Comsubin
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Page 1 of 8 Comando subacquei ed incursori Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. « Mezzo d’assalto è anche un singolo uomo di questo Reparto, nei principali settori sono 10 o 15 anni avanti rispetto alle tecnologie ed alle tattiche esistenti, nelle nostre accademie li studiamo come un modello, un esempio da seguire[1] » (Major General Peter Cosgrove, Australian former Chief of Defence Force) Il Comando Subacquei ed Incursori (conosciuto anche con l'acronimo di COMSUBIN), il cui nome ufficiale è Raggruppamento Subacquei ed Incursori "Teseo Tesei", è il Raggruppamento della Marina Militare incaricato anche di svolgere le operazioni di guerra non convenzionale in ambiente acquatico. Comando subacquei ed incursori COMSUBIN La sede del raggruppamento è situata al Varignano, il promontorio che costituisce l'estremita' ovest del porto di La Spezia e subito ad est di Porto Venere. Indice 1 Organizzazione 2 Il Gruppo Operativo Incursori G.O.I. 2.1 Origini 2.2 Preghiera dell'Assaltatore 2.3 Selezione degli operatori GOI 2.4 Il Corso Ordinario Incursori 2.5 Corso Integrativo 2.6 Ulteriori corsi 2.7 Armi ed equipaggiamenti 2.8 Il Comando Forze Speciali CO.F.S. 3 Il Gruppo Operativo Subacquei G.O.S 3.1 Addestramento 4 Note 5 Voci correlate 6 Collegamenti esterni Organizzazione Il Comsubin comprende due reparti operativi combattenti: il GOI ed il GOS. ■ il GOI, Gruppo Operativo Incursori, è l'unità di attacco. Le attività attuali comprendono tutte le tecniche di attacco non convenzionale ad unità navali in mare, in porto ed alla fonda, l'abbordaggio di navi, la posa di mine, le Stemma del Comsubin Descrizione generale Attiva 1954 - oggi Nazione Italia Servizio Marina Militare Tipo Reparti speciali Dimensione Guarnigione/QG Il G.O.I. conta circa 150-200 operatori, il G.O.S. circa 400 operatori Promontorio del Varignano (Porto Venere) "Dal mare irrompiamo sul nemico" Motto Comandanti Comandante corrente Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone Page 2 of 8 infiltrazioni di personale per missioni HUMINT o di supporto al tiro di artiglierie navali, e le missioni di attacco diretto ad obiettivi di interesse della Marina Militare. Fino alla creazione di GIS e NOCS, il Comsubin era l'unica unità italiana addestrata alla liberazione di ostaggi. ■ il GOS, Gruppo Operativo Subacqueo, è l'unità di palombari e sommozzatori specializzata nella bonifica dalle mine, nella bonifica dai vari ordigni trovati in mare (ad esempio bombe d'aereo inesplose, munizioni, navi cariche di esplosivo, eccetera), e nel soccorso dei sommergibili e sottomarini. È compito del GOS anche la difesa subacquea delle unità della MMI in porto, sia tramite interventi anti-sabotaggio nei confronti di eventuali incursori ostili, sia tramite controlli delle carene delle navi per accertarsi dell'assenza di ordigni. È il punto di riferimento italiano per la dottrina e le attrezzature delle immersioni. L'unità è nata nel 1954 dalla riorganizzazione di strutture precedenti. La prima scuola palombari italiana nacque a Genova nel 1849. Il GOS è stato utilizzato anche per attività di protezione civile, quali il recupero di un automezzo inabissato in un lago. Oltre a questi reparti, sono inseriti nel Comando Subaquei ed Incursori anche: ■ ■ ■ ■ il Gruppo Navale Speciale il Centro Studi il Gruppo Scuole il Gruppo Logistico Il Gruppo Operativo Incursori G.O.I. Il G.O.I., assieme al reggimento "Col Moschin" dell'Esercito, al "GIS" dei Carabinieri ed alle nuove Forze Speciali dell'Aeronautica (Incursori) costituiscono le forze speciali delle Forze Armate italiane (FFAA) dipendenti dal Ministero della Difesa, differenziandosi dalle forze speciali di altre organizzazioni alle dipendenze di altri Ministeri (ad esempio i NOCS della polizia, alle dipendenze esclusive del Ministero degli Interni). Il personale è interamente professionista e l'addestramento è molto difficile, in modo da garantire elevati standard