SERGIO SGRILLI
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SERGIO SGRILLI
Bimestrale di informazione e cultura della Banca di Bedizzole Turano Valvestino Numero 34 Anno VI Agosto-Settembre 2008 Poste Italiane Spedizione in A.P. - 70% - Brescia Per la serata di premiazione del concorso direttamente da Zelig Recital di SERGIO SGRILLI Appuntamento per tutti al Teatro don Gorini Venerdì 26 settembre 2008 ore 20.30 Piazza XXV Aprile, Bedizzole - BS ENTRATA LIBERA w w w . b e d i z z o l e . b c c . i t Sede e Direzione 25081 BEDIZZOLE (Brescia) - Piazza XXV Aprile, 13 Tel. 030/6877.1 (passante) - Fax 030/6870145 ABI 8379 - CAB 54080 www.bedizzole.bcc.it E-mail: [email protected] Filiali 25080 CALVAGESE DELLA RIVIERA - Piazza Zanardelli, 23 Tel. 030/601092-601521 - Fax 030/601521 CAB 54180 25080 TURANO VALVESTINO - Piazza Madonna Pellegrina, 2 Tel. 0365/74043 - Fax 0365/74043 CAB 55360 25084 GARGNANO - Via Roma, 55 Tel. 0365/72661 - Fax 0365/72664 CAB 54550 Sommario Il Punto FGI dalla formula garantita 4 La Nota Controcorrente ma coerenti con la missione aziendale Mondo Cooperativo 25085 GAVARDO - Via A. Gosa, 164 - Complesso Cristallo Tel. 0365/372750-374024 - Fax 0365/371926 CAB 54560 Bcc, fuoriuscita dalla minorità 25080 MUSCOLINE - Piazza Roma, 21 Tel. 0365/373878 - Fax 0365/373878 CAB 77130 Focus BCC L’ufficio in diretta 25080 PREVALLE - Via Volta, 2 Tel. 030/6801607-603810 - Fax 030/6801607 CAB 55050 L’Argomento 25079 VOBARNO - Via C. Battisti, 57 Tel. 0365/598630 - Fax 0365/598904 CAB 55450 25080 CILIVERGHE DI MAZZANO - Via Venturoli 24/N Tel. 030/2122145-146 - Fax 030/2129154 CAB 54760 25087 SALÒ - Frazione Cunettone - Via Zette, 31 Tel. 0365/438058 - Fax 0365/522954 CAB 55180 25017 CENTENARO DI LONATO Via Centenaro - Angolo via Cà Nova Tel. 030/9103237-9102046 - Fax 030/9103595 CAB 54660 25081 BEDIZZOLE 2 - Via Garibaldi, 6 Tel. 030/6871551-6873127 - Fax 030/6873668 CAB 54081 25014 CASTENEDOLO - Via Brescia, 25 - Loc. Alpino Tel. 030/2131560 - Fax 030/2130751 CAB 54270 25010 POZZOLENGO Via Marconi - Complesso Le Tabachere Tel. 030/9916028 - Fax 030/9916699 CAB 55020 25015 DESENZANO DEL GARDA - Viale Motta Tel. 030/9991855 - Fax 030/9991238 CAB 54460 25080 MANERBA DEL GARDA - Loc. Montinelle Via G. B. Marchesini, 17 Tel. 0365/551927 - Fax 0365/658149 CAB 54720 Ufficio Tesoreria CAPOVALLE - Piazza G. Marconi, 1 - Tel. 0365/750151 Sportelli Bancomat SERLE - Via Marconi, 18-20 S. FELICE D/B - Via Trento, 30 - Portese SALO’ - Largo Dante Alighieri - Stazione bus SOPRAZOCCO DI GAVARDO - Via S. Giacomo, 9 TIGNALE - Via Manzoni, 1 - Gardola SottoTraccia Numero 34 - Agosto/Settembre 2008 - Anno VI Editore Banca di Bedizzole Turano Valvestino Piazza 25 Aprile, 13 - 25081 BEDIZZOLE (BS) Direttore Responsabile: Giuseppe Rocca Progetto grafico: Graphite snc Fotografie: Barbara Caldera Tipografia: FDA EUROSTAMPA SRL Via Molino Vecchio,185 - 25010 BORGOSATOLLO (BS) - tel. 030/2701606 7 Misurare l’imprevedibilità del rischio 8 Internet Hit Parade 9 Noi Soci Fede, Speranza e Sussidiarietà 11 Premio allo studio 12 Cosa farò da grande 13 La musica interattiva di Sergio Sgrilli 13 Scenario - Bedizzole/Val Chiese Giovani e puliti sprinter a pedali 16 Woodstok in riva al Chiese 16 La Madonna sorride al Lazzaretto 17 Silenziose e sacre rotazioni fluviali 17 Scenario - Garda/Valvestino Meravigliosamente Wilderness 18 La città del sole 18 Giovani violini a singolar tenzone 19 Tradizione premiata con il Corrierino 19 Scenario - Grande Brescia Voci giovani crescono 20 Sotto il tetto della solidarietà 20 Viaggi e memorie dentro il territorio 21 Ti voglio vivo senza se e senza ma 21 Primo Piano Associazioni Registrazione Tribunale di Brescia n. 3/03 del 21/01/03 Sua Eccellenza US Calcio Bedizzole Cellofanatura e Spedizione: COOP SERVICE s.c.r.l. Via Napoleonica 7 - 25080 REZZATO (BS) - Tel. 030/2594360 Primo Piano Aziende Poste Italiane Spedizione in A.P. - 70% - Brescia 6 Cuore e ragione di Banca 25080 NUVOLENTO - Via Trento, 73 Tel. 030/6919594 - Fax 030/6919176 CAB 54810 25080 SOIANO DEL LAGO - Piazza Don Vantini, 1 Tel. 0365/674696-675442 - Fax 0365/675446 CAB 64720 5 Termoidraulica senza frontiere 22 23 SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE 3 Il punto Parte il nuovo Fondo di Garanzia Istituzionale FGI dalla formula garantita Vanni Zecchi Presidente della Banca di Bedizzole Turano Valvestino Novità assoluta nel sistema bancario italiano, che rappresenta una forma di integrazione fra banche autonome, inserite in un sistema a rete, per tutelare globalmente tutti i risparmiatori Venerdì 25 Luglio le 15 Federazioni locali, tra cui la Federazione Lombarda delle BCC, e Federcasse, la federazione nazionale del Credito Cooperativo, hanno costituito formalmente il FONDO di GARANZIA ISTITUZIONALE (FGI) del Credito Cooperativo. Novità assoluta nel sistema bancario italiano, il FGI rappresenta la più significativa forma di integrazione tra banche autonome, ma inserite in un sistema a rete, allo scopo di tutelare globalmente tutti i risparmiatori clienti delle BCC in relazione a tutti i crediti che questi vantano nei confronti della propria banca. La costituzione del Fondo ha seguito di pochi giorni l’auspicio del Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi che, nel corso dell’assemblea dell’ABI del 9 Luglio dichiarava: “Nel sistema creditizio italiano resta significativo il peso delle banche locali costituite in forma cooperativa. Negli ultimi anni una rete costituita da oltre 400 banche di credito cooperativo indipendenti ha ampliato gli spazi operativi nel mercato del credito, soprattutto nei confronti delle imprese, facendo leva su una capillare presenza dei propri sportelli e su un modello di intermediazione incentrato sulla continuità delle relazioni di clientela. Il processo di globalizzazione accentua l’esigenza, anche per le banche cooperative, di adeguare l’offerta alle esigenze delle piccole e medie imprese; di accrescere l’efficienza gestionale, migliorare il governo dei rischi. In altri paesi, la cooperazione di credito si avvantaggia di sistemi integrati, volti a superare i vincoli della piccola dimensione con la centralizzazione delle attività produttive e di servizio. Il sistema italiano delle banche di credito cooperativo deve proseguire il proprio impegno nella ricerca di soluzioni organizzative nuove, in grado di assicurare maggiore integrazione ed efficienza della rete, nel rispetto dell’autonomia dei singoli organismi”. Una risposta importante e decisa quella data dal movimento del credito cooperativo, dopo un percorso che, iniziato a Parma nel Dicembre 2005, in occasione del convegno nazionale delle BCC, vede attivarsi un meccanismo di mutua garanzia in grado di coinvolgere reciprocamente le BCC aderenti, oltre alle banche centrali di categoria, Agrileasing compreso. Il Fondo prevede infatti per le banche la formula dell’adesione volontaria, con versamento di un contributo immediato di risorse liquide (globalmente 40 milioni di euro) e l’impegno ad un contributo a chiamata, entrambi commisurati alle masse amministrate ed al livello di rischiosità della singola aderente. L’originalità, per il mercato italiano, dell’iniziativa e gli indubbi vantaggi reputazionali e di merito creditizio fanno supporre una adesione in massa delle oltre 400 BCC, che si troveranno quindi a condividere un modello di classificazione e monitoraggio dei rischi che contempera l’esigenza di tutelare la clientela delle consorziate con la necessità di assicurare la robustezza e la stabilità del meccanismo stesso. Attraverso questo strumento il Fondo seguirà l’andamento della gestione delle banche e potrà definire una serie di azioni, che vanno da interventi preliminari, con l’obiettivo di rimuovere gli elementi “potenzialmente pregiudizievoli” per la stabilità della banca, fino alla definizione di un vero e proprio piano di risanamento con la messa a disposizione delle risorse necessarie. Il Fondo di GARANZIA ISTITUZIONALE (FGI) del Credito Cooperativo rappresenta in definitiva un passo ulteriore di rafforzamento del movimento del Credito Cooperativo, e, a cascata, di tutte le 442 BCC italiane, che si vedranno ancora più sostenute nella loro azione sul territorio, nei loro 3.926 sportelli, e nei confronti degli 885 mila Soci e dei 5 milioni di clienti. Anche la nostra cooperativa, presa visione dello statuto del FGI e degli impegni connessi procederà, entro il 15 Ottobre, all’inoltro della formale richiesta di adesione, con la consapevolezza di partecipare da protagonista ad un passo storico del movimento di credito cooperativo, sempre più al servizio e a garanzia dei propri soci e clienti. Vanni Zecchi 4 SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE La nota Lo si evidenzia dai dati del primo semestre 2008 Vilma Leoni Direttore della Banca di Bedizzole Turano Valvestino Raccolta del risparmio mediante strumenti semplici ben remunerati e reimpiego sul territorio con finanziamenti a imprese e famiglie a tassi contenuti. A giorni il Consiglio di Amministrazione sarà chiamato ad approvare i risultati del conto economico aziendale al 30 giugno 2008. E’ peraltro fin da ora possibile fornire alcune indicazioni di rotta sull’andamento economico e reddituale della Banca nei primi sei mesi dell’anno e su quanto ci aspetta per quest’ultimo scorcio di 2008. E’ innanzitutto da sottolineare come le risultanze che scaturiscono dall’analisi del conto economico aziendale rispecchino in gran parte gli indirizzi strategici che la BCC ha scelto di mettere in campo in questi mesi. Scelte che vanno nella direzione di accompagnare e sostenere i nostri clienti, siano essi imprese o famiglie, in un contesto congiunturale certo non facile. In questa logica va inquadrato il dato relativo agli interessi passivi (quelli per capirsi pagati dalla Banca alla clientela per obbligazioni, depositi su c/c e libretti a risparmio) che si attesta a Euro 8,7 milioni di euro con un incremento del 53 % sul dato 2007, a dimostrazione di una politica di tassi particolarmente premiante nei riguardi della clientela e di un incremento delle masse di raccolta che nei primi mesi dell’anno è stata davvero significativo. Di contro si rilevano interessi attivi per 18,7 milioni di Euro con una crescita sul 2007 di “solo” il 25,19 %, minore quindi della corrispettiva voce degli interessi passivi. Anche in questo caso, oltre a una dinamica delle masse degli impieghi che ha registrato un’accelera- Controcorrente ma coerenti con la missione aziendale zione solo nella seconda parte del semestre, il dato scaturisce dalla volontà della Banca di non applicare aumenti di tasso generalizzati, nella logica di sostenere la domanda di credito delle imprese. Il margine d’interesse (differenza tra interessi attivi e interessi passivi) ammonta quindi a 9,9 milioni di Euro con un incremento sul risultato 2007 del 7,60 %. Sostanzialmente in linea con il 2007 il dato relativo agli “altri ricavi netti”, con le commissioni pagate dalla clientela che segnano addirittura un leggero calo, conseguenza di una politica aziendale di contenimento di tali voci e dall’introduzione di specifiche normative di esenzione (es. decreto Bersani). Tra le voci di costo, le spese amministrative vedono un incremento da 5,7 a 6,7 milioni di Euro con particolare riguardo alle spese per il Personale che passano da 3,2 a 3,9 milioni di Euro; va detto che