OSSERVATORIO NAZIONALE SUL TURISMO ITALIANO

Transcript

OSSERVATORIO NAZIONALE SUL TURISMO ITALIANO
Unioncamere
Unione Italiana
delle Camere di Commercio
Industria Artigianato
e Agricoltura
OSSERVATORIO NAZIONALE SUL TURISMO
ITALIANO
“ESTATE 2003: UN VENTO CALDO DI OTTIMISMO ”
3° Rapporto
“Indagine sulle prenotazioni/presenze nelle aree turistiche leader e sui segmenti di prodotto”
Indagine di mercato realizzata da Isnart S.p.A.
Roma, ottobre 2003
SOMMARIO
1. L’ANDAMENTO DELLA STAGIONE ESTATE/AUTUNNO 2003 ...................................3
2. IL TURISTA DELLA STAGIONE ESTATE/AUTUNNO 2003 ...........................................7
3. I DATI DELLA TENDENZA ...............................................................................................18
4. L’ANDAMENTO DEI MERCATI INTERNAZIONALI.....................................................21
5. LA SCACCHERA DEI PRODOTTI DELLA STAGIONE..................................................27
CONCLUSIONI.........................................................................................................................30
NOTA METODOLOGICA .......................................................................................................32
2
1. L’ANDAMENTO DELLA STAGIONE ESTATE/AUTUNNO 2003
Se nei primi mesi estivi non si sperava ancora in una buona riuscita della stagione turistica, a fine
settembre l’industria dell’ospitalità sembra avere sostenuto dei ritmi di ripresa.
Infatti, gli operatori del ricettivo, presenti nelle destinazioni leader del turismo italiano, che
interrogati nel mese di luglio avevano ancora una media del 51% di prenotazioni per il mese di
agosto, dichiarano oggi di aver raggiunto invece un’occupazione del 79,2%.
Anche il mese di luglio che non lasciava prevedere buoni risultati (la media era del 47,9% di
prenotazioni) si è chiuso con un’occupazione pari al 65,2%. Settembre, infine, conclude
discretamente l’estate con una quota di occupazione media delle camere pari al 53%.
L'ANDAMENTO STAGIONALE
Estate/Autunno 2003
(MEDIA % sul totale operatori)
90,0
79,2
80,0
70,0
65,2
60,0
53,0
50,0
45,2
40,0
30,0
% occupazione luglio
% occupazione agosto
% occupazione settembre
% prenotazioni ottobre
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Le aree italiane dove la stagione ha permesso i migliori risultati sono quelle del sud e delle isole
dove la media di occupazione nel mese di agosto raggiunge l’87,3%.
3
Seguono nell’ordine il nord est e il nord ovest che nel mese di agosto ottengono rispettivamente il
79,1% e il 72,7%. Nel centro Italia, si evince un picco più basso di stagionalità con un’occupazione
del mese di luglio pari a 64,7% e di agosto del 71,3%.
In chiusura di stagione, per i mesi di settembre e di ottobre, le aree che tengono meglio sono quelle
del nord-est delle isole e del centro.
L'ANDAMENTO STAGIONALE PER MACRO AREA
Estate/Autunno 2003
(MEDIA % sul totale operatori)
100,0
90,0
87,3
80,0
79,1
73,6
72,7
70,0
71,3
64,7
60,8
60,0
54,6
55,3
54,2
54,0
51,2
50,0
45,3
50,2
43,9
40,0
36,5
30,0
% occupazione luglio
% occupazione agosto
nord ovest
% occupazione settembre
nord est
centro
% prenotazioni ottobre
sud e isole
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
In particolare, tutte le regioni del sud e delle isole (ad eccezione della Campania e della Calabria)
hanno mostrato in questa estate di saper ottenere quote di occupazione delle camere nei mesi
centrali sempre superiori alla media nazionale.
La migliore performance, la palma d’oro dell’estate 2003, sembra dovuta agli ottimi risultati
dichiarati dagli operatori siciliani che in media sui tre mesi estivi non scendono mai sotto il 70% di
occupazione.
Nel mese di ottobre, dopo l’estate, sono le regioni dei circuiti culturali a mantenere alti i livelli di
occupazione, più specificamente il Veneto, la Sicilia, la Campania e l’Emilia Romagna.
4
Occupazione camere luglio-settembre e prenotazioni ottobre 2003
% occupazione
luglio
piemonte
valle d'aosta
lombardia
trentino
alto adige
veneto
friuli v.g.
liguria
e.romagna
toscana
umbria
marche
lazio
abruzzo
molise
campania
puglia
basilicata
calabria
sicilia
sardegna
61,3
86,3
74,2
89,7
87,9
80,5
85,0
73,8
67,8
64,3
80,3
78,0
73,7
86,3
95,0
74,3
89,8
83,1
92,3
93,0
89,8
59,7
30,6
47,7
45,6
45,4
64,2
36,7
54,5
58,9
55,1
50,0
39,1
53,1
26,7
30,0
66,3
44,6
34,4
38,6
71,0
56,7
%
prenotazioni
ottobre
41,0
10,0
38,8
37,5
27,0
65,4
.