operativi. Origini La formazione di gruppi di incursione subacquea si ebbe con la Prima guerra mondiale: utilizzando mezzi come i MAS gli uomini della Regia Marina portarono a segno numerose azioni contro la flotta austro-ungarica, infliggendo pesanti perdite al nemico in azioni sensazionali come la storica impresa di Premuda. L'origine degli incursori del COMSUBIN va tuttavia ricondotta specificamente agli anni trenta, con l’impiego sperimentale – oltre ai già rammentati MAS – di mezzi d'assalto speciali. Fino al 1º luglio 1939, però, non era stato costituito un reparto organico ad hoc. In tale data, alla Spezia, nacque la Iª Flottiglia MAS. Il raggruppamento di incursori, che nel 1941 fu rinominato Xª Flottiglia MAS, ottenne notevoli successi in azioni che tuttora sono studiate dalle forze speciali di tutto il mondo; in particolare, riuscendo ad infiltrarsi nelle munitissime basi avversarie site in Suda, Gibilterra, Alessandria d'Egitto. L'unità è anche legata al ricordo di Teseo Tesei, un ufficiale caduto in combattimento insieme a diversi compagni durante una missione nel porto di Malta nel luglio del 1941, mentre cercava su un siluro a lenta corsa di far saltare un'ostruzione di ingresso; per quella azione Tesei ottenne la medaglia d'oro alla memoria, lasciando inoltre in dote al reparto gli studi e le realizzazioni nel campo dei materiali e degli armamenti per operazioni speciali. Page 3 of 8 Nel corso del secondo conflitto mondiale gli incursori utilizzarono soprattutto i siluri a lenta corsa, detti anche "maiali", ed i barchini esplosivi, armamenti dei quali i britannici si affrettarono, a loro volta, a dotarsi a seguito delle azioni italiane. Dopo l'8 settembre il gruppo militare fu sciolto e parte del personale dello stesso confluì nel neonato corpo denominato Mariassalto (con comandante Ernesto Forza) proseguendo la guerra al fianco degli alleati. Al contempo, però, presso la Repubblica Sociale Italiana, e sotto il “vecchio” nome di Xª Flottiglia MAS, (con comandante il principe Junio Valerio Borghese), altri elementi del reparto incursori della Marina continuarono a operare sotto la bandiera della Repubblica di Salò o R.S.I.. Nel dopoguerra i reparti (le cui capacità di sabotaggio erano espressamente vietate dal Trattato di Un gruppo di Arditi Incursori nel 1952 pace di Parigi del 1947) furono riorganizzati semiclandestinamente presso l'attuale sede del Varignano (La Spezia), originariamente con la costituzione di Maricentrosub, da cui sorsero il Gruppo Gamma (1950) ed i Nuclei SDAI (Sminamento, Difesa, Antimezzi Insidiosi). Diventarono strutture ufficiali della Marina Militare nel 1952 (dopo la revoca dei vincoli del Trattato) con la costituzione, sotto il comando del tenente di vascello Massarini, del "Gruppo Arditi Incursori", successivamente ridenominato MARICENT.ARD.IN, i cui membri, oltre alle operazioni in mare, venivano addestrati al combattimento in montagna ed alle attività aviolancistiche per consentire all'unità una preparazione in tutti gli scenari di combattimento. Alcuni operatori del reparto venivano inviati a frequentare corsi specialistici negli Stati Uniti d'America, in Francia e nel Regno Unito presso reparti analoghi. Il 15 febbraio 1960 fu ufficialmente costituito il Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei”, denominato appunto COMSUBIN. Preghiera dell'Assaltatore « Prego bensì che l'una e l'altra cosa, la vittoria e il ritorno, tu conceda, ma se una sola cosa, o Dio, darai, la vittoria concedi sola! » Selezione degli operatori GOI I requisiti per partecipare al corso sono pubblicati su Foglio D'Ordini Marina (FOM) edito tra i mesi di Settembre e Dicembre. Al corso possono partecipare i militari che alla data di inizio del corso non abbiano superato il ventisettesimo anno di età, inquadrati nel ruolo Marescialli, nel ruolo Sergenti (Capi) e ruolo Truppa in Servizio Permanente (Sottocapi, raramente i Comuni) di tutte le categorie (incluso Infermieri), ed il personale in ferma breve triennale per