Altre scosse e nuovi crolli, 235 morti. Ancora vivi sotto terra Altre
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Altre scosse e nuovi crolli, 235 morti. Ancora vivi sotto terra Altre
VOLKSWAGEN Abruzzo Motori CONCESSIONARIA UNICA PER PESCARA E CHIETI SAMBUCETO /CH 085 440091 MACERIE E PAURA Altre scosse e nuovi crolli, 235 morti. Ancora vivi sotto terra 48 PAGINE SPECIALI LE IDEE LA SPERANZA di Gennaro Matino* n ramoscello di ulivo costretto tra pietre, tra polvere di macerie, riconsegna il giorno di prima, la domenica dell’osanna, la passione annunciata di croce dolorosa, l’attesa di Pasqua. In tanti avevano stretto tra le dita auguri di pace, scambiate per la festa parole di speranza. La notte augurava percorsi diversi a chi al sonno consegnava il riposo meritato e al sole futuro la nuova avventura. Ma la notte è rimasta per lunghi, terribili secondi, solo notte, nient’altro che notte, paura invincibile contraria al grido di pace. Altra voce, altro grido è scappato alla gola, silenzio soffocato dal terrore, altri ancora sono stati capaci di acchiapparlo come via di fuga dalla morte: terremoto! In un attimo la notte ha avvolto la vita e colorato le parole di uomini e donne che altro avrebbero voluto in (segue a pagina 38) U NELL’INTERNO LA TERRA TREMA ANCORA Salvata dopo 43 ore Esodo degli sfollati SERVIZIO A PAGINA 2 L’EX VIOLA CHIAVAROLI Loreto piange Il suo campione SERVIZI0 A PAGINA 10 E’ DI PAGANICA Giorgia, prima nata Dopo il terremoto SERVIZIO A PAGINA 29 Sottoscrizione pro-terremotati Il Centro e il gruppo editoriale L’Espresso-Repubblica con 100.000 euro aprono una sottoscrizione popolare insieme con le Casse di Risparmio dell’Aquila, di Pescara di Chieti e di Teramo per aiutare le famiglie aquilane sconvolte dal sisma 26 MERCOLEDÌ Z2 IL CENTRO 8 aprile 2009 IN ABRUZZO IL TERREMOTO AD AVEZZANO Nuova scossa ferisce Celano Il centro storico chiuso per i crolli, nella Marsica chiese pericolanti di Domenico Ranieri AVEZZANO. Oggi la Marsica piange la prima delle sue vittime del sisma, e lo fa dopo una notte all’addiaccio. La scossa di ieri sera è stato un colpo tremendo soprattutto all’anima delle persone. Oggi a Trasacco, alle 17, l’addio a Luigi Cellini, 16 anni, morto nel crollo del convitto. Strazio anche per Alessio Di Pasquale (20) di Antrosano, deceduto sotto le macerie della casa in cui studiava. Oggi a Trasacco l’addio a Luigi Cellini, 16 anni morto all’Aquila nel crollo del convitto La terra ha tremato ed è stato come uno schiaffo gelido nelcuore. La scossa di ieri sera alle 19.42 ha fatto ondeggiare l’intera Marsica. Gente in strada, fuga dalle case, panico. La Marsica ha negli occhi le immagini drammatiche dell’Aquila sventrata che arrivano dalla tv e si immedesima. La ferrovia è stata bloccata tra Avezzano e Torre de’ Passeri. Corse alternative con i bus. Ad Avezzano il sindaco Antonello Floris ha deciso di non riaprire oggi gli edifici pubblici. «Ora», dichiara, «bisogna ricontrollare tutto. Stamattina (ieri ndr) a Paterno un masso è caduto sul bordo di una strada. Ne stiamo rimuovendo altri. Intanto, stiamo organizzando una spedizione di alimenti in alcuni centri vicini all’Aquila». A Celano situazione più drammatica con il centro storico ferito al cuore. Una facciata della chiesa di San Giovanni si è gonfiata, una parete lungo la discesa di via Sant’Angelo è crollata. Problemi seri anche nelle chiese di Sant’Angelo e San Francesco. Nella prima è rovinosamente crollata una parte del muro dell’altare maggiore, mentre l’altra ha subìto seri danni alla struttura. Ieri sera molti celanesi hanno lasciato le case. Lo stadio Bonaldi è stato aperto alla popolazione, altri si sono radunati spontaneamente in località Starzette. Nella Marsica i vigili del fuoco di Avezzano hanno eseguito verifiche in varie località. Oltre a Celano si continuano a controllare immobili e monumenti: a Cerchio il municipio e la chiesa Madonna delle Grazie soaranno dichiarati inagibili. chiuse in attesa del controllo di agibilità. Dentro il pallone degli impianti sportivi di via La Torre sono stati accolti i residenti di due case famiglia e di un centro psichiatrico dell’Aquila. LE VITTIME. Alessio Di Pasquale, 21 anni di Antrosano di Avezzano, studiava Ingegneria elettrica all’Aquila. Aveva fre- indumenti provenienti da un’azienda delle Marche pronti per essere inviati nelle zone colpite dal terremoto. È il frutto del lavoro dei ragazzi della Protezione civile di Celano. Un’opera di solidarietà che continuerà a oltranza, dalla Protezione civile invitano a contattare il numero 0863/79541 per qualsiasi informazione. Intanto, tecnici e polizia locale controllano stabili e chiese per stabilire i danni. Ad Aielli il Comune ha ricevuto oltre cento richieste per rilievi nelle case lesionate dal sisma. A Magliano dei Marsi, invece, il “Serpentone“ non è stato intaccato da una crepa strutturale, ma solo da piccole e insignificanti lesioni. Circa le chiese, oltre a Celano e Cerchio, ecco un primo elenco di edifici danneggiati: Sant’Antonio a Scurcola, Santa Lucia a Magliano, San Biagio a Cappadocia, Madonna delle Grazie a Petrella, Santa Barbara a Gallo, Santo Stefano a Santo Stefano di Sante Marie, San Pietro a Rovere, Santissima Trinità ad Aielli Alto, San Giuseppe ad Aielli Stazione, Santa Maria della Vittoria a Carsoli, San Benedetto abate a San Benedetto dei Marsi, la chiesa a Ortona, Santa Felicita a Collarmele. Con molta probabilità il parroco di Collarmele, don Francesco Tudini, dovrà celebrare i riti pasquali nella palestra del Comune. Prevedibili simili celebrazioni in altre comunità parrocchiali. Oggi alle 18 il vescovo di Avezzano, monsignor Pietro Santoro, insieme ai sacerdoti, presiederà nella Cattedrale la Santa Messa cosiddetta Crismale, momento solenne di comunione del presbiterio diocesano. Non mancheranno le parole del pastore sul momento di passione della nostra terra. Sarà anche distribuito ai sacerdoti e al popolo la sua lettera pasquale. (hanno collaborato Eleonora Berardinetti e Dante Cardamone) Alessio Di Pasquale Gli operai transennano una casa pericolante nel centro di Avezzano quentato l’Itis di Avezzano e per un certo periodo aveva fatto l’arbitro. All’Università faceva la spola tra L’Aquila e Antrosano, e tornava a casa ogni fine settimana per stare con gli amici e la famiglia. Luigi Cellini, invece, di Trasacco, aveva solo 16 anni. Con la famiglia, che attualmente ha un negozio in via Garibaldi, si era trasferito da Roma a Trasacco e poi aveva deciso di iscriversi alla scuola alberghiera dell’Aquila. Viveva in un convitto con altri due ragazzi di Trasacco, uno dei quali ha riportato delle fratture alle gambe nel crollo del soffitto che ha ucciso Luigi. Oggi pomeriggio alle 17 verranno celebrati i funerali nel piazzale antistante la chiesa Madonna del Perpetuo Soccorso. Il sindaco Gino Fosca e tutta l’amministrazione comunale hanno dichiarato il lutto cittadino. Gara di solidarietà nella Marsica per dare ospitalità alle vittime del terremoto. Da lunedì notte i primi arrivi degli primi sfollati. Un gruppo di universitari e diverse famiglie provenienti dal capoluogo abruzzese sono da due notti a Carsoli dove i 14 comuni della Valle del Cavaliere hanno messo a disposizione 250 posti letto tra alberghi, ostelli, Pro-loco e case private. Settanta persone di Pog- Un cornicione pericolante in città gio Picenze, uno dei comuni colpiti dal sisma, sono arrivate ieri sera a Canistro, ospiti di un albergo del paese. Da San Pio delle Camere è giunto nel tardo pomeriggio di ieri a Gioia dei Marsi un gruppo di sfollati accolti nella palestra, negli spogliatoi e nella scuola, adeguatamente attrezzate. Il Comune di Collelongo è pronto a ospitare oltre cento persone in ostelli e abitazioni private, come Villavallelonga e Sante Marie. Cinquanta po- A Pasqua, un pieno di sorprese. VENERDÌ10 e SABATO11 APRILE L'INCIOCCOLATATA Oltre 25.000 cioccolatini da mangiare. PASQUA DALLE UOVA D’ORO Compra il tuo regalo al Centro e noi lo confezioniamo nelle uova. LABORATORIO PER BAMBINI Laboratorio di creazioni a tema pasquale. Domenica12 e Lunedì13-CHIUSO www.centauroweb.it Luigi Cellini sti sono poi disponibili alla clinica Ini di Canistro per eventuali cure mediche. I comuni della Comunità montana Valle Roveto, come anche Collarmele, cercano immobili per l’accoglienza. L’ente montano sta organizzando anche una raccolta di viveri come la maggior parte dei comuni della Marsica. Acqua, latte, alimenti in scatola e altro raccolti dalla Caritas, dalle associazioni di volontariato e da gruppi spontanei di cittadini ad Avezzano, Tagliacozzo, Car- soli, Gioia dei Marsi, Trasacco, Scurcola Marsica, Luco dei Marsi e in molte altre località marsicane. Grande solidarietà anche dalla Santa Croce che ha inviato molti tir d’acqua nelle località terremotate, dal Cam che manda all’Aquila in continuazione autobotti cariche d’acqua e da molte altre aziende locali. A Celano la solidarietà per gli aquilani sfollati si è manifestata con 8 bancali di casse d’acqua, 100 filoni di pane, biscotti, pannolini e si è in attesa di altri IL CENTRO L2 MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 27 IN ABRUZZO IL TERREMOTO ALL’AQUILA Goriano, in cento senza casa Tante le abitazioni inagibili, a Pescasseroli 4mila posti negli alberghi di Yvonne Frisaldi GORIANO SICOLI. Sono 100 le persone rimaste senza casa a causa della scossa di terremoto che ha devastato L’Aquila e la sua provincia. Le loro abitazioni, in quella notte d’inferno, hanno subito forti danni, tanto da essere dichiarate inagibili. La furia del sisma non ha risparmiato neppure Castel di Ieri dove una cinquantina di abitanti ha visto andare in malora, in una manciata di secondi, i sacrifici di una vita. È dunque la Valle Subequana la zona più colpita dal terremoto di lunedì mattina, nel Centro Abruzzo, e Goriano ne è l’emblema. Le famiglie si sono raccolte nella piazza del paese dove il sindaco Sandro Ciacchi sta cercando di organizzare la loro sistemazione. Dopo l’ultima scossa di ieri sera, gravi disagi anche per i treni: alla stazione di Goriano è stato chiuso il primo binario per il timore che possa crollare l’edificio della stazione. I treni passano solo sul secondo binario, con inevitabili rallentamenti sulle corse. Alcune famiglie, già da ieri sera, sono sistemate a Corfinio, all’hotel Excelsior. Le altre verranno sistemate nella tendopoli predisposta dalla protezione civile che verranno montate questa mattina. Il Comune, ieri, ha provveduto a distribuire pasti caldi alle famiglie rimaste senza abitazione. Goriano ha subito ferite gravi, come il crollo della biblioteca e del centro anzianiLesioni irreparabili invece alla chiesa di Santa Gemma, la patrona del paese, che, secondo i tecnici che hanno eseguito i sopralluoghi, dovrà essere demolita e ricostruita. Stato di emergenza anche per Castel di Ieri, il sindaco Cinzia Carlone, ha fatto l’elenco dei danni provocati dal sisma: gravissimi danni alle case del centro storico, nella parte alta del paese. Una cinquantina di persone, quelle le cui abitazioni hanno subito i danni peggiori, ieri notte hanno dormito in macchina, in località “la Fonte”, nei pressi degli impianti sportivi. Il Comune è inagibile per le profonde crepe inferte dalla scossa di lunedì e da quelle successive. Ieri pomeriggio è stato compiuto un accurato sopralluogo, non è da escludere che il paese debba essere evacuato dopo la scossa di ieri sera, anche per il pericolo rappresentato dalla stabilità precaria del campanile della chiesa. Stessa situazione a Castelvecchio Subequo, I calcinacci e il portale lesionato in vico Antonelli ad Anversa degli Abruzzi. A fianco alcuni dei senza tetto di Goriano Sicoli radunati nella piazza principale del paese dove il centro storico è completamente inagibile. Tra le case maggiormente lesionate quella del sindaco Carmine Amorosi. Anche qui ieri c’è stato un sopralluogo: il centro storico è stato interamente chiuso e transennato. Sia a Castel di Ieri che a Goriano Sicoli, che a Castelvecchio Subequo, comunque, sono in arrivo tende messe a disposizione dalla Protezione civile. A Raiano, dopo la conclusione dei rilievi condotti dai tecnici del Comune, divisi in quattro squadre, confermati i danni ad alcune abitazioni e alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore. Qui è stata rimossa la croce che sovrasta la facciata, rimasta in bilico dopo la prima forte scossa. E ieri molti cittadini hanno dormito in macchina per la paura di nuove scosse. La protezione civile raianese, insieme alla polizia municipale, tra l’altro, da due giorni è impegnata a deviare i mezzi pesanti che, secondo le disposizioni, non possono percorrere la sta- tale 5 Tiburtina, tra Raiano e Molina Aterno. Ancora chiuso il ponte sulla stessa strada, tra Corfinio e la Statale 17. Danni gravi anche ad Anversa degli Abruzzi dove sono caduti calcinacci nei vicoli più vecchi del paese, come vico Antonelli. Nel frattempo la macchina della solidarietà e dei soccorsi spinge l’acceleratore. A Pacentro il sindaco Fernando Caparso ha inviato una lettera alla cantante Madonna per sollecitarla a fare un concerto di beneficenza per i suoi conterranei abruzzesi, mentre a Sulmona la caritas ha messo a disposizione 35 posti per accogliere i terremotati. Gara di solidarietà anche nell’Alto Sangro, rimasto indenne dal sisma. A Pescasseroli sono stati messi a disposizione, dalle strutture alberghiere, ben 4.000 posti letto per chi è rimasto senza casa. (ha collaborato Pasquale D’Alberto) 2 MERCOLEDÌ X2 IL CENTRO 8 aprile 2009 IN ABRUZZO Esodo massiccio degli sfollati verso la costa. Vigile del fuoco stroncato da un infarto La terra trema ancora I morti sono 235. Ragazza estratta viva dopo 43 ore di Gian Paolo Coppola L’AQUILA. La terra trema ancora. Il terremoto colpisce per tre volte con una violenza appena inferiore alla scossa di lunedì notte, provoca nuovi crolli e semina il terrore. Il bilancio è pesantissimo: 235 morti accertati, 15 non ancora identificati. Quaranta appartengono a Onna, dove si è smesso di scavare. I corpi sono allineati nell’hangar della scuola sottufficiali della Finanza, dove è stato allestito l’obitorio. Ma si contano ancora una trentina di dispersi. Cinquecento i feriti negli ospedali, 100 in gravi condizioni. Gli sfollati, secondo i dati forniti dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, ammontano a 25mila. Dalle macerie sono state estratte vive 150 persone; l’ultima, una ragazza di Rimini, è stata tirata fuori dopo 43 ore. Anche i soccorritori hanno pagato il loro tributo di vita. Un caposquadra dei vigili del fuoco è stato stroncato da un infarto. Aiuti arrivano da tutta Italia, mentre il presidente Usa Barack Obama ha assicurato di essere pronto a fornire il suo contributo. In serata sono state attivate 20 tendopoli con 16 cucine da campo in grado di ospitare 14.500 persone. L’ultimo movimento tellurico, di magnitudo 5.3 della scala Richter, è stato avvertito nell’Aquilano alle 19.42, ma è stato sentito in tutto il Centro Italia. L’epicentro è stato localizzato tra San Panfilo d’Ocre, Fossa, Sant’Eusanio e Forcenese. La violenta scossa ha provocato un nuovo esodo: migliaia di persone stanno cercando rifugio sulla costa. Gli altri hanno preferito rimanere nelle tendopoli, nelle loro auto, nelle strutture di fortuna allestite da molti piccoli Comuni dell’area colpita. Negli alberghi della riviera sono ospitate già mille persone, Pescara è pronta ad aprire le scuole. Ma la paura è diffusa: alcuni degli sfollati, sebbene alloggiati in albergo, hanno preferito dormire nella hall o nell’auto parcheggiata a poca distanza. Secondo Federalberghi, sono stati garantiti circa 6.500 posti negli hotel. Lunedì notte una ragazza si è lanciata dal balcone all’Aquila: è in coma irreversibile. Tutti hanno cercato di arrangiarsi per passare la prima notte dopo il disastro: nei paesi, le prime tende sono arrivate solo ieri, ma in numero inferiore alla richiesta iniziale, mentre mancano ancora i bagni in numerose zone. All’Aquila ci sono stati nuovi crolli in centro. Diverse porzioni delle mura che cingono la città sono venute giù. Ha ceduto parte del Duomo e anche la cupola della chiesa delle Anime Sante, già devastata dal sisma di lunedì. Chiuso il ponte Belvedere. Crolli di edifici anche in diversi paesi dell’Aquilano, a Picenze, Petogna e Villa di Ba- Assistenza sanitaria in una tendopoli dell’Aquila A destra la chiesa delle Anime sante del capoluogo devastata dopo il sisma Una squadra antisaccheggio del corpo forestale impegnata a vigilare sulle case abbandonate dopo la scossa di lunedì notte Sopra le macerie di un palazzo crollato all’Aquila risciano. Si continua a scavare, ma escono solo cadaveri dalla Casa dello studente dell’Aquila, che dovrà essere demolita per consentire il recupero sotto le macerie ed evitare pericoli ai soccorritori. Ieri, è tornato il premier Silvio Berlusconi, che anche oggi si riaffaccerà all’Aquila. Si preparano al viaggio anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, i presidenti del Senato, Renato Schifani, e della Camera, Gianfranco Fini, che trascorrerà la Pasqua in una tendopoli. Cordoglio dal Consiglio d’Europa, in attesa dei funerali che po- trebbero svolgersi venerdì. Accanto alla paura per le scosse vere, quella provocata dai falsi allarmi con telefonate e sms, che hanno ha fatto uscire la gente da uffici e abitazioni in tutto l’Abruzzo. Da oggi, 1.500 tecnici cominceranno a monitorare gli edifici colpiti. L’Agenzia delle entrate ha sospeso i pagamenti di tasse locali e nazionali per i comuni coinvolti dal sisma. Il Governo, nel Consiglio dei ministri di domani, varerà gli aiuti economici. IL CENTRO MERCOLEDÌ X3 8 aprile 2009 3 Lunedì oltre 260 mila utenti hanno visitato www.ilcentro.it Voci, volti, storie: il giornale in uno speciale multimedia di Laura Venuti PESCARA. Voci, volti, informazioni, storie e la cronaca minuto per minuto di quello che sta succedendo nei centri colpiti dal terremoto: è così che il sito del Centro ha raccontato e sta continuando a raccontare sulle sue pagine e adesso anche in uno L’impegno in diretta della redazione sul sito è iniziato nella notte di domenica, appena si è avvertita la scossa che ha distrutto interi paesi. Sin dai primi momenti i giornalisti del Centro hanno raccontato via web con le loro voci quello che stava succedendo: la paura, il dolore, le case distrutte. Con il passare del tempo alle prime testimonianze si sono aggiunti i video, le foto e ancora altre voci, quelle dei soccorritori, degli sfollati, di chi si è salvato. Una diretta multimediale che è continuata anche ieri, con il speciale multimediale il sisma che ha sconvolto l’Abruzzo. Un’attenzione premiata dai duecentosessantamila utenti che durante tutta la giornata di lunedì hanno utilizzato il sito (www.ilcentro.it) per informarsi su quello che stava succedendo e hanno fatto totalizzare oltre un milione e ottocentomila pagine viste. Un’anziana nella tendopoli di Paganica racconto della notte nelle tendopoli, dell’opera dei soccorritori tra le macerie e della forte scossa che in serata ha fatto tremare di nuovo l’Aquila. E proprio per ricomporre tutti i frammenti multimediali che hanno raccontato la tragedia dei centri colpiti il sito del Centro ha anche creato una pagina speciale che racchiude tutti i contenuti prodotti dalla redazione: dalle foto alle cronache minuto per minuto, passando per i video e le mappe dei danni e dei punti di accoglienza allestiti per dare aiuto ai terremotati. La colazione per gli sfollati al centro sportivo Colella a Coppito Da ogni parte solidarietà a Parisse PESCARA. Solidarietà e affetto sono stati espressi ieri da giornalisti e rappresentanti delle istituzioni a Giustino Parisse, il giornalista del Centro che nell’ecatombe di Onna ha perso i due figli Maria Paola e Domenico e il padre Domenico. A Giustino e alla sua famiglia hanno manifestato il loro cordoglio e la loro vicinanza il colleghi del coordinamento dei Cdr del Gruppo Espresso in rappresentanza di tutti i giornalisti del gruppo, il presidente della Federazione nazionale della stampa Franco Siddi, l’Associazione stampa abruzzese con il segretario Lodovico Petrarca, la presidenza dell’Inpgi, istituto di previdenza dei giornalisti italiani, l’Unione nazionale dei cro- nisti italiani che si è unito al lutto e ha reso omaggio al difficile impegno di tutti i cronisti impegnati nelle zone colpite dal sisma. Un ideale abbraccio è arrivato anche dall’Ordine regionale dei giornalisti. Ma la solidarietà è arrivata anche dal comandante provinciale dei carabinieri Giovanni Esposito Alaia così come da semplici cittadini, come Nicola Bottazzi, di Porto Mantovano (Mantova), che si è detto vicino al dramma di Parisse. Toccante anche il saluto dai ragazzi della redazione del giornale d’istituto del liceo ginnasio Augusto di Roma. Un saluto affettuoso anche dall’agenzia Prensa Mare di Santa Fè, Argentina, e dal movimento dei giovani albanesi «Mjiaft». 4 MERCOLEDÌ X4 IL CENTRO 8 aprile 2009 IN ABRUZZO Ma dal dolore rinasce la speranza: ha il volto di Stefano, il bimbo di 6 mesi sopravvissuto Onna, paese degli spettri Giovanna gira tra le macerie e racconta la morte di Lorenzo Colantonio ONNA. L’ultima scossa scuote Onna e la fa ripiombare nel dolore. L’ultima scossa fa fuggire quella povera gente anche dalle tende appena montate. L’ultima scossa, delle 19,42 di ieri, segna un’altra ferita sulla carne più lacerata dal terremoto d’AIl giorno dopo Onna è come la targa ancora attaccata all’ingresso della frazione, dove c’è scritto «via dei Martiri». Nell’epicentro del terremoto, il giorno dopo, lo scenario è cambiato. L’ultima scossa ha finito il lavoro delle ruspe. La disperazione è cresciuta. La gente, che ha atteso tende e bagni chimici, torna a dormire in macchina, ha i panni stesi sui parabrezza. I MORTI. «Lì sotto c’erano Antonio De Felice e due bambini piccolissimi», continua Giovanna Papola con la voce che sembra una cantilena. Si volta a destra e con lo sguardo attonito dice: «Olga la fornaia è ancora sepolta». Onna è una via Crucis di 258 vivi e quaranta morti. E lungo le stradine della frazione morta incontri le storie più tristi del mondo. Vedi una donna che fruga tra le macerie, infila una mano in un giubbetto rosso, piange e urla piegata su se stessa verso i vigili del fuoco: «Vi prego aiutatemi a ritrovare la mia roba». E’ una donna che ha perso due nipotini sotto le macerie. Ed è morto anche il papà di quei bimbi. Ma lei cerca un documento, un bancomat, un libretto d’assegni. Cerca tutto ciò che può aiutarla a riprendersi la vita. «E’ tutto inutile, signora, scenda giù», ma lei piange e si dispera piegata su se stessa. NON CAMBIA NULLA. Uno dei tre vigili si chiama Caruso, è di Benevento. Si volta verso la casa distrutta ed esclama: «Povera gente. Di terremoti ne ho vissuti quattro, nell’Ottanta ero ad Ariano Irpino. Vedi quelle macerie? Quando lì sopra l’erba sarà alta due metri forse le toglieranno. E’ sempre così. E’ sempre uguale. Non ce la faccio più a vedere le stesse scene». Bruno Ludovico, il tassista di Onna, ha perso tutti: moglie, figlio, mamma e fidanzata del figlio. Della sua famiglia solo lui si è salvato, salendo in cima al tetto. Anche Bruno Berardino non c’è più. E’ morto insieme alla madre e alla nonna. Era l’anima della frazione di 400 anime alle porte dell’Aquila, organizzava la festa del borgo e faceva vivere la Pro Loco. «Se Bruno fosse ancora qui ora non avremmo problemi per i bagni chimici e le tende che arrivano tardi. Lui sì che era bravo a trattare con le autorità. Se fosse ancora vivo avrebbe subito creato un comitato», dice Stenia rassegnata. bruzzo. Il giorno dopo Onna ha gli occhi di Giovanna che gira nella frazione fantasma, e che sembra imbambolata tra le case rase al suolo. «Lì è morto Antonio Centi», dice indicando le macerie. «Lì è morta anche la sua bimba, aveva sei mesi». Qui a destra Giovanna Papola mentre gira tra le macerie di Onna. Qui in basso i panni stesi sull’auto di Stenia Masci diventata la casa della famiglia sfollata. E più in basso la ricerca di effetti personali (foto ellecì) Finalmente a 36 ore dal sisma arrivano tende per gli sfollati ONNA.Dopo trentasei ore dalla catastrofe, alle 15,45 di ieri è arrivato il primo vero rifugio per gli sfollati in attesa di un riparo e di bagni biologici. L’enorme tenda montata dalla protezione civile di Fiuggi è solo la prima di quelle che serviranno a garantire i 258 posti previsti. Le operazioni di soccorso infatti sono proseguite ed eviteranno ad Onna un’altra notte di freddo. Almeno quello, perché la paura e il dolore restano, e uniscono le persone che aspettano da un giorno e mezzo e le altre che sono continuate ad arrivare durante l’intera giornata di ieri. Per il momento mancano all’appello ancor trentadue posti letto. Ma la macchina dei soccorsi si è messa in moto e c’è solo da aspettare. Ancora. IL CENTRO MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 5 Il piccolo Stefano con la mamma Stefania E’ il bimbo sopravvisuto ad Onna Evaldo, per tre ore sotto le macerie salvato da un angelo E’ una via Crucis Onna, dove la polemica supera anche il dolore. E dove le contraddizioni si accavallano. Come quella di Elisa che, ieri mattina, cercava il rossetto tra le macerie. «E’ fuori di testa», dice un’amica scuotendo la testa. O come i panni ancora stesi sui cofani della auto diventate case, armadi, cucine, salotti, perché alle 11 di ieri le tende non erano ancora arrivate. «Né tende né bagni», dice Stenia Masci. La sua auto è la più fotografata di tutte: dà il senso della lentezza della burocrazia. E se uno ha un bisogno fisiologico, deve umiliarsi davanti a tutti, nascondendosi dietro un albero, perché ad Onna non hanno portato neppure i bagni chimici. «I politici cercano solo pubbli- Marini tra i disperati «Ce la dovete fare» ONNA. Alle 14 arriva Franco Marini. L’ex presidente del Senato si presenta davanti alle macerie di Onna, il paese più colpito dal sisma, accompagnato dal senatore Giovanni Legnini e dal parlamentare Giovanni Lolli. Era atteso anche il premier Silvio Berlusconi, che però non si è più presentato nel cuore del terremoto. «Qui lo Stato c’è e le istituzioni ci sono. La Protezione civile sta compiendo un grande sforzo di coordinamento degli aiuti», sono le parole di Marini. L’ex presidente del Senato si ferma ad Onna mentre va a San Pio delle Camere, suo paese di origine. «Volgio vedere quello che c’è in questi paesini», dice, «una cosa è vederli dalle immagini, altra e vederli con i propri occhi. Castelnuovo è stato colpito duramente, come Onna: a San Pio delle Camere la situazione è migliore». Marini ha descritto la sua terra come un «territorio pieno di potenzialità per il turismo. Il terremoto, come diceva mia nonna, è un mostro imprevedibile. L’Abruzzo ce la deve fare, ce la deve fare l’Italia». cità. Abbiate il coraggio di scriverlo sui giornali», sbottano Stenia e, accanto a lei, Loreto Marrone. Ma le storie di Onna non sono solo di morte e rabbia. Onna cerca la speranza e la trova nel viso paffutello del piccolo Stefano. IL BIMBO SOPRAVVISSUTO. Ha sei mesi, Stefano. La mamma è Stefania Coppola, ed è la storia più bella di Onna perché ha il sapore della speranza. Stefano è il bimbo scampato alla morte. Lui e il piccolo Simone, che di mesi ne ha solo tre, sono gli ultimi bimbi rimasti a Onna. Ma Stefano avrà una storia particolare da raccontare. La casa del papà Vincenzo Pezzopane è la più devastata della frazione. Eppure il bim- bo è salvo insieme ai genitori e alla sorellina Gloria di 10 anni. E’ salvo grazie a un’eccezionale intuizione della mamma. «Me lo sentivo», racconta Stefania. «Domenica sera ho detto ai miei: stanotte dormiamo in giardino». E da lì hanno visto la casa sbriciolarsi, e la frazione morire. Ma di storie che fanno voltare pagina ce ne sono tante altre, come quella di Pio Ludovici, l’avvocato, che ha salvato quattro persone. O quella di Evaldo Foresta, 69 anni, che deve la vita a un angelo, Luigi Imperiale, il veterinario del paese, che gli ha teso la mano e lo ha tirato fuori dalle macerie. TRE ORE CON LA MORTE. «Ero morto», racconta Evaldo. «Per tre ore sono rimasto sotto le macerie. Non potevo parlare e le gambe, da qui a sotto, erano come paralizzate», dice toccandosi un ginocchio. «Avevo i chiodi delle travi conficcati nelle cosce. Per tre ore sono rimasto sotto il tetto, ero morto. Mi ha salvato Luigi, mi ha preso in braccio e mi ha portato giù. Qui piangono pure i sassi, ma io sono stato fortunato». Per tutta la vita, Evaldo dirà grazie al suo angelo. Perché più grande è il lutto, più cresce la solidarietà. Ne sa qualcosa Franco, che vive su una sedia a rotelle ed ha trovato chi, invece di fuggire mentre la terra di Onna tremava, ha preso di peso lui e la carrozzella. E Franco ora è vivo. O come Paolo Paolucci che per salvare la moglie ha salvato se stesso. L’ABBRACCIO ALLA VITA. Paolo ha perso la mamma Antonina e la sorella di 50 anni. Ha perso anche la casa. Deve la vita ad un abbraccio. «Eravamo a letto. Appena ho sentito la scossa ho subito pensato a proteggere mia moglie: mi sono voltato verso di lei e l’ho abbracciata mentre dal tetto si staccava la trave che è finita proprio dov’ero disteso un secondo prima», racconta Paolucci toccandosi dietro la schiena dove ha solo un graffio. IL SORRISO DI PASQUALE. Erano abbracciati anche Benedetta e il suo fidanzato. Loro non ce l’hanno fatta, li hanno trovati morti tra le macerie. E le urla di disperazione dei genitori dei due fidanzatini sono impossibili da dimenticare. Ma anche da quest’ultima storia, terrribile come tante altre storie di Onna, parte un messaggio di speranza quando Stefania, la mamma del bimbo sopravvissuto, si avvicina a Pasquale Pezzopane, lo accarrezza e lo abbraccia. Siamo nel prato accanto alle macerie, lì dove due giorni fa quaranta bare erano messe in fila. Lì dove la mamma del piccolo Stefano dà quella carezza. Pasquale è il papà di Benedetta e per la prima volta si lascia andare a un sorriso. 6 MERCOLEDÌ X6 IL CENTRO 8 aprile 2009 IN ABRUZZO IL TERREMOTO ALL’AQUILA In centro è strage di studenti Morti 13 teramani, tra loro tre coppie di fidanzati e due sorelle di Dino Venturoni L’AQUILA. In centro è una strage di universitari. Il simbolo di questa strage è la Casa dello Studente di via XX Settembre, da poco ristrutturata, che si accartoccia portando via le vite di non si sa quanti ragazzi (ieri sera ne erano rimasti TRAGICO ELENCO. Tra le vittime teramane tre coppie di fidanzati: Lorenzo Cinì, 23 anni, e Arianna Pacini, 27, di Montorio; Lorenzo Della Loggia, 25, e Sara Persichitti, 23, di Atri; Alberto Guercioni, 35, di Sant’Egidio, e Genny Antonini, 24, di Controguerra. Morta anche la sorella di quest’ultima Giusy, 22. Le altre vittime teramane sono Sara Bronico, 31 anni, di Atri; Gabriele Di Silvestre, 19, di Civitella; Matteo Vannucci, 22, di Tortoreto; AndreaPuliti, 24, di Bellante;Federica Moscardelli, 24, di Montorio; Serena Scipione, 24, di Bisenti. MARTA E’ VIVA. Le ultime due della tragica lista erano le amiche del cuore e compagne di appartamento di Marta Valente, 24 anni, di Bisenti. Solo su Marta si può scrivere una storia a lieto fine: 23 ore dopo il sisma l’hanno tirata fuori viva gli uomini del soccorso alpino e speleologico da quello che restava di una palazzina di quattro piani in via Sant’Andrea. «È stato un salvataggio delicato»,raccontano gli speleologi, «c’erano travi pericolanti molto vicine». I soccorritori l’hanno trovata stesa sul letto: a meno di 20 centimetri dal suo corpo una trave di cemento armato che si è staccata dal soffitto e che è stata la sua salvezza. Ha infatti evitato che le finissero addosso le altre due travi cadute perpendicolarmente. La ragazza è rimasta così protetta e bloccata. Marta deve anche ringraziare Matteo, un ragazzo estratto dalle macerie dello stesso edificio prima di lei. Appena uscito ha segnalato ai soccorritori il punto dove più o meno si trovava. LE TRE AMICHE. Dai resti dello stesso appartamento, ore dopo, verranno fuori i corpi di Serena e Federica. Con Marta erano amiche dai tem- quattro da tirare fuori). Ma nei dintorni crollano altre palazzine abitate da studenti. E la provincia teramana paga un prezzo altissimo. Nel giro di poche centinaia di metri muoiono 13 giovani di ogni parte del Teramano. L’incredibile caso di Marta di Bisenti, salvata dopo 23 ore Senza scampo le due amiche Sopra Marta Valente e Serena Scipione la prima si è salvata e la seconda è morta con Federica Moscardelli (sotto a sinistra) Sotto al centro Matteo Vannucci, a destra i fidanzati Lorenzo Cinì e Arianna Pacini pi del liceo. Inseguivano il comune sogno di laurearsi in medicina e di poter salvare vite umane. Tre amiche che si sono date la buonanotte domenica sera, non sapendo che sarebbe stata l’ultima volta. Unite nella vita, separate nel destino. La salma di Serena Scipione era attesa già per ieri sera a Bisenti, un paese sotto shock. Tanti gli amici che piangono una ragazza definita «bella, simpatica, eccezionale». Sognava di salvare la gente, dicono coloro che la conoscevano bene. Disperati il padre Silvio, la mamma Teresa Modesti e la sorella Valeria, che doveva sposarsi in agosto. Marta invece è in un letto dell’ospedale di Chieti con il papà Marco, veterinario all’istituto zooprofilattico di Teramo, la mamma e il fratello Paolo intorno a lei. Marta è anche la nipote di Agreppino Valente, ingegnere capo della Provincia di Teramo. Con Serena è morta Federica Moscardelli, classe ’84, di Montorio. La sorella Fabiana è scampata al sisma: stava in una casa poco distante. Federica, che lascia i genitori Teodoro e Grazia, era conosciutissima a Montorio perché molto attiva nel volontariato (era nella Croce Bianca) e in chiesa (faceva parte del gruppo Tend e del coro della Tendopoli). LORENZO E ARIANNA. Montorio, con Atri, è il paese che paga il prezzo più pesante. Oltre a Federica Moscardelli sono morti nel terremoto Lorenzo Cinì, classe 86, un ragazzo con una terribile storia di lutti familiari alle spalle al quale erano rimasti solo il papà Franco, direttore della Bls di Alba, e una zia, e la sua compagna Arianna Pacini, 27 anni, con la quale conviveva all’Aquila. Stavano insieme da tre anni e mezzo. Il 20 aprile lui avrebbe discusso la tesi in fisioterapia e giocava a pallavolo con il Montorio in serie B. Arianna doveva compiere 28 anni a luglio, studiava psicologia e ballava con una scuola di danza. Lascia il papà Alessio, pensionato, la madre Liliana, direttrice amministrativa della scuola di Bellante, la sorella Piera e il fratello Damiano. I due fidanzati domenica sera erano ripartiti per L’Aquila perché lei aveva lezione lune- dì. Li hanno trovati vicini, nel letto. MATTEO. Aveva 22 anni, Matteo Vannucci di Tortoreto, e sotto le rovine dell’alloggio che occupava è rimasto sepolto il suo sogno di una brillante carriera di insegnante. Matteo si era laureato in lettere a soli 21 anni e aveva grandi progetti. A riconoscerlo sono stati i genitori, con i quali (e con una sorella) Matteo viveva in via De Gasperi a Tortoreto Lido. Qui ha visto per l’ultima volta la famiglia domenica pomeriggio. Il padre, pescatore, è persona conosciuta e stimata a Tortoreto e non solo. Oggi alle 15.30 i funerali nella chiesa dell’Assunta. LE SORELLE E ALBERTO. La Val Vibrata è rimasta in ansia quasi due giorni per due sorelle di Controguerra rimaste sotto le macerie dell’appartamento che occupavano in via Roma. Un loro fratello si è salvato. La speranza per Genny e Giusy Antonini, 24 e 22 anni, è invece finita nella serata di ieri. E insieme è finita la speranza di trovare vivo Alberto Guercioni, 35enne impiegato in una ditta di impianti fotovoltaici, che era il fidanzato di Genny e che con le due sorelle era partito per L’Aquila domenica sera. La prima scossa, nella tarda serata di domenica, ha allarmato i tre ragazzi, che hanno chiamato i loro cari. Alberto ha poi deciso di rimanere la notte insieme alla ragazza per tranquillizzarla e ripartire l’indomani mattina. ANDREA. San Mauro, frazione di Bellante, piange Andrea Puliti. Lunedì mattina il padre Ornello, idraulico, ha ottenuto in prestito una moto ed è partito, solo, alla ricerca del figlio. Gli avevano detto che Andrea era rimasto schiacciato dalle macerie, ma che era vivo ed era stato trasportato in ospedale. Dall’ospedale l’uomo è stato però mandato in obitorio e lì ha riconosciuto la salma del figlio. Poi da solo, in moto, Ornello è tornato a casa. Andrea aveva 24 anni, studiava ingegneria informatica e condivideva un appartamento con tre ragazzi. Uno è rimasto illeso, due feriti ma ce l’hanno fatta. Ieri la salma di Andrea è stata trasportata a casa. Oggi alle 16 il funerale. GLI ATRIANI. Il Comune di Atri ha proclamato il lutto cittadino. Tre i giovani della città che hanno perso la vita nel terremoto. Si tratta di Sara Persichitti e Lorenzo Della Loggia, una coppia di fidanzati, e di Sara Bronico. Sara Persichitti, studentessa di scienze infermieristiche, abitava in una palazzina di via XX Settembre. Il suo ragazzo, che