomma piuma, ferro e masonite (tipo di legno speciale) per
le strutture, tela in pvc e colori trasparenti. La scelta del polistirolo è dettata
dalla facilità con cui è possibile modellare forme di piccole e di grandi dimensioni.
Innanzi tutto è leggero e poi non ha tempi lunghi di lavorazione (è un supporto
pronto). Con l’impasto di sabbia, colla e colore è poi possibile raggiungere gli effetti desiderati (per esempio la crespatura di un
muro). Il poliuretano usato come collante,
serve per riempire i vuoti e per correggere i
difetti.
Il tema dell’ultima edizione (2004) è
quello di “Le contraddizioni: se la vita è
contraddirsi, il carnevale è divertirsi”. Gli
abiti rappresentano le contraddizioni classiche del “Sì-No”, dell’“Essere-non essere”,
della “Buona-cattiva sorte”, della “Lussuria-castità”.
«Il nostro motto è “l’unione fa la forza” ammette Orazio Arena - l’idea di portare
avanti un progetto comune creato dalle
nostre genialità a darci sempre la voglia di
fare meglio».
Quello svolto è lavoro di gruppo: ci si
avvale dei suggerimenti dello stilista; si
seguono i consigli delle sarte; si ascoltano i
pareri delle mamme, senza le quali il lavoro non potrebbe mai essere portato a termine. Il carnevale si fa anche nelle case della
gente: mamme, papà, zii e nonne si riuniscono attorno agli abiti per dare una mano.
A curare la realizzazione dei costumi ci
pensa Riccardo Cappello, stilista del grup-
po. Dietro la realizzazione di ogni abito c’è
però la supervisione di Orazio Arena. E c’è
anche chi sta dietro le quinte, come Gioia
Calì: è lei la “mente” del gruppo. A lei spetta il compito di ideare ogni anno un tema
che sia esclusivo e allo stesso tempo divertente. C’è qualcosa di diverso che rende
unico il gruppo “La Smorfia”. La ricercatezza nella scelta delle stoffe per la realizzazione degli abiti è importante. Prevalgono pizzi, velluti, merletti che valorizzano il
risultato e trasformano i costumi in vere e
proprie opere d’arte. Si utilizzano anche
materiali “innovativi”, come il silicone per
realizzare corpetti e il sughero usato per
creare strutture leggere. C’è poi la realtà
dei capannoni, dove il lavoro inizia quattro
mesi prima del carnevale. Tra polistirolo,
legno di ogni tipo, ferro e colla i componenti del gruppo trascorrono fredde e
interminabili notti per allestire i carri. Una
pausa solo per l’ora di cena, il tempo di
accendere il “cufuni” e di mettere sulla
brace la carne e la salsiccia. Oltre ai falegnami, ai mastri carrai, agli artigiani, ai
fabbri, ci sono i “trattoristi” che guidano i
carri. Storica è la rivalità tra il trattorista
Ciccino Privitera detto “Mangiafavu” e
quelli degli altri gruppi.
«Ci sono i momenti durante i quali ti
scoraggi - ammette - Filippo Marchese - e
la gente ti dà la forza per continuare. Il carnevale è proprio dentro ognuno di noi. E
c’è soprattutto la voglia di vincere anche
per quelli che non ci sono più. A questo
proposito va un pensiero al piccolo Carmelo D’Amico, figlio di uno dei soci fondatori
dell’associazione che è scomparso tragicamente un anno fa».
Il gruppo è già pronto a ripartire con l’edizione 2005 del Carnevale. Anche quest’anno come vuole la tradizione Orazio
Arena cospargerà i carri di sale, è l’auspicio
per la buona riuscita della sfilata.
GENNAIO 2005
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10
Carnevale 2005
Misterbianco in Comune
Servizi per i turisti
CARD CARNEVALE 2005
È una tessera speciale che consente
ai turisti di ottenere prezzi scontanti
presso gli esercizi commerciali e i ristoranti che si trovano nel territorio comunale.
CAMPERISTI
A tutti coloro che arriveranno a
Misterbianco a bordo di un camper per
assistere alle sfilate, l’amministrazione
comunale ha riservato un servizio di
accoglienza che prevede: un pacco
dono con specialità gastronomiche e
gadget tipici; un giro turistico attraverso i siti caratteristici del territorio
comunale a bordo dei pullman messi a
disposizione.
Previsto, inoltre, un ampio parcheggio attrezzato in Piazza Pertini ex piazza Mercato.
TRIBUNE
Sono state previste delle tribune
riservate ai visitatori e dislocate in punti
strategici del percorso della sfilata.
AUTOBUS DI LINEA
Nei giorni 30 gennaio e 3, 6 e 8 febbraio, dalle ore 12 alle 24 gli autobus di
linea dell’AST, FCE e ISEA non attraverseranno il centro urbano.
Negli stessi giorni e nelle stesse ore
l’AST e l’FCE faranno le fermate:
- via Aldo Moro, presso Moda
Italia/Mc Donald’s
- via Garibaldi, cavalcavia per Motta
S. Anastasia
GENNAIO 2005
Misterbianco in Comune
Carnevale 2005
11
PIANO DI EMERGENZA
I consigli per la sicurezza
Il personale, per l’ordine
pubblico, in servizio
lungo il percorso è a
vostra disposizione per
qualunque situazione si
dovesse verificare
durante lo svolgimento
della manifestazione.
Rivolgetevi ai Carabinieri
per fatti che potrebbero
creare disordini e panico
tra la gente
Il percorso è transennato
evitate di attraversarlo e
solo in caso di necessità
rivolgetevi al personale
della Protezione Civile nei
punti indicati sul piano.
In caso di emergenza
sanitaria raggiungete il
presidio di soccorso più
vicino altrimenti
rivolgetevi al personale
dislocato sul percorso
che provvederà ad
avviare le procedure
necessarie.
In caso di necessità
allontantevi dal luogo
della manifestazione e
raggiungete il punto di
raccolta più vicino.
Parcheggi (solo nei pomeriggi del 30 gennaio, 6 e 8 febbraio 2005)
PARCHEGGI AUTO CUSTODITI
PARCHEGGI CAMPER
PUNTI INFORMAZIONE
1. "Istituto Leonardo da Vinci" Via
Barone- Zona Toscano raggiungibile
dalla Superstrada per Paternòingresso svincolo Motta S. Anastasia
2. "Palatenda" Via S Rocco Vecchio,
raggiungibile dalla Superstrada per
Paternò, ingresso Motta S. Anastasia
3. "Piazzale URBAN II"- Piazza
Urban II, raggiungibile dalla Superstrada per Paternò, ingresso svincolo Motta S. Anastasia
4. "Piazzale Archimede"presso Piazza Carmine raggiungibile dalla S P.
S Giovanni Galermo
5. "Piazzale Cervi" pressi Moda Italia raggiungibile dalla Superstrada
per Paternò- ingresso svincolo Galleria o da Via Aldo Moro versa Moda
Italia
6. “Milicia” pressi Moda Italia raggiungibile dalla Superstrada per
Paternò- ingresso svincolo Galleria o
da Via Aldo Moro verso Moda Italia
7. Auchan, raggiungibile dalla
Superstrada per Paternò- ingresso
svincolo Galleria verso Auchan o da
via Aldo Moro (Collegato al Centro
Città da navette gratuite dalle ore
16,00- alle ore 24,00)
Piazza Pertini, raggiungibile dalla
Superstrada per Paternò-ingresso
svincolo Motta S. Anastasia
Auchan - Milicia - Piazza Costarelli
(fermata F.C.E).
NUMERI TELEFONICI
CORSE GRATUITE CIRCUMETNEA
ED E-MAIL
Domenica 30 gennaio e 6 febbraio,
partenza da Catania Piazza Borgo,
dalle ore 15 alle ore 22.
Comune: 800273868-095 7556111
SERVIZIO DI ASSISTENZA
Coordinamento: Protezione civile di
Misterbianco, Associazione Medici,
Fraternita Misericordia
Assessorato all'organizzazione del
carnevale: 095 7558826/840 [email protected]
URP: 095-7556233- [email protected]
Polizia Municipale: 800 014139 095-7558427
PARCHEGGI BUS CUSTODITI
1. Piazzale Garibaldi, ingresso est
Misterbianco raggiungibile da via
Carlo Marx
2. "Metro" raggiungibile da via Carlo
Marx (collegato al Centro Città da
navette gratuite dalle ore 16 alle
ore 24).
Via Garibaldi, 381
95045 Misterbianco (CT) - Italy
E-m@il: [email protected]
Tel./Fax 095 462 343
Web: www.tonga.it
GENNAIO 2005
SCAD. 25/02/05
Carnevale 2005
Misterbianco in Comune
Foto Palmeri
12
“Miti e
leggende” è il
tema scelto
per l’edizione
del 2005
Gruppo
L
a Burla
È un viaggio a ritroso nel tempo, che va dai
primi del ‘900 sino alla civiltà dei Greci. “Miti e
leggende” è il tema che la “Burla” ha scelto per
partecipare a questa edizione del Carnevale di
Misterbianco. Si narrano la storia, la cultura e le
tradizioni dei paesi scandinavi, di quelli medievali
per arrivare alla terra di Sicilia, attraverso storie
fantastiche e incantesimi, personaggi reali o inventati,
vicende letterarie e dell’immaginazione collettiva, racconti della tradizione druida e leggende celtiche.
