Speciale Naturismo
Transcript
Speciale Naturismo
VIRTUAL COOP Cooperativa Sociale ONLUS Mensile di informazione e approfondimento sociale Primo Piano pag. 2 Primo Piano pag. 3 asp: innovare luce e gas i servizi illumia e il sociali futuro Intervista al Pres. Borghi Speciale Naturismo Intervista al Dir. Bonora Disabili che lavorano... Bene! Spencer Tunnick, Munchen N. 52 Anno 5 - 1 Luglio 2014 - ¤ 1,00 BNB DONANDO ALLA da pag. 11 naturismo, NUDISMO E ARTE.. A VOI LA SCELTA Dalle origini del movimento, alle sue più recenti manifestazioni passando per le spiagge della Riviera Costume e Società pag. 5 pronto soccorso cani e gatti Novità normative per il soccorso degli animali vittime di incidenti stradali a pag. 20 Inserto: Speciale Naturismo Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale 70% - CN BO Buone Notizie Bologna SOSTIENI 2 Primo Piano BNB 1 Luglio 2014 Un’antica istituzione per innovare i servizi sociali L’ASP (Azienda pubblica dei Servizi alla Persona) di Bologna raccontata da Gianluca Borghi, il suo amministratore unico www.buonenotiziebologna.it Gianluca è un vecchio amico, anche se molto più giovane di me, già Assessore alle Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna, da sempre impegnato nel sociale, sensibile alle problematiche ambientali, accanito sostenitore di tutto ciò che favorisce la coesione sociale. Mi raggiunge nel mio ufficio, gioviale come sempre, carico più che mai, ma consapevole della difficoltà del suo nuovo incarico. Parlaci dell’ASP ASP è l’azienda pubblica dei servizi alla persona. La riforma dei servizi sociali voluta dall’allora ministro Livia Turco, che con grande determinazione presentò al Parlamento quella che poi divenne la Legge 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali), ha determinato la trasformazione degli istituti di pubblica assistenza e beneficenza, in aziende pubbliche di servizi alla persona. A seguito della legge nazionale, la nostra Regione, con la Legge regionale 2 del 2003, ha fatto propria quella prospettiva, regolando in modo cogente quella trasformazione di sistema. Da allora si è attivato un percorso che ha portato le istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza alla privatizzazione, all’accorpamento o alla trasformazione in aziende pubbliche di servizi alla persona. Conseguentemente nacquero a Bologna tre aziende: ASP IRIDES che si occupa di servizi sociali ed educativi rivolti ai minori; ASP Poveri Vergognosi che ha una storia di assistenza pubblica iniziata nel 1495 e ASP Giovanni XXIII, entrambe attive nei servizi per anziani e – per quanto riguarda i Poveri Vergognosi – nel disagio adulto e nel contrasto all’esclusione sociale. Il Comune di Bologna ha poi proseguito questo percorso di razionalizzazione decidendo che queste tre ASP si fondessero in un’unica azienda pubblica, che si occuperà di servizi agli anziani, di disagio adulto, di integrazione sociale, e di servizi ed interventi sociali rivolti ai minori in difficoltà. Dallo scorso gennaio, quindi, il Comune mi ha nominato amministratore unico di questa nuova Azienda pubblica, tra la più rilevanti a livello nazionale per dimensioni e servizi gestiti: una sfida inedita, volta ad affermare utilità e senso di una azienda pubblica, che opera ovviamente in un contesto che vede costanti sinergie con altri produttori di servizi, a partire dalle imprese sociali. Questa ASP, così grande ed importante, può essere definita una specie di Hera dei servizi sociali? Siamo un’azienda totalmente pubblica, ovviamente non quotata in borsa... La nostra missione è chiaramente definita dallo Statuto, così come altrettanto chiaro è il ruolo di coordinamento, committenza, pro- grammazione del Comune di Bologna, interlocutore imprescindibile di ogni nostra attività. Perché il nostro Comune non svolge direttamente queste attività? Come dicevo, il Comune ha comunque mantenuto, nel senso più ampio del termine, il governo delle politiche sociali cittadine, delegando ad ASP la loro gestione. Il disegno è chiaro: una Azienda autonoma può avere maggiore capacità gestionale, migliore organizzazione per la gestione dei servizi; il Comune deve “armarsi” per assumere il ruolo centrale di committenza e programmazione. Ricordo comunque come la nostra base societaria veda la presenza oltre al Comune di Bologna con il 97% della proprietà, dalla Provincia con il 2% e della Fondazione della Cassa di Risparmio per il restante 1%. L’ASP vive col contributo essenziale del Comune e in più riscuote il contributo dei cittadini? I cittadini contribuiscono se e come possono ai servizi, si pensi a quelli per gli anziani, mentre in caso di necessità interviene a loro sostegno il Comune. Ovviamente esiste un riconoscimento economico delle prestazioni a rilievo sanitario da parte della ASL di Bologna. Accanto agli interventi rivolti alle persone anziane in condizione di non autosufficienza, svolgiamo azioni quotidiane nei confronti de- gli adulti in condizione di disagio e povertà: sportello protezioni internazionali, progetto SPRAR, gestione di accoglienza abitativa, gestioni centri di accoglienza diurna, gestione servizi di prossimità, gestione servizi ed interventi nell’ambito dell’esecuzione penale adulta, Microcredito, nodo antidiscriminazione, laboratori, ecc. Questi nostri servizi si sostengono anche grazie ai ricavi provenienti dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare di ASP città di Bologna, patrimonio che dal 1500 ad oggi, a seguito di lasciti ereditari e donazioni, ha assunto una notevole consistenza, sia immobiliare che agricola. Il nostro sforzo è quindi volto a mantenere efficiente ed in sicurezza le centinaia di immobili di proprietà, mentre per quanto attiene il patrimonio agricolo, sempre più andremo nella direzione di rendere disponibili per l’affitto le nostre proprietà nella pianura bolognese. Avete già preso accordi di collaborazione con associazioni e cooperative sociali? Alcuni servizi riguardanti gli utenti adulti in condizioni di disagio sono gestiti in convenzione da cooperative sociali all’interno di procedure di appalto. Per quanto riguarda i servizi agli anziani, la normativa regionale sull’accreditamento dei servizi e la gestione unitaria ha imposto alle ASP di cedere la gestione, per almeno 3 anni, di tali servizi alle imprese sociali che già gestivano in appalto tali servizi. Abbiamo già numerosi rapporti con imprese sociali e col tempo cresceranno ulteriormente. Rispetto agli sportelli sociali, al welfare di comunità, ai quartieri, siamo in una fase molto importante di definizione dei ruoli, riguardanti Comune, Quartieri ed ASP. Nel frattempo è stato deciso che ASP estenderà a tutti i quartieri la sperimentazione sull’assistenza domiciliare agli anziani che ha dato ottimi risultati nei Quartieri Borgo e Savena, consapevoli comunque che sulla domiciliarità dobbiamo migliorare, considerato che oggi raggiungiamo al loro domicilio non più del 25% delle persone non autosufficienti. Nel futuro sempre più dovremo quindi coinvolgere e sostenere nel loro prezioso lavoro di cura i “care giver”, ovvero parenti, assistenti domiciliari e badanti. Riguardo al vostro patrimonio, avete pensato di assegnare le vostre terre alle cooperative sociali per svolgervi attività di inserimento lavorativo? Sì, esiste una valenza terapeutica legata al lavoro nei campi che fa parte della nostra missione. Stiamo lavorando molto concretamente ad un progetto che andrà in questa direzione e che coinvolgerà Dipartimento Salute Mentale della ASL e cooperative sociali. Entro breve potremo, se lo vorrete, illustrare questa sperimentazione che avverrà su terreni di proprietà dell’ASP. Cosa pensi dell’uso della tecnologia di ultima generazione, per rendere i servizi alla persona più efficienti? Sono assolutamente favorevole. L’ennesima rivoluzione tecnologica in atto mette a disposizione dei soggetti non autosufficienti una tecnologia utilissima alla socializzazione, all’animazione, alla reminescenza ed alla stimolazione cognitiva, oltre a tutto ciò che rappresenta in termini di opportunità e di autonomia di vita al proprio domicilio l’assisted living ed internet delle cose. Tutto ciò che è già disponibile va utilizzato per migliorare la qualità della vita e nei prossimi mesi lavoreremo all’interno di ASP su questo tema, anche in collaborazione con le eccellenze nazionali presenti in città (si pensi alla straordinaria esperienza di Ausilioteca). Un altro fronte che percorreremo senza indugi sarà quello della progettazione europea: ASP, anche per questo, collaborerà con Ervet, agenzia regionale che si occupa anche di progettazione europea per dare nuovo impulso a questa prospettiva. Vogliamo, insomma, percorrere e connettere con una nuova progettazione sociale le reti ed i network europei, cui pensiamo di poter contribuire con idee ed esperienze. Altri progetti riguarderanno l’abitare, la prevenzione della solitudine, la non autosufficienza, il cohousing sociale, oltre ad innovazioni possibili sulle povertà ed i minori. Ma di questo, se vorrai, avremo modo di parlare in futuro. Maurizio Cocchi In Redazione Ugo De Santis Lessico assistenziale C A D I A I 40 anni Cadiai. Il welfare che cresce. BNB Primo piano 1 Luglio 2014 NUOVA Luce sul futuro Illumia: il mestiere di distribuire energia elettrica e gas re di 200 euro all’utente privato e di 300 euro alle aziende. Il cliente privato ha a disposizione 12, 14 lampade da 8/9 watt, con cui sostituire le lampadine tradizionali da 70/80 watt. Ovviamente il risparmio diventa importante anche in una casa e ancor di più in un’azienda in cui le luci siano accese per 8, 16 ore al giorno. Siete nati nel 2006 e avete già una rete di vendita nazionale… Operiamo su tutta Italia con varie modalità di vendita, in particolare con agenti sul territorio, ma anche attraverso rivenditori che vendono sia lampade a led sia contratti di fornitura luce e gas. Siamo cresciuti al punto di fatturare nel 2013 oltre 500 milioni, una cifra da media azienda italiana. Avete sede a Bologna, avete mai pensato di spostarvi a Milano o Roma? No. Sono poche le società di servizi esistenti sul territorio al di fuori di queste due grandi città. Anche in questo vogliamo differenziarci, anche perché Bologna, con l’alta velocità e le nuove strutture di comunicazione è diventata più centrale di prima e per i nostri collaboratori e fornitori sta diventando molto facile incontrarsi. La geografia dell’Italia cambia e noi siamo ben felici di contribuire. Andrea Bonora, direttore generale dell’innovativa impresa, mi raggiunge nell’ufficio della nuova sede, proprio nel bel mezzo del trasloco. Dopo avere scavalcato un pacco di giornali e un paio di stampanti, finalmente riesce a sedersi di fronte a me, che posso cominciare il fuoco di fila delle domande. Cos’è Illumia? È una società giovane, nata a Bologna nel 2006 che vende energia elettrica e gas ai clienti finali che possono essere privati, aziende, grandi aziende, enti pubblici. Ab- biamo oggi più di centomila clienti e margini di crescita davvero interessanti. Siamo stati bravi, abbiamo saputo interpretare le esigenze di mercato in maniera nuova. Una grande attenzione nella cura del cliente ci contraddistingue, ad esempio al nostro call center risponde direttamente una persona, nulla di registrato e impersonale. Altro punto a nostro favore è il risparmio energetico. Oggi è molto difficile ridurre il costo della bolletta. Noi abbiamo prodotto una nuova offerta che prevede l’erogazione al cliente di nuove lampade a led, insieme alla fornitura energetica, con cui ottenere un risparmio energetico del 20% - 30%. In pratica offriamo non solo energia, ma anche sistemi tecnologici innovativi utili al risparmio. In pratica regaliamo una serie di lampade a led ai clienti a cui forniamo energia. Credevo che le lampade venissero vendute… Una nostra area aziendale vende lampade a led, mentre la divisione energia include nelle offerte al cliente, un servizio in comodato gratuito di lampade per un valo- Avete mai pensato di comprare l’energia dai piccoli produttori casalinghi, tipo quelli che la producono con il pannello solare sul proprio tetto? Precisi vincoli legislativi rendono difficile acquistare dai piccoli produttori e ciò impedisce la nascita di un sistema che consenta una valida concorrenza fra produttori piccoli e grandi. Come vede il futuro dell’approvvigionamento energetico? Noi usiamo materie prime che col tempo possono diminuire ed esaurirsi… Negli ultimi anni lo scenario è cambiato, oggi è più facile ottenere energia, grazie all’utilizzo di energie rinnovabili: il sistema fotovoltaico, 3 idroelettrico, eolico hanno creato una forte disponibilità che dieci anni fa non esisteva e rappresentano una percentuale importante dell’energia prodotta in Italia. Questo è avvenuto grazie ai forti incentivi ottenuti per la creazione di impianti. Inoltre la crisi economica, con la ripercussione negativa sulle industrie, ha portato a una sensibile riduzione dei consumi. E come terzo fattore bisogna segnalare la maggiore attenzione al risparmio energetico dei singoli cittadini, motivato da difficoltà economiche, ma anche da spirito ambientalista. Le cose sono migliorate e la tendenza è di affrancarsi sempre più dalle fonti energetiche tradizionali, come petrolio e gas. Gli esperti sostengono che oggi avviene un grande spreco di energia. Ci sono passi avanti in questa direzione? Illumia ha fatto del risparmio energetico uno dei suoi cavalli di battaglia. Invitiamo i nostri clienti al risparmio, perché esiste la reale esigenza di usare meglio l’energia. Altro problema è quello di poterla gestire meglio da parte di noi fornitori. Le rinnovabili non sono controllabili in fase di erogazione. Ad esempio il fotovoltaico ha il massimo di produzione in alcuni momenti del giorno e in alcuni mesi dell’anno. Sono allo studio sistemi di accumulo di questa energia, ma siamo indietro e ci vorranno anni prima di ottenere risultati. La batteria della mia carrozzina va caricata spesso e pesa tanto… Adesso cominciano a esserci importanti applicazioni delle celle di combustibile, piccoli generatori che trasformano combustibili liquidi in energia e sono capaci di ricaricare localmente le batterie e gestire, tra l’altro, le emergenze. Quando riusciremo a immagazzinare energia facilmente, avverrà un grande salto per l’umanità. Maurizio Cocchi In Redazione Ugo De Santis www.buonenotiziebologna.it www.cadiai.it 4 Change Your Life BNB 1 Luglio 2014 Come possiamo fermare questo mondo impazzito?? www.buonenotiziebologna.it Codice Rosa: una decisione concreta del Consiglio Regionale in difesa di chi subisce violenza 15 giugno 2014 - “Una donna di 38 anni e due bambini uccisi nel milanese… fermato il marito...” Notizie come questa riempiono ormai ogni giorno le cronache quotidiane, come un bollettino di guerra, una guerra familiare che a volte è la tragica conclusione di lunghi periodi di violenze, subite spesso in silenzio. Violenza in casa, al lavoro, in pub- blico, online, alla conferenza dell’Agenzia per i diritti a Bruxelles la Presidenza del semestre greco, il mese scorso, ha presentato i risultati della prima rilevazione statistica europea fatta nei 28 paesi sulla violenza sulle donne. Il fenomeno è un problema sociale che si stima colpisce almeno 62 milioni di cittadine europee tra i 17 e i 74 anni e costa una cifra intor- no ai 223 miliardi di euro. I dati sono purtroppo allarmanti, una donna su tre in Europa ha subito una qualche forma di violenza, fisica, sessuale, psicologica, economica, stalking e il terreno si è esteso anche nel mondo online sopratutto tra le giovani che ricevono anche prima dei 17 anni minacce e intimidazioni. I dati sulla violenza sono fondamentali per ca- pirne l’entità, una persona spesso vive più tipi di violenza contemporaneamente, per questo il fenomeno va affrontato nella sua complessità all’interno di un quadro generale di riferimento che permetta di costruire una strategia politica comune ai 28 paesi dell’Unione europea. I dati di questa rilevazione confermano quanto sia necessario agire velocemente e in maniera concordata. Un altro dato sconcertante è che le donne di ogni età non denunciano abbastanza. Le ipotesi di tale reticenza sono diverse, per paura, per sfiducia verso le istituzioni (ovvero verso la polizia, i giudici e i tempi dei processi, i servizi sociali..), per mancanza di un’autonomia economica che potrebbe permettere loro di liberarsi ed allontanarsi da situazioni di violenza domestica, per mancata percezione che quello che loro accade è violenza e può essere fermata perché esistono leggi che consentono loro di ribellarsi. La cosa peggiore è che si trasmette senza volere questa assuefazione alle nuove generazioni: immagini, comportamenti, linguaggi. Eppure dare un esempio diverso di uomini e donne restituirebbe futuro a tutti. Così il vecchio continente europeo che pensa di essere il paladino dei diritti umani e dei processi democratici scivola sulla questione della violenza