La Flor de Lou Dalfin
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La Flor de Lou Dalfin
Lou Dalfin La Flor de Lou Dalfin UPRFOLKROCK/PEONES Edizioni Musicali 2001* “Vielhs viatjaires s’i dralhas estremàas / vielhs viatjaires per lo chamin / sonadors e contrabandiers / quiets davalen ai darreirs festin” (Lo viatge) – vecchi viaggiatori, contrabbandieri e suonatori scendono silenziosi alle ultime feste. Ne La Flor de Lou Dalfin ritroviamo un mondo di tradizioni riconquistate che danzano al suono della nuova musica occitana di Sergio Berardo e del progetto dei Lou Dalfin, dove la musica è anche il tempo ritrovato della festa, lo spazio di una cultura di vallata e di passo, che da una montagna all’altra rimbalza radici e filosofie di vita. Dopo vent’anni di concerti e di balli di piazza, il gruppo occitano ha voluto raccogliere in un disco il meglio di una produzione ormai importante, in un gesto che celebra soprattutto quel legame speciale che unisce musicisti e pubblico. Lou Dalfin continua a esistere proprio grazie al contatto costante con la gente, al rapporto stretto intrecciato col territorio, al significato profondo della tradizione rivisitata. Là dove la musica popolare è espressione di vitalità, è ricerca di un’identità culturale, è la crescita di una coscienza comune, allora si consuma lo scambio, il dare e l’avere, allora si compie quella musica che arricchisce chi la fa e chi l’ascolta. Chi balla e chi siede, tenendo il tempo col piede. E sono pochi che riescono a non cedere alla seduzione del ritmo – e si scoprono poi a muovere la testa, a battere le mani. Lou Dalfin trascina, per quella commistione di antico e di moderno che è la sua chiave vincente, mentre ripercorre i sentieri di uno stile tradizionale unendo alla ghironda, alla fisarmonica e ai flauti forme ritmiche e armoniche proprie del rock, che raccolgono in un percorso attuale origini e futuro del folclore occitano. I Lou Dalfin sono Sergio Berardo (voce, ghironda, flauti, scacciapensieri, organetto), Dino Tron (fisarmonica, cornamuse, organetto), Riccardo Serra (batteria), Daniele Giordano (basso), Alfredo Piscitelli (chitarre). La Flor de Lou Dalfin è un disco da ascoltare e da ballare, che dà respiro e allegria. Isabella Maria Zoppi *Recensione pubblicata ne L’isola che non c’era, anno VI, n° 22, luglio 2001, p. 31.
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