Teorie di gauge
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Teorie di gauge
• Trasformazione di gauge globale e locale • Derivata covariante e Lagrangiana della QED • SU(2) e campi ( ) p di Yang‐Mills g • Modello di Glashow‐Weinberg‐Salam • Rottura spontanea di una simmetria discreta e di una continua • Teorema di Goldstone • Meccanismo di Higgs • Massa dei bosoni di gauge e angolo di Weinberg • Massa dei fermioni 0 Teorie di Gauge y Invarianza di gauge globale: Ψ( x ) → Ψ '( x ) =eiQΛ ⋅ Ψ( x ) Conservazione della carica Q y Facciamo F i una trasformazione t f i nella ll quale l il parametro t Λ sia una funzione dello spazio‐tempo: Λ = Λ( x ) Ψ( x ) → Ψ '(( x ) =eiqqΛ( x ) ⋅ Ψ( x ) Ψ( x ) → Ψ '( x ) =e− iqΛ( x ) ⋅ Ψ( x ) y Lagrangiana di Dirac di una particella libera: L = i Ψγ μ ∂ μ Ψ − mΨΨ 1 Invarianza di gauge locale L = i Ψγ μ ∂ μ Ψ − mΨΨ y La Lagrangiana di Dirac non è invariante per una trasformazione di gauge locale. y termine di massa: mΨΨ = mΨ( x ) ⋅ e − iqq Λ ( x ) ⋅ eiqq Λ ( x )Ψ( x ) = mΨΨ OK y termine cinetico: ( ) ∂ μ Ψ → ∂ μ Ψ ' = ∂ μ eiq Λ ( x ) ⋅ Ψ( x ) = = eiq Λ ( x ) ⋅ ∂ μ Ψ( x ) + iq ⋅ eiq Λ ( x )Ψ( x ) ⋅ ∂ μ Λ( x ) ∂μΨ ≠ ∂μΨ ' viola i l l’invarianza l’i i di gauge llocale l 2 Derivata covariante y Per conservare l’invarianza si introduce la derivata covariante: Dμ ≡ ∂ μ + iqAμ ( x ) (sostituzione minimale) y Aμ è un campo vettoriale (il campo del fotone) che, attraverso la trasformazione di gauge, si trasforma come: A μ ( x ) → A μ ( x ) − ∂ μ Λ( x ) y La derivata covariante è invariante per una trasformazione f i di di gauge: Dμ Ψ → Dμ Ψ ' = eiq Λ ( x )Dμ Ψ 3 Verifica dell’invarianza della Der. Cov. ( ) Dμ Ψ = ∂ μ + iqAμ ( x ) Ψ(x) → (∂ μ ) + iqAμ ( x ) − iq∂ μ Λ( x ) e iqΛ( x )Ψ(x)= = e iqΛ( x )∂ μ Ψ((x)) + iq q∂ μ Λ( x ) ⋅ e iqΛ( x )Ψ((x)) + + iqAμ ( x ) ⋅ e iqΛ( x )Ψ(x) − iq∂ μ Λ( x ) ⋅ e iqΛ( x )Ψ(x) = ( ) = e iqΛ ( x ) ∂ μ + iqAμ ( x ) Ψ(x) = eiqΛ( x )Dμ Ψ( x ) 4 Lagrangiana della QED L = i Ψγ μ Dμ Ψ − mΨΨ y Questa è invariante per una trasf. di gauge locale. L = i Ψγ μ (∂ μ ) + iqAμ Ψ − mΨΨ = = i Ψγ μ ∂ μ Ψ − mΨΨ − qAμ Ψγ μ Ψ = Lfree − J μ Aμ y Per completezza occorre aggiungere alla termine di int. e.m. ⎛ J μ = q Ψγ μ Ψ : ⎞ ⎜ ⎟ corrente e.m. ⎝ ⎠ Lagrangiana il termine cinetico di Aμ : Lfree (fotone f t ) = − 1 Fμν F μμν 4 ⎡⎣ Fμν = ∂ μ Aν − ∂ν Aμ ⎤⎦ y N.B. se il fotone avesse massa, bisognerebbe aggiungere alla Lagrangiana un termine del