collaborava come agrotecnico con l’ufficio di Atri della Coldiretti e stava per laurearsi in agraria all’università di Teramo, era andato a stare da lei per un paio di giorni. Lorenzo spesso si alzava prestissimo al mattino per aiutare i genitori, che hanno un’azienda agricola in contrada San Giacomo. La terza vittima di Atri, Sara Bronico, che avrebbe compiuto 32 anni il prossimo 6 luglio, si era trasferita nel capoluogo abruzzese per lavorare come infermiera e seguire così le orme della madre, infermiera all’ospedale di Atri. GABRIELE. Villa Lempa di Civitella piange la più giovane vittima teramana. Gabriele Di Silvestre aveva appena 19 anni ed era al primo anno di università. La sorella si era laureata una settimana fa con il massimo dei voti. Tutto studio, famiglia, amici e chiesa, Gabriele era credente e praticante. Don Stefano Iacono, parroco di Villa Lempa, serba un bellissimo ricordo di lui. I funerali del giovane si celebreranno domani alle 16 nella chiesa del Carmine. Il Comune di Civitella ha proclamato il lutto cittadino. (Hanno collaborato Catia Di Luigi, Marco Mutoschi, Alex De Palo, Danilo Spezialetti, Beatrice Marinelli ed Emanuela Michini) IL CENTRO X7 MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 7 IN ABRUZZO IL TERREMOTO ALL’AQUILA Crolla l’istituto, salvati 7 bimbi San Gregorio, poliziotti e pompieri di Teramo scavano per ore di Diana Pompetti L’AQUILA. Le mani che scavano, flebili voci che diventano sempre più vicine e quel «sono vivi» urlato che rischiara una notte da apocalisse: a San Gregorio i sette bimbi della casa famiglia “Immacolata Concezione” sopravvivono alle macerie con quattro religiose. Solo suor Anna non ce la fa. L’istituto, che da decenni ospita piccoli ni che hanno bisogno di aiuto, non c’è più: il sisma lo ha ingoiato. Quando alle 5 di lunedì Leo Luciotti e Angelo Del Sordo, due assistenti capo della Polstrada di Teramo, sono arrivati nella piccola frazione hanno trovato i vigili del fuoco (tutti uomini arrivati dal comando teramano) che da più di un’ora scavavano per trovare i bambini, tutti tra i 5 e i 9 anni, sia italiani che stranieri. «Quando li ho sentiti piangere», racconta Luciotti, «ho giurato a me stesso che avrei fatto qualsiasi cosa per tirarli fuori». E così è stato. Per ore poliziotti e pompieri hanno scavato a mani nude tra le macerie, spostando pietre e travi, cercando pertugi e aprendo piccoli varchi tra le pareti crollate del vecchio edificio in pietra. «Poi intorno alle 8», racconta ancora Luciotti, «le voci sono diventate sempre più vicine, abbiamo sentito piangere e abbiamo capito che potevamo salvarli. Per noi è stato come nascere una seconda volta». I sette piccoli ospiti, tutti bambini tra i quattro e gli otto anni, devono la vita ad una piccola parete, l’unica rimasta integra, che li ha riparati. «Erano uno vicino all’altra, insieme alle suore», racconta ancora il poliziotto, «dopo la forte scossa della notte sono scappati verso la porta, ma quando sono arrivati tutto l’edificio è crollato e così sono rimasti bloccati sotto le macerie. La piccola parete era intatta e il crocifisso appeso al muro non era cascato». Poliziotti e pompieri hanno lavorato per tutta la notte, scavando con le mani per il timore che un mezzo meccanico potesse provocare altri crolli. Lo hanno fatto per ore, pregando e sperando di poter continuare a sentire quei pianti. «Abbiamo scavato e continuato a scavare», racconta ancora, «chiamandoli continuamente fino a quando li abbiamo trovati. Erano vicino alla porta, uno accanto all’altro». Poi i piccoli sono usciti: con loro quattro religiose dell’istituto. All’appello mancava suor Anna. «L’abbiamo cercata», raccontano i soccorritori, «ma ben presto ci siamo accorti che per lei non c’era nessuna speranza». I soccorritori hanno continuato a scavare per tutta la giornata di lunedì con l’aiuto dei volontari arrivati in tanti. Solo nella tarda mattinata di ieri è stata trovata suor Anna Palumbo. I piccoli portati fuori con quattro religiose Muore una suora Nelle foto di Leo Luciotti a destra quello che rimane della casa di accoglienza di San Gregorio, dove sono stati salvati sette bimbi Sopra bare di vittime allineate nella frazione aquilana Madre e figlia vive per miracolo Uniche sopravvissute nella casa di Santa Barbara L’AQUILA. Nel quartiere di Santa Barbara il palazzo di tre piani è venuto giù in pochi attimi. Quando Leo Luciotti e Angelo Del Sordo, i due poliziotti della stradale di Teramo che subito dopo la grande scossa si sono messi in viaggio da Teramo A sinistra l’edificio di Santa Barbara dove poliziotti teramani hanno salvato madre e figlia La suora, responsabile della mensa dell’istituto, gestito dall’ordine del Sacro Cuore, al momento del sisma era nel suo alloggio, al pianterreno dell’edificio collassato. Ci sono volute altre 24 ore di lavoro e di scavo a mano per spostare due piani di detriti del’edificio. Alle 13.30 un cane dell’unità cinofila della Guardia di finanza ha individuato il corpo della 60enne, nata nella frazione di Paganica. «Per noi», ha detto tra le lacrime la madre superiora suor Mirella Del Vecchio, «è una grande perdita. Che Dio l’abbia in gloria». E da ieri è scattata la corsa alla solidarietà per i bambini, che sono ospitati in un’altra struttura. Dello storico edifi- cio di San Gregorio non resta che un cumulo di detriti. A fianco ci sono i resti della casa in cui viveva un poliziotto in servizio alla prefettura dell’Aquila e sua moglie. Li hanno trovati abbracciati, sotto le macerie della casa appena ristrutturata. Non sono riusciti a fuggire nella notte di San Gregorio. Quando i soccorsi sono arrivati la casa era per raggiungere L’Aquila, sono arrivati hanno pensato che lì dentro non ci fosse più nessuno in vita. Poi si sono avvicinati, hanno sentito dei lamenti e hanno capito che c’era qualcuno. Tra le macerie hanno trovato Anna, 60 anni, e la figlia di 35. «L’ultimo piano della casa», raccontano i poliziotti, «ha schiacciato i primi due. Quando siamo entrati abbiamo sentito delle grida e piano piano abbiamo cominciato a scavare per cercare di trovare le persone». Per più di un’ora hanno scavato insieme ai vigili del fuoco e ai volontari nella speranza di trovare al più presto le persone che si trovavano all’intero. «Madre e figlia stavano cercando di mettersi in salvo», raccontano, «quando la casa è crollata. Il terzo piano ha schiacciato già un cumulo di macerie. Hanno scavato, hanno chiamato, hanno sperato. «Purtroppo non c’è stato nulla da fare», dicono i soccorritori, «la casa è crollata addosso ai due non lasciando loro nessuna possibilità di scampo». Poi, alle prime luci dell’alba, le macerie hanno restituito i corpi di moglie e marito. gli altri due. Le abbiamo trovato dietro la porta salvate da alcuni assi che le hanno riparate. Inutile dire che erano sconvolte, sconvolte ma vive». Le uniche persone ad uscire vive da quel palazzo, un edificio in cui abitavano varie famiglie. Solo mamma e figlia si sono salvate. Fuori, in strada, i superstiti, gli inquilini degli altri palazzi vicini osservano e pregano. Sperano in un altro miracolo, sperano ancora che qualcun altro possa uscire. Abbracciati. L’ultimo abbraccio prima della morte, nella notte ingoiata dal terremoto. Qualche metro più in là i pianti di sette bambini, usciti vivi da un cumulo di macerie: a San Gregorio, nonostante tutto, la vita non si ferma. 8 MERCOLEDÌ X8 IL CENTRO 8 aprile 2009 IN ABRUZZO IL TERREMOTO ALL’AQUILA Ospedale, pronte le denunce Manager e assessore contro i costruttori, intanto ricoveri in tenda di Walter Nerone L’AQUILA. Il passaggio di consegne con l’ospedale da campo della Regione Marche è avvenuto nel cuore della notte, senza cerimonie né annunci, ma il San Salvatore non è certo uscito di scena. Anzi. «Io credo che sia neccesario pretendere chiarimenti da chi l’ha progettato e realizzato», ha detto ieri il manager Marzetti. «Di chi ha combinato tutto questo sentirete parlare molto, è una promessa», è sbottato l’assessore regionale Venturoni. Uscito l’ultimo medico, dietro l’ultimo dei 350 pazienti trasferiti in altri presidi, tra cui da ieri anche quelli di Lanciano e Vasto, nella mastodontica quanto fragile struttura sono entrati gli esperti della Protezione civile. Devono stabilire se e quali reparti possono essere eventualmente riutilizzati, magari subito. Tra le priorità, la radiologia, per evitare viaggi per semplici accertamenti. Le verifiche. Ma altri tecnici presto dovranno analizzare a fondo il gigante dai piedi di argilla inaugurata 9 anni fa. Dovranno spiegare fino a che punto è logico che si sia sgretolato alla prima seria scossa. Serve una risposta tempestiva e convicente, perché il cantiere è ancora aperto e sarebbe imperdonabile far continuare a costruire una struttura inidonea al compito. «Va bene che all’epoca del progetto certe norme non erano in vigore», ha osservato Marzetti, «ma in un territorio dove l’ipotesi terremoto non era così peregrina il minimo che si chiedeva a un ospedale era di reggere almeno un minuto più di una qualunque casetta costruita in economia». Invece, tra lo scalpore universale, il San Salvatore non ha retto neanche il tempo di ricevere i primi feriti per la scossa di domenica notte. Pareti esplose, tubi spezzati, crepe e calcinacci. E per documentare questa «singolarità» ieri le televisioni francesi e spagnole sono andate a curiosare tra muri scoppiati, pensiline deserte, porte divelte e sbarrate col nastro biancorosso. Anche per questo, poco prima di incontrare il ministro della salute, Maurizio Sacconi, l’assessore regionale alla sanità Lanfranco Venturoni ha rilanciato con durezza la presa di posizione del direttore generale della Asl aquilana. «Ci sono molte cose da capire, per esempio la necessità e la funzione di quei piani interrati. Garantisco che chiederemo spiegazioni in tutte le sedi opportune», ha detto prima di entrare sotto le tende allestite a tempo di record dalla Protezione civile della Regione Marche. Ospedale in tenda. Intanto l’ospedale da campo è a regi- Un ferito al pronto soccorso Sopra Marzetti APPELLO Castel del Monte, serve aiuto per gli sfollati CASTEL DEL MONTE. Un appello dal Comune di Castel del Monte. Il paese è stato solo sfiorato dal terremoto, danni niente di preoccupante, conferma il sindaco Luciano Mucciante. Ora il paese è diventato un centro di accoglienza per numerose famiglie aquilane rimaste senza casa. Da qui l’appello accorato del sindaco: lunedì abbiamo ospitato 400 persone in un parco auto nel campo sportivo, ai pasti provvedono i volontari della Sezione Alpini di Castel del Monte. Da martedì però la situazione è insostenibile, abbiamo più di 1000 persone che non possono più stare in macchina. Servono tende riscaldate, una cucina da campo e assistenza». Stupore e rabbia per l’inagibilità dopo la prima scossa me. «La struttura è operativa dalle 2 di martedì», spiega il direttore Marco Esposito, «vi lavorano 18 medici e altrettanti fra infermieri e tecnici». Attivata anche una sala operatoria. L’ospedale si articola in 26 tende, dislocate in maniera “sequenziale”, «cioé ognuna confina con la specialità più affine», spiega il dottor Mario Caroli, medico di pronto soccorso ad Ancona con alle spalle esperienze dal terremoto pakistano allo tsunami indonesiano, come quasi tutti i suoi colleghi. Una struttura che comprende di tutto, dalla farmacia alla cucina. Autosufficienza magnificamente coniugata con efficienza, come hanno sperimentato gli oltre 100 feriti arrivati al nuovo pronto soccorso nella prima metà della giornata di ieri. Tra i pazienti medicati nell’improvvisato pronto soccor- Sopra l’ingresso sbarrato del San Salvatore chiuso per inagibilità A sinistra l’assessore regionale Venturoni in visita all’ospedale da campo so, diversi bambini, che alla seconda notte al freddo hanno denunciato patologie classiche da raffreddamento acuite dal forte stress emotivo. Ma non sono mancati infarti e traumatizzati seri, come un 62enne sorpreso dalla scossa delle 11 su una scala. Per lui spalla lussata e sospetta frattura alla gamba. Alcuni casi più delicati, dopo la «stabiliz- zazione» sono stati trasferiti con gli elicotteri in sedi più attrezzate. Anche se, come nel caso della ragazza saltata da una finestra durante una scossa, quasi senza speranze. Il cambio. Ma i 400 medici del San Salvatore non sono con le mani in mano. Sono a disposizione della struttura da campo, per consulenze specialistiche e per prepararsi a subentrare nel servizio. Infatti, dopo 48 ore di “rodaggio” il protocollo prevede che l’ospedale da campo venga preso in gestione dall’Asl aquilana. «Di fatto sono quasi tutti rimasti in servizio», aggiunge il direttore generale Marzetti, «E molti lavorano nonostante abbiamo pagato un tributo pesante al terremoto». Alcuni medici e infermieri dell’ospe- dale hanno infatti parenti, genitori o fratelli tra le vittime. Ma fino a ieri pomeriggio non avevano avuto il tempo di correre all’obitorio per un abbraccio. Gli psicologi. Con lo staff medico della sanità marchigiana viaggia anche una pattuglia di 15 psicologi, coordinata dalla dottoressa Giulia Marino, che si distribuisce sul teatro operativo dividendo attenzioni tra sopravvissuti, parenti delle vittime e gli stessi soccorritori. «Il servizio è nato sulla scorta delle sperienze americane con i reduci dalle zone di guerra», spiega la psicologa Annalisa Carbone, «e cerca di prevenire effetti psicologici seri in chi ha vissuto situazioni di intenso stress». Lo psicologo talvolta è necessario anche al volontario. «Sì, in certi casi la tensione emotiva fa sottovalutare rischi e stanchezza». Già, ogni tanto bisogna tenere a bada anche l’ansia di generosità degli angeli dalla faccia impolverata. IL CENTRO X9 MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 9 IN ABRUZZO IL TERREMOTO ALL’AQUILA Cemento fragile come sabbia Da Paganica e Tempera, rabbia per gli edifici nuovi semidistrutti di Marco Camplone COPPITO. Come un iceberg: si vede solo la parte che affiora. Significa che il grosso è sotto il pelo dell’acqua. A Paganica, come a Tempera e all’Aquila, gli edifici crollati sono di gran lunga inferiori a quelli che dovranno essere abbattuti per evitare ulteriori disgrazie. Insomma, non bisogna fidarsi di quello che si vede, per quanto IL CENSIMENTO Dovrà essere fatto casa per casa: lo si capisce anche gettando un semplice sguardo alla città e alle sue frazioni. Sinistre lesioni attraversano i palazzi rimasti in piedi e sanno tanto di minaccia. Ci sono case che hanno perso le pareti e svelano quanto in genere viene celano dal pudore: la camera da letto, il bagno, il salotto, il ripostiglio... Dopo ogni scossa di assestamento, viene giù un altro pezzo. COPPITO Tra le frazioni meno tormentate dalle scosse, Coppito è il punto di riferimento di autorità e giornalisti. La Caserma “Giudici” della scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza, un autentico colosso, è stata offesa dal terremoto, ma non compromessa. Anzi, è un simbolo dell’Aquila che resiste e prepara il rilancio. Il viavai dei finanzieri è incessante, quasi un dispetto alla sfibrante stanchezza dovuta al susseguirsi delle scosse. Un po’ ci si abitua a quegli spasmi demoniaci della terra. Ad ogni colpo, si aprono nuove crepe, cade altro intonaco, si stacca un pezzo della controsoffittatura, ma la struttura non dà mai l’impressione di essere in pericolo. Il tenente colonnello Paolo Carretta lo sottolinea, quasi a voler significare che quella che comanda è la vera rocca aquilana: «Le colonne portanti sono intatte». E lo restano anche dopo la frustata delle 20, che fa segnare il livello 5.5 della scala Richter. EMANUELE FILIBERTO Durante la mattinata, nella piazza d’armi della caserma viene bloccato un ragazzone che dice di essere Emanuele Filiberto di Savoia. Giacca, gravatta, spolverino, bel taglio di capelli... Potrebbe proprio essere lui, l’erede dei re d’Italia. Dice di aspettare l’operatore televisivo, ma non spiega come si sia potuto presentare lì, eludendo il primo livello della sorveglianza. Forse, ci è arrivato su uno dei mezzi della Protezione civile o di un altro corpo di soccorso. I finanzieri, accertata l’assenza della necessaria autorizzazione, lo rimandano indietro senza pensarci due volte. Il presunto Emanuele Filiberto staziona un po’ davanti all’ingresso della caserma e, poi, si dilegua. L’EROE DEL RUGBY Le stimmate del violento terremoto del 6 aprile se le por- sia terribile. Il capitano della Finanza Ivan Centofanti non può che allargare le braccia quando rientra nella caserma “Vincenzo Giudice” di Coppito dopo un estenuante sopralluogo sui luoghi del sisma. «Molti edifici sono gravemente danneggiati anche se stanno in piedi e, magari, danno l’impressione di essere stabili. Parlo anche di quelli di nuova e nuovissima costruzione. Toccherà ai tecnici specializzati completare il lavoro. Non sarà semplice nè veloce». Bisognerà anche accertare che il cemento armato utilizzato per le costruzioni sia stato davvero armato dagli imprenditori. Nessuno punta il dito accusatore, ma il dramma aquilano pretende il massimo rispetto e nulla deve essere lasciato al caso. Le norme antisismiche prevedono una quantità di acciaio capace di resistere alle sollecitazioni di un terremoto. L’acciaio costa: il particolare non è trascurabile. Le leggi sono state rispettate? La quantità di acciaio e il suo spessore sono facilmente riscontrabili. La chiesa di Paganica distrutta dal sisma di domenica notte I tecnici: il censimento sarà lungo e per nulla semplice A lato macchine distrutte dai calcinacci Sopra il disastro di Paganica a lato la ferita sulla strada (Foto servizio Federico Deidda e Valerio Simeone) terà per sempre anche Loreto Cucchiarelli, ex giocatore, allenatore e direttore sportivo dell’Aquila rugby. Un omone grande e grosso che sul petto ha scudetti e coppe Italia, oltre all’orgoglio della maglia azzurra. Adesso vive nel giardino di un amico del figlio. E deve ritenersi fortunato. «La mia casa è irrimediabilmente lesionata. Proprio come quella dei miei fi- gli Stefano e Francesca», racconta Cucchiarelli. «Che notte tremenda... Quando è iniziato il terremoto, ho pensato: “Adesso finisce, adesso finisce”. Invece la scossa si è prolungata fino all’eternità. Il rumore attorno a me è diventato orrendo. Ho cominciato a correre. Sotto i piedi ho sentito i detriti, i vetri rotti. Siamo vivi. E’ questo che conta. Sono anda- to subito a controllare la situazione di Francesca, la cui casa si trova poco lontana dalla mia». E dal quel momento, per interminabili minuti, la paura è diventata angoscia. «Francesca non mi ha risposto e il fortissimo odore di gas nell’aria mi ha fatto temere il peggio. Poi, è venuta fuori la verità: mia figlia, che al momento del terremoto era sola, è riuscita a mettersi in salvo. Sto soffrendo come tutti gli aquilani». NOTTE A PAGANICA La temperatura è bassa, ma non è quello che ci si aspetta dall’Aquila, che in quanto a freddo ha pochi rivali. Il silenzio che avvolge il cuore di Paganica è cattivo perché sa di natura che azzanna l’uomo. Da un balcone penzolano panni messi ad asciugare e che, forse, non avranno più un proprietario. Sotto ci sono ammassi di pietre staccatisi da una parete. La fontana della piazzetta principale è senz’acqua. La chiesa violentata. Una casa sembra intatta, ma è un’illusione: all’interno ci sono solo macerie. LA GENTE TORNA Non ci sono solo gli sciacalli da tenere d’occhio. Le forze del- l’ordine faticano a controllare la gente del posto, soprattutto gli anziani, che aspettano la notte per rientrare nelle case. A Paganica vengono bloccati due anziani coniugi che, complice anche la figlia quarantenne, tentano di aprire la porta di casa. «Temiamo l’arrivo dei ladri», si giustificano. Invitati a raccogliere nel più breve tempo possibile gli effetti personali e gli eventuali oggetti preziosi, rispondono sorridendo: «Siamo produttori artigiani e abbiamo la casa piena di salumi». TEMPERA DI NOTTE Ci sono circa 900 sfollati nelle due tendopoli di Tempera. La situazione non è agevole, ma accettabile se contestualizzata. Un primo caldo con i fagioli, un buon secondo e la frutta aiutano. L’impiego dei mezzi di soccorso è imponente e contribuisce ad allentare la tensione. Nei prossimi giorni, però, sarà più difficile, anche perché gli esperti provedono un aumento degli sfollati. Molti di quelli alloggiati lungo la costa, infatti, sceglieranno di riavvicinarsi alla loro terra. LE DUE BARE BIANCHE. I morti vengono portati all’ospedale San Salvatore e posizionati nella reception dei poliambulatori. In un secondo momento, verosimilmente dopo il riconoscimento ufficiale, vengono spostati in un’ala della caserma “Giudice”. Uno sguardo furtivo prima che la porta, ben sorvegliata, si chiuda al passaggio dell’ennesima salma, scopre una lunga fila di bare di legno scuro e, proprio in mezzo, due bianche. Sono piccole. Custodiscono i corpi di bambini. GLI ABUSIVI Molte delle case crollate e lesionate ospitavano abusivi. Macedoni, greci, africani... Il tutto lascia presupporre che la conta definitiva delle vittime regalerà brutte sorprese: si potrebbero scoprire corpi di persone che adesso non risultano residenti. Uomini-ombra diventati cadaveri prime di ottenere la dignità di cittadini. GLI SCIACALLI Il colonnello della Finanza Francesco Gazzani è marchigiano ma ha vissuto a Salerno e sa bene cos’è il terremoto che il 23 novembre 1980 ha devastato l’Irpinia. «Qui non siamo a quei livelli, anche perché la macchina dei soccorsi si è rivelata di alto livello. Ma c’è sempre il triste fenomeno dello sciacallaggio». 10 MERCOLEDÌ XA IL CENTRO 8 aprile 2009 IN ABRUZZO IL TERREMOTO ALL’AQUILA Loreto piange il suo campione Tra le vittime anche il mediano Chiavaroli ex Celano e Fiorentina di Rocco Coletti E ’ morto nella notte tra lunedì e martedì, a quasi 24 ore dalla scossa di terremoto che ha devastato l’Aquilano. E’ spirato in sala operatoria, all’ospedale di Teramo dove era stato trasferito nel tardo pomeriggio. Non ce l’ha fatta Giuseppe Chiavaroli, 24 anni, di Loreto Aprutino. Un centrocampista di temperamento in mezzo al campo; fuori educato e sempre con il sorriso sulle labbra, un fior di ragazzo. Tra l’altro, studente alla facoltà di Scienze motorie all’Aquila. Nel capoluogo di regione andava ogni fine settimana per riabbracciare la sua Francesca,alla quale era legato sentimentalmente da qualche anno. Da quando vestiva la maglia del Celano. Dopo la partita della domenica, prendeva la macchina e raggiungeva la fidanzata. Così ha fatto anche sabato scorso, visto che il campionato di Eccellenza era fermo per il torneo delle Regioni. «Mi ha chiamato proprio sabato, chiedendomi se volevo andare a ballare con loro, ma non mi è stato possibile», racconta Alfonso Pepe, compagno di squadra a Celano. E’ così Giuseppe Chiavaroli è andato dalla donna che amava. Hanno trascorso il week end insieme. E insieme sono rimasti sotto le macerie nella notte della devastazione. Nell’abitazione di amici, per la precisione in una traversa di via XX settembre. E’ crollato il soffitto, calcinacci addosso e mobili di traverso. Lui ha resistito per diverse ore. Genitori in ansia a Loreto Aprutino, così come gli amici. Nessuno sapeva di preciso dov’era Giuseppe. Irrintracciabile al telefonino. E’ scattata, quindi, la ricerca. Francesca, studentessa, è stata estratta priva di vita dai soccorritori. Niente da fare per lei. Giuseppe no, era vivo. Era cosciente, presentava ferite e sospette fratture alle gambe. E’ sembrata una situazione grave, ma non disperata. Intorno alle ore 17 di lunedì è stato trasferito in elicottero a Teramo. All’ospedale, nel frattempo, sono andate le due sorelle, Antonella e Valentina, di ritorno da Bologna. L’hanno visto prima che entrasse in sala operatoria. Si temeva per l’amputazione di una gamba, non per la vita. Ma, durante l’intervento chirurgico, sono sopraggiunte delle complicazioni e la promessa del calcio loretese è spirata nella notte, poco dopo le due. Ieri mattina, è stata allestita la camera ardente all’obitorio dell’ospedale. E il feretro è stato esposto a familiari, parenti e amici. Uno strazio. Tanti gli ex compagni di squadra in lacrime, struggente il ricordo di Rinaldo Cifaldi, il suo ex allenatore: «Per me era come un Non gli è bastata la tempra del combattente per superare le ferite e le fratture causate dal crollo di un’abitazione. Era una promessa del calcio abruzzese: un passato nelle giovanili della Fiorentina e un presente nelle fila della squadra del paese, il Lauretum (Eccellenza). E’ morto la scorsa notte Era stato estratto vivo durante l’operazione dalle macerie all’ospedale di Teramo Deceduta la fidanzata Era tifoso dell’Inter Oggi pomeriggio i funerali in paese Giuseppe Chiavaroli, 24 anni A destra, durante il derby giocato contro il Penne (foto A. Rasetta) Sopra, in un contrasto aereo quando giocava nel Pineto Sebastiani disperso, speranze in fumo Il britannico Hodge racconta il dramma al Telegraph: scene di guerra L’AQUILA. Il corpo senza vita di Lorenzo Sebastiani sarebbe stato ritrovato. Ma il nome del rugbysta aquilano non figura nell’elenco delle vittime accertate perché manca il riconoscimento ufficiale. Si tratta di una versione che, però, non trova conferma negli ambienti legati alla gloriosa società neroverde. Tant’è che il tecnico Massimo Mascioletti «Abbiamo trasportato i letti giù per le scale per portare fuori la gente», ha aggiunto, «in una situazione simile fai quello che puoi». Hodge è stato svegliato nel cuore della notte dalla forte scossa, ha subito abbandonato la sua casa nella periferia del capoluogo e si è recato in centro. «Le scene erano surreali», ha raccontato. «Era come una zona di guerra. Come in un film, le auto accartocciate dove di solito andavamo a La foto-tessera del rugbysta Lorenzo Sebastiani ancora tra i dispersi a seguito del terremoto di domenica ha ancora la speranza di ritrovare vivo la giovane promessa, pilone cresciuto nell’Aquila Rugby e in forza all’Accademia federale di stanza a Pisa. «Noi speriamo ancora, che sia ancora vivo», ha detto l’ex ct azzurro. «Non mi risulta che sia stato ritrovato. Non si sa ancora dove fosse al momento del terremoto, se a casa di amici o a casa sua». Dopo la gior- passeggio o a prenderci un caffè, gli edifici erano tutti crollati», ha aggiunto il 29enne britannico. «Non so dire quanto sono stato fortunato, e grazie a Dio sto bene». Hodge ha poi parlato di Lorenzo Sebastiani che conosceva nata (quella di lunedì) in prima linea, all’ospedale, i giocatori dell’Aquila rugby ieri si sono dedicati alle proprie famiglie. Il britannico Ollie Hodge ha raccontato la terribile esperienza al quotidiano Telegraph. «Con i miei compagni di squadra, sono andato all’ospedale per dare una mano, perché gli edifici erano pericolanti e dovevano evacuarli». bene. Indirettamente, ha confermato la sua morte. «Sono distrutto per Lorenzo, era un bravo ragazzo e un vero giovane talento». Morto un pallavolista. Lorenzo Cinì, un pallavolista di 23 anni di una squadra di serie B, é tra le vittime. I corpi del giovane e della fidanzata, sua coetanea, sono stati recuperati da una casa crollata in viale Duca degli Abruzzi, a ridosso del centro storico. I due giovani studiavano nell’università dell’Aquila. Cinì, di Montorio al Vomano, era un componente della squadra di pallavolo della cittadina teramana, giocava nel ruolo di palleggiatore. La fidanzata si chiamava Arianna Pacini. La pallavolo piange la scomparsa di Cinì, alzatore del Montorio figlio». Piange anche Paolo Di Martile, ex compagno di squadra a Celano. «Era un ragazzo pieno di vita». «L’aspettavo per oggi (ieri, ndr) al campo per la ripresa degli allenamenti», ha raccontato Marco Giampietro, l’allenatore del Lauretum. «L’ho sentito domenica al telefono, mi ha rassicurato sulle sue condizioni. Aveva un problema muscolare, mi ha detto che era risolto. Che l’ecografia aveva dato un esito confortante». Giuseppe Chiavaroli era il primo di quattro figli (Antonella, Valentina e Piero gli altri). I genitori sono molto conosciuti nell’entroterra del Pescarese: il papà, Tommaso, è insegnante di educazione fisica a Penne e responsabile della scuola calcio del Lauretum; la mamma, Piera, insegna filosofia e storia al liceo di Penne. Lo zio, Terenzio, invece, è vice sindaco (a assessore allo sport) a Loreto Aprutino. La carriera. Peppino Chiavaroli cresce nel settore giovanile del Lauretum. Una parentesi anche nel Pescara. Una promessa, a tal punto che la Fiorentina lo ingaggia per il settore giovanile. Va in Toscana a 14 anni, gioca un paio di campionati negli Allievi. Ma nell’estate del 2002 la Fiorentina fallisce e lui torna a Loreto Aprutino per vestire la maglia biancazzurra. Una stagione da protagonista in una squadra che per lunghi tratti domina il campionato di Eccellenza per poi chiudere al secondo posto. Disputa anche il torneo delle Regioni, con la maglia dell’Abruzzo, in cui brilla per qualità tecniche ed agonistiche. E’ un centrocampista centrale capace di giocare anche a destra. E’ tifoso dell’Inter: l’argentino Zanetti è il suo modello. Nell’estate del 2003 arriva il sospirato salto di categoria. Lo tessera il Celano (serie D) dove c’è Cifaldi che lo stima e gli dà fiducia. «Uno spettacolo le prime partita», il ricordo dell’allenatore. Solo le prime, perché poi si fa male ai legamenti del ginocchio: operazione e lungo stop. Torna dopo mesi per disputare l’ultima gara di campionato. In estate, la grande chance. Va alla Juventus (con il compianto Gesualdi), trascorre il periodo del ritiro con la Primavera bianconera. Ma il provino non va a buon fine e torna al Celano dove è tra i protagonisti del secondo posto e del successivo ripescaggio in C2, grazie all’accesso nella finale dei play off. Resta per la quarta stagione di fila nella Marsica, ma senza giocare. Torna in campo l’anno scorso a Lanciano con la maglia della Spal. «Una perla di ragazzo», lo ricorda l’ex ds spallino Franco Di Battista, oggi al Casoli. La scorsa estate passa al Pineto, sempre in Eccellenza. «Straordinario, mai una parola fuori posto», secondo il dg del Pineto, Alberto Dell’Orletta. A dicembre il divorzio per incompatibilità tattica. E così torna al Lauretum, nella squadra del paese. Che oggi pomeriggio lo saluterà. Il funerale si svolgerà nella chiesa di Santa Maria in Piano, a partire dalle ore 15,30. IL CENTRO XB MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 11 IN ABRUZZO IL TERREMOTO ALL’AQUILA Il disastro visto dall’elicottero Cancellato il borgo di Villa Sant’Angelo, estratta la 17esima vittima di Roberto Raschiatore VILLA SANT’ANGELO. «Mamma mia che catastrofe. Quello era il mio paese». Nelle cuffie l’esclamazione del sindaco Pierluigi Biondi è un grido di disperazione che copre il rumore del motore dell’elicottero. Siamo quassù, 500 metri sopra Villa Sant’Angelo e la catastrofe che ha sconvolto l’Abruzzo. La vista di ciò che resta dà i brividi. Villa Sant’Angelo, Onna, Paganica, L’Aquila, «Un macello, una catastrofe» ripete alle cuffie il sindaco Biondi. L’elicottero punta su Onna, il paese che non c’è più. Abbiamo un sussulto. Il pensiero va al collega Giustino Parisse e alla tragedia che l’ha colpito. Macerie e polvere sono ovunque. Case abbattute come se fossero state di cartone. Da quassù è un brulicare di soccorritori, intenti a spostare massi e travi. L’Esercito è accampato vicino a un chiosco. Distribuisce viveri. Il volo prosegue sui campi verdi della vallata dell’Aterno, su una terra diventata maligna. Ci dirigiamo verso l’Aquila. Vediamo le macerie della casa dello studente. Altri soccorritori che tentano di salvare vite. Vediamo il cratere in un quartiere, il palazzo del governo, macerie. Non vediamo auto. Le strade sono deserte. All’improvviso una macchia blu. E’ quella di una tendopoli allestita per gli sfollati. Poi ce n’è un’altra e un’altra ancora. I reduci sono decine, avvolti in coperte o giacconi. Qualcuno guarda verso l’alto e accenna un saluto all’elicottero che volteggia. Un gruppo di ragazzini rincorre un pallone in un campo di calcio improvvisato. Salutano anche loro. Per un istante dimentichiamo il terremoto e San Demetrio calpestate dal terremoto. Sono le 11,40. Il sindaco Biondi ci invita a salire sull’elicottero Ares-118 arrivato da Roma. Il decollo è dolce, la giornata luminosa. Ma il panorama del cataclisma si spalanca presto di fronte a noi. Un paese fantasma. Questo è Villa Sant’Angelo. Case spezzate, tetti spalancati al cielo, letti disfatti nelle stanze dove è piombata la morte. Onna vista dall’elicottero Ares-118 arrivato dal Lazio Il paese è stato completamente distrutto dal terremoto avvenuto alle 3,32 di lunedì Il borgo di Villa Sant’Angelo Accanto le chiese dell’Aquila danneggiate e a sinistra i soccorritori tra le macerie guardiamo quell’immagine che ha il valore della speranza. Il pilota Alessandro Giulivi avverte: «Facciamo un ultimo giro sull’Aquila». Ecco le cupole squarciate della cattedrale e delle Anime Sante. Il campanile di San Bernardino spezzato. La navata della chiesa di Santa Maria Paganica sprofondato. Quattro storici simboli della devastazione. La distruzione scorre a destra e a sinistra. Ci dirigiamo verso la zona industriale. Ciminiere spente, parcheggi vuoti, cancelli delle fabbriche chiusi. Il terremoto è anche questo. Vediamo l’autostrada e i suoi piloni. Il tratto dell’A24 è inaccessibile, senza auto. Ci sono degli operai a controllare la stabilità di un cavalcavia e l’auto della poli- zia. L’elicottero sorvola le macerie di Paganica, le tante travi che spuntano dagli edifici sono sospese, così come lasciate da quei venti secondi di terrore. Passiamo sulla Statale 17, dove immense colonne di mezzi si dirigono verso l’Aquila e Onna. Tir carichi di container, tende da campo e bagni chimici. Camion della Protezione civile. Ambulanze Il pilota del 118 «Mai assistito a tanta distruzione» di volontari. La lunga coda della solidarietà si estende per centinaia e centinaia di metri. Sullo sfondo il quartier generale dei vigili del fuoco. Il muso dell’elicottero del 118 punta su San Demetrio. Ultimo passaggio prima di atterrare. Anche qui tetti spezzati, edifici storici feriti. Si torna a Villa Sant’Angelo. Il viaggio sui luoghi della devastazione è terminato. Scendiamo. Con noi il pilota. «Ho visto alluvioni e disastri di ogni genere», afferma Giulivi, «ma mai una cosa del genere. Sono sconvolto». A terra il sindaco ci fa strada verso le macerie di Villa Sant’Angelo. So- lo poco prima era stata estratta l’ultima vittima: Maria Marcotullio, di 59 anni. La sorella Elide, 74, e il fratello Bruno, 62, li avevano tirati fuori il giorno prima. Chiediamo un elenco con i nomi di chi non ce l’ha fatta. «L’elenco?», riprende Biondi, «i 17 nomi me li ricordo a memoria. Qui ci conosciamo tutti, siamo un’unica, grande famiglia». Oltre ai fratelli Marcotullio, nei crolli hanno perso la vita una madre e il suo bambino, Andrea Esposito, di appena 3 anni. Valentina Berti ne aveva 34. Maurizio Antonini, operaio di 38 anni, è morto senza avere il tempo di scappare. Ad agosto si sarebbe sposato. Il catastrofico terremoto ha stroncato le vite di Irma Andreassi (73), Maria Incoronata Iberis (72), Pasqualina Lisi (59) e di un’intera famiglia, la figlia Francesca Olivieri (23), il papà Francesco e la madre Maria Antonietta Andreassi (51). Sotto le macerie anche due coppie di coniugi: Annamaria De Paolis (60) e Sergio Zaninotto (69) e Loreto Andreassi (78) e Annamaria De Paolis (60). Nell’elenco anche il nome di Concetta Cimoroni (54). Quando il sindaco finisce di snocciolare i nomi si capisce la portata del dolore della gente di Villa Sant’Angelo. Che però, nel dolore, si è idealmente abbracciata per rendersi protagonista di gesti eroici. Una donna di 90 anni, Lidia Marcotullio, tirata giù da una finestra con delle funi, prima che crollasse l’ultimo muro di casa. La famiglia Zanardelli salvata dai volontari impegnati a scavare a mani nude. 12 MERCOLEDÌ XC IL CENTRO 8 aprile 2009 IN ABRUZZO IL TERREMOTO ALL’AQUILA Io, sfollata e volontaria tra i crolli Coppito, la cronista del «Centro» racconta «la vita capovolta» di Marina Marinucci con Maria Rosa Tomasello L’AQUILA. Il nostro sollievo dura il tempo che serve per scoprire che i letti sono finalmente arrivati, con lenzuola, coperte e cuscini, e pensare che se pure non dormiremo, almeno riusciremo a riposare. Dura il tempo che serve per raggiungere il centro della Protezione civile di Centi Colella per prendere i pasti da distribuire nella seconda notte dopo il disastro. Finché, alle 19.42, non arriva la nuova scossa. I palazzi riprendono a crollare in tutta la città, nelle frazioni e nei paesi. Il terreno ondeggia in modo spaventoso e per noi, che non troviamo pace, è peggiore della scossa di quella notte maledetta. Il terremoto è la possibilità di dormire su un letto e una paura così grande da scegliere di nuovo di dormire in macchina. Non c’è normalità dopo un evento di cui non riesci più a ricordare l’inizio e che sembra non avere fine. La normalità diventa un caffè