la voce riferita al 2007 ha beneficiato dell’effetto curtailment per oltre 400 mila Euro. Il dato risente inoltre del recente rinnovo del Contratto di lavoro dei collaboratori e dell’inserimento di nuove risorse in organico. Allo stesso modo il dato sul costo del credito, che sul semestre segna un marcato incremento passando da 0,8 a 1,4 milioni di Euro, è da valutare su base annua; si prevede infat- ti che al 31/12 il costo del credito potrà attestarsi sugli stessi livelli dell’anno precedente se non addirittura risultare migliorative. Il risultato dell’operatività al lordo dell’imposte si attesta infine a 3,7 milioni di Euro contro i 4,6 del primo semestre 2007. Tenuto conto della dinamica degli impieghi di questi ultimi mesi e del consolidamento della raccolta, è peraltro possibile fin da ora, anche in virtù delle proiezioni fornite dalla funzione di Controllo di Gestione, esprimere un cauto ottimismo su quanto ci aspetta per l’ultimo scorcio dell’anno. Alla luce di queste ulteriori considerazioni si può ipotizzare un risultato finale al 31 dicembre 2008 che, fatto salvo il peso tutto da valutare della imposizione fiscale, dovrebbe attestarsi quantomeno sui medesimi valori del 2007. Nel complesso la semestrale 2008 ci presenta una Banca che, coerentemente con la sua missione, ha concentrato la propria attenzione sulla gestione caratteristica: raccogliendo il risparmio dalla clientela (attraverso strumenti semplici e a ottime condizioni!) e allo stesso tempo impiegandole sul territorio sotto forma di finanziamenti a imprese e famiglie. Una ricetta tanto semplice quanto, pare, controcorrente. In un momento in cui il mondo economico è scosso da fallimenti eccellenti conseguenti ad alchimie finanziarie (ultimo e più eccellente dei quali quello che ha interessato la banca d’affari Lehmann Brothers), dei quali gli analisti prevedono non sarà immune anche il sistema bancario italiano, tale ricetta ci consente viceversa di lavorare con serenità e trasmettere, a quanti giornalmente si rivolgono ai nostri sportelli, una fiducia fondata su solidi presupposti. Vilma Leoni SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE 5 Mondo Cooperativo Al movimento del Credito Cooperativo la Vice Presidenza ABI Bcc, fuoriuscita dalla minorità Una nomina che simbolicamente valorizza il lavoro di tutto un sistema di uomini e istituzioni che mettono al centro di sviluppo e crescita anche impegno mutualistico e solidale. L’apprezzamento pubblico del governatore di Bankitalia Mario Draghi per la rete nazionale costituita oggi da oltre 400 Banche di Credito Cooperativo L’estate 2008 verrà ricordata per alcuni eventi che hanno riguardato il sistema bancario in generale e quello delle BCC in particolare in una prospettiva che ne valorizza ancora maggiormente il ruolo di banche al servizio di famiglie e imprese. Il più significativo riconoscimento in tal senso è avvenuto nelle scorse settimane in occasione della tradizionale relazione annuale del Governatore di Banca d’Italia, Mario Draghi, il quale ha dedicato, nell’ambito del paragrafo sulla ristrutturazione del sistema bancario, una specifica attenzione alla realtà delle Banche di Credito Cooperativo, valorizzandone il ruolo e la progressione nel tempo. “Nel sistema creditizio italiano - ha affermato Draghi - resta significativo il peso delle banche locali costituite in forma cooperativa. Negli ultimi anni una rete costituita da oltre 400 banche di credito cooperativo 6 SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE indipendenti ha ampliato gli spazi operativi nel mercato del credito, soprattutto nei confronti delle imprese, facendo leva su una capillare presenza dei propri sportelli e su un modello di intermediazione incentrato sulla continuità delle relazioni di clientela. Il processo di globalizzazione accentua l’esigenza, anche per le banche cooperative, di adeguare l’offerta alle esigenze delle piccole e medie imprese; di accrescere l’efficienza gestionale, migliorare il governo dei rischi. In altri paesi, la cooperazione di credito si avvantaggia di sistemi integrati, volti a superare i vincoli della piccola dimensione con la centralizzazione delle attività produttive e di servizio. Il sistema italiano delle banche di credito cooperativo deve proseguire il proprio impegno nella ricerca di soluzioni organizzative nuove, in grado di assicurare maggiore interazione ed efficienza della rete, nel rispetto dell’autonomia dei singoli organismi”. Tale ultima sollecitazione del Governatore in direzione di un rafforzamento dei sistemi di interazione ed efficienza della rete del credito cooperativo ha trovato proprio in queste settimane – ed è questo il secondo evento dell’estate 2008 - una prima risposta con la costituzione del Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo avvenuta il 25 luglio 2008 di cui all’editoriale del Presidente. Sempre in tema di riconoscimento del ruolo del credito cooperativo, l’Assemblea dell’Associazione Bancaria Italiana, svoltasi a Roma lo scorso 9 luglio, ha rappresentato un ulteriore passaggio importante testimoniare l’accresciuto peso delle Banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali all’interno dell’industria bancaria italiana sancito dall’aumento dei posti assegnati al sistema BCC nell’ambito del Consiglio e del Comitato Esecutivo dell’Associazione Bancaria. Il Credito Cooperativo si posiziona in tal modo come rappresentanza al terzo posto dopo le due maggiori realtà bancarie del Paese. In questa stessa logica va inquadrata la nomina a Vice Presidente dell’ABI del Presidente di Federcasse e Federazione Lombarda BCC, avv. Alessandro Azzi. E’ la prima volta che un esponente del Credito Cooperativo è chiamato a ricoprire questo importante incarico all’interno della Associazione delle banche italiane. Un riconoscimento per tutto il sistema della cooperazione di credito che in questi anni ha saputo sviluppare un originale percorso di crescita in grado di valorizzare la mutualità in campo bancario, adottando una logica di rete e di ricerca di qualità ed efficienza. Anche questo passaggio è il segno che il lavoro di tanti amministratori, dirigenti, collaboratori di BCC ha negli anni portato il Credito Cooperativo, anche sotto il profilo simbolico, ad uscire da una sorta di “minorità” per occupare un posto importante, e ora anche riconosciuto, nel panorama bancario nazionale. L’impegno essenziale dell’Area Organizzazione e Risorse Cuore e ragione di Banca Settore in costante evoluzione che racchiude gli stimoli e le dinamiche per una sempre migliore efficienza operativa. Organizzare e ottimizzare. Coerenti e stimolanti sfide aziendali sempre in operosa ricerca del miglior modo di lavorare, produrre, valorizzare, aggiornare, informatizzare, eccetera. L’Area Organizzazione e Risorse della Banca di Bedizzole Turano Valvestino, obbedisce a questa serie di tempi all’infinito che ben rappresentano le modalità, appunto infinite, di definire i processi organizzativi di una realtà economico produttiva generalizzata che non ammette alcun genere di rilassamento esecutivo. “Le problematiche sono in effetti moltissime - spiega il responsabile del settore Mauro Chiappini - perché riguardano la banca nel suo complesso. Un ambito in costante evoluzione sia dal punto di vista normativo che da quello strettamente esecutivo. Ma la sfida è stimolante e carica di interesse professionale”. Punto nodale del castello organizzativo della BCC di Bedizzole, è stato quello del passaggio da piccola realtà territoriale a moderna istituzione creditizia con tanto di filiali, dipendenti e strutture logistiche. Un transfer che necessitava in ogni caso di mantenere un certo tipo di identità al cospetto di un improvviso ingigantirsi dell’azienda. “Si è trattato di un vero e proprio bivio epocale – conferma Chiappini – passaggio nel quale abbiamo dovuto rivedere una serie di impostazioni generali. Per fare un esempio oggi è ormai insostituibile lo strumento della delega di responsabilità. Una funzione senza la quale sarebbe impossibile lavorare, visto il numero dei dipendenti e delle filiali in costante ascesa. Poi ci sono le nuove normative di legge che si riflettono nella definizione dei regolamenti e dei processi operativi aziendali”. In questo contesto si inserisce l’aspetto che riguarda la logistica. Ovvero il comparto tecnico che si occupa di approntare le nuove filiali, della manutenzione e di tutto ciò che riguarda l’attenzione al ritmo esecutivo quo- tidiano della banca. “E’ un settore che ha acquisito nel tempo sempre maggiori necessità di intervento – interviene Vittorio Capuzzi, vice responsabile dell’area che nel campo ha maturato una notevole esperienza proprio nella logistica organizzativa in generale – si tratta di mantenere livelli adeguati di offerta servizi alla clientela, pur nel rispetto delle leggi e delle normative in costante cambiamento. Insomma regolare questo genere di flussi organizzativi, senza limitare l’efficienza di dare risposte alla clientela è la nostra finalità principale. Non è semplice, ma la crescita sta nell’affrontare, proporre e far comprendere senza traumi”. Queste scelta, in continua costruzione progettuale, riguardano ovviamente anche l’aspetto informatico “In questo campo – precisa Fabio Chiarini, che nell’Area Organizzativa affronta le tematiche riferite a personal computer, rete, aggiornamenti telematici ed informatizzazione – l’impegno è rivolto nel far conoscere con completezza nuove procedure e sistemi alla struttura interna. Il fine è quello di migliorare i servizi bancari nella loro globalità”. In questa strutturazione logistico – informatica si aggiungono poi altre dinamiche operative che riguardano archiviazione, supporto generale agli uffici, trasporti, gestione del centralino telefonico e delle operazioni postali ai quali sono adibiti i colleghi Franco Bertoloni, Diego Treccani e Giacomo Mora. Uno spazio lavorativo indispensabile che implementa, sempre attraverso la ricerca di efficienza, tutta la struttura dell’istituto di credito. “Quello dell’organizzazione è un percorso itinerante che non ammette soste – insiste Mauro Chiappini – un terreno di ricerca che prevede anche la responsabilità fondamentale, in collaborazione con la Direzione Generale, del Personale e di tutto ciò che concerne le risorse umane. E in questa formula interattiva fra regolamenti e gestione delle singole potenzialità professionali – conclude Chiappini - si convoglia l’impegno previsionale, fatto di studio, analisi e ridefinizione di tutti i processi operativi e relazionali, di cui nessuna buona organizzazione può fare a meno”. Un commento del responsabile dell’Area L’ufficio in diretta L’organizzazione come gruppo di persone unite per il raggiungimento di obiettivi comuni Fra le differenti interpretazioni, è mia convinzione ritenere che un’organizzazione è un gruppo di persone formalmente unite per raggiungere uno o più obiettivi comuni. Organizzare è pertanto un’attività di coordinamento delle differenti attività/ funzioni aziendali orientata al raggiungimento dello scopo aziendale. L’attività dell’organizzazione nella Banca di Bedizzole Turano Valvestino, affidata alla mia responsabilità dal 2003, formalmente si riconduce ad un’area in cui operano Vittorio Capuzzi, Fabio Chiarini, Francesco Bertoloni, Diego Treccani e Giacomo Mora e si compone di una serie di attività che vanno