osservatorio nazionale sul turismo italiano
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Unioncamere Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura OSSERVATORIO NAZIONALE SUL TURISMO ITALIANO “PASQUA 2004: GERMOGLI DI RIPRESA” 1° Rapporto “Indagine sulle prenotazioni/presenze nelle aree turistiche leader e sui segmenti di prodotto” Indagine di mercato realizzata da Isnart S.p.A. Roma aprile 2004 SOMMARIO 1. L’ANDAMENTO DELLA STAGIONE ..............................................................................3 2. IL TURISTA DELLA PRIMAVERA 2004 .........................................................................7 3. I DATI DELLA TENDENZA .............................................................................................18 4. L’ANDAMENTO DEI MERCATI INTERNAZIONALI................................................21 5. LA SCACCHIERA DEI PRODOTTI DELLA STAGIONE...........................................28 CONCLUSIONI .......................................................................................................................32 NOTA METODOLOGICA.....................................................................................................33 2 1. L’ANDAMENTO DELLA STAGIONE L’indagine sull’occupazione nella stagione in corso e sulle previsioni delle presenze per i mesi di aprile e maggio, condotta presso gli operatori italiani del ricettivo, conferma la tendenza ad un recupero del movimento turistico nelle nostre destinazioni leader. I consuntivi dei mesi invernali di febbraio e marzo indicano, infatti, un’occupazione media pari rispettivamente al 60% ed al 51%, in aumento rispetto al 2003 quando negli stessi mesi l’occupazione rilevata era del 47,4%. Anche le previsioni per le festività pasquali rivelano una quota di occupazione delle camere pari a 60,2%, in aumento rispetto allo scorso anno quando si rilevava il 58%. L'ANDAMENTO STAGIONALE Primavera 2004 (MEDIA % sul totale operatori) 70,0 60,2 60,0 55,9 51,1 50,0 41,0 40,0 28,4 30,0 20,0 10,0 0,0 % occupazione febbraio % occupazione marzo % prenotazioni Pasqua % prenotazioni aprile % prenotazioni maggio Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 L’andamento delle prenotazioni relativo ad aprile e maggio, meno eclatante dei mesi precedenti, risente di fattori esogeni (il ponte lungo tra il 19 aprile ed il 4 maggio che nello scorso anno avevano portato ad un’occupazione molto elevata) e della quota di prenotazioni last minute, particolarmente significativa proprio in questo periodo dell’anno. 3 Confronto occupazione camere febbraio-marzo e prenotazioni Pasqua, aprile e maggio 2004/2003 % occupazione febbraio 2004 2003 % occupazione marzo 55,9 47,4 % prenotazioni Pasqua 51,1 47,4 % prenotazioni aprile 60,2 58,1 % prenotazioni maggio 41,0 47,5 28,4 45,2 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 Il buon andamento dell’occupazione durante questa stagione primaverile è, inoltre, confermato da una tendenza positiva generalizzabile in tutta Italia: - nei mesi invernali, infatti, più tipici del turismo montano, tutte le località turistiche italiane registrano tassi di occupazione superiori al 42%, sebbene, le performances migliori sono, naturalmente, quelle delle destinazioni del nord est e nord ovest; - le indicazioni sull’occupazione nel periodo pasquale vedono in testa le mete del nord ovest e del sud e isole, seguite a stretta misura da quelle del centro e del nord est; - nelle previsioni per il resto di aprile e per il mese di maggio hanno già ottenuto quote interessanti di prenotazione soprattutto le strutture ricettive del sud e delle isole e quelle del centro Italia, mentre nel nord le prenotazioni scendono al 21-22%. L'ANDAMENTO STAGIONALE PER MACRO AREA Primavera 2004 (MEDIA % sul totale operatori) 70,0 62,8 65,7 60,0 62,3 54,1 57,9 59,4 51,7 50,0 49,0 53,4 57,9 49,1 42,5 46,6 47,3 40,0 42,1 35,2 33,5 30,0 29,6 22,0 20,0 21,8 10,0 0,0 % occupazione febbraio % occupazione marzo nord ovest % prenotazioni Pasqua nord est % prenotazioni aprile centro Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 4 % prenotazioni maggio sud e isole Una ripresa generalizzata si legge anche con riferimento ai prodotti turistici. I risultati migliori seguono il fisiologico andamento stagionale: la montagna nel mese di febbraio, le prime vacanze balneari per le festività pasquali, le città d’arte in tutto il periodo tra aprile e maggio; ma il dato significativo sono i buoni risultati di prodotti non tradizionalmente legati al periodo: in particolare, a febbraio e a marzo le terme ed il mare, e, anche se in misura minore, la campagna. Pur non potendo parlare di una vera e propria destagionalizzazione, si tratta certamente di una tendenza di mercato da cogliere da parte degli operatori. L'ANDAMENTO STAGIONALE PER AREA/PRODOTTO Primavera 2004 (MEDIA % sul totale operatori) 90,0 80,0 70,0 78,2 66,0 68,1 50,0 40,0 64,9 57,0 60,0 50,0 54,5 60,4 48,3 51,7 51,3 47,5 50,2 49,8 54,2 50,1 42,0 48,9 43,4 32,0 33,3 30,0 20,0 32,1 35,6 25,1 22,5 29,5 23,9 21,4 19,8 18,5 10,0 0,0 % occupazione febbraio % occupazione marzo città montagna % prenotazioni Pasqua terme lago % prenotazioni aprile mare % prenotazioni maggio campagna Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 Coerentemente con quanto appena detto, nel mese di febbraio il dettaglio regionale mostra un’occupazione molto elevata in Trentino, Alto Adige ed in Veneto, nel nord est, ed in Abruzzo e Molise nel sud. Questi ottimi risultati proseguono nel mese di marzo dove, nel nord est, tengono soprattutto le destinazioni dell’Alto Adige. Naturalmente la Pasqua vede in testa molte regioni del sud (Molise, Campania, Sicilia e Puglia), la Liguria e l’Emilia Romagna. Le festività pasquali, poi, aprono la stagione delle prenotazioni per le località del mezzogiorno italiano anche per il mese di maggio: in Puglia, ma anche in Campania ed in Sicilia, già la metà delle camere risulta riservata. 