sulle donne. Il dato di una donna su tre in 28 paesi europei ci mette davanti ad un serissimo problema sociale che lede lo sviluppo della nostra società e non si tratta solo di una lesione dei dirit- ti umani ma di una mancanza di democrazia nel riconoscere quello che sono i diritti di uomini e donne davanti agli Stati e davanti all’Europa.L’Unione Europea ha avviato il processo di ratifica della Convenzione di Istanbul del 2011, la convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. Il trattato si propone di prevenire la violenza, favorire la protezione delle vittime ed impedire l'impunità dei colpevoli. È stato firmato da 32 paesi e il 12 marzo 2012 la Turchia è diventata il primo paese a ratificare la Convenzione nel 2013. Il 19 giugno 2013, dopo l’approvazione unanime del testo alla Camera, anche il Senato italiano ha votato il documento con 274 voti favorevoli e un solo astenuto. Mancano poche ratifiche all’entrata in vigore obbligatoria della Convenzione di Istanbul e sarebbe magnifico se ciò accadesse durante la presidenza italiana del semestre europeo. Ciò forse aiuterebbe a far tornare questo importantissimo tema sui tavoli della politica italiana affinché venga affrontato seriamente. Che fare? Sicuramente oltre all’intervento della politica c’è bisogno che la violenza sulle donne venga riconosciuta e che venga prima di tutto contrastata nel vivere quotidiano di ognuno di noi. Solo così le varie leggi, politiche e attività relative alla prevenzione e al contrasto potranno prendere forma e diventare realtà al punto da far diminuire quei fatidici numeri che le statistiche sulla violenza riportano e che a volte determinano orrendi omicidi-feminicidi, non numeri ma vite che nessuno Stato può permettersi di perdere. Un anno fa a Bologna si celebrava il funerale di Silvia Caramazza, la ragazza uccisa che è diventata a Bologna, simbolo della lotta contra il femminicidio. Nella chiesa di Santa Caterina di via Saragozza erano presenti le associazione Udi, Donne in nero, Casa delle Donne, il sindaco di Bologna Virginio Merola, amici e parenti della donna il cui corpo è stato ritrovato nel suo appartamento nascosto dentro un freezer da chi l’ha uccisa colpendola alla testa. Ma non basta denunciare, occorre agire, e la Regione Emilia Romagna ha fatto in primo passo e dice sì’ all’introduzione del Codice Rosa nei Pronto soccorso, che indica il percorso di accesso riservato a persone, in particolare donne e minori, vittime di violenza. L’assemblea di Viale Aldo Moro ha infatti approvato, all’unanimità, la risoluzione finalizzata a promuovere un protocollo di azioni codificate a cui affiancare precise forme di collaborazione fra personale medico e paramedico adeguatamente formato, forze dell'ordine, magistratura inquirente ed esperti psicologici. La risoluzione unitaria, nata dalla sintesi di tutte le proposte di attivazione del Codice rosa presentate dai vari gruppi assembleari, sarà ora integralmente inserita nel programma regionale sulla parità di genere alla commissione Pari opportunità. Rita Rambelli BNB 1 Luglio 2014 C’È metodo e metodo! Dimmi che metodo usi e ti dirò chi sei Il mondo è diventato così complesso che, ormai, diventa complicato districarsi tra i diversi problemi che la vita quotidiana ci impone. Ognuno di noi affronta quotidianamente una miriade di problemi e per, ognuno di essi, adotta un metodo per la loro soluzione. Spesso, però, non sempre il metodo adottato è il migliore possibile. Per anni si può essere convinti di aver adottato il metodo migliore per risolvere un problema senza però accorgersi mai che, invece, non era proprio il migliore o, addirittura, che era proprio il peggiore dei metodi da utilizzare. Spesso ci manca quell’utile informazione che ci permette di migliorare il nostro metodo oppure ci manca l’esempio da seguire, la mia nonna diceva sempre “vedere fare sapere fare”. Metodi buoni o cattivi vengono adottati in relazione al proprio grado di cultura, alle proprie inclinazioni e capacità, a seconda delle circostanze e dello stato d’animo, dei tempi e delle risorse a disposizione. Il metodo che utilizziamo per la soluzione di un qualunque problema racconta anche chi siamo e, parafrasando un noto detto, si potrebbe affermare: dimmi che metodo usi e ti dirò chi sei. Certo è che, spesso, esiste un me- todo universalmente riconosciuto come il migliore per risolvere quel tipo di problema e, tuttavia, ognuno continua ad adottare il proprio metodo che può essere diverso da quello universale e che può cambiare nel tempo e a seconda delle circostanze. A questo punto un esempio ci può essere di aiuto. Nel passato vi era un solo metodo per tagliare l’erba del giardino ed era l’utilizzo della falce. Nel tempo si è passati all’utilizzo del tosaerba rotativo, al decespugliatore a spalla per poi arrivare all’utilizzo del trattorino. Attrezzi meccanici che creano inquinamento ambientale e acustico, sollevano polveri, sottopongono l’utilizzatore a vibrazioni nocive, distruggono energia e creano rifiuti al momento del loro smaltimento. Utilizzare l’antico metodo della falce permette una benefica attività fisica, non costringe all’utilizzo di pericolosi attrezzi inquinanti e concede la possibilità di esporsi all’aria aperta per godersi l’esposizione al sole. Nonostante esista la possibilità di scelta, il metodo che oggi è comunemente utilizzato per tagliare l’erba è costituito dall’utilizzo di attrezzi meccanici con perdita di quei benefici che, invece, apporterebbe l’utilizzo dell’antico metodo C’è qualcosa di grande che puoi lasciarle in eredità. Un mondo senza sclerosi multipla. Con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato 72.000 casi in Italia. Una nuova diagnosi ogni 4 ore. La sclerosi multipla colpisce soprattutto i giovani. Non si può prevenire e non esiste una cura def initiva. Con un lascito testamentario ad AISM sostieni la ricerca e proteggi il futuro di chi ami. 185x275 GIORNALIDEA.indd 1 NOME COGNOME INDIRIZZO CAP TEL. GIORNALIDEA 2014 PER RICEVERE GRATUITAMENTE LA GUIDA “L’IMPORTANZA DI FARE TESTAMENTO: UNA SCELTA LIBERA E DI VALORE” POTETE COMPILARE IL COUPON E INVIARLO IN BUSTA CHIUSA A: AISM ONLUS - VIA OPERAI, 40 16149 GENOVA OPPURE CONTATTARCI AL NUMERO 010/2713412 O CON EMAIL [email protected] N° CITTÀ PROV. DATA DI NASCITA EMAIL Le informazioni da Lei rilasciate potranno essere utilizzate, nel rispetto del D.Lgs. 196/2003, da FISM - Fondazione Italiana Sclerosi Multipla Onlus - Via Operai, 40 16149 Genova esclusivamente per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. In qualsiasi momento potrà consultare, modificare, opporsi al trattamento dei suoi dati rivolgendosi a: FISM - Via Operai, 40 - 16149 Genova. Per un’ informativa completa visiti il sito: www.aism.it 21/05/14 11:50 della falce. Se proprio si vuole evitare la benefica fatica fisica di falciare l’erba, sempre dal passato, ci arriva il metodo più naturale e semplice per tenere l’erba bassa: far pascolare pecore e conigli. Quest’ultimo metodo è, ad esempio, ritornato in auge in alcuni Comuni che per tosare l’erba dei parchi pubblici, invece dell’utilizzo di dannosi e fastidiosi attrezzi meccanici, hanno optato per la concessione del pascolo alle greggi con il doppio vantaggio di ottenere una concimazione naturale e di stimolare il contatto con la natura alle numerose scolaresche che, finalmente, imparano a riconoscere dal vivo gli animali. C’è metodo e metodo, l’importante è essere sempre alla continua ricerca di quello giusto. Una mia amica mi ha confidato il metodo da lei utilizzato per svegliarsi sicuramente la mattina, senza correre il rischio di spegnere la sveglia e riaddormentarsi: chiudere a chiave la sveglia in un cassetto vicino al letto e riporre la chiave in un cassetto chiuso a chiave in un’altra stanza, riporre quest’ultima chiave a portata di mano sotto il cuscino. Complicato vero? Ma di sicuro effetto! A ognuno il proprio metodo. Valentina Ametta 5 pronto soccorso cani e gatti Cosa fare e cosa non fare In base alle modifiche introdotte dal Nuovo Codice della strada, è diventato obbligatorio, per ogni utente della strada, soccorrere gli animali vittime di incidenti stradali, ponendo in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento. Cosa fare in caso di incidenti stradali che coinvolgano cani o gatti? Su tutto il territorio provinciale l’utente della strada dovrà chiamare o direttamente il Servizio Veterinario dell’AUSL, oppure i Carabinieri o la Polizia Provinciale o la Polizia Municipale, che contatteranno il Medico Veterinario dell’AUSL reperibile per zona. Cosa succede dopo la telefonata da parte dell'utente della strada? Il Medico Veterinario dell’AUSL interverrà sul luogo dell’incidente, garantendo il primo soccorso nei confronti dell'animale in loco, quindi valuterà la necessità di predisporre il trasferimento dell’animale presso una struttura medica veterinaria per il proseguimento delle cure. Chi paga le spese conseguenti alle cure di un cane o un gatto inci- dentato? Nel caso in cui l’incidente stradale coinvolga cani e gatti, qualora non si risalga ad un proprietario, il Comune sul cui territorio si è verificato il sinistro, si dovrà far carico delle spese conseguenti al soccorso dell'animale. Che cosa è importante evitare? Considerando che l’animale incidentato sarà con ogni probabilità impaurito e dolorante, evitare di avvicinarsi e toccarlo se non si possiede la necessaria preparazione: potrebbe diventare pericoloso sia per il soccorritore che per l’animale traumatizzato, per il rischio di aggravarne le condizioni. Trasportare di propria iniziativa il cane o gatto incidentato presso una Struttura Medica Veterinaria, senza avere informazioni circa le eventuali Convenzioni stipulate dal Comune sul cui territorio si è verificato l'incidente stradale: il rischio è quello di vedersi addebitare le spese conseguenti alle cure. Comitato tutela animale d’affezione Via San Felice 25 – 40122 Bologna Tel. 051/6598028 [email protected] www.canigattienoi.provincia.bologna.it www.buonenotiziebologna.it Sede Legale e Amm. - Via Emilia, 369 - 40011 Anzola dell'Emilia (BO) www.uniloggroup.it Costume e Società 6 Reportage BNB 1 Luglio 2014 Je reviens! www.buonenotiziebologna.it Nel caos dell’ultima pericolosa tappa in Libia Mentre riportiamo le testimonianze di Giovanni Cobianchi dalle strade di Tripoli, Jereviens si è già conclusa. In quest’ultima parte riportiamo soprattutto parole ed impressioni, infatti le condizioni e le situazioni di una realtà stressante e pericolosa non hanno consentito al nostro fotoreporter di scattare molte foto che, per ragioni professionali, è giusto che le tenga per uso personale. Per questo, rimandiamo al prossimo numero le considerazioni finali su un viaggio lungo sei mesi, un viaggio a ritroso durante il quale “l’Incontro con l’Altro” è stato il motore principale. “Il 20 Aprile riesco finalmente ad atterrare a Tripoli dopo mesi di tentativi. All’aeroporto di Tripoli c’è K. ad aspettarmi, il mio contatto. Lui sa già che cosa vorrei fare in Libia. Il pomeriggio stesso andiamo a visitare un quartiere di Tripoli dove molti migranti centrafricani aspettano di trovare lavori saltuari ai bordi della strada. Arriviamo ad una rotonda e ci fermiamo a chiacchierare con un gruppo di ragazzi. Sono per lo più gambiani, ghanesi e nigeriani. Un giovane nigeriano mi chiede chi sono e che cosa voglio, gli spiego che sono un fotografo e sono lì per sapere cosa stanno facendo, come vivono , come funziona la loro giornata a Tripoli. Il ragazzo dice di essere stanco di fotografi e giornalisti che li riempiono di domande e che non li aiutano. Mi racconta che pochi minuti prima una macchina con a bordo quattro ragazzi libici si è fermata e ha fatto fuoco su di loro. Ora un amico è all’ospedale mentre lui mi mostra la ferita dello sparo che gli ha lacerato il braccio. Dice di voler tornarsene in Nigeria, Tripoli è troppo pericolosa. Mi racconta che ogni giorno per loro è una lotta per la sopravvivenza. I libici che gli offrono lavoro li pagano e li trattano bene, ma appena scende il sole le cose cambiano, le bande escono per la strada armate e vanno a caccia di migranti, li usano come bersagli, come tiri a segno per sfogare la rabbia, spesso di un ubriacatura violenta, in un paese dove oggi non c’è governo, non ci sono istituzioni, dove le kabile si fanno lotta tra loro per detenere i punti strategici del paese, dall’aeroporto, ai pozzi petroliferi, al traffico di migranti. Tutti armatissimi e determinatississimi a prendersi un pezzo di potere e una grossa fetta di denaro. K. Mi racconta della paura, di una Tripoli ormai soffocata dalla violenza, di famiglie che non si fidano ad uscire per strada e di altre che rassegnate vanno comunque in spiaggia a giocare con i figli mentre a poche centinaia di metri si sente sparare... La sera vengo finalmente accompagnato in hotel, sono stanco e concordo con K. di rivederci l’indomani mattina per fare un giro sulla costa. Finalmente salgo in camera, faccio una doccia veloce e mi butto a letto. Improvvisamente nel pieno del sonno apro gli occhi, una forte esplosione mi spaventa. Mi affaccio alla finestra ma Tripoli è buia e in lontananza qualche luce illumina i quartieri. Gli spari proseguono per tutta la notte ed io non chiudo occhio. Arrivo da 5 mesi di africa durissimi, la Libia doveva essere per me la possibilità di rimediare ad un buco che avevo lasciato sull’itinerario di viaggio ma mi sento troppo stanco, troppo debole per affrontare anche questo. La mattina K. arriva puntuale in hotel, beviamo un caffè e partiamo per andare a trovare un meccanico sulla costa. A. sistema motori per barche, dice che ultimamente sta lavorando moltissimo con gli scafisti, lui procura soprattutto motori da 35 cv, sono i più usati. Dice che ormai le partenze avvengono alla luce del sole da tutta la costa ovest della Libia, soprattutto da Zuwara e Garabulli. Gli confessiamo di voler fare un giro proprio in quelle zone, lui ce lo sconsiglia e ci avverte di stare molto attenti perché se gli scafisti dovessero venire a sapere della nostra presenza rischieremmo molto. Mi offre un caffè e confessa di aver cambiato molto il suo atteggiamento e i suoi servigi con gli scafisti, li descrive come persone spietate, interessate solo ad arricchirsi e completamente consapevoli che il 90% delle navi che danno in mano ai migranti sono ingovernabili. Mi parla dei nostri carabinieri e della nostra marina, dice che spesso li vede arrivare sulle coste libiche per accordarsi con gli scafisti stessi. Dice di non sapere bene cosa fanno ma che non abbiamo idea di che cosa succeda nel mare. Solo gli africani sanno che cosa succede nel mezzo del mediterraneo ma loro non li intervista nessuno perché nessuno ha accesso al mare, quel pezzo di mondo è comandato dai militari italiani e dagl scafisti.... Il giorno successivo decidiamo di dirigerci a Garabulli e non a Zuwara, K. non conosce nessuno di quella kabila e non avrebbe senso girare a zonzo per il porto di Zuwara come due turisti in cerca di scafisti. A Garabulli non troviamo un granchè, il porto è piccolo e di libici non ce ne sono. Ci fermiamo a chiacchierare con dei pescatori egiziani che vivono in alcune baracche sulla spiaggia. Ci dicono di vedere continue partenze, ogni settimana e ci chiedono perché secondo noi questi africani continuano a partire nonostante ormai sappiano che sarà più facile morire in mare piuttosto che arrivare in Italia. I caffè di Tripoli sono pieni di uomini diversi, che fumano la shisha e bevono tè, ogni tanto il tuo sguardo incrocia quello del tuo vicino di tavolo che può essere un chadiano con passaporto libico o un bengasino in viaggio di piacere nella capitale. Per le strade ci sono auto della polizia con a bordo gente in civile o militari che guidano auto giapponesi completamente nuove, senza targa e assicurazione, magari appena scaricate da grossi conteiner che arrivano da Dubai carichi di auto rubate. Ogni notte nella sola capitale si registrano quattro cinque morti. Il paese è rappresentato da un governo composto da leader di differenti kabile ma che in realtà sono piccoli pesci messi nei palazzi dai capì tribù. Oggi chi è rimasto nelle milizie spesso è gente assetata di potere e gloria, altri capi milizie che hanno contribuito in ugual maniera alla liberazione della Libia sono tornati ai loro lavori di sempre, abbandonando l’idea di arricchirsi...Il giorno successivo K. mi dice che forse tramite un amico riusciremo ad entrare in una di quelle carceri che in ogni città esiste per detenere i migranti. Con un giro di telefonate ci viene detto che dobbiamo richiedere un permesso e di presentarci l’indomani mattina in un bar nella città di Quoms. All’appuntamento ci facciamo trovare io, K ed un amico italiano che nel frattempo ho conosciuto a Tripoli. Arrivati al bar il nostro contatto è al tavolo con altre due persone, ci fa aspettare un pò fino a che non si avvicina. Si presenta, è un uomo sulla cinquantina, dice che