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Presidenza del Consiglio dei Ministri DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ UFFICIO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONI RAZZIALI RASSEGNA STAMPA A cura di SETTIMANALE Anno IV - Roma, 15-19 Aprile 2013 Fernando FRACASSI Collaborazione Monica D’Arcangelis, Alessandro Tudino Contact Center www.unar.it Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 R AZZISMO E VILIPENDIO SUL WEB C ONDANNATO A FARE IL VOLONTARIO 19 Aprile 2013 Un anno di reclusione e 6 mesi di lavoro socialmente utile nell'associazione «In strada» di Don Fausto Resmini. La condanna inflitta in udienza preliminare dal giudice Ezia Maccora a un ventinovenne studente universitario di Brembate Sopra ha il netto sapore del contrappasso: finito a processo per una serie di farneticazioni razziste affidate a improbabili blog «longobardisti», ora il giovane dovrà affiancare i volontari di un'associazione che fa dell'assistenza agli ultimi e gli emarginati la sua missione. Lo studente, P. S., è finito davanti al giudice con le accuse di istigazione all'odio razziale e vilipendio al presidente della Repubblica, per alcuni «post» su due blog: «lombardista.blogspot.com» e «longobardotiratore.wordpress.com». L'indagine, coordinata dal pm Gianluigi Dettori, è nata a seguito di una denuncia presentata dalla direzione Contact Center Unar | Ad uso interno 1 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 amministrativa dell'Università di Bergamo, dopo le segnalazioni sdegnate di alcuni studenti. I fatti risalgono al 2009. Nei blog su cui scriveva, secondo l'accusa, P. S. «diffondeva idee fondate sulla superiorità della razza bianca o ariana e sull'odio razziale o etnico» e incitava a «commettere atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi». Eloquenti i titoli dei suoi articoli, come «Elogio al razzismo» o «La razza ebraica». C'è perfino un testo dedicato al calciatore Balotelli. Nei suoi testi se la prende poi con i «sodomiti», ma anche con gli «inabili», si dice favorevole all'«eugenetica» ed «endogamia» come soluzioni per conservare la presunta purezza della razza. Ma c'è spazio anche espressioni che gli sono valse l'accusa di vilipendio al presidente della Repubblica. Dipinge il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, come «una logorroica e incartapecorita comare napoletana» e definisce «eventi odiosi e sciagurati» il Risorgimento, l'Unità d'Italia, la Resistenza partigiana. (fonte http://www.ecodibergamo.it/stories/C ronaca/369071_razzismo_sul_web_c ondannato_a_fare_il_volontario/ Contact Center Unar | Ad uso interno 2 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 R OM , BRACCIO DI FERRO GIUNTARESIDENTI Nuove manifestazioni nel quartiere ma Palazzo Marino sceglie la linea dura. E Pisapia: «Condanno le violenze» Non bastavano l'assessore alla Sicurezza, i presidenti di due Commissioni comunali (Anita Sonego della Sinistra x Pisapia e Mirko Mazzali di Sel), la capogruppo di Sel Ines Quartieri e il presidente del consiglio comunale, Basilio Rizzo. 19 Aprile 2013 Milano - Tutti presenti e schierati - senza se e senza ma - dalla parte dei nomadi alla conferenza stampa convocata ieri mattina dalla Consulta Rom (nata nel 2011, la portavoce è Diana Pavlovic ex candidata della Sinistra x Pisapia). Le associazioni di rom e sinti hanno accusato di «razzismo» e «sequestro di una comunità, le donne non possono neanche andare al supermercato» i residenti di via Dione Cassio che manifestano da una settimana contro l'accampamento nomadi abusivo. La Consulta minaccia anche azioni legali, la butta in politica e se la prende direttamente con tre gruppi neofascisti, «Gioventù di ferro, Gioventù della Contact Center Unar | Ad uso interno 3 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 fiamma e Centro culturale Leccisi». Salvo poi confessare «la delusione nel vedere in strada la società civile, i vicini di casa, le ragazzine che si facevano largo tra la polizia per vedere lo “zoo”». Ci sarà anche della strumentalizzazione politica, ma c'è molta esasperazione della gente comune, che da mesi e mesi sopporta quella baraccopoli abusiva e un atteggiamento spesso prepotente da parte dei rom. La giunta con l'assessore al Sicurezza in prima fila difende la comunità: la polizia ha negato che ci siano state sassaiole ma Granelli assicura di aver visto con i propri occhi «atti di razzismo e violenza che vanno assolutamente condannati». Ma non è bastato, appunto. «Chiediamo un gesto di condanna del sindaco, anche simbolico». La «caccia allo zingaro - scrivono le associazioni rom e sinti in una lettera al sindaco - non la si affronta con il silenzio imbarazzato che lascia spazio alla discriminazione, oggi in via Dione Cassio e domani in tutti i campi regolari e non». Non passano tre ore che Pisapia risponde all'appello: «Ritengo che siano da condannare le azioni che hanno caratterizzato gli ultimi giorni con manifestazioni anche violente, insieme a messaggi dello stesso tenore pubblicati sul web. Siamo tutti al lavoro per un unico obiettivo, avere una città accogliente, bella e sicura e tutti siamo chiamati responsabilmente a costruire il futuro di Milano, città Medaglia d'Oro della Resistenza». Né il Comune intende cedere agli ultimatum dei residenti di viale Ungheria, che avevano imposto: sgombero entro oggi, o ci pensiamo noi. «Non sto nella logica dell'ultimatum - chiude Granelli -, anche perché i tempi per la chiusura del campo li ho dati e li ho scritti per tempo anche ai cittadini della zona». Lo sgombero «avverrà entro fine aprile». Il tempo di allestire il nuovo centro di accoglienza in via Lombroso 59, dove il Comune monterà i container con i fondi ministeriali dell'ex piano rom. Non importa che lì ci siano già grossi problemi di sicurezza e la gente protesta. Il nuovo campo 150 rom, il costo per la realizza zione dei servizi ammonterà a 389mila euro e l'area sarà gestita fino al 31 ottobre da un ente del terzo settore, verrà affidato anche il centro di via Barzaghi (costo 259mila euro), che ospita già 130 nomadi. (FO NTE http://www.ilgiornale.it/ne ws/milano/rom -braccio-fe rro-giunta-residenti909426.htm l) Contact Center Unar | Ad uso interno 4 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 VIA CASSIO, SGOMBERATO IL CAMPO DOPO GLI INSULTI RAZZISTI AI NOMADI 19 Aprile 2013 Si è concluso senza tensioni e incidenti lo sgombero del campo nomadi di via Dione Cassio, a Milano, che negli ultimi giorni era stato al centro di proteste, anche violente, da parte dei residenti e segnalazioni diatteggiamenti razzisti nei confronti dei nomadi. L’operazione è stata state condotta da polizia , vigili e Servizi sociali del Comune. Due pullman messi a disposizione da Atm hanno portato i nomadi al centro di emergenza della Protezione civile. Dopo la conclusione dello sgombero dei 250 occupanti, sono iniziati i lavori di smantellamento delle baracche, ripulitura e messa in sicurezza dell'area a carico della proprietà, come previsto dall’accordo raggiunto negli scorsi mesi. (fonte http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/04/19/foto/via_cassio_sgomberat o_il_campo_dopo_gli_insulti_razzisti_ai_nomadi-57001780/1/ ) Contact Center Unar | Ad uso interno 5 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 L EGA NORD : "FUORI GLI IMMIGRATI DA ASILI NIDO E CASE POPOLARI" Tre proposte di legge regionali per negare il welfare a chi non risiede da almeno quindi anni in Lombardia. Tetto del 5 % per gli stranieri nelle case popolari. Pochi mesi fa la Consulta ha dichiarato incostituzionale una legge simile 19 Aprile 2013 Roma - 19 aprile 2013 – Tagliare fuori gli immigrati da welfare lombardo. Negare loro borse di scuole, asilo nido, servizi sociosanitari o case popolari. E attenzione: per immigrati, nella maggior parte dei casi, non intendono solo gli extraue, ma semplicemente gli extralombardi. Nuovi residenti nella Regione governata dalla Lega Nord, che per proprio per quell’essere “nuovi” vanno trattati come cittadini di serie B. È questo il succo di tre proposte di legge presentate ieri al Pirellone dal leghista Fabrizio Cecchetti, vicepresidente del Consiglio Regionale. “Si tratta – spiega Cecchetti - di proposte legislative per introdurre criteri che premino coloro che risiedono da più tempo sul territorio della nostra Regione dando loro la possibilità di avere accesso ad alcuni servizi. Considerato infatti il periodo di forte crisi economica e la necessità di migliorare la gestione delle risorse finanziarie disponibili, riteniamo doveroso intervenire in questo senso”. Due proposte vogliono introdurre il termine temporale di quindici anni di residenza continuativa sul territorio regionale per accedere a benefici in materia di diritto allo studio e dei servizi in ambito sociale e sociosanitario, ad esempio per avere la precedenza nelle graduatorie degli asili nido. La terza proposta riguarda invece l’accesso all’edilizia residenziale pubblica: il progetto oltre ad Contact Center Unar | Ad uso interno 6 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 elevare gli anni di residenza continuativa necessari da 5 a 15, riserva una quota massima del 5% per assegnazione degli alloggi ALER ai cittadini di Stati non aderenti all’Unione Europea. “In questo modo – sostiene Cecchetti - si andrà a riequilibrare una situazione assurda che fino ad oggi ha visto premiare gli ultimi arrivati a scapito di chi risiede da sempre in Lombardia e si trova paradossalmente scavalcato in graduatoria”. Pare che i leghisti abbiamo scarsa frequentazione con la Costituzione e i suoi principi. Gli stessi in base ai quali, solo pochi mesi fa, la Consulta ha eliminato diversi o passaggi di una legge della Provincia Autonoma di Bolzano che pure aveva imposto agli immigrati un tetto minimo di anni di residenza in provincia per accedere a prestazioni sociali, aiuti economici o borse di studio. Per i giudici quelle norme contrastavano, tra le altre cose, con il principio di uguaglianza e con il diritto alla studio sanciti dalla Costituzione. E nella sentenza si faceva notare che non c’è una relazione tra la durata della residenza e le situazioni di bisogno e di disagio che sono il presupposto per accedere ai servizi sociali. Difficile, insomma, che, seppur approvate, le leggi leghiste abbiano lunga vita. “La Lega torna ad imbracciare la sterile ideologia, questa volta in modo indecente, perché colpisce anche i bambini” tuona intanto, il capogruppo regionale del Partito Democratico. Che ricorda che “la proposta discrimina la gran parte delle persone che hanno deciso di stabilirsi in Lombardia, pagano le tasse e rispettano le leggi, siano essi cittadini italiani, europei e in particolare se extracomunitari. Anche i concittadini della cosiddetta macroregione tanto cara a Roberto Maroni”. Elvio Pasca (http://www.stranieriinitalia.it/attualitalega_nord_fuori_gli_immigrati_da_asili_nido_e_case_popolari_17000.html) Contact Center Unar | Ad uso interno 7 Rassegna Stampa Settimanale A LUNNI CON C ONSIGLIO 15 - 19/04/2013 DISABILITÀ, DI PER STATO IL LA RESPONSABILITÀ È DELLE PROVINCE La provincia di Monza ha perso il ricorso: dovrà assicurare l'assistenza ad personam a una ragazza che frequenta le superiori. Santagostini (Ledha): “La sentenza metta fine, una volta per tutte, al balletto di responsabilità” 19 Aprile 2013 MIL ANO - Spetta alle Province assicurare l'assistenza ad personam agli alunni con disabilità. Ad affermarlo è il Consiglio di Stato (Quinta sezione) che ha confermato quanto pronunciato in passato da altre sentenze dei Tribunali amministrativi regionali. La sentenza, depositata il 9 aprile, avalla la decisione del Tar della Lombardia che, nel giugno 2011, ave va condannato la Provincia di Monza e Brianza ad assegnare a una studentessa di Vimercate nove ore settimanali di assistenza ad personam e “a mantenere tale misura nei successivi anni scolastici”, oltre al risarcimento del danno non patrimoniale. Di fronte a questa decisione, nel novembre 2011, la Provincia aveva presentato ricorso al Consiglio di Stato. Ma è stata nuovamente smentita: i giudici hanno definitivamente ribadito che per quanto concerne “l'individuazione dell'ente locale competente ad assicurare le misura (l'assistenza ad personam, ndr) la competenza appartiene all'amministrazione provinciale”. La misura di cui si discute rientra quindi nell'ambito dei servizi alla persona e alla comunità, ma non tra i servizi sociali attribuiti ai Comuni. “Questa sentenza esclude in radice che l'assistenza ad personam possa essere ricompresa nei servizi sociali comunali trattandosi di un servizio che costituisce concreta attuazione del diritto allo studio e all'inclusione scolastica sottolinea l'avvocato Gaetano De Luca del servizio legale di Ledha ed esperto di diritto antidiscriminatorio -. Inoltre, la sentenza ribadisce nuovamente la Contact Center Unar | Ad uso interno 8 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 piena esigibilità a ottenere questo tipo di servizio senza limiti legati alla disponibilità di risorse”. "È auspicabile che questa sentenza metta fine, una volta per tutte, a quel balletto di responsabilità a cui hanno dovuto assistere le persone con disabilità e le loro famiglie in questi ultimi anni", commenta Fulvio Santagostini, presidente di Ledha. L'auspicio è che con il prossimo anno scolastico gli alunni con disabilità che frequentano le scuole superiori possano iniziare le lezioni al pari con i loro compagni di classe. Senza doversi rivolgere ai tribunali per vedere assicurato il diritto all'istruzione. Ovviamente questa sentenza non risolve la questione delle risorse. Questione acuita dal fatto che non si capisce quale ruolo nel prossimo futuro sarà riservato all'istituzione Provincia conclude Santagostini -. Per questo auspichiamo un intervento deciso della Regione per affrontare, sulla base della sentenza del Consiglio di Stato, in un tavolo comune la questione dei finanziamenti da dedicare al diritto allo studio dei ragazzi con disabilità della Lombardia” (http://www.redattoresociale.it/DettaglioNotizie.aspx?idNews=432005) Contact Center Unar | Ad uso interno 9 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 "CAMBIARE LA CITTADINANZA": LEGGE CORO SULLA UNANIME IN L OMBARDIA Uil, comune di Milano, questura e prefettura sono concordi. Per affrontare la questione la soluzione proposta