Sottotraccia n.63 - Agosto/Settembre 2013 (Download PDF)

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Sottotraccia n.63 - Agosto/Settembre 2013 (Download PDF)
sottotraccia
N O I C O N VO I
Numero 63
Agosto |
Settembre 2013
Anno XII
PERIODICO A CURA DELLA BANCA
D I B E D I Z Z O L E T U R A N O VA LV E S T I N O
Poste Italiane Spedizione in A.P. - 70% - Brescia
Nell’ambito della serata conclusiva
della 22ª edizione del Premio allo Studio BCC
la Banca di Bedizzole Turano Valvestino
organizza la Serata - Convegno
TTT Territorio Tam Tam
Da leggere/vedere/ascoltare con un click su
www.sottotracciabcc.it
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La raccolta dati al 30 giugno 2013
Gentili Soci,
Bilancio, primo giro di boa
I primi timidi segnali di ripresa economica, o come sarebbe più corretto affermare di minore
di vita la congiuntura negativa ha contribuito a creare sul tessuto economico del nostro territorio e che si
prevede necessiteranno di un lungo periodo di suturazione.
Quella che si è scatenata in questi anni potrebbe essere definita “la tempesta perfetta” per il sistema
bancario, che in aggiunta alla crisi economica e produttiva che ha investito tutto il sistema economico
occidentale, ha dovuto far fronte senza soluzione di continuità alla crisi finanziaria seguita al fallimento della
Un risultato improntato alla estrema prudenza ed alla piena osservanza delle linee guida di Banca d’Italia sulla
Lehman Brothers, al repentino crollo dell’andamento dei tassi ai minimi storici assoluti, alla più violenta crisi
gestione e valorizzazione a bilancio dei crediti dubbi: così la Bcc ha girato la boa del primo semestre 2013.
di liquidità del dopoguerra (fine 2011), alla stessa crisi dei debiti sovrani che ha portato lo spread agli onori
La situazione tra gennaio e giugno rispecchia quella di un istituto di piccole dimensioni con buone performance
della cronaca, alla persistente instabilità politica.
nella sua attività caratteristica, ma che paga, nel conto economico, gli effetti della crisi che, ancora nel 2013,
E’ sotto gli occhi di tutti come gli effetti di questa tempesta che ha portato alla chiusura, anche nella
continua imperterrita senza segni di rallentamento. Andiamo con ordine.
nostra Provincia, di centinaia di aziende - il primo semestre 2013 ha visto ancora in peggioramento il dato
Buone le performance a metà anno nella gestione ordinaria: la raccolta diretta prosegue un trend estremamente
sul numero delle aziende fallite nel bresciano (195) in aumento di oltre il 20 % rispetto al 2012 - di posti
positivo (+3,22%) visto il momento e considerata la dinamica delle consorelle della provincia di Brescia (-0,74%)
di lavoro e che contribuisce alla precarietà di molte famiglie e giovani, non ha tardato a riversarsi sui bilanci
e della Lombardia (+2,84%). Gli impieghi, invece, risentono appieno della difficile situazione congiunturale,
delle banche italiane, con maggiore intensità nel 2012 e presumibilmente nel 2013, tanto più in quelle che
registrando un -3,05% sull’anno, comunque meglio delle consorelle provinciali che riscontrano un -4,06%
come le BCC vivono realmente in simbiosi con il proprio territorio pagando lo scotto della coerenza alla
mentre la Regione registra un -1,94% Soddisfacente la liquidità strutturale (impieghi su raccolta diretta) che a
propria missione. In più di un caso possiamo affermare che le banche locali hanno fatto loro malgrado da
giugno 2013 si attesta ad un 93,83%, più equilibrato e performante rispetto al 99,89% del 2012.
“ammortizzatori sociali” facendosi carico dei costi economici di “spesatura” dei debiti delle aziende che non
La dinamica del credito anomalo, invece, accomuna la nostra Bcc e la provincia, segnale questo di un territorio
hanno retto il peso della crisi e ancora oggi reggono l’affanno di imprese e famiglie.
che piange lacrime amare dalla recessione che si riflettono su tutti i nostri bilanci: le sofferenze della Bcc infatti
Per il sistema bancario italiano come noto tali ferite fanno in gran parte riferimento al peso delle
crescono parallelamente alle consorelle bresciane e lombarde. In Lombardia, la provincia di Brescia registra
uno dei peggiori dati sul credito anomalo: l’incidenza delle sofferenze sugli impieghi sale al 9,34% nel bresciano,
cosiddette “sofferenze”, ovvero quei crediti concessi nel periodo pre-crisi che oggi vengono ritenuti non più
al 12,30% nel mantovano, al 7,76% nel milanese e via via cosi calando sulle altre province lombarde.
esigibili a fronte dell’insolvenza del debitore.
Se l’economia locale sconta una situazione cosi difficile e problematica, noi, banca che opera sul e per il territorio,
Senza entrare in ambiti troppo tecnici, rimandiamo per questo agli approfondimenti contenuti nel
non possiamo che esserne condizionati appieno. A questo aggiungiamo la situazione macroeconomica: se lo
contributo della Direzione, ci preme qui sottolineare come l’impegno di questo Consiglio di Amministrazione
spread, tra i nostri tassi attivi e passivi, continua a mantenersi su questi livelli sarà sempre più difficile conservare
fin dal suo insediamento nel giugno 2011 sia stato quello di muoversi per assicurare la massima trasparenza
il ruolo di attori primari a sostegno del nostro territorio.
a garanzia di Soci e clienti. La volontà dell’organo amministrativo di porre mano ad un piano di svalutazione
I dati di conto economico a giugno 2013, conseguentemente, mettono in luce un calo del margine di interesse
dei crediti di dubbia esigibilità in un’ottica di garanzia di tutti gli stakeholders che ha già caratterizzato
rispetto al primo semestre dell’esercizio 2012: si attesta ora a 5,9 mln di euro con un calo in linea con la
l’esercizio 2011 e 2012, ha subito un’accelerazione nel primo semestre 2013, anche a seguito delle indicazioni
provincia del 16%. La causa primaria è l’importante riduzione degli interessi attivi da clientela (-8% a 11,2
scaturite dalla recente visita ispettiva periodica di Banca d’Italia e, più in generale, dalla volontà della stessa
mln) connesso con il ridimensionamento dei volumi intermediati, la contrazione del rendimento medio degli
Banca d’Italia di porre tale tematica al centro dell’attenzione del sistema bancario italiano, anche in vista
impieghi e la rilevante crescita delle sofferenze intervenuta nei periodi recenti. In parallelo si registra anche
dell’approdo alla cosiddetta Vigilanza Bancaria in capo alla BCE.
un significativo aumento degli interessi passivi e in particolare del costo dei debiti verso clientela (a 6,7
Come abbiamo avuto già modo di affermare da queste pagine, questo sforzo di coerenza e
mln di euro). L’utile su acquisto/cessione di titoli (0,7 mln di euro) e le commissioni nette (1,7 mln di euro)
trasparenza non è stato e non sarà senza prezzo. Possiamo già anticipare che il bilancio semestrale 2013
sostengono la dinamica del margine d’intermediazione a 8,2 mln di euro, confermando il lavoro svolto dalla
segnerà un risultato negativo determinato essenzialmente dal dato dei crediti deteriorati e delle relative
struttura sui servizi che la banca deve offrire alla clientela. Il risultato lordo di gestione, in considerazione del
svalutazioni, peraltro in linea con quello del sistema cooperativo provinciale. Da evidenziare infatti in questo
calo dei costi operativi, sia del personale (a 4,1 mln di euro, -0,61%), che amministrativi (a 2,5 mln di euro, -
contesto il buon risultato della gestione caratteristica, con un risultato operativo lordo in linea con le
5,8%), oltre che degli ammortamenti e altri oneri/proventi di gestione stabili, si attesta a 1,8 mln di euro in linea
previsioni di budget nonostante l’onere (per la BCC) e il concreto vantaggio (per Soci e clienti) di una
con le previsioni di budget annuali.
Discorso a parte e specifico merita invece la voce delle rettifiche sul credito anomalo: la visita ordinaria della
significativa massa di mutui che godono di condizioni di tasso “fuori mercato” grazie all’andamento del tasso
Banca d’Italia nel primo semestre 2013 ha accelerato il processo di copertura dei crediti dubbi. L’Organo di
Euribor ai minimi storici e l’assenza per una gran parte di essi del cosiddetto “floor” (il pavimento minimo
Vigilanza, infatti, sta invitando gli istituti – di volta in volta visitati - a iniziative correttive più decise sul portafoglio
di tasso applicato da tutto il sistema bancario), e dalla politica della BCC di remunerare i depositi e le
crediti, che comportano sacrifici economici immediati ma che nel medio lungo periodo intendono garantire
obbligazioni BCC con tassi superiori a quelli della media provinciale.
migliore trasparenza e stabilità dei bilanci. La stessa Banca d’Italia è consapevole di tali sacrifici richiesti, tanto
Nonostante la “tempesta perfetta” di cui sopra, la BCC presenta indici e parametri non solo di
che è essa stessa a rilevare come “la sua rigidità nei confronti delle coperture dei rischi delle banche italiane sia
sicura trasparenza ma pure di assoluta garanzia nell’auspicio che la recessione economica possa essere
unica in Europa”. Ebbene, tutto ciò ha comportato per la Bcc un costo del credito che ha significativamente
lasciata alle spalle. Per quanto ci compete, la BCC intende continuare ad affrontare con determinazione e
innalzato il grado di copertura del credito anomalo. Ovvio, dunque, registrare un risultato negativo nel primo
in maniera consapevole le sfide presenti, ponendo altresì le basi per il futuro prossimo grazie ad un piano
semestre 2013.
di revisione strategica avviato nei mesi scorsi e soggetto a periodica verifica da parte del Consiglio di
Il presente vede dunque un bilancio con un risultato finale sofferto, ma trasparente, un bilancio che può contare
Amministrazione. Un piano di rilancio che non da oggi impegna Consiglio di Amministrazione, Direzione e
su una gestione ordinaria confortante seppur inficiata dalle negative componenti straordinarie del credito
tutto il Personale in un work in progress, passo dopo passo, per proseguire l’opera di efficientamento della
anomalo. La semestrale che il Consiglio di Amministrazione si troverà a breve a deliberare, in conclusione,
struttura e dei processi aziendali, dell’ampliamento dell’offerta di servizi e prodotti, della migliore gestione
è specchio fedele delle difficoltà in cui continua a dibattersi l’economia nel 2013 e delle contromosse per
del rischio creditizio, in vista del pieno recupero della redditività.
contrastarle messe in campo da una banca locale come la Bcc.
Il Presidente
Albino Zabbialini
Il Direttore Generale
Giorgio Venturini
2
news
Al trend positivo della raccolta si affianca la flessione di tipo congiunturale
riferita agli impieghi. Per un equilibrio sostanziale di sicurezza e garanzia,
pur in presenza di una crisi economica che ancora non denota segni di
rallentamento
NOI CON VOI
NOI CON VOI
news
incisività della crisi, non cancellano le “ferite”, produttive e occupazionali, che nei suoi oramai cinque anni
SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
3
Premio allo studio, cartoline dal mondo
VENERDI’ 20 SETTEMBRE 2013 – ORE 20.30
TEATRO DON GORINI BEDIZZOLE
Il saluto giovane ed esperto di Luigi Redaelli
NOI CON VOI
I numeri del
Premio allo Studio
2013
88
Borse di Studio
erogate (di cui 42
a Soci e Figli di Soci)
31.000
Euro erogati
380.000
Euro erogati solo negli
ultimi 10 anni
1.779
Le Borse di Studio
erogate dal 1992
38
gli Istituti scolastici
coinvolti
20
le facoltà universitarie
9
gli studenti delle
medie inferiori con la
votazione “ottimo”
24
gli studenti premiati
delle scuole superiori
55
gli studenti universitari
premiati
4
Il Premio allo Studio parla la lingua della globalizzazione
E’ un Premio allo Studio BCC sempre più senza confini quello si concluderà con la serata di premiazione della ventiduesima
edizione dell’iniziativa organizzata dalla Banca di Bedizzole Turano Valvestino. Non solo perché questo sarà in sostanza il
tema della serata convegno dal titolo “Giovani senza Frontiere. Sfide e opportunità nell’era della connessione globale”,
che vedrà l’autorevole presenza di Adriana Cerretelli, editorialista europeo per Il Sole 24 Ore a Bruxelles e Giuliano Noci,
Prorettore del Polo territoriale Cinese del Politecnico di Milano, moderati da Giovanna Zenti della redazione Economia
del Giornale di Brescia.
