muflone - COMPRENSORIO ALPINO CN2 "Valle Varaita"
Transcript
muflone - COMPRENSORIO ALPINO CN2 "Valle Varaita"
COMPRENSORIO ALPINO CN2 “Valle Varaita” CORSO DI ABILITAZIONE ALLA CACCIA DI SELEZIONE AGLI UNGULATI RUMINANTI - 2013 - A cura di: Giordano Omar – Tecnico faunistico C.A. CN2 IL MUFLONE Ovis aries INQUADRAMENTO GENERALE • SPECIE ALLOCTONA • VENABILE • DISPOSIZIONI REGIONE PIEMONTE: “CONGELAMENTO” DELLE POPOLAZIONI ESISTENTI LA SISTEMATICA CLASSE: Mammiferi SUPERORDINE: Ungulati Significato: con numero di dita pari ORDINE: Artiodattili Significato: dotati di corna con steli ossei ricoperti di cheratina SOTTORDINE: Ruminanti FAMIGLIA: Bovidi GENERE: Ovis SPECIE: aries Significato: dotati di zoccoli (unghie) Significato: dotati di prestomaci per la ruminazione RIPOPOLAMENTO, REINTRODUZIONE e INTRODUZIONE RIPOPOLAMENTO: con questo termine si intende il rilascio in una data area geografica di soggetti di specie animali originarie di quell’area (autoctone) ma che per diversi fattori sono andate incontro a diminuzione numerica. Le conseguenze sull’ecosistema possono essere positive oppure, se le cause della diminuzione numerica non sono state rimosse, addirittura controproducenti. Le specie che sono più frequentemente oggetto di ripopolamento fanno parte della selvaggina cacciabile: lepre, fagiano, starna, ecc… REINTRODUZIONE: con questo termine si intende il rilascio in una data area geografica di soggetti di specie animali originarie di quell’area (autoctone) ma estintesi in tempi storici a causa di fattori antropici. Le conseguenze sull’ecosistema sono quelle di aumentarne l’equilibrio e la stabilità. Molte specie, dallo scorso secolo, sono oggetto di reintroduzione: stambecco, cervo, gipeto, lontra, ecc… INTRODUZIONE: con questo termine si intende il rilascio in una data area geografica di soggetti di specie animali non originarie di quell’area (alloctone). Qualora tali specie si ambientino e prolifichino le conseguenze sull’ecosistema sono sempre e comunque negative (malattie, competizioni, perdita di biodiversità). Vedasi il caso di nutria, minilepre, scoiattolo grigio, ecc… Le popolazioni di daino e muflone presenti in regione Piemonte, seppur “congelate”, rientrano in questa categoria. LA PREISTORIA - Strettamente imparentato con la pecora domestica (genere ovis), della quale rappresenta la forma selvatica, pre-domesticazione. - I suoi progenitori, compaiono in Asia centrale nel Pleistocene; da qui colonizzano l’Europa. Secondo una teoria, il muflone avrebbe raggiunto Sardegna e Corsica nel corso della sua colonizzazione del continente Europeo; da quest’ultimo si sarebbe poi estinto durante le glaciazioni e sarebbe sopravvissuto solo nei luoghi più impervi di tali isole. - LA STORIA Secondo un’altra teoria, il muflone sarebbe stato importato dall’uomo (probabilmente già dai Fenici) sotto forma di animale domestico. Rinselvatichendosi ha poi riacquistato le caratteristiche fenotipiche della forma presente in natura - Nel resto del continente europeo il muflone è stato più volte introdotto a scopo venatorio ed ornamentale dal XVIII secolo in poi; molti nuclei (anche quello della Val Varaita) si sono originati da migrazioni spontanee da Francia e Austria. - DISTRIBUZIONE ITALIA EUROPA Presente al 2002 con circa 60.000 capi distribuiti in nuclei separati fra di loro principalmente nei seguenti Paesi: Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Austria, Italia. Presente al 2003 con circa 15.000 capi sul territorio nazionale (6.000 circa nella sola Sardegna). Sulle Alpi è presente con circa 4.700 esemplari distribuiti in 39 colonie di cui alcune originatesi per fattori umani ed altre spontaneamente.. Suddivisione per provincia aggiornata al 2005 Fonte: Banca dati ungulati. ISPRA 2009 DISTRIBUZIONE IN PIEMONTE • Stimati circa 1100 animali • La metà circa in provincia di Torino • 10-12 nuclei Struttura corporea tozza Corna Spiraliformi (solo nei maschi) Pelo ruvido e corto maschera facciale bianca Muso con osso nasale prominente “da pecora” Sella (solo nei maschi) Parte inferiore degli arti bianca MORFOLOGIA MUFLONE Classe Altezza Peso garrese intero (cm) (kg) Piccolo Lunghezza (cm) 2-2,5 M. adulto 70-85 35-50 125-140 F. adulta 65-75 25-35 115-125 Il MANTELLO MANTELLO INVERNALE MANTELLO ESTIVO Il mantello del MUFLONE è corto, dritto e folto. Il maschio, dopo i 3 anni di età presenta una macchia di pelo bianco sulla schiena, “sella”, ed una criniera spessa e