SERGIO SGRILLI

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SERGIO SGRILLI
Bimestrale di informazione e cultura della Banca di Bedizzole Turano Valvestino
Numero 34
Anno VI
Agosto-Settembre 2008
Poste Italiane Spedizione in A.P. - 70% - Brescia
Per la serata di
premiazione del concorso
direttamente da Zelig
Recital di
SERGIO
SGRILLI
Appuntamento per tutti
al Teatro don Gorini
Venerdì 26 settembre 2008 ore 20.30
Piazza XXV Aprile, Bedizzole - BS
ENTRATA LIBERA
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c
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t
Sede e Direzione
25081 BEDIZZOLE (Brescia) - Piazza XXV Aprile, 13
Tel. 030/6877.1 (passante) - Fax 030/6870145
ABI 8379 - CAB 54080
www.bedizzole.bcc.it
E-mail: [email protected]
Filiali
25080 CALVAGESE DELLA RIVIERA - Piazza Zanardelli, 23
Tel. 030/601092-601521 - Fax 030/601521
CAB 54180
25080 TURANO VALVESTINO - Piazza Madonna Pellegrina, 2
Tel. 0365/74043 - Fax 0365/74043
CAB 55360
25084 GARGNANO - Via Roma, 55
Tel. 0365/72661 - Fax 0365/72664
CAB 54550
Sommario
Il Punto
FGI dalla formula garantita
4
La Nota
Controcorrente ma coerenti con la missione
aziendale
Mondo Cooperativo
25085 GAVARDO - Via A. Gosa, 164 - Complesso Cristallo
Tel. 0365/372750-374024 - Fax 0365/371926
CAB 54560
Bcc, fuoriuscita dalla minorità
25080 MUSCOLINE - Piazza Roma, 21
Tel. 0365/373878 - Fax 0365/373878
CAB 77130
Focus BCC
L’ufficio in diretta
25080 PREVALLE - Via Volta, 2
Tel. 030/6801607-603810 - Fax 030/6801607
CAB 55050
L’Argomento
25079 VOBARNO - Via C. Battisti, 57
Tel. 0365/598630 - Fax 0365/598904
CAB 55450
25080 CILIVERGHE DI MAZZANO - Via Venturoli 24/N
Tel. 030/2122145-146 - Fax 030/2129154
CAB 54760
25087 SALÒ - Frazione Cunettone - Via Zette, 31
Tel. 0365/438058 - Fax 0365/522954
CAB 55180
25017 CENTENARO DI LONATO
Via Centenaro - Angolo via Cà Nova
Tel. 030/9103237-9102046 - Fax 030/9103595
CAB 54660
25081 BEDIZZOLE 2 - Via Garibaldi, 6
Tel. 030/6871551-6873127 - Fax 030/6873668
CAB 54081
25014 CASTENEDOLO - Via Brescia, 25 - Loc. Alpino
Tel. 030/2131560 - Fax 030/2130751
CAB 54270
25010 POZZOLENGO
Via Marconi - Complesso Le Tabachere
Tel. 030/9916028 - Fax 030/9916699
CAB 55020
25015 DESENZANO DEL GARDA - Viale Motta
Tel. 030/9991855 - Fax 030/9991238
CAB 54460
25080 MANERBA DEL GARDA - Loc. Montinelle
Via G. B. Marchesini, 17
Tel. 0365/551927 - Fax 0365/658149
CAB 54720
Ufficio Tesoreria
CAPOVALLE - Piazza G. Marconi, 1 - Tel. 0365/750151
Sportelli Bancomat
SERLE - Via Marconi, 18-20
S. FELICE D/B - Via Trento, 30 - Portese
SALO’ - Largo Dante Alighieri - Stazione bus
SOPRAZOCCO DI GAVARDO - Via S. Giacomo, 9
TIGNALE - Via Manzoni, 1 - Gardola
SottoTraccia
Numero 34 - Agosto/Settembre 2008 - Anno VI
Editore
Banca di Bedizzole Turano Valvestino
Piazza 25 Aprile, 13 - 25081 BEDIZZOLE (BS)
Direttore Responsabile: Giuseppe Rocca
Progetto grafico: Graphite snc
Fotografie: Barbara Caldera
Tipografia:
FDA EUROSTAMPA SRL
Via Molino Vecchio,185 - 25010 BORGOSATOLLO (BS) - tel. 030/2701606
7
Misurare l’imprevedibilità del rischio
8
Internet Hit Parade
9
Noi Soci
Fede, Speranza e Sussidiarietà
11
Premio allo studio
12
Cosa farò da grande
13
La musica interattiva di Sergio Sgrilli
13
Scenario - Bedizzole/Val Chiese
Giovani e puliti sprinter a pedali
16
Woodstok in riva al Chiese
16
La Madonna sorride al Lazzaretto
17
Silenziose e sacre rotazioni fluviali
17
Scenario - Garda/Valvestino
Meravigliosamente Wilderness
18
La città del sole
18
Giovani violini a singolar tenzone
19
Tradizione premiata con il Corrierino
19
Scenario - Grande Brescia
Voci giovani crescono
20
Sotto il tetto della solidarietà
20
Viaggi e memorie dentro il territorio
21
Ti voglio vivo senza se e senza ma
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Primo Piano Associazioni
Registrazione Tribunale di Brescia n. 3/03 del 21/01/03
Sua Eccellenza US Calcio Bedizzole
Cellofanatura e Spedizione:
COOP SERVICE s.c.r.l.
Via Napoleonica 7 - 25080 REZZATO (BS) - Tel. 030/2594360
Primo Piano Aziende
Poste Italiane Spedizione in A.P. - 70% - Brescia
6
Cuore e ragione di Banca
25080 NUVOLENTO - Via Trento, 73
Tel. 030/6919594 - Fax 030/6919176
CAB 54810
25080 SOIANO DEL LAGO - Piazza Don Vantini, 1
Tel. 0365/674696-675442 - Fax 0365/675446
CAB 64720
5
Termoidraulica senza frontiere
22
23
SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
3
Il punto
Parte il nuovo Fondo di Garanzia Istituzionale
FGI dalla formula
garantita
Vanni Zecchi Presidente della Banca
di Bedizzole Turano Valvestino
Novità assoluta nel sistema bancario italiano, che
rappresenta una forma di integrazione fra banche
autonome, inserite in un sistema a rete, per tutelare
globalmente tutti i risparmiatori
Venerdì 25 Luglio le 15 Federazioni locali,
tra cui la Federazione Lombarda delle BCC,
e Federcasse, la federazione nazionale del
Credito Cooperativo, hanno costituito formalmente il FONDO di GARANZIA ISTITUZIONALE (FGI) del Credito Cooperativo.
Novità assoluta nel sistema bancario italiano, il FGI rappresenta la più significativa forma di integrazione tra banche autonome,
ma inserite in un sistema a rete, allo scopo
di tutelare globalmente tutti i risparmiatori
clienti delle BCC in relazione a tutti i crediti
che questi vantano nei confronti della propria banca.
La costituzione del Fondo ha seguito di pochi giorni l’auspicio del Governatore della
Banca d’Italia Mario Draghi che, nel corso
dell’assemblea dell’ABI del 9 Luglio dichiarava: “Nel sistema creditizio italiano resta
significativo il peso delle banche locali costituite in forma cooperativa. Negli ultimi
anni una rete costituita da oltre 400 banche di credito cooperativo indipendenti ha
ampliato gli spazi operativi nel mercato del
credito, soprattutto nei confronti delle imprese, facendo leva su una capillare presenza dei propri sportelli e su un modello di
intermediazione incentrato sulla continuità
delle relazioni di clientela. Il processo di globalizzazione accentua l’esigenza, anche per
le banche cooperative, di adeguare l’offerta
alle esigenze delle piccole e medie imprese; di accrescere l’efficienza gestionale, migliorare il governo dei rischi. In altri paesi, la
cooperazione di credito si avvantaggia di sistemi integrati, volti a superare i vincoli della
piccola dimensione con la centralizzazione
delle attività produttive e di servizio. Il sistema italiano delle banche di credito cooperativo deve proseguire il proprio impegno
nella ricerca di soluzioni organizzative nuove, in grado di assicurare maggiore integrazione ed efficienza della rete, nel rispetto
dell’autonomia dei singoli organismi”.
Una risposta importante e decisa quella
data dal movimento del credito cooperativo, dopo un percorso che, iniziato a Parma
nel Dicembre 2005, in occasione del convegno nazionale delle BCC, vede attivarsi
un meccanismo di mutua garanzia in grado
di coinvolgere reciprocamente le BCC aderenti, oltre alle banche centrali di categoria,
Agrileasing compreso. Il Fondo prevede infatti per le banche la formula dell’adesione
volontaria, con versamento di un contributo immediato di risorse liquide (globalmente 40 milioni di euro) e l’impegno ad un
contributo a chiamata, entrambi commisurati alle masse amministrate ed al livello di
rischiosità della singola aderente.
L’originalità, per il mercato italiano, dell’iniziativa e gli indubbi vantaggi reputazionali
e di merito creditizio fanno supporre una
adesione in massa delle oltre 400 BCC, che
si troveranno quindi a condividere un modello di classificazione e monitoraggio dei
rischi che contempera l’esigenza di tutelare
la clientela delle consorziate con la necessità di assicurare la robustezza e la stabilità
del meccanismo stesso. Attraverso questo
strumento il Fondo seguirà l’andamento
della gestione delle banche e potrà definire
una serie di azioni, che vanno da interventi
preliminari, con l’obiettivo di rimuovere gli
elementi “potenzialmente pregiudizievoli”
per la stabilità della banca, fino alla definizione di un vero e proprio piano di risanamento con la messa a disposizione delle
risorse necessarie.
Il Fondo di GARANZIA ISTITUZIONALE
(FGI) del Credito Cooperativo rappresenta
in definitiva un passo ulteriore di rafforzamento del movimento del Credito Cooperativo, e, a cascata, di tutte le 442 BCC
italiane, che si vedranno ancora più sostenute nella loro azione sul territorio, nei loro
3.926 sportelli, e nei confronti degli 885
mila Soci e dei 5 milioni di clienti.
Anche la nostra cooperativa, presa visione
dello statuto del FGI e degli impegni connessi procederà, entro il 15 Ottobre, all’inoltro
della formale richiesta di adesione, con la
consapevolezza di partecipare da protagonista ad un passo storico del movimento di
credito cooperativo, sempre più al servizio
e a garanzia dei propri soci e clienti.
Vanni Zecchi
4
SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
La nota
Lo si evidenzia dai dati del primo semestre 2008
Vilma Leoni Direttore della Banca
di Bedizzole Turano Valvestino
Raccolta del risparmio
mediante strumenti
semplici ben remunerati e
reimpiego sul territorio con
finanziamenti a imprese e
famiglie a tassi contenuti.
A giorni il Consiglio di Amministrazione sarà
chiamato ad approvare i risultati del conto
economico aziendale al 30 giugno 2008. E’
peraltro fin da ora possibile fornire alcune
indicazioni di rotta sull’andamento economico e reddituale della Banca nei primi sei mesi
dell’anno e su quanto ci aspetta per quest’ultimo scorcio di 2008. E’ innanzitutto da sottolineare come le risultanze che scaturiscono
dall’analisi del conto economico aziendale rispecchino in gran parte gli indirizzi strategici
che la BCC ha scelto di mettere in campo in
questi mesi. Scelte che vanno nella direzione
di accompagnare e sostenere i nostri clienti,
siano essi imprese o famiglie, in un contesto
congiunturale certo non facile. In questa logica va inquadrato il dato relativo agli interessi
passivi (quelli per capirsi pagati dalla Banca
alla clientela per obbligazioni, depositi su c/c
e libretti a risparmio) che si attesta a Euro
8,7 milioni di euro con un incremento del 53
% sul dato 2007, a dimostrazione di una politica di tassi particolarmente premiante nei
riguardi della clientela e di un incremento
delle masse di raccolta che nei primi mesi
dell’anno è stata davvero significativo. Di
contro si rilevano interessi attivi per
18,7 milioni di Euro con una crescita
sul 2007 di “solo” il 25,19 %, minore
quindi della corrispettiva voce degli
interessi passivi. Anche in questo caso,
oltre a una dinamica delle masse degli
impieghi che ha registrato un’accelera-
Controcorrente
ma coerenti con la
missione aziendale
zione solo nella seconda parte del semestre,
il dato scaturisce dalla volontà della Banca di
non applicare aumenti di tasso generalizzati,
nella logica di sostenere la domanda di credito delle imprese. Il margine d’interesse (differenza tra interessi attivi e interessi passivi)
ammonta quindi a 9,9 milioni di Euro con
un incremento sul risultato 2007 del 7,60 %.