Vengono affrontate in sequenza: le leggende metropolitane; la saga dei cavalieri della tavola rotonda e di re
Artù; le storie del pantheon nordico, con il dio Odino e la corte
delle altre divinità scandinave.
La prima serie di costumi riguarda le leggende metropolitane. I
vestiti rappresentano storie legate a personaggi vissuti nella Londra di Jack Lo Squartatore o nella Parigi del Gobbo di Notredame.
Altri abiti rappresentano le bambole assassine, gli zingari del
gobbo e le vittime di Jack.
Il secondo carro e la seconda serie di vestiti rappresentano le
vicende legate alla corte di Re Artù. Si alternano dame e cavalieri,
sono messi in scena guerre e amori che fanno da contorno agli
abiti di punta come quello della “Tavola rotonda.”
Il terzo gruppo mette in scena le leggende celtiche legate ai
paesi nordici. Storie che si intrecciano tra realtà e fantasia: personaggi umani come Re Odino; donne guerriere come le Valchirie;
fate, gnomi e folletti che abitano il sottobosco.
Con il quarto carro e l’ultimo gruppo di vestiti il viaggio si conclude in Sicilia. Anche qui si intrecciano realtà e finzione come il mito
vuole. Gli abiti rappresentano le storie più conosciute: “Colapesce”
è la storia che narra di un pescatore che, tuffatosi in mare, si è
trasformato in una delle colonne portanti della nostra terra; la
storia d’amore di “Scilla e Glauco” resa impossibile dalla maga
Circe; la storia della “Pantofola della Regina Elisabetta” parla di
una giovane monarca che, rapita dai diavoli e gettata dentro le
viscere del vulcano Etna, muore e si trasforma in una pantofola.
È sempre attraverso il mito che si spiegano gli eventi meteorologici come l’alternarsi delle stagioni. Oltre ai miti sono rappresentate le storie di personaggi realmente esistiti come il Conte di
Nelson.
Foto Palmeri
di FRANCESCA AGLIERI RINELLA
UN’IDEA
NATA D’ESTATE
L’associazione “La Burla” nasce nel
1997, per volere di Antonio Di Guardo
(attuale presidente) meglio conosciuto
come “’NToni u’ muraturi”. «Era una
calda sera d’estate - racconta Di Guardo
- trascorsa a sorseggiare un paio di
birre ghiacciate alla Madonna degli
Ammalati, quando balenò l’idea di
riunire un gruppo di amici per fare il
Carnevale». All’inizio mancava proprio
tutto: uno stilista, una sarta e persino
una sede dove potere decidere cosa
inventare, ma non era un problema
perché Di Guardo avrebbe messo a
disposizione la sua casa, pur di fare le
riunioni del gruppo e dare vita alla
prima sfilata.
«La passione per il divertimento c’è
sempre stata - continua il presidente
non nascondendo una certa emozione -
GENNAIO 2005
per alcuni anni ho sfilato con il gruppo
“Ange”; quella per il carnevale è nata
per scherzo, è stata una scommessa con
me stesso riuscire a mettere insieme
tante teste, trasmettere loro la mia passione e realizzare un grande progetto».
I componenti del gruppo non amano
definirsi “soci” dell’associazione, perché al di fuori del carnevale li unisce
anche un forte sentimento di amicizia.
Il loro contributo è fondamentale: Santo
Di Guardo, Alfonso Marotta, Salvatore
Ambra, Katia e Sabrina Di Guardo,
Giuseppe Calcagno, Maria Santagati.
Il carnevale è sì competizione («Perché chi dice il contrario è solo bugiardo
– sottolinea il presidente Di Guardo),
ma è soprattutto una grande famiglia.
La sera ci si ritrovano puntuali ai
capannoni, messi a disposizione dall’amministrazione comunale, dopo una
lunga giornata di lavoro perché biso-
gna ricordarlo, ognuno degli organizzatori svolge la propria attività, pronti
a lavorare fino a notte fonda per scartavetrare,pitturare,allestire i carri. Anche
il momento della cena è sempre rispettato come a casa del resto. Occorre una
brace, carne da mettere sul fuoco e del
buon vino. Quando si ultima un lavoro
poi ai capannoni è sempre una festa
grande. Il momento più bello è quando
tutto è pronto e i carri sfavillanti di
colori escono per la sfilata: è ogni anno
la stessa grande emozione.
C’è un altro lato del carnevale quello
che riguarda la realizzazione dei costumi. «Il merito va alla bravura della stilista Nancy Licciardello - sottolinea Di
Guardo - che per il terzo anno consecutivo collabora con il nostro gruppo, e al
lavoro svolto dalle mani instancabili di
sarte e mamme».
I materiali utilizzati sono ricchi, alle-
Carnevale 2005
Foto Antonio Calì
Misterbianco in Comune
13
la stilista...
Foto Antonio Calì
Nancy Licciardello, catanese 28 anni, ha conseguito la laurea presso l’accademia delle Belle
arti indirizzo pittura. La moda è la sua passione.
La giovane stilista lavora presso uno studio stilistico di Palermo dove crea abiti di alta moda e
prèt a porter femminile per le collezioni dello stilista Carlo Pignatelli.
Insegna all’Ipsia “Carlo Alberto dalla Chiesa” di
Caltagirone, curando il settore moda. Ha vinto
nel 2000 il premio “la Kore”, assegnato durante
la prestigiosa manifestazione di alta moda romana.
Da tre anni partecipa al carnevale di Misterbianco. Ha realizzato, nel corso della passata
edizione il costume donna
“Amore Vero” indossato da
Katia Di Guardo che ha
ottenuto il massimo riconoscimento.
«Mi ritengo una stilista a
tutto tondo - racconta
Nancy - tra l’alta moda e il
carnevale passa una bella
differenza. La moda è fatta
di passerelle, di taglie
42, mentre il carnevale è fatto di
a b i t i
c h e
quasi
rasentano la follia. Nel mio modo
di fare moda convivono questi due
stili totalmente diversi...».
Nancy Licciardello disegna personalmente i costumi che realizzano
poi le sarte. I tessuti utilizzati di
anno in anno si ripetono. A cambiare sono solo gli accostamenti
delle stoffe e dei colori o l’aggiunta di “passamanerie”.
... e lo scenogr afo
Foto Antonio Calì
Francesco Privitera, misterbianchese, 31 anni, geometra è iscritto
all’accademia delle Belle arti di
Catania. A Misterbianco ha in
mente la realizzazione di un laboratorio proprio di scenografia,
ceramiche e pezzi d’arredamento.
Condivide la passione per la musica, compagna delle notti trascorse
a lavorare ai cantieri, e quella per
la scultura che è il suo mestiere.
Per il settimo anno consecutivo
disegna e realizza i carri per il carnevale di Misterbianco. «Il carnevale serve come palestra per la
mente e per il corpo, a me ha insegnato tante cose…».
Nelle sue creazioni oltre alla
scultura c’è la cura per i dettagli e
la decorazione.
«Una statua – precisa Francesco - deve essere anche e soprattutto un
oggetto pratico». Occorre aggiungere all’estetica un tocco di funzionalità. È
la scultura che una volta perfezionata arreda e completa il carro. Creare
una struttura nello spazio a disposizione è tutto un lavoro di composizione.
Costruire un carro, chiodo dopo chiodo, è come posizionare i pezzi del presepe ognuno
al posto giusto, non c’è affatto
simmetria. Le strutture sono
interamente realizzate in
polistirolo garzato per una
maggiore stabilità e sicurezza.
«Tre mesi – conclude
Francesco - sono pochi per
realizzare il lavoro di quasi
un anno. Solo avendo più
tempo a disposizione si
potrebbe acquistare più
qualità nel lavoro e raggiungere la perfezione».
gri e colorati: passamanerie, pietre preziose, piume e brillantina. Tessuti come
il damascato o il tulle, fungono da stoffe e danno allo stesso tempo l’effetto
scena a seconda delle tematiche da rappresentare. Una caratteristica degli abiti
sono le “gabbie”, strutture di metallo
che sostengono i costumi, dalle forme
più disparate e sempre diverse che da
anni caratterizzano la passerella. La
creazione delle acconciature è affidata
al giovane Carmelo Papale.
Il gruppo fa il suo esordio nel 1998,
con “Piume di Carnevale”. Scenografo
e disegnatore di costumi si improvvisa
il giovane Francesco Privitera (che tutt’ora collabora con il gruppo). Lo stilista Alfio Marino cura la creazione delle
acconciature.
Il 1999 è la volta di ruote panoramiche e di galeoni, per il tema “Misterlandia” un grande luna-park ambientato a
Misterbianco. Nel 2000, il gruppo raggiunge un grande numero di iscritti:
oltre 280 sono i partecipanti di “Inferno
in Comune”, tema che racconta un ipotetico viaggio del sommo Dante Alighieri nell’inferno del comune di
Misterbianco. Nel 2001, con “Culture
nel mondo” vengono esplorati i segreti
dei cinque continenti: Europa, Asia,
Africa e le due Americhe.
