Annual Report 2005 italiano
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Annual Report 2005 italiano
MONNALISA ® Bilancio 2005 Per qualsiasi commento o richiesta di chiarimento relativa al bilancio è possibile contattare l’azienda all’indirizzo e-mail [email protected] Si ringraziano tutti coloro che in modo diretto hanno realizzato questo bilancio: Piero Arcangioli, Daniele Pasqui e tutto lo staff amministrativo, Sara Tommasiello Infine, un grazie anche a coloro che più o meno direttamente hanno fornito importanti contributi per la realizzazione del presente bilancio: lo staff commerciale, il comitato etico e Irene Cacioli Per l’ottimizzazione grafica e l’impaginazione si ringrazia: Chiara Massaini Si ringrazia inoltre: SCS Azioninnova Lettera aperta di Piero e Barbara Iacomoni Indice Indice pag. 5 1. INTRODUZIONE AL BILANCIO 1.1 Nota metodologica 1.2 La storia 1.3 Struttura del gruppo 1.4 Assetto societario 1.5 Corporate Governance 1.6 Struttura produttiva 1.7 Assetto organizzativo 1.8 Mission e Vision 1.9 La strategia di responsabilità sociale 1.10 Definizione e coinvolgimento degli stakeholder 6 7 9 10 10 11 11 12 13 13 15 2. RELAZIONE SULLA GESTIONE 18 3. PROSPETTI DI BILANCIO 28 4. NOTA INTEGRATIVA 37 5. RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 60 6. PERFORMANCE SOCIALE 6.1 Dipendenti 6.1.1 Consistenza del personale: area, genere, inquadramento 6.1.2 Tipologia contrattuale 6.1.3 Retribuzione e produttività 6.1.4 Valorizzazione ed incentivazione 6.1.5 Orario di lavoro e flessibilità lavorativa 6.1.6 Pratiche disciplinari e contenzioso 6.1.7 Salute e sicurezza 6.1.8 Informazione e coinvolgimento dei dipendenti 6.1.9 Capitalle umano 6.1.10 Capitale strutturale 6.2 Clienti 6.2.1 La distribuzione 6.2.2 Lo stakeholder cliente 6.2.3 Resi, reclami e...servizio 6.2.4 E-commerce 6.2.5 Comunicazione 6.2.6 Indagine sul “made in” 6.2.7 Capitale relazionale 6.2.8 La “voce” dello stakeholder 6.3 Fornitori 6.3.1 Tipologia e localizzazione geografica 6.3.2 La relazione commerciale 6.3.3 Selezione e valutazione dei fornitori 6.3.4 Esito focus group e piano di miglioramento 6.4 Soci, azionisti e comunità finanziaria 6.4.1 Patrimonio netto 6.4.2 Rapporti con gli istituti finanziari 6.4.3 Autovalutazione e rating 6.5 Comunità locale 6.5.1 Monnalisa ed il territorio 62 62 63 64 65 66 68 70 70 71 72 76 78 79 79 81 81 82 82 84 86 88 89 91 91 92 94 95 95 97 98 99 Indice 6.5.2 6.5.3 6.5.4 6.5.5 Scuola ed istruzione Partecipazione ad iniziative e progetti sulla responsabilità sociale di impresa Iniziative umanitarie Iniziative di promozione sportiva 99 100 100 101 7. PERFORMANCE AMBIENTALE 7.1 Politiche e strategie ambientali 7.2 Indicatori di performance ambientale 7.2.1 Carburante 7.2.2 Acqua 7.2.3 Energia 7.2.3.1 Energia elettrica 7.2.3.2 Gas per riscaldamento 7.2.4 Materie prime 7.2.4.1 Imballaggi in carta e cartone 7.2.4.2 Imballaggi in plastica 7.2.4.3 Tessuti 7.2.4.4 Carta 7.2.4.5 Toner, cartucce e nastri per stampanti 102 103 103 103 104 105 105 105 106 106 106 106 108 109 8. GLOSSARIO 111 Lettera aperta di Piero e Barbara Iacomoni (...) May your hands always be busy, May your feet always be swift, May you have a strong foundation When the winds of changes shift. (...)* Tratto da “Forever Young” di Bob Dylan Il bilancio di quest’anno è finalizzato ad una completa rappresentazione della realtà aziendale, frutto della redazione ed approvazione contestuale del Bilancio di esercizio e della rendicontazione socio-ambientale, proposti non solo in un unico documento, ma integrati e dialoganti. Questo consentirà di esprimere quanto ci siamo dati da fare e quanto abbiamo cercato di essere pronti alle sfide del mercato, chiarendo nel contempo anche i valori ed i principi che ci ispirano e si fanno realtà nelle strategie aziendali. Vogliamo che le nostre fondamenta siano solide per la Monnalisa di oggi e per quella che sarà domani: solo questo ci rende cittadini del mercato e della società a pieno titolo. Una prospettiva rassicurante, ma al tempo stesso sfidante, perché non si tratta di un bene acquisito per sempre ma di una ricerca continua della legittimità ad operare, in