Sostanzialmente in linea con il 2007 il dato
relativo agli “altri ricavi netti”, con le commissioni pagate dalla clientela che segnano addirittura un leggero calo, conseguenza di una
politica aziendale di contenimento di tali voci
e dall’introduzione di specifiche normative di
esenzione (es. decreto Bersani). Tra le voci
di costo, le spese amministrative vedono un
incremento da 5,7 a 6,7 milioni di Euro con
particolare riguardo alle spese per il Personale che passano da 3,2 a 3,9 milioni di Euro;
va detto che la voce riferita al 2007 ha beneficiato dell’effetto curtailment per oltre 400
mila Euro. Il dato risente inoltre del recente
rinnovo del Contratto di lavoro dei collaboratori e dell’inserimento di nuove risorse in
organico. Allo stesso modo il dato sul costo del credito, che sul semestre segna un
marcato incremento passando da 0,8 a 1,4
milioni di Euro, è da valutare su base annua;
si prevede infat-
ti che al 31/12 il costo del credito potrà attestarsi sugli stessi livelli dell’anno precedente se non addirittura risultare migliorative. Il
risultato dell’operatività al lordo dell’imposte
si attesta infine a 3,7 milioni di Euro contro i
4,6 del primo semestre 2007. Tenuto conto
della dinamica degli impieghi di questi ultimi mesi e del consolidamento della raccolta,
è peraltro possibile fin da ora, anche in virtù delle proiezioni fornite dalla funzione di
Controllo di Gestione, esprimere un cauto
ottimismo su quanto ci aspetta per l’ultimo
scorcio dell’anno. Alla luce di queste ulteriori
considerazioni si può ipotizzare un risultato
finale al 31 dicembre 2008 che, fatto salvo
il peso tutto da valutare della imposizione
fiscale, dovrebbe attestarsi quantomeno sui
medesimi valori del 2007. Nel complesso la
semestrale 2008 ci presenta una Banca che,
coerentemente con la sua missione, ha concentrato la propria attenzione sulla gestione
caratteristica: raccogliendo il risparmio dalla
clientela (attraverso strumenti semplici e a
ottime condizioni!) e allo stesso tempo impiegandole sul territorio sotto forma di finanziamenti a imprese e famiglie. Una ricetta
tanto semplice quanto, pare, controcorrente.
In un momento in cui il mondo economico
è scosso da fallimenti eccellenti conseguenti
ad alchimie finanziarie (ultimo e più eccellente dei quali quello che ha interessato
la banca d’affari Lehmann Brothers),
dei quali gli analisti prevedono non
sarà immune anche il sistema
bancario italiano, tale ricetta ci
consente viceversa di lavorare
con serenità e trasmettere, a
quanti giornalmente si rivolgono ai nostri sportelli, una
fiducia fondata su solidi presupposti.
Vilma Leoni
SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
5
Mondo Cooperativo
Al movimento del Credito Cooperativo
la Vice Presidenza ABI
Bcc, fuoriuscita
dalla minorità
Una nomina che
simbolicamente valorizza il
lavoro di tutto un sistema
di uomini e istituzioni
che mettono al centro di
sviluppo e crescita anche
impegno mutualistico e
solidale.
L’apprezzamento pubblico
del governatore di
Bankitalia Mario Draghi per
la rete nazionale costituita
oggi da oltre 400 Banche di
Credito Cooperativo
L’estate 2008 verrà ricordata per alcuni
eventi che hanno riguardato il sistema
bancario in generale e quello delle BCC
in particolare in una prospettiva che ne
valorizza ancora maggiormente il ruolo di
banche al servizio di famiglie e imprese.
Il più significativo riconoscimento in tal
senso è avvenuto nelle scorse settimane in
occasione della tradizionale relazione annuale
del Governatore di Banca d’Italia, Mario
Draghi, il quale ha dedicato, nell’ambito del
paragrafo sulla ristrutturazione del sistema
bancario, una specifica attenzione alla realtà
delle Banche di Credito Cooperativo,
valorizzandone il ruolo e la progressione
nel tempo.
“Nel sistema creditizio italiano - ha affermato
Draghi - resta significativo il peso delle
banche locali costituite in forma cooperativa.
Negli ultimi anni una rete costituita da
oltre 400 banche di credito cooperativo
6
SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
indipendenti ha ampliato gli spazi operativi
nel mercato del credito, soprattutto nei
confronti delle imprese, facendo leva su una
capillare presenza dei propri sportelli e su
un modello di intermediazione incentrato
sulla continuità delle relazioni di clientela.
Il processo di globalizzazione accentua
l’esigenza, anche per le banche cooperative,
di adeguare l’offerta alle esigenze delle
piccole e medie imprese; di accrescere
l’efficienza gestionale, migliorare il governo
dei rischi. In altri paesi, la cooperazione di
credito si avvantaggia di sistemi integrati,
volti a superare i vincoli della piccola
dimensione con la centralizzazione delle
attività produttive e di servizio.
Il sistema italiano delle banche di credito
cooperativo deve proseguire il proprio
impegno nella ricerca di soluzioni
organizzative nuove, in grado di assicurare
maggiore interazione ed efficienza della
rete, nel rispetto dell’autonomia dei singoli
organismi”.
Tale ultima sollecitazione del Governatore
in direzione di un rafforzamento dei sistemi
di interazione ed efficienza della rete del
credito cooperativo ha trovato proprio in
queste settimane – ed è questo il secondo
evento dell’estate 2008 - una prima risposta
con la costituzione del Fondo di Garanzia
Istituzionale del Credito Cooperativo
avvenuta il 25 luglio 2008 di cui all’editoriale
del Presidente.
Sempre in tema di riconoscimento del
ruolo del credito cooperativo, l’Assemblea
dell’Associazione Bancaria Italiana, svoltasi a
Roma lo scorso 9 luglio, ha rappresentato
un ulteriore passaggio importante
testimoniare l’accresciuto peso delle
Banche di Credito Cooperativo-Casse
Rurali all’interno dell’industria bancaria
italiana sancito dall’aumento dei posti
assegnati al sistema BCC
nell’ambito
del Consiglio e del Comitato Esecutivo
dell’Associazione Bancaria. Il Credito
Cooperativo si posiziona in tal modo come
rappresentanza al terzo posto dopo le
due maggiori realtà bancarie del Paese. In
questa stessa logica va inquadrata la nomina
a Vice Presidente dell’ABI del Presidente di
Federcasse e Federazione Lombarda BCC,
avv. Alessandro Azzi.
E’ la prima volta che un esponente del
Credito Cooperativo è chiamato a ricoprire
questo importante incarico all’interno della
Associazione delle banche italiane.
Un riconoscimento per tutto il sistema della
cooperazione di credito che in questi anni
ha saputo sviluppare un originale percorso
di crescita in grado di valorizzare la mutualità
in campo bancario, adottando una logica di
rete e di ricerca di qualità ed efficienza.
Anche questo passaggio è il segno che il
lavoro di tanti amministratori, dirigenti,
collaboratori di BCC ha negli anni portato il
Credito Cooperativo, anche sotto il profilo
simbolico, ad uscire da una sorta di “minorità”
per occupare un posto importante, e ora
anche riconosciuto, nel panorama bancario
nazionale.
L’impegno essenziale dell’Area
Organizzazione e Risorse
Cuore e ragione
di Banca
Settore in costante evoluzione che racchiude gli stimoli e
le dinamiche per una sempre migliore efficienza operativa.
Organizzare e ottimizzare. Coerenti e stimolanti sfide aziendali sempre in operosa ricerca del miglior
modo di lavorare, produrre, valorizzare, aggiornare,
informatizzare, eccetera. L’Area Organizzazione e
Risorse della Banca di Bedizzole Turano Valvestino,
obbedisce a questa serie di tempi all’infinito che
ben rappresentano le modalità, appunto infinite, di
definire i processi organizzativi di una realtà economico produttiva generalizzata che non ammette
alcun genere di rilassamento esecutivo. “Le problematiche sono in effetti moltissime - spiega il responsabile del settore Mauro Chiappini - perché
riguardano la banca nel suo complesso. Un ambito
in costante evoluzione sia dal punto di vista normativo che da quello strettamente esecutivo. Ma la
sfida è stimolante e carica di interesse professionale”. Punto nodale del castello organizzativo della BCC di Bedizzole, è stato quello del passaggio
da piccola realtà territoriale a moderna istituzione
creditizia con tanto di filiali, dipendenti e strutture
logistiche. Un transfer che necessitava in ogni caso
di mantenere un certo tipo di identità al cospetto
di un improvviso ingigantirsi dell’azienda. “Si è trattato di un vero e proprio bivio epocale – conferma
Chiappini – passaggio nel quale abbiamo dovuto
rivedere una serie di impostazioni generali. Per
fare un esempio oggi è ormai insostituibile lo strumento della delega di responsabilità. Una funzione
senza la quale sarebbe impossibile lavorare, visto
il numero dei dipendenti e delle filiali in costante
ascesa. Poi ci sono le nuove normative di legge che
si riflettono nella definizione dei regolamenti e dei
processi operativi aziendali”. In questo contesto si
inserisce l’aspetto che riguarda la logistica. Ovvero
il comparto tecnico che si occupa di approntare
le nuove filiali, della manutenzione e di tutto ciò
che riguarda l’attenzione al ritmo esecutivo quo-
tidiano della banca. “E’ un settore che ha acquisito
nel tempo sempre maggiori necessità di intervento – interviene Vittorio Capuzzi, vice responsabile
dell’area che nel campo ha maturato una notevole
esperienza proprio nella logistica organizzativa in
generale – si tratta di mantenere livelli adeguati di
offerta servizi alla clientela, pur nel rispetto delle
leggi e delle normative in costante cambiamento.
Insomma regolare questo genere di flussi organizzativi, senza limitare l’efficienza di dare risposte alla
clientela è la nostra finalità principale. Non è semplice, ma la crescita sta nell’affrontare, proporre e
far comprendere senza traumi”. Queste scelta, in
continua costruzione progettuale, riguardano ovviamente anche l’aspetto informatico “In questo
campo – precisa Fabio Chiarini, che nell’Area Organizzativa affronta le tematiche riferite a personal
computer, rete, aggiornamenti telematici ed informatizzazione – l’impegno è rivolto nel far conoscere con completezza nuove procedure e sistemi
alla struttura interna. Il fine è quello di migliorare i
servizi bancari nella loro globalità”. In questa strutturazione logistico – informatica si aggiungono poi
altre dinamiche operative che riguardano archiviazione, supporto generale agli uffici, trasporti, gestione del centralino telefonico e delle operazioni
postali ai quali sono adibiti i colleghi Franco Bertoloni, Diego Treccani e Giacomo Mora. Uno spazio
lavorativo indispensabile che implementa, sempre
attraverso la ricerca di efficienza, tutta la struttura
dell’istituto di credito. “Quello dell’organizzazione
è un percorso itinerante che non ammette soste –
insiste Mauro Chiappini – un terreno di ricerca che
prevede anche la responsabilità fondamentale, in
collaborazione con la Direzione Generale, del Personale e di tutto ciò che concerne le risorse umane. E in questa formula interattiva fra regolamenti
e gestione delle singole potenzialità professionali
– conclude Chiappini - si convoglia l’impegno previsionale, fatto di studio, analisi e ridefinizione di
tutti i processi operativi e relazionali, di cui nessuna
buona organizzazione può fare a meno”.