tipo: d l 1 2 mγ Aμ Aμ 2 il quale romperebbe l’invarianza di gauge locale. g g ( Aμ Aμ → Aμ − ∂ μ Λ )(A μ ) − ∂ μ Λ ≠ Aμ Aμ 5 Simmetria SU(2) e campi di Yang‐Mills y Consideriamo un doppietto di SU(2): ⎛ Ψ1 ⎞ Ψ≡⎜ ⎟ ⎝ Ψ2 ⎠ Ψ1 e Ψ 2 sono due spinori di Dirac y La Lagrangiana L L i sii può ò scrivere i come: L = i Ψγ μ ∂ μ Ψ − mΨΨ Ψ ≡ ( Ψ1 Ψ 2 ) y Richiediamo che la Lagrangiana sia invariante per una trasformazione di gauge locale (infinitesima): G G g Λ( x ) ⋅ I ⎤⎦ Ψ( x ) Ψ( x ) → ⎡⎣1 − ig G I = ( I1 , I2 , I3 ) sono gli operatori di isospin ⎡⎣ I i , I j ⎤⎦ = ε1 jk Ik 6 Derivata covariante dei campi di Y‐M y Introduciamo la derivata covariante: G G Dμ ≡ ∂ μ + igI ⋅ Wμ ( x ) (g=costante di accoppiamento) y I campi I i vettoriali tt i li Wμ sii trasformano t f come: G G G G G Wμ ( x ) → Wμ ( x ) − ∂ μ Λ( x ) + gΛ( x ) × Wμ ( x ) y Il termine cinetico dei Wμμ è: Lfree (W ) G μν 1 G = − Wμν ⋅ W 4 G G G G G ⎡Wμν = ∂ μWν − ∂νWμ − gWμ × Wν ⎤ ⎣ ⎦ Self-coupling dei bosoni di gauge y N.B. anche qui i bosoni devono avere massa nulla. 7 Modello di Glashow‐Weinberg‐Salam y Nel modello le particelle sono classificate come: ⎛ν e ⎞ ⎜ −⎟ ⎝ e ⎠L Doppietto di isospin debole ; e − R ; ⎛u ⎞ ⎜ ⎟ ⎝ d ' ⎠L ; uR ; d'R y Glashow introdusse Gl h i t d anche h l’ipercarica l’i i debole: d b l I ⎛ ⎜ 1 ⎜ν e 2 ⎜ − 1 ⎜ eL 2 ⎜ e− 0 ⎜ R ⎜ uL 12 ⎜ 1 ⎜ d 'L 2 ⎜ ⎜ uR 0 ⎜ ⎝ d 'R 0 - - I3 Q 1 2 0 1 2 -1 1 0 -1 1 2 2 3 1 2 - 2 3 0 0 1 3 - 1 3 Y ⎞ ⎟ -1 ⎟ ⎟ -1 1 ⎟ ⎟ -2 ⎟ 1 ⎟ 3 ⎟ 1 ⎟ 3 ⎟ 4 ⎟ 3 ⎟ 2 3 ⎠ Q I3 + Q=I 1 Y 2 • Il doppietto di isospin debole può essere ruotato nello spazio SU(2)L e la Lagrangiana deve essere invariante. • Anche trasformazioni della simmetria U(1)Y devono lasciare la Lagrangiana invariante. Gruppo di simmetria del modello: SU(2)L ⊗ U(1)Y 8 Lagrangiana del modello GWS y La Lagrangiana libera del modello si scrive come: Lfree = i Ψ Lγ μ ∂ μ Ψ L + i Ψ Rγ μ ∂ μ Ψ R y Facciamo F i una trasformazione t f i di di gauge locale infinitesima l l i fi it i SU(2)L G G ⎡ Ψ L ( x ) → ⎣1 − ig Λ( x ) ⋅ I ⎤⎦ Ψ L ( x ) Ψ R(x) → Ψ R(x) G Λ( x ) : vettore nello spazio dell'isospin debole U(1)Y g' ⎡ ⎤ λ(x) ⋅ Y ⎥ Ψ L (x) Ψ L ( x ) → ⎢1 − i 2 ⎣ ⎦ g' ⎡ ⎤ Ψ R ( x ) → ⎢1 − i λ(x) ⋅ Y ⎥ Ψ R(x) 2 ⎣ ⎦ y Occorre introdurre d l d la derivata covariante: G G g' Dμ ≡ ∂ μ + igI g ⋅ Wμ ( x ) + i Y ⋅ Bμ 2 9 Lagrangiana del modello GWS G G g' Dμ ≡ ∂ μ + igI ⋅ Wμ ( x ) + i Y ⋅ Bμ 2 y I bosoni vettore devono trasformarsi nel modo