dalla gestione della posta, al centralino, alla gestione degli immobili, degli archivi, del magazzino, dei sistemi informatici, della sicurezza fisica e logica aziendale, dalla stesura dei regolamenti e dei processi aziendali all’amministrazione del personale. E’ però mio fermo convincimento sostenere che in Bcc, vuoi per dimensionamento degli organici che per cultura e tradizione, sebbene tutte le realtà aziendali concorrono ad operare per il buon successo dell’organizzazione, quella che riveste maggior rilievo sia quella umana. Coordinare e gestire l’insieme delle relazioni ed attività espresse da quest’ultima componente significa, a mio avviso, non solo perseguire sinergie utili ad aumentare l’efficienza e l’efficacia dei processi operativi, ma soprattutto acquisire logiche di flessibilità aziendale. In un contesto competitivo come quello in cui siamo, mutevole ed imprevedibile, l’organizzazione deve essere costantemente pronta ad innovarsi e rinnovarsi, a modificarsi in base ai segnali che provengono sia dall’esterno (mercato) sia dall’interno (organizzazione stessa) Mauro Chiappini SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE 7 L’Argomento Processo Icaap e Basilea2 Misurare l’imprevedibilità del rischio La deve valutare la propria adeguatezza patrimoniale per fronteggiare ogni incognita. Anche quelle inaspettate Nel dicembre 2006 la Banca d’Italia aveva emanato le ‘’Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche’’, per dare attuazione alle direttive comunitarie in materia di adeguatezza patrimoniale degli intermediari. Il Patrimonio Le recenti turbolenze sui mercati finanziari europei ed americani hanno richiamato l’importanza di questa normativa e riproposto l’esigenza di una rinnovata prudenza nella gestione e nella pianificazione delle risorse patrimoniali. E’ il patrimonio, infatti, l’elemento centrale della gestione che deve posizionarsi su livelli congrui a fronteggiare tutti i rischi assunti per garantire stabilità del singolo intermediario e del sistema finanziario nel suo complesso. Un margine positivo di patrimonio conferisce elasticità alla gestione operativa, aumenta gli spazi di crescita aziendale ma, soprattutto, consente di assorbire le perdite rivenienti dal verificarsi di eventi estremi e di fronteggiare le fluttuazioni del ciclo economico. E’ con un patrimonio congruo che la BCC può evitare, in anni di stagnazione e/o recessione economica, di adottare misure di riduzione degli impieghi. euro ogni 100 di esposizione al rischio, perché i rischi ora sono ponderati diversamente, talvolta è necessario accantonare di più, talvolta di meno, ma i rischi sono maggiori in termini qualitativi e soventemente non quantificabili (come quelli operativi, di reputazione, legali ecc.) e Banca d’Italia può dichiarare la nostra inadeguatezza a riguardo ed intervenire a proposito. Il terzo introduce obblighi di informativa al pubblico riguardanti l’adeguatezza stessa, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e controllo: l’organo di vigilanza ribadisce, in questo, la massima attenzione alla trasparenza ed alla tutela dei risparmiatori, obiettivo che va conseguito sia con comportamenti aziendali corretti (compliance) sia favorendo la consapevolezza della clientela. maggiore o minore imprevedibilità (ed i non pochi recenti fallimenti di banche americane causa il verificarsi dei rischi di liquidità ne comprovano il verificarsi) diventa estremamente più complesso dover confrontare il patrimonio con la reale esposizione. Ma è proprio ciò che viene richiesto alle banche e la BCC deve saper muoversi anche con idonee strategie di rafforzamento del patrimonio. Non possiamo esimerci dall’obbligo. La responsabilità degli organi di governo della BCC La disciplina ribadisce e rafforza il legame, in BCC, tra requisiti di carattere patrimoniale e profili organizzativi, in quanto un ruolo fondamentale nella gestione e nel controllo dei rischi è assegnato agli organi di governo.Ad essi si richiede, tra l’altro, di individuare gli orientamenti I rischi non quantificabili strategici e le politiche di gestione del rischio, verificarne E’ sul secondo pilastro che vogliamo però porre at- nel continuo l’efficacia e l’efficienza, definire i compiti e tenzione, giacché introduce nuove tipologie di rischio. le responsabilità delle varie funzioni e strutture aziendali, Citiamone alcuni. I più importanti. Il Rischio di Con- assicurare, più in generale, l’adeguato presidio di tutti i centrazione rappresenta un’errata politica di eroga- rischi a cui l’intermediario può essere esposto. Gli organi zione del credito, in termini di diversificazione, poiché di governo societario della BCC dovranno assicurare un’elevata concentrazione degli impieghi verso un sin- coerenza e organicità nella gestione e nel controllo golo cliente, gruppi di clienti o segmento economico, dei rischi ed accrescere il grado di coinvolgimento e potrebbe esporre la BCC a perdite eccessive, conse- consapevolezza degli esponenti bancari nella gestione I Pilastri di Basilea2 Ebbene, la nuova struttura della regolamentazione guenti all’eventuale difficoltà economica e finanziaria e nel controllo dei rischi. prudenziale si basa su “tre pilastri”. Il primo introduce degli stessi. Il Rischio di Liquidità rappresenta una situaun requisito patrimoniale per fronteggiare i rischi tipici zione di difficoltà o di incapacità della BCC a far fronte Il nuovo processo ICAAP dell’attività bancaria e finanziaria (di credito, di contro- puntualmente ai propri impegni di cassa in scadenza. Il Il processo di controllo prudenziale, il cosiddetto parte, di mercato e operativi): ciò significa, in termini Rischio Reputazionale dipinge invece una situazione di ICAAP - Internal Capital Adequacy Assesment Process, poveri, che ogni 100 euro di posizione a rischio, la BCC flessione degli utili o del capitale derivante da una per- vuol dire proprio questo: da un lato autovalutazione deve detenere almeno 8 euro di patrimonio di vigilan- cezione negativa dell’immagine della BCC da parte di attuale e prospettica dell’adeguatezza patrimoniale za. Il secondo richiede alle banche di dotarsi di una clienti, di Soci, di controparti e dell’Autorità di Vigilan- ed organizzativa rispetto a tutti i rischi attuali e strategia e di un processo di controllo dell’adeguatezza za. Il Rischio Strategico infine attiene ad uno scenario prospettici a cui la BCC è esposta in considerazione patrimoniale, attuale e prospettica, rimettendo all’Au- dove il cambiamento del contesto operativo ovvero della strategia individuata e prospettata, dall’altro un torità di vigilanza il compito di verificare l’affidabilità l’assunzione di scelte aziendali errate, inadeguate, scar- processo di revisione e valutazione prudenziale di e la coerenza dei relativi risultati e di adottare, ove la samente reattive al contesto competitivo determinano competenza dell’Autorità di vigilanza che riesamina situazione lo richieda, le opportune misure correttive: flessioni di utili e capitale della BCC. Appare evidente l’ICAAP, formula un giudizio complessivo sulla BCC non sarà dunque più sufficiente accantonare “solo” 8 che dinnanzi a siffatte situazioni di rischio ed alla loro e attiva, ove necessario, misure correttive. È dunque 8 SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE L’Argomento l’analisi dell’assetto organizzativo ha costituire un fattore cruciale per la comprensione della situazione della BCC e nell’ambito di tale analisi assume primaria importanza il funzionamento del sistema dei controlli interni (di primo e di secondo livello, di revisione interna, di conformità). L’esame si estende a tutte le componenti dell’assetto organizzativo: variabili di “contesto” (struttura di governance, assetti di gruppo, capacità competitiva e politiche di sviluppo perseguite), macrostruttura, sistemi operativi (sistema informativo aziendale; sistemi di rilevazione e rappresentazione dei fatti aziendali), controlli interni. Una sfida, questo processo ICCAP, cui la BCC non si sottrae. Anzi ne condivide lo spirito e ne fa cultura societaria. La BCC sa che non è lasciata sola a se stessa in questo compito. Riconosce, e anche Banca d’Italia lo ha ribadito in vari interventi, il contributo indispensabile, tempestivo ed efficace delle strutture del network (Federazione regionale in primis) per aiutare a utilizzare i supporti metodologici sviluppati a livello accentrato in modo coerente alle caratteristiche operative ed esigenze gestionali di ciascuno. È una condizione perché anche noi operatori di piccole dimensioni possiamo cogliere i vantaggi offerti dallo sviluppo di un processo di valutazione e pianificazione patrimoniale. Ma tale condizione deve associarsi ad una crescita della consapevolezza del rischio, specie di quello legato a cambiamenti interni o esterni, ad un rafforzamento delle capacità di valutarlo e monitorarlo nel continuo, alla volontà strategica di assicurare un’idonea valutazione del livello di capitale sufficiente a far fronte a perdite non previste. BCC pronta all’esame ICAAP La BCC, ribadiamo in conclusione, non teme questa sfida. Sarà Banca d’Italia ha dirci poi quanto siamo stati bravi. Sappiamo che nel complesso, l’Organo di Vigilanza vede lo stato di salute del credito cooperativo soddisfacente, con un livello di patrimonializzazione ancora buono nel confronto con il resto del sistema, pur se in progressiva flessione a causa della crescita delle attività creditizie, e con una redditività soddisfacente. Ma la Banca d’Italia ricorda anche come nel movimento delle BCC si radichino ancora debolezze sotto il profilo organizzativo, a causa della vischiosità del cambiamento degli schemi gestionali e di controllo interno in risposta alle modificazioni strutturali e operative. Il processo ICCAP ci dirà se non lo siamo più. Se la BCC sta diventando una banca dinamica e pronta alle sfide del mercato. E se promossi, la BCC potrà continuare ad erogare sempre e comunque credito anche in fasi di recessione o stasi economica, proprio perché è una BCC adeguatamente patrimonializzata. Ne siamo certi, per i nostri soci e per i nostri clienti. Luca Galvani Click d’indagine nella rete Internet Hit Parade Proseguiamo il nostro viaggio dentro le moderne potenzialità operativo/funzionali telematiche già introdotte nel precedente numero di Sottotraccia. Quali sono i siti “Web 2.0” più gettonati ovvero più frequentati dalle comunità virtuali? MySpace - www.myspace.com circa 150 mln di utenti Lo potremmo definire “Il socialnetwork” in quanto è stato il primo server di questo tipo. Tramite mySpace gli utenti possono intrattenere relazioni di amicizia, condividere passioni e conoscenze. FaceBook - www.facebook.com circa 50 mln di utenti Funziona come mySpace ma nasce per mettere in comunicazione gli studenti universitari. Oggi gli utenti registrati provengono da tutto il mondo e la maggior parte al di fuori del mondo studentesco. Flickr - www.flickr.com - circa 7 mln di utenti È un sito dedicato alla condivisione di fotografie che i vari utenti registrati possono pubblicare. Ogni fotografia pubblicata è catalogata in modo da poterla ricercare per argomento o tecnica di esecuzione. È quindi possibile indicare per ogni fotografia la macchina con cui è stata scattata, il tempo di esposizione ecc. LinkedIn - www.linkedin.com - circa 20 mln di utenti È un network principalmente