Un commento del
responsabile dell’Area
L’ufficio in diretta
L’organizzazione come gruppo
di persone unite per il
raggiungimento di obiettivi comuni
Fra le differenti interpretazioni, è mia convinzione ritenere che un’organizzazione è un gruppo di persone
formalmente unite per raggiungere uno o più obiettivi
comuni. Organizzare è pertanto un’attività di coordinamento delle differenti attività/ funzioni aziendali orientata al raggiungimento dello scopo aziendale. L’attività
dell’organizzazione nella Banca di Bedizzole Turano
Valvestino, affidata alla mia responsabilità dal 2003,
formalmente si riconduce ad un’area in cui operano
Vittorio Capuzzi, Fabio Chiarini, Francesco Bertoloni,
Diego Treccani e Giacomo Mora e si compone di una
serie di attività che vanno dalla gestione della posta,
al centralino, alla gestione degli immobili, degli archivi,
del magazzino, dei sistemi informatici, della sicurezza
fisica e logica aziendale, dalla stesura dei regolamenti
e dei processi aziendali all’amministrazione del personale. E’ però mio fermo convincimento sostenere che in
Bcc, vuoi per dimensionamento degli organici che per
cultura e tradizione, sebbene tutte le realtà aziendali
concorrono ad operare per il buon successo dell’organizzazione, quella che riveste maggior rilievo sia quella
umana. Coordinare e gestire l’insieme delle relazioni ed
attività espresse da quest’ultima componente significa,
a mio avviso, non solo perseguire sinergie utili ad aumentare l’efficienza e l’efficacia dei processi operativi,
ma soprattutto acquisire logiche di flessibilità aziendale. In un contesto competitivo come quello in cui siamo, mutevole ed imprevedibile, l’organizzazione deve
essere costantemente pronta ad innovarsi e rinnovarsi,
a modificarsi in base ai segnali che provengono sia
dall’esterno (mercato) sia dall’interno (organizzazione
stessa)
Mauro Chiappini
SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
7
L’Argomento
Processo Icaap e Basilea2
Misurare
l’imprevedibilità
del rischio
La deve valutare la propria adeguatezza patrimoniale per
fronteggiare ogni incognita. Anche quelle inaspettate
Nel dicembre 2006 la Banca d’Italia aveva emanato le
‘’Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale
per le banche’’, per dare attuazione alle direttive
comunitarie in materia di adeguatezza patrimoniale
degli intermediari.
Il Patrimonio
Le recenti turbolenze sui mercati finanziari europei
ed americani hanno richiamato l’importanza di questa
normativa e riproposto l’esigenza di una rinnovata prudenza nella gestione e nella pianificazione delle risorse
patrimoniali. E’ il patrimonio, infatti, l’elemento centrale
della gestione che deve posizionarsi su livelli congrui
a fronteggiare tutti i rischi assunti per garantire stabilità del singolo intermediario e del sistema finanziario
nel suo complesso. Un margine positivo di patrimonio
conferisce elasticità alla gestione operativa, aumenta gli
spazi di crescita aziendale ma, soprattutto, consente di
assorbire le perdite rivenienti dal verificarsi di eventi
estremi e di fronteggiare le fluttuazioni del ciclo economico. E’ con un patrimonio congruo che la BCC può
evitare, in anni di stagnazione e/o recessione economica, di adottare misure di riduzione degli impieghi.
euro ogni 100 di esposizione al rischio, perché i rischi
ora sono ponderati diversamente, talvolta è necessario accantonare di più, talvolta di meno, ma i rischi
sono maggiori in termini qualitativi e soventemente
non quantificabili (come quelli operativi, di reputazione, legali ecc.) e Banca d’Italia può dichiarare la nostra
inadeguatezza a riguardo ed intervenire a proposito.
Il terzo introduce obblighi di informativa al pubblico
riguardanti l’adeguatezza stessa, l’esposizione ai rischi e
le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione
e controllo: l’organo di vigilanza ribadisce, in questo,
la massima attenzione alla trasparenza ed alla tutela
dei risparmiatori, obiettivo che va conseguito sia con
comportamenti aziendali corretti (compliance) sia favorendo la consapevolezza della clientela.
maggiore o minore imprevedibilità (ed i non pochi recenti fallimenti di banche americane causa il verificarsi
dei rischi di liquidità ne comprovano il verificarsi) diventa estremamente più complesso dover confrontare
il patrimonio con la reale esposizione. Ma è proprio ciò
che viene richiesto alle banche e la BCC deve saper
muoversi anche con idonee strategie di rafforzamento
del patrimonio. Non possiamo esimerci dall’obbligo.
La responsabilità degli organi di
governo della BCC
La disciplina ribadisce e rafforza il legame, in BCC, tra
requisiti di carattere patrimoniale e profili organizzativi,
in quanto un ruolo fondamentale nella gestione e nel
controllo dei rischi è assegnato agli organi di governo.Ad
essi si richiede, tra l’altro, di individuare gli orientamenti
I rischi non quantificabili
strategici e le politiche di gestione del rischio, verificarne
E’ sul secondo pilastro che vogliamo però porre at- nel continuo l’efficacia e l’efficienza, definire i compiti e
tenzione, giacché introduce nuove tipologie di rischio. le responsabilità delle varie funzioni e strutture aziendali,
Citiamone alcuni. I più importanti. Il Rischio di Con- assicurare, più in generale, l’adeguato presidio di tutti i
centrazione rappresenta un’errata politica di eroga- rischi a cui l’intermediario può essere esposto. Gli organi
zione del credito, in termini di diversificazione, poiché di governo societario della BCC dovranno assicurare
un’elevata concentrazione degli impieghi verso un sin- coerenza e organicità nella gestione e nel controllo
golo cliente, gruppi di clienti o segmento economico, dei rischi ed accrescere il grado di coinvolgimento e
potrebbe esporre la BCC a perdite eccessive, conse- consapevolezza degli esponenti bancari nella gestione
I Pilastri di Basilea2
Ebbene, la nuova struttura della regolamentazione guenti all’eventuale difficoltà economica e finanziaria e nel controllo dei rischi.
prudenziale si basa su “tre pilastri”. Il primo introduce degli stessi. Il Rischio di Liquidità rappresenta una situaun requisito patrimoniale per fronteggiare i rischi tipici zione di difficoltà o di incapacità della BCC a far fronte Il nuovo processo ICAAP
dell’attività bancaria e finanziaria (di credito, di contro- puntualmente ai propri impegni di cassa in scadenza. Il Il processo di controllo prudenziale, il cosiddetto
parte, di mercato e operativi): ciò significa, in termini Rischio Reputazionale dipinge invece una situazione di ICAAP - Internal Capital Adequacy Assesment Process,
poveri, che ogni 100 euro di posizione a rischio, la BCC flessione degli utili o del capitale derivante da una per- vuol dire proprio questo: da un lato autovalutazione
deve detenere almeno 8 euro di patrimonio di vigilan- cezione negativa dell’immagine della BCC da parte di attuale e prospettica dell’adeguatezza patrimoniale
za. Il secondo richiede alle banche di dotarsi di una clienti, di Soci, di controparti e dell’Autorità di Vigilan- ed organizzativa rispetto a tutti i rischi attuali e
strategia e di un processo di controllo dell’adeguatezza za. Il Rischio Strategico infine attiene ad uno scenario prospettici a cui la BCC è esposta in considerazione
patrimoniale, attuale e prospettica, rimettendo all’Au- dove il cambiamento del contesto operativo ovvero della strategia individuata e prospettata, dall’altro un
torità di vigilanza il compito di verificare l’affidabilità l’assunzione di scelte aziendali errate, inadeguate, scar- processo di revisione e valutazione prudenziale di
e la coerenza dei relativi risultati e di adottare, ove la samente reattive al contesto competitivo determinano competenza dell’Autorità di vigilanza che riesamina
situazione lo richieda, le opportune misure correttive: flessioni di utili e capitale della BCC. Appare evidente l’ICAAP, formula un giudizio complessivo sulla BCC
non sarà dunque più sufficiente accantonare “solo” 8 che dinnanzi a siffatte situazioni di rischio ed alla loro e attiva, ove necessario, misure correttive. È dunque
8
SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
L’Argomento
l’analisi dell’assetto organizzativo ha costituire un
fattore cruciale per la comprensione della situazione
della BCC e nell’ambito di tale analisi assume primaria
importanza il funzionamento del sistema dei controlli
interni (di primo e di secondo livello, di revisione
interna, di conformità). L’esame si estende a tutte
le componenti dell’assetto organizzativo: variabili di
“contesto” (struttura di governance, assetti di gruppo,
capacità competitiva e politiche di sviluppo perseguite),
macrostruttura, sistemi operativi (sistema informativo
aziendale; sistemi di rilevazione e rappresentazione dei
fatti aziendali), controlli interni.
Una sfida, questo processo ICCAP, cui la BCC non si
sottrae. Anzi ne condivide lo spirito e ne fa cultura
societaria. La BCC sa che non è lasciata sola a se stessa
in questo compito. Riconosce, e anche Banca d’Italia lo
ha ribadito in vari interventi, il contributo indispensabile, tempestivo ed efficace delle strutture del network
(Federazione regionale in primis) per aiutare a utilizzare i supporti metodologici sviluppati a livello accentrato in modo coerente alle caratteristiche operative
ed esigenze gestionali di ciascuno. È una condizione
perché anche noi operatori di piccole dimensioni possiamo cogliere i vantaggi offerti dallo sviluppo di un
processo di valutazione e pianificazione patrimoniale.
Ma tale condizione deve associarsi ad una crescita della consapevolezza del rischio, specie di quello legato
a cambiamenti interni o esterni, ad un rafforzamento
delle capacità di valutarlo e monitorarlo nel continuo,
alla volontà strategica di assicurare un’idonea valutazione del livello di capitale sufficiente a far fronte a
perdite non previste.
BCC pronta all’esame ICAAP
La BCC, ribadiamo in conclusione, non teme questa
sfida. Sarà Banca d’Italia ha dirci poi quanto siamo stati
bravi. Sappiamo che nel complesso, l’Organo di Vigilanza vede lo stato di salute del credito cooperativo soddisfacente, con un livello di patrimonializzazione ancora buono nel confronto con il resto del sistema, pur
se in progressiva flessione a causa della crescita delle
attività creditizie, e con una redditività soddisfacente.
Ma la Banca d’Italia ricorda anche come nel movimento delle BCC si radichino ancora debolezze sotto il
profilo organizzativo, a causa della vischiosità del cambiamento degli schemi gestionali e di controllo interno
in risposta alle modificazioni strutturali e operative. Il
processo ICCAP ci dirà se non lo siamo più. Se la BCC
sta diventando una banca dinamica e pronta alle sfide
del mercato. E se promossi, la BCC potrà continuare
ad erogare sempre e comunque credito anche in fasi
di recessione o stasi economica, proprio perché è una
BCC adeguatamente patrimonializzata. Ne siamo certi,
per i nostri soci e per i nostri clienti.
Luca Galvani
Click d’indagine nella rete
Internet Hit Parade
Proseguiamo il nostro viaggio dentro
le moderne potenzialità operativo/funzionali
telematiche già introdotte nel precedente
numero di Sottotraccia.
Quali sono i siti “Web 2.0” più gettonati
ovvero più frequentati dalle comunità virtuali?
MySpace - www.myspace.com
circa 150 mln di utenti
Lo potremmo definire “Il socialnetwork” in quanto è
stato il primo server di questo tipo. Tramite mySpace gli
utenti possono intrattenere relazioni di amicizia, condividere passioni e conoscenze.
FaceBook - www.facebook.com
circa 50 mln di utenti
Funziona come mySpace ma nasce per mettere in
comunicazione gli studenti universitari. Oggi gli utenti
registrati provengono da tutto il mondo e la maggior
parte al di fuori del mondo studentesco.
Flickr - www.flickr.com - circa 7 mln di utenti
È un sito dedicato alla condivisione di fotografie che i
vari utenti registrati possono pubblicare. Ogni fotografia
pubblicata è catalogata in modo da poterla ricercare
per argomento o tecnica di esecuzione. È quindi possibile indicare per ogni fotografia la macchina con cui è
stata scattata, il tempo di esposizione ecc.
LinkedIn - www.linkedin.com - circa 20 mln di
utenti
È un network principalmente professionale in quanto
raccogli i profili degli utenti quasi fossero curriculum;
in questo modo le aziende possono cercare professionisti selezionandoli per aree geografiche, titolo di
studio o attuale professione. Naturalmente anche agli
utenti di linkedIn è consentito intrattenere relazioni
di amicizia e condividere conoscenze come su MySpace.