Ma il Premio allo Studio parla oggi sempre di più le lingue della globalizzazione grazie alle esperienze degli studenti che
in questi anni si sono succeduti sul palco del Teatro don Gorini per ricevere il riconoscimento della BCC. Londra, Parigi,
Islanda, Stati Uniti, Indonesia: attraverso il percorso scolastico e professionale oltre frontiera di questi giovani, la Banca di
Bedizzole Turano Valvestino, realtà locale legata al proprio territorio, si arricchisce di storie ed esperienze di chi ha scelto di
mettersi in gioco abbattendo il concetto di frontiera geografica, giovani senza frontiere appunto. Non è un paradosso. La
BCC intende anzi per il futuro coltivare questo patrimonio di relazioni: lo fa oramai da ben 22 anni sostenendo i giovani
meritevoli e lo farà anche con le riflessioni della serata del 20 settembre.
Saranno 88 gli studenti premiati nell’ambito del Premio allo Studio 2013 della Banca di Bedizzole Turano Valvestino nella
serata del 20 settembre 2013. Decisamente brillanti sono i risultati ottenuti dai ragazzi che hanno presentato domanda di
borsa di studio relativamente ai risultati conseguiti nell’anno scolastico 2012/2013 e l’anno accademico 2011/2012.
In occasione del ventiduesimo premio allo studio BCC, saranno distribuiti 31.000 Euro (380.000 Euro erogati nei soli
ultimi dieci anni), in premi da 200 Euro (per i 9 premiati della classe terza media), 300 Euro (per i 24 premiati delle scuole
superiori) e 400 Euro per i 55 studenti universitari.
“La BCC vuole incoraggiare l’impegno che questi ragazzi hanno dimostrato – sottolinea il Presidente della Banca Albino
Zabbialini – premiando e dando risalto all’eccellenza scolastica. Da alcuni anni poi, in occasione di incontro della serata
di premiazione, la BCC offre ai giovani e a tutti quelli che ne sono interessati un momento di riflessione e confronto con
autorevoli ospiti dal mondo economico e della scuola. Dopo l’apprezzato intervanto dell’economista Marco Vitale del
2012, l’intenzione è quella di mantenere vivo l’interesse sul tema delle sfide e opportunità per i giovani di un mondo che
abbatte le frontiere fisiche e di relazione. Ecco il perché dell’invito ad Adriana Cerretelli, da anni editorialista sui temi di
carattere europeo per IlSole24Ore e di Giuliano Noci, Prorettore del Politecnico del Polo territoriale Cinese di Milano e
Presidente di Esplora, società per la promozione su scala internazionale di EXPO Milano 2015.
Ospiti della serata
ADRIANA CERRETELLI
Adriana Cerretelli è attualmente editorialista europeo per Il Sole 24 Ore a Bruxelles. Per 20 anni
è stata corrispondente per il più importante quotidiano economico-finanziario dalla capitale belga,
responsabile per UE e NATO. Si è occupata di politica internazionale, integrazione europea, euro e
mercato unico. Co-autrice del libro Europa verso Europa. Prima di iniziare la carriera da giornalista, è
stata ricercatrice presso l’ISPI, Istituto per gli studi di politica internazionale.
GIULIANO NOCI
Ordinario di Marketing e Prorettore del Polo Territoriale Cinese del Politecnico di Milano. è inoltre
Presidente di Explora - la neo-costituita società per la promozione su scala internazionale di EXPO
Milano 2015 -, Amministratore delegato di Polimilano Beijing Educational Consulting e Research Fellow
presso la Shanghai JiaoTong University. è esperto di sistemi industriali, strategia di impresa e marketing; i
suoi studi si sono, in particolare, concentrati sull’evoluzione delle economie dei Paesi emergenti, l’analisi
delle politiche di sviluppo della marca in una prospettiva internazionale, il Marketing esperienziale e il
Marketing digitale. è autore di numerosi libri e articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali e
opinionista del TG1, TG2, Rainews24, SkyTg24, Bloomberg TV, France Press, Corriere della Sera, Il Sole
24 Ore, Radio24 e Class CNBC.
SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
soci
soci
Sfide e opportunità nell’era
della connessione globale
Qualche anno fa ho letto questa frase: “la vita inizia quando esci dalla tua zona di comfort”. Non essendo un grande amante di slogan e motti preconfezionati, trovai questa sentenza piuttosto banale e pretenziosa. Solo recentemente ho potuto capirne il significato e condividerla appieno.
Sono Luigi Redaelli, socio della BCC di Bedizzole e Turano Valvestino. Ho avuto la fortuna di risultare aggiudicatario per 10 anni del premio allo studio
BCC e, anche per questo, sono lieto di poter condividere la mia esperienza sul tema della serata: “giovani senza frontiere”.
Nel marzo 2008 mi sono laureato presso la facoltà di ingegneria gestionale dell’Università di Brescia, e dopo circa due settimane ero già sul mio primo
volo per l’Etiopia, dove la società ATB Riva Calzoni SpA che mi aveva assunto, lavorava su un importante progetto. La vocazione internazionale della mia
carriera è pertanto iniziata da subito, con buona pace della famiglia e della fidanzata. Dopo circa tre anni svolti in qualità di Project Manager per grandi
impianti idroelettrici situati principalmente in Europa e Sudamerica, l’azienda mi ha proposto di intraprendere una nuova avventura in Malesia dove
dall’anno 2000 partecipa in MMHE-ATB, una joint venture con un’importante società locale (Malaysia Marine and Heavy Engineering, del gruppo PETRONAS). Nel marzo 2011 sono giunto in MMHE-ATB con la carica di Project Manager, questa volta per impianti nel settore oil & gas, e recentemente
sono stato promosso a General Manager della società.
Al di là delle connotazioni di curriculum, ciò che desidero maggiormente condividere con Voi è la soddisfazione che provo lavorando in Malesia. Il paese è in forte crescita e l’aria che si respira è quella frizzante di un mercato in cui l’offerta sembra non
riuscire mai a soddisfare la domanda, stimolando fortemente l’attività imprenditoriale. La bellezza nel campo sociale sta poi
nel vedere differenti popoli e religioni convivere senza problemi. Da quando risiedo qua, sono diventato esperto di usi e costumi
Malesi, Cinesi, Indiani e Filippini e riesco ad avere conversazioni elementari in ognuna di queste lingue.
Andare a vivere fuori dai confini italiani ci pone sicuramente di fronte a sfide quotidiane, soprattutto per noi che amiamo
tanto la nostra terra e la nostra gente. Tuttavia, credo che questi disagi siano ampiamente ricompensati dall’opportunità di
espandere la propria cultura e dalla possibilità di imparare a vedere il mondo sotto un’ottica diversa, che può svilupparsi
solo se usciamo dalla nostra “zona di comfort”. Invito pertanto tutti voi brillanti studenti, se possedete spirito di avventura ed
adattamento, a considerare l’opportunità di oltrepassare le barriere geografiche per coronare i vostri sogni.
Un caro saluto, Luigi Redaelli
NOI CON VOI
GIOVANI SENZA FRONTIERE
Una laurea in ingegneria gestionale e poi subito in volo verso l’Etiopia. L’esperienza senza frontiere del
giovane socio della BCC vincitore per 10 anni del premio allo studio, oggi operativo in Malesia
Dal Premio allo Studio BCC a Parigi,
la testimonianza di Giovanni Pagliardi
Mi sono diplomato nell’estate 2008 presso il Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Salò, conseguendo la votazione di 100/100. Ho conseguito il
19/07/2011 la laurea triennale in “Banca e Finanza” presso l’Università degli Studi di Brescia, con votazione 110/110 con lode. Il 18/07/2013
ho conseguito la laurea magistrale in “Moneta, Finanza e Risk Management”, sempre presso l’Università di Brescia, con votazione 110/110
con lode. Attualmente sono iscritto al PhD in Finance della ESSEC Business School di Parigi (École Supérieure des Sciences Économiques
et Commerciales). Ho vinto il concorso, al quale sono stati validamente ammessi 286 fra i migliori studenti in particolare di tutta Europa
ed Asia, ma anche USA. Abbiamo superato il concorso in 19, divisi in 6 Dottorati di Ricerca di ESSEC: nel PhD in Finance siamo stati
ammessi in 5, me compreso. L’età media dei dottorandi è risultata essere di anni 27. ESSEC non è un’università, ma rientra nelle Business
Schools, ossia scuole di alta formazione inerenti alle scienze economiche e finanziarie, che mirano a formare i futuri managers delle
migliori aziende e banche internazionali. ESSEC è accreditata del titolo di Grande École, ed è la seconda più prestigiosa Grande École
francese. Il mio percorso mi porterà al conseguimento di 4 titoli di studio: un Master avanzato, un PhD in stile statunitense, e 2 Dottorati
di Ricerca francesi, uno privato di ESSEC ed uno pubblico perché rilasciato da un’università pubblica parigina.
I PERCHE’ DI UNA SCELTA:
Innanzitutto il prestigio della Business School. Infatti, ho vinto anche i concorsi per PhD relativi ad un’università a Londra, una a Stoccolma
ed una a Reading, ma ho scelto ESSEC. ESSEC ha una notevolissima caratura internazionale, e, come confermatomi da alcuni miei Professori
a Brescia, era un’opportunità di quelle che non capitano spesso nella vita. Il prestigio del titolo di studio potrà essere un plus importante
nella mia futura carriera lavorativa, anche per il fatto che all’estero i PhD in stile statunitense hanno una conformazione diversa dai Dottorati
di Ricerca italiani, e sono molto apprezzati da traders, hedge funds ed investment banks, dove mi piacerebbe lavorare terminato il percorso
di studi. L’esperienza all’estero credo sia assolutamente fondamentale, per una futura carriera lavorativa ma ancor di più per la crescita
personale dell’individuo. In un mondo globalizzato, l’incontro con tante culture diverse, il confronto con esse ed il vivere insieme ad esse
giorno dopo giorno, sono un’occasione magnifica di crescita personale per chi voglia crescere come persona ed essere cittadino del
mondo. ESSEC, infatti, vanta la particolarità che soltanto una minima parte dei suoi studenti é francese, rivelando in ciò una grande capacità
di attrazione di talenti da tutte le parti del mondo. Vivere in una grande capitale europea, punto d’incontro di più culture, moderna ed
affascinante come Parigi, è stata un’ulteriore motivazione nella scelta.
ESSEC mi ha stupito in positivo fin da subito. Le strutture sono molto moderne ed addirittura lussuose, molto
diverse dalle spartane università italiane. Aule con strutture modernissime, palestre nella struttura scolastica,
così come ristoranti, bar alla moda per gli studenti, biblioteche, librerie, sale pc e molto altro. Tutto all’interno
della scuola è rigorosamente moderno e scrupolosamente organizzato. Il personale si contraddistingue per
l’efficienza: si viene aiutati su qualsiasi cosa ed in tempi rapidi. Ho percepito davvero un altro mondo rispetto
all’Italia. Ho percepito davvero, e questa non è retorica, di essere una risorsa sulla quale un Paese ha deciso
di investire. Anche i campus con aule studio, sale lettura, free wi-fi, palestre, campi da tennis, campi da squash,
sale-tv, aule studio, sale divertimento, sale con biliardi e ping-pong, e camere davvero molto accoglienti, sono impensabili in Italia. E’ un vero
peccato che studenti italiani debbano andare all’estero per essere apprezzati e trovare Paesi disposti ad investire su di loro, mentre l’Italia
purtroppo rimane ferma. Ho la consapevolezza di un percorso impegnativo, ma l’esperienza che ne deriverà sarà impagabile!
SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
5
Scuole Medie
soci
NOI CON VOI
famiglia50_70_es copia_ok.pdf
Rizzardi Ilaria
Santi Giulia
Signorini Giulia
Tonni Alessandro
Tonni Laura
Viani Emanuela
Abastanotti Enrico
Angelicola Fabrizio
Bertolasio Emanuele
Bodei Matilde
Cozzani Rebecca
Gallinelli Marco
Spinelli Luca
Tonni Aurora
Vavassori Riccardo
Università
Scuole Superiori
e Istituti Professionali
Andreoli Diego
Baldo Serena
Bazzoli Stefano
Bettinelli Camilla
Bonaglia Edoardo
Bortolotti Annalisa
Candido Alessia
Fagioli Silvia
Faustini Andrea
Ferrari Michele
Garzoni Alberto
Gazzurelli Giada
Gemmo Alessia
Libero Luca
Pasini Federica
Podavini Lucia
Podavini Silvia
Portieri Andrea
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15.02
31/05/11
Almici Elena Elsa
Ambrogio Michela
Arrighini Giacomo
Baldo Stefania
Benedetti Laura
Bertasio Cristina
Beschi Angelica
Bettini Jessica
Bettini Marco
Bodei Debora
Bodei Elisa
Bollani Andrea
Bonvicini Andrea
Bonvicini Irene
Calabrò Lucrezia
Cipani Luca
Cobelli Chiara
Coletto Andrea
Conter Carolina
Crescini Chiara
Cuccuru Chiara
Cuccuru Laura
Di Meo Michela
Di Stefano Eliana
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31/05/11
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15.02
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Di Stefano Serena
Fantoni Alessandro
Filippini Francesco
Gazzurelli Luisa
Grumi Alberto
Ider Margherita
Impellizzeri Elisa
Leali Michela
Maghella Alessia
Mattiotti Francesco
Mattiotti Maria
Nembi Jessica
Pagliardi Giovanni
Panni Francesca
Papa Ilaria
Papa Michele
Pasini Francesco
Picchieri Giovanni
Pizzatti Chiara
Poli Federico
Prandini Giada
Prina Andrea
Richiusa Federico
Rizzonelli Marta
Ronchi Giada
Scalvini Francesca
Signorini Michelangelo
Tebaldini Mirella
Treccani Deborah
Treccani Monica
Ziglioli Francesca
Iniziativa Culturale
Napoli
e dintorni
30 Novembre - 5 Dicembre 2013
PROGRAMMA
Nell’ambito del programma delle iniziative sociali 2013 – Pacchetto Socio 2013, la BCC propone, in collaborazione con
l’Agenzia OCEAN VIAGGI, una speciale iniziativa riservata ai propri Soci.
L’iniziativa culturale prevede un tour con soggiorno a Napoli e dintorni che si svolgerà nei giorni da sabato 30 novembre
a giovedì 5 dicembre 2013
soci
XXII EDIZIONE
NOI CON VOI
ELENCO PREMIATI
Sabato 30 Novembre: Ritrovo dei partecipanti alle ore 5.00 presso il piazzale Europa di Bedizzole, sistemazione a bordo del pulman
e partenza per Napoli. Pranzo in ristorante lungo il percorso. Arrivo a Napoli nel pomeriggio. Incontro con la guida e visita del Museo di
San Martino con la splendida chiesa barocca della Certosa, il Quarto del Priore, i chiostri e i giardini. Il Museo dedicato alla storia cittadina,
documenta aspetti della società partenopea nelle varie epoche storiche, con sezioni dedicate al teatro, alle feste e ai costumi, e la sezione più
caratteristica dedicata ai presepi, tra i quali si trova il famoso presepe Cuciniello, unico al mondo per le sue caratteristiche. Al termine della
visita trasferimento in hotel per la cena ed il pernottamento.
Domenica 1 Dicembre:
Prima colazione a buffet in hotel. Escursione giornata intera, visita della città di Napoli. In mattinata visita di
Spaccanapoli a piedi con le Chiese del Gesù Nuovo, la più importante chiesa gesuita a Napoli; Santa Chiara con il suo Chiostro Maiolicato;
Chiesa di San Domenico Maggiore, caratterizzata dalla coesistenza di elementi gotici e barocchi; Cappella di San Severo con il Cristo Velato;
Duomo, dedicato a S. Gennaro, patrono della città famoso nel mondo per il miracolo della liquefazione del sangue ed infine visita di San
Gregorio Armeno che nel periodo di Natale si colora di mille colori con le sue botteghe di arte presepiale; qui si susseguono i negozilaboratori che mettono in mostra i tradizionali presepi napoletani. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio giro panoramico con la visita di Piazza
Municipio dominata dall’imponente Castel Nuovo, castello costruito dagli aragonesi come fortezza a protezione di un accesso dal mare; vista
del Teatro San Carlo e del Palazzo Reale dall’esterno; Piazza Plebiscito, così chiamata perché proprio qui ci fu il plebiscito popolare che dette
il potere ai francesi; via Caracciolo e di Mergellina con il suo porto. In serata trasferimento in hotel, cena e pernottamento.
Lunedì 2 Dicembre: Dopo la prima colazione in hotel, visita degli scavi archeologici di Pompei, la città romana considerata uno dei
centri archeologici più famosi al mondo. Proseguimento per Boscotrecase e visita dell’Azienda Vinicola Sorrentino: si visiterà il vigneto con
illustrazione dei diversi stadi di avanzamento della coltivazione della vite e dei sistemi d’allevamento nonché delle proprietà intrinseche
del terreno vulcanico. Poi s’effettuerà la visita del casolare dove si degusteranno diversi tipologie di vino locale tra cui: bianco e rosso del
Lacryma Christi. Tutto sarà accompagnato da assaggi di prodotti locali: bruschette, olio extra vergine d’oliva, formaggio ed infine degustazione
di passito denominato Fior di Ginestre accompagnato dal dolce. Nel pomeriggio scalata al cratere del Vesuvio: fino a quota 1.000 si arriverà
con il bus e poi proseguimento a piedi lungo il sentiero famoso per le vedute panoramiche sul Golfo di Napoli. Rientro in hotel per cena e
pernottamento.
15.02
Martedì 3 Dicembre:
Dopo la prima colazione in hotel, partenza per la Costiera Sorrentina. A Sorrento, patria di Torquato Tasso,
spostamento presso una pizzeria tipica per pranzo. Un esperto pizzaiolo illustrerà ai clienti la preparazione dell’impasto della pizza, tutti
saranno muniti di grembiule e cappello bianco; davanti ad un forno a legna, i vari partecipanti prepareranno le cosiddette “panelle” che messe
a lievitare saranno poi trasformate in pizze molto originali, infatti ognuno potrà modellare e decorare la propria a suo piacere. Al termine si
potranno degustare tranci di pizza vari gusti (margherita, broccoli e salsiccia, marinara, etc.) e altre pietanze famose ormai in tutto il mondo
preparate nel forno a legna. Rientro in hotel per cena e pernottamento.
FAMIGLIA CONFORT͗ ŝů ƐŝƐƚĞŵĂ Ěŝ ĐŽƉĞƌƚƵƌĞ ĂƐƐŝĐƵƌĂƟǀĞ ŶĂƚĞ
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Mercoledì 4 Dicembre: Prima colazione in hotel. Giornata a disposizione per shopping e tempo libero. Pranzo, cena e pernottamento
in hotel. Escursioni facoltative (a pagamento).
Giovedì 5 Dicembre: Prima colazione a buffet in hotel e trasferimento a Caserta. Escursione Caserta mezza giornata. Incontro con la
guida e visita guidata alla splendida Reggia di Caserta, costruita sul modello della Reggia di Versailles, ed annessi giardini. Pranzo in ristorante a
Caserta. Dopo pranzo partenza per rientro a casa.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
- Quota SOCIO BCC, in camera doppia
- Quota NON SOCIO, in camera doppia Supplemento camera singola (disponibilità limitata) PER OGNI RICHIESTA DI CHIARIMENTO
SU
PRENOTAZIONI, CONDIZIONI,
TRATTAMENTO,
POLIZZA
ANNULLAMENTO DAL LUNEDI’ AL
SABATO, E’ DISPONIBILE UNA LINEA
TELEFONICA DEDICATA AL NUMERO
0376-638054 – AGENZIA OCEAN
VIAGGI DI CASTIGLIONE (LUISA E
FRANCESCA) E TUTTI GLI UFFICI
OCEAN VIAGGI: LONATO (0309131461),
SALO’ (0365522484), DESENZANO
(0309911970), SIRMIONE (0309906360),
BRESCIA (03043474), MONTICHIARI
(0309981483) dove sono disponibili le
“Condizioni generali di contratto di vendita
di pacchetti turistici” a norma dell’art. 35 del
CODICE DEL TURISMO.
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SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
FAMIGLIA CONFORT͗ ŝů ƐŝƐƚĞŵĂ Ěŝ ĐŽƉĞƌƚƵƌĞ ĂƐƐŝĐƵƌĂƟǀĞ ŶĂƚĞ
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SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
€
€
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760,00 (a persona)
820,00 (a persona)
190,00 (su richiesta)
POSSIBILITA’ DI VIAGGIO A/R CON VOLO AEREO - CONDIZIONI E DISPONIBILITA’ DA CONCORDARE DIRETTAMENTE CON L’AGENZIA
OCEAN VIAGGI.
LA QUOTA COMPRENDE:
- Viaggio in bus GT secondo l’itinerario indicato
- Sistemazione in hotels 4 stelle in camere doppie
- Trattamento di pensione completa con bevande ai pasti incluse (½ acqua e ¼ vino)
- Visite ed escursioni come da programma
- ASSICURAZIONE MEDICO BAGAGLIO E ANNULLAMENTO INCLUSA
LA QUOTA NON COMPRENDE: eventuali ulteriori ingressi o escursioni facoltative, gli extra in genere e tutto quanto non espressamente
indicato.
MODALITA’ E TERMINI DI ISCRIZIONE - Le iscrizioni si raccoglieranno a partire da giovedì 12 settembre 2013 presso gli sportelli della Banca
di Bedizzole Turano Valvestino fino ad esaurimento dei posti disponibili e comunque non oltre lunedì 21 ottobre 2013 previa compilazione
del modulo di prenotazione. Nel caso di disdetta dopo il termine di iscrizione, verrà addebitata una penale di annullamento secondo quanto
applicato dalla agenzia viaggi. L’iniziativa verrà effettuata al raggiungimento di un numero minimo di 40 partecipanti adulti.
7
Cooperativamente/
presidente/studente
impresa giovani
La polizza AssimocoVita
che protegge e fa crescere
la tua serenità.