scura sotto il collo. Presenti 2 mute: -primaverile (marzo-aprile): mantello con colorazione bruno-rossastra con ventre, arti, zona perianale biancastre, una linea più scura ai lati del ventre, sugli arti, nel sottogola, sulla spalla e sulla coda; femmine normalmente un po’ più chiare; -autunnale (settembre-ottobre): mantello con colorazione bruna; contrasto con zone chiare più evidente; nei maschi adulti molto evidenti sella e criniera; femmine più chiare. IL TROFEO • Formato da astucci cornei inseriti su ossa frontali ad accrescimento continuo • Lunghezza raggiunta 80-90 cm, massimo 100 cm • Tipica forma a spirale • Presente solo nei maschi (alcune femmine possono presentare piccoli trofei di 5-18 cm, soprattutto nella popolazione corsa) • Consumo della punta • Possibili anomalie della crescita (punta del corno conficcata nell’occhio o nel collo) Corna: accrescimenti annuali del trofeo 25,0 21,9 20,0 15,8 15,2 15,0 10,8 10,0 7,0 5,2 5,0 3,9 2,7 1,8 0,0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 7 6 5 9 4 8 1 3 2 HABITAT - Caratteristiche generali: adattabile a numerose situazioni ambientali, trova le migliori condizioni nelle zone collinari in cui si intervallano boschi di caducifoglie e pascoli. - Altitudine: dal livello del mare sino ad oltre 2000 m. in estate - Esposizione: sud nel periodo invernale mentre nel periodo primaverile-estivo sono utilizzati versanti rocciosi e boscati esposti a nord. - Pendenza: elevata; utilizzate creste e pareti rocciose. - Clima: estremamente dannose le eccessive precipitazioni nevose. - Disturbo: piuttosto sensibile al disturbo antropico ed alla presenza del bestiame domestico. ESEMPI DI HABITAT DEL MUFLONE ALIMENTAZIONE Ruminante pascolatore con parziali comportamenti di tipo selettivo. È l’ungulato selvatico europeo più eclettico e meno esigente dal punto di vista della qualità dell’alimento: è in grado di alimentarsi dell’alimento più abbondante disponibile. Normalmente la maggior parte della dieta è composta da graminacee e leguminose, ma all’occorrenza utilizza foglie, frutti, apici vegetativi fino alle specie vegetali rifiutate dagli altri ungulati. RAPPORTI SOCIALI - Ungulato sociale che tende a vivere in greggi tutto l’anno con formazione di gruppi anche molto numerosi - Solitamente gruppi monosessuali - I maschi formano solitamente piccoli greggi di 2-5 animali anche di diversa età ma sempre giovani - I maschi adulti e vecchi possono condurre vita solitaria, sporadicamente in coppia - Le femmine formano greggi più numerosi guidati da una femmina anziana e composti da femmine di varia età e dai loro piccoli dell’anno - I maschi abbandonano il branco di femmine solitamente al compimento del primo anno di età, più raramente al secondo. - Durante il periodo degli amori formazione di gruppi misti e maschi solitari in cerca di femmine - Gruppi misti possono essere frequenti durante tutto l’inverno LA RIPRODUZIONE • Amori fra ottobre e novembre. • La maggioranza dei parti tra l'inizio di Aprile e la metà di Maggio • Parti tardivi (Agosto-Settembre) segnalati. • Le femmine sessualmente recettive dal mese di Settembre-Ottobre sino a MarzoAprile • La maturità sessuale di regola raggiunta nel secondo anno di vita (18 mesi) sia per le femmine che per i maschi. • I maschi sono sessualmente fertili quasi tutto l'anno • La gestazione dura 150-160 giorni (5 mesi circa). • Partorito un solo piccolo, nel 5-10% dei casi due. • Gli agnelli alla nascita pesano 2-2.6 Kg e l'allattamento prosegue sino al 4-5 mese. • I piccoli manifestano immediatamente dopo la nascita un comportamento attivo e seguono la madre. LA RIPRODUZIONE Nel mese di settembre i maschi si avvicinano, singolarmente o in gruppi, ai greggi femminili ed iniziano a dare segni di eccitazione sessuale, portando la coda ribaltata sulla schiena ed annusando l’aria o le zone genitali delle femmine per controllarne la predisposizione all’accoppiamento. In questo periodo i maschi definiscono la gerarchia con rituali di sfida e scontri fisici, molto violenti ma incruenti, che avvengono cozzando con forza le corna, principalmente tra maschi di età e dimensioni simili. Il periodo di massima attività riproduttiva cade in novembre. I maschi dominanti possono mostrare due diversi comportamenti riproduttivi: difendere un’area nuziale, “lek”, al cui interno si trovano le femmine senza impedire ad esse di uscire, oppure spostarsi insieme al gregge femminili, imponendosi sugli altri