quanto soggetti responsabili e sostenibili. Piero e Barbara Iacomoni *Possano le tue mani essere sempre indaffarate Possano i tuoi piedi essere sempre veloci Possa tu avere fondamenta solide Quando il vento dei cambiamenti soffierà. (libera traduzione) Introduzione al Bilancio Il Bilancio dell’esercizio 2005 presenta alcune sostanziali novità rispetto alle edizioni degli anni precedenti, sia dal punto di vista metodologico che contenutistico. In particolare, occorre mettere in rilievo quattro aspetti: 1 2 3 4 L’integrazione fra i Bilanci Le fonti del Bilancio economico e del Bilancio Sociale Gli obiettivi di miglioramento per il Bilancio Le risorse immateriali Introduzione al Bilancio 1.1 Nota metodologica 1. L’integrazione fra i Bilanci Il presente Bilancio è realizzato con l’intento di riuscire ad offrire agli stakeholder una visione completa della Monnalisa. Per questa ragione è stato pensato e realizzato come vera e propria integrazione fra il bilancio civilistico-fiscale in forma CEE e la rendicontazione socio-ambientale che caratterizzava, fino allo scorso esercizio, il Bilancio Sociale. L’unione di questi due tipi di documenti non ha significato inserire gli indicatori dell’uno nella forma dell’altro, ma è stato il frutto di un vero processo di integrazione che vuole partire da due considerazioni iniziali, fondamentali per la vita dell’impresa: le performance economiche dipendono direttamente dall’attenzione posta verso i temi della responsabilità sociale. non sarebbe possibile raggiungere determinate performance socio-ambientali senza una serie di scelte economiche oculate e responsabili. Tutto ciò non può restare una dichiarazione di intenti. Deve necessariamente concretizzarsi nelle politiche e nelle strategie, oltre a dover essere comunicato in modo organico, ovvero attraverso un messaggio unico e completo a tutti i pubblici di riferimento, affinché ciascuno, da un lato, ne recepisca gli aspetti di proprio maggior interesse, dall’altro riesca a valutare le attività aziendali nella loro interezza. Questo relazionare a 360° in merito alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale della Monnalisa assume la valenza di un esperimento, visto che a livello internazionale sono ancora poche le imprese che utilizzano questo modello. La realizzazione di questo documento ha previsto due fasi: 1. sono stati raccolti i dati tradizionalmente inseriti nel bilancio d’esercizio, oltre che quelli inerenti le performance sociali ed ambientali. 2. sia in nota integrativa che nella relazione sulla gestione sono stati cercati e trovati momenti in cui i risultati economici hanno avuto stretta correlazione con le performance sociali o ambientali (in tal caso si è deciso di mettere in risalto questa commistione tramite apposito flag) Nello specifico il Bilancio si presenta composto da queste parti: Introduzione, dove oltre a definire la metodologia seguita per realizzare il presente documento (nota metodologica), viene anche delineato il profilo della Monnalisa (storia e struttura dell’azienda, assetto societario, governance, struttura produttiva, assetto organizzativo, mission e vision, strategia di responsabilità sociale, definizione e coinvolgimento degli stakeholder). Relazione sulla gestione, in cui è inserita l’analisi economico-finanziaria ed il prospetto di calcolo e ripartizione del valore aggiunto Prospetti di bilancio: Stato Patrimoniale e Conto Economico Nota integrativa, contenente alcuni rimandi alla relazione sociale Relazione del collegio sindacale Performance Sociale: articolata per stakeholder Performance Ambientale: composta dalle politiche e dagli indicatori ambientali. 