5 Occupazione camere febbraio-marzo e prenotazioni Pasqua, aprile e maggio 2004 REGIONE Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna % occupazione febbraio % occupazione marzo % prenotazioni Pasqua % prenotazioni aprile % prenotazioni maggio 56,2 57,3 67,4 71,4 76,9 70,0 50,0 44,4 53,4 45,5 51,4 54,1 61,3 54,8 46,8 53,5 49,2 52,7 56,4 54,0 51,6 65,0 36,4 85,9 41,1 32,7 23,7 16,7 21,9 40,0 34,1 50,2 18,7 14,6 20,7 16,7 23,1 27,1 19,6 26,1 43,4 44,7 20,6 52,1 44,3 77,0 100,0 42,0 42,8 25,0 38,8 51,9 39,0 43,9 48,0 26,0 57,1 52,9 58,0 90,0 52,6 45,0 31,7 42,5 55,6 33,1 69,5 58,1 65,0 51,5 62,7 44,0 90,0 76,8 70,0 50,0 38,6 74,1 51,1 51,4 46,8 40,0 40,9 52,7 36,0 . 63,6 62,9 43,3 37,1 62,3 50,0 18,9 27,3 28,4 28,6 34,5 17,5 . 47,8 61,4 36,7 27,1 48,2 31,3 55,9 51,1 60,2 41,0 28,4 Totale Italia Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 Analizzando nel dettaglio la tipologia ricettiva, il migliore risultato di questa primavera si rileva nell’hotellerie italiana, che nel 2003 aveva subito ancora ripercussioni della congiuntura sfavorevole partita nel 2002. Anche e proprio la Pasqua segna una ripresa in termini di occupazione con una quota di camere prenotate pari al 60% quando nel 2003 tale percentuale era del 57% nonostante le festività prolungate. Accanto alla stagione positiva nei mesi di febbraio/marzo dei villaggi turistici (montani), si segnala il buon risultato degli agriturismo che primeggiano a Pasqua e che hanno registrato tassi di occupazione significativi anche nel periodo delle settimane bianche. Occupazione camere febbraio-marzo e prenotazioni Pasqua, aprile e maggio 2004 % occupazione febbraio % occupazione marzo % prenotazioni Pasqua % prenotazioni aprile % prenotazioni maggio 2 stelle 3 stelle 4 stelle 5 stelle villaggio agriturismo campeggio 59,3 58,4 58,6 64,9 50,0 72,5 21,8 37,6 54,2 51,6 53,9 62,7 60,0 60,0 26,3 30,2 60,1 56,8 61,2 64,8 80,0 56,7 65,8 51,9 42,2 39,0 42,6 49,8 60,0 23,3 36,6 28,1 30,1 27,4 29,7 38,5 20,0 16,7 20,3 21,3 Totale Italia 55,9 51,1 60,2 41,0 28,4 TIPO hotel Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 6 2. IL TURISTA DELLA PRIMAVERA 2004 Nella stagione primaverile del 2004 la domanda turistica delle nostre strutture ricettive evidenzia delle variazioni rispetto allo stesso periodo del 2003: nonostante una forte stabilizzazione del mercato sia nazionale che internazionale, entrambi tendenti all’aumento (1), i flussi interni della domanda italiana risultano in crescita su quelli stranieri, rivelando una scelta da parte degli italiani che favorisce le destinazioni nostrane in misura maggiore rispetto allo scorso anno. Infatti, le festività pasquali dello scorso anno avevano portato all’estero quote rilevanti dei vacanzieri italiani che in questo anno, costretti anche da giorni di ferie ridotti all’osso, rimarranno in Italia. Pertanto, la quota di turismo straniero di questa primavera è pari al 31% contro il 35% del 2003. TIPOLOGIA DELLA CLIENTELA (MEDIA % sul totale operatori) 74,5 sud e isole 25,5 72,5 centro 27,5 69,0 Totale Italia 31,0 % italiani % stranieri 68,4 nord ovest 64,9 nord est 0% 31,6 10% 20% 30% 35,1 40% 50% Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 1 ) si veda il capitolo 3. I dati della tendenza 7 60% 70% 80% 90% 100% Ad accogliere quote di turismo straniero superiori alla media nazionale, le mete turistiche del Veneto, della Campania, dell’Alto Adige, della Sicilia, del Piemonte e della Toscana. Le destinazioni lombarde, che nel 2003 risultavano in testa per la maggiore quota di turismo straniero, si allineano questo anno con la media nazionale superandola appena. Un altro dato interessante è quello relativo al turismo internazionale in Sardegna ed in Basilicata raddoppiato nella primavera in corso rispetto al 2003 quando si attestava sul 10-11% del totale dei flussi. TIPOLOGIA DELLA CLIENTELA PER REGIONE (MEDIA % sul totale operatori) Veneto 55,1 44,9 Campania 56,3 43,7 58,4 Alto Adige 41,6 61,4 Sicilia 38,6 Piemonte 63,6 36,4 Toscana 64,9 35,1 Lombardia 68,0 32,1 Totale Italia 69,0 31,0 Friuli 70,9 29,1 Basilicata 71,7 28,3 Valle d'Aosta 71,8 28,2 Liguria 72,2 27,8 Trentino 72,9 27,1 Lazio 73,3 26,7 Sardegna 74,4 25,6 78,7 Emilia Romagna % stranieri 21,3 84,2 Umbria % italiani 15,8 Puglia 85,9 14,1 Marche 86,5 13,5 Calabria 87,1 12,9 97,6 Abruzzo 2,4 100,0 Molise 0% 10% 20% 30% 40% 50% Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 8 0,0 60% 70% 80% 90% 100% Il peso della quota relativo alle presenze straniere, in questa stagione, appare decisivo nelle località del turismo lacuale dove raggiunge il 58%. In tutte le altre il peso determinante è stato del turismo italiano. Provenienza della clientela PRODOTTO Città montagna Terme Lago Mare campagna Totale Italia % italiani 65,2 71,1 85,4 42,0 67,0 76,6 % stranieri 34,8 28,9 14,6 58,0 33,0 23,5 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 69,0 31,0 100,0 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 La tipologia di alloggio dove tale quota supera la media nazionale sono proprio le categorie alberghiere (in particolare i quattro stelle) ed i villaggi turistici, a conferma dei segnali di ripresa già evidenziati. Provenienza della clientela TIPO Hotel % italiani 67,7 % stranieri 32,3 Totale 100,0 67,8 68,6 64,6 75,0 32,2 31,4 35,4 25,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Villaggio agriturismo campeggio 67,5 77,4 79,8 32,5 22,6 20,2 100,0 100,0 100,0 Totale Italia 69,0 31,0 100,0 2 stelle 3 stelle 4 stelle 5 stelle Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 La durata media delle presenze nelle strutture nella primavera 2004 è di 3/4 notti per il turista italiano e di 2/3 notti per quello straniero, con una contrazione rispetto al 2003 quando si registrava una permanenza media di 3,5 notti per gli i italiani e di 3,7 per gli stranieri. Permanenza media della clientela (n.