seguente: SU(2)L G G G G G Wμ → Wμ + ∂ μ Λ( x ) + g Λ( x ) × Wμ U(1)Y G G Wμ → Wμ Bμ → Bμ Bμ → Bμ + ∂ μ λ ( x ) G ( W , B) free y Termine cinetico dei bosoni vettore: L y Lagrangiana completa: G G g' ⎡ ⎤ Y ⋅ Bμ ⎥ Ψ L + Ψ Rγ μ L = Ψ Lγ ⎢ i ∂ μ − gI ⋅ Wμ ( x ) − 2 ⎣ ⎦ μ G μν 1 1 G = − Wμν ⋅ W − Bμν ⋅ B μν 4 4 G g' ⎡ ⎤ ⎢⎣ i ∂ μ − 2 Y ⋅ Bμ ⎥⎦ Ψ R + Lfree (W , B) N.B. non ci sono termini di massa per i bosoni di gauge perché rompono la simmetria di gauge locale N.N.B. non c'e' mΨΨ perche' ΨΨ = Ψ R Ψ L + Ψ L Ψ R 10 Lagrangiana λφ4 y Lagrangiana di un campo scalare: ∂ μ∂ ϕ + m ϕ = 0 μ 2 L= 1 ∂ μϕ 2 ( )( ) ∂ μϕ − 1 2 2 mϕ 2 (particelle di spin 0 [eq. del moto] e massa m) y Consideriamo ora: 1 L= ∂ μϕ 2 ( )( 1 1 ∂ ϕ − μ 2ϕ 2 − λϕ λ 4 2 4 μ ) μ e λ sono costanti, con μ 2 < 0 ; λ > 0 N.B. se μ 2 <0 , allora - 12 μ 2ϕ 2 non puo' essere il termine di massa. y Osservazione: la Lagrangiana ha simmetria di riflessione (φ→-φ). N.B. N B Il calcolo l l delle d ll ampiezze i di scattering tt i con lla tecnica t i dei d i diagrammi di i di Feynman è un metodo perturbativo dove i campi sono trattati come fluttuazioni intorno ad uno stato di minima energia: lo stato fondamentale (il vuoto, φ=0). Nel caso presente φ=0 non è lo stato fondamentale. 11 Rottura spontanea di una simmetria discreta y Consideriamo la Lagrangiana come un termine cinetico T = meno un termine di energia potenziale V pari a: V (ϕ ) = 1 2 2 1 μ ϕ + λϕ 4 2 4 y I minimi corrispondo a: V −v 1 ∂ χ 2 μ ( ) ( ∂ χ ) − λv μ ) (∂ ϕ ) ; μ2 v= − λ μ ∂V = ϕ μ 2 + λϕ ϕ2 = 0 ∂ϕ ( ) ϕ = ±v N.B. μ 2 > 0 ϕ (x) = v + χ (x) ϕ L= ( ϕ = 0; Scegliamo il minimo φ=v come stato fondamentale ed introduciamo il campo χ(x) +v 1 ∂ ϕ 2 μ 2 χ 2 − λv χ 3 − termine di massa 1 1 λχ 4 + λv 4 4 4 self-interaction è una costante mχ = 2λv 2 = −2 μ 2 N.B. Si poteva anche scegliere di sviluppare φ(x) intorno a -v Sebbene la Lagrangiana abbia una simmetria per riflessione, lo stato fondamentale non ha questa simmetria, e quando ne scegliamo uno rompiamo la simmetria. Questa è la rottura spontanea di simmetria 12 Rottura spontanea di una simmetria continua y Campo scalare complesso: ( 1 ∂ ϕ 2 μ 1 ( ) 2 + 1 2 (ϕ1 + iϕ2 ) ) ( ∂ ϕ ) − μ ϕ ϕ − λ (ϕ ϕ ) ∗ μ 1 ∂ ϕ 2 μ 2 ) L = ∂ μϕ L= ϕ = ( 2 ∗ 2 − ( 1 2 2 1 μ ϕ1 + ϕ22 + λ ϕ12 + ϕ22 2 4 ( ) ( 2 1 2 2 1 μ ϕ1 + ϕ22 − λ ϕ12 + ϕ22 2 4 y La Lagrangiana è invariante per U(1): V (ϕ1 , ϕ2 ) = ∗ ) ( ) 2 ϕ → ϕ ' = e iα ϕ V (ϕ1, ϕ2 ) ) 2 y La condizione di minimo si ha sul cerchio: ϕ +ϕ = v 2 1 2 2 2 ; μ2 v= − λ ϕ2 ϕ1 y Scegliamo come minimo intorno al quale fare lo sv. pert. ϕ1 = v ; ϕ2 = 0 ϕ1( x ) = v + χ1( x ) ϕ2 ( x ) = χ2 ( x ) ϕ (x) = 1 2 (v + χ1( x) + iχ2 ( x )) 13 Teorema di Goldstone y Dopo la scelta del minimo, la Lagrangiana diventa: ⎡1 ⎤ ⎡1 L = ⎢ ∂ μ χ1 ∂ μ χ1 − λv 2 χ12 ⎥ + ⎢ ∂ μ χ 2 ∂ μ χ 2 ⎣2 ⎦ ⎣2 1 ⎡ ⎤ − ⎢ λv χ13 + χ1 χ22 + λ χ14 + χ 24 + 2 χ12 χ 22 ⎥ + 4 ⎣ ⎦ )( ( ) ( ) )( ( ( ) )⎤⎥⎦ − 1 λv 4 4 mχ1 = 2λv 2 = −2 μ 2 > 0 mχ2 = 0 y Il terzo termine rappresenta le self‐interaction: χ1 χ1 χ1 χ2 χ1 χ2 χ1 χ1 χ1 χ1 χ2 χ2 χ2 χ2 χ1 χ1 χ2 χ2 y Il secondo termine rappresenta un campo scalare con massa nulla ( (bosone di Goldstone)) y Potete “muovervi” lungo i minimi senza “sprecare” energia. Teorema di Goldstone: la rottura spontanea p di una simmetria continua genera uno (o più) bosoni scalari a massa nulla. 14 Il meccanismo di Higgs y Il meccanismo di Higgs corrisponde alla rottura spontanea della simmetria di una Lagrangiana che è invariante per una trasformazione di gauge locale. l l Teorema di Goldstone + bosoni di gauge y Consideriamo la Lagrangiana λφ4 con la derivata covariante: ( ) (∂ L = ∂ μ − iqA i Aμ ϕ ∗ μ + iiqA A μ ) ϕ − μ ϕ ϕ − λ (ϕ ϕ ) 2 ∗ ∗ 2 − 1 Fμν F μν 4 ϕ = 1 2 (ϕ1 + iϕ2 ) la quale è invariante per la trasformazione di gauge U(1): ϕ(x ) → ϕ '(x ) =eiqΛ( x ) ⋅ ϕ(x ) y S Se μ 2<0 0 bi bisogna sviluppare il il campo φ intorno i t add un minimo i i diverso di da d φ=0, ad esempio: ϕ1( x ) = v + χ1( x ) ϕ2 ( x ) = χ2 ( x ) ϕ( x ) = 1 2 (v + χ1 + i χ2 ) 15 Il meccanismo di Higgs y La Lagrangiana diventa: ⎡1 ⎤ ⎡1 ⎤ L = ⎢ ∂ μ χ1 ∂ μ χ1 − λv 2 χ12 ⎥ + ⎢ ∂ μ χ2 ∂ μ χ2 ⎥ + ⎣2 ⎦ ⎣2 ⎦ 1 1 + q2v 2 Aμ Aν − qvAμ ∂ μ χ2 + Fμν F μν + termini di interazione 2 4 ( )( ) ( )( ) y Analizziamo la Lagrangiana: - campo scalare χ1 con massa mχ1 = 2λv 2 - bosone di Goldstone χ2 privo di massa - il b bosone di gauge A μ ha h acquistato i t t un ttermine i di massa mA = qv y Tuttaviail termine A μ ∂ μ χ2 , che sembrerebbe permettere al bosone Aμ di trasformarsi in χ2 mentre si propaga, propaga getta dei dubbi su questa interpretazione Aμ χ2 spin 1 spin 0 16 Gradi di libertà della Lagrangiana y Prima della rottura spontanea della simmetria: y 2 campi ca p sca scalari a reali ea φ1 e φ2, y 2 stati di elicità di Aμ (spin 1, massa zero) → 4 gradi di libertà . y Dopo la rottura spontanea della simmetria: y 2 