Nel 2002, sfilano “I sogni”; tredici
giovani studenti dell’Accademia delle
Belle arti di Catania, coordinati da un
loro docente, lavorano per la prima
volta alla realizzazione dei costumi.
L’esperimento non ottiene molto successo, perché, a detta degli organizzatori che il carnevale lo hanno sempre
fatto, era impossibile raggiungere la
perfezione seguendo schemi o regole
ben precise come per esempio la
gamma cromatica.
Il 2003 è l’anno delle ballerine di “lap
dance” coreografia molto gradita dal
pubblico locale anche se a lungo
discussa. “Fruit fruit” è il tema di quest’edizione, un mix esplosivo di coloratissimi abiti a rappresentare svariate
tipologie di frutti, da quelli nostrani a
quelli esotici. Nel 2004, con “Elisir”, gli
abiti rappresentano il misterioso
mondo delle pozioni magiche: elisir di
lunga vita, filtri d’amore, bevande
moderne, come il caffè e la cioccolata,
per arrivare alle sostanze stupefacenti
che alterano la percezione della realtà.
Oggi, l’associazione “La Burla” è
pronta a ripartire con l’edizione 2005
del Carnevale di Misterbianco. Un “in
bocca al lupo” va a tutti i componenti
del gruppo e un pensiero affettuoso va
al trattorista Giuseppe Corsaro “Pippetto”, che è venuto a mancare l’anno
scorso.
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Carnevale 2005
14
Misterbianco in Comune
“Le festività di
un calendario”
è il tema
scelto per la
sfilata di
quest’anno
Gruppo
Foto Palmeri
E
scopazzo
di FRANCESCA AGLIERI RINELLA
L’associazione culturale “Escopazzo” partecipa per la
quarta volta al “Carnevale dei costumi più belli di Sicilia”. Il tema di quest’edizione è un viaggio immaginario
attraverso le pagine del calendario. Anticamente il
calendario era detto “scadenzario” perché prendeva
nota delle scadenze da pagare ogni fine “calenda” (settimana).
“Le festività di un calendario” è il titolo del tema.
Vengono ripercorse tutte le feste più importanti dell’anno che appartengono alla tradizione occidentale .
Il primo carro ha la forma di un grande tavolo su cui
è adagiato un appetitoso pollo con contorno di patate
che rappresenta la grande abbuffata del pranzo di Capodanno. Due divertentissime maschere “bevute..” prendono parte al prelibato banchetto e
passata la mezzanotte (sono esattamente le 00.05) festeggiano l’anno
nuovo.
Ad aprire la sfilata è un insolito costume: “Il lancio dei piatti”. La tradizione vuole che allo scoccare della mezzanotte tutte le stoviglie vecchie
vengano lanciate dai balconi per fare spazio al nuovo anno. Seguono i costumi
che interpretano l’ “Epifania”, “La festa degli innamorati, San Valentino”,
“L’8 Marzo, festa della donna”, “La festa della mamma”, per concludere con
la “Primavera” che cade il 21 marzo.
Il secondo carro ha la forma di un enorme pesce che rievoca la ricorrenza
del “1° d’Aprile”. Gli abiti che sfavillanti di colori si agitano sul carro sono
per metà pesci e per metà scherzi. A terra, bambini vestiti con abiti a
forma di uovo di Pasqua celebrano la ricorrenza. È poi tempo d’Estate: sfilano stelle e desideri per la “Notte di San Lorenzo”, falò e chitarre per il
“Ferragosto”.
È il Dio Bacco il protagonista del terzo carro. Rappresentato in uno scorcio di paese siede bivaccato sotto un gazebo di ferro attorniato da botti di
vino. È tempo di vendemmia e le maschere prendono parte alla festa del
vino. Seguono “Halloween”e gli abiti che rappresentano “dolcetto” e “scherzetto”.
Per festeggiare il Natale costumi a forma di abete, addobbi, palle e collane fanno da contorno al gruppo di bambini che interpreta “La festa dei
doni”. Gli abiti unici rappresentano la “Tombola”, “Il tavolo da gioco” e il
“Presepe”. La particolarità di questo costume sta nel diametro di 12 metri e
nell’utilizzo di tessuti pregiati per rappresentare la ricchezza dei re magi.
Il quarto carro ha la forma di una grossa faccia che sputando i numeri da
10 a 0 dà il via al “cut down” nella notte più lunga dell’anno. È il carro che si
porta via tutte le feste.
LA NASCITA DOPO IL 2001
Il gruppo nasce finita l’edizione del Carnevale 2001. Proprio
all’indomani della premiazione
“quattro sciagurati” (per l’esattezza 15 persone!) si danno
appuntamento in una casa di
campagna alla Madonna degli
Ammalati per discutere cosa
fare. L’orientamento è subito
chiaro: questa nuova associazione s’ha da farsi…
A distanza di una settimana
ogni informazione necessaria,
il regolamento del carnevale e
la bozza dello statuto ingombrano già la scrivania di quella
che è ancora oggi la sede del
gruppo in via Giacomo Matteotti.
A questo punto mancano solo
GENNAIO 2005
tre cose: un notaio per mettere le cose nero su bianco, le
cariche da conferire ai soci e
soprattutto il nome di battesimo dell’associazione. Dopo i
primi nomi sparati lì sul
momento fu deciso di prendere
ancora una settimana di tempo
per riflettere sul nome da dare
al gruppo.
«Ognuno di noi in un pezzo
di carta aveva appuntato più di
dieci nomi – racconta il presidente Salvo Licciardello – per
questo decidemmo di andare
per esclusione in base al nome
che suonava meglio».
Per alzata di mano fu scelto
“Millenium” che diventò poi
“Escopazzo”. Così ebbe inizio
quest’avventura per i giovanissimi componenti del gruppo:
Salvatore Licciardello,Turi Pappalardo, Alfio Cannata, Giovanni Trovato, Michelangelo Condorelli e Nicola Privitera.
Nel 2002, il gruppo conquista
il primo posto nella classifica
del “Trofeo Web” (votazione
effettuata tramite internet) con
“Chi tempu voi”; è una lunga
passeggiata nel tempo dalla
preistoria passando per il
nostro secolo per arrivare al
futuro. Sfilano capanne e dinosauri, scienziati famosi (Copernico e Einstein) e alieni.
Il 2003 è l’anno di “Escopazzo nel meraviglioso mondo di
Alice”. Gli abiti mettono in
scena la storia ed i personaggi
della fiaba di Alice. Sfilano il
“Bianconiglio”, “L’esercito delle
carte”, il “Brucaliffo” e il “Cap-
Carnevale 2005
Foto Palmeri
Misterbianco in Comune
15
la stilista...
Vera Scalia, 35 anni, è diplomata presso l’Ipsia “Sabin” di
Giarre. Da quando aveva 15
anni, coltiva la passione per le
creazioni sartoriali, gestisce un
laboratorio di sartoria a Santa
Maria la Stella (frazione di Acireale) dove confeziona abiti di
teatro e da ballo.
Nella stessa scuola in cui si è
diplomata insegna costumismo.
Dal 1998 è sulla scena del carnevale di Misterbianco. Ama
definire i costumi di Misterbianco “abiti-gioiello” per la ricercatezza dei tessuti e per l’attenzione ai particolari.
Vera ha iniziato con il gruppo
“La Smorfia” e per ben sei volte
si è aggiudicata il premio per i
migliori costumi. Da un anno
disegna e realizza buona parte
dei costumi per il gruppo “Escopazzo”.
L’utilizzo delle stoffe e dei
materiali è un misto tra il
casuale e una scelta mirata.
«Spesso - sottolinea - mi capita
di scegliere per i miei costumi
tutto ciò che mi capita sott’occhio. Anche i bicchieri e i piatti di plastica
possono servire per arricchire un abito.
Sono quelle cose che solo quando le vedi
decidi di usare. Di materiali nuovi non ce
ne sono più - conclude Vera - e occorre
avere una buona dose di creatività per
inventare ciò che non esiste. Spesso nei
miei abiti oggetti di uso comune e materiali
poveri si miscelano con tessuti pregiati per
realizzare un articolo innovativo».
Per la realizzazione di alcuni costumi,
Vera è collaborata da Giuseppe Gullotta,
stilista misterbianchese, il cui gruppo quest’anno non sfilerà.
... e lo scenogr afo
Alessandro Inzirillo, siracusano, 27
anni, scenografo per mestiere si è
laureato presso l’accademia delle
belle Arti di Catania.
La scultura è la sua passione: da
due anni vive la realtà del carnevale
di Misterbianco, occupandosi della
progettazione e della realizzazione dei
carri che costruisce grazie al lavoro
manovale dei ragazzi del gruppo. Un
lavoro di preparazione che l’ha visto
impegnato nei mesi precedenti al carnevale.
Assieme a un nutrito team di giovani provvedono in tutto e per tutto alla
costruzione e al rivestimento dei carri
scenografici.
