newsletter 2 - Istituto Auxologico Italiano
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OKAUXO_24x34 20-04-2009 11:19 Pagina 1 auXologico NEWS PERIODICO DI INFORMAZIONE SANITARIA A CURA DELL’ISTITUTO AUXOLOGICO ITALIANO - ANNO 1 - N2 www.auxologico.it Quali saranno i prossimi sviluppi della ricerca nell’Istituto Auxologico Italiano? Prevedere il futuro è notoriamente un esercizio rischioso. Ma nel caso dell’ Istituto Auxologico, le linee di sviluppo sono molto ben delineate e alcuni nuovi approcci già ben avviati, per quanto riguarda sia le strutture di ricerca sia la scelta dei ricercatori. A cura del Prof. Alberto Zanchetti, Direttore Scientifico dell’Istituto Auxologico Italiano ra le principali sfide della ricerca medica del nuovo secolo vi sono le malattie cardiovascolari (che rimangono la prima causa di mortalità nei paesi industrializzati e vanno drammaticamente incrementandosi anche nei paesi in via di sviluppo), le malattie neurologiche (che possono essere sempre meglio affrontate grazie all’incredibile sviluppo delle neuroscienze) e infine i meccanismi, i fenomeni e la patologia dell’invecchiamento (patologia che è in continua crescita come conseguenza delle sempre maggiori aspettative di vita). T Presente da anni come protagonista nella ricerca endocrino-metabolica, cardiovascolare e neurologica, l’Istituto Auxologico non poteva non affrontare anche il tema dell’invecchiamento. A ciò lo preparava il suo lungo impegno nello studio di quelle affezioni cardiovascolari e neurologiche (l’ipertensione, le malattie cerebrovascolari, le malattie neurodegenerative, le demenze) che appunto nell’età avanzata hanno prevalenza. È uscito il Terzo Rapporto sull’ictus dell’Istituto Auxologico Italiano. Lo studio affronta il tema della ricerca nel campo della genetica dell’ictus, dai modelli animali alle più recenti acquisizioni sulle malattie genetiche che si associano a rischio di malattie cerebrovascolari, dagli studi sulle famiglie di soggetti colpiti da ictus agli ampi studi di popolazione. Questo nuovo obiettivo di ricerca è stato reso possibile dall’apertura nel luglio del 2007 del nuovo Centro per la Ricerca e la Cura dell’Invecchiamento, nel quale l’attività di ricerca è affiancata da tutti i tipi di attività clinica necessari ad affrontare i problemi medici della vecchiaia: l’attività ambulatoriale e di day-hospital, quella della cura degli eventi acuti, quella riabilitativa, e infine quella dell’assistenza residenziale per gli anziani. Lo stretto collegamento del nuovo Centro con l’Ospedale San Luca e il nostro Centro di Ricerche e Tecnologie Biomediche potenzierà l’impegno dell’Istituto nella genetica delle malattie cerebrovascolari, e lo estenderà alla genetica dell’invecchiamento e delle demenze. Analogamente, la previsione di istituire una nuova unità dedicata alla riabilitazione geriatrica ulteriormente potenzia la missione dell’Istituto per la ricerca riabilitativa. Altri sviluppi della ricerca dell’Auxologico sono facilmente prevedibili perché sono già in opera i piani che li renderanno possibili. Lo sviluppo delle ricerche cardiologiche, neurologiche e riabilitative dell’Istituto hanno reso le strutture e gli spazi dell’Ospedale San Luca sempre più ristretti e insufficienti. L’Amministrazione, prevedendo questi problemi di crescita, ha provveduto all’acquisizione di edifici contigui a quelli del San Luca, e sono già a buon punto i lavori di costruzione di un nuovo padiglione di ricerca, che metterà 200 letti a disposizione della ricerca cardiovascolare, neurologica, endocrino-metabolica e riabilitativa. L’Istituto Auxologico Italiano si è molto ben attrezzato per far fronte alle principali sfide che i prossimi anni offriranno alla ricerca nelle aree della nostra attività. Abbiamo posto le basi per affermarci come uno dei principali cen- tri europei per la