Rassegna stampa 09/01/2014

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Rassegna stampa 09/01/2014
 INDICE RASSEGNA STAMPA
Si gira in Toscana
Tirreno
09/01/2014
p. 21
Trent'anni dopo, stessa spiaggia e stesso mare
Tirreno Piombino
Elba
09/01/2014
p. VI
Giovane regista elbano gira un film sull'immigrazione
Claudio Vecoli
1
Qn
09/01/2014
p. 35
Vanzina: «L'Italia ha sempre il sapore della commedia»
Giovanni Bogani
4
Giornale
09/01/2014
p. 25
Tra amori e mare, «Sapore dite» sa molto di sale
Cinzia Romani
6
Libero
09/01/2014
p. 35
Politici e yuppies, i Vanzina tornano agli anni '80
Annamaria
Piacentini
7
Repubblica
09/01/2014
p. 45
Vanzina, nostalgia degli Ottanta stessa spiaggia trent'anni
dopo
Repubblica
09/01/2014
p. 47
Si torna al mare con i fratelli Enrico e Carlo Vanzina
Stampa
09/01/2014
p. 30
Vanzina: assaggiamo il Sapore Anni 80
3
8
9
Fulvia Caprara
10
Anna Pucci
12
Segnalazioni
Nazione Massa
Carrara
09/01/2014
p. 16
La città sotto le bombe diventa un docu-film
Tirreno Massa
Carrara
09/01/2014
p. V
"Massa Ferita", sabato si presenta il documentario
Messaggero Roma
09/01/2014
p. 41
"Sapore di te" divi e Anni '80 in passerella
Indice Rassegna Stampa
13
Massimiliano
Lazzari
14
Pagina I
Trent'
0
dopo, stessa spiaggia e stesso mare
Carlo Vanzina presenta il sequel del film cult girato in Versilia nell'83 e svela: «Dovevamo ambientarlo a Castiglioncello»
di Claudio Vecoli
INVIATOAROMA
Il primo "Sapore di mare"? In
principio ha rischiato di essere
girato sulla costa di Livorno. Già,
perché per i fratelli Vanzina il
luogo delle vacanze per antonomasia era Castiglioncello. Poi,
però, il fascino evocativo della
Versilia ebbe il sopravvento. E la
Capannina sostituì il Chucheba.
E gli scogli lasciarono il posto alla spiaggia dorata di Forte dei
Marmi. A raccontarlo è proprio
il regista Carlo Vanzina in occasione dell'anteprima romana di
"Sapore dite", sequel dellafortunatissima pellicola uscita nel
1983 (all'epoca incassò 10 miliardi di lire) che domani uscirà
in quattrocento copie in tutta
Italia.
Allora Vanzina, ci racconti
come tutto ebbe inizio...
«In realtà il primo "Sapore di
mare" era un film sostanzialmente autobiografico. All'epoca
sia io che mio fratello Enrico
(che del sequel firma soggetto e
sceneggiatura, ndr) andavamo
sempre in vacanza a Castiglioncello. E dunque all'inizio abbiamo pensato di ambientarlo sul
litorale livornese. In quegli anni,
però, l'icona delle vacanze era la
Versilia. Qui andavano in vacan za gli Agnelli, qui cantavano Mina e Gino Paoli. E così decidemmo di ambientare il film a Forte
dei Marmi. Del resto noi stessi,
di sera e di nascosto ai nostri genitori, salivamo in sella alla nostra Vespa e percorrendo l'Aurelia raggiungevamo la Versilia.
Qui andavamo a sentire Ray
Charles alla Bussola oppure ci limitavamo a far tardi di fronte ad
una focaccina in qualche locale
del Forte. Potendo, tiravamo fino al mattino e poi tornavamo
indietro ma solo dopo aver fatto
colazione con un bombolone
appena sfornato. Erano anni mitici. E la Versilia era davvero il
simbolo della vacanza ideale degli italiani».
Fra l'altro il titolo doveva essere un altro...
«Si. Il primo titolo a cui pensammo era "Sapore di sale", come le prime parole della canzone di Gino Paoli. Poi però scoprimmo che quel titolo era già
stato opzionato. E dovemmo ripiegare su "Sapore di mare". Oggi completiamo finalmente la
strofa con "Sapore di te". Ma
non è certo l'unico aneddoto di
quel film».
Ci dica..
Si gira in Toscana
«All'inizio la produzione non
voleva nel cast Christian De Sica
perché a loro sembrava troppo
scorbutico, quasi antipatico. E
ancor meno Virna Lisi. Poi per
fortuna non cedemmo alle pressioni e Christian è diventato il fenomeno cinematografico che
me e a Enrico ha letteralmente
cambiato la vita. Trent'anni dopo, però, abbiamo deciso di tornare ad affrontare quel tema, anche se spostato in avanti di due
decenni. E abbiamo ambientato
la nostra storia nel bel mezzo degli anni Ottanta, con tutti i pregi
e le contraddizioni di quel periodo. Lo abbiamo fatto con uno
sguardo necessariamente più
maturo, visto che anche per noi
sono trascorsi trent'anni. Ma utilizzando sempre il nostro stile».
Nel sequel di "Sapore di mare" c'è spazio anche per la politica.
