Incontro settore vetro 23.09.15 [modalità compatibilità]

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Incontro settore vetro 23.09.15 [modalità compatibilità]
Gruppo VETRO - CERAMICA
«La salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro
nell'industria vetraria»
Gli obblighi del datore di lavoro, la valutazione
dei rischi e il relativo documento
(punti essenziali e istruzioni per l’uso)
23 settembre 2015
Paolo Manca
Area sicurezza UNIS&F
1
COSA PREVEDE IL D.Lgs. 81/2008 IN
TEMA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI?
Punti essenziali…….
2
1
Art. 29 Modalità di effettuazione della valutazione
dei rischi
Il datore di lavoro effettua la valutazione ed
elabora il documento (DVR) di cui all’articolo
17, comma 1, lettera a), in collaborazione
con:
• il responsabile del servizio di prevenzione
e protezione (RSPP)
• il medico competente (MC)
previa consultazione del rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza (RLS)
3
Definizione di VALUTAZIONE DEI RISCHI
(art. 2, c.1, lett.q)
Valutazione GLOBALE e DOCUMENTATA di TUTTI
I
RISCHI per la SALUTE e SICUREZZA dei lavoratori
presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi
prestano la propria attività, finalizzata a:
• Individuare le adeguate misure di prevenzione e di
protezione
• Elaborare il programma delle misure atte a garantire il
miglioramento nel tempo dei livelli di salute e
sicurezza
4
2
Per “LAVORATORE” si intende (art.2 –definizioni):
“persona che, indipendentemente dalla
tipologia contrattuale, svolge un’attività
lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di
un datore di lavoro pubblico o privato, con
o senza retribuzione, anche al solo fine di
apprendere un mestiere, un’arte o una
professione, esclusi gli addetti ai servizi
domestici e familiari.
5
VALUTAZIONE DEI RISCHI
(art. 17, c.1, lett.a)
Si conferma che gli obblighi di:
• effettuare la valutazione di tutti i rischi
• elaborare il conseguente documento
NON SONO DELEGABILI
da parte del datore di lavoro
6
3
Oggetto della VALUTAZIONE DEI RISCHI
(art. 28, c.1)
Viene ribadito che la valutazione deve riguardare TUTTI I
RISCHI per la sicurezza e la salute dei lavoratori, in
particolare:
• nella scelta delle attrezzature di lavoro
• nella scelta delle sostanze o dei
preparati chimici impiegati
• nella sistemazione dei luoghi di lavoro
7
Oggetto della VALUTAZIONE DEI RISCHI
(art. 28, c.1)
Viene espressamente specificato che occorre
prendere in considerazione anche i rischi
riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi
particolari, tra cui anche quelli (NOVITA’):
8
4
Oggetto della VALUTAZIONE DEI RISCHI
(art. 28, c.1)
A.
riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi
collegati allo stress lavoro-correlato
B. Riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza
C. Connessi a differenze di genere
D. Connessi all’età
E. Connessi alla provenienza da altri paesi
F. connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso
cui viene resa la prestazione di lavoro e i rischi
derivanti dal possibile rinvenimento di ordigni bellici
inesplosi nei cantieri temporanei o mobili, come
definiti dall'articolo 89, comma 1, lettera a), del presente
decreto, interessati da attivita' di scavo.