dall'assessore Majorino è creare un immigration center per poter lavorare in sinergia 19 Aprile 2013 MIL ANO - Cambiare la legge sulla cittadinanza: è un coro unanime che lega la Uil Lombardia, il Comune di Milano, Questura e Prefettura. Non sono gli stessi i metodi: se per l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino la risposta è il diritto di cittadinanza automatico per chi nasce qui, il sindacato vuole invece sveltire le pratiche, ma mantenere la cittadinanza una scelta individuale. La realtà italiana oggi dice che in media per ottenere la cittadinanza italiana ci vogliono due anni più del dovuto ed è solo colpa delle procedure. "Prima bisogna applicare la normativa che c'è - commenta il vicario della Prefettura milanese Vittorio Zappalorto -. L'articolo 118 della legge 91 (l'unica in vigore, da 20 anni, ndr) parla di accordi tra Stato e Regioni per sveltire le pratiche, ma non è mai avvenuto". An zi, oggi qualunque richiesta deve passare dagli uffici di Roma. "Ci sono in media 30 proposte di legge all'anno per la modifica della legge 91, ma poi non cambia nulla", aggiunge Zappalorto. Le colpe dei ritardi spesso si addossano alle questure, incapaci di rispondere velocemente alle richieste non solo di cittadinanza. "Non è vero - replica Giuseppe De Angelis, funzionario dell'ufficio immigrazione della Questura milanese - il tempo di rilascio medio nostro è di 36,11 giorni. E in otto anni abbiamo perso 33 impiegati mentre gli stranieri nella provincia d Milano sono passati da 127mila a 407mila". Per affrontare la questione la soluzione proposta da Pierfrancesco Majorino è creare un immigration center, un luogo dove Comune, sindacato, questura e prefettura possano lavorare insieme. Ma prima di tutto, bisogna levare certi impedimenti: "Ci deve essere un Contact Center Unar | Ad uso interno 10 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 cambiamento di priorità a livello nazionale - afferma l'assessore -. Si deve cancellare la legge Bossi-Fini che incentiva la presenza irregolare, che vincola lavoro e regolarità e che ha lasciato molto soli le istituzioni che hanno gestito il problema". La palla passa nelle mani del Governo che verrà. Chissà quando. (http://www.redattoresociale.it/DettaglioNotizie.aspx?idNews=432037) IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DIMENTICA L'INCLUSIONE di Sara De Carli Il nuovo e tanto atteso sistema nazionale di valutazione delle scuole italiane dimentica di inserire la qualità dell'inclusione degli alunni disabili tra i criteri da monitorare. Una svista clamorosa nella patria dell'integrazione scolastica «Se una scuola si confronta con tutte le altre scuole italiane e con il resto del mondo chiedendosi dove può migliorare, i primi ad essere avvantaggiati sono gli studenti»: ci diceva così il sottosegretario Elena Ugolini nell’intervista con cui ci spiegava la ratio del regolamento del sistema nazionale di valutazione, approvato dal Governo lo scorso 8 marzo. Ma può la valutazione di una scuola non tener conto di quanto la stessa scuola è inclusiva? In Italia poi, prima nazione al mondo a puntare sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità? Sembra impossibile, ma il ministero l’inclusione pare essersela scordata. Nello schema di regolamento non c’è nessun riferimento alla valutazione della qualità dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. La denuncia della clamorosa svista arriva da Fish e Fand, che hanno inviato una lettera al Capo dipartimento per l’istruzione Lucrezia Stellacci e ad altri dirigenti del Miur, per chiedere che «l’Osservatorio ministeriale sull’inclusione scolastica dedichi il suo prossimo incontro a una serie di tematiche connesse allo schema di regolamento». In particolare i due presidenti, Pietro Barbieri e Giovanni Pagano, mettono in luce alcuni passaggi del regolamento stesso dove sarebbe opportuno inserire Contact Center Unar | Ad uso interno 11 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 un riferimento esplicito all’inclusione scolastica, che deve essere «una componente ineliminabile del sistema nazionale di valutazione». Inserire tra gli indicatori della valutazione anche alcuni criteri relativi all’inclusione scolastica è fondamentale per due motivi: da un lato per individuare le scuole che necessitano di correggere le loro prassi didattiche, per migliorarne i risultati anche a favore degli alunni con disabilità; dall’altro per individuare le scuole in cui si realizzino già casi di inclusione di qualità, da segnalarle come esempi di eccellenza in una logica positiva di emulazione. La lettera entra nel dettaglio chiedendo che il Ministero individui o l’invalsi individuino come “livelli essenziali” alcuni indicatori strutturali, di processo e di esito concernenti la qualità dell’inclusione scolastica; chiedendo che nella formazione di dirigenti, ispettori e valutatori si faccia riferimento anche alla qualità dell’inclusione scolastica; che l’INDIRE , che dovrà supportare le scuole nella definizione di piani di miglioramento della qualità dell’offerta formativa e dei risultati degli apprendimenti degli studenti metta tra i suoi obiettivi programmatici l’inclusione scolastica. (fonte www.vita.it) Contact Center Unar | Ad uso interno 12 Rassegna Stampa Settimanale S TALKING 15 - 19/04/2013 E PERCOSSE , SASSARESE NEI GUAI 19 Aprile 2013 SASSARI - Nella tarda serata di giovedì il personale della Sezione Volanti di Sassari su segnalazione e richiesta di una donna, è intervenuto nel centro storico cittadino, dove ha tratto in arresto il 47enne, sassarese, M.C., con l'accusa di atti persecutori, ingiurie, minacce, percosse, discriminazione razziale e possesso di oggetti atti ad offendere. La donna ha denunciato di essere stata aggredita dal suo vicino, che in evidente stato di ubriachezza, oltre ad averla ingiuriata l'aveva anche spintonata mentre ad un suo amico, un cittadino di nazionalità senegalese, intervenuto in sua difesa aveva scagliato contro un'accetta, senza comunque colpirlo. La donna, ha raccontato di subire da tempo le vessazioni da parte dell'uomo che in più occasioni l'avrebbe offesa pesantemente, minacciando inoltre lei ed il proprio figlio, avuto da una relazione con un cittadino senegalese. Le ingiurie, ha continuato la vittima, inoltre venivano ripetute ogni qualvolta che amici di colore si presentano presso la propria abitazione. Ciò sarebbe anche successo in presenza degli agenti che hanno assistito alla forte intolleranza razziale dell'uomo nei confronti di cittadini extracomunitari. La donna nel suo racconto ha continuato dicendo di aver cambiato le proprie abitudini di vita, costretta a non uscire di casa pur di evitare il suo vicino. Dopo l'arresto il 47enne è stato condotto in Questura e trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del processo di convalida del provvedimento previsto per la mattinata odierna. (fonte http://notizie.alguer.it/n?id=57465 ) Contact Center Unar | Ad uso interno 13 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 25 APRILE: APRILIA ANTIFASCISTA 19 Aprile 2013 La Resistenza rappresenta uno dei momenti più importanti e significativi della nostra storia collettiva. Giovani donne e uomini che hanno sacrificato la loro vita per un sogno comune di libertà e di uguaglianza, contro l’oppressione nazifascista. Ancora oggi riteniamo che il 25 aprile debba essere una data da portare sempre nelle nostre azioni e nel nostro vivere quotidiano, per contrastare i continui tentativi di revisionismo storico mirati a far passare quella che fu una guerra di Liberazione come una g…uerra civile tra fazioni opposte, ponendo sullo stesso piano i partigiani liberatori e i carnefici repubblichini al soldo dei nazisti. Una data che sia punto cardine per le future generazioni, per portare avanti le lotte quotidiane contro la cancellazione e la soppressioni di diritti e conquiste sociali. Disoccupazione, precarietà, omofobia, razzismo, devastazione del territorio, privatizzazione dei beni comuni, e le continue repressioni di quante/i non sono allineati alla logica dominante sono solo alcuni aspetti che ci fanno capire quanto sia sempre più urgente e importante attualizzare i valori della Resistenza. Ore 20.00: Cena a buffet 5 EURO a seguire concerto: No FLags (cover the Clash) The Orwell MERCATINO – MOSTR A FOTOGRAFIC A – FILMATI APRILIA – EX MATTATOIO Via Cattaneo n. 2 (fonte http://sinistracritica.org/2013/04/18/25-aprile-aprilia-antifascista/ ) Contact Center Unar | Ad uso interno 14 Rassegna Stampa Settimanale CALCIO. DOMANI UISP IN CAMPO VIOLENZA DONNE 15 - 19/04/2013 SQUADRE CONTRO I GIOCATORI ESIBIRANNO LETTERE DEL LOGO DELLA CAMPAGNA NOINO.ORG 19 Aprile 2013 Bologna - Una giornata di sport tutta dedicata al problema della violenza maschile contro le donne. L'idea arriva da Lega Calcio Uisp e dalla squadra bolognese Hic Sunt Leones, che assieme hanno proposto a tutte le societa' sportive del campionato di calcio a 11 Uisp di dire a gran voce "no" alle discriminazione e alle prevaricazioni sessuali, e di dare a tutti un segnale per allontanare dal calcio intolleranza, violenza e maschilismo. Per questo domani le squadre scenderanno in campo con le lettere del logo Noino.org, per simboleggiare l'adesione alla campagna di comunicazione sulle violenze maschili contro le donne. "Mostrarsi a viso aperto e' importante- recita il comunicato Uisp- perche' la maggior parte delle violenze si consumano al riparo delle mura domestiche, contando sul silenzio delle vittime e di chi tace e acconsente. In questa partita contro l'indifferenza e l'ignoranza, ognuno di noi gioca un ruolo di primo piano, perche' lo sport non ha confini di sesso, razza, nazionalita'. Troppo spesso il mondo dello sport si rende protagonista di forme di discriminazione, troppo spesso assistiamo ad episodi di sessismo, omofobia, razzismo, troppo spesso il calcio si nutre di un immaginario 'm acho' e intollerante". "Ci siamo messi a disposizione per lanciare un importante messaggio attraverso il calcio- spiega Giacomino Capelli, presidente della Lega Calcio Uisp di Bologna- speriamo che questo gesto simbolico possa far riflettere tutti noi, perche' la violenza sulle donne e' un danno alla societa'". Non e' finita qui: il 28 aprile ai Giardini Margherita di Bologna ci sara' una partita di calcio a 5 tra Hic Sunt Leones e una rappresentanza di NoiNo.org, mentre il 19 maggio, per la Strabologna, NoiNo.org si prepara a correre con tutti quelli che lo vorranno. (Dires -Redattore Sociale) Contact Center Unar | Ad uso interno 15 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 CALCIO: LEGA PRO. DOMENICA DEDICATA A LOTTA RAZZISMO E AI BAMBINI 19 Aprile 2013 PALERMO (ITALPRESS) - La Lega Pro con i suoi Club scende in campo ancora una volta con progetti e iniziative socio-educative rivolte ai giovani, alle famiglie e a tutti i tifosi. In particolare, domenica 21 aprile, saranno affrontati temi come la lotta al razzismo, le problematiche sull'abuso di alcol e la giornata dei bambini per raccogliere fondi a scopo benefico. Dall'Aurora Pro Patria, che indossera' lo slogan "Contro il Razzismo, uniti come un arcobaleno" sulle maglie per poi metterle all'asta su ebay grazie a Live Onlus per promuovere il progetto sui Defibrillatori dedicato a Piermario Morosini, all'Alessandria, con l'ingresso in campo di una delegazione di bambini di una Associazione Benefica per la giornata "sportivo-culturale", al Carpi che sostiene l'iniziativa "Aprile Alcologico Biancorosso 2013", volta a sensibilizzare la fascia piu' giovane della popolazione sui rischi dell'abuso dell'alcol. Questi solo alcuni esempi di come le societa' di Lega Pro siano fortemente legate alla propria citta', sostenendo la cittadinanza in un percorso socio-educativo importante che parte sempre dallo sport e dai valori positivi che lo caratterizzano. (ITALPRESS). Contact Center Unar | Ad uso interno 16 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 I MAM OMOSESSUALE DI WASHINGTON : "DISPONIBILE A CELEBRARE NOZZE GAY " Daayiee Abdullah, il primo religioso musulmano dichiaratamente omosessuale, è intervenuto nel corso di un incontro di giovani attivisti per i diritti dei gay. Aiuta le coppie a sposarsi garantendo la massima discrezione WASHINGTON - Ha parlato in occasione di un incontro a Washington, organizzato per la proiezione del documentario "Sono gay e musulmano" e, ancora una volta, ha stupito tutti, compresi i suoi seguaci. Daayiee Abdullah, il primo imam musulmano dichiaratamente omosessuale di cui si abbia notizia, ha reso pubblica, riferisce il Washington Post, la sua "disponibilità" a celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso: "Ritengo che siamo all'inizio di un movimento per un Islam più inclusivo in America", ha detto Abdullah parlando a una platea composta in gran parte di giovani attivisti per i diritti dei gay. Alcuni dei giovani musulmani tra il pubblico non hanno nascosto la loro sorpresa per una presa di posizione ritenuta assolutamente impensabile. Mentre sempre più Stati procedono nella legalizzazione delle unioni gay, l'omosessualità rimane infatti un argomento tabù all'interno di molte comunità di immigrati negli Stati Uniti. Nei loro Paesi d'origine, come l'Arabia Saudita o il Sudan, l'omosessualità può essere punita perfino con la morte. Molti gay americani di fede islamica che a Washington vivono in maniera abbastanza aperta il loro orientamento sessuale, quando si tratta di affrontare l'argomento del matrimonio non si sbilanciano. Soprattutto, di fronte alla prospettiva di dover comunicare la notizia ai parenti, che nei Paesi d'origine potrebbero diventare oggetto di rappresaglie o perfino finire in carcere, se la cosa diventasse di pubblico dominio. L'imam Abdullah, un afroamericano convertito all'Islam che guida la moschea progressista Luce della Riforma di Washington, lo sa bene e per questo assicura la massima discrezione. In silenzio, aiuta le coppie di musulmani gay Contact Center Unar | Ad uso interno 17 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 a sposarsi, dando loro consigli e mantenendo un basso profilo per le cerimonie. Nell'epoca dei social network, Abdullah chiede che sui matrimoni venga mantenuto il silenzio, invitando le coppie e i loro amici a evitare di postare notizie e immagini su Facebook, Twitter e gli altri social media. (fonte www.repubblia.it) POLIZIA POSTALE