Vittorio Francinelli, guida la San Tomaso school coop
Il giovane responsabile del sodalizio, fondato dell’Istituto Superiore
per l’Agricoltura e l’Ambiente “Vincenzo Dandolo” sezione di Lonato,
racconta i primi passi di un’esperienza “ molto interessante, perché
offre la possibilità di agire concretamente, lavorando in sintonia con
gli altri, integrando la classica formazione scolastica”
Lezioni di cooperativa. Live. Dal vivo. A partire dalla concreta formalizzazione associativa. Con tanto di presidente/studente pronto a raccontare la sua esperienza. “Molto, molto interessante e altamente formativa.” Come sottolinea deciso
Vittorio Francinelli, giovane allievo presidente della Cooperativa Scolastica San
Tomaso, costituita nei mesi scorsi all’interno dell’Istituto Superiore per l’Agricoltura e l’Ambiente “Vincenzo Dandolo” che ha sede a Bagnano di Corzano,
guidato dalla dirigente ROSA Vitale, con sezione staccata proprio in frazione San
Tomaso – Lonato del Garda. Sodalizio che ha visto la partecipazione ufficiale
rappresentativa di Confcooperative e della Banca di Bedizzole Turano Valvestino. Due cooperative appunto, per dare l’incipit fiduciosamente promozionale
a questa iniziativa grazie agli interventi di Marco Baresi per Confcooperativa
e di Luca Galvani e Franco Picchieri, rispettivamente vice direttore generale e
Sindaco effettivo della BCC di Bedizzole Turano Valvestino. “La formalizzazione
ufficiale della nostra coop – spiega ancora Vittorio Francinelli, studente vobarnese del Dandolo prossimo a frequentare la quinta classe – è avvenuta a maggio,
ma il lavoro di preparazione e sviluppo delle diverse attività è iniziato molto
prima, con le adesioni dei soci e poi con la realizzazione di alcuni progetti.” Perché il concetto guida didattico è quello di far conoscere alle nuove generazioni
un modo moderno di lavorare insieme. “Così ci siamo dati da fare – riprende il
Presidente – coinvolgendo, unitamente a noi studenti all’epoca frequentanti le
classi quarte, anche qualche insegnante, mettendo altresì in opera una serie di
azioni esecutive. Dai piccoli lavori in serra, alla compravendita organizzata dei
libri usati. Dall’allestimento del pranzo di fine anno scolastico, alla produzione di
miele e vino, fino alla raccolta delle olive. Ed ancora qualche incarico di rapida
manutenzione e la gestione comune e pianificata delle necessità di cancelleria.
Impegni che intendiamo continuare, incrementandone contenuti e qualità, anche
in futuro”. Aggiungendo alle diverse tipologie di produzione ed attuazione, quel
marchio cooperativo capace di implementare in valore comune redditività e
solidarietà. “E’ stata ed è un’esperienza molto importante – ribadisce Vittorio
Francinelli – la possibilità di agire concretamente e lavorare in sintonia con gli
altri aiuta moltissimo ad integrare propositivamente la classica formazione scolastica. In pratica eseguiamo ed analizziamo in diretta, dal vivo, precise metodiche
funzionali professionalmente adulte. E questo aggiunge soddisfazione anticipando esperienze fondamentali per la nostra entrata futura nel mondo del lavoro”.
Ricordando che di cooperativa si vive e si cresce.Tonificando l’essere coordinato
e produttivo in equa, alternativa, qualificata dimensione.
NOI CON VOI
NOI CON VOI
soci
ALTOVALORE Ed. 03/2010
Aerobica Brescia prima in Italia
Coreografia muscolare
armonizzata
Sette giovanissime bresciane conquistano il campionato nazionale a Pesaro. Le
atlete della Palestra Operazione Fitness Danza e Sport di Lonato, provenienti
da Bedizzole, Lonato e Calcinato, hanno vinto il titolo nella categoria Junior A
7 Bresciane Campionesse Italiane di Aerodance (Aerobica).Giulia Dossi, Maria
Fabbi, Claudia Capuzzi, Angelica Signori, Ilaria Fogliata Sorsoli, Luna Mastroleo e
Alessia Disconsi, hanno infatti conquistato il titolo a Pesaro lo scorso 22 giugno.
Organizzate sotto le insegne della Palestra Operazione Fitness Danza e Sport di
Lonato, le giovanissime atlete provenienti da Bedizzole, Lonato e Calcinato, hanno
portato la Leonessa d’Italia sul gradino più alto del podio della loro categoria (Junior A). Con tenacia ed amore per questa disciplina sono riuscite a danzare all’unisono, eseguendo una coreografia graffiante ed allo stesso tempo armoniosa che
ha portato la giuria ha giudicarle in entrambe le giornate di gara come le “migliori
d’Italia”. Nella Sezione allieve si è inoltre classificato 2° ancora un trio bresciano
composto da Martina, Lucrezia ed Anna. Infine non certo per importanza, l’atleta
della nazionale italiana ed allenatore del gruppo Junior A, Simone Bonatti, si è
classificato 3° nel singolo maschile agonistico. Con questi risultati gli atleti targati
Brescia, supportati dagli allenatori Simone, Elisa e Fabrizia che hanno contribuito
in maniera essenziale ai risultati ottenuti, dimostrano che anche uno sport magari
poco conosciuto e non sempre capito sta portando notevoli risultati e prestigio alla
nostra provincia. “Ho cominciato ad appassionarmi a questa disciplina in seconda
elementare – racconta Claudia Capuzzi, tredici anni, una passione senza filtri per
la danza a tempo di musica, che ascoltiamo in qualità di portavoce del gruppo
–Silvia Calvi, sorella di una mia compagna di classe stava valutando un sport da
praticare. L’aerobica sembrò subito perfetta. Così ci informammo e iniziammo a
In questo punto vendita trovi Altovalore Ed. 03/2010,
la polizza Assimoco Vita per accumulare progressivamente una serenità
che dura nel tempo. Chiedi maggiori informazioni.
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disponibile nel sito www.assimoco.com e presso i collocatori di Assimoco Vita S.p.A. indica� sul sito stesso.
SOTTO TRACCIA APRILE MAGGIO
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frequentare i corsi nella Palestra Operazione Fitness a Lonato”. Da qui un progressivo interesse per un impegno che immediatamente ha prodotto ottimi risultati.
“Dopo un anno di preparazione – conferma
Claudia – abbiamo iniziato con
le prime gare. Frequentavo allora la quarta
elementare e ricordo le positive trasferte, tra
le altrea ad Opera e Berbero di Sondrio. Fino
al secondo posto ai nazionali, ottenuto in trio
nel 2012 sempre a Pesaro, ed alla grande
vittoria di quest’anno”. Ma perché si sceglie
di praticare l’aerobica? Qual è la molla che
fa scattare la passione per andar di muscoli
e musica su un parquet di palestra? “Nel
mio caso – risponde in conclusione Claudia
Capuzzi – mi piace molto l’aspetto ginnico
associato a quello del ritmo che ti permette di realizzare una originale e unica azione coordinata”. E intanto, mentre scriviamo, le giovani leonesse della coreografia
muscolare armonizzata, sono impegnate
in un collegiale di alto livello a Lignano
Sabbiadoro.
9
riflessioni
Segni e suoni family lab
Lorella Facchetti, pittrice. Lorenzo Gusinu, chitarrista.
A Bedizzole il laboratorio creativo eccellente fra
creatività, insegnamento, dura applicazione e sogni
possibili
È il connubio dell’arte che macina e si ripropone nel sogno estetizzante di una passione.
Dotato e deliberato in ragione di vista ed udito. Argomentando in libertà espressiva definita e nobile nel rappresentare un’esigenza tradotta in professione. Lorella Facchetti e
Lorenzo Gusinu, dal madre/figlio calibro esecutivo, interpretano i valori di arte figurativa
e musica in dicotomica differenze pulsanti a sensazioni comuni. A Bedizzole, dove la
terra si circonda di quotidianità rituali, il loro laboratorio fatto di creatività, insegnamento,
sperimentazione tra colori, forme e chitarre. Nella diversità di approccio ed esecuzione.
Ma con il medesimo talent applicativo alla concreta e realistica voracità dei sogni. Da
un lato Lorenzo e il suo elettrificato procedere di assoli e riff confluiti oggi nell’essere
incluso tra i 70 esecutori semifinalisti al concorso chitarristico internazionale Mayones
Regius an Seymour Duncan Competition, scelti grazie a classifica di merito stilata in
base ai video postati su YouTube, insieme alla prossima partecipazione al prestigioso
MAF Guitar Festival - (Fiorano Modenese, Castello di Spezzano 7/8 settembre 2014).
Dall’altra Lorella in pole position di successo grazie all’ammissione dei suoi lavori, con
quelli della sorella Moira e della madre Lucia Leali, che parteciperanno alla 1ª Biennale della Creatività in Italia (Verona, Palaexpo 12/16 febbraio 2014). Evento, che verrà
inaugurato sotto l’egida autorevole di Vittorio Sgarbi, in cui gli artisti più votati potranno
esporre all’Artexpo di New York 2014. In un’associazione programmatica, tra lavoro
ed invenzione, propedeutica al mestiere dell’insegnamento che entrambi praticano
con metodo e passione. “Amo l’insegnamento, quanto il suonare la chitarra – spiega
Lorenzo Gusinu che, con i suoi appena 21 anni, risulta tra i più giovani docenti abilitati
del prestigioso Modern Guitar Institute – la ritengo un’attività molto gratificante che
mi ha già dato molte soddisfazioni. Del resto il mio modo di interpretare lo strumento
si è sempre basato sul metodo e sullo studio sviluppati attraverso la partecipazione a
clinics (seminari) con chitarristi del calibro di Alex Stornello, Steve Vai, Daniele Gottardo
e molti altri. In questo modo ho fatto esperienza ed ho potuto raggiungere traguardi.
Come quello di entrare nei primi 70 del concorso internazionale Mayones Regius an
Seymour Duncan e prossimamente di esibirmi al Castello di Spezzano al MAF, insieme
ad alcuni importanti chitarristi internazionali. Da tutto questo la volontà di trasferire
a mia volta le conoscenze recepite. Considerando la divulgazione come arricchimento
aggiuntivo”. Elementi di crescita costante e coerente ad un progetto. Che Lorenzo coltiva insieme allo studio universitario, facoltà di giurisprudenza. Appoggiando indirettamente emozioni e prospettive di famiglia. Come quelle di mamma Lorella, una laurea
in architettura ed affermata artista figurativo dal multiforme catalogo creativo. “Da
qualche tempo ho ripreso ad insegnare – si inserisce Lorella – lo stimolo me l’ha fornito proprio Lorenzo. Avevo già fatto questa esperienza anni fa come insegnante nella
scuola pubblica. Non trovandomi del tutto a mio agio abbandonai l’idea. Oggi però è
diverso. Interpreto infatti il rapporto docente/allievo in costante e dinamica evoluzione
creativa utile ed esperienziale per tutte e due le componenti. Mentre continua la mia
produzione. In autunno (settembre/ottobre) sono previste due mie personali – Lonato
e Sirmione - curate da Simone Fappani. Oltre naturalmente all’importante ammissione
alla Biennale della Creatività in Italia di Verona, con lavori anche di mia sorella Moira
e mia madre Lucia, promossa tra gli altri da Vittorio Sgarbi. Evento che offre l’esclusiva
opportunità, per gli artisti più votati, di esporre all’Artexpo di New York 2014. Una
prospettiva affascinante che spero si concretizzi”. La macina artistica da family/lab
non smette di funzionare. Emettendo intensità magnetiche di suoni elettrificati e di
segni e colori su vetro, tela e quant’altro. Toni speciali per riscuotere pegni e successi
attivati a dovere dal magmatico carisma del sogno.