campi scalari reali χ1 e χ2, y 3 stati di elicità di Aμ (spin 1, massa diversa da zero) 1 massa diversa da zero) → 5 gradi di libertà . NON VA BENE. Per trovare la via d’uscita a questo problema, occorre ricordarsi che è sempre possibile fare una trasformazione di gauge locale 17 Trasformazione di gauge locale y Cambiamo la parametrizzazione di φ(x) utilizzando il “modulo” e la “fase”: ϕ(x) = 1 2 ⎡⎣v + H( x )⎤⎦ e i θ (x) v H( x ) e θ ( x ) sono campi reali y Facciamo una trasformazione di gauge in modo da eliminare il campo θ(x): ϕ '(( x ) = e iq Λ ( x )ϕ ( x ) ⇒ ⎡⎣v + H '( x )⎤⎦ e i θ '( x ) v = e iq Λ ( x ) ⎡⎣v + H( x )⎤⎦ e y Se scegliamo: Λ( x ) = − 1 θ (x) qv i θ (x) v H '(( x ) = H( x ) θ '( x ) = θ ( x ) + qv ⋅ Λ( x ) θ '( x ) = 0 (gauge unitaria) y Il bosone di Goldstone connette i vari stati di vuoto che sono degeneri in energia. Con la trasformazione di gauge abbiamo “tolto” questo grado di libertà p φ è diventato reale. non voluto ed il campo Con la nuova parametrizzazione il campo θ non dovrebbe apparire esplicitamente nella Lagrangiana. 18 Verifica dei gradi di libertà della Lagrangiana y Nella nuova gauge unitaria si ha: ϕ '( x ) = ⎡1 L = ⎢ ∂μH ⎣2 1 2 ⎡⎣v + H( x )⎤⎦ ; A 'μ ( x ) = Aμ ( x ) + 1 ∂ θ (x) qv μ 1 ⎤ 1 − λv 2H 2 ⎥ + q 2v 2 Aμ Aν + q 2 Aμ Aν H 2 2 ⎦ 2 1 1 1 + q 2vAμ Aν H − λvH 3 − λ H 4 − Fμν F μν + λv 4 4 4 4 ( ) 2 y L non dipende da θ come ci aspettavamo: il bosone di Goldstone è scomparso. È stato È “mangiato” dal bosone di gauge che è ingrassato ed ha acquistato massa. y La Lagrangiana descrive ora un bosone scalare H (Higgs) ed un bosone di gauge vettoriale Aμ, di massa rispettivamente: mH = 2λv 2 mA = qv y Gli altri termini della Lagrangiana descrivono le interazioni tra i campi e le self‐interaction N.B. questo è il meccanismo di Higgs Abeliano, cioè valido per un gruppo di simmetria commutativo. 19 Meccanismo di Higgs e campi di Y‐M y Studiamo la rottura spontanea della simmetria per il gruppo (non abeliano) SU(2)xU(1). Partiamo dalla Lagrangiana seguente e studiamo SU(2): ( L = ∂ μϕ ⎛ϕa ⎞ 1 ⎛ ϕ1 + iϕ2 ⎞ = ⎟ ⎜ ⎟ ϕ + i ϕ ϕ 2 4⎠ ⎝ 3 ⎝ b⎠ ) ( ∂ ϕ ) − μ ϕ ϕ − λ (ϕ ϕ ) + μ 2 + + 2 ϕ =⎜ y La Lagrangiana a ag a g a a èè invariante va a te pe per una u a ttrasformazione as o a o e g globale oba e d di SU(2): SU( ): ϕ ( x ) → ϕ '( x ) = e G G i Λ⋅ I ϕ(x) y Affinché lo sia anche per una trasformazione locale occorre introdurre la derivata covariante: G G