La Barcarolata di Sestri Levante
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La Barcarolata di Sestri Levante
MANIFESTAZIONI Festa del mare nella città dei due mari La Barcarolata di Sestri Levante Pier Antonio Zannoni 38 39 MANIFESTAZIONI Da una parte, verso il sorgere del sole, c’è il mare. Dall’altra, verso il tramonto, ancora il mare. In mezzo, lo stretto istmo di una piccola penisola che una volta era un’isola... 40 MANIFESTAZIONI estri Levante è per antonomasia “la città dei due mari”: come poche impregnata di profumi marini; come poche legata, per storia e tradizione, alla vita del mare. E al mare, alle sue due splendide baie, “delle favole” e del “silenzio” (o “di Portobello”), l’antico borgo dei “leudi” deve principalmente la sua non comune bellezza che ha affascinato viaggiatori, artisti, poeti. “Paese tra il mare e gli ulivi... paese delle mie angosce disciolte nel mar che ti cinge...” scriveva nei giorni bui della guerra il poeta Giovanni Descalzo, del quale è imminente il centenario della nascita. Carlo Bo, altro sestrese illustre da poco scomparso, era stregato dal tenero cilestrino della luce che s’irradia dalla baia di ponente. Sestri (dove aveva conservato la residen- S za) è stata fino all’ultimo il suo rifugio, il suo approdo sicuro. Più indietro nel tempo, nella prima metà dell’800, il favolista danese Hans Christian Andersen fu colpito da amore a prima vista per questa propaggine del golfo Tigullio. “Che fiabesca serata trascorsi a Sestri Levante!”, ha lasciato scritto. “La locanda era vicinissima al mare e una forte risacca la lambiva; nel cielo le nuvole erano di fuoco e sui monti si alternavano i colori più vivi”. A quel soggiorno, datato 2/3 ottobre 1833, si devono il nome della baia delle favole e il Premio Andersen per la fiaba che ha trasformato Sestri Levante nella città dei bambini per eccellenza. Oggi Sestri mantiene stretto il suo legame con il mare, divenuto la fonte principale della sua economia grazie al turismo, alla pesca e ai cantieri navali di Riva Trigoso, dopo il tramonto dell’industria pesante che ha caratterizzato la vita produttiva della città per buona parte del ventesimo secolo. Un legame antico, quello con il mare, che la città rinnova simbolicamente ogni anno, in piena estate, con una festa notturna, coinvolgente e spettacolare. Si tratta della “Barcarolata”, un appuntamento frizzante e musicale già nel titolo: un’allegra parata di imbarcazioni dalle fogge più strane, nello stile dei carri carnevaleschi, che anima la Baia del silenzio nell’ultima domenica di luglio. Le origini risalgono all’immediato dopoguerra, alla manifestazione popolare che venne organizzata nello stesso luogo dal commendator Giovanni Magnelli con il nome MANIFESTAZIONI 41 di “Barcarolata sul golfo di levante”. Quell’iniziativa, ben presto interrotta, è stata ripresa nel 1993 dal “Comitato Sestri per Sestri”, presieduto dal compianto Sergio Mori, ed è passata al Comune che ne ha fatto una delle principali manifestazioni dell’estate sestrese. La presenta, fin dalla prima edizione, Marco Gotelli. L’organizzazione è affidata ad un apposito Comitato, costituito dalla sezione di Sestri Levante della Lega Navale Italiana, dall’Associazione pesca sportiva “A Caladda” e dall’Albergo Miramare. Presiede il Comitato il Presidente della Lega Navale, Domenico Valerio, affiancato da Giorgio Repossi, Luigi Marcenaro e Marisa Carmagnini. Lo sponsor ufficiale unico è la Banca Carige. La “Barcarolata” conclude un in- tenso fine settimana, ricco di manifestazioni: una vera e propria festa del mare. Il programma dell’ultima edizione prevedeva una gara di castelli di sabbia per bambini e adulti, la sagra “da sardena”, una gara di canottaggio a sedile fisso su gozzi nazionali “testa a testa”, un concerto dei “Giovani filarmonica Sestri Levante” e una duplice sfilata degli sbandieratori di Asti. Gran finale, come ogni anno, con lo spettacolo pirotecnico che ha colorato il cielo della suggestiva baia, affollata di barche illuminate (compresi due grossi pescherecci), mentre sulla spiaggia e sulla salita dei Cappuccini si accalcavano non meno di quindicimila persone, sestresi e ospiti. Per quella sera ogni anno viene illuminata anche la Baia delle favo- le, con le cosiddette “padelle romane” disposte in fila sui moli, sulla spiaggia e sugli scogli, dal porto alla punta di sant’Anna. Veniamo dunque alla “Barcarolata”. Quest’anno, lo scorso 29 luglio, vi hanno partecipato 22 imbarcazioni di ogni genere (anche zattere), piccole, grandi, a remi o a motore, che sono state giudicate da una Giuria formata in prevalenza da giornalisti, con in più alcune autorità (per la Banca Carige il professor Adalberto Alberici) e due persone scelte tra il pubblico. Le valutazioni si basano normalmente sull’originalità dell’argomento che ciascuna imbarcazione vuole rappresentare e sul modo in cui lo stesso viene proposto. I concorrenti (chiamati, pomposamente, gli “armatori”) possono sbizzarrirsi in piena libertà, sia Il magico effetto notturno della “Baia del Silenzio”. MANIFESTAZIONI Il secondo premio. L’imbarcazione vincitrice di questa edizione. 42 nell’idea che nell’addobbo e nell’animazione delle barche. E ogni volta c’è veramente di che stupirsi. Quanto agli argomenti, si va da motivi fiabeschi (inevitabili a Sestri Levante), a spunti letterari, storici, di attualità o di pura fantasia, con largo uso di scenografie e costumi sgargianti. Il tutto condito con sapida ironia, in un clima di allegria e spensieratezza. La festa (perché di vera festa si tratta) è tutt’altro che improvvisata. Per alcuni equipaggi i preparativi cominciano mesi prima. In genere vengono usati materiali poveri, ma diversi pezzi delle singolari imbarcazioni devono essere appositamente costruiti. Tutti effettuano le prove in mare. C’è una regia per la sfilata, che si svolge a tempo di musica con i motivi o i brani scelti dagli stessi concorrenti. Ai primi quindici classificati, oltre a coppe varie, vanno dei premi in denaro. L’equipaggio vincitore ottiene poco più di un milione. Vengono inoltre assegnate delle litografie create appositamente dal pittore sestrese Roberto Altmann. Quest’anno ha vinto “Laguna blu”, l’imbarcazione degli “armatori” Etta e Titti Smeraldi. Al secondo posto, “Villaggio indiano Gromolo” del “San Paolo team – Pila”. Al terzo “I puffi fungaioli” della Pro Loco di Tavarone, nell’entroterra sestrese, già in provincia della Spezia. “La barcarolata”, dicevamo, è una festa: una festa del mare nella città dei due mari; una festa dell’allegria, della fantasia e della poesia, in un ambiente da favola, nell’atmosfera magica di una notte di mezza estate: una salutare pausa distensiva nel marasma degli affanni quotidiani. Non è cosa da poco, tanto più in giorni di particolare tensione ancora sotto l’effetto bruciante del G8, come erano quelli della fine dello scorso luglio. Speriamo che duri. 43 MANIFESTAZIONI In alto Sulla spiaggia, una “scultura” partecipante alla gara dei castelli di sabbia.
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