«Gli anni Ottanta sono stati
caratterizzati anche dalla politica. Per questo abbiamo voluto
che anche nel film vi fossero certi riferimenti. E così uno dei protagonisti è un onorevole socialista che utilizza il proprio ruolo
per raccomandare l'amante in
un programma tv o per aiutare
l'amico che ha bisogno del favore. Avevamo anche pensato di
chiudere il film con il suo arresto, ma non volevamo che la nostra storia acquisisse pretese sociologiche o politiche».
Fra i personaggi minori del
film c'è anche Renato, un bagnino-attore che fa innamorare le turiste straniere. E un
omaggio a Renato Salvatori,
personaggio versiliese poi sposo diAnnie Girardot?
«Sì. Non c'è dubbio che ci siamo ispirati a lui, grande personaggio di un passato che non esiste più. Ma solo in parte. Anche
a Castiglioncello c'era un bagnino pieno di fascino che tutti
chiamavamo il divo».
tutti conosciamo e Virna lisi per
quel film fu premiata con il Nastro d'argento».
Trent'anni dopo arriva nelle
sale "Sapore dite". Perché?
«Di certo non ci accuseranno
di aver voluto sfruttare la scia
del successo di quel film, che a
Un cast di star:
da Giorgio Pasotti
a Martina Stella
Con "Sapore dite" i Vanzina
(foto) tornano a Forte dei
Marmi attraverso il racconto
di due estati (quelle dei 1983 e
dei 1984) che rendono uno
spaccato della società italiana
di allora, fatta di craxismo, i
primi gemiti di mani pulite,
ma anche della Thatcher e
dell'imminente caduta del
muro di Berlino. Molti gli
attori famosi presenti nel
cast: oltre agli interpreti della
scuderia Vanzina (come Nancy
Brilli, Maurizio Mattioli e
Vincenzo Salemme) ci sono
Martina Stella, Serena Autieri
e Giorgio Pasotti. Poi troviamo
Matteo Leoni (conosciuto per
una serie su DisneyChannel),
Eugenio Franceschini (Una
famiglia perfetta) e Katy
Saunders (star dei film tratti
dai libri di Moccia).
Il film si chiude con una scena ambientata ai giorni nostri.
Le premesse per un "Sapore di
mare 3"?
«Al momento non ci pensiamo neppure. Di sicuro, però,
non lo gireremo fra altri trent'anni...»
(OR I PRO DDZIO'> RISERVATA
Pagina 1
Protagonisti vecchie nuovi : sopra il cast di "Sapore dite", sotto alcuni attori di "Sapore di mare"
Si gira in Toscana
Pagina 2
IN GARA AL FESTIVAL " DOC UNDER 30" I FORLÌ
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Ism
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® SECCHETO
Ventotto anni, origini elbane,
film maker di talento, laureato
alla Dams di Bologna. Le premesse per farsi largo nel mondo dello spettacolo ci sono.
Non a caso il suo film documentario, auto prodotto, "Chi
è lo Straniuro?", sarà proiettato al Teatro Cinema Apollo di
Forlì per il Festival DocUnder3o, ria anche alla Ligue de
l'Enseignement di Toulouse e
al Cinema Astra di Trento.
Tre appuntamenti di prestigio per il giovane Tiziano Pierulivo da Seccheto, che vincendo il bando De.Mo. Movin'U
del Gai (Giovani artisti italiani)
Si gira in Toscana
•
del ministero per i Beni e le Attività culturali, ha in mano le
carte giuste. Il regista può cavalcare l'affascinante lavora,
realizzando regia, soggetto,
sceneggiatura,
montaggio,
produzione e riprese, in coppia con Dario Sajeva, un coetaneo, cresciuto a Livorno, dove
ha iniziato ad amare il teatro.
Poi i due a Bologna; si sono
laureati per dare sfogo alla loro passione e quindi un primo
tuffo in Europa. «Il nostro documentario - dice Pierulivovuole rispondere alla domanda: cosa significa essere stranieri oggi in Europa? Per scoprirlo abbiamo incontrato 46
persone provenienti da 30 pae-
si diversi, che vivono in tre
grandi città europee. Da Bologna a Toulouse, fino ad Amsterdam». Il film è girato in tre
lingue, e tocca i temi dei rapporti con le leggi nazionali sul
controllo dell'immigrazione e
del razzismo.
Un accenno poi all'interrogativo che attanaglia tanti giovani d'oggi, che non hanno
punti di riferimento o chance
e si pongono la domanda "Chi
sono io?". Per rendersi conto
dell'agile ed efficace stile dei
due giovani registi, basta vedere il trailer ufficiale del film all'
indirizzo
internet:
littps:llvmTw.youtube.com/watch?v=skuZFerER8g.
Tiziano Pierulivo (a destra)
Pagina 3
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Il regista parla del nuovo film ambientato in Versilia
Giovanni
ROMA
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EPPURE, hanno raccontato l'Italia. Chi? I fratelli Vanzina, Carlo
ed Enrico. Con i loro film spesso
snobbati dalla critica, con le loro
storie di vacanze al mare o in montagna, con i loro sapori di sale, di
mare. Di te. Esce oggi "Sapore di
te", un romanzo sentimentale che
si svolge in due estati, quella del
1983 e del 1984. Il film in cui i fratelli Vanzina esplorano, trent'anni
dopo, la Versilia, e il sapore di anni
'80. Un critico doc come Enrico
Ghezzi afferma, provocatoriamente, che i Vanzina sono «gli autori
più autori del cinema italiano». Perché il loro stile è riconoscibile. E
perché i figli di Steno, uno dei mae-
gendo Amendola e la Sandrelli».