ϕ ( x ) → ϕ '( x ) = ⎣⎡1 + i Λ( x ) ⋅ I ⎦⎤ ϕ ( x ) G G Dμ ≡ ∂ μ + igI ⋅ Wμ ( x ) G G G G G Wμ ( x ) → Wμ ( x ) − ∂ μ Λ( x ) + gΛ( x ) × Wμ ( x ) 20 Meccanismo di Higgs e campi di Y‐M y La Lagrangiana si può scrivere come: G G L = ∂ μϕ + igI ⋅ Wμϕ ( )( + ( G G ∂ μϕ + igI ⋅ Wμϕ − μ 2ϕ +ϕ − λ ϕ +ϕ ) ( ) 2 ) G μν 1 G − Wμν ⋅ W 4 y Consideriamo il caso μ2<0 e λ>0. Il minimo del potenziale si ha per: μ2 v2 ϕϕ =− = 2λ 2 ⎛ ϕa ⎞ 1 2 v2 + ∗ ∗ ∗ ∗ 2 2 2 ϕ ϕ = (ϕa ϕb ) ⎜ ⎟ = ϕaϕa + ϕbϕb = (ϕ1 + ϕ2 + ϕ3 + ϕ4 ) = 2 2 ⎝ ϕb ⎠ + y Scegliamo un minimo rompendo la simmetria dello stato fondamentale: y Lo stato di vuoto che abbiamo scelto è: ϕ0 = ϕ1 = ϕ2 = ϕ4 = 0 ; ϕ3 = v 2 1 ⎛0⎞ ⎜ ⎟ 2 ⎝v ⎠ y Facciamo lo sviluppo perturbativo intorno a questo stato, scegliendo una gauge opportuna in modo da avere: N.B. in questo modo tre campi scalari sono stati eliminati dalla trasformazione di gauge lasciando un solo campo: H(x) ϕ(x ) = ⎞ 1 ⎛0 ⎜ ⎟ 2 ⎝ v + H(x ) ⎠ 21 Meccanismo di Higgs e campi di Y‐M y Possiamo riscrivere la Lagrangiana in termini del campo di Higgs H: ⎡1 L = ⎢ ∂ μH ⎣2 ( ) 2 ⎤ g2v 2 ⎡ 1 − λv H ⎥ + Wμ ⎢ ⎣ 8 ⎦ 2 ( ) ( ) ( ) 2 2 + Wμ2 2 2 + Wμ3 ⎤ ⎦⎥ G + termini di ordine superiore + termine cinetico per i W y Questa Lagrangiana descrive un campo di Higgs scalare di massa: mH = 2λv 2 = ( −2μ ) = ???? 2 GeV e tre bosoni di gauge massivi di massa: mW = 1 gv 2 y I tre bosoni di gauge si sono “mangiati” i tre campi di Goldstone acquistando massa. Occorre estendere questi concetti all’intera simmetria SU(2)xU(1) 22 SU(2)L x U(1)Y e campo di Higgs y Lagrangiana elettrodebole invariante per trasformazione di gauge: G G g' ⎡ ⎤ L = Ψ Lγ ⎢ i ∂ μ − gI ⋅ Wμ ( x ) − Y ⋅ Bμ ⎥ Ψ L + Ψ Rγ μ 2 ⎣ ⎦ μ G g' ⎡ ⎤ ⎢⎣ i ∂ μ − 2 Y ⋅ Bμ ⎥⎦ Ψ R + Lfree (W , B) y Introduciamo nella Lagrangiana quattro campi scalari reali φi: ( L = Dμϕ ) ( D ϕ ) − μ ϕ ϕ − λ (ϕ ϕ ) + μ 2 + + 2 G G g' Y ⋅ Bμ Dμ ≡ ∂ μ + igI ⋅ Wμ ( x ) + i 2 y Siamo interessati al caso in cui μ μ2<0 e λ>0. y Seguiamo Weinberg ed arrangiamo i quattro campi φi in un doppietto di isospin debole con ipercarica debole Y=1: ⎛ϕ + ⎞ 1 ⎛ ϕ1 + iϕ2 ⎞ ϕ = ⎜ 0⎟ = ⎜ ⎟ i + ϕ ϕ 2 ϕ 4⎠ ⎝ 3 ⎝ ⎠ ϕ + ha carica elettrica Q=1 e ϕ 0 ha Q=0 y Scegliamo il minimo del potenziale tale che ϕ0 = 1 ⎛0⎞ ⎜ ⎟ 2 ⎝v ⎠ e sviluppiamo φ(x) intorno a questo punto. Con una scelta opportuna della gauge si ha: ⎞ 1 ⎛0 ϕ(x ) = ⎜ ⎟ 2 ⎝ v + H(x ) ⎠ 23 SU(2)L x U(1)Y e campo di Higgs y La Lagrangiana diventa: v2 ⎤ g2v 2 1 1μ 2 2μ ⎡⎣Wμ W + Wμ W ⎦⎤ + gWμ3 − g ' Bμ gW g g 3μ − g ' B μ − λv H ⎥ + 8 8 ⎦ G + termini di ordine superiore + termine cinetico per i W ed il B ⎡1 L = ⎢ ∂ μH ⎣2 ( ) 2 2 ( 2 )( ) y Da qui si vede che i campi Wμ1 e Wμ2 hanno un termine di massa 1 mW = gv “convenzionale” mentre i campi Wμ3 e Bμ sono mescolati. 