avendo programmato la cosa solo per una persona, posso andare solo io. Salgo in macchi- na, usciamo dal parcheggio e dopo aver attraversato la provinciale ci infiliamo in una strada sterrata. Lui fuma, non parla nè italiano e nè inglese. Dopo circa 5 kilometri di strada bianca arriviamo fuori da una struttura in cemento con un grosso muro quadrato sovrastato da un reticolato. All’esterno del cancello delle persone entrano ed escono, due guardie vestite di nero con un manganello alla cintura ci aprono. Di fronte a noi si srotola un piccolo spiazzo quadrato attorno al quale una struttura a ferro di cavallo ospita sul lato centrale una grande stanza vuota e sui due lati laterali due lunghi edifici con grandi finestre a sbarre. Da una parte le stanze sono affollate da cetrafricani e dall’altra di nord africani. Il mio contatto parcheggia sotto la grande cancellata che ospita i centrafricani, esce e passa un pacchetto di sigarette ad alcuni ragazzi, io dal finestrino dell’auto, mentre nessuno mi guarda, riesco a scattare qualche foto. Sono in tutto più di duecento ragazzi che ammassati riempiono un’ ala della struttura. Mentre scatto, loro mi fissano disinteressati, non gridano, non fanno cenno mentre li sto fotografando dall’interno dell’auto. Forse erano stati avvertiti, era palese che le guardie sapessero. Ritornati al bar, il contatto ci spiega che in quel centro sono attualmente detenuti in 300. In ogni città libica ci sono strutture di questo tipo e vengono gestite dalla Libia stessa. Ogni tanto quando il governo mette a disposizione dei soldi vengono fatti dei rastrellamenti per le città, presi dei migranti e incarcerati, poi dopo una o al massimo due settimane vengono rimpatriati nei paesi di origine con dei voli da Tripoli. In questo modo africani che sono magari residenti in Libia da anni rischiano di venire catturati e rispediti a casa, magari nel paese sbagliato, dove poi non avranno documenti e non potranno nè tornare in Libia dove hanno un lavoro, e nemmeno raggiungere le loro famiglie nei loro paesi di origine perché si trovano a migliaia di kilometri di distanza. L’indomani decido di abbandonare il Paese. Dopo cinque giorni sento di non farcela, voglio rientrare in Italia, troppo stanco, troppo provato e confuso dopo quasi sei mesi di Africa.” http:/www.jereviens.org/ Sebastiano Curci BNB Buone pratiche 1 Luglio 2014 7 Comune di Bologna Ausl e terzo settore insieme per difendere i cittadini “fragili” Ondate di calore. Come difendersi? Chi deve usare particolari attenzioni? Cosa fare in caso di difficoltà? Ormai da dieci anni Comune di Bologna, Ausl, terzo settore e sindacati pensionati cooperano per monitorare e rispondere ai bisogni in modo capillare, perfezionando la rete di interventi di prevenzione rivolta alle persone in situazione di fragilità. Come ogni anno il “Progetto di prevenzione delle ondate di calore” mette in campo una serie di servizi grazie anche all’importante contributo di una vasta rete di associazioni – tra cui AUSER, ANCeSCAO, Croce Rossa, Anteas e altre associazioni di volontariato – con l’obiettivo di contrastare in maniera efficace i rischi che in particolare corrono gli anziani, bambini piccoli, persone con malattie croniche, non autosufficienti, o che svolgono attività all’aperto. In particolare oltre 5000 anziani “superfragili” sono già stati raggiunti a casa da una lettera che dà loro alcuni utili consigli per difendersi dalla calura estiva e dai suoi rischi, invitandoli a contattare il numero verde 800 562 110 per accedere ai diversi servizi - attivi fino al 15 settembre - che vanno dall’assistenza domiciliare alla consegna dei farmaci o della spesa a domicilio, al supporto infermieristico telefonico. Diverse le precauzioni da adottare: bere molto e spesso anche quando non si ha sete, evitando bibite gassate o contenenti zuccheri; evitare alcol e caffeina; mangiare frutta e verdura e consumare pasti leggeri; fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea; utilizzare climatizzatori regolando la temperatura con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto alla temperatura esterna; usare ventilatori per far circolare l’aria; schermare i vetri delle finestre; non uscire nelle ore più calde della giornata, tra le 12 e le 18; indossare abiti leggeri, di colore chiaro e comodi, in fibre naturali e - per coloro che per motivi di lavoro sono esposti al sole - cautelarsi con idonei mezzi di protezione. “Auser come sempre farà la sua parte insieme alle tante altre associazioni, al Comune e alle strutture pubbliche di questa città – commenta Secondo Cavallari, Presidente di Auser Bologna – offrendo la propria esperienza, la sua rete di volontari e tutti gli strumenti necessari al fine di contribuire efficacemente alla realizzazione dei vari servizi offerti dal progetto. Quali? Servizi di assistenza domiciliare quando ritenuta necessaria, accompagnamento in strutture ricreative dotati di aria condizionata, aiuto per il disbrigo di commissioni casalinghe e non (spesa, accompagnamento dal medico etc.), consegna a domicilio dei farmaci in caso di necessità, counseling infermieristico svolto da un equipe di infermieri dell’Ausl e relazione con il medico di famiglia, quando dalle telefonate emerga l’insorgere di condizioni sanitarie problematiche, oltre all’ attivazione di eventuali servizi di emergenza-urgenza”. Francesco Mele Il 12 giugno presso la struttura socioriabilitativa Arboreto si è svolta la tradizionale manifestazione artisticoculturale denominata PASSIONI. Ogni anno prima delle ferie estive, in collaborazione con il SET e la Coop Sociale CADIAI, vengono presentate dai vari centri e laboratori, gestiti dalla AUSL USSI disabili adulti, le produzioni artistiche elaborate durante l'anno di attività iniziate a settembre. Questa volta per PASSIONI si è trattato di compiere un importante anniversario, infatti è nata dieci anni fa su iniziativa di Maria Teresa Turrini (educatrice professionale) ed Anna Lisa Parsi, una utente del servizio molto creativa e sensibile al mondo artistico. Durante questo arco di tempo, la rassegna ha visto aumentare la partecipazione al proprio interno, e se fino al 2011 la ha avuto luogo presso la Sala Diana Franceschi di Villa Mazzacorati (in via Toscana), dal 2012 si è spostata presso la struttura di Arboreto. Per tutti gli operatori, i volontari e gli utenti è una scadenza importante attesa con grande entusiasmo ed emozione; il teatro, la musica, la danza, la pittura di vari generi, la fotografia, il giardinaggio, si danno appuntamento per questo evento per mostrare le novità della stagione precedente. Il programma 2014 si è presentato ricco d'iniative: mostre e mercatini artigianali a cui hanno partecipato i centri diurni Le Talpe, Maggiociondolo, Parco Cedri, Casa Rodari, Fava ed altri minori; cerimonia di presentazione della manifestazione e delle attività del SET a cura degli organizzatori; presentazione dei lavori del corso di pittura dal titolo "Ritratto d'autore" a cura del gruppo GOMMA BOYS; spettacolo teatrale "Avventure in viaggio" a cura degli allievi del corso di teatro condotto da Marcello Camilli in collaborazione con Paola Ferraro e Carlotta Grillini; e la performance“Il nostro corpo” a cura del gruppo teatrale LA GIOSTRA, conduttore tecnico Lorenzo La Rovere. Il tutto si è concluso con CENA SOTTO LE STELLE offerta dalle gentilissime cuoche di Arboreto, seguita dalla Gran Festa con musiche e balli del DJ ARTURO. Sebastiano Curci Arboreto Via del Pilastro, 3/11- Bologna Responsabile: Domenica D’Amico Tel 051/6334441 - Fax051/6336101 [email protected] AUTO DA DEMOLIRE??? RITIRIAMO FIN SOTTO CASA LA TUA VECCHIA AUTO CHIAMA 392.904.56.33 ... E AVRAI IL TRASPORTO GRATUITO!!! DEMOLIAMO ANCHE AUTO CON FERMO AMMINISTRATIVO INFO 051.903.350 www.buonenotiziebologna.it Ondate di calore: Dieci Anni Auser in prima linea di Passioni! 8 Movida Anni ‘60 BNB 1 Luglio 2014 www.buonenotiziebologna.it Cosa succede in riviera a Rimini e Riccione Le spiagge si popolano solo nei weekend, i Tedeschi hanno un po’ snobbato le nostre spiagge, per altre località, come Spagna, Croa- zia e Grecia, ma non certamente per questione di prezzo e qualità, perché quello che offre la riviera Romagnola non lo trovi nel globo. È chiaro che le offerte sempre più allettanti per i paesi nordafricani, incuriosiscono e invogliano a scelgliere Gerba w w w.italianoperimmagini.it o altre destinazioni di quel tipo sul Mar Rosso, in più la riviera Romagnola ha perso punti su quello che era il motore trainante del bengodi notturno. I locali storici come il Paradiso, il Pascià e altri sono chiusi. Il Byblos, il Peeter Pan, il Prince hanno subito periodi di crisi terribili e sono quelli che con la Baia Imperiale, hanno fatto la storia delle famose notti in Riviera. Per ora si parla solo di Villa delle Rose, Cocoricò, Baia Imperiale e Bandiera Gialla al parco della Galvanina gestione Bevitori, il boss dei locali storici come l’Altro Mondo, il Geo, che ha avuto la buona idea di innaugurare l’apertura venerdi con musica anni ’80, lui il mestiere lo conosce bene, a partire dagli anni ’60. Ma come diceva Antonio Albanese, interpretando un suo famoso personaggio “... chiù pilo è il motore trainante della notte a Rimini e Riccione”, ma era solo una battuta di spirito, la capitale della notte ti offre quello, ma anche molto di più. Martedì sera per il 50° anniversario del Rose and Crowne c’era Tony Hadley degli Spandau Ballet accompagnato dall’innossidabile Francesco Sanavio, il più importante manager Europeo da sempre, un successone, un vero bagno di folla che ha superato le previsioni del titola- re e organizzatori del Rose and Crowne, il lungomare di Rimini tutto bloccato, mentre dai numerosi punti di ristoro provenivano profumi di spiedini, salsiccia e l’immancabile “pieda” (piadina) e fiumi di birra. Idea bizzarra che ha funzionato, si poteva bere una “media” con 350 lire, si proprio così, chi si era portato da casa gli ultimi spiccioli, dimenticati nei cassetti, della nostra vecchia e amatissima lira, poteva spenderla in birra. Tony Hadley in forma splendida e bisogna riconoscergli la qualità artistica che fa la differenza, il pubblico entusiasta non ha lesinato applausi e ovazioni. Sentendo un po’ i pareri degli imprenditori del mare nel Back Stage di Hadley, le iniziative per far tornare Rimini e Riccione, capitale del divertimento, non mancano, ne ricordo una “La Notte Rosa” che convoglierà villeggianti da tutt’Italia e non solo, poi tanta musica dal vivo di tutte le etnie e tantissimi concerti, da Pat Methyni, storico chitarrista dei Wither Report, vincitore di 15 “Grammy” a gli Iron Maiden. E la salute del mare? Ottima, le spiagge sono mantenute pulitissime e ordinatissime come sanno fare i Romagnoli, per i cibi, i migliori del mondo... meditate giovani prima di partire per altre destinazioni. Roberto Franchini VIRTUAL COOP Cooperativa Sociale ONLUS BNB 1 Luglio 2014 la riscoperta della tradizione Il mese di Luglio, per la religione cattolica, non presenta festività particolari. Possiamo tuttavia ricordare nell’ambito della chiesa armeno-ortodossa, la festa della Trasfigurazione di Gesù che quest’anno si celebra il 27 Luglio. Si narra che Gesù, dopo essersi appartato con i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni, cambiò aspetto mostrandosi in tutto il Suo splendore, richiamo alla Trascendenza. Durante questo momento si verificò anche l’apparizione di Mosè ed Elia che simboleggiano la legge. Tale episodio si verificò presso il monte Tabor, un colle isolato e rotondeggiante. Su questa montagna verranno poi erette dai bizantini tre chiese che saranno in seguito distrutte da sultani di popoli arabi. Si proverà a ricostruirle nei secoli a venire e le loro rovine diventeranno oggetto di studio e di interesse generale. Come soggetto quello della Trasfigurazione è molto presente nell’ar- te occidentale, basta ricordare quella del Beato Angelico, di Tiziano, del Perugino e di Raffaello. Per quanto concerne l’arte orientale, numerose sono le icone bizantine della Trasfigurazione: pensiamo al bellissimo mosaico che si trova nell’abside di sant’Apollinare in Classe a Ravenna. Secondo alcuni storici questa liturgia vuole ricordare la dedicazione delle basiliche del monte Tabor di cui vi raccontavo. Veniva celebrata già alla fine del V secolo ed è in seguito documentata nel VII secolo in Siria. E comunque una festa senza una data vera e propria; in origine si collocava il 6 Agosto, giorno in cui si dice si fosse verificato l’episodio. Certezze chiaramente, non ce ne sono. Ricordiamoci che qui però stiamo parlando del credo armeno-ortodosso che segue un calendario diverso da quello tradizionale ortodosso e, soprattutto da quello cattolico. Divani Outlet 9 Ricorrenze Nella cultura islamica invece, durante il mese di Luglio, è presente la festa di Lailatul-Qadr, cioè festa della forza, del destino, o notte del potere celebrata il giorno 23. L’umma islamica, la comunità di fedeli, ritiene che la festività cada nel ventisettesimo giorno del mese di Ramadan (inizia al tramonto del ventiseiesimo giorno). Deve certamente presentarsi negli ultimi 10 giorni del mese e corrisponde alla notte in cui è scesa la prima rivelazione del Corano, una notte definita come la “migliore di mille mesi”. Durante questa notte santa si narra che gli angeli scendano sulla terra con le benedizioni del Signore, portando per ogni cosa il suo destino. La consuetudine islamica ne ha fatto una ricorrenza liturgica di grande importanza: Allah decide il destino della creazione per l’anno che verrà. Nelle case e nelle moschee si veglia, si leggono passi del Corano, si chiede perdono ad Allah invocando la sua Misericordia e la sua Grazia per il nuovo anno in arrivo. Nella giornata del 28 termina proprio il periodo di digiuno, finisce il Ramadan. La religione induista celebra una delle sue festività principali, quella di Guru Purnima che quest’anno è ricordata il 12 Luglio, il mese di Ashada per gli indiani. In questa giornata viene festeggiato il saggio Vyasa, il grande maestro che trasmise la sacra conoscenza dei Veda ai suoi discepoli per il bene dell’umanità. Con questa celebrazione inizia ufficialmente Chaturmasa, un periodo di ritiro che corrisponde alla stagione delle piogge durante il quale vengono studiate le sacre scritture. Analizzare e studiare costantemente tali scritture, praticarne i principi e viverle pienamente per poter rigenerare l’umanità è il gesto di maggior gratitudine che si possa offrire a Vyasa. Tutti i mahatma e i maestri onorano Vaysa, i devoti compiono atti di carità con profonda fede e sincerità: simboli di tale purezza e semplicità sono latte e frutta. Per tutti i fedeli questo è un giorno particolarmente felice poiché si può rendere sincero omaggio all’amato guru mostrando la parte migliore di sè attraverso azioni che l’anima suggerisce loro. La devozione e l’amore per il Maestro devono essere dimostrati apertamente, con gesti evidenti altrimenti non si è degni di essere accettati da un Maestro. Attraverso l’omaggio al guru, il discepolo rende più sincero e profondo il suo amore.In questo giorno è’ anche propizio iniziare una pratica spirituale: si generano onde spirituali che risvegliano nei credenti una fede incrollabile. Restiamo in Oriente: possiamo infine fere un piccolo accenno alla fede buddista. Il 6 Luglio viene ricordato il compleanno di Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama. Nel giorno 26 ricorre la festa di Asalha Pura che ricorda il primo discorso del Buddha e l’inizio della trasmissione del Dharma, la legge universale naturale. Il giorno successivo, il 27, viene dato ufficialmente l’inizio del ritiro della stagione delle piogge, detta Vassa. Noto anche come Ritiro Monsonico, si tratta di un ritiro spirituale osservato tutti gli anni dai monaci buddisti. Questo periodo dura 3 mesi lunari corrispondenti generalmente ai mesi solari da luglio a ottobre e sono caratterizzati da forti monsoni: i monaci non devono intraprendere viaggi e, se sono già in cammino, sono tenuti a fermarsi presso tempi o monasteri. Giunti al riparo, essi si dedicano a lunghi momenti di meditazione e alcuni di loro osservano dei voti come l’astensione da carne e alcol. Questa tradizione doveva quindi impedire ai monaci di calpestare inavvertitamente gli insetti o danneggiare i raccolti, cosa che poteva succedere se si trovavano a camminare negli acquitrini. Valentina Trebbi Via Emilia Est, 35 Castelfranco Emilia (MO) Orari 10,00-13,00 / 15,30 - 19,30 domenica aperti Vendita straordinaria dal 4 luglio www.buonenotiziebologna.it SITI WEB 10 Virtual Coop BNB 1 Luglio 2014 Virtual Coop ha compiuto 18 anni e ha preso casa! Presidente del Consorzio SIC e Giuseppe Manzo Direttore del portale nelpaese.it , è stato presentato un breve filmato sulla cooperativa, e per l’occasione è stato lanciato il quotidiano on-line www.bnbo.it, creato dalla cooperativa per offrire ai cittadini di Bologna e provincia tutte quelle notizie che