BOLZANO OSCURA SITO ANTISEMITA 18 Aprile 2013 BOLZANO - La Polizia postale di Bolzano ha oscurato due siti web con l'accusa di diffondere materiale antisemita. Si tratta di holywar.org e di holywar.tv, i cui promotori dovranno rispondere della formazione di un'organizza zione allo scopo di incitare la discriminazione del popolo ebraico per motivi religiosi. Nel corso dell'operazione sono state eseguite perquisizioni domiciliari a Roma, Velletri, nel Napoletano, nel Leccese ed a Ferrrara. Dalle indagini e' risultato che l'amministratore del sito operava in Italia, mentre il materiale antisemita sarebbe stato fornito dalla Norvegia, con le cui autorita' la Procura di Bolzano ha avviato una rogatoria internazionale per risalire ai responsabili. La denuncia era partita dalla Comunita' ebraica di Merano. (ANSA). Contact Center Unar | Ad uso interno 18 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 MILANO, DOPO LE INTIMIDAZIONI IL COMUNE OFFRE UNA SOLUZIONE ALTERNATIVA AI ROM DI VIA CASSIO 18 Aprile 2013 Da qualche giorno i rom che abitano il campo sono stati presi di mira. Per loro si pensa a una struttura d'accoglienza da 150 posti in via Lombroso. Ma il dubbio è che lo spazio non sia sufficiente MIL ANO- La vita al campo nomadi abusivo di via Dione Cassio è diventata impossibile. Le circa 350 persone hanno paura delle incursioni del circolo culturale Domenico Leccisi di viale Ungheria, un gruppo di simpatie neofasciste. Negli scontri dei giorni scorsi due uomini sono rimasti feriti. Ieri notte da una macchina ferma fuori dai cancelli, degli uomini hanno minacciato di lanciare bottiglie incendiarie all'interno del campo. Per scongiurare altri scontri, il Comune ha offerto ai rom una soluzione temporanea: due-tre settimane da trascorrere nei container accanto al centro di accoglienza di via Barzaghi, al civico 14. Giusto il tempo di rendere operativa un'altra struttura d'accoglienza da 150 posti in via Lombroso. Al campo è in corso un censimento delle famiglie baracca per baracca e sembra che al momento tutti accetteneranno l'offerta dell'amministrazione milanese. Il che diventerà un problema, stando ai numeri: i posti non sono sufficienti per tutti. Per la soluzione, si rimanda tutto a fine mese. Ma via Dione Cassio non è l'unico campo illegale: sempre ieri sera, ne è stato sgomberato uno in via Airaghi. Sarà possibile per l'amministrazione dare un posto a tutti nei centri d'accoglienza? Il campo di via Dione Cassio sorge negli scheletri di vecchie ditte di trasporti. Quella zona della città ne è costellata. In fondo ai due cortili di cui è composto il campo, si alzano due cumuli di rifiuti e ferrovecchio. Le baracche più vicine al confine con viale Ungheria ormai sono vuote: chi le abitava è scappato per paura. Dai delinquenti, ai padri di famiglia con un lavoro Contact Center Unar | Ad uso interno 19 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 regolare: al campo s'incontra di tutto. Ci sono anche invalidi e almeno sei donne sole con bambini.(Lorenzo Bagnoli) (fonte http://www.redattoresociale.it/DettaglioNotizie.aspx?idNews=431866) Insulti per la precedenza Camionista a processo Ingiurie a un marocchino: contestata l’aggravante della discriminazione razziale La lite era nata per avere la priorità al distributore di benzina del Ponterosso 18 Aprile 2013 di Enri Lisetto Insulta un collega per una precedenza al distributore di carburante, lo prende a botte: per lesioni e ingiurie, con l’aggravante della discriminazione razziale, il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Pordenone Piera Binotto lo ha rinviato a giudizio. Il processo per Enzo Sanges, 54 anni, di Zelarino, all’epoca dei fatti dipendente di un’azienda di autotrasporti di Trebaseleghe, è fissato, davanti al tribunale collegiale di Pordenone, per il 4 giugno. Parte offesa un altro autotrasportatore, dipendente di una società di Pianiga, Abdelfettah El Kattani, 46 anni, originario del Marocco e da tempo residente a Trebaseleghe. Erano le 2 del 30 luglio 2011 quando i due autotrasportatori erano in coda per rifornirsi di carburante al deposito Cta della zona industriale Ponterosso di San Vito al Tagliamento. El Kattani attendeva alla pompa 1, Sanges alla 2. Il primo, liberatasi la piazzola, stava procedendo verso la pompa quando – secondo la ricostruzione dell’accusa – il secondo avrebbe fatto retromarcia “soffiandogli” il posto. Sanges avrebbe inoltre accusato l’autotrasportatore marocchino di non avere rispettato la precedenza. Aperta la porta della motrice, lo avrebbe trascinato per un piede, insultato (le frasi incriminate sono «marocchino di m..., Contact Center Unar | Ad uso interno 20 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 figlio di p..., str...») e colpito con un calcio ai genitali, procurandogli lesioni guaribili in 8 giorni. El Kattani si è costituito parte civile con gli avvocati Giacomo Gamba e Augusto Palese: chiede un risarcimento di 10 mila euro; Sanges è difeso dagli avvocati Maurizio Salvalaio e Alberto Barbaro. Il caso finirà davanti al tribunale collegiale in quanto viene contestata l’aggravante della discriminazione razziale. (fonte http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/04/17/news/insulti-perla-precedenza-camionista-a-processo-1.6904091) S ODDISFAZIONE PER QUELLA S ENTENZA SUI PROGETTI INDIVIDUALI 18 Aprile 2013 È quella Sentenza del TAR della Calabria – cui abbiamo già dedicato un ampio approfondimento – che ha sancito il diritto di una persona con disabilità a vedere redatto dal proprio Comune, in maniera adeguata, il progetto individuale di vita, previsto dalla Legge 328 del 2000. Un provvedimento definito «epocale» dall’ANFFAS, da tempo in prima linea su questa battaglia «Siamo estremamente soddisfatti della recente Sentenza emessa dal TAR della Calabria [n. 440/13, N.d.R.], che ha sancito definitivamente il diritto di una persona con disabilità a vedere redatto – in maniera adeguata – dal proprio Comune il progetto globale di vita personalizzato»: così Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), commenta la felice e attesa conclusione della vicenda che aveva visto il Comune di Cassano all’Ionio (Cosenza) negare in un primo momento, a una persona con disabilità, la redazione di un progetto individuale, espressamente previsto dall’articolo 14 della Legge 328/00, per una serie di Contact Center Unar | Ad uso interno 21 Rassegna Stampa Settimanale motivazioni ritenute dal 15 - 19/04/2013 TAR della Calabria oltremodo incoerenti, e successivamente delegare al Distretto Socio-Sanitario la redazione di un progetto, rivelatosi poi del tutto inidoneo e illegittimo e quindi censurato dal TAR stesso [sulla Sentenza di cui si parla, il nostro giornale ha pubblicato un ampio approfondimento, N.d.R.]. «Con questa Sentenza – prosegue Speziale – viene individuato un iter ben preciso che le Pubbliche Amministrazioni dovranno prendere in considerazione per ciò che riguarda le persone con disabilità e la loro presa in carico globale ed è paradossale che ciò avvenga dopo ben quattordici anni dell’entrata in vigore della Legge 328 e solo attraverso un pronunciamento della magistratura». Con il provvedimento in questione, infatti, il TAR della Calabria ha affermato che attraverso il progetto individuale per la persona con disabilità – stabilito come detto dall’articolo 14 della Legge 328/00 – il Legislatore ha indicato un modello di «presa in carico globale e personalizzata» della persona con disabilità, che trascende dalla previsione di singole prestazioni da erogare o dal semplice «smistamento» della persona con disabilità stessa, all’interno di una serie di strutture e/o servizi già precostituiti e non pensati e riparametrati sulle sue reali esigenze, per garantirne la piena inclusione sociale nel proprio contesto familiare e sociale e quindi la qualità ottimale di vita. Sin dal 2010 del resto – anno in cui, in occasione della Giornata Internazionale della Disabilità del 3 dicembre, l’ANFFAS ave va lanciato una campagna nazionale di sensibilizza zione sull’attuazione della Legge 328/00 (Legge quadro per la realizza zione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, nota anche, al tempo della sua emanazione, come “Riforma dell’assistenza”), che dopo oltre dieci anni dalla sua emanazione era rimasta ancora inapplicata in tante sue parti, soprattutto nelle modalità di presa in carico di una persona con disabilità – l’Associazione ha lavorato per informare sull’importanza e le potenzialità del progetto individuale, dedicando alla questione anche uno spazio ad hoc nel proprio sito. Ora, dopo questa Sentenza ritenuta come “epocale”, che va tra l’altro ad aggiungersi ad altri significativi pronunciamenti in materia, dei quali l’ANFFAS è stata in questi anni partecipe e protagonista, le Contact Center Unar | Ad uso interno 22 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 persone con disabilità e il loro familiari dispongono di un ulteriore strumento per rendere pienamente esigibili i loro diritti. «Come ANFFAS – conclude Speziale – ci battiamo quotidianamente perché nel nostro Paese si creino condizioni di pari opportunità e di non discriminazione, prediligendo il dialogo con le Pubbliche Amministrazioni deputate al riconoscimento dei diritti civili e umani delle persone con disabilità e alla loro concreta attuazione. In questo caso, oltre al costante lavoro di supporto e di dialogo messo in campo insieme all’ANFFAS di Corigliano Calabro, in una Regione particolarmente disagiata per quanto riguarda la rete integrata dei servizi, ma assolutamente sovrapponibile alla maggior parte delle Regioni d’Italia, ci si è visti costretti ad adire le vie giudiziarie e per questo un nostro ringraziamento va anche ai legali vicini alla nostra Associazione. Ma il più grande ringraziamento va alla persona con disabilità protagonista della vicenda e alla sua famiglia, che hanno voluto con determinazione combattere fino in fondo questa sacrosanta battaglia, anche a beneficio di tutte le altre persone con disabilità». (R.S.) (fonte http://www.superando.it/2013/04/18/soddisfazione-per-quella-sentenza- sui-progetti-individuali/) GIORNATA MONDIALE CONTRO L ’ OMOFOBIA: UN CORTEO A T RANI 18 Aprile 2013 Venerdì 17 maggio, l'Arcigay Bat "Le mine vaganti" in collaborazione con l'assessorato alla cultura del Comune di Trani organizza una serie di iniziative in occasione della seconda edizione della giornata mondiale contro l'omofobia. Nei prossimi giorni verrà diffuso il programma ufficiale che prevede, in mattinata, la presentazione in biblioteca del libro "Condizione e condizionamento giovanile" di Vincenzo Campanelli (previsto un collegamento video con Don Gallo) e nel tardo pomeriggio un corteo cittadino. Contact Center Unar | Ad uso interno 23 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 Per l'associazione si tratta di una sorta di prova generale in vista del discusso Barletta Puglia Pride 2013 in programma nel mese di giugno e che ha registrato nei giorni scorsi il diniego del patrocinio comunale da parte del commissario straordinario del Comune di Barletta, Anna Maria Manzone. L'associazione ha commentato con disappunto questa decisione ed ha invitato i candidati sindaco di Barletta a schierarsi apertamente a favore o contro l'iniziativa. (fonte http://www.traniviva.it/magazine/notizie/giornata-mondiale-contro-lomofobia-un-corteo-a-trani/) V IBO: IL ROTARY SI INTERROGA SUL MATRIMONIO TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO 18 Aprile 2013 Vibo Valentia - “In Italia il matrimonio tra persone dello stesso sesso è preso in considerazione nei programmi di alcune forze politiche, e di recente in Francia, pur tra non lievi contrasti, è stato approvato, al Senato, il progetto di legge che apre al matrimonio e all’adozione per le coppie omosessuali. Un istituto che riguarda i diritti individuali, incide profondamente nell’ordine giuridico e sociale di una collettività ed interferisce con gli orientamenti religiosi delle persone. Il Rotary di Vibo Valentia ha ritenuto di doverne parlarne in un convegno, in programma sabato prossimo, nella convinzione che una approfondita discussione sui molteplici aspetti di questa nuova esperienza aiuti ad osservare, con maggiore consapevolezza e senza idee preconcette le questioni ed i problemi che una materia forte rilievo umano e sociale non può non porre”. Nunzio Naso, ex Presidente del Tribunale, socio del Rotary Club di Vibo Valentia, anticipa un suo pensiero sulla introduzione che andrà a svolgere, sabato 20 aprile, alle ore 9,30 all’hotel 501, in occasione del convegno sul tema:”Il matrimonio tra persone dello stesso sesso, profili generali, aspetti sociologici, giuridici ed etico religiosi”. Contact Center Unar | Ad uso interno 24 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 Dopo i saluti del Presidente Ferdinando Barilaro, delle autorità e l’avvio dei lavori da parte di Nunzio Naso interverranno il prof. Vanni Piccolo, testimone storico dell’impegno per i diritti delle persone LGBT ed esperto UNAR della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la dott.ssa Titti D’Amico, psicologa clinica e psicoterapeutica, il prof. Carlo Mazzù, ordinario di istituzioni di diritto privato all’Università di Messina e mons. Luigi Renzo, vescovo della diocesi di Mileto, Nicotera e Tropea. Le conclusioni verranno affidate al dott. Francescoantonio Stillitani, assessore regionale al Lavoro e alla Formazione. Nel corso dell’evento verrà consegnata la Paul Harris Fellow, massimo riconoscimento del Rotary International, alla memoria del magistrato Antonino Scopelliti. S TAZIONE MEDITERRANEO – S TORIE DELL ’I TALIA CHE ACCOGLIE E INCLUDE 18 Aprile 2013 Contact Center Unar | Ad uso interno 25 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 NAPOLI - Un documentario per raccontare le esperienze di integrazione sociale dei migranti, attraversando il Sud Italia, dalla Calabria fino a Roma passando per Napoli, con la voce narrante dello scrittore Erri De Luca. È Stazione Mediterraneo – Storie dell’Italia che accoglie e include, che sarà presentato oggi alle ore 11.00 presso l’Aula Magna del gruppo di imprese sociali Gesco di Napoli (via Vicinale S. Maria del Pianto 61, complesso polifunzionale Inail, torre 1). Il documentario è stato promosso da Legacoopsociali, Presidenza del Consiglio dei Ministrie Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali Unar, e realizzato dalle testateNelpaese.it e GiornaleRadio Sociale, dal progetto Visioni Sociali, in collaborazione con l’agenzia Redattore Sociale. Tra le testimonianze raccolte nel video ci sono quelle degli operatori sociali e dei mediatori culturali delle cooperative di Napoli Dedalus e Casba, e della squadra multietnica Afro-Napoli United. Realtà in cui i migranti, i rifugiati, le donne vittime di tratta, dopo essere stati accolti, sono diventati, a loro volta, operatori, lavorando in quelle stesse organizza zioni sociali che li hanno ospitati e supportati. Dopo la proiezione si terrà una tavola rotonda sui temi proposti dal reportage. Interverranno:Giacomo Smarrazzo, vicepresidente del gruppo Gesco e responsabile nazionale Immigrazione per Legacoopsociali; Giuseppe Manzo, direttore della testata Nelpaese.it; Fabio Piccolino, redattore del Giornale Radio Sociale; Andrea Morniroli, operatore della coop Dedalus; Solis Barzola Jomahe Alexandra, presidente della coop Casba; Antonio Casale, responsabile del Centro Fernandes; Lassaad Azzabi, mediatore culturale di Dedalus; Omar El Hadji Ndiyae, operatore sociale di Casba; Enrico Detta, avvocato dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali - Unar; Antonio Gargiulo, allenatore e presidente di Afro-Napoli United. Modera la giornalista Ida Palisi, direttore del portale Napoli Città Sociale. (fonte http://www.julienews.it/) Contact Center Unar | Ad uso interno 26 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 T RANI , “S PAZI MIGRANTI”: SEMINARIO SULL ’IMMIGRAZIONE TRANI- Venerdì 19 aprile alle ore 9.00, presso la sede di Trani, in Via De Gemmis 42/44, si terrà un seminario sull’immigrazione dal titolo “Spazi Migranti”, organizzato dalla Provincia di Barletta – Andria – Trani, nel corso del quale verranno anche illustrate le attività del Centro Interculturale per gli immigrati, la cui sede operativa sarà proprio negli uffici tranesi. 