2 y Dobbiamo ruotare questi due campi in modo tale che il termine di massa sia diagonale nei nuovi due campi Aμ e Zμ : ⎛ g2 − gg ' ⎞ ⎛W 3 μ ⎞ v2 3 Wμ Bμ ⎜ ⎟ 2 ⎟⎜ μ 8 − gg ' g ' B ⎝ ⎠⎝ ⎠ ( ( ) v2 2 g Wμ3 8 Aμ ( ) 2 g 'W ( = 3 μ 2 − 2gg 'Wμ B + g ' Bμ 3 μ + gBμ g2 + g '2 ) mA = 0 ) Matrice di massa. Va diagonalizzata. g Uno dei due autovalori è zero. v2 = ⋅ gWμ3 − g ' Bμ 8 ( Zμ gW ( = 3 μ ) 2 ( + 0 ⋅ g 'Wμ3 + gBμ − g ' Bμ g2 + g '2 ) mZ = ) 2 1 v g2 + g '2 2 24 Massa dei bosoni e angolo di Weinberg y Introduciamo l’angolo di Weinberg definito come: g' = tan θW g ; g 2 2 g + g' = cos θW g' ; 2 2 g + g' = sin θW Aμ = cos θW Bμ + sin θWWμ3 Z μ = − sin θW Bμ + cos θWWμ3 y Ricordando che: mW = 1 gv e 2 mZ = 1 v g2 + g '2 2 mW = cos θW mZ y La rottura spontanea della simmetria SU(2)LxU(1)Y ha dato origine al seguente spettro di masse: 1 bosone di Higgs, mH = 2λv 2 = −2 μ 2 1 gv 2 mW 1 bosone neutro Z, mZ = cos θW 2 bosoni carichi W± , mW = 1 bosone neutro a massa nulla (fotone) 1 ⎞ ⎛0⎞ ⎛ N.B. Qϕ0 = ⎜ I3 + Y ⎟ ⎜ ⎟ = 0 2 ⎠ ⎝v ⎠ ⎝ La carica del minimo scelto è nulla, quindi la simmetria U(1)em non è rotta ed il fotone rimane a massa nulla 25 Massa dei bosoni di gauge g2 G = 8mW2 2 y Dall’analisi del decadimento del μ si ricava la relazione: y Dato che 1 mW = gv 2 v = 1 (G 2 ) y Il valore di aspettazione del vuoto dipende solo dalla costante di Fermi: v = 1 (G 2 ) = ( 1 2 ⋅ 1.17 ⋅ 10 −5 GeV −2 ) y Come vedremo vale la relazione: g ⋅ sinθW =e 1 2 ⎛ πα ⎞ 1 mW = ⎜ ⎟ ⎝ G 2 ⎠ sin θW sin2 θW ≈ 0.23 ≈ 246 GeV ⎡ e2 ⎤ ⎢α = ⎥ 4π ⎦ ⎣ sin θW deve essere determinato sperimentalmente. La prima misura fu fatta con il deep inelastic scattering dei neutrini negli anni ’70. ⇒ mW ≈ 80 GeV ; mZ ≈ 90 GeV N.B. La massa del bosone di Higgs non è prevista dal Modello Standard perché dipende dal parametro incognito λ che compare nel potenziale V(φ). 