SecondLife - www.secondlife.com
circa 12 mln di utenti
È un mondo virtuale e tridimensionale in cui gli utenti possono incontrarsi come se fossero personaggi di
un fumetto. Il sistema fornisce ai suoi utenti (definiti
“residenti”) gli strumenti per aggiungere e creare nel
“mondo virtuale” di Second Life nuovi oggetti, fondali,
fisionomie dei personaggi, contenuti audiovisivi.
Orkut di Google - www.google.com
circa 50 mln di utenti
È il social network di Google. Per potervi partecipare
è necessario avere un account google (per esempio
avere una casella di posta). Caratteristica distintiva di
Orkut è la presenza delle “comunità”, ovvero gruppi
di utenti che condividono uno stesso interesse o, più
spesso, una medesima lingua o nazionalità.
Windows Live Spaces
home.services.spaces.live.com
circa 27 mln di utenti
È il social network sviluppato da Microsoft.
Un discorso a parte merita Wikipedia (www.wikipedia.
org) che, pur utilizzando le tecnologie Web 2.0, non è
in realtà un ‘social network’ in quanto non è un luogo
di socializzazione ma, piuttosto il risultato di uno sforzo
comune fatto da migliaia di partecipanti ad uno dei
progetti culturali più importanti della storia, ovvero, il
tentativo di condividere la conoscenza universale (ed
in questo caso il termine universale è usato di proposito) scrivendo una enciclopedia partendo dal basso ed
aperta a tutti. Vorrei enfatizzare quest’ultimo concetto
ovvero ‘informazione aperta a tutti’ perché è questo
che distingue una società aperta, ovvero quello che dovrebbe essere Internet, da una società chiusa, dove le
informazioni sono di pochi e vengono gestite in modo
da generare profitti a chi le gestisce (e aggiungerei manipola).
Sull’idea di “condivisione delle informazioni” possiamo
menzionare anche Delicious (del.icio.us) che grazie alle
recensioni delle migliaia di utenti registrati genera un
elenco di siti raggruppandoli per contenuto ma soprattutto per livello qualitativo. È da notare che la qualità
di un sito non è quindi più data dal giudizio del motore
di ricerca utilizzato come ad es. Google o Yahoo, ma
dalla valutazione formata dai punteggi dati dagli utenti che lo hanno visitato; vi sembra una cosa da poco?
Sui servizi Web 2.0 si potrebbe scrivere un’enciclopedia
(vedi Wikipedia alla voce Web 2.0) ho tralasciato infatti
servizi di notevole importanza quali YouTube o Skype,
ma quello che ritengo vada messo in evidenza è che
la cooperazione, ovvero la capacità di lavorare insieme
per un obbiettivo comune, genera valore ed in questo
caso valore culturale, sociale e non ultimo etico, in quanto chi lavora “insieme” pretende che gli altri “remino
nella stessa direzione”.
Possiamo a questo punto chiudere questa semplice
analisi affermando che il Web 2.0 non è altro che un
nuovo modo di guardare il mondo. Abbiamo cambiato
gli occhiali ma ciò che vediamo è sempre l’uomo, elemento essenziale di qualsiasi società e questo, penso,
non può che essere di buon auspicio per gli incerti tempi che ci attendono.
Guido Gelatti
SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
9
Appuntamenti, eventi e notizie della Compagine Sociale
I concreti valori di riferimento di Don Gorini
Fede, Speranza
e Sussidiarietà
Un incontro ed un interessante documento
retrospettivo per riportare alla memoria l’impegno
attivo del sacerdote piamartino, nel 150° anniversario
dalla nascita, fondatore della Cassa Rurale di Bedizzole
Una tavola rotonda e una pubblicazione per celebrare la memoria del proprio fondatore nel
centocinquantesimo anniversario dalla nascita,
avvenuta a Sale Marasino l’11 giugno 1858.
Questo il contributo che la Banca di Bedizzole
Turano Valvestino vuole dedicare alla figura di
don Francesco Gorini come segno di riconoscenza nei riguardi del promotore della “Cassa
Rurale Depositi e Prestiti di Bedizzole”, il primo tra quei sedici soci che, nel settembre 1895,
superando “molti ostacoli e la diffidenza di alcuni”, diedero credito all’idea di una solidarietà efficiente. La memoria storica della BCC nei
riguardi del proprio fondatore si è sempre limitata per ovvi motivi a raccontare l’impegno e
la determinazione del sacerdote nel dare avvio
all’esperienza della Cassa Rurale di Bedizzole.
In realtà riscoprendo la biografia di don Francesco Gorini, intensa e per molti aspetti ancora da
approfondire per quanto attiene la sua smisurata attività di educatore, scrittore e conferenziere, si può affermare che l’avvio dell’esperienza
della cooperazione di credito a Bedizzole abbia
costituito solo una declinazione del proprio impegno a favore delle popolazioni rurali e dello
sviluppo tecnico-economico delle campagne;
impegno che prima di allora gli permise di dare
avvio ad altre significative esperienze di cooperazione (a Bedizzole con la Società operaia
agricola Cattolica Federativa di Mutuo Soccorso di Bedizzole e paesi limitrofi) e che in seguito lo porterà sin dal 1896 accanto a Padre
Piamarta e a Padre Giovanni Bonsignori tra i
primi protagonisti dell’esperienza degli Artigianelli di Brescia e della colonia agricola bresciana
di Remedello.
“Amico dei campagnuoli” e al tempo stesso
pioniere del movimento neofisiocratico che
a cavallo tra il XIX e il XX secolo diffondeva
nelle campagne i principi della “Nuova Agricoltura”, don Gorini è uomo del suo tempo; attento a cogliere quanto si muove nel campo
della tecnica agraria, delle nuove forme di mutua solidarietà e nelle questioni sociali dei primi
del Novecento, ma allo stesso modo costantemente immerso nella quotidianità della “gente
dei campi”. Impressionante per l’epoca è la sua
presenza diretta, in qualità di conferenziere, nei
paesi più remoti della provincia, lungo tutta la
penisola e anche all’estero, per la diffusione delle nuove tecniche agrarie e incentivare la nascita di forme di cooperazione tra agricoltori.
Con la stessa intensità e dinamismo con cui si
mosse, don Gorini dedicò tempo ed energie
alla comunicazione scritta, informando i suoi
contadini sulle pagine del periodico della Colonia Agricola di Remedello “La Famiglia Agricola”
che sotto la sua direzione arrivò a contare fino
a quattro mila abbonamenti divenendo il più importante periodico italiano a carattere agrario.
Doveroso quindi è sembrato per la BCC ricordare e celebrare l’esistenza di un sacerdote che
ha segnato non solo la propria storia, ma anche,
nel solco del carisma di Padre Piamarta e Padre Bonsignori, la vita di migliaia di agricoltori
e giovani studenti, di quelle comunità rurali che
hanno avuto modo di conoscerlo nella sua instancabile opera di pastore, conferenziere, scrittore ed educatore.
Bedizzole Sabato 25 ottobre 2008
Celebrazioni in occasione del 150° anniversario dalla nascita
di Don Francesco Gorini, Fondatore nel 1895 della
Cassa Rurale Depositi e Prestiti di Bedizzole
Programma
Ore 18.30
Ore 19.30
Santa Messa Bedizzole, Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano
Incontro Pubblico “Nel solco del Fondatore.
L’esperienza di Don Francesco Gorini” Bedizzole,Teatro Don Gorini
Partecipano:
Padre Umberto Scotuzzi
Padre Pier Giordano Cabra
Dottor Filippo Spina
Ingegner Vanni Zecchi
Sacerdote dell’Ordine di Piamarta
Sacerdote dell’Ordine di Piamarta
Direttore Federazione Lombarda Banche di Credito Cooperativo
Presidente della Banca di Bedizzole Turano Valvestino
Nel corso dell’incontro verranno consegnati i contributi erogati dalla BCC a favore di enti
solidali del territorio e sarà distribuito gratuitamente il volume pubblicato per l’occasione e
dedicato a Don Francesco Gorini
Seguirà rinfresco
Entrata libera
AL 31/08/2008 SIAMO 1.798 SOCI DI CUI 173 DONNE
SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
11
Tomasi Jliari
Vaglia Beatrice
Veronesi Giacomo
Viani Elena
Vianini Paolo Lucas
Zatti Laura
Giurisprudenza - Brescia
Scienze Politiche - Forlì
Chimica e tecnologie
farmaceutiche - Bologna
Lingue e letterature straniere
Bergamo
Accademia Belle Arti Venezia
Lettere e filosofia - Verona
Scuole Superiori e Istituti
Professionali
Scalvini Francesca
Scalvini Licia
Tonni Lisa
Vanini Luca
Vezzola Desirèe
Liceo Fermi - Salò
Ist. Alberghiero - Gardone
Riviera
Liceo Gambara - Brescia
Liceo Bagatta - Desenzano
I.P.S.S. C.T. M. Polo - Desenzano
Scuole Medie
Andreoli Diego
Antonioli Francesca
Bettini Sara
Bonaldi Giulia
Bresciani Ilary
Butturini Chiara
Dallavilla Giada
Garzoni Alberto
Girardi Daniele
Grumi Marco
Invernici Patrick
Olari Sara
Pasini Federica
Piccinali Luca
Podavini Silvia
Righetti Pamela
Rizzardi Ilaria
Roberti Francesca
Santi Giulia
Sorsoli Luca
Sufflico Carlo
Tonni Alessandro
Tonoli Davide
Zadei Luca
Scuola Media Glisenti - Idro
Scuola Media Verga - Calvagese
Scuola Media Bertolotti
Gavardo
Scuola Media E. Medi - Salò
Scuola Media Calini - Bedizzole
Scuola Media Verga - Prevalle
Scuola Media Bertolotti
Villanuova
Scuola Media Vobarno
Scuola Media D’Annunzio Salò
Scuola Media Bertolotti
Gavardo
Scuola Media Verga - Calvagese
Scuola Media Bertolotti
Gavardo
Scuola Media Calini - Bedizzole
Scuola Media Calini - Bedizzole
Scuola Media Calini - Bedizzole
Scuola Media Glisenti - Idro
Scuola Media Nullo
Stezzano (BG)
Scuola Media Paola di Rosa Lonato
Scuola Media Paola di Rosa Lonato
Scuola Media Serle
Scuola Media Bertolotti
Gavardo
Scuola Media Serle
Scuola Media Migliavacca
Vobarno
Scuola Media Paola di Rosa
Lonato
Ardigò Andrea I.T.C.G. Battisti - Salò
Belli Nicola
Liceo Arnaldo - Brescia
Benedetti Giulia
Liceo Fermi - Salò
Benedetti Laura
Liceo Fermi - Salò
Bertasio Sarah
Liceo Medi - Salò
Università Bianchi Giada
I.T.C.G. Battisti - Salò
Borgognoni Solidea I.P.S.S. C.T. M. Polo - Desenzano
Badini Michela
Economia - Brescia
Bossini Alberto
I.T.C.G. Battisti - Salò
Benedetti Cinzia
Lingue e letterature straniere Bossini Angela
Liceo Fermi - Salò
- Verona
Chiarini Giorgia
Liceo Maffei - Riva del Garda
Berardi Camilla
Ingegneria - Brescia
Cipani Luca
Liceo Castelli - Brescia
Beschi Angelica
Lettere e filosofia - Milano
Cobelli Chiara
Liceo Fermi - Salò
Bodei Fabrizia
Economia - Milano
Fantoni Silvia
Istituto Lunardi - Brescia
Bodei Michele
Medicina e chirurgia - Brescia
Filippini Francesco
Liceo Medi - Salò
Boschetti Alberto
Ingegneria - Brescia
Galvani Andrea
ITIS Perlasca - Vobarno
Capuccini Silvia
Medicina e chirurgia - Brescia
Galvani Marta
Liceo Fermi - Salò
Castrini Anna Isotta Medicina e chirurgia - Brescia
Gazzurelli Cristina
Liceo Gambara - Brescia
Cherubini Marta
Matematiche fisiche naturali Grumi Lorenzo
Liceo Fermi - Salò
Parma
Lazzaroni Stefano
Liceo Leonardo - Brescia
Cherubini Samuele Accademia Belle Arti - Milano
Maioli Chiara
Liceo Fermi - Salò
Cipani Matteo
Matematiche fisiche naturali Nicolini Matteo
Liceo Arici - Brescia
Padova
Pagliardi Giovanni
Liceo Fermi - Salò
Comincioli Giorgio Teologia - Brescia
Panni Francesca
Liceo Paola di Rosa Corsini Olivia
Accademia Belle Arti Desenzano
Bologna
Papa Michele
Liceo Arnaldo - Brescia
Dagnoli Luca
Giurisprudenza - Brescia
Pasini Laura
Liceo Bagatta - Desenzano
De Marco Giovanni Lettere e filosofia - Brescia
Pasini Veronica
Liceo Bagatta - Desenzano
Diversi Valentina
Scienze filosofiche - Milano
Pizzatti Laura
Liceo Bagatta - Desenzano
Accademia Belle Arti - Brescia
Fenoli Michela
Previdi Anita
Liceo Fermi - Salò
Franceschini Michela Economia - Milano
Rizzonelli Marta
Liceo Bagatta - Desenzano
Gazzurelli Jessica
Lingue e letterature straniere
Saponi Matteo
Liceo Leonardo - Brescia
Verona
Scalfi Alice
Liceo Medi - Salò
Girardi Davide
Psicologia - Padova
Grattoggi Sara
Scienze Politiche - Firenze
Jeremic Marija
Medicina - Brescia
Leali Livia
Scienze Linguistiche - Brescia
Lombardi Melissa
Scienze della Formazione Brescia
Maioli Marialisa
Sociologia - Trento
107 Borse di Studio erogate (di cui 59 a Figli di Soci)
Merigo Silvia
Scienze dei beni culturali 1.307 le Borse di Studio erogate dal 1992 ad oggi
Verona
Moladori Matteo
Ingegneria - Brescia
42.700 Euro erogati Pagliardi Pierpaolo
Ingegneria - Brescia
185.100 Euro erogati solo negli ultimi 5 anni
Pasini Francesco
Ingegneria - Milano
Podavini Daniela
Medicina e Chirurgia - Brescia
167 le domande pervenute
Podavini Davide
Lettere e filosofia - Pavia
26 gli Istituti scolastici coinvolti
Podavini Francesca
Medicina e Chirurgia - Pavia
30 le facoltà universitarie
Redaelli Luigi
Ingegneria - Brescia
Riello Gianantonio
Ingegneria - Brescia
24 gli studenti delle medie inferiori con la votazione “ottimo”
Rodolfi Alberto
Accademia Belle Arti - Brescia
36 gli studenti premiati delle scuole superiori
Ronchi Daniela
Sociologia - Urbino
47 gli studenti universitari premiati
Ronchi Monica
Sociologia - Urbino
Ronchi Sara
Sociologia - Milano
8,59 la media voto degli studenti degli istituti superiori
Salodini Sonia
Scienze della Formazione 96,00 la media voto degli studenti che hanno sostenuto la maturità
Brescia
Serzina Nadia
Scienze della Formazione 28,79 la media voto degli studenti universitari
Brescia
I 107 PREMIATI
I numeri del Premio allo Studio 2008
12 SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
I sorprendenti progetti post premio allo studio
Cosa farò da grande
Dall’ingegnere che ama viaggiare per lavoro, alla quattordicenne interessata alle lingue, ma che studierà per diventare
avvocato civilista, fino alla ragazza che studia scienze sociali e
ragiona sull’opportunità di intraprendere la carriera militare
Colori nitidi nei risvolti rappresentativi della
diciassettesima edizione del Premio allo Studio. Ed idee chiare per come si progetta il
futuro. Così scopriamo che chi ama le lingue
all’università è intenzionata a studiare giurisprudenza. Mentre l’ingegnere già accasato
in azienda, sogna di girare il mondo per scoprire e sperimentare altre realtà lavorative.
