Newsletter antibiotico-resistenze n.2
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Newsletter antibiotico-resistenze n.2
Newsletter antibiotico-resistenze Semestrale di informazione dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale, Regione Emilia-Romagna n. 2 Infezioni delle alte vie respiratorie No agli inibitori delle β lattamasi Le infezioni delle alte vie respiratorie più comuni acquisite in ambito territoriale (riniti, faringotonsilliti, sinusiti, otiti) sono solitamente virali, più raramente batteriche. Fra i batteri i più frequenti e clinicamente rilevanti sono Streptococcus pneumoniae (causa di otite e sinusite) e Streptococcus pyogenes (causa di faringotonsillite), di cui si riportano di seguito le resistenze agli antibiotici a livello della popolazione generale della Regione Emilia-Romagna. Altri possibili agenti eziologici sono Hemophilus influenzae e Moraxella catharralis che verranno affrontati in una prossima Newsletter. Streptococcus pneumoniae Gli antibiogrammi relativi a S. pneumoniae (figura 1) provenienti da materiali delle alte vie respiratorie (tamponi faringei/rinofaringei, nasali, auricolari, congiuntivali) di pazienti adulti e in età pediatrica saggiati nei laboratori pubblici della regione, dimostrano che: • la resistenza alla penicillina si mantiene a livelli medi (attorno al 10%) ed è in calo • la resistenza ad amoxicillina è rara (meno del 2%) • la resistenza ai macrolidi, invece, seppure in calo, è superiore al 20%, quindi clinicamente rilevante • la resistenza ad amoxicillina associata all’acido clavulanico non viene riportata perché non è indicata nel trattamento delle infezioni da pneumococco. penicillina amoxicillina macrolidi Prevalenza (%) 50 40 30 (*) 20 10 0 2005 2006 2007 2008 2009 2005 2006 2007 2008 2009 2005 2006 2007 2008 2009 Figura 1. Percentuali di campioni di S. pneumoniae resistenti (R+I), sui materiali delle alte vie respiratorie, popolazione generale, 2005-2009.1 Il grafico riporta il livello totale di resistenza (R+I) che comprende i germi a sensibilità intermedia (I) e quelli resistenti (R). La resistenza di pneumococco a penicillina è prevalentemente di tipo intermedio (I). Le infezioni dovute a germi a sensibilità intermedia sono curabili utilizzare dosaggi più elevati di penicillina. Streptococcus pyogenes Gli antibiogrammi relativi a S. pyogenes (figura 2) provenienti da tamponi faringei di pazienti adulti e in età pediatrica dimostrano che: • la resistenza ai macrolidi, seppure in calo, è frequente (circa 20%) • la resistenza a clindamicina si mantiene a livelli medi (circa 10%) • la resistenza a cotrimoxazolo è estremamente elevata (oltre 80%, dato non riportato in figura) macrolidi clindamicina Prevalenza (%) 50 40 30 (*) 20 10 0 2005 2006 2007 2008 2009 2005 2006 2007 2008 2009 La resistenza a penicillina, amoxicillina o ampicillina non viene testata di routine perché NON SONO MAI stati segnalati ceppi di S. pyogenes resistenti a queste molecole. Figura 2. Percentuali di campioni di S. pyogenes resistenti (R+I), su tamponi faringei, popolazione generale, 2005-2009.1 (*) La linea rossa orizzontale rappresenta il limite del 20% di resistenza oltre il quale non è raccomandato l’uso di quell’antibiotico per la terapia empirica. Newsletter antibiotico-resistenze n.2 ottobre 2011 n. 2 Newsletter antibiotico-resistenze Semestrale di informazione dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale, Regione Emilia-Romagna Consumo territoriale di antibiotici DDD/1000 abitanti-die Amoxicillina o amoxicillina+acido clavulanico? Figura 3. Andamento del consumo di antibiotici in Emilia-Romagna nel periodo dal 2005 al 2009.1 Il consumo di penicilline associate a inibitori delle β lattamasi (frequentemente si tratta di amoxicillina+acido clavulanico) è elevato, in aumento nel tempo (+43% negli ultimi cinque anni) e comunque molto