professionale in quanto raccogli i profili degli utenti quasi fossero curriculum; in questo modo le aziende possono cercare professionisti selezionandoli per aree geografiche, titolo di studio o attuale professione. Naturalmente anche agli utenti di linkedIn è consentito intrattenere relazioni di amicizia e condividere conoscenze come su MySpace. SecondLife - www.secondlife.com circa 12 mln di utenti È un mondo virtuale e tridimensionale in cui gli utenti possono incontrarsi come se fossero personaggi di un fumetto. Il sistema fornisce ai suoi utenti (definiti “residenti”) gli strumenti per aggiungere e creare nel “mondo virtuale” di Second Life nuovi oggetti, fondali, fisionomie dei personaggi, contenuti audiovisivi. Orkut di Google - www.google.com circa 50 mln di utenti È il social network di Google. Per potervi partecipare è necessario avere un account google (per esempio avere una casella di posta). Caratteristica distintiva di Orkut è la presenza delle “comunità”, ovvero gruppi di utenti che condividono uno stesso interesse o, più spesso, una medesima lingua o nazionalità. Windows Live Spaces home.services.spaces.live.com circa 27 mln di utenti È il social network sviluppato da Microsoft. Un discorso a parte merita Wikipedia (www.wikipedia. org) che, pur utilizzando le tecnologie Web 2.0, non è in realtà un ‘social network’ in quanto non è un luogo di socializzazione ma, piuttosto il risultato di uno sforzo comune fatto da migliaia di partecipanti ad uno dei progetti culturali più importanti della storia, ovvero, il tentativo di condividere la conoscenza universale (ed in questo caso il termine universale è usato di proposito) scrivendo una enciclopedia partendo dal basso ed aperta a tutti. Vorrei enfatizzare quest’ultimo concetto ovvero ‘informazione aperta a tutti’ perché è questo che distingue una società aperta, ovvero quello che dovrebbe essere Internet, da una società chiusa, dove le informazioni sono di pochi e vengono gestite in modo da generare profitti a chi le gestisce (e aggiungerei manipola). Sull’idea di “condivisione delle informazioni” possiamo menzionare anche Delicious (del.icio.us) che grazie alle recensioni delle migliaia di utenti registrati genera un elenco di siti raggruppandoli per contenuto ma soprattutto per livello qualitativo. È da notare che la qualità di un sito non è quindi più data dal giudizio del motore di ricerca utilizzato come ad es. Google o Yahoo, ma dalla valutazione formata dai punteggi dati dagli utenti che lo hanno visitato; vi sembra una cosa da poco? Sui servizi Web 2.0 si potrebbe scrivere un’enciclopedia (vedi Wikipedia alla voce Web 2.0) ho tralasciato infatti servizi di notevole importanza quali YouTube o Skype, ma quello che ritengo vada messo in evidenza è che la cooperazione, ovvero la capacità di lavorare insieme per un obbiettivo comune, genera valore ed in questo caso valore culturale, sociale e non ultimo etico, in quanto chi lavora “insieme” pretende che gli altri “remino nella stessa direzione”. Possiamo a questo punto chiudere questa semplice analisi affermando che il Web 2.0 non è altro che un nuovo modo di guardare il mondo. Abbiamo cambiato gli occhiali ma ciò che vediamo è sempre l’uomo, elemento essenziale di qualsiasi società e questo, penso, non può che essere di buon auspicio per gli incerti tempi che ci attendono. Guido Gelatti SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE 9 Appuntamenti, eventi e notizie della Compagine Sociale I concreti valori di riferimento di Don Gorini Fede, Speranza e Sussidiarietà Un incontro ed un interessante documento retrospettivo per riportare alla memoria l’impegno attivo del sacerdote piamartino, nel 150° anniversario dalla nascita, fondatore della Cassa Rurale di Bedizzole Una tavola rotonda e una pubblicazione per celebrare la memoria del proprio fondatore nel centocinquantesimo anniversario dalla nascita, avvenuta a Sale Marasino l’11 giugno 1858. Questo il contributo che la Banca di Bedizzole Turano Valvestino vuole dedicare alla figura di don Francesco Gorini come segno di riconoscenza nei riguardi del promotore della “Cassa Rurale Depositi e Prestiti di Bedizzole”, il primo tra quei sedici soci che, nel settembre 1895, superando “molti ostacoli e la diffidenza di alcuni”, diedero credito all’idea di una solidarietà efficiente. La memoria storica della BCC nei riguardi del proprio fondatore si è sempre limitata per ovvi motivi a raccontare l’impegno e la determinazione del sacerdote nel dare avvio all’esperienza della Cassa Rurale di Bedizzole. In realtà riscoprendo la biografia di don Francesco Gorini, intensa e per molti aspetti ancora da approfondire per quanto attiene la sua smisurata attività di educatore, scrittore e conferenziere, si può affermare che l’avvio dell’esperienza della cooperazione di credito a Bedizzole abbia costituito solo una declinazione del proprio impegno a favore delle popolazioni rurali e dello sviluppo tecnico-economico delle campagne; impegno che prima di allora gli permise di dare avvio ad altre significative esperienze di cooperazione (a Bedizzole con la Società operaia agricola Cattolica Federativa di Mutuo Soccorso di Bedizzole e paesi limitrofi) e che in seguito lo porterà sin dal 1896 accanto a Padre Piamarta e a Padre Giovanni Bonsignori tra i primi protagonisti dell’esperienza degli Artigianelli di Brescia e della colonia agricola bresciana di Remedello. “Amico dei campagnuoli” e al tempo stesso pioniere del movimento neofisiocratico che a cavallo tra il XIX e il XX secolo diffondeva nelle campagne i principi della “Nuova Agricoltura”, don Gorini è uomo del suo tempo; attento a cogliere quanto si muove nel campo della tecnica agraria, delle nuove forme di mutua solidarietà e nelle questioni sociali dei primi del Novecento, ma allo stesso modo costantemente immerso nella quotidianità della “gente dei campi”. Impressionante per l’epoca è la sua presenza diretta, in qualità di conferenziere, nei paesi più remoti della provincia, lungo tutta la penisola e anche all’estero, per la diffusione delle nuove tecniche agrarie e incentivare la nascita di forme di cooperazione tra agricoltori. Con la stessa intensità e dinamismo con cui si mosse, don Gorini dedicò tempo ed energie alla comunicazione scritta, informando i suoi contadini sulle pagine del periodico della Colonia Agricola di Remedello “La Famiglia Agricola” che sotto la sua direzione arrivò a contare fino a quattro mila abbonamenti divenendo il più importante periodico italiano a carattere agrario. Doveroso quindi è sembrato per la BCC ricordare e celebrare l’esistenza di un sacerdote che ha segnato non solo la propria storia, ma anche, nel solco del carisma di Padre Piamarta e Padre Bonsignori, la vita di migliaia di agricoltori e giovani studenti, di quelle comunità rurali che hanno avuto modo di conoscerlo nella sua instancabile opera di pastore, conferenziere, scrittore ed educatore. Bedizzole Sabato 25 ottobre 2008 Celebrazioni in occasione del 150° anniversario dalla nascita di Don Francesco Gorini, Fondatore nel 1895 della Cassa Rurale Depositi e Prestiti di Bedizzole Programma Ore 18.30 Ore 19.30 Santa Messa Bedizzole, Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano Incontro Pubblico “Nel solco del Fondatore. L’esperienza di Don Francesco Gorini” Bedizzole,Teatro Don Gorini Partecipano: Padre Umberto Scotuzzi Padre Pier Giordano Cabra Dottor Filippo Spina Ingegner Vanni Zecchi Sacerdote dell’Ordine di Piamarta Sacerdote dell’Ordine di Piamarta Direttore Federazione Lombarda Banche di Credito Cooperativo Presidente della Banca di Bedizzole Turano Valvestino Nel corso dell’incontro verranno consegnati i contributi erogati dalla BCC a favore di enti solidali del territorio e sarà distribuito gratuitamente il volume pubblicato per l’occasione e dedicato a Don Francesco Gorini Seguirà rinfresco Entrata libera AL 31/08/2008 SIAMO 1.798 SOCI DI CUI 173 DONNE SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE 11 Tomasi Jliari Vaglia Beatrice Veronesi Giacomo Viani Elena Vianini Paolo Lucas Zatti Laura Giurisprudenza - Brescia Scienze Politiche - Forlì Chimica e tecnologie farmaceutiche - Bologna Lingue e letterature straniere Bergamo Accademia Belle Arti Venezia Lettere e filosofia - Verona Scuole Superiori e Istituti Professionali Scalvini Francesca Scalvini Licia Tonni Lisa Vanini Luca Vezzola Desirèe Liceo Fermi - Salò Ist. Alberghiero - Gardone Riviera Liceo Gambara - Brescia Liceo Bagatta - Desenzano I.P.S.S. C.T. M. Polo - Desenzano Scuole Medie Andreoli Diego Antonioli Francesca Bettini Sara Bonaldi Giulia Bresciani Ilary Butturini Chiara Dallavilla Giada Garzoni Alberto Girardi Daniele Grumi Marco Invernici Patrick Olari Sara Pasini Federica Piccinali Luca Podavini Silvia Righetti Pamela Rizzardi Ilaria Roberti Francesca Santi Giulia Sorsoli Luca Sufflico Carlo Tonni Alessandro Tonoli Davide Zadei Luca Scuola Media Glisenti - Idro Scuola Media Verga - Calvagese Scuola Media Bertolotti Gavardo Scuola Media E. Medi - Salò Scuola Media Calini - Bedizzole Scuola Media Verga - Prevalle Scuola Media Bertolotti Villanuova Scuola Media Vobarno Scuola Media D’Annunzio Salò Scuola Media Bertolotti Gavardo Scuola Media Verga - Calvagese Scuola Media Bertolotti Gavardo Scuola Media Calini - Bedizzole Scuola Media Calini - Bedizzole Scuola Media Calini - Bedizzole Scuola Media Glisenti - Idro Scuola Media Nullo Stezzano (BG) Scuola Media Paola di Rosa Lonato Scuola Media Paola di Rosa Lonato Scuola Media Serle Scuola Media Bertolotti Gavardo Scuola Media Serle Scuola Media Migliavacca Vobarno Scuola Media Paola di Rosa Lonato Ardigò Andrea I.T.C.G. Battisti - Salò Belli Nicola Liceo Arnaldo - Brescia Benedetti Giulia Liceo Fermi - Salò Benedetti Laura Liceo Fermi - Salò Bertasio Sarah Liceo Medi - Salò Università Bianchi Giada I.T.C.G. Battisti - Salò Borgognoni Solidea I.P.S.S. C.T. M. Polo - Desenzano Badini Michela Economia - Brescia Bossini Alberto I.T.C.G. Battisti - Salò Benedetti Cinzia Lingue e letterature straniere Bossini Angela Liceo Fermi - Salò - Verona Chiarini Giorgia Liceo Maffei - Riva del Garda Berardi Camilla Ingegneria - Brescia Cipani Luca Liceo Castelli - Brescia Beschi Angelica Lettere e filosofia - Milano Cobelli Chiara Liceo Fermi - Salò Bodei Fabrizia Economia - Milano Fantoni Silvia Istituto Lunardi - Brescia Bodei Michele Medicina e chirurgia - Brescia Filippini Francesco Liceo Medi - Salò Boschetti Alberto Ingegneria - Brescia Galvani Andrea ITIS Perlasca - Vobarno Capuccini Silvia Medicina e chirurgia - Brescia Galvani Marta Liceo Fermi - Salò Castrini Anna Isotta Medicina e chirurgia - Brescia Gazzurelli Cristina Liceo Gambara - Brescia Cherubini Marta Matematiche fisiche naturali Grumi Lorenzo Liceo Fermi - Salò Parma Lazzaroni Stefano Liceo Leonardo - Brescia Cherubini Samuele Accademia Belle Arti - Milano Maioli Chiara Liceo Fermi - Salò Cipani Matteo Matematiche fisiche naturali Nicolini Matteo Liceo Arici - Brescia Padova Pagliardi Giovanni Liceo Fermi - Salò Comincioli Giorgio Teologia - Brescia Panni Francesca Liceo Paola di Rosa Corsini Olivia Accademia Belle Arti Desenzano Bologna Papa Michele Liceo Arnaldo - Brescia Dagnoli Luca Giurisprudenza - Brescia Pasini Laura Liceo Bagatta - Desenzano De Marco Giovanni Lettere e filosofia - Brescia Pasini Veronica Liceo Bagatta - Desenzano Diversi Valentina Scienze