non trovano spazio sui mass media. Il tutto con l’intermezzo e l’accompagnamento musicale delle canzoni di Pamela cantante romagnola. A seguire, inoltre, ci sono state le performance teatrali di Camilli&Girls che con la sua disabilità ha però dimostrato come l’arte del teatro e della poesia possano essere di tutti. www.buonenotiziebologna.it Venerdì 20 giugno scorso è stata inaugurata la nuova sede della Virtual Coop che ha organizzato per l’occasione una festa/evento a cui sono state invitate e hanno preso parte alcuni dei referenti delle cooperative sociali, delle organizzazioni del terzo settore, i rappresentanti delle istituzioni, gli amici ed i cittadini tutti. L’iniziativa, come si evince dalle foto, ha avuto una numerosa platea ed i partecipanti hanno potuto seguire diversi momenti in programma. Nel corso della mattinata a partire dalle 11.00, alla presenza di alcune autorità quali il Presidente del Quartiere Navile Daniele Ara, Paola Menetti Presidente Nazionale di Legacoopsociali, Cioffi Stephane Alain referente UnipolSai, Fabrizio Pedretti Virtual Coop Cooperativa Sociale ONLUS Via della Casa Buia, 4-4/G 40129 Bologna Tel. 051 533106 - Fax 051 530761 www.virtualcoop.net - [email protected] BNB Speciale Naturismo 1 Luglio 2014 11 È ben difficile stabilire quando effettivamente il naturismo si sia sviluppato, perché la nudità era già largamente praticata nelle antiche culture, come ad esempio in quella Greca, Romana, come anche in quella Giapponese e Hawaiiana. Ma cos’è il naturismo? Il naturismo è uno stile di vita in concerto con la natura, contraddistinto dalla pratica della nudità integrale, al fine di promuovere il rispetto di ciascuno nei confronti di se stesso, degli altri e dell’ambiente. Il naturista, oltre a stare nudo, fa attenzione a quello che mangia, cura la propria salute, rispetta l’ambiente e favorisce uno stile di vita in armonia con la natura. Infatti Il termine naturismo è preferibile rispetto a quello, un tempo maggiormente utilizzato, di nudismo, poiché questa “filosofia” va al di là del semplice «star senza vestiti». L’aspetto storico più importante è la connessione della nascita di questo movimento di pensiero e stile di vita con le istanze di libertà (nell’ambito del socialismo anarchico, attraverso i movimenti anarco-naturisti), della reazione all’inurbamento selvaggio e disordinato (di cui parla Jack London ne “Il popolo degli abissi”) conseguente a una rivoluzione industriale che aveva perso ogni controllo, la riscoperta di nuove forme di spiritualità (magari piuttosto confusa, ma di evidente reazione alle religioni istituzionalizzate “di stato”), di recupero del valore del corpo in connessione con la psiche correlato alla scoperta della psicanalisi (dalle prime insicure teorie freudiane sino ad arrivare a Carl Gustav Jung e a Alexander Lowen). Tutto questo fa sì che coloro che aderirono a questo movimento di pensiero fossero anche portatori delle istanze di liberazione sessuale di matrice psicoanalitica e socialista rappresentando la reazione alla repressione ufficializzata della sessualità perdurata dal primo Medioevo agli inizi del Novecento. I primi riferimenti risalgono agli scritti e alle parole dell’anarchico Elisée Reclus, il quale proponeva un nuovo modo di rivitalizzazione corporea e un rapporto fisico differente da quello ipocrita dei tabù di quell’epoca. L’anarchico francese proponeva una concezione del corpo, della sessualità e del rapporto con la società, in misura maggiormente conviviale, più naturale e quindi più rispettoso dell’ambiente. Si può dire che Reclus considerasse la nudità come un modo di sviluppo della socializzazione tra gli individui, rilevandone i vantaggi fisici, psicologici e anche igienici. Egli, da buon geografo qual era, inserisce le proprie considerazioni nell’ambito dello sviluppo storico e culturale, entrambi indissolubilmente legati agli aspetti geografi. Verso la fine del XIX secolo una corrente di pensiero prossima al naturismo compare in Germania sotto l’impero di Guglielmo II. In quest’epoca sesso e nudità sono un tabù, anche se in realtà la nudità era tollerata all’interno delle saune (diffusissime dal nord germania sino alla Svezia), tuttavia comincia, seppur in ambienti molto “esclusivi”, a sentirsi l’esigenza di una vita meno alienante di quella che si stava prospettando con l’industrializzazione forzata. Il naturismo nasce quindi come una risposta all’omologazione della civiltà industriale. Nel 1893 il sociologo Heinrich Pudor pubblicò il saggio Cultura del nudo, che può essere considerato uno dei primi scritti favorevoli alla nudità. Egli sosteneva che il mancato rapporto diretto con il proprio corpo, a causa dei tabù moralistici, comportava effetti deleteri sul piano fisico e psicologico. Criticò duramente le donne che utilizzavano i corsetti tanto in voga all’epoca, poiché secondo lui avevano effetti deleteri sul fisico delle stesse. All’inizio del XX secolo il movimento giovanile tedesco dei Wandervogel, cominciò a propagandare il ritorno alla natura e alla nudità. Questi presero l’abitudine di compiere lunghe escursioni naturali che spesso terminavano con un bagno (ovviamente erano completamente nudi) rinfrescante al lago o in un fiume. La loro filosofia era ben più che semplice nudità: questi giovani uomini e donne cercarono di fuggire dall’inferno delle città, dal suo inquinamento e dai suoi eccessi, sognando di vivere in maniera più sana e con una maggiore consapevolezza della propria fisicità, che si esplicitava con lo sport e la danza in libertà. Gli spazi dedicati alle pratiche nudiste si svilupparono considerevolmente. In questi centri i naturalisti dormivano in semplici tende o capanne, le regole da rispettarono erano le seguenti: scelta alimentare naturale, esercizi fisici, rifiuto del tabacco e dell’alcool, separazione della nudità dalla sessualità (che deve rimanere un fatto privato) per cui gli uomini e le donne vivono spazi separati nella vita comune. È in Germania (1918) che si sente parlare, per la prima volta, di Frei-Korper-Kultur (Cultura del corpo nudo). Questo movimento si diffonde a partire dai paesi germanici (Austria, Svizzera, Paesi scandinavi, Paesi Bassi), dopodiché si diffonde, nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, in Francia (nel 1920 nasce il primo club nudista e nel 1930 il primo villaggio turistico per naturisti). Ma con l’avvento del Nazismo, in Germania, tale movimento fu bandito nel 1933. Negli Stati Uniti, l’immigrato tedesco Kurt Barthel organizzò il primo evento nudista nei dintorni di New York, e fondò l’American League for Physical Culture. Dopo la seconda guerra mondiale i movimenti risorsero rapidamente, e divennero popolari in Francia e Inghilterra. In seguito il naturismo si è diffuso nella maggior parte dei paesi democratici nel mondo e sono 37 i paesi ad avere una federazione nazionale affiliata alla International Naturist Federation. Negli anni sessanta il naturismo, portato dai tedeschi, si diffuse in Jugoslavia. In Istria nacquero due grandi villaggi, il Koversada nel 1961 e il Valalta nel 1968. Lungo le coste dell’Istria e della Dalmazia, oggi sul territorio della Repubblica di Croaazia, sono sorti poi numerosi campeggi e spiagge naturiste. Negli anni sessanta e settanta sicuramente naturisti a pieno titolo erano gli aderenti al movimento Hippies, che molto ha contribuito a una sua diffusione nel mondo, come a rendere comunemente accettate certe idee che erano considerate quantomeno sovversive sino agli anni cinquanta. Naturismo in Italia Non esiste storiografia approfondita sul fenomeno del naturismo italiano, ciò sottolineerebbe quanto il fenomeno sia di importazione estera. Le immagini che ritraggono, negli anni 20, Gabriele D’annunzio nudo, sulle spiagge di Francavilla, possono farlo annoverare come uno dei precursori del naturismo italiano. Anche durante l’occupazione della città di Fiume, dopo il primo conflitto mondiale, condotta dal poeta vate stesso, i suoi legionari misero in pratica gli ideali del naturismo attraverso il Grupppo Yoga fondato dall’aviatore Guido Keller, (il quale si vantava di dormire nudo con la sua aquila sopra un albero). Secondo le testimonianze di Bruno Zuculin, (console italiano in Brasile nella prima metà del Noveceento), attività naturiste sono conosciute, dagli anni cinquanta sull’Isola di Ponza e sulle spiagge di Focene, in provincia di Roma, anche se questo era un fenomeno agli albori e per lo più condannato, dalla morale comune. Nel 1964 nasce una associazione naturista italiana e nel 1972 viene costituita la FENAIT (Federazione Naturista Italiana). Nel 2005, alcune associazioni danno vita alla CO.NA.IT (Confederazione Naturista Italiana) allo scopo di rinnovare il panorama del naturismo associativo. Sebastiano Curci www.buonenotiziebologna.it Naturismo: ritorno alle origini www.buonenotiziebologna.it 12 Speciale Naturismo BNB 1 Luglio 2014 Arte Nuda Il valore estetico del nudo deriva dalle stratificazioni derivanti da diversi sistemi culturali che si sono susseguiti nel corso dei secoli, rispecchianti i concetti di estetica e di moralità dell’epoca. Sin dal Paleolitico sono state scolpite delle statuette in pietra, rappresentanti delle Veneri, come quella di Willendorf, auspicanti fecondità, in quanto dalle forme abbondanti e dai seni prominenti. In contrapposizione a queste prime dee dalle forme massicce, dal V secolo a.C., con la statuaria classica greca, fanno la loro comparsa le Veneri di Milo e di Cnido incarnanti un’ideale di bellezza da perseguire. Nello stesso periodo vengono studiati e forniti i canoni per la rappresentazione del nudo virile, grazie agli studi scientifici basati sull’osservazione dell’anatomia del corpo umano. All’interno della cultura greca il termine ginnastica ebbe, nella sua accezione primigenia, il significato di “essere nudi”, infatti gli atleti gareggiavano o svestiti, o coperti da un semplice perizoma; così quando Orsippo di Megara, alle Olimpiadi del 720 a.C. per correre più veloce, si tolse l’indumento intimo, la nudità acquisì un valore positivo. L’atleta vincente divenne un modello da imitare e il nudo ritratto dagli artisti si evolse in una promessa di perfezione e bellezza, in un perfetto equilibrio tra spirito e corpo. Nell’età medievale, a seguito del Cristianesimo, il rapporto col nudo cambiò drasticamente ed il corpo divenne un semplice tempio dell’anima, inducendo l’uomo a non profanare l’urna dell’anima. Con Michelangelo, si entra nel Rinascimento e il nudo viene reinterpretato come imitazione del nudo greco, come simbolo di purezza e antichità ancestrali. Tuttavia con il Concilio di Trento, del 1545, la Chiesa Cattolica delibera la fine della rappresentatività del nudo nell’arte, spronando gli artisti ad attenersi solo alle storie bibliche. Già nel 1559, Papa Paolo IV dà vita alla “Campagna della Foglia di Fico”, obbligando a ricoprire le nudità del Giudizio Universale di Michelangelo. Nel Seicento il nudo si pone come elemento di divisione tra sacro e profano, grazie al Caravaggio ed ai Carracci. Durante il Rococò, gli artisti sentono la necessità di svincolare il genere da falsi dogmi e pose codificate, per liberarlo dalle convenzioni medievali, in cui il corpo senza veli doveva avere una motivazione religiosa, mitologica o storica, così nel Settecento si assiste all’affermazione della sensualità come puro piacere fisico. Uno dei primi nudi moderni è del 1866: “L’Origine du monde” di Gustave Courbet, uno dei massimi esponenti del Realismo, in cui il corpo ritratto è ostentato con assoluta verità naturalistica. Da questo momento in poi, la spettacolarizzazione delle parti anatomiche non ha avuto più alcun confine ben definito, portando ad una visione emancipata del nudo. Al giorno d’oggi, il nudo è di moda come un manifesto di corporeità banalizzato e replicato all’inifinito, tuttavia il fascino del corpo continua a permanere nell’arte contemporanea, attraendo gli sguardi e inducendo a riflessioni. Se nelle pubblicità e nella moda, il nudo può essere tonico, atletico o costruito ad hoc per reclamizzare illusioni di perfezione legate al consumismo, nell’arte è un fatto di cronaca della condizione umana e post-umana. Siccome l’arte contemporanea si manifesta, non solo nella pittura e nella scultura, ma anche nella fotografia, un esponente di spicco, in questo particolare settore, è Spencer Tunick il quale, dopo aver ottenuto il premio Bachelor of Arts nel 1988, ha iniziato a dedicarsi alle foto di persone nude, specialmente in contesti urbani. Dopo aver lavorato in numerosi paesi degli Stati Uniti, ha operato a Londra, Lione, Melbourne, Montréal, Caracas, Buenos Aires, Roma e Vienna, diventando famoso soprattutto per il fatto di riuscire a far spogliare e posare assieme migliaia di persone, basti pensare che nel 2003 a Barcellona furono ben 7000 e nel 2007 a Città del Messico oltre 18000. I modelli da lui utilizzati sono tutti volontari, per restituire al corpo umano, nella sua imperfezione, la dignità che gli spetta, in quanto l’intento è di far perdere le differenze, facendoli apparire democraticamente tutti sullo stesso piano, cosicché ogni individuo possa trovare giustificazione e significato nella nudità dell’altro, diventando oggetti del panorama cittadino e inglobandoli in una visione d’insieme che renda lo scatto un’opera d’arte. Le sue opere non sono dei semplici manifesti a favore della libertà di espressione, infatti dalle formazioni quasi astratte costituite dalle migliaia di modelli disposti secondo il suo volere, emerge non solo un dialogo ed un’interazione con l’ambiente circostante, ma anche una riflessione fra pubblico e privato, individuale e collettivo. In ogni sua foto i modelli perdono ogni valenza erotica, sessuale ed estetica, ma formano scene quasi surreali di nudo di massa, all’interno di ambientazioni naturali sensazionali, come quando ritrasse 600 persone nude sul ghiacciaio Aletsch in Svizzera per Greenpeace, con l’intento metaforico di paragonare la fragilità della vita umana senza la protezione dei vestiti a quella della terra senza ghiacciai. A conclusione di questo breve excrusus sul nudo nel mondo dell’arte si può notare come nella cultura attuale emerga una tendenza generale, talora ossessiva, alla perfezione del corpo che passando, dall’operazione di cernita e definizione degli scultori greci, arriva al Photoshop sfrenato dei grafici e web designer. Cambiano le proporzioni, i dettagli, i gesti e una prevalenza assoluta dei corpi femminili ostentati, svilendo la loro dignità di soggetti e snaturandone l’individualità. La nostra società pone in evidenza la paura della vecchiaia e persegue modelli irreali di giovinezza e perfezione solo per un piacere materiale. I grandi maestri classici ci hanno trasmesso un messaggio potente e profondo attraverso il corpo umano, sempre attuale per valorizzare l’uomo, senza mercificarlo come un oggetto del desiderio e renderlo un involucro vuoto. Vettori Pier Paolo 1 Luglio 2014 13 Naturismo sulle spiagge romagnole La nostra regione offre diverse zone e possibilità a chi vuole praticare il nudismo e il naturismo. Molti luoghi sono anche frequentati da stranieri, in quanto per loro, questa pratica costituisce la normalità. Infatti all’estero la nudità viene vissuta come un’abitudine, qualcosa di assolutamente normale e naturale: addirittura in certe famiglie si usa girare nudi per casa anche davanti ai bambini! Torniamo a noi. La sola spiaggia autorizzata è quella di Lido di Dante ma esclusivamente all’interno del Camping Classe e negli spazi appositamente dedicati. Vi si può trovare un bar, idromassaggio, ristorante/selfservice, minimarket, minigolf, una piscina, campi da tennis e pallavolo. Per maggiori informazioni potete consultare il sito www.campingclasse.it o mandare una mail all’indirizzo [email protected]. Il mare in quella zona non è particolarmente limpido quindi bisognerà accontentarsi e fare un po’ d’attenzione per quanto riguarda l’igiene. Ci può anche essere l’alternativa delle spiagge lungo i fiumi e delle zone di campagna dove si possono trovare strutture attrezzate. Tuttavia sono più numerose le spiagge non autorizzate. Per esempio tra Ravenna e Cervia ci sono molte spiagge frequentate da nudisti, spiagge libere non autorizzate né attrezzate. Se ne segnala un’altra tra Marina di Ravenna e Punta Marina situata nella pineta, tra le dune di fronte all’ex colonia. Un tempo si poteva frequentare anche la spiaggia della Bassona però, recentemente a causa di un regolamento del Corpo Forestale dello Stato, bisogna fare attenzione. Anche dal Lido delle Nazioni, proseguendo verso nord si arriva ad una spiaggia dove si pratica il naturismo. Tornando verso la città possiamo ricordare Ponte Reno. Si trova a circa 10 km da Bologna in direzione Noce T. di Reno. Molto frequentata durante tutto l’anno ma specialmente dalla primavera. Rimanendo sempre nei dintorni ricordiamo a Modena una spiaggia naturista sul lungofiume, lungo il Secchia dopo il ponte