È lui che dà le direttive sul lavoro
da svolgere e che scolpisce le forme
grezze di polistirolo modellandole
sino a creare delle vere e proprie
opere d’arte. Quest’ultimo materiale
è usato per assemblare i pezzi, mentre la cartapesta viene utilizzata in
quantità minore per le rifiniture.
La novità di quest’anno sta nella
struttura dei carri.
Le sculture sono create sulla piattaforma e per la prima volta nella storia del carnevale le “postazioni” sulle
quali ballano le maschere sono dislocate in maniera totalmente diversa.
Non è più la solita struttura con le
scale laterali che scendono.
pellaio matto”. Vengono premiati i costumi unici della
“Regina di cuori” indossato da
Tania Castellano e de “Il re di
cuori” di Salvo Saraniti.
L’atmosfera dell’edizione
2004 è quella di un grande
parco dei divertimenti con il
tema “Escopazzo …Land”.
Bambini vestiti da trenino,delfini e palle da bowling movimentano la passerella. Il
costume “Le avventure di Capitan Uncino” di Salvo Licciardello indicato tra i dieci costumi
più belli vince la “Cartolina”
prestigioso premio di riconoscimento.
Il resto è storia di ogni anno:
incontri con l’amministrazione
comunale, riunioni dei soci per
decidere il tema, lo stilista, le
stoffe da utilizzare e perché no
riunioni per dirsene quattro in
faccia!
«Oltre ad essere legati da
una fraterna amicizia - racconta Salvo Licciardello - è la passione per il carnevale a farci
incontrare,è il piacere di condividere la gioia di un successo o
l’insoddisfazione di una sconfitta. Quand’ero piccolo dicevo
sempre a mio padre che da
grande avrei voluto realizzarlo
io un carro…penso di esserci
riuscito! Ho anche imparato a
saldare,a lavorare il legno,a
miscelare i colori: perché il
carnevale giù ai capannoni è
soprattutto questo».
Per la realizzazione degli abiti
il lavoro è affidato agli esperti
Vera Scalia e Carlo Giuseppe
Privitera costumisti del gruppo.
Velluti, tulle, organza, passamanerie e paillettes sono i
materiali usati per impreziosire
i costumi.
L’associazione “Escopazzo”, a
differenza degli altri gruppi, ha
un proprio laboratorio attrezzato. Fil di ferro, garza e gommapiuma si utilizzano per la realizzazione delle acconciature.
Così può bastare: non vi
diamo nessun altra anticipazione. L’associazione “Escopazzo”
riparte con la quarta presenza
al carnevale di Misterbianco.
Gli organizzatori sono pronti
a stappare una bottiglia al
grido di “Evviva il carnevale
2005” come augurio per la
buona riuscita della festa più
pazza dell’anno.
GENNAIO 2005
Carnevale
Misterbianco
Dal 1987
nalità
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5
Carnevale 2005
16
Misterbianco in Comune
■ Nel 2004 i gruppi varcano i confini isolani per l’Europa
Ancona, Venezia, Malta
carnevale da “export”
Le tre città hanno ospitato e apprezzato
la fantasia dei costumi più belli di Sicilia
1
di ROSARIO NASTASI
1 - I due costumi
presenti alla maratona
di Venezia 2003
2 - La sfilata a
Victoria, nell’isola
di Gozo (Malta)
3 - Un momento della
sfilata in Corso
Garibaldi ad Ancona
Foto Antonio Calì
Foto Antonio Calì
4 - 5 - 6 Immagini
della sfilata lungo
Repubblic Street, a
La Valletta (Malta)
5
ge, nello stand italiano, Rosanna Gravenna,
direttrice dell’Istituto italiano di cultura a
Malta, ha fatto fatica a frenare la curiosità dei
visitatori, tutti a chiedere “Dominò”, l’annuario sul carnevale misterbianchese. Anche il neo
presidente della repubblica maltese Eddie
Fenech Adami, durante la visita allo stand dell’Italia nell’European Village, ha fatto i complimenti alla delegazione misterbianchese.
Fenech Adami è stato ricevuto dall’ambasciatore italiano a Malta Alvise Memmo e dalla
delegazione di Misterbianco guidata dal vice
sindaco Franco Galasso e dagli assessori Nicola Abbadessa e Mario Scuderi. L’ultima sfilata
si è svolta lunedì tre maggio, nel centro della
capitale, lungo Republic Street fino a St. George square, luogo deputato per lo struscio di
maltesi e turisti di ogni dove. Il serpentone
multicolore faceva fatica a farsi largo tra l’incredulità della gente e la meraviglia dei visitatori stranieri, ma lo strano corteo fuori stagione è riuscito lo stesso a movimentare il compassato passeggio della capitale maltese.
Lungo il percorso è stato tutto un passavoce: «Venite – dice al cellulare un turista italiano
ai suoi amici persi nella folla – qui c’è il Carnevale», «It’s just for today?» chiede una vecchina dai capelli color grigio-argento. «Sì, solo
per oggi e solo fino alle 12. I’m sorry». Arrivati
all’European village, i settanta costumi hanno
letteralmente invaso la piazza dedicata a S.
Giorgio, polarizzando l’attenzione di tutti i
curiosi dagli altri stand per farsi ammirare e
fotografare. Ritmi caraibici e musiche sudamericane, con i costumi a fare da variopinto arcobaleno di tessuti e passamanerie, hanno coinvolto nella stessa misura graziose testimonial
slovene e seriosi funzionari ministeriali. «È
stata un’occasione storica - commenta il vice
sindaco Galasso - che premia in uno scenario
europeo l’estro e la fantasia di una manifestazione unica nel suo genere. Dopo essere stati
in Europa, ci aspettiamo un’attenzione in più
dei media nazionali per consacrare quel che
tutti definiscono il carnevale dai “costumi più
belli di Sicilia». Anche Malta, va riposta nell’album del nostro Carnevale, in quella bacheca immaginaria che ognuno di noi si porta dietro, dove passare a lucido, ogni tanto, esperienze e ricordi di ogni genere. Ma non è stato
solo un episodio. L’ufficio comunale del Carnevale, coordinato dal vice sindaco Galasso,
ha mantenuto, infatti, contatti incessanti con
l’Isola dei Cavalieri. Alla presentazione dell’edizione 2005, direttamente dalla città di Nadur
(Gozo) era presente una delegazione formata
dal sindaco Chris Said e da Joseph Camilleri,
funzionario dell’assessorato allo Spettacolo.
Misterbianco parteciperà il prossimo mese di
maggio alla convention per il 25° anno di fondazione della Fec (Federazione Europea città
GENNAIO 2005
del Carnevale), che si terrà per otto giorni tra
maggio e giugno nella cittadina maltese.
Se Malta è stata la consacrazione europea
del carnevale misterbianchese, Ancona ha
costituito la prima occasione per uscire dai
confini siciliani. Nel capoluogo marchigiano,
sette giorni dopo la conclusione delle normali
Foto Antonio Calì
mento di luce ideato dal tedesco Gert Hof,
all’interno del Grand Harbour, il porto della
capitale. La massa di gente era impressionante, come lo spettacolo!
Il 1° maggio è stata la data fatidica dell’allargamento a venticinque della Comunità
europea e anche l’occasione per la prima sfilata. Teatro dell’esibizione la città di Victoria,
principale centro dell’isola di Gozo, che ospita
anche un santuario dedicato a sant’Antonio
Abate. Il gruppo del nostro Carnevale chiudeva una lungo corteo di bambini e bande musicali provenienti dalle varie borgate dell’isola.
Il nostro corteo era aperto dalle icone tradizionali della sicilianità: i pupi e il carretto siciliano, liberamente interpretati dalla creatività e
dall’inventiva dei costumisti. Dietro di essi,
tutti gli altri che, negli anni, hanno interpretato i temi più vari e fantasiosi, vere e proprie
scenografie ambulanti di pregevole e ricercata
fattura.
Appena arrivati nella piazza principale, il
gruppo è stato cordialmente salutato dalle
autorità maltesi, il ministro per Gozo Giovanna Debono e il presidente del comitato dei
festeggiamenti Vince Cassar e dagli applausi
di un pubblico rimasto letteralmente a bocca
aperta. È stato uno spettacolo bellissimo che
ha suscitato ammirazione e stupore. Tutte le
altre manifestazioni si sono svolte a La Valletta, all’interno del Villaggio europeo, dove
erano allestiti gli stand di tutti i venticinque
Paesi della nuova Europa. All’European Villa-
tati a rappresentare la Sicilia al Carnevalò.
L’appuntamento è stato
rinnovato anche nel 2004,
quando tra freddo, pioggia e neve sono giunti
nelle Marche sessantacinque costumi, tra i premiati
e i più colorati dell’edizione appena conclusa. Le
maschere partecipanti
sono state in parte selezionate dai rappresentanti
dell’amministrazione
comunale di Ancona, in
parte dai gruppi di appartenenza. La sfilata è partita davanti al bellissimo
teatro delle Muse (in piazza della Repubblica) e,
lungo corso Garibaldi, ha
raggiunto piazza Cavour,
dove si è svolta la premiazione. Ai lati del corteo,
3 tra la folla di anconetani e
altri visitatori (molti i siciliani e i misterbianchesi)
un solo commento: «Sono bellissimi». In effetti, i costumi di Misterbianco hanno impreziosito l’appendice quaresimale del carnevale anconetano, come è stato riportato anche dai giornali locali.