26,7
58,4
43,0
50,0
45,0
46,8
26,7
30,0
58,6
37,5
31,7
21,3
59,3
26,2
79,2
53,0
45,2
% occupazione
agosto
48,3
57,5
55,4
60,0
57,7
67,6
60,0
60,8
57,9
61,6
69,7
68,4
64,9
78,9
79,5
67,7
75,5
71,3
60,8
83,0
75,2
Totale Italia
65,2
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
% occupazione
settembre
Anche in termini di prodotto turistico, a consuntivo, sono state superate le previsioni più caute di
inizio estate: le località del turismo verde della campagna italiana (già in testa in termini di
prenotazioni per i mesi di luglio e agosto) confermano la testa delle destinazioni con una quota di
occupazione pari al 77,6% nel mese di luglio e all’87,6% in quello di agosto. Seguono quelle
balneari con il 71,6% e l’84,9%.
Molto buona nel mese di agosto la performance della montagna italiana che raggiunge una media
occupazione delle camere pari all’84,3%.
Le città d’arte e le terme che come consueto nei mesi estivi centrali di luglio e agosto non hanno
ottenuto successi insperati, risalgono in testa alla graduatoria dei prodotti turistici nei mesi di
settembre e di ottobre.
Ad eccezione dell’exploit del turismo verde, l’estate 2003 sembra quindi riportare alla consuetudine
la domanda turistica in Italia.
5
L'ANDAMENTO STAGIONALE PER AREA/PRODOTTO
Estate/Autunno 2003
(MEDIA % sul totale operatori)
100,0
87,6
90,0
84,9
84,3
80,0
77,6
76,2
68,8
71,6
70,0
65,0
64,8
62,6
60,0
62,9
59,3
55,5
50,0
59,7
56,9
51,4
51,8
38,2
39,8
38,5
44,4
40,0
35,3
30,0
23,9
20,0
17,5
10,0
0,0
% occupazione luglio
% occupazione agosto
città
montagna
% occupazione settembre
terme
lago
% prenotazioni ottobre
mare
campagna
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
La vittoria dei prodotti verde e balneare si evince anche in termini di tipologia di struttura ricettiva,
tra cui il villaggio turistico (spesso di tipo balneare) e l’agriturismo mostrano le maggiori quote di
occupazione delle camere dei mesi di luglio e di agosto, mentre da settembre la domanda turistica
torna ad alloggiare in hotel (a 5 e 4 stelle).
Occupazione camere luglio-settembre e prenotazioni ottobre 2003
% occupazione
luglio
albergo
2 stelle
3 stelle
4 stelle
5 stelle
villaggio
agriturismo
campeggio
78,2
80,4
80,2
76,2
56,7
96,5
87,6
83,4
54,7
45,1
57,0
58,9
73,3
45,0
35,3
35,0
%
prenotazioni
ottobre
46,7
42,3
47,8
49,2
75,0
30,0
17,5
28,8
79,2
53,0
45,2
% occupazione
agosto
64,8
62,6
64,8
69,3
58,3
84,5
77,6
54,0
Totale Italia
65,2
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
6
% occupazione
settembre
2. IL TURISTA DELLA STAGIONE ESTATE/AUTUNNO 2003
La provenienza dei turisti di questa stagione estiva mostra un inizio della ripresa dei flussi dai
mercati internazionali: se prima dell’estate le prenotazioni mostravano una quota di stranieri pari al
32,8% a fine estate se ne è contati il 33,7%. La maggiore concentrazione di turismo internazionale
nell’Italia centrale e del Nord evidenzia come la migliore riuscita del Sud e delle Isole in termini di
occupazione sia da attribuirsi maggiormente al turismo italiano.
TIPOLOGIA DELLA CLIENTELA
(MEDIA % sul totale operatori)
61,2
Centro
38,8
64,1
Nord ovest
35,9
65,7
Nord est
34,3
% italiani
% stranieri
66,3
Media Italia
71,3
Sud e Isole
0%
33,7
10%
20%
30%
40%
28,8
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Fa eccezione la Sicilia, dove questa estate, si evince in assoluto la quota più elevata di turismo
straniero (51,8%), seguita dal Veneto (59,9%), dal Trentino (49,4%) e dall’Umbria (47,7%).
7
TIPOLOGIA DELLA CLIENTELA PER REGIONE
(MEDIA % sul totale operatori)
sicilia
48,2
51,8
veneto
49,1
50,9
50,6
trentino
49,4
umbria
52,3
47,7
lombardia
52,5
47,5
toscana
53,4
46,6
55,5
campania
44,5
61,3
liguria
38,8
lazio
65,8
34,2
Media Italia
66,3
33,7
sardegna
70,3
29,7
friuli v.g.
71,0
29,0
75,5
alto adige
% italiani
24,5
piemonte
76,9
23,1
e.romagna
77,4
22,6
basilicata
78,9
21,1
marche
79,8
20,3
81,0
puglia
% stranieri
19,0
calabria
82,9
17,2
valle d'aosta
83,1
16,9
89,0
abruzzo
11,0
92,5
molise
0%
10%
20%
30%
40%
7,5
50%
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
8
60%
70%
80%
90%
100%
Laghi, campagna e città d’arte nell’estate 2003 sono i prodotti di richiamo per il turismo
internazionale che privilegia gli agriturismi italiani.
Provenienza della clientela
%
%
italiani
stranieri
47,8
città
52,2
montagna
80,2
19,8
terme
87,6
12,4
68,2
lago
31,8
mare
72,1
27,9
campagna
47,4
52,6
Totale Italia
66,3
33,7
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Provenienza della clientela
%
%
italiani
stranieri
albergo
67,2
32,8
2 stelle
69,2
30,8
3 stelle
67,7
32,3
4 stelle
61,7
38,4
5 stelle
35,0
65,0
villaggio
68,0
32,0
agriturismo
47,4
52,6
campeggio
65,3
34,7
Totale Italia
66,3
33,7
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Ad eccezione delle destinazioni del Sud e delle Isole dove gli stranieri hanno alloggiato in media
per oltre 6 notti, la permanenza media del turismo internazionale si attesta solo su 4,7 notti mentre a
inizio estate se ne prevedevano 5,6.