sul fornello elettrico, perché il gas manca, quando di notte la nuova scossa ti sveglia che neppure dormivi rannicchiata sulla poltrona di un pullman. A Coppito, la frazione dell’Aquila che ospita le facoltà universitarie di Medicina e Scienze e l’ospedale regionale, la gente si sente fortunata, perché la parte vecchia del paese è sventrata, i tetti sono aperti, i cornicioni sono caduti e la maggior parte delle case sono inagibili: ma non ci sono stati morti, né feriti. È un centro popolato soprattutto di persone anziane, che non vogliono staccarsi dalle proprie case, così come la maggior parte degli abitanti, che adesso dormono sulle macchine, o sui camper, mentre altri sono andati nei pressi della guardia di Finanza, dove c’è un grande piazzale alberato. Con gli amici della Pro loco, forse anche per non fermarci a pensare, ci siamo messi a disposizione di chi è rimasto. Il centro civico di Murata Gigotti, dove hanno sede la circoscrizione, l’associazione e il centro anziani è inagibile, ma al piano terra, dove c’è un magazzino con le scorte e le porte sono a vetri, abbiamo organizzato ugualmente la nostra base, con una piccola cucina da campo. È qui che nei prossimi giorni, dopo la riunione di ieri, Cgil, Cisl e Uil organizzeranno un centro di raccolta degli aiuti. In poche ore, dopo il terremoto, la Pro loco è diventata il punto di riferimento per un centinaio di persone: abbiamo distribuito pane e acqua e qui c’è l’unico bagno disponibile per tutta la gente costretta a vivere in macchina, per tutti quelli ancora in ciabatte e pigiama che non sono più riusciti a rientrare in casa. Anche le case nuove sono inagibili. È stato un terremoto strano: palazzine distrutte e altre in piedi a poca distanza. I piani terra è come se avessero ceduto. Ma è a L’Aquila che lo scenario è spettrale: ieri ho fatto un giro e ho cercato di rientrare in redazione, in via XX Settembre, ma l’edificio è lesionato e intorno tutto è crollato. Delle altre redazioni, degli altri colleghi non so molto. Il nostro mondo si è capovolto in un attimo. Tutti abbiamo perso «Abbiamo le brandine ma la gente ha paura e vuole stare in auto» Alcune immagini della situazione a Coppito Nel centro storico molti i crolli «La cosa peggiore è non sapere quando tornerà la normalità» Nella frazione aquilana vivono circa seimila persone qualcosa o qualcuno, ma adesso l’indirizzo è che chi sta meglio aiuta chi sta peggio. Abbiamo fatto un elenco di tutte le cose che servono alle persone che si raccolgono attorno alla Pro loco, dalle medicine agli alimentari, e ci siamo divisi i compiti. Poi abbiamo chiamato i vigili del fuoco perché ci sono torrette di palazzi antichi che si reggono su un paio di mattoni e rischiano di crollare sulla la strada tra Coppito e l’aeroporto di Preturo. Verificata l’agibilità dell’asilo comunale, che si trova al piano terra, la notte scorsa siamo riusciti finalmente ad allestire un dormitorio con 108 posti letto con le belle brandine arrivate dalla protezione civile. Ma molte persone, spaventate, hanno preferito dormire fuori, sui due pullman messi a disposizione dalla Sangritana grazie al vice direttore Alfonso D’Alfonso e di Tommaso Iubotti, che abbiamo già usato due sere fa: i mezzi erano stati destinati al trasporto degli sfollati sulla costa, ma non sono stati utilizzati perché tanti hanno preferito non partire. L’altra notte, quando la terra ha tremato forte di nuovo, siamo scesi dall’autobus, abbiamo acceso il fornello elettrico e assieme agli autisti, due ragazzi meravigliosi, ci siamo fatti un caffè. Niente è più normale. Noi ci ripetiamo sempre che siamo stati fortunati, guardando L’Aquila, i morti, i palazzi sventrati. Ma io, e come me la gran parte degli altri, non sappiamo neppure quando e dove potremo tornare a casa, o ad avere una casa, o anche solo al lavoro. Da dove ricominceremo? Abbiamo in mente i volti di persone che non vedremo più, di chi non sa cosa fare coi bambini, quando potranno tornare a scuola. Ma poi ci sono le cose da fare, i problemi pratici: l’ospedale che non funziona, i dializzati costretti ad andare a Teramo o Sulmona per la terapia, la necessità di medicine e le farmacie sventrate, la gente senza soldi, perché se esci in pigiama non è che afferri il portafoglio. Ma quello che forse manca sono le informazioni, perché la gente vuole avere notizie e sentirsi rassicurata. La solidarietà è grande, ma il coordinamento manca. Ieri, al mega parcheggio dell’Aquila, ho incontrato un gruppo di ragazzi che venivano da Napoli con le macchine piene di viveri e vestiti, ma non sapevano dove andare. Gli aiuti lentamente arrivano: due giorni fa Maurizio Di Brizio, presidente dell’associazione Puer di Avezzano, ci ha messo a disposizione 70 coperte, ieri sono arrivati gli scout che sono andati a prenderle e assieme alle coperte sono arrivate torte e dolci: li abbiamo mangiati assieme a un gruppo di volontari arrivati con un camioncino a portarci l’acqua. Due sere fa era freddo e umido dopo la grandinata, si erano bagnati tavoli sedie, abbiamo mangiato in piedi dopo aver cucinato due pentoloni di minestrone con tutto lo scatolame che avevamo e dentro ci abbiamo spezzettato gli spaghetti. Ieri pomeriggio, prima della grande scossa, avevamo esultato per l’arrivo del gruppo di protezione civile di Sulmona, che ci ha portato le cose di cui abbiamo bisogno: sapone, carta igienica, succhi di frutta, tutto ciò che quando ce l’hai ti sembra scontato. Anche la Caritas si sta organizzando attraverso le parrocchie per assistere gli sfollati. Tutti noi. Noi che se ci fermiamo a pensare, non vediamo un futuro. Che speriamo ora che la città sappia risollevarsi. Ma i volti sono devastati, gli occhi bruciano e le gambe sono di legno. E non sappiamo quanto durerà ancora. IL CENTRO MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 13 IN ABRUZZO IL TERREMOTO ALL’AQUILA Tutti in auto, la notte al freddo Umidità sotto le tende, i parcheggi si trasformano in dormitori di Enrico Nardecchia L’AQUILA. «No, io con questo freddo in tenda non ci vado. E soprattutto non ci lascio i figli». Tutti in macchina per la prima notte dopo il terremoto. I piazzali dei supermercati e delle aziende del polo elettronico chiuse, ma anche il prato della granTENDA? NO GRAZIE. Gli sforzi dei volontari, impegnati ad allestire le tendopoli per la prima notte fuori casa per tutti gli aquilani, in parte sono resi vani dalle condizioni meteo e dalla volontà degli stessi sfollati che decidono di restare vicino alle loro abitazioni invece di accettare il trasferimento negli alberghi della costa con 14mila posti letto messi a disposizione. «In tenda è freddo». Questo il ritornello che rimbalza da Onna a Paganica, due delle frazioni più colpite dal terremoto, fino alla parte opposta della città, la zona Ovest, con i campi allestiti in località Centi Colella e a piazza d’Armi. Le tende vengono montate a più riprese, a mano a mano che giungono i rinforzi dalle altre regioni tra cui Veneto, Umbria e Marche. A sera, tuttavia, non in tutti i paesi interessati dal sisma sono completate le operazioni di montaggio delle tende. Sotto le strutture di plastica rimangono solamente i più anziani, impossibilitati a spostarsi anche perché soli e, quindi, anche sprovvisti di automobile. TUTTI IN AUTO. Le automobili si dispongono tutte al centro dei grandi spazi aperti, a distanza di sicurezza dagli stabili, dagli alberi e da qualunque altro tipo di pericolo. Gli sfollati si raggruppano per famiglie allargate oppure per gruppi di amici. «È anche un modo per controllarci a vicenda, affinché non ci siano pericoli per nessuno». Intanto, le forze dell’ordine presidiano le strade fantasma a caccia di sciacalli segnalati all’assalto degli appartamenti rimasti quasi tutti vuoti. Da Centi Colella ad Acquasanta, da Onna a Bazzano, la notte trascorre «ballando», in un crescendo di scosse quasi ininterrotto fino al mattino. La più forte all’1,15, quella che fa scendere la gente dalle auto. Grida e pianti. «Ma qui è proprio impossibile dormire». Il freddo, insieme al sisma continuo, è il primo nemico da superare a 24 ore dal terremoto. Le prime tende montate dai volontari della protezione civile, infatti, non risolvono il problema del riposo per le migliaia di persone costrette a lasciare le loro abitazioni. E così in molti preferiscono accamparsi in macchina, con temperatura esterna vicina allo 0, specialmente nelle zone montane. Per risolvere il problema Gli invisibili Vivi o morti senza nome de basilica di Santa Maria di Collemaggio, si trasformano in grandi dormitori all’aperto, in mezzo all’umidità, il «regalo» della grandinata e della pioggia. A sera l’arcivescovo annuncia: funerali solenni venerdì santo alle 11 alla Finanza a Coppito. L’AQUILA. Gli invisibili, quelli che non avevano un nome prima, da vivi, e non ce l’hanno neanche adesso, da morti. Dramma nel dramma, in giro tra i campi degli sfollati, quello degli stranieri, regolari e irregolari, di cui non si hanno più notizie. La comunità albanese e macedone paga il suo tributo alla catastrofe con vittime e dispersi. Un conto ancora provvisorio. «Non c’è un quadro preciso», dice Alì, muratore di 23 anni, albanese di Scutari, mentre ritira dai volontari della tendopoli del campo sportivo di Paganica un materasso e abiti pesanti. La comunità straniera di Paganica, composta, in ordine di grandezza, da macedoni, albanesi e romeni, fa il bilancio del terremoto. Si contano l’un l’altro, cercandosi attraverso il cellulare e il tam-tam. «Uno di noi ha perso un bambino di 4 anni», dice Adam Idrisi, a Paganica da sei anni con la moglie, quattro figli e un nipotino di quattro mesi. «Siamo addolorati per questo. Noi siamo stati fortunati. La casa è rotta ma io faccio il muratore. Ce la siamo vista brutta ma per fortuna è andata bene. Mai vista una cosa del genere. Nel 1979, nel mio paese, fece un brutto terremoto ma questo è stato catastrofico». Non è così per un altro muratore albanese che vive a San Gregorio: ha perso la figlia di 13 anni. Infine Salafri, da 10 anni all’Aquila, ha salvato la famiglia uscendo di casa alla prima scossa. (e.n.) L’arcivescovo annuncia: funerali solenni venerdì santo alle 11 alla Scuola della Finanza di Coppito Il prato della basilica di Collemaggio dove la gente ha dormito. A sinistra le tende San Giuliano di Puglia il paese dei 27 bambini esprime solidarietà del freddo alcuni tengono il motore acceso, chi per tutta la notte e chi a intervalli. La sveglia, comunque, scosse a parte, arriva molto presto per tutti sia nei campi della protezione civile sia nei parcheggi all’aperto. Infatti, le luci accese dei lampeggianti della Misericordia annunciano l’arrivo dei volontari che offrono il caffelatte bollente a tutti, oltre alle bottiglie d’acqua e al pasto caldo a mezzogiorno. Ma non in tutti i centri, come segnalano alcuni residenti. A Coppito un gruppo di cittadini espone sulla strada un cartello con su scritto: «Abbiamo bisogno di acqua». A destra la distribuzione dei pacchi viveri agli sfollati RUSPE AL LAVORO. Il montaggio delle tende blu messe a disposizione dal ministero dell’Interno viene intensificato durante tutta la giornata con l’ulteriore arrivo di nuovi mezzi e risorse da fuori regione. Ruspe al lavoro per diverse ore nel campo sportivo comunale di Paganica, che ha il fondo in terra battuta. Il terreno è stato coperto di sabbia per evitare che il fango potesse creare ulteriori problemi agli sfollati, oltre a prevedibili allagamenti. Distribuiti, al- la folta comunità albanese e macedone che risiede nel territorio, pacchi di viveri, biancheria da letto e abiti. Le ulteriori scosse spingono la maggior parte degli aquilani a dormire nelle automobili anche per la seconda notte dopo il devastante terremoto. In serata, tuttavia, la protezione civile nazionale definisce «completata» la sistemazione delle tende parlando di «17mila posti a disposizione e sedici cucine da campo già entrate in funzione». SAN GIULIANO DI PUGLIA. Dal paese dove morirono 27 bambini e una maestra, nel crollo della scuola elementare «Francesco Jovine», avvenuto il 31 ottobre 2002, arriva la solidarietà ai terremotati dell’Aquila. A portarla il parroco don Ulisse Marinelli, arrivato a coordinare il centro Caritas allestito nella parrocchia di Pettino, guidata da don Dante Di Nardo, insieme al parroco di Castelguidone (Chieti) don Alberto Conti e al pescarese don Marco Pagniello. Oggi vertice con i parroci per stabilire tempi e modi per la distribuzione dei beni di prima necessità. SASSOLI A PAGANICA. In mezzo agli sfollati compare anche David Sassoli, vicedirettore del Tg1, che a Paganica ha un’abitazione. «Sono qui per mostraresolidarietà alle tante persone colpite dalla tragedia immane di una terra alla quale sono legato», queste le parole del giornalista che si intrattiene con alcuni residenti frazione informandosi sulle loro condizioni. A sera, poi, torna il freddo. E col freddo l’incubo di un’altra notte passata al chiaro di luna. Tra una scossa e l’altra che fa tremare il cuore. 14 MERCOLEDÌ XE IL CENTRO 8 aprile 2009 IN ABRUZZO IL TERREMOTO IN REGIONE L’antisisma? Costruite bene Geologi e sismologi: le previsioni sono inutili, bisogna pianificare di Antonio De Frenza PESCARA. Mentre la terra continua a tremare in Abruzzo (ieri alle 19,40 è stato registrato un nuovo sisma di magnitudo 5.7 di scala Richter avvertito in tutta l’Italia centrale) i sismologi dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) sono al lavoro in queste ore per installare una «Nei prossimi giorni ne installeremo altre, potremmo arrivare a 30-40 e altre decine per alcuni esperimenti di dettaglio». A questi strumenti potranno aggiungersi quelli dei sismologi che stanno arrivando in Italia dall’estero (soprattutto Francia e Germania) per studiare il caso aquilano. «Le stazioni», dice ancora Chiarabba, «vengono installate con una geometria tale da campionare tutta la faglia e seguirne così l’evoluzione con un grande dettaglio». Resteranno lì fino alla fine delle sequenze sismiche (ancora un mese, forse un mese e mezzo). «In generale, osserva Chiarabba, non è facile definire la geometria di una faglia, ma è importante farlo perché le sue caratteristiche, confrontate con quelle raccolte in altri terremoti, permettono di individuare elementi che in futuro potrebbero essere utili per fare previsioni». Un futuro che non appare vicino. Per Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geologia, prevedere il terremoto «è impossibile, e lo sarà per qualche generazione». Boschi ha comunque sottolineato che se è vero che è impossibile la previsione «sul giorno o addirittura sul momento in cui ci sarà un sisma», è altrettanto vero che invece «sono sicuramente individuate le zone dove si possono verificare i terremoti, e anche calcolare le sollecitazioni (l’intensità) con cui si possono verificare». Un aspetto che diventa importante, decisivo, «per fare una vera prevenzione sismica nella costruzione di nuovi edifici e per mettere in sicurezza gli edifici esistenti». Seguendo questo indirizzo l’Università di Chieti si è proposta per eseguire una microzonazione sismica dell’Aquilano fatta sulla base di criteri sismici aggiornati «per indicare bene», spiega Leandro D’Alessandro,professore di Geomorfologia applicata e Preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Chieti, «se ricostruire negli stessi luoghi o in luoghi meno esposti». Costruire nei posti giusti e rete di stazioni di rilevamento lungo la faglia che ha scatenato il terremoto dell’Aquilano. Lunedì ne hanno installate dieci, ieri altrettante «per seguire l’andamento delle repliche e la loro distribuzione nel tempo e nello spazio», ha spiegato il sismologo Claudio Chiarabba. Leandro D’Alessandro: necessario fare una microzonazione Leandro D’Alessandro, docente di Geologia e preside di Scienze all’Università di Chieti LA GIORNATA Avvertite nuove scosse La più forte alle 19,42 L’AQUILA.Diverse scosse si sono succedute nella giornata di ieri. La più forte alle 19.42 è stata di magnitudo 5.3. L’epicentro è stato localizzato nella zona compresa tra San Panfilo d’Ocre, Fossa, S. Eusanio Forcenese. Repliche di forte intensità come quelle che stanno avvenendo in queste ore potrebbero «far sperare che non ci possano essere scosse più forti rispetto alla prima». Centrale di controllo sismica Lo ha detto il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi. «L’evoluzione del processo di liberazione dell’energia è nella norma», ha rilevato,«perché statisticamente tutti i sismi di magnitudo elevata sono generalmente seguiti da scosse successive decrescenti». Una successione, rileva, che «non è costante», ma che fa sperare che le prossime repliche possano avere un’intensità inferiore rispetto alla prima scossa, di magnitudo 5.8. «La magnitudo della scossa», ha aggiunto «è di 5.3 e apparentemente sembra vicina alla prima, ma in realtà le due misure indicano quantità di energia liberata molto diverse, i cui valori aumentano secondo una scala logaritmica». La scossa è stata avvertita anche a Roma. Mario Tozzi geologo e divulgatore scientifico Militari montano una tenda A lato le tende nell’impianto Centi Colella meglio. questo è il nodo di tutto. Spiega D’alessandro. «Bisogna costruire bene edifici nuovi seguendo le caratteristiche antisismiche, e predisporre un adeguamento sismico delle vecchie costruzioni». Perché, conferma il professor D’Alessandro, «per la scienza codificata internazionale che risulta dalle pubblicazioni e da una verifica di va- lidazione internazionale, la prevedibilità dei terremoti non è accertata né garantita. Certo, ci sono tentativi che comunque potranno avere forse sviluppi, tentativi anche benemeriti, ma che poi questi tentativi possano essere accolti e tradotti in provvedimenti che coinvolgono popolazioni come gli sgomberi non è dato». Neanche la presenza di uno sciame sismico è un evento previsionale. Lo riafferma l’Istituto Nazionale di Geofisica, secondo il quale «fenomeni quali sequenze o sciami sismici nella maggior parte dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento». È vero invece che una scossa come quella che si è manifestata lunedì «viene normalmente seguita da numerose repliche, alcune delle quali probabilmente assai sensibili».. L’istituto ricorda anche che la zona dell’Aquila è stata sede in passato di forti terremoti. «In particolare», dicono i ricercatori dell’istituto «si colloca tra la terminazione meridionale della faglia che si è attivata nel terremoto del 1703 (pari a Magnitudo circa 6.7) e i limiti settentrionali della faglia associata nei cataloghi al terremoto del 1349 e di quella denominata “Ovindoli-Piani di Pezza”». È dunque una zona ad alto rischio sismico. Infatti i comuni interessati ricadono tra la prima e la seconda categoria della classificazione sismica del territorio nazionale, an- che se negli ultimi anni la zona non è stata interessata da forti terremoti. Da tutto questo deriva al momento una sola conclusione, col terremoto bisogna convivere impedendo che uccida. E l’unico per per evitare morti è costruire bene. Lo ripete sempre in queste occasioni un geologo come Mario Tozzi. Per questo ieri l’Assoedilizia, l’associazione dei costruttori edili aderente a Confindustria, ha sollecitato il governo a inserire nel piano casa nuove norme per la ricostruzione del dopo terremoto, limitando la sanabilità degli abusi. IL CENTRO XF MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 15 IN ABRUZZO IL TERREMOTO IN REGIONE Falsi allarmi, panico via sms “E’ in arrivo un’altra scossa”: gente in strada, interviene la polizia I n arrivo un terremoto; alle 15,30 ci sarà un’altra scossa, scendi in strada: dall’Aquila a Pescara, da Avezzano a Chieti e a Teramo, il tam-tam dei falsi allarme viaggia su sms e, di voce in voce, semina il panico. Al punto che devono intervenire i vigili urbani con i megafoni per spezzare la psiTERAMO. Uffici abbandonati, gente in strada, voci incontrollate su un presunto sgombero dell’ospedale: alle 13 a Teramo è il panico. Centinaia di telefonate ai vigili del fuoco, ai carabinieri, alla polizia, al 118: dall’altro capo cittadini terrorizzati che chiedono di sapere se è vera l’allerta della Protezione civile su una scossa in arrivo in città. Il panico si diffonde a macchia d’olio, anche in Val Vibrata e sulla costa: cresce così tanto che, dopo qualche minuto, auto della polizia, dei carabinieri e dei vigili urbani girano per la città con gli agenti che gridano: «E’ un falso allarme, non c’è niente». Qualche ora prima uno sconosciuto aveva telefonato ai centralini dell’ospedale, del Comune, dell’Istituto Zooprofilattico e di altri uffici di Teramo spacciandosi per carabiniere e dicendo che i locali andavano sgomberati perché era in arrivo il terremoto. La questura ha avviato le indagini per identificare gli autori e già nelle prossime ore possono esserci novità. La polizia postale invita chiunque avesse ricevuto degli sms di avviso a farli vedere agli agenti. E il questore Piero Angeloni lancia un appello: «E’ alle forze dell’ordine attive 24 ore su 24 che occorre rivolgersi in caso di telefonate o contatti con persone, sconosciute o meno, che segnalano imminenti terremoti invitando a lasciare al più presto abitazioni, uffici pubblici». cosi. Poche ore prima era stato lo stesso premier Silvio Berlusconi ad invitare i terremotati a lasciare le loro case non più sicure e ad andare in zone più tranquille, sulla costa. Parole che nell’Aquilano hanno alimentato speranza, ma, allo stesso tempo, paura ed equivoci in chi è rimasto. Teramo. La polizia in piazza Martiri della Libertà e a destra cittadini in Largo Madonna Delle Grazie E la paura fa sgomberare le Poste Intasato il centralino del 118 PESCARA. I falsi allarmi hanno fatto scattare il panico anche a Pescara. Diversi uffici del capoluogo adriatico, ieri, sono stati evacuati, dopo le voci di una nuova scossa, diffuse proprio poche ore prima del terremoto che ha fatto tremare tutto l’Abruzzo. Sono state sgomberate le sedi delle Poste, dell’Agenzia delle entrate, delPoi, nel pomeriggio è arrivata la notizia che i carabinieri hanno fermato due giovani a Montesilvano perché sospettati di essere gli autori delle false voci. I due sono stati rilasciati subito. Gli allarmi sono stati diffusi con telefonate, sms, inesistenti raccolte di fondi spacciate per vere su Facebook. I vigili urbani sono intervenuti girando per la città con auto dotate di megafoni per avvertire la popolazione che si trattava di false notizie e che è impossibile Sciacalli, ad Avezzano c’è una pista Le forze dell’ordine indagano sulla targa di un’auto AVEZZANO. Decine, centinaia, migliaia di persone, come a un segnale convenuto, escono dalle case e si riversano in strada. «Arriva la scossa, l’ha annunciato una macchina con l’altoparlante», è il tam tam che spinge praticamente tutti La scossa è annunciata per le 14. In pochi minuti l’effetto è incredibile. Dalle 13 alle 14.30 i centralini di carabinieri, polizia e vigili del fuoco vanno in tilt. La gente si riversa per la strada con il telefono sempre a portata di mano. Le principali strade dei paesi marsicani si riempiono di auto che avanzano lentamente alla ricerca di un posto dove fermarsi e mettersi al riparo da eventuali crolli. Passano i minuti, le ore, tutti aspettano questa fortissima all’aria aperta. Avezzano e tutta la Marsica preferiscono non correre rischi. A guardare le auto in strada e nei prati sembra la Pasquetta. Le forze dell’ordine hanno in mano un numero di targa e cercano gli autori del procurato allarme. scossa che però non arriva. Pian piano l’allarme rientra. Alle 16 il rientro in casa. Al pronto soccorso di Avezzano, dove il primario Franco Cardilli ha tutti i suoi medici a disposizione, arrivano persone in preda a crisi d’ansia, un giovane è arrivato con forti mal di testa, provocato dalla paura, ed è stato operato per un aneurisma cerebrale. È in rianimazione. «Ora qualcuno sta creando panico», dice il primario, «è assurdo». Celano I cittadini che si sono radunati nelle auto in piazza Aia a seguito dei falsi allarmi su una nuova scossa la Asl. In Comune, alcuni dipendenti hanno deciso di abbondonare gli uffici per scendere in strada. Il vice sindaco, Camillo D’Angelo, ha subito fatto un comunicato per smentire le voci «assurde e irresponsabili». Ad Auchan, un tizio si è spacciato per maresciallo dei carabinieri e ha chiesto di evacuare l’intero ipermercato. prevedere l’arrivo dei terremoti. Tante le telefonate giunte alla polizia, carabinieri, vigili del fuoco e polizia municipale, tutte con la stessa frase: «E’ vero che è in arrivo un nuovo terremoto?». Il falso allarme ha bloccato persino il centralino del 118 di Pescara. «Rispondiamo ad una telefonata dietro l’altra», spiega il medico responsabile, dottor Paolo Di Donato, «e questo crea problemi per lo svolgimento del servizio: chi ha veramente bisogno di noi trova le linee e gli operatori inutilmente occupati». Su Facebook, Marco Pellegatti, finto nipote del giornalista Mediaset, Carlo Pellegatti, sul suo profilo ha cercato di raccogliere fondi per un’iniziativa benefica che sostiene essere stata organizzata dal Milan e da Mediaset. Subito è arrivata la smentita del giornalista. A Vasto una telefonata fa uscire tutti dall’asilo privato L’allarme a Vasto. «Sgomberate il locale, sta per arrivare una nuova scossa di terremoto». Si è sentito dire così al telefono, stamane a Vasto uno dei responsabili di un asilo privato, che ospita una novantina di bambini, alcuni dei quali accolti nel nido della struttura e, dunque, molto piccoli. Lo “sciacallo”, come raccontato dalla mamma di un bambino, si sarebbe spacciato per un addetto della Protezione civile. Educatori e titolari dell’asilo, con professionalità e sebbene nel dubbio, hanno fatto uscire i piccoli ospiti e tirato un sospiro di sollievo quando, informate le forze dell’ordine, hanno appreso che non era stato diramato alcun allarme vero. LE FOTO DELLA TRAGEDIA Solidarietà fra le rovine La città abbandonata e il soccorso alle persone colpite dal sisma In alto e a fianco la dstribuzione del cibo e dei vestiti A destra foto abbandonate fra le rovine delle case (Foto Ansa e di Federico Deidda) A sinistra il ministro delle pari opportunità Mara Carfagna consegna un giocattolo a un bambino in un campo di accoglienza all’Aquila Manichini nella vetrina di un negozio di abbigliamento abbandonato all’Aquila In basso un anziano nel campo di accoglienza di Piazza d’armi all’Aquila IL CENTRO XL MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 17 IN ABRUZZO IL TERREMOTO ALL’AQUILA «Aiuti esteri? Non c’è bisogno» Berlusconi: proroga delle scadenze fiscali. Presto Napolitano in città di Marco Camplone COPPITO. Completo scuro, aria tesa, piglio autoritario. Il giusto prologo per un monologo. Il premier Silvio Berlusconi giunge all’Aquila (mentre dal Quirinale si annuncia la prossima visita di Napolitano) e si spara la conferenza stampa senza pigliare fiato. Rassicura, promette, rilancia, dice grazie a tutti. E, visto che ci si trova, parla anche di Obama. «Ha sposato le nostre tesi sul disarmo atomico», azzarda. Silvio Berlusconi arriva alla caserma della Finanza mezz’ora dopo una scossa di terremoto di quelle che fanno vacillare i nervi anche a chi li ha ben saldi. Il particolare rende ancora più apprezzabile la sua presenza nei luoghi della sciagura. Dopo un summit con il governatore d’Abruzzo Chiodi, il ministro Sacconi, il capo della Protezione civile Bertolaso e il sindaco dell’Aquila Cialente, il presidente del Consiglio si presenta davanti ai taccuini e alle tv. «Molti Stati ci hanno offerto aiuto e noi, pur ringraziando, abbiamo risposto che adesso non ne abbiamo bisogno. La macchina dei soccorsi sta funzionando al meglio e ne siamo orgogliosi. Gli aiuti serviranno quando comincerà la ricostruzione. I soccorsi funzionano perché adesso c’è un governo stabile, mentre in passato...». Si legge il riferimento al terremoto del 1980 che devastò l’Irpinia. A quel tempo, l’Italia era afflitta dall’instabilità politica e tutto ne risentiva. Allora come adesso, però, restano valide le parole dell’ex presidente Sandro Pertini, pronunciate proprio all’indomani della catastrofe: «Il miglior modo di pensare i morti è pensare i vivi». Quel concetto è la naturale ispirazione della new town vaticinata da Berlusconi in conferenza stampa. «Rientra nel nostro programma di governo creare delle nuove città vicine ai centri storici. Data la situazione, L’Aquila potrebbe essere il primo caso di new town. Ci stiamo già lavorando». Il premier ha qualcosa da puntualizzare. «Sulla stampa estera è comparsa una notizia che devo contraddire: non è vero che la protezione civile ha sequestrato alberghi lungo la costa per metterci gli sfollati. C’è stata un’offerta delle associazioni alberghiere e la Protezione civile pagherà il giusto prezzo per le stanze che prenderà. Anzi, in questa circostanza bisogna lodare lo spirito di solidarietà mostrato dalla categoria degli albergatori». Poi Berlusconi snocciola cifre. «Sul campo sono operativi 2.250 vigili del fuoco, 1.000 uomini delle forze armate, 1.200 delle forze dell’ordine, 2.000 «Da domani partiremo con l’inventario dei danni» Due momenti della visita del premier Berlusconi al campo di accoglienza a San Demetrio LA NOMINA All’Aquila l’ex direttore del Sisde che sgominò le Br Il nuovo prefetto Gabrielli visita le zone più colpite L’AQUILA. Giornata di piena operatività ieri per il nuovo prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli, nominato solo poche ore prima dal consiglio straordinario dei ministri convocato d’urgenza dal presidente Berlusconi per l’emergenza terremoto in Abruzzo. Gabrielli succede ad Aurelio Cozzani. Dopo la riunione mattutina con il coordinamento dell’unità di crisi presieduta da Bertolaso, il prefetto ha voluto fare diversi sopralluoghi. Il prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli Gabrielli ha infatti visitato sia le zone più colpite dal sisma che i vari campi di accoglienza allestiti sia in città che nei centri limitrofi. Nel pomeriggio altre due riunioni hanno tenuto impegnato il giovane prefetto che ha cominciato la sua carriera alla Digos di Imperia, per poi passare alla direzione di Roma. Alla fine del 2000 fu proprio Franco Gabrielli a smantellare le nuove Brigate rosse e ad arrestare gli assassini di Massimo D’Antona e Marco Biagi grazie a un minuzioso lavoro di investigazione tecnologica. Nominato dirigente superiore, Gabrielli lasciò la questura di Roma per poi essere nominato capo del Servizio centrale antiterrorismo, interno ed internazionale. Nel 2006 è stato nominato prefetto ed è stato messo alla guida del Sisde, il servizio informativo civile, incarico terminato nel maggio 2008. Ora la nuova sfida in Abruzzo, dove il nuovo rappresentante del governo dovrà occuparsi dell’emergenza e della ricostruzione. (l.d.f.) Un abitante di Onna recupera qualche vestito A lato vigile del fuoco disseta un cane Nel disastro non ci si dimentica degli animali soccorritori, 130 dipendenti regionali e circa 2.000 volontari abruzzesi. A tutti costoro va un plauso». La città è martoriata e il premier lo sa bene. «Da domani (oggi per chi legge, ndr) comincerà l’inventario dei danni. Schiereremo 1.500 tecnici rilevatori che perlustreranno casa per casa. Si farà un inventario anche per i beni culturali». C’è anche spazio per accorgimenti di natura fiscale e sociale. «I lavoratori autonomi che hanno perso l’attività a causa del terremoto e che, quindi, non possono più produrre reddito saranno ricompresi nel pacchetto degli ammortizzatori sociali. Stiamo già studiando come fare. Per quando riguarda le tasse, ci saranno delle prologhe. Insomma, il Governo italiano non trascurerà nulla pur di sostenere gli aquilani in questo terribile momento. Nessuno verrà lasciato solo». 18 MERCOLEDÌ XH IL CENTRO 8 aprile 2009 IN ABRUZZO TERREMOTO - LA SOLIDARIETA’ Arriva anche l’aiuto di Obama Offerte di intervento da tutto il mondo e da tutta l’Italia I l presidente americano Barack Obama telefona a Berlusconi offrendo l’intervento degli Usa per aiutare la popolazione abruzzese. Tra i tanti attestati di solidarietà e offerte di aiuto che in queste ore stanno giungendo in Abruzzo da ogni parte del mondo, il messaggio della Casa Bianca ha Il Cavaliere ci ha tenuto a sottolineare i «rapporti eccellenti» tra i due Paesi, connfermati dalla telefonata «lunga e cordiale» di Obama, aggiungendo che «se gli Stati Uniti vorranno dare un segno tangibile della loro vicinanza all’Italia potranno prendersi la responsabilità della ricostruzione dei beni culturali e delle chiese». Un’idea che sembra essere stata apprezzata da Obama, che ha invitato il Cavaliere a parlarne quando andrà a Washington, in preparazione del vertice G8 di luglio alla Maddalena. Un’attenzione da parte dell’amministrazione Usa che il premier italiano conferma: intanto fa sapere che gli Stati Uniti sono pronti ad aiutare l’Italia in questo momento di bisogno anche con uno stanziamento di 50mila dollari per fornire assistenza umanitaria, con beni di prima necessità, alle vittime del terremoto. Solidarietà dal mondo. Non c’è quasi governo che non abbia espresso solidarietà all’Italia e non si sia detto disponibile a inviare aiuti. Lo ha fatto addirittura anche la Nato, così come il premiere giapponese Taro Aso, ricordando il sostegno italiano al Sol Levante dopo il devastante sisma che colpì l’area di Kobe nel 1995. Da Pechino è arrivato il messaggio del leader cinese Hu Jintao che ha espresso le sue condoglianze per le vittime del terremoto dell’Abruzzo al presidente Giorgio Napolitano, ma sono arrivate offerte di aiuto anche da paesi non particolarmente vicini all’Italia, come l’Iran, il cui ministro degli Esteri Manuchehr Mottaki, ha inviato al suo omologo italiano Franco Frattini un messaggio di condoglianze e solidarietà per il terremoto dell’Aquila a nome del governo di Teheran, affermando che l’Iran è pronto a fornire assistenza sanitaria in Abruzzo, ricambiando così l’aiuto che l’Itala diede all’Iran in seguito al terremoto che nel 2003 provocò oltre trentamila morti. Il dono di Carla Bruni. sovrastato ieri tutti gli altri, anche per le implicazioni di politica interna italiana. Prima una nota dell’ambasciata statunitense dava notizia della chiamata di Obama, poi la conferma dello stesso Berlusconi mentre si trovava all’Aquila per il suo secondo sopralluogo nella zona terremotata. Già raccolti dieci milioni di euro In prima fila la Chiesa, ma anche le comunità islamiche ed ebraiche Barack Obama con Berlusconi. Sopra la distribuzione del pane ieri mattina nei centri di raccolta degli sfollati all’Aquila IL MONDO DELLO SPORT Le maglie della Roma all’asta per Onna Il Pescara devolve l’incasso. Aiuti in arrivo anche da basket e volley ROMA. La Roma di Rosella Sensi scende in campo per aiutare i terremotati dell’Abruzzo. I calciatori della squadra giallorossa — da Totti a De Rossi, passando per Panucci, Vucinic e Mexes — hanno infatti messo a disposizione del programma radiofonico romano «Te la do io Tokyo», le loro maglie autografate per un’asta di beneficenza. I fondi raccolti Il difensore della Roma Cicinho è di origini abruzzesi Carla Bruni Sarkozy, «profondamente emozionata e afflitta» per le notizie che giungono dall’Abruzzo, vuole «contribuire personalmente» alla solidarietà con la popolazione colpita dal terremoto e offre «un dono per l’ospedale dell’Aquila». Lo ha annunciato la stessa “premiere dame” di Francia in una lettera inviata ieri al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. Parigi e i libanesi. Governi, ma anche singole munici- dalla trasmissione serviranno per l’acquisto di due camper da riempire di aiuti e donare agli abitanti di Onna. Sarà organizzata anche una raccolta d’acqua sabato in occasione del derby con la Lazio. Il Pescara calcio devolverà l’ incasso della partita Pescara-Arezzo, in programma sabato allo stadio «Aragona» di Vasto, per «aiutare le popolazioni dell’A- In tutte le manifestazioni di qualsiasi disciplina verrà osservato un minuto di raccoglimento. Su tutti i campi di serie A, B e del campionato Primavera, i calciatori scenderanno in campo con il lutto al braccio (l’Udinese lo farà anche in Coppa Uefa, domani a Brema contro il Werder). Fioccano, in queste ore di grande sconforto, anche le iniziative finalizzate a sostenere concretamente le popolazioni terremotate. Tutto il mondo del pallone é in mobilitazione, con una serie di iniziative a sfondo economico: tra queste, per la serie A, la decisione di Napoli, Catania, Chievo e Fiorentina di devolvere gli incassi delle partite che giocheranno sabato - ospitando rispettivamente Atalanta, Sampdoria, Chievo e Cagliari in favore della popolazione abruzzese. Stessa iniziativa in serie B da parte di Crotone, Avellino, e Mantova. Il presidente dell’Udinese, Giampaolo Pozzo, ha promesso un aiuto concreto per L’Aquila e i suoi cittadini. Anche la RC Angolana devolverà ai terremotati l’incasso del match con il Real Montecpalità, come quella di Parigi, il cui sindaco Bertrand Delanoe ha manifestato «la disponibilità a fornire un apporto, sotto le forme appropriate che saranno giudicate più utili, alle popolazioni delle zone sinistrate». E se dalla capitale francese ci si poteva aspettare un simile aiuto, sorprende di più la solifarietà arrivata da Baalbek, piccola città del martoriato Libano, gemellata con L’Aquila, dove dottori, ingegneri e residenti «sono pronti ad aiutare nelle ope- quilano che stanno vivendo questo momento di disagio e disperazione a causa del violento terremoto di domenica notte. Il Pescara invita tutte le società sportive abruzzesi a stringersi intorno ai corregionali in difficoltà contribuendo ciascuno secondo le proprie possibilità alla ricostruzione della città e dei paesi devastati dal sisma», chiude la nota. chio in programma domenica 19. In occasione del 5º “Memorial R. Curi”, torneo di calcio giovanile che si disputerà al Poggio degli Ulivi di Città S.Angelo dall’11 al 13 aprile, sarà organizzata una raccolta di fondi per i teremotati. Barcellona. Il Barcellona ha chiesto al Milan di organizzare insieme iniziative di sostegno ai terremotati. Il responsabile delle relazini eterne della società catalana è l’ex pallanotista Manuel Estiarte che abita a Pescara. La Federazione italiana cronometristi, per andare incontro alle esigenze dei cronos rimasti senza tetto, ha promosso una raccolta di fondi destinata alle esigenze più immediate dei colleghi. Un’altra sottoscrizione arriva dall’Assocalciatori (Aic), sollecitata dagli stessi tesserati: saranno chiamati ad aderire gli atleti delle squadre di A, B e Lega Pro. Altre sottoscrizioni arrivano dal mondo della pallavolo, del nuoto e del basket. Rinviata anche la cerimonia di presentazione delle medaglie che verranno assegnate in occasione dei Mondiali di nuoto. razioni di soccorso se ce ne sarà bisogno». 