maschi. Prima dell’accoppiamento il maschio si avvicina alla femmina con gli stessi atteggiamenti dello stambecco e la colpisce delicatamente sul fianco con la zampa. Maschi e femmine sono poligami e spesso i maschi di rango inferiore riescono ad accoppiarsi nel tardo periodo riproduttivo. Dopo la stagione degli amori gli animali rimangono in greggi misti fino al sopraggiungere della primavera. La femmina raggiunge la piena maturità sessuale verso i 2-3 anni. La maggior parte delle nascite avviene in aprile. Dopo una gestazione di circa 6 mesi, le femmine si isolano dal gregge e danno alla luce uno, o più raramente due, agnelli. Questi vengono allattati per circa 5 mesi, anche se già poche settimane dopo la nascita iniziano a pascolare insieme alla madre. - Le interazioni agonistiche dei maschi durante il periodo riproduttivo possono essere molto intense e violente: cozzo frontale delle corna e dallo scontro frontale con rincorsa eseguiti con molta energia. - su 180 crani di mufloni maschi adulti ben 135 abbiano mostrato segni di danneggiamenti o ferite alle corna, alle ossa del cranio o ai denti. Mortalità - Avversità atmosferiche (nevicate tardo invernali e primaverili) Predazione - Sui piccoli possono predare l'aquila reale e la volpe. - Il lupo ha dimostrato di essere un efficiente predatore sulla specie. - I cani vaganti possono costituire un pericolo. LA SUDDIVISIONE IN CLASSI Muflone Anni Piccoli anno prima (agnello) 0 Yearling 1 Maschio sub-adulto (ariete) 2-3 Maschio adulto (ariete) 4 o più Femmina adulta 1 o più Classi di sesso ed età nei censimenti Classe 0 Piccolo dell’anno (agnello) Classe I Maschio di 1 anno (yearling) Classe II-III Maschio di 2 o più anni (ariete) Classe I-III Femmina di 1 o più anni Classi di sesso ed età nei piani di tiro DISTINZIONE DEI SESSI MASCHIO: -più pesante e massiccio; -vistoso trofeo; -sella bianca sul dorso dai 3-4 anni in su; -folta criniera sotto il collo; -orina in piedi; -caratteristici moduli comportamentali riproduttivi. FEMMINA: -più bassa e leggera -manca il trofeo (in rari casi presenti piccole corna); -mancano sella e criniera; -orina accovacciata; -può essere accompagnata dall’agnello. DISTINZIONE CLASSI DI ETA’ IN VITA AGNELLO - Mantello più chiaro rispetto agli adulti - Muso “corto” e arti “lunghi” - Distinzione sessi impossibile fino al primo sviluppo del trofeo - Comportamento immaturo, curioso e vivace YEARLING - Lo sviluppo del trofeo non raggiunge i 180 della spirale (la punta è più alta della base dell’orecchio) - Collo e torace ancora sottili rispetto agli adulti - Comportamento ancora poco maturo - Alcuni individui possono ancora essere nel branco con le madri - Non ancora visibile la sella Maschi 2 Anni - Curvatura del trofeo raggiunge i 180 della spirale (la punta raggiunge la linea alla base dell’orecchio) - Collo e torace iniziano ad essere più sviluppati - Inizia ad essere visibile la sella Maschi 3-4 Anni - Curvatura del trofeo raggiunge e supera la linea della schiena - Collo e torace ben sviluppati - Sella ben visibile - Inizio sviluppo criniera Maschi 5-6 Anni - Curvatura del trofeo raggiunge la mandibola - Collo e torace ben sviluppati - Sella ben visibile - Criniera ben sviluppata Maschi 7+ Anni - Curvatura del trofeo raggiunge l’occhio - Collo e torace ben sviluppati - Sella ben visibile - Criniera ben sviluppata - Portamento meno eretto della testa Femmina giovane - Corporatura esile - Collo sottile - Colorazione della teste più scura Femmina adulta - Corporatura robusta - Collo robusto - Spesso accompagnate dai piccoli - Muso più ossuto e di colorazione più chiara Femmina vecchia - Corporatura ossuta e scavata - Linea ventrale visibilmente rilassata - Portamento stanco e di indole solitaria DISTINZIONE CLASSI DI ETA’ Post mortem accrescimenti annuali cospicui sino a 5 anni di età per poi diminuire considerevolmente anelli di bellezza Dentatura ricambio degli incisivi ALLA NASCITA A 17 MESI A 25 MESI A 32 MESI UN PO’ DI IMMAGINI…… GRAZIE PER L’ATTENZIONE……..
Documenti analoghi
corso muflone
La distinzione degli individui nei due sessi non presenta grosse difficoltà, in funzione della diversa
corporatura e della presenza nel maschio di vistose corna.
Possono verificarsi errori di valut...
IL MUFLONE
Mantello
•Il pelo si presenta molto ruvido, corto, dritto e folto. MAI LANOSO
E RICCIUTO - distinzione da domestica.
•La colorazione varia in funzione del sesso, della classe di età e della
stagio...