26 Massa dei fermioni y Il termine di massa dei fermioni ‐mee non può essere messo esplicita‐ mente nella Lagrangiana perché rompe la simmetria SU(2)LxU(1)Y : 1 ⎡1 ⎤ -mee = -me ⎢ 1 − γ 5 + 1 + γ 5 ⎥ e=-m ( eReL + eLeR ) 2 ⎣2 ⎦ ( ) ( ) y Ricordiamo che: H (I= 12 , Y=1) ⎞ ⎛ν e ⎞ 1 − e (I= , Y=-1) L e 2 ⎟ ⎜ ⎟ R 1 1 − -1 1 ⎟ ⎝ e ⎠L 2 2 ⎟ 1 1 eR (I=0 , Y=-2) -1 2 2 ⎟ ⎟ il bosone di Higgs ha i numeri quantici giusti per accoppiarsi a eL e eR. 0 0 -2 2 ⎠ y Aggiungiamo alla Lagrangiana il termine (alla “Yukawa”) invariante per trasformazioni di gauge: p g g I ⎛ ⎜ ⎜ν e ⎜ − ⎜ eL ⎜ e− ⎝ R I3 Y L = − ge ⎡⎣ Lϕ eR + eRϕ L ⎤⎦ (ν e e − L ) ⎛ϕ + ⎞ − + − − 0 − ⎜⎜ 0 ⎟⎟ e R= ν eϕ e R + e Lϕ e R ⎝ϕ ⎠ ( ) dove ⎛ν e ⎞ L = ⎜ −⎟ ⎝ e ⎠L ⎛ϕ + ⎞ ; ϕ = ⎜⎜ 0 ⎟⎟ ⎝ϕ ⎠ ge = costante di accoppiamento 27 Massa dei fermioni y Dopo D l tt la rottura spontanea t di simmetria, i ti ϕ = la Lagrangiana diventa L =− me = ge ⋅ v 2 gev 2 ⎡⎣eR eL + eLeR ⎤⎦ − termine di massa ⎛m ⎞ L = −meee − ⎜ e ⎟ eeH ⎝ v ⎠ ge 2 1 ⎛ 0 ⎞ ⎜ ⎟ 2 ⎝v + H ⎠ ⎡⎣eR eL + eL eR ⎤⎦ H accoppiamento pp dell’elettrone con il bosone di Higgs N.B. La costante di accoppiamento è proporzionale alla massa del fermione y Per generare g le masse dei q quark di tipo p “up” si p introduce il doppietto pp di Higgs coniugato: 0 1 ⎛ ϕ ⎞ ϕ = iσ 2ϕ = ⎜ ⎟ 2 ⎜⎝ −ϕ − ⎟⎠ ∗ ⇒ 1 ⎛v + H ⎞ ⎜ ⎟ 2⎝ 0 ⎠ L = − gd Lqϕ dR − gu LqϕuR + hermitiano coniugato ⎛m ⎞ ⎛m ⎞ L = −md dd − muuu − ⎜ d ⎟ ddH − ⎜ u ⎟ uuH ⎝ v ⎠ ⎝ v ⎠ ⎛u ⎞ Lq = ⎜ ⎟ ⎝ d ⎠L 28 Lagrangiana elettrodebole completa y Lagrangiana elettrodebole invariante per trasformazione di gauge: G G g' ⎡ ⎤ L = Ψ Lγ ⎢ i ∂ μ − gI ⋅ Wμ ( x ) − Y ⋅ Bμ ⎥ Ψ L + Ψ Rγ μ 2 ⎣ ⎦ μ G g' ⎡ ⎤ ⎢⎣ i ∂ μ − 2 Y ⋅ Bμ ⎥⎦ Ψ R + Lfree (W , B) y Aggiungiamo alla Lagrangiana quattro campi scalari reali φi per dare massa ai bosoni di gauge tramite il meccanismo della rottura spontanea della simmetria. ( L = Dμϕ ) ( D ϕ ) − μ ϕ ϕ − λ (ϕ ϕ ) + μ 2 + + 2 y Aggiungiamo alla Lagrangiana un un’interazione interazione tra i fermioni ed il campo φ per dare massa ai fermioni: L = − ge ⎡⎣ Lϕ eR + eRϕ L ⎤⎦ L = − gd Lqϕ dR − gu Lqϕ uR + herm. h con. Che cosa è questo campo φ? BOH! 29
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le teorie di gauge - “E. De Giorgi” – Università del Salento
d’onda, quindi dobbiamo poter cambiare la fase in modo arbitrario e diverso per ogni punto dello spaziotempo (in effetti parliamo di trasformazioni di gauge, ma piu’ correttamente si dovrebbe dire ...
Teorie di gauge
identiche per i quark up e down, mu = md , si possono ruotare i campi ψu e ψd tra di loro con matrici SU (2). Questa
simmetria SU (2) rigida corrisponde all’ isospin forte, utilizzato per raggruppa...