18 Aprile 2013 “Spazi Migranti” sarà un seminario aperto alla cittadinanza con l’ambizione di avviare un percorso permanente che parla di diritti, di accoglienza, di inserimento e di intercultura. Ma “Spazi Migranti” è anche il nome del Centro Interculturale per gli immigrati, finanziato dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Barletta – Andria – Trani che, in sinergia con gli sportelli per l’integrazione dei cittadini immigrati attivati dagli Ambiti Territoriali Sociali del territorio, punta a diventare un punto di riferimento per la popolazione straniera, favorendo l’accesso ai servizi, i processi di socializzazione e interrelazione. Oltre a maggiori dettagli relativi al Centro Interculturale per gli immigrati della Provincia, il programma della giornata prevede la diffusione dei risultati conseguiti con il progetto Medi-Azione, finanziato dal Ministero dell’Interno attraverso il Fondo Fei con l’obiettivo di favorire l’inserimento dei cittadini nei paesi terzi, e la Contact Center Unar | Ad uso interno 27 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 presentazione delle azioni e degli interventi che si stanno attivando sul territorio. Dopo aver analizzato i progetti per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati attuati dall’Amministrazione provinciale, l’incontro si soffermerà sul tema “Reti per l’integrazione: confronto di buone prassi” tra la Provincia di Barletta – Andria – Trani e la Provincia di Brindisi. Seguirà la presentazione del 22° Dossier Statistico Immigrazione Caritas e Migrantes e del Quaderno Unar(Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziali) “I Diritti degli immigrati”, di cui verranno distribuite copie. Al seminario interverranno il Presidente della Provincia di Barletta – Andria – Trani Francesco Ventola, il Dirigente del Settore Politiche Sociali della Provincia Lisa Pietropaolo, Irma Melini, Esperta regionale per la costituzione delle reti territoriali in Puglia del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ginevra Demaio, Ricercatrice del Centro Studi e Ricerche Idos / Immigrazione Dossier Statistico, il Dirigente del Servizio Politiche Sociali della Provincia di Brindisi Fernanda Prete, il Referente di Euromediterranea Antonio Cocco, Antonella De Benedictis, Referente della Cooperativa Oasi 2, Larissa Di Lauro Amorim, Referente dell’Associazione Etnie Onlus, Alba Pistillo, Referente dell’Associazione Migrantes, Badr Fakhouri, Referente dell’Associazione Home and Homme e Silvia Tedone, Referente della Caritas Diocesana di Trani – settore immigrazione. In apertura dei lavori, il Presidente Francesco Ventola comunicherà ai presenti la notizia di un finanziamento ottenuto nelle scorse ore dalla Provincia, sempre in materia di immigrazione. (Fonte http://bat.ilquotidianoitaliano.it/attualita/2013/04/news/trani-spazimigranti-seminario-sullimmigrazione-24985.html/) Contact Center Unar | Ad uso interno 28 Rassegna Stampa Settimanale B OLDRINI: MINORI 15 - 19/04/2013 LA CITTADINANZA “ TEMA IMPORTANZA PER IL DI AI PRIORITARIA PARLAMENTO”. “È una questione di civiltà, un tema su cui dovrebbero convergere tutte le forze politiche”. 17 Aprile 2013 “Quello del riconoscimento della cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia costituisce un tema di prioritaria importanza sul quale il Parlamento dovrebbe cominciare a lavorare il prima possibile”. Sono le parole della presidente della Camera Laura Boldrini, contenute in un messaggio inviato agli organizzatori del convegno Acquisto della cittadinanza italiana per i figli di cittadini stranieri nati in Italia che si è svolto ieri a Roma. “È una questione di civiltà, un tema su cui dovrebbero convergere tutte le forze politiche perché chi è nato e cresciuto nel nostro Paese, ha frequentato le scuole insieme ai nostri figli, deve essere cittadino italiano”, scrive Boldrini. “Il doppio canale attualmente esistente deve essere pertanto superato, così come deve essere rivalutata la figura del migrante, in quanto essa rappresenta l’espressione umana della globalizzazione”, sottolinea nel messaggio. Nel suo messaggio, la presidente ha ribadito che “Desidero assicurare, anche in virtù della mia carica istituzionale, che mi farò portavoce delle istanze volte a facilitare il percorso per l’acquisto della cittadinanza italiana, così da arrivare ad una rapida riforma della legge attualmente in vigore”. (Fonte http://www.immigrazioneoggi.it/daily_news/notizia.php?id=005241) Contact Center Unar | Ad uso interno 29 Rassegna Stampa Settimanale IL SISTEMA PROMUOVERE 15 - 19/04/2013 COOPERATIVO PER L’INTEGRAZIONE DEI LAVORATORI STRANIERI . Presentata la ricerca “La porta aperta: immigrazione e cooperazione a Ravenna” del Circolo cooperatori ravennati 17 Aprile 2013 Il 10% dei lavoratori delle cooperative attive nel settore agroalimentare è straniero. Stessa percentuale anche per trasporti e logistica. È il dato che emerge da La porta aperta: immigrazione e cooperazione a Ravenna, ricerca promossa dal Circolo cooperatori ravennati per quantificare la presenza di persone immigrate nel sistema cooperativo della provincia e verificarne il grado di integrazione. La ricerca è stata realizzata dal Circolo cooperatori ravennati, associazione che da 20 anni promuove i valori e i principi della cooperazione, con il contributo delle ricercatrici Doriana Togni (cooperative RicercAzione di Faenza) e Laura Gambi (cooperativa Libra di Ravenna) e ha coinvolto lavoratori e dirigenti di 12 cooperative aderenti ad Agci, Confcoopeative e Legacoop. Oltre ai settori agroalimentare e trasporto/logistica, i cittadini di origine straniera (extracomunitari, con l’esclusione di Polonia e Romania) sono presenti nel sociale (8%, in prevalenza donne), terziario (9% di cui il 2% soci), edile e industriale (8%, quasi tutti uomini). Irrilevante la presenza nelle cooperative culturali, mentre nel credito e consumo il dato, pur numericamente rilevante, è percentualmente basso dato la vasta platea di utenti. Dalla ricerca emerge inoltre che i lavoratori non percepiscono discriminazioni razziali all’interno delle cooperative e che queste ultime sono particolarmente attente alle esigenze di integrazione. (fonte http://www.immigrazioneoggi.it/daily_news/notizia.php?id=005240) Contact Center Unar | Ad uso interno 30 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 L'INSULTO SU FACEBOOK NON È UN AFFARE PRIVATO 17 Aprile 2013 Il verdetto è arrivato pochi giorni fa. Secondo la Corte di cassazione francese, un profilo facebook non è un luogo pubblico come la televisione o qualunque altro mass media. Ecco perché le opinioni, i commenti, i giudizi e talvolta anche gli insulti - che vengono pubblicati in bacheca non sono suscettibili di portare l’autore davanti a un tribunale per diffamazione. Per la Cour de Cassation, che doveva esprimersi sul caso di una donna che, su facebook, aveva scritto che le sarebbe piaciuto assistere allo «sterminio di tutte le direttrici come la sua», non si può rimproverare all’impiegata di aver pubblicamente ingiuriato il proprio datore di lavoro; la bacheca di FB è un luogo privato cui solo gli “amici” possono, almeno in teoria, avere accesso. Per Anthony Benn, avvocato specializzato in diritto dei social network, la decisione è epocale e farà senz’altro giurisprudenza, visto che negli ultimi anni alcuni di coloro che avevano osato criticare i propri datori di lavoro erano stati licenziati con il beneplacito della giustizia - sempre in Francia, nel 2010, il Tribunale di Boulogne-Billancourt aveva giudicato legale il licenziamento di tre dipendenti che avevano criticato su facebook i propri superiori gerarchici, dal momento che facebook «è un social network aperto, uno spazio di espressione pubblica e planetaria». Allora sfera pubblica o sfera privata? Come si possono oggi delimitare i contorni del privato? Che un Contact Center Unar | Ad uso interno 31 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 Tribunale decida di dare ragione ai datori di lavoro che licenziano un impiegato solo perché quest’ultimo si è permesso di criticarli su facebook è senz’altro problematico, visto che nonostante tutte le riserve che richiedono alcuni lavori, dovrebbe essere sacrosanta la possibilità di emettere giudizi critici. Ma da qui ad immaginare che FB sia uno spazio privato solo perché esistono “amici” e “contatti” virtuali, c’è una bella differenza. Ormai lo sappiamo tutti che, oltre agli amici, ci sono poi sempre gli amici degli amici e che, quando si pubblica qualcosa, è raro che nessun altro lo condivida sul proprio profilo. Anzi, quando si scrive qualcosa, è proprio allo scopo di condividerlo con il maggior numero possibile delle persone. Con questo non voglio assolutamente dire che non si abbia il diritto di avere opinioni divergenti, di scrivere su Facebook quello che si pensa, talvolta anche di criticare ferocemente qualcuno. Voglio solo dire che, anche sui social network, ci si dovrebbe assumere le conseguenze di quello che si fa. Esattamente come nella vita. In vece di illudersi che, su facebook o su twitter, le parole smettano di avere un senso o di "agire". Le parole fanno, sempre. Soprattutto quando l’importanza che hanno sembra aumentare o diminuire a seconda del numero di "mi piace" che ci si mette accanto. Twitter: @MichelaMarzano (fonte http://www.repubblica.it/) Contact Center Unar | Ad uso interno 32 Rassegna Stampa Settimanale A UMENTA 15 - 19/04/2013 IL RAZZISMO NEL CALCIO, LO CONFERMA UN’ INCHIESTA SPORTIVA 17 Aprile 2013 La società si fa sempre più multietnica ma non sempre le persone riescono a stare al passo. Nascono così pregiudizi, discriminazioni, razzismo. Un fenomeno che sempre più spesso esplode vigorosamente negli avvenimenti sportivi più seguiti. Un importante quotidiano sportivo italiano ha tirato le somme in un’ inchiesta dai risultati scoraggianti sull’espansione degli episodi di razzismo negli stadi. Nel 2011 gli articoli contenenti la parola calcio e razzismo sono stati 91, nel 2012 sono saliti a 212, nel 2013 si è già a quota 193 e non sono passati neanche quattro mesi. “C’è più razzismo e c’è anche più attenzione al fenomeno”, sottolinea Mauro Valeri, responsabile dell’Osservatorio su razzismo e antirazzismo nel calcio (Orac). Quello che preoccupa maggiormente è il moltiplicarsi degli episodi, anche nelle amichevoli e nel calcio giovanile: ha fatto grande scalpore l’abbandono del campo da parte del Milan durante la partita con la Pro Patria a causa degli insulti a Kevin Prince Boateng. Le iniziative si moltiplicano. La campagna “Let’s Kick Racism out of football” va avanti già dal 1993. A fine marzo, invece, è stata organizzata una riunione del Consiglio Strategico per il Calcio professionistico a Sofia per tentare di porre un argine ai cattivi comportamenti. Di recente è uscito il Black Book, il libro commissionato dalla Fifpro, la federazione internazionale dei calciatori professionisti, che ha fotografato la situazione in Est Europa tra il 2009 e il 2011. Nei due anni sono stati rilevati 195 incidenti a sfondo razziale in Polonia e Ucraina mentre le due nazioni si preparavano all’Europeo. Il 9,6% dei giocatori chiamati in causa ha detto di essere stato vittima almeno una volta di un razzismo o discriminazione, atti imputati per il 65,3% dei casi ai tifosi. In Contact Center Unar | Ad uso interno 33 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 Repubblica Ceca oltre un terzo dei calciatori ha segnalato insulti e disuguaglianze. I paesi più coinvolti sono Inghilterra, Russia, Repubblica Ceca, Croazia e Serbia e non a caso sono quelli dove sono avvenuti gli episodi più eclatanti. I giocatori di colore in Russia sono spesso oggetto di lanci di banane e lo Zenit San Pietroburgo, uno dei maggiori club, nel dicembre 2012 se n’è uscito con questo comunicato: “L’assenza di giocatori di colore è una tradizione importante”. Non sono solo i tifosi a rendersi protagonisti di gesti riprovevoli, ma anche i giocatori, come avvenuto nel Regno Unito. Nell’autunno 2011 il capitano della Nazionale John Terry insulta in modo razzista Anton Ferdinand: verrà più tardi multato e privato della fascia di capitano. Sempre nella stagione 2011/2012 il giocatore uruguaiano del Liverpool Luis Suarez rivolge epiteti insultanti a Patrice Evra del Manchester United e nella partita successiva si rifiuterà di stringergli la mano prima del fischio d’inizio. I tifosi di ultradestra del Den Haag, nell’agosto