Risi e Bisi
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Risi e Bisi
TREVISANI NEL MONDO S PA Z I O 13 DONNA Pagina a cura di SPRESIANO I 70 anni di Adriana Speciale giorno conviviale quello di Pasqua, con la festa anche per il 70° compleanno della mamma e nonna Adriana. Festeggiato con le figlie Paola e Anna assieme ai quattro bellissimi nipoti Nadia e Ruben, Chiara e Luca e di loro la nonna è molto orgogliosa, con Fabiano, Fernanda e Luigino e pure Alessandro. Abbiamo passato una bella giornata, anche se con la mancanza di qualcuno a noi sempre vicino e che non vogliamo dimenticare. Con questo vogliamo salutare gli zii che sono in Canada, Australia e Nuova Zelanda e un saluto a tutti e alla prossima. Adriana Giacomel La ricetta Il peperone di Zero Branco Nella zona di Zero Branco il terreno è fertile e facile da lavorare, con una presenza attiva da sempre dell’agricoltura, che ha visto un particolare sviluppo della produzione di ortaggi. Il primo a conoscere ampia diffusione è stato il peperone. Il prodotto zerotino, molto apprezzato e richiesto, dimostra ottime qualità, quali la lunga durata, lo spessore della polpa, la forma del frutto, il gusto (che non è piccante) e il colore giallo brillante, tipico della selezione “pathos giallo”, che qui ha trovato il suo habitat naturale. Indubbiamente la coltura del radicchio, più remunerativa, ne ha ridotto la produzione, che riesce comunque a ritagliarsi un suo spazio, grazie soprattutto all’alta qualità del prodotto. I piselli di Borso del Grappa Il “biso de Borso” è un prodotto particolarmente pregiato che viene coltivato nella zona di Borso del Grappa, dove i piselli, pur restando dolci e teneri, sono più grossi di quelli di pianura. La coltivazione in zona è favorita dal clima mite e dalle particolari qualità del terreno. In questo paese pedemontano la locale “associazione bisicoltori di Borso del Grappa” organizza ogni anno una qualificata rassegna enogastronomica dedicata al delicato ortaggio, che nei menù a tema di molti ristoranti viene abbinato al Verdiso, un interessante vino bianco ottenuto da uve autoctone. Naturalmente anche nel Trevigiano, in passato sotto l’influenza di Venezia, è immancabile la presenza del piatto “serenissimo” per eccellenza: i “risi e bisi”. Il fagiolo Borlotto nano di Levada Da qualche anno è stato rilanciato questo prodotto, un tempo parte integrante della tradizione colturale Pedemontana del Trevigiano, soprattutto a Levada di Pederobba, piccola frazione oggi posta al centro di una zona di produzione più vasta, che comprende i comuni di Cavaso del Tomba, Cornuda, Crocetta del Montello, Pederobba e Possagno. È un fagiolo nano, che viene sgranato fresco. Prodotto in attesa dell’igp, si avvale della promozione della Confraternita del fagiolo, nata dalla volontà di alcuni produttori locali di tutelarlo e valorizzarlo. Risi e Bisi Ingredienti: 250-300 gr. di piselli sgranati (oppure 800 gr. di piselli freschi) 250 gr. di riso 40 gr. di burro 50 gr. di pancetta 50 gr. di cipolla 50 gr. di formaggio grattugiato 20 gr. di olio d’oliva brodo prezzemolo sale e pepe Procedimento: Se si usano piselli freschi si può preparare un brodo facendo bollire i bacelli per un’ora e passare il tutto al passaverdure. Tritare finemente la cipolla e tagliare la pancetta a dadini. In una padella far appassire nell’olio la cipolla, aggiungere la pancetta e far rosolare. Unire i piselli, due mestoli di brodo, sale e pepe. Portare a cottura. In una casseruola far tostare il riso con metà del burro. Aggiungere il brodo un po’ alla volta, il sale e far cuocere lentamente. Poco prima di fine cottura aggiungere la pancetta e i piselli, spegnere e mantecare con il burro e il formaggio, spolverare con il prezzemolo tritato. Era un antico piatto veneziano, veniva servito il 25 aprile, festa del patrono di Venezia - San Marco, durante una cena organizzata in onore del doge. Da Venezia si diffuse poi in tutte le città venete dell’entroterra, tra cui Treviso.
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