genomica di malattie diffuse, quali l’ipertensione, l’ictus ischemico, l’obesità. Siamo presenti con autorevolezza sulla nuova frontiera delle cellule staminali, soprattutto in neurologia, e su quella dell’approccio immunologico allo studio e alla cura di molte patologie. Nello stesso tempo, non vogliamo dimenticare che come sempre la medicina potrà progredire, se sapremo innestare le innovazioni in una visione più ampia, ben consci che le cure, la riabilitazione e la riparazione riguardano sempre l’uomo nella sua interezza. I NUMERI DELL’AUXOLOGICO 50 anni di ricerca e cura 10 sedi in Lombardia e Piemonte 24 850 laboratori di ricerca mila pazienti ogni anno 3,5 milioni di prestazioni sanitarie ogni anno 2.000 collaboratori 200 pubblicazioni scientifiche ogni anno OKAUXO_24x34 20-04-2009 11:19 Pagina 2 ATTIVITÀ CLINICA LA CRESCITA SANA Auxologia: di cosa si tratta A cura del Prof. Alessandro Sartorio Primario della Divisione di Auxologia e Malattie Metaboliche III, Responsabile del Centro per Disordini della Crescita, Istituto Auxologico Italiano. ❝ diagnosi e cura dei disturbi della crescita Auxologia (dal greco auxo “accrescere”) è la disciplina che si occupa della crescita staturo-ponderale del bambino e dello sviluppo puberale e sessuale dell’adolescente. L’Istituto Auxologico Italiano, sin dalla sua istituzione ha sempre rivolto un interesse particolare alla diagnosi e cura dei disturbi della crescita e dello sviluppo umano e delle principali malattie endocrino-metaboliche, assumendo anche un ruolo pionieristico nel trattamento dei nanismi ipofisari. La valutazione della statura e la corretta interpretazione dei dati di crescita sono di notevole importanza per capire lo stato di benessere generale di un bambino. La crescita staturale è infatti l’indice più sensibile dello stato di salute e dello stato nutrizionale; molte malattie croniche nell’infanzia inoltre sono caratterizzate da un ritardo di crescita e maturativo. L’accrescimento corporeo è un processo continuo, ma non lineare, che inizia al momento del concepimento e si conclude con la maturazione sessuale dell’individuo, influenzato da numerose ghiandole endocrine (ipofisi, gonadi, tiroide, surreni), in particolare dall’asse ormone della crescita (GH)-somatomedine (IGF-I), e da fattori nutrizionali e ambientali variamente combinati fra di loro. Per valutare la crescita di un bambino e capire se rientra o meno nei limiti di normalità, l’auxologo utilizza in prima battuta le curve di crescita: grafici che rappresentano i normali dati di crescita, elaborate per maschi e femmine, tenuto conto delle diversità di sviluppo tra i due sessi e delle differenze etniche, sempre più rilevanti nelle nostre società. Questa prima valutazione, insieme alla misurazione anche dei suoi genitori e degli eventuali fratelli e sorelle, può permettere di evitare al bambino numerosi esami ematici e strumentali non strettamente necessa- L’ CAPIRE GLI STRUMENTI DIAGNOSTICI Risonanza Magnetica A cura del dott. Franco Cernigliaro Radiologo del Servizio di Diagnostica per Immagini, Istituto Auxologico Italiano. a risonanza magnetica (RMN) è uno strumento diagnostico che utilizza un campo magnetico per generare le immagini del corpo umano. Sottoposti al campo magnetico, i tessuti dell’organismo rispondono infatti in modo diverso a seconda della loro composizione ed è quindi possibile distinguere con precisione le varie componenti. Si tratta di un esame multiplanare, nel senso che gli organi possono essere studiati in tutti gli assi ottenendo informazioni tridimensionali ed anche per questo è l’esame che garantisce il dettaglio anatomico più elevato. Non è un esame di tipo invasivo perche’ a differenza della radiologia tradizionale e della TAC, non utilizza radiazioni ionizzanti (raggi X) e non e’ quindi considerato nocivo all’organismo. La risonanza