i corsi specificati nel FOM. I candidati dovranno risultare idonei alla visita medica per l'ammissione alla componente subacquea (categoria Incursori). Page 4 of 8 Il Corso Ordinario Incursori Si svolge al Varignano, insegna il silenzio, la tenacia, la pazienza. Il suo è un programma di addestramento della durata di circa un anno che finisce con l’agognato "Basco Verde" e l’inizio di una vita unica, eccezionale: essere un operatore delle Forze Speciali della Marina Militare. Tutte le attività del corso prevedono una gradualità negli impegni e seguendo giorno dopo giorno gli istruttori, con una adeguata motivazione e spirito di sacrificio, l'allievo potrà supere test che ritiene oltre le tue possibilità, farà cose che considera oltre la sua portata. Il corso, della durata di un anno, inizia nel mese di Maggio ed è suddiviso in un periodo di accentramento, in tre fasi addestrative ed una fase finale. Accentramento L’accentramento al Corso occupa due settimane. L’aspirante allievo deve sostenere delle visite mediche presso l’infermeria di Comsubin ed affrontare i primi ostacoli del corso: le prove fisiche e di acquaticità. Superate queste prove l’aspirante Allievo può iniziare l’addestramento vero e proprio. Prima fase (Combattimento a terra) La prima fase dura 12 settimane. Gli allievi sono sottoposti ad una progressiva ma intensa preparazione fisica, con allenamenti nella corsa, ginnastica a corpo libero, nel nuoto e iniziati al combattimento terrestre ed alla topografia. Le attività diventano sempre più impegnative mano a mano che le settimane passano. Gli Allievi parteciperanno a prove settimanali di marcia veloce (prima in scarpe da ginnastica e quindi in tenuta operativa), percorso di guerra, scramble, marce topografiche ed operative. Seconda fase (Combattimento in acqua) Dopo aver completato la prima fase, l’allievo ha dimostrato agli istruttori di essere in grado di approfondire l’addestramento. La seconda fase dura 13 settimane. In questo periodo, l’allenamento fisico continua, ma l’attività è dedicata essenzialmente al nuoto di superficie ed a quello subacqueo con l’impiego dell’autorespiratore ad ossigeno. Dalle prime sedute di istruzione tenute in vasca operativa gli allievi imparano a nuotare in coppia in immersione. La capacità di effettuare il nuoto operativo mette l’allievo in grado di portare a termine missioni di attacco navale, capacità questa che distingue gli Incursori della Marina Militare dagli operatori di altre forze speciali. Terza fase (combattimento anfibio) La fase dura 12 settimane e l’attività preminente è incentrata sulla navigazione di superficie, sbarco, presa di terra ed infiltrazione nelle varie tipologie di costa, ivi compresa quella rocciosa, mentre continua l’addestramento nella navigazione campale, nelle pattuglie. Vengono impartiti addestramenti all’impiego degli esplosivi, delle armi e all’esecuzione di ricognizioni e attacchi ad obiettivi terrestri. La preparazione fisica continua e gli allievi vengono testati nell’esecuzione di brevi ma intense esercitazioni. Quarta fase L’ultima fase dura 15 settimane e gli allievi sono impegnati nella preparazione ed esecuzione delle esercitazioni finali, eseguite nel massimo realismo, e negli esami di fine corso. Ai promossi viene consegnato, con una semplice quanto indimenticabile cerimonia, l’ambito "Basco Verde" suggello del brevetto di Incursore della Marina Militare. Page 5 of 8 Dopo il Corso ordinario i neo-brevettati incursori non ancora "combat ready" conseguono il brevetto di paracadutismo con la fune di vincolo, presso il CAPAR di Pisa, effettuando un corso della durata di 4 settimane. Corso Integrativo Dura dai sei agli otto mesi, gli operatori sono introdotti alle tecniche e tattiche del Gruppo Operativo: presa di terra, discesa da elicottero "fast rope", tiro in movimento, addestramento al fuoco di squadra, stage che puntano a raffinare le tecniche col fucile d'assalto, combattimento a terra, operazioni con elicotteri; attacco navale; stage per il