«La nostra presenza qui ad Ancona - ha
commentato il sindaco Ninella Caruso - conferma del valore del
nostro carnevale e rinsal4
da un rapporto nato l’anno scorso con la comunità
anconetana. Nonostante il
tempo poco clemente,
abbiamo portato una nota
di calore e di colore. Essere ad Ancona ci premia
come misterbianchesi e
come siciliani, a dimostrazione delle potenzialità
che la nostra terra riesce
ad esprimere grazie
all’impegno e al lavoro
svolto volontariamente
dalle sei associazioni di
Misterbianco».
Il carnevale di Misterbianco ha fatto la sua
apparizione anche a Venezia in occasione della
maratona che si corre
della città lagunare: sul
podio, due maschere
hanno fatto da cornice
alla premiazione dei campioni maratoneti. In molti
hanno apprezzato i colori,
l’estro e la fantasia dei
costumi più belli di Sicilia.
6
manifestazioni carnevalesche, si festeggia il
“Carnevalò” (il “carnevalone”), organizzato
dall’assessorato alla Partecipazione democratica assieme alle cinque circoscrizioni comunali
e al quale sono invitati altri carnevali italiani.
La prima esperienza è stata fatta nel 2003,
dopo la visita a Misterbianco di una delegazione anconetana costituita dall’assessore Stefania Ragnetti, dal coordinatore delle circoscrizioni Angelo Tomassetti e dalla segretaria
Gabriella Nicolini. Dopo aver assistito alla sfilata, gli amministratori anconetani hanno scelto una serie di costumi che sono stati poi invi-
Foto Antonio Calì
N
ella storia del car- 2
nevale di Misterbianco ci sono tre
eventi che hanno segnato
delle tappe fondamentali:
Ancona, Venezia e Malta.
Il capoluogo marchigiano
ha ospitato per due anni
consecutivi, 2003 e 2004,
una colorita rappresentanza di maschere e costumi
in occasione del loro “Carnevalò”. È questa un’appendice al carnevale normale, che si svolge una
settimana dopo la normale
chiusura delle manifestazioni. A Venezia, due
costumi hanno fatto da
testimonial alla premiazione della gara podistica
Venice marathon 2003. A
Malta, invece, l’occasione
è stata data dell’allargamento della Comunità
europea, nella primavera
del 2004; un evento che ha
aperto nuovi confini geografici anche per il
Carnevale di Misterbianco. Cominciamo proprio da quest’ultimo.
Le celebrazioni per l’allargamento dell’Unione hanno costituito l’occasione per un’investitura extranazionale del carnevale dei costumi più belli di Sicilia. Il piccolo stato-isola ha
organizzato un lungo periodo di festeggiamenti, da metà aprile a maggio inoltrato per
festeggiare il nuovo status di paese membro
dell’Europa comunitaria. Misterbianco e il suo
carnevale sono stati chiamati a rappresentare
l’Italia e a dare un tocco di allegria ed eleganza
agli eventi molto formali previsti per le celebrazioni.
Settanta i costumi partiti per la spedizione
maltese: sono stati scelti tra i più belli e fantasiosi, selezionati tra quelli delle ultime edizioni e rappresentativi delle associazioni che si
sfidano ogni anno per vincere il titolo finale.
Vestiti, acconciature e scenografie sono stati
imbarcati sui tir di Riela per la storica traversata. L’amministrazione comunale era rappresentata dal vice sindaco Franco Galasso e dagli
assessori Mario Scuderi e Nicola Abbadessa.
La Valletta ha accolto gli invitati con una
serata indimenticabile. Il 30 aprile, infatti, si
preparavano i festeggiamenti per il giorno
dopo: è stata una notte di festa frenetica e spettacolare. Sembrava proprio che molti dei
400mila abitanti dell’isola avessero scelto di
assistere personalmente all’incredibile monu-
Urban
Misterbianco in Comune
17
Misura 5.3 - Pagina realizzata da Blu Media - Glidoloracoli picc. coop. a R.L v.le A. Doria, 69 CT
costituita in A.T.I. con Sinergie s.r.l. (capofila), Signorelli&Partners s.r.l.
Si riparte dalla
Stazione Sociale
YOUNG CITIZEN/
Focus group
per avvicinare
i giovani alla vita
politica della città
Il progetto Young Citizen (Giovani cittadini) è costituito secondo la Priorità 1 “Scambio e diffusione del Sapere” e la Misura 1 “Reti Tematiche” del
Programma Urbact. In questa sede non ci soffermeremo sulla descrizione del programma, poiché
come l’attento lettore avrà avuto modo di constatare, ne abbiamo già riferito nelle pagine della
scorsa edizione del giornale, ma indicheremo come l’Amministrazione si sta adoperando per meglio affrontare la fase di start-up del progetto in
esame.
Il comune capofila, Bristol, ha richiesto a tutte le
città partner la compilazione di un questionario al
fine di individuare nel modo migliore le caratteristiche socio-economiche ed i disagi giovanili che
emergono dalle città partecipanti. Misterbianco ha
inviato il questionario richiesto ed è stato segnalato nel primo rapporto base che periodicamente,
il Comune di Bristol, pubblicherà per rendere pubblici gli aggiornamenti dei lavori delle singole città
partner.
Ciascun paese partecipante e ricordiamo: Bristol
(U.K.), Hetton & Murton (U.K.), Sabadell (SPA),
Misterbianco (ITA), Mazeikiai (LIT.), Liverpool
(U.K.), Belfast (U.K.), Birkirkara (MAL), Evosmos
(GRE), si è posto degli obiettivi da raggiungere.
Il Comune di Misterbianco predilige tre obiettivi
principali. Alla fine di diversi incontri tra le associazioni di volontariato, l’assessore ai Servizi sociali dott. Santonocito, l’assessore Abbadessa e
l’avvocato Giuffrida, quest’ultimo presente in qualità di responsabile del progetto, hanno fissato i
seguenti obiettivi: ripristinare la voglia di partecipazione dei giovani misterbianchesi alla vita politica ed amministrativa della città; agevolare il loro inserimento nelle strutture partecipative esistenti e infine promuovere la costituzione di nuovi
organismi in grado di rappresentare meglio le
molteplici esigenze giovanili.
Tali obiettivi si raggiungeranno attraverso degli incontri chiamati Focus Group nei quali i giovani
avranno modo di confrontarsi e colloquiare tra di
loro avvicinandosi così ai processi decisionali della
città. Dobbiamo inoltre ricordare che i partecipanti del focus group visiteranno le altre città partner
allo scopo di dare ai giovani coinvolti l’opportunità
di osservare modi alternativi nell’affrontare problemi comuni. I titoli dei focus group che l’Amministrazione Comunale ha individuato sono: “Giovani e Partecipazione”, “Giovani e Rappresentanza”, “Giovani, ruolo e Responsabilità”, “Giovani ed
Impegno”. Dai titoli si evince che le tematiche che
si affronteranno daranno adito ai giovani di poter
spaziare molto sulle diverse problematiche su cui
discutere. La scelta non è stata casuale, ma ponderata; così che i giovani potranno scegliere di
argomentare sugli aspetti più salienti della vita
sociale e politica della città, sentendosi protagonisti in toto.
Misura 4.1/b Portinerie, Centri di aggregazione e un portale per
accorciare le distanze tra i soggetti disagiati e il resto della città
G
inoltre, si è fatto promotore del
ià dal luglio 2004 è parprotocollo d’intesa con l’Istituto
tito il progetto “StazioComprensivo Don Milani per inne Sociale”, promosso
terventi di "tutoraggio in affiancadalla Soc. Coop. Luigi
mento" su soggetti a rischio.
Sturzo, ente capofila in Ats con la
Per quanto riguarda il Centro per
Cooperativa Sociale Orizzonti,
tossicodipendenti di Via Bruno
Risorsa Lavoro s.r.l. (società di
Buozzi, ovviamente si evidenziano
collocamento privato), Aics Sicilgrandi difficoltà nel raggiungere
form, Sdi Altran e Cooperativa
l’utenza. Per questo motivo, la colSociale Multi Service '90 all’interlaborazione con i medici di famino del Pic Urban 2 Misura 4.1/b.
glia e con i responsabili di Ser.T. e
“Stazione Sociale” si compone di
Asl è indispensabile. A tal proposi6 Portinerie in cui richiedere into, si è pensato di sottolineare
formazioni e ricevere assistenza, 4
quanto i servizi offerti da PortineCentri di aggregazione per le faAlcuni locali del nuovo Centro di aggregazione della Stazione sociale di Serra
rie e Centri siano in realtà rivolti
sce svantaggiate evidenziate dal
alle famiglie, prime a subire le conprogetto (anziani, minori, disabili
seguenze dei casi di dipendenza.
e tossicodipendenti), il Telefono
Ecco perché il Centro offre varie tiAmico, il Telesoccorso e, infine, il
pologie di servizio: assistenza alle
Portale Sociale.
gestanti, corsi informativo-formaLE PORTINERIE SOCIALI
tivi su droghe, alcolici, tabacco,
Le Portinerie, attive già da setmediazione familiare e sostegno ai
tembre, hanno evidenziato l’esigenitori. Sarà garantita agli utenti
genza degli utenti di essere corla possibilità di consultare diverse
rettamente formati e informati sul
figure professionali: assistente somondo del lavoro; così, oltre a
ciale (tutti i giorni dalle 9.00 alle
corsi di formazione di 52 ore (fi12.30 e il martedì e il giovedì dalle
nalizzati a dare competenze spe15.00 alle 19.00), psicologa (martecifiche ma anche a stimolare la
dì, giovedì e sabato dalle 15.00 alle
comprensione del nuovo mondo
19.00); pedagogista (lunedì, merdel lavoro interinale) rivolti ai
coledì e venerdì dalle 8.30 alle
disoccupati misterbianchesi, gli
12.30); legale (martedì dalle ore
operatori hanno supportato l’utepalma in via Ferrara).