° notti) Italiani Stranieri Media Totale AREA nord ovest nord est centro sud e isole 3,6 4,1 2,5 2,6 2,4 2,7 2,4 2,2 3,0 3,4 2,5 2,4 Totale Italia 3,4 2,5 3,0 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 9 La durata di queste vacanze risulta più prolungata nelle destinazioni del nord est, in particolare in Trentino e in Alto Adige per quanto riguarda il turismo italiano. Sono invece le mete turistiche lombarde quelle dove il soggiorno dei turisti stranieri supera la media con un dato pari a 3 notti. Permanenza media della clientela (n.° notti) Italiani Stranieri Media Totale REGIONE Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna 4,0 3,4 3,9 4,8 4,9 3,8 4,1 3,0 2,9 2,5 2,6 2,9 2,5 3,6 4,0 2,7 2,5 1,8 1,9 2,3 2,2 2,4 2,4 3,0 3,0 3,7 2,3 1,9 1,7 1,7 2,1 2,8 2,8 2,6 2,4 2,4 2,3 1,5 1,6 2,5 1,8 3,2 2,9 3,5 3,9 4,3 3,1 3,0 2,4 2,3 2,3 2,7 2,9 2,6 3,0 2,6 2,4 1,7 1,8 2,4 2,0 Totale Italia 3,4 2,5 3,0 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 In termini di aree/prodotto le permanenze più lunghe sono quelle degli italiani in vacanza in montagna (4,3 notti) e degli stranieri nelle località lacuali (3,4 notti). Permanenza media della clientela (n.° notti) Italiani Stranieri Media Totale PRODOTTO città montagna terme lago mare campagna 2,6 4,3 2,9 2,4 3,0 2,4 2,1 2,9 1,8 3,4 2,1 2,8 2,4 3,6 2,4 2,9 2,6 2,6 Totale Italia 3,4 2,5 3,0 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 10 Nella primavera in corso i soggiorni più prolungati dei turisti italiani si registrano nei villaggi turistici e nei campeggi, dove si superano le 5 notti. Per quanto riguarda il turismo internazionale i soggiorni più lunghi si rilevano nei villaggi, negli agriturismi e negli hotel 4 stelle. Permanenza media della clientela (n.° notti) Italiani Stranieri Media Totale 2 stelle 3 stelle 4 stelle 5 stelle villaggio agriturismo campeggio 3,3 3,3 3,3 3,2 3,0 5,0 2,7 6,5 2,5 2,5 2,4 2,8 2,0 3,3 2,8 2,2 2,9 2,9 2,9 3,0 2,5 4,2 2,8 4,4 Totale Italia 3,4 2,5 3,0 TIPO hotel Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 Il ricorso al sistema dell’intermediazione delle vacanze si dimostra una leva importante per “garantire” flussi turistici soprattutto in quelle stagioni nelle quali il turismo che si muove spontaneamente produce una domanda meno numerosa e maggiormente influenzabile dalle situazioni congiunturali. Come si evince chiaramente dalla tabella che segue, l’occupazione rilevata nelle strutture che si affidano alle attività dei tour operators e “acquistano” clientela da questo sistema, rivelano quote di occupazione delle camere decisamente maggiori. Un canale di organizzazione delle vacanze che proprio per le sue caratteristiche strutturali. Confronto occupazione delle camere nelle strutture che ricorrono/non ricorrono ai canali dell'intermediazione Strutture che ricorrono al circuito dell'intermediazione Strutture che non ricorrono al circuito dell'intermediazione % occupazione febbraio % occupazione marzo % prenotazioni Pasqua % prenotazioni aprile % prenotazioni maggio 57,4 52,7 61,6 41,9 29,1 44,8 39,3 49,1 32,4 21,6 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 11 La quota di imprese ricettive che nella primavera 2004 hanno ricorso al sistema dell’intermediazione è dell’88,2% sul totale, passando dal 100% dei villaggi, al 90% degli hotel al 77% degli agriturismi fino al 71% dei campeggi. L’intermediazione dei viaggi in questa stagione, dunque, ha portato in media il 17,3% di clientela sul totale della clientela ospitata, con quote più elevate nel centro (19%), specialmente in Toscana e nelle Marche, e nel sud e nelle isole (21,3%), in particolare in Molise, Campania e Basilicata ma anche in Sicilia ed in Puglia. Quota di turisti organizzati % turisti organizzati AREA nord ovest nord est centro sud e isole 17,7 14,4 19,0 21,3 Totale Italia 17,3 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 Quota di turisti organizzati % turisti organizzati REGIONE Molise Campania Basilicata Piemonte Sicilia Puglia Valle d'Aosta Toscana Marche Veneto Lazio Emilia Romagna Sardegna Lombardia Trentino Umbria Liguria Alto Adige Calabria Abruzzo Friuli V.G. 50,0 32,4 26,7 26,4 23,6 22,2 21,8 20,9 19,1 18,2 18,2 17,3 17,1 15,1 13,4 13,4 12,2 11,8 10,6 6,9 5,9 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 12 Le aree di prodotto più richieste da questo segmento di domanda sono in primo luogo le città d’arte (24,3%) e le destinazioni lacuali (23%) mentre sono le mete del turismo rurale e termale quelle dove la domanda intermediata risulta meno elevata. Quota di turisti organizzati % turisti organizzati PRODOTTO città montagna terme lago mare campagna 24,3 12,9 10,4 23,0 18,4 8,0 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 Le quote più elevate di domanda intermediata si trovano tra la clientela degli hotel, in particolare tra i 4 e 5 stelle dove si raggiunge il 25-30%. Quota di turisti organizzati % turisti organizzati TIPO hotel 18,8 15,2 19,7 26,7 30,0 10,0 8,8 2,9 2 stelle 3 stelle 4 stelle 5 stelle villaggio agriturismo campeggio Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 E l’Italia si conferma una destinazione capace di fidelizzare i propri turisti: in media la clientela abituale nelle strutture ricettive è del 40,4%; è ancora maggiore nelle destinazioni del centro Italia (45%) e del nord ovest (43,7%). Quota di turisti fedeli alla struttura % clientela abituale AREA nord ovest nord est centro sud e isole 43,7 37,7 45,0 34,1 Totale Italia 40,4 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 13 In particolare, sono gli operatori della Calabria, delle Marche, della Valle d’Aosta e del Trentino quelli dove si rileva la quota di clientela abituale è più elevata. Quota di turisti fedeli alla struttura % clientela abituale REGIONE Calabria Marche Valle d'Aosta Trentino Umbria Toscana Liguria Lombardia Piemonte Sicilia Friuli Lazio Alto Adige Basilicata Emilia Romagna Veneto Sardegna Molise Campania Abruzzo Puglia 58,9 58,5 46,4 45,4 44,7 44,1 43,5 43,4 43,2 42,3 41,4 39,7 38,6 36,7 36,2 31,7 31,0 30,0 27,5 27,5 24,4 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 I prodotti turistici che in questo periodo sviluppano una maggiore domanda di clienti abituali sono quelli legati al turismo termale, a quello verde e rurale. In termini di tipologia ricettiva, è la vacanza in campeggio e nei villaggi turistici quella che muove le quote maggiori di clientela abituale. Quota di turisti fedeli alla struttura % clientela abituale PRODOTTO città montagna terme lago mare campagna 36,9 42,0 47,3 32,0 41,2 45,9 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 14 Quota di turisti fedeli alla struttura % clientela abituale TIPO hotel 39,0 41,2 38,4 34,9 30,0 52,5 42,7 61,0 2 stelle 3 stelle 4 stelle 5 stelle villaggio agriturismo campeggio Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 Considerando il sempre maggiore utilizzo degli strumenti di telematici per la prenotazione della vacanza da parte della domanda turistica nazionale e internazionale, appare rilevante valutare come questo utilizzo incida sulla quota complessiva della clientela in Italia. La quota di turisti che hanno fatto ricorso al web ed alle e-mail per prenotare la vacanza è pari al 15% in media, con valori del 16,2% nel sud e nelle isole (specie in Molise, Campania, e Sicilia) ed addirittura del 23,2% nelle strutture del centro Italia (soprattutto in Umbria e Toscana). Naturalmente, considerando l’elevata incidenza del last minute su questo tipo di prenotazione, il raffronto con il 2003 sarà significativo una volta disponibili i dati di consuntivo. Quota di turisti prenotati via Internet/e-mail % turisti Internet AREA nord ovest nord est centro sud e isole 10,9 11,2 23,2 16,2 Totale Italia 15,0 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 15 Quota di turisti prenotati via Internet/e-mail % turisti Internet REGIONE Molise Umbria Toscana Campania Sicilia Emilia Romagna Lazio Marche Piemonte Liguria Puglia Valle d'Aosta Veneto Friuli Abruzzo Calabria Alto Adige Basilicata Sardegna Lombardia Trentino 35,0 28,1 25,3 24,7 22,7 20,7 20,6 15,5 15,4 15,0 14,4 11,8 11,1 10,5 10,0 8,7 8,4 8,3 7,8 5,7 4,5 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 I prodotti maggiormente teleprenotati sono il turismo verde e quello culturale nelle città d’arte mentre quelli più tradizionali risultano in questa stagione il turismo montano e termale. Quota di turisti prenotati via Internet/e-mail % turisti Internet PRODOTTO città montagna terme lago mare campagna 22,7 7,6 9,1 11,0 15,9 27,1 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 Le strutture dove in questa primavera le quote di clienti telematici risultano più elevate sono gli agriturismi (26,4%) e gli hotel, specialmente quelli di categoria elevata. 16 Quota di turisti prenotati via Internet/e-mail % turisti Internet TIPO hotel 2 stelle 3 stelle 4 stelle 5 stelle villaggio agriturismo campeggio 14,7 12,2 14,9 21,0 40,0 5,0 26,4 1,9 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 17 3. I DATI DELLA TENDENZA Come già anticipato nell’analisi, la tendenza rilevata in termini di occupazione delle camere nelle strutture ricettive delle aree turistiche leader mostra finalmente segnali positivi sul recupero dei flussi sia italiani che stranieri. Infatti, il 65,3% degli operatori dichiara una stabilità dei flussi italiani rispetto allo scorso anno, il 24,2% ne dichiara un aumento e solo il 10,4% ne lamenta la diminuzione. Rispetto al turismo straniero, il 75,5% degli operatori sostiene una stabilità rispetto alla scorsa primavera, il 12,7% afferma un calo mentre l’11,9% ne segnala un aumento. A tale proposito, l’indagine sulla primavera del 2003 rilevava come il 44,3% degli operatori lamentava un calo ancora forte del turismo straniero con una perdita media del -26,4% dei flussi. Andamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno Confronto primavera 2004/primavera 2003 Totale operatori primavera 2004 % media di variazione rilevata 2004 Totale operatori primavera 2003 % media di variazione rilevata 2003 Italiani aumento stabilità diminuzione 24,2 65,3 10,4 9,2 -16,2 16,4 53,2 30,4 19,1 -27,7 aumento 11,9 11,9 11,5 15,9 Stranieri stabilità 75,5 44,3 diminuzione 12,7 -17,1 44,3 -26,4 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 Questa stabilizzazione dell’andamento dei movimenti turistici si manifesta in maniera differente nelle diverse aree d’Italia: in particolare mentre il nord Italia mostra una maggiore stabilità rispetto allo scorso anno sia sul turismo italiano che su quello straniero, il centro e il sud/isole mostrano ancora quote di diminuzione. Andamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno AREA nord ovest nord est centro sud e isole Totale Italia aumento 18,7 30,0 19,2 26,4 Italiani stabilità 68,2 68,9 66,2 50,0 diminuzione 13,1 1,1 14,6 