9
CONTENUTI DEL DVR (art. 28, c.2)
Il DVR deve contenere:
a)
Una relazione sulla valutazione di TUTTI I RISCHI per
la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa,
nella quale siano adottati i criteri adottati per la
valutazione stessa
b)
L’indicazione, a seguito della valutazione:
– delle misure di prevenzione e protezione
ATTUATE
– dei Dispositivi di protezione individuali
ADOTTATI
10
5
CONTENUTI DEL DVR (art. 28, c.2)
Il DVR deve contenere:
c)
Il PROGRAMMA delle misure ritenute opportune per
garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di
sicurezza
d)
L’individuazione delle PROCEDURE per l’attuazione
delle misure da realizzare, nonché dei RUOLI
dell’organizzazione aziendale che vi debbono
provvedere, cui devono essere assegnati unicamente
soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri
11
In caso di costituzione di nuova
impresa, il datore di lavoro è tenuto ad
effettuare immediatamente la
valutazione dei rischi elaborando il
relativo documento entro 90 giorni
dalla data di inizio della propria attività
12
6
(art. 29, c.3)
3. La valutazione ed il documento devono essere
RIELABORATI in occasione di:
•
•
Modifiche del processo produttivo
Modifiche dell’organizzazione del lavoro significative
ai fini della salute e della sicurezza dei lavoratori
oppure
• In relazione al grado di evoluzione della tecnica, della
prevenzione e della protezione
oppure
• A seguito di infortuni significativi
oppure
• Quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne
evidenzino la necessità
13
(art. 29, c.3)
3. Nelle ipotesi sopra elencate il DVR deve
essere rielaborato nel termine di 30
giorni dalle rispettive causali
14
7
(art. 29, c.4)
4. Il Documento di valutazione dei rischi (DVR)
ed il Documento di valutazione dei rischi da
interferenze (DUVRI) devono essere
CUSTODITI presso l’unità produttiva alla
quale si riferisce la valutazione dei rischi
15
VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 29, c.5,6,7)
Nelle aziende in cui operano fino
a 50 lavoratori, tranne:
–
–
–
–
–
–
–
Aziende in direttiva “Seveso”
Centrali termoelettriche
Impianti / installazioni di cui al D.Lgs. 230/95 (radiazioni ionizzanti)
Aziende di fabbricazione / deposito di esplosivi, polveri e munizioni
Industrie estrattive con oltre 50 lavoratori
Strutture di ricovero pubbliche / private con oltre 50 lavoratori
Aziende in cui si svolgono attività con esposizione ad agenti chimici,
biologici, atmosfere esplosive, cancerogeni mutageni, esposizione ad
amianto
– Aziende che operano nel settore dei cantieri temporanei e mobili (Allegato
X)
la valutazione dei rischi può essere effettuata
sulla base di PROCEDURE STANDARDIZZATE
elaborate dalla Commissione Consultiva
permanente (art.6)
16
8
VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 29, c.5,6,7)
La possibilità di autocertificare
l’effettuazione della valutazione dei
rischi nelle aziende in cui operano fino a
10 lavoratori (prevista originariamente
dal D.Lgs. 626/94 e confermata dal
D.Lgs. 81/08)
è scaduta il 31 maggio 2013
(termine prorogato dalla legge 24
dicembre 2012, n. 228 ("legge di
stabilità" 2013)
,
17
VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 29, c.5,6,7)
In data 30/11/2012 è stato emesso il
Decreto Interministeriale che ha definito le
“procedure standardizzate per la
valutazione dei rischi ai sensi dell’art. 29
D.Lgs. 81/2008”
18
9
VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 29, c.5,6,7)
Il Comitato
Regionale di Coordinamento del Veneto
partecipato da:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Regione Veneto-Direzione Prevenzione- Servizio tutela della salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro
SPISAL AULSS n. 4
SPISAL AULSS n. 20
Direzione Regionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
INAIL- Direzione Regionale Veneto
Confindustria Veneto
Confartigianato Veneto
Coldiretti Veneto
Confcommercio Veneto
CGIL veneto
CISL Veneto
UIL Veneto
ha emesso nel dicembre 2012 il seguente documento: INDICAZIONI PER LA
STESURA DEL DOCUMENTO STANDARDIZZATO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
19
SOSPENSIONE DELL’ATTIVITA’
IMPRENDITORIALE (art. 14 D.Lgs. 81/08)
• Il decreto prevede che gli organi di vigilanza del Ministero del
Lavoro e della previdenza sociale possano adottare
provvedimenti di SOSPENSIONE DI UN’ATTIVITA’
IMPRENDITORIALE in caso di gravi e reiterate violazioni in
materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
che saranno individuate con apposito Decreto
• In attesa che venga adottato tale Decreto, le violazioni che
costituiscono il presupposto per l’adozione del
provvedimento di sospensione dell’attività
imprenditoriale sono quelle individuate all’ALLEGATO I al
decreto
• Al primo punto dell’ALLEGATO I si legge: “Mancata
elaborazione del documento di valutazione dei
rischi”……
20
10
Come faccio ad essere sicuro di valutare
TUTTI I RISCHI PER LA SALUTE E LA
SICUREZZA?
Proposta di metodo…..