10 milioni di euro. Una decina di milioni di euro per aiutare le famiglie colpite dal terremoto. Il fronte delle donazioni non ha perso tempo e a poco più di 24 ore dalla tragedia ha messo sul piatto denaro e iniziative per la raccolta di fondi per la ricostruzione, il riavvio delle attività economiche, per la ripresa. Per contribuire alla ricostruzione delle abitazioni, l’Ipost (l’En- te di previdenza e assistenza delle Poste italiane e delle società collegate) ha deciso uno stanziamento straordinario di 5 milioni di euro, a fondo perduto, in favore degli associati che hanno subito danni dal terremoto. Un milione di euro in garanzie è quanto messo a disposizione da Coopfidi per le imprese abruzzesi. Deputai e senatori verseranno mille euro ciascuno, mentre Cgil, Cisl e Uil hanno avviato la raccolta del corrispettivo di un’ora di lavoro. Centomila euro arriveranno dall’istituo tumori Fondazione Pascale di Napoli, altrettanti dall’Unicef e cinquantamila dal Vinitaly di Verona. Offerte di cibo Nei punti di raccolta degli sfollati all’Aquila stano arrivando pane, latte, frutta e altri generi alimentarei per iniziativa del sindacato panificatori, della Coldiretti e della Cia. Il bookmaker. Spicca pee la sua singolarità e generosità l’offerta annunciata dal bookmaker inglese Stanleybet: l’agenzia di scommesse devolverà un milione di euro al Comune dell’Aquila per opere di pubblica utilità della ricostruzione post-sisma. La Chiesa. La Conferenza episcopale italiana ha annunciato uno stanziamento di tre milioni di euro, dai fondi derivanti dall’otto per mille. Tale somma, che sarà erogata tramite la Caritas Italiana, si aggiungerà ai fondi che in questi giorni verranno raccolti da decine di diocesi e parrocchie sparse per tutta l’Italia. Islamici ed ebrei. Non è un’azione coordinata, ma da esponenti ed associazioni delle due confessioni religiose sono partite iniziative di solidarietà. L’Unione delle Comunità Islamiche in Italia (Ucoii) è pronta a donare sangue per i terremotati dell’Abruzzo e ad accogliere gli sfollati nella moschea di Ancona. Anche la comunità ebraica di Roma si sta mobilitando, annunciando interventi come l’invio di medicinali, che verranno consegnati alla protezione civile a Roma con vestiario e generi alimentari. La comunità ebraica mette a disposizione anche l’ospedale israelitico di Roma per interventi chirurgici e ricoveri. Inoltre, il rabbino capo Riccardo Di Segni ha chiesto ai suoi correligionari di destinare ai terremotati abruzzesi le offerte raccolte nelle sinagoghe di Roma. IL CENTRO XI MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 19 IN ABRUZZO TERREMOTO - LA SOLIDARIETA’ La generosità degli abruzzesi Cibo, case, abiti, medicine: raccolte in ogni angolo. Aiuti ai bimbi PESCARA. L’Abruzzo ha paura, l’Abruzzo ha coraggio. Reagisce come può e come sa, come gli ha insegnato da sempre questa terra avara di ricchezze e ribalta, il popolo che nasce e muore tra le pietre del Gran Sasso e della Maiella Madre. Senso di comunità, darsi da fare, aiutarsi. La macchina della solidarietà si è at- tivata in ogni angolo della regione. Associazioni, imprese, albergatori, banche, mamme, padri, tutta la gente forte e gentile sta facendo la sua parte per dare una mano, donare quel che ha: la casa, il sangue, quei beni che fino alle 3.32 di due giorni fa pareva così difficile comprare, perché era la crisi a fare paura. E allora fioriscono i punti di raccolta di generi di prima necessità, si allestiscono macchine zeppe di ogni cosa e si parte. Nasce quindi la necessità di raccordarsi, per evitare sprechi e soprattutto partenze inutili se non di intralcio verso L’Aquila e le zone terremotate. Volontari. Non è possibile accogliere volontari singoli, che non sono autosufficienti (perché non sanno come mangiare e dormire). Per la zona costiera il coordinamento dei volontari fa riferimento a al Centro servizi volontariato di Chieti. Dalle province di Chieti e Pescara le provviste vengono dirottate al Banco alimentare di Pescara, via Celestino 4, 085.4313975. Stufette. Nell’Aquilano fa freddo e nelle tende ne fa ancor di più: il Gruppo Ferri di Pescara sta inviando stufe elettriche e fornellini da campo. Ospitalità. Agenzie immobiliari di Pescara si stanno organizzando per raccogliere case per gli sfollati, alcune non sono ammobiliate per cui chi avesse mobili, letti o coperte può contattare il numero 085.4308318. Negli alberghi della costa di ora Le persone in fila in attesa di avere un pasto caldo in ora crescono gli arrivi. Rose- e generi di conforto al campo di piazza d’Armi to ha messo a disposizione circa duemila posti letto negli alberghi e nelle case e il Comunefornisce agli sfollati assistenza anche psicologica. Anche la IL CENTRO e il gruppo montagna L’Espresso-Repubblica abruzzese ofcon 100mila euro aprono fre ospitalità: una sottoscrizione popolagli alberghi di re con le Casse di risparPescasseroli mio d’Abruzzo. Chiunque hanno messo volesse contribuire può utia disposizione lizzare i seguenti numeri di 3500 posti letconto corrente: Carispaq to. spa “Vittime terremoto Bambini. L’Aquila”, codice Iban: IT Qualcunopen53 Z 06040 15400 000 000 155 sa ai bambini 762; Caripe spa “Raccolta terrorizzati. fondi pro terremotati d’AA Pescara l’abruzzo” codice Iban IT 19 B silo nido La 06245 15410 000 000 468; TerGiostra di Macas spa “Raccolta fondi pro rina Gigante, terremotati d’Abruzzo” coin via Campadice Iban IT 48 L 06060 15300 nia 29 mette a CC 090 005 35 65. La sottodisposizione scrizione è stata lanciata posti per i picanche negli Usa dal quoticoli fino a tre diano “Gente d’Italia” di anni ospitati Kay Biscane in Florida. in città. Rivolgersi al numero: 085.2056298. Il nido è aperto ciali e l’ufficio Disabili per assi- 085.4920241 vigili rbani). Attiva dalle 7.30 alle 19.30. stere gli sfollati che non sono anche la parrocchia di Sant’AlRaccolte. La solidarietà su- riusciti a raggiungere la zona fonso in zona Asterope. A pera le barriere politiche e a dei Grandi alberghi: in servizio Sambuceto, nei locali dell’assoChieti i coordinamenti del Pd e anche un automezzo con auti- ciazione Peppino Impastato in del Pdl insieme hanno avviato sta per il trasporto dei disabili. via Manzoni 5, è stata allestita una gara di solidarietà con racA Francavilla è stato istituito una raccolta (dalle 16 alle 20.30) colta di vestiti, coperte, cibo, ac- il coordinamento provinciale di materiale, tra cui giocattoli, qua, pannolini, latte in polvere, per la raccolta indumenti per i da inviare al campo di solidascatoloni in oggi in piazza Vico. cittadini sfollati. Il gruppo co- rietà di Tempera. Non si accetA Montesilvano, in piazza Diaz munale di Protezione civile ha ta denaro. Info: 333.3848748. Racci sono gli scout, l’Associazione allestito un presidio fisso nei lo- colta anche dei commercianti nazionale carabinieri e della cali della stazione ferroviaria di via D’Avalos di Pescara delProtezione civile, i consiglieri (8.30-20,30) cui rivolgersi per l’omonima associazione pescacomunali, gli assessori e il sin- portare capi di vestiario (soprat- rese nella sede sulla strada al daco per raccogliere generi di tutto tute sportive), anche usati 169. La rete delle associazioni di prima necessità Il materiale vie- purchè in buone condizioni. Og- Spoltore ha organizzato una ne stoccato nella palestra della gi, poiché il piazzale della stazio- raccolta in piazza Di Marzio (di scuola elementare del 1º circolo ne è occupato dal mercato, dal- fronte al circolo Acli) e nei locae poi consegnato alla Protezio- le 8,30 alle 13,30 il presidio li della Società operaia, in piazne civile. Il Comune, inoltre, do- verrà spostato in viale Nettuno za D’Albenzio. Si raccolgono anpo cinquemila euro di viveri (sede del Pd) e poi riportato nel che medicinali per il primo socgià inviati all’Aquila, schiera pomeriggio alla stazione (info: corso e materiale sterile per mel’Azienda speciale dei servizi so- 085.4920220, Protezione civile, e dicazioni. Parte un camper per le imprese Ferri invia stufette elettriche Si moltiplicano i conti correnti La De Cecco invia pasta e olio Dai dipendenti un’ora di paga Sottoscrizione del “Centro” PESCARA. Anche il gruppo De Cecco, il pastificio abruzzese che ha il suo quartier generale a Fara San Martino di Chieti, e i suoi dipendenti si sono mobilitati per esprimere solidarietà e sostegno materiale alla popolazione colpita dal terremoto. I 750 dipendenti delhanno deciso di devolvere un’ora di lavoro in favore dei terremotati dell’Aquila e l’azienda ha aggiunto due ore per ogni dipendente. Il Gruppo De Cecco inoltre già da ieri è in contatto con il presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Chiodi e la Protezione civile per fornire, usando i propri mezzi per il trasporto, prodotti alimentari come pasta, olio e sugo dell’azienda. Ieri da Fara San Martino sono partiti i primi 50 quintali di pasta e olio e sono stati consegnati al centro di stoccaggio della Croce Rossa e nei prossimi giorni arriveranno alRichieste. E c’è chi si affida al popolo di internet per chiedere materiale utile per allestire tendopoli. Servono 400 metri di cavo 3x2 2 altrettanti 3x1,5, 100 metri di neon 1x25 completo, 200 prese maschio e 200 femmina, 200 scatolette porta prese, 100 interruttori, 100 spine, 20 quadri per prese con differenziali, 20 prese per quadri maschio/maschio. Rivolgersi al numero 3887979333. Le imprese. Il centro agroalimentare “Valle della Pescara” di Cepagatti, in collaborazione con la Sma, ha fornito 20 bancali di frutta e verdura alla Cri. L’Ordine dei Farmacisti dell’Aquila ha organizzato l’attivazione di due camper itineranti messi a disposizione dalla Protezione civile della Regione Lombardia e dall’Ordine dei Farmacisti di Cuneo, dall’Associazione Titolari e dall’Unifarma distribuzione. Gli artigiani della Cna corrono a sostegno delle imprese danneggiate dal terremoto con conto corrente, ufficio mobile e aziende a disposizione della Protezione civile. Il conto è aperto alla Banca Serfina (filiale di Pescara), coordinate: Cna Abruzzo: fondo di solidarietà per le imprese colpite dal terremoto dell’Aquila”, Iban IT 02 B 03338 15400 CC0020002216. All’Aquila è stato aperto un ufficio mobile davanti alla fontana luminosa: un camper attrezzato è a disposizione delle imprese per un’attività di prima assistenza, per il disbrigo delle pratiche correnti, per una prima stima dei danni patiti dalle aziende (329.6510296; 329.6510298). Diverse imprese tre provviste. L’Ance mette a disposizione le proprie strutture, professionalità e i materiali tecnicamente avanzati per l’immediata ricostruzione della Casa dello studente dell’Aquila. Lo fa sapere la stessa Associazione nazionale costruttori edili, che si fa promotrice di una sottoscrizione per il reperimento dei fondi necessari alla ricostruzione della struttura per i ragazzi. dell’edilizia della Cna hanno offerto la propria disponibilità gratuita alla Protezione civile per inviare nelle località colpite dal sisma uomini e mezzi. Conti correnti. Innumerevoli i conti correnti per raccogliere offerte. Tra questi: la Federazione degli ordini dei Commercialisti d’Abruzzo, intestato a: Odcec di pescara c/o Fed. Reg. Odcec Abruzzo, Fondi Pro Terremotati Abruzzo, Iban: IT95Y0624515410000000000465, Causale: Unagraco- Fondi pro terremotati Abruzzo; la Fondazione Pescarabruzzo, che ha già versato 50.000,00 euro, intestato a Raccolta fondi pro-terremotati L’Aquila e Provincia, Iban IT 17A0333815400 CC0020002215, Serfina Banca Spa, Agenzia di Pescara, via Tiburtina Valeria, 56. 20 MERCOLEDÌ XM IL CENTRO 8 aprile 2009 IN ABRUZZO IL TERREMOTO IN REGIONE «Fondi a imprese e famiglie» Il presidente Chiodi: Stato-Regioni, presto arriveranno aiuti concreti di Maurizio Piccinino L’AQUILA. «Il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani ha espresso verso l’Abruzzo, la città dell’Aquila e i paesi colpi il massimo impegno e una concreta solidarietà». Gianni Chiodi, presidente della giunta d’Abruzzo esce «Sostegni», sottolinea il presidente della giunta, «devono essere dati sia ai lavoratori degli enti pubblici che a quelli autonomi. Questi ultimi avranno grandi difficoltà in quei settori più esposti come il commercio. Così come bisogna dare aiuti alle imprese che sono in grave difficoltà per il terremoto». L’impegno delle Regioni è stato chiaro. «Siamo pronti a fare la nostra parte» ha detto Errani, «per gestire anche la seconda parte dell’emergenza e contribuire al processo di ricostruzione». «Lo vogliamo fare», ha precisato Errani, «dando un esempio di piena cooperazione con il governo. Le istituzioni insieme devono dare grande dimostrazione di essere presenti in quel territorio». Errani ha aggiunto che i presidenti delle Regioni sono «in contatto costante con il presidente della Regione Abruzzo Chiodi, con lui stiamo seguen- soddisfatto e rincuorato dall’incontro tra Stato e Regioni tenuto sui sostegni da dare all’Aquila e sugli interventi da mettere in campo. «Oltre alla ricostruzione c’è da fare un grande sforzo per tutelare il sistema economico», commenta Chiodi. Errani: benefici per la ricostruzione in cooperazione con il Governo Regioni ed Enti locali abruzzesi do tutte le fasi». L’incontro tenuto con Berlusconi, è servito, «a rafforzare e impostare, oltre alla prima fase dell’emergenza, la cooperazione tra i vari livelli istituzionali anche nelle prossime settimane. Sono convinto che sia questo lo spirito del Governo e sapremo dare dimostrazione di efficienza». All’incontro oltre a Chiodi ed Errani c’era anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e i governatori di Vasco Errani Sopra da sinistra Remo Gaspari e il presidente della giunta abruzzese Gianni Chiodi Calabria, Sardegna e Lazio, Agazio Loiero, Ugo Cappellacci e Piero Marrazzo, e il presidente dell’Anci Leonardo Domenici. In una nota congiunta, i sindaci dell’Anci (Assemblea nazionale dei Comuni italiani), Roberto Reggi (Piacenza), Salvatore Perugini (Cosenza) e Vito Santarsiero (Potenza) esprimono soddisfazione per i risultati raggiunti. «La immediatezza della reazione che ha portato il Governo a predisporre l’ordinanza sugli interventi urgenti conseguenti al terremoto che ha colpito l’Abruzzo è certamente lodevole e positiva. Quello che ci preme sia chiarito in maniera inequivocabile è invece il fatto che la cifra fino- ra prevista per gli interventi, ovvero 30 milioni di euro, deve essere interpretata come la mera apertura di un capitolo specifico nel bilancio dello Stato, non come una cifra utile anche soltanto all’avvio della fase di gestione dell’emergenza». Molte le testimonianze di affetto e solidarietà. Con una lettera inviata a Chiodi, il presidente della Regione autonoma della Sardegna, Ugo Cappellacci, dopo aver espresso il dolore e la tristezza di tutti i sardi ha confermato la volontà di prestare il massimo dell’aiuto possibile e partecipare alla ricostruzione. 2060WZK.PM5 TRIBUNALE DI MILANO «Un errore costruire la nuova città» PESCARA «Utilizzare i provvedimenti di emergenza come la sospensione dei prelievi fiscali». E’ l’ex ministro Remo Gaspari che con l’esperienza di commissario per l’alluvione della Valtellina consiglia il presidente Chiodi a ben operare per la ricostruzione e, subito smonta l’idea di Berlusconi di costruire una nuova città. «Per L’Aquila ci deve essere la responsabilità della Sovrintendenza, la città», dice Gaspari, «rappresenta un tesoro medioevale ed in piccolo ha i valori architettonici di Firenze. L’Aquila non deve perdere questa caratteristica. L’idea di fare una nuova L’Aquila è sbaliata. Sui fondi dico che è impossibile una ricostruzione con 33 milioni di euro, nella Valtellina spesi 1600 miliardi per la ricostruzione e altri 1600 miliardi per le imprese». Il Fallimento Dominio Srl, società che faceva produrre e commercializzava capi di abbigliamento con marchio “Indian Rose”, è interessato a raccogliere offerte per l’acquisto dei seguenti beni: LOTTO 1 1. autovettura MINI modello Mini One DS “Deluxe” targa: CZ970PN 1.6 Diesel immatric. 28/02/2006 – valore stimato: 13.000,00 euro 2. furgone MERCEDES modello VITO 115 CDI targa: CV054GY immatric. 31/03/ 2005 – valore stimato: 15.000,00 euro - visionabili a Monza LOTTO 2 n.132.000 circa capi di abbigliamento principalmente marchiati “Indian Rose” di cui circa 58.700 collezioni autunno/inverno 2007 e 2008, – valore stimato 395.691,00 euro Si segnala che sono visionabili circa n. 106.000 capi presso il depositario del fallimento a Rho – valore stimato 332.000,00 euro e circa n. 26.000 capi – valore stimato 63.600,00 euro – presso lo stabilimento di Mosciano (TE) LOTTO 3 apparecchi elettronici: computer completi di server, tastiera e video, stampanti Laser, fax, fotocopiatrice, calcolatrici elettroniche, elettronic time corder, armadio per server completo di 3 server, non è in vendita il sistema telefonico poiché in leasing, – valore stimato 6.820,00 euro - visionabili a Rho LOTTO 4 arredo uffici di Monza: stender porta abiti, 4 manichini, 7 tavoli utilizzati nello show room, tavolino basso in cristallo, cassettiere per scrivanie, sedie plastificate, divanetto in pelle bianca completo di 2 sedie, scaffalature in legno e metallo, – valore stimato 4.000,00 euro - visionabili a Rho LOTTO 5 macchine elettroniche e arredi presso lo stabilimento di Mosciano (TE): trattasi di stender porta abiti, camerini di prova usati nello spaccio, scaffalature per magazzino, scrivanie completi di cassettiere e sedie, n.1 stampante per etichette Toshiba, n.1 macchina tranciatrice per campionario, tavoli da lavoro, muletto, – valore stimato 18.037,00 euro LOTTO 6 rotoli di stoffe varie per circa 14.630 metri presso lo stabilimento di Mosciano (TE) – offerta libera. Gli inventari e le foto relative a ciascun lotto sono consultabili sul sito www.fallimentitribunalemilano.net, nella Sezione Inviti ad offrire. Gli interessati dovranno far pervenire la loro migliore offerta per l’acquisto dei suddetti lotti direttamente allo Studio del Curatore entro il 25 aprile 2009. In esito alle offerte pervenute il fallimento si riserva di indire eventuale gara informale. Per ogni informazione e visione dei lotti presso il depositario dei beni a Milano e presso lo stabilimento di Mosciano (TE), contattare lo Studio del Curatore Dott. Micaela Cecca – Via Turati, 7 Milano 20121 – tel. 02867593 fax 0262086259 email [email protected] «Asl, nessun taglio a spese aggiuntive» PESCARA. «Si conferma la possibilità per le Asl di provvedere all’emergenza anche con il superamento dei vincoli di spesa stabiliti nel Piano di rientro». E’ l’iniziativa di Gino Redigolo, Commissario di governo per il piano anti-deficit della sanità che oggi incontrerà i manager degli ospedali abruzzesi per comunicare che i soldi spesi per tutte le iniziative di assistenza sanitaria per il terremoto non rientreranno nei conteggi del piano di rientro. «Non rientrano nei conteggi gli oneri aggiuntivi», spiega Redigolo, «ossia tutto quello che si è speso in più per garantire ricoveri, trasferimenti, e tutto quello che è stato fatto per dare assistenza ai cittadini. Oggi incontrerò i direttori generali e troveremo anche la forme per rendere questa iniziativa il più agevole possibile». IL CENTRO XN MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 21 IN ABRUZZO IL TERREMOTO IN REGIONE «Ma L’Aquila non morirà» De Matteis: piango per i lutti e le macerie, ricostruiremo la città di Maurizio Piccinino L’AQUILA. La sua foto che abbraccia un famigliare di una vittima del terremoto ha fatto il giro del mondo. Giorgio De Matteis, medico, ex responsabile della protezione civile e vice presidente del Consiglio regionale è tra quegli aquilani che Dottor De Matteis come si sente? «Io sono stato fortunato ad avere salva l’intera famiglia. Così non è accaduto per molti concittadini e amici, li abbraccio, li stringo a me con tutto il cuore e la forza di un amore verso quanti ci hanno lasciato nel pieno della vita e in una notte di primavera». Cosa prevale in queste ore in lei e nella sua città. La paura, la voglia di fuga, la speranza? «La volontà di ricostruire subito. Di uscire dalle macerie, dalla polvere. Dall’incubo delle scosse. Uscire dal dramma di una città spettrale senza futuro. So che non mollerà nessuno perchè la città sarà rimessa in piedi e nessuno se ne andrà dall’Aquila, sapremo rimetterla in piedi di nuovo, da soli e insieme al resto degli abruzzesi». Qualcosa la conforta in hanno cercato di strappare dalla morte i suoi concittadini scavando a mani nude tra i detriti. Dalle macerie ha estratto il corpo di una sua amica, moglie di un collega medico, che stringeva a sè la figlioletta senza vita, erano entrambe morte. «Ho scavato ed ho trovato amici morti nelle loro case. E’ necessario avere la forza di andare avanti» De Matteis stringe un amico. Nelle foto piccole Bertolaso e accanto Pagano queste ore? «Avverto la grande umanità e la grande solidarietà. Lo straordinario impegno di tutti coloro che sono all’Aquila e nei paesi colpiti. Stanno lavorano in modo ammirevole, dalla Protezione civile ai volontari, la Croce rossa, i carabinieri, l’esercito. Tutti sono presenti e tutto questo in meno di 24 ore. E’ partita una macchina di aiuti e di assistenza promossa dal sottosegretario Guido Bertolaso che si è unita con la Regione Abruzzo e le altre istituzioni. Un lavoro importante fatto a stretto contatto con le popolazioni. E’ importante che la gente non perda la speranza, il contatto con le cose e, so- prattutto, la fiducia verso quello che era prima, la città che era prima che può e deve tornare. Noi però dobbiamo crederci per primi». Dottor De Matteis, lei pensa che gli aquilani con i loro lutti e case distrutte abbiano la forza per credere nel futuro? «Ne sono certo. E’ fonda- mentale la forza che è in noi ed è questo quello che conta in questo momento. Credere fortissimamente che da questa città non ce ne andremo». Lei è un uomo di istituzioni, è il vice presidente del Consiglio regionale, cosa farà la Regione? «Le istituzioni si stanno organizzando, ho sentito il pre- sidente Nazario Pagano. La Conferenza Stato-Regioni a cui ha partecipato il presidente Gianni Chiodi ha dato indicazioni chiare. L’obiettivo è la concretezza e la rapidità. Chiederemo al Governo e al presidente Berlusconi che vengano adottate misure immediate e concrete a sostegno delle ricostruzione. Vogliamo che sia realizzato un modello virtuoso, che eviti sperperi con tempi certi. Ecco una cosa importante, vogliamo la certezza degli interventi, ma vogliamo anche che la ricostruzione della città e dei nostri paesi sia fatta da noi». Nel frattempo, cosa sollecitate nell’immediato? «Si stanno già organizzando i gruppi degli esperti per le verifiche sulla stabilità degli edifici. Vogliamo che il lavoro sia rapido e preciso con una valutazione sia per le stime dei danni che della stabilità delle costruzioni, affinchè parta rapidamente l’opera di ricostruzuione». Lei ha un modello per la ricostruzione? «Quello friulano, dove sono stati verificati i danni ed erogati i soldi direttamente ai cittadini e ognuno si è ricostruito la casa». 22 MERCOLEDÌ XO IL CENTRO 8 aprile 2009 IN ABRUZZO IL TERREMOTO IN REGIONE Sisma, il rischio è la sindrome Un’équipe di assistenza psicologica per i feriti e i sopravvissuti L’équipe. Il professor Massimo Di Giannantonio con altri componenti del gruppo di assistenza piscologica di Fabio Casmirro CHIETI. Che danni provoca un terremoto, di quale assistenza necessitano le persone che hanno visto crollare tutto davanti ai loro occhi, dagli affetti ai beni più cari? Medici e specialisti sono chiamati a dare risposte a una umanità smarrita, in preda al dolore straziante della disfatta interioDisagi profondi che sfiorano l’auto-annientamento. «Ci sono molte cose interessanti sui lavori fatti in ospedale», spiega Di Giannantonio, «alcune direi persino sorprendenti, come il caso di una donna anziana, che dopo aver visto crollare tutto nella sua vita, chiamata al colloquio psicologico, risponde di essere rinata a nuova vita. Si sente miracolata per il fatto di aver scampato la morte, come avvolta da una nuova, grande energia. Si potrebbe definirla una reazione atipica, che si verifica con maggiore frequenza tra gli anziani, laddove normalmente prevale la sintomatologia classica, quella pesante e dolorosa, che lascia nell’animo delle persone terremotate un senso di devastazione e rovina, l’incapacità di vedere il domani e di trovare le energie per ricominciare». Quali sono le prime diffi- re. L’équipe del professor Massimo Di Giannantonio sta affrontando in questi giorni, al policlinico di Chieti, i problemi dei ricoverati e dei feriti nella tragedia abruzzese. Un variegato campionario di situazioni personali, uomini donne e bambini schiacciati da drammi indicibili. Il primo problema è comunicare la morte dei congiunti Operativo il gruppo del professor Di Giannantonio coltà per un gruppo di assistenza psicologica? «Innanzititto c’è un problema di comunicazione, informare i ricoverati della morte di congiunti e persone care. Degenti politraumatizzati che hanno perduto figli, mogli o mariti e devono esserne informati, persone che rischiano di seguire comportamenti piscopatologici, autolesivi. Si parla di situazioni che noi tecnicamente definiamo dissociazioni. Ci si dissocia quando perdiamo coerenza con la nostra personalità». Ci sono altre forme psicopatologiche, sintomi riconoscibili? «Un’altra è l’attacco di panico che si manifesta con tremore improvviso, sudorazione e una fortissima tachicardia. E’ come una terribile fame d’aria che ci prende, accompagnata da un senso di morte imminente». Quali sono le terapie, le soluzioni che vengono offerte? «Cerchiamo di garantire alle persone un supporto integrato, psicologico e farmacologico». Esiste anche la sindrome post-traumatica, come si affronta? «Questo è un grave problema psicologico e psichiatrico che insorge a distanza di tre-quattro settimane dall’evento traumatico, perché fino a quando si combatte l’emergenza, si salvano vite e via dicendo, siamo solo nella fase acuta, ma quando il pensiero del soggetto colpito diventa autoriflessivo, si può andare incontro a una sindrome post traumatica da stress, che è composta da tre grandi sintomi: depressione, ansia, perdita di motivazioni nel fare le attività normali e giornaliere. E’ su questo secondo aspetto che ci stiamo preparando a dare risposte». Le psicopatologie spiegano anche alcune forme particolarissime di sciacallag- gio, da parte di chi diffonde paure di imminenti, terribili nuove scosse di terremoto? «Questi sono fenomeni aggressivi di manipolazione della opinione pubblica, in questi casi c’è il codice penale con il reato di procurato allarme. Esiste però una spiegazione anche per questi casi. Si tratta di perversioni che attivano, in alcuni soggetti, un’ansietà incontrollabile che prende la forma di atti ostili nei confronti della società. Si inviano messaggi distorti per aumentare la sofferenza e lo stress degli altri». Cosa insegna una esperienza come il terremoto? «Che dobbiamo toglierci dalla testa la fantasia onnipotente di essere capaci di controllare al cento per cento la terra e i suoi avvenimenti metereologici e strutturali. L’uomo è una parte dell’ecosoistema ma l’ecosistema non è affatto al servizio esclusivo dell’uomo. Ci sono manifestazioni incontrollabili come tsunami, terremoti, alluvioni, frane che non siamo in grado di controllare. E’ una questione di consapevolezza: il terremoto ci ricorda che siamo continuamente in bilico tra le sensazioni di onnipotenza e di impotenza laddove il nostro compito è diventare consapevoli di essere sia l’uno che l’altro». IL CENTRO XP MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 23 IN ABRUZZO TERREMOTO/ LE STORIE Lui illeso, l’amico resta sotto le macerie Era andato nella Casa dello studente per fargli coraggio L’AQUILA. Illeso, dopo otto ore passate sotto le macerie, con il solo conforto del padre che per tutto quel tempo gli parlava per incoraggiarlo mentre i soccorritori, con molta cautela, rimuovevano le macerie sotto le quali era finito insieme all’amico deceduto per il terremoto. C’è anche questa storia fra le tante del terremoto. Una coincidenza tutta da raccontare. Protagonista, suo magrado, è un giovane aquilano, Gianluca, di 24 anni, che per puro caso era andato a dormire nella Casa dello studente la notte in cui c’è stata la scossa sismica delle 3,32 di lunedì mattina. Una volta soccorso, è stato portato in ospedale dove gli è stato applicato un collare, poi lo studente è scomparso. A raccontare i particolari del fatto è stato successivamente il padre il quale ha spiegato che Gianluca gli aveva detto che non sarebbe tornato a casa perché un amico, studente universitario fuori sede, terrorizzato dalle continue scosse degli ultimi giorni, gli aveva chiesto di dormire con lui nella Casa dello studente. La scossa delle 3,32 li ha seppelliti. Gianluca ha saputo soltanto più tardi che il suo amico era morto. Trova il pc per la tesi fra i resti della camera L’AQUILA. Ha rischiato di finire di nuovo sotto alle macerie per recuperare il computer, perché a luglio si dovrebbe laureare e dentro il persona computer c’era la sua laurea. Daniele, studente carrarese di lettere all’Aquila, ha scalato le macerie pericolanti della sua “ex casa”, da dove era fuggito, per recuperare il computer e qualche maglietta. «Non ho più altro,», racconta, «ma un mio coinquilino se l’è vista peggio di me: si è svegliato tra mattoni e polvere ed è riuscito ad uscire da solo dopo due ore con le sue uniche forze. Non abbiamo visto soccorsi per ore. Poi ho ripreso coraggio e sono risalito fra pietre e mattoni; tutto scricchiolava ma non potevo lasciare il mio pc». Fugge in pigiama dall’Aquila a Termoli TERMOLI. E’ fuggita nella notte in pigiama dall’Aquila ed ha raggiunto in macchina Termoli in compagnia di un altro studente, una giovane ventenne di Termoli. V.L. è arrivata all’alba in città in stato di shock dopo che è scampata alla morte all’Aquila dove viveva da qualche tempo con alcune studentesse. Dopo la prima grande scossa ha attraversato nel- la notte via XX Settembre ed ha visto intorno a sé solo distruzione: case crollate e macerie. La ragazza, iscritta ad un corso di arte, nella notte era in casa in via Madonna di Pettino, insieme ad altre inquiline. «Sono riuscita ad incontrare un amico e siamo ripartiti prima della chiusura di strade e autostrada». V.L. è tornata a casa in pigiama, sconvolta. Corre dalla madre muore in un incidente TORNIMPARTE. Un giovane di Lucoli, del quale non sono state diffuse le generalità, è morto subito dopo il terremoto dopo che si è ribaltato con la sua autovettura, mentre andava a cercare la madre: l’incidente è stato confermato dal sindaco del piccolo comune dell’Aquilano, Luciano Giannone. Il giovane, immediatamente dopo la scossa avvertita alle 3.32, era uscito di casa trafelato per andare a trovare la madre che abita nelle vicinanze, preoccupato per le sue condizioni di salute. Ma dopo che è salito in auto, ha perso il controllo del veicolo che si è ribaltato; il giovane è morto sul colpo. Mamma sotto shock non riesce ad allattare Trauma per lo spavento, offerta la possibilià di trasferirsi L’AQUILA. Dopo lo spavento non riesce più ad allattare il suo bimbo di appena due mesi. E’ quello che racconta una ragazza che ora si trova con la famiglia nel campo di prima accoglienza allestito nella frazione di Paganica. Già dopo la prima scossa aveva deciso di abbandonare la sua casa nella parte vecchia della frazione con l’intenzione di dormire in macchina con il suo bimbo di appena due mesi. «Ancora non so nulla della mia ca- sa, non so che cosa sia successo, non ci hanno fatto più tornare per precauzione», raccontano. Ad accudire e tentare di tranquillizzare il bimbo c’è anche la nonna. La Protezione civile ha offerto alla giovane famiglia la possibilità di trasferirsi momentaneamente in un hotel della costa, di quelli messi a disposizione dei numerosi sfollati. Non sanno i due giovani coniugi che cosa fare trattenuti dalla presenza del resto della famiglia all’Aquila, ma spinti a recarsi in un posto più sicuro per proteggere il loro piccolo. Una delle tante storie che si possono ascoltare girando tra le persone che già occupano il campo sportivo di Paganica. Sono state sistemate le tende, l’eliambulanze fanno la spola con gli ospedali per trasferire i feriti. E sono arrivate anche le prime forniture di latte in polvere per la ragazza che non riesce ad allattare il suo bambino. Boss nel panico MESSINA. Il terremoto ferma anche l’udienza del maxiprocesso alla mafia tirrenica, in corso davanti alla Corte d’assise d’appello. Il boss Cesare Bontempo Scavo, detenuto in regime di 41 bis nel carcere di San Nicola di Avezzano (nella foto), e collegato in videoconferenza, ha infatti avuto un attacco di panico a causa delle scosse di assestamento in Abruzzo. LE FOTO DELLA TRAGEDIA Dalla pagina a sinistra in alto una donna piange fra le rovine dell’Aquila il centro sportivo Centi Colella a Coppito trasformato in punto di accoglienza un uomo abbandona casa all’Aquila l’orologio del campanile della chiesa di Sant’Eusanio bloccato sulle 3,32 l’ora della scossa di lunedì notte residenti aquilani in attesa di prendere l’autobus con destinazione un albergo della costa un uomo ferito fra le rovine di Paganica il ponte crollato a Sassa e il salvataggio di una ragazza nel corso dell’altra notte all’Aquila 28 IL CENTRO MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 IN ABRUZZO IL TERREMOTO A PESCARA Alberghi tutti pieni sulla costa Un migliaio gli sfollati. La storia di Manuela, incinta di nove mesi PESCARA. Sono quasi un migliaio gli sfollati dell’Aquilano che hanno trovato posto negli hotel della costa pescarese. Gli alberghi sono quasi al completo e ora il Comune di Pescara ha deciso di mettere a disposizione due scuole per i terremotati. I grandi alberghi di Montesilvano ne ospitano 430, di cui 90 al Prestige, altri 90 al Grand Hotel Adriatico e 250 al Serena Majestic. All’hotel Esplanade, a Pescara, quaranta famiglie prese dal panico per la forte scossa delle 19,50, avvertita anche nel capoluogo adriatico, hanno deciso di lasciare l’albergo e di andare a dormire in macchina. L’esodo verso la costa era partito già dalle prime ore del mattino di ieri, anche se non tutti all’Aquila hanno voluto lasciare le loro abitazioni, nonostante le ripetute scosse che hanno ancora aggravato la situazione di molte case già lesionate. Gli sfollati, mano a mano che sono arrivati, sono stati accolti dalle forze dell’ordine e dai volontari della Croce rossa. Molti non avevano vestiti e avevano bisogno di medicinali, che la Croce rossa sta cercando di fornire. Alcuni degli sfollati, sebbene alloggiati, in albergo hanno preferito dormire nella hall o nell’auto parcheggiata a poca distanza. Secondo Federalberghi, sono stati garantiti complessivamente circa 6.500 posti sulla costa per ospitare i terremotati nelle strutture alberghiere. Non sono mancate, però, forme di sciacallaggio. Alcuni nomadi, spacciandosi per sfollati, hanno cercato di mescolarsi agli aquilani per poter usufruire dell’accoglienza gratuita nelle strutture ricettive: per aggirare