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A piedi dal Mulino di Bollone a Cima Rest
Rituali viandanze
valligiane
NOI CON VOI
personaggi
NOI CON VOI
Madre e figlio tra pittura e musica
La tradizionale gita dei Viandanti. Consolidato gruppo
di appassionati che vivono intensamente lo spirito
aggregante del camminare in compagnia attraverso i
meravigliosi percorsi di Valvestino, Magasa e dintorni
Dal Mulino Di Bollone fino a Cima Rest. Rigorosamente a piedi. Anche il 2013
ha visto in azione i Viandanti, sodalizio spontaneo di aggregazione che ogni anno
organizza questa piacevole gita attraverso i sentieri e percorsi di Valvestino, Magasa e dintorni. “Ricordiamo che lo spirito del Viandante è quello di camminare
tutti insieme – spiegano Antonio Bonomi e Roberto Cozzatti, animatori dell’ormai rituale iniziativa – si tratta infatti di una gita di piacere senza alcun tipo di
competizione”. E così è stato anche per questa edizione, che ha raccolto una
trentina di partecipanti in ascesa e progressione di primo mattino, partenza
alle 7, dal dislivello dei 51 metri di altezza dal livello del mare del Mulino di
Bollone, fino ai 1205 di Cima Rest. Per una prima parte del percorso spettacolarmente affacciata sul lago di Valvestino. Con la mitica diga frutto dell’opera
virtuosamente avveniristica inaugurata nel 1962. Qui lo splendore di fiordi ed
insenature appartati e nascosti all’occhio quotidiano, ma aperti a quello attento
e curioso del viandante, appunto. Ed ancora proseguendo dentro altre classicità
più tipicamente montanare. In appoggio al manifestarsi di boschi e faggeti l’altro
spettacolo inimitabile di cima Tombea, dove il tempo dell’aquila e del suo nido
ancora non sono in via di estinzione. Via, via passando dalle località di precisa
e storica identità localmente esclusiva. Martelletto, località in cui insiste l’antica
struttura di una malga ormai in disuso. E Droane, ultima ideale frontiera valvestinese ricordata per il maleficio cinquecentesco della peste. Con sosta obbligata
alla graziosa chiesetta dedicata a San Vigilio. Qui una volta all’anno si benedice il
pane nel corso di una festa di rara ed intensa spiritualità. Proseguendo nell’originale bellezza di ambiente collegato a denominazione di posti come Fornel dove
oggi qualche residenza è stata oculatamente ristrutturata. A Cassanega invece la
malga funziona regolarmente con possibilità di degustazione ed acquisto di ottimi formaggi caprini. Raggiunta Cima Rest, con la precisione organizzata all’ora
dell’appetito sano del mezzogiorno di montagna, ecco le tavole imbandite a cura
di e da “Giulio”. Per un finale da simpatico ed allegro convivio in compagnia. L’organizzata tradizionale bellezza del fieno adeguato alle esigenza di tegola sottile
ed impermeabile a ricoprire i tetti delle abitazioni/fienili, riverbera la coreografica cornice di un tempo che fu e che continua amabilmente ad essere come
una volta, senza contraffazioni. E per concludere il monito a rammentare che
“I veri viandanti tornano piedi!” Con gentile concessione agli “altri” che hanno
stemperato, con diversi mezzi alternativi, il ritorno.
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SOTTO TRACCIA APRILE MAGGIO
SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
11
prodotti
Quarta Puntata
NOI CON VOI
Alla ricerca dell’assicurazione
Per far fronte all’imprevisto danno causato da una condotta colpevole
involontaria ecco le polizze di responsabilità civile, di tutela legale e le
altre polizze danni. Un sintetico vademecum su quando, come e perché
è utile stipulare questi tipo di contratti
Mutuo
Ristrutturazione
FINALITÀ:
Finanziamento finalizzato alla ristrutturazione di
immobili (con possibilità di usufruire della detrazione del 50% come
da decreto legge n.63 del 4/06/2013)
IMPORTO MASSIMO FINANZIABILE
Euro 150.000
DURATA
Massimo 15 anni
FORMA TECNICA Mutuo Chirografario/
Ipotecario Fondiario
TASSO Ipotecario 5 anni Clienti
Euribor 3 mesi BCC:
+ spread 2,00
minimo 3,50%
TAEG 4,318%
Ipotecario 15 anni
Euribor 3 mesi
+ spread 2,50
minimo 3,50%
TAEG 3,839%
Chirografario 5 anni Chirografario 10 anni
Euribor 3 mesi Euribor 3 mesi
+ spread 2,25
+ spread 2,50
minimo 3,50%
minimo 3,50%
TAEG 4,318%
TAEG 3,959%
TASSO
Soci
BCC:
Ipotecario 5 anni Euribor 3 mesi
+ spread 1,75
minimo 3,00 %
TAEG 3,797%
Ipotecario 15 anni
Euribor 3 mesi
+ spread 2,25
minimo 3,00 %
TAEG 3,319%
Chirografario 5 anni Chirografario 10 anni Euribor 3 mesi Euribor 3 mesi
+ spread 2,00
+ spread 2,25
minimo 3.00%
minimo 3,00%
TAEG 3,797%
TAEG 3,439%
Mutuo acquisto
Arredamento e
Elettrodomestici
FINALITÀ:
Acquisto di arredamento relativo all’immobile oggetto di
ristrutturazione (possibilità di usufruire della detrazione del 50%
come da decreto legge n. 63 del 4/06/2013)
IMPORTO MASSIMO FINANZIABILE
DURATA
Massimo 5 anni
FORMA TECNICA
Euro 10.000
Mutuo Chirografario
TASSO Clienti BCC:
Fisso 5,75%
TAEG 6,940%
Soci BCC:
Fisso 5,25%
TAEG 6,406%
FINALITÀ:
Acquisto ed installazione impianti ed attrezzatura destinati al risparmio energetico dell’immobile es. pannelli
solari termici, impianti di climatizzazione, isolamento
edifici, ecc.. (possibilità di usufruire della detrazione del 65% come
da decreto legge n. 63 del 4/06/2013 )
IMPORTO MASSIMO FINANZIABILE
Euro 80.000
DURATA
FORMA TECNICA
Massimo 10 anni
Mutuo Chirografario
TASSO Mutuo Acquisto
Prima Casa
FINALITÀ:
Finanziamento destinato all’acquisto della “prima casa”
(con possibilità di contributo in conto interessi della Regione Lombardia
per le giovani coppie)
IMPORTO MASSIMO FINANZIABILE
DURATA
FORMA TECNICA
Mutuo
Riqualificazione
Energetica
Clienti BCC:
Fisso: 5,75%
TAEG 6,345%
Variabile:
Euribor 3mesi + spread 3,00
minimo 4,00%
TAEG 4,497%
Soci BCC:
Fisso:5,50 %
TAEG 6,079%
Variabile:
Euribor 3mesi + spread 2,50
minimo 4,00%
TAEG 4,497%
Euro 200.000
Massimo 30 anni
Mutuo Ipotecario Fondiario
15 anni Euribor 3 mesi + spread 1,75
minimo 3,00%
TAEG 3,164%
Le assicurazioni della responsabilità civile proteggono il nostro patrimonio dal rischio di dover pagare
danni causati da una nostra condotta colpevole.
Se danneggiamo qualcosa per aver avuto un comportamento negligente o imprudente, siamo infatti
sempre tenuti a risarcire il danneggiato.
Con un’assicurazione sulla responsabilità civile, sarà
l’assicurazione stessa a risarcire i danni, purché questi non siano stati causati volontariamente.
La colpa è il fondamento della responsabilità civile
assicurabile, mentre il danno causato con dolo, cioè
volontariamente, non può in nessun caso essere
assicurato.
Chi e perché può essere interessato
Le polizze della responsabilità civile interessano
chiunque sia esposto al rischio di causare danni a
terzi. Variegata è dunque la tipologia di soggetti e
problematiche supportate. La polizza può coprire
così i danni causati direttamente dall’assicurato. Per
fare un esempio evidenziamo quelli che un medico
può involontariamente procurare nel corso della
sua attività professionale. Ed ancora danni causati
indirettamente, da persone o cose di cui l’assicurato
è responsabile, ad esempio quelli provocati da un
figlio minore, dalla domestica o dal proprio cane.
Le due fasi che determinano il sinistro
(max 80% valore immobile)
In questo tipo di contratti, il sinistro avviene in due fasi.
La prima è quella in cui si verifica l’evento dannoso che dà origine all’obbligo di risarcimento: cane che morde un passante, medico che
crea danni involontari ad un paziente eccetera
Da questa condizione di danno accertato si passa
alla seconda fase riferita al sinistro.
Ovvero quella in cui il danneggiato fa richiesta di risarcimento. Solo nella seconda fase, proprio con la
richiesta di risarcimento come condizione essenziale, sorge l’obbligo della compagnia d’assicurazione
di coprire i danni.
TASSO Clienti BCC: 15 anni 30 anni
Euribor 3 mesi Euribor 3 mesi
+ spread 2
+ spread 2,75
minimo 3,50%
minimo 3,50 %
TAEG 3,682%
TAEG 3,629%
Soci BCC:
Che cos’è la Polizza di Responsabilità Civile?
30 anni
Euribor 3 mesi
+ spread del 2,50
minimo 3,00%
TAEG 3,112%
SottoTraccia N° 63- Agosto | Settembre 2013 - Anno XI
Editore: Banca di Bedizzole Turano Valvestino - Via Garibaldi, 6/A
25081 BEDIZZOLE (BS)
Direttore Responsabile: Giuseppe Rocca
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SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
La concessione è soggetta alla valutazione da parte della Banca. Scadenza iniziativa 31/12/2013 salvo esaurimento plafond. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Per le condizioni contrattuali si rimanda ai FOGLI INFORMATIVI disponibili presso tutte le filiali. Validità fino al 31/12/2013.
SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
Come si ottiene il risarcimento
Se avete subito un danno riferito alle diverse tipologie che determinano la responsabilità civile, il risarcimento deve essere richiesto alla persona che lo ha
causato o a colui che ne è comunque responsabile,
in quanto genitore, padrone di animale, eccetera.
Non è possibile, infatti, al di fuori della responsabilità civile auto, agire direttamente nei confronti
dell’impresa di assicurazioni.
E’ interesse del responsabile del danno chiedere
l’intervento dell’impresa e attivare, così, la copertura assicurativa.
Le particolarità delle altre polizze
danni
Oltre a quelle fin qui esaminate, principalmente
inerenti alla responsabilità civile, esistono molti altri
tipi di polizze che tutelano i danni. I beni mobili ed
immobili ad esempio, possono essere garantiti da
furto e incendio o da altri eventi dannosi. Inoltre si
può garantire un credito, se si teme che il debitore
possa essere inadempiente o si può altresì assicurare un debito, come il pagamento degli affitti, tramite
polizze cauzionali.
Riassunto conclusivo del valore aggiunto dello stipulare una polizza
Il panorama delle coperture assicurative è tanto vasto quanto lo è il novero multiforme delle attività
umane. Per questo motivo ognuna di esse presenta
delle particolarità. Nello stipulare una polizza, quindi, sarà corretto ed utile esaminare con la massima
attenzione la documentazione contrattuale e precontrattuale. Sarà bene inoltre rivolgersi ad intermediari professionalmente qualificati e ad aziende
allo scopo abilitate.
Questa scelta potrà essere effettuata consultando
il sito IVASS - Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (ente che dal primo gennaio 2013 ha sostituito l’ISVAP) dove sono indicati il registro degli
intermediarie e l’elenco delle compagnie abilitate
ad esercitare nei vari rami assicurativi.