23,6 aumento 11,2 13,2 7,3 18,0 Stranieri stabilità 86,0 77,4 74,0 54,1 diminuzione 2,8 9,5 18,7 27,9 24,2 65,3 10,4 11,9 75,5 12,7 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 18 In particolare, per quanto riguarda l’andamento dei flussi italiani la Lombardia, il Trentino, il Friuli V.G. e la Sicilia evidenziano quote maggiori di stabilità, gli operatori del Veneto, della Liguria, dell’Abruzzo e del Molise dichiarano un aumento, mentre in Piemonte, Campania e Sardegna gli operatori dichiarano ancora una diminuzione. Sul turismo straniero gli operatori che ne dichiarano la crescita sono quelli del Veneto e della Campania, ne confermano piena stabilità quelli del Piemonte, del Friuli e dell’Abruzzo mentre ne lamentano il calo quelli della Puglia, della Basilicata e della Sicilia. Andamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno REGIONE Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Totale Italia aumento 8,0 9,1 13,6 28,6 30,3 34,1 27,3 40,7 26,8 14,5 22,2 17,6 27,3 36,4 100,0 10,5 33,3 33,3 33,3 18,2 33,3 Italiani stabilità 56,0 63,6 81,9 71,4 69,7 65,9 72,7 59,3 68,3 69,4 55,6 70,6 63,6 54,5 0,0 36,8 55,6 66,7 55,6 72,7 33,4 diminuzione 36,0 27,3 4,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4,9 16,1 22,2 11,8 9,1 9,1 0,0 52,7 11,1 0,0 11,1 9,1 33,3 aumento 0,0 18,2 11,4 10,7 4,5 27,3 0,0 18,5 17,1 6,5 6,2 0,0 12,9 0,0 31,6 0,0 0,0 0,0 27,3 25,0 Stranieri stabilità 100,0 81,8 84,1 89,3 71,3 68,2 100,0 77,8 82,9 73,8 75,0 73,3 74,2 100,0 42,1 66,7 66,7 85,7 27,2 50,0 diminuzione 0,0 0,0 4,5 0,0 24,2 4,5 0,0 3,7 0,0 19,7 18,8 26,7 12,9 0,0 26,3 33,3 33,3 14,3 45,5 25,0 24,2 65,3 10,4 11,9 75,5 12,7 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 In termini di prodotto, le strutture che operano nelle destinazioni del turismo lacuale sono quelle i cui operatori affermano ancora un andamento in calo del turismo sia italiano che straniero. Mentre quelle situate nelle destinazioni termali devono ancora recuperare sul turismo italiano, per le imprese legate agli altri prodotti si conferma un andamento di recupero dei flussi. 19 Andamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno PRODOTTO città montagna terme lago mare campagna Totale Italia aumento 25,4 24,2 23,1 0,0 22,2 25,0 Italiani stabilità 59,7 69,2 61,5 80,0 68,9 64,3 diminuzione 14,9 6,6 15,4 20,0 8,9 10,7 aumento 17,9 6,5 0,0 20,0 22,7 0,0 Stranieri stabilità 64,8 84,3 100,0 40,0 70,5 80,0 diminuzione 17,3 9,2 0,0 40,0 6,8 20,0 24,2 65,3 10,4 11,9 75,5 12,7 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 A soffrire maggiormente, sono ancora le strutture agrituristiche e gli hotel di categoria media sul calo del turismo nazionale, o di categoria elevata per quanto riguarda il turismo straniero. Andamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno villaggio agriturismo campeggio aumento 24,6 20,5 25,1 33,9 100,0 25,0 33,3 0,0 Italiani stabilità 64,8 69,9 62,3 59,3 0,0 75,0 53,8 95,2 Totale Italia 24,2 65,3 TIPO hotel 2 stelle 3 stelle 4 stelle 5 stelle 10,6 9,7 12,6 6,8 0,0 0,0 12,8 4,8 aumento 13,1 9,9 12,5 25,0 0,0 0,0 5,6 0,0 Stranieri stabilità 73,6 78,9 74,5 53,6 100,0 100,0 80,6 100,0 diminuzione 13,3 11,1 13,0 21,4 0,0 0,0 13,9 0,0 10,4 11,9 75,5 12,7 diminuzione Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 20 4. L’ANDAMENTO DEI MERCATI INTERNAZIONALI Le problematiche legate al recupero dei flussi internazionali risultano decisamente più limitate rispetto alle ultime rilevazioni del 2003. Risulta pur vero che esistono però ancora difficoltà legate in particolare ad alcuni mercati di cui gli operatori dichiarano il mancato ritorno: la Germania in calo per il 7,6% degli operatori, gli Stati Uniti in calo per il 5% e la Gran Bretagna segnalata dal 4% delle strutture. ANDAMENTO DEI PRINCIPALI MERCATI STRANIERI Primavera 2004 (% sul totale strutture ricettive) Germania -7,6 2,0 -5,0 Usa 2,6 -4,0 Gran Bretagna 5,2 -1,6 Francia 3,6 -1,6 Giappone 1,0 -0,8 Austria 0,6 -0,4 Belgio 1,2 -0,4 Australia 0,6 -0,4 Olanda 0,6 -0,4 Nord europa/Scandinavia 0,2 -0,2 Spagna 1,2 -0,2 Russia 0,6 -0,2 Polonia 0,2 -0,2 Europa 0,2 Cina/asia 0,4 Irlanda 0,4 SudAmerica 0,2 Canada 0,2 Svezia 0,2 Croazia 0,2 Marocco 0,2 Rep.Ceca 0,2 Svizzera 0,2 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 21 0,0 diminuiti aumentati 2,0 4,0 6,0 Rispetto a quanto rilevato durante la primavera del 2003 la tendenza risulta comunque positiva, considerando come sia diminuita la quota di operatori che dichiarano un calo di questi mercati. PRIMAVERA 2004 quota operatori che dichiarano un calo (% SUL TOTALE OPERATORI) PRIMAVERA 2003 media % di diminuzione quota operatori che dichiarano un calo (% SUL TOTALE OPERATORI) media % di diminuzione Germania 7,6 -19,8 17,3 -21,9 Usa 5,0 -16,7 17,3 -16,7 Gran Bretagna 4,0 -19,0 6,7 -19,0 Le percentuali medie di variazione di questi tre mercati, in particolare, mostrano un calo del -16,7% della clientela statunitense, del -19% di quella britannica e del -19,8% di quella tedesca, una % di diminuzione stabile rispetto allo scorso anno, fatta eccezione per la Germania dove il calo era più rilevante (recuperando circa il 3%). ANDAMENTO DEI PRINCIPALI MERCATI STRANIERI Primavera 2004 (media% diminuzione/aumento) -28,6 Giappone Francia 25,0 -24,9 9,2 -20,0 Belgio 10,0 -19,8 Germania % diminuzioni % aumenti 12,2 -19,0 Gran Bretagna 11,2 -16,7 Usa 11,5 -10,0 Spagna -40,0 12,5 -30,0 -20,0 -10,0 0,0 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 22 10,0 20,0 30,0 40,0 Per quei mercati che mostrano le variazioni più significative, risulta interessante verificare quali siano le aree e le regioni dove si è verificato un maggiore aumento o