filosofiche - Milano Pizzatti Laura Liceo Bagatta - Desenzano Accademia Belle Arti - Brescia Fenoli Michela Previdi Anita Liceo Fermi - Salò Franceschini Michela Economia - Milano Rizzonelli Marta Liceo Bagatta - Desenzano Gazzurelli Jessica Lingue e letterature straniere Saponi Matteo Liceo Leonardo - Brescia Verona Scalfi Alice Liceo Medi - Salò Girardi Davide Psicologia - Padova Grattoggi Sara Scienze Politiche - Firenze Jeremic Marija Medicina - Brescia Leali Livia Scienze Linguistiche - Brescia Lombardi Melissa Scienze della Formazione Brescia Maioli Marialisa Sociologia - Trento 107 Borse di Studio erogate (di cui 59 a Figli di Soci) Merigo Silvia Scienze dei beni culturali 1.307 le Borse di Studio erogate dal 1992 ad oggi Verona Moladori Matteo Ingegneria - Brescia 42.700 Euro erogati Pagliardi Pierpaolo Ingegneria - Brescia 185.100 Euro erogati solo negli ultimi 5 anni Pasini Francesco Ingegneria - Milano Podavini Daniela Medicina e Chirurgia - Brescia 167 le domande pervenute Podavini Davide Lettere e filosofia - Pavia 26 gli Istituti scolastici coinvolti Podavini Francesca Medicina e Chirurgia - Pavia 30 le facoltà universitarie Redaelli Luigi Ingegneria - Brescia Riello Gianantonio Ingegneria - Brescia 24 gli studenti delle medie inferiori con la votazione “ottimo” Rodolfi Alberto Accademia Belle Arti - Brescia 36 gli studenti premiati delle scuole superiori Ronchi Daniela Sociologia - Urbino 47 gli studenti universitari premiati Ronchi Monica Sociologia - Urbino Ronchi Sara Sociologia - Milano 8,59 la media voto degli studenti degli istituti superiori Salodini Sonia Scienze della Formazione 96,00 la media voto degli studenti che hanno sostenuto la maturità Brescia Serzina Nadia Scienze della Formazione 28,79 la media voto degli studenti universitari Brescia I 107 PREMIATI I numeri del Premio allo Studio 2008 12 SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE I sorprendenti progetti post premio allo studio Cosa farò da grande Dall’ingegnere che ama viaggiare per lavoro, alla quattordicenne interessata alle lingue, ma che studierà per diventare avvocato civilista, fino alla ragazza che studia scienze sociali e ragiona sull’opportunità di intraprendere la carriera militare Colori nitidi nei risvolti rappresentativi della diciassettesima edizione del Premio allo Studio. Ed idee chiare per come si progetta il futuro. Così scopriamo che chi ama le lingue all’università è intenzionata a studiare giurisprudenza. Mentre l’ingegnere già accasato in azienda, sogna di girare il mondo per scoprire e sperimentare altre realtà lavorative. Poi c’è la giovane studentessa che ha scelto le scienze sociali, ma non esclude un futuro post diploma intraprendendo la carriera militare. Piccolo sondaggio di emozioni e progetti, scandagliati a campione nelle tre categorie di premiati con il sigillo di studenti modello. “Amo molto le lingue – spiega con decisione Giulia Santi, neo diplomata con successo alle medie inferiori – ho scelto il liceo linguistico proprio per imparare bene soprattutto l’inglese e lo spagnolo. Ma all’università darò la preferenza a giurisprudenza con un progetto: diventare avvocato civilista”. Ordine mentale preciso già dalle origini dunque. Paragonabile a quello già maturo dell’ ingegner Gianantonio Riello che ci racconta di essersi “Laureato in automazione industriale. Tre anni di laurea breve e poi altri due di specialistica, perché qualifica maggiormente. Ho gia un lavoro, all’IVECO di Brescia e mi occupo della manutenzione degli impianti. Ma non ho intenzione La BCC per l’energia pulita Fotovoltaico al rilancio Sempre in primo piano l’impegno dell’istituto di credito bedizzolese nel finanziamento degli impianti fotovoltaici (pannelli solari) di fermarmi. Mi interesserebbe sperimentare, viaggiando e presso diverse realtà d’impresa internazionali, le attività che riguardano il mio settore scelto perché mi piace ed offre molte opportunità professionali”. Per la cronaca Gianantonio arriva al traguardo del Premio allo Studio per la quarta volta ed ora è partito sicuro verso il suo viaggio dentro il complesso universo lavorativo. Ancora in fase ascendente di studi e ricerca è la parabola di Cristina Gazzurelli, pure lei habitué del Premio BCC dal momento che dalla terza media alla seconda superiore l’ha conseguito per tre volte consecutivamente “Frequento il Liceo Sociale Gambara di Brescia perché da sempre sono attirata proprio alle Scienze Sociali – argomenta Cristina – ho iniziato quest’anno la terza e le nuove materie in programma quali, Sociologia, Psicologia e Filosofia sono indubbiamente affascinanti”. Scelta dunque ormai definita per l’università? “In realtà per ora non ho ancora deciso quali saranno le mie valutazioni per il futuro – ci risponde Cristina Gazzurelli – devo dire però che non posso nascondere un certo interesse per la carriera militare. Vedremo.” Sorprendenti, dinamici e creativi. Ecco l’immagine felicemente riassuntiva di questi primattori premiati per studio e applicazione. Venerdì 26 Settembre con entrata libera al Don Gorini per il Premio allo Studio La musica interattiva di Sergio Sgrilli Un artista poliedrico, direttamente da Zelig, con musica e comicità in perfetta sintonia rappresentativa Al Teatro Don Gorini l’Ultimo dei Freak. Ovvero Sergio Sgrilli, talentuoso comico e musicista apprezzato dal grande pubblico televisivo grazie a Zelig, che racconterà le sue storie interattive sul palcoscenico bedizzolese, in occasione dell’assegnazione dei Premi allo Studio. Personaggio poliedrico Sgrilli. Fasciato dalla sua verve professionale che mescola musica e comicità, in un attraente giro di sensazioni che coinvolgono variegate tipologie interpretative del nostro tempo. L’occasione è dunque una di quelle da non perdere. Per apprezzare da vicino l’entusiasmante gestualità rappresentativa, in sintonia perfetta con la mutevole e graffiante colonna sonora che Sergio Sgrilli libera, insieme agli acuti vocali, con il contributo di arpeggio e accompagnamento della sua mini chitarra di scena. Prosegue la proposta di finanziamenti agevolati per la realizzazione di impianti fotovoltaici, dopo il successo dell’iniziativa che ha portato all’esaurimento del primo plafond stanziato dalla BCC. La forma tecnica di erogazione è quella del mutuo chirografario e si rivolge alle aziende che intendono usufruire dei benefici realizzabili attraverso l’incentivazione alla costruzione di un impianto fotovoltaico fino a 20 Kw. Convenienti e interessanti le condizioni in offerta che si riassumono in: TASSO Euribor 3 mesi + 0,60 IMPORTO FINANZIABILE Fino a 150/mila euro DURATA Fino a 10 anni + 1 anno di preammortamento Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Per le condizioni contrattuali si rimanda ai “FOGLI INFORMATIVI” disponibili presso tutte le nostre filiali. SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE 13 Sottoscrizione nuove azioni 2008 5% il Dividendo lordo per l’esercizio 2007 deliberato dall’Assemblea dei Soci del 4 maggio 2008 29,03 Euro: Il nuovo Valore nominale delle azioni BCC. Con l’Assemblea dello scorso 4 maggio, è aperta anche quest’anno la Campagna di Sottoscrizione Nuove Azioni Banca di Bedizzole Turano Valvestino riservata a chi intendesse sottoscrivere nuove azioni della Banca di Credito Cooperativo incrementandone il numero già in proprio possesso. Anche questa Iniziativa Sociale intende primariamente consolidare quel vincolo di unione e reciprocità tra la Compagine Sociale e la propria Banca contribuendo alla crescita del Capitale Sociale che ad oggi ammonta a circa 1,2 milioni di Euro su un patrimonio che ha superato i 65 milioni di Euro. Ma la sottoscrizione di nuove azioni 3,21 Euro: la rivalutazione per azione dal 2002 ad oggi. 43.351: il numero totale delle azioni BCC per un capitale sociale di 1,23 milioni di Euro. consente anche di poter beneficiare dei vantaggi economici ad essa connessi che sebbene non debbano essere considerati primari ed esclusivi nella scelta di aderire alla sottoscrizione (le azioni BCC non possono essere riscattate se non nei casi espressamente previsti dallo Statuto), hanno una loro ragione di essere. Dal 2002 ad oggi il valore nominale si è rivalutato di Euro 3,21 per azione passando da Euro 25,82 (le “vecchie” 50.000 lire) a Euro 29,03. Una risultato complessivo che nel corso del 2007, considerando la distribuzione dei dividendi e la rivalutazione del valore nominale delle azioni, ha quindi segnato un non trascurabile rendimento sul valore nominale delle azioni. Si ricorda inoltre che il Socio che acquista nuove azioni non è più tenuto al versamento della relativa quota di 1.765: il numero dei Soci BCC a giugno 2008. sovrapprezzo, destinato solamente ai neo Soci. L’invito è pertanto quello di rivolgersi presso la propria filiale di appoggio che sarà disponibile ad accogliere la sottoscrizione e per ogni eventuale informazione o chiarimento. Scenario Quinta edizione del Trofeo BCC a Calvagese Giovani e puliti sprinter a pedali Oltre 200 i partecipanti alla tradizionale gara ciclistica giovanile inserita nella quattro giorni della Festa dello Sportivo Pedalate Giovani tra le colline e il centro storico di Calvagese della Riviera. La quinta edizione del trofeo ciclistico giovanile Banca di Bedizzole Turano Valvestino, ha riservato anche quest’anno un notevole successo di partecipanti e di pubblico. Circa 200 concorrenti, suddivisi fra maschie e femmine di età e categorie a partire dai 6 ai 12 anni, si sono affrontati con passione nel circuito allestito dagli organizzatori con partenza ed arrivo dall’Oratorio Calvagese. La gara, come sempre inserita nella quattro giorni di Festa dello Sportivo, è stata organizzata come sempre dai volontari del Gruppo Oratorio Don Luigi Poli con il valido supporto dell’Associazione Alpini Tre giorni di musica a Bedizzole Woodstok in riva al Chiese Grande successo per la decima edizione di Festival Band concorso appassionato happening per voci e musica bedizzolesi 16 SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE di Calvagese e Mocasina. Insieme alla corsa ciclistica il pubblico ha potuto così apprezzare anche i gustosi piatti preparati come sempre dal validissimo staff operativo nello stand gastronomico. L’importanza della manifestazione ha favorito l’adesione di circa venti gruppi ciclistici provenienti anche da fuori provincia e regione. E molto spettacolare è stato osservare l’impegno di questi mini corridori sfrecciare e combattere sui saliscendi del circuito. Un tracciato che subito metteva alla prova fiato e gambe con uno strappo di notevole difficoltà, adatto anche a garretti più maturi. Quattrocento metri di salita, in direzione della Chiesa Parrocchiale, ai quali insieme all’allenamento muscolare, si doveva abbinare anima e cuore da sportivo di razza. Vedendo i piccoli ciclisti transitare per Calvagese e dintorni all’insegna di passione e lealtà agonistica, il rilancio in positivo, senza trucchi, per la disciplina di Coppa e Bartali, sembra essere concretamente possibile. Rigorosamente da vivo. Musica d’accompagnamento compresa. E tante belle voci. Che aumentano tutti gli anni in valori artistici ed interpretativi. Questa l’immagine riassuntiva della decima edizione di Festival Band, tre giorni di concorso canoro ormai classico, organizzato al Campo Sportivo dell’Oratorio Don Bosco di Bedizzole grazie al lavoro dell’Associazione