Progetto grafico: Graphite snc
Art Director: Monica Polato
Fotografie: Barbara Caldera, Patrik Scotti
Ha collaborato Marco Piccinelli
Tipografia: FDA EUROSTAMPA SRL - Via Molino Vecchio,185
25010 BORGOSATOLLO (BS) - Tel. 030/2701606
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Sede e Direzione
25081 BEDIZZOLE (Brescia) - Via Garibaldi 6/A
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Spensierati e misteriosi
anfratti di preistoria
NOI CON VOI
cultura
Ribattiture storico/
carismatiche
Importante personaggio bedizzolese dell’Ottocento fu avvocato, pretore,
patriota e deputato della prima costituente dopo l’unità d’Italia. L’originale
manoscritto viene oggi pubblicato su iniziativa del pronipote Ferruccio
Lorenzoni. Con i proventi delle vendite destinati alla Fondazione Casa di
Soggiorno per Anziani Onlus di Bedizzole
Un chi era forte e chiaro. Racchiuso nella memoria arcaica ripristinata di un
libro. Che descrive altresì il racconto epocale del proprio paese giunto a quel
finale di Ottocento che apriva al ventesimo secolo. Francesco Luigi Lorenzoni e la sua “Storia di Bedizzole”, riaprono la sconfinata prelibatezza della
storia grazie alla riedizione del manoscritto originale. Così alla valorizzazione,
da opportuna riscoperta, dell’importanza del personaggio, avvocato, pretore,
patriota, deputato del primo parlamento dopo l’unità d’Italia, Francesco Luigi
Lorenzoni, si collega l’identità cultural sentimentale per le radici incasellate nella perizia appassionata di queste note ora rilegate a volume. Per un’iniziativa,
lanciata dal pronipote Ferruccio Lorenzoni, che nella passione del ricordo genealogico inserisce anche l’aspetto benefico. Il ricavato della vendita del volume
prossimo alla stampa e distribuzione, sarà infatti devoluto alla Fondazione Casa
di Soggiorno per Anziani Onlus di Bedizzole presieduta da Greta Soncina. In un
articolato progetto che ha visto il coinvolgimento di sostegno e patrocinio di
istituzioni quali il Comune di Bedizzole, Assessorato alle Politiche Culturali ed
Educative, guidato da Teresa Monetti e la Banca di Bedizzole Turano Valvestino
con il Presidente Albino Zabbialini. Mentre all’esperta dotta competenza di
Tino Gipponi è stato affidato il riordino espositivo, rispettato nella sua integrità
dialettico/semantica, adeguandone i timbri alla frastagliata utenza dell’attualità.
Corroborando il tutto mediante la presentazione, sempre a cura di Gipponi, testo introduttivo dalla specificità descrittiva unita ad un’effervescente originalità
creativa. “L’idea di pubblicare il libro – spiega Ferruccio Lorenzoni – è nata dopo
l’appassionato lavoro di trascrizione del manoscritto a cura dei Nicola Venturoli
e della moglie Virginia Sorrentino. Rileggendolo a fondo ho notato la particolare esclusività del libro che tra l’altro, in passato, offrì spunti interessanti per la
realizzazione del primo testo sulle vicende storiche del paese curato da Don
Spada.”. Così qualche tempo fa – prosegue Lorenzoni – ho pensato alla pubblicazione parlandone inizialmente con l’allora assessore alla cultura del comune
di Bedizzole Angelo Beltrami e poi al suo successore,Teresa Monetti, ad Albino
Zabbialini per la BCC e a Greta Soncina per la Casa di Soggiorno Anziani. A
quest’ultima istituzione, che io presiedetti negli anni della ricostruzione dal 70 al
75, mi sarebbe piaciuto devolvere il ricavato della vendita del libro.Tutti i personaggi che avevo coinvolto nel progetto hanno subito aderito con entusiasmo.
Da qui l’incarico di curatela editoriale all’amico Tino Gipponi. Il lavoro oggi è
quasi ultimato e pronto per essere presentato ufficialmente alla comunità, con
la finalità benefica di sostegno alla Casa di Riposo”. Consolidati legami generazionali hanno permesso dunque la concretizzazione del dell’iniziativa. “Al di là
del valore letterario – commenta in conclusione Ferruccio Lorenzoni – penso
che l’uscita del libro sia utile anche nel dare risalto a questo personaggio, che
ricordo fu avvocato, pretore, giudice, patriota e unico parlamentare di Bedizzole con l’onorato compito di appartenere alla prima legislatura dopo l’unità
d’Italia”. In questa “Storia di Bedizzole”, nell’arcaica colta esposizione colpisce il
tocco particolare dell’autore. Carico della sensazionalità dialettica che incamera
e fornisce alla retorica elementi originali. In quella verve d’indomita motilità che,
nel segno deciso di censo e autorità, introduce la ribelle autonomia del tono
carismatico.
Teatro benefico al Don Gorini di Bedizzole
Accelerazioni terapeutiche
Su iniziativa dell’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno (ANDOS)
si promuoverà la campagna fondi per l’acquisto di un acceleratore lineare per la radioterapia intraoperatoria per il trattamento del tumore alla
mammella. Lo strumento, destinato all’Ospedale di Desenzano dove è
operativo un’importante struttura di Chirurgia Senologica, sarà utilizzato
anche per altre tipi di terapie oncologiche
Due serate pro ANDOS al Don Gorini di Bedizzole. Per favorire la campagna fondi per
l’acquisto di un acceleratore lineare per la radioterapia intraoperatoria (IORT) destinato
all’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda. Così il 12 e 19 ottobre 2013 il Teatro della Banca di Bedizzole
Turano Valvestino ospiterà i lavori scenici delle Compagnie “Artistica Desenzanese” e “De Riultela”. I proventi raccolti
durante gli spettacoli verranno devoluti al Comitato ANDOS Oglio – Po con sezione anche a Desenzano (Associazione
Nazionale Donne Operate al Seno) presieduta dal Dottor Claudio Pagliari, Direttore della Struttura Complessa di
Chirurgia Senologica proprio dell’Ospedale di Desenzano del Garda, uno dei centri più qualificati della Regione
Lombardia.“Con il progetto IORT (Intra Operative Radiaton Therapy) - spiegano in un comunicato a cura di ANDOS
Oglio Po Onlus – l’Associazione si propone di acquistare un acceleratore lineare per la radioterapia intraoperatoria
nel trattamento del tumore della mammella. Questa attrezzatura verrebbe poi consegnata, in comodato d’uso
gratuito, all’Ospedale di Desenzano così come già realizzato per altri strumenti utilizzati nel percorso diagnostico –
terapeutico di tale patologia”. Tra l’altro il trattamento radioterapico intraoperatorio, come spiegano ancora i referenti
di ANDOS “non si limita alla terapia del tumore della mammella, ma trova numerose altre indicazioni in patologia
neoplastica di pertinenza chirurgica ginecologica urologia ed otorinolaringoiatria. Tutte specialità presenti nel Presidio di
Desenzano”. Ricordando altresì che lo IORT, fra le moderne strategie di trattamento multidisciplinare costituisce uno
dei più interessanti modelli d’integrazione terapeutica”. Questa tecnica permette inoltre di aumentare l’efficacia della
tradizionale associazione tra chirurgia e radioterapia.
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Ottanta alunni della locale scuola primaria, accompagnati dalla Squadra
di Protezione Civile dell’ANA, attrezzati di casco e curiosità, alla scoperta
dei segreti fantastici del famoso sito speleologico
19 ottobre 2013
LA COMPAGNIA DE
RIULTÈLA
“L’ocaziù de fa
bögàda”
Commedia brillante in due atti di
Velise Bonfante
Regia di Eugenio Sacchella
12 ottobre 2013
FAMIGLIA ARTISTICA
DESENZANESE
“E’l mort le sta bé
èn salute”
Commedia brillante
da “Il morto sta bene in salute”
di Gaetano di Maio
Regia di Gianni Rodella
SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
Più o meno sottoterra. Esplorando con la stupefatta attrazione dell’infanzia il chiaro scuro di grotta.
Concentrato di curiosità e coraggio senza paura dentro l’arcaica luce soffusa del “Buco del Frate”.
Così un’ottantina di allievi della Scuola Primaria di Prevalle, accompagnati dai componenti la squadra di
Protezione Civile prevallese dell’ANA, sezione Salò, hanno attraversato lo storico anfratto che in Lombardia
figura al numero uno del classificazione delle grotte. “Si tratta di un sito speleologico molto conosciuto
a livello non solo nazionale – conferma Vincenzo Ondei, caposquadra Protezione Civile distaccamento
di Prevalle dell’Associazione Nazionale Alpini, sezione di Salò – qui abbiamo realizzato la visita con gli
studenti di terza elementare. La scelta di questa classe è stata di tipo didattico, visto che proprio in terza
elementare si studia l’uomo preistorico con luoghi, ambienti, flora e fauna epocali. “Il “Buco del Frate”,
dall’originale denominazione probabilmente fatta risalire al fatto che lì avessero abitato eremiti e monaci,
rappresenta un sito adeguato nel rappresentare queste nozioni. Lì sono stati trovati resti di animali, orso,
iena e reperti vari di cui alcuni custoditi nel Museo di Gavardo. I ragazzi hanno molto apprezzato”. Anche
perché l’impegno dello staff protezione civile ANA di Prevalle è stato di quelli appassionati. “Per realizzare
la visita – spiega ancora Ondei – si è messa in moto una squadra di circa trenta persone.
Gli incaricati della Protezione Civile, ma anche gli alpini. Il fondo del Buco del Frate è infatti molto scivoloso
e le precauzioni non sono mai abbastanza. Quindi caschi obbligatori e molta attenzione a cura degli
accompagnatori. Alla fine tutto è andato bene. I ragazzi entusiasti ad osservare quel luogo magico, regno
dei pipistrelli e di quel loro guano di cui si nutrono insetti particolari che pare si riproducano e vivano
solo in quella grotta. Ed alla fine una bella grigliata di salamine. Che mi piace definire dimostrativa, oltre
che apprezzatissima ed appetitosa. Facendo rotolare le braci alla maniera dell’uomo preistorico. Che in
quell’era già evoluto perché entrato in possesso del segreto del fuoco capace di migliorare tante cose,
tra le quali il sapore della carne”. In questi pezzi di storia che si rincorre tra scienza e natura, la grotta
dal fascinoso intrigante mistero adatto a far spalancare gli occhi all’attenta ingenua, giocosa, effervescente
fantasia degli anni spensierati.
argini del chiese
In visita al “Buco del Frate” di Prevalle
NOI CON VOI
Trascritta la Storia di Bedizzole di Francesco Lorenzoni
Nei 135 anni della Banda di Vobarno
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Tra i festeggiamenti per l’ultracentenaria data di nascita del Corpo Bandistico, la grande attenzione allo
spirito aggregativo con realtà oltre confine, L’esperienza gemellata con l’ensemble di Sümeg – Ungheria e
l’attività artistico musicale per dare lustro al valore della comunità locale
Tanti anni di tanta musica. Il Corpo Bandistico Sociale Vobarno ne compie 135
all’insegna della crescita e dell’aggregazione. Favorendo, in questo 2013, un raduno con le bande di Sümeg – Ungheria (con la quale è stato realizzato un
consolidato gemellaggio) e Tignale. Proseguendo con i concerti – uno verdiano
a cura del maestro Luigino Bertuetti, un altro dedicato ai Beatles insieme a
quello allestito alla Madonna della Rocca. Senza dimenticare la prossima presentazione di un libro dedicato di vent’anni di presidenza del sodalizio da parte di
Diego Pellizzari ed infine il tradizionale Concerto di Natale alla casa di Riposo.
“La nostra data di nascita è il 1878 – racconta orgogliosamente Gilberto Salvi,
flicorno baritono e segretario, oltre che portavoce del Corpo Bandistico Sociale
di Vobarno – come provato dalla delibera, approvata dal consiglio comunale di
Vobarno dell’epoca, che autorizzava la devoluzione di 200 lire alla locale Filarmonica per la costituzione della banda. Una realtà sempre presente e attiva da
allora sul territorio che oggi, sotto la presidenza di Vinicio Roscia, può contare
su un ensemble di 35 musicanti, diretti dal maestro Pietro Leali, insieme alla
didattica formativa affidata all’annessa Scuola di Musica.” Nella felice contaminazione, tipica delle associazioni bandistiche, fra insegnamento e divulgazione della
musica con intenzionalità aggregativi, l’ente vobarnese colloca il suo robusto
legame con la banda ungherese di Sümeg. “Quando iniziammo a pensare ai
festeggiamenti per il 135° - ricorda Salvi – pensammo subito ad organizzare un
incontro, il quarto per la precisione, con la banda di Sümeg con la quale siamo
gemellati. Un progetto ambizioso, ma determinato, che ha portato così al raduno con le bande di Sümeg e Tignale con le quali negli ultimi anni i rapporti sono
stati improntati a vera amicizia. La tre giorni con Sumeg e il raduno dello scorso
SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
3 agosto sono stati proprio una festa dell’amicizia. Tra l’altro andiamo molto
fieri del fatto che l’iniziativa sia stata condivisa dall’Amministrazione comunale,
dalla Protezione Civile, dagli sponsor, dai commercianti aderenti e dai tanti volontari, amici, familiari. Segnalando tra l’altro l’impegno dei musicanti preparatisi
con cura per l’evento e sempre a disposizione per l’organizzazione.” Ora c’è la
conclusione dei festeggiamenti insieme ai progetti per il futuro. “Negli ultimi anni
abbiamo impostato tutto il nostro lavoro valorizzando la banda come patrimonio della comunità che da lustro al paese. Ci impegneremo a salvaguardarlo
anche in futuro, a cominciare dal resto delle manifestazioni previste per il 135°.