21
La valutazione è condotta per:
1) AREE DI LAVORO
prendendo a riferimento in particolare i
rischi legati alle caratteristiche
degli ambienti lavorativi, e pertanto
trasversali rispetto a chiunque
transiti / stazioni all’interno di tali
ambienti
Da DEFINIRE E CODIFICARE
2) MANSIONI
prendendo a riferimento in particolare i
rischi legati alla tipologia delle
attività svolte dal personale,
mediante l’uso di macchine /
attrezzature / prodotti
22
11
Possibili fattori
di rischio da
prendere in
considerazione per
ciascuna area e per
ciascuna mansione
23
Possibili fattori
di rischio da
prendere in
considerazione per
ciascuna area e per
ciascuna mansione
24
12
Possibili fattori di rischio da prendere in
considerazione per ciascuna area e per
ciascuna mansione
all’effettuazione di lavoro in solitario o in ambienti isolati
25
Esempio di scheda di AREA
aspetto
considerato
n.
fattore di
rischio
1 Caduta a
livello,
Inciampo,
scivolamento
descrizione
misure di prevenzione e protezione adottate
tecniche
organizzative
Stato pavimentazione. Pavimentazione in cemento Ripristino immediato della
Possibile presenza di lisciato e priva di irregolarità, pavimentazione in caso di
materiali / bancali in sottoposta periodicamente a danneggiamenti/ insorgenza
corrispondenza di
pulizia.
di irregolarità.
percorsi pedonali.
Tubazioni / cavi in
Coordinamento con il
Possibile presenza di corrispondenza di punti di
personale addetto alle
tubazioni /cavi elettrici transito pedonale entro
operazioni di
sulla pavimentazione. apposite pedane passacavi. movimentazione materiali.
Possibile presenza di Supporti per il fissaggio delle Muoversi sempre con
liquidi sulla
pistole di aria compressa.
attenzione, camminando
pavimentazione.
Contenitori di prodotti (oli) su lentamente, verificando
idonei bacini di
preventivamente eventuali
contenimento.
operazioni di
Segnaletica che richiama il movimentazione materiali
rischio di inciampo in
nei pressi.
corrispondenza degli accessi Garantire che non venga
al reparto.
depositato materiale sulla
pavimentazione in
corrispondenza delle
possibili vie da percorrere in
caso di emergenza.
formative
DPI IN USO
(da parte di chi
accede all'area)
classificazio
ne rischio
T
M
P G R G
M
G
Informazione / Il personale operativo
formazione del addetto al reparto
deve indossare
personale
addetto circa le scarpe di sicurezza
precauzioni da con suola antiscivolo.
adottare.
Il personale aziendale
che può accedere
occasionalmente al
reparto deve
indossare scarpe di
sicurezza con suola
2 2
antiscivolo.
Le persone esterne
che possono
accedere al reparto
devono indossare
almeno scarpe
chiuse con suola
antiscivolo.
M
26
13
Definire le singole FASI di cui si compone il
CICLO PRODUTTIVO
FASE DEL CICLO
PRODUTTIVO
SINGOLE OPERAZIONI
ARRIVO LASTRE /
A
PROFILI
«
Luoghi di lavoro /
reparti in cui sono
svolte le operazioni
MANSIONE
interessata
Impianti, macchine
ed attrezzature,
utensili utilizzate
Prodotti / sostanze
eventualmente
impiegati / con
possibile
esposizione
A1
Scarico automezzi e
movimentazione lastre /
profili imballati
A1 Magazzino
ricevimento
Carrello
M 1 Addetto elevatore
al magazzino
Transpallet
ricevimento
Carroponte
//
A2
Disimballaggio lastre
A1 Magazzino
ricevimento
M 1 Addetto Tirachiodi
al magazzino
ricevimento Martelli
//
Carrello
elevatore
«
A3
«
A4
Deposito lastre / profili
presso aree dedicate
A1 Magazzino
ricevimento
Possibile movimentazione A1 Magazzino
ricevimento
manuale lastre / profili
Transpallet
M 1 Addetto
al magazzino Carroponte con
ricevimento ventose
Rastrelliere
/scaffalature
scorrevoli
//
M 1 Addetto
al magazzino
ricevimento
27
Esempio di scheda di MANSIONE
M1 addetto al magazzino ricevimento
aspetto
considerato
n.
fattore di
rischio
6 Tagli
7 Urti e
contusioni
Rischio legato
Rischio
allo svolgimento
considerato
delle seguenti
nella
tecniche
organizzative
operazioni da
scheda di
scheda mansione
Area….