combattimento urbano per le azioni speciali in ambienti ristretti (all'interno di un edificio o di una nave); impiego di esplosivi e razzi; procedure di ispezione a navi mercantili. Ulteriori corsi La formazione degli incursori, che non si può mai definire conclusa, prosegue anche durante l'impiego presso il reparto operativo. Con la frequenza di ulteriori corsi di specializzazione, sia in Italia che all’estero, i singoli operatori potranno incrementare il loro bagaglio di conoscenze, compatibilmente con le loro attitudini specifiche e con le necessità organiche del reparto, ampliare le loro possibilità d’intervento e approfondire specifiche professionalità. Quelli che si svolgono in Italia sono: ■ Corso di Paracadutismo con la Tecnica della Caduta Libera (TCL) che si svolge presso il Centro Addestramento Paracadutismo (CAPAR) di Pisa per un periodo compreso tra le cinque e le sei settimane, durante le quali si effettuano lanci ad apertura comandata da una altezza massima di 3-4000 metri (10.000 piedi). ■ Corso Avanzato di Paracadutismo, della durata di 3-4 settimane, per l’appredimento delle tecniche per lanci ad alta quota (di 7.000-11.000 metri) con ossigeno ad apertura a quote basse – HALO (High Altitude Low Opening) o con apertura ad alta quota e navigazione sotto vela – HAHO (High Altitude High Opening). ■ Corso tiratore scelto ■ Corso FAC (Forward Air Controller), per abilitazione alle missioni missioni FAC (Forward Air Controller), per la direzione a terra degli attacchi aerei e la designazione ai piloti degli obiettivi, tenuto presso la Scuola di Aerocooperazione dell’Aeronautica Militare, della durata di cinque settimane, tre teoriche e due pratiche. Tale qualifica è limitata agli elementi in possesso del necessario livello di conoscenza della lingua inglese (che può essere conseguita con la frequenza del corso avanzato alla SLLE di Perugia). Di norma, il corso è seguito da quello di Controllore del Fuoco per Operazioni Speciali (CF/OS) di ulteriori tre settimane. Tutto ciò prelude all’abilitazione alla funzione di Laser Target Marking (FAC/LTM) per l’impiego dei designatori laser in dotazione al reggimento. L’addestramento all’impiego dei relativi designatori laser avviene con corsi di un paio di settimane, che si tengono nei principali poligoni alleati, in Sardegna come all’estero, o addirittura in occasione delle missioni esterne, durante la permanenza dei distaccamenti in teatro. ■ Corso disattivatore di congegni esplosivi. ■ Corso comunicazioni. ■ Corso di istruttore militare di alpinismo. Page 6 of 8 Altri corsi quali interprete di aerofotografia, fotografo subacqueo, abilitazione all’impiego dell’autorespiratore ad aria fino a 40 mt., e molti altri di perfezionamento svolti all’estero presso l’International Special Traning Center – ISTC di Pfullendorf, in Germania, la scuola delle Forze Speciali della NATO, completano la preparazione dell'incursore di marina che comunque è in continuo addestramento per mantenere e migliorare le capacità operative per tutto il periodo in cui è "combat ready". Armi ed equipaggiamenti Ciascun operatore dispone di: Pistola Glock 17 Pistola Beretta 92SB - FS Pistola subacquea Heckler & Koch HK P-11 Arma lunga fucile Beretta AR70/90, attualmente solo per uso addestrativo ■ Arma lunga fucile Colt M4, anche associato al lanciagranate M203 ■ Pistola mitragliatrice Beretta M12, in via di dismissione ■ Pistola mitragliatrice HK MP5, in varie versioni (anche silenziate) ■ ■ ■ ■ COMSUBIN in parata Armi di squadra: ■ ■ ■ ■ ■ ■ Mitragliatrice leggera FN Minimi 5.56mm Mitragliatrice M60E3 7,62mm Mitragliatrice MG 42/59 7.62mm Mitragliatrice Browning M2 12.7mm solo su automezzi Lanciagranate automatico H&K AGS 40mm Lanciarazzi controcarro Instalaza C-90 (si tratta di un sistema individuale e spalleggiabile "usa e getta" di origine spagnola che ha soppiantato il precedente lanciarazzi ricaricabile "Blindicide" di origine belga). Sono utilizzate, inoltre, esplosivi e cariche da demolizione di vario