il problema sono stati mobilitati, in particolare, i carabinieri di Pescara, che, insieme agli albergatori, hanno suggerito ai cittadini bisognosi di accoglienza di mettersi in contatto e raccordarsi con le sale operative della protezione civile di Pescara e dell’Aquila. Tante le storie commoventi registrate in questi due giorni. Forse domani, a Pescara, nascerà Alice. La mamma Manuela insieme alla sua famiglia sono scappate da Pettino. Sono andati via dalla tendopoli di campo Colelli per trovare un letto in un posto sicuro all’hotel Serena Majestic, di Montesilvano. Non è ancora nata Alice, ma è già scampata alla tragedia del terremoto. «Per adesso, devo pensare solo a lei», dice la mamma, «tutto il resto viene dopo». La storia di Alice e della sua mamma regala una speranza ai 430 sfollati giunti a Montesilvano. Manuela, residente nel quartiere Pettino, alla periferia dell’Aquila, racconta l’apocalisse che ha vissuto: «Alla prima forte scossa delle undici siamo usciti in strada». Una corsa disperata lungo quattro piani di scale. «Ma alle scosse del terremoto, ormai, ci siamo abituati» dice «Da tre mesi all’Aquila la terra trema tutti i giorni: abbiamo imparato a convivere con il terremoto». Così, Manuela non è più tornata a casa sua: «La mia casa sta in un palazzo di circa vent’anni, una costruzione abbastanza recente, ma per stare più sicuri, io, mio marito e il mio primo figlio siamo andati a dormire a casa dei miei genitori, un appartamento al primo piano di un palazzo». Ma alle Gli sfollati sono stati ospitati negli hotel della costa 3,32 della notte tra domenica e lunedì è scoppiato l’inferno: «Ho sentito un boato, un rumore fortissimo che non si può descrivere con le parole. Un rumore incredibile di cemento che crolla, di mobili che si spezzano in due e di vetri che vanno in frantumi. All’Aquila è come se le case fossero esplose. Si è spallato tutto». «Spallato», è questa la parola usata dagli aquilani arriva- ti a Montesilvano per descrivere il disastro. Parla così anche un’altra sfollata, la signora Carolina che da una settimana dormiva vestita per essere sempre pronta a scappare. C’è anche chi, ieri, si è spacciato per sfollato e ha chiesto una camera in albergo per farsi una vacanza a spese dello Stato: a raccontarlo è il comandante provinciale dei carabinieri, Giovanni Esposi- to Alaia. I militari dell’Arma di Montesilvano ora censiscono tutti coloro che arrivano dall’Aquilano, per scoraggiare l’iniziativa dei giovani rom. Pietro Lambertini Comune inagibile a Loreto, evacuazioni a Catignano Edifici lesionati, tante le chiamate ai pompieri PESCARA. Alle 19,50 di ieri Pescara è ripiombata nel panico. Un’altra forte scossa di terremoto ha fatto tremare i palazzi per una manciata di secondi e si è ripetuta la scena di domenica notte. Migliaia di cittadini hanno abbandonato le case e si sono riversati in strada impauriti. Il centralino dei vigili del fuoco è stato tempestato di richieste di aiuto. Ma fino a tarda sera non risultavano danni gravi e nemmeno dei feriti. Più drammatica, invece, la situazione nel resto della provincia, dove si registrano diversi edifici inagibili. A Loreto Aprutino, il municipio lesionato è stato trasferito nella sala polivalente. A Catignano sono scattate alcune evacuazioni. E non sono mancati anche ieri i problemi per l’acqua. Diverse famiglie residenti tra Montesilvano, Città Sant’Angelo e Pineto sono rimaste a secco a causa di un guasto all’acquedotto teramo del Ruzzo. A Pescara, in compenso, dopo la riparazione alla condotta di viale D’Annunzio, danneggiata dal terremoto, il flusso idrico è tornato piano piano alla normalità. EDIFICI LESIONATI. Il centralino dei vigili del fuoco è stato tempestato di telefonate per tutta la giornata. Tanti cittadini, ancora impauriti per la forte scossa di domenica notte, hanno chiamato i pompieri per richiedere una verifica alle piccole lesioni riscontrate all’interno o all’esterno degli edifici. «Non ci risultano danneggiamenti gravi, tali da richiedere evacuazioni a Pescara», hanno spiegato i vigili del fuoco. Ma in serata è scattata un nuovo allarme, dopo un’altra scossa molto forte avvertita persino nel Lazio, in Campania e nelle Marche. Il comando dei vigili è stato subissato da un’altra valanga di richieste di assistenza. In via Parco Nazionale d’Abruzzo, una disabile ha chiamato i pompieri, perché nessuno l’ha aiuta- ta ad abbandonare l’edificio durante il terremoto. La forte scossa tellurica di ieri, comunque, non avrebbe causato danni seri alle abitazioni, stando ai primi accertamenti. DANNI A CATIGNANO. Si allunga, invece, l’elenco dei Comuni della provincia pescarese danneggiati dal terremoto. Ieri, anche a Catignano sono scattate alcune evacuazioni, mentre a Loreto Aprutino è stato dichiarato inagibile il municipio. Bussi e Popoli, invece, risultano tra i paesi più colpiti dalla forte scossa registrata nella notte tra domenica e lunedì scorsi. MANCA L’ACQUA. Una rottura all’acquedotto del Ruzzo ha creato grossi problemi lungo la costa. Molte abitazioni di Montesilvano, Città Sant’Angelo, Silvi e Pineto sono rimaste con i rubinetti a secco. «Non siamo ancora riusciti a trovare il guasto», ha fatto presente il direttore generale dell’Aca, Bartolomeo Di Giovanni, in tarda mattinata. Si sono persi in tutto 80 litri al secondo d’acqua. Poi, nel pomeriggio, la situazione è lievemente migliorata. E’ stata aumentata di 40 litri al secondo l’erogazione idrica al serbatoio di Colle Morino, raggiungendo così una portata di 160 litri, su un totale di 200. (a.ben.) IL CENTRO C3 MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 29 IN ABRUZZO IL TERREMOTO A PESCARA «Con Giorgia vince la vita» E’ di Paganica la prima nata dopo il sisma: in culla ha il numero 13 di Saverio Occhiuto PESCARA. Gli occhi azzurri di Romina Carrozza possono finalmente liberare la gioia mentre porta al petto la sua piccola Giorgia: 2 chili e 800 grammi di tenerezza. E’ venuta alla luce alle 16,15 di ieri pomeriggio all’ospedale di Pescara ed è la prima aquilana nata dopo il terremoto, la metafora della vita e Lei volava e dall’alto non si scorgevano che macerie e la terra continuava a tremare. Nella camera numero “13” del reparto neonatologia dello Spirito Santo c’è anche il papà della neonata a stringersi accanto alla moglie e alla figlioletta, come se volesse ancora proteggerle dal peggio. Marco Casinova faceva il fornaio a Paganica. I muri esterni della casa della giovane coppia sono ancora in piedi, ma all’interno è tutto distrutto: «Oggi hanno fatto un sopralluogo i vigili urbani, è crollato anche il solaio». L’altro figlioletto della giovane coppia, di 6 anni e mezzo, è al sicuro con i nonni. «Mia moglie» racconta Marco Casinova «era già ricoverata da sabato all’ospedale dell’Aquila perché lunedì avrebbe dovuto fare il cesareo. La notte del terremoto io ero con i miei a Paganica. All’una e venti, dopo la prima forte scossa, siamo usciti tutti di casa e questo probabilmente ci ha salvati. Mio padre ha due roulotte nella casa di campagna. Ho detto ai miei: “basta, io qui non ci sto più”. Alle 3,20, dopo la seconda scossa, ho chiamato mia moglie in ospedale e mi sono precipitato da lei. L’hanno messa subito su un elicottero per trasportarla a Pescara. Le sale operatorie dell’ospedale dell’Aquila non erano più agibili. Alle 16,15 è nata la nostra bambina». «Sono felice, adesso sì» dice lasciandosi andare a un tenue sorriso Romina Carrozza. «E’ stata un’esperienza bruttissima, inimmaginabile. Per come si erano messe le cose possiamo davvero dire di essere stati fortunati». Al centro di ascolto della Caritas, nell’atrio dell’ospedale, due volontarie sono alle prese con i familiari che accompagnano degenti e traumatizzati giunti dal capoluo- della morte che si rincorrono. Romina aveva programmato il parto cesareo per lunedì mattina all’ospedale dell’Aquila. Doveva essere in una sala operatoria del San Salvatore quel maledetto 6 aprile, e invece si è ritrovata su un elicottero del 118 che la trasportava d’urgenza a Pescara. Più di 180 i ricoveri in città e provincia PESCARA. Sono stati otre 180 i terremotati feriti trasportati negli ospedali della provincia di Pescara. Il dato, fornito dalla Asl, è aggiornato a ieri mattina. All’ospedale del capoluogo si sono verificati 98 accessi, 52 dei quali risolti con le sole prestazioni sanitarie, mentre per i rimanenti 46 si é proceduto al ricovero (di cui 8 in chirurgia III, 8 in ortopedia, 4 in chirurgia toracica, 7 in geriatria, 1 in rianimazione, 3 in otorino, 3 in neurochirurgia, 1 in cardiologia, 1 in oculistica, 1 in nefrologia, 1 in urologia, 3 in medicina I, 5 in psichiatria). A Penne sono stati otto gli interventi di pronto soccorso (con una prognosi media di otto giorni) e due i ricoveri in chirurgia generale. A Popoli sono stati 77 gli accessi in ospedale dei terremotati, di cui 62 dimessi dopo i primi accertamenti e 15 ricoverati (4 in ortopedia, 6 in chirurgia, 3 in medicina, 2 in ostetricia). Proprio nella zona di Popoli il terremoto è stato avvertito in modo piuttosto forte anche questa mattina. Il manager della Asl di Pescara, Claudio D’Amario, è soddisfatto di come è stata gestita l’emergenza nei tre ospedali. go aquilano. Ieri a cercare una parola di conforto c’era anche una madre disperata. La sua ragazza, una studentessa di 21 anni, è rimasta schiacciata sotto le mecerie della sua abitazione dell’Aquila: ha una grave lesione al midollo ed è stata sottoposta dai chirurghi di Pescara a un intervento durato 10 ore. Sonia, 42 anni, due bambini, è in un lettino del reparto ortopedia con al fianco il marito e il fratello: ha una doppia frattura scomposta al piede sinistro. La sua casa di Sant’Elia, una contrada nei pressi di Onna, è andata distrutta. «E’ crollato il soffitto mentre scappavano», racconta il fratello, «lei è rimasta ferita ed è stata trasportata Al lato la piccola Giorgia con la maglietta numero 13 nata a Pescara lunedì In alto la mamma Romina Carrozza e il papà Marco Casinova (Straccini) d’urgenza a Pescara in elicottero per essere operata. Era entrata nella casa nuova appena ristrutturata sabato scorso. Gli altri bambini di 12 e 13 anni sono rimasti a L’Aquila con i nonni. Hanno dormito in macchina». Simonetta, 37 anni, residente a Paganica, è seduta su una barella nell’atrio dell’ospedale di Pescara. Incinta al terzo mese, è stata appena sottoposta ad un esame diagnostico. Accanto a lei c’è il marito, Angelo, consigliere provinciale all’Aquila e la sorella, Angela, giornalista, residente all’Aquila: «Abbiamo raccolto tutta la nostra famiglia, quattordici persone in tutto, e siamo venuti qui», spiega Angela. «Siamo alloggiati all’hotel Holiday, sul lungomare Colombo. Non abbiamo niente, solo i vestiti che indossavamo quando c’è stato il terremoto». Angela ha appena fatto in tempo a calarsi dalla finestra mentre la sua casa, nei pressi della villa comunale, ondeggiava paurosamente prima di venire giù. Ha preso da una mano la figlia sedicenne, le ciabatte della ragazza, e si è precipitata in strada, scalza. La sorella Simonetta lavora in banca. Un anno fa ha perso il bambino che portava in grembo. E’ un po’ turbata, ma ha attorno a sé i sanitari e le caposale dell’ospedale a rassicurarla. Prima di lasciare la città hanno raccolto tutti i parenti all’Aquila, Paganica, Assergi. Alcuni sono anziani e ammalati. Il marito di Simonetta si è preoccupato subito di mettere al sicuro la famiglia «ma ora devo rientrare all’Aquila», spiega, «per prestare soccorso lì». Si va e si torna. I telefonini squillano continuamente, e non sono mai belle notizie. All’Hotel Holiday arrivano i primi aiuti. Chi può fa qualcosa. Il cuore di Pescara c’è. IL CENTRO M2 MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 31 IN ABRUZZO IL TERREMOTO A TERAMO E’ panico, la gente dorme fuori Paura dopo la forte scossa di ieri sera, traforo chiuso per un’ora TERAMO. Alle 19.48 Teramo trema. Un boato e per qualche lunghissimo secondo è il panico. Molti cornicioni cadono, un palazzo del centro storico perde un pezzo, molti altri edifici si lesionano: la gente scende in strada, prende la macchina per uscire dalla città e si prepara a passare la notte all’aperto. In centinaia si ritrovano in piazza San Francesco, piazza Madonna delle Grazie, davanti allo stadio. Dalle 21 alle 22 il traforo del Gran Sasso resta chiuso in entrambe le direzioni per delle verifiche. Al centralino dei pompieri arrivano più di trecento chiamate. La villa comunale si riempie di persone che lasciano le abitazioni in cerca di notizie. Piazza Garibaldi viene invasa da decine di auto che prendono la direzione del mare: molti teramani, infatti, scelgono di trascorrere la notte al mare. E in via Ponte San Giovanni un uomo è stato investito da un’auto mentre usciva di corsa dalla casa. Non è grave. E la scossa di ieri ha ulteriormente compromesso il campanile del convento di San Domenico, già lesionato dalla violenta scossa di lunedì. Nella serata di ieri i vigili del fuoco hanno fatto un ulteriore sopralluogo. E’ probabile che questa mattina la parte più alta venga abbattuta. Ieri i vigili del fuoco hanno imbragato il campanile del Carmine, la cui cuspide si era piegata. Sono inagibili la chiesa di San Berardo e il santuario della Madonna delle Grazie. Ieri era aperta la biblioteca provinciale Dèlfico, ma il direttore Luigi Ponziani e l’ingegnere capo della Provincia, Domenico Di Giovan- nantonio, avrebbero verificato alcune lesioni comparse al primo e al secondo piano. Chiuso invece il museo archeologico Savini, dove la direttrice Paola Di Felice è stata impegnata in un sopralluogo con i tecnici del Comune. Rinviato quindi l’incontro di TerAmoPoesia con lo scrittore Erri De Luca, previsto per domani nella sala San Carlo. I danni materiali del terremoto, nel Teramano, sono al patrimonio artistico e architettonico. Il sisma di lunedì notte ha lesionato soprattutto palazzi storici, in particolare chiese e relativi campanili. Già dalle 6 di lunedì la Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggio-gruppo di Teramo si era attivata per una prima ricognizione, in collaborazione con la Protezione civile. «Abbiamo fatto i primi sopralluoghi sulle chiese di Teramo città e poi, sulla base di segnalazioni, in alcuni centri in provincia», spiega Marina Cesira D’Innocenzo, architetto del ministero per i Beni e le Attività culturali. (d.p. e a.fu.) Verifiche tecniche sulle condutture del Ruzzo Altri ricoveri al Mazzini Aperte 5 sale operatorie TERAMO. Nei quattro ospedali teramani continuano i ricoveri dei feriti che giungono dall’Aquila. Anche ieri numerosi elicotteri sono atterrati all’eliporto: più di cento i pazienti arrivati, che successivamente sono stati inviati anche negli altri ospedali teramani. Sessanta quelli che sono stati ricoverati, di cui quindici nella struttura teramana. Nella giornata di lunedì al Mazzini erano giunti più di 150 pazienti provenienti dalle zone terremotate, dei quali 60 ricoverati. Le cinque sale operatorie lavorato ininterrottamente per coprire l’emergenza sanitaria, eseguendo interventi di neurochirurgia, ortopedia, chirurgia toracica e chirurgia vascolare. Inoltre, sono stati ricoverati circa 15 pazienti con sindromi di tipo neuropsichiatrico e altri 10 hanno avuto bisogno di dialisi. Ieri mattina sono state riattivate, per le attività routinarie, tre delle cinque sale operatorie dell’ospedale teramano, mentre due restano riservate alle eventuali emergenze ma con la possibilità di interrompere sempre e comunque, in caso di necessità,le attività di routine delle altre sale. Al pronto soccorso il personale resta rafforzato. Grazie all’importante gesto di solidarietà della popolazione la Asl di Teramo ha complessivamente raccolto 190 sacche di sangue. Il numero dei donatori è stato così elevato da coprire ampiamente il bisogno specifico in pochissimo tempo. Castrogno. Problemi si registrano anche nel carcere di Castrogno. Secondo una nota del sindacato Sinappe i vigili del fuoco hanno accertato l’inagibilità dei box in cui i detenuti usufruiscono delle ore d’aria. Sempre secondo il sindacato, proprio per questo i vertici della struttura avrebbero chiesto al provveditorato di bloccare l’arrivo dei nuovi detenuti. Acquedotto. Ieri l’acquedotto teramano del Ruzzo intorno alle 12.30 ha aumentato di circa 40 litri al secondo l’erogazione idrica al serbatoio dell’Aca di Colle Morino, situato a Scerne di Pineto, dopo che nelle prime ore della giornata aveva ridotto la stessa erogazione di circa 80 litri al secondo. «Intorno alle 5.30», ricorda la direzione dell’Azienda acquedottistica di Pescara, «l’acquedotto del Ruzzo ha ridotto di circa 80 litri al secondo la normale fornitura di acqua potabile che quotidianamente eroga all’Aca Spa, distribuendo così appena 120 litri al secondo. Attualmente sono ancora in corso verifiche per accertare la presenza di eventuali danni alla condotta principale teramana che giustificherebbe la riduzione della portata». Teramani «accampati» per la notte e una caduta di detriti in via Forti dopo la scossa serale. Sotto il campanile lesionato di San Domenico (Adriani) 32 MERCOLEDÌ H2 IL CENTRO 8 aprile 2009 IN ABRUZZO IL TERREMOTO A CHIETI Ospedali, grande mobilitazione Operativi tutti i reparti della Asl per ricoverati e feriti del sisma CHIETI. L’attività del Santissima Annunziata comincia a viaggiare oggi verso la normalità. Il comitato di crisi, coordinato dal direttore sanitario, Carlo Savino, con Michele Scesi della rianimazione, Dante Ranalletta del 118, Amedeo Budassi del pronto soccorso ed Elena Pecce del coordinamento infermieristiIl pronto soccorso ha operato una funzione di filtro. Sugli oltre cinquanta casi approdati a Chieti, molti sono stati semplicemente medicati a livello ambulatoriale, quindi dimessi nella stessa giornata perché non necessitavano del ricovero. Altri sei sono stati mandati a casa in seconda battuta. Degenti e feriti delle zone terremotate sono stati assegnati anche agli ospedali di Guardiagrele e Ortona. In totale, la Asl teatina ospita al momento 59 pazienti collegati all’emergenza sisma. Otto sono al Santissima Immacolata di Guardiagrele, 14 al Bernabeo di Ortona. «La situazione è sotto controllo», assicura Savino, «anche grazie alla grande generosità degli abruzzesi. Ieri abbiamo avuto 75 donazioni di sangue al centro trasfusionale. Da premiare la lodevole dedizione del personale, che non si è risparmato mai nei turni e nella disponibilità lavorativa». LA STORIA. Tra i tanti casi in questi giorni sotto i riflettori c’è quello di una famiglia in fuga dal terremoto che aveva deciso di riunirsi al policlnico. «Una donna in mattinata ha portato due donne anziane», racconta Amedeo Budassi, primario del pronto soccorso teatino, «alla sera è tornata con due uomini, anch’essi anziani. In pratica facevano tutti parte di una stessa famiglia. Ci hanno chiesto di essere ricoverati nella stessa corsia, ma il quadro clinico che li caratterizzava non era compatibile e non abbiamo potuto soddisfare questo loro desiderio, ma la tenerezza che hanno suscitato in tutti noi è stata grande». ASSISTENZA. Di fronte al richiamo della emergenza sisma, il personale del pronto soccorso non ha tentennato a rimanere in corsia 24 ore di seguito, così come hanno fatto tanti altri dipendenti dal centro trasfusionale, delle aree mediche e di altri comparti. Ieri, nella rianimazione del Santissima Annunziata, c’erano sei ricoverati, cinque sgomberati dall’omologo reparto dell’ospedale San Salvatore oltre a una donna gravemente ferita sotto le macerie del terremoto. ORTONA. Attività a pieno regime per fronteggiare la situazione dei terremotati anche al Bernabeo di Ortona. Dopo i trasferimenti dal San Salvatore, il numero dei nuovi ingressi è destinato a crescere nelle prossime ore, quindi permane lo stato d’allerta di tutto il personale medico e infermieristico, in questi giorni sempre al gran completo. Dei 14 attualmente ricoverati a co, ha stabilito di riprendere l’attività regolare delle sale chirugiche per lo meno sui ricoverati. Resta invece al palo l’attività programmata. Sono 37 gli scampati al terremoto che hanno trovato assistenza nell’ospedale teatino, compresa la giovane Marta, estratta dalle macerie dopo 23 ore dal sisma. Tre anziane arrivate a Guardiagrele senza congiunti Feriti del sisma. Trasferimenti a Chieti in elicottero e ambulanza I danni in città. Crescono le richieste per verificare la solidità di edifici pubblici e appartamenti privati Palazzo De Pasquale, al via i controlli Raffica di chiamate al numero d’emergenza per le abitazioni lesionate CHIETI. Preso d’assalto il numero del nucleo di protezione civile comunale con richieste d’intervento arrivate da ogni parte della città mentre ci si prepara al rito solenne della processione del Venerdì Santo. Evento liturgico che quest’anno verrà vissuto senza iniziative collaterali, nel pieno rispetto della tragedia che ha colpito il capoluogo di regione. Al momento non sono previste restrizioni del percorso originario della processione, che attraverserà l’intero centro storico. Ai primi sopralluoghi lungo il tracciato, per accertare la solidità di cornicioni e balconi, le relazioni dei tecnici sembrano rassicuranti. «Non abbiamo rilevato problemi particolari» spiega Giulio Obletter, governatore dell’arciconfraternita del Sacro monte dei morti, la processione non subirà stravolgimenti. Durante il rito religioso pregheremo ancor più convinti». le condizioni strutturali di case e appartamenti privati. La lista approntata dai volontari della protezione civile teatina è chilometrica. «Abbiamo ricevuto telefonate da residenti di via Pianell, Buonconsiglio, via Papa Giovanni e via della Liberazione», racconta un operatore del servizio, «e le richieste sono quasi sempre le stesse. C’è tanta gente preoccupata per le crepe aperte sulle pareti di numerosi alloggi dopo il terremoto di domenica notte e reclama controlli. Tante chiamate arrivano anche dall’Aquila, da famiglie in fuga dalle macerie che sanno dove andare. Chiedono se vi sia disponibilità di alloggi a Chieti». Tutte le richieste vengono comunicate alla prefettura. (j.o.) «Per i nostri fratelli dell’Aquila», prosegue Obletter, che sono vittime di una tragedia immane. La confraternita aquilana è molto legata alla nostra, suona e canta il nostro Miserere da oltre trent’anni». Ma intanto non si spegne la preoccupazione per le ferite lievi del sisma su edifici pubblici e palazzi cittadini. Ieri, è stato chiuso Palazzo De Pasquale per avviare una serie di verifiche strutturali. Preoccupazioni anche per i piani alti di palazzo d’Achille. Oggi stesso il sindaco Francesco Ricci potrebbe firmare un’ordinanza di sgombero di alcuni uffici. Pienamente operativo è il numero delle emergenze (0871.341505) per segnalare criticità e richieste di aiuto sul- Palazzo De Pasquale. La sede comunale è stata chiusa al pubblico per i controlli sulla stabilità dell’edificio Ortona, cinque sono stati assegnati al reparto di chirurgia, di questi uno accusa un grave trauma toracico. Altri sei sono ricoverati in ortopedia, dei quali solo uno è nelle peggiori condizioni per i postumi di una frattura all’anca e di una doppia frattura alla spalla. Infine tre sono a medicina, con un paziente affetto da ischemia cardiaca. I casi più complessi e molto traumatizzati sono stati tutti sottoposti a interventi d’urgenza. A causa della situazione di criticità, si è deciso di riaprire il reparto di otorino grazie alle disponibilità degli operatori e di alcuni medici che hanno deciso di Preghiera per L’Aquila alla processione del Venerdì Santo rientrare da un periodo di ferie. L’ospedale Bernabeo è pronto ad accogliere altre vittime della tragedia aquilana garantendo la massima disponibilità di reparti e personale 24 ore su 24. Nei prossimi giorni è previsto un potenziamento delle unità infermieristiche, con nuove presenze di assistenti sociali e psicologici che cercheranno di portare conforto ai ricoverati e ai loro parenti, per questi ultimi si stanno studiando forme di ospitalità da parte di famiglie ortonesi. Una solidarietà dalle mille forme, anche da parte di tanti cittadini che stanno dimostrando in queste ore una grande sensibilità nei confronti dei corregionali colpiti dalla tragedia del terremoto. Numerose iniziative di raccolta di generi di prima necessità sono state allestite a Ortona, come quella di questa mattina, dalle 10 alle 13, nella sede del catechismo, a San Tommaso, dove sarà preferibile conferire pannolini, omogeneizzati, latte a lunga scadenza, alimenti a lunga conservazione, casse d’acqua e vestiti. Tra i primi a intervenire sul luogo, la sezione locale della Croce Rossa Italiana individuata come principale referente della Provincia di Chieti sul fronte della raccolta di beni primari. «E’ incessante i lavoro degli operatori, degli scout e dei volontari che stanno preparando e catalogando pacchi che partiranno per i centri dell’Aquila e provincia» assicurano i rappresentanti dell’associazione di soccorso, «nei giorni scorsi abbiamo già movimentato molte merci e in questa giornata si muoverà anche un Tir carico di casse d’acqua». GUARDIAGRELE. Le scosse si avvertono anche qui, chiare e forti, come quella di ieri sera poco prima delle 20. Ma la città del ferro battuto si è lucidamente calata in una visio- ne di solidarietà con il capoluogo d’Abruzzo devastato dal sisma. L’assessore Simone Dal Pozzo, delega alla protezione civile, ha comunicato in prefettura la disponibilità del nucleo guardiese a collaborare alle operazioni in corso all’Aquila. Il contatto più ravvicinato con il terremoto si vive però in ospedale, dove al momento sono cinque i ricoveri fatti col dispositivo dello smistamento dell’emergenza sanitaria. «Si tratta di casi in linea con la specialità prevalente di medicina del Santissima Immacolata», spiega il direttore sanitario, il professor Bruno Errichi, «e rimaniamo pronti ad accogliere altri pazienti anche se per ora non ci hanno anticipato ulteriori arrivi». Dopo l’approdo in elicottero a Pescara, in ambulanza sono arrivate qui tre anziane donne, simbolo a loro modo di un’amarezza atroce nella tragedia. Per due di loro, difatti, non c’erano parenti a accompagnarle, un abbandono confermato anche dalla centrale della Protezione civile allestita sul luogo del disastro, da dove giunge la conferma che nessuno si è finora interessato alla sorte delle tre donne, da diversi giorni ricoverate al San Salvatore. Ora sono sistemate nel reparto di geriatria. Nella lista dei cinque nuovi arrivati spicca la presenza di uno degli studenti estratti lunedì mattina dalla Casa dello studente in via XX Settembre. Al momento si conoscono pochi particolari, ma almeno si esclude che sia in pericolo di vita. Tra i nuovi arrivi un ventunenne originario di un piccole paese del Brindisino, all’università aquilana frequenta il secondo anno di ingegneria e architettura. Da Barisciano proviene invece un uomo anziano ricoverato venerdì scorso al San Salvatore dopo essere stato colpito da un ictus. I suoi parenti vengono ospitati a spese del Comune in un hotel in periferia, non lontano dall’ospedale. (Hanno collaborato Sipo Beverelli Francesco Blasi Lorenzo Seccia) IL TERREMOTO A LANCIANO Trovate morte le 2 studentesse Sotto le macerie di Tempera anche l’ex direttore Carmine Alessandri LANCIANO. Tre morti accertati è il prezzo in vite umane che la città paga all’indomani della tragedia che ha scosso l’Abruzzo. La sorte di altre otto persone tiene con il fiato sospeso famigliari e amici, che continuano a sperare. Non c’è stato nulla da fare per Carmine Alessandri, 71 anni, ex dirigente dell’Agenzia delle entrate, Ilaria Rambaldi, 24, e Martina Salcuni, 20. I corpi delle due studentesse sono stati recuperati dopo più di 20 ore, nella notte, dallo stesso stabile crollato nel centro dell’Aquila. Il Comune ha proclamato per oggi il lutto La sua casa, da poco ristrutturata, gli è crollata addosso mentre dormiva. La moglie è riuscita ad aprirsi un varco fra le macerie e a mettersi in salvo. «Dopo la scossa di mezzanotte gli ho detto di non dormire in casa», ha raccontato la donna ai figli, «ma Carmine cercava di rassicurarmi che era finito. All’inizio rispondeva alle chiamate, poi non l’ho sentito più». Alessandri, per anni è stato direttore dell’Agenzia delle entrate di Lanciano. «Era legato ai quattro nipoti, tra cui l’ultima arrivata, Giorgia», lo ricordano i famigliari. Stamattina la salma è all’obitorio del Renzetti. Alle 15 i funerali nella chiesa di San Pietro. Le due studentesse decedute vivevano nello stesso palazzo di via Campo di Fossa, traversa della martoriata via XX Settembre. Ilaria Rambaldi era in procinto di laurearsi in ingegneria edile-architettura. E’ toccato al comandante dei vigili del fuoco di Pescara, Cesare Gaspari, compagno della madre, l’avvocato di Lanciano Maria Grazia Piccinini, tirare fuori dalle macerie il suo corpo. Martina Salcuni aveva invece iniziato gli studi universitari da poco, al primo piano del palazzo degli anni ‘70 che si è accartocciato su se stesso. Oggi la piangono il padre Michele, ex funzionario Sevel, la madre Adelia e il fratello Francesco. Stesso cittadino. Ma sotto le macerie la vita ha trovato anche il modo di riaffiorare nei volti impolverati e stanchi di ragazzi estratti vivi. La città continua a rispondere agli appelli di solidarietà: da ieri l’istituto Gesù Bambino, a San Pietro, ospita le 25 suore francescane che hanno dovuto abbandonare il convento nel capoluogo aquilano. Carmine Alessandri era partito la mattina del sisma da Lanciano. Come tutti gli anni — era dell’Aquilano — per Pasqua andava a trovare i fratelli a Tempera, una delle zone colpite vicino L’Aquila. Gravi tre giovani pazienti in Ortopedia Il dramma di una donna: «Non trovo più mio marito e due figli» Carmine Alessandri, 71 anni stabile, coinquilina di una delle due, Valeria Esposito, invece, si è salvata. Sono ore di angoscia per la sorte di otto dispersi dell’area frentana. Sono salve e a Lanciano le 24 suore francescane del con- Ilaria Rambaldi, 24 anni vento di via Fortebraccio, all’Aquila. In città e nel comprensorio le scuole restano chiuse. Oggi a Lanciano è lutto cittadino. Daria De Laurentiis Stefania Sorge LANCIANO. Tre pazienti politraumatizzati gravi, sei con traumi di minore entità e alcuni con lievi acciacchi curati all’ospedale Renzetti. Nove i pazienti giunti all’ospedale San Pio di Vasto dove due sono riSi leggono paura, angoscia e smarrimento negli occhi della signora aquilana di 67 anni ricoverata nell’Ortopedia del Renzetti. Racconta con un filo di voce il dramma che ha vissuto nella sua casa in via Scardassieri, all’Aquila. «Ero nel letto, un boato ed è venuta giù la casa. Non sono riuscita a fuggire. Sono rimasta per ore sotto le macerie e ora sto così così», dice indicando le flebo al braccio, il collare che le sorregge la testa, le escoriazioni sulle braccia. Ma il dolore più profondo è per la famiglia. «Non so dove sono mio marito, i miei figli di 21 e 34 anni. Erano con me. Spero siano vivi, altrimenti per me non ha senso guarire». Sono invece occhi pieni di masti in osservazione breve mentre uno è ricoverato in Ortopedia. Sono i feriti del terremoto trasportati ieri nel territorio frentano dai volontari della Croce Gialla, Croce Rossa e Azzurra. gioia di essere vivi, quelli dei giovani scampati alla tragedia e medicati al pronto soccorso del Renzetti e del San Pio. «E’ il centro operativo di Pescara ad affidare i malati», ACQUA POTABILE LANCIANO. «L’acqua dei rubinetti è potabile». Lo dice Ercole Ranalli, responsabile del Servizio igiene della Asl Lanciano-Vasto, rassicurando gli utenti del servizio idrico dopo l’invito della società Sasi a far bollire l’acqua dei rubinetti per presunti problemi alle sorgenti del Verde, a Fara San Martino, conseguenti al terremoto. Non c’è alcun allarme, dunque. afferma Antonio Caporrella, primario del pronto soccorso del Renzetti. «Ieri ci sono stati 3 codici rossi di pazienti politraumatizzati, 6 codici gialli e 5 verdi, più altri ragazzi medicati nella mattinata, giunti con i propri familiari». Oltre ai pazienti ricoverati in Ortopedia e Chirurgia, c’è una bimba in Pediatria a Lanciano. A trasportare i malati, i volontari della Croce Rossa, della Croce Gialla e della Croce Azzurra, che lavorano senza sosta. «Si possono accogliere altri malati», affermano dalla Asl, «ci sono 42 posti tra Atessa, Casoli e Gissi e altri si possono ricavare a Lanciano e Vasto. Medici e infermieri sono pronti ad intervenire in ogni momento». Teresa Di Rocco 6040WZM.PM5 Provincia di Chieti Macostruttura C Sviluppo Economico e Attività produttive Ministero del Lavo della Salute e delle politiche sociali - Direzione generale degli ammortizzatori e incentivi dell’occupazione La Provincia di Chieti ha pubblicato il Bando“per la richiesta dei contributi a valere sul Programma di sviluppo dell’area chietino - ortonese”,finanziato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali. Il bando è finalizzato al “miglioramento della qualità e della gamma dei servizi turistici locali e dell’offerta ricettiva”. Possono beneficiare delle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese: 1) che svolgono attività di ristorazione e gestione di strutture ricettive (gli alberghi, le residenze turistico-alberghiere, gli alloggi agro-turistici, gli esercizi di affittacamere, le case e gli appartamenti per vacanze, le case per ferie, gli ostelli per la gioventù, i campeggi, gli stabilimenti balneari); di gestione di orti botanici, di parchi naturali e del patrimonio naturale; di gestione di impianti di risalita (sciovie, slittovie, seggiovie, funivie); 2) che svolgono le attività di assistenza e di accoglienza ai turisti e i servizi finalizzati alla valorizzazione turistica delle caratteristiche culturali-ambientali dell’area interessata; 3) che svolgono attività artigianali e agroalimentari di trasformazione e commercializzazione dei prodotti tipici. Le iniziative ammissibili a contributo devono essere localizzati nei seguenti 28 Comuni: Ari, Arielli, Bucchianico, Canosa Sannita, Casacanditella, Casalincontrada, Chieti, Crecchio, Fara Filiorum Petri, Filetto, Francavilla al mare, Giuliano Teatino, Guardiagrele, Miglianico, Ortona, Orsogna, Pennapiedimonte, Poggiofiorito, Pretoro, Rapino, Ripa Teatina, Roccamontepiano, San Giovanni Teatino, San Martino sulla Marrucina, Tollo, Torrevecchia Teatina, Vacri e Villamagna. Le spese ammissibili sono: opere murarie e assimilabili; impianti; arredi ed attrezzature. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 30 aprile 2009. Per maggiori informazioni visitare il sito www.provincia.chieti.it o telefonare ai n. 0871/4084804 – 0871/4084807 dal lunedì al venerdi dalle ore 9,00 alle ore 13,00 ed i pomeriggi di martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 17,00. Il Presidente della Provincia Sen Tommaso Coletti IL CENTRO MERCOLEDÌ V2 8 aprile 2009 35 IN ABRUZZO IL TERREMOTO A VASTO Monteodorisio, lutto per Natale Lo studente non ce l’ha fatta. Città in ansia per la sorte di Centofanti VASTO. Una scarpa e, accanto, il suo libro, eppure fino all’ultimo Antonietta Delle Monache ha sperato che quel corpo individuato dai vigili del fuoco sotto il cumulo di macerie della casa dello studente non fosse del figlio. Minuti interminabili di illogica speranza, poi ha ceduto davanti al corpo senza vita del ragazzo. Maurizio Natale, 21 anni, di Monteodorisio, studente della di Ingegneria, è morto schiacciato dalle macerie. Continua invece l’angoscia dei familiari di Davide Centofanti, 20 anni, di Vasto: da tre giorni la madre e la sorella del giovane sono a L’Aquila in attesa di notizie. Ieri sera a Vasto marina sono arrivati da Paganica i primi gruppi di senza tetto. La notizia del ritrovamento del corpo di Maurizio è giunta in paese dopo le 15. Il vice sindaco, Nicola Piccirilli, ha deciso di partire subito per L’Aquila per dare conforto a mamma Antonietta. La piccola comunità è sconvolta. «Antonietta aveva solo quel figlio. Dopo la morte del marito, Maurizio era la sua unica ragione di vita», raccontano gli amici. A sentire i cittadini non era difficile non voler bene a Maurizio Natale. «Era un ragazzo dolcissimo e con un cuore grande», racconta don Nicola Antonini, il parroco del Santuario della Madonna delle Grazie dove Le ricerche dei superstiti nella casa dello studente e nel riquadro Maurizio Natale lo studente serviva messa ogni domenica. «Tutti i fine settimana Maurizio tornava a casa per rivedere la mamma e gli amici e collaborare con le svariate attività della parrocchia», ricorda il sacerdote. Domenica non è stato così. «Devo studiare, domani ho un esame», ha spiegato il giovane alla mamma. Domenica sera si è coricato col libro in TERMOLI. E’ salito a tre il VASTO. Un centro di mano. Lo stesso libro ritrovanumero dei molisani morti smistamento a Piana Santo ieri dai vigili del fuoco fra nel terremoto. Nella tarda set’Angelo per le colonne le macerie accanto al suo corrata di lunedì è stato recupemobili dirette o tornate po. La salma, dopo il riconorato il corpo di Danilo Cioldall’Aquilano, due punti scimento fatto dalla stessa li, 25 anni, studente di Carodi raccolta di indumenti e mamma, è stata riconsegnata villi (Isernia). Il sindaco del viveri a Vasto, uno a San alla famiglia. Antonietta paese, Antonio Conti, ha deSalvo e un altro a Lentelnon ha più lacrime. E’ stordiciso di proclamare il lutto citla. Il Vastese risponde con ta dal dolore. Oggi è previsto tadino. «E’ un giorno di lutto grande generosità nei socil rientro del feretro in paese per l’intera comunità», ha detcorsi. Alla disponibilità deper i funerali. to. gli albergatori ad ospitare La notizia della morte del i senza tetto si sono aggiovane è stata confernata giunte tante offerte dai Conel primo pomeriggio di ieri e muni e dai privati cittadiha addolorato anche gli altri ni.I Comuni di Vasto e San studenti del Vastese scampati Salvo fanno da testa di alla tragedia: Francesca Conponte per le operazioni di ti e Antonella Di Gregorio, soccorso. entrambe di San Salvo, e AnMigliaia i volontari del drea Di Cicco, di Vasto. Vastese mobilitati per racManca ancora all’appello cogliere indumenti e geneDavide Centofanti. Nessuri di prima necessità: latno, nemmeno i compagni del te, biscotti, omogeneizzati, corso di laurea, hanno avuto tute e coperte. «Il materiapiù sue notizie. le va portato nella sede delIeri la sorella ha lanciato la protezione civile Valtriun disperato appello in tivù. gno, in via Olanda, dalle 8 La paura è che proprio come alle 20, nella sede della Maurizio, lo studente sia riCroce Rossa in via Pascoli masto sepolto sotto le mace(ex poliambulatorio) dalle rie della casa di via XX Set9 alle 21 o alla parrocchia tembre. di San Giuseppe», dice il Intanto le città di Vasto e sindaco di San Salvo, GaSan Salvo cominciano ad acbriele Marchese. A Vasto cogliere i primi senza tetto. Iei punti di raccolta sono a ri sera all’Hotel Holiday di Palazzo Aragona, alle spalVasto marina sono arrivati le dello stadio e in via sette terremotati dalla contraBuonconsiglio, dietro la da di Paganica: sei adulti e un cattedrale di San Giusepbambino. La residenza sanitape. «Quello che è successo ria assistenziale San Vitale di è terribile. Dobbiamo aiuSan Salvo ha accolto 40 anziatare i sopravvissuti. Ognuni. può farlo anche con pochi Paola Calvano euro», dice il presidente regionale di Confindustria, Riccardo Marrollo. Vicesindaco all’Aquila per dare conforto alla madre Antonietta Il ricordo del parroco «Aveva un gran cuore e serviva la messa» VOLONTARI IL DOLORE E LA SOLIDARIETA’ NEI CENTRI VICINI Raccolta indumenti e alimenti E il Molise prega per i suoi dispersi Accertate tre vittime, la Regione realizza due campi per gli sfollati Il giovane viveva in un’abitazione presa in affitto che è crollata del tutto. Risultano ancora dispersi almeno tre molisani. Due sono studenti: si tratta di Elvio Romano, 25 anni, di Bojano, figlio di un dipendente dell’ufficio tecnico di Campobasso, e di Vittorio Tagliente, 25, di Isernia. Emtrambi sono studenti universitari. L’altro disperso è Michele Iavagnilio, 26 anni, operaio. A Onna, invece, il paese ra- so al suolo dal terremoto, ha perso la vita nel crollo della sua abitazione, Luana Paglione, moglie di un ingegnere di Capracotta. La donna aveva 40 anni ed è stata colpita dal soffitto caduto sul letto. Si sono salvati invece il marito e la figlioletta che dormiva dai nonni. L’altro molisano deceduto è Ernesto Sferra, 80 anni, che ha perso la vita tra le macerie della casa della figlia con cui viveva a L’Aquila. L’anziano, originario di Carovilli (Isernia), aveva vissuto a Forlì del Sannio (Isernia). Da qualche mesi si era trasferito nella casa della figlia, in Abruzzo. Al momento del crollo nella casa c’era anche la figlia e il genero, entrambi scampati alla morte. La Regione Molise ha realizzato due campi per gli sfollati, uno a Pizzoli e l’altro ad Arischia. 36 MERCOLEDÌ AN NECROLOGIE 8 aprile 2009 † † † † PARTECIPAZIONE Stefano Tamburini abbraccia forte Giustino Parisse e la moglie Dina, così duramente colpiti negli affetti più cari. Serenamente, presso la Clinica “Villa Serena” di Città Sant’ Angelo,è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari Ieri mattina, presso l’Ospedale Civile di Pescara, è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari Ieri mattina, alle ore 10,00, presso l’istituto S. RITA in Santa Maria Imbaro all’età di anni 67 si è spento serenamente il caro Roma, 8 aprile 2009 Ved. Ciampa Ne danno il triste annuncio i figli Anna, Andrea e Alessandra, la nuora, il genero, i nipoti e parenti tutti. † Il direttore, la redazione e tutto il personale dell’Agenzia giornali locali del Gruppo Espresso-Finegil sono vicini al collega Giustino Parisse e alla moglie Dina. Roma, 8 aprile 2009 † PARTECIPAZIONE L’Associazione stampa assieme a tutti i giornalisti abruzzesi partecipa al grande dolore che ha colpito il collega Giustino Parisse. Pescara, 8 aprile 2009 † Il Coordinamento dei Comitati di redazione del Gruppo Espresso abbraccia idealmente, a nome di tutti i giornalisti, il collega Giustino Parisse e la moglie Dina in questo momento di indicibile strazio per la scomparsa dei figli MARIA PAOLA e MARIA LIBERATA TATASCIORE SINIBALDO FAZII DI ANNI 84 Ne danno il triste annuncio Giulia, i figli Paolo ed Elena, il genero Alessandro,la nuora Anna, i nipoti Raffaele, Francescopaolo, Claudia e Valeria, il fratello,la sorella, le cognate ed i parenti tutti. non fiori ma opere di bene I funerali avranno luogo oggi, alle ore 14.30, muovendo dall’abitazionedell’Estinto in Via Liguria, 5 per la Chiesa di San Giovanni Bosco. il presente quale annuncio e ringraziamento Montesilvano, 8 aprile 2009 Verrocchio Montesilvano Tel. 085 4682032 Ass. Federcofit Abruzzo † Il giorno 6 alle ore 22.00 all’età di anni 83 è tornata alla casa del Padre la cara DOMENICO Non fiori ma offerte da devolvere all’A.I.L. (Associazione Italiana contro le Leucemie Linfomi e Mieloma) Il rito funebre avrà luogo oggi 8 c.m. alle ore 15.30, partendo dall’ingresso del paese (Muraglione), per la Chiesa San Rocco. IL PRESENTE VALE QUALE ANNUNCIO E RINGRAZIAMENTO San Valentino, 8 aprile 2009 On. Funebri SANELLI SALVATORE SCAFA (PE) 085 8541377 † Presso la propria abitazione si è spento all’età di anni 78 GIORGIO IOMMI (nato Uomo Buono) Ne danno il triste annuncio la moglie Rosa, il figlio Gabriele, la nuora Laura, i nipoti Leonardo e Lavinia, amici e parenti tutti. Non fiori ma opere di bene. Il rito religioso sarà celebrato oggi mercoledì alle ore 14.30 presso al chiesa parrocchiale di Corropoli. La famiglia anticipatamente ringrazia. Corropoli, 8 aprile 2009 LA GARDENIA S.N.C. Corropoli Dep. Controguerra Tel.0861/810402 Associato Federcofit e del padre DOMENICO † Sassari, 8 aprile 2009 Lunedì 6 Aprile a l’Aquila, tragicamente è mancato all’affetto dei suoi cari all’età di anni 70 † Caro Giustino che ti sia di conforto un abbraccio a te e tua moglie in questo momento di immenso dolore per la scomparsa di tuo padre DOMENICO e dei cari DOMENICO e MARIA PAOLA Giovanna Peru Sassari, 8 aprile 2009 I giornalisti di Radio Capital e Repubblica Tv sono vicini al collega Giustino Parisse a cui il terremoto ha portato via i figli DOMENICO e Affranti ne danno l’annuncio la moglie ELENA i figli TIZIANA, STEFANIA, MASSIMO, ed ALESSIA i generi,i fratelli,le sorelle,i nipoti e parenti tutti. Il rito funebre avrà luogo oggi 8 c.m. alle ore 15,00,presso la chiesa parrocchiale Natività Maria s.s. muovendo dall’abitazione dell’estinto in Via Maruccina 100, ove la cara salma farà rientro in tarda mattinata. LA FAMIGLIA RINGRAZIA Volete far pubblicare delle necrologie o dei messaggi di cordoglio in questi spazi? Cupello, 8 aprile 2009 ANTENUCCI AZIENDA SELEZIONATA ARCO-I.F.ASS. I NOSTRI † RINGRAZIAMENTO Le famiglie LUCIANI e BUCCIERI, profondamente ringraziano tutti coloro che hanno partecipato al loro dolore per la perdita della cara ed indimenticabile: SPORTELLI SONO APERTI AL PUBBLICO DALLE LUCIA SPUTORE ORE 8.30 VED. ZACCARIA Ne danno il triste annuncio i nipoti Teresa e Massimo Garro, le sorelle Liberata, Carmela e Michela, i nipoti e parenti tutti. I funerali avranno luogo oggi alle ore 9.30 muovendo dall’abitazione dell’estinta in via delle magnolie 35 per la parrocchia di S.Michele. La famiglia sentitamente ringrazia. Vasto, 8 aprile 2009 † NICOLA SIROLLI IL CENTRO La Concordia Via Ciccarone 48, Vasto tel. 0873 378427 † Presso la propria abitazione sita in Via Genova n. 1 si è spenta la cara esistenza di MARIA PAOLA MARIA CARMINE ALESSANDRI “Ex Direttore Ufficio del Registro” ne danno il triste annuncio la moglie Maria Tilde, i figli Sara, Giovanni e Marco, il genero, le nuore, i fratelli, i cognati, i nipoti ed i parenti tutti. i funerali avranno luogo oggi 8 aprile alle ore 15.00 nella chiesa parrocchiale di S. Pietro a Lanciano, muovendo anticipatamente dall’Ospedale di Lanciano. LA FAMIGLIA ANTICIPATAMENTE RINGRAZIA Lanciano, 8 aprile 2009 e il PAPÀ Una S.S. Messa in suffragio della sua anima, cosiddetta di riuscita,sarà celebrata questa sera alle ore 18,30, nella Chiesa Parrocchiale di San Donato. Fossacesia, 8 aprile 2009 AG.FUN. MARTELLI NICOLA FOSSACESIA AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001-2000 E SELEZIONATA ARCO-IFASS NUMERO VERDE 800.466.467 † TRIGESIMO 8-3-2009 8-4-2009 Nel trigesimo della scomparsa del caro e indimenticabile ALLE 12.45 E DALLE 15.00 ALLE 18.15 DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ BOSCO Lanciano tel.0872/713898Associato A.I.F.A.M. Roma, 8 aprile 2009 † † Circondato dall’affetto dei propri cari, si è spento serenamente all’età di anni 95, il PROF. GALDINO PIETRANGELO Ne danno il triste annuncio la moglie MARIA TERESA, i figli GIULIANA, BRUNELLA e AURELIO, il genero ANTONELLO, la nuora GIOVANNA, i nipoti GIACOMO, KAREN e parenti tutti. Non fiori, ma offerte da devolvere all’A.I.R.C. Le esequie avranno luogo oggi alle ore 14,45 partendo da Via Del Circuito 278, per la Chiesa di S. Stefano. Pescara, 8 aprile 2009 La Floreale Tel. 085/4216859 www.lafloreale.com DINA BERARDI VED. D’AUTILIA Ne danno il triste annuncio le figlie MARIA PIA, FERNANDA e ADRIANA, il genero SANDRO, i nipoti FRANCO, CLAUDIA, MARIA e FERNANDA ed i parenti tutti. I funerali si svolgeranno oggi 8 Aprile alle ore 15.30 presso la Chiesa Cuore Immacolato di Maria. Ad esequie avvenute la cara salma sarà tumulata nel cimitero di Pescara Colli. La presente quale partecipazione e ringraziamento Silvi, 8 aprile 2009 On. Funebri SORRENTINI Silvi Marina (TE) - Tel. 085-9350601 Associato IFASS Il presidente, il consiglio di amministrazione, il direttore generale, gli amici ed i colleghi dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile esprimono il più profondo cordoglio per la perdita dell’ ING. GIULIANA TAMBURRO, del proprio padre MARINO e di suo figlio STEFANO ANTONINI vittime del terremoto che ha colpito l’Abruzzo, e si uniscono al dolore della famiglia nel ricordo di una persona amata e stimata da tutti per la sua sensibilità, le doti umane e le eccellenti capacità professionali unanimamente riconosciute dalla comunità aeronautica nazionale ed internazionale. Roma, 8 aprile 2009 TOMMASO CANALE Le figlie, il genero, i nipoti, le sorelle, i fratelli, i cognati e i parenti tutti, lo ricordano con immutato affetto e infinito rimpianto a quanti lo conobbero, amarono e stimarono. Una S. Messa in suffragio, sarà celebrata oggi alle ore 18,30 nella Basilica Madonna dei Sette Dolori. Pescara, 8 aprile 2009 La Floreale Tel. 085/4216859 www.lafloreale.com A.Manzoni & C. Spa Filiale di Pescara - via De Amicis, 5 Filiale di L’Aquila - via XX Settembre, 15 IL CENTRO R1 MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 37 IL TERREMOTO IN REGIONE I nomi dei morti, uno strazio L’elenco ufficiale: italiani e stranieri nel cimitero creato dal sisma Una donna mentre abbandona L’Aquila Sotto bare nella sede della scuola della Guardia di finanza a Coppito In alto rovine a Onna Dalla Prima/ La speranza sorte, di sicuro altro per i figli. La notte ha vestito di ombre le immagini, le sensazioni, perfino le relazioni. Il primo raggio del nuovo giorno ha svelato il dolore e ha fatto conta del martirio: dove siamo? Dove andremo? Quanto ancora della notte? Nuvole di cenere disegnano i contorni, tutto sembra in bianco e nero: imbiancati i soccorritori, bianca la faccia della paura, pallore insopportabile sul viso delle vittime. Conta di detriti e non solo di case crollate, racconto di vite passate al setaccio, dentro, dall’improvviso agitarsi del suolo, onda bagnata di sangue innocente. Pianto per chi non c’è l’ha fatta, lacrime per chi è spuntato vivo da sottoterra. Gioia e dolore si rincorrono compagne di avventura, speranza e sconfitta. Smarriti i percorsi, gli affetti si riconoscono e cercano mani da stringere, braccia da afferrare. Intanto la domanda: perché non a me? La fortuna di essere vivo benché gli affetti rubati perfora, il rischio di sentirsi in colpa senza colpa è più del terremoto. Sentire il dolore e saperlo abbracciare conta più del necessario, dell’urgente primo soccorso, salvare il paese visitato dalla tempesta è renderlo forte di una speranza inaudita benché il tempo disperato: ai vivi, ai sopravvissuti il compito di risorgere dalle macerie. Sentire il rumore delle ferite, pesare le lacrime è valore di compassione, ingresso nel dolore e scelta di compagnia, annuncio di uomini nobili, peraltro unico modo per essere umani. Nulla più sarà come prima, gli affetti sono stati sconvolti, molti, troppi rami sono stati prematuramente recisi, le case abbandonate, tutto darebbe ragione ad una notte senza domani. Eppure, la voce del dolore ha trovato sentieri di fratellanza, commosso slancio di partecipazione attiva, presenza di impegno oltre il dovere di stato. La notte è dura da passare, il tormento di pochi istanti cristallizzati, immobili nel cuore e nella mente, non sono facili da cancellare e non è detto che saranno mai cancellati. Ma anche altro conserva lo sguardo: mani pieto- se a frugare respiri, orecchie a cercare vita tra le pietre, piedi in corsa per raggiungere smarriti. Nulla sarà più come prima e per i sopravvissuti al terremoto la notte della domenica della Palme resterà domenica di passione, eppure un ramoscello di ulivo prigioniero tra le pietre rimanda alla speranza di uscire allo scoperto dopo il buio e se insieme si fa la strada, vittime e soccorritori, se l’ora del dolore apre frontiere di compagnia, luce di compassione, allora, certo nulla più sarà come prima, ma la Pasqua sarà più vicina e l’ora più buia della not- te la più vicina alla luce del giorno. I sopravvissuti lo debbono alle vittime, alla loro memoria, alla loro vita rubata: non si fugge dalla notte voltandole le spalle ma andandole incontro. Ora è tempo di dolore e di memoria, ora è tempo di compassione e di riscatto. Gennaro Matino teologo e scrittore 38 MERCOLEDÌ RA IL CENTRO 8 aprile 2009 IL TERREMOTO E LO SPORT Teramo basket, rinviata la gara di sabato Valle del Giovenco e Celano chiedono di non giocare, la Lega Pro fa resistenza di Rocco Coletti L o sport italiano si fermerà per commemorare le vittime del terremoto in Abruzzo: da oggi a sabato, infatti, in tutte le manifestazioni di qualsiasi disciplina o ente di promozione, sarà osservato un minuto di raccoglimento. Il Teramo basket sabato non giocherà. Anche il calcio a 5 alla vigilia di Pasqua non scenderà in campo, dopo aver già rinviato gli impegni di ieri. Teramo basket. La Lega, «vista la richiesta di rinvio da parte della Banca Tercas Teramo della gara con la Fortezza Bologna per la tragedia che ha colpito l’Abruzzo e la disponibilità della Virtus Bologna ad accogliere le ragioni del rinvio», ha disposto che la gara inizialmente in programma alle 21 di sabato venga posticipata a giovedì 30 aprile, alle 20.30. Stop anche al calcio a 5. La Divisione calcio a 5, dopo la sospensione del 24º turno del campionato di serie A previsto per ieri, ha deciso di posticipare anche le due giornate successive. Le gare che si sarebbero dovute giocare ieri, sono state rinviate a mercoledì 15. La 25ª giornata (in programma l’11 aprile) sarà recuperata sabato 18, mentre la 26ª slitterà al 25 aprile. Il Pescara riottiene tre punti. La Corte di Giustizia Federale ha accolto il reclamo del Pescara: a fronte dei tre punti di penalizzazione e dell’ammenda di 10 mila euro Nella tappa del Block Haus Il Pescara riottiene tre punti in classifica dalla Corte di giustizia FARMACIE. Avezzano. Tarquini, via Corradini, 50, tel. 0863.4133394. Il calcio a 5 si ferma nel fine settimana Ovunque 1’ di silenzio inflitti, la Cgf ha deciso di punire il Pescara con la sola ammenda di 5 mila euro. Respinto il ricorso di Daniele Fortunato, all’epoca dei fatti contestati tesserato del Pescara, contro la squalifica di 6 mesi e l’ammenda di 5 mila euro con cui era stato sanzionato per «violazione del vincolo di giustizia di cui all’art.30 dello statuto federale». Il Pescara, quindi, sale a quota 34 in classifica ed esce dalla zona play out, in attesa che venga discusso l’ultimo deferimento. Braccio di ferro in Lega Pro. La Valle del Giovenco e il Celano hanno chiesto al presidente della Lega Pro, Mario Celano. Baliva, piazza Aia, tel. 0863.792150. Pescina. Capuzza, via Rinaldi 32, tel. 0863.841210. Macalli, il rinvio delle gare di campionato di Seconda divisione in programma sabato. Entrambe le squadre marsicane stanno vivendo da vicino il dramma del terremoto nell’Aquilano. Alcuni giocatori, addirittura, hanno dormito in macchina o nel pullman nelle ultime notti. E per questo motivo le società hanno chiesto di non giocare: il Celano a Fermo contro la Sangiustese e la Valle del Giovenco a Isola del Liri. Il presidente Macalli si è detto disponibile ad accettare un posticipo per mercoledì. Considerando che di mezzo c’è la Pasqua si tratterebbe di un rinvio che non cambiereb- Gruppo Intesa Sanpaolo Armstrong, aiuto Chiuse 9 filiali agli scampati Numero verde al Giro d’Italia e uffici sostitutivi MILANO. Lance Armstrong e la Fondazione che porta il suo nome, Livestrong, porgono le condoglianze e sono vicini alle popolazioni colpite dal sisma. Armstrong si augura che familiari e amici siano ora al riparo da ulteriori disagi, anche se sa perfettamente «che occorrerà molto tempo per dimenticare ferite così gravi, soprattutto quelle di ordine affettivo». Armstrong ha chiesto agli organizzatori del Giro d’Italia se e come sarà per lui possibile dare un aiuto alle popolazioni colpite. Angelo Zomegnan, direttore del Giro d’Italia, gli ha risposto che «la sua stessa presenza al prossimo Giro d’Italia, quello del Centenario, rappresenterà un momento di gioia, in particolare nelle zone vicine a quelle colpite dal sisma». L’appuntamento, per tutti, per ritrovare un sorriso, una stretta di mano e possibilmente un autografo di Lance Armstrong, é per il 27 maggio, in occasione della 17ª tappa, la Chieti-Blockhaus. I tifosi del Teramo basket A destra, gli allenatori Cuccureddu, Modica e Perrone L’AQUILA. Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha chiuso 9 filiali per inagibilità a causa del terremoto, su 118 in Abruzzo; le altre 109 sono attive. Delle filiali chiuse, otto (tre all’Aquila, tre ad Avezzano, una a Scoppito e una a Celano) sono di Banca dell’Adriatico, mentre la nona è la sede dell’Aquila della Cassa di Risparmio di Firenze. Sono operative anche le nove filiali della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e alla Cassa di Risparmio di Rieti. I clienti delle tre filiali dell’Aquila chiuse possono utilizzare postazioni sostitutive realizzate nelle filiali di Sulmona, in piazza XX settembre, e di Teramo, in via Bovio. Per particolari necessità è stato attivato un presidio di emergenza, contattabile al numero verde 800-303302 oppure via internet a [email protected]. Sono stati nel frattempo aperti conti correnti per la raccolta di fondi a favore dei terremotati. be la situazione. Le società, infatti, vorrebbero giocare le partite di sabato più in là, ma hanno trovato la resistenza di Macalli, a quanto pare non completamente sensibile al dramma che anche i calciatori stanno vivendo in provincia dell’Aquila. Per oggi è attesa la decisione della Lega Pro. Si giocherà regolarmente, invece, a Lanciano, dove sabato sarà di scena il Taranto, e a Vasto dove il Pescara affronterà l’Arezzo, di nuovo affidato a Marco Cari. GIULIANOVA Il Pdl non vuole Di Carlo e Cameli non si candida più GIULIANOVA. «Senza Di Carlo rinuncio definitivamente alla mia candidatura». Così Giancarlo Cameli (nella foto) scrive ai componenti del Pdl giuliese, annunciando che non si candiderà a sindaco del centrodestra. La motivazione sarebbe la decisione del Pdl giuliese di non inserire Mimì Di Carlo nella lista ufficiale del partito. L’altra sera gli ex direttivi giuliesi di Forza Italia e An hanno deciso che Di Carlo non può stare con il Pdl. Se lui ed il suo gruppo, nel quale figura anche Bruno Laurenzi, intendono candidarsi, dovranno correre con una propria lista. Cameli, che negli anni della sua giunta, aveva sempre avuto al suo fianco Mimì Di Carlo come vice sindaco, prima di candidarsi, aveva ricevuto dal Pdl la garanzia che l’ex vice sindaco lo avrebbe affiancato. «Avevo accettato la proposta del Pdl con la garanzia di avere Di Carlo nella lista», ha dichiarato Cameli, «speravo di poter ricreare quella unità e fiducia delle mie passate giunte. Tuttavia ora, senza Di Carlo nel Pdl, sono certo che si continuerà a litigare e questo clima non aiuta nella gestione politica, per cui mi tiro indietro e stavolta per sempre. Da oggi non sono più disponibile per quelle persone che chiedono la mia candidatura solo per sostenere interessi personali e di partito». A questo punto, non resta che attendere e vedere non solo se il Pdl deciderà di proporre come candidato a sindaco un rappresentante di bandiera, come Paolo Vasanella, ma anche come procederà Mimì Di Carlo. Azzurra Marcozzi L’OROSCOPO DEL GIORNO a ARIETE 21 marzo 20 aprile Modificate il vostro atteggiamento nei confronti di una persona che vi può essere utile nel lavoro. Non siate troppo esigenti. Confidatevi con chi amate. b TORO 21 aprile 20 maggio Sarete costretti dalle circostanze a prendere una decisione che vi costerà fatica non per le sue reali difficoltà, ma per vincere l’orgoglio; giungerete alla meta. c GEMELLI 21 maggio 20 giugno Anche a costo di dispiacere coloro che vi sono vicino, date prova di equilibrio e non assecondate i capricci. Meglio una discussione che un segno di debolezza. d CANCRO 21 giugno 22 luglio L’aspetto superficiale dei problemi di lavoro è troppo roseo, perché non nasconda qualche insidia. Esaminateli più a fondo, e ve ne renderete conto. Amore. e LEONE 23 luglio 22 agosto Scarse affermazioni nel lavoro e modeste contrarietà. Non perdete la calma e mantenete sempre le redini della situazione. Favoriti gli incontri amorosi. f VERGINE 23 agosto 22 settembre Impegnatevi a fondo ed entro la mattinata riuscirete a superare un delicato problema finanziario. Non parlatene con le persone di famiglia o con chi amate. g BILANCIA 23 settembre 22 ottobre Soppesate con cura le scelte che farete oggi. Considerate bene l’effetto che potrebbero avere su chi vi circonda. Un incontro movimenterà la serata. h SCORPIONE 23 ottobre 22 novembre Vi sentirete molto indecisi e non saprete se accettare o meno un’offerta di lavoro che, seppure interessante economicamente, esula un po’ dal vostro campo. i SAGITTARIO 23 novembre 21 dicembre Saprete disporre con idee molto chiare, buoni contatti con le persone vicine, accordi anche importanti. Saprete superare e chiarire bene alcuni dubbi. j CAPRICORNO 22 dicembre 19 gennaio Il lavoro dei giorni scorsi vi è costato parecchi sforzi e ne dovete tenere conto nelle scelte che farete oggi. Non vi dovete affaticare. Dedicate più tempo a voi. k ACQUARIO 20 gennaio 19 febbraio Non rammaricatevi più di tanto se non riuscirete a portare a termine i progetti professionali. Godetevi il tempo libero in compagnia di chi amate. Riposo. l PESCI 20 febbraio 20 marzo Non dedicatevi alla soluzione di certi problemi di lavoro nelle prime ore della mattinata. Con il passare del tempo si semplificheranno e li risolverete. Tagliacozzo. D’Alessandro, lacchy, p.za Duca degli Abruzzi 270, tel. 0863.610266. Sora. Marini, viale XX Settembre, tel. 0776.83120. FARMACIE. Sulmona. Comunale, piazza Vittorio Veneto, tel. 0864.52645. PROVINCIA DI CHIETI Chieti: Albertazzi, via De Lollis, tel. 0871.330640. Scalo. Pierantoni, piazzale Marconi, 0871.560791. Ortona: San Tommaso, corso Vittorio Emanuele, 085.9063352. Guardiagrele: Moderna, via Tripio, 0871.82328. Lanciano: Marciani, via Veneto 40 (0872.712905) Atessa: Falcocchio, largo Municipio 9 (0872.866574) Casoli: Tilli, via San Rocco 6 (0872.981192) San Vito: Verna, via Frentana 102 (0872.61444) Rocca S.G.: De Mia, corso Garibaldi 24 (0872.60127) Vasto: Comunale, Circ.ne Istoniense (0873.380388) San Salvo: Grifone, via Dello Stadio 40(0873.343285) Casalbordino: D’Aurizio, corso Garibaldi (0873.900234) Carpineto Sinello: Russi, Strada rotabile (0872.869246) Termoli: Cappella, via Maratona 1 (0875.703233) PROVINCIA DI PESCARA Pescara: Adriatica, viale Bovio 362, tel. 085.47.12.729. Signorini, p. Garibaldi 24, tel. 085.69.08.29. Montesilvano: Costa, via Verrotti, Espansione 2, tel. 085.44.58.979. Francavilla: Amoroso, viale Monte Corno 3, tel. 085.49.10.061. Rosciano: Berionni, v. Roma 22, tel. 085.85.05.426. Città Sant’Angelo: D’Addario Francesco, p. Garibaldi 3, tel. 085.96.604 (turno di notte al 085.95.05.64). Penne: Filipponi, viale Ringa 6, tel. 085.82.79.627. Carpineto: Ruggieri, v. R. Margherita 4, tel. 085.84.93.33. Collecorvino: Petronio, via Pantalone 18, tel. 085.82.07.118. Corvara: contrada Di Cenne 27, tel. 085.888.93.10. Alanno: Bucci, p. Trieste, tel. 085.85.73.148. Tocco da Casauria: Mignella, via Roma 11, tel. 085.88.05.06. PROVINCIA DI TERAMO Teramo: Di Pierro, via De Gasperi, tel. 0861-411960. Mosciano-Bellante: Moretti, via Marconi, Mosciano, tel. 085-8061018. Campli: Del Corso, corso Umberto, tel. 0861-56180. Atri: Pepe, corso Adriano, Atri, tel. 085-87221. Pineto-Silvi: Comunale, via Leonardo da Vinci, tel. 085-9353375. Giulianova: Ielo, via Orsini, tel. 085-8007240. Roseto: Eredi Di Bonaventura, via Nazionale, tel. 085-8990237. Val Vibrata: Brunelli, via XX Settembre, Torano; Parere, via Roma, Alba Adriatica, 0861-712352. Val Fino: Rosini, via Roma, Bisenti, tel. 0861-997354. Isola: Guati, Castel Castagna, tel. 0861-697009. Montorio: Merlini, via Urbani, tel. 0861-592245. Castelli-Isola: Corinti, via Nuova, Colledara, tel. 0861.698869. Val Vomano: Di Febbo, piazza Vittorio Emanuele, tel.0861-650172 IL CENTRO R2 MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 39 IN ABRUZZO TERREMOTO - GLI ANZIANI La voglia di resistere dei nonni Antonietta, 80 anni, tiene duro: Ho perso la casa, ma sono viva L’AQUILA. Quando si avvicinano le undici di sera può capitarti di vederli dietro il finestrino di un’auto in sosta, con la coperta tirata su fino alle narici e uno sguardo atterrito. A volte, però, le apparenze ingannano. il caso degli anziani dell’Aquila, Onna, Paganica, San Gregorio e di tutti gli altri paesi sconvolti dal terremoto. La paura c’è. Non può non esserci. L’incertezza è un punto interrogativo che li perseguita. Ma in questi uomini e donne, che nella maggior parte dei casi sono anche nonni e nonne, prevale la voglia di resistere, di non cedere. Nonostante tutto. Nonostante il loro stesso tetto abbia ceduto al sisma che ha colpito duro nella notte fra domenica e lunedì scorsi. E ancora una volta ti rendi conto di come siano proprio loro, i pensionati italiani, a offrire la stampella più solida a figli e nipoti. Il welfare-state sono loro, in tanti piccoli gesti. Ed è allora che li vedi mollare uno scappellotto di tenerezza al nipotino, che ha ancora la forza di trotterellare da una tenda all’altra del campo di sfollati. Sono loro, spesso, ad imboccare i più piccoli con i cucchiai di plastica della Protezione civile. Antonietta ha quasi ottanta anni. Fino a settantadue ore fa viveva a Onna. Ci è voluta tornare. Le preme mostrarci la sua casa: a vederla da fuori sembra intatta. «Dentro è tutto crollato», ci spiega subito, «e non so quando potrò tornare a riprendermi qualche oggetto. Forse mai più». Lunedì notte, questa anziana donna ha perso sette amici. Una signora, che i Vigili del fuoco hanno estratto solo poche ore prima dalle macerie, era una sua amica fraterna: «Vivevamo in simbiosi, dai tempi delle elementari». Antonietta, però, si sforza di mettere la rassegnazione da una parte. Anche un dramma così immane ha un risvolto un po’ meno nero: «Ho perso la casa, è vero, ma sono ancora viva. Soprattutto lo sono i miei figli e le mie nuore. Le pare poco?». No, affatto. Tra un paio di giorni, suo figlio maggiore scenderà da Milano e la porterà con sé in Lombardia. «Starò lì qualche settimana, poi deciderò». Da questa terra sconvolta, però, c’è chi non ha la possibilità di fuggire. In realtà, molti anziani non hanno alcuna intenzione di lasciare il loro paese natale. Hanno preferito bere amaro fino all’ultimo istante. A guardare le ruspe ingoiare i loro mobili, le macchine scavatrici afferrarli e scagliarli su di un camion. Seduti su una sedia di plastica nel freddo della notte. Per tutte queste persone, si prepara un’altra sfida: abbandonare le abitudini di una vita. Atmosfere, oggetti, odori sottratti per sempre da una scossa di terremoto. così dura farli rivivere in una tenda di plastica. Lo dice anche Mario di Paganica: «Sessanta anni di sforzi, e tutto se ne va in un minuto». Federico Formica Una anziana in primo piano in un campo di sfollati allestito a Paganica IL CENTRO ATTUALITA’ 8 aprile 2009 41 Moldova, preso d’assalto il palazzo presidenziale Statali, le liquidazioni sono salve MOSCA. Giornata drammatica ieri in Moldova, dove nella capitale Chisinau migliaia di manifestanti anticomunisti hanno preso d’assalto e dato fuoco al parlamento (nella foto) e al palazzo presidenziale per protestare contro l’esito delle elezioni di domenica, vinte con il 50% dei voti dal partito comunista al potere. Negli scontri, secondo una tv, è morta una ragazza asfissiata dal fumo sviluppatosi nell’incendio al parlamento. Almeno altre 60 persone sono rimaste ferite, compresi numerosi agenti di polizia. In serata, dopo ore di tensione e paura per il possibile precipitare degli eventi, è giunto l’annuncio di un accordo tra governo e opposizione per un nuovo scrutinio delle schede elettorali. ROMA. Il ministero della Pubblica Amministrazione è «assolutamente contrario ad ogni ipotesi di congelamento delle liquidazioni per i dipendenti pubblici». Lo precisa, in una nota, lo stesso ministero guidato da Renato Brunetta, riferendosi ad alcune notizie di stampa relative a un emendamento che prevede per il pubblico impiego, oltre al pensionamento sistematico alla maturazione dei 40 anni di anzianità massima contributiva, anche il congelamento delle rispettive liquidazioni fino al primo gennaio del 2013. Il ministero precisa anche che si tratta Il ministero della Pubblica Ammnistrazione: non ci saranno congelamenti Ostruzionismo sulle ronde, norma a rischio È scontro aperto tra le opposizioni e la Lega: oggi Fini convoca i capigruppo di Renato Venditti ROMA. Una scossa del terremoto in Abruzzo è arrivata anche a Montecitorio, alle 19,48, mentre era in corso un dibattito molto animato sulla ronde previste dal decreto sicurezza. In aula, la notizia è stata data da GiusepAl ministro dell’Interno Roberto Maroni l’opposizione ha rimproverato di aver scelto la sede della Camera per difenderle, anziché coordinare dal Viminale gli interventi di soccorso per il sisma. Lui e la Lega hanno chiesto di porre fine alla discussione generale sugli emendamenti («Colpo di mano», ha detto Marco Minniti), che l’opposizione portava avanti anche con intenti ostruzionistici. Ma il voto ha un po’ deluso la Lega: 247 sì e 215 no, con molti conti che non tornano: sono mancati alla chiamata 79 deputati del centrodestra, 37 dichiarati «in missione», mentre 42 non hanno partecipato al voto. Fra i tre leghisti in missione, anche Umberto Bossi. Maroni ha definito «giusta, coerente e moderna» la misura MERCOLEDÌ A2 pe Consolo del Pdl, «ritenendo opportuno che anche il presidente della Camera ne sia informato per le decisioni del caso». Molte le obiezioni sulle ronde, elemento chiave del decreto, compresa una di incostituzionalità. Ronde in giro di notte in una città del Veneto sulle ronde, perché consente ai cittadini di partecipare alla sicurezza pubblica «in modo controllato e adeguato». Ha anche detto che nel decreto ci sono 150 milioni per le forze dell’ordine. Il capogruppo Pd, Antonello Soro, ha consigliato di fare un provvedimento ad hoc sulle ronde, «tema spinosissimo», perché in conflitto con l’articolo 6 della Costituzione. Soro ha anche lasciato intendere che, anche se l’opposizione non è d’accordo su molte cose, il decreto può passare in breve, se da esso si stralcia la parte sulla ronde. Al capogruppo leghista Roberto Cota, che aveva detto all’opposizione di non avere un atteggiamento responsabile, Soro ha risposto dicendosi contrario a qualunque forma di «milizia privata», anche se composta da ex poliziotti e ex carabinieri. Ha assunto rilievo politico anche la questione della fiducia al governo, con la Lega favorevole per accorciare il dibattito, mentre, come ha rilevato Marco Minniti, Pd, Berlusconi e una parte del Pdl non l’hanno gradita, anche per non scoprirsi troppo davanti al diktat della Lega. Niente ronde, dice Minniti, di nessun colore: verde, nera o rossa. E’ la polizia di Stato, non privati cittadini, che deve avere il compito di controllare il territorio. La tesi delle ronde è stata definita da Donatella Ferranti, Pd, una «pericolosa giustizia fai da te». E’ una «mostruosità giuridica» e contiene un rischio: che camorristi e mafiosi riescano a infiltrarsi in essa. Severo Gianclaudio Bressa, Pd, su Maroni: se è in aula anziché in Abruzzo, vuol dire che è preoccupato più per le ronde che per il terremoto. Silvana Mura, Idv: la Lega non ha ritegno, se l’Abruzzo diventa il pretesto per chiedere una norma «scandalosa» sulle ronde, che non esistono, come ha rilevato Furio Colombo (Pd), in nessuna parte del mondo. La fondazione «Fare futuro», presieduta da Gianfranco Fini, ha un periodico on line che ieri ha distinto le ronde private e i volontari che ora sono in Abruzzo per aiutare la popolazione. di un «emendamento parlamentare, peraltro dichiarato inammissibile dalla Camera». Cisl e Ugl esprimono apprezzamento nei confronti del Ministero della Pubblica Amministrazione per aver espresso la sua contrarietà ad un eventuale congelamento delle liquidazioni dei dipendenti pubblici. Se si vuole risparmiare, dicono i sindacati, è necessario ridurre gli sprechi a livello sia centrale che periferico e non intervenire sui redditi dei lavoratori e delle lavoratrici, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando. SECONDO UN SONDAGGIO IN FRANCIA -SEQUESTRI «ACCETTABILI» Il 45% dei francesi giudica «accettabile» il sequestro di manager aziendali rapiti da operai vittime di piani di ristrutturazione che prevedono licenziamenti. E’ quanto indica un sondaggio pubblicato dal quotidiano Le Parisien. Per categorie professionali il 56% degli operai e il 50% degli impiegati giudicano i sequestri «accettabili». ZAPATERO VARA GOVERNO DI CRISI -DENTRO I PESI MASSIMI DEL PSOE Nuovo governo politico di crisi e contro la crisi per Josè Luis Zapatero: il premier socialista spagnolo ha annunciato un rimpasto dell’esecutivo che vede uscire dal governo il titolare dell’Economia Pedro Solbes e che conferisce all’esecutivo un più alto profilo politico con l’arrivo di due pesi massimi del Psoe, il vicesegretario Josè Blanco e il presidente Manuel Chaves. ANALISI DELLA BANCA MONDIALE -CINA, RIPRESA POSSIBILE NEL 2009 Il piano di stimolo varato da Pechino potrebbe rilanciare la crescita economica della Cina già entro quest’anno e aiutare le altre economie asiatiche a riprendersi. Lo ha detto la Banca Mondiale in un suo rapporto: dico. «I segnali che arrivano dalla Cina indicano che sua la crescita economica potrebbe ripartire verso la metà di quest’anno». 