viene attualmente utilizzata in tutte le patologie neurologiche, sia di tipo neurodegenerativo (come la SLA o l’Alzheimer), sia oncologiche, sia vascolari (come l’ictus). E’ ampiamente usata nelle patologie osteoarticolari e trova oggi molte applicazioni nello studio del tumore della mammella, nello studio del cuore e dei vasi e in tutta la patologia oncologica dell’addome. Il futuro vede la RMN utilizzata per studi di tipo funzionale, che permettono di valutare non solo la morfologia ma anche il funzionamento dell’organo studiato. Questa particolare applicazione della risonanza richiede un magnete ad alto campo ( 3 Tesla), come quello che sarà installato all’interno dell’ampliamento in corso dell’ospedale San Luca. ri, spesso fastidiosi e anche costosi. Il "Centro crescita" di Milano è centro di riferimento regionale per la diagnosi e cura dei disordini della crescita e centro per lo studio delle malattie rare, che fa parte della rete nazionale di riferimento per la diagnosi e cura delle principali malattie genetiche. Il Centro dispone dei più aggiornati sistemi software per la gestione ambulatoriale delle problematiche inerenti la crescita e lo sviluppo infantile e ha rapporti e collaborazioni scientifiche con i più qualificati Istituti nazionali ed internazionali. Gli specialisti del Centro operano in stretta sinergia anche con il pediatra di famiglia per fare un "punto" preciso sulla crescita e sullo sviluppo corporeo del bambino, ricorrendo talvolta ad esami radiologici (per valutare l’età ossea) e eventualmente a test ormonali più specifici per valutare la quantità di ormone della crescita (test farmacologici di stimolo, secrezione spontanea notturna, ecc.), da eseguire in Day-hospital o durante un ricovero breve di tipo diagnostico. Ovviamente, la crescita e lo sviluppo non sono solo un momento di cambiamento corporeo, ma si integrano nella crescita generale del bambino, con tutti gli aspetti emozionali, comportamentali e mentali, che rappresentano il fondamento su cui poggia la sua vita futura. Per favorire la conoscenza di questi temi fra gli operatori variamente coinvolti nella gestione del bambino in fase di crescita e dell’adolescente in fase di sviluppo puberale, il Centro crescita dell’Istituto Auxologico promuove da anni iniziative culturali di aggiornamento per insegnanti e genitori (corsi per le scuole) e organizza corsi di aggiornamento (ECM) per medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali. Diagnosi precoce dei problemi della fertilità A cura del Prof. Luca Persani, Direttore del Laboratorio Sperimentale di Ricerche Endocrinologiche dell’Istituto Auxologico Italiano, Professore Associato del Dipartimento di Scienze Mediche, Università degli Studi di Milano. L n un recente convegno organizzato a Milano dall’Istituto Auxologico si è parlato di fertilità. L’obiettivo del convegno è stato quello di presentare e discutere i più recenti avanzamenti della ricerca nel campo degli indicatori utili per la diagnosi e la gestione clinica di alcuni dei disordini che riducono la capacità riproduttiva. Un corretto uso di questi marcatori è infatti in grado di migliorare la gestione dei casi sospetti e di effettuare una corretta prevenzione con utili consigli nelle famiglie a rischio. L’importanza di questi interventi è aumentata dal fatto che alcuni dei difetti riproduttivi possono rappresentare una spia dell’esistenza di un aumentato rischio familiare per altri difetti a carico di altri organi o apparati (per es. sindrome dell’X fragile nei familiari di donne con menopausa precoce). Il convegno si è occupato sia dei difetti femminili con particolare accento su alcune patologie della gravidanza e della funzione ovarica, sia delle più recenti evoluzioni riguardanti i meccanismi puberali e di alcune malattie della gonade (apparato riproduttore) maschile. Il