della ferrovia a Villa Nova su entrambi i lati. A Sassuolo c’è una spiaggia per praticare il nudismo sempre sul lungofiume: bisogna partire da via del Palestro, proseguire fino al laghetto degli Amici e arrivare al fiume Secchia. Se volete avere maggiori informazioni su questa pratica e su dove si può svolgere senza problemi, contattate l’Associazione Naturista Emiliano Romagnola al numero 0545/31781. Potete anche consultare il sito: www.naturaner.it. Il naturismo resta comunque un fenomeno che molto spesso non viene accettato. Si rischia di scivolare nella volgarità ma questo dipende da come si pratica e soprattutto dove, per questo sono importanti le aree dedicate. Il dibattito si infiamma quando si propone di far stare i nudisti nelle spiagge per gente che invece non lo pratica: a molte persone trovarsi accanto qualcuno completamente nudo non fa piacere anzi, ne è addirittura infastidito. Se poi ci sono dei bambini la situazione diventa più ingestibile: iniziano le domande sconvenienti e non sempre è facile far capire loro certe abitudini. Il corpo non è qualcosa di cui vergognarsi, bisogna accettarlo, curarlo e certo chi crede nel naturismo è sicuro del proprio aspetto, vive la nudità come una cosa assolutamente normale. Non è così per tutti, la maggior parte delle persone ha un rapporto conflittuale col proprio corpo e di conseguenza lo copre e non capisce come si faccia a esporlo davanti a tutti. È quindi possibile far convivere due mentalità così diverse per non dire opposte? Sarà molto difficile magari non impossibile però bisogna sempre mantenere un po’ di decoro e di decenza per non urtare la sensibilità altrui. Certo che se le aree dedicate ai nudisti fossero più numerose come nei Paesi europei tale problema non esisterebbe e ognuno avrebbe la propria spiaggia, senza divieti, imposizioni o tabù. Un passo che l’Italia dovrebbe fare come segnale di apertura per permettere a tutti di vivere l’estate come si preferisce, con o senza costume! Valentina Trebbi www.buonenotiziebologna.it BNB Speciale Naturismo www.buonenotiziebologna.it 14 Speciale Naturismo BNB 1 Luglio 2014 Oasi Naturista di Zello Il Naturismo è una filosofia di vita che tende a far sentire l’essere umano, in tutta la sua integrità, partecipe di una natura che prima di tutto rispetta. L’intento ultimo è di soddisfare il desiderio di potersi spogliare integralmente e vivere in contatto armonioso con la natura in tutta la sua interezza: la terra, il mare, i monti, la vegetazione e gli altri esseri viventi, umani inclusi! Essendo sorto da alcuni anni, nell’Hinterland bolognese, l’Oasi Naturista di Zello, quale occasione migliore per intervistare il responsabile del centro, Sergio Ferri? Chi sono i Naturisti e qual è la loro filosofia di vita? È bene, prima di tutto, porre una netta distinzione fra i Nudisti, ovvero coloro che hanno voglia di mettersi a nudo ovunque, dal luogo privato a quello pubblico, ed i Naturisti che intendono ritrovare se stessi entrando in contatto diretto con la natura. Quando e come è nata l’Oasi di Zello? La location come è stata scelta? Ben otto anni fa, allorché il Villaggio della Salute, dal quale dipendiamo, ha dato il proprio beneplacito per poter utilizzare e sistemare allo scopo questa vasta area composta da ben trenta ettari fra calanchi, boschi cedui e castagneti secolari, all’epoca esclusivamente adibiti alla raccolta. La scelta della località è stata facilitata dalla presenza di un eremo benedettino del 1200, a sua volta collegato all’acqua termale e di alberi plurisecolari, alcuni dei quali aventi intorno ai cinquecento anni, oltre che dall’ambiente isolato, costituiscono tutti elementi che valorizzano l’Oasi. La creazione dell’Oasi ha ottenuto il sostegno delle istituzioni pubbliche, o degli enti locali? Quali gli sponsor o le istituzioni che la sostengono? Questa è stata una di quelle circostanze in cui la nostra regione ha precorso i tempi, almeno in riferimento all’ambito nazionale, in quanto è stata la prima a promulgare la legge sul naturismo. Per quanto riguarda chi ci offre supporto di varia natura, di sicuro il Villaggio della Salute dal quale dipendiamo, ma anche le associazione di settore. Dalla sua costruzione alla gestione, quali le sfide maggiormente impegnative e quelle maggiormente appaganti? Di sicuro riuscire a trasportare ed installare una piscina a ben 400m di altezza sul livello del mare, in una posizione stupenda quanto difficoltosa da raggiungere con il camion, ma anche vedere evolvere e crescere costantemente il numero delle persone che entrano nel centro. Si è partiti con trenta ed ora si è arrivati ad ospitarne centoquaranta nel fine settimana e questo perché, non essendoci doppi fini, sono i fruitori stessi a coinvolgere parenti ed amici. Tutto dipende da come si imposta il centro, nel caso specifico dell’Oasi di Zello i controlli permettono ai nostri visitatori di vivere l’esperienza in piena serenità, a differenza dei luoghi dove non ci sono e può succedere di tutto, qui se qualcuno avesse qualche mira verrebbe immediatamente espulso. Qual è stata la risposta del territorio? Chi sono i fruitori finali del centro? Per l’80% si tratta di coppie comprese tra i trenta ed i cinquant’anni, mentre il restante 20% è ripartito fra un 15% di uomini single ed un incoraggiante 5% di donne che nel tempo sta aumentando poiché si sentono rassicurate dal fatto che, vivendo l’esperienza in un luogo isolato ed al riparo da sguardi indiscreti, non hanno da temere incontri sgradevoli con i guardoni. Purtroppo di stranieri ne vengono ben pochi perché, per il momento, il centro offre un’apertura solo diurna per cui olandesi e tedeschi, che hanno abitudini diverse dalle nostre, non si sentono attratti dal fatto di doversi rivestire ogni volta che escono, fosse anche solo per andare al camping a dormire. Per quanto riguarda la clientela italiana, si può affermare che la maggioranza proviene dalla Romagna, poi dal Veneto e dalle province di Modena, Reggio e Piacenza, mentre quelli locali tendono a fare l’abbonamento per l’intera stagione. Quali sono i canali usati per promuovere la cultura naturista ed i propri eventi? Internet e le associazioni, ma il canale che offre un ritorno duraturo è il passaparola, in quanto è la prova comprovata che offriamo ai nostri clienti di soggiornare in un ambiente sano e sicuro. Qui possono entrare in contatto con una natura incontaminata, dove flora e fauna sono tornati ad appropriarsi dei propri spazi, infatti si possono incontrare poiane, falchetti, caprioli e tanti altri ancora. Chi può partecipare agli eventi? Anche le persone diversamente abili hanno la possibilità di frequentare l’Oasi? Tutti possono partecipare agli eventi, unico limite spogliarsi completamente. C’è la possibilità anche per chi è portatore di handicap di accedere alla struttura. Vorrei sottolineare come l’aspetto migliore di questo ambiente, sia vedere come gli stessi frequentatori siano i primi a farsi avanti per aiutare i diversamente abili ad entrare ed uscire dalla piscina con idromassaggio. Quali le attività praticate, potrebbe fornirci un esempio concreto? Il 14 e 15 giugno si terrà presso l’Oasi di Zello il raduno nazionale dei nudisti, caratterizzata da gare di cucina, cristalloterapia, spettacolo teatrale, musica con karaoke, mostre fotografiche e pittoriche aventi per tema il nudismo, ovviamente saranno resi disponibili a tutti la sauna, la piscina calda, l’idromassaggio immerso nel verde ed i lettini. Le attività rimangono più meno le stesse anno dopo anno. Cogliendo l’occasione per ringraziare della collaborazione Sergio Ferri, quale Responsabile dell’Oasi di Zello, chiudiamo l’intervista chiedendo quali siano le prospettive future di sviluppo del centro e quali gli eventi in programma per l’estate 2014? Al momento è allo studio la realizzazione delle Terme naturiste di Zello in alternativa a quelle del Villaggio della Salute, come pure il restauro delle camere dell’eremo del 1200, nel tentativo di ripristinare l’antico stile dell’edificio, coi pavimenti in sasso, col tentativo di offrire un piacevole e suggestivo soggiorno ai nostri clienti. Per quanto riguarda gli eventi estivi, anticipo in via del tutto ufficiosa che ne è previsto uno per ferragosto, sebbene sia ancora da decidere in quali termini. Pier Paolo Vettori BNB Cinema e Teatro 1 Luglio 2014 15 Mi sembra chiaro che ultimamente arrivino buone notizie dagli ambiti del Teatro e della Poesia, (per non parlare di altre Arti...) nel clima culturale di Bologna e Provincia. In questo momento Bologna è più che mai fervido centro di Cultura, che pullula di iniziative in ogni campo. Forse è la prima città d’Italia in questo. E se i soldi per la Cultura, purtroppo, non ci sono, esistono “volontari” che sono fucine di idee. Ogni giorno vengono presentati libri, da uno a dieci...; ci sono concerti, spettacoli teatrali, performances, vernissage ed altro, per ogni tipo di persona e di gusto. Per limitarmi alle due Arti nominate, che sono immense, ve lo dimostrerò con alcuni esempi tratti dalla mia esperienza personale, intrecciati all’attualità. Inizio dal Teatro, nominando il Ventennale della Compagnia dell’Argine dell’ITC Teatro di San Lazzaro di Savena. (Quest’anno ricorre pure il Ventennale dell’Associazione femminile “Armonie”, di cui si sono appena conclusi i festeggiamenti, ma questo è un altro bel discorso...). L’ITC Teatro ha cominciato a festeggiare con una megafesta affollatissima alle Scuderie di Piazza Verdi. Il “clou” sarà dal 14 al 20 luglio 2014 presso il Parco della Resistenza di San Lazzaro: ogni sera, alle h 21,30, ci saranno spettacoli gratuiti. Più di duecento figuranti, di cui faccio parte, collaboreranno e per prepararci faremo molte Prove ed “incursioni cittadine” nel centro di Bologna, per diffondere l’evento. Il Progetto si intitola: “Le parole e la città”. I fondatori della Compagnia dell’Argine si sono chiesti come piacerebbe che fosse una città per i cittadini, con quali spazi, persone, sentimenti, eccetera; da quali parole ricominciare. La richiesta delle “parole-chiave” preferite è stata posta a centinaia di singoli, gruppi, Associazioni, Enti, d’ogni genere. Su tali parole, poi, sono stati creati spettacoli che appunto andranno in scena in luglio per sette sere, in una specie di città in miniatura, costituita da vari palcoscenici ed isole. Saranno oltre trenta, e parteciperanno allievi dell’ITC, professionisti, nomi noti, volontari, persone del nostro vivere quotidiano, con l’aiuto di installazioni multimediali. E passiamo alla Poesia. Il 30 e 31 maggio 2014 il centro cittadino è stato invaso da 176 poeti/e di ogni parte d’Italia (anche dalla Sicilia), di 25 eventi, in 14 locations, fra cui spiccava la Libreria Moline (ed è importante che non muoiano le piccole Librerie!). Si trattava del Festival “errante” di Letteratura Contemporanea “Bologna in Lettere”, coordinato da Enzo Campi, per il secondo anno, col Patrocinio del Comune. Io ho partecipato al bar La Linea col Gruppo ’98 Poesia, di cui sono fra le fondatrici. La conclusione è stata al Cassero, con Lello Voce. Tutti gli eventi sono stati affollatissimi. La Poesia sta vivendo una nuova stagione. Dal 26 maggio al 2 giugno, ad Imola, c’è stata la quinta edizione del DDT: Diversi Dirompenti Teatri/Diversi Teatri delle Diversità, che è culminata il 2 giugno in una “occupazione poeticateatrale collettiva” del centro città: 43 poeti/e in 18 postazioni, con la collaborazione di “100mila Poeti per il Cambiamento”. Io mi trovavo con altri cinque presso Palazzo Tozzoni, uno splendido Museo del ’700 che consiglio di visitare. La “Poetica Giornata” ha avuto inizio la mattina con la Presentazione dell’Antologia “Sotto il cielo di Lampedusa-Annegati per respingimento”, presso il caffè della Rocca. Dalle ore 17,30 alle 19, sono stati i “Dialoghi col Genius Loci” in spazi privati e pubblici, che hanno assunto per l’occasione nuovi aspetti, in vista di un cambiamento sempre possibile, come scriveva Bertold Brecht. “Il vento si è alzato, bisogna cercare di vivere”, affermava Paul Valery. Le postazioni sono state segnalate, oltre che dalla mappa, da “indicatori umani” e “quadri viventi” degli ExtraVagantis e del Teatrino dei Mignoli, che prestano attenzione particolare ai diversamente abili. Per non esagerare, nomino ancora soltanto l’appuntamento con la sesta edizione de “IL Porto dei Poeti” che sarà dal 9 al 28 giugno ‘14, a Cesenatico, Cesena, Milano, Venezia, Padova e a Bologna il 17 giugno presso l’osteria del Montesino al Pratello. Esistono percorsi poetici e teatrali alternativi, numerosi giovani colmi di creatività e di preparazione, che non vengono messi in risalto dai circuiti commerciali dei mass-media. Ma è consolante sapere che esistano. Secondo me, i poeti dovrebbero incidere di più sulla politica, e i politici dovrebbero interessarsi maggiormente di poesia. Arrivederci, dunque, ai prossimi appuntamenti. Serenella Gatti Linares Così recita la locandina originale del film: “A man went looking for America, but he couldn’t find it anywhere (Un uomo è partito in cerca dell’America, ma non l’ha trovata da nessuna parte)”. Questo film, divenuto un autentico cult-movie (cioè “film di culto”, film-mito), narra le avventure di due hippy, Billy (Dennis Hopper) e Wyatt “Capitan America” (Peter Fonda), che partono in sella ai loro “chopper” (motociclette degli hippy anni ’60) dalla California alla volta di New Orleans, per vedere il Carnevale. Nel corso del loro viaggio faranno molti incontri, solo inizialmente belli. Dapprima offrono un passaggio a un hippy, con il quale si aggregano ad una comune, dove conoscono due ragazze; poi vengono arrestati per essersi accodati con la moto ad una parata senza permesso. In carcere conoscono un giovane avvocato (George Hanson, interpretato da Jack Nicholson), che li tira fuori di galera, e che si unisce a loro nel viaggio verso New Orleans. Ma a questo punto cominciano i brutti incontri: sono costretti ad uscire da un locale perché invisi alla gente del paese che li dileggia a causa del loro aspetto (capelli e barba lunga) e del loro modo di comportarsi. I tre viaggiatori se ne vanno, ma non sarà loro sufficiente lasciare quel piccolo paese… “Easy Rider” è senz’altro il più celebre dei “road movie”, cioè dei “film di strada”. Quello dei due protagonisti, che poi diventano tre con l’avvocato alcoliz- zato (J.Nicholson), è un viaggio iniziatico: si cerca la libertà, che la Società Americana, aldilà delle apparenze, nega ai giovani. Il Sogno Americano è in crisi, forse definitivamente morto, perché l’America reale è dominata dalla violenza e dall’egoismo, e per mantenere il proprio benessere ha bisogno della guerra: sono questi gli anni della Guerra del Vietnam, platealmente rifiutata da un’intera generazione. Ed è proprio qui il punto: la contro-cultura, fondata sul pacifismo; sulla contestazione delle sovrastrutture sociali; su un nuovo spazio esistenziale da ricercare attraverso la musica pop ed anche attraverso le droghe. Sono i protagonisti a guidare lo spettatore in questo percorso: la marijuana, per socializzare; e l’acido (LSD) per cogliere l’illuminazione, vedere oltre lo schermo della realtà. Ma il viaggio è destinato a finire male perchè il Sistema Americano non tollera questo dissenso: il riferimento, nelle cruente scene finali, agli omicidi politici di Martin Luther King e Robert Kennedy (avvenuti l’anno prima, nel 1968) è del tutto evidente. Vince la repressione, che liquida il Sogno. Tutte le parti del film concorrono a renderlo un “cult”: dalle musiche (Byrds, Hoyt Axton, Steppenwolf, Bob Dylan, Jimi Hendrix, John Keene, The Band); al montaggio (D.Cambern; B.Conner); alla fotografìa (L.Kovacs) degli splendidi paesaggi del Sud-Ovest degli USA. Andrea Vecchi www.buonenotiziebologna.it Buone notizie dai mondi Easy Rider del teatro e della poesia Libertà e Paura 16 Provincia BNB 1 Luglio 2014 SOSTIENI BNB DONANDO ALLA VIRTUAL COOP Cooperativa Sociale ONLUS Disabili che lavorano... Bene! appennino www.buonenotiziebologna.it A Loiano la mostra “Ricercaro appenninico” dedicata a Fantini Dopo essere stata esposta a San Lazzaro, a Pianoro, e a Settefonti di Ozzano, la mostra itinerante “Ricercaro appenninico”, promossa dal Distretto culturale di San Lazzaro, dedicata alla figura di Luigi Fantini sarà riallestita a Loiano. Da sabato 12 luglio fino a domenica 3 agosto nella sala “Guido Baldassarri” di Emil Banca in via Roma 58. Nella filiale loianese saranno montati i pannelli, le vetrine con alcuni reperti, con proiezioni di documentari sulla vita del Fantini e sulle sue tante ricerche su un territorio che va dalla via Emilia al confine toscano. La mostra sul pioneristico esploratore del nostro territorio: fotografo, speleologo, paletnologo, ricercatore autodidatta nelle tante discipline naturalistiche, storiche e preistoriche dell’Appennino bolognese; denigrato dalla scienza ufficiale, descritto dalla gente come “al mat di sas”, infine rivalutato, sarà poi trasferita