15.00 alle 19.00); consulente per l'handicap
tenza nella compilazione del Curriculum viI CENTRI DI AGGREGAZIONE
tae in formato europeo. Allo stesso tempo, Queste azioni informative e di rete sono sta- (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle
“Stazione Sociale” si è attivata per stabilire te affiancate dalle attività e dai servizi propo- 12.00). Tutti i Centri, nei prossimi mesi, saun protocollo d’intesa con l’Ufficio Servizi sti dai Centri di aggregazione, progressiva- ranno coinvolti dalle attività in occasione del
Sociali del Comune, con i sindacati presenti mente inaugurati a partire dallo scorso otto- carnevale e della Pasqua; sono previste, inolsul territorio e con la Scuola Don Milani (pre- bre. Il primo Centro ad essere inaugurato è tre, un’escursione sull’Etna per gli anziani e
vedendo la tutela, la prevenzione, la presa in stato quello per “Donne anziane” di Monte- visite guidate a laboratori di legno e ceramicarico e il sostegno socio-sanitario di minori palma, seguito da quello per “Disabili e non” ca per minori e disabili, nella prospettiva deldisagiati). Per comprendere meglio il mondo di Lineri e da quello per “Minori” di Serra. la realizzazione di manufatti all’interno delle
delle dipendenze, lo scorso 13 novembre, Quest’ultimo, sito nei locali della Parrocchia attività proposte dai Centri.
IL PORTALE SOCIALE
"Stazione Sociale" ha organizzato un incon- S. Carlo Borromeo, è stato inaugurato proWWW.STAZIONESOCIALE.ORG
tro-workshop con i medici di famiglia di Miprio il 24 gennaio, alla presenza della autori- Il 2 dicembre 2004 è stato inaugurato il Porsterbianco, con i responsabili del Ser.T. dità, delle associazioni operanti sul territorio, tale sociale, piattaforma facilmente accessibistretto CT 2, con i rappresentanti dei Servizi
dei sindacati, del pastore della Comunità le, che offre informazioni sui servizi presenti
Sociali del Comune e degli enti del terzo setEvangelica di Serra e del parroco Angelo nel territorio, sulle attività promosse dal protore (coop. Sociali, associazioni, ecc.) e con i
referenti del Consultorio Familiare di Mister- Grasso. Nel Centro per donne anziane di getto, sulla legislazione comunitaria, naziobianco, oltre che con diversi professionisti Montepalma, le attività vengono continua- nale e regionale, ecc. Questo meccanismo di
esperti del settore. I risultati dei questionari, mente ripensate considerando le esigenze diffusione delle informazioni è a vantaggio
somministrati ai medici, sono in corso di ela- delle utenti. Così, tutti gli eventi organizzati degli utenti che non possono raggiungere le
durante il periodo di Natale, sia nei Centri, Portinerie, come pure degli operatori del
borazione.
Lo scorso dicembre, inoltre, in collaborazio- sia nel territorio, hanno riscosso successo: la- progetto stesso, costantemente aggiornati
ne con il presidente dell'Ente Nazionale Sor- boratorio creativo di decori natalizi, visita ai grazie alle sezioni del Web Site di “Stazione
domuti, si è pensato di integrare gli interven- presepi di Caltagirone, animazione di feste, Sociale”.
ti, previsti dal progetto, attraverso l’attiva- tornei di carte, celebrazioni religiose e, per fi- Il Portale è suddiviso secondo le tipologie di
zione di un telefono amico con un Numero nire, nei locali del Palatenda, il “Gran Galà di utenza individuate dal progetto: anziani, miVerde Sociale per i soggetti audiolesi, dotan- Natale” del 4 gennaio, con cabaret, tombolo- nori, disabili, tossicodipendenti e discriminati in genere, ponendo particolarmente l’acdo di un dispositivo Dts (già in dotazione ne e gara di ballo conclusiva.
agli utenti audiolesi) la Centrale Operativa di Così anche per il Centro di Lineri che, nel- cento sulla famiglia. Così per ogni canale è
"Stazione Sociale" nell’ambito del servizio di l’attesa dell’inaugurazione dei locali di Serra, possibile visualizzare un dossier, delle news
Teleassistenza. Il servizio è attivo da gennaio. è stato aperto ai minori disabili e non tutti i e l’agenda degli appuntamenti. A breve sarà
I Servizi Sociali del Comune hanno proposto giorni, proponendo assistenza scolastica e at- attivata l’area Forum e la Chat. Sarà inoltre
una forma di collaborazione per lo Sportello tività ricreative con finalità pedagogico-edu- possibile inviare il proprio Curriculum in
Polifunzionale dello straniero, attivo dall’11 cative. La presenza di tutor sociali assicura formato europeo a Risorsa Lavoro, società di
gennaio al 1 marzo 2005, che sarà ubicato in l’attuazione di progetti individuali rivolti ai collocamento privato partner del progetto.
due Portinerie: in via Bruno Buozzi e a Mon- soggetti più disagiati. Il Centro di Lineri,
Daniela Triolo
MEDINT
Al forum locale
si è discusso
di senza tetto e
lavoro minorile
Lo scorso 24 gennaio alle 17,30, si è
svolto l’undicesimo incontro del Forum
locale del progetto Medint. Per l’Amministrazione comunale, oltre all’avvocato
Sara Condorelli e al dott. Massimo Ferrari, è intervenuto il dott. Faust Fiorini,
consulente Urban, che ha agevolato il lavoro in quanto esperto delle conduzioni
di gruppo nelle fasi di preparazione progettuale con il quale si è proceduto ad
individuare una serie di problemi di partenza al fine di poterli inserire all’interno
della “Scheda Definizione Ipotesi Progettuale”.
Dal dibattito è emersa l’indicazione dei
componenti del Forum di problemi comuni come la mancanza di una casa fa-
miglia che possa accogliere cittadini disabili e senza tetto; la mancanza di servizi abitativi nella zona commerciale per
ospitare i tanti giovani che lavorano o
sono impegnati in stage nelle diverse
realtà commerciali della zona; la mancanza di parcheggi nella zona centrale
della città. Altri hanno fatto presente che
la costruzione di un altro asilo nido allevierebbe i problemi di tante famiglie del
territorio; come pure la costruzione di un
istituto di scuola superiore, magari polivalente.
Infine è emerso il problema del lavoro
minorile: troppi sono i bambini dai sei ai
tredici anni che non vanno a scuola o che
come post scuola vanno a lavorare nei
GENNAIO 2005
vari mercati rionali della zona. Occorre
quindi intervenire con appositi servizi
che possano contrastare il problema. Alla fine dell’incontro i partecipanti hanno
deciso di fissare, nel corso della prossima riunione (della quale si verrà avvertiti tramite lettera) i problemi nell’apposito schema, preparato dalla segreteria
di progetto, al fine di agevolare i lavori e
definire gli obiettivi di intervento. Si ricorda che per qualsiasi chiarimento o informazione ci si può rivolgere alla segreteria di progetto (dott. Massimo Ferrari)
in via S. Antonio Abate n. 3 piano terra;
tel. 095/755.62.38, e-mail: [email protected].
Massimo Ferrari
Urban
18
Misterbianco in Comune
Misura 5.3 - Pagina realizzata da Blu Media - Glidoloracoli picc. coop. a R.L v.le A. Doria, 69 CT
costituita in A.T.I. con Sinergie s.r.l. (capofila), Signorelli&Partners s.r.l.