Poi c’è la giovane studentessa che ha scelto
le scienze sociali, ma non esclude un futuro
post diploma intraprendendo la carriera militare. Piccolo sondaggio di emozioni e progetti, scandagliati a campione nelle tre categorie
di premiati con il sigillo di studenti modello.
“Amo molto le lingue – spiega con decisione
Giulia Santi, neo diplomata con successo alle
medie inferiori – ho scelto il liceo linguistico
proprio per imparare bene soprattutto l’inglese e lo spagnolo. Ma all’università darò la
preferenza a giurisprudenza con un progetto:
diventare avvocato civilista”. Ordine mentale
preciso già dalle origini dunque. Paragonabile
a quello già maturo dell’ ingegner Gianantonio Riello che ci racconta di essersi “Laureato
in automazione industriale. Tre anni di laurea
breve e poi altri due di specialistica, perché
qualifica maggiormente. Ho gia un lavoro,
all’IVECO di Brescia e mi occupo della manutenzione degli impianti. Ma non ho intenzione
La BCC per
l’energia pulita
Fotovoltaico
al rilancio
Sempre in primo piano
l’impegno dell’istituto di
credito bedizzolese nel
finanziamento degli
impianti fotovoltaici
(pannelli solari)
di fermarmi. Mi interesserebbe sperimentare,
viaggiando e presso diverse realtà d’impresa internazionali, le attività che riguardano il
mio settore scelto perché mi piace ed offre
molte opportunità professionali”. Per la cronaca Gianantonio arriva al traguardo del Premio allo Studio per la quarta volta ed ora è
partito sicuro verso il suo viaggio dentro il
complesso universo lavorativo. Ancora in fase
ascendente di studi e ricerca è la parabola di
Cristina Gazzurelli, pure lei habitué del Premio BCC dal momento che dalla terza media
alla seconda superiore l’ha conseguito per tre
volte consecutivamente “Frequento il Liceo
Sociale Gambara di Brescia perché da sempre sono attirata proprio alle Scienze Sociali
– argomenta Cristina – ho iniziato quest’anno la terza e le nuove materie in programma
quali, Sociologia, Psicologia e Filosofia sono
indubbiamente affascinanti”. Scelta dunque
ormai definita per l’università? “In realtà per
ora non ho ancora deciso quali saranno le
mie valutazioni per il futuro – ci risponde
Cristina Gazzurelli – devo dire però che non
posso nascondere un certo interesse per la
carriera militare. Vedremo.” Sorprendenti, dinamici e creativi. Ecco l’immagine felicemente
riassuntiva di questi primattori premiati per
studio e applicazione.
Venerdì 26 Settembre
con entrata libera
al Don Gorini per il
Premio allo Studio
La musica
interattiva di
Sergio Sgrilli
Un artista poliedrico,
direttamente da Zelig, con
musica e comicità in perfetta
sintonia rappresentativa
Al Teatro Don Gorini l’Ultimo dei Freak. Ovvero
Sergio Sgrilli, talentuoso comico e musicista apprezzato dal grande pubblico televisivo grazie a
Zelig, che racconterà le sue storie interattive sul
palcoscenico bedizzolese, in occasione dell’assegnazione dei Premi allo Studio. Personaggio
poliedrico Sgrilli. Fasciato dalla sua verve professionale che mescola musica e comicità, in un
attraente giro di sensazioni che coinvolgono variegate tipologie interpretative del nostro tempo.
L’occasione è dunque una di quelle da non perdere. Per apprezzare da vicino l’entusiasmante
gestualità rappresentativa, in sintonia perfetta
con la mutevole e graffiante colonna sonora che
Sergio Sgrilli libera, insieme agli
acuti vocali, con il contributo di arpeggio
e accompagnamento della sua
mini chitarra di
scena.
Prosegue la proposta di finanziamenti agevolati per la realizzazione di impianti fotovoltaici,
dopo il successo dell’iniziativa che ha portato all’esaurimento del primo plafond stanziato dalla
BCC. La forma tecnica di erogazione è quella del mutuo chirografario e si rivolge alle aziende
che intendono usufruire dei benefici realizzabili attraverso l’incentivazione alla costruzione di
un impianto fotovoltaico fino a 20 Kw.
Convenienti e interessanti le condizioni in offerta che si riassumono in:
TASSO
Euribor 3 mesi + 0,60
IMPORTO FINANZIABILE
Fino a 150/mila euro
DURATA
Fino a 10 anni + 1 anno
di preammortamento
Messaggio pubblicitario con finalità promozionali.
Per le condizioni contrattuali si rimanda ai “FOGLI INFORMATIVI” disponibili presso tutte le nostre filiali.
SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
13
Sottoscrizione
nuove azioni 2008
5%
il Dividendo lordo
per l’esercizio 2007
deliberato dall’Assemblea
dei Soci del
4 maggio 2008
29,03 Euro:
Il nuovo Valore nominale
delle azioni BCC.
Con l’Assemblea dello scorso
4 maggio, è aperta anche quest’anno
la Campagna di Sottoscrizione Nuove
Azioni Banca di Bedizzole Turano
Valvestino riservata a chi intendesse
sottoscrivere nuove azioni della Banca di
Credito Cooperativo incrementandone
il numero già in proprio possesso.
Anche questa Iniziativa Sociale intende
primariamente
consolidare
quel
vincolo di unione e reciprocità tra la
Compagine Sociale e la propria Banca
contribuendo alla crescita del Capitale
Sociale che ad oggi ammonta a circa
1,2 milioni di Euro su un patrimonio
che ha superato i 65 milioni di Euro.
Ma la sottoscrizione di nuove azioni
3,21 Euro:
la rivalutazione per
azione dal 2002
ad oggi.
43.351:
il numero totale delle
azioni BCC per un
capitale sociale di 1,23
milioni di Euro.
consente anche di
poter beneficiare dei vantaggi
economici ad essa connessi che sebbene
non debbano essere considerati
primari ed esclusivi nella scelta di
aderire alla sottoscrizione (le azioni
BCC non possono essere riscattate
se non nei casi espressamente previsti
dallo Statuto), hanno una loro ragione
di essere.
Dal 2002 ad oggi il valore nominale
si è rivalutato di Euro 3,21 per azione
passando da Euro 25,82 (le “vecchie”
50.000 lire) a Euro 29,03.
Una risultato complessivo che nel corso
del 2007, considerando la distribuzione
dei dividendi e la rivalutazione del valore
nominale delle azioni, ha quindi segnato
un non trascurabile rendimento sul
valore nominale delle azioni.
Si ricorda inoltre che il Socio che
acquista nuove azioni non è più tenuto
al versamento della relativa quota di
1.765:
il numero
dei Soci BCC
a giugno 2008.
sovrapprezzo,
destinato solamente ai neo Soci.
L’invito è pertanto quello di rivolgersi
presso la propria filiale di appoggio
che sarà disponibile ad accogliere la
sottoscrizione e per ogni eventuale
informazione o chiarimento.
Scenario
Quinta edizione del Trofeo BCC a Calvagese
Giovani e puliti
sprinter a pedali
Oltre 200 i partecipanti alla
tradizionale gara
ciclistica giovanile inserita
nella quattro giorni
della Festa dello Sportivo
Pedalate Giovani tra le colline e il centro
storico di Calvagese della Riviera. La quinta
edizione del trofeo ciclistico giovanile Banca
di Bedizzole Turano Valvestino, ha riservato
anche quest’anno un notevole successo
di partecipanti e di pubblico. Circa 200
concorrenti, suddivisi fra maschie e femmine
di età e categorie a partire dai 6 ai 12 anni,
si sono affrontati con passione nel circuito
allestito dagli organizzatori con partenza ed
arrivo dall’Oratorio Calvagese.
La gara, come sempre inserita nella quattro
giorni di Festa dello Sportivo, è stata
organizzata come sempre dai volontari
del Gruppo Oratorio Don Luigi Poli con
il valido supporto dell’Associazione Alpini
Tre giorni di musica
a Bedizzole
Woodstok
in riva
al Chiese
Grande successo per la
decima edizione di Festival
Band concorso appassionato
happening per voci e musica
bedizzolesi
16 SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
di Calvagese e Mocasina. Insieme alla
corsa ciclistica il pubblico ha potuto così
apprezzare anche i gustosi piatti preparati
come sempre dal validissimo staff operativo
nello stand gastronomico. L’importanza della
manifestazione ha favorito l’adesione di circa
venti gruppi ciclistici provenienti anche da
fuori provincia e regione. E molto spettacolare
è stato osservare l’impegno di questi
mini corridori sfrecciare e combattere sui
saliscendi del circuito. Un tracciato che subito
metteva alla prova fiato e gambe con uno
strappo di notevole difficoltà, adatto anche
a garretti più maturi. Quattrocento metri di
salita, in direzione della Chiesa Parrocchiale,
ai quali insieme all’allenamento muscolare, si
doveva abbinare anima e cuore da sportivo di
razza. Vedendo i piccoli ciclisti transitare per
Calvagese e dintorni all’insegna di passione e
lealtà agonistica, il rilancio in positivo, senza
trucchi, per la disciplina di Coppa e Bartali,
sembra essere concretamente possibile.