Culturale Festivalband, il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bedizzole e della nostra BCC. Alla fine la vittoria è andata a Leda Stella, che ha offerto al pubblico un’originale e coinvolgente interpretazione di “Spider Man”. La rassegna, nata nel 1990, proseguita fino al 1996 e ripartita a furor di popolo nel 2006, è riservata a cantanti e gruppi rigorosamente bedizzolesi. La giuria, altrettanto rigorosamente non bedizzolese, ha scelto quest’anno tra 28 concorrenti, suddivisi nelle due prime serate, che hanno definito i sedici prescelti per la finalissima. Ogni brano è stato eseguito dal vivo, con il supporto di un’orchestra di quindici elementi dotata di una efficacissima sezione fiati, diretta dal maestro Francesco Andreoli. Conduttori di tutte e tre le serate Monia Braga e Gianluigi Bertelli che, con arguzia e tempismo, hanno dato il ritmo giusto al cadenzato incedere interpretativo dei cantanti. Leda Stella (Spider Man) ha preceduto nella classifica finale Arianna Granire (Destinazione Paradiso) e Jean Pierre Congia (Uomini Soli). Premio della critica a Silvia Possi, unica cantante ad aver partecipato a tutte e dieci le edizioni. La passione con la quale il pubblico ha assistito a tutte le esibizioni fa presagire un futuro sempre più interessante questo inossidabile happening da Woodstok nostrana. [Bedizzole / Valchiese] Messa e cena sul prato davanti alla Santella La Madonna sorride al Lazzaretto Un angolo di devozione tra il verde che ingentilisce il profilo produttivo dei capannoni artigiani del Bettoletto. Tutto intorno le fabbriche, le strade e il mondo che corre. Ma la Santella del Lazzaretto resiste. Piazzata in frazione Bettoletto e circondata dal verde rilassato alberi e prati che ne preservano storia e ricordi. E tutti gli anni questo angolo di devozione popolare inorgoglisce i suoi ricordi dentro i colori della festa. Una messa e una cena rustica all’aperto in quello che fu il Lazzaretto dei territori occidentali di Bedizzole. Qui fu dipinta da un pittore ignoto l’immagine della Madonna. Un affresco poi traslato, nel 1741, all’interno del santuario di Masciaga. L’attrazione per il posto era dunque A Pontenove la statua del Santo ruota nel fiume. Si ricorda il martirio del prelato boemo gettato nella Moldava per il suo rifiuto di rivelare all’imperatore gli argomenti trattati dalla moglie del sovrano in confessione San Giovanni Nepomuceno ha ruotato. Accarezzando le acque del Chiese sotto le arcate dell’antico attraversamento fluviale di Pontenove. Grande ed esclusiva tradizione quella che caratterizza tutti gli anni l’estate della storica Frazione di Bedizzole. E il 2008 non ha mancato di far accorrere un pubblico numerosissimo per questa festa che affonda le sue radici nella memoria locale. “Siamo molto soddisfatti per la grande partecipazione – spiega Stefano Moretti del Gruppo Pontenove, associazione presieduta da Enrico Gallini, che organizza la ricorrenza – quest’anno ab- molto forte. Talmente forte che per ricordare la traslazione in via Larga fu eretta una croce, tuttora esistente, che riepiloga l’importante evento religioso. Poi, nel 1841, primo centenario dello spostamento dell’affresco, l’edificazione di un cippo marmoreo nel punto preciso dove era stata collocata l’immagine. Ed infine nel 1913, per volontà di Libero Schena, l’edificazione dell’attuale cappella votiva con la fedele riproduzione del dipinto. In più le volontà testamentarie dello Schena che raccomandava “di rispettare la cappelletta, che non dovrà essere mai abbattuta nemmeno in caso di vendita”. E così fu, per una ricorrenza che, grazie al costante interessamento di Sergio Zanelli e Renato Corsini e il contributo della Banca di Bedizzole Turano Valvestino, mantiene fede ad un’antica promessa. L’area è da sempre ben curata ed ingentilisce con la sua sacralità rappresentativa dentro un pezzo di natura verde, il dinamismo urbanizzato d’impresa della frazione. Una forma di riflessivo rispetto emozionale, da apprezzare non solo nell’attimo gioioso della festa, ma soprattutto nell’andirivieni quotidiano di merci, lavoro, produttività e, perché no, sentimenti. La Festa di San Giovanni Nepomuceno Silenziose e sacre rotazioni fluviali biamo inserito nel calendario, oltre ai classici intrattenimenti musicali, come quello di Charlie Cinelli and the Cats e la sagra, anche un concorso di pittura che ha premiato Angelo Gavezzoli e Ivo Compagnoni, rispettivamente con voto da giuria popolare e tecnica”. Il Santo prosegue dunque nella sua opera stimolante di simboli in chiave di festa religiosa. Una storia che viene dalla lontana Boemia. Da quelle parti, correva l’anno 1383, Giovanni Nepomuk era confessore di Giovanna di Baviera, moglie dell’imperatore Venceslao. Sovrano geloso Venceslao. Talmente ossessionato da questo ruvido sentimento da insistere, peraltro immotivatamente, nel richiedere a Giovanni Nepopmuk di rivelare gli argomenti trattati dalla consorte durante la confessione. Non avendo ottenuto risposta, per obbedien- za del prelato al segreto del confessionale, ordinò a dei sicari di gettare il futuro San Giovanni nella Moldava. Da allora in molti paesi d’Europa si ricorda il sacrificio di questo religioso, rappresentato nell’iconografia con il dito portato allo bocca, in ottemperanza simbolica al silenzio devoto che lo portò al martirio. San Giovanni Nepomuceno è dunque da sempre il Santo protettore dei confessori e dei fiumi. E Bedizzole lo festeggia appoggiando la statua nel fiume, facendola roteare grazie all’azione dinamica dell’acqua sulle pale. “E’ una festa molto sentita – aggiunge in conclusione Stefano Moretti – e per questo è giusto rivolgere un sentito ringraziamento a persone ed enti che hanno contribuito e lavorato per la realizzazione dell’iniziativa”. SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE 17 Scenario Manerba del Garda investe e promuove l’energia da Fotovoltaico La città del sole Il Sindaco Maria Speziani “Scelta precisa di sviluppo eco compatibile per un territorio dove la crescita del benessere in termini economici si è concretizzata in piena sintonia con il miglioramento della qualità della vita” “Vivere, nascere, soggiornare e lavorare con entusiasmo ed orgoglio nella città del sole”. Maria Speziani, Sindaco di Manerba del Garda, sostiene con fierezza da primo cittadino i valori e l’immagine dell’accogliente comune gardesano. Con uno slogan deciso promozionale che svelerà, all’ombra della Rocca, proprio questa “Città del Sole” non solo di nome, ma anche di fatto,viste le importanti scelte amministrative per favorire lo sviluppo delle energie alternative come quella da fotovoltaico. “In questi anni Manerba è stata interessata da una crescita a vari livelli – argomenta il Sindaco – si è trattato di un fenomeno positivo che ha favorito l’aumento del benessere generale in termini economici e di qualità della vita. Un processo costante, che oggi culmina nel progetto che ci vede impegnati nel dare corpo alle iniziative per sostenere concretamente lo sviluppo dell’energie alternative che sfruttano principalmente la tecnologia del foto- voltaico”. Da questo la scelta promozionale si definire Manerba del Garda “La Città del Sole”. Molte sono state infatti gli input dell’Amministrazione Comunale per favorire questo ambito di intervento energetico. Ricordiamo fra gli altri, la costituzione della Società partecipata comunale di servizi “Manerba Investimenti” per il sostegno del territorio che, con la sezione denominata “Manerba Energia Pulita” realizza un importante e significativo progetto per la diffusione di chilowatt prodotti da pannelli fotovoltaici. La Banca di Bedizzole Turano Valvestino, che opera da qualche mese con uno sportello proprio a Manerba, nella centralissima frazione di Montinelle, ha realizzato una convenzione con Manerba Investimenti per erogare finanziamenti agevolati a chi intende installare questo genere di impianti. “Devo dire che il valore oggettivo della nostra crescita adeguata al miglioramento della qualità della vita in sintonia con lo sviluppo economico – aggiunge Maria Speziani – si rivela anche dalle variegate tipologie economiche che convivono produttivamente nel nostro territorio. Per fare qualche esempio penso all’interessante e qualitativo incremento turistico e residenziale, all’artigianato, all’agricoltura ed alle produzioni di vino ed olio. Una serie di favorevoli componenti economiche, sociali ed ambientali che ha determinato il positivo e consequenziale interesse dei sei istituti di credito oggi operativi a Manerba”. E per una realtà economica e sociale in coerente e compatibile ascesa sono utili anche i simboli che ne evidenziano la portata esclusiva “Stiamo realizzando – conclude Maria Speziani – degli allestimenti da inserire nelle rotatorie stradali che daranno risalto a queste operazioni di promozione e sostegno alla produzione di energia da fotovoltaico. Per dare sempre più forza a questa “Città del Sole”, dove ho l’orgoglio e l’onore di vivere”. Ruggero Bontempi racconta la Valle di Vesta Meravigliosamente Wilderness Un volume per spiegare una tra le aree naturali più inviolate d’Italia piazzata nel selvaggio west che incornicia il lago di Valvestino Appassionati di natura selvaggia nostrana questo libro fa per voi. Lo ha scritto Ruggero Bontempi e si intitola “L’Area Wilderness Val di Vesta nel Parco Alto Garda Bresciano”. E d’un tratto scopriamo che fascino leggendario e miti di frontiera son qui fuori dall’angolo. O meglio subito dopo aver affrontato i sinuosi tornati che si inerpicano dal Garda, provenienza Gargnano. Dove improvvisamente l’orizzonte si allarga verso l’intuizione magica di un lago artificiale, quello di Valvestino che tanto assomiglia alle inesplorate lande di certa avventurosa america da film. Non a caso, come si racconta nel libro di Bontempi, i padri del pensiero Wilderness 18 SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE sono di nazionalità statunitense. Ed è proprio il fiordo del bacino valvestinese che incunea il suo profilo nel selvatico mondo piazzato ad ovest di questa terra di mezzo fra i tre laghi. West, naturalmente. Che è l’Ovest USA da paragone obbligato. Quello che ha fatto rincorrere sogni e speranze di coloni meticciati da praterie, montagne rocciose e deserti. La nostra Wilderness di Val di Vesta ha spazi risicati rispetto al mito dell’Occidente alla ricerca della California, ma essenze e profumi di natura incontaminata identicamente attecchiti nel loro inviolato perimetro che esclude ogni genere di civiltà. Un marchio inconfondibile. Impresso in modo talmente indelebile da far risultare i circa 1.525 ettari di territorio wilderness, uno tra i più integri dei trentatre riconosciuti a livello nazionale. Mancano i pellerossa. Connotazione che aggiunge ulteriore valore a questo territorio da leggenda vivente alla quale l’autore del volume, realizzato grazie all’intervento di tutti i numerosi enti pubblici e privati della zona Banca di Bedizzole Turano Valvestino compresa, a saputo dare nuovo e prezioso lustro. Nella Wilderness Val di Vesta l’uomo non ha infatti mai messo in opera la sua ingorda e inesauribile voglia di metter su cose e case. Così nel nostro occhio, trasecolando nei boschi di Val di Vesta, si incastonerà ancora lo stupore. Emozione speciale ed esclusiva perché “Il mondo non languirà mai – per dirla con Chesterton, opportunamente