Laboratorio Sperimentale di Ricerche Endocrinologiche offre un pannello di indagini genetiche e biochimiche per la diagnosi dei difetti riproduttivi che sono il risultato dell’attività di ricerca svolta negli anni più recenti e che hanno permesso di identificare nuovi meccanismi predisponenti alla menopausa precoce o all’ipogonadismo centrale. I OKAUXO_24x34 20-04-2009 11:19 Pagina 3 ATTIVITÀ DI RICERCA La ricerca dalla prevenzione alla riabilitazione dell’ictus N onostante gli importanti progressi dovuti allo sviluppo delle strategie preventive, all’aumento delle unità specializzate nella cura dell’ictus (stroke unit) e all’introduzione della terapia trombolitica, l’ictus rappresenta la terza causa di morte nell’uomo e la seconda nella donna, rimane la principale causa di disabilità e la seconda causa di demenza. Sono circa 200.000 i casi di ictus che si verificano ogni anno in Italia e, a causa dell’invecchiamento della popolazione, questo numero è destinato ad aumentare nei prossimi anni. La prevenzione di una parte significativa di eventi cerebrovascolari è stata ottenuta con l’individuazione dei principali fattori di rischio e con la realizzazione di trials clinici che hanno dimostrato l’efficacia di interventi terapeutici che agiscono su tali fattori. Cambiamenti dello stile di vita quali l’abolizione del fumo, una maggiore attività fisica e un’alimentazione corretta sono misure efficaci per tutta la popolazione. È inoltre dimostrato che il controllo della pressione arteriosa ha un effetto significativo sulla riduzione dell’ictus cerebrale. I pazienti con fibrillazione atriale, soprattutto se anziani o se affetti da ipertensione arteriosa o diabete o scompenso cardiaco, sono a rischio elevato di ictus cardioembolico e tale rischio può essere drasticamente ridotto da un’adeguata terapia antitrombotica. Anche se l’associazione fra colesterolo e ictus cerebrale non è ancora stata completamente chiarita, una terapia con statine che riduce il colesterolo si associa ad un rischio inferiore di malattie cardiovascolari, incluso l’ictus cerebrale. Diabete e obesità sono anch’essi associati ad un maggiore rischio di ictus e un buon controllo di pressione arteriosa e colesterolemia in questi pazienti è particolarmente indicato. Circa il 20% degli ictus cerebrali non è tuttavia associato ad alcun fattore di rischio noto. È possibile che vi siano dei fattori di rischio attualmente sconosciuti e che vi possa essere una predisposizione genetica allo sviluppo della malattia cerebrovascolare, alle condizioni che ne aumentano il rischio o alla risposta alle terapie. Gli sviluppi delle conoscenze e delle tecniche di biologia molecolare e il completamento del Progetto del Genoma Umano hanno consentito la realizzazione di ricerche sul ruolo dei fattori genetici nella predisposizione a malattie diffuse, tra cui quelle indotte dall’aterosclerosi. Nonostante la rapida evoluzione delle conoscenze, sono ancora necessari molti sforzi per chiarire il ruolo della genetica nella patogenesi dell’ictus cerebrale e perché i risultati della ricerca in questo campo si traducano nella realtà clinica in nuovi approcci diagnostici e terapeutici. L’Istituto Auxologico Italiano è impegnato con un ruolo attivo per chiarire le basi genetiche delle malattie cerebrovascolari: coordina progetti che coinvolgono strutture scientifiche internazionali e, grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Lombardia, è impegnato nella realizzazione di un progetto di ricerca per la cura dell’ictus cerebrale che si avvalga di tecnologie innovative. Strumenti quali la risonanza magnetica con grandi capacità di definizione (3 Tesla) possono infatti contribuire ad individuare precocemente i soggetti con danno vascolare non ancora sintomatico e a migliorare la cura e la riabilitazione di quelli già colpiti da ictus. In attesa