a Monghidoro (9 agosto-7 settembre), a Monterenzio (13 settembre-12 ottobre), per ritornare a Ozzano nella sala Città di Claterna (18 ottobre-16 novembre). Un giusto e doveroso riconoscimento a Luigi Fantini (1895-1978) una persona che amava la terra dove viveva, sopra e sotto, i monti, le valli e i torrenti, la sua natura e la sua storia concludendo le sue missive con un: «Piacerebbe firmarmi: Luigi Fantini. Ricercaro Appenninico». Grande speleologo, fondatore del Gruppo Speleologico Bolognese (Gsb) nel 1932, radunò attorno a sé altri ardimentosi esploratori delle buie viscere della terra giungendo alla scoperta e all’esplorazione di numerose cavità carsiche tra gli affioramenti gessosi della Croara e del Farneto. Individuando personalmente alcuni siti che conservavano le tracce di una presenza umana preistorica. Esplorazione e ricerche che hanno infine portato a tutelare tali cavità, e l’ambiente circostante, e a portare alla costituzione del Parco regionale dei Gessi bolognesi. Giancarlo Fabbri SAn LAZZARO L’archivio storico socialista, una nuova fonte di cultura Grazie all’impegno del suo presidente Mauro Ottavi, e alla concreta collaborazione di enti nazionali e locali, nel circolo “Sandro Pertini” di San Lazzaro, in via Repubblica 38, nel tempo si è costituito un importante archivio culturale e storico socialista. Archivio che dispone di oltre 4.000 tra libri, periodici, foto, e documenti, di cui circa 2.200 già catalogati, sulla storia del movimento socialista italiano dagli inizi del Novecento ad oggi. Un patrimonio che il circolo sanlazzarese vuole conservare, am- pliare, e infine mettere a disposizione per la consultazione a chi ne è interessato per studio o per ricerche storiche. Come ci spiega lo stesso Ottavi «l’idea di costruire un archivio storico sul movimento socialista nasce dal desiderio di rafforzare la rete tra le varie realtà che hanno una documentazione sull’azione politica che i socialisti hanno compiuto nel corso dei loro 120 anni di storia. Con una difficoltà derivata dal fatto che in Italia, il percorso compiuto per costruire un archivio di documen- tazione politica, simile a quanto fatto in altri Paesi europei dai partiti fratelli, ha avuto una gestazione lunga e complessa. I primi passi verso un archivio storico del socialismo si manifestarono negli anni Venti con lo squadrismo fascista che rese necessaria la salvaguardia della documentazione del Partito socialista. Ma solo nel 1977, ricorda Ottavi, si riuscì a costituire l’archivio del socialismo italiano a Firenze nell’Istituto socialista di studi storici. Poi, per l’imponenza del patrimonio documentario, nel 1985 nacque la Fondazione “Filippo Turati” poi presieduta da Sandro Pertini fino alla sua scomparsa. La Fondazione stessa divenne quindi depositaria del materiale raccolto. Ma poi, purtroppo, le frammentazioni delle varie componenti del socialismo italiano gli archivi delle federazioni provinciali, e delle sezioni del Psi, sono stati salvati e versati solo parzialmente. Nel territorio bolognese, però, realtà come Budrio, Medicina e San Lazzaro sono riuscite a salvare patrimoni documentari di notevole interesse. Una parte del patrimonio è stato infine raccolto dal centro “Sandro Pertini” di San Lazzaro che nel corso degli anni – riferisce il presidente del centro – è aumentato grazie a donazioni». Oltre ai tanti libri l’archivio sanlazzarese (csp.bologna@gmail. com) possiede annate complete e parziali dei quotidiani e periodici: “Avanti” dagli anni ’60 al 1990; “La Squilla”, edito dal partito nel bolognese nel corso del XX secolo; “Mondoperaio”; “Edizioni del Gallo” e “Collana Avanti” con i verbali dei congressi; “Rinnovamento Socialista” e il “Compagno”; “Argomenti Socialisti” e l’edizione italiana di Monthly Review. Un patrimonio che rischiava di essere disperso e che è stato raccolto per essere collocato in modo adeguato. Materiale a disposizione di studenti e di quanti sentono il desiderio di approfondire ulteriormente la propria conoscenza culturale e politica. Il centro “Pertini” in questi anni ha instaurato rapporti con altre realtà nazionali come la Fondazione di studi storici “Filippo Turati” e l’associazione “Sandro Pertini” entrambe di Firenze, l’Istituto “Alda Costa” di Ferrara e Bologna, il centro “Prampolini” di Reggio Emilia, l’archivio storico “Critica Sociale” di Milano e altri ancora tra i quali il circolo “Sandro Pertini” di Budrio. Ma a San Lazzaro le biblioteche tematiche, miniere d’oro per chi è interessato all’argomento, non sono una novità. C’è la “Modateca Igor Pallante” nata nel 2011 nella Mediateca comunale, in via Caselle 22 (mediateca@comune. sanlazzaro.bo.it), grazie a una donazione della famiglia Pallante per ricordare il giovane artista Igor prematuramente scomparso. Al Centro Europa Uno, in via Emilia 297, c’è la biblioteca specializzata in viaggi e turismo “Informatur” ([email protected]) con oltre 2.200 volumi, carte e mappe. In alcuni locali dei magazzini comunali, in via Speranza 43, c’è la biblioteca del Cid-Aics (Centro informazione documentazione Aics, [email protected]) dedicata al mondo dello sport. Tutte biblioteche a disposizione di tutti per studi e ricerche con materiali catalogati con sistemi unificati Sebina Opac. C’è poi la biblioteca regionale del Wwf ([email protected]), dedicata ai temi naturalistici, di cui riviste e documenti al centro “Malpensa”, in via Jussi 33, e libri e altri materiali in via Speranza 43. A queste si è quindi aggiunto l’archivio socialista, con catalogazione ancora in corso, che per le sue peculiarità e per i suoi documenti non potrà mai essere sostituito da fonti tuttora disponibili su Internet. G.F. VIRTUALCOOP BNB 17 Provincia 1 Luglio 2014 Un altrofestival Comcerto in Tour in Fiera District Comcerto è un’attività con sede ad Ancona specializzata nella promozione e produzione di concerti musicali di artisti nazionali ed internazionali. Nata il 2 Aprile 2005 la Comcerto si è distinta per molteplici progetti di successo e vanta numerose collaborazioni con le più importanti agenzie di spettacolo in Italia e all’estero. Tra gli artisti internazionali rappresentati in Italia spiccano: Mumford & Sons, Pulp, Of Monsters and Men, Tame Impala, Local Natives, Noah and the Whale, Anna Calvi, The Verve, Richard Ashcroft, Iggy and The Stooges, Badly Drawn Boy, The Divine Comedy, Mystery Jets, Patrick Wolf, Frank Turner, Angus & Julia Stone, The Charlatans, The Cribs, The Tallest Man On Earth, Billy Bragg, Echo and The Bunnymen e tanti altri importanti nomi che trovate elencati nella nostra pagina Artisti. Un importante progetto nato in casa Comcerto è il festival “Spilla”, una rassegna di concerti unici nel centro storico di Ancona che dal 2007 si svolge nel mese di Giugno ospitando i migliori artisti della scena internazionale. Il più recente progetto di cui la Comcerto può andarne fiera è Unaltrofestival, un ulteriore festival svoltosi a Milano, nessuno lo mette in dubbio, ma avente lo scopo di offrire al grande pubblico artisti di fama internazionale ad un prezzo accessibile. Dalla primavera del 2011, la Comcerto cura i live del duo comico ‘I Soliti Idioti’. Tour che ha attraversato l’Italia in lungo e in largo per presentare l’esilarante show che da tempo è stato intitolato: ComicoPsichedelico Tour. Il comune denominatore di ogni produzione targata Comcerto è lo Stile: dalle produzioni all’interno dei club più famosi d’Italia, alle piazze, ai teatri sino ad arrivare ai palasport e ai festival con le performance di artisti internazionali e non. Comcerto, con la sua professionalità e la passione che la contraddistinguono, si attiva per dare sempre di più; il suo lavoro è tutto quello che c’è dietro, ciò che il pubblico non si immagina, tutto ciò che permette ad un artista di esi- birsi davanti ad un pubblico ed al pubblico di godere di un concerto. Dopo il successo dello scorso anno, in cui ha registrato il tutto esaurito nella sua prima edizione, Unaltrofestival toccherà Milano e Bologna. Il prossimo 14 e 15 Luglio il fantastico festival organizzato dalla Comcerto si svolgerà in contemporanea a Milano e Bologna, fatto assolutamente inedito per l’Italia! Il cast del 14 Luglio a Milano suonerà a Bologna il 15 e viceversa. Unaltrofestival sarà il primo festival in Italia concepito con la particolarità della doppia line up a rotazione su due città. A Milano confermata la location dello scorso anno, il Magnolia, mentre a Bologna il festival si svolgerà nella nuova location all’aperto “Fiera District” (all’interno della Fiera) e sarà organizzato in collaborazione con il Covo Club. Luca Mascia san pietro in casale anzola dell’emilia una serata alla ca’ rossa Fricandò La Ca’ Rossa di Anzola Emilia è un Centro Sociale e luogo di ritrovo degli anziani del mio paese. Per giovedì 21 agosto 2014 dalle ore 19 si potranno degustare le crescentine. Alle ore 21 ci sarà la cocomeraia e si potrà mangiare anche il melone. È prevista l’esibizione di Castellina Pasi con musica dal vivo. Le crescentine si potranno anche portare a casa. Per mangiare il cocomero e il melone è previsto il pagamento di una quota di 8 Euro. Per maggiori informazioni sulla serata vi potete recare alla Cà Rossa di Anzola Emilia in Via XXV Aprile 25. Si può telefonare al numero 051/731385. Oppure si può inviare un’e-mail all’indirizzo: [email protected] La presidentessa della Cà Rossa Dina Turrini ha più volte segnalato l’esigenza di trovare dei nuovi volontari per le attività del Centro Sociale e per le iniziative di supporto a favore degli anziani e dei disabili. Se sei interessato a fare volontariato alla Cà Rossa puoi usare i recapiti sopra citati. Alessandro Legnani Fricandò è la Fiera di San Pietro in Casale, comune di 12.000 abitanti tra Bologna e Ferrara; giunta alla 10° edizione, con i suoi 80 espositori è l’evento più importante all’interno della kermesse Aemiliana che ha una durata di 5 settimane. Suddivisa per merceologie, a Fricando’ si trovano articoli per tutti i gusti, dalla casa alla persona, dall’arredamento all’auto, dal prodotto tipico italiano alla somministrazione e intrattenimenti per tutte le età; per i piccini, verrà inoltre allestito un apposito Luna Park. Infine, chi visita potrà cenare nei vari ristoranti, comodamente seduto ai tavoli, mentre guarda gli spettacoli gratuiti che si svolgono durante le 3 serate della fiera. Frigandò Decima edizione Dal 04/07/2014 al 06/07/2014 San Pietro in Casale (BO) Info: tel. 0532 909396 www.buonenotiziebologna.it BOLOGNA 18 Arte BNB VIRTUAL COOP Cooperativa Sociale ONLUS STAMPA DIGITALE [email protected] 1 Luglio 2014 Frida, rivoluzione Messicana, arte come terapia www.buonenotiziebologna.it Trasgressiva e vitale, rinacque nel racconto del corpo martoriato Autoretrato con monos, 1930 “Sono nata con una rivoluzione. Diciamolo. È in quel fuoco che sono nata, portata dall’impeto della rivolta fino al momento di vedere giorno. Il giorno era cocente. Mi ha infiammato per il resto della mia vita.” Alcune persone hanno il destino segnato sin dalla nascita, avviluppate come sono in una dolorosa corda di spine, aderente come un vestito, che quasi soffoca e che più ferisce al tentativo di divincolarsi da essa. Eppure riescono ugualmente a manifestare con potenza quella vitalità primordiale che scorre nelle vene di ogni essere umano ed esprimere tanto il dolore tagliente, quanto la gioia di una liberazione momentanea e di farne dono a tutti, attraverso il linguaggio universale dell’arte. È il caso della messicana Frida Kahlo (1907-1954), pittrice celebrata in tutto il mondo, donna amata per il suo coraggio, modernità, anticonformismo, ma soprattutto essere umano che soffrì nel suo corpo le pene dell’inferno e che tuttavia seppe reagire, amando la vita e vivendola con intensità attimo dopo attimo. Sua madre era una messicana nata da una spagnola e un indio, suo padre un emigrato tedesco, fotografo di professione, che le insegnò il ritocco fotografico, trasmettendole l’amore per l’arte. Uno stimolante crogiolo di razze e culture che arricchirà la formazione della piccola Frida. A sei anni si ammala di poliomelite, è costretta a rimanere a letto per un lungo periodo, subisce una malformazione permanente a una gamba. Ma sembra che già dalla nascita fosse affetta da una imperfezione della colonna vertebrale. A diciotto anni resta gravemente ferita a seguito di un orribile incidente automobilistico: il suo corpo è devastato da una serie impressionante di fratture e, come se non bastasse, un tubo metallico la trafigge, entrando dal fianco e uscendo dalla vagina. Portata in ospedale, lotta contro la morte per lungo tempo. Nell’arco della sua intera esistenza il corpo martoriato dovrà sottoporsi a più di trenta operazioni chirurgiche. Nonostante ciò le sue condizioni fisiche continueranno a peggiorare, fino all’amputazione di una gamba e la morte a soli 47 anni. Eppure sarà ricordata come un essere gioioso, amante dei bei vestiti, attenta alla propria immagine fino al narcisismo. “Non sono malata, sono spezzata. Ma finché riesco a dipingere sono felice di essere viva”. E ancora: “Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev’essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io”. La pratica della pittura è il prezioso regalo della sua malattia: dimessa dall’ospedale, è costretta a rimanere coricata a letto, da dove inizia a dipingere. I genitori le regalano un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto, perché possa studiare con attenzione l’immagine di sé e iniziare a produrre i famosi autoritratti. È un modo di affermare l’identità moltiplicando all’infinito la propria immagine, parlare della malattia come per proiettarla lontano da sé, dialogare con le parti profonde per scoprirsi, creare un’icona, cangiante in più personaggi, attraverso i quali iniziare una narrazione fantastica e vivere vite mai vissute. Volare via, in alto, lontano dalla sofferenza fisica e psicologica. Tornare a vivere, intensamente, perché netta è la percezione che la vita è un fiore bellissimo, con uno stelo troppo fragile che può essere reciso da un momento all’altro. Altro elemento fondamentale nella vita di Frida è la passione politica che si concretizza attraverso l’adesione ai principi della rivoluzione Messicana (1910-1917), l’iscrizione al Partito Comunista Messicano, il sostegno economico ai soldati del proprio paese che andarono a combattere la Guerra Civile Spagnola, l’ospitalità offerta a Trosky, quando questi si rifugiò in Messico, per sfuggire a Stalin. Contribuì anche insegnando arte alle generazioni messicane figlie della rivoluzione, col suo modo informale e trasgressivo, come fu l’intera sua vita: “Muchacos, chiusi qui dentro, a scuola, non possiamo fare niente. Andiamo fuori, dipingiamo la vita della strada.” Nonostante le molteplici problematiche fisiche, Frida ebbe un’intensa vita sessuale, espressa indistintamente con uomini e donne. Il suo grande amore fu il pittore Diego Rivera: i due si sposarono, si cornificarono, litigarono, si lasciarono, si risposarono, si adorarono sino alla morte. Il suo stile pittorico è assolutamente soggettivo e unico. L’artista ha assorbito come una spugna i linguaggi delle avanguardie artistiche del suo tempo e li ha reinterpretati, con genialità e bellezza, alla luce della propria cultura e sensibilità. Frequenti i riferimenti alla tradizione popolare messicana, al mondo magico degli indios, fatto di originali e antiche conoscenze che si mescolano al culto cattolico, alla narrazione fantastica di una natura forte e selvaggia, dai colori vivi, in cui si specchia per trovare la forza di vivere. Centrale la vicenda autobiografica e la malattia, riportata con potenza e verità e trasfigurata in mito universale. Ugo De Santis Biglietti: Intero € 12,00 Ridotto € 9,50 Date: 20 Mar - 31 Ago 2014 Orario: Dom - Gio: 10.00-20.00 Ven - Sab: 10.00-22.30 Luogo: Scuderie del Quirinale Indirizzo: Via XXIV Maggio 16, 00186 Roma www.annulliamoladistanza.org / [email protected] DISPENSARIO e PUNTO NASCITA In Congo MARLON BRANDO L’impegno era quello di aprire un dispensario in Congo e con l’aiuto di tanti volontari e sostenitori di ANLADI sta proseguendo con successo questo difficile percorso. Il 21 settembre 2013, alla presenza delle autorità locali, si è festeggiato l’inizio delle attività del dispensario “Michele” presso la parrocchia Sans fils di Mont Ngafula (Kinshasa) diretta dal missionario italiano Padre Antonello Rossi. La struttura, costruita grazie a una donazione privata su progetto della Cooperativa Architetti e Ingegneri di Reggio Emilia, ha ricevuto in dotazione gli arredi e tutte le attrezzature necessarie, per iniziativa di Annulliamo la Distanza Onlus con il sostegno determinante di CIR Food (Progetto “Adotta un punto nascita”). Nel dispensario vengono messi a disposizione della popolazione locale, 24 ore su 24, ambulatori attrezzati dove poter partorire in sicurezza, poter effettuare esami diagnostici, visite specialistiche e i principali esami