diminuzione. Nello specifico, - il mercato spagnolo in aumento nel sud e nelle isole, risulta in calo nel centro Italia; - la domanda statunitense che è in crescita nel nord est evidenzia diminuzioni nelle regioni del centro; - il turismo britannico in crescita nel nord est è invece in calo nel sud e nelle isole; - i tedeschi che continuano a diminuire nel nord est e nel centro, sono invece in crescita nel nord ovest e nel mezzogiorno; - i mercati del Belgio e della Francia che riconquistano quota nel nord est, mostrano una diminuzione nel centro Italia; lo stesso vale per il mercato giapponese con una crescita rilevata anche nel sud e nelle isole. Area dove sono aumentati i mercati stranieri nord ovest Spagna nord est centro sud e isole 0,0 0,0 16,7 Usa 23,1 46,2 Gran Bretagna 30,8 34,6 Germania 30,0 Belgio Francia Giappone Totale Italia 83,3 100,0 23,1 7,6 100,0 19,2 15,4 100,0 10,0 20,0 40,0 100,0 16,7 50,0 33,3 0,0 100,0 16,7 61,1 5,5 16,7 100,0 0,0 40,0 20,0 40,0 100,0 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 Area dove sono diminuiti i mercati stranieri nord ovest nord est centro sud e isole Totale Italia Spagna 0,0 0,0 100,0 0,0 100,0 Usa 5,0 20,0 65,0 10,0 100,0 Gran Bretagna 0,0 0,0 12,5 87,5 100,0 Germania 5,3 47,4 31,6 15,8 100,0 Belgio 0,0 0,0 87,5 12,5 100,0 Francia 0,0 50,0 50,0 0,0 100,0 Giappone 4,0 0,0 60,0 36,0 100,0 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 23 In termini di prodotto, si denota in particolare la diminuzione dei flussi spagnoli e britannici nelle nostre città d’arte e per contro un aumento di questi nelle località di montagna e balneari. Questo spostamento di area/prodotto avviene in maniera evidente anche per il mercato tedesco in lieve crescita al mare ed ai laghi, ma ancora in calo nelle località di montagna e nelle città d’arte. Aree/prodotto dove sono aumentati i mercati stranieri città montagna terme lago mare campagna Totale Spagna 66,6 16,7 0,0 0,0 16,7 0,0 100,0 Usa 76,9 0,0 0,0 0,0 23,1 0,0 100,0 Gran Bretagna 46,2 34,6 0,0 0,0 19,2 0,0 100,0 Germania 20,0 40,0 0,0 10,0 30,0 0,0 100,0 Belgio 49,9 16,7 0,0 16,7 16,7 0,0 100,0 Francia 77,8 0,0 0,0 0,0 22,2 0,0 100,0 100,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0 Totale Giappone Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 Aree/prodotto dove sono diminuiti i mercati stranieri Spagna Usa Gran Bretagna città montagna terme lago mare campagna 100,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0 65,0 20,0 0,0 5,0 0,0 10,0 100,0 100,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0 Germania 36,8 47,4 0,0 2,6 5,3 7,9 100,0 Belgio 62,5 0,0 0,0 0,0 0,0 37,5 100,0 Francia 50,0 0,0 0,0 0,0 0,0 50,0 100,0 Giappone 84,0 4,0 0,0 4,0 0,0 8,0 100,0 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 Come si evince dalle tabelle che seguono, sono le imprese alberghiere e agrituristiche quelle che maggiormente hanno subito variazioni di flusso dai mercati esteri. Per gli operatori alberghieri che hanno subito ancora una diminuzione delle presenze, sono in particolare i mercati spagnoli e britannici quelli dove il calo è rilevato in maniera sostanziale, mentre per gli agriturismi la problematica è legata maggiormente all’andamento del mercato francese e belga. 24 Tra gli operatori che dichiarano quote crescenti dei flussi internazionali, gli aumenti sono dovuti per le strutture alberghiere ad un ritorno generalizzato della clientela estera, mentre per gli agriturismi rimane circoscritto al mercato americano, britannico e belga. Tipologia di struttura dove sono aumentati i mercati stranieri Spagna hotel 2 stelle 3 stelle 4 stelle 5 stelle villaggio agriturismo campeggio Totale Italia 100,0 16,7 66,7 16,7 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0 Usa 92,3 25,0 41,7 33,3 0,0 0,0 7,7 0,0 100,0 Gran Bretagna 92,3 25,0 45,8 29,2 0,0 0,0 7,7 0,0 100,0 Germania 100,0 10,0 70,0 20,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0 Belgio 83,3 60,0 0,0 40,0 0,0 0,0 16,7 0,0 100,0 Francia 100,0 50,0 38,9 11,1 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0 Giappone 100,0 20,0 40,0 40,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0 4 stelle 5 stelle villaggio agriturismo campeggio Totale Italia Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 Tipologia di struttura dove sono diminuiti i mercati stranieri Spagna Usa Gran Bretagna hotel 2 stelle 100,0 100,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0 90,0 50,0 33,3 16,7 0,0 0,0 10,0 0,0 100,0 3 stelle 100,0 25,0 50,0 25,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0 Germania 92,1 34,3 42,9 22,9 0,0 0,0 7,9 0,0 100,0 Belgio 62,5 60,0 40,0 0,0 0,0 0,0 37,5 0,0 100,0 Francia 50,0 100,0 0,0 0,0 0,0 0,0 50,0 0,0 100,0 Giappone 92,0 47,8 34,8 17,4 0,0 0,0 8,0 0,0 100,0 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 Nello specifico regionale, - il mercato spagnolo che aumenta in Sicilia, diminuisce però nel Lazio; - i britannici in diminuzione in Alto Adige, in Toscana e nel Lazio, crescono in Lombardia, Veneto, Liguria ed Emilia Romagna; - il mercato nipponico in calo in Campania, Puglia e Sicilia, risultano in aumento in Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Sardegna; - la domanda tedesca, che non recupera in Alto Adige, Toscana e nelle Marche, appare invece in aumento in Lombardia ed in Campania; 25 - il mercato francese, che diminuisce specialmente nelle destinazioni della Toscana, sembra preferire il Veneto, l’Emilia Romagna e la Sicilia; - la domanda dal Belgio, che cala in Veneto ed in Umbria, appare crescente nelle località emiliano romagnole; - il turismo statunitense, ancora in calo in Toscana, recupera bene in Veneto ed in Liguria. 