Glì anni '60 per voi, figli di
Steno già immersi nel mondo dei cinema, come era no?
«Noi le vacanze che raccontiamo
non le abbiamo vissute: passavamo
le estati a Castiglioncello, dove
I
«oggi siamo più cinici,
individualisti , furbi e bugiardi
Ma ancora si mpatici»
ricchiti, i cafoni, con la loro vitalità
feroce. E ci siamo resi conto che la
nostra società ha sbagliato tutto.
Mentre in tutta Europa la borghesia è colta, da noi si è popolata solo
di arricchiti volgari ed egoisti. Poi
nel 2000 i modelli televisivi hanno
cancellato tutto il resto. E ora con
stri della commedia
all'italiana, non hanno
mai abdicato a una cura
formale delle immagini, alla bellezza del cine
ma. Uno studioso universitario britannnico,
Alan O'Leary, ha persino scritto un libro: "Fenomenologia del cinepanettone". Ad Enrico
Vanzina, sceneggiatore,
autore di romanzi abbiamo chiesto di raccontare l'Italia, attraverso la
lente dei suoi film.
Enrico, "Sapore di
te" echeggia volutamente
"Sappre dimare' , uno dei vostri più grandi successi. Come
nacque quel film?
«Nacque nella diffidenza dei produttori, che dicevano "Virna Lisi
fa scappare il pubblico", e che non
si fidavano di un giovanotto come
Christian De Sica, che non aveva
ancora fatto niente di importante.
Noi avemmo un'intuizione giusta».
Ma quando iniziò il "cinepanettone"?
«Quando ci venne in mente di fare
"Sapore di mare" sulla neve. E nacque "Vacanze di Natale" nel 1983,
Era la scoperta dell'acqua calda, ma
funzionò. Con lo stesso cast, Christian De Sica e Jerry Calà, aggiun-
Si gira in Toscana
ca ha veicolato molto dei sentimenti di quegli anni '60».
Come è ca mbiata l'Italia secondo lei, e secondo i vostri
film?
«Negli anni '80 sono arrivati gli ar-
Enrico Vanzina.
In alto a sinistra
La Locandina
di "Sapore di
mare" ( 1983).
A fianco iL cast
di "Sapore di
te"(2014)
c'erano Mastroianni, Gassman, Suso Cecchi d'Amico, Sordi. E poi siamo stati due ragazzi fortunati, viaggiavamo molto. Per noi il sogno
erano i Beatles. Siamo andati a
Londra sulla base di quel mito. E
io suonavo il pianoforte sognando
di essere come loro».
Enrico Vanzina pianis ta?
«Ero il pianista di Jerry Calà: i primi soldini li ho guadagnati così».
Ma quell 'Italia di vacanze,
ombrelloni, pinne e occhiali
c'era?
«Ma sì, tutti ballavano con `I watussi". Ma noi eravamo un po' di-
stanti, leggevamo Kerouac, ci piacevano Gino Paoli e Luigi Tenco,
Bindi, Endrigo... Certo, ci piacevano anche Rita Pavone e Gianni Morandi, e Peppino di Capri. La musi-
Pagina 4
la crisi tutto si sfascia».
Perché avete raccontato casi
spesso le vacanze?
«Perché la vacanza è il momento
della vita in cui gli italiani tirano
fuori il meglio e il peggio. Tutti fingono di essere quello che non sono: il povero si finge ricco e l'uomo
sposato si finge single. E la bugia è
una macchina straordinaria per creare cinema, situazioni da film».
II rapporto coni soldi come è
cam 'ato?
«Una volta non contavano come
adesso. Ora sono praticamente tutto. La borghesia italiana ha scelto
il denaro, e non la cultura».
Gli italiani o gi sono diversi
da velli deg t anni '80? da
quei degli anni'0?
«Ne sono l'evoluzione, in peggio.
Sono più individualisti e più cinici. Meno buffi, più chiusi in loro
stessi. Con la botta finale data dai
social network e dai telefonini. Da
una parte, vedendo l'Italia di Totò,
e dei film di mio padre, la trovo ancora simile. Dall'altra, la trovo incattivita, incanaglita. L'Italia è ancora quella di Totò, col furbo, l'uomo di potere,
l'impiccio, l'adorazione del ricco. Non abbiamo fatto progressi. Ma perseguia-
mo il nostro utile,
con molta più cattiveria di prima».
Ma
almeno
siamo rimasti
simpatici?
«Per fortuna, quasi sempre sì».