Rigorosamente da vivo. Musica d’accompagnamento compresa. E tante belle voci. Che aumentano tutti gli anni in valori artistici ed interpretativi. Questa l’immagine riassuntiva della decima
edizione di Festival Band, tre giorni di concorso
canoro ormai classico, organizzato al Campo
Sportivo dell’Oratorio Don Bosco di Bedizzole
grazie al lavoro dell’Associazione Culturale Festivalband, il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bedizzole e della nostra BCC.
Alla fine la vittoria è andata a Leda Stella, che ha
offerto al pubblico un’originale e coinvolgente interpretazione di “Spider Man”. La rassegna, nata
nel 1990, proseguita fino al 1996 e ripartita a
furor di popolo nel 2006, è riservata a cantanti
e gruppi rigorosamente bedizzolesi. La giuria, altrettanto rigorosamente non bedizzolese, ha scelto quest’anno tra 28 concorrenti, suddivisi nelle
due prime serate, che hanno definito i sedici
prescelti per la finalissima. Ogni brano è stato
eseguito dal vivo, con il supporto di un’orchestra
di quindici elementi dotata di una efficacissima
sezione fiati, diretta dal maestro Francesco Andreoli. Conduttori di tutte e tre le serate Monia
Braga e Gianluigi Bertelli che, con arguzia e
tempismo, hanno dato il ritmo giusto al cadenzato incedere interpretativo dei cantanti. Leda
Stella (Spider Man) ha preceduto nella classifica finale Arianna Granire (Destinazione Paradiso) e Jean Pierre Congia (Uomini Soli). Premio
della critica a Silvia Possi, unica cantante ad
aver partecipato a tutte e dieci le edizioni. La
passione con la quale il pubblico ha assistito a
tutte le esibizioni fa presagire un futuro sempre
più interessante questo inossidabile happening
da Woodstok nostrana.
[Bedizzole / Valchiese]
Messa e cena sul prato davanti alla Santella
La Madonna sorride
al Lazzaretto
Un angolo di devozione tra il verde che ingentilisce il
profilo produttivo dei capannoni artigiani del Bettoletto.
Tutto intorno le fabbriche, le strade e il mondo
che corre. Ma la Santella del Lazzaretto resiste.
Piazzata in frazione Bettoletto e circondata dal
verde rilassato alberi e prati che ne preservano
storia e ricordi. E tutti gli anni questo angolo
di devozione popolare inorgoglisce i suoi
ricordi dentro i colori della festa. Una messa
e una cena rustica all’aperto in quello che
fu il Lazzaretto dei territori occidentali di
Bedizzole. Qui fu dipinta da un pittore ignoto
l’immagine della Madonna. Un affresco poi
traslato, nel 1741, all’interno del santuario di
Masciaga. L’attrazione per il posto era dunque
A Pontenove la statua del
Santo ruota nel fiume.
Si ricorda il martirio del
prelato boemo gettato
nella Moldava per il
suo rifiuto di rivelare
all’imperatore gli argomenti
trattati dalla moglie del
sovrano in confessione
San Giovanni Nepomuceno ha ruotato. Accarezzando le acque del Chiese sotto le arcate
dell’antico attraversamento fluviale di Pontenove. Grande ed esclusiva tradizione quella che caratterizza tutti gli anni l’estate della
storica Frazione di Bedizzole. E il 2008 non
ha mancato di far accorrere un pubblico numerosissimo per questa festa che affonda le
sue radici nella memoria locale. “Siamo molto soddisfatti per la grande partecipazione –
spiega Stefano Moretti del Gruppo Pontenove, associazione presieduta da Enrico Gallini,
che organizza la ricorrenza – quest’anno ab-
molto forte. Talmente forte che per ricordare
la traslazione in via Larga fu eretta una croce,
tuttora esistente, che riepiloga l’importante
evento religioso. Poi, nel 1841, primo
centenario dello spostamento dell’affresco,
l’edificazione di un cippo marmoreo nel punto
preciso dove era stata collocata l’immagine. Ed
infine nel 1913, per volontà di Libero Schena,
l’edificazione dell’attuale cappella votiva con
la fedele riproduzione del dipinto. In più
le volontà testamentarie dello Schena che
raccomandava “di rispettare la cappelletta, che
non dovrà essere mai abbattuta nemmeno in
caso di vendita”. E così fu, per una ricorrenza
che, grazie al costante interessamento di
Sergio Zanelli e Renato Corsini e il contributo
della Banca di Bedizzole Turano Valvestino,
mantiene fede ad un’antica promessa.
L’area è da sempre ben curata ed ingentilisce
con la sua sacralità rappresentativa dentro un
pezzo di natura verde, il dinamismo urbanizzato
d’impresa della frazione. Una forma di riflessivo
rispetto emozionale, da apprezzare non solo
nell’attimo gioioso della festa, ma soprattutto
nell’andirivieni quotidiano di merci, lavoro,
produttività e, perché no, sentimenti.
La Festa di San Giovanni Nepomuceno
Silenziose e sacre
rotazioni fluviali
biamo inserito nel calendario, oltre ai classici
intrattenimenti musicali, come quello di Charlie Cinelli and the Cats e la sagra, anche un
concorso di pittura che ha premiato Angelo
Gavezzoli e Ivo Compagnoni, rispettivamente con voto da giuria popolare e tecnica”. Il
Santo prosegue dunque nella sua opera stimolante di simboli in chiave di festa religiosa.
Una storia che viene dalla lontana Boemia.
Da quelle parti, correva l’anno 1383, Giovanni Nepomuk era confessore di Giovanna di
Baviera, moglie dell’imperatore Venceslao. Sovrano geloso Venceslao. Talmente ossessionato da questo ruvido sentimento da insistere,
peraltro immotivatamente, nel richiedere a
Giovanni Nepopmuk di rivelare gli argomenti
trattati dalla consorte durante la confessione.
Non avendo ottenuto risposta, per obbedien-
za del prelato al segreto del confessionale, ordinò a dei sicari di gettare il futuro San Giovanni nella Moldava.
Da allora in molti paesi d’Europa si ricorda
il sacrificio di questo religioso, rappresentato
nell’iconografia con il dito portato allo bocca,
in ottemperanza simbolica al silenzio devoto
che lo portò al martirio. San Giovanni Nepomuceno è dunque da sempre il Santo protettore dei confessori e dei fiumi. E Bedizzole
lo festeggia appoggiando la statua nel fiume,
facendola roteare grazie all’azione dinamica
dell’acqua sulle pale. “E’ una festa molto sentita – aggiunge in conclusione Stefano Moretti
– e per questo è giusto rivolgere un sentito
ringraziamento a persone ed enti che hanno contribuito e lavorato per la realizzazione
dell’iniziativa”.
SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
17
Scenario
Manerba del Garda investe
e promuove l’energia da Fotovoltaico
La città del sole
Il Sindaco Maria Speziani “Scelta precisa di sviluppo
eco compatibile per un territorio dove la crescita
del benessere in termini economici si è concretizzata in
piena sintonia con il miglioramento della qualità della vita”
“Vivere, nascere, soggiornare e lavorare con entusiasmo ed orgoglio nella città del sole”. Maria
Speziani, Sindaco di Manerba del Garda, sostiene
con fierezza da primo cittadino i valori e l’immagine dell’accogliente comune gardesano. Con uno
slogan deciso promozionale che svelerà, all’ombra
della Rocca, proprio questa “Città del Sole” non
solo di nome, ma anche di fatto,viste le importanti
scelte amministrative per favorire lo sviluppo delle energie alternative come quella da fotovoltaico.
“In questi anni Manerba è stata interessata da una
crescita a vari livelli – argomenta il Sindaco – si è
trattato di un fenomeno positivo che ha favorito
l’aumento del benessere generale in termini economici e di qualità della vita. Un processo costante,
che oggi culmina nel progetto che ci vede impegnati nel dare corpo alle iniziative per sostenere
concretamente lo sviluppo dell’energie alternative
che sfruttano principalmente la tecnologia del foto-
voltaico”. Da questo la scelta promozionale si definire Manerba del Garda “La Città del Sole”. Molte
sono state infatti gli input dell’Amministrazione Comunale per favorire questo ambito di intervento
energetico. Ricordiamo fra gli altri, la costituzione
della Società partecipata comunale di servizi “Manerba Investimenti” per il sostegno del territorio
che, con la sezione denominata “Manerba Energia
Pulita” realizza un importante e significativo progetto per la diffusione di chilowatt prodotti da
pannelli fotovoltaici. La Banca di Bedizzole Turano
Valvestino, che opera da qualche mese con uno
sportello proprio a Manerba, nella centralissima
frazione di Montinelle, ha realizzato una convenzione con Manerba Investimenti per erogare finanziamenti agevolati a chi intende installare questo
genere di impianti. “Devo dire che il valore oggettivo della nostra crescita adeguata al miglioramento
della qualità della vita in sintonia con lo sviluppo
economico – aggiunge Maria Speziani – si rivela
anche dalle variegate tipologie economiche che
convivono produttivamente nel nostro territorio.
Per fare qualche esempio penso all’interessante
e qualitativo incremento turistico e residenziale,
all’artigianato, all’agricoltura ed alle produzioni di
vino ed olio. Una serie di favorevoli componenti
economiche, sociali ed ambientali che ha determinato il positivo e consequenziale interesse dei sei
istituti di credito oggi operativi a Manerba”. E per
una realtà economica e sociale in coerente e compatibile ascesa sono utili anche i simboli che ne evidenziano la portata esclusiva “Stiamo realizzando
– conclude Maria Speziani – degli allestimenti da
inserire nelle rotatorie stradali che daranno risalto a queste operazioni di promozione e sostegno
alla produzione di energia da fotovoltaico. Per dare
sempre più forza a questa “Città del Sole”, dove ho
l’orgoglio e l’onore di vivere”.
Ruggero Bontempi racconta la Valle di Vesta
Meravigliosamente Wilderness
Un volume per spiegare una tra le aree naturali più inviolate d’Italia
piazzata nel selvaggio west che incornicia il lago di Valvestino
Appassionati
di
natura selvaggia
nostrana questo libro fa per voi. Lo ha scritto
Ruggero Bontempi e si intitola “L’Area Wilderness Val
di Vesta nel Parco Alto Garda Bresciano”. E d’un tratto
scopriamo che fascino leggendario e miti di frontiera son
qui fuori dall’angolo. O meglio subito dopo aver affrontato
i sinuosi tornati che si inerpicano dal Garda, provenienza
Gargnano. Dove improvvisamente l’orizzonte si allarga
verso l’intuizione magica di un lago artificiale, quello di Valvestino che tanto assomiglia alle inesplorate lande di certa
avventurosa america da film. Non a caso, come si racconta nel libro di Bontempi, i padri del pensiero Wilderness
18 SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
sono di nazionalità statunitense. Ed è proprio il fiordo del
bacino valvestinese che incunea il suo profilo nel selvatico
mondo piazzato ad ovest di questa terra di mezzo fra i tre
laghi. West, naturalmente. Che è l’Ovest USA da paragone
obbligato. Quello che ha fatto rincorrere sogni e speranze di
coloni meticciati da praterie, montagne rocciose e deserti. La
nostra Wilderness di Val di Vesta ha spazi risicati rispetto al
mito dell’Occidente alla ricerca della California, ma essenze
e profumi di natura incontaminata identicamente attecchiti
nel loro inviolato perimetro che esclude ogni genere di civiltà. Un marchio inconfondibile. Impresso in modo talmente
indelebile da far risultare i circa 1.525 ettari di territorio
wilderness, uno tra i più integri dei trentatre riconosciuti a
livello nazionale. Mancano i pellerossa. Connotazione che
aggiunge ulteriore valore a questo territorio da leggenda
vivente alla quale l’autore del volume, realizzato grazie
all’intervento di tutti i numerosi enti pubblici e privati della zona Banca di Bedizzole Turano Valvestino compresa,
a saputo dare nuovo e prezioso lustro. Nella Wilderness
Val di Vesta l’uomo non ha infatti mai messo in opera la
sua ingorda e inesauribile voglia di metter su cose e case.