del 2012, hanno rivolto ululati razzisti e gesti della scimmia contro i giocatori del Newcastle Papiss Cissé, Demba Ba e Tioté durante un’amichevole. Sempre in Olanda, il giocatore americano Altidore dell’Az è stato bersagliato per tutta la partita dai tifosi del Den Bosch: a causa della cattiva pubblicità la Toshiba ha deciso di rimuovere il logo dalle maglie della squadra di casa. Episodi simili anche in Bulgaria, a Malta, in Germania, in Austria e in Israele. Un episodio curioso a Bellinzona: durante l’amichevole tra la squadra di casa e lo Sparta Praga, il camerunense Kweuke della squadra ospite cercò di colpire con una sedia alcuni giocatori del Bellinzona dopo essere stato preso di mira durante tutta la partita. Ma il razzismo non è solo contro giocatori di colore. Nell’agosto 2012 si sono sentiti cori antisemiti durante la partita Ungheria-Israele. Nel febbraio 2013 il giapponese Nakamura ha dovuto lasciare il Rimavska Sobota che milita nella serie B slovacca perché stanco di ricevere insulti da tifosi e compagni. Nella caldissima partita tra Croazia e Serbia, invece, i cori nazionalisti si sono sprecati. Quello che più preoccupa è la mancanza di Contact Center Unar | Ad uso interno 34 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 soluzioni per risolvere il problema. In Italia si è optato per le multe alle società (180.000 euro totali quest’anno), ma gli ultrà se ne fanno un baffo. In Argentina hanno già sperimentato l’idea di sospendere la partita e assegnare dei punti di penalizza zione, con risultati alterni. È necessaria una riflessione perché i calciatori di colore di seconda generazione saranno sempre più frequenti nei campionati italiani e non solo e la situazione rischia di sfuggire di mano. L’ex campione del Milan Clarence Seedorf è ottimista e sostiene che con l’avanzare delle nuove generazioni, non abituate al razzismo, il problema andrà a risolversi. Nel frattempo, è necessaria una seria sensibilizza zione per uno sport, e soprattutto per i suoi tifosi, che ragionano ancora con vecchie categorie. (FONTE http://ilreferendum.it/2013/04/16/razzismo-nel-calcio-il-fenomeno- peggiora/) OLIMPIADI, M ORGANELLA FUORI PER TWEET RAZZISTA 17 Aprile 2013 Contact Center Unar | Ad uso interno 35 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 Ritirato l'accredito olimpico a Michel Morganella per un tweet razzista. Dopo la sconfitta con la Corea del Sud il calciatore svizzero, ex Novara e dalla prossima stagione in forza al Palermo, ha chiamato su Twitter i coreani ; “banda di handicappati mentali”;. Morganella si è scusato, ma ormai la frittata era fatta. (Fonte http://video.corriere.it/-olimpiadi-morganella-fuori-tweetrazzista/69a9c630-da7e-11e1-aea0-c8fd44fac0da) I NSULTI PER LA PRECEDENZA, CAMIONISTA A PROCESSO Ingiurie ad un marocchino, contestata l’aggravante della discriminazione razziale 17 Aprile 2013 PORDENONE. Rinviato a giudizio Enzo Sanges, 54 anni di Zelarino, all’epoca dei fatti dipendente di un’azienda di trasporti del Veneto, dovrà rispondere delle accuse di lesioni e ingiurie con l’aggravante della discriminazione razziale. I fatti risalgono al 2011 quando due autotrasportatori, Sanges ed un collega marocchino, erano in coda per un rifornimento di carburante. Liberatasi una pompa, lo straniero avrebbe fatto avanzare il camion mentre l’italiano avrebbe fatto retromarcia con il proprio mezzo “soffiandogli” il posto. Non contento, avrebbe anche insultato lo straniero, con espressioni del tipo «marocchino di m..., figlio di p..., str....» e lo avrebbe colpito ai genitali procurandogli lesioni guaribili in 8 giorni. Sanges comparirà in tribunale a Pordenone in composizione collegiale a causa della contestata aggravante della discriminazione razziale. http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/04/16/news/insulti-per-laprecedenza-camionista-a-processo-1.6895168 ) (fonte Contact Center Unar | Ad uso interno 36 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 D ISCRIMINAZIONI SESSUALI , COMUNE AL FIANCO DELLE ASSOCIAZIONI 17 Aprile 2013 Adesione al protocollo d'intesa sottoscritto dalla Provincia di Ferrara per definire strategie di intervento Il Comune di Ferrara conferma il proprio impegno contro ogni forma di discriminazione aderendo al protocollo d’intesa sottoscritto dalla Provincia di Ferrara con le associazioni Arcigay Arcilesbica Massimo – di Associazione Ferrara, Circo Agedo – Associazione genitori di omosessuali di Ferrara, Cgil Area nuovi diritti Ferrara, Uil Ferrara e Famiglie Arcobaleno Ferrara, per la definizione di azioni e strategie d’intervento in materia di discriminazioni basate sull’orientamento sessuale. Il Comune prenderà inoltre parte al Tavolo di lavoro antidiscriminazione, istituito sulla base del protocollo, con compiti di monitoraggio e di programmazione e attuazione di azioni a contrasto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale. Il Tavolo di lavoro ha in particolare fra i suoi compiti la definizione di un Piano di azione provinciale contenente strategie e metodologie di lavoro condivise per affrontare i diversi aspetti del problema, attraverso azioni di informazione e sensibilizza zione, percorsi formativi e specialistici e monitoraggio del fenomeno sul territorio. Il Piano indicherà inoltre le azioni necessarie al potenziamento e alla valorizzazione dei servizi e dei progetti già esistenti a livello locale e le azioni necessarie alla creazione di una rete di servizi per la tutela delle vittime di discriminazione. (FONTE http://www.estense.com/?p=293446) Contact Center Unar | Ad uso interno 37 Rassegna Stampa Settimanale B OLDRINI: COGLIERE 15 - 19/04/2013 IL LA GIORNALISMO SFIDA DI DEVE “PARLARE CIVILE ” La presidente della Camera scrive ai partecipanti al seminario di Redattore Sociale (Roma, 18 aprile). “E’ proprio sui diritti delle minoranze che più facilmente si addensano le critiche a ogni forma di apertura istituzionale” 17 Aprile 2013 ROMA - I diritti delle minoranze sono il tema sul quale "più facilmente si addensano le critiche ad ogni forma di apertura istituzionale". Lo rileva Laura Boldrini nel suo saluto ai partecipanti al seminario "Parlare civile", organizzato da Redattore Sociale per domani, 18 aprile, a Roma (Porta Futuro, via Galvani n. 87). Un seminario "interessante e utilissimo" a cui la presidente della Camera era stata invitata prima che venisse stabilita la data di inizio delle vota zioni per il nuovo Capo dello Stato, fissato proprio per domani, evento che naturalmente le impedirà di essere presente. "Il tema scelto quest'anno, 'Parlare Civile', mi sta particolarmente a cuore - dice Boldrini - E questo molti di voi, con i quali per anni ho condiviso battaglie di civiltà sul linguaggio, lo sanno bene. Nasceva proprio da quest'esigenza ad esempio la Carta di Roma, il codice deontologico per giornalisti su immigrazione e asilo, per la cui attuazione mi sono a lungo impegnata quando ero portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati". "Il vostro seminario però aggiunge la presidente - va oltre e giustamente amplia l'area del cosiddetto 'parlare civile'. Mi sembra anche questa una sfida fondamentale che il giornalismo italiano non può non cogliere. Sempre partendo dal presupposto, da voi ben evidenziato nella quarta di copertina del vostro libro, secondo cui 'non esistono parole sbagliate. Esiste un uso sbagliato delle parole'". "In queste poche settimane da Presidente della Camera - conclude - ho avuto già modo di verificare quanto resti alta nella società italiana la temperatura polemica riguardo ai diritti delle minoranze: è il tema sul quale più facilmente si Contact Center Unar | Ad uso interno 38 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 addensano le critiche ad ogni forma di apertura istituzionale. Tutto questo, però, mi spinge a proseguire sul cammino che è da anni il nostro". (fonte http://www.redattoresociale.it/) Con il patrocinio di Ordine nazionale dei giornalisti Federazione nazionale stampa italiana Associazione Stampa Romana UsigRai Presentano PARLARE CIVILE Il giornalismo e la manutenzione delle parole 3° Redattore Soc iale Roma Seminario di formazione per giornalisti sui temi del disagio e delle marginalità ROMA, 18 aprile 2013 Ore 9-17, Sala conferenze "Porta Futuro", via Galvani n. 87 (quartiere Testaccio) Twitter: @redattoresocial #parlarecivile Contact Center Unar | Ad uso interno 39 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 Le parole possono essere muri o ponti. Possono creare distanza o aiutare la comprensione dei problemi. Le stesse parole usate in contesti diversi possono essere appropriate, confondere o addirittura offendere. (…) Quando si comunica occorre però precisione, bisogna avere consapevolezza del significato, del peso delle parole. Non è facile, perché il tempo è sempre poco, perché viviamo nella nostra cultura, perché il senso e la percezione delle parole si evolvono continuamente. Non è facile, ma è necessario…". La terza edizione del nostro seminario di formazione per i giornalisti a Roma coincide con la presentazione in anteprima del libro "Parlare civile", manuale sui principali temi a rischio discriminazione e il linguaggio per parlarne. Un viaggio in 8 capitoli alla ricerca della comunicazione più precisa e accurata su Disabilità, Genere e orientamento sessuale, Immigrazione, Povertà ed emarginazione, Prostituzione e tratta, Religioni, Rom e Sinti, Salute mentale; un minidizionario di 25 parole chiave a cui se ne legano quasi 350. "Parlare civile non è una nuova opera di denuncia della cattiva informazione, né uno strumento di censura o di intralcio al lavoro giornalistico, e neppure un repertorio del politically correct". E' un libro di servizio che, senza ideologia e attraverso opinioni diverse, cerca di indicare una direzione responsabile alla comunicazione pubblica, giornalistica e politica, di chiarire i dubbi e contestualizzare l'uso di termini spesso abusati nelle cronache quotidiane. Un aiuto, insomma, per quella manutenzione delle parole che dovrebbe essere costante e "naturale" per ogni comunicatore. Ai partecipanti verrà consegnata una copia gratuita del libro "PARLARE CIVILE - C omunicare senza discriminare", a cura di Redattore Sociale (Bruno Mondadori, 2013), in collaborazione con Associazione Parsec, con il sostegno di Open Society Foundations. Contact Center Unar | Ad uso interno 40 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 PROGRAMMA Twitter: @redattoresocial #parlarecivile 8.30 - Registrazione dei partecipanti 9.00 - Apertura dei lavori - Interventi di Giulio Marcon, Paolo Butturini, Vittorio Di Trapani "Parlare civile" - Presentazione di Stefano Trasatti e Antonio D'Alessandro "Non esistono parole sbagliate.. ." - Enrico Pugliese Il mio nome sul campanello - Vinicio Albanesi Interventi di Marco De Giorgi (Dir.UNAR) e Enzo Iacopino 11.30 - Tavola rotonda - Il peso delle parole Loredana Lipperini, Annamaria Testa Conduce Giovanni De Mauro - Partecipano le autrici di "Parlare civile" 13.00 - Pranzo a buffet 14.30 - Domande e risposte sulle parole. Casi, provocazioni e dibattito Introduce e coordina Luigi Manconi* "Appartenente a una setta fondamentalista" - Federica Dolente "Delitto passionale in ambienti gay" - Giorgia Serughetti "Badante clandestina uccide handicappato" - Raffaella Cosentino 17.00 - Termine dei lavori * In attesa di conferma Ai partecipanti verrà consegnata una copia gratuita del libro " PARLARE CIVILE - Comunicare senza discriminare", a cura di Redattore Sociale (Bruno Mondadori, 2013), in collaborazione con Associazione Parsec, con il sostegno di Open Society Foundations. (fonte http://www.redattoresociale.it/) Contact Center Unar | Ad uso interno 41 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 NUOVA Z ELANDA: OK A MATRIMONI GAY , 13MO PAESE AL MONDO 17 Aprile 2013 (AGI) - Wellington, 17 apr. - Con l'approvazione a maggioranza da parte della Camera dei Rappresentanti, la Nuova Zelanda e' diventata il tredicesimo Paese al mondo e il primo nella regione Asia-Pacifico a legalizzare i matrimoni tra coppie dello stesso sesso: i si' al provvedimento sono stati 77, i no 44, come annunciato dalla vice presidente del Parlamento monocamerale, Lindsay Tisch. L'ufficializza zione dell'esito della votazione e' stata accolta da applausi e grida di giubilo tanto dai parlamentari quanto dal pubblico presente in aula, da dove le operazioni erano trasmesse in diretta dalla televisione nazionale. Il relativo disegno di legge, presentato a sua tempo dalla deputata laburista Louisa Wall, ha dovuto percorrere un iter lungo e complesso, iniziato nell'agosto 2012 e caratterizzato da tre differenti letture, l'ultima delle quali oggi stesso. La nuova normativa entrera' in vigore fra quattro mesi: consente tra l'altro il riconoscimento delle nozze gay contratte all'estero, e non impone piu' ai trans, come accadeva finora, di divorziare nel caso in cui decidessero di cambiare sesso. L'arcipelago degli antipodi va dunque ad aggiuingersi a una lista nella quale gia' comparivano Portogallo, Spagna, Belgio, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Danimarca, Islanda, Argentina, Uruguay, Canada, Sudafrica, oltre a nove Stati Usa (Massachusetts, Connecticut, Vermont, New Hampshire, New York, Maine, Maryland, Iowa, Washington piu' il District of Columbia), a quello brasiliano di Alagoas, al messicano Quintana Roo e allo stesso distretto federale di Citta' del Messico (AGI) Contact Center Unar | Ad uso interno 42 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 “TERRONE DI M ..”, GIUDICI : INGIURIA AGGRAVATA DI RAZZISMO 16 Aprile 2013 Roma – PROFERIRE il termine “terrone di m…!”, nel corso di una banale lite per motivi di parcheggio, costituisce un’ ingiuria, per di più aggra vata da finalità di discriminazione o di odio etnico o razziale (art. 3 L. 133/1993). È quanto stabilito dal Tribunale di Varese, con una recente sentenza. La lite nasce da una banale questione di parcheggio che fa emergere le frizioni esistenti con la famiglia di origine meridionale che abitano al piano terra. Un giorno il signore del piano di sopra posteggia in modo da sbarrare l’uscita al veicolo dei rivali: alle rimostranze delle donne risponde con il consueto armamentario di insulti contro i meridionali (“solo dei terroni possono parcheggiare in quel modo… siete una categoria di m…”); il tutto di fronte agli ospiti