SOGNI
E DISILLUSIONI
N eg li anní '80 ci siano
resi conto d ì aver sb fiato
tutto : mentre in Europa
la borg hesia è colta, da noi
si è popolata di arricchiti
volg ari eegoisti
Si gira in Toscana
Pagina 5
CL
Ironia e nostalgia
Tra amo i e mare, «Sapore d te» sa molto d i sale
Esce il film dei Vanzina: «Negli '80 cinema e musica erano molto migliori»
Cinzia Romani
E «Chi ha cuore, ce la fa». Parola di
Carlo Vanzina, che presenta così la sua
commedia sentimentale Sapore di te,
da oggi nelle sale (400 copie, distribuite da Medusa). Sono passati trent'anni
da Sapore di mare, film di culto vanziniano, che nel 1983 incassò la bellezza
di 10 miliardidilire, portando allaribalta il mondo smaltato e svagato dei figli
di Steno. E adesso si torna sulla spiaggia, nella Forte dei Marmi non ancora
invasa dai russi arricchiti (è l'estate del
1984), quindi scenario idilliaco per i
valzer d'amore d'un gruppo di ragazzi
(bravi Matteo Leoni, scoperta di Disney Channel ed Eugenio Franceschini, visto inBianca come illatte, rossa come ilsangue) e ragazze (Martina Stella,
Virginie Marsan e Katy Saunders) in
cerca di baci e tuffi al cuore. Né mancano i riferimenti, appena accennati, alla
politica degli anni Ottanta, quando Gulio Andreotti e Bettino Craxi dettavano
legge, quiincarnata daun socialista dedito al ballo (Vincenzo Salemme, che
smentisce d'impersonare De Michelis, al quale subito si pensa) e a una storiella extraconiugale con una divetta
di Drive In (Serena Autieri), da lui raccomandata. «Questo è un film alla nostramaniera, che spingeiltasto del sentimentale. Tutto ora sembra grigio e disperato, ma la gente crede nel ridere e
nell'amore» spiega il regista, che col
fratello Enrico sceneggia una partitura
di siparietti a chiave. E c'è l' amore in ca-
bina tra la biondina nordica e il bagninomuscoloso; c'èlafamigliadimilanesi agiati, che legge il Giornale di Montanelli nella villa sotto ipini dellaVersilia
e poi la famiglia dei commercianti romani (NancyBrilli, maritataauno strepitoso Maurizio Mattioli, starring un
romanista sfegatato), vagamente buzziconi, maveraci. Vada sé che si danza
alla Capannina, si va in bici sul lungomare e le ragazze portano il bikini.
«Non volevamo fare un misero trattatello sulla politica degli Ottanta, anni
che godono d'una cattiva stampa. Però, cinema e musica erano migliori», riflette Enrico, raccontando che i giovani gli chiedevano da tempo di tornare
sulle tracce di Sapore di mare. «Questo
film è il destino. Che esiste, come spiegano bene i nostri lavori», dicono i fratelli Vanzina all'unisono.
RISATE
Maurizio
Mattioli
in una scena
del nuovo film
dei Vanzina,
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che esce oggi
in 400 sale
italiane
distribuito
da Medusa
Si gira in Toscana
Pagina 6
Esce I f i lm « Sapore
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Vanz i na tornano agl i ann i ' 80
Trent'anni dopo il successo di
Sapore di mare i fratelli Vanzina tornano in Versilia con Sapore di te, per raccontarci i mitici anni '80, vissuti sulla
spiaggia di Forte dei Manni, tra sole,
mare e amori che iniziano e finiscono e
con un epilogo finale che arriva ai nostri giorni.
Diretto da Carlo Vanzina e sceneggiato a quattro mani con il fratello
Enrico, il film prosegue la storia lasciata nel 1983, anni pieni di allegria, spensieratezza e di canzoni che ci sono rimaste nel cuore. «Credere nella vita e
nell'amore in un momento grigio è la
molla principale che ci ha spinti a tornare sul set con un film corale, che in
passato ha segnato la nostra carriera»,
sottolinea il regista, «eppure quando
girammo Sapore di Mare, i produttori
non volevano Christian De Sica, convinti che non sarebbe diventato famoso. E neanche Virna lisi, che in seguito
prese molti premi».
Enrico Vanzina aggiunge: «Gli anni
'80 hanno la cattiva fama dell'edoismo
reaganiano, dell'era di Margareth
Thatcher e degli yuppies che avevamo
riportato in altri film. M a in realtà quella era un'epoca in cui la gente era piena di ottimismo». Questa volta in scena c'è la famiglia Proietti con Alberto
(Mattioli), sua moglie Elena (Nancy
Brilli) e la figlia Sabrina (Saunders),
corteggiata da due universitari milanesi. Ma rispetto agli anni '60, entra in
gioco anche la politica: gli arresti del
senatore del partito socialista De Marco (Salemme). É napoletano, è sposato, ed ha una relazione con Susy
Acampora (Autieri), che dopo una sua
raccomandazione, passa dalle televendite televisive a un programma di
Si gira in Toscana
successo. Anche lui è in vacanza a Forte. «Non ho un politico di riferimento»,
chiarisce Salemme.
E poi ci sono le storie dei giovani: Armando Malenotti (Pasotti, che in futuro interpreterà un gay per i Vanzina) e
Anna Malomi (Martina Stella), splendida coppia con bambino, pronta a
scoppiare, tra litigi e riconciliazioni:
«Sono diversa da Anna», sottolinea
Martina Stella, «ma nelle sue ansie di
mamma, ho trovato qualcosa in comune con lei». Per quanto riguarda la
rottamazione politica fatta dai Vanzina, Enrico chiarisce: «Si può rottarnare, ma con rispetto. Ci sono persone
che hanno fatto la storia d'Italia». Il
film è da oggi al cinema distribuito da
Medusa.
