CO - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi
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Scuole secondarie di primo grado H Na CO PICCOLI E GRANDI INVENTORI CRESCONO Programma di formazione e sensibilizzazione sulla tutela della Proprietà Industriale per il sistema scolastico 1 H Na CO Invenzioni e scoperte Brevetti e marchi Quattro passi nella chimica per esplorare la Proprietà Industriale 2 INTRODUZIONE Nulla si crea, nulla si distrugge, diceva il grande scienziato Antoine de Lavoisier, ma tutto si trasforma. H Na CO I costituenti più piccoli della materia - atomi, molecole, cristalli - di cui sono fatti gli esseri umani e tutte le cose che ci circondano, si trasformano, cambiano stato, si aggregano in nuovi composti. È compito della chimica studiare le proprietà dei costituenti della materia e le loro trasformazioni. Grazie alla chimica è stato possibile inventare nuovi materiali, creare nuove applicazioni tecnologiche che migliorano la vita di tutti i giorni. In altre parole, la chimica ha portato a nuove invenzioni. 3 INTRODUZIONE In questo breve viaggio utilizzeremo la chimica e alcuni materiali di uso comune per cercare di capire che cosa si deve fare per trasformare un’idea in una invenzione vera e propria. H Na CO Inventare significa immaginare e realizzare qualcosa di nuovo con il proprio ingegno, nelle arti, nell’industria …. nella vita. Proteggere la propria creazione è un diritto di tutti, purché si sappia cosa, quando e come proteggere. 4 INTRODUZIONE Visto che parliamo di chimica, la prima cosa da fare è un esperimento, perché, si sa, il chimico sperimenta sempre con provette e alambicchi. H Na CO Mescoliamo insieme due sostanze facilmente reperibili in cucina, ovvero dell’aceto e del NaHCO3. Non sapete che cos’è l’ NaHCO3? Ma è semplicissimo: bicarbonato di sodio. In altre parole, bicarbonato, quello che si prende sciolto in acqua per digerire i pranzi della nonna. Gli elementi che costituiscono le due sostanze se messi a contatto reagiscono insieme e il risultato è una reazione piuttosto “vistosa”. Basta versare le due sostanze dentro un bicchiere per ottenere una specie di vulcano in eruzione! P.S. I chimici chiamano l’aceto acido acetico e scrivono la formula così: CH3COOH 5 INVENZIONE E SCOPERTA L’idrogeno, l’ossigeno, il sodio e il carbonio sono gli elementi chimici che costituiscono il bicarbonato. H Na CO Nel 1937 l’italiano Emilio Segrè scoprì il primo elemento chimico ottenuto artificialmente, cioè in laboratorio, il TECNEZIO. Successivamente, si è capito che il tecnezio è presente in piccole percentuali anche in natura. Ma il tecnezio è una invenzione o una scoperta? La reazione dell’aceto con il bicarbonato è una invenzione o una scoperta? Posso annunciare al mondo di aver inventato una reazione esplosiva? E magari diventare pure ricco? E se scopro qualcosa che non esiste, come il tecnezio, posso dire di essere il proprietario di quello che ho scoperto? 6 CHE COS’E’ UN’INVENZIONE Il primo passo da fare è capire bene cosa si intende per invenzione... H Na CO Per il vocabolario la parola “invenzione” significa: “Ideazione, tradotta in realtà, di un progetto o di un elemento risolutivo originale nell’ambito di una funzione determinata” (Devoto- Oli, 2008) Nessuna idea per quanto geniale possa essere, serve a qualcosa se rimane nella testa di chi l’ha pensata. Occorre “tradurla” in realtà. Darle forma e sostanza. Ecco che cos’è una invenzione! A patto, però, che sia nuova e originale. Altrimenti, oggi come mille anni fa, che invenzione sarebbe? 