delle parti offese. Secondo il Tribunale lombardo, l’aggravante a sfondo razzista collegata all’espressione ingiuriosa scatta per aver espresso, in modo inequivoco, un sentimento di grave pregiudizio e un giudizio di disvalore nei confronti di una categoria di cittadini italiani, quelli del Mezzogiorno, intesa come “popolazione distinta” per origini e tradizioni. Pertanto vi è, nell’espressione in commento, tutto il riferimento a una diversità di razza e alla inferiorità della stessa. (così Trib. Varese, sent. n. 67 del 29.03.2013). Esclusa l’esimente della provocazione ex articolo 599, comma secondo, Cp laddove non risulta accertata l’illegittimità del posteggio rispetto al veicolo “incriminato” né che il reo si sia rivolto alla polizia municipale per farlo rimuovere. L’imputato pagherà dunque un risarcimento del danno nei confronti delle vittime, quantificato dal giudice in via equitativa, pari a 1.000 euro, oltre a 400 euro di multa e a 2000 euro di spese processuali. Converrà, dunque, tenere la lingua a freno, la prossima volta, per l’attempato residente di un paese non lontano dal lago Maggiore!. (A cura dell’Avv. Eugenio Gargiulo) (fonte http://www.statoquotidiano.it/15/04/2013/terrone-di-m-giudici-ingiuria- aggravata-dal-razzismo/136886/) Contact Center Unar | Ad uso interno 43 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 VIOLENZA DONNE: COORDINATRICI V-DAY ITALIA, SERVE UNA LEGGE 16 Aprile 2013 (ANSA) - ROMA, 16 APR - "Con la prossima campagna il 'V-Day' intende anche in Italia farsi parte attiva sul tema della giustizia e chiedere alla politica interventi urgenti. In primo piano, la ratifica della Convenzione di Istanbul, come primo passo per tutelare le donne da discriminazione, femminicidi, violenza. Sarà quindi necessario chiamare tutti i parlamentari, uomini e donne, a uno sforzo congiunto, a un impegno trasversale anche all'interno delle diverse forze politiche, per vincere questa lotta di civiltà e arrivare finalmente al pronunciamento di una legge sulla violenza contro le donne": lo afferma Nicoletta Corradini, una delle tre donne che coordinera' a livello nazionale l'edizione "V-Day" Italia 2014. A Corradini, insieme a Elena Montorsi e a Nicoletta Billi - portavoce italiana di Eve Ensler, autrice de "I monologhi della vagina" che sono il testo di riferimento dei V-Day, campagna di mobilitazione per il contrasto e la prevenzione della violenza sulle donne - e' stato infatti affidato l'incarico ufficiale nel corso di un meeting che si e' svolto all'inizio di aprile a New York e al quale le tre donne hanno partecipato in rappresentanza dell'Italia. Un riconoscimento, sottolineano, al quale ha contribuito il successo di partecipazione ottenuto, in Italia, da "One billion rising", la campagna di mobilitazione internazionale che si e' svolta lo scorso 14 febbraio e che ha portato nelle piazze del nostro Paese oltre 300 mila persone. Una partecipazione, sottolinea Corradini, che "ha sorpreso e stupito tutti". (ANSA). Contact Center Unar | Ad uso interno 44 Rassegna Stampa Settimanale CALCIO: 15 - 19/04/2013 1^ AVELLINO DIVISIONE. MULTATO PER STRISCIONI E CORI RAZZISTI 16 Aprile 2013 PALERMO (ITALPRESS) - Il Giudice sportivo della Lega Pro Pasquale Marino, in merito alle gare dell'ultimo turno della 1a divisione, ha squalificato per due turni: Martini (Cuneo), Gemignani (Viareggio), Riva (Tritium); per una giornata: Innocentim Migliaccio (Andria), Mengoni (Benevento), Di Quinzio (Cuneo), Tarana (Feralpisalo), Blanchard, Cesaretti (Frosinone), Belfasti (Gubbio), Agodirin, Barraco, Bruscagin (Latina), Nunzella, Soligo (Paganese), Favasuli, Mingazzini (Pisa), Casiraghi (Tritium), Giovinco (Viareggio). Tra gli allenatori ha squalificato per una giornata: Auteri (Nocerina). Tra le societa', ammende all'Avellino (6.500) "perche' propri sostenitori in campo avverso introducevano e accendevano nel proprio settore numerosi fumogeni e facevano esplodere un petardo, senza conseguenze; gli stessi esponevano uno striscione di contenuto offensivo per l'opposta tifoseria; i medesimi intona vano cori inneggianti alla discriminazione razziale in occasione dell'espulsione di un calciatore di colore della squadra avversaria"; (ITALPRESS). Contact Center Unar | Ad uso interno 45 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 GALLARATE, L'ULTIMA DEI MOHICANI «UN TORNEO CONTRO IL RAZZISMO » 16 Aprile 2013 GALL ARATE - Tornano a far parlare di sé gli «Ultimi Mohicani», il collettivo protagonista qualche anno fa di un tentativo di occupazione di uno stabile di proprietà delle Ferrovie dello Stato in via Pacinotti. Questa volta, però, la proposta è meno "bellicosa". L'idea infatti è quella di un torneo di calcio popolare senza barriere al campo autogestito di via Forze armate. Così si legge sulla pagina Facebook creata per promuovere la manifestazione dal titolo "Prendi in contropiede fascismo e razzismo". L'appuntamento è fissato per domenica 21 aprile, a pochi giorni dalla festa della Liberazione. E appunto a questa ricorrenza è dedicata l'iniziativa. «Il 25 aprile ha un senso decisamente diverso da quello che le istituzioni democratiche vorrebbero dargli». Secondo i Mohicani, infatti, «il fascismo non se n'è mai andato». E oggi vive «nei centri di identificazione ed espulsione, nelle prigioni, negli ospedali psichiatrici giudiziari, nella militarizza zione dei territori e nel controllo sociale». Per dare un calcio a tutto questo, i "Mohicani" invitano tutti a formare una squadra con 11 titolari e presentarsi in via Forze Armate a partire dalle 14. È possibile iscriversi inviando un'email all'indirizzo [email protected], oppure direttamente sul posto. In caso di pioggia, si replica il 28 aprile. Al termine delle partite, aperitivo per tutti. (fonte http://www.laprovinciadivarese.it/stories/gallarate%20e %20malpensa/368036_gal larate _we b_torneo_calcio/ ) Contact Center Unar | Ad uso interno 46 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 NIKE DESIDEROSA DI SOSTENERE UN ATLETA APERTAMENTE GAY 16 Aprile 2013 Sport e omofobia? La Nike avrebbe intenzione di opporsi a questo binomio, sostenendo apertamente il primo giocatore professionista dichiaratamente gay. Il capo della società sportiva, secondo Rick Welts, dirigente sportivo americano, avrebbe assicurato il proprio supporto, ecco le parole precise a lui riportate ben due anni fa, nel 2011: “Mi hanno assicurato apertamente che la Nike avrebbe abbracciato e sostenuto (il coming out, ndr)” E ha inoltre aggiunto e assicurato: “Il giocatore che lo fa, sarà stupito per le ulteriori opportunità che verranno messe sul tavolo, non quelle che verranno tolte” La scelta di dichiararsi gay è sicuramente un passaggio non facile, anche adesso nel 2013 “Di ricompensa c’è un rischio maggiore in questo momento, per l’individuo che decide di diventare il primo atleta professionale apertamente gay negli Stati Uniti. La prima volta che si fa qualcosa si ottiene una maggior parte del beneficio” Un modo ottimo per sottolineare come il dichiararsi omosessuale non debba obbligatoriamente essere visto come un rischio ma anche come qualcosa sulla quale puntare (e investire economicamente) (fonte http://www.queerblog.it/post/55533/nike-desiderosa-di-sostenere-un- atleta-apertamente-gay ) Contact Center Unar | Ad uso interno 47 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 28° TORINO FESTIVAL. DA HOLLYWOOD GLBT FILM SODOMA A I FILM CHE CAMBIANO LA VITA Di Ada G uglielmino 16 Aprile 2013 120 titoli provenienti da 34 nazioni: lungometraggi, cortometraggi, documentari che altrimenti rimarrebbero invisibili. Il 28° Torino GLBT Festival. Da Sodoma a Hollywood, propone una selezione di opere drammatiche e commedie, omaggi e attualità, eventi speciali e sguardi al passato. Il focus è sul corpo, sulla difficoltà di amarsi e costruire relazioni gay, sia in quei paesi – Iran, Libano, Marocco, Pakistan, Taiwan da cui provengono alcuni dei film presenti a Torino – dove le persone GLBT sono in pericolo di vita, sia nei luoghi in cui l’arretratezza culturale e sociale impedisce di vivere serenamente e apertamente la propria condizione. La sezione Mezzaluna rosa a cura di Alessandro Golinelli mette a fuoco il coraggio di uscire allo scoperto rischiando la vita nei paesi del Medio Oriente. Le opere di We are family, a cura di Giovanni Minerba, raccontano le difficoltà delle famiglie omogenitoriali. Non si pensi, tuttavia, a un ritorno al passato, quanto a una nuova visione, una nuova spinta propulsiva che parte dal passato – anche con la sezione Vintage – del cinema GLBT per scoprire che cosa potrà avvenire in futuro. Il film di apertura sarà Any Da y Now, di Tra vis Fine, tratto da una storia vera, mentre chiuderà la commedia brillante di Gary Entin Geography Club, protagonisti adolescenti tra omofobia e bullismo. Tema che tornerà nella serata del 20 aprile, con l’evento speciale Bullismo, al centro del bersaglio, simbolica adesione del Festival alla Giornata del Silenzio, appuntamento fisso nelle Contact Center Unar | Ad uso interno 48 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 scuole medie e superiori degli Stati Uniti dedicato alla sensibilizza zione sul tema del bullismo omofobico. Tre le sezioni competitive - lungometraggi con 11 opere, documentari con 6 titoli e cortometraggi con 20 opere - sottoposte al giudizio di tre giurie internazionali. Molte le opere fuori concorso, il premio alla carriera “Dorian Gray” (dopo James Ivory, Lindsay Kemp e Luciana Littizzetto) sarà assegnato all’attrice Ingrid Caven, diva feticcio, nonché moglie, del regista tedesco Rainer Werner Fassbender. Inoltre, con l’edizione 2013, il Torino GLBT Festival ha avviato un progetto di catalogazione delle opere cinematografiche che hanno partecipato alle ultime cinque edizioni. Le 18mila pagine che raggruppano le schede di 3000 film con un motore di ricerca interno sono raggiungibili al’indirizzo http://www.glbtmoviedatabase.net. Appuntamento dal 19 al 25 aprile 2013. Programma e aggiornamenti sul sito ufficiale www.tglff.com (fonte http://www.nonsolocinema.com/Torino-GLBT-Film-FestivalDa_27632.html ) Contact Center Unar | Ad uso interno 49 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 P OST RAZZISTI , LA POLIZIA DI S AN GALLO PIÙ SEVERA SULLA SUA PAGINA F ACEBOOK 16 Aprile 2013 Chi scrive commenti di ffamatori o ostili contr o gli stranieri sulla pa gina Fa cebook della poli zia cant onale sangall ese ri schia una denun cia penale SAN GALLO - Chi scrive commenti diffamatori o ostili contro gli stranieri sulla pagina Facebook della polizia cantonale sangallese rischia una denuncia penale. Questa la reazione alle critiche da più parti di cui ha riferito ieri la "Ostschweiz am Sonntag", secondo cui le forze dell'ordine tollerano la pubblicazione di post offensivi. In un comunicato odierno il comandante della polizia cantonale Bruno Zanga si distanzia "nel modo più assoluto" da commenti simili. In futuro i post saranno giudicati in maniera più rigorosa e quelli che potrebbero violare la netiquette (l'insieme di regole che disciplinano il comportamento di un utente di internet nel rapportarsi agli altri) saranno cancellati. Eventualmente gli autori saranno inoltre perseguiti penalmente. (fonte http://www.tio.ch/Ne ws/Svizze ra/731735/Post-razzisti-la-polizia-di-SanGallo-piu-se ve ra-sulla-sua-pagina-Facebook/ ) Contact Center Unar | Ad uso interno 50 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 GRECIA: CONSIGLIO D'EUROPA PER MESSA AL BANDO ALBA DORATA ATENE DEVE INTERVENIRE, SE NECESSARIO ADOTTARE MISURA ESTREMA 16 Aprile 2013 STRASBURGO Le autorità ; greche - governo, parlamento, e magistratura devono agire con risolutezza nei confronti del partito neo nazista Alba Dorata arrivando, se necessario, a bandirlo. A chiederlo e’ il Commissario dei diritti umani del Consiglio d’;Europa, Nils Muiznieks, che nel rapporto pubblicato oggi, basato sulle informazioni raccolte in Grecia durante la visita condotta alla fine di gennaio, esprime fortissima preoccupazione per i discorsi e gli atti razzisti di membri e simpatizzanti di Alba Dorata. La preoccupazione del commissario nei confronti di Alba Dorata poggia su una valutazione dell'ideologia del partito, delle dichiarazioni fatte dai suoi parlamentari, ma deriva anche dai 17 attacchi opera dei suoi membri, soprattutto contro immigrati, tra giugno e ottobre 2012. Muiznieks ritiene tuttavia che Alba Dorata sia solo una parte del problema. Il crescente razzismo in Grecia infatti sarebbe alimentato anche dalle dichiarazioni contro gli immigrati fatte da diversi uomini politici e di governo, oltre che dal comportamento delle forze dell'ordine. Nel rapporto il commissario dice di aver ricevuto lo scorso settembre dalla Grecia una lettera firmata da oltre 18mila persone che, allarmate dal crescente razzismo, chiedevano il suo intervento e inchieste rigorose sugli attacchi razzisti, oltre 200 in un anno. Muiznieks indica quindi tutta una serie di misure che le autorita' greche devono adottare per far fronte a questo fenomeno, arrivando a indicare anche la possibilita' di sciogliere Alba Dorata; un atto che, data la natura del partito e le prove raccolte contro i suoi membri, non costituirebbe una violazione degli standard del Consiglio d'Europa. (ANSA). Contact Center Unar | Ad uso interno 51 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 Comunicato stampa Roma 8 Aprile 2013 ore 18.00 FORNERO: CONFERMATO A STOCCOLMA L'IMPEGNO ITALIANO PER LA STRATEGIA ROM 15 Aprile 2013 Il 10 aprile si è aperto a Stoccolma un importate incontro organizzato dal Ministero dell’integrazione svedese per discutere della strategia europea per la inclusione sociale dei Rom sull’argomento. L’Italia, con gli esperti dei vari Paesi europei rappresentata dall’UNAR, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del Dipartimento Pari Opportunità, ha presentato un quadro della diffusione del fenomeno e delle sue fasi più critiche, che nel periodo 2007-2010 hanno visto il passaggio dal razzismo implicito ad espressioni esplicite di antiziganismo, che hanno interessato i media, il linguaggio politico e la società più ampia. Su questi temi è intervenuta il Ministro dellavoro e alle politiche sociali con delega alle pari opportunità Elsa Fornero, la quale proprio in occasione della Giornata internazionale celebrata l'8 aprile scorso, plaudendo alla lodevole iniziativa della