2. Le fonti del Bilancio economico e del Bilancio Sociale Il Bilancio d’esercizio è realizzato tenendo conto delle norme contenute nel libro V del Codice Civile, così come modificato alla luce del D.Lgs n.6/2003, che recepisce la Direttiva CEE sui bilanci. Nella parte relativa agli indicatori sociali, Monnalisa fa invece riferimento ai principi di rendicontazione del Gruppo di Studio sul Bilancio Sociale e del GRI (Global Reporting Initiative). Inoltre il Bilancio presente recepisce gli indicatori previsti dalla SA8000, la cui certificazione Monnalisa ha ottenuto nel 2002. Il coinvolgimento degli stakeholder si è invece basato sullo standard AA1000. Introduzione al Bilancio 3. Gli obiettivi di miglioramento per il Bilancio Il sistema di responsabilità sociale, di cui il bilancio è un’espressione, sposa la logica del miglioramento continuo; prevede pertanto, annualmente, la definizione di un piano di attività da implementare e l’assunzione di una serie di impegni da portare a termine nell’anno seguente. Il grado di raggiungimento degli obiettivi contenuti nel piano di miglioramento del 2005 è riportato in specifiche tabelle, collocate nei vari capitoli del bilancio in base all’ambito di appartenenza. Per quel che riguarda, invece, lo strumento “Bilancio”, nello scorso esercizio Monnalisa si era data alcuni obiettivi, il cui grado di raggiungimento è riassunto nella tabella seguente. Tab. 1.1 - Obiettivi e risultati Bilancio 2005 Obiettivi per il presente Bilancio Risultati raggiunti prevedere una traduzione in lingua inglese del bilancio è stata redatta una traduzione in inglese del bilancio, disponibile in formato elettronico sul sito aziendale inserire nel bilancio la voce dello stakeholder “cliente” in data 8 maggio 2006 è stato tenuto un focus group con un campione significativo di clienti italiani, e contestualmente è stato sottoposto ad un’altrettanto significativa selezione di clienti esteri un questionario sulla relazione cliente-Monnalisa. L’esito di entrambi è riportato nel presente documento elaborare un questionario per i dipendenti su chiarezza ed utilità dello strumento bilancio è stato elaborato e sottoposto a tutti i dipendenti un questionario di valutazione sul bilancio sociale 2004 (si veda il box sotto riportato) Questionario interno sul bilancio sociale 2004 Metodologia adottata E’ stato sottoposto a tutti i dipendenti un questionario nominativo articolato in 13 domande (12 chiuse ed una aperta) volte a valutare il grado di chiarezza, completezza, utilità e comprensibilità del documento. Risultati Ha risposto il 71% dei dipendenti, che ha – nella maggioranza – considerato il bilancio sociale 2004 comprensibile, interessante, chiaro ed utile. Sono state proposte alcune aree di miglioramento come la traduzione di tutti i termini in inglese, l’introduzione di un glossario con la spiegazione del linguaggio tecnico e degli acronimi, l’approfondimento degli aspetti ambientali e la più estesa spiegazione discorsiva dei risultati espressi mediante grafici e tabelle. Gli spunti di miglioramento ed i suggerimenti emersi sono stati già recepiti dal presente bilancio. Per il prossimo esercizio, Monnalisa intende: - inserire nel bilancio la voce dello stakeholder “comunità locale” - approfondire le tematiche della conciliazione dei tempi di vita - inserire sul sito web uno strumento per rilevare suggerimenti e valutazioni sul bilancio, esteso non solo ai dipendenti ma a tutti gli stakeholder 4. Le risorse immateriali Con questo documento Monnalisa intende anche iniziare a rendicontare in merito ad alcuni indicatori cosiddetti “intangibili”, ovvero riferiti “a risorse non monetarie, identificabili, senza sostanza fisica, possedute per la produzione o la fornitura di beni o servizi, per la cessione ad altri o per motivi amministrativi” (definizione dell’International Accounting Standard Committee del 1998). Per una valutazione del Capitale Intangibile è necessario considerarlo come l’insieme di: - capitale relazionale - capitale umano - capitale strutturale In questa fase di avvio della trattazione dell’argomento, Monnalisa ha optato per affrontare il capitale relazionale, con particolare riferimento ai clienti, ed il capitale umano e strutturale, con riferimento ai dipendenti. Tav. 1.1 - Gli intangibili in Monnalisa Valori, cultura, identità, know how Persone Capitale Relazionale Trasparenza e responsabilità Monnalisa SpA Sistema Informativo Affidabilità, adeguatezza, diffusione, immediatezza Introduzione al Bilancio Questi due aspetti sono stati inseriti nella rendicontazione presente e trattati rispettivamente al termine del capitolo sui