Così nel nostro occhio, trasecolando nei boschi di Val di
Vesta, si incastonerà ancora lo stupore. Emozione speciale ed esclusiva perché “Il mondo non languirà mai – per
dirla con Chesterton, opportunamente citato nel risvolto
di copertina del libro di Ruggero Bontempi – per la mancanza di meraviglia, ma soltanto quando l’uomo cesserà
di meravigliarsi”.
[Garda / Valvestino]
Quattro violinisti onorano
il genio liutaio di Gasparo
Giovani violini
a singolar tenzone
In Piazza Duomo a Salò
la disfida – esibizione,
con il sostegno della
BCC, realizzata come
ogni anno all’interno della
50ª edizione dell’Estate
Musicale del Garda.
A colpi di corde ed archetti la “Disfida del
violino” è tornata a Salò, con quattro giovanissimi interpreti d’eccezione. Nello spazio
esclusivo di Piazza Duomo, all’interno del nutrito calendario di spettacoli della 50ª edizione dell’Estate Musicale del Garda, le lituane
Justina Auskelyte e Lina Marija Domarkaite,
il romeno-moldavo Stefan Besan, e l’italiana
Masha Diatchenko, si sono contesi il premio
“Gasparo da Salò”. Alla fine, secondo il giudizio raccolto sia da una giuria tecnica composta da musicisti e critici musicale che con
il coinvolgimento del pubblico, il successo ha
premiato Lina Marija Domarkaite. La caratteristica del concorso, sebbene supportata
dall’indubbia qualità artistica dei partecipati,
è stata in ogni caso essenzialmente ludico divulgativa. Un’imposta voluta sin dall’inizio
dall’ideatore della disfida, Roberto Codazzi,
direttore artistico dell’Estate Musicale salodiana. Così tutti e quattro i giovani violinisti
sono stati concretamente accomunati in questo ideale ricordo dedicato a Gasparo e alla
sua genialità inventiva di liutaio. La serata ha
visto la presenza di Vanni Zecchi Presidente della Banca di Bedizzole Turano Valvestino
che, insieme al Sindaco di Salò Giampiero Cipani, ha consegnato i riconoscimenti ai quattro violinisti. L’Estate Musicale del Garda vede
da alcuni anni il sostegno del nostro istituto
di credito. Si tratta ormai di un appuntamento consolidato a favore di una manifestazione
che promuove cultura ed impegno artistico
sul territorio. Un ambito di interesse a cui appartiene da sempre la filosofia di impegno
della BCC.
Un premio regionale per
gli alunni della Valvestino
Tradizione
premiata con
il Corrierino
Il giornale della scuola elementare di
Turano si afferma nel concorso Immagini
e Parole 2008 promosso da Assolombarda. Il torchio emotivo di valle per una
modernità relazionale senza griffe.
Immagini e parole color di Valvestino. Portate a
galla con la sensibilità propria dell’infanzia dagli alunni della scuola primaria (per esser più
chiari, le originarie e indimenticabili elementari)
di Turano. A loro il primo premio proprio per “Immagini e Parole 2008 – sezione tradizionale”
concorso promosso dal Gruppo per editoria e
comunicazione di Assolombarda, in collaborazione con l’Ufficio scolastico per la Lombardia,
per la realizzazione del “Corrierino”. Piccolo e
appassionato periodico scolastico e non giornalino, denominazione che ne ridurrebbe la portata
esponenziale del significato creativo, ideato dai
ragazzi sotto l’attenta guida dei maestri Tiziana
Fisicaro e Vincenzo Angelo Salvati. Un bella festa
dunque per il gruppo premiato a Milano nell’Auditorium Gio Ponti di Assolombarda. Con il contorno autorevole di articoli su giornali, Corriere
della Sera in primis, oltre ai numerosi ed attenti
giornali locali. L’importanza del riconoscimento sta anche nel valore di una rassegna, giunta alla decima edizione, che ha coinvolto fino
ad oggi oltre 14 studenti di tutta la Lombardia.
Con la vittoria dei piccoli giornalisti valvestinesi,
la rappresentazione premiante merita alcune
considerazioni. Pensieri che mettono in luce l’intensità riflessiva, come quella legata a scrittura,
giornalismo ed informazione in generale, ben
interpretati e tradotti in questo spicchio verde
di incontaminate valle bresciana con vitalistiche
contaminazione austro – ungariche che arrivano
dalla tradizione. Quella tradizione comunicata
appassionatamente grazie al torchio emotivo
giovanile proveniente da un mondo in cui la modernità e il progresso sono veritieri prodotti poco
griffati, ma di gran qualità.
SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
19
Scenario
Festival dei giovani IIª edizione a Nuvolento
Voci giovani
crescono
La rassegna è stata organizzata da Arte e Musica,
associazione culturale locale impegnata
anche nel proporre corsi di musica e di canto
destinati ai ragazzi dai 12 ai 18 anni
Associazione Arte e Musica per il piacere di
suonar e cantare dei ragazzi. Dal recente successo della seconda edizione del Festival dei
Giovani, organizzato in Piazza Roma a Nuvolento in occasione della Festa patronale e vinto
da Federica Lonati, i riscontri sempre più interessanti per il lavoro di questo ente presieduto
da Danilo Liccioli. L’evento ha visto la presenza
istituzionale delle amministrazioni comunali di
Nuvolento e Nuvolera, oltre al sostegno della
Banca di Bedizzole Turano Valvestino. “L’idea di
fondare l’associazione è nata nel 2006 – racconta con soddisfazione il professor Liccioli –
inizialmente ci eravamo proposti di mettere
Aprirà ad ottobre la nuova sede del COSP di Mazzano
Sotto il tetto
della solidarietà
Terminati i lavori di edificazione della struttura
che sorgerà nella frazione di Molinetto.
Grande soddisfazione per il gruppo di volontari che da
23 anni svolge attività di soccorso pubblico nel territorio
1.500 metri quadrati coperti per la solidarietà.
Apriranno i battenti ad ottobre a Molinetto di
Mazzano ed ospiteranno la nuova sede del COSP
(Centro Operativo Soccorso Pubblico) ovvero i volontari che gestiscono fanno viaggiare le ambulanze nel circondario operativo di appartenenza.
L’iniziativa è frutto di una convenzione stipulata
con il Comune di Mazzano e finanziata in base
alle disponibilità economiche derivanti dai servizi
di emergenza, assistenza alle manifestazioni
sportive, trasporto anziani e dializzati oltre a donazioni, fondi e contributi. Fra questi anche quello
della Banca di Bedizzole Turano Valvestino. Costo
complessivo della sede, progettata gratuitamente
dall’ing. Renzo Berardi di Molinetto, con la collaborazione degli ingegneri Silvia Barilli e Angiolino
Panarotto per quanto riguarda gli impianti elettrici
un milione e 600/mila euro per un edificio composto da autorimessa, centralino, uffici, camere,
spogliatoi, cucina soggiorno e stanza per ospitare
20 SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
l’infermiere professionale del 118. Grande spazio
è stato destinato agli ambienti utili alla didattica
(IL COSP di Mazzano è un centro di formazione
riconosciuto) con una sala conferenze ed un’altra
per le esercitazioni pratiche. Ambienti unici nel
panorama provinciale. “L’immobile è stato progettato e studiato a blocchi distinti e autonomi
dal punto di vista degli impianti– spiega l’ing.
Renzo Berardi – per fornire servizi adeguati alle
diverse necessità. Da segnalare lo sfruttamento
dell’energia solare per il fabbisogno di acqua calda
con adeguamento previsionale per l’installazione
in futuro anche del riscaldamento derivante da
sistema fotovoltaico.” Il COSP di Mazzano, fondato operativo da 23 anni, è oggi presieduto da
Bruno Bonometti. Il gruppo si avvale dell’impegno
di circa 240 volontari che nel 2007 ha eseguito
oltre 5.000 interventi in un bacino d’utenza che
gravita intorno agli ospedali civili di Brescia, Montichiari, Gavardo e Poliambulanza.
a disposizione l’esperienza di alcuni insegnanti
per impartire ai ragazzi lezioni di pianoforte
e chitarra. In seguito abbiamo proposto corsi
gratuiti di canto. Subito si è formato un piccolo
coro.
Poi la voglia di cantare degli allievi anche individualmente ha indirizzato l’interesse sull’interpretazione vocale singola. Da qui all’organizzazione del concorso il passo è stato quasi automatico”. Così da due anni Nuvolento si anima
delle voci giovani di un territorio che, ricordiamo, ha dato i natali a Fausto Leali, graffiante, inconfondibile e sempre brillante ugola blues. La
fertilità di passione e apprezzamento per l’arte
vocale si è inoltre manifestata nella notevole
adesione alle selezioni del Festival “Quest’anno abbiamo ricevuto circa quaranta richieste di
partecipazione – conferma Danilo Liccioli – la
possibilità di aperta a tutti i ragazzi dai 12 ai 18
anni. Una giuria speciale ha poi selezionato i
venti cantanti che si sono confrontati sul palco
allestito a Nuvolento”. Come si diceva il primo
premio è stato assegnato a Federica Lonati che
ha interpretato la canzone di Lara Fabiani “Je
suis malade”.
Tutte degne di nota comunque le performance degli altri concorrenti, capaci di aggiungere
intensità personalizzata alle cover song scelte
per andare in scena. “Dietro al successo dell’iniziativa – aggiunge il Presidente di Arte e Musica
– ci sta anche l’impegno organizzativo curato
dal gruppo.
Dalla preparazione delle basi musicale, alle luci
e a tutto ciò che necessita per l’allestimento di
uno spettacolo di questo genere. Per il futuro –
conclude Danilo Liccioli – proseguiremo nella
proposta di corsi musicali di pianoforte, chitarra e canto tenuti da insegnanti qualificati, confermando l’appuntamento annuale del festival,
visto le indubbie e crescenti positive valutazioni
da parte di pubblico, allievi ed interpreti”.
[Grande Brescia]
Successo per Acque e Terre Festival 2008
Viaggi e memorie
dentro
il territorio
Acque e Terre Festival 2008 colora
l’intr attenimento
del territorio con la
seconda parte dedicata alle Memorie
di Terra. Protagonisti
nomi importanti del
teatro di narrazione, della televisione, dello
sport e gruppi di musica etnica.Tornano così i
Percorsi del Festival con 2 produzioni inedite:
Bazar. Storie di uomini e di cose con Leonardo Manera e la P.O.M., Piccola Orchestra
del Mediterraneo diretta dal maestro Sandro
Torriani, la ripresa di Zanzanù e altre storie
de póra e Regine e Lavandaie già presentate
con successo nella prima parte. Di qualità e
richiamo anche i grandi ospiti: Maria Paiato, un gradito ritorno dopo il successo ottenuto lo scorso anno, Saverio La Ruina e
Gianfranco Berardi presenti al Festival per
la prima volta.
E intanto si tracciano i primi bilanci di una rassegna, giunta alla quarta edizione e sostenuta
fin dalle origini anche dalla Banca di Bedizzole Turano Valvestino, che registrato in Viaggi
di Acqua, la prima sezione della rassegna, numeri importanti: 27 spettacoli ai quali hanno
partecipato circa 12.000 spettatori, 6 prime
assolute tra lavori teatrali e concerti, il tutto
accompagnato da un crescente gradimento
di critica e di pubblico.
Indimenticabili le serate con Luigi Lo Cascio e
la sua proposta di testi della letteratura siciliana, la magia della voce di Alyth McCormack e
il calore di quella di Franca Masu, l’ironia e la
satira di Diego Parasole, il viaggio nel mondo
delle favole proposto da dieci giovani attori con la guida di Giovanni Guerrieri e Silvio
Castiglioni e quello nella memoria di Giorgio
Comaschi e Flaco Biondini, solo per citare
alcuni appuntamenti. Ilaria Tameni e Vittorio
Pedali, ideatori del progetto, hanno dunque
allestito per questo 2008 un calendario completo e carico di significative azioni a favore di
un concreto rilancio e recupero di un territorio come quello ben rappresentato dai 17
comuni che hanno aderito all’iniziativa insie-
Prosegue la rassegna che
nella prima fase ha ottenuto
un notevole apprezzamento
da parte del pubblico.