Questo calo nella permanenza sembra dovuto in particolare all’accorciarsi delle vacanze straniere
nel nord-est dove gli operatori a inizio stagione prevedevano 6 notti di permanenza ma ne hanno
ottenute solo 4.
9
Permanenza media della
clientela (n.° notti)
Italiani Stranieri
nord ovest
5,7
3,0
nord est
5,2
4,0
centro
4,7
4,5
sud e isole
6,1
6,1
Totale Italia
5,5
4,7
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Nel complesso, le regioni dove la permanenza media dei turisti è stata più prolungata risultano
quelle del Sud e delle Isole Calabria, Molise, Puglia e Sardegna, mentre quelle più mordi e fuggi
Liguria, Veneto e Lazio.
Permanenza media della clientela (n.° notti)
Italiani Stranieri
Media totale
calabria
8,1
8,4
8,2
molise
7,8
7,0
7,4
puglia
6,8
6,9
6,8
sardegna
6,5
6,5
6,5
valle d'aosta
9,6
3,1
6,4
abruzzo
6,2
6,6
6,4
marche
5,6
5,6
5,6
basilicata
5,6
5,6
5,6
friuli v.g.
6,4
4,3
5,4
piemonte
6,9
3,4
5,1
media Italia
5,5
4,7
5,1
trentino
5,4
4,6
5,0
alto adige
5,3
4,3
4,8
e.romagna
5,4
4,1
4,7
campania
4,8
4,6
4,7
sicilia
4,6
4,6
4,6
umbria
4,5
4,5
4,5
toscana
4,6
4,3
4,4
lombardia
5,3
3,3
4,3
lazio
4,4
4,1
4,3
veneto
4,5
3,4
3,9
liguria
3,7
2,3
3,0
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Se la campagna e il mare sono le aree/prodotto dove si è ottenuta una maggiore permanenza media,
le località termali mostrano una lunga permanenza sulla domanda italiana, addirittura di 10 notti in
media.
10
Permanenza media della clientela (n.° notti)
Italiani Stranieri
Media totale
terme
10,2
3,1
6,7
6,1
6,0
campagna
6,0
5,7
5,9
mare
6,1
montagna
6,7
3,4
5,1
lago
3,2
4,9
4,1
città
3,0
3,1
3,0
Totale Italia
5,5
4,7
5,1
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Sono le strutture extralberghiere quelle dove il turismo si ferma più a lungo, nei villaggi turistici,
nei campeggi e negli agriturismi: il turista dell’estate rinuncia alla comodità delle strutture
alberghiere per dormire una notte in più nella destinazione di vacanza.
Permanenza media della clientela (n.° notti)
Italiani Stranieri
Media totale
albergo
5,3
4,5
4,9
2 stelle
5,2
4,4
4,8
3 stelle
5,5
4,6
5,0
4 stelle
5,0
4,3
4,6
5 stelle
4,0
4,3
4,2
7,7
villaggio
7,7
7,7
6,0
agriturismo
6,0
6,1
6,4
campeggio
7,1
5,8
Totale Italia
5,5
4,7
5,1
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
La crescita del ricorso ai canali dell’intermediazione da parte delle strutture ricettive italiane per far
fronte alla difficile congiuntura degli ultimi due anni ha premiato quest’anno le destinazioni del
nostro Mezzogiorno e delle Isole (36,7%): è il caso della Sicilia che con una quota di turismo
organizzato pari al 53% ha portato in casa la migliore performance di occupazione e la maggiore
quota di turismo internazionale.
Quota di turisti organizzati
% turisti
organizzati
22,8
25,2
28,3
36,7
nord ovest
nord est
centro
sud e isole
Totale Italia
30,8
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
11
Nel complesso la quota di turismo organizzato presente nelle nostre strutture ricettive cresce
passando dal 29,9% della rilevazione del mese di luglio al 30,8% del consuntivo di settembre. Ma il
dato appare ancor più sorprendente se si considera che nell’indagine relativa all’estate 2002 tale
quota era pari al 15% (1).
Anche in un confronto con i risultati dell’indagine effettuata nel mese di luglio 2003, il più generale
aumento di clientela organizzata colpisce proprio le regioni del Sud e mostra in particolare un
maggiore ricorso all’intermediazione da parte delle strutture della Sicilia (che ne dichiaravano il
40%), della Sardegna (30,9%) e della Puglia (32,2%).
Quota di turisti organizzati
% turisti
organizzati
53,9
44,5
38,3
36,2
35,3
31,6
31,0
30,6
30,0
29,2
26,7
26,3
24,0
23,8
21,5
20,0
19,0
16,7
15,5
13,8
12,5
sicilia
campania
sardegna
puglia
veneto
lazio
umbria
calabria
molise
toscana
friuli v.g.
lombardia
e.romagna
valle d'aosta
liguria
trentino
piemonte
marche
abruzzo
basilicata
alto adige
Totale Italia
30,8
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Le aree/prodotto dove si evincono le quote più elevate di clientela organizzata sono quelle del
turismo verde e dei laghi, entrambe più forti delle altre nel turismo internazionale.