Naney t3rdb ifi;")sa1
Pagina 7
In sala "Sapore dite", sequel di "Sapore di mare" che nel 1983 incassò 10 miliardi di lire
Vanzina, nostalgia degli Ottanta.
stessa spiaggiatrent'anni dopo
ROMA -«Trent'anni dopo, siamo tornati a Forte dei Marmi e al film che ha cambiato le nostre vite. Non per calcolo, ma
per sentimento», dice Carlo Vanzina, 62
anni, presentando con il fratello sceneggiatore Enrico, 64, Sapore di te. Il nuovo
film inizia là dove terminava Sapore di
mare, negli anni Ottanta. Ripropone nuovi personaggi, intrecci analoghi all'originale: sullo sfondo di stesse spiagge e stessi mari, le prime volte, gli amori, i litigi, le
incomprensioniitradimenti. Eunapiacevolissima colonna sonora d'epoca. Per i
fratelli Vanzina l'uscita di una storia ad
ambientazione estiva nel bel mezzo del
gelido inverno è perfetta: «In un momento grigio come quello di oggi volevamo
raccontare un' epoca in cui c'era unvento
di ottimismo, si credeva allavita e al sentimento», spiega Carlo. Ambientato in due
estati, quella dell'83 e quella dell'84 (più
un epilogo attuale), Sapore dite è un film
corale, un jukebox sentimentale: c'è la
storia d'amicizia tra lo studente bello che
s'innamora di donne sbagliate (Eugenio
Franceschini) e l'altro (Matteo Leoni) che
vive il complesso del bruttino. Il tifoso romanistaMaurizioMattioli, invacanzacon
moglie (Nan cy Brilly) e figlia adolescente
(Katy Saunders) che salvalavitaa un onorevole socialista (Vincenzo Salemme) che
ha per amante una soubrette tv a Drive in
(SerenaAutieri), Giorgio Pasotti eMartina
Stella che vivono un amore tormentato.
C'è qualche riferimento alla corruzione
dell'epoca ma Enrico Vanzina chiarisce:
«Non volevamo fare un trattato politico,
solo evitare il buonismo a tutti i costi. Negli Ottanta ci sono stati il miglior cinema e
la migliore musica. Hanno sempre avuto
cattiva stampa e invece bisogna averne rispetto». Sapore di mare incassò 10 miliardi dilire e diventò un cult: «Inmolti ci chiedevano un ritorno», confessa Carlo. Enrico: «Puntavamo a un nuovo romanticismo, senza volgarità. Credo che i giovani
possano apprezzareunfilm ottimista, che
fa capire che chi ha cuore cela fa». Carlo:
«A volte abbiamo seguito la moda, ma i
film in cui ci riconosciamo davvero sono
Saporedimare, VacanzediNatale,Eccezzziunale veramente. Nei nostri vecchi film
trovo grande energia e un pizzico d'incoscienza. Oggi molti colleghi pensano soprattutto al marketing. Non ci piace ilgrottesco che vediamo in giro. Siamo sempre
partiti dall'osservazione della realtà, con
affetto peri nostri personaggi. Ê la lezione
che ci ha lasciato Monicelli».
0 RIPRODUZIONE RISERVATA
II cast di "Sapore dite" dei fratelli Vanzina
Si gira in Toscana
Pagina 8
Si torna al mare
coni fratelli
Enrico e Carlo Vanzina
Trent'anni dopo Sapore di mare,
diventato col tempo l'oggetto di un
affettuoso culto, Enrico con Carlo
Vanzinavogliono rinnovarne i fasti
nella stessa location, Forte dei
Marmi, celebrando trent'anni dopo
quei primi anni Ottanta dalla cui
postazione contemporanea, allora,
avevan o celebrato i primi anni
Sessanta; sostituendo la mitizzazione
di una stagione delle proprie vite già
adulte alla mitizzazione di un'epoca
vissuta indirettamente, da bambini
figli di una generazione artistica che
negli anni del boom aveva festeggiato
il proprio trionfo. Dunque Vasco di
una vita spericolata come Steve
McQueen invece di Nico Fidenco e
Spandau Ballet o MichaelJackson al
posto di Gino Paoli, e poi la "Magica"
di Pruzzo e della sfida persa
all'Olimpico con il Liverpool, Drive in
e lavulgata del socialismo craxiano
arraffone e promotore di starlettes.
Ragazze e ragazzi carini e perbene,
adulti un po' disonesti ma simpatici
(Mattioli e NancyBrilli in testa).
Fedeli al loro universo borghese di
riferimento i Fratelli perdono
mordente ma è impossibile non
continuare avoler loro bene.
(p.d'a.)