clienti e di quello sui dipendenti. Vista l’importanza e la rilevanza della valutazione di queste risorse in ottica di competitività globale, Monnalisa ritiene necessario ampliare questa trattazione già a partire dal prossimo esercizio 2006. Stakeholder Capitale Strutturale Brand Monnalisa Organizzazione Struttura produttiva 1.2 La storia 1968 L’attività si espande con la produzione del coordinato e l’invenzione del total look da bambino L’azienda passa da ditta individuale a srl, si delinea la struttura stellare del gruppo Monnalisa Concentrazione del prodotto sul target bambina Introduzione del sistema di responsabilità sociale Inaugurazione del negozio monomarca in Via del Corso a Firenze Introduzione Linea Paesaggino Integrazione Sistema qualità e responsabilità sociale, con prima visita ispettiva integrata da parte dell’ente certificatore Monnalisa finalista all’Oscar di Bilancio nella categoria piccole e medie imprese 1970 1978 1980-90 1991 1998 1999 Nasce “Monnalisa di Piero Iacomoni”, specializzata in abbigliamento bambino (1-15 anni), fascia alta di mercato Barbara Bertocci, moglie di Piero Iacomoni, entra nell’azienda in qualità di stilista Passaggio da srl a spa. Viene creata la showroom – mediante ristrutturazione di un immobile settecentesco – dove accogliere i clienti, soprattutto stranieri Certificazione ISO 9001 2001 2002 2003 2004 2005 Certificazione SA8000 del sistema di responsabilità sociale e pubblicazione del primo bilancio sociale. Passaggio ISO 9001 all’edizione 2000 della Norma (Vision 2000) Prima sfilata a Pitti Bimbo. Monnalisa vince il primo premio agli European Fashion Awards nella categoria “Party” Introduzione al Bilancio Oscar di Bilancio Monnalisa è arrivata tra i finalisti nella categoria “Piccole e medie imprese” del Premio Oscar di Bilancio 2005, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta a Milano, a Palazzo Mezzanotte, il 2 dicembre 2005. Questa la motivazione: “Il bilancio risulta chiaro, essenziale e completo; è integrato da grafici esplicativi e da un prospetto per la determinazione e ripartizione del valore aggiunto. Dal bilancio sociale emergono forte identità e personalizzazione, nonché reale senso di appartenenza e sincera volontà di autorappresentazione. Elementi, questi, percepibili anche dal formato innovativo e dalla grafica semplice e schietta che contribuiscono a costituire l’intrinseca portata comunicativa e divulgativa del documento”. 1.3 Struttura del gruppo 10 Il gruppo è strutturato con a monte la Jafin, la finanziaria che gestisce i fabbisogni finanziari infragruppo. A latere, la PJ, l’azienda che detiene gli immobili del gruppo ed i marchi, per i quali cura le royalty nel mondo. La Cut si occupa della realizzazione del prototipo e dello studio dello stesso, in termini di vestibilità ed ottimizzazione progettuale. Alla Penta Service viene delegata la fase progettuale relativa al piazzamento ed allo sviluppo taglie e la prima fase del processo produttivo relativa al taglio; da quest’anno l’azienda si occupa anche di controllo qualitativo tessuti. La Monnalisa & Co., in qualità di factory outlet, si occupa infine di vendere le rimanenze di prodotto finito di Monnalisa: si tratta dell’unico outlet esistente e dell’unico luogo dove possono essere trovate le rimanenze aziendali, a dimostrazione dell’attenzione posta sulla tutela del marchio. Tav. 1.2 - Struttura del gruppo JAFIN Polo finanziario del gruppo P.J. Immobiliare del gruppo, gestisce i marchi nel mondo CUT MONNALISA Realizza i prototipi delle varie collezioni Produce e vende Coordinati Monnalisa MONNALISA & CO. Factory outlet PENTA SERVICE Sviluppa il prototipo fino al taglio industriale elettronico; Si occupa del controllo qualitativo dei tessuti 1.4 Assetto societario Il capitale sociale di Monnalisa S.p.A. è pari a € 2.064.000 ed è detenuto per il 51% dalla famiglia Iacomoni e per il 49% dalla holding del gruppo, la Jafin S.p.A. Nel corso del 2005 è stato sottoscritto interamente l’aumento di capitale deliberato nel 1999. Una parte della sottoscrizione, pari a € 618.000, è stata effettuata nello scorso esercizio mediante utilizzo della riserva accesa