7 FONTE DELL’INVENZIONE Ma per quale ragione si inventano nuove cose? H Na CO Le invenzioni rendono la vita più facile, comoda, agevole o comunque migliore. Certamente, il primo impulso che fa scattare il desiderio di inventare qualcosa è la necessità. La necessità di risolvere un problema, di aggirare un ostacolo, di rendere un oggetto migliore o più facilmente utilizzabile. Ecco un esempio.... 8 FONTE DELL’INVENZIONE………..LA NECESSITA’……. John Wesley Hyatt aveva letto un bando di un concorso promosso dalla ditta Phelan and Collander, produttrice di palle da biliardo, nel quale si prometteva un premio di diecimila dollari a chi avesse sviluppato un materiale capace di sostituire l’avorio nella fabbricazione delle palle per biliardo, in quanto la materia prima naturale stata scarseggiando. A partire dal 1863 Hyatt si mise alla ricerca dell’ “avorio artificiale”. Ebbe successo intorno al 1869 con un composto a base di nitrato di cellulosa. Nasceva così la celluloide con un brevetto depositato il 12 luglio 1870. Uno dei primi impieghi industriali del nuovo materiale fu sperimentato dai dentisti che poterono facilmente sostituire la gomma vulcanizzata, assai costosa, con il nuovo materiale per ottenere le impronte dentarie dei loro pazienti. La prima fabbrica della nuova “materia plastica artificiale” si chiamò Albany Dental Plate Company e fu fondata nel 1870. H Na CO 9 FONTE DELL’INVENZIONE………..IL CASO..……. A volte, invece, un’invenzione nasce per puro caso. Come il cellophane. L’ invenzione del cellophane si deve all’ingegnere tessile svizzero Jacques Brandenberger. Un giorno, seduto al ristorante, vide un cliente rovesciare una bottiglia di vino sulla tovaglia e, mentre il cameriere si preoccupava di cambiarla, lo scienziato pensò a come sarebbe stato più comodo se la tovaglia fosse stata impermeabile. Tornato al suo laboratorio, cercò di applicare una pellicola trasparente e impermeabile, chiamata rayon e realizzata con della viscosa, ad alcuni tessuti. Il risultato non fu molto buono: i tessuti diventavano troppo rigidi e friabili. Tuttavia, l’inventore aveva notato che la patinatura che aveva applicato ai tessuti si spellava in una pellicola trasparente estremamente duttile che poteva avere altre applicazioni che non fossero quelle originariamente pensate. Il 14 novembre 1908 Brandenberger ideò la prima macchina per la produzione di fogli di viscosa trasparente che registrò con il nome di ‘CellophaneTM’ . H Na CO 10 ESEMPI DI INVENZIONE Il famoso scienziato italiano Alessandro Volta nel 1800 inventò la pila. La pila oggi giorno fa funzionare il telecomando di casa, la lampadina tascabile, l’orologio appeso alla parete, il controller della playstation e un milione di altre cose. Ma era proprio quello che cercava Volta? La pila fu il risultato ultimo di una accesa disputa che Volta sostenne contro un altro grande scienziato, Luigi Galvani, a proposito dell’elettricità animale. A quel tempo sembrava che gli animali avessero la capacità di produrre della corrente elettrica che partiva dal cervello e veniva immagazzinata nei muscoli. H Na CO 11 ESEMPI DI INVENZIONE olta compiendo esperimenti sugli animali morti si accorse che toccando gli animali, in particolare le rane, con due metalli diversi, zinco e rame, si generava una corrente elettrica che attraversava i muscoli dell’animale e li faceva contrarre. H Na CO A quel punto ha iniziato a studiare le sorprendenti capacità dei due metalli. La pila voltaica è una colonna costituita da una serie di coppie di dischi di zinco e rame separate le une dalle altre