Eppoi - conclude Gilberto Salvi, esternando in visione europea un sentimento
modernamente solidale - la banda di Sümeg ci aspetta già il prossimo anno per
il suo 80° di fondazione”.
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distretto bedizzole
3 proposte dedicate ai giovani
All’Antica Corte Ai Ronchi di Bedizzole
3A di gusto e ospitalità
Da più di cent’anni la famiglia di Giuseppe Pasini conduce la dimora che fu di proprietà di Eleonora Duse e
dei suoi fratelli. Nel 1992 l’acquisto dagli eredi e nel 1997 l’apertura dell’Agriturismo dove l’eccellenza delle
produzioni in proprio – farina, pane, olio, salumi, carni, vini – si accompagna ai valori tradizionali rinnovati
del lavoro agricolo e dell’accoglienza
IMPRESA:
Mutuo Start Up and Go
Finanziamento finalizzato
alla costituzione di nuove imprese
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dei giovani Universitari.
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A come Agricoltura. Con moderno rafforzativo che declina in A come agriturismo. Proseguendo con la A di Antica Corte ai Ronchi a Pontenove e Azienda
Agricola Pasini Giuseppe e Maurizio a San Tomaso. Concentrato storico a Bedizzole, di conduzione agricola ultracentenaria a cura della Famiglia Pasini. Oggi
ancora in opera nel coltivare i valori della terra, riproponendoli a dovere tra
tavola, ospitalità e produzioni agricole eccellenti. Vino, olio, farina, carni a definire un’eccellenza di verità nella dimensionale agrituristica. Connubio produttore
consumatore che regola il tempo della tradizione a quello dell’innovazione. Ritmando e rinnovando un colore d’impresa dalle radici profonde. Qui nella Corte
ai Ronchi, cascina memorabile anche per altri versi. Poetici e drammaturgici.Visto
che in discendenza antica di proprietà figura nientemeno che Eleonora Duse.
Talentuosa attrice, oltre che musa che si accompagna al genio di Gabriele D’Annunzio. “La mia famiglia gestisce questa dimora da più di cent’anni – racconta
Giuseppe Pasini titolare dell’Antica Corte dei Ronchi, oggi condotta insieme al
figlio Maurizio e la moglie Giulia Amicabile – lavorando la terra e producendo
il vino. Eravamo affittuari. Da mio nonno Lorenzo, uno dei fondatori della Cassa
Rurale ed Artigiana di Bedizzole, e poi mio padre Giovan Maria. I proprietari, da
sempre, erano i Duse di Salò tra i quali Eleonora appunto, la famosa attrice. Fino
ai loro eredi che ricordo anch’io. Venivano a mangiare un paio di volte l’anno
con tutta la famiglia. Faceva parte del contratto. Una tradizione tipica dell’epoca.
Poi nel 1992 decisi di acquistare”. Così, dal lavoro costante nei campi, in affitto
o mezzadria che fosse, da generazioni la corretta evoluzione del possedimento
della terra da parte di chi la coltiva. Condizione favorevole ai ricavi su basi produttive. Quelli reali che fondano la crescita proprio sul lavoro e non sulla semplice rendita fondiario/immobiliare. “Per qualche anno continuammo ad occuparci
solo di agricoltura e allevamento – spiega ancora Giuseppe Pasini – a cominciare dal vino che è sempre stato un fiore all’occhiello della nostra azienda. Poi nel
1997 aprimmo l’Agriturismo, oggi in piena attività e costante evoluzione”. Una
scelta ponderata e qualitativamente significativa quella realizzata all’Antica Corte ai Ronchi. Perché in sintonia con la regola del proporre e vendere perlopiù le
proprie produzioni. “Un ristorante con 250 posti a sedere – elenca Pasini – sei
monolocali per soggiornare. E una vasta gamma di nostri prodotti – farina, pane,
olio, salumi, carni, vini pregiati vincitori di concorsi nazionali – senza dimenticare
NOI CON VOI
Primavera BCC
le diverse tipologie di spiedo ed il pesce del Lago di Garda. A tutto questo fa da
supporto l’avviata azienda agricola attiva in diversi comuni del territorio. Da Bedizzole, Lonato fino a Prevalle passando per Calvagese della Riviera, Muscoline e
Puegnago del Garda. In totale – precisa ancora Giuseppe Pasini – sono 18 ettari.
Di cui 9 occupati da vigneti specializzati per la produzione di Vini Doc del Garda
e della Valtenesi. Un altro ettaro destinato alla coltivazione dell’olivo, utile a realizzare il pregiatissimo denocciolato Casaliva. Altri 2 ettari sono poi utilizzati per
la semina del mais speciale – il quarantino – che macinato crea un’esclusiva farina per polenta tipica delle colline della Valtenesi. Resta una buona parte di terreno necessaria per frumento da panificazione e foraggio per animali”. L’assaggio
di questo pane rimarca tonalità antiche per gusti moderni. Traghettando una
storia che ancora una volta approfondisce legami e evoca sensazioni. “La nostra
è una famiglia antica – riprende Pasini – mio fratello Lorenzo è riuscito a risalire
anche allo stemma. Il nucleo più antico proviene da San Rocco, dove proprio
Lorenzo abita ancora. Lì c’era la fornace che fornì il materiale per la costruzione
della Chiesa di Bedizzole. I racconti narrano di una lunga catena umana che si
passava la materia prima dal forno di San Rocco fino alla piazza. In ogni caso il
vino l’abbiamo sempre prodotto. E la tradizione prosegue con Maurizio, grande
appassionato ed esperto nel settore. E non è tutto. Mio nipote Mattia, appena
2 anni, non manca occasione per seguirmi in cantina – sorride ancora Giuseppe
– mentre l’altro più grande, Stefano, frequenta l’Istituto Agrario Pastori”. E chissà
se gli altri due discendenti, Claudia, 12 anni e Martina, quattro, non volgeranno
a loro volta lo sguardo verso questo genetico amore per la terra. Identificato
con semplice autorevolezza da un altro componente la famiglia: Nonna Elvira,
96 anni e mamma di Giuseppe e Lorenzo. Anche lei macinò sudore e fatica di
campagna arrovellandosi altresì tra fornelli ed appetiti di mezzogiorno e sera
di occasionali avventori più o meno illustri. Target agrituristico d’antica razza e
qualità dunque. Ripensando che, nell’avvincente dimensione agreste dell’Antica
Corte ai Ronchi, lo spirito originale di Gabriele D’Annunzio, in compagnia della
splendida e ieratica Eleonora Duse e chissà di chi altro ancora, accarezzò il vento
di cascina appena modulato dalla vivacità del fiume poco distante. Trovandone
sicuramente ristoro. Nella lirica versatilità di questa campagna attiva, da tripla A,
che si fa gusto, piacere, ospitalità.
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INFORMATIVI disponibili presso tutte le filiali.
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SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
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Nel volume “In cerca di fortuna – Storie di emigrazione di gente di Valvestino e Magasa” gli autobiografici
racconti di chi ha oltrepassato il confine per ragioni legate al bisogno. Con pensiero interiore che non viaggia
nella materialità emigrante, ma piuttosto nella innata sensazionalità migrante vicina ai rituali delle creature
alate
L’incertezza apologetica dell’andar via. Che per gli uccelli si chiama migrare
prevedendo naturalmente un ritorno. Mentre per gli uomini la disposizione
all’emigrare si materializza nel gesto sublime dettato abitualmente dal
bisogno. O dalla voglia decisiva di farlo, senza compromessi. Evocando il
ritorno dentro sussulti di speranza. Con il bagaglio di nostalgia e dolore.
Intonaci da viaggio frammentari e utili al generare riflessioni. Mentre il fondo
strutturale sa di pane e lavoro come urgenze primarie e mai di complemento.
“In cerca di fortuna – Storie di emigrazione di gente di Valvestino e Magasa”
volume curato da Grazia Maccarinelli e promosso dalle due amministrazioni
comunali interessate per mezzo le rispettive biblioteche, accorpa i racconti
di tanti elementi frazionati nella singolarità di percorso, riuniti nell’unitarietà
intenzionale del bisogno. Effetto primario e reale non didascalico, ma efficace
nel rendere merito all’essenzialità tangibile e per niente virtuale. Forse, con
il tempo, racconteremo di evoluzioni migranti tra gli eteri in movimento.
Sempre e comunque la trattazione riguarderà il peregrinare necessario a dare
disposizioni avvincenti e migliorative nell’incognita imperscrutabile del futuro.
Fenomeno antico quello dell’emigrazione dalla Valle di Vestino. Storicamente
associato alle crisi, alla disoccupazione, oltre che alle volontà di cambiare e
migliorare le condizioni economiche e sociali. Niente di nuovo. Nella ciclicità
delle problematiche, ognuna con il loro sguardo esclusivo intonato ad obblighi,
urgenze, ideali. Così si emigra e si emigrava. Con i colori di epica e passione
che risaltano a nostra cura interpretativa. Perché l’emigrante non ha tempo
di adornare il suo vissuto alla briga dialettica di epopee, drammi, eroismi.
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SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
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SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
Lui deve lavorare. Meglio: tribulare.
Articolando i fatti con pane e lavoro
segnalato all’orizzonte oltre confine.
Fuori dal tunnel ferroviario che
sovente portava in Svizzera e Francia
e in altri luoghi dal magnetismo
più materiale che esotico. Linea di
demarcazione senza tempo che
sincronizza la fatica alla speranza.
Adesso come allora. Sgangherate,
ma indomabili, dentro la stiva
improbabile di barca o gommone
o nell’anfratto di carrozza o
torpedone di ultima classe.
“Ho seguito il metodo autobiografico – spiega nelle note
introduttive Grazia Maccarinelli curatrice del libro – appreso alla Libera
Università dell’Autobiografia di Anghiari – una modalità di lavoro per stare
nella relazione d’ascolto con sé e con gli altri”. E il risultato è di valore per
aver saputo condensare la sensibilità del raccoglitore di storie alla molteplicità
dei ricordi d’epoca e alle tensioni dei protagonisti. Perché, come dice ancora
Grazia Maccarinelli “Il biografo trascrive e cerca una forma possibile, cerca una
scrittura che restituisca, al narratore stesso, un significato”. Nella titolazione
dei diversi racconti lo sviluppo progressivo della curiosità del lettore. A
significare la cadenza rivoluzionaria dell’emigrazione. Tuttora esplosiva di
segnali, contraddizioni in cui, dall’esser divenuti paese ospitante a
nostra volta, rientriamo nel mare magno dell’andirivieni delle genti
sempre più circolarizzato nella precaria cronicità di lavoro, sogni,
ambizioni. Confidando nell’assemblaggio evolutivo di un benessere
sempre più comune a tutti. Così “Fai il tuo lavoro e sei rispettato”
anche se “Gli svizzeri ci chiamavano zingari e ci insultavano”. Eppure
“Il lavoro era pesante, ma onesto e ben retribuito”. E comunque “..in
casa d’altri bisogna sempre tacere”. Però “Il mio datore di lavoro mi
voleva bene” ed ancora “In Svizzera ho tutto quello che mi occorre,
mi sento a casa”. Contrapposto a “Basta, qui non ci sto più né più ci
voglio tornare”. Strategici esempi di sensazioni d’amore e di conflitto
attribuibili a quel sentire intensamente la vita fuori dalle rogge di famiglia
e tradizione. Emigrando con in groppa l’obbligato fardello del bisogno
esistenziale. Ma dentro testa e cuore la leggera ispirata emozionante
disposizione all’andare liberi. Come uccelli dal migrante, rituale, innato
destino originario.