dal 2000 1.5 Corporate Governance La Corporate governance è l’insieme di regole e processi finalizzati ad assicurare il giusto equilibrio fra assetti proprietari, gestione e controllo dell’azienda. E’ evidente perciò che essa ha un ruolo ed un peso differente a seconda della situazione dell’azienda in termini di ciclo di vita, numero di azionisti, dimensione e complessità, atteggiamento nei confronti del futuro. Introduzione al Bilancio contestualmente alla stipula di un contratto di prestito partecipativo. Il mutuo in oggetto prevede infatti il reintegro degli interessi da parte della ditta e delle quote di capitale da parte degli azionisti, con un piano di ammortamento personalizzato. Al termine dei dieci anni di durata del mutuo, la distribuzione del capitale tra i soci manterrà le percentuali odierne. Monnalisa SpA è un’azienda abbastanza matura con più di venti anni di vita, ancora nella fase della prima generazione. Gli azionisti sono due persone fisiche ed una giuridica: di fatto la famiglia proprietaria. Con il 2005, l’azienda rientra in tutti e tre i parametri previsti a livello europeo ai fini della definizione di media impresa, vale a dire: - numero di addetti da 50 a 250 - volume di affari non superiore a 50 milioni di euro - totale delle attività non superiore a 43 milioni di euro. Tav. 1.3 - Rappresentazione governance Monnalisa Amministratore Unico Collegio sindacale [Piero Iacomoni] Controllo interno della società con funzioni di vigilanza sull’amministrazione MONNALISA Governance Assemblea dei soci Amministrazione ordinaria e straordinaria (dal punto di vista patrimoniale, economico e finanziario) allo scopo di conseguire l’oggetto sociale; redazione del bilancio [famiglia proprietaria] Nomina/revoca amministratori e sindaci; approvazione bilancio; determinazione compensi amministratore e sindaci L’imprenditore-fondatore è l’unico azionista, anche se di fatto i figli ed il coniuge possiedono azioni della società. Il consiglio di amministrazione è sostituito da un amministratore unico. Il modello delineato ha carattere di stabilità e sostenibilità della realtà aziendale: - la difficoltà di vendita delle azioni detenute contribuisce ad essere più partecipi delle decisioni aziendali - la presenza di pochi azionisti, facenti parte tutti della famiglia diretta del fondatore, riduce la possibilità di conflitti dal momento che il bagaglio valoriale sia di vita che di azienda è in comune - i componenti della famiglia proprietaria lavorano in azienda: questo consente loro di comprendere maggiormente i problemi aziendali e di essere predisposti positivamente verso le proposte di risoluzione degli stessi. Nell’ottica di affrontare il passaggio generazionale, l’azienda ha istituito - seppur senza formalismi - un comitato di direzione, al quale partecipa l’amministratore e le direzioni aziendali di produzione ed amministrazione, indipendenti sia dall’azionariato che dalla famiglia proprietaria. 1.6 Struttura produttiva Monnalisa lavora in programmato, articolando la produzione in due collezioni all’anno, che vengono presentate alla clientela tramite rappresentanti. In base alle proiezioni sull’esito della campagna vendita, l’azienda anticipa gli acquisti per poi procedere sul venduto alla programmazione della produzione. Allo scopo di soddisfare sempre le richieste della clientela, Monnalisa ha adottato una struttura produttiva estremamente flessibile, tale da controllare efficacemente i punti critici dell’organizzazione. 11 Introduzione al Bilancio Tutte le fasi di trasformazione della materia prima in prodotto finito sono esternalizzate presso piccoli laboratori localizzati soprattutto nell’Italia centrale. Restano invece interne le fasi di creazione ed ideazione della collezione, la preparazione dei prototipi, l’industrializzazione del progetto stilistico, il supporto ed il controllo della rete commerciale esterna, gli acquisti delle materie prime, la gestione e il controllo del flusso logistico di produzione esterno, il controllo qualità dei capi finiti, il loro stoccaggio, la spedizione e le attività post vendita. Il controllo tessuti ed il taglio sono delegati