da uno strato di feltro imbevuto di acqua salata. La reazione chimica che si innesca produce una corrente elettrica misurabile collegando due fili agli estremi della pila. 12 ESEMPI DI INVENZIONE La pila, dunque, è una sorta di convertitore di energia: converte l’energia chimica in energia elettrica. H Na CO Molti anni dopo, Carl Gassner produsse e commercializzò la pila zinco-carbone, la prima pila a secco cioè senza acqua salata come quella di Volta. Nel 1886 Gassner brevettò la sua invenzione e ancora oggi si possono trovare in commercio le pile zincocarbone. Dalla pila di Volta sono passati più di 200 anni e quelle moderne sono molto più efficienti e durature. 13 ALTRI ESEMPI DI INVENZIONE…… Le figurine! Che passione!! Calciatori, dinosauri, cartoni animati... ci sono album di figurine per tutti i gusti. H Na CO Il successo delle figurine nasce nel 1936 con il programma radiofonico I Quattro Moschettieri, sponsorizzato dalla Buitoni Perugina. Per promuovere i loro prodotti, e la trasmissione, venne distribuito un album di figurine. Chi riusciva a completare l’album vinceva una fiammante automobile Topolino. La figurina del Feroce Saladino era la più rara e ricercata! 14 ALTRI ESEMPI DI INVENZIONE…… Il segreto della figurina? La H colla!! Na CO La colla attacca ovunque, però, e allora occorre escogitare un sistema per proteggere lo strato di adesivo della figurina in modo che possa essere utilizzato solo al momento opportuno. Occorre un’invenzione! Uno strato di carta particolare che aderisce alla colla ma che sia asportabile. Alcune aziende con invenzioni di colle sono diventate molto famose. 15 …..E ALTRI BREVETTI………. Il Post-it® è stato inventato da Spencer Silver, un ingegnere della 3M, la stessa società che nel 1930 brevettò lo Scotch. H Na CO La 3M studiava le varie applicazioni commerciali degli adesivi e Silver nel 1968 inventò una colla che non solo era in grado di aderire a ogni superficie, ma poteva anche essere staccata e poi riposizionata. Resistente ma leggera. Il Post-it® è anche un’invenzione d’uso. Fu un amico di Spencer Silver che cantava in un coro a suggerire l’uso del Post-it® come segnalibro. La 3M non ha solo registrato le parole Post-it® come marchio ma anche il colore giallo canarino. 16 MODELLI O DISEGNI ? Sai che cos’è la Coccoina H Na CO I grandi le colle le riconoscono dall’odore. La Vinavil ha un odore inconfondibile (è l’odore della Vinavil!!!). La Coccoina profuma di mandorla. Oltre che per l’odore la Coccoina si è sempre distinta per la confezione. Le confezioni dei prodotti si possono proteggere registrando l’apposito modello. La COCCOINA e la VINAVIL hanno delle confezioni particolari. Le confezioni si proteggono con i MODELLI O DISEGNI. Il modello o disegno è una nuova forma che dà ad un oggetto conosciuto un aspetto nuovo. 17 MODELLI O DISEGNI Spesso i nostri acquisti dipendono dalla forma con cui un prodotto ci viene presentato. H Na CO E tu hai mai dato una nuova forma a qualcosa? Potresti creare un nuovo vestito o una nuova sedia o, perché no, una nuova cuccia per il tuo cane. 18 DURATA DEI MODELLI O DISEGNI H I modelli, se si registrano, possono tutelare fino a venticinque anni. Se non si registrano, la tutela e’ limitata a tre anni dalla divulgazione. Na CO Quali forme si registrano come modelli?…..a partire dalle 3A Automobili Abbigliamento Arredamento …….. tutto ciò che ha una forma.......quindi tutto!!! Sì, anche i caratteri tipograficio le pagine web....... 19 RIEPILOGANDO……. Un’invenzione si può brevettare…. H Na CO Un marchio o un design si può registrare ? ® Ma che cosa vuol dire? Perché la 3M ha “brevettato” la sua invenzione ed ha registrato il marchio Post-it®? 