RIPRODUZIONE RISERVA fA
SAPORE Di TE
Regia di Carlo Vanzina
Con Vincenzo Salemme, Serena
Autieri, Nancy Brilli
Si gira in Toscana
Pagina 9
Personagg
FULVIA CAPRARA
Vanzina: assaggiamo
ilSapore Anm 80
erto non erano
formidabili come i
Sessanta, ma neanche cupi come
C quelli che vennero
dopo. Nella nuova estate dei
fratelli Carlo e Enrico Vanzina, raccontata nell'arco di
è, ancora adesso l'unico settore
due vacanze, dell'83 e dell'84,
dell'economia che resta in piesulla spiaggia di Forte dei
di... a parte il giudizio ideologiMarmi, si respira il clima dell'
co, ovviamente diverso per
«edonismo reaganiano» e delognuno, quella era una fase in
la «Milano da bere», un'epoca
cui si poteva ancora coltivare
interessante, spiegano, in cui
l'allegria».
«la gente piena di ottimismo»
Così, a 30 anni di distanza
cercava di evadere dal modeldai palpiti vacanzieri del cult
lo di vita imposto dagli annidi
Sapore di mare (incassi pari a 10
piombo: «Gli 80 hanno semmiliardi lire), i Vanzina racconpre vissuto di cattiva stampa
tano il buonumore di ieri per
- dice Enrico - sono finiti in un
invocare quello (assente) di ogcalderone negi: «Non abbiagativo, insieme
LA NUOVA ESTATE mo sottolineato
a
Margaret
certi rife«Non volevamo copiare troppo
Thatcher e agli
rimenti alla sonoi stessi ma da tempo cietà del tempo,
yuppies. In reci chiedevano il sequel» non volevamo
altà, vanno rivisti ed accettati,
proporre
un
basta pensare
N I ENTE SOC I OLOG I A trattatello di di
che si sono
sociologia, ma
«Ci sono sentimenti, non abbiamo
chiusi con la
anche
trattatelli, ma abbiamo evitato il buonicaduta del Muevitato il buonismo» smo a tutti i coro di Berlino».
Per non parlare
sti». Riprendere
della produzione cinematoil tema di un successo del pasgrafica e musicale: «In quel
sato è sempre un rischio: «Sadecennio sono usciti film copore di mare cambiò le nostre
me Shining, Rambo, Un pesce
carriere, era difficile rifarlo,
non potevamo copiare noi stesdi nome Wanda, Full metal jacket, Ghostbusters... E sono
si, per questo abbiamo aspettaesplosi fenomeni come gli U2,
to tanto, anche se, da un sacco
i Police, Madonna». Insomdi tempo, i ragazzi ci scrivevama, non è affatto vero che gli
no chiedendo un nuovo capito80 fossero tutti da buttare:
lo della storia». I sentimenti so«Il lusso che li caratterizzava
no stati il punto di partenza:
I fratelli tornano in Versilia a trent'anni dal film cult
"Un periodo da rivalutare, si coltivava l'allegria"
«Oggi si fanno troppi film calcolati in base al marketing, noi
abbiamo voluto raccontare
emozioni legate a un'era in cui
la gente sapeva ancora ridere».
Così, tra la sabbia e gli ombrelloni di Sapore di te, si muovono, accanto agli adolescenti
innamorati, adulti come Alberto Proietti (Maurizio Mattioli),
pronto a scegliere la meta delle
ferie in base agli allenamenti
della Roma, oppure come l'onorevole socialista Piero De Marco (Vincenzo Salemme) che
tradisce la moglie con l'aspirante attrice Susy Acampora
(Serena Autieri) costruendole
un film su misura per averla accanto durante le vacanze: «Ma
i politici non sono tutti uguali fa notare l'attore e regista partenopeo -, si fa presto a parlare
di rottamazione, ci sono anche
quelli che hanno dato tanto al
Paese». E poi, aggiunge Enrico
Vanzina, «anche quando si vuole rottamare, bisogna farlo con
rispetto e educazione».
Eppure il cuore della pellicola, come ai tempi di Marina Suma e Isabella Ferrari, sta tutto
nei dolci languori dei giovani
protagonisti, alle prese con delusioni e colpi di fulmine, tradimenti veri o presunti, amori
passeggeri e unioni che dure-
ranno per sempre. Il sapore
delle vacanze somiglia a quello
della giovinezza, un gusto inimitabile, impossibile da replicare: «Il grande sceneggiatore
Leo Benvenuti - ricorda Enrico
Vanzina - diceva che la vita di
una persona, in fondo, si può
riassumere in 10-15 estati "utili". È quello il periodo in cui
cambia sempre qualcosa, si
stacca la spina dalla routine
quotidiana, si incontrano persone nuove, si scoprono posti
insoliti». E, soprattutto, ci si innamora, anche se intorno il
craxismo impazza e sull'orizzonte si staglia Tangentopoli.
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F o,
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Si gira in Toscana
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Foto di gruppo (con Vanzina) per Sapore di te, 30 anni dopo Sapore di mare
Nostalgia canaglia
sotto il sole del Forte
rent'anni dopo, i Vanzina tornano in vacanza al Forte : ambientato sull'arco delT le estati 1983-85, Sapore di te riparte in
chiave di nostalgia dalla data di uscita di Sapore di mare, che a sua volta si svolgeva, sempre
in chiave di nostalgia, nel 1964. Come dire che
tutto cambia e nulla cambia sotto il sole del-
Si gira in Toscana
l'estate versiliana, dove si fanno e disfanno giovani amori, si intrecciano effimere storie di
adulterio, con gli interpreti più maturi (per età
e/o esperienza) che premono il tasto del registro comico-brillante (Mattioli, Salemme, Brilli, Autieri, Pasotti), mentre ai ventenni belli e
inesperti spetta la parte zuccheroso-sentimentale. Colonna sonora vintage, epilogo ai
giorni nostri con i personaggi invecchiati che
ripensano (con nostalgia) al passato.