26 Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata 0,0 11,5 0,0 0,0 16,7 0,0 23,1 0,0 11,5 20,0 0,0 38,9 33,3 0,0 0,0 7,7 0,0 10,0 5,6 16,7 7,7 0,0 3,8 0,0 0,0 0,0 0,0 7,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 16,7 7,7 20,0 10,0 0,0 16,7 7,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 16,7 3,8 20,0 30,0 0,0 0,0 7,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Totale Italia Marche 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Sardegna Umbria 0,0 11,5 20,0 0,0 22,2 0,0 46,2 Sicilia Toscana 0,0 3,8 0,0 10,0 0,0 16,7 0,0 Calabria Emilia Romagna 0,0 7,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Liguria Trentino Lombardia 0,0 11,5 0,0 30,0 0,0 16,7 0,0 Friuli 0,0 7,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Veneto 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Alto Adige Spagna Gran Bretagna Giappone Germania Francia Belgio Usa Valle d'Aosta Piemonte Regioni dove sono aumentati i mercati stranieri 50,0 16,7 100,0 3,8 7,7 100,0 0,0 20,0 100,0 0,0 10,0 100,0 16,7 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0 Fonte: rilevazione diretta Isnart, aprile 2004 27 0,0 10,0 25,0 7,9 0,0 0,0 16,0 0,0 0,0 0,0 2,6 0,0 0,0 0,0 Totale Italia Sardegna 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4,0 Sicilia 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 37,5 25,0 0,0 5,3 0,0 0,0 0,0 12,5 0,0 0,0 0,0 0,0 8,0 8,0 0,0 Calabria Basilicata Molise 0,0 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 20,0 10,0 15,0 20,0 0,0 0,0 0,0 0,0 12,5 0,0 0,0 0,0 10,5 5,3 10,5 5,3 0,0 0,0 62,5 12,5 0,0 12,5 0,0 0,0 0,0 50,0 0,0 0,0 0,0 0,0 36,0 8,0 8,0 8,0 0,0 0,0 Puglia Abruzzo 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Campania Lazio 0,0 0,0 0,0 2,6 0,0 0,0 0,0 Marche 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Umbria 0,0 0,0 0,0 5,3 0,0 50,0 0,0 Toscana 0,0 20,0 0,0 42,1 0,0 0,0 0,0 Emilia Romagna 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Liguria Trentino Lombardia 0,0 5,0 0,0 2,6 0,0 0,0 4,0 Friuli 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Veneto 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Alto Adige Spagna Gran Bretagna Giappone Germania Francia Belgio Usa Valle d'Aosta Piemonte Regioni dove sono diminuiti i mercati stranieri 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 5. LA SCACCHIERA DEI PRODOTTI DELLA STAGIONE La tavola che segue sintetizza l’andamento delle destinazioni e dei prodotti turistici, il cui successo risulta evidente dall’analisi dell’occupazione nelle regioni italiane. Per una più facile e immediata lettura dei risultati si è scelto di misurare le quote di occupazione/prenotazioni (2) accorpando i dati in 4 fasce: - bassa occupazione: fino al 25% di camere occupate nelle strutture ricettive, segnalata col colore GIALLO - media occupazione: fino al 50% di camere occupate nelle strutture ricettive, segnalata col colore OCRA - alta occupazione: fino al 75% di camere occupate nelle strutture ricettive, segnalata col colore ARANCIO - piena occupazione: fino al 100% di camere occupate nelle strutture ricettive, segnalata col colore ROSSO. 2 ) occupazione per i mesi di febbraio e marzo, prenotazioni per Pasqua, aprile e maggio 28 LA SCACCHIERA DEI PRODOTTI DELLA PRIMAVERA 2004 Pasqua Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo e Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna % occupazione/prenotazioni fino al 25% fino al 75% fino al 50% fino al 100% 29 aprile maggio Città d'arte Montagna Terme Lago Mare Campagna Città d'arte Montagna Terme Lago Mare Campagna Città d'arte Montagna Terme Lago Mare Campagna Regioni marzo Città d'arte Montagna Terme Lago Mare Campagna Città d'arte Montagna Terme Lago Mare Campagna febbraio Dall’incrocio delle informazioni relative all’occupazione delle camere nei diversi mesi della rilevazione si evincono le seguenti peculiarità per area di prodotto: Città d’arte: nel mese di febbraio il prodotto mostra la piena occupazione nelle località turistiche del Veneto e un’occupazione molto elevata in Piemonte, Friuli, Liguria, Marche e Sicilia, tendenza che prosegue, seppur con quote lievemente inferiori anche nel mese di marzo quando anche in Toscana, Lombardia, Lazio, Campania e Sardegna si supera la soglia del 50% di occupazione; la Pasqua esalta l’andamento del prodotto con la massima occupazione nelle mete del Veneto, della Liguria e della Campania e con ottimi risultati in Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Puglia e Sicilia; le previsioni per i mesi di aprile e maggio vedono una tenuta del prodotto culturale nelle mete tradizionali, in particolare le prenotazioni per le destinazioni della Puglia che anche per il mese di maggio superano già la soglia del 50% di occupazione. Montagna: il turismo montano vede ovviamente i migliori risultati nel mese di febbraio, in particolare per le destinazioni dell’Alto Adige e per quelle abruzzesi e molisane che in questo mese raggiungono la piena occupazione delle camere; le altre destinazioni montano sia in febbraio che in marzo mostrano comunque ottime performances, in particolare, quelle del Piemonte, Lombardia, Trentino; la vacanza montana durante la Pasqua vede vincere con risultati di occupazione fino al 75% soprattutto le destinazioni di alta montagna ed a sorpresa anche le mete sarde; la stagionalità del prodotto nei mesi di aprile e maggio mostra fisiologicamente previsioni di occupazione delle camere inferiori al 50%. Terme: il prodotto termale, che nella primavera 2003 aveva mostrato andamenti eccezionali dovuti sia alle festività prolungate che ad un clima favorevole, in questa stagione 2004 mette