20 PROCEDENDO CON ORDINE…..CHE COS’E’ IL BREVETTO? Il brevetto è un documento con il quale la collettività riconosce il diritto a utilizzare in maniera esclusiva - per un determinato periodo di tempo - una determinata invenzione. H Na CO L’autore del brevetto ha il diritto esclusivo ad essere considerato il padre di quella determinata invenzione. L’autore del brevetto può realizzare da solo l’invenzione o incaricare altri di realizzarla. L’autore può anche essere diverso dal titolare del brevetto, infatti, può cedere la propria invenzione in cambio di una percentuale sulle vendite e/o di un compenso. Il brevetto dura 20 anni. 21 DIRITTI DERIVANTI DAI BREVETTI Il titolare del brevetto ha il diritto esclusivo di: produrre (o di far produrre) l’invenzione e vendere i prodotti che contengono l’invenzione H Na CO Il brevetto vieta a terzi di: copiare per scopi commerciali o industriali l’invenzione che è oggetto del brevetto Il brevetto non vieta a terzi di: studiare il brevetto per arricchire le proprie conoscenze 22 DIRITTI DERIVANTI DAI BREVETTI H Na Brevettando il suo POST-IT, la 3M si assicurava l’uso esclusivo del prodotto e i ricavi che ne sarebbero arrivati con la vendita, vietando ad altri di copiare l’invenzione. CO Ma affinché una invenzione sia brevettabile occorre che soddisfi determinati requisiti. 23 REQUISITI DI BREVETTABILITA’ H Na NOVITÀ: il trovato non deve essere compreso nello stato della tecnica. Per “stato della tecnica” si intende tutto ciò che è stato reso accessibile al pubblico - prima della data di deposito della domanda di brevetto - mediante descrizione scritta o orale, o attraverso un impiego o una utilizzazione (sia in Italia sia all’estero) CO ATTIVITÀ INVENTIVA: il trovato non deve risultare in modo evidente dallo stato della tecnica per una persona esperta del ramo APPLICAZIONE INDUSTRIALE: il trovato deve poter essere oggetto di fabbricazione e utilizzo in campo industriale LICEITÀ: il trovato non deve essere contrario all’ordine pubblico e al buon costume 24 TIPOLOGIE DI BREVETTO H Na Un’ INVENZIONE, la soluzione nuova ed originale di un problema tecnico. Tale soluzione può essere un nuovo prodotto o un nuovo procedimento che deve poter essere realizzata e applicata in tanti diversi esemplari La TOPOGRAFIA DI UN PRODOTTO A SEMICONDUTTORE, ovvero una serie di disegni correlati rappresentanti lo schema tridimensionale degli strati di cui si compone un prodotto a semiconduttori Un MODELLO DI UTILITÀ, quando si inventa qualcosa che dà ad un prodotto industriale già esistente nuove possibilità di utilizzo CO Una NUOVA VARIETÀ VEGETALE, ad esempio una nuova pianta (un vitigno), una nuova verdura o un nuovo frutto (la pesca noce) 25 DOVE DEPOSITARE UNA DOMANDA DI BREVETTO In Italia i brevetti si depositano presso le Camere di Commercio presenti in ogni provincia o presso la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione Ufficio Italiano Brevetti e Marchi che è l’Ufficio nazionale competente. H Na CO La Direzione Generale si trova a Roma, in via Molise, 19. E’ li che si esaminano i brevetti. Tale Ufficio può concedere o bocciare un brevetto. Quasi tutti i Paesi del Mondo hanno un proprio Ufficio Brevetti. Un altro ufficio molto importante è l’Ufficio Europeo dei Brevetti. 