1
) Osservatorio Nazionale sul Turismo Italiano “Estate 2002: nuovi mercati, nuove destinazioni”, Unioncamere/Isnart
luglio 2002
12
Sono i villaggi turistici e gli agriturismi le tipologie di strutture che hanno stretto più accordi con i
canali dell’intermediazione: il distacco che si evince con la tipologia alberghiera mostra come
ancora in Italia non sia avvenuto il passaggio di “fiducia” verso la commercializzazione organizzata
in una logica che nonostante la congiuntura ha preferito non trasferire ai tour operator una quota di
posti letto rischiando la bassa occupazione piuttosto che vendere le camere a prezzi più bassi ma
assicurarsi il tutto esaurito.
Quota di turisti organizzati
% turisti
organizzati
31,5
12,7
18,4
43,3
32,0
51,7
città
montagna
terme
lago
mare
campagna
Totale Italia
30,8
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Quota di turisti organizzati
% turisti
organizzati
29,0
26,7
30,3
28,6
30,0
58,8
51,7
15,0
albergo
2 stelle
3 stelle
4 stelle
5 stelle
villaggio
agriturismo
campeggio
Totale Italia
30,8
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Fortuna che in Italia il ritornello stessa spiaggia stesso mare funziona ancora: il 39,9% della
clientela delle strutture italiane fa parte del gruppo di fedelissimi che torna ogni anno, anche se
meno che nel 2002 quando la stessa quota era del 47%.
13
Più fedeli i clienti delle strutture del nord-ovest e del nord-est, in particolare del Trentino (59,7%),
Valle d’Aosta(50,6%), Lombardia (50,4%) e del Friuli (50%).
Quota di turisti fedeli alla struttura
% turisti fedeli
nord ovest
nord est
centro
sud e isole
46,5
46,0
32,6
36,5
Totale Italia
39,9
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Quota di turisti fedeli alla struttura
% turisti fedeli
trentino
valle d'aosta
lombardia
friuli v.g.
e.romagna
alto adige
calabria
piemonte
liguria
sardegna
puglia
toscana
abruzzo
marche
veneto
campania
basilicata
sicilia
lazio
molise
umbria
59,7
50,6
50,4
50,0
47,9
46,5
45,0
44,4
41,5
41,4
38,7
38,4
38,0
36,3
35,8
35,7
31,1
25,8
25,7
25,0
22,0
Totale Italia
39,9
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Terme, lago e montagna le aree/prodotto dove si evince minor ricambio di clientela mentre il
turismo verde e delle città d’arte mostra maggiori quote di infedeltà.
14
Quota di turisti fedeli alla struttura
% turisti fedeli
città
montagna
terme
lago
mare
campagna
31,7
50,1
52,4
51,5
39,1
24,5
Totale Italia
39,9
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Anche in termini di tipologia di struttura ricettiva si evincono delle peculiarità: le strutture
extralberghiere sono quelle dove la clientela torna maggiormente di anno in anno. I campeggi sono
quelli dove la quota di clienti “fedeli” appare più elevata (50,8%), seguiti dai villaggi turistici
(41%). Le strutture alberghiere, anche in estate, sono invece quelle dove si evince un maggiore
ricambio di clientela.
Quota di turisti fedeli alla struttura
% turisti fedeli
albergo
2 stelle
3 stelle
4 stelle
5 stelle
villaggio
agriturismo
campeggio
39,9
41,3
38,9
40,3
23,3
41,0
24,5
50,8
Totale Italia
39,9
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Un altro dato interessante è quello relativo all’utilizzo del Web da parte della clientela estiva: se a
inizio stagione la quota di clientela che aveva utilizzato strumenti telematici di prenotazione era pari
al 28,2% in piena stagione questo dato si attesta sul 23,9%. Infatti, nei mesi di alta stagione questo
dato viene attutito dalla quota di prenotazioni last minute fatte direttamente sul luogo o per telefono
al fine di verificare immediatamente la disponibilità delle camere.
15
Sono comunque le strutture del nord-est italiano quelle dove risulta maggiore la quota di clientela
che ha prenotato utilizzando il Web (29,4%), in particolare quelle dell’Alto Adige e del Veneto.
Quota di turisti prenotati via
Internet/e-mail
% turisti
prenotati via
Internet/ e-mail
nord ovest
nord est
centro
sud e isole
20,9
29,4
24,5
19,0
Totale Italia
23,9
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Quota di turisti prenotati via
Internet/e-mail
% turisti
prenotati via
Internet/ e-mail
alto adige
veneto
friuli v.g.
lazio
campania
lombardia
toscana
umbria
liguria
marche
sicilia
basilicata
trentino
molise
sardegna
e.romagna
abruzzo
calabria
valle d'aosta
piemonte
puglia
44,8
37,2
28,1
26,8
26,6
25,8
24,3
23,5
22,4
22,0
21,1
20,1
20,0
20,0
17,9
17,7
17,2
15,4
14,2
13,8
13,1
Totale Italia
23,9
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
16
L’alta quota di clientela straniera incide su quella che ha prenotato via Web: è proprio nelle
destinazioni lacuali (32,9%) e del turismo verde (28,9%) che si evince la quota maggiore di
internauti.
Quota di turisti prenotati via
Internet/e-mail
% turisti
prenotati via
Internet/ e-mail
città
montagna
terme
lago
mare
campagna
27,9
26,8
16,2
32,9
19,7
28,9
Totale Italia
23,9
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Relativamente alla tipologia di struttura ricettiva l’utilizzo di questi strumenti è correlato alla
dotazione telematica di queste strutture: sono gli agriturismi (28,9%) e gli alberghi (24%) quelli
dove l’utilizzo del Web ha portato più prenotazioni.