E intanto i bambini, durante
le rappresentazioni.
disegnano e creano per la
Banca dei Colori
me alla Provincia e alla Comunità Montana
di Valle Sabbia. A proposito dell’interattività
progettuale con la BCC, particolare successo
ha riscosso inoltre la distribuzione ai bambini, durante gli spettacoli in rassegna, di matite
colorate per stimolare i giovani artisti a produrre un disegno.
L’operazione, originalmente denominata la
Banca dei Colori, continua anche durante gli
eventi di Memorie di Terra per permettere in
conclusione di scegliere il disegno più bello
che sarà pubblicato sul prossimo numero di
Sottotraccia.
tenesi Soccorso”. Al convegno parteciperanno
come relatori il dr. Ing. Mauro Parolini, Assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Brescia,
il sig. Roberto Merli, Presidente dell’Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada, la
dr.ssa Daniela Spezziani, psicologa dell’Istituto
Clinico S.Anna, il dr. Paolo Marzollo, direttore
del 118, il dr. Carlo Alberto Presicci, Presidente
dell’Associazione Provinciale della Polizia MuL’appuntamento è promosso dall’Assessorato ai lavori Pubblici nicipale ed infine, ma non da ultimo, il Prefetto
di Brescia, dr. Francesco Paolo Tronca.
della Provincia di Brescia e dal COSP di Bedizzole
Al termine dell’incintro si aprirà una sorta di
La sicurezza stradale è il tema del Convegno turate durante la campagna “la catena della vita”, dibattito all’interno del quale sarà possibile diin programma martedì 14 ottobre ore 20.30 promossa dall’assessorato ai Lavori Pubblici della scutere ed interloquire con i relatori e gli altri
al teatro Don Gorini di Bedizzole. “Ti voglio Provincia di Brescia e dal COSP di Bedizzole, re- partecipanti e successivamente verrà offerto a
vivo” è il titolo dell’appuntamento che analizza alizzata poi in collaborazione con le associazioni tutti i presenti un rinfresco. L’ingresso è gratuilinoltre le problematiche e le esperienze ma- “Lonato Emergenza”, “VAN Nuvolento” e “Val- to ed aperto a tutta la popolazione.
Il 14 ottobre un convegno
sulla sicurezza stradale al Don Gorini
Ti voglio vivo
senza se e senza ma
SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
21
Primo Piano Associazioni
Il team bedizzolese affronta la serie A
della categoria dilettanti
Sua Eccellenza US
Calcio Bedizzole
La netta vittoria nello scorso
campionato, conferma il
valore di un gruppo sportivo
che da oltre ottant’anni
valorizza l’impegno agonistico
locale. Con quel granata di
maglia capace di scatenare
grinta e originalità nel dare
corpo all’arte pedatoria
Onori al merito sportivo per Sua Eccellenza
U.S. Bedizzolese Calcio. Meritatissimo titolo nobiliare per il sodalizio nato nel lontano 1927 ed
oggi presieduto da Domenico Zizioli. I ragazzi
guidati da mister Gianluca Manini hanno infatti
raggiunto la promozione nella categoria superiore, ovvero l’Eccellenza di cui si parafrasava in
premessa, vincendo il campionato alla grande
con ben due giornate di anticipo. Un risultato
entusiasmante. Anche perché raccolto un anno
prima rispetto ai programmi della dirigenza.
Significativa e stimolante per tutto il gruppo è
questa vocazione all’anticipo su modalità e regole di percorso agonistico. E del resto il calcio
Bedizzole, da sempre, ringhia forte in volitiva determinazione verso traguardi, guarda un po’, eccellenti. Così la squadra è ripartita subito con il
piede giusto in questo inizio di campionato definito da molti la serie A della categoria dilettanti.
“Con l’obiettivo di arrivare ai punti salvezza il
prima possibile – precisa con ragionata consapevolezza il Presidente Domenico Zizioli – per
22 SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
poi tentare di toglierci qualche soddisfazione in
più”. Sarà la maglia granata che rammenta le
epopee avvincenti e drammatiche del grande
Torino. O l’attaccamento ai colori strapaesani
di campanile, che a Bedizzole si materializzano
costantemente in impegno e sostegno sempre
coerente alla valorizzazione dell’identità locale.
Sarà quel che sarà. Sta di fatto che i Granatieri
del Chiese, amano rimanere sulla breccia senza compromessi. Lo conferma la storia. Ricordata in un bel volume pubblicato nel 2007 in
occasione dell’80° anniversario dalla fondazione.
Dalle alterne vicende degli inizi, fino allo scoppio della guerra, all’immediato rilancio nel 1945,
sotto la presidenza di Lorenzo Este che raccolse
la voglia di giocare di coloro da poco tornati
in patria dopo le malinconiche sofferenze della
guerra. Il primo importante campionato a cui si
iscrive la Bedizzolese è quello del 1947/1948.
E’ di quell’epoca la scelta dei colori sociali che
rispecchiano la fede torinista – granata. Solo per
un breve periodo, all’inizio degli anni Cinquanta
con presidente Peppino Chiodi, si opta per la
divisa bianconera. Non entriamo nel merito, ma
riteniamo che qui il gioco della tifoseria di vertice avrà recitato una ruolo di primo piano in
questa sterzata sfacciatamente juventina. La storia continua con personaggi fondamentali per la
crescita del gruppo. Ai nomi dei vari presidenti
Silvio Pasini, Gianfranco Morandi e Benito Beschi,
Ernesto Corsini, Antonio Mora e Renato Zecchi,
Gianluigi Lorenzoni e Firmo Metalli, associamo
i simboli calcistici del calcio Bedizzolese Angelo
Gasparini, indimenticabile stopper di Inter e di
molte altre squadre di A e Gigi Zerbio, bomber arrivato fino alle serie cadetta, che raggiunse
l’Eccellenza, anche lui con la maglia granata, in
qualità di allenatore giocatore. Una tabella riassuntiva di ricordi che ben simboleggia, la volitiva
grinta che caratterizza, senza incertezze, il prezioso DNA pedatorio locale. “Per il 2008/2009
abbiamo allestito una squadra di un certo livello
– spiega Domenico Zizioli tornando all’attualità
– puntando sull’inserimento di tre giovani provenienti dal nostro vivaio ed altre risorse che
hanno già esordito in questa categoria. Ritengo
infatti sia molto importante puntare sulle nuove
leve, per garantire continuità al sodalizio e per
raggiungere ulteriori traguardi e soddisfazioni
agonistiche. Anche per questo invitiamo il pubblico a seguirci con passione in questa esaltante
avventura nel campionato di Eccellenza – conclude il Presidente Zizioli – dove cercheremo
di fare del nostro meglio per confermare quella
voglia di vincere e competere nel rispetto dei
valori dello sport”. Arma segreta: quel colore
granata dal risoluto potere di infondere fiducia
e grinta a muscoli e garretti. Alé Bedizzole.
Primo Piano Aziende
L’esperienza del gruppo IVAR di Prevalle
Termoidraulica
senza frontiere
Un’impresa moderna che,
sotto la guida del patron
Umberto Bertolotti,
prosegue la sua escalation
a livello internazionale nella
produzione di componenti
per sistemi di riscaldamento
e raffreddamento.
Humus d’impresa che riscalda e tonifica. E che
arriva dagli scantinati. Spazi propedeutici e avvinghiati alla fertilità di una terra che generosamente ospita le fondamenta dei primi passi d’officina. Radici forti e appassionate allora.
Per spiccare il volo verso quel cielo produttivo internazionale aperto al mercato che oggi
chiamiamo globale. Il gruppo IVAR di Prevalle
non manca di connotare la sua storia di questa
struttura narrativa d’azienda fatta di lavoro, ricerca, innovazione e coraggio negli investimenti.
Risultato: 150 dipendenti, fatturato che supera
i 47 milioni di euro, dei quali il 70% rivolto a
clienti esteri, che apprezzano utilizzano la variegata serie di componenti e sistemi per impianti
termoidraulici con il marchio IVAR, oggi impegnato anche in utilizzo e ricerca nei settori eco
compatibili di geotermia e fotovoltaico. A tutto
questo bisogna aggiungere la Valmon Stampati di Longhena, azienda partecipata del gruppo
che dà lavoro ad una cinquantina di dipendenti
e stampa a caldo l’ottone, base strutturale di
numerose lavorazioni termoidrauliche. “L’avventura è partita nel 1985 – racconta Umberto
Bertolotti, ingegnere tecnologo che conduce
oggi l’azienda insieme ai figli Paolo e Stefano,
con l’apporto della moglie Prudenza Fantoni,
mentre, con contenuto e riservato orgoglio, ci
mostra gli ambienti di lavoro della sede di Prevalle – con un socio misi in piedi una serie di
lavorazioni per conto terzi, sempre nel settore
degli impianti termoidraulici. Lo stabilimento altro non era che uno scantinato. 150 metri quadrati dove iniziai ad applicare le conoscenze che
avevo potuto acquisire come dirigente di altre
imprese. Base di partenza finanziaria – sorride
ancora Bertolotti – la mia liquidazione, peraltro
piuttosto misera e un sacco di buona volontà. Quattro anni di terzismo operativo poi, nel
1989, il salto deciso verso l’ideazione dei nostri
prodotti”. In quella cantina della prima ora l’umidità ambientale ebbe il potere di trasformarsi in
quell’humus imprenditoriale che oggi riverbera
nei circa 20.000 metri quadrati di superficie
adibiti alle lavorazioni della IVAR. “Fondamentale per il cambiamento di indirizzo aziendale –
prosegue Umberto Bertolotti - fu il contributo
della ditta belga Begetube, oggi nostra socia al
40%. Quasi automaticamente il nostro mercato
di riferimento fu quello estero. All’inizio rappresentava addirittura il 90% del fatturato. E del resto l’Italia è leader in questo tipo di produzione.
Esportare era dunque prerogativa essenziale.
Oggi le percentuali sono parzialmente variate,
70% estero, 30% Italia. Un fatto positivo che in
ogni caso non intacca la nostra vocazione a fornire i mercati internazionali”. Il viaggio dentro la
IVAR, che ha reti e punti commerciali in Belgio,
Cekia, Ucraina, Gran Bretagna e Canada, evolve
e rilancia ad ogni passo. Un cammino che cadenziamo, tra ambienti di lavoro aggiornatissimi
arredati da moderni robot osservati e condotti
da personale equamente distribuito in quote
azzurre e rosa. A loro il compito sinergico di
sfornare valvole, termostati ed altro con consumata precisione. Altre immagini riguardano le
sale di studio, progettazione e controllo dove
una task force di ingegneri e di tecnici, riallaccia
idee e novità in ottica e funzione produttiva. Un
sottosopra di realtà complesse.Tarate con semplicità organizzata alle esigenze evolutive di un
mercato sempre in movimento. Così, sotto, per
trasferirci da un capannone all’altro, si attraversa
la strada comunale grazie ad un tunnel tanto
avveniristico, quanto funzionale e spazioso fra
ascensori e camminamenti dedicati al trasporto.
Ancora sotto, ma con gli attributi gestionali al
piano terra, c’è la geotermia che cerca, attraverso la pompa di calore, raffrescamenti e riscaldamenti in sintonia con le temperature esterne.
Li apprezziamo anche noi mentre rivolgiamo lo
sguardo al sopra. Ovvero al tetto descritto e
tappezzato di pannelli fotovoltaici. Oltre tremilacinquecento mq di arazzi tecnologici capaci di
produrre all’anno circa 500/KW ore di energia.
“La nostra azienda – aggiunge Umberto Bertolotti – ha ottenuto la certificazione ISO 9001.
E’ un riconoscimento importante che conferma
le nostre priorità che guardano all’innovazione,
alla ricerca ed alla tutela dell’ambiente”. Da qui
si riparte. Con un bilancio che ha sopportato la
crisi internazionale, mantenendo intatte quote
di mercato e fatturato. E con quella voglia d’impresa dall’anima forte temperata al sacrificio.
Scoperta nell’angusto volitivo minimalismo di
uno scantinato, ora adeguatamente ristrutturato, ma ancora in piena carburazione evolutiva.
Fra valvole e termostati sempre carichi di adrenalina commerciale e produttiva.
SOTTO TRACCIA AGOSTO/SETTEMBRE
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