26 ESEMPI DI INVENZIONE H Ecco l’esempio di una invenzione che non manca mai nello scaffale delle medicine di casa... l’acido acetilsalicilico. Na CO osa? L’acido acetil...c 27 ESEMPI DI INVENZIONE C9H804 questa è la formula dell’acido acetilsalicilico, più comunemente noto come ASPIRINA® H Na CO Il nome “salicilico” deriva dalla pianta del salice perché fin dall’antichità era risaputo che la corteccia del salice conteneva una sostanza curativa chiamata salicina. Il primo studio scientifico a riguardo risale alla fine del Settecento quando il reverendo inglese Edward Stone inviò una lettera alla Royal Society - l’accademia delle scienze di Londra - nella quale si evidenziava come la popolazione del suo villaggio avesse reagito alla somministrazione di salicina. Nel corso dell’800 e del ‘900 l’industria chimica è stata capace di realizzare chimicamente la salicina senza doverla estrarre dalle piante: il primo che vi riuscì fu Felix Hoffmann, nel 1897. I brevetti più recenti sull’acido acetilsalicilico garantiscono effetti collaterali minori rispetto alla formula originaria. 28 CHE COSA SI PUO’ BREVETTARE…… Allora posso anche brevettare la reazione vulcanica dell’aceto con il bicarbonato? H Na CO No! Non tutto si può brevettare! 29 CHE COSA NON SI PU0’ BREVETTARE……. H Na Le teorie scientifiche, le scoperte e i metodi matematici, le cure per uomini e animali Le razze animali e i procedimenti biologici per ottenerle NON SI PUÒ BREVETTARE: • una nuova regola di gioco • un diverso metodo di gioco CO I piani, i principi ed i metodi per attività intellettuali o per gioco Mentre, SI PUÒ BREVETTARE: • un giocattolo • un oggetto o uno strumento per giocare A proposito di gioco... 30 ALTRI ESEMPI DI INVENZIONE……… Un gioco, di plastica, di grande successo: il frisbee H Na CO Il “disco volante” è nato dalla fantasia di 3 veterani della Seconda Guerra Mondiale che volevano creare un disco che, lanciato per aria, avesse proprietà aerodinamiche tali da renderlo stabile e in grado di percorrere una lunga distanza. Il nome deriva da una ditta dolciaria la Frisbie Pie Co. che distribuiva dolci e crostate alle università del Connecticut, uno stato degli Stati Uniti, in vassoi di latta che gli studenti riutilizzavano come “disco volante” per il loro svago. 31 ……..E ALTRI BREVETTI…… Ci sono 180 brevetti sul frisbee ®!!! H Na CO C’è il brevetto per il frisbee che percorre la distanza più lunga, quello che rimane in aria più tempo, quello con la forma strana che migliora la stabilità e l’aerodinamica. E c’è pure quello col buco. Ce n’è per tutti i gusti. Anche il materiale col quale viene costruito il frisbee è molto interessante... 32 UNA FORMIDABILE INVENZIONE: LA PLASTICA Stiamo parlando di plastica La plastica con la quale si costruiscono il frisbee è entrata a far parte del nostro mondo quotidiano, e la ritroviamo ovunque: bicchieri, bottiglie, orologi e milioni di altre cose sono fatte di plastica. La sua storia è molto lunga... H Na CO 33 UNA FORMIDABILE INVENZIONE: LA PLASTICA………E LE SUE ORIGINI……. Alexander Parkes, un autodidatta nello studio della chimica e della fisica, intorno alla metà del 1800 si stava occupando della lavorazione della gomma naturale, in un periodo in cui in questo campo si facevano grandi passi avanti con la scoperta della vulcanizzazione. La vulcanizzazione della gomma fu un procedimento inventato da Charles Goodyear nel 1839, e brevettato nel 1844, il quale aveva scoperto che aggiungendo dello zolfo al lattice dell’albero della gomma e riscaldando il miscuglio ottenuto, si veniva a creare una pasta gommosa assai più resistente ed elastica, di gran lunga migliore per le esigenze dell’industria. H Na CO Parkes, facendo esperimenti con il nitrato di cellulosa, ottenne un nuovo materiale che, in base alla descrizione che ne fornì, poteva essere: “usato allo stato solido, plastico o fluido, (che) si presentava di volta in volta rigido come l’avorio, opaco, flessibile, resistente all’acqua, colorabile e si poteva lavorare all’utensile come i metalli, stampare per compressione, laminare”. Il materiale scoperto fu chiamato parkesine e brevettato nel 1861e può essere considerato il capostipite della plastica, una grande famiglia di polimeri che oggi conta alcune centinaia di componenti. 