Una giornata
indimenticabile
Spettacolo e solidarietà in occasione dell’evento organizzato
nell’ambito del progetto Polis. Il sindaco: «Cittadini splendidi»
S
della rassegna natalizia,
i è svolta il cinque
Salvatore Rotella, ed
gennaio, durante la
esponenti dei Servizi soconsueta rassegna
ciali del Comune. Si pasnatalizia annuale, la
sava quindi alle tante esigrande giornata-evento al
bizioni proposte da svaPalatenda di Misterbianco
riate associazioni del terorganizzata dal progetto
ritorio, con gli applaudi“Polis” per la Misura 4.1.a.
tissimi balli di vario tipo
La manifestazione, che ha
(dalle coppie alle caraibifatto registrare la presenza
che, dall’hip hop alla
massiccia della cittadinanbreak dance, dalla classiza, con oltre mille persone
ca alla moderna) delle
intervenute, è durata più di
scuole “Laurel Fuego Laotto ore, prendendo avvio
tino” di Serra, “Ronin” di
nel primo pomeriggio con
Lineri, “New Performanl’allestimento di “Isole creace” e “AJ Danza e Fittive estemporanee” di pitness” del Centro, quindi
tura, recitazione, danza,
sketches con la coop.
manipolazione e animazio“Ausilia”, arti marziali
ne, dove piccoli e grandi
proposte dall’Associaziohanno trovato sane occasione “Il Tempio 5” di Monni di divertimento e svago. Il sindaco Ninella Caruso all’inaugurazione di uno dei laboratori di Città del Progetto Polis
tepalma e ancora un muGiocolieri, animatori e
sical presentato dal Centrampolieri arricchivano il
tro di aggregazione giovagià movimentato quadro.
nile “Non Solo Piazza”
Appuntamenti Polis
Intanto, in uno spazio atdel centro storico. Erano
trezzato, si poteva ammiraIl Progetto “Polis”, sbarca anche all’edizione del Carnevale
presenti anche le associare anche la mostra fotografi2005 “dei costumi più belli di tutta la Sicilia”, attraverso l’allestizioni “Solaria” di Montemento di una mostra dei costumi delle edizioni carnascialesche
ca su Misterbianco, allestita
passate. Si potrà visitare la mostra alla Galleria Civica, tutti i pomerigpalma e “Misericordia”.
per l’occasione mettendo
gi dal 29 gennaio all’8 febbraio, dalle 17 alle 21 (fino alle 22 nei giorLe esibizioni venivano inassieme opere e foto pregiani 29, 30, 6 e 8). Sarà possibile avere anche informazioni storiche, culturali
tercalate da estrazione di
te d’epoca di artisti e appase turistiche su Misterbianco e vedere un video realizzato dalla fondazione
premi per il pubblico presionati di cultura e folklore
“Monasterium Album” sulla storia. L'iniziativa è stata concertata con l'amminisente con lampade, arredi
strazione comunale, in particolare col vice sindaco Franco Galasso e con l'imlocale, come Paolo Citraro,
piegata responsabile Rosetta Vitanza.
e decori per la casa,
Antonio Calì, Vito Fichera,
palloni in cuoio per i
La ricerca sul campo del progetto Polis
Mimmo Murabito e la Fon18 Febbraio 2005 Teatro Comunale ore 16,30
ragazzi, fino alla condazione “Monasterium AlSarà presentata il 18 febbraio, la ricerca sul campo condotta dagli
solle e al telefonino fibum”, tutti poi premiati.
specialisti del Progetto Polis che ha come obiettivo la descrizione delnale e dalla musica
Ma è stata anche una giorlo specifico sistema socio-territoriale e confini amministrativi definiti,
del maestro Pino Ranata di grande solidarietà
nel quale si dispongono in un mutuo scambio di influenze, individui,
pisarda. La conduziogruppi, ambiente fisico, ambiente costruito dall’uomo, bisogni, risorcon l’iniziativa “Un giocatse, di interpretazione e trasformazione della vita che gli stessi cittane della serata è stata
tolo per un biglietto” e alledini e le stesse agenzie adottano. L’obiettivo finale della ricerca riaffidata all’animatore
stimento di una banca del
mane quello di coinvolgere nell’analisi della comunità, i cittadini e
e showman Salvo Figiocattolo, in collaborazioquelle fasce di popolazione che rappresentano il bersaglio stesso del
lippello, che ha trovane con l’Associazione “Maprogetto Polis.
to anche il momento
ni Tese” nella quale potevaadatto per ricordare le vitno donarsi giochi ed oggetti
time dello Tsunami, inviper i bambini meno fortutando tutto il pubblico ad
nati in cambio di biglietti per partecipare alle ta, struttura con una storia di sostegno e recuestrazioni degli oltre centocinquanta premi pero del disagio psichico bicentenario, che inviare sms di aiuto durante la serata. Soddiassegnati in più riprese durante la grande fe- ospita anche molti misterbianchesi. Il musical, sfattissime le “anime” del progetto Polis, che
sta. I misterbianchesi, grazie anche all’ottimo rivisitazione della favola del brutto anatrocco- ricordiamo sono le cooperative “Marianella
lavoro degli organizzatori hanno invitato, gi- lo con un’appendice finale azzeccata sulla na- Garçia”, “Spazio Bambini”, consorzi “Oro”,
rando classe per classe, tutti gli studenti delle tività, è stato apprezzato dal pubblico presen- “Idea Lavoro” e “Sol.Co”. Entusiasta il sindascuole, associazioni e agenzie educative for- te che ha applaudito a più riprese gli oltre co, che ha dichiarato: «Il progetto Polis sta vemali e informali; hanno dato straordinaria trenta attori sul palco. Alla fine lo psicologo ramente entrando nel vivo della comunità, è
prova di grande sensibilità, donando qualcosa dott. Simone Bruschetta, un responsabile del stato splendido ammirare così tanta gente che
come milletrecento giocattoli. Alle diciotto cir- centro, ha dichiarato: «Resterà per tutti noi e è accorsa a gremire il palatenda coinvolta tra
ca veniva organizzata anche una gara di ballo per i nostri ragazzi una giornata storica, me- spettacoli e solidarietà. Prezioso il lavoro di
liscio a coppie, per la gioia dei tanti anziani in- morabile». Arrivava quindi il momento dei rete e il coinvolgimento di tanti attori sociali,
tervenuti dai diversi centri sociali dei quartie- ringraziamenti alle autorità della Pubblica pubblici e privati. E’ uno dei regali più belli
ri, con tanto di giuria qualificata che premiava amministrazione, con il sindaco Ninella Caru- che ho ricevuto durante le feste, non rimane
poi con una targa le prime tre coppie (ma ve- so premiata con una targa ricordo e ne ritira- che complimentarmi calorosamente con tutnivano elargiti anche premi di consolazione a va un’altra per l’assente giustificato avv. Giu- ti».
tutte le altre). Alle diciannove si iniziava con seppe Giuffrida, Responsabile delle Politiche Dello stesso avviso anche gli assessori Abbale esibizioni sul palco con il toccante musical Comunitarie e referente istituzionale del pro- dessa e Rotella che hanno rimarcato i concetti
“Iride”, messo in scena dai ragazzi diversa- getto “Polis”. Presenti ed intervenuti anche gli di “sinergia progettuale” e “integrazione terrimente abili di “Villa Angela” di S. G. La Pun- assessori Nicola Abbadessa, organizzatore toriale”.
INCENTIVI
Grazie a Urban
Misterbianco si
mette in proprio
Misura 4.5 / Conclusi i
programmi di investimento
per le aziende beneficiarie
Hanno concluso il programma di investimento e
sono operativi sul territorio di Misterbianco i
sottoelencati beneficiari della Misura 4.5 “Incentivi per la creazione e lo sviluppo di attività economiche” del programma Urban 2 Misterbianco:
- Maria Grazia Melia ha dato vita alla scuola di
lingua inglese denominata "English World di
Melia Maria Grazia & C. s.a.s.". L'investimento complessivo ammonta ad euro 88.132,58 per
la realizzazione del quale Melia ha ottenuto un
contributo di euro 51.645,69.
- Giuseppe Crisafulli ha presentato un progetto denominato "Perché… anche una goccia
d'acqua è importante", con l'obiettivo di migliorare le metodologie di irrigazione, facendo si
che queste siano progettate e applicate in modo da eliminare lo spreco di acqua, pur mantenendo intatto lo splendore del verde pubblico e
privato. L'investimento complessivo ammonta
ad euro 68.757,91 per la realizzazione del quale Crisafulli ha ottenuto un contributo di euro
44.692,64.
- Giancarlo Giunta, grazie al finanziamento
europeo ha dato vita ad una società in nome
collettivo denominata "Legarte studio di
Giunta Giancarlo Giunta Claudio & C. snc",
presentando un progetto denominato "Approccio integrato qualità - sicurezza - ambiente
nel processo delle attività artigianali locali". L'investimento complessivo ammonta ad euro 79.450,00 per la realizzazione del quale
Giunta ha ottenuto un contributo di euro
51.642,50.
- Viviana Santagati ha presentato un progetto denominato "Ambientiamoci" con l'obiettivo
di creare un'impresa in grado di soddisfare tutte le esigenze di mercato che riguardano l'arte
del verde e connessi. L'investimento complessivo ammonta ad euro 77.351,14 per la realizzazione del quale Giunta ha ottenuto un contributo di euro 50.278,24.
- Andrea Russo, grazie al finanziamento europeo ha dato vita ad una società a responsabilità limitata denominata "T.R. Impianti s.r.l.".
L'investimento complessivo ammonta ad euro
81.000,00 per la realizzazione del quale Russo
ha ottenuto un contributo di euro 51.645,00.