(A,B,C,…..)
A4 - Possibile
Dotazione di mezzi di Coordinamento tra
il personale
movimentazione movimentazione
manuale lastre / (carroponte / carrello presente
elevatore)
per
limitare
profili (bordi lastre
al minimo
A1
non molati)
indispensabile le
operazioni di
movimentazione
manuale
Impiego di utensili
A2 idonei alle operazioni
Disimballaggio
A1
lastre
9 Caduta di
materiale
dall’alto
A1
classificazione
rischio
misure di prevenzione e protezione adottate
DPI IN USO
Guanti
«antitaglio»
almeno x4xx.
Scarpe di
sicurezza S1P.
Idonei indumenti
di protezione
degli arti
formative
Informazione al
personale sui
rischi e sulle
misure da
adottare.
Guanti per rischio Informazione al
meccanico.
personale sui
Idonei indumenti rischi e sulle
di protezione
misure da
degli arti
adottare.
Manutenzione e
Coordinamento tra Scarpe di
Abilitazione del
A1 - Scarico
verifiche periodiche il personale
sicurezza S1P. personale
automezzi e
presente e con
Elmetto di
addetto all’uso
movimentazione carroponti e
accessori sollev..
l’autista del mezzo. sicurezza da
del carrello
lastre / profili
Attuazione adempim. Delimitazione aree parte dell’addetto elevatore (rif.
di legge.
operative per
alle operazioni
Accordo S-R).
A3 - Deposito
Fissaggio lastre /
evitare rischi da
Formazione
lastre / profili
materiali
su
interferenze.
addetto uso
presso aree
Distanze di
rastrelliere.
carroponte.
dedicate
sicurezza.
Cartellonistica di
pericolo.
P G R
T
M
G
MG
2 2
M
2 2
M
1 4
M
28
14
PER ALCUNI
RISCHI
SIGNIFICATIVI
si rimanda a
SPECIFICI
DOCUMENTI DI
VALUTAZIONE
(allegati al DVR)
29
VALUTAZIONE DEI RISCHI
PIANO DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI
• È previsto in ALLEGATO (migliore gestione)
• è opportuno che preveda, per ciascuna misura
individuata (di tipo tecnico, organizzativo o formativo):
•
•
•
•
•
Tipo e Descrizione della misura
Reparto / mansione di riferimento
Responsabile individuato per l’attuazione
Scadenza prevista
Verifica circa lo stato di attuazione
E’ lo STRUMENTO OPERATIVO con cui gestire l’attuazione di TUTTI
gli interventi (di tipo TECNICO – ORGANIZZATIVO – FORMATIVO)
definiti a seguito della valutazione per ciascuna area / mansione, al
fine di ottemperare alle MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
riportate sulle singole schede di valutazione
30
15
Per riassumere….. I principali rischi
del settore con relative misure…
RISCHIO
FASE
PRINCIPALI MISURE
3
Elettrico
Impiego attrezzature / macchine
alimentate elettricamente (uso
quadri / pulsantiere)
Verifica periodica idoneità impianto elettrico (prese,
linee, quadri, interruttori differenziali /
magnetotermici….) da parte di personale abilitato.
Verifica periodica impianto di messa a terra.
Divieto di intervento su linee / apparecchi intensione
se non abilitati dal datore di lavoro.
6
Tagli
Movimentazione lastre
Urti contro lastre depositate /
sporgenti
7
Urti e contusioni
Operazioni di movimentazione /
manipolazione manuale lastre /
profili (accoppiamenti,
inserimento cornici,
ferramenta,….)
Dotazione di idonei guanti “antitaglio” al personale
addetto alle operazioni.
Dotazione di idonei indumenti di lavoro a protezione
degli arti superiori / inferiori.
Regolamentazione aree di deposito lastre.
Dotazione di utensili idonei alle operazioni da
svolgere.
Dotazione di DPI (guanti per rischio meccanico,
scarpe di sicurezza, indumenti di lavoro a
protezione degli arti superiori / inferiori.
Formazione del personale sui rischi legati alle
operazione e sulle corrette misure d applicare.