superiore al consumo di penicilline ad ampio spettro (amoxicillina). Questo andamento di consumi è opposto a quello di altri paesi europei in cui l’antibiotico più frequentemente prescritto è penicillina o amoxicillina non associata agli inibitori di β lattamasi. L’aggiunta di inibitori viene erroneamente interpretata come una soluzione per superare le resistenza di S. pneumoniae e ridurre il numero di dosi giornaliere da tre a due (vedi approfondimento). Approfondimento Le resistenze di Streptococcus pneumoniae Il meccanismo di resistenza di S. pneumoniae ai β lattamici (penicillina, amoxicillina e ampicillina) dipende dalla modificazione delle proteine presenti sulla parete cellulare del germe (PBPs) che provoca una alterazione del legame con le penicilline e la loro conseguente riduzione di efficacia. Il meccanismo non è del tipo tutto o nulla: l’affinità del legame può essere semplicemente ridotta e non azzerata e questo spiega l’esistenza di resistenze intermedie. Le infezioni non invasive, anche associate a ceppi con ridotta sensibilità, possono essere efficacemente trattate utilizzando β lattamici a più alto dosaggio. Dal momento che la resistenza di pneumococco ai β lattamici non è mediata dalle β lattamasi, l’aggiunta di acido clavulanico all’amoxicillina: • non ne migliora l’efficacia su pneumococco • non ne modifica la cinetica L’uso di amoxicillina a dosi standard (50 mg/Kg/die nel bambino e da 1,5 a 3 g/die nell’adulto) in tre somministrazioni giornaliere consentirà di curare anche le infezioni causate da pneumococchi a sensibilità intermedia a penicillina. Le non resistenze di Streptococcus pyogenes Lo S. pyogenes è sempre sensibile alle penicilline: la somministrazione di amoxicillina in due sole dosi giornaliere è efficace nel curare le faringotonsilliti streptococciche. Quale scelta terapeutica? Bibliografia Le linee guida raccomandano: • in caso di otite media acuta, qualora l’antibiotico si renda necessario, usare amoxicillina, alla dose standard in tre somministrazioni al giorno per 5-7 giorni 1. Agenzia sanitaria e sociale regionale. Sorveglianza dell’antibioticoresistenza e uso di antibiotici sistemici in Emilia-Romagna. Rapporto 2009. Dossier 210-2011 2. Centre for Clinical Practice. Respiratory tract infections antibiotic prescribing. Prescribing of antibiotics for selflimiting respiratory tract infections in adults and children in primary care. London (UK): National Institute for Health and Clinical Excellence (NICE); 2008 Jul. (Clinical guideline; no. 69). 3. Agenzia sanitaria e sociale regionale. Faringotonsillite in età pediatrica. Linea guida regionale. Dossier 153-2007 4. Agenzia sanitaria e sociale regionale. Otite media acuta in età pediatrica. Linea guida regionale. Dossier 154-2007 • in caso di faringotonsillite streptococcica, certa o sospetta, usare amoxicillina, alla dose standard in due somministrazioni al giorno per 6 giorni. (per approfondire: Linea Guida Regionale3,4) La Newsletter antibiotico-resistenze è realizzata all’interno del Progetto “Antibioticoresistenza e uso di antibiotici” dell’Area Rischio Infettivo dell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale dell’Emilia-Romagna in collaborazione con il Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria (CeVEAS) di Modena. Questo numero rientra in un progetto di ricerca finanziato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Testi e analisi dati: Simona Di Mario°, Carlo Gagliotti^, Rossella Buttazzi^, Giulio Formoso°, Oreste Capelli°, Anna Maria Marata°, Nicola Magrini°, Maria Luisa Moro^ Editing e impaginazione: Barbara Paltrinieri Stampa: Premiato Stabilimento Tipografico dei Comuni - Santa Sofia (FC) °Ceveas ^Agenzia sanitaria e sociale regionale, Regione Emilia-Romagna Newsletter antibiotico-resistenze n.2 ottobre 2011
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