34 UNA FORMIDABILE INVENZIONE: LA PLASTICA………ED I SUOI SVILUPPI……. Il successo delle prime materie plastiche, come la parkesine o la celluloide, creata la prima volta per la fabbricazione di palle da biliardo, fu enorme e servì da traino per la realizzazione di un nuovo materiale, interamente ottenuto per sintesi industriale, che per circa mezzo secolo avrebbe dominato il mondo delle materie plastiche, dischiudendo a esse una quantità enorme di applicazioni in tutti i settori della tecnologia industriale: la bakelite. H Na CO La bakelite fu la prima resina termoindurente ottenuta facendo reagire fenolo e formaldeide. Dalla loro reazione si forma una resina che diventa plastica per riscaldamento e in queste condizioni può essere compressa in stampi per ottenere oggetti di varia forma. Prolungando il riscaldamento, il materiale indurisce e mantiene permanentemente la forma che gli è stata data. L’inventore della bakelite fu il chimico belga Leo Hendrick Baekeland nato a Gand il 14 novembre 1863. 35 UNA FORMIDABILE INVENZIONE: LA PLASTICA………ED I SUOI BREVETTI…. Un successivo punto di svolta nella storia della plastica lo si deve a un italiano, Giulio Natta, artefice di importanti studi teorici sulla comprensione del meccanismo chimico alla base della polimerizzazione e della copolimerizzazione. Tali ricerche culmineranno nel 1954 con le scoperte di K. Ziegler e di Natta dei catalizzatori di polimerizzazione dell’etilene. In quello stesso anno Natta e i suoi collaboratori del Politecnico di Milano e della Montecatini ottennero con quei catalizzatori una classe di polimeri altamente cristallini che furono chiamati isotattici. Uno di questi polimeri è il propilene di Moplen, una plastica prodotta industrialmente nel 1957 nello stabilimento Montedison di Ferrara. H Na CO Da quel momento il Moplen entrò nelle case di tutti gli italiani sottoforma di giocattoli, scolapasta, contenitori per alimenti, secchi della spazzatura...“Sempre lucido e silenzioso” recitava la pubblicità dell’poca. Nel 1963 Natta e Karl Ziegler ricevettero il Premio Nobel per la chimica per le “loro scoperte nel campo della chimica e della industrializzazione dei polimeri”. Le Invenzioni di Giulio Natta hanno portato a 4.000 brevetti raggruppati in 333 “famiglie”. 36 BREVETTI E MARCHI Tutti gli esempi cui si e’ fatto riferimento, POST-IT, MOPLEN, Coccoina, Frisbee hanno in comune una caratteristica: H Na CO sono tutti esempi di marchi registrati. Basta guardarsi intorno per constatare che siamo circondati da marchi: quello della nostra playstation, dell’automobile di papà, della nostra maglietta preferita. 37 CHE COS’E’ UN MARCHIO? Il marchio di impresa è un SEGNO DISTINTIVO che serve a contraddistinguere i prodotti o i servizi che un’impresa offre sul mercato. H Na CO Possono costituire marchi di impresa i segni suscettibili di essere rappresentati graficamente, in particolare le parole, compresi i nomi di persona, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, o le combinazioni e le tonalità cromatiche, purché siano atti a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese. Un marchio dura dieci anni e può essere rinnovato per sempre. 