Quota di turisti prenotati via
Internet/e-mail
% turisti
prenotati via
Internet/ e-mail
albergo
2 stelle
3 stelle
4 stelle
5 stelle
villaggio
agriturismo
campeggio
24,0
23,0
24,1
25,9
16,7
20,0
28,9
13,1
Totale Italia
23,9
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
17
3. I DATI DELLA TENDENZA
Il miglioramento della tendenza si evince anche in un confronto con la stagione estiva dello scorso
anno. Certo, il trend positivo si evince più in una maggiore stabilità dei flussi che non in un vero e
proprio aumento.
Nel complesso, comunque, solo il 14,8% degli operatori dichiara una diminuzione della clientela
italiana (lo scorso anno era il 21,7%) e il 25,8% una diminuzione della clientela straniera (33,4%
nel 2002), a fronte di un 61% di operatori che dichiara una stabilità dei flussi nazionali e
internazionali.
Andamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
Italiani
aumento stabilità diminuzione
Totale operatori
23,2
61,9
14,8
% media di variazione rilevata
15,8
.
-19,4
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
aumento
12,9
13,4
Stranieri
stabilità
diminuzione
61,3
25,8
.
-19,6
Rispetto alle macro-aree geografiche, la tendenza di questa estate 2003 vede una tendenza alla
stabilizzazione dei flussi (italiani e stranieri) nel nord, una diminuzione della clientela straniera nel
centro Italia, e un aumento di turismo nazionale e internazionale nel sud e nelle isole.
Andamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
nord ovest
nord est
centro
sud e isole
aumento
18,9
14,5
19,8
34,9
Italiani
stabilità
70,3
69,7
61,3
52,1
diminuzione
10,8
15,9
18,9
13,0
aumento
12,5
9,2
8,3
19,5
14,8
12,9
Totale Italia
23,2
61,9
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
Stranieri
stabilità
diminuzione
59,7
27,8
74,6
16,2
59,3
32,4
51,6
28,9
61,3
25,8
Più specificamente, nelle singole regioni italiane l’andamento conferma i dati di area con alcune
eccezioni: la Campania non recupera clientela straniera come le altre destinazioni del Mezzogiorno
(il 48,3% degli operatori ne lamentano una diminuzione), in Emilia Romagna il 38% degli operatori
dichiarano un calo di clientela italiana.
18
Andamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
piemonte
valle d'aosta
lombardia
trentino
alto adige
veneto
friuli v.g.
liguria
e.romagna
toscana
umbria
marche
lazio
abruzzo
molise
campania
puglia
basilicata
calabria
sicilia
sardegna
aumento
27,8
37,5
10,7
10,5
28,6
10,5
0,0
15,0
14,0
10,9
0,0
25,0
40,0
40,0
25,0
40,0
27,9
66,7
30,0
36,0
30,4
Italiani
stabilità
38,9
62,5
85,7
84,2
71,4
86,8
80,0
80,0
48,0
67,4
73,3
65,0
43,3
46,7
75,0
40,0
67,4
33,3
50,0
48,0
52,2
diminuzione
33,3
0,0
3,6
5,3
0,0
2,6
20,0
5,0
38,0
21,7
26,7
10,0
16,7
13,3
0,0
20,0
4,7
0,0
20,0
16,0
17,4
Totale Italia
23,2
61,9
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
aumento
23,5
0,0
11,1
0,0
0,0
13,2
20,0
10,0
12,2
8,3
20,0
11,1
0,0
9,1
0,0
24,1
20,0
22,2
10,5
28,0
17,4
14,8
12,9
Stranieri
stabilità
diminuzione
58,8
17,6
100,0
0,0
63,0
25,9
77,8
22,2
77,8
22,2
71,1
15,8
70,0
10,0
40,0
50,0
75,5
12,2
52,1
39,6
53,3
26,7
66,7
22,2
70,4
29,6
63,6
27,3
100,0
0,0
27,6
48,3
60,0
20,0
55,6
22,2
57,9
31,6
40,0
32,0
60,9
21,7
61,3
25,8
Rispetto alle aree/prodotto si evince chiaramente come in montagna la calura estiva ha portato un
aumento di clienti italiani ed una stabilità di clientela straniera, nelle città d’arte come sui laghi si è
risentito comunque della diminuzione della clientela internazionale che si è recata invece
maggiormente nelle località balneari.
Andamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
città
montagna
terme
lago
mare
campagna
aumento
25,2
26,8
5,9
3,4
25,3
15,8
Italiani
stabilità diminuzione
63,6
11,2
65,9
7,3
47,1
47,1
93,1
3,4
58,0
16,7
52,6
31,6
Totale Italia
23,2
61,9
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
14,8
19
aumento
10,5
6,5
0,0
3,4
17,8
15,0
12,9
Stranieri
stabilità
diminuzione
56,2
33,3
83,1
10,4
78,6
21,4
62,1
34,5
54,7
27,5
70,0
15,0
61,3
25,8
In un confronto tra le diverse tipologie di strutture ricettive, i cenni di ripresa dell’estate 2003 si
manifestano soprattutto nei villaggi turistici dove appare in aumento sia la clientela italiana che
quella internazionale. Gli alberghi soffrono ancora il calo della clientela straniera mentre negli
agriturismi in estate risulta difficoltoso il recupero dei clienti italiani.
Andamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
aumento
albergo
2 stelle
3 stelle
4 stelle
5 stelle
villaggio
agriturismo
campeggio
22,9
23,8
22,2
22,2
33,3
70,0
15,8
16,0
Italiani
stabilità
diminuzione
62,0
57,6
64,7
65,1
66,7
30,0
52,6
80,0
Totale Italia
23,2
61,9
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
20
aumento
Stranieri
stabilità
diminuzione
15,1
18,6
13,0
12,7
0,0
0,0
31,6
4,0
12,4
12,8
11,2
14,5
33,3
30,0
15,0
12,0
60,6
57,9
66,0
51,6
33,3
60,0
70,0
68,0
27,0
29,3
22,8
33,9
33,3
10,0
15,0
20,0
14,8
12,9
61,3
25,8
4. L’ANDAMENTO DEI MERCATI INTERNAZIONALI
Seppure in recupero, come si evince dai dati sulla tendenza, sulla clientela internazionale l’Italia
non ha ancora recuperato le quote di incoming precedenti al periodo difficile degli ultimi anni.
ANDAMENTO DEI PRINCIPALI MERCATI STRANIERI
Estate/Autunno 2003
(% sul totale strutture ricettive)
Germania
5,6
-18,4
Usa
1,0
-5,8
2,8
-5,0
Francia
Gran Bretagna
3,8
-2,4
Olanda
1,2
-2,0
Austria
-1,8
Giappone
-1,6
Svizzera
1,2
0,4
1,2
-1,4
Spagna
-0,6
Belgio
-0,6
0,4
0,8
NordEuropa/Scandinavia
-0,4
Grecia
-0,2
-0,2
Paesi Arabi
2,2
0,2
0,2
Irlanda
0,6
Australia/Nuova Zelanda
0,4
Canada
0,8
Europa Est
0,2
Paesi Bassi
0,4
Russia
0,2
Slovenia
-20,0
-15,0
-10,0
-5,0
diminuiti
0,0
aumentati
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
21
5,0
10,0
In particolare sono ancora i turisti tedeschi e americani quelli su cui le nostre destinazioni turistiche
tardano a recuperare.
Mentre si evince un chiaro recupero sul mercato statunitense (la quota di operatori che ne
lamentano il calo è diminuita rispetto all’inizio dell’estate passando dall’11,8% al 5,8%), ciò non
avviene sul mercato tedesco dove dal 10,4% di operatori che ne dichiarava il calo, a fine estate se ne
conta ben il 18,4%.
Il mercato nipponico che prima dell’estate risultava il terzo mercato internazionale per diminuzione
(4,6% di operatori) appare maggiormente in recupero (solo l’1,6% degli operatori dichiara ancora il
calo).
La percentuale di diminuzione della clientela tedesca risulta comunque più bassa rispetto all’inizio
dell’estate quando era del -26,4% passando a consuntivo al -18,8%.
In positivo, occorre comunque sottolineare come questa estate stiano aumentando nei nostri lidi
alcuni mercati meno tradizionali per l’Italia, come i Paesi Bassi, o emergenti come quelli del nord e
dell’est Europa.
Relativamente alle macro-aree geografiche nel nord-ovest si evince il calo dei mercato nord-europei
e arabi, nel nord-est di quelli olandesi e dei Paesi Bassi, nel centro del mercato giapponese, nel sud
e nelle isole del mercato spagnolo.
22
ANDAMENTO DEI PRINCIPALI MERCATI ESTERI
Estate/Autunno 2003
Grecia
-30,0
Paesi Arabi
-30,0
NordEuropa/Scandinavia
-30,0
Spagna
Giappone
10,0
11,8
15,0
-25,0
15,0
-23,6
12,0
-23,1
Usa
Gran Bretagna
-19,2
Germania
-18,8
Francia
-18,0
Austria
13,7
15,4
14,6
13,3
-16,7
15,8
-14,3
Svizzera
11,7
-13,4
Olanda
Belgio
12,5
-10,0
10,0
Irlanda
10,0
Australia/Nuova Zelanda
10,0
Canada
17,5
Europa Est
20,0
Paesi Bassi
10,0
Russia
10,0
Slovenia
-40,0
-30,0
-20,0
-10,0
% media diminuzione
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
23
0,0
10,0
20,0
% media aumento
30,0
40,0
Area dove sono diminuiti i principali mercati stranieri
nord ovest nord est centro sud e isole
Usa
17,2
Germania
18,5
Svizzera
14,3
Olanda
30,0
NordEuropa/Scandinavia
100,0
Gran Bretagna
8,3
Giappone
0,0
Francia
24,0
Belgio
33,3
Austria
11,1
Spagna
33,3
100,0
Paesi Arabi
Grecia
0,0
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
6,9
25,0
42,9
60,0
0,0
33,3
0,0
28,0
66,7
55,6
0,0
0,0
0,0
37,9
27,2
0,0
0,0
0,0
16,7
87,5
16,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
37,9
29,3
42,9
10,0
0,0
41,7
12,5
32,0
0,0
33,3
66,7
0,0
100,0
Totale
Italia
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Nelle città d’arte si sente ancora la diminuzione del mercato giapponese, in montagna di quello
belga, nei laghi si lamenta la diminuzione dei turisti nord-europei e scandinavi, mentre al mare non
crescono i turisti austriaci, inglesi e tedeschi.