[A.LK.i
SAPORE DITE
Di Carlo Vanzina con Vincenzo Salemme, Nancy Brilli Ita '14
TORINO : Ideal, Reposi, The Space, Uci MILANO : Odeon,
Plinius, Uci GENOVA: The Space, Uci ROMA: Adriano, Antares,
Atlantic, Cineland, Galaxy, Lux Reale, Savoy, Trianon
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di ANNA PUCCI
- MASSA -
"MASSA ferita. 8 settembre 1943
-10 aprile 1945" è diventato un docu-film. Lo ha realizzato Franco
Frediani ampliando il certosino lavoro di ricerca storica che un anno
fa lo aveva portato a pubblicare
l'omonimo volume dedicato ai "ricordi, memorie, testimonianze dei
due anni più terribili della nostra
storia recente". Al centro del video documentario ci sono immagini storiche: non solo le foto rese
note dal libro ma anche materiale
inedito e filmati originali. Immagini che raccontano, appunto, la
Massa ferita dai bombardamenti
delle forze Alleate che, nel loro
martellante assalto al fronte tedesco della Linea Gotica, colpirono
la città più volte fra il gennaio del
1944 e i primi mesi del 1945. Il docu-film sarà presentato sabato alle
ore 17 alle Stanze del Teatro Guglielmi, col patrocinio di Italia Nostra. Insieme all'autore, ne parlerà
il sindaco di Massa, Alessandro
Volpi, che in qualità di docente di
storia contemporanea all'università di Pisa aveva curato la prima
presentazione pubblica del volume.
La presentazione sabato
atte Stanze del Gu lielmi
con l'autore e il sindaco
il più devastante dei bombardamenti Alleati: quello dell'8 febbraio 1945 che - sottolinea Frediani
- in parte cancellò la "Piccola
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Massa Dipinta" edificata in 900
anni da una comunità povera ma
con qualche senso del bello. «La
chiesa di San Sebastiano era stata
squartata come un'immensa balena ferita a morte - raccontava
Ezio Miniati -. Il bel palazzo
Giorgini era ridotto a due tronconi informi e dappertutto era rovina e desolazione». Sotto piazza
Aranci, lungo il perimetro interno
dell'ex palladiana, resta ancora oggi un rifugio anti-aereo, noto a pochi e da pochissimi visitato nel dopoguerra. Frediani sta lavorando
per ottenerne la riapertura temporanea, con l'intento di allestirvi un
evento proprio per l'8 febbraio.
IL DVI), in vendita nelle edicole
e nelle librerie insieme alla ristampa di "Massa in orbace", è stato
prodotto dalla Franco Frediani
Communications e realizzato da
Media Live Studio. La voce narrante è di Fabio Cristiani, la voce
femminile di Camilla Scarpaio;
operatore di ripresa e montaggio
Fabio Aiazzi; post produzione Media Live Studio. La sceneggiatura
e la regia sono di Franco Frediani.
Per il materiale fotografico e filmico l'autore ringrazia Andrea Leone, Ezio Miniati, Federico Uzzo,
Anpi Massa, Isrt Firenze, Bibioteca civica Massa, Igm Firenze, Ufficio della Memoria del Comune di
Massa e Istituto Luce Roma.
LA FOTO simbolo di quei mesi
cupi mostra una piazza Aranci
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Segnalazioni
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La copertina dei dvd su
Massa sotto i
bombardamenti e l'autore,
Franco Frediani
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P MASSA
«Massa ferita», ovvero la ricostruzione dei tragici avvenimenti che sconvolsero la nostra città nell'arco di tempo
dall'8 settembre '43 al 10 aprile
1945 e che culminarono nel devastante
bombardamento
dell'8 febbraio 1945.
Franco Frediani, dopo aver
realizzato un libro sull'argomento ha ora prodotto anche
un film documentario che verrà presentato sabatto 11, alle
17,30 alle Stanze del Teatro Guglielmi. Ad introdurre la proiezione (circa 35 minuti) saranno
il sindaco Alessandro Volpi e lo
stesso Frediani.
Iil documentario si avvale di
numeroso materiale fotografico ma anche cli filmati tratti dalla serie americana Combat
filai. Buona parte dell'imtnagine storica della "Piccola Massa
Dipinta" edificata in 900 anni
da una comunità povera ma
con qualche senso del bello,
venne distrutta in pochi minuti
dalla Chiesa di S. Sebastiano al
palazzo Giorgini ex Diana-Paleologo, dalle case alla Conca al
palazzo Appiani di via Dante,
dal Genio Civile all'Esattoria,
etc. etc.