3090X0I.PM5 TRIBUNALE CIVILE di PESCARA AVVISO di VENDITA IMMOBILI COMUNE DI CORFINIO (Aq) AVVISO CONCORSO PUBBLICO, PER ESAMI, PER LA COPERTURA DI UN POSTO A TEMPO PARZIALE 50% E INDETERMINATO DI ISTRUTTORE SERVIZI FINANZIARI, CAT. C E’ indetto un concorso pubblico, per esami, per la copertura di un posto a tempo parziale 50% e indeterminato di Istruttore Servizi Finanziari, Cat. C. Titolo di studio richiesto: Diploma di Ragioniere. E’ richiesto il possesso dei requisiti generali di accesso al pubblico impiego ex art. 2 del Decreto del Presidente della Repubblica n.487/1994. Scadenza presentazione domande: trenta giorni dalla data della pubblicazione all’Albo Pretorio del Comune. Il calendario delle prove scritte verrà comunicato ai candidati con lettera raccomandata. Per informazioni rivolgersi al Comune, Servizio Finanziario, Via Zambeccario - 67030 Corfinio (AQ) - tel. 0864/728100. Il Responsabile Servizi Finanziari Patrizia Masciangioli 2040WZG.PM5 PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE TRIBUNALE DI ROMA Fall. N. 62058 G.D. La Malfa, vende con incanto il 9/6/2009 ore 12.00 Lotto 1 quota di 1/4 porzione immobiliare sita in Roma Via Boehringer Loc. Dragona prezzo base Euro 62.000,00, Lotto 2 quota di 1/4 porzione immobiliare sita in Roma Via Boehringer Loc. Dragona prezzo base Euro 60.000,00. Domanda in Cancelleria entro ore 13.00 dell’8/6/2009, cauzione, con assegni circolari NT intestati al Curatore, pari al 10% prezzo base. Offerte minime in aumento Lotto 1 e Lotto 2 Euro 2.000,00. Informazioni in Cancelleria o presso il Curatore Dott. Francesco Iachetti, tel. 06/68301826. AVVISO AL PUBBLICO - Art. 24 del D.Lgs. 4/2008 e s. m.ed i. SI AVVISA CHE È STATO TRASMESSO ALLA REGIONE ABRUZZO, DIREZIONE PARCHI, TERRITORIO, AMBIENTE, ENERGIA - Servizio Tutela e valorizzazione del paesaggio e valutazione ambientale - Ufficio valutazione impatto ambientale, Via Leonardo da Vinci (Palazzo Silone ), 67100 L’Aquila, il progetto di seguito specificato: OGGETTO Richiesta di Concessione Idrica. Derivazione di acqua ad uso industriale (raffreddamento) e per costituzione di scorte idriche a fini antincendio. PROPONENTE ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE – Laboratori Nazionali del Gran Sasso, SS 17 bis km 18+910 Assergi (L’Aquila), tel. 0862.4371, fax 0862.410795, e-mail: [email protected] NORMATIVA DI RIFERIMENTO Lett. b, All. III, D. Lgs 4/2008 “Utilizzo non energetico di acque superficiali nei casi in cui la derivazione superi i 1.000 litri al secondo e di acque sotterranee ivi comprese acque minerali e termali, nei casi in cui la derivazione superi i 100 litri al secondo”. LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO Galleria del Gran Sasso – Autostrada A24 canna sx – Comuni di L’Aquila e Isola del Gran Sasso d’Italia (TE) – Frazione Casale San Nicola. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO, Derivazione di acqua ad uso industriale (raffreddamento) e per costituzione di scorte idriche a fini antincendio all’interno dei laboratori sotterranei dei LNGS dell’INFN e scarico mediante condotte dedicate nel Fosso Gravone. UFFICIO REGIONALE COMPETENTE Direzione Parchi, Territorio, Ambiente, Energia - Servizio tutela, valorizzazione del paesaggio e valutazioni ambientali - Ufficio valutazione impatto ambientale. Dal 07/04/2009 (data di pubblicazione) decorrono i 60 (sessanta) giorni entro i quali chiunque (associazioni, Enti, privati cittadini e portatori di interesse), in conformità alle leggi vigenti, può presentare, in forma scritta, al predetto Servizio, istanze, osservazioni o pareri sull’opera. Espropriazione Immobiliare n. 98/96 RGE VENDESI IL 27 maggio 2009 ORE 9,30 AULA 10 - CON INCANTO LOTTO n. 3 Proprietà per la quota di 3/18 di una abitazione sita in Spoltore (PE) zona centro storico via Salita degli Schiavoni n. 8 piano terra e primo. Identificazione catastale: N.C.E.U., Comune di Spoltore, Foglio 10 particella 170 sub.1 categoria A/4, classe 1 consistenza 6 vani, rendita catastale € 151,84 Confinanti: Via Salita degli Schiavoni, particella 168, Via della Caldaia Murata, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: € 6.243,75 (euro seimiladuecentoquarantatre/75) LOTTO n. 4 Proprietà per 1/2, di terreno ad uso agricolo sito in Pescosansonesco (PE). La superficie catastale del terreno è di are 06 e centiare 70. Identificazione catastale: (nel pignoramento) N.C.T., Comune di Pescosansonesco, foglio 9 particella 184, (attuale) foglio 9 particella 687 qualita’ seminativo arbor. Classe 2 reddito dominicale €1,38 reddito agrario € 2,60. Destinazione urbanistica: zona agricola normale Art.61 N.T.A. Confinanti: particella 686, particella 482 e particella 688, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: € 590,63 (euro cinquecentonovanta/63) catastale: N.C.T., Comune di Pescosansonesco, foglio 15 particella 341 qualità uliveto classe 1, reddito dominicale € 2,01 reddito agrario €1,39 Destinazione urbanistica: zona agricola normale Art.61 N.T.A. Confinanti: particella 342, particella 339 e particella 19, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: € 562,50 (euro cinquecentosessantadue/50 LOTTO n. 9 Proprietà per 1/2, di terreni ad uso agricolo sito in Pescosansonesco (PE). La superficie catastale totale dei terreni è di are 02 e centiare 93. Identificazione catastale: N.C.T., Comune di Pescosansonesco, foglio 15 particelle 346, qualità uliveto classe 1 mq.110 reddito dominicale € 0,37 reddito agrario € 0,26 e foglio 15 particella 349 qualita’ seminativo arbor. classe 2 mq.183 reddito dominicale € 0,38 reddito agrario € 0,71. Destinazione urbanistica: zona agricola normale Art.61 N.T.A. Confinanti: particella 345, particella 348, strada Colle della Guardia, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: € 281,25 (duecentottantuno/25) LOTTO n. 5 Proprietà per 1/2, di terreno ad uso agricolo sito in Pescosansonesco (PE). La superficie catastale del terreno è di are 01 e centiare 40. Identificazione catastale: N.C.T., Comune di Pescosansonesco, foglio 15 particella 105 qualita’ seminativo, classe 2 reddito dominicale € 0,25 reddito agrario. € 0,40. Destinazione urbanistica: zona agricola normale Art.61 N.T.A. Confinanti: particella 104, particella 106 e particella 107, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: € 112,50 (euro centododici/50) LOTTO n. 10 Proprietà per 1/2, di terreno sito in Pescosansonesco (PE). La superficie catastale del terreno è di are 00 e centiare 65. Identificazione catastale: N.C.T., Comune di Pescosansonesco, foglio 15 particelle 352 qualita’ serminativo arbor. classe 3 reddito dominicale € 0,10 reddito agrario € 0,22. Destinazione urbanistica: nuclei abitativi a prevalenza residenza rurale B4 art.56 N.T.A. Confinanti: particella 69, particella 73, particella 72, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: € 646,88 (seicentoquarantasei/88) LOTTO n. 6 Proprietà per 1/2, di terreno ad uso agricolo sito in Pescosansonesco (PE). La superficie catastale del terreno è di are 04 e centiare 80. Identificazione catastale: N.C.T., Comune di Pescosansonesco, foglio 15 particella 335 qualità arbor. classe 1 mq.480, reddito dominicale € 1,24 reddito agrario. €1,86 Destinazione urbanistica: zona agricola normale Art.61 N.T.A. Confinanti: particella 334, particella 408, particella 49, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: € 450,00 (euro quattrocentocinquanta/00) LOTTO n. 11 Proprietà per 1/2, di terreno sito in Pescosansonesco (PE). La superficie catastale del terreno è di are 04 e centiare 50. Identificazione catastale: N.C.T., Comune di Pescosansonesco, foglio 15 particelle 355 qualita’ seminativo arbor. Classe 3 reddito dominicale € 0,70 reddito agrario €1,51. Destinazione urbanistica: zona agricola normale Art.61 N.T.A. Confinanti: particella 354, particella 43, particella 356, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: € 450,00 (euro quattrocentocinquanta/00) LOTTO N. 7 Proprietà per 1/2, di terreno ad uso agricolo sito in Pescosansonesco (PE). La superficie catastale del terreno è di are 06 e centiare 56. Identificazione catastale: N.C.T., Comune di Pescosansonesco, foglio 15 particella 336, qualità bosco ceduo, classe 2 reddito dominicale € 0,41 reddito agrario € 0,10. Destinazione urbanistica: zona agricola normale rt.61 N.T.A. Confinanti: strada provinciale, particella 337 e particella 343, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: € 562,50 (euro cinquecentosessantadue/50) LOTTO n. 12 Proprietà per 1/2, di terreno sito in Pescosansonesco (PE). La superficie catastale del terreno è di are 13 e centiare 55. Identificazione catastale: N.C.T., Comune di Pescosansonesco, foglio 8 particelle 375 qualità pascolo arb. Classe 1 reddito dominicale e 0,56 reddito agrario e 0,35. Destinazione urbanistica: zona agricola normale Art.61 N.T.A. Confinanti: particella 267, particella 269, particella 376, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: € 1.490,63 (euro millequattrocentonovanta/63) LOTTO n. 8 Proprietà per 1/2, di terreno ad uso agricolo sito in Pescosansonesco (PE). La superficie catastale del terreno è di are 06 e centiare 00. Identificazione LOTTO n. 13 Proprietà per 1/2, di terreno sito in Pescosansonesco (PE). La superficie catastale del terreno è di are 07 e centiare 50. Identificazione catastale: N.C.T., Comune di Pescosansonesco, foglio 9 particelle 679, qualita’ seminativo arbor. classe 2, reddito dominicale e 1,55 reddito agrario e 2,91. Destinazione urbanistica: zona agricola normale Art.61 N.T.A. Confinanti: particella 42, particella 680, particella 45, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: e 731,25 (euro settecentotrentuno/25 ) LOTTO n. 14 Proprietà per 1/2, di terreno sito in Pescosansonesco (PE). La superficie catastale del terreno è di are 27 e centiare 47. Identificazione catastale: N.C.T., Comune di Pescosansonesco, foglio 9 particelle 684 qualita’ bosco ceduo, classe 2 reddito dominicale e 1,70 reddito agrario e 0,43. Destinazione urbanistica: zona agricola normale Art.61 N.T.A. Confinanti: particella 683, particella 174, particella 685, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: € 3.009,38 (euro tremilanove/38) LOTTO n. 15 Proprietà per 1/2, di terreno sito in Pescosansonesco (PE). La superficie catastale del terreno è di are 19 e centiare 60. Identificazione catastale: N.C.T., Comune di Pescosansonesco, foglio 9 particelle 693 qualita’ seminativo arbor. Classe 3 reddito dominicale € 3,04 reddito agrario € 6,58. Destinazione urbanistica: zona agricola normale Art.61 N.T.A. Confinanti: particella 293, particella 658, particella 692, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: € 2.137,50 (euro duemilacentotrentasette/50) LOTTO n. 16 Proprietà per 1/2, di terreno sito in Pescosansonesco (PE). La superficie catastale del terreno è di are 08 e centiare 02. Identificazione catastale: N.C.T., Comune di Pescosansonesco, foglio 9 particelle 696 qualita’ uliveto classe 2 reddito dominicale € 2,07 reddito agrario € 1,66. Destinazione urbanistica: zona agricola normale Art.61 N.T.A. Confinanti: particella 695, particella 283, particella 697, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: € 900,00 (euro novecento/00) LOTTO n. 17 Proprietà per la quota di 1/2 di una abitazione sita in Comune di Pescosansonesco via Colle della Guardia 15. Identificazione catastale: N.C.E.U., Comune di Pescosansonesco, Foglio 15 particella 69 sub.8 cat. A/4, classe 2 vani 5,5 rendita castale € 190,31. Confinanti: strada comunale, prop. Palmerini Nicola, prop. Del Rossi Quintino, salvo altri. Vendita non soggetta ad I.V.A. PREZZO BASE D’ASTA: € 17.887,50 (euro diciassettemilaottocentottantasette/50) La misura dell’aumento da apportare alle offerte non potrà essere inferiore a: Euro 500,00 per i lotto -n. 3-n. 4-n. 5-n. 6-n. 7-n. 8-n. 9-n. 10-n. 11-n. 12-n. 13-n. 14-n. 15-n. 16- ( euro cinquecento/00) Euro 1.000,00 per il lotto - n. 17 ( euro mille/00) IMMOBILI VENDUTI NELLO STATO DI FATTO E DI DIRITTO IN CUI SI TROVANO. Maggiori informazioni potranno richiedersi presso il custode, dott. Caterina Cieri Rec. Telef. 085/ 4214389 e sul sito internet :http://tribunale.pescara.it e www.astegiudiziarie.it 42 MERCOLEDÌ IL CENTRO AC ECONOMIA 8 aprile 2009 L’Inps: incremento eccezionale. Il settore più colpito è la metallurgia (+7.004%). Le retribuzioni aumentano più dell’inflazione Acquistata Neft per 4,2 mld di dollari A marzo un boom della cassa integrazione Maxi assegno La gestione ordinaria cresce del 925%. E la Fiat la chiede per mille impiegati all’Eni da Gazprom di Vindice Lecis ROMA. Aumento boom della casa integrazione e delle domande di disoccupazione. La crisi spinge le aziende a diminuire la produzione e i lavoratori dipendenti sono costret- ti a fare ricorso agli ammortizzatori sociali in modo massiccio. A marzo — secondo i dati diffusi dall’Inps che parla di incremento eccezionale — la cassa integrazione, compresa l’edilizia, è aumentata del 292% rispetto allo stesso mese del 2008. GM verso la bancarotta L’ipotesi di bancarotta per General Motors si concretizza: mentre scommette sulle ruote, alzando il velo sul prototipo Puma, e vede Volkswagen minacciare il suo secondo posto al mondo come produttore di auto, il colosso di Detroit accelera i preparativi per una bancarotta, concentrandosi sulla creazione di una nuova società nella quale far confluire i suoi asset migliori nel caso in cui si rendesse necessaria una ristrutturazione attraverso il Chapter 11. Il cda di Gm lavora a un profondo taglio dei costi per cercare di far sì che la società possa ristrutturarsi al di fuori delle aule di tribunale. Il board continua a riunirsi per vagliare le ipotesi in campo alla luce della scadenza di 60 giorni fissata dall’amministrazione Obama. Se si considera la gestione ordinaria per affrontare situazioni contingenti, nell’industria la crescita ha raggiunto il 925%. A usufruire della cig ordinaria sono stati maggiormente gli impiegati (+1.108%) rispetto agli operai (+895%). Nel trimestre sono stati spesi 800 milioni. Le domande di disoccupazione e mobilità sono invece aumentate del 45%: dalle 520mila del primo trimestre 2008 alle 750mila dello stesso periodo 2009. L’incremento delle ore autorizzate (78,8 milioni) riguarda la cig ordinaria mentre per quella straordinaria (39,7 milioni) le ore «crescono a un ritmo compatibile con le dinamiche degli anni recenti». Per gli aumenti del ricorso alla cassa ordinaria, i settori con i maggiori incrementi rispetto a marzo 2008 sono stati: meccanico (+1.262%), metallurgico (+7.004%), chimico (+1.354%), e legno (+1.728%). Nell’edilizia si è passati dai 2,9 milioni di euro ai 5,9 milioni del mese scorso. Per l’Inps non c’è «nesuna incertezza circa la sostenibilità della crisi» e il ricorso alla cig «è inscritto in situazioni di crisi congiunturali, dove non si profila lo spettro della drastica ristrutturazione o della chiusura ma solo la definizione di piani di sostegno di fronte a una congiuntura sfavorevole senza intaccare i livelli occupazionali». I soldi ci sono: nel biennio 2009-2010 sono disponibili risorse per 24 miliardi. Per la Cgil i dati confermano, dice Susanna Camusso, segretaria confederale, «non solo la profondità della crisi e il continuo rallentamento della produzione, ma la scelta non più rinviabile di prolungare la cassa ordinaria». L’intensità dell’aumento della cig è la risposta giusta, insieme ai con- tratti di solidarietà, afferma Camusso, «per scegliere di mantenere il rapporto di lavoro ed evitare i licenziamenti». La conferma dell’utilizzo della cig in modo massicio arriva dalla Fiat che l’ha chiesta per 973 colletti bianchi per tredici settimane, a partire dal 4 maggio: 478 degli enti centrali di Mirafiori, 240 della Powertrain e 255 dell’Iveco. Altri 1.069 faranno sei settimane non consecutive. Per 4.530 dipendenti, in maggioranza impiegati, la cassa durerà una settimana dal 18 al 24 maggio. Gianni Rinaldini, segretario della Fiom-Cgil, denuncia «l’assenza di prospettive sui piani produttivi» senza i quali «l’occupazione è fortemente a rischio». Il sindacato lancia un allarme e teme che si tratti dell’anticamera di un taglio occupazionale. Intanto, per l’Istat, grazie ai contratti che tutelano dieci milioni di lavoratori, le retribuzioni orarie sono cresciute più dell’inflazione: il 3,5% contro il +1,6% dei prezzi al consumo. MOSCA. Nuova zampata in Russia dell’Eni, che ieri a Mosca ha siglato una serie di accordi con le principali società energetiche del Paese per collaborazioni anche all’ estero e incassato un assegno da 4,2 miliardi di dollari da Gazprom: il colosso russo del gas ha infatti esercitato alla fine dei due anni previsti la call option su Gazprom Neft, uno degli asset ex Yukos acquistati all’asta nell’aprile 2007. Le intese sono state firmate nell’ambito del forum italo-russo, che vede la più grande missione di sistema mai organizzata dall’Italia in Russia, con oltre mille imprenditori guidati dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia: 40 di loro, il gotha dell’industria italiana, da Eni a Enel a Finmeccanica, sono stati ricevuti dal presidente Dmitri Medvedev al Cremlino. Negli ultimi tempi sembrava che Gazprom potesse rinunciare a Gazprom Neft, anche a causa della crisi mondiale e dei conseguenti problemi di liquidità, per di più in un momento svantaggioso essendo le azioni cadute ben sotto il prezzo dell’opzione. Ma, secondo fonti di stampa russe, il premier Putin sarebbe intervenuto per realizzare l’operazione, che sarà finanziata attraverso prestiti da parte di banche statali. Eni ha inoltre firmato una serie di accordi di collaborazione in Russia e all’estero con le principali società energetiche russe con le quali avvierà un ampio programma di cooperazione strategica. BORSA v TITOLO Quot. uff. in euro Quot. rif. in euro Var. Rif. Min. anno Mass. anno in % in euro in euro 0,564 1,160 8,486 4,688 54,328 1,255 0,800 3,103 15,990 0,670 0,621 0,383 0,381 4,210 1,509 10,935 1,493 0,042 1,498 3,520 11,146 4,772 4,736 4,684 0,563 1,154 8,555 4,570 54,480 1,260 0,776 3,120 15,990 0,620 0,615 0,376 0,385 4,210 1,494 10,720 1,485 0,041 1,500 3,510 11,070 4,767 4,735 4,617 +0,536 -0,173 +0,706 -5,383 +1,189 -1,486 -4,198 +1,629 2,433 6,894 1,485 4,039 1,367 2,625 42,321 2,574 2,966 0,483 2,497 3,987 3,698 4,806 0,468 6,762 4,330 4,270 0,070 5,842 9,649 0,573 5,329 0,475 0,287 3,842 21,900 1,688 30,593 3,351 0,183 3,277 0,672 7,218 5,162 9,437 2,427 6,910 1,485 4,042 1,362 2,555 42,000 2,590 2,900 0,489 2,490 3,970 3,712 5,090 0,470 6,930 4,272 4,270 0,072 6,000 9,720 0,570 5,275 0,476 0,272 3,900 21,900 1,714 31,020 3,317 0,184 3,312 0,676 7,270 5,275 9,480 +0,936 1,771 5,024 2,029 1,642 2,520 0,226 4,659 0,406 2,403 19,695 1,253 0,285 3,050 2,381 0,152 0,792 0,827 0,637 1,262 0,375 2,019 26,520 0,902 6,385 3,296 0,243 0,672 1,790 5,060 2,030 1,646 2,510 0,226 4,752 0,407 2,390 19,500 1,133 0,283 3,050 2,360 0,153 0,781 0,850 0,631 1,242 0,372 2,040 26,790 0,940 6,460 3,292 0,235 0,677 +0,449 +0,198 -1,932 -2,024 -1,857 -1,092 +1,117 +1,496 -3,434 -0,965 -10,576 -7,365 +1,667 +0,426 -2,980 -2,740 +3,785 -1,328 -1,429 -0,667 A 9028 9621 9512 9357 9094 9080 9566 9124 9060 9005 9836 9105 9434 9012 9049 9212 9163 9528 9035 9146 9338 9020 9574 9398 A.s. Roma A2a Acea Acegas-aps Acotel Group Acq Potabili Acsm-agam Actelios Adf Aedes Aeffe Aicon Alerion Alleanza Amplifon Ansaldo Sts Antichi Pell Arena Ascopiave Astaldi Atlantia Auto To Mi Autogrill Azimut 9197 9268 9050 9143 9582 9033 9325 9506 9280 9292 9397 9474 9472 9548 9533 9542 9514 9349 9616 9537 9029 9610 9037 9569 9874 9048 9040 9092 9041 9516 9045 9518 9102 9068 9557 9556 Banca Generali Banca Ifis Banca Italease Banco Popolare Basicnet Bastogi Bb Biotech Bca Carige Bca Carige R Bca Finnat Bca Intermobiliare Bca Pop.etruria E Bca Pop.milano Bca Pop.spoleto Bca Profilo Bco Bilbao Vizcaya Bco Desio-brianza Bco Desio-brianza Bco Popolare W10 Bco Santander Bco Sardegna Rnc Beghelli Benetton Beni Stabili Bialetti Industrie Biesse Boero Bolzoni Bon Ferraresi Brembo Brioschi Bulgari Buongiorno Burani F.g Buzzi Unic R Buzzi Unicem 9329 9327 9066 9058 9306 9056 9061 9617 9527 9333 9053 9312 9580 9067 9042 9087 9070 9317 9027 9073 9508 9452 9835 9454 9100 9522 9570 C Latte To Cad It Cairo Communicat Caltag Edit Caltagirone Camfin Campari Cape Live Carraro Cattolica As Cdc Cell Therap Cembre Cementir Hold Chl Ciccolella Cir Class Editori Cobra Cofide Cr Artigiano Cr Bergamasco Cr Valtel W09 Cr Valtellinese Credem Crespi Csp 9355 9047 9676 9089 9090 9103 D’amico Dada Damiani Danieli Danieli Rnc Data Service -6,907 +2,671 -3,590 +4,336 +0,178 +1,633 -3,857 +0,338 -8,715 +0,200 -1,127 -2,122 -0,262 +2,823 -2,994 0,549 0,966 7,850 3,572 36,408 0,679 0,624 2,559 13,709 0,302 0,441 0,163 0,268 3,213 0,764 8,936 1,493 0,015 1,441 2,608 9,564 3,839 3,196 3,114 0,678 1,476 10,415 5,083 54,328 1,345 0,996 3,267 17,300 0,688 0,731 0,416 0,423 6,120 1,509 12,142 2,954 0,049 1,539 4,329 13,786 5,671 5,966 4,874 2,018 5,161 1,099 1,917 1,047 1,411 38,083 1,585 1,960 0,357 2,128 2,805 2,783 4,007 0,380 4,332 3,604 3,796 0,062 4,065 7,866 0,342 4,561 0,372 0,172 2,888 21,000 1,244 22,616 2,168 0,159 2,835 0,495 7,218 3,848 6,869 3,059 6,979 2,519 5,951 1,426 3,622 48,909 2,574 2,966 0,525 2,912 4,272 4,477 5,191 0,536 9,300 4,923 4,506 0,152 7,173 9,855 0,641 6,224 0,630 0,351 5,290 24,100 1,873 30,593 4,259 0,277 4,478 0,711 10,125 7,096 11,922 1,513 3,738 1,428 1,399 1,920 0,158 3,928 0,363 2,308 13,120 0,666 0,039 2,594 1,728 0,075 0,582 0,661 0,574 0,887 0,315 1,846 18,685 0,201 4,803 1,727 0,168 0,555 2,184 5,185 2,175 2,300 2,699 0,340 4,935 0,500 2,738 26,553 1,312 0,372 3,541 2,701 0,204 0,918 0,893 0,747 2,743 0,411 2,060 27,658 1,065 7,370 4,249 0,395 1,023 0,991 4,311 0,716 5,700 3,688 0,562 1,388 7,358 1,034 9,246 5,316 1,164 B -3,520 -0,873 -1,731 -1,408 +2,170 -3,172 +0,617 -1,969 -0,439 +0,610 +0,792 +2,667 -1,555 +3,143 +5,263 +0,465 -2,564 -2,855 -1,449 -3,203 +1,299 +0,824 +4,409 +0,302 -0,108 -1,633 +2,347 -0,547 +3,941 +2,376 C -0,594 +4,444 +0,155 +0,381 -6,706 D 1,061 4,311 1,015 7,059 4,276 0,949 1,050 -1,223 4,262 -5,225 1,033 +0,682 7,135 +1,494 4,170 -0,239 0,950 -5,000 Gli indici S&p/mib Mib 30 Mibtel Midex All Star Mibtes Mib30s 6 0,77 6 0,58 6 0,56 6 0,36 6 1,23 +0,05 +0,04 16561,00 17387,00 13338,00 17555,00 8456,00 25888 34319 v TITOLO Quot. uff. in euro 9018 9072 9003 9598 9326 9351 9359 Datalogic De’longhi Dea Capital Diasorin Digital Bros Dmail Group Dmt 4,043 1,458 1,071 16,827 1,974 3,989 5,346 4,015 -1,714 1,458 -3,762 1,098 +3,683 16,940 +1,134 1,980 -1,000 3,977 -1,790 5,400 -0,917 3,722 1,062 0,833 13,197 1,683 3,353 2,072 5,070 1,625 1,404 17,252 2,890 4,313 13,585 9274 9275 9138 9346 9188 9613 9575 9347 9525 9128 9576 9057 9619 9154 9157 9099 9104 9084 9088 9011 9530 9627 9139 9628 9081 Edison Edison R Eems El.en Elica Emak Enel Engineering Eni Enia Erg Erg Renew Ergo Previde Ergy Capital Ergy Capital W11 Espresso Esprinet Eurofly Eurotech Eutelia Everel Group Exor Exor Priv Exor Risp Exprivia INDICI Dow Jones (h.12) Nasdaq Comp. (h.12) Franc.xetra Dax Lnd Ft 100 Parigi Cac 40 Tokyo Nikkei Var. Rif. Min. anno Mass. anno in % in euro in euro 0,918 1,353 1,230 10,576 0,810 3,374 3,637 17,421 14,645 3,971 10,394 0,862 4,475 0,383 0,084 0,820 5,138 0,099 2,717 0,335 0,087 9,155 5,663 6,277 0,949 0,914 1,320 1,209 10,650 0,800 3,375 3,652 17,800 14,710 3,950 10,490 0,869 4,485 0,385 0,085 0,804 5,065 0,099 2,687 0,362 0,095 9,005 5,720 6,320 0,930 0,685 1,080 0,490 9,422 0,512 2,963 3,337 12,450 12,310 2,457 8,601 0,651 4,356 0,298 0,055 0,579 3,213 0,053 1,533 0,270 0,087 5,407 3,197 3,770 0,741 0,984 1,353 1,315 15,849 0,934 4,043 4,802 17,606 17,902 4,020 10,453 0,950 4,850 0,427 0,103 1,209 5,213 0,125 2,745 0,433 0,156 9,738 5,867 6,340 1,030 E -1,348 -1,049 +5,960 -1,114 -0,312 +0,746 +0,968 +1,714 +0,684 +0,958 -0,474 +0,115 +1,316 -0,588 -4,286 -1,363 -4,135 +0,280 +20,667 -2,332 -0,608 +2,764 -1,691 F Quot. uff. in euro Quot. rif. in euro 9187 9706 9852 9361 9017 9555 9339 9301 9578 9054 9149 9148 9152 9153 1,404 0,680 0,013 0,082 1,308 1,404 0,977 2,828 0,184 3,681 4,199 8,304 23,926 16,837 1,415 0,680 0,013 0,081 1,317 1,392 0,972 2,760 0,176 3,630 4,127 8,245 24,110 16,750 Intesa Sanpaolo Rn Inv E Sviluppo Med Invest E Svil W09 Invest E Sviluppo Ipi Irce Iride Isagro It Holding It Way Italcement R Italcementi Italmobil Italmobil R Var. Rif. Min. anno Mass. anno in % in euro in euro -1,759 -1,078 +1,042 +1,303 -1,471 0,928 0,623 0,006 0,047 1,148 1,302 0,632 2,423 0,166 3,361 3,488 6,538 19,137 12,727 2,018 0,980 0,013 0,097 2,005 1,835 0,997 3,547 0,252 5,220 5,985 9,711 33,880 23,379 0,697 0,699 +1,084 0,648 0,873 0,184 2,118 0,680 0,995 0,030 0,179 -2,609 2,110 -3,982 0,690 +3,216 0,994 -0,501 0,030 +0,334 0,167 1,399 0,453 0,695 0,019 0,296 2,209 0,680 0,995 0,052 1,681 2,711 0,328 13,315 12,265 1,665 +2,462 2,717 -2,860 0,320 +2,236 13,200 +1,227 12,180 -0,653 0,914 2,196 0,274 12,071 9,571 1,681 3,497 0,348 18,009 13,469 1,427 0,563 1,194 5,025 2,240 1,406 +0,572 0,574 +3,423 1,230 5,085 -0,294 2,270 +3,182 0,996 0,334 1,017 4,562 1,736 1,637 0,563 1,404 5,555 2,416 +0,071 +6,250 +4,167 -0,244 +1,308 -5,112 +0,051 -3,749 J 9116 Juventus Fc K 9358 9253 9269 9270 9334 K.r.energy Kinexia Kme Group Kme Group Risp Kme Group W09 9524 9430 9594 9207 9344 La Doria Landi Renzo Lazio Lottomatica Luxottica 9821 9245 9513 9019 9052 Maire Tecnimont Management E C Marcolin Marr Mediacontech L M v TITOLO 9558 Prima Industrie 9353 Prysmian Quot. uff. in euro Quot. rif. in euro Var. Rif. Min. anno Mass. anno in % in euro in euro 8,388 8,380 8,285 8,180 -1,369 -2,445 6,005 6,074 10,758 10,801 0,168 0,210 0,595 0,751 2,031 4,304 15,782 0,337 0,117 0,949 0,154 0,241 0,173 0,210 0,580 0,743 2,045 4,300 15,800 0,333 0,120 0,950 0,150 0,229 +10,473 -4,545 -1,108 -1,328 +1,868 +0,821 -0,315 -1,479 -0,826 0,123 0,165 0,444 0,499 1,955 3,741 12,439 0,203 0,082 0,613 0,143 0,113 0,173 0,288 0,758 1,026 2,356 4,359 16,685 0,382 0,174 1,089 0,400 0,475 8,770 0,555 6,669 6,945 0,444 13,758 15,000 2,101 9,707 3,751 0,733 0,890 3,675 2,163 3,814 0,166 0,011 1,641 0,949 2,849 1,894 0,161 0,555 0,323 2,300 4,068 8,950 0,555 6,600 7,000 0,450 13,700 15,000 2,137 9,800 3,757 0,758 0,890 3,650 2,182 3,800 0,162 0,011 1,645 0,940 2,900 1,922 0,164 0,560 0,329 2,300 4,077 +2,933 +0,634 -0,752 +2,414 7,463 0,394 3,598 4,442 0,290 10,782 15,000 1,899 7,514 2,810 0,133 0,293 3,229 1,710 3,678 0,106 0,006 0,673 0,681 2,688 1,529 0,094 0,366 0,235 2,300 3,028 16,522 0,609 6,756 7,124 0,769 14,228 16,920 2,860 10,737 4,066 1,131 1,400 4,468 2,298 4,115 0,214 0,014 1,932 1,471 3,081 2,466 0,215 0,577 0,425 2,800 5,178 10,240 1,013 0,795 0,081 0,089 8,099 2,309 0,387 34,247 5,569 0,682 6,023 10,000 1,008 0,771 0,081 0,088 8,080 2,312 0,390 33,700 5,500 0,671 6,085 +1,937 +0,299 -2,033 -2,048 -2,439 -2,238 +2,210 +5,263 -2,798 -1,786 +0,449 7,900 0,780 0,610 0,040 0,056 6,167 2,254 0,156 25,992 4,374 0,438 5,137 15,030 1,192 0,859 0,095 0,098 8,821 2,539 0,771 35,455 7,974 1,064 7,584 8,999 0,624 1,510 2,373 0,702 0,457 8,965 -0,555 0,620 -4,025 1,538 +0,130 2,395 -3,427 0,715 +2,070 0,462 +0,873 5,965 0,420 0,714 1,068 0,572 0,392 11,532 0,790 1,962 2,566 1,217 0,893 0,140 1,409 3,980 3,894 0,135 1,398 4,000 3,890 -8,784 -6,174 -1,235 -0,128 0,109 1,409 3,435 3,039 0,343 1,630 4,375 4,243 0,025 0,050 0,025 0,050 -3,846 -4,762 0,023 0,030 0,040 0,058 3,397 0,413 1,365 3,420 +0,588 0,412 -1,905 1,365 3,212 0,400 1,342 4,201 0,660 2,000 R 9238 9342 9565 9564 9461 9221 9345 9085 9065 9549 9447 9228 R Demedici Ratti Rcs Medgr R Rcs Mediagr Rdb Recordati Reply Retelit Retelit W 08-11 Ricchetti Rich Ginori Risanamento -5,114 -12,199 S 9590 9579 9505 9481 9091 9247 9248 9222 9837 9008 9256 9257 9123 9297 9115 9271 9272 9190 9276 9618 9032 9278 9315 9283 9550 9596 Sabaf Sadi Servizi Indus Saes Gett Rnc Saes Getters Safilo Group Saipem Saipem Ris Saras Sat Save Seat Pg Seat Pg R Sias Snai Snam Gas Snia Snia W10 Socotherm Sogefi Sol Sole 24 Ore Sopaf Sorin Stefanel Stefanel Rnc Stmicroel -3,180 +7,520 -5,769 -0,858 -13,864 -36,429 -1,351 +0,115 -1,299 -3,110 -7,563 +3,135 -5,812 +2,746 +0,104 +4,051 -0,851 9031 9193 9260 9647 9648 9194 9360 9553 9331 9511 9302 9063 Tas Telecom It Telecom It R Telecom Me Telecom Me R Tenaris Terna Tiscali Tod’s Trevi Finanz Trevisan Com Txt 9287 9201 9082 9083 9352 9303 Ubi Banca Uni Land Unicredit Unicredit Risp Unipol Unipol P 9024 9308 9309 9310 V Ventaglio Vianini Indus Vianini Lavori Vittoria Ass U 9004 9112 9113 9114 9335 9211 9503 9377 9259 9038 9243 9244 9077 Fastweb Fiat Fiat Priv Fiat Rnc Fidia Fiera Milano Fil Pollone Finarte Aste Finmeccanica Fmr Art’e’ Fond-sai Fond-sai R Fullsix 15,504 6,517 3,531 4,166 4,037 4,199 0,383 0,166 9,568 4,933 9,024 7,375 1,744 15,420 6,425 3,462 4,190 4,080 4,190 0,375 0,155 9,695 4,945 9,050 7,350 1,797 +1,248 -4,815 -4,549 -1,643 -0,122 +1,946 +6,534 +3,933 +1,678 -1,051 +0,667 -2,455 +1,239 14,856 3,437 1,917 2,472 2,939 3,432 0,271 0,128 8,579 3,511 8,181 5,054 1,484 22,067 7,022 3,777 4,338 6,072 4,616 0,479 0,185 12,249 4,992 14,022 8,717 1,963 G 9369 9332 9607 9129 9130 9131 9006 9330 9622 9025 9510 9126 Gabetti Gas Plus Gefran Gemina Gemina Rnc Generali Geox Gewiss Grandi Viaggi Granitifiandre Gruppo Coin Gruppo Minerali M 0,689 6,630 2,187 0,342 0,589 12,848 5,039 2,617 0,853 2,018 1,700 3,761 0,680 6,550 2,182 0,340 0,580 12,880 5,130 2,640 0,850 2,035 1,700 3,777 -2,857 -1,355 +0,115 +0,443 -3,333 -1,529 +1,283 -0,377 -5,028 +2,261 +1,190 +4,351 0,673 5,943 2,108 0,211 0,300 9,947 4,041 2,075 0,763 1,935 1,493 3,597 1,027 7,647 3,231 0,485 0,631 19,635 5,202 2,888 0,967 3,936 2,222 7,600 1,382 +1,023 1,124 1,613 0,813 11,940 0,498 1,711 5,360 1,630 1,950 0,237 0,522 2,015 1,379 1,368 13,519 0,759 2,236 8,114 4,417 4,500 0,364 0,845 4,406 2,720 H 9251 Hera 1,395 I 9036 9515 9001 9075 9076 9174 9336 9290 9122 9554 9186 Igd Ima Immsi Impregilo Impregilo R Indesit Com Indesit Com Rnc Intek Intek R Interpump Intesa Sanpaolo 0,922 12,512 0,584 2,144 8,114 2,775 3,995 0,361 0,845 2,778 2,029 0,922 12,550 0,590 2,130 8,220 2,590 3,990 0,373 0,850 2,730 2,030 -1,232 +1,210 +1,900 -2,181 +3,202 -4,428 +7,838 +3,320 +2,533 -1,799 -4,019 Euribor / Oro monete VAR -2,40 -2,69 -0,61 -1,58 -0,94 -0,28 v TITOLO T Borse estere 6038 6041 6047 6037 6035 6042 Quot. rif. in euro SCADENZA 1 Mese 6 Mesi 12 Mesi Tasso 360 Tasso 365 1,035 1,632 1,796 1,049 1,655 1,821 Oro monete TITOLO Oro Fino (per Gr.) Denaro 20,710 Lettera 22,100 Argento (per Kg.) Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese 227,240 145,900 145,900 145,900 116,200 113,620 113,620 9543 9173 9539 9458 9429 9039 9175 9176 9494 9178 9010 9014 9046 9095 9500 9184 9185 9451 Mediaset Mediobanca Mediolanum Mediterranea A Mid Ind Cap W10 Mid Industry Cap Milano Ass Milano Ass R Mirato Mittel Molmed Mondadori Mondo Tv Monrif Monte Paschi Montefibre Montefibre R Mutuionline 3,565 6,493 2,618 1,941 0,109 14,900 1,808 2,007 4,402 2,750 1,182 2,460 3,411 0,405 1,040 0,161 0,202 3,769 3,562 6,510 2,602 1,900 0,109 14,900 1,830 2,020 4,380 2,780 1,190 2,460 3,360 0,405 1,040 0,166 0,204 3,710 +0,849 -0,838 -0,857 -4,618 -0,092 0,599 0,022 2,082 0,599 0,022 2,050 -0,167 0,411 0,271 1,280 1,531 0,638 8,230 1,037 3,303 3,986 0,219 0,248 0,333 10,585 0,770 0,997 0,895 3,101 4,852 2,059 1,283 0,065 13,400 1,120 1,233 3,463 2,429 0,778 2,297 2,740 0,402 0,791 0,124 0,134 2,750 4,520 7,959 3,172 2,308 0,278 15,500 2,320 2,426 4,934 3,247 1,236 3,739 4,616 0,495 1,578 0,223 0,249 3,769 -4,206 0,593 0,016 1,575 0,621 0,039 2,220 0,412 0,266 -0,602 -1,481 0,213 0,115 0,460 0,422 1,250 1,530 0,633 8,090 1,032 3,200 3,975 0,217 0,238 0,333 10,790 0,766 1,000 0,895 +1,379 +0,658 -0,706 -6,904 -1,714 -6,090 -1,365 +3,430 -6,953 -2,059 +3,155 +4,218 -0,695 -2,717 1,194 1,184 0,469 6,598 0,913 1,930 1,952 0,148 0,182 0,289 9,010 0,389 0,966 0,838 2,314 1,554 0,688 9,910 1,324 3,947 5,745 0,309 0,302 0,403 10,957 0,827 1,406 1,077 +0,826 +2,382 -0,269 -2,459 +0,820 -2,183 -1,794 +2,215 -3,180 -1,461 V W 9707 W Inv E Svil Med 1 9133 Warr Intek 11 Z 9239 Zignago Vetro 9314 Zucchi 9340 Zucchi Rnc N 9111 Negri Bossi 9316 Negri Bossi W10 9236 Nice O 9529 Olidata 9147 Omnia Network P 9013 9110 9109 9534 9180 9206 9151 9208 9209 9213 9567 9183 9350 9465 299,550 170,430 170,430 170,430 140,990 134,280 134,280 Panariagroup Parmalat Parmalat W15 Permasteelisa Piaggio Pininfarina Pirelli Real Pirelli&co Pirelli&co R Pol Editoriale Poligraf S F Poltrona Frau Premafin Premuda Pronto Borsa • 166.828.828 • 166.848.848 • 166.868.868 Nuovi numeri diretti Quotazione singolo titolo (il codice è pubblicato a sinistra del titolo stesso) Gestione lista personalizzata Tassi d'interesse • 166.858.858 • 166.878.878 • 166.818.818 • 166.838.838 Cambi in diretta Blue Chips di Milano Panoramica mercati mondiali Cambi Bankitalia Help line: 051-6174500 • Realizzato da Somedia in collaborazione con DJT-Italia a 1.524 lire al minuto + Iva IL CENTRO A3 ATTUALITA’ Germania, la tragedia in un tribunale 8 aprile 2009 Messaggio del ministro Frattini in missione a Beirut due persone, e alla fine si è tolto la vita. La donna di 48 anni, deceduta, era sua cognata; sono rimasti feriti in modo grave anche la moglie di un altro fratello e un avvocato. La tragedia esplosa in un’aula di giustizia, ha acceso una polemica in Baviera: niente vieta, infatti, a chi vuole entrare in un’aula per assistere a un’udienza di portare addosso armi. BEIRUT. Non c’è nessuna «alternativa» alla ripresa del processo di pace in Medio Oriente e alla creazione di uno stato palestinese «libero e indipendente», che viva in pace e sicurezza accanto a quello israeliano. Per questo l’Italia, presidente di turno del G8, lavorerà assieme all’Europa e agli Stati Uniti per «incoraggiare» il nuovo governo israeliano a riprendere questa direzione. E’ questo il messaggio che Franco Frattini ha lanciato ieri da Beirut, durante la sua missione nella regione all’indomani dell’insediamento dell’esecutivo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu e dal «falco» Avigdor Lieberman, ministro degli Esteri. Il titolare della Farnesina, nella prima giornata della sua missione (in serata è arrivato a Damasco, dove domani vedrà il presidente siriano Bashar al-Assad), ha Paradisi fiscali, la lista nera si è svuotata I 4 paesi che vi comparivano si impegnano ad adottare misure dopo il G20 ROMA. Non c’é più nessuna lista nera dei paradisi fiscali. I quattro paesi che ancora figuravano in quella diffusa dall’Ocse il 2 aprile subito alla conclusione del G20 di Londra - Costa Rica, Urugay, Filippine e Malaysia - hanno infatti preso l’impegno ufficiale di adeguarsi alle norme fiscali internazionali. «Il tempo dei paradisi fiscali é ormai passato. Siamo fieri - ha aggiunto - di potervi rendere partecipi di questo progresso assolutamente significativo» reso possibile dall’incontro dello scorso 2 aprile, a Londra. Ma a questo punto «c’é ancora molto lavoro da fare per mettere in pratica questi impegni». Impegni che, ha ricordato il Gurria, possono in alcuni casi comportare una modifica nel diritto interno del paese: «sono sicuro che i progressi si faranno ormai in modo regolare». In materia di sanzioni, Gurria ha fatto capire di essere a priori contrario: «non ci sono definizioni di sanzioni - ha detto - Incoraggiamo le diverse giurisdizio- L’annuncio di Angel Gurria, segretario generale dell’organizzazione, é arrivato sieri a Parigi: «fra le 84 giurisdizioni che l’Ocse segue regolarmente non ce n’é più nessuna che faccia parte» della «lista nera», ha detto Gurria durante una conferenza stampa che si é tenuta nella sede dell’Ocse. I capi di governo del G20 di Londra 43 «Uno stato palestinese libero» Lite per l’eredità Uccide la cognata e si spara BERLINO. Due persone sono morte in un’aula di tribunale della Baviera, ma il bilancio poteva essere quello di una vera strage, scatenata, a quanto pare, da un testamento contestato. Un uomo di 60 anni, che assisteva a una udienza, ha estratto una pistola l’ha puntata contro una donna e l’ha uccisa. Poi ha sparato diversi colpi attorno a sè, ferendo MERCOLEDÌ ni a fare tutti i progressi necessari perché la questione delle sanzioni perda consistenza». Dato l’addio alla lista nera, la lista grigia - quella dei paesi che si sono impegnati a scambiare informazioni fiscali, ma che non hanno ancora firmato accordi bilaterali con stati membri dell’Ocse - si allunga quindi a 42 nomi. E resta inalterata la lista bianca, dei paesi che già applicano gli standard internazionali. Il segretario generale dell’Ocse ha anche tentato oggi di chiudere le polemiche sulla «credibilità» delle liste messa in discussione negli ultimi giorni: «penso che le liste siano credibili perché basate su dati obiettivi», ha risposto ai giornalisti sottolineando che l’Ocse procede regolarmente alla pubblicazione degli aggiornamenti. Il segretario generale dell’Ocse Gurria ha anche negato ogni «pressione dell’autorità cinese» per il ritiro dalla lista grigia di Macao e Hong Kong, mentre la E lo staff della Casa Bianca spiega: non c’è nessuna riserva verso Berlusconi Cina figura nei paesi «promossi» nella lista bianca: «abbiamo chiesto garanzie alle autorità cinesi - ha detto - e le abbiamo avute. La Cina si é impegnata a rispettare le norme. Non sono state fatte eccezioni». In particolare era stato il Lussemburgo, finito nella lista grigia dei paradisi fiscali insieme ad Austria e Belgio, tra i primi a giudicare «incomprensibile» il trattamento «di favore» riservato ad alcuni stati degli Stati Uniti e ad alcuni territori britannici, ritirati dalla lista grigia. Sulla questione, Gurria ha osservato: «non ci sono impegni di serie B, tutti gli impegni sono presi