citato nel risvolto di copertina del libro di Ruggero Bontempi – per la mancanza di meraviglia, ma soltanto quando l’uomo cesserà di meravigliarsi”. [Garda / Valvestino] Quattro violinisti onorano il genio liutaio di Gasparo Giovani violini a singolar tenzone In Piazza Duomo a Salò la disfida – esibizione, con il sostegno della BCC, realizzata come ogni anno all’interno della 50ª edizione dell’Estate Musicale del Garda. A colpi di corde ed archetti la “Disfida del violino” è tornata a Salò, con quattro giovanissimi interpreti d’eccezione. Nello spazio esclusivo di Piazza Duomo, all’interno del nutrito calendario di spettacoli della 50ª edizione dell’Estate Musicale del Garda, le lituane Justina Auskelyte e Lina Marija Domarkaite, il romeno-moldavo Stefan Besan, e l’italiana Masha Diatchenko, si sono contesi il premio “Gasparo da Salò”. Alla fine, secondo il giudizio raccolto sia da una giuria tecnica composta da musicisti e critici musicale che con il coinvolgimento del pubblico, il successo ha premiato Lina Marija Domarkaite. La caratteristica del concorso, sebbene supportata dall’indubbia qualità artistica dei partecipati, è stata in ogni caso essenzialmente ludico divulgativa. Un’imposta voluta sin dall’inizio dall’ideatore della disfida, Roberto Codazzi, direttore artistico dell’Estate Musicale salodiana. Così tutti e quattro i giovani violinisti sono stati concretamente accomunati in questo ideale ricordo dedicato a Gasparo e alla sua genialità inventiva di liutaio. La serata ha visto la presenza di Vanni Zecchi Presidente della Banca di Bedizzole Turano Valvestino che, insieme al Sindaco di Salò Giampiero Cipani, ha consegnato i riconoscimenti ai quattro violinisti. L’Estate Musicale del Garda vede da alcuni anni il sostegno del nostro istituto di credito. Si tratta ormai di un appuntamento consolidato a favore di una manifestazione che promuove cultura ed impegno artistico sul territorio. Un ambito di interesse a cui appartiene da sempre la filosofia di impegno della BCC. Un premio regionale per gli alunni della Valvestino Tradizione premiata con il Corrierino Il giornale della scuola elementare di Turano si afferma nel concorso Immagini e Parole 2008 promosso da Assolombarda. Il torchio emotivo di valle per una modernità relazionale senza griffe. Immagini e parole color di Valvestino. Portate a galla con la sensibilità propria dell’infanzia dagli alunni della scuola primaria (per esser più chiari, le originarie e indimenticabili elementari) di Turano. A loro il primo premio proprio per “Immagini e Parole 2008 – sezione tradizionale” concorso promosso dal Gruppo per editoria e comunicazione di Assolombarda, in collaborazione con l’Ufficio scolastico per la Lombardia, per la realizzazione del “Corrierino”. Piccolo e appassionato periodico scolastico e non giornalino, denominazione che ne ridurrebbe la portata esponenziale del significato creativo, ideato dai ragazzi sotto l’attenta guida dei maestri Tiziana Fisicaro e Vincenzo Angelo Salvati. Un bella festa dunque per il gruppo premiato a Milano nell’Auditorium Gio Ponti di Assolombarda. Con il contorno autorevole di articoli su giornali, Corriere della Sera in primis, oltre ai numerosi ed attenti giornali locali. L’importanza del riconoscimento sta anche nel valore di una rassegna, giunta alla decima edizione, che ha coinvolto fino ad oggi oltre 14 studenti di tutta la Lombardia. Con la vittoria dei piccoli giornalisti valvestinesi, la rappresentazione premiante merita alcune considerazioni. Pensieri che mettono in luce l’intensità riflessiva, come quella legata a scrittura, giornalismo ed informazione in generale, ben interpretati e tradotti in questo spicchio verde di incontaminate valle bresciana con vitalistiche contaminazione austro – ungariche che arrivano dalla tradizione. Quella tradizione comunicata appassionatamente grazie al torchio emotivo giovanile proveniente da un mondo in cui la modernità e il progresso sono veritieri prodotti poco griffati, ma di gran qualità. SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE 19 Scenario Festival dei giovani IIª edizione a Nuvolento Voci giovani crescono La rassegna è stata organizzata da Arte e Musica, associazione culturale locale impegnata anche nel proporre corsi di musica e di canto destinati ai ragazzi dai 12 ai 18 anni Associazione Arte e Musica per il piacere di suonar e cantare dei ragazzi. Dal recente successo della seconda edizione del Festival dei Giovani, organizzato in Piazza Roma a Nuvolento in occasione della Festa patronale e vinto da Federica Lonati, i riscontri sempre più interessanti per il lavoro di questo ente presieduto da Danilo Liccioli. L’evento ha visto la presenza istituzionale delle amministrazioni comunali di Nuvolento e Nuvolera, oltre al sostegno della Banca di Bedizzole Turano Valvestino. “L’idea di fondare l’associazione è nata nel 2006 – racconta con soddisfazione il professor Liccioli – inizialmente ci eravamo proposti di mettere Aprirà ad ottobre la nuova sede del COSP di Mazzano Sotto il tetto della solidarietà Terminati i lavori di edificazione della struttura che sorgerà nella frazione di Molinetto. Grande soddisfazione per il gruppo di volontari che da 23 anni svolge attività di soccorso pubblico nel territorio 1.500 metri quadrati coperti per la solidarietà. Apriranno i battenti ad ottobre a Molinetto di Mazzano ed ospiteranno la nuova sede del COSP (Centro Operativo Soccorso Pubblico) ovvero i volontari che gestiscono fanno viaggiare le ambulanze nel circondario operativo di appartenenza. L’iniziativa è frutto di una convenzione stipulata con il Comune di Mazzano e finanziata in base alle disponibilità economiche derivanti dai servizi di emergenza, assistenza alle manifestazioni sportive, trasporto anziani e dializzati oltre a donazioni, fondi e contributi. Fra questi anche quello della Banca di Bedizzole Turano Valvestino. Costo complessivo della sede, progettata gratuitamente dall’ing. Renzo Berardi di Molinetto, con la collaborazione degli ingegneri Silvia Barilli e Angiolino Panarotto per quanto riguarda gli impianti elettrici un milione e 600/mila euro per un edificio composto da autorimessa, centralino, uffici, camere, spogliatoi, cucina soggiorno e stanza per ospitare 20 SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE l’infermiere professionale del 118. Grande spazio è stato destinato agli ambienti utili alla didattica (IL COSP di Mazzano è un centro di formazione riconosciuto) con una sala conferenze ed un’altra per le esercitazioni pratiche. Ambienti unici nel panorama provinciale. “L’immobile è stato progettato e studiato a blocchi distinti e autonomi dal punto di vista degli impianti– spiega l’ing. Renzo Berardi – per fornire servizi adeguati alle diverse necessità. Da segnalare lo sfruttamento dell’energia solare per il fabbisogno di acqua calda con adeguamento previsionale per l’installazione in futuro anche del riscaldamento derivante da sistema fotovoltaico.” Il COSP di Mazzano, fondato operativo da 23 anni, è oggi presieduto da Bruno Bonometti. Il gruppo si avvale dell’impegno di circa 240 volontari che nel 2007 ha eseguito oltre 5.000 interventi in un bacino d’utenza che gravita intorno agli ospedali civili di Brescia, Montichiari, Gavardo e Poliambulanza. a disposizione l’esperienza di alcuni insegnanti per impartire ai ragazzi lezioni di pianoforte e chitarra. In seguito abbiamo proposto corsi gratuiti di canto. Subito si è formato un piccolo coro. Poi la voglia di cantare degli allievi anche individualmente ha indirizzato l’interesse sull’interpretazione vocale singola. Da qui all’organizzazione del concorso il passo è stato quasi automatico”. Così da due anni Nuvolento si anima delle voci giovani di un territorio che, ricordiamo, ha dato i natali a Fausto Leali, graffiante, inconfondibile e sempre brillante ugola blues. La fertilità di passione e apprezzamento per l’arte vocale si è inoltre manifestata nella notevole adesione alle selezioni del Festival “Quest’anno abbiamo ricevuto circa quaranta richieste di partecipazione – conferma Danilo Liccioli – la possibilità di aperta a tutti i ragazzi dai 12 ai 18 anni. Una giuria speciale ha poi selezionato i venti cantanti che si sono confrontati sul palco allestito a Nuvolento”. Come si diceva il primo premio è stato assegnato a Federica Lonati che ha interpretato la canzone di Lara Fabiani “Je suis malade”. Tutte degne di nota comunque le performance degli altri concorrenti, capaci di aggiungere intensità personalizzata alle cover song scelte per andare in scena. “Dietro al successo dell’iniziativa – aggiunge il Presidente di Arte e Musica – ci sta anche l’impegno organizzativo curato dal gruppo. Dalla preparazione delle basi musicale, alle luci e a tutto ciò che necessita per l’allestimento di uno spettacolo di questo genere. Per il futuro – conclude Danilo Liccioli – proseguiremo nella proposta di corsi musicali di pianoforte, chitarra e canto tenuti da insegnanti qualificati, confermando l’appuntamento annuale del festival, visto le indubbie e crescenti positive valutazioni da parte di pubblico, allievi ed interpreti”. [Grande Brescia] Successo per Acque e Terre Festival 2008 Viaggi e memorie dentro il territorio Acque e Terre Festival 2008 colora l’intr attenimento del territorio con la seconda parte dedicata alle Memorie di Terra. Protagonisti nomi importanti del teatro di narrazione, della televisione, dello sport e gruppi di musica etnica.Tornano così i Percorsi del Festival con 2 produzioni inedite: Bazar. Storie di uomini e di cose con Leonardo Manera e la P.O.M., Piccola Orchestra del Mediterraneo diretta dal maestro Sandro Torriani, la ripresa di Zanzanù e altre storie de póra e Regine e Lavandaie già presentate con successo nella prima parte. Di qualità e richiamo anche i grandi ospiti: Maria Paiato, un gradito ritorno dopo il successo ottenuto lo scorso anno, Saverio La Ruina e Gianfranco Berardi presenti al Festival per la prima volta. E intanto si tracciano i primi bilanci di una rassegna, giunta alla quarta edizione e sostenuta fin dalle origini anche dalla Banca di Bedizzole Turano Valvestino, che registrato in Viaggi di Acqua, la prima sezione della rassegna, numeri importanti: 27 spettacoli ai quali hanno partecipato circa 12.000 spettatori, 6 prime assolute tra lavori teatrali e concerti, il tutto accompagnato da un crescente gradimento di critica e di pubblico. Indimenticabili le serate con Luigi Lo Cascio e la sua proposta di testi della letteratura siciliana, la magia della voce di Alyth McCormack e il calore di quella di Franca Masu, l’ironia e la satira di Diego Parasole, il viaggio nel mondo delle favole proposto da dieci giovani attori con la guida di Giovanni Guerrieri e Silvio Castiglioni e quello nella memoria di Giorgio Comaschi e Flaco Biondini, solo per citare alcuni appuntamenti. Ilaria Tameni e Vittorio Pedali, ideatori del progetto, hanno dunque allestito per questo 2008 un calendario completo e carico di significative azioni a favore di un concreto rilancio e recupero di un territorio come quello ben rappresentato dai 17 comuni che hanno aderito all’iniziativa insie- Prosegue la rassegna che nella prima fase ha ottenuto un notevole apprezzamento da parte del pubblico. E intanto i bambini, durante le rappresentazioni. disegnano e creano per la Banca dei Colori me alla Provincia e alla