Area/prodotti dove sono diminuiti i principali mercati stranieri
città
montagna terme
Usa
51,7
3,4
0,0
Germania
26,1
8,7
2,2
Svizzera
14,3
28,6
14,3
Olanda
0,0
50,0
0,0
NordEuropa/Scandinavia
0,0
0,0
0,0
Gran Bretagna
16,7
0,0
8,3
Giappone
87,5
0,0
0,0
Francia
28,0
24,0
0,0
Belgio
0,0
66,7
0,0
Austria
0,0
0,0
11,1
Spagna
100,0
0,0
0,0
Paesi Arabi
100,0
0,0
0,0
Grecia
100,0
0,0
0,0
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
lago
0,0
9,8
0,0
40,0
100,0
16,7
0,0
16,0
33,3
22,2
0,0
0,0
0,0
mare
campagna Totale Italia
41,4
3,4
100,0
52,2
1,1
100,0
42,9
0,0
100,0
10,0
0,0
100,0
0,0
0,0
100,0
58,3
0,0
100,0
12,5
0,0
100,0
32,0
0,0
100,0
0,0
0,0
100,0
66,7
0,0
100,0
0,0
0,0
100,0
0,0
0,0
100,0
0,0
0,0
100,0
Lombardia, Alto Adige, Campania e Toscana le regioni maggiormente penalizzate, rispettivamente
dai mercati nord europeo e belga la Lombardia, svizzero, belga e olandese l’Alto Adige,
statunitense, inglese, spagnolo e greco la Campania, giapponese e tedesco la Toscana.
24
toscana
umbria
marche
lazio
abruzzo
13,8
8,7
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
3,4
6,5
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
17,2
18,5
0,0
0,0
0,0
8,3
50,0
12,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
6,9
2,2
0,0
0,0
0,0
0,0
12,5
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
3,4
3,3
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
10,3
3,3
0,0
0,0
0,0
8,3
25,0
4,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
3,3
0,0
0,0
0,0
8,3
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
25
- 27,6
4,3
0,0
0,0
0,0
- 33,3
- 12,5
0,0
0,0
0,0
- 33,3
0,0
- 100,0
0,0
4,3
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
8,0
0,0
11,1
33,3
0,0
0,0
3,4
0,0
0,0
10,0
0,0
0,0
0,0
4,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
Totale Italia
e.romagna
0,0
1,1
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
sardegna
liguria
3,4
6,5
14,3
0,0
0,0
25,0
0,0
8,0
0,0
33,3
0,0
0,0
0,0
3,4
3,4 0,0
5,4
6,5 5,4
14,3 28,6 0,0
0,0
0,0 0,0
0,0
0,0 0,0
0,0
0,0 0,0
0,0
0,0 0,0
8,0
4,0 8,0
0,0
0,0 0,0
0,0 11,1 11,1
0,0
0,0 0,0
0,0
0,0 0,0
0,0
0,0 0,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
sicilia
friuli v.g.
0,0
6,5
28,6
50,0
0,0
0,0
0,0
16,0
33,3
0,0
0,0
0,0
0,0
calabria
veneto
0,0
4,3
0,0
10,0
0,0
8,3
0,0
4,0
33,3
22,2
0,0
0,0
0,0
basilicata
alto adige
0,0
6,5
0,0
30,0
100,0
8,3
0,0
16,0
33,3
0,0
0,0
100,0
0,0
puglia
trentino
-
campania
lombardia
3,4
3,3
14,3
0,0
0,0
0,0
0,0
8,0
0,0
11,1
33,3
0,0
0,0
molise
valle d'aosta
Usa
Germania
Svizzera
Olanda
NordEuropa/Scandinavia
Gran Bretagna
Giappone
Francia
Belgio
Austria
Spagna
Paesi Arabi
Grecia
piemonte
Regioni dove sono diminuiti i principali mercati stranieri
Sono le strutture alberghiere a soffrire ancora dei cali di clientela internazionale. Nei campeggi,
invece, disertano ancora solo piccole quote di inglesi, austriaci e olandesi. Negli agriturismi si
evince la mancanza della clientela americana.
Strutture dove sono diminuiti i principali mercati stranieri
albergo
2 stelle 3 stelle 4 stelle
Usa
96,6
39,3
17,9
39,3
Germania
93,5
41,9
41,9
15,1
Svizzera
100,0
42,9
42,9
14,3
Olanda
90,0
33,3
55,6
11,1
NordEuropa/Scandinavia
100,0
0,0
100,0
0,0
Gran Bretagna
83,3
40,0
20,0
40,0
Giappone
100,0
25,0
12,5
50,0
Francia
100,0
48,0
36,0
16,0
Belgio
100,0
66,7
0,0
33,3
Austria
88,9
62,5
25,0
12,5
Spagna
100,0
33,3
33,3
33,3
Paesi Arabi
100,0
100,0
0,0
0,0
Grecia
100,0
100,0
0,0
0,0
Fonte: rilevazione diretta Isnart, settembre 2003
5 stelle villaggio agriturismo campeggio
0,0
3,4
0,0
3,6
1,1
1,1
4,3
1,2
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
10,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
16,7
0,0
0,0
0,0
0,0
12,5
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
11,1
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
Totale
Italia
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
5. LA SCACCHERA DEI PRODOTTI DELLA STAGIONE
Molto interessante l’analisi dell’occupazione estiva nelle regioni italiane per prodotto turistico, che
mette in luce il successo e l’andamento delle destinazioni e dei prodotti turistici.
Per una più facile e immediata lettura dei risultati si è scelto di misurare l’occupazione accorpando i
dati in 4 fasce:
-
bassa occupazione: fino al 25% di camere occupate nelle strutture
ricettive, segnalata col colore GIALLO
-
media occupazione: fino al 50% di camere occupate nelle strutture
ricettive, segnalata col colore OCRE
-
alta occupazione: fino al 75% di camere occupate nelle strutture
ricettive, segnalata col colore ARANCIO
-
piena occupazione: fino al 100% di camere occupate nelle strutture
ricettive, segnalata col colore ROSSO.