alla Penta Service Srl, azienda del gruppo, che avvalendosi di strumentazioni ad alta tecnologia garantisce l’ottima qualità della lavorazione chiave per le successive fasi. Il tagliato arriva poi, unitamente agli accessori, ai laboratori di confezione, ricamo, stampa, tintura per subire le successive fasi di lavorazione. Infine, il prodotto finito torna in Monnalisa dove viene ubicato ed immagazzinato per il cliente. Il ciclo circolare di produzione viene pilotato e monitorato dalle unità produttive interne, che ne seguono il percorso, ne assicurano la necessaria alimentazione e ne garantiscono il buon fine. Con la stessa impostazione organizzativa vengono gestite le attività di acquisto di prodotti finiti sia dall’estero che dall’Italia, dal momento che la creazione e la fase progettuale sono comunque opera di Monnalisa. Varia nel processo produttivo la fase di acquisto delle materie prime, alla quale provvede lo stesso fornitore di commercializzati, e la tempistica delle fasi progettuali che diviene molto più stringente in quanto soggetta alle deadline produttive e di consegna merce del fornitore. 1.7 Assetto organizzativo La struttura organizzativa di Monnalisa S.p.A. è di tipo gerarchico-funzionale articolata nelle macro aree: amministrazione, stile, commerciale, produzione, ced. Tav. 1.4 - Organigramma Qualità e Responsabilità Sociale Direzione Generale 12 Direzione Stile Direzione Vendite&Mktg Direzione Produzione Finanza & Controllo Stile Reception Acquisti tessuto Amministrazione Stampe e ricami Vendite Italia Acquisti accessori Banche Distinte base Vendite estero Logistica Fornitori Prototipi Riassortimenti Programmazione Fatturazione Progettazione E-commerce e corner Controllo produzione Magazzino prodotti finiti Controllo qualità CED Hardware e protezione sw Magazzino materie prime Essendo la rappresentazione dell’organigramma per funzione, alla stessa mansione possono essere dedicate una o più persone. MISSION - cosa facciamo e per chi? appiamo creare valori e valore nel tempo.... - con un prodotto di qualità, moda e forte identità per i nostri clienti e consumatori - con un servizio flessibile, affidabile e personalizzato al nostro cliente - con un ambiente di lavoro dinamico e sfidante per i nostri collaboratori - con una relazione proficua e continua con i nostri fornitori - con una realtà aziendale sostenibile e duratura per il territorio. In tutto questo testimoniamo ed esplicitiamo ciò in cui crediamo, la nostra cultura, i nostri valori. Introduzione al Bilancio 1.8 Mission e vision VISION - in quale direzione vogliamo andare? Vogliamo eccellere in innovazione, creatività e praticità d’uso... per conquistare nuovi mercati Vogliamo stimolare all’interno una managerialità diffusa... per affrontare con successo le sfide della piccola media impresa familiare Vogliamo espanderci nel mondo a livello produttivo e commerciale, avendo sempre a cuore i nostri valori... per diffondere una cultura della responsabilità sociale 1.9 La strategia di responsabilità sociale L’approccio alla Corporate Social Responsibility (CSR) ha avuto inizio nel 2001 con l’implementazione del sistema di responsabilità sociale e con la sua certificazione secondo i requisiti della Norma SA8000 nel maggio 2002. Con il raggiungimento ed il consolidamento degli obiettivi economici e patrimoniali, Monnalisa ha maturato la propria logica di massimizzazione delle performance per ampliare l’ambito di valutazione dell’azienda anche al contesto sociale, in rapporto ai clienti, ai fornitori, ai collaboratori. I valori etici individuali di rispetto, fiducia, onestà, apertura al nuovo si sono integrati nei valori imprenditoriali e nello stile di leadership aziendale volto alla valorizzazione delle risorse umane, all’innovazione, al perseguimento dell’economicità, all’orientamento al mercato ed agli stakeholder. Si può ottenere valore aggiunto e vantaggio competitivo scegliendo di produrre con partner socialmente responsabili, garantendo un ambiente di lavoro trasparente, così come la logica del profitto può diventare, “profittevolmente”, logica della sostenibilità, intendendo con essa un profitto