sul serio. Ora si tratta di vedere come saranno messi in pratica. Questi paesi saranno sorvegliati, staremo a vedere cosa succede». E dunque, si svuota così la famosa lista nera dei paradisi fiscali segnalata il 2 aprile scorso nella riunione dei capi di governo del G20 di Londra. portato agli interlocutori libanesi tutto il sostegno dell’Italia alla vigilia delle fondamentali elezioni parlamentari del 7 giugno. Al presidente Michel Suleiman, al premier Fuad Siniora e al presidente del Parlamento, lo sciita Nabih Berri, Frattini ha ribadito che «l’Italia sostiene la stabilità» del Paese dei cedri. E che guarda con fiducia al prossimo appuntamento elettorale». CGIL, CISL E UIL UNITI -BONANNI: 1º MAGGIO UNITARIO Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, è ritornato sui temi dell’unità sindacale. «Abbiamo stabilito di fare il 1º maggio - ha detto - Cisl insieme a Cgil e Uil come sempre, perchè la festa del lavoro ci deve vedere insieme. Abbiamo opinioni diverse ma spero che prevalga il buon senso, cioè l’elemento più ricco e più importante. In posti dove ci sono più culture c’è una ricchezza ma a condizione che si conciglino». NAPOLI, FUCILE A POMPA E KALASHNIKOV -TROVATE ARMI IN UNA SCATOLA Gli agenti del commissariato di Acerra, nel napoletano, nell’ambito di una attività investigativa, hanno rinvenuto e sequestrato un fucile a pompa ed un fucile mitragliatore completi di munizioni. Le armi, in perfetto stato di conservazione e pronte all’uso, sono state rinvenute in via Olmitello, all’interno di una grossa scatola di cartone, abilmente nascosta sotto la vegetazione di un muro. IN UN AGGUATO A CATANIA -AMMAZZATO UN PREGIUDICATO Un pregiudicato di 39 anni è stato ucciso a Catania. E’ stato raggiunto da una serie di colpi di pistola in via del Plebiscito, vicino alla sede della municipalizzata dei trasporti. LA POLEMICA Visita a sorpresa di Obama in Iraq Tutte le truppe Usa via entro il 2011 NEW YORK. È stata una grande sorpresa per tutti perchè fino all’ultimo la presenza di Barack Obama in Iraq è stata tenuta rigorosamente top secret per motivi di sicurezza. Il capo della Casa Bianca è arrivato ieri mattina nella capitale irachena senza che neppure i giornalisti al seguito lo sapessero. L’annuncio è stato dato dal suo portavoce ad atterraggio avvenuto. È così che si è conclusa la prima missione all’estero di Obama in veste di presidente Usa dopo una trionfale visita a Londra, Parigi e Strasburgo a cui ha fatto seguito una sosta in Polonia e due giorni in Turchia, un paese islamico scelto per lanciare messaggi conciliatori a tutto il mondo musulmano. A Istambul, il vice consigliere per la Sicurezza nazionale ieri mattina ha invece assicurato che Obama ha «grande stima» per Silvio Berlusconi e che «non è stato possibile organizzare un incontro bilaterale durante questo viaggio semplicemente perché non è stato possibile conciliare i rispettivi impegni». Obama ha salutato i militari Usa di Camp Victory che, a giudicare dalle foto diffuse dalla Casa Bianca, lo hanno accolto con grande entusiasmo. Motivo della sua popolarità è forse l’annuncio che entro la fine dell’estate 2010 tutte le forze Usa da combattimento saranno ritirate dall’Iraq. Alla fine del 2011 inoltre terminerà completamente la presenza militare degli americani in Iraq con il ritiro di tutte le forze di sicurezza. «È arrivato il momento che facciamo scattare la transizione da noi alle forze irachene», ha detto Obama rivolgendosi a più di duecento soldati Usa. «È necessario che si assumano la responsabilità per il proprio paese». Subito dopo si è incontrato con il primo ministro Nouri Maliki nell’abitazione del comandante americano in Iraq, il generale Raymond Odierno. Ed è qui che ha espresso rammarico per le più recenti vittime di attacchi all’interno del paese, una cinquantina negli ultimi giorni, aggiungendo però che in Iraq «si stanno facendo enormi progressi». La ritirata dal paese occupato è ancora una volta un drastico cambio di direzione rispetto alle scelte politiche di George W. Bush. È stata proprio la profonda differenza fra Obama e il suo predecessore a marcare questa sua prima missione all’estero in cui ha insistito sull’importanza del multilateralismo e sull’amicizia con il mondo islamico. Boy Dylan: «Il presidente Usa non mi piace più» Fino a oggi era stata una love story reciproca: Bob Dylan aveva fatto campagna per l’elezione alla Casa Bianca di Barack Obama, che a sua volta aveva caricato una ricca antologia del cantante sul suo iPod. Ma ora da par- te del cantante l’innamoramento è sbollito. «Non sono sicuro che sarà un grande presidente», ha detto Dylan in un’intervista al sito web di Newsweek in vista del debutto del nuovo cd «Together through Life». PROBLEMI CON I PAGAMENTI? SEI STATO PIGNORATO? TI HANNO NEGATO IL PRESTITO? TI HANNO RESPINTO IL LEASING? SEI STATO PROTESTATO? TI HANNO RIFIUTATO IL MUTUO? P R O B L E M I C O N I PA G A M E N T I ? S E I S TAT O P I G N O R AT O ? IL NOSTRO OBIETTIVO È RISOLVERE I TUOI PROBLEMI C.SO VITTORIO EMANUELE II, 163 - 65100 PESCARA TEL. 085.2058428 - FAX 085.4227910 p.ceccarelli.adv dal corrispondente Andrea Visconti 44 MERCOLEDÌ A4 ATTUALITA’ 8 aprile 2009 IL CENTRO Piante di cacao malate, uova in pericolo Quest’anno sane e salve ma il futuro è incerto. Pasqua sotto la pioggia ROMA. Anche se per quest’anno sono arrivate “sane e salve” nei supermercati, le uova di Pasqua potrebbero essere in pericolo negli anni futuri, minacciate da un fungo e da un virus che stanno devastando molte piantagioni di cacao in Africa e America Latina. E’ quanto riferisce il magazine britannico New Scientist: i nemici del più amato dono pasquale sono il virus del ri- gonfiamento dei germogli del cacao (Cssv), che sta procurando effetti devastanti sulle piantagioni dell’Africa occidentale e il fungo parassita “scopa della strega”, che sta facendo lo stesso nelle piantagioni del Brasile. Il problema, ha spiegato Paul Hadley dell’Università britannica di Reading, è che stanno aumentando le monocolture di piante di cacao, una pianta attaccata al- l’altra, senza altra vegetazione. Ciò indebolisce le piante rendendole più soggette a infezioni. Il prossimo raccolto dalle piantagioni in Costa d’Avorio, che produce il 70% del cacao mondiale, potrebbe essere ridotto di un terzo. Pasqua sotto la pioggia. Gran parte dell’Italia sarà interessata nei prossimi giorni e fino a Pasqua da un peggioramento del tempo. «Un mulinel- Processo Thyssen, i consulenti della difesa: l’impianto non era obsoleto Dal procuratore brasiliano «Bastava schiacciare il pulsante giusto e non vi sarebbero state le sette vittime» Battisti scarcerazione negata TORINO. Bastava schiacciare un pulsante al posto di un altro e i sette operai della Thyssenkrupp non sarebbero morti. Lo ha detto ieri in Corte d’Assise, a Torino, uno dei consulenti della difesa nel corso dell’udienza del processo per il rogo del 6 dicembre 2007. Con le sue parole, l’ingegner Vittorio Betta, docente all’università di Napoli, ha fatto calare il gelo della maxiaula del Palazzo di Giustizia. «Dall’analisi dei dati si può ipotizzare che qualcuno, quando ha visto le scintille o il focolaio dell’incendio, abbia premuto il tasto che blocca la parte della linea 5 chiamata sezione di ingresso. Ma se avesse schiacciato un altro pulsante, a soli venti centimetri di distanza, non sarebbe successo nulla». Il bottone in questione è un fungo rosso che spunta dalla plafoniera: è il pulsante di emergenza. E’ il pulsante in grado di fermare tutto l’impianto e, soprattutto, il flusso di olio idraulico: premendo quel pulsante non si sarebbe rotta la tubatura, non ci sarebbe stata l’esplosione, non ci sarebbe stata la vampata di fuoco che Iannuzzi sotto accusa Sull’immunità deciderà la Consulta MILANO. Il giudice monocratico di Milano ha chiesto alla Corte costituzionale l’annullamento della delibera della Giunta del Senato che ha dichiarato l’insindacabilità delle opinione espresse dall’ex senatore Lino Iannuzzi in due articoli. L’ex parlamentare e giornalista era stato querelato per diffamazione dagli ex pm del processo Andreotti, tra cui Giancarlo Caselli. Gli atti del processo sono stati trasmessi dal giudice alla Consulta, sollevando il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Iannuzzi é accusato di diffamazione per due articoli pubblicati su «Il Giornale» intitolati rispettivamente «Genesi di una persecuzione» e «Gli intoccabili in toga». Ieri il pm Elisa Moretti ha sollevato la questione del conflitto di attribuzione tra poteri, ritenendo che gli scritti dell’ex senatore non rientrino nell’immunità parlamentare. investì le sette vittime. Perchè non fu dato lo stop? I lavoratori, chiamati a testimoniare, hanno spiegato che quei bottoni rossi erano tabù. L’azienda, cui stava a cuore la produzione, non voleva assolutamente che si toccassero, e i capi, per rafforzare il messaggio, arrivavano a intimidire i dipendenti più giovani. «Non è vero niente - ha replicato a queste accuse Vittorio Betta - e lo dimostra il fatto che il giorno prima l’emergenza fu azionata quattro volte». Così come sono state ricostruite dai consulenti della difesa, le fasi dell’incendio, durato in tutto 17 minuti e 24 secondi, non chiamano in causa le misure di sicurez- za. La lunga lamiera fu infilata male nei rulli e, durante il percorso, sbandò e sfregò sull’incastellatura sprigionando di conseguenza le scintille. Un interruttore era nel posto sbagliato. Si accumulò una enorme carta impregnata d’olio che finì per incendiarsi. E per nove minuti nessuno si accorse di niente, nemmeno il collaudatore De Masi («che d’altronde non poteva»), destinato a morire con gli altri. «Ma noi - precisa Ezio Audisio, uno degli avvocati Thyssen - non diciamo che è colpa di questo o di quello. Non è un processo agli operai. Stiamo solo fornendo dati oggettivi». Comunque i consulenti della difesa sono stati attaccati da quelli di accusa e parti civili. «La linea 5 - ha detto Massimo Zucchetti - era obsoleta e in condizioni malridotte tali che non doveva nemmeno essere messa in funzione». Estorsione e incendio doloso nel Bolognese quattro finiscono in cella BOLOGNA. Per convincere un artigiano a consegnare una somma di 4.000 euro hanno bruciato la casa dove l’uomo viveva con moglie e due figli: i carabinieri hanno arrestato tre italiani e un albanese con l’accusa di concorso in tentata estorsione ed incendio doloso aggravato da lesioni. L’indagine dei militari è partita lo scorso 18 gennaio in seguito all’incendio di natura dolosa (è stato rinvenuto del liquido accelerante vicino alla porta d’ingresso) di un’abitazione a Bentivoglio (Bologna) di proprietà di un artigiano calabrese di 39 anni (lievemente ustionato dalle fiamme) e nella quale abitava con la moglie e i due figli. La famiglia era riuscita a mettersi in salvo uscendo da una finestra del primo piano grazie ad una scala portata tempestivamente da un vici- no. Grazie ad intercettazioni telefoniche i carabinieri hanno ricostruito la vicenda: la vittima era in debito di 1500 euro con un geometra bolognese di 32 anni, Nicola Magrini, per il versamento dell’affitto di un appartamento occupato prima di trasferirsi nella nuova abitazione. Dopo un primo contatto nel novembre scorso quando il Magrini si presentò all’artigiano con altri due complici (poi arrestati) la vittima riceveva, in febbraio, la rivendicazione telefonica dell’atto incendiario e la richiesta della consegna di 4mila euro in rate di 500 euro ogni due settimane. Dagli accertamenti è risultato che il Magrini si era rivolto ad un imprenditore edile di 41 anni di origini campane, Franco Di Martino, il quale, a sua volta, aveva dato incarico di recuperare la somma ad altre due persone. BRASILIA. Il procuratore generale del Brasile, Antonio Fernando de Souza, ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Cesare Battisti. Il procuratore generale ha anche emesso un parere a riguardo della pretesa prescrizione delle condanne in Italia a carico dell’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo. De Souza ha decretato che in base alla legge brasiliana, i crimini commessi da Battisti nel nostro Paese cadranno in prescrizione soltanto tra il 2011 e il 2013. «Finchè non sarà estinto il processo di estradizione o non sarà giudicata irricevibile la richiesta della Repubblica Italiana, è necessario che sia prolungata la detenzione preventiva di Cesare Battisti», scrive De Souza nella sua sentenza. lo di bassa pressione si sta lentamente avvicinando dalla Spagna e fra oggi e venerdì attraverserà la nostra Penisola spiega il meteorologo Andrea Giuliacci - seguito poi da un’altra più intensa perturbazione atlantica che si muoverà attraverso il nostro Paese fra sabato e il lunedì di Pasquetta». Durante le Feste di Pasqua quindi le piogge bagneranno da nord a sud la Penisola. Un uovo gigante Ammessi alla maturità anche con qualche cinque Basterà la media del sei ROMA. Nell’albo dell’istituto torna il punteggio finale della maturità alla quale si potrà essere ammessi con una media non inferiore al 6. Lo prevede l’ordinanza emanata ieri dal ministero dell’Istruzione che fissa le regole per l’ammissione all’esame di Stato per il corrente anno scolastico. Un appuntamento che coinvolgerà circa 500 mila studenti dell’ultimo anno. Nel provvedimento del ministero si stabilisce che, in attesa del perfezionamento del regolamento sulla valutazione degli studenti, saranno ammessi all’esame di Stato che conclude il ciclo di studi superiori gli studenti con una media non inferiore al 6. Dunque anche se si avrà un cinque in qualche materia, ma la media sarà sufficiente, secondo il provvedimento si potrà essere ammessi. Di fatto si tratta di una marcia indietro sul 5 in condotta, infatti si rinvia al prossimo anno quanto previsto nel regolamento in via di approvazione e cioè la necessità di avere tutti 6, condotta compresa, per accedere all’esame di Stato. Una soluzione, questa, adottata anche per evitare eventuali ricorsi da parte degli esclusi. Nel provvedimento viene invece confermato che con il 5 in condotta lo studente non sarà ammesso, come il ministro ha più volte sottolineato nelle ultime settimane. Con l’ordinanza viene reintrodotta, infine, la pubblicazione del punteggio finale nell’albo dell’istituto sede della commissione. Modalità questa che era stata esclusa con una ordinanza dal precedente Governo. L’allora ministro Giuseppe Fioroni aveva, infatti, previsto per i «maturi» edizione 2008 soltanto una indicazione dell’esito dell’esame - diplomato o non diplomato senza indicare nell’albo dell’istituto il voto. IL CENTRO A5 ATTUALITA’ MERCOLEDÌ 8 aprile 2009 45 Barbone picchiato a morte, arrestati due agenti Polfer L’accusa è omicidio. Il pestaggio all’interno della stazione Centrale a Milano MILANO. Avrebbero pestato a morte un senza tetto che viveva tra la Stazione Centrale di Milano e il dormitorio di viale Ortles, mettendo a rapporto una vicenda diversa da quella poi accertata dalla Procura. Per questo due agenti della Polfer sono stati arrestati con le accuse di omicidio e falso. Un loro superiore è invece indagato per favoreggiamento. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dalla polizia mercoledì scorso. Venerdì i due, incastrati dalle telecamere installate agli ingressi, nei corridoi e negli atri della Stazione Centrale e dagli esiti dell’autopsia, sono stati inter- rogati dal gip a Opera: solo uno avrebbe risposto alle domande. Il 6 settembre scorso i due agenti hanno messo per iscritto di essere intervenuti, attorno alle 20, per una «discussione animata» tra alcune persone davanti a una delle entrate laterali della Stazione, in piazza IV Novembre. Hanno riferito di essere stati avvisati da alcuni passeggeri che segnalavano una rissa ma che al loro arrivo tutti stavano dileguandosi velocemente tranne Giuseppe Turrisi, 58 anni, originario di Agrigento. Turrisi, che non era un clochard nel vero senso della parola perchè prendeva re- Clochard in Stazione Madre annega il figlio nella vasca da bagno Verona, aveva solo un mese. Disperata dice al parroco: «Perchè l’ho fatto?» di Roberta Rizzo ROMA. «Perché l’ho fatto? Ma cosa ho combinato?», con la disperazione negli occhi e la mente confusa si è rivolta al parroco che le stava accanto per confortarla. Cinzia L’abitazione dove è avvenuto il dramma Baldo, 39 anni, è stata arrestata per aver ucciso il suo piccolo Mattia Cerato di un mese. L’ha annegato nella vasca da bagno mentre lo stava lavando. La tragedia è avvenuta a Vestenanova, un piccolo paesino in provincia di Verona. Il bambino è stato affogato tra le 8,30 e le 9,30, probabilmente in un raptus che ha colto la donna in preda ad una forte depressione. Il marito, carabiniere in servizio a Vicenza, era già uscito di casa per andare dal barbiere, e quando è ritornato ha visto la moglie in uno stato di forte agitazione. Una volta entrato in bagno ha scopetto il cadavere del neonato immerso nell’acqua della vasca. Sono subito intervenute le forze dell’ordine perché i soccorsi sono apparsi immediatamente inutili. Cinzia Baldo è crollata piangendo disperatamente accanto a don Sergio Marcazzan, parroco del paesino, che è accorso per capire cosa è accaduto. «Le sono stato vicino tutto il tempo», ha raccontato il pre- te, «era confusa e non sapeva capacitarsi del dramma. Certo, in questo ultimo periodo era un po’ più tesa. Con la nascita di Mattia aveva tante cose da fare, anche perché ha un’altra bambina di 7 anni a cui pensare. Ma sembravano cose risolvibili e normali per chi ha una famiglia». Il parroco ha raccontato che in paese la conoscono tutti perché fa l’insegnante nella scola materna. Insomma, Cinzia Baldo, amava i bambini. I suoi e quegli degli altri. Amava giocare con i piccoli e accudirli. Eppure ieri mattina, nella sua testa, è accaduto qualcosa, un’angoscia si è impossessata di lei facendole compiere un gesto drammatico. «Cinzia non si è resa conto di quello che faceva. Questa è una tragedia che sconvolge l’intera nostra comunità», ha concluso don Marcazzan. Il sostituto procuratore Maria Cristina Motta, che coordina le indagini, ha confermato che il medico legale, Domenico De Leo, ha escluso si sia trattato di un incidente preci- sando che «la piccola vittima è stata uccisa». «Il delitto è stato compiuto dalla madre», ha aggiunto il magistrato, «viste le condizioni psicologiche della signora Cinzia Baldo l’ho fatta subito sottoporre ad una visita psichiatrica a San Bonifacio. Fatti i primi accertamenti l’hanno trasferita a Verona, nel reparto detenuti dell’ospedale di Borgo Trento, sotto stretta sorveglianza». I parenti e gli amici della donna sono sconvolti, nessuno crede che possa aver ucciso il bambino. «E’ una bravissima insegnate e quello che è accaduto è inspiegabile per tutti noi. Non c’è mai stato nessun segnale di disagio, anzi, la ricordo come una persona allegra e aperta», ha detto la cuoca della scuola materna dove Cinzia lavorava. Forse la depressione post partum che ha colpito la donna non era forse stata così evidente agli occhi dei famigliari, ma Cinzia era entrata in un tunnel di ossessioni che in termini psichiatrici viene definito come “sindrome di Medea”. golarmente una piccola pensione e insieme ad altri amici trascorreva gran parte della giornata alla Centrale, secondo la versione dei due, era a terra dopo aver bevuto troppo. Pertanto, dato che si lamentava dicendo di stare male anche per problemi cardiaci, lo hanno portato barcollante nei loro uffici per identificarlo e segnalarlo per ubriachezza molesta: ma qui avrebbe dato in escandescenze e avrebbe tentato di aggredire e minacciato uno dei due agenti con un coltellino. L’autopsia ha rivelato che Turrisi aveva il corpo e il volto coperto da ecchimosi e da fratture. IL CENTRO Tg1 13.30/17.00/20.00/22.55/0.35 Tg1 flash 6.30/7/7.30/8/9/9.30/11.30 21.10 TELEFILM OGGI IN TELEVISIONE Tg2 13.00/18.30/20.30/21.30/23.20 Tg2 flash L.I.S. 18.05 20.45 CALCIO Tg3 12.00/14.20/15.10/19/21.05/0.00 Tg3 regionali 7.30/14.00/19.30/0.10 21.10 ATTUALITÀ Tg5 8.00/13.00/20.00/1.30/5.30 Tg5 ore 10 10.00 Tg5 minuti 18.00 21.10 REALITY Chi l’ha visto? Grande Fratello C.S.I. New York In Abruzzo si raccolgono gli appelli dei parenti che hanno perso i contatti con i familiari Questa sera conosceremo i nomi dei semifinalisti del reality condotto da Alessia Marcuzzi Mac e la sua squadra devono scoprire il nesso tra la morte di una donna e l’omicidio di un giudice 15.40 16.15 17.20 18.10 19.00 19.35 20.45 22.45 23.35 Cartoon Flakes Un mondo a colori - Files Tg2punto.it Di Michele Bovi Insieme sul Due Tg2 Costume e Società Tg2 Medicina 33 Rubrica Italia allo specchio Dalla Camera dei Deputati Question Time Interrogazioni a risposta immediata Italia allo specchio Ricomincio da qui Talkshow con Alda D’Eusanio Law & Order Telefilm Tg Sport Notizie X Factor Talentshow Squadra Speciale Cobra 11 Tf: Il giorno del giudizio Calcio - Champions League In diretta dallo stadio “Camp Nou” di Barcellona andata quarti di finale: Barcellona-Bayern Monaco Un mercoledì da Campioni La Storia siamo noi 8.15 8.20 9.15 9.20 10.00 12.15 12.25 12.45 13.05 14.50 15.00 15.15 16.00 16.30 17.00 17.50 20.00 20.10 20.35 21.10 NOTTE Sottovoce Di Gigi Marzullo Magazzini Einstein SuperStar Varietà Il maresciallo Rocca 5 Film Tv con Gigi Proietti (replica) 4.30 Il ventre del vulcano 5.00 Homo Ridens / Euronews La 7 MTV 1.15 1.45 2.20 3.00 0.35 1.05 1.15 1.45 2.05 23.30 Cult Book La Storia siamo noi Verba volant Rubrica Cominciamo bene-Prima Conduce Pino Strabioli con Paolo Crimaldi, Leo Sanfelice Cominciamo bene Conducono Fabrizio Frizzi con Elsa Di Gati e Rita Forte Rai Sport Notizie Tg3 Agritre Rubrica Le storie - Diario italiano Terra nostra Telenovela Tgr Leonardo Rubrica Tgr Neapolis Rubrica Trebisonda presenta: La Tv dei ragazzi Tg3 GT Ragazzi Notizie Melevisione Cose dell’altro Geo Geo & geo Documenti. Conduce Sveva Sagramola Blob Videoframmenti Agrodolce Teleromanzo Un posto al sole Soap Chi l’ha visto? Conduce il programma Federica Sciarelli Speciale Tg3 Linea Notte 6.00 Tg5 Prima pagina Rassegna stampa quotidiani 7.55 Traffico Situazione su strade e autostrade / Meteo 5 7.58 Borse e Monete Rubrica 8.40 Mattino Cinque Programma condotto da Barbara D’Urso e Claudio Brachino 9.57 Grande fratello 9 Pillole 10.05 Mattino Cinque Talkshow condotto da Claudio Brachino e Barbara D’Urso 11.00 Forum Programma condotto da Rita Dalla Chiesa 13.40 Beautiful Soap 14.05 La fattoria Reality 14.10 CentoVetrine Soap 14.45 Uomini e donne Talkshow. Conduce Maria De Filippi 16.15 Pomeriggio Cinque Talkshow con Barbara D’Urso 18.50 Chi vuol essere milionario Conduce Gerry Scotti 20.30 Striscia la notizia - La voce della supplenza Tg satirico con Ficarra e Picone 21.10 Grande Fratello 9 Conduce Alessia Marcuzzi NOTTE NOTTE 1.10 La Storia siamo noi Donne e donne 2.10 Fuori orario. Cose (mai) viste presenta: 20 anni prima 2.15 RAInews 24 Informazione 0.15 Mai dire Grande Fratello 1.30 Striscia la notizia Tg satirico con Ficarra e Picone (r) 2.15 The Guardian Telefilm 3.30 Grande fratello 9 Reality (r) 4.15 Squadra emergenza Tf CINEVIDEO LE TRAME DEI FILM IN PROGRAMMA TG/La7 6.00/12.30/20.00/0.50 Punto Tg 10.10 21.10 23.35 1.15 1.55 4.00 4.05 TELEFILM Gli attaccanti Messi (foto), Eto’o ed Henry guidano il Barça nella sfida contro i tedeschi del Bayern Monaco Magazine sul 2 Rotocalco Tg Parlamento Rubrica Reparto Corse Magazine Almanacco Oroscopo Rainotte Nebbie e delitti (telefilm) / Videocomic / I nostri problemi 4.15 Network per l’Università 5.45 Tg2 Costume e Società (r) 16.05 17.05 19.00 20.30 22.05 Coppa Campioni NOTTE 7.00 9.15 10.15 10.25 11.30 12.55 13.00 14.00 Studio Aperto 12.25/18.30/2.10/6.00 Alle Capannelle viene trovato un fantino morto. Aveva appena vinto una gara. Lorenzo e Rex indagano 7.00 9.45 10.00 11.00 13.30 13.55 14.00 15.00 Omnibus Attualità Omnibus Life Attualità 2 minuti un libro Rubrica F/X Telefilm Matlock Telefilm Sport 7 Notizie L’ispettore Tibbs Telefilm Il candidato Film (1972) di Michael Ritchie con Robert Redford, Peter Boyle Relic Hunter Telefilm Atlantide Documentario J.A.G. Telefilm Otto e mezzo Programma d’attualità condotto da Lilli Gruber e Federico Guiglia Exit: uscita di sicurezza Conduce Ilaria D’Amico Victor Victoria Talkshow condotto da Victoria Cabello (11ª puntata) Otto e mezzo Attualità (r) Un’adorabile idiota Film (1963) di E. Molinaro con Anthony Perkins, B. Bardot 2 minuti un libro (replica) CNN News Collegamento in diretta con la rete Tv americana che trasmette ininterrottamente 24 ore su 24 Sky Cinema 1 7.00 Onora il padre e la madre Film (2007) di S. Lumet 9.00 Non è un paese per vecchi Film (2007) di J. e E. Coen 11.05 Alla ricerca dell’isola di Nim Film (2008) con J. Foster 12.45 L’ultima missione Film (2008) con Daniel Auteuil 14.55 Il Padrino Speciale 15.15 I predatori della città perduta Film (2008) con J. Brolin 17.00 Deja Vu - Amnesia d’amore Film (2003) con J. Dietze 18.40 L’ultimo pellerossa Film (2007) con Anthony Quinn 21.00 Next Film (2007) di Lee Tamahori con Nicolas Cage, Julianne Moore, J. Biel 22.45 Il depresso innamorato Film (2007) con M. Perry 0.25 Boy Girl - Questione di... sesso Film (2006) 2.05 L’ultimo pellerossa Film 4.25 Viva la Fenech Speciale MTV Flash 16/17/18/19.00/20.00/22.30 13.00 14.00 15.00 16.05 18.05 19.30 21.00 22.00 22.35 23.30 0.30 1.30 The Fabulous Life of Confidential / Next Gioco TRL - Total Request Live Into the Music Chart Blast / Confidential Best Driver / Greek True Life Bedroom Diaries Central Station I soliti idioti / South Park Brand: New Videos Into the Music All Music ALL NEWS 13.00/16.00/19.00 10.00 Deejay chiama Italia Conducono Linus e Nicola Savino 12.00 Inbox / The Club 14.00 Community 15.00 All Music Loves You 16.05 Rotazione musicale 19.05 The Club / Inbox 21.00 Code Monkeys Cartoni 21.30 Sons of Butcher Cartoni 22.00 Deejay chiama Italia (r) 23.30 I Love Rock’n’ Roll 0.30 The Club / All Night Sky Cinema Family 6.25 8.00 9.35 9.55 11.30 13.20 15.00 17.05 17.20 19.00 20.40 21.00 23.10 0.55 Un Natale a sorpresa Film Blades of Glory Film (2007) Il Padrino Speciale I fratelli Solomon Film (2007) con W. Arnett, W. Forte Il diario di una tata Film (2007) con S. Johansson Lo scroccone e il ladro Film (2001) con D. DeVito La casa Russia Film (1990) con S. Connery, M. Pfeiffer Sky Cine News Rubrica Prova a volare Film (2004) con Ricardo Scamarcio, Alessandra Mastronardi Il re del supermarket Film (2007) con D. Farina Il Padrino Speciale Chocolat Film (2000) con Juliette Binoche, J. Depp Chewingum Film (1984) con M. Ciavarro, I. Ferrari Lo scroccone e il ladro Film (2001) con D. DeVito / IL CANDIDATO Regia di Michael Ritchie con Robert Redford, Peter Boyle, Don Porter. Drammatico - Usa 1972 (109 min.) Bill, giovane avvocato idealista, decide di darsi alla politica e accetta di candidarsi al Senato per i Democratici. Apparentemente non ha speranza di fronte al potente avversario. La campagna elettorale, gestita da un abile pubblicitario, ribalta però le previsioni, ma Bill finirà poi schiacciato dai compromessi politici. Un Oscar. La7, ore 14.00 / BANANA JOE Regia di Steno con Bud Spencer, Mario Scarpetta, Gianfranco Barra. Commedia - Usa 1982 (92 min.) Nel paese di Amantido, in America Latina, Banana Joe ha avviato un florido commercio di banane per aiutare gli indigeni. Una banda di speculatori cerca di mettergli i bastoni fra le ruote. Per eliminarlo dal mercato, lo attaccano sul fronte burocratico: Banana Joe non ha la licenza. Alla fine prevale la legge del più forte. Rete 4, ore 21.10 / ATMOSFERA ZERO Regia di P. Hyams con Sean Connery, Peter Boyle, K. Markham, F. Sternhagen. Fantascienza-Gb 1981 (109 min.) Su Io, terza luna di Giove, all’interno della Con-Am 27, centro minerario per l’estrazione dello zolfo e dei suoi derivati, arriva il commissario O’Neil che si accorge che le cose non funzionano. Al direttore generale le indagini non garbano. Una space-opera nella cui struttura narrativa si mescolano gli schemi del poliziesco e del western. Rete 4, ore 23.15 / TRIPLO GIOCO Regia di Peter Medak con Gary Oldman, Lena Olin, Annabella Sciorra, J. Lewis. Thriller-Usa 1993 (110 min.) Jack, poliziotto corrotto, diventa l’informatore di un boss mafioso. Sia la moglie, sia l’amante sono all’oscuro dei suoi illeciti guadagni. Le due donne, ovviamente, non sanno neppure che Jack ha perso la testa per la seducente Mona, la ragazza del boss. L’astuta Mona lo convince a fare il doppio gioco e Jack finisce nei guai. Rete 4, ore 1.50 47 8 aprile 2009 Rex 6.10 Incantesimo 10 Fiction (r) 6.45 Unomattina Programma condotto da Eleonora Daniele e Michele Cucuzza 7.35 Tg Parlamento Rubrica 9.35 Linea Verde Meteo 10.00 Verdetto finale Programma condotto da Veronica Maya 11.00 Occhio alla spesa Rubrica Con Alessandro di Pietro 12.00 La prova del cuoco Conduce Elisa Isoardi con la partecipazione di Anna Moroni e Beppe Bigazzi 14.00 Tg1 Economia Rubrica 14.10 Festa italiana Programma condotto da Caterina Balivo 16.15 La vita in diretta Talkshow. Conduce Lamberto Sposini 16.50 Tg Parlamento Rubrica 18.50 L’eredità Con Carlo Conti 20.30 Affari tuoi Con Max Giusti 21.10 Rex Telefilm (1ª Rai): “L’ultima scommessa” e “Un uomo solo” con Kaspar Capparoni 23.00 Porta a Porta Attualità MERCOLEDÌ T4 Il giornale non è responsabile dei cambiamenti apportati ai programmi senza preavviso 6.35 9.00 9.30 11.20 12.15 13.00 13.40 14.30 15.00 15.50 16.40 17.30 19.00 19.30 19.50 20.05 20.30 21.10 Cartoni animati Hope & Faith Sitcom Ally McBeal Telefilm Più forte ragazzi Telefilm Secondo voi Rubrica Studio Sport Notizie Cartoni animati I Simpson Sitcom Smallville Telefilm Kyle XY Telefilm Malcolm Telefilm Cartoni animati Studio Sport Notizie I Simpson Animazione Camera cafè ristretto Sit Camera cafè Sitcom La ruota della fortuna C.S.I. - Scena del crimine Telefilm: “Il rapimento” 22.05 C.S.I. New York Telefilm: “Tutto in famiglia” 23.00 Melissa P. Film (2005) di Luca Guadagnino con Maria Valverde, G. Chaplin NOTTE 0.50 Chiambretti Night - Solo per numeri uno Show condotto da Piero Chiambretti 1.45 Studio Sport Notizie 2.25 Talent 1 - Player Reality 3.05 I Soprano Telefilm 4.10 Stupro Film (1976) di L. Johnson con Margaux Hemingway, Chris Sarandon 6.10 Still Standing Sitcom Tg4 5.10/11.30/13.30/18.55/1.35 16.40 FILM Marcellino pane e vino Raccolto in fasce dai frati, Marcellino fa amicizia con un crocefisso trovato in soffitta 5.35 Peste e corna e gocce di storia Di Roberto Gervaso 5.40 Kojak Telefilm 7.10 Quincy Telefilm 8.10 Hunter Telefilm 9.00 Nash Bridges Telefilm 10.10 Febbre d’amore Soap 10.30 My Life Soap 11.40 Detective in corsia Tf 12.25 Renegade Telefilm 14.05 Il Tribunale di Forum 15.10 Wolff Telefilm 16.00 Sentieri Soap 16.40 Marcellino pane e vino Film (1954) di Ladislao Vajda con Pablito Calvo, Rafael Rivelles 18.40 Tempesta d’amore Soap 20.30 Walker, Texas Ranger Tf 21.10 Banana Joe Film (1982) di Steno con Bud Spencer, Marina Langner, Mario Scarpetta 23.15 “I bellissimi di Rete 4”: Atmosfera Zero Film (1981) di Peter Hyams con Sean Connery, Peter Boyle NOTTE 1.50 Triplo gioco Film (1993) di Peter Medak con Gary Oldman, Lena Olin, Annabella Sciorra, Juliette Lewis 4.15 Blue murder Telefilm 4.55 Peste e corna e... (replica) 5.00 Febbre d’amore Soap Radiouno Radio Deejay Gr: 6/7/8/9/10/11/12/12.10/13/14/15/16/17/ 18.00/19/21/23.00/24.00/2.00/3.00/4.00/5.00 7.35 La Borsa e la vita 8.30 Ultime da Babele 9.05 Radio anch’io 10.10 Questione di Borsa 10.35 Nudo e crudo 11.40 Pronto, salute 12.35 La radio ne parla. Conduce Ilaria Sotis 13.35 Village 14.17 Con parole mie 14.47 Ho perso il trend 15.40 Radio City 17.40 Tornando a casa. Conduce Enrica Bonaccorti 19.33 Ascolta si fa sera 19.40 Zapping 21.10 Zona Cesarini 23.12 Demo 23.45 Uomini e camion 0.25 L’uomo della notte News: 6/7/8/9/10/12/17/18/19/20. A cura di Andrea Sessa, Paolo Menegatti, Stefania Salardi, Marta Brambilla, Alex Prisco 6 Due a zero 7 Platinissima. Con Platinette 9 Il Volo del mattino. Con Fabio Volo 10 Deejay chiama Italia 12 Due a zero. Con Andrea e Michele 13.30 Ciao Belli. Con Digei Angelo e Roberto Ferrari 15 Federico 16.30 50 Songs (everyday) 18 Pinocchio 20 Laura Antonini 22 B Side. Con Alessio Bertallot 24 DeeNotte con i Vitiellos 2 Ciao Belli (replica) 3 Il Volo del mattino (r) 4 Pinocchio (r) Radiodue Radio Capital Gr: 6.30/7.30/8.30/10.30/12.30/13.30/15.30 17.30/19.30/20.30/21.30 6 Tiffany 8 Il ruggito del coniglio 10.00 Grazie per averci scelto (n. verde 800050002) 11.30 Fabio e Fiamma 12.10 Amnèsia 13.00 28 minuti 13.40 Gli spostati 16.00 Condor 17.00 610 (sei uno zero). Di Lillo e Greg con Alex Braga 18.00 Caterpillar (n. verde: 800050002) 20.00 Alle 8 della sera: La Stasi sopra Berlino 20.32 Dispenser 21.35 Decanter 23.00 Il Cammello - Nel frattempo... 0.00 La mezzanotte di Radio2 2.00 Remix Dalle 9 alle 17 Capital Tribute: otto appuntamenti 9-17 Your Song: otto appuntamenti 6 Il Caffè. Con M. Cacciola e A. Lucatello 7.50 Risponde Zucconi 8.20 Lateral. Con L. Bottura 9 Nine to Five. Con B. Senatore 10.30 Daily Bag. Con G. Bagatta 12 Nine to Five. Con G. Cattaneo 12.30 Daily Bag. Con G. Bagatta 14 Nine to Five. Con Mixo 17 Il Caffè della sera. Con G. Ariemma 17.30 Daily Bag 18.50 Risponde Zucconi 20 Vibe. Con M. Oldani 21 Whatever. Con L. De Gennaro 22 Capital Gold. Il meglio di Radio Capital Radiotre m2o Gr: 6.45/8.45/10.45/13.45/16.45/18.45/22.45 7.15 Prima Pagina 9.00 Ad alta voce: “Fiesta” (6ª p.) 9.30 Tabloid 10.15 Faccia a faccia 10.50 Scienza 11.30 Mondo 12 Concerto 13 Il dottor Djembè 14 Ad alta voce (r) 15 Fahrenheit 16 Storyville 18 Saltare il muro. Testimoni a Berlino 19 Hollywood Party 19.50 Suite 20 Velluto Rosso 20.30 Trieste-Le nuove rotte del Jazz 08: Tyft - Gorizia Jazz 08 23.30 Fantasmi. Tutta mia è la città: Palermo lunga 0.00 La fabbrica di polli 0.10 Battiti m2-All News: 9.00/11.00 6.00 M2on line 7.00 M to Go. Il nuovo risveglio muscolare 9.03 Dual Core 2.0. 20 anni di dance mixata. All’interno: Happy Edition 12.00 Boulevard Robiony. Posh Style 14.00 Il cammino di Gigi D’Agostino 15.00 Out of Mind. Mixa and Selecta Live 17.00 M2on line 18.00 Gabry-2o 19.00 Real Trust 20.00 Tribe on line. La tribù di m2o 21 Trance Evolution 22 Stardust. Musica e Mixa 24 Sturdust in Love 1 La noche escabrosa 4 Out of Mind Sky Cinema Max Sky Cinema Mania Raisat Cinema Sky Cinema Hits 7.45 Viva la Fenech Speciale 8.05 The Kovak Box - Controllo mentale Film (2006) 10.00 Ben Stiller Speciale 10.20 The Matador Film (2005) 12.05 Il Padrino Speciale 12.25 Ten - Omicidi in serie Film (2008, 2ª p.) con T. Moretti 14.05 Croc - Caccia al predatore Film (2007) con M. Madsen 15.40 Gioco letale Film (2008) 17.10 Men of Honor - L’onore degli uomini Film (2000) 19.25 The Contract - Patto di sangue Film (1999) di S.R. Monroe con J. Fahey 21.00 Sotto corte marziale Film (2002) con Bruce Willis 23.10 Impatto criminale Film 0.50 La pretora Film (1976) con Edwige Fenech, G. Agus 2.35 Viva la Fenech Speciale 2.55 Men of Honor - L’onore degli uomini Film (2000) 7.05 Lascia perdere, Johnny! Film (2007) con T. Servillo 8.45 Hot Rod Film (2007) 10.15 Mississippi Masala Film (1990) con D. Washington 12.15 L’arte del sogno Film 14.05 Il Padrino Speciale 14.25 I racconti di Terramare Film d’animazione (2006) 16.25 Paris, Texas Film (1984) di W. Wenders con N. Kinski 18.55 Metronotte Film (2000) con D. Abatantuono, F. Insinna 20.45 Sky Cine News Rubrica 21.00 New York Stories - Storie di New York Film (1989) con Woody Allen, N. Nolte 23.10 La ragazza del lago Film (2007) di A. Molaioli con Valeria Golino, T. Servillo 0.50 Il cielo sopra Berlino Film (1987) di Wim Wenders 3.00 Profondo rosso Film (1975) di D. Argento con D. Nicolodi 6.00 Il bidone Film (1955) di F. Fellini con B. Crawford 8.00 Joss il professionista Film (1981) con J.-P. Belmondo 9.50 E venne la notte Film (1967) con M. Caine, J. Fonda 12.30 Totò cerca pace Film (1954) con Totò, Ave Ninchi 14.05 StracultSat Magazine 14.55 Pazzi a Beverly Hills Film (1991) con Steve Martin 16.40 Perché un assassinio Film (1974) con Warren Beatty 18.30 Zum zum zum 2 - Sarà capitato anche a voi Film (1970) con Little Tony 20.10 StracultSat Magazine 21.00 Paura d’amare Film (1991) con A. Pacino, M. Pfeiffer 22.55 Il giorno della locusta Film (1975) con D. Sutherland 1.15 Verso il Sud Film (1978) di e con Jack Nicholson 3.05 La stella del Nord Film 7.45 Gigolò per sbaglio Film (1999) con R. Schneider 9.15 Harsh Times - I giorni dell’odio Film (2005) 11.15 Sky Cine News Rubrica 11.30 Quattro matrimoni e un funerale Film (1994) 13.35 Tutte le cose che non sai di lui Film (2006) di S. Grant 15.30 Sky Cine News Rubrica 15.45 Don’t say a word Film (2000) con M. Douglas 17.40 Gigolò per sbaglio Film 19.10 Il Padrino Speciale 19.30 La tela di Carlotta Film (2006) con D. Fanning 21.15 The Mask 2 Film (2004) con J. Kennedy, A. Cumming 23.00 L’uomo dell’anno Film (2006) con R. Williams 1.00 Hotel cinque stelle Film (2006) con I. Carrè, J. Garcia 2.45 Don’t say a word Film 4.40 9 Songs Film (2004)
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