38 LA CONTRAFFAZIONE La Contraffazione è l’attività di chi fabbrica e/o vende un prodotto con forma, caratteristiche e marchio simili o uguali ad un prodotto originale, per la realizzazione del quale sono stati compiuti studi, ricerche, e sono stati spesi soldi in pubblicità. NON VOGLIO IL FALSO H Na CO La Contraffazione crea confusione nel consumatore. 39 LA CONTRAFFAZIONE H Il prodotto è contraffatto quando è: UGUALE a quello ORIGINALE, cioè un prodotto che usa lo stesso nome (MARCHIO) e la stessa forma creando confusione, una COPIA dell’originale Originale Na CO Copia 40 LA CONTRAFFAZIONE H Il prodotto è contraffatto quando è: SIMILE a quello ORIGINALE, cioè un prodotto che Na CO ricorda lo stesso nome o la stessa forma creando confusione, una IMITAZIONE dell’originale NON VOGLIO IL FALSO Originale Copia 41 LA CONTRAFFAZIONE H Quali sono i prodotti più Contraffatti? Giocattoli Abbigliamento (magliette, pantaloni, sciarpe …) Alimenti (alimenti per l’infanzia, bevande…) Na CO Cosmetici (trucchi, dentifrici, profumi…) Pezzi di ricambio per auto, moto, aerei… Elettronica: CD, DVD… Medicinali 42 LA CONTRAFFAZIONE La contraffazione rappresenta: H Na CO un PERICOLO per chi acquista prodotti CONTRAFFATTI, perché sono fabbricati senza rispettare la LEGGE e non sono SICURI per la SALUTE del consumatore. NON VOGLIO IL FALSO un DANNO ECONOMICO per chi ha STUDIATO, per chi ha fatto RICERCHE, per chi si è IMPEGNATO a CREARE un prodotto NUOVO seguendo la LEGGE. Un INGANNO per i consumatori perché spesso non sono consapevoli di acquistare un prodotto non originale. 43 CASI DI CONTRAFFAZIONE H Na Gormiti contro Dynofighters I Dynofighters sono degli eroi che imitano molto i famosi personaggi dei Gormiti. CO L’impressione che i marchi Gormiti e Dynofighters suscitano nei consumatori di riferimento (bambini, genitori e nonni) è quasi coincidente. Sono stati utilizzati gli stessi colori, le stesse forme, la stessa disposizione dei personaggi. Originale Copia 44 CASI DI CONTRAFFAZIONE … segue Gormiti contro Dynofighters I Dynofighters imitano i già famosi Gormiti e sono venduti ad un prezzo più basso, sfruttando la notorietà di quest’ultimi e la pubblicitarie già fatta da chi, per primo, ha messo in vendita i Gormiti. NON VOGLIO IL FALSO H Na CO La legge dunque ha punito chi ha venduto un prodotto SIMILE a quello già in vendita perché i Dynofighters creano CONFUSIONE tra i consumatori ed un conseguente DANNO ECONOMICO al produttore dei Gormiti che per primo li ha messi in vendita. 45 CASI DI CONTRAFFAZIONE H Hasbro Italy contro Toys Italia NOMI ORIGINALI NOMI SIMILI Bingo 4 Bingo…tu con la forza di 4 Indovina chi Lui chi è Crucimaster Cruciverba L’allegro chirurgo Il medico di famiglia Na CO Il gioco BINGO…TU CON LA FORZA DI 4 imita il gioco BINGO 4. Il gioco LUI CHI E’ imita il gioco INDOVINA CHI. Il gioco CRUCIVERBA imita il gioco CRUCIMASTER. Il gioco IL MEDICO DI FAMIGLIA imita il gioco L’ALLEGRO CHIRURGO. I marchi sono molto SIMILI tra loro. 46 CASI DI CONTRAFFAZIONE …segue Hasbro Italy contro Toys Italia I marchi dei giocattoli: Bingo…tu con la forza di 4, Lui chi è, Cruciverba ed Il medico di famiglia costituiscono sicuramente CONTRAFFAZIONE dei marchi dei giochi: Bingo 4, Indovina chi, Crucimaster e L’allegro chirurgo perché IMITANO i nomi di questi ultimi giochi e producono CONFUSIONE. NON VOGLIO IL FALSO H Na CO La legge dunque ha punito chi ha venduto un prodotto SIMILE a quello già in vendita perché Toys Italia crea CONFUSIONE tra i consumatori ed un conseguente DANNO ECONOMICO all’azienda Hasbro Italy che per prima li ha messi in vendita ed ha sostenuto spese pubblicitarie. 