Rosa Parks e l`autobus che ha cambiato l`America
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Rosa Parks e l`autobus che ha cambiato l`America
I E s T E R I I I I Rosa Parks e l’autobus che ha cambiato l’America La strada che ha portato Barack Obama alla Casa Bianca è passata da Montgomery, dove una donna nera rifiutò di lasciare il posto a un bianco. eee E sposto all’Henry Ford Museum c’è un autobus sul quale è davvero salito un pezzo della storia americana: anzi, proprio in queste settimane, dopo l’elezione di Barack Obama a Presidente degli Stati Uniti d’America, c’è la fila per andare a vedere quel mezzo che il 1 dicembre 1955 stava attraversando Montgomery per raggiungere Cleveland Avenue. Il bus sul quale viaggiava Rosa Parks. La vittoria di Barack Obama, infatti, in qualche modo nasce proprio di lì: 53 anni fa, quando una signora nera, Rosa Parks, rifiutò di alzarsi per cedere il suo posto nell’autobus a un signore bianco. In quegli anni era in vigore la legge sulla segregazione, i mezzi pubblici erano divisi al loro interno, la parte vicina al conducente era destinata ai bianchi, quella in fondo era solo per le persone di colore. I quali, per timbrare il biglietto, dovevano per forza salire dall’altra parte, e poi scendere velocemente per risalire in fondo prima che il mezzo ripartisse. Spesso succedeva che il conducente, volutamente, ripartisse in maniera rapida per lasciare a piedi il malcapitato che era costretto a fare quella manfrina. Quel giorno, Rosa Parks, appena uscita 12 | In alto Rosa Parks. Qui sopra il bus esposto all’Henry Ford Museum. dal lavoro, era troppo stanca per risalire e scendere e, avendo visto un posto vuoto, si era seduta proprio nella zona riservata ai bianchi. Il conducente fermò subito l’autobus intimandole di alzarsi: lei si rifiutò di obbedire all’ordine del conducente James Blake che le intimava di spostarsi nella parte posteriore del pullman per fare spazio ai bianchi; Rosa era stanca di essere trattata come una cittadina di seconda classe e rimase al suo posto. Quel gesto destò così scalpore che la Parks fu arrestata e incarcerata per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine. Quella notte, cinquanta leader della comunità afro-americana, guidati dall’allora sconosciuto Martin Luther King si riunirono per decidere le azioni da intraprendere per reagire all’accaduto. Il giorno successivo incominciò il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery, protesta che durò per 381 giorni; dozzine di pullman rimasero fermi per mesi finché non fu rimossa la legge che legalizzava la segregazione. Questi eventi diedero inizio a numerose altre proteste in molte parti del paese. Lo stesso King scrisse sull’episodio descrivendolo come “l’espressione individuale di una bramosia infinita di dignità umana e libertà” “Rimase seduta a quel posto in nome dei soprusi accumulati giorno dopo giorno e della sconfinata aspirazione delle generazioni future”. Nel 1956 il caso della signora Parks
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