Presidente Boldrini e alle varie iniziative messe in campo per far conoscere la cultura Rom, ha sottolineato come “troppe volte nella storia recente si è passati dai pregiudizi alla violenza verbale e fisica contro i rom, che pur essendo la più grande minoranza d’Europa sono anche i soggetti che vivono le maggiori discriminazioni nell’accesso a beni e servizi”. A Stoccolma è stata quindi presentata la Strategia italiana per la inclusione sociale dei Rom che è il primo Contact Center Unar | Ad uso interno 52 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 impegno, organico e sistematico, messo in atto dal Governo per affrontare quella che secondo il Ministro Fornero resta "una grave emergenza sociale". ROM: FORNERO, CONFERMATO A STOCCOLMA IMPEGNO ITALIANO CONTRO DISCRIMINAZIONE = RAPPORT O UNAR, SUI ME DIA E NELLA SOCIET A' DA RAZZISMO IMPLICITO A ESPLICITO ANTIZIGANISMO 15 Aprile 2013 Il 10 aprile si e' aperto a Stoccolma un incontro organizzato dal Ministero dell'integrazione svedese per discutere della strategia europea per la inclusione sociale dei Rom con gli esperti dei vari Paesi europei sull'argomento.L'Italia, rappresentata dall'Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del Dipartimento Pari Opportunita', ha presentato un quadro della diffusione del fenomeno e delle sue fasi piu' critiche, che nel periodo 2007-2010 hanno visto il passaggio dal razzismo implicito ad espressioni esplicite di antiziganismo, che hanno interessato i media, il linguaggio politico e la societa' piu' ampia. Su questi temi e' intervenuta il Ministro del lavoro e alle politiche sociali con delega alle pari opportunita' Elsa Fornero, che ''proprio in occasione della Giornata internazionale celebrata l'8 aprile scorso, plaudendo alla lodevole iniziativa della Presidente Boldrini e alle varie iniziative messe in campo per far conoscere la cultura Rom, ha sottolineato come 'troppe volte nella storia recente si e' passati dai pregiudizi alla violenza verbale e fisica contro i rom, che pur essendo la piu' grande minoranza d'Europa sono anche i soggetti che vi vono le maggiori discriminazioni nell'accesso a beni e servizi'. A Stoccolma -si legge in una nota- e' stata quindi presentata la Strategia italiana per la Contact Center Unar | Ad uso interno 53 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 inclusione sociale dei Rom che e' il primo impegno, organico e sistematico, messo in atto dal Governoper affrontare quella che secondo il Ministro Fornero resta 'una grave emergenza sociale'''. CAMERA: BOLDRINI, CONTRO MIO ANTISEMITISMO IMPEGNO ANCHE SU WEB VISITA ALLA SINAGOGA, INCONTRO CON COMUNITA' EBRAICA ROMANA 15 Aprile 2013 Rafforzare le norme della legge Mancino contro il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo che oggi trovano spazio anche sul web. E' l'impegno personale che la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha garantito ai vertici della comunita' ebraica che ha incontrato oggi, visitando la sinagoga e il museo della storia ebraica a Roma. "La visita e' andata molto bene -ha sottolineato Boldrini- Insieme abbiamo sottolineato come la comunita' ebraica romana appartenga indissolubilmente al tessuto della citta' ma abbiamo anche condiviso delle preoccupazioni, rispetto ai sentimenti razzisti, antisemiti e xenofobi che oggi sempre piu' si avvertono". "Per questo -ha continuato Boldrini- c'e' bisogno di irrobustire le norme in vigore, in particolare la legge Mancino che, nel corso degli anni, e' stata un po' annacquata, anche per quanto riguarda le nuove forme di antisemitismo che si trovano sul web, dove ci sono decine di migliaia di pagine e gruppi di discussione su Facebook che inneggiano al fascismo. Tutto questo non puo' passare inosservato in uno Stato democratico ed e' giusto -ha concluso- che ci sia piu' impegno da parte di tutti. Il mio non manchera'". (Ruf/Ct/Adnkronos) Contact Center Unar | Ad uso interno 54 Rassegna Stampa Settimanale RC AUTO, 15 - 19/04/2013 LA DIRETTIVA ANTI DISCRIMINAZIONI CHE FA PAGARE LE DONNE IL 18% IN PIÙ Le compagnie premiavano la maggiore prudenza. La «beffa» dall'Europa. E per le guidatrici l'assicurazione auto aumenta 15 Aprile 2013 ROMA - Le tariffe Rc auto per le donne sono aumentate del 18% negli ultimi sei mesi. Stavolta non si tratta di discriminazione, ma del suo contrario: per effetto di una legge che vieta discriminazioni tra sessi nell'applicare le tariffe assicurative, infatti, le donne, che pagavano meno perché guidatrici più prudenti, ora si ritrovano a pagare di più. Ma com'è possibile? In realtà, dopo la pubblicazione della sentenza della Corte di giustizia europea, il 1° marzo 2012, sulla direttiva comunitaria del 2004 contro le discriminazioni di genere, in molti avevano previsto un rialzo delle tariffe. Anche l'Ania, l'associazione delle assicurazioni, aveva inviato un suo parere contrario alla Commissione europea, preventivando un rincaro del 30% dei prezzi di listino per le donne al volante con l'introduzione del divieto. Ma quelle note non sono state prese in considerazione, e dal 21 dicembre 2012 anche nel nostro Paese non è più possibile discriminare fra uomini e donne nel calcolo dei premi di assicurazione nel ramo Rc auto. AU MENTI DEL 18% - Risultato? In base a uno studio effettuato dal professor Giam Pietro Cipriani, dell'Università di Verona, confrontando circa 2.500 preventivi effettuati a luglio 2012 e poi a gennaio 2013, i premi di assicurazione per le donne sono aumentati di quasi il 18% per le giovani guidatrici al primo contratto di assicurazione, classe 14. A questo aumento corrisponde invece una netta diminuzione - del 10% - per gli automobilisti maschi inesperti. In media, se prima le donne pagavano circa 600 euro in meno rispetto agli uomini, con le nuove tariffe pagano 350 euro in più, mentre gli uomini hanno Contact Center Unar | Ad uso interno 55 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 usufruito di un vantaggio di 250 euro in meno. Con variazioni anche molto forti tra una compagnia e un'altra: guardando solo ai tre gruppi più importanti, le variazioni per le donne con l'unisex vanno da un minimo di +6% per Generali ad un massimo di +19% per Fonsai, secondo la ricerca. Anche per gli uomini le diminuzioni sono piuttosto diverse tra le compagnie, con il massimo sconto che va a quelli assicurati con Unipol. «Ma in realtà l'aumento per le giovani donne rispetto agli uomini in seguito alle polizze unisex è certamente superiore al 18% - spiega il professor Cipriani -. Perché le compagnie avevano già iniziato ad adeguarsi in vista delle polizze unisex, e l'Isvap (l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ora Ivass, ndr ) aveva già registrato nel suo rapporto rincari doppi per le donne rispetto agli uomini nella rilevazione di luglio 2012 sull'anno precedente». LE TESI SUL LIVELLAMENTO - In effetti anche a ottobre del 2012, sempre stando alle tabelle Ivass, i 18enni maschi inesperti alla guida di una vettura a benzina 1300 di cilindrata, pagavano lo 0,80% in meno rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, mentre le loro coetanee in posizione analoga si ritrovavano un listino ritoccato all'insù del 5,3%. Una differenza aumentata nel corso del tempo, ma che sarebbe destinata a scomparire, secondo il direttore centrale dell'Ania Vittorio Verdone: «Le tariffe sono in diminuzione perché si è ridotta la frequenza dei sinistri ed è calato il rapporto tra premi e costo totale del sistema. Quindi ci sarà un livellamento generale verso il basso». Tesi non condivisa da Cipriani: «I prezzi si livelleranno - dice - solo se si potrà osservare lo stile di guida, magari usando le scatole nere. Oppure se le compagnie cominceranno ad aggirare il divieto proponendo tariffe agevolate per professioni tipicamente femminili». Insomma, per ora ci tocca tenerci i rincari. «Quella tra uomini e donne era una discriminazione che faceva del bene alle donne - commenta Donatella Porrini, docente di Politica economica all'Università del Salento, che assieme a Cipriani aveva sollevato il dibattito su lavoce.info -. Eppure vietare le discriminazioni corrisponde a un principio superiore a cui bisogna attenersi. Anche se le conseguenze non piacciono». (fonte http://www.corriere.it/cronache/13_aprile_14/assicurazioni-tariffe-unisex_66446e38a4d0-11e2-9ee4-532c6d76e49d.shtml) Contact Center Unar | Ad uso interno 56 Rassegna Stampa Settimanale PADOVA: 15 - 19/04/2013 „VUOLE ALL ’ OCCIDENTALE, MUSULMANA VIENE VIVERE RAGAZZINA LEGATA AL LETTO“ 15 Aprile 2013 “Ennesimo caso di discriminazione al contrario: una 17enne di origine siriana veniva maltrattata dalla sua famiglia perché voleva vivere come le sue amiche italiane e frequentare un ragazzo. La ragazzina si è rivolta ai carabinieri“ VIVERE ALL'OCCIDENTALE. Una ragazzina 17enne di origini siriane veniva controllata e appunto maltrattata dai suoi familiari di fede musulmana perché la giovane voleva vi vere “all’occidentale".“ NEL 2011 INSULTATA E AGGREDITA PERCHE' PORTAVA IL VELO (vedi link : http://www.padovaoggi.it/cronaca/hind-talibi-bassanello-studentessa- musulmana-aggredita-velo-strappato.html) LEGATA AL LETTO. Niente amiche italiane, niente usanze italiane, niente ragazzo italiano: pur di non “rischiare” comportamenti contrari alla loro fede religiosa arrivavano addirittura a legarla al letto e seguirla. LA DENUNCIA. La ragazzina si è rivolta allora ai carabinieri che, hanno anche ascoltato un'amica, e durante le indagini la ragazzina verrà accolta in una struttura protetta. Contact Center Unar | Ad uso interno 57 Rassegna Stampa Settimanale (fonte 15 - 19/04/2013 http://www.padovaoggi.it/cronaca/vuole-vivere-all-occidentale- ragazzina-musulmana-legata-al-letto-padova-2013.html A L TG1 PASSA L’OPINIONE CHE GLI ATEI SONO “DISABILI DEL CUORE ” 15 Aprile 2013 Nel corso dell’edizione serale del Tg1 Rai del sette aprile 2013 è andato in onda un servizio di Marco Clementi sull’insediamento del vescovo di Roma Bergoglio. Un intervistato, nel commentare il saluto ricevuto dal papa, ha definito gli atei quali “disabili del cuore”. Il giornalista ha annuito sorridendo. Marco Clementi è un giornalista embedded: si è laureato in filosofia all’Università cattolica, è sposato con una giornalista di Radio Vaticana, ha vinto il premio UCSI Fondazione Cattolica alla Televisione e non disdegna di tenere conferenze nelle parrocchie. Ha tutto il diritto di farlo. È invece discutibile che la Rai si faccia megafono delle sue convinzioni. L’affermazione dell’intervistato, un non vedente, è stata infatti esplicitamente condivisa dal giornalista e inserita nel montaggio finale. Il servizio pubblico si è fatto così veicolo di uno stereotipo negativo che circola nel mondo cattolico, quello degli atei “aridi” di relazioni umane: Benedetto XVI, tre anni fa, aveva sostenuto che “solo se abbiamo Dio nel cuore, siamo in grado di cogliere nel volto dell’altro un fratello in umanità, non un mezzo ma un fine, non un rivale o un nemico, ma un altro me stesso, una sfaccettatura dell’infinito mistero dell’essere umano”. Non chiediamo, a mo’ di riparazione, che la Rai veicoli uno stereotipo negativo che purtroppo circola anche nel mondo ateo, e che mandi quindi in onda, senza contraddittorio, un disabile che definisce i credenti “disabili della mente”. Abbiamo invece chiesto al Tg1, all’Unar e alla commissione vigilanza Rai che la testata prenda pubblicamente ed esplicitamente le distanze dal servizio di Marco Clementi, e che episodi del genere non si ripetano più in futuro. L’associazione Contact Center Unar | Ad uso interno 58 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 Al Direttore del Tg1 Alla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi All’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) Nel corso dell’edizione serale del Tg1 Rai del sette aprile 2013 è andato in onda un servizio di Marco Clementi sull’insediamento del vescovo di Roma Bergoglio. Un intervistato, nel commentare il saluto ricevuto dal papa, ha definito gli atei quali “disabili del cuore”. La Rai, avendo deciso di diffondere tale dichiarazione, ha deciso di farla propria: il giornalista, ascoltandola, annuisce infatti sorridendo. Il servizio pubblico si è reso così megafono di un’affermazione lesiva di tutti i cittadini non credenti, senza poter rivendicare a suo discarico la libertà di espressione: non vi è stato infatti alcun contraddittorio, e l’atteggiamento compiaciuto del giornalista ha amplificato l’effetto dell’affermazione discriminante. Poiché non è certo compito del servizio pubblico veicolare stereotipi negativi, chiediamo che la testata prenda pubblicamente ed esplicitamente le distanze dal servizio di Marco Clementi, e che episodi del genere non si ripetano più in futuro. Restando in attesa di una risposta, porgiamo i nostri cordiali saluti (fonte http://www.uaar.it/news/2013/04/15/tg1-atei-disabili-del-cuore/ ) Raffaele Carcano, Segretario Uaar Contact Center Unar | Ad uso interno 59 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 SPORT : PIÙ FACILE TESSERARE ATLETI STRANIERI PER LE L EGA DILETTANTI SOCIETÀ DELLA 15 Aprile 2013 Il Consiglio di Lega ha approvato una serie di misure per venire incontro ai molti immigrati che chiedono di essere tesserati. Il Consiglio della Lega nazionale dilettanti della Federazione italiana giuoco calcio (Figc) ha approvato una serie di nuove norme che a partire dalla prossima stagione renderà più semplice il tesseramento e quindi la conseguente militanza di giocatori stranieri nel calcio dilettantistico italiano. La novità principale riguarda la parificazione ai calciatori italiani dei calciatori comunitari ed extracomunitari purché mai tesserati in precedenza. Dalla prossima stagione sarà possibile per le squadre avere in rosa due giocatori extracomunitari provenienti da federazioni estere mentre non ci saranno limiti ai comunitari. Gli stranieri potranno essere ceduti anche nel mercato invernale, cosa che attualmente non è concessa. Conseguentemente saranno snellite anche le procedure di tesseramento: gli stranieri non avranno più l’obbligo di dimostrare la residenza in Italia da almeno un anno, ma solo presentare il permesso di soggiorno valido. La LND ha anche deciso di portare da uno a due anni il limite per ottenere lo svincolo da parte delle società. (fonte http://www.immigrazioneoggi.it/daily_news/notizia.php?id=005231) Contact Center Unar | Ad uso interno 60 Rassegna Stampa Settimanale UE : 15 - 19/04/2013 LANCIATO UN NUOVO PROGETTO PER COMBATTERE IL RAZZISMO E LA XENOFOBIA IN EUROPA 15 Aprile 2013 Fumetti e workshop per promuovere l’integrazione e l’uguaglianza degli immigrati nei Paesi europei. Il progetto ComiX4= Fumetti ( HTTP:// WWW. COMIX4 EQU ALITY. EU/? LAN G= IT) per l’eguaglianza è basato sulla necessità di promuovere lo sviluppo di una società europea fondata sul rispetto dei fondamentali diritti umani e di combattere il razzismo, la xenofobia e altre forme di intolleranza in Europa. Il modo più efficiente per raggiungere questo scopo è promuovere la comprensione reciproca attraverso il dialogo interculturale, che si rivela cruciale in un periodo in cui l’Ue sta allargando i suoi confini e i suoi Paesi stanno diventando sempre più destinazione per immigrati provenienti sia dagli stessi Paesi Ue che non. Il progetto, che si rivolge con particolare riguardo a Italia, Bulgaria, Estonia, Romania e Lettonia, mira a coinvolgere immigrati di prima e seconda generazione, spesso oggetto di discriminazioni, nella creazione di risorse artistiche – nello specifico fumetti – da utilizzare nella lotta al razzismo e alla xenofobia. Tra le principali iniziative vi è una competizione che premierà i migliori fumetti inediti prodotti da autori che hanno un background di immigrazione, la promozione di un sito web interattivo, di un catalogo di 80 pagine contenente i migliori fumetti prodotti dai concorrenti, di un “Manuale del fumetto” per workshop a tema da tenersi in giro per l’Europa e di mostre itineranti del fumetto. Contact Center Unar | Ad uso interno 61 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 La competizione si dividerà in tre sezioni: “Lotta al razzismo”, “Storie di immigrazione” e “Stereotipi”. Potranno partecipare immigrati che vivono nei Paesi dell’Ue, dell’Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) o in Paesi che stanno negoziando l’entrata in Ue (Croazia, Montenegro, Serbia, Turchia, Albania, Bosnia-Erzegovina e Kosovo). Rivolgendosi ad artisti immigrati, il progetto intende non solo promuovere la percezione e la consapevolezza degli immigrati stessi verso il tema del razzismo e dell’intolleranza, ma anche e soprattutto sensibilizzare l’opinione pubblica europea presentando la visione e la prospettiva che gli immigrati hanno verso queste problematiche. ComiX4= Fumetti per l’eguaglianza è promosso dall’associazione italiana Africa e Mediterraneo e si avvale di quattro partner europei: Mondo, ONG estone, Workshop for Civic Initiatives Foundation, associazione bulgara, Arca – Forum romeno per rifugiati e migranti e Grafiskie stasti, organizza zione lettone, ed è finanziato dal Programma diritti fondamentali e cittadinanza dell’Unione europea. (Samantha Falciatori) (FONTE http://www.immigrazioneoggi.it/daily_news/notizia.php?id=005227) Contact Center Unar | Ad uso interno 62 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 IN A BRUZZO POINT » CONTRO UN «WATCHING IL RAZZISMO E LA XENOFOBIA 15 Aprile 2013 Selezione pubblica per un sociologo e un consulente legale, nell'ambito del programma comunitario «Fundamental Rights and Citizenship». Entro il 18/4 Share on facebookShare on twitterShare on oknotizieShare on emailMore Sharing Services0 Avviso pubblico della Regione Abruzzo per due incarichi in qualità di esperto sociologo e consulente legale. In entrambi in casi si tratta di contratti di prestazione d’opera occasionali. La durata della collaborazione andrà da maggio/giugno 2013 a dicembre 2014 con un impegno massimo di 100 giornale lavorative per il sociologo e settanta per il consulente legale. Questi due professionisti verranno impiegati dalla Regione per predisporre un watching point nazionale nell’ambito del programma comunitario “Fundamental Rights and Citizenship”. E per questo motivo sono essenziali la conoscenza dell’inglese e l’esperienza in temi di xenofobia. La scadenza per candidarsi è il 18 aprile. Il testo dell’avviso, pubblicato sul Bollettino ufficiale Regione Abruzzo (http://bura.regione.abruzzo.it/singolodoc.aspx?link=2013/Speciale_34_3.html) Conorsi, n. 34 del 29/3, è su www.regione.abruzzo.it, cliccando su “Bura”. Contact Center Unar | Ad uso interno 63 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 S ANREMO : PRESENTAZIONE LIBRO ‘MORTE DI UN B LASFEMO’ DI FRANCESCA M ILANO 15 Aprile 2013 Il volume è dedicato a Shahbaz Bhatti politico-martire in Pakistan, di famiglia cattolica, ucciso nel 2011 da un gruppo di terroristi talebani Venerdì 19 aprile, alle ore 16.30, presso l'Istituto di diritti Umanitari a Villa Ormond di Sanremo, si terrà la presentazione del libro ‘Morte di un Blasfemo’ della scrittrice e giornalista de ‘Il Sole 24 ore’ Francesca Milano. “Il libro – spiega il presidente del club Unesco Sanremo Ciro Esse - è dedicato a Shahbaz Bhatti politico-martire in Pakistan, di famiglia cattolica, attento ai poveri, agli oppressi e ai bisognosi; ucciso nel 2011 da un gruppo di terroristi talebani. Interverrà al dibattito, oltre la Segretaria Generale dell'Istituto Stefania Baldini, il giornalista di origine Pakistana Ahmad Ejaz, impegnato per i diritti delle e degli immigrati è inoltre parte attiva nei dialoghi con le istituzioni sull'Islam in Italia, forte sostenitore di un Islam moderato ed è anche uno dei componenti della C onsulta islamica presso il Ministero dell'Interno. Francesca Milano è laureata in Scienze della Comunicazione a Perugia, ha conseguito un master in Investigazione Criminale presso la Sapienza di Roma ed ha frequentato la Scuola di giornalismo presso l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. (fonte http://www.azad.it/index.php?option=com_content&view=article&id=712:s anremo-presentazione-libro-morte-di-un-blasfemo-di-francescamilano&catid=48:lingua-italiana&Itemid=89) Contact Center Unar | Ad uso interno 64 Rassegna Stampa Settimanale UNA 15 - 19/04/2013 MOSTRA SULLO SPORT CONTRO IL RAZZISMO A PARADISO 15 Aprile 2013 PAR ADISO - In occasione della settimana contro il razzismo 2013, dal 15 al 26 aprile 2013 nel Palazzo comunale in Via delle Scuole 23, negli usuali orari di apertura degli sportelli, sarà visibile una mostra sul tema dello sport come strumento per la prevenzione del razzismo, della violenza e per l'integrazione. L’esposizione si articola su una ventina di cartelloni illustrati e ben curati graficamente che presentano i lavori di vari gruppi di allievi di terza della Scuola professionale per sportivi d’élite di Tenero. Ogni pannello è centrato su un argomento preciso, ad esempio le Olimpiadi di Berlino del 1936 con l’exploit dell’indimenticabile sprinter Jesse Owens o politica e razzismo negli stadi e ancora lo sport e il comunismo e i suoi limiti, al fine di garantire una panoramica completa e obiettiva su cosa significhi realmente il razzismo in campo sportivo e su quanto questo tema sia ancora una problematica rilevante. L'obiettivo che si intende raggiungere organizzando questa mostra è di riflettere sui pregiudizi che troppo spesso si hanno nei confronti di persone di altre etnie e di sottolineare l’insostituibile ruolo dello sport come elemento d’aggregazione sociale e di superamento delle barriere razziali. La Scuola professionale per sportivi d‘élite (SPSE) intende così porsi come polo di diffusione di una cultura etica sportiva e di valori sociali attraverso lo sport e in questo senso intende sviluppare il suo progetto su più anni, sia a livello locale che nazionale e internazionale. Per questo, nell’ambito del Progetto didattico interdisciplinare (PDI) previsto durante il corso del terzo e ultimo anno di formazione, la SPSE già dallo scorso anno sta organizzando una “Campagna di prevenzione del razzismo, della violenza e per l’integrazione attraverso lo sport” di cui questa mostra fa parte. (fon te http://www.tio.ch/News/Ticino/731681/Una-mostra--sullo-sport-contro-ilrazzismo-a-Paradiso/ ) Contact Center Unar | Ad uso interno 65 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 STAMPA ESTERA S ECOND UNIVERSITY SOUNDS ALARM OVER SEGREGATION AT MUSLIM STUDENT EVENTS 16 Aprile 2013 A Second university in a matter of weeks has launched an investigation into claims that Muslim students are enforcing segregation between men and women at public events. By John Bingham, Religious Affairs Editor Leicester University voiced concern after photographs emerged showing hand-written signs directing male and female students to sit in separate sections at a public talk on the existence of God organised by the university’s Islamic Society. The meeting was addressed by Hamza Tzortzis, an Islamic speaker who tours university campuses, who was at the centre of controversy over segregation at University College London (UCL) last month. UCL announced that it was banning his organisation, the Islamic Education & Research Academy (IERA), from its campus after a debate he was addressing descended into farce over the issue of segregation. The latest row erupted after photographs were published on the internet showing sheets of A4 paper attached to a door reading “brothers” and “sisters” with arrows pointing in opposite directions at the entrance to the event in Leicester. Contact Center Unar | Ad uso interno 66 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 A separate notice on the website of the University of Leicester Islamic Society (ULISoc), makes clear that while its meetings are open to the public it has a policy of “segregated seating for brothers and sisters at all co-attended events”. The University said that it would investigate the signs shown in the photographs, which are said to have been taken by a student, but added that it was not aware of anyone being “forced” to sit separately. Then, after being shown a link to the society’s website making clear that it had a policy of segregated seating, it said it would ensure that no one was required to sit separately unless they wished to. A spokesman for Tzortzis’s group acknowledged that it was not uncommon for the sexes to be informally segregated at events for Muslim students but insisted any signs were just to “facilitate” rather than “enforce” separation. He added that there was “not usually any sort of problem” if nonMuslims attend events and ignore signs advising them to sit in different areas. “It is a little bit of a storm in a teacup,” he said. “It is down to a bit of a misunderstanding about the way that Islam is perceived.” He added that signs could be helpful to “accommodate” people who “want to sit with their own gender”. And Mr Tzortzis responded to criticism on Twitter, insisting that there had been no "enforcement" but added: "This is neo-liberal extremism at its best. "If women want to sit alone, let them." Last month a debate organised by the IERA and addressed by Mr Tzortzis at UCL almost had to be abandoned over the issue of segregation. Contact Center Unar | Ad uso interno 67 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 Professor Lawrence Krauss, a leading physicist and former adviser to Barack Obama, was invited to debate the question of "Islam or Atheism: Which Makes More Sense?" with Mr Tzortzis. But he threatened to walk out when he discovered that men and women were sitting in segregated blocs. He was persuaded to stay only after organisers agreed to let men and women sit together but then found himself being accused of intolerance by angry members of the audience. The professor later remarked that British people appeared too afraid to offend “vocal and aggressive” elements. A spokesman for Leicester University said: “The university will investigate whether entrances to the hall for this event were segregated by the Society and will ensure there is no recurrence of this.” Dan Flatt of the university’s Students’ Union said: “The Students’ Union does not believe in enforced segregation. “We trust in our Societies ability to conduct their events in accordance with the principles of the Union.” No-one from the University of Leicester Islamic Society itself responded to inquiries about the arrangement last night. On its website the group advertises sporting sessions for men and women but adds: “Please note: due to the relocation of sports facilities this year it has unfortunately not been possible to book the Sports Hall for sisters' sports.” (fonte http://www.telegraph.co.uk/) Contact Center Unar | Ad uso interno 68 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 E L VÍDEO CONTRA LA CATALANOFOBIA SUPERA YA EL MILLÓN DE VISITAS 16 Aprile 2013 Partidarios y detractores de la bloguera Mel Domínguez responden a su monólogo en el que defiende a los catalanes El vídeo sobre la catalanofobia de la bloguera andaluza residente en Barcelona Mel Domínguez (link http://www.youtube.com/watch?v=M14ebPJ-AtM) ha superado ya el millón de visitas. Desde que lo colgó en Youtube el pasado 8 de abril, el mensaje de esta joven de Huelva se ha extendido rápidamente por las redes sociales. Miles de personas han compartido el vídeo, creando así un gran debate entre partidarios y detractores que ha abrumado a su autora. Durante los 12 minutos que dura el monólogo ¡A mí me hablas en español!, Domínguez explica que desde pequeña le inculcaron “el odio hacia Cataluña”. Este rechazo hacia los catalanes por “quererse independizar” es, según cree, totalmente injustificado y no responde a la realidad de la situación. Así, intenta desmontar todos los tópicos que se tienen sobre Cataluña como el hecho de que todas las señales viarias estén únicamente en catalán ya que están en las dos lenguas o que los catalanes siempre se dirijan a los demás en su lengua. Ella afirma que esto no es cierto, ya que nunca la han discriminado por su idioma e incluso sus amigos se dirigen a ella en castellano aunque les pida que lo hagan en catalán. Contact Center Unar | Ad uso interno 69 Rassegna Stampa Settimanale 15 - 19/04/2013 La joven, que aprendió catalán mirando el programa de sátira deportiva Crackovia de TV3, admite que en Andalucía, su tierra natal, no entienden porque defiende a los catalanes injustificadas. Como remedio, argumenta que lo de críticas mejor es el conocimiento verídico de la realidad y no dejarse llevar por los tópicos, motivo que la llevó a grabar este pedagógico vídeo. (fonte da El Pais) Contact Center Unar | Ad uso interno 70
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