in luce alcune problematiche relative più alla tendenza della domanda di ricorrere alle prenotazioni last minute ma contemporaneamente evidenzia il successo di alcune destinazioni alternative ai circuiti tradizionali come quelle delle terme calabresi che nei mesi di febbraio e di marzo raggiungono una eccellente occupazione; le festività della Pasqua rendono molto appetibili week-end termali nelle Marche, in Toscana, Calabria e in misura lievemente minore in Piemonte ed in 30 Lazio; le previsioni per aprile e maggio indicano una tenuta tra il 25-50% di occupazione in Piemonte, Toscana, Marche e Lazio che sale al 75% in Calabria. Lago: sono i laghi lombardi quelli che non sottostanno alle logiche dell’apertura stagionale e che anche in questo periodo mostrano livelli di occupazione interessanti; se i mesi di febbraio e di aprile/maggio mostrano un andamento tra il 25-50%, a marzo e per il periodo di Pasqua l’occupazione raggiunge il 75%. Mare: per le località marittime il mese di febbraio è ancora decisamente fuori stagione, ad esclusione di alcune destinazioni toscane a molteplicità di prodotto; ma già nel mese di marzo emerge la voglia di mare per le mete della Liguria e delle Marche, che porta alle strutture un’occupazione fino al 75% delle camere; questo anno il prodotto balneare vede una stagionalità che si apre prima del solito e che già da Pasqua fa registrare un boom di occupazione in Liguria ed in Sardegna e ottimi risultati anche in Toscana ed in Campania; le previsioni per aprile e maggio mostrano indecisioni dovute probabilmente alla mancanza di occasioni di vacanza ed alle incertezze sul clima; ciò nonostante nelle mete campane l’occupazione prevista raggiunge il 75%. Campagna: il turismo verde (agriturismo, turismo rurale, open air, ecc.) è tradizionalmente un prodotto di punta del periodo primaverile; se nei mesi di febbraio e marzo ha visto un’occupazione più che interessante nelle Marche e nel Lazio, per la Pasqua si prevedono eccellenti risultati anche in Toscana ed in Umbria dove si raggiunge il 75% di occupazione ed il 100% nelle Marche; le prenotazioni di aprile e maggio vedono nelle stesse destinazioni un’occupazione tra il 25-50%. 31 CONCLUSIONI Questa primavera 2004 si apre all’insegna di segnali di ripresa: - l’occupazione stagionale è più elevata rispetto alla scorsa primavera, e questo è vero per tutte le aree italiane e per tutti i prodotti turistici; - le prenotazioni per la Pasqua segnano un’occupazione molto elevata nonostante rispetto lo scorso anno le festività siano più brevi e portino dunque minori giorni di vacanza; - le vacanze degli italiani, che nel 2003 avevano colto l’occasione per recarsi nelle mete straniere, tornano nelle mete nostrane stabilizzando e aumentando le presenze; - il turismo dall’estero frena il calo sostenuto fino al termine del 2003, con una stabilità dei flussi che si attesta sul 75% e una ripresa segnalata dal 12% delle strutture ricettive; - la ripresa appare ancora più marcata se si considera che anche nelle strutture alberghiere (le più toccate dalle congiunture sfavorevoli) sia i dati di occupazione che quelli di andamento rispetto lo scorso anno mostrano finalmente un recupero della clientela. Certo però lo scotto di due anni di contrazione dei flussi turistici lascia il segno sia in termini di permanenza media della clientela (che scende a 3/4 notti per gli italiani e 2/3 per gli stranieri) sia nel mancato recupero completo di alcuni mercati internazionali. Infatti, quelli più tradizionali per le nostre destinazioni, ed in particolare la Germania, la Gran Bretagna e gli Usa, seppur dimostrano un minor decremento nelle presenze, non hanno ancora invertito la tendenza, specialmente in alcune destinazioni. A tale proposito, è in atto una redistribuzione delle presenze dei mercati internazionali verso destinazioni differenti rispetto a quelle storicamente consolidate, come ad esempio il mercato tedesco che cala in Alto Adige spostandosi in Campania. La buona tenuta di tutti i prodotti turistici in un periodo tradizionalmente considerato di bassa stagione, incoraggia a perseguire la strada della destagionalizzazione delle proposte: è il primo segnale di reazione della domanda turistica ad un’offerta che forse proprio in conseguenza di un periodo difficile ha saputo diversificare i prodotti rendendoli più fruibili nell’arco di tutto l’anno. A rafforzamento di queste logiche, l’alto ricorso ai canali dell’intermediazione sembra portare risultati permettendo di aumentare l’occupazione proprio in questi periodi. 32 NOTA METODOLOGICA L’analisi congiunturale è stata condotta attraverso una rilevazione diretta a un panel testato di 500 operatori del ricettivo, con questionario chiuso e domande dirette sull’andamento della stagione primaverile sul mercato, e di controllo rispetto all’anno precedente. Le interviste, seguendo la distribuzione delle imprese turistiche ricettive in Italia, considerata l’apertura stagionale, sono state così ripartite: Ripartizione geografica (%) Ripartizione % nord ovest 21,4 nord est 38,0 centro 26,2 sud e isole 14,4 Italia 100,0 Nel rispetto della presenza delle singole tipologie di impresa turistica ricettiva sul territorio nazionale, si è provveduto a ripartire le interviste anche secondo la seguente distribuzione per tipologia: 33 Tipologia della struttura ricettiva (%) Ripartizione % albergo 87,0 2 stelle 40,5 3 stelle 45,7 4 stelle 13,6 5 stelle 0,2 villaggio 0,8 agriturismo 8,0 campeggio 4,2 Totale 100,0 La rilevazione è stata terminata il 2 aprile 2004, in modo da poter cogliere in tempo reale l’andamento effettivo della stagione e le prenotazioni per la Pasqua. 34