- Maria Rosaria Privitera ha presentato un
progetto denominato "Comunità alloggio per
disabili fisici ed insufficienti mentali" con
l'obiettivo di offrire ospitalità ed accoglienza altamente qualificata sul piano educativo, affettivo e umano. L'investimento complessivo ammonta ad euro 78.869,78 per la realizzazione
del quale Privitera ha ottenuto un contributo di
euro 51.265,35.
- Vita Alba Francesca Mirulla ha avviato
un'attività di commercio tradizionale denominata "Alba Rosa Commercio e Telematica".
L'investimento complessivo ammonta ad euro
86.588,24 per la realizzazione del quale Mirulla
ha ottenuto un contributo di euro 51.645,69.
- Apollonia Scuderi , rappresentante della società "Apollonia S.r.l.", ha presentato un progetto denominato "Apollonia Ard Discount"
con l'obiettivo di aprire un punto vendita harddiscount ubicato nel centro della città di Misterbianco. L'investimento complessivo ammonta
ad euro 115.000,00 per la realizzazione del
quale Giunta ha ottenuto un contributo di euro
51.645,69.
Giovanni Giannone
MISURA 4.4
FORMAZIONE
Conclusa
l’attività
didattica
Via agli stage
Si è conclusa l'11 novembre 2004 l'attività
d’aula del progetto “Esperti in commercio
elettronico” finanziato nell’ambito della Misura 4.4, “Formazione Professionale e Orientamento”, svolta all’Istituto Pitagora di Misterbianco. Durante questa prima fase, i 20 giovani partecipanti sono stati impegnati per
200 ore e hanno affrontato con profitto i moduli teorici e pratici previsti nel programma
didattico, in particolare: la Comunicazione e il
lavoro di gruppo, il Diritto Commerciale, il
Marketing e l’e-marketing, l’E-commerce,
l’Informatica e Telematica applicata all’Ecommerce, l’inglese, il Sistema impresa. I
docenti, esperti provenienti dal mondo del lavoro e da quello accademico, hanno alternato la teoria alla pratica, anche con l’ausilio di
esercitazioni, lavori di gruppo, stimolando i
corsisti ad approfondire gli argomenti trattati
in aula. Durante lo svolgimento dell’attività
formativa, si è anche proceduto all’individuazione delle aziende per la fase di stage, contattando sia alcune aziende inserite nel DataBase IFOA, sia quelle presenti sul territorio di
Misterbianco, oltre ad altre operanti in ambito Ict (Information & Comunication Technology) e E-Commerce attive a Catania e provincia. Quindi sono stati avviati i contatti preliminari per fare sostenere i colloqui ai corsisti, per poi effettuare gli abbinamenti allievo/azienda, tenendo conto tanto dei profili richiesti quanto dei compiti e degli obiettivi da
raggiungere durante il periodo di stage. Tutto
ciò ha consentito ai partecipanti di trovare l’azienda in cui effettuare la fase di stage, della
durata di 250 ore, che è stata già avviata nel
GENNAIO 2005
mese di dicembre e si concluderà a febbraio
2005. Concluso il periodo di stage saranno
svolti gli esami per il conseguimento della
qualifica professionale di “Esperto in Commercio Elettronico”, a questo scopo sono stati già avviati gli adempimenti preliminari e in
particolare la richiesta di nomina di un componente della commissione d'esame, da parte dell’Assessorato Regionale al Lavoro ed alla Formazione Professionale.
Proprio in vista degli esami, è stato resa disponibile, per gli allievi del corso, la frequenza
dell’aula informatica del Cof dell’Università
degli Studi di Catania, partners progettuale
insieme ad Ifoa, soggetto capofila, per esercitazioni sui software e gli altri applicativi utilizzati durante l’attività d'aula.
Umberto Morgano
Presepi
Misterbianco in Comune
19
■ Successo alla manifestazione Presepiando della Provincia di Catania
Primo premio alla
scuola “Da Vinci”
Sono state presentate opere realizzate
con ciottoli, cartapesta e terracotta
C
arta pesta, terracotta e… ciottoli. Con l’uso di questi materiali, l’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” si è
aggiudicato il primo premio nella manifestazione “Presepiando”, indetta dalla provincia Regionale di Catania e aperta sia
a tutte le scuole della provincia sia ai maestri ceramisti. La mostra
è stata organizzata presso l’ente fieristico le Ciminiere di Catania
ed è stata aperta dal 13 dicembre al 9 gennaio. Le opere in esposizione hanno riscosso un grande successo di partecipazione e di
pubblico, specie di turisti stranieri. La scuola misterbianchese ha
presentato tre tipologie di presepi: “Pietre vive”, un originalissimo lavoro realizzato con ciottoli raccolti sulle spiagge, selezionate per forme, incollate e dipinte a mano; “Presepe di carta pesta”,
realizzato dai ragazzi su una base di rete metallica e ispirato alle
figure della tradizione ortodossa; infine, “Rivivendo il Natale”,
presepe tipico siciliano in terracotta, raffigurante immagini e paesaggi tipicamente isolani. Questo primo premio ha entusiasmato i
ragazzi del laboratorio di educazione artistica, che hanno lavorato
accanto ai professori per tutto il primo quadrimestre, sia in ore
curricolari che pomeridiane, portando a termine a pieno merito il
progetto d’istituto “Mostra di presepi”, programmato all’inizio
dell’anno.
«Siamo fieri di questo riconoscimento – dice la preside Elena
Buscemi – del resto i frutti del laboratorio di artistica ci hanno
dato sempre soddisfazione. Lo scorso anno, infatti, abbiamo vinto
il secondo premio nel concorso “Per la pace”, organizzato dall’istituto commerciale Gemmellaro di Catania, dove abbiamo presentato una favola multimediale realizzata con degli origami».
Il concorso della scuola Sciascia coinvolge anche Valverde e Aci Castello
“Il presepe arriva…” così è stato intitolato quest’anno il concorso indetto dal 3°
circolo didattico “Leonardo Sciascia” di
Misterbianco che, ormai da quattro anni,
fa da cornice all’estro creativo e alla fantasia dei bambini e degli insegnanti di
tutti i plessi di scuola primaria e di scuola dell’infanzia. Novità assoluta di quest’anno è stato il coinvolgimento di altre
scuole della provincia di Catania, come
l’istituto comprensivo di Valverde e l’istituto comprensivo “Giovanni Falcone” di
Acicastello.
L’esposizione e la premiazione dei presepi è avvenuta nella palestra del plesso
di via Puglia, a Serra Superiore che, come
ogni anno, si riempie di decine di presepi, ognuno diverso dall’altro e tutti con
una particolarità che li caratterizza e che
li rende unici. Notevole la partecipazione
dei genitori, degli alunni e dei docenti
del 3° circolo e di altre istituzioni scolastiche, nonché dei rappresentanti degli
enti locali.
Ai dieci membri della giuria l’arduo
compito della scelta dei primi tre classificati: il primo, realizzato in un vecchio
bauletto con i personaggi ricamati a
punto croce, è ispirato a un tempo lontano, quando le nonne si riunivano per
ricamare preziosi manufatti; ambientato
a Betlemme e molto suggestivo il secondo classificato, realizzato al computer
dagli alunni nell’aula di informatica; il
terzo classificato, rappresentato in un
grande libro, racconta in diverse fasi la
storia della nascita di Gesù Bambino.
Molti visitatori hanno espresso al diri-
gente scolastico Corrada Caruso Midolo
il loro apprezzamento per i lavori esposti. A lei è stato infatti riconosciuto il
merito di aver indetto un concorso che,
essendo dedicato alla natività, mette in
luce i valori della famiglia che oggi più
che mai tendono a tramontare.
La manifestazione si è conclusa con la
premiazione delle classi vincitrici. A consegnare le targhe l’assessore della pubblica istruzione Nicola Abbadessa.
ORAZIO GIUNTINI
PAVIMENTI - RIVESTIMENTI - ARREDO BAGNO - SANITARI
PARQUET - IDRAULICA - IDROMASSAGGIO - RUBINETTERIA
Il presepe ambientalista di Salvatore Bruno...
... e quello di pietra lavica di Daniela Anfuso
È fatto tutto di materiali naturali il presepe di Salvatore Bruno, 37 anni, che nei
ritagli di tempo raccoglie piccoli legni, tralci di vite, pietre, muschi e altro materiale
in giro per i campi.
Il suo è un presepe in continuo divenire che resta montato per vari mesi, ma su
cui lavora tutto l’anno. Un mulino rifinito nei particolari, con una pala mossa da un
motorino elettrico, l’abbeveratoio con le lavapanni aspettano di essere accompagnate dal forno, dal maneggio e dalle luci giorno/notte nella grotta.
Il presepe allestito da Daniela Anfuso, 25 anni, si estende - ma, in passato, è
stato anche più grande - per 4 metri quadrati. Per realizzarlo ci sono voluti due giorni. I materiali utilizzati sono pietra lavica per la grotta della natività; muschio e
licheni per la vegetazione; sughero e carta per i monti. C’è il panettiere col forno
acceso, la fontana con l’acqua corrente e il fiume, le anatre, il ponticello. Le figurine
sono tutte di plastica, con l’unica eccezione di un arabo di terracotta, antica statuetta di molti presepi fa.
GENNAIO 2005