31
8
9
RISCHIO
Impigliamento /
cesoiamento
Caduta di materiale
dall’alto
12 Movimentazione
manuale dei carichi
FASE
Lavorazioni su lastre con impiego
di attrezzature con organi in
movimento / taglienti
PRINCIPALI MISURE
Dotazione di attrezzature “a norma”, marcate CE, con
idonea documentazione, sottoposte a periodiche
verifiche e interventi di manutenzione come previsto
dal costruttore.
Segregazione degli organi in movimento.
Idonea formazione del personale addetto alle
operazioni.
Definizione di istruzioni operative.
Impiego mezzi di sollevamento /
Dotazione di attrezzature “a norma”, marcate CE, con
trasporto materiali (carroponte con idonea documentazione, sottoposte a periodiche
accessori di sollevamento / carrello verifiche e interventi di manutenzione come previsto
elevatore,…)
dal costruttore.
Attuazione degli adempimenti previsti dalla normativa.
Controllo periodico agli accessori di sollevamento.
Impiego riservato a personale abilitato mediante
partecipazione a specifico corso di formazione con
relativo aggiornamento.
Definizione istruzioni operative.
Impiego idonei DPI ( scarpe di sicurezza).
Possibili operazioni di
Approfondimento valutazione con applicazione
movimentazione manuale di lastre specifico metodo.
/ profili (es. carico macchine,
Individuazione / attuazione misure tecniche /
scarico ferramenta, montaggi,…)
organizzative tali da ridurre al minimo le operazioni
manuali.
Specifica formazione del personale addetto alle
operazioni.
32
Sorveglianza sanitaria del personale.
16
RISCHIO
13 Investimento
FASE
Movimentazione carrelli elevatori /
automezzi
19 Vibrazioni
Uso carrello elevatore / mezzi di
trasporto
Possibile impiego di attrezzature
manuali elettriche / pneumatiche
20 Rumore
Generato dalla attrezzature in uso
RISCHIO
25 Agenti chimici
FASE
Esposizione a polveri Operazioni di
sabbiatura lastre / levigatura
Impiego di silicone per operazioni di
sigillatura
Operazioni di verniciatura a
spruzzo / uso areografo
28 Radiazioni ottiche
artificiali
Incisione vetri con laser
PRINCIPALI MISURE
Definizione percorsi pedonali / riservati ai carrelli.
Segnaletica orizzontale / verticale.
Impiego carrelli riservato a personale abilitato mediante
partecipazione a specifico corso di formazione con
relativo aggiornamento.
Misure di coordinamento tra il personale presente.
Specifica valutazione del rischio con misure
strumentali sul campo per definire l’esposizione media
giornaliera per ciascuna mansione.
Dotazione di attrezzature “a norma”, marcate CE, con
idonea documentazione, sottoposte a periodiche
verifiche e interventi di manutenzione come previsto dal
costruttore.
Specifica formazione del personale.
Sorveglianza sanitaria del personale, ove prevista.
Macchine dotate di schermature in grado di abbattere il
rumore emesso.
Specifica valutazione del rischio con misure
strumentali sul campo per definire l’esposizione media
giornaliera per ciascuna mansione.
Messa a disposizione di idonei dispositivi
otoprotettori.
Segnaletica di pericolo ove necessaria.
Specifica formazione del personale.
Sorveglianza sanitaria del personale, ove prevista.
33
PRINCIPALI MISURE
Macchine dotate di “ciclo chiuso”
Installazione di sistemi di aspirazione / abbattimento
Messa a disposizione di schede di sicurezza
aggiornate.
Dotazione di idonei guanti di protezione e indumenti
di lavoro.
Segnaletica presso le postazioni di lavoro.
Specifica valutazione del rischio con eventuale
applicazione di specifico metodo.
Messa a disposizione di schede di sicurezza
aggiornate.
Svolgimento operazioni presso idonee postazioni
attrezzate con sistema di aspirazione.
Dotazione di idonei DPI di protezione delle vie
respiratorie / occhi / pelle,….
Segnaletica di pericolo ove necessaria.
Specifica formazione del personale addetto alle
operazioni.
Sorveglianza sanitaria del personale, ove prevista
Dotazione di idonea attrezzatura.
Specifica valutazione del rischio.
Eventuale dotazione di DPI a protezione degli occhi.
Specifica formazione del personale addetto alle
operazioni.
Sorveglianza sanitaria del personale, ove prevista
34
17