chimico-clinici. La disponibilità, inoltre, di alcuni posti letto per brevi degenze di osservazione consentiranno di diagnosticare e valutare in loco le più diffuse patologie. La presenza della farmacia metterà a disposizione della popolazione alcuni farmaci salvavita, in primis quelli per la cura della malaria, oltre a predisporre gli alimenti idonei per i bambini denutriti. Un selvaggio chiamato desiderio CON L'AIUTO DI TUTTI CONTIAMO DI PROSEGUIRE ANCHE NEL 2014 I NOSTRI PROGETTI A FAVORE DI TANTI BAMBINI SFORTUNATI Annulliamo la Distanza Emilia Romagna Onlus SEDE c/o Studio legale Russo Valentini, Via Marconi 34 | 41122 Bologna c/c Codice IBAN: IT 71 M 02008 02470 000100649266 Marlon Brando è nato a Omaha nello stato americano del Nebraska il 3 aprile 1924 ed è il terzo figlio di Marlon Brando Senior che lavorava in una fabbrica di concimi chimici e di Dorothy Julia. Il giovane Brando ha studiato alla Libertyville High School dell’Illinois e all’Accademia Militare del Minnesota da dove è stato espulso. Nel 1943 Marlon Brando ha raggiunto le sue sorelle a New York e si è iscritto al Dramatic Workshop di Stella Adier. Nel 1944 all’età di vent’anni ha fatto il suo debutto a Broadway nello spettacolo “I remember Mamà” di John Van Druten. Solo tre anni dopo, nel 1947, è uscito lo spettacolo teatrale “Un tram che si chiama desiderio” di Tennessee William. L’esordio cinematografico del giovane attore avviene nel 1950 quando è uscito il film “Il mio corpo ti appartiene” di Fred Zinnermann. L’attore americano recita nel ruolo di Ken, un soldato rimasto paraplegico a causa della seconda guerra mondiale. Il film è molto realistico e viene trattata la questione della sessualità legata alla disabilità. Nel 1951 è uscita la versione cinematografica di “Un tram che si chiama desiderio” di Elia Kazan. per la quale ha ottenuto una nomination all’Oscar come miglior attore protagonista. L’esordio di Brando come regista si ha nel 1961 quando il popolare attore, insofferente alla regia di Stanley Kubrick, decide di dirigere il film “I due volti della vendetta”.Il film è ambientato in Messico dove Brando ha interpretato Rìo, un rapinatore che con la complicità di Dad (Karl Malden) svaligia una banca. Nel 1954 è uscito il film “Il selvag- gio” di Laczlo Benedek. In questo film Marlon Brando ha interpretato Johnny, un motociclista innamorato della barista Mary (Katie Bleeker). Celebri sono le foto dell’attore americano in sella alla moto e dopo l’uscita de “Il selvaggio” le vendite dei jeans e delle giacche in pelle saliranno vertiginosamente. Nel 1967 lavora con la regia di Charlie Chaplin, con il film “La contessa di Hong Kong”. In questo film Brando interpreta un diplomatico americano che sta rientrando via mare negli Stati Uniti; è affiancato da Sofia Loren nel ruolo della la contessa Natasha Alexandrov. Nel 1972 è uscito il film “Il padrino” di Francis Ford Coppola. Il popolare attore ha interpretato il boss mafioso Don Vito Corleone, capo della più potente famiglia di Cosa Nostra americana. Tratto dall’omonimo romanzo di Mario Puzo, il film avrà due sequel “Il padrino parte II” uscito nel 1974 e “Il padrino parte III” uscito nel 1990. Il film narra le vicende familiari e le attività criminali di Don Vito Corleone il quale inizialmente si dedica ad attività illegali come il gioco d’azzardo e il racket delle estorsioni. Con questo film nel 1973 Marlon Brando ha vinto il suo secondo premio Oscar come miglior attore protagonista ma non l’ha mai voluto ritirare. Sempre nel 1972 è uscito il film “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci. Il film è stato a lungo censurato a causa delle frequenti e sin troppo spinte scene di sesso che hanno provocato frequenti polemiche. Con una sentenza della Cassazione del 29 gennaio 1976 è stata ordina- BNB Almanacco 1 Luglio 2014 ta la distruzione delle pellicola. Nel 1978 è uscito il film “Superman” di Richard Donner. Il film è tratto dalle vicende del popolare eroe dei fumetti. In questo film l’attore americano ha interpretato il ruolo di Jor-El, uno degli uomini più influenti del pianeta Krypton. Del film Superman sono stati girati tre sequel “Superman II” uscito nel 1980 “Superman III” uscito nel 1983 e “Superman IV” uscito nel 1987. Nel 1979 è uscito il film “Apocalispe Now” per la regia di Francis Ford Coppola. In questo film Marlon Brando è il colonnello William Kurz, un disertore della guerra del Vietnam. Il capitano Willard (Benjamin Sheen) e il comandante dell’aviazione William Kilgore (Robert Duval) gli danno la caccia. Nel 1996 è uscito il film “L’isola perduta” per la regia di John Frankenhemeier. Il dottor Moreau era sopravissuto ad un incidente aereo sul Mar di Giava ed era stato salvato al giovane dottor Montgomery che lo aveva portato su un’isola sconosciuta. Nel 1998 è uscito il film “In fuga col malloppo” diretto da Yves Simoneau. L’attore americano ha interpretato il ruolo di Sven Sorenson, il direttore di un penitenziario del Nord Dakota. Quando Bud (Charlie Scheen) e Larry (Thomas Haden) progettano una rapina Sorenson li fa arrestare e li fa condannare a vent’anni di prigione. L’ultimo film girato da Marlon Brando è “The score” uscito nel 2001 per la regia di Frank Oz. La vicenda si svolge a Montreal in Canada dove Nick (Robert De Niro) è un ladro di gioielli e di opere d’arte che decide di ritirarsi dal giro, di gestire un ristorante e di vivere insieme alla fidanzata Diane (Angela Basset). Marlon Brando è morto il 1 luglio 2004 per una crisi respiratoria nel Centro Medico dell’Università della California all’età di 80 anni. Alessandro Legnani 19 i martiri di fiesole Alla vigilia della liberazione di Firenze tre carabinieri della stazione di Fiesole il 12 agosto 1944 si sono consegnati ai Tedeschi che li hanno fucilati senza un regolare processo. I carabinieri si chiamavano Alberto La Rocca, (1924-1944) Fulvio Sbarretti (1922-1944) e Vittorio Marandola (1922-1944). Alberto La Rocca è nato a Sora (Frosinone) il 12 giugno 1924. Era il nono di undici figli di Vincenzo La Rocca e di Filomena Battezzato. Dopo aver frequentato tre classi elementari si era dedicato al lavoro nei campi col padre e coi fratelli fino all’arruolamento nell’Arma dei Carabinieri. Vittorio Marandola è nato a Cervaro (Frosinone) il 24 agosto 1922 da Angelo Marandola e da Angela. Anche lui si è dedicato al lavoro nei campi. Dopo aver frequentato le elementari si è iscritto alla Scuola di Avviamento di Cassino. Finita la scuola Vittorio Marandola si è arruolato nell’Arma dei Carabinieri. Fulvio Sbarretti è nato il 22 settembre 1922 a Nocera Umbra (Perugia). Di lui non si hanno notizie precise anche se nel paese dove è nato nel 2013 si è svolta una manifestazione per ricordare il suo sacrificio. Il comandante tedesco di Fiesole Hans Hiesserich sospettava che i carabinieri della stazione di Fiesole aiutassero i partigiani fiorentini attraverso la fornitura di armi e di viveri, lo scambio di informazioni sui movimenti dei Tedeschi. Intanto i carabinieri continuavano a svolgere i loro compiti istituzionali. Quando un militare tedesco resta ucciso in un agguato i Tedeschi il 27 luglio 1944 dopo uno scontro a fuoco coi partigiani avvenuto nell’odierna via dei Bosconi riescono a catturare un civile, Leonardo Lunari e uno dei carabinieri della stazione di Fiesole Sebastiano Pandolfo. Sia Leonardo Lunari che Sebastiano Pandolfo vengono fucilati. Altri due carabinieri in appoggio, Fulvio Sbarretti e Pasquale Ciofini riescono a fuggire. Il 6 agosto 1944 i Tedeschi arrestano il Vice brigadiere della stazione di Fiesole Giuseppe D’Amico sospettato di collaborare coi partigiani. L’11 agosto 1944 Giuseppe D’Amico che era evaso dal carcere e si era unito ai partigiani a Firenze, invia un messaggio a Fulvio Sbarretti, Vittorio Marandola e Alberto La Rocca per far sapere loro di rimanere in attesa di unirsi alle forze partigiane o alleate. I tre carabinieri lasciata la stazione di Fiesole si erano rifugiati tra le rovine di un anfiteatro romano. Anche i Tedeschi stavano dando loro la caccia. Non riuscendo a trovarli avevano catturato dieci civili innocenti scelti tra venticinque uomini, li avevano rinchiusi all’Hotel Aurora di Fiesole e minacciavano di fucilarli per rappresaglia se Sbarretti, Marandola e La Rocca non si fossero consegnati. Il 12 agosto 1944 il vescovo di Firenze, Monsignor Turini riesce a contattare i tre fuggiaschi e dice a loro di consegnarsi al comando tedesco perché dieci civili innocenti rischiano di essere fucilati. Sprezzanti del pericolo Sbarretti, La Rocca e Marandola si recano al comando tedesco di Fiesole dove vengono fucilati dopo alcune ore. Gli ostaggi vengono liberati dopo 19 giorni dalla fucilazione dei tre carabinieri. Poi i Tedeschi si ritirano verso nord. Fulvio Sbarretti, Alberto La Rocca e Vittorio Marandola sono stati insigniti della Medaglia d’oro al Valor Militare per il loro gesto eroico. Anche Giovanni Paolo II nel novembre 1986 ha voluto ricordare i martiri di Fiesole. A. L. CENTO (Fe) Via Ferrarese, 37/c Tel. 051.901111 CASALECCHIO DI RENO (Bo) Via Porretana, 522 Tel. 051.577494 PEGOLA DI MALALBERGO (Bo) Via Nazionale, 351 Tel. 051.6601192 VILLANOVA DI CASTENASO (Bo) Via Tosarelli, 171 Tel. 051.6053414 www.buonenotiziebologna.it ANLADI PROGETTI 2014 Estate 1 Luglio 2014 www.buonenotiziebologna.it sotto le stelle del cinema Vir BNB op 20 al Co tu www.virtualcoop.net CORSO di BASE per Personal Computer contattaci Tel. 051 533106 BNB www.virtualcoop.net ATTIVITÀ EDITORIALE Realizzazione e gestione di strumenti editoriali sia cartacei che on-line. 21 La Credenza 1 Luglio 2014 Cucinare senza mettersi ai fornelli INSALATA DI TONNO E MAIS Ingredienti 500gr fagiolini 350gr carote 200gr tonno sott’olio 150gr mais lessato erba cipollina sale Spuntate i fagiolini e lessateli 15-20 minuti. Lavate e pelate le carote poi tagliatele a rondelle sottili e lessatele con i fagiolini, aggiungendole solo quando mancano 5 minuti dalla fine della cottura di questi ultimi. Scolate le verdure e fatele raffreddare. Intanto in una ciotola versate il tonno dopo averlo sgocciolato. Sgocciolate anche il mais e unitelo al tonno, poi aggiungete fagiolini e carote. Tritate l’erba cipollina e aggiungetela mescolando con delicatezza. Condite con l’olio e lasciate insaporire mezz’ora prima di servirla FRULLATO BANANA E CACAO Dai che torna l’estate, il caldo, le belle giornate, sapori e profumi invitanti e nuovi! E già, ma con l’arrivo della bella stagione bisognerà cambiare anche la nostra alimentazione. Durante l’inverno ci siamo appesantiti, abbiamo mangiato cibi pesanti, calorici adatti ai mesi freddi. Magari abbiamo anche ceduto a qualche peccato extra… adesso è arrivato il momento di cambiare registro, di variare il nostro menù quotidiano e questo va fatto perché è il nostro organismo che ce lo chiede, lo dobbiamo fare per il nostro benessere psico-fisico. Dunque iniziamo a far spazio ad alimenti freddi, rinfrescanti, ricchi di nutrienti, colorati che durante i mesi estivi la natura ci offre: frutta e verdura sono nella loro piena stagione e conviene approfittarne! Via libera a pinzimoni di verdure crude che sono buonissime se poi vengono intinte in un olio di qualità o magari in fresche salse a base di yogurt. Questo piatto può prevedere peperoni, cetrioli, carote, sedano bianco, cipollotti, pomodorini, cipolla di Tropea, persino carciofi, ravanelli, indivia belga e tutto ciò che riuscite a trovare e che preferite. Il tutto potrà essere accompagnato da del pane toscano, senza sale magari da far scaldare un po’ sotto il grill del forno. Non si possono dimenticare le insalatone che possono essere arricchite con tutto ciò che la fantasia vi suggerisce! L’estate è il periodo della lattuga, dell’insalata riccia, del songino, dell’iceberg…queste potranno essere abbinate a formaggi come il primo sale, la feta, la robiola. Oppure a frutta secca come le noci, le nocciole, i semi di zucca o di girasole. E poi, perfette le patate lesse, il mais, legumi in barattolo, dadini di prosciutto cotto, di pancetta o mortadella, wurstel. Si può utilizzare del tonno in scatola al naturale, gamberetti, polpa di granchio. Pensate, la frutta è squisita nelle insalate, soprattutto mele, fragole, pere, arance e gli esotici avocado e papaia. Non stanno male nemmeno dei crostini e verdure al vapore. Gli abbinamenti sono infiniti e li potrete cambiare ogni giorno! Vanno molto anche i piatti unici completi di tutti i nutrienti per una sana alimentazione. Qualche esempio? Prosciutto e melone, prosciutto e fichi, ricotta e miele, bresaola con rucola e grana, una sana mozzarella con pomodoro (la celebre caprese), mozzarella di bufala con origano e basilico, carpaccio di manzo con sedano e grana, petto di tacchino con salsa tonnata, involtini di speck con caprino e prugne… Squisiti anche degli spiedini con feta, anguria e melone oppure con uva nera ed Emmenthal Si possono farcire delle foglie di indivia con gorgonzola o mascarpone, riempire dei pomodori con tonno o con caprino e semi di papavero. Nel menù dell’estate non possono mancare le bruschette. Si va dalla classica con aglio e olio (la fettunta toscana), a quella con il pomodoro, fino alle più originali con mozzarella, acciughe e origano o con caprino e fesa di tacchino. Possiamo gustarci anche delle golose piade farcite con squaquerone, prosciutto crudo e rucola, con prosciutto cotto e mozzarella o super sfiziosa con stracchino e pomodorini, con tonno, pomodoro e maionese e infine con la superba Nutella! Ottima è anche la focaccia classica all’olio con prosciutto crudo, stracchino e fichi freschi. La panzanella, un tipico piatto freddo toscano è semplice da preparare, bastano del pane raffermo, cipolla rossa, basilico conditi con olio, aceto e sale. Il pane deve essere tenuto in acqua qualche minuto in modo da farlo ammorbidire, poi strizzato e amalgamato con gli altri ingredienti. Un’altra alternativa è il pane sardo carasau, molto sottile e croccante che va bagnato velocemente con l’acqua e poi si può gustare con pomodori, basilico e aglio. Non bisogna rinunciare ai dolci anzi, in estate ci sono molte idee gustose: gelati, sorbetti di frutta, torte come la cheesecake che deve essere gustata fredda, semifreddi. Oppure si può utilizzare la frutta come base e affiancarla a crema, panna, allo stesso gelato! Vanno bene anche le mousse che si potranno preparare con gli ingredienti che preferite, dalla cioccolata alla frutta. Frullati, ghiaccioli e granite sono altri dessert alternativi, perfetti anche come merenda. Questo mese vi voglio regalare tre ricettine molto adatte a questo periodo, veloci e di sicuro successo! Buon appetito e buona estate! Valentina Trebbi Ingredienti 250gr gelato cioccolato mezza banana 125ml latte intero 1 cucchiaino di miele 2 cucchiai panna densa 20gr cioccolato fondente a scaglie Frullate insieme, in un frullatore capiente, metà dose di gelato, latte, panna, la banana e il miele. Versate quindi in un bel bicchiere, aggiungete una pallina del gelato restante e guarnite con le scaglie di cioccolato. Sarà ottimo a merenda ma andrà bene anche come sostituto del pranzo se non volete appesantirvi! MILLEFOGLIE GELATA Ingredienti 2 fogli pasta sfoglia 500gr gelato vaniglia o fiordilatte 250gr frutti di bosco misti 2 cucchiai zucchero Mettete la pasta sfoglia su una teglia da forno dopo averla tagliata a quadretti per creare mini porzioni, bucherellatela e spolverizzatela con lo zucchero. Cuocetela in forno 45 minuti a 160 gradi, quando sarà cotta fatela raffreddare. Ammorbidite il gelato e mettetelo in una tasca da pasticcere. Adagiate una sfoglia, quando sarà fredda, su un piatto, mettete uno strato di gelato e qualche frutto. Chiudete con una seconda sfoglia e ripetete l’operazione. Sullo strato finale un’ultima dose di gelato e una bella manciata di frutti di bosco. Servite. www.buonenotiziebologna.it Come e cosa mangiare in questa stagione quando la voglia di stare in cucina látita 22 Il Banditore www.buonenotiziebologna.it Cod. 775/2014 valida fino al 03/07/2014 Azienda richiedente TECNOFAST Commercio all’ingrosso di articoli in ferro e in altri metalli (ferramenta) - territorio prov. Bo/Mo/Re 40100 Bologna (BO) Qualifica ISTAT 3342002 Agente di Commercio N. 1 Agente di Commercio Contenuti e contesto del lavoro Commercio viteria normalizzata, tiranteria e fasteners nelle varie resistenze e in acciaio inox ferro e secondo le norme americane (B7 - B8 etc.) - Gestione portafoglio clienti settore specifico carpenteria/industria Luogo di lavoro Comune di Bologna Formazione e Caratteristiche candidati Dip. Tecnico. Età compresa tra 30 e 40 anni Patente/B – Automunito - Il candidato deve possedere Pc e cellulare Contratto Partita Iva Conoscenze Esperienza nel settore almeno di cinque anni Orario Tempo Pieno Per candidarsi inviare cv a: tel. 049767875 oppure [email protected] Centro per l’impiego di IMOLA Via Boccaccio, 27 - tel.: 0542/603100-800286040 fax: 051/6598316 [email protected] Cod. 828/2014 valida