«La documentazione americana riferita a questo attacco,
sicuramente presente in qualche archivio dell'U.S. Air Force
- racconta Frediani - potrebbe
forse darci una spiegazione di
tanto accanimento. La furia dei
piloti, che potevano abbassarsi
indisturbati fino ai tetti (le loro
sagome nell'abitacolo si distinguevano chiaramente) e veder
bene cosa colpire, non ha una
giustificazione "normale". Ezio
Miniati (putroppo scomparso
ieri), allora quindicenne, che si
trovava proprio in piazza Aranci, racconta di aver visto a terra,
vicino a un leone dell'obelisco,
un tedesco morto. Uno, forse
l'unico. Poiché proprio quel
Segnalazioni
Una immagine d'epoca di piazza Mercurio
"Massa Ferita",
sabato si presenta
il documentario
giorno 8 febbraio , alle sei del
mattino, era iniziata l'operazione Fourth Therm, il disastroso
tentativo di sfondamento al
Cinquale ad opera della V Armata americana . I piloti avrebbero, con più profitto, potuto
sfogare la loro aggressività nella zona della battaglia, contro i
tedeschi, che tra l ' altro stavano
mettendo in atto una offensiva
vincente. Però la contraerea tedesca era molto valida e forse
questo fu il motivo per cui scelsero invece piazza Aranci e la
Conca».
Il documentario è stato realizzato grazie al determinante
contributo dell'operatore Fabio Aiazzi mentre la voce nar-
rante é di Fabio Cristiani che
accompagna lo spettatore in
un viaggio della memoria «a
tratti struggente come quando
scorrono le immagini della strage nazista a S. Leonardo sul Fri gido» . «Il filmato rappresenta il
primo tentativo di ricostruzione visiva di quel periodo, una
testimonianza unica nel suo genere - continua Frediani - Rivolto in particolare ai giovani, l'auspicio è che le scuole lo facciano proprio e gli studenti possano trarne spunto e stimolo per
approfondire un periodo storico ricco di vicende che hanno
inciso profondamente, nelle
cose e negli affetti della quasi
totalità dei nostri concittadini».
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l ant p rna d l nuova
e ri
e
È già estate? Al cinema sì, alme '
no come sembrava ieri sera a
piazza Cavour per l'anteprima
del film Sapore di te, la nuova
pellicola del regista Carlo Vanzina. Tante bellissime donne del
mondo dello spettacolo hanno
sfilato sul tappeto rosso, a cominciare dalla luminosa Martina Stella , sexy in nero corto, con
il fidanzato Gabriele Gregorini.
Oltre a Carlo Vanzina c'è anche il
fratello, lo sceneggiatore Enrico
e poi le altre fascinosissime protagoniste, da Nancy Brilli, insieme al compagno Roy De Vita e
ai loro figli, Serena Autieri, elegantissima, insieme con il marito Enrico Griselli e poi Virginie
Marsan e Matteo Leoni. Arrivano davanti ai fotografi e posano
Chiariello ,
Fabrizio
gioiosi per le foto di rito. Tra i più
Maffei. «Ci viene già vofrizzanti ecco Maurizio Mattioglia d'estate con questo
li, altro protagonista di questo atfilm - dice Martina Stella
teso film, scherza con i fotografi,
- ho dei bellissimi ricorfa una posa divertente e poi ragdi di quando giravamo a
giunge gli altri.
Forte dei Marmi, avevo
Ci sono anche Giorgio Pasotti
appena partorito, e intercon la sua dolcissima compagna
pretavo una donna che
Nicoletta Romanoff e poi un'alera appena diventata
tra bellissima come Katy Saunmamma. Sono felicissiders, quindi Valentina Sperlì,
ma, la maternità è un vealtra attrice del cast. A fare gli
ro dono di Dio». Nel film
onori di casa erano l'ad e vicepreil compagno della Stella è
sidente di Medusa Giampaolo
Pasotti: «Come è iniziato
Letta e il presidente Carlo Rosil 2014? Molto bene. L'ansella. Tutti insieme gli attori enno scorso ho lavorato moltrano poi in sala e salutano gli
to, non ho avuto tantissimo
ospiti della serata, tra cui si potetempo per stare con mia fivano riconoscere anche Paola e
glia, mentre in questi giorni
Federica Lucisano , Maddalena
mi sto dedicando tutto a lei
Letta, Benedetta Geronzi, Nicoed è meraviglioso, essere
la Pietrangeli , Ugo Brachetti
padre è una bellissima
Peretti con Isabella Borromeo,
esperienza».
Luigi Abete e Desirèe Colapietro Petrini, Fabrizio Lombardo
Massimiliano Lazzari
e Chiara Geronzi, Francesco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rutelli e Barbara Palombelli,
Cesara Buonamici, Maite e Paolo Bulgari, Neri Parenti, Amii
Stewart , Niccoló Centioni, Paolo Genovese, Luigi e Raffaella Qui sopra, Nancy Brilli e Roy
...a.ni
d í Vanz ín.,
"Sapore dite"
divi e Anni '8 0
in p asserella
De Vita. Al centro, Giorgio
Pasotti e Nicoletta Romanoff
e, sopra, Nicola Pietrangeli e
Carlo Vanzina. In alto, Serena
Autieri e, a destra, Katy
SaunderS FOTO DI RINO BARILLARI
Accanto, Martina Stella
Segnalazioni
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