27
settembre
Piemonte
Valle d'Aosta
Lombardia
Trentino
Alto Adige
Veneto
Friuli
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo e Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
% occupazione/prenotazioni
fino al 25%
fino al 75%
fino al 50%
fino al 100%
28
ottobre
Città d'arte
Montagna
Terme
Lago
Mare
Campagna
Città d'arte
Montagna
Terme
Lago
Mare
Campagna
Regioni
agosto
Città d'arte
Montagna
Terme
Lago
Mare
Campagna
Città d'arte
Montagna
Terme
Lago
Mare
Campagna
luglio
I risultati di questi incrocio di lettura mettono in luce le seguenti tendenze:
-
il mese di luglio vede un’ottima occupazione nelle strutture del prodotto balneare in particolare
in Toscana, Abruzzo e Molise, Puglia, Basilicata e nelle isole; ottima occupazione anche per il
turismo verde in Toscana e nelle città d’arte della Sicilia;
-
il mese di agosto esprime un’occupazione ottimale, in particolare nelle città d’arte dell’Umbria,
della Puglia e della Sicilia, sulle montagne di tutto il nord eccetto il Piemonte dove non supera il
75%, nelle terme del Piemonte e del Lazio, nei laghi trentini, in tutte le località del turismo
verde e di quello balneare ma con minor occupazione (fino al 75%) in Liguria, Emilia Romagna
e Lazio.
-
il mese di settembre chiude l’estate con una ottima performance nelle città d’arte del Veneto e
della Sicilia e nelle destinazioni termali del Piemonte e dell’Emilia Romagna.
-
Infine, le previsioni per il mese di ottobre tengono in termini di buona occupazione nelle città
d’arte e nelle località balneari del Veneto e in quelle termali del Piemonte.
29
CONCLUSIONI
Il 2003 si sta chiudendo con segnali di ottimismo e di leggera ripresa rispetto allo scorso anno.
Sicuramente i fattori climatici hanno influenzato una rinnovata voglia di vacanza da parte di tutti i
mercati turistici e a beneficiarne maggiormente sono state le destinazioni montane.
Negli ultimi anni, infatti, la montagna estiva aveva subito dei cali progressivi in termini di presenze
e prenotazioni indirizzando al pessimismo ma anche contemporaneamente ad un rifiorire di
iniziative e eventi promozionali per recuperare quote di mercato che sembravano ormai perse.
L’occasione, pertanto, di questa estate per far riapprezzare l’offerta turistica montana costituisce
una ghiotta opportunità per chi avendo investito in riqualificazione dell’offerta hard e soft ha fatto
riscoprire la vacanza in montagna anche d’estate.
Le destinazioni del Mezzogiorno confermano il loro buon posizionamento sul mercato estivo delle
vacanze continuando ad avere buone performance in crescita anno dopo anno e che diventano
addirittura ottime nel caso della Sicilia dove oltre al prodotto balneare stravince questa estate anche
quello culturale nelle città d’arte.
Si sottolinea, inoltre, come le nuove politiche di commercializzazione messe in atto dalle regioni del
sud che in passato non si erano ancora immesse a regime sul mercato dell’intermediazione, abbiano
sortito ottimi effetti in termini di occupazione e hanno arginato il calo del turismo non organizzato
più sensibile ai fenomeni congiunturali.
A conferma che il turismo in Italia sta riprendendo, seppur faticosamente, la diminuzione del calo
progressivo della clientela internazionale e la new entry di mercati fino ad oggi meno importanti per
il settore, quali il nord Europa in particolare scandinavo e quelli dall’est europeo. Un recupero
sostanziale anche sui mercati statunitensi e nipponici che mette però in evidenza la mancata ripresa
sul mercato tedesco.
30
A soffrire ancora maggiormente della lenta ripresa le destinazioni del centro Italia e le città d’arte
colpite questa estate anche dall’eccezionalità del clima. Quest’ultime però mostrano forti segnali di
ripresa nei mesi autunnali di settembre e ottobre in particolare nei grandi circuiti culturali del
Veneto.
31
NOTA METODOLOGICA
L’analisi congiunturale è stata condotta attraverso una rilevazione diretta a un panel testato di 500
operatori del ricettivo, con questionario chiuso e domande dirette sull’andamento estivo del
mercato, e di controllo rispetto all’anno precedente.
Le interviste, seguendo la distribuzione delle imprese turistiche ricettive in Italia, considerata
l’apertura stagionale, sono state così ripartite:
Ripartizione geografica (%)
Ripartizione
%
nord ovest
14,8
nord est
28,9
centro
22,6
sud e isole
33,7
Italia
100,0
Nel rispetto della presenza delle singole tipologie di impresa turistica ricettiva sul territorio
nazionale, si è provveduto a ripartire le interviste anche secondo la seguente distribuzione per
tipologia:
32
Tipologia della struttura ricettiva (%)
albergo
88,8
2 stelle
38,7
3 stelle
46,5
4 stelle
14,2
5 stelle
0,7
villaggio
2,0
agriturismo
4,2
campeggio
5,0
Totale
100,0
La rilevazione è stata terminata il 26 settembre 2003, in modo da poter cogliere in tempo reale
l’andamento effettivo della stagione e le prenotazioni per il mese di ottobre.
33