duraturo nel tempo e che non contrasti con le dinamiche sociali ed ambientali, in cui l’azienda è collocata. In questo senso, SA8000 ha rappresentato uno degli strumenti adottati da Monnalisa per rendere il proprio impegno e la propria filosofia concreti. Tav. 1.5 - Percorso CSR Monnalisa 2001 Introduzione sistema di gestione della responsabilità sociale Pubblicazione della politica di RSI a fumetti 2002 Certificazione SA8000 Monnalisa eletta tra le 20 Best Practice di CSR a livello europeo 2003 Primo coinvolgimento degli stakeholder Monnalisa finalista al Sodalitas Social Award 2004 Focus group façon Integrazione sistema qualità e sistema RSI Monnalisa finalista all’Oscar di bilancio nella categoria Pmi 2005 13 Introduzione al Bilancio Nel corso del 2005, Monnalisa è stata sottoposta a due visite ispettive dell’ente certificatore, un riesame della direzione e due audit interni. Tab. 1.2 - Indicatori di sistema di gestione SA8000 Nr di RAC* maggiori emerse da visita ispettiva ente certificatore Prima visita: 0 Seconda visita: 0 Nr di RAC minori emerse da visita ispettiva ente certificatore Prima visita: 0 Seconda visita: 2 Nr di RAC emesse da Monnalisa 12 Nr di RAP** emesse da Monnalisa 11 Rapporto tra RAC/RAP risolte e RAC/RAP emesse 91% Nr di obiettivi piano di miglioramento 2005 17 Rapporto tra obiettivi raggiunti sul totale obiettivi 2005 88% *RAC= richiesta di azione correttiva; viene emessa quando viene rilevata una non conformità rispetto alla Norma di certificazione allo scopo di individuarne ed eliminarne le cause **RAP= richiesta di azione preventiva; è una azione di miglioramento volta ad eliminare le cause di future possibili non conformità 14 Tab. 1.3 - Piano di miglioramento 2006 Obiettivo 2006 Impegno Promuovere azioni a favore del gioco e della cultura Sfilata alla Pergola - insieme a orchestra di bambini di nell’infanzia Verona Valorizzare le risorse umane Completare la valutazione dei dipendenti da parte della direzione Analizzare il clima interno Analizzare ed interpretare le risposte al questionario di indagine di clima Formare uno spirito di squadra Elaborare un codice etico Introduzione al Bilancio Quanto emerso nel corso dei riesami della direzione ha consentito a Monnalisa di predisporre il piano di miglioramento per il 2006, che si riporta di seguito. Migliorare l’ergonomia degli uffici magazzino materia Chiudere l’area di solo ufficio; acquistare magazzino prima verticale per stoccaggio merci Migliorare l’ergonomia degli uffici magazzino disponibile Chiudere l’area di solo ufficio per i riassortimenti Informare i dipendenti Distribuire nuova procedura per le potenziali gestanti, modificare procedura assunzioni con adempimenti 626 Formare i dipendenti Potenziare con nuovo materiale l’area di rete dedicata ai dipendenti; creare una mail di news aziendali per informare su quello che accade in azienda Formare i dipendenti Corsi ad hoc per specifiche funzioni Monitorare gli straordinari Analisi preventiva e consuntiva del ricorso allo straordinario per reparto Sistema premiante 2005 Valutare esito Sistema premiante 2006 Verificare quale sistema applicare per il 2006 Verifiche ispettive a fornitori Raccogliere materiale su normativa del lavoro all’estero Verifiche ispettive a fornitori Richiedere ai fornitori esteri strategici di certificarsi SA8000 Bilancio Sociale Mettere in atto i suggerimenti richiesti dai dipendenti per migliorare il bilancio sociale 1.10 Definizione e coinvolgimento degli stakeholder Lo stakeholder è un “portatore di interesse, ogni gruppo o individuo che può influenzare o essere influenzato dal raggiungimento degli obiettivi di un’organizzazione” (Freeman). In ambito di responsabilità sociale questo generico interesse dello stakeholder non può essere scisso dall’esigenza di accountability dell’interlocutore, cioè l’esigenza ed il diritto di informazione su cosa l’azienda fa e come. Ciò che accomuna gli stakeholder è l’oggetto di interesse, l’azienda, ma non sempre le aspettative nei suoi confronti sono comuni e condivise; si tratta perciò per l’azienda di: - confermare, mediante il proprio comportamento e la rendicontazione dello stesso, il mandato fiduciario ricevuto a vario titolo dagli stakeholder interni ed esterni - mediare le attese espresse e tacite dei vari portatori di interesse, considerando in prima istanza e super partes l’interesse dell’interlocutore autonomo “azienda”; in esso trovano comune giustificazione e soluzione gli interessi di tutte le parti, incluse quelle potenziali e future. 