Comunità Montana di Valle Sabbia. A proposito dell’interattività progettuale con la BCC, particolare successo ha riscosso inoltre la distribuzione ai bambini, durante gli spettacoli in rassegna, di matite colorate per stimolare i giovani artisti a produrre un disegno. L’operazione, originalmente denominata la Banca dei Colori, continua anche durante gli eventi di Memorie di Terra per permettere in conclusione di scegliere il disegno più bello che sarà pubblicato sul prossimo numero di Sottotraccia. tenesi Soccorso”. Al convegno parteciperanno come relatori il dr. Ing. Mauro Parolini, Assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Brescia, il sig. Roberto Merli, Presidente dell’Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada, la dr.ssa Daniela Spezziani, psicologa dell’Istituto Clinico S.Anna, il dr. Paolo Marzollo, direttore del 118, il dr. Carlo Alberto Presicci, Presidente dell’Associazione Provinciale della Polizia MuL’appuntamento è promosso dall’Assessorato ai lavori Pubblici nicipale ed infine, ma non da ultimo, il Prefetto di Brescia, dr. Francesco Paolo Tronca. della Provincia di Brescia e dal COSP di Bedizzole Al termine dell’incintro si aprirà una sorta di La sicurezza stradale è il tema del Convegno turate durante la campagna “la catena della vita”, dibattito all’interno del quale sarà possibile diin programma martedì 14 ottobre ore 20.30 promossa dall’assessorato ai Lavori Pubblici della scutere ed interloquire con i relatori e gli altri al teatro Don Gorini di Bedizzole. “Ti voglio Provincia di Brescia e dal COSP di Bedizzole, re- partecipanti e successivamente verrà offerto a vivo” è il titolo dell’appuntamento che analizza alizzata poi in collaborazione con le associazioni tutti i presenti un rinfresco. L’ingresso è gratuilinoltre le problematiche e le esperienze ma- “Lonato Emergenza”, “VAN Nuvolento” e “Val- to ed aperto a tutta la popolazione. Il 14 ottobre un convegno sulla sicurezza stradale al Don Gorini Ti voglio vivo senza se e senza ma SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE 21 Primo Piano Associazioni Il team bedizzolese affronta la serie A della categoria dilettanti Sua Eccellenza US Calcio Bedizzole La netta vittoria nello scorso campionato, conferma il valore di un gruppo sportivo che da oltre ottant’anni valorizza l’impegno agonistico locale. Con quel granata di maglia capace di scatenare grinta e originalità nel dare corpo all’arte pedatoria Onori al merito sportivo per Sua Eccellenza U.S. Bedizzolese Calcio. Meritatissimo titolo nobiliare per il sodalizio nato nel lontano 1927 ed oggi presieduto da Domenico Zizioli. I ragazzi guidati da mister Gianluca Manini hanno infatti raggiunto la promozione nella categoria superiore, ovvero l’Eccellenza di cui si parafrasava in premessa, vincendo il campionato alla grande con ben due giornate di anticipo. Un risultato entusiasmante. Anche perché raccolto un anno prima rispetto ai programmi della dirigenza. Significativa e stimolante per tutto il gruppo è questa vocazione all’anticipo su modalità e regole di percorso agonistico. E del resto il calcio Bedizzole, da sempre, ringhia forte in volitiva determinazione verso traguardi, guarda un po’, eccellenti. Così la squadra è ripartita subito con il piede giusto in questo inizio di campionato definito da molti la serie A della categoria dilettanti. “Con l’obiettivo di arrivare ai punti salvezza il prima possibile – precisa con ragionata consapevolezza il Presidente Domenico Zizioli – per 22 SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE poi tentare di toglierci qualche soddisfazione in più”. Sarà la maglia granata che rammenta le epopee avvincenti e drammatiche del grande Torino. O l’attaccamento ai colori strapaesani di campanile, che a Bedizzole si materializzano costantemente in impegno e sostegno sempre coerente alla valorizzazione dell’identità locale. Sarà quel che sarà. Sta di fatto che i Granatieri del Chiese, amano rimanere sulla breccia senza compromessi. Lo conferma la storia. Ricordata in un bel volume pubblicato nel 2007 in occasione dell’80° anniversario dalla fondazione. Dalle alterne vicende degli inizi, fino allo scoppio della guerra, all’immediato rilancio nel 1945, sotto la presidenza di Lorenzo Este che raccolse la voglia di giocare di coloro da poco tornati in patria dopo le malinconiche sofferenze della guerra. Il primo importante campionato a cui si iscrive la Bedizzolese è quello del 1947/1948. E’ di quell’epoca la scelta dei colori sociali che rispecchiano la fede torinista – granata. Solo per un breve periodo, all’inizio degli anni Cinquanta con presidente Peppino Chiodi, si opta per la divisa bianconera. Non entriamo nel merito, ma riteniamo che qui il gioco della tifoseria di vertice avrà recitato una ruolo di primo piano in questa sterzata sfacciatamente juventina. La storia continua con personaggi fondamentali per la crescita del gruppo. Ai nomi dei vari presidenti Silvio Pasini, Gianfranco Morandi e Benito Beschi, Ernesto Corsini, Antonio Mora e Renato Zecchi, Gianluigi Lorenzoni e Firmo Metalli, associamo i simboli calcistici del calcio Bedizzolese Angelo Gasparini, indimenticabile stopper di Inter e di molte altre squadre di A e Gigi Zerbio, bomber arrivato fino alle serie cadetta, che raggiunse l’Eccellenza, anche lui con la maglia granata, in qualità di allenatore giocatore. Una tabella riassuntiva di ricordi che ben simboleggia, la volitiva grinta che caratterizza, senza incertezze, il prezioso DNA pedatorio locale. “Per il 2008/2009 abbiamo allestito una squadra di un certo livello – spiega Domenico Zizioli tornando all’attualità – puntando sull’inserimento di tre giovani provenienti dal nostro vivaio ed altre risorse che hanno già esordito in questa categoria. Ritengo infatti sia molto importante puntare sulle nuove leve, per garantire continuità al sodalizio e per raggiungere ulteriori traguardi e soddisfazioni agonistiche. Anche per questo invitiamo il pubblico a seguirci con passione in questa esaltante avventura nel campionato di Eccellenza – conclude il Presidente Zizioli – dove cercheremo di fare del nostro meglio per confermare quella voglia di vincere e competere nel rispetto dei valori dello sport”. Arma segreta: quel colore granata dal risoluto potere di infondere fiducia e grinta a muscoli e garretti. Alé Bedizzole. Primo Piano Aziende L’esperienza del gruppo IVAR di Prevalle Termoidraulica senza frontiere Un’impresa moderna che, sotto la guida del patron Umberto Bertolotti, prosegue la sua escalation a livello internazionale nella produzione di componenti per sistemi di riscaldamento e raffreddamento. Humus d’impresa che riscalda e tonifica. E che arriva dagli scantinati. Spazi propedeutici e avvinghiati alla fertilità di una terra che generosamente ospita le fondamenta dei primi passi d’officina. Radici forti e appassionate allora. Per spiccare il volo verso quel cielo produttivo internazionale aperto al mercato che oggi chiamiamo globale. Il gruppo IVAR di Prevalle non manca di connotare la sua storia di questa struttura narrativa d’azienda fatta di lavoro, ricerca, innovazione e coraggio negli investimenti. Risultato: 150 dipendenti, fatturato che supera i 47 milioni di euro, dei quali il 70% rivolto a clienti esteri, che apprezzano utilizzano la variegata serie di componenti e sistemi per impianti termoidraulici con il marchio IVAR, oggi impegnato anche in utilizzo e ricerca nei settori eco compatibili di geotermia e fotovoltaico. A tutto questo bisogna aggiungere la Valmon Stampati di Longhena, azienda partecipata del gruppo che dà lavoro ad una cinquantina di dipendenti e stampa a caldo l’ottone, base strutturale di numerose lavorazioni termoidrauliche. “L’avventura è partita nel 1985 – racconta Umberto Bertolotti, ingegnere tecnologo che conduce oggi l’azienda insieme ai figli Paolo e Stefano, con l’apporto della moglie Prudenza Fantoni, mentre, con contenuto e riservato orgoglio, ci mostra gli ambienti di lavoro della sede di Prevalle – con un socio misi in piedi una serie di lavorazioni per conto terzi, sempre nel settore degli impianti termoidraulici. Lo stabilimento altro non era che uno scantinato. 150 metri quadrati dove iniziai ad applicare le conoscenze che avevo potuto acquisire come dirigente di altre imprese. Base di partenza finanziaria – sorride ancora Bertolotti – la mia liquidazione, peraltro piuttosto misera e un sacco di buona volontà. Quattro anni di terzismo operativo poi, nel 1989, il salto deciso verso l’ideazione dei nostri prodotti”. In quella cantina della prima ora l’umidità ambientale ebbe il potere di trasformarsi in quell’humus imprenditoriale che oggi riverbera nei circa 20.000 metri quadrati di superficie adibiti alle lavorazioni della IVAR. “Fondamentale per il cambiamento di indirizzo aziendale – prosegue Umberto Bertolotti - fu il contributo della ditta belga Begetube, oggi nostra socia al 40%. Quasi automaticamente il nostro mercato di riferimento fu quello estero. All’inizio rappresentava addirittura il 90% del fatturato. E del resto l’Italia è leader in questo tipo di produzione. Esportare era dunque prerogativa essenziale. Oggi le percentuali sono parzialmente variate, 70% estero, 30% Italia. Un fatto positivo che in ogni caso non intacca la nostra vocazione a fornire i mercati internazionali”. Il viaggio dentro la IVAR, che ha reti e punti commerciali in Belgio, Cekia, Ucraina, Gran Bretagna e Canada, evolve e rilancia ad ogni passo. Un cammino che cadenziamo, tra ambienti di lavoro aggiornatissimi arredati da moderni robot osservati e condotti da personale equamente distribuito in quote azzurre e rosa. A loro il compito sinergico di sfornare valvole, termostati ed altro con consumata precisione. Altre immagini riguardano le sale di studio, progettazione e controllo dove una task force di ingegneri e di tecnici, riallaccia idee e novità in ottica e funzione produttiva. Un sottosopra di realtà complesse.Tarate con semplicità organizzata alle esigenze evolutive di un mercato sempre in movimento. Così, sotto, per trasferirci da un capannone all’altro, si attraversa la strada comunale grazie ad un tunnel tanto avveniristico, quanto funzionale e spazioso fra ascensori e camminamenti dedicati al trasporto. Ancora sotto, ma con gli attributi gestionali al piano terra, c’è la geotermia che cerca, attraverso la pompa di calore, raffrescamenti e riscaldamenti in sintonia con le temperature esterne. Li apprezziamo anche noi mentre rivolgiamo lo sguardo al sopra. Ovvero al tetto descritto e tappezzato di pannelli fotovoltaici. Oltre tremilacinquecento mq di arazzi tecnologici capaci di produrre all’anno circa 500/KW ore di energia. “La nostra azienda – aggiunge Umberto Bertolotti – ha ottenuto la certificazione ISO 9001. E’ un riconoscimento importante che conferma le nostre priorità che guardano all’innovazione, alla ricerca ed alla tutela dell’ambiente”. Da qui si riparte. Con un bilancio che ha sopportato la crisi internazionale, mantenendo intatte quote di mercato e fatturato. E con quella voglia d’impresa dall’anima forte temperata al sacrificio. Scoperta nell’angusto volitivo minimalismo di uno scantinato, ora adeguatamente ristrutturato, ma ancora in piena carburazione evolutiva. Fra valvole e termostati sempre carichi di adrenalina commerciale e produttiva. SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE 23