dei risultati di questi studi ogni sforzo deve essere compiuto per individuare e correggere i fattori di rischio modificabili già noti e per garantire al maggior numero di pazienti il più tempestivo ricovero in strutture dedicate alla cura dell’ictus nella fase acuta e l’accesso ad un’adeguata riabilitazione. A cura del Dott. Marco Stramba-Badiale, Direttore UO Medicina Riabilitativa e Laboratorio di Ricerche di Riabilitazione e Medicina Cerebrovascolare, Istituto Auxologico Italiano, Milano Il Laboratorio Sperimentale di Ricerche di Immunologia Clinica A cura del Prof. Pier Luigi Meroni, Direttore dell’UO di Remautologia, Allergologia e Immunologia Clinica del Laboratorio Sperimentale di Ricerche di Immunologia Clinica dell’Istituto Auxologico Italiano, Dipartimento di Medicina Interna, Università degli Studi di Milano. l Laboratorio Sperimentale di Ricerche di Immunologia Clinica dell’Ospedale San Luca nasce nel 2000 da una collaborazione tra l’Istituto Auxologico e l’Università degli Studi di Milano. È composto da un team di medici con impegni assistenziali e di ricerca, da biologi e biotecnologi che svolgono sia attività di ricerca, sia di laboratorio. La tematica principale di ricerca riguarda le malattie reumatologiche autoimmuni sistemiche, patologie il cui danno provocato dal sistema immunitario interessa l’intero organismo. Nel caso dell’artrite reumatoide per esempio c’è il coinvolgimento delle articolazioni, mentre nel lupus può esserci l’interessamento della cute, dell’occhio, del sistema nervoso centrale, del fegato e dei reni: per questo motivo le patologie autoimmuni sistemiche richiedono un tipo di approccio trasversale e internistico che consideri l’organismo nella sua interezza. Al Laboratorio di ricerca afferisce un’unità diagnostica di alto livello con il laboratorio più attrezzato per la diagnostica delle malattie reumatologiche autoimmuni in Milano. Accanto a questo aspetto di ricerca applicata, c’è poi la parte di ricerca speculativa che consiste nello studio dei meccanismi con cui il siste- I ma immune (preposto alla difesa dell’organismo) commette degli errori e attacca l’organismo danneggiandolo. Si studiano i fenomeni che avvengono nei malati per capire se è possibile individuare dei marcatori nuovi per fare la diagnosi o per seguire l’andamento della malattia nel paziente. Gli studi effettuati sulla sindrome da anticorpi antifosfolipidi sono un esempio significativo della ricerca applicata e speculativa condotta dal laboratorio, che sull’argomento ha raggiunto importanti obiettivi ricevendo anche nel 2005 un premio internazionale. In questa malattia il sistema immune sbaglia e produce anticorpi che alterano i sistemi della coagulazione, facendo sì che si verifichino dei trombi o degli emboli, anche in pazienti che non sono né diabetici, né ipertesi, né abbiano dislipidemia (cioè in assenza di fattori di rischio specifici). Queste manifestazioni (trombi ed emboli) possono colpire i vasi sanguigni, il cuore e anche il cervello, ponendo la ricerca su questa malattia autoimmune in perfetta sintonia con le altre specialità che operano in Auxologico e con i filoni di ricerca propri dell’Istituto: la ricerca neurologica e cardiovascolare. Dato che le malattie autoimmuni sistemiche hanno una maggiore incidenza nel sesso femminile (fino a 9 volte superiore rispetto al sesso maschile!) e si manifestano proprio nell’età fertile, viene affrontato il problema di gestire la gravidanza delle donne con malattie autoimmuni: durante la gravidanza infatti le malattie si possono alterare e la malattia può avere effetto sulla gravidanza stessa. È una problematica insorta negli ultimi anni e l’interesse delle donne con malattie autoimmuni per la gravidanza è veramente molto ampio. Poiché le cure ormonali possono scatenare o riacutizzare le malattie autoimmuni, anche le cure