47 CASI DI CONTRAFFAZIONE H Alcuni prodotti contraffatti, ad esempio i GIOCATTOLI, possono essere molto PERICOLOSI per i consumatori, perché fabbricati con materiali infiammabili, con sostanze tossiche e dannose per la salute. Originale Na CO Copia 48 CONTRASTARE LA CONTRAFFAZIONE H Le forze dell’ordine: Na La Polizia La Guardia di Finanza I Carabinieri La Polizia Municipale NON VOGLIO IL FALSO CO ogni giorno combattono la CONTRAFFAZIONE cercando di bloccare questi prodotti pericolosi prima che possano essere messi sul mercato e punendo chi li produce, chi li vende e … chi li acquista CON LA CONTRAFF A Z I PERDE TUTTA L ’I ONE TALIA 49 E ADESSO GIOCHIAMO INSIEME……. Ed ora, per finire, un ultimo esperimento di chimica che permette di creare una sostanza strepitosa H Na CO Non è plastica Non è gomma Non è solida ma neanche liquida ! È una cosa strana: è Silly Putty 50 E ADESSO GIOCHIAMO INSIEME……. Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti avevano bisogno di produrre a buon prezzo grandi quantità di gomma sintetica. H Na CO Uno scienziato, James Wright, si mette all’opera e dopo aver mescolato acido borico e silicone, crea una pasta dalle caratteristiche sorprendenti: si comporta come un liquido ma non è un liquido, rimbalza come una pallina di gomma ma non è gomma! Ma per le esigenze dell’industria non va bene e l’idea viene accantonata. Nel 1945 l’ideatore di questa pasta invia alcuni campioni a dei colleghi scienziati affinché possano trovare un utilizzo pratico per quella invenzione. 51 E ADESSO GIOCHIAMO INSIEME……. Non ci riescono. Nessuno sa cosa farci. Tranne una commerciante di giocattoli, Ruth Fallgather. La signora confeziona la pasta rimbalzante in ovetti per metterli in vendita nel suo negozio. Ma non credendo di fare grossi affari passa l’invenzione al suo consulente d’affari, il quale, credendo nell’idea, investe tutti i suoi averi fino a indebitarsi pur di mettere in produzione la “silly putty”, letteralmente “il mastice scemo”. Dopo 3 giorni che la pasta è in vendita, Peter Hodgson, riesce a vendere più di 250 mila confezioni. Un successo strepitoso!! Erano gli anni Cinquanta e la Silly Putty è ancora uno dei giocattoli più venduti. Naturalmente la ricetta della Silly Putty è brevettata. H Na CO 52 E ADESSO GIOCHIAMO INSIEME……. Procedimento Mescolate in un contenitore la borace nell’acqua fino a formare una soluzione satura. H Na CO Nell’altro contenitore diluite la colla vinavil con l’acqua, ed eventualmente aggiungete anche il colorante. A questo punto, aggiungete poco alla volta la soluzione con il borace, mescolando di volta in volta. A un certo punto si inizierà a formarsi una pasta elastica; aggiungete la soluzione con la borace fino a formare la consistenza desiderata. Sciacquate la pasta ottenuta e cominciate a giocare. 53 E ADESSO GIOCHIAMO INSIEME……. H Ricetta per una Silly Putty casalinga Na CO Ingredienti: Borace Vinavil Acqua Colorante (se la vogliamo colorata) 2 Contenitori 54 A QUESTO PUNTO TOCCA A TE! Vuoi inventare qualcosa anche tu? H Na CO Hai mai risolto in maniera originale dei problemi tecnici? Forza allora! Progetta, descrivi, costruisci la tua invenzione e corri a brevettarla!!!! 55 Via Molise, 19 - 00187 Roma Call center: + 39 06 47055800 e-mail: [email protected] web: www.uibm.gov.it
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