fino al 12/07/2014 Qualifica ISTAT 3131001 perito meccanico Mansione Progettista di macchine automatiche Contenuti e contesto del lavoro In azienda di Castel San Pietro Terme, progettista di macchine automatiche con uso PC e attrezzature di officina, richiesta buona conoscenza della lingua inglese scritta e parlata. Luogo di lavoro Comune di Castel San Pietro Terme (BO) Formazione e Caratteristiche candidati Diploma di perito meccanico - Si valutano candidati con almeno un anno di esperienza (il candidato verrà assunto con contratto di apprendistato per il periodo rimanente alla formazione come apprendista) Contratto Apprendistato (non saranno considerati dall’azienda i CV di candidati che non hanno i requisiti di età previsti da questa tipologia contrattuale) Conoscenze INGLESE grado BUONO (sia scritto che parlato/inglese tecnico). Indispensabile conoscenza di programmi per la progettazione (AUTOCAD e similari) e del pacchetto Office. Orario Tempo Pieno Per candidarsi inviare cv a: cimp. [email protected] specificando il codice richiesta nell’oggetto della mail (Rich. 828/2014) VIRTUAL COOP Cooperativa Sociale ONLUS 1 Luglio 2014 OFFERTE DI LAVORO Centro per l’impiego di Bologna via Todaro, 8/a - tel.: 051/6598999800286040 fax: 051/6598989 [email protected] BNB SITI WEB Cod. 786/2014 valida fino al 04/07/2014 Qualifica ISTAT 2543008 traduttore Mansione 1 Coordinatore/Ice di Progetti Interni con incarichi Linguistico-Commerciali Contenuti e contesto del lavoro Presso società di comunicazione multilingue e traduzioni operante nei mercati internazionali da oltre 24 anni, l’incarico consiste nel gestire il flusso di lavoro che include: - relazione commerciale e consulenza cliente; - gestione e controllo servizi e calendari traduttori; - coordinamento di risorse, gestione delleproblematiche di tipo relazionale, tecnico e dei conflitti con elevate capacità di problem solving. Gli incarichi includono attività linguistiche di revisione, controllo qualità, gestione terminologia per le lingue di lavoro. Attività di marketing e di comunicazione commerciale sono programmate periodicamente con obiettivi di New Business verso i potenziali nuovi clienti all’interno del target di riferimento. Luogo di lavoro Comune di Bagnacavallo (RA) È richiesto il possesso o l’acquisizione di residenza nel raggio di max 30 km dalla sede di lavoro, entro un termine di 90 gg dall’inizio del rapporto di lavoro. Formazione e Caratteristiche candidati: Formazione universitaria, preferibilmente in ambito linguistico. Esperienza pregressa in ambiti compatibili con gli incarichi sopraccitati. Contratto commisurato all’effettiva esperienza ed alle competenze maturate, con obiettivo a tempo indeterminato CCNL settore terziario e servizi. Conoscenze linguistiche: ottima conoscenza della lingua tedesca (almeno C1 o C2) e di una seconda fra Inglese, Francese e Italiano (nel caso si tratti di madrelingua diversa da Italiano). Conoscenze informatiche: il candidato ha un’ottima conoscenza dei principali programmi di Office, particolarmente Word, Excel, Outlook. Preferenziale conoscenza di SDL Studio 2011 (o 2014). Gradito l’utilizzo di programmi DTP (InDesign, Frame Maker). Orario Tempo Pieno Per candidarsi inviare cv a: [email protected], indicando SEMPRE il codice sopraccitato (Rich.786/2014) e includendo lettera motivazionale, codice fiscale ed eventuali referenze dosa Piazza della Repubblica, 1 (c/o Municipio) tel.: 051/6598080800286040 fax: 051/6598117 [email protected] Cod. 863/2014 valida fino al 19/07/2014 Qualifica ISTAT 4221008 addetto all’accoglienza clienti 4221000 Addetti all’accoglienza e all’informazione nelle imprese e negli enti pubblici Mansione Add. all’assistenza clienti ed ai servizi di sicurezza Contenuti e contesto del lavoro Assistenza e informazioni ai clienti del Centro Commerciale - Servizi di sicurezza Luogo di lavoro Casalecchio di Reno (BO) Formazione e Caratteristiche candidati: Diploma di Scuola Superiore. Esperienza nell’ambito dell’assistenza clienti e/o dei servizi di sicurezza Contratto Tempo Determinato Conoscenze Applicativi Office, Internet e Posta elettronica Orario Part time di 5 ore al giorno su turni - compresi prefestivi e festivi - nella fascia oraria di apertura del centro commerciale (9.00-21.00) Richiesta eventuale disponibilità al turno notturno CERCO • • • • • Centro per l’impiego di San Giovanni in Persiceto Via Modena, 66/b - tel.: 051/822341-800286040 fax: 051/6598247 [email protected]. bologna.it Centro per l’mpiego di Zola Pre- • Signora italiana automunita con esperienza offresi come babysitter disponibilità immediata zone: S. Giovanni in Persiceto, Crevalcore, Castelfranco Cell. 349/7932882 55enne italiana cerca lavoro come badante, pulizie, stiro in zona S.Giovanni in Persiceto. Disponibile anche giorno e notte. Cell. 340/0592152 Signora 32enne italiana con diploma di chimico biologo cerca lavoro di pulizie, babysitter, stiro nelle zone: S. Giovanni in Persiceto, Sant’Agata bolognese, Cento (Ferrara) e Bologna città. Cell. 320/946315 Signora 55enne polacca da anni in Italia con esperienza di assistenza anziani cerca lavoro come badante, pulizie ad ore, o altri lavori domestici. Cell. 338/5680661 ABBATTI LA CRISI e creati una entrata economica sicura e autonoma. Per info Sig.ra Palmieri Tel 340/5181176 Italiano 45enne cerca lavoro come imbianchino, cartongesso, operaio generico, portinaio, tutto- Per candidarsi inviare cv a: [email protected] Cod. 849/2014 valida fino al 25/07/2014 Azienda richiedente GENTILINI POWER-TRAIN S.R.L. Via Piemonte, 7/L - 40069 Zola Predosa Qualifica ISTAT 3334006 tecnico commerciale Mansione Impiegato/a ufficio commerciale/acquisiti Contenuti e contesto del lavoro Add. ufficio commerciale estero e Italia e ufficio acquisti Luogo di lavoro ZOLA PREDOSA (BO) Formazione e Caratteristiche candidati Diploma di Scuola Superiore. Esperienza in ufficio commerciale e/o ufficio acquisti Contratto Tempo determinato di circa 9 mesi Sostituzione maternità Conoscenze Ottima conoscenza dell’inglese Orario Iniziale part time dalle ore 8.30 alle ore 15.30. Dal mese di settembre tempo pieno 8.30-17.30 Per candidarsi inviare cv a: [email protected] Azienda richiedente EMMEGI INFISSI S.R.L. Via dell’industria 67/B 40053 Valsamoggia (BO) Località Castello di Serravalle Qualifica ISTAT 6138000 Installatori di infissi e serramenti Mansione Operaio 6° livello - Officina metalmeccanica Contenuti e contesto del lavoro: preparazione/assemblaggio serramenti. Utilizzo di Centro di Lavoro e Punzonatrice. Richiesta esperienza di almeno 5 anni nell’assemblaggio infissi. Luogo di lavoro: Valsamoggia Località Castello di Serravalle (BO) Formazione e Caratteristiche candidati Esperienza consolidata nel ruolo - almeno 5 anni nell’assemblaggio infissi – Patente/B Automunito/a Contratto Tempo Determinato Orario Tempo Pieno 7.30-12.00 // 13.30-17.00 Per candidarsi inviare cv a: [email protected] oppure tramite fax al n. 051/6704400 Cod. 823/2014 valida fino al 21/07/2014 fare. Cell. 328/4712774 Tel 340/7903941 • Ragazza ventiquatrenne polacca, cerca lavoro come barista, commessa, promoter, hostess. Nel 2010 ho partecipato alla fiera SAIE. Caterina Cell. 340/3704160 • Pensionato autominito con esperienza cerca lavoro come manutetore di giardini e pulizie in zona San Giovanni in Persiceto o Castelfranco. Tel. 349/2547914 • Signora italiana di 44 anni in mobilità, cerca lavoro part-time come impiegata amministrativa in zona Crespellano, Castelfranco Emilia e zone limitrofe. Cell. 339/6123520 • Donna polacca 37 anni cerca lavoro di pulizie, assistenza anziani (corso OSS) colf, ed altri lavori domestici, massaggiatrice diplomata. Tel. 380/9028237 • Signora 39enne da anni in Italia, ha esperienza nel settore sartoriale e di pasticceria. Cerca lavoro nelle pulizie, badante o di babysitter. Zona Crevalcore e dintorni. Cell. 389/9556678 • Signora polacca da anni in Italia con esperienza di assistenza anziani (corso OSS) e con referenze cerca lavoro come badante. Tel 389/3139030 • • Ragazzo italiano di 32 anni cerca lavoro come barista o panettiere comprovata esperienza in entrambe le mansioni e attestato di panettiere finito. Cell. 333/9835197 Donna polacca 40 enne, da anni in Italia con esperienza assistenza anziani, babysitter, cerca lavoro come colf, badante, ore giornaliere, pulizie, stiro. Offresi maxima serietà. Tel. 320/8839946. • Signora con esperienza ed automunita cerca lavoro come aiuto cuoco in San Giovanni Persiceto e dintorni. Tel. 349/7932882 • Cerco lavoro ad ore come assistenza anziani (anche ore notturne), per pulizie, riparazioni di sartoria e disponibile anche come autista, zona Cento ma anche limitrofe. BNB 23 Lo Sfizio 1 Luglio 2014 SABBIA che caldo che fa Il pensiero Annega Le mani I piedi Le gambe E ogni membra Immergendosi Nella sabbia senza tempo Lasciando libera La mente Nella sua unione Con il sole E il vento caldo Per alcuni minuti In realtà eterni Dentro la loro danza Profumata Con l’essenza del miraggio… Che caldo d’estate a Bologna! La città sonnecchia Sudano i muri delle contrade, sbadigliano le torri. turismo e vacanze È l’afa d’agosto che non ha pietà e chissà quando Rinfrescherà, neanche il Meteo lo sa. Scuri socchiusi, serrande abbassate. I vecchi vicini In piena estate cercano ombra nei giardini. Sulle panchine scrostate si raccontano storie piccanti Con tante risate e ciarlano insieme a grilli e Cicale, intanto mi gira la testa e mi fa male. Visitiamo l’Italia! Quando siamo in vacanza Intervalliamo il nostro tempo Con la visita dei nostri bei Borghi antichi, le città artistiche, i musei. Poeti Auser al Mare di Silvana La Valle Quegli anziani non amano le vacanze, vedono ovunque Terrorizzati spettri di malanni, di guerre, d’affanni. Io invece ho in tasca un biglietto di sola andata Poiché sicuro non ritornerò. Il sogno di tutta La vita è sull’ala di un aeroplano che s’alza Veloce dalla città verso il riposo e la libertà. Sono tornata finalmente! Come sei bella terra mia! Mi sei mancata vivendo lontano, già morivo di nostalgia! Ritrovo le albe ed i tramonti, sapore di pane Appena sfornato, l’acqua fresca della fonte, profumo Di campo e di bucato, veglie all’aperto nel mese D’agosto e poi vendemmia ed odore di mosto. di Maria Rosa Fiorini Arricchiamoci della storia dei popoli. Poi torniamo al nostro mare Per godere sull’Adriatico le albe dorate E a ovest i fiammeggianti tramonti. E altrettanto splendidi sono i tramonti Sulle Dolomiti, quando dalla valle Che è già al buio, guardi le cime Illuminate dall’ultimo bacio del sole. Pensione, pace, felicità, mentre altrove che afa che fa! ABBONATI A BNB €15 all’anno (incluso costi di spedizione) 11 numeri di Buone Notizie Con solo Per abbonarsi a BNB potete: Venire presso la nostra casa editrice: Virtual Coop - Via Della Casa Buia, 4 - 4/G - Bologna Compilare il form che trovate sul sito web del giornale: www.buonenotiziebologna.it nella sezione Abbonamento. Andare in un ufficio postale e pagare con un bollettino sul CCP n.° 1002171138 Con bonifico alle seguente coordinate IBAN: IT-07-I-07601-02400-001002171138 LA DAMA PER TUTTI! 21-17,9-13,25-21 la Edimburgo. Diagr. 1) Una partita che deriva dall’apertura N° 1 Favorevole al B. 5-9, 21-18, 10-14, 14x21, x, x, x, 2-6, 22-19, x, 23-20, 12-15, x, x, 28x19, 11-15, x, x, diagr. 2) il N. sembra abbia sguarnito la difesa ma saprà difendersi al meglio 32-28, 1-5, 28-23, 4-7, 23-20, 7-11, 20-16, 3-7, 30-26, 5-10, Abbiate cura di riportare chiaramente l’indirizzo dove volete ricevere il giornale e mettere nella causale del versamento: Abbonamento BNB. 18-22, 15-11, 14-18, 28-24 patta Buone vacanze e arrivederci a settembre! Federico Piras 27-23, 10-14, 29-25, 13-17, 23-20 diagr.3) 9-13 A) 31-27, 14-19, 25-21, 19-23, 27-22, 23-27, 21-18, diagr. 4) 27-30, x, 9-5, 21-18, 5-2, x, (B. perde un pezzo) il 2-6, 27-23, 16-12, x, x, 11-14, diagr.5) 24-20! , x, 6-11, 23-19, 11x18, 15-20 patta sotto pezzo. A)14-18, 31-28,! diagr.6) 15-19, 2015, x, 9-13, 15-12, 7-11, 12-8, 11-14, 8-4, 18-22, 4-7, x, 7-11, 13-18, 11-15, Informazioni: Tel. 051 533106 [email protected] Buone Notizie Bologna Mensile. N. 52 distribuito il 1 Luglio 2014 Registrazione c/o Tribunale di Bologna n. 8003 del 01/10/2009 http://facebook.com/buonenotiziebolognait https://twitter.com/BNBologna www.youtube.com/handishow2011 Proprietà: Virtual Coop Cooperativa Sociale ONLUS Via della Casa Buia 4 - 4/G 40138 Bologna Tel. 051.533106 Fax: 051.530761 www.virtualcoop.net Direttore Responsabile: Maurizio Cocchi Coordinatore: Giuseppina Carella Impaginazione e Grafica: Ilaria Perrone Marketing: Maria del Mar Làzaro www.buonenotiziebologna.it [email protected] [email protected] Galeati Industrie Grafiche s.r.l. Via Selice, 187/189 - 40026 Imola (Bo) www.galeati.it www.buonenotiziebologna.it di Elisabetta Mattioli LO DICE LA VALE “Se piove con solleone le castagne son tutte guscioni” “Luglio poltrone porta la zucca col melone” “A Luglio, lasagne e maccheroni, è roba da padroni” “Se piove tra Luglio e Agosto, piove miele, olio e mosto” “Per Sant’Anna (26) entra l’anima nella castagna” Possiamo dire che, ufficialmente, l’estate è iniziata! Adesso è quin- di più piacevole stare all’aperto a occuparsi di piante e fiori, seminando l’orto e raccogliendo buoni frutti! Quando la Luna è crescente iniziate a piantare in giardino i garofani e le rose. Seminate nell’orto il fagiolo, la bieta e il prezzemolo. Potate l’albero del pesco, delle ciliegie e delle albicocche, ovviamente dopo avere raccolto i frutti. La pietra del mese è il lapislazzulo che, tradotto dall’arabo, vuol dire pietra blu. È indicata per tutte le infiammazioni che colpiscono la zona della gola. Raggiunge la tiroide portando un buon equilibrio ormonale. Essa è ottima contro la depressione, la timidezza, abbassa la pressione e allevia le laringiti. Indicata come potente disintossicante e depuratore di cibi, si può mettere sulla tavola o nel frigorifero. Stimola anche l’equilibrio emotivo e sviluppa l’acutezza della mente, scarica ansia e aumenta la forza e la vitalità. La cura di bellezza prevede un bel bagno alla lavanda, rilassante e tonico: preparate un decotto con 1 litro d’acqua e 50 gr di lavanda, fate bollire, lasciate raffreddare e versate nella vasca. Oroscopo di LUGLIO Le previsioni del Mago di Durbio ARIETE Dopo mesi impegnativi, ora potete vivere l’estate con un’attenzione speciale alla vita personale, puntando su divertimento e relax per una indispensabile ricarica psicologica. TORO Pedala, le stelle sono costantemente al tuo fianco ed i pianeti vogliono promuovere le tue iniziative più esclusive e indipendenti. Finalmente il periodo è favorevole per liberarti da ogni ostacolo… GEMELLI La voglia di tenerezza è da condividere con chi si trova sulla stessa lunghezza d’onda… nel passo di coppia puntellato da reciproco affetto! Un momento magico per l’amore e per i sentimenti. CANCRO Tracce di sottile malcontento sono da eliminare con una condotta impeccabile, affettuosa e più attenta alle necessità degli altri. Dovresti mostrarti più tollerante e disponibile con le persone che dipendono da te. LEONE Sei l’indiscusso protagonista in ambito sociale. I problemi legate all’abitazione, trovano una conveniente soluzione: possibile un cambio di casa! Predominanti la determinazione, il vigore e il desiderio di svago. VERGINE Un’amicizia si rivela più importante del previsto… e forse, assume improvvisamente un aspetto sentimentale. E pensare che non ti eri mai accorto, di quanto questa persona, fosse deliziosamente coinvolgente. BILANCIA Nei segni d’Acqua, alcuni pianeti complottano fra di loro per regalarti stabilità e concretezza. Più sostegno ai legami a due! Cosa vuoi chiedere di più ad un mese che ha già in animo di offrirti tanto? SCORPIONE I segni d’Acqua avranno una concomitanza di pianeti che regalano un periodo davvero trainante e particolarmente attivo. Sfrutta con praticità il momento, perché con gli spunti che ti arrivano da lassù, puoi arrivare molto lontano. SAGITTARIO Si risolvono positivamente le situazioni domestiche e le circostanze familiari… grazie al tuo intervento deciso, ma diplomatico. Possibili acquisti convenienti, ma di sicuro prestigio. CAPRICORNO La stanchezza potrebbe distrarti dagli impegni professionali che invece promettono essere gratificanti. Contrasti con soci e collaboratori si superano anticipando le vacanze, lasciando i problemi sulla scrivania. ACQUARIO Si intensifica l’influsso che eserciti su chi ti ama, tanto da seguirti anche in decisioni non sempre prudenti. Scelte intelligenti e ponderate nel lavoro! PESCI La pausa estiva? Per ora lasciamola fare agli altri: tu hai programmi precisi e il mese ti servirà appunto per mettere ordine e rivedere i dettagli organizzativi.
Documenti analoghi
Il CarneVale
Ai politici, alla casta, a chi non
ha bisogno di votare perché
gli bastano i soldi che ha? Se
volete possiamo scegliere anche il meno peggio, è sempre
una scelta.
Spero proprio che nessuno
vorrà fa...