per la fertilità e alcune terapie per la menopausa devono essere svolte con delle procedure che non portino alla complicazione della malattia autoimmune. L’Unità è impegnata anche nella ricerca per la definizione di queste regole e linee guida. Oltre alle malattie autoimmuni/reumatiche sistemiche, il Laboratorio studia anche le malattie da deficit del sistema immune e le malattie allergiche. I medici ricercatori svolgono attività di ricerca, attività clinica di ambulatorio, day hospital e di ricovero ordinario. LA RICERCA AIUTA A CURARTI MEGLIO Dai un contributo all’attività di ricerca dell’ISTITUTO AUXOLOGICO ITALIANO: BANCA INTESASANPAOLO, Filiale 2103 - Corso Vercelli, 25 - Milano IBAN: IT 35 I 03069 09448 000002661142, c/c:26611-42, CAUSALE: DONAZIONE Per donazioni e informazioni: Istituto Auxologico Italiano, 02-61911.2985, [email protected] OKAUXO_24x34 20-04-2009 11:19 Pagina 4 Ampliamento dell’Istituto Scientifico Ospedale San Luca roseguono i lavori d i ampliamento dell’Istituto Scientifico Ospedale San Luca e prende forma la nuova struttura di nove piani fuori terra e 4 interrati che avrà un nuovo ingresso da Piazzale Brescia. Al piano terra troveranno collocazione aule anche per la didattica universitaria, oltre ai servizi di accettazione ospedaliera. Al piano primo verrà collocata l’unità speciale di terapia intensiva ed il pronto soccorso, mentre al secondo trovano posto le attività riabilitative e di ricerca. Le degenze saranno ubicate dal quarto piano al settimo compreso e ciascun nucleo di degenza possiederà una capacità ricettiva di n. 40 posti letto. Al piano nono saranno realizzati l’aula magna e spazi per la didattica. Al piano seminterrato sarà collocata l’Unità Ospedaliera di Diagnostica per Immagini. Nei tre piani interrati, trovano spazio i parcheggi. I lavori saranno ultimati per la fine del 2009. ISTITUTO SCIENTIFICO OSPEDALE SAN GIUSEPPE Via Cadorna, 90 - Piancavallo (Oggebbio-VCO) Linea ASL e Privati 0323 514600 ISTITUTO SCIENTIFICO OSPEDALE SAN GIUSEPPE VILLA CARAMORA Corso Mameli, 199 - Verbania (VCO) Linea ASL e Privati 0323 514600 ISTITUTO SCIENTIFICO OSPEDALE SAN MICHELE Via Ariosto, 13 - Milano Linea ASL 02 619112501 Linea Privati 02 619112500 ISTITUTO SCIENTIFICO OSPEDALE SAN LUCA Via Spagnoletto, 3 - Milano Linea ASL 02 619112501 Linea Privati 02 619112500 P CENTRO DI RICERCHE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE Via Zucchi, 18 - Cusano Milanino (MI) Linea ASL 02 619112501 Linea Privati 02 619112500 ISTITUTO SCIENTIFICO OSPEDALE SAN LUCA Polo di Neuroriabilitazione Via Mercalli, 32 - Milano Linea ASL 02 619112501 Linea Privati 02 619112500 CENTRO DI RICERCA E CURA DELL'INVECCHIAMENTO Via Mosè Bianchi, 90 - Milano Linea ASL 02 619112501 Linea Privati 02 619112500 CENTRO DIAGNOSTICO - MEDA Corso della Resistenza, 23 - Meda (MI) Linea ASL 03627724001 Linea Privati 0362 7724000 CENTRO DIAGNOSTICO PIOLTELLO via Masaccio, 4B - Pioltello (MI) Linea ASL 02 619112501 Linea Privati 02 619112500 CASA DI CURA SAN CARLO Via Pier Lombardo, 22 - Milano Linea ASL e Privati 02 550001 Senza nessun costo puoi destinalre il 5 PER MILLE della dichiarazione dei redditi per aiutaare la ricerca sanitaria dell’Istituto Auxologico mettendo 1. LA TUA FIRMA LE SEDI DI RICERCA E CURA LAVORI IN CORSO nel riquadro dedicato al finanziamento agli enti della ricerca sanitaria sull’apposito modello della dichiarazione dei redditi (Cud/730/unico/Unico mini) 2. IL CODICE FISCALE dell’istituto Auxologico Italiano 02703120150 PRENOTAZIONI ON LINE: [email protected] AUXOLOGICO NEWS - NOTIZIARIO DI INFORMAZIONE SANITARIA Istituto Auxologico Italiano. Via Ariosto, 13 – 20145 Milano. Direttore Responsabile: Giovanni Ancarani. Registrazione Tribunale di Milano n° 716 del 4 dicembre 2008. Contatti: [email protected]
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