genere. Per le trasmissioni sono impiegati apparati di alto contenuto tecnologico: radio palmari e terminali satellitari. Veicoli terrestri: Iveco VM 90. Imbarcazioni speciali: Futura Commando; RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) di tipo Hurricane. Inoltre, data la prerogativa del reparto orientato all'attacco navale, il GOI è dotato di mezzi subacquei insidiosi moderni concepiti, sviluppati e costruiti in Italia che traggono le loro origini concettuali (sia tecniche che operative) dagli S.L.C. (siluri a lenta corsa, chiamati anche "maiali") e dai minisommergili CA/CB impiegati dagli arditi incursori della Regia Marina durante la seconda guerra mondiale. Infine, per determinate operazioni di infiltrazione via mare, gli operatori del GOI possono contare anche sull'utilizzo dei sommergibili del COMFORSUB (Comando forze subacquee). Il Comando Forze Speciali CO.F.S. È stato richiesto di spostare questa pagina a Comando interforze per le operazioni de Page 7 of 8 Motivo: Il COFS è un comando interforze sovraordinato al comsubin che comprende, come necessità di dedicare una voce specifica a tale istituzione, ovvero eliminare il paragrafo dal voce. Se sei un utente registrato, puoi spostare (http://it.wikipedia.org/w/index.php? title=Speciale:Sposta/Comando_subacquei_ed_incursori&wpNewTitle=Comando+interforze+per+le C3%A8+un+comando+interforze+sovraordinato+al+comsubin+che+comprende%2C+come+indicat 2C+pertanto+si+ravvisa+la+necessit%C3%A0+di+dedicare+una+voce+specifica+a+tale+istituzione questa pagina. Per favore rimuovi questo avviso dopo che lo spostamento è stato effettuato. Il CO.F.S. nasce nel 2004, ha sede a Roma, è il comando che si occupa della pianificazione delle operazioni speciali per tutte le F.S. e F.O.S. Italiane; è posto alla diretta dipendenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa. ■ 9º Reggimento d'Assalto Incursori Paracadutisti “Col Moschin” - Esercito Italiano ■ Gruppo Intervento Speciale - Carabinieri ■ Gruppo Operativo Incursori del Comando Subacquei e Incursori Teseo Tesei – Marina Militare ■ 17° Stormo Incursori – Aeronautica Militare ■ 4° Reggimento Alpini Paracadutisti Ranger “Monte Cervino” - Esercito Italiano ■ 185° Reggimento Ricognizione Acquisizione Obiettivi Folgore - Esercito Italiano Il Gruppo Operativo Subacquei G.O.S Il personale del G.O.S. è abilitato a: ■ immersioni autonome fino a 60 metri con respiratore ad aria; ■ immersione assicurata alla superficie, con l’impiego dello scafandro da Palombaro fino a 60 metri ad aria; ■ immersione fino a 250/300 metri con l’ausilio di impianti integrati imbarcati sulle navi del Gruppo Navale Speciale, con impiego di miscele respiratorie ad elio-ossigeno e con tecniche di intervento in saturazione; ■ soccorso sommergibili sinistrati con: Campana Mc Cann fino a 130 metri; Minisommergibile fino a 300 metri; immersioni con scafandro rigido articolato (ADS) fino a 300 metri. Questo personale è tutto volontario, caratterizzato da duro addestramento e da doti di elevatissima professionalità e dedizione, basti pensare all’equilibrio psico-fisico ed alle conoscenza richieste agli operatori "IMMERSIONI PROFONDE" che svolgono attività fino a 250/300 metri di profondità. Addestramento Il corso di formazione e addestramento è molto duro e selettivo, viene effettuato presso il Gruppo Scuole e dura circa un anno: alla fine si ottiene il basco celeste da palombaro ed il relativo brevetto. Note 1. ^ - L'Espresso, 1 novembre 2007, pag.42 . Page 8 of 8 Voci correlate ■ Caimani del Piave Collegamenti esterni ■ Il COMSUBIN sul sito della Marina Militare (http://www.marina.difesa.it/comsubin/index.asp) Categorie: Marina Militare | Forze speciali | Golfo della Spezia | Architetture militari della provincia della Spezia | [altre] ■ Ultima modifica per la pagina: 11:46, 30 mag 2010. ■ Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli. Wikipedia® è un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc.
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