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A cura di Elena Bauer Responsabile Comunicazione IFOM Istituto FIRC di Oncologia Molecolare
01/08/2013
Polizza “Assistenza
Famiglia” in regalo
per un anno.
Fino al
08/11/2013
Matteo Pavarini Studente Ricercatore a Milano
09:51:03
“Un finanziamento
per realizzare i miei
progetti che protegga
la mia famiglia e
la mia casa?”
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Ricerca under 18
Il diciassettenne allievo dell’IIS L. Cerebotani di Lonato vince il concorso
IFOM, rinomato istituto a livello internazionale che approfondisce gli
studi sul cancro. 15 giorni di lavoro a fianco di ricercatori provenienti da
tutto il mondo
Matteo Pavarini, 17 anni dell’IIS L. Cerebotani di Lonato del Garda, ha vinto il concorso nazionale “Lo
Studente Ricercatore” indetto dall’IFOM di Milano, rinomato istituto a livello internazionale nella ricerca
sul cancro. Matteo ha brillantemente superato un difficilissimo test d’ammissione insieme ad altri 9 giovani
promettenti studenti che sono stati selezionati tra gli oltre 130 candidati provenienti da tutta Italia. “Lo
Studente Ricercatore”, giunto ora alla nona edizione è un progetto unico nel suo genere, promosso da
IFOM: consente ogni anno a una ristrettissima selezione di eccellenti liceali di vivere in prima persona la
ricerca scientifica, lavorando intensamente per 15 giorni fianco a fianco con ricercatori provenienti da
tutto il mondo. I ricercatori che lavorano in IFOM provengono infatti da 26 Paesi nel mondo. Matteo ha
completato nei giorni scorsi dunque il suo stage in IFOM risiedendo per tutto il periodo presso la guest
house internazionale di IFOM.
In particolare Matteo si è occupato, sotto la guida del dottor Ubaldo Gioia, dei complessi meccanismi di
risposta al danno al DNA, tramite il supporto di tecnologie all’avanguardia.
Si tratta di un’area molto promettente nell’ambito della ricerca sul cancro e per Matteo è una bella
scommessa: passare dai banchi di scuola alla prova del bancone di laboratorio! Ma il percorso di
ricerca di Matteo, che frequenterà a settembre l’ultimo anno del Cerebotani, proseguirà oltre questi
15 intensi giorni: tornerà infatti da Lonato del Garda a Milano nella sala conferenze di IFOM nei primi
mesi del 2014 per l’evento conclusivo “Poster Day”, durante il quale dovrà presentare a un ampio
pubblico e a personalità del mondo scientifico ed istituzionale i risultati del suo percorso di ricerca
tramite dei Poster, proprio come fanno i ricercatori navigati, e tramite l’esposizione di un prodotto
divulgativo, finalizzato proprio a spiegare ai non addetti ai lavori contenuti scientifici così complessi.
Una piccola grande sfida che costituisce forse il primo passo in un percorso di formazione e carriera
scientifica che Matteo e gli altri 9 “Studenti Ricercatori” potrebbero intraprendere dopo la maturità che
li aspetta tra un anno: dalle statistiche relative agli anni passati emerge infatti che ben il 90 % dei ragazzi
che hanno partecipato a “Lo Studente Ricercatore” hanno scelto di imboccare un percorso universitario
in ambito scientifico, dalla medicina alle scienze biologiche fino alle biotecnologie. Il 49 % dei partecipanti
ha ritenuto molto determinante proprio l’esperienza di “Studente Ricercatore” in IFOM nella scelta della
facoltà universitaria. In questa direzione giocano senz’altro un ruolo fondamentale anche le scuole del
Territorio come l’IIS Cerebotani, impegnati nell’offrire ai ragazzi formazione di qualità e, al tempo stesso,
nell’aiutarli all’orientamento verso le scelte future. E ovviamente ai docenti di questi studenti, come la
Professoressa Valeria Saretto, che ha proposto la candidatura di Matteo al concorso… e aveva visto
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SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
SOTTO TRACCIA | AGOSTO SETTEMBRE
Dopo le superiori il Politecnico
di Milano
Aerospaziali
sogni da
ingegnere
rive del garda
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NOI CON VOI
Poster_Crediper FAMILY_30072013.pdf
Le materie scientifiche come must.
“A quattro anni avevo già deciso che
avrei studiato ingegneria” Ma anche la
musica, da ascoltare e suonare, insieme
alla letture fra le passioni di Matteo
“Avere una famiglia e realizzarmi a livello professionale come ingegnere aerospaziale” Idee chiarissime
quelle di Matteo Pavarini, diciassettenne vincitore del
concorso nazionale “Lo Studente Ricercatore” indetto
dall’IFOM di Milano. Con questo bel programma già
in pieno itinere evolutivo dentro la sua attività quotidiana. “Appena finite le superiori (Istituto d’istruzione
superiore L. Cerebotani di Lonato del Garda ndr) ho
intenzione di iscrivermi al Politecnico di Milano, facoltà
di ingegneria aerospaziale. Del resto amo moltissimo
le materie scientifiche. Fisica matematica, biologia,
chimica e scienze della terra sono le mie preferite.
Non trascuro però altre passioni – prosegue Matteo
– la musica ad esempio. Come ascolto e come esecuzione. Suono infatti nella Marchino Show Band di
Bedizzole. Mi piacciono poi la lettura, l’informatica e
la tecnologia in generale”. Il nodo esistenziale di Matteo è in ogni caso la scienza unita alla ricerca. “Non
ricordo di preciso quando ho iniziato ad appassionarmi a queste discipline – spiega ancora il giovanissimo
ricercatore - comunque è stato da giovanissimo.
E in 4 – 5 elementare avevo già deciso che avrei
fatto l’ingegnere”. Poi la notizia di essere stato scelto
per il concorso “Lo studente Ricercatore”. “Presentai
domanda su suggerimento e informazione da parte
della mia professoressa di biologia – riprende Pavarini – l’iniziativa mi sembrava molto interessante e la
biologia, come dicevo, è una delle mie materie preferite. Così ho affrontato il test che non è stato affatto
semplice. Le domande erano infatti complesse e necessitavano per le risposte di solide conoscenze. Alla
fine però ce l’ho fatta. E appena reso noto il risultato
ero felicissimo oltre che molto emozionato”. Il dado è
tratto. Con possibili sviluppi per Matteo di rimanere
in contatto con ricercatori e col mondo della ricerca
in generale. Un’esperienza di vita esclusiva. Prima volta a Milano e prima volta fuori di casa. Il tempo delle
vacanze è in dirittura d’arrivo. Ma Matteo qualche
progetto aggiuntivo per l’estate l’aveva già in mente
“Ho fatto richiesta per fare un’altra scuola estiva –
ci aveva annunciato - una settimana a studiare in
fisica moderna all’università di Udine”. E se l’idea è
andata in porto ne racconteremo presto i risultati.
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09/10/12
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La carriera della giovanissima campionessa di Moniga del Garda. Figlia d’arte a 17 anni già in pista su una
Ferrari. La capacità di mettere in fila i piloti maschi e l’attività di insegnamento per i corsi di guida sicura.
C’è chi nasce con aspirazioni al rossetto. E chi con la voglia della Rossa del Cavallino Rampante. Francesca Linossi appartiene con orgoglio gentile e determinazione agonistica alla seconda categoria. E una Ferrari 430, in pista, appena
diciassettenne l’ha già guidata. Non solo. Prima donna in Italia nel pilotare, a
16 anni , in una categoria oltre 2000 di cilindrata. Ma Francesca ha governato
il volante di altre vetture da competizione. Per una passione che oggi la vede
ventunenne decisa e vincente nel campionato Mini Challenge Italia 2013. Su
4 gare disputate infatti, per ben tre volte è salita sul podio. Ed al Red Bull Ring
in Austria, addirittura sul gradino più alto. Mettendo in fila la seriale sequela di
piloti al maschile. Che deglutiscono a fatica, quando il gentil sesso li regola sul
traguardo. Laddove il valore, finalmente, si certifica col talento. Nel sorridente
profilo giovanile, la cadenza consapevole della forza dei propri mezzi. Che già
si completano, insieme alla categoria di pilota a tutti gli effetti, con quella di
istruttrice per guida sicura. Questo l’impatto con Francesca Linossi dal corollario dinastico che la vede figlia di Luciano Linossi, anche lui fino a poco tempo
fa affermato pilota ed oggi ideatore/conduttore del moderno kartodromo coperto a Moniga del Garda. “Penso che mio padre mi abbia trasferito la suo passione – ricorda Francesca ripercorrendo le tappe della sua carriera – ma non
è stato un passaggio difficile. Tutto è venuto in automatico. Da
sempre avrei voluto guidare una Ferrari e ci sono riuscita.
L’ho fatto addirittura a 17 anni. Ma da giovanissima
ho gareggiato con altre vetture.
Nel 2007, quindicenne, con
la Citroen C, concorrente
più giovane nella storia
delle gare turismo in
Italia. Poi, nel 2008,
ho partecipato
al Campionato
Italiano Turi-
smo Endurance su BMW 120d,Team Millennium . Ed ancora nel Porsche Cayman Cup dove ancora una volta risultai la concorrente più giovane nella storia
delle gare turismo in Italia, ma in questo caso per vetture di cilindrata superiore
ai 2000cc. Nel 2009 la magica emozione di correre con la Ferrari 430”. Clima
familiare, passione e temperamento organizzano il contrappunto espressivo di
questo giovanissimo talento del volante. Il parterre esistenziale non manca di
nulla. Dal valore accertato del papà pilota, evoluto nella brillante iniziativa di
mettere in opera il bellissimo kartodromo di Moniga del Garda. Qui il piacere
esclusivo, sempre al coperto, sette giorni su sette, dal pomeriggio alla sera, di
sviscerare le segrete voglie competitive che albergano nei cuori patentati da
diporto comune, è garantito e sicuro. E qui continua a respirare materia grigia
d’asfalto, gomme e carburante Francesca. “Come tutti ho iniziato proprio con
il kart – aggiunge la giovane driver - avevo otto anni ed anche un po’ di paura.
Ma è stato per poco. Perché il piacere di guidare mi ha fatto superare ogni
ostacolo”. Anche se si è donna. E la competizione si misura mescolata all’universo maschile. Qualche problema? “Beh, soprattutto quando stai loro davanti
– sorride Francesca – fanno un po’ fatica ad accettarlo però è lo stesso. Io tiro
avanti per la mia strada: le corse, l’insegnamento per la guida sicura. Insomma
le soddisfazioni non mancano”. Talento e piedi per terra. Mentre noi pensiamo
alla Formula Uno. “Quella è una faccenda particolare – commenta Francesca
Linossi – soprattutto legata al budget. E’ dunque opportuno non farsi troppe
illusioni. Io ho sempre gareggiato nelle categorie turismo e i risultati mi hanno
dato ragione”. Poi il tempo è dalla sua parte. E intanto, gare permettendo, c’è
anche un’iscrizione all’Università degli Studi di Milano, Facoltà Relazioni Pubbliche. Mentre papà Luciano sostiene e dà vigore alle qualità della figlia. Poi c’è
mamma Paola, che non appartiene alla categoria degli apprensivi, nonostante
il lavoro non certo al netto di rischi della figlia. “E’ più preoccupata – ironizza
amabilmente Francesca – quando faccio tardi la sera”. Perché l’allungare il tempo nella notte è materia giovanile classica, benvenuta e da copione. Il presto e
bene Francesca lo applica alla regola veloce che arringa il volante su pista.
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