15 Introduzione al Bilancio Tav. 1.6 - Mappa degli stakeholder Associazioni di categoria Ambiente Concorrenti Façonisti Aziende collegate Sindacati Lavoro autonomo Dipendenti Azionisti Azienda Consumatori Agenti Fornitori Pubblica Amministrazione Clienti Enti locali Banche Comunità locale e scuole La rendicontazione mediante il bilancio di esercizio, unito alla relazione sociale, rappresenta pertanto una forma completa di informativa che consente di soddisfare il diritto di informazione di tutti gli stakeholder, garantendo nel contempo la possibilità di verificare con documenti soggetti ad obbligo di legge la veridicità ed affidabilità dei dati riportati. Tav. 1.7 - Relazione tra responsabilità e rendicontazione 16 Ad ulteriore garanzia del merito fiduciario aziendale ed assolvendo al ruolo principe della rendicontazione sociale, il bilancio di Monnalisa raccoglie e riporta la “voce” dei vari stakeholder coinvolti direttamente o indirettamente nell’attività aziendale. Si tratta di andare oltre una semplice definizione dei propri portatori di interesse, per consentire loro di esprimersi davvero sulle attività ed i risultati dell’azienda; un riconoscimento della loro presenza attiva ed un tentativo di identificare comuni aree valoriali per poter individuare spazi di dialogo e di miglioramento del sistema azienda. Questo processo di coinvolgimento è stato per Monnalisa continuo e progressivo, con il preciso scopo di impostare un dialogo costruttivo ed incrementale con gli stakeholder, traendo dalla comunicazione biunivoca utili suggerimenti critici di miglioramento. Dal dialogo è infatti possibile evincere come le aspettative e gli interessi degli stakeholder possano entrare nel processo decisionale di Monnalisa e come l’azienda, a sua volta, impatti, con la propria attività, sulla percezione dello stakeholder. Le modalità di coinvolgimento variano in base allo stakeholder ed alle finalità del coinvolgimento, nel presente bilancio sono riportate le seguenti: Stakeholder Metodologia Attori coinvolti Oggetto di indagine Clienti italiani Focus Group Campione significativo di 7 Valore del Brand, origine dei clienti italiani prodotti, relazione clienteazienda Clienti esteri Questionario Campione significativo di 9 Valore del Brand, origine dei clienti esteri prodotti, relazione clienteazienda Dipendenti Questionario anonimo Tutti i dipendenti Analisi di clima Dipendenti Questionario nominativo Tutti i dipendenti Valutazione del bilancio sociale 2004 Clienti esteri ed italiani Intervista telefonica Campione significativo di clienti italiani ed esteri Valore del Made in Italy Introduzione al Bilancio Tab. 1.4 – Coinvolgimento degli stakeholder nel bilancio 2005 17 18 Relazione sulla gestione 2.1.1 Contesto “L’industria del tessile-abbigliamento è unica, ricca di vitalità, innovativa e leader mondiale nelle fasce di mercato a maggior valore aggiunto. Il principale asset competitivo del tessile-abbigliamento italiano - che sviluppa un fatturato annuo superiore ai 42 miliardi di euro - è la continua tensione verso l’innovazione, la costante offerta di prodotti originali, altamente distintivi, in grado di comprendere, soddisfare ed anticipare le esigenze ed i desiderata dei consumatori di tutto il mondo (...). Il tessile-abbigliamento Made in Italy è inoltre uno dei settori maggiormente export oriented del panorama manifatturiero: oltre il 62% del fatturato complessivo viene infatti generato grazie alle esportazioni. Nonostante le difficoltà dell’ultimo triennio, l’attivo commerciale complessivo garantito dal TA (circa 12 mld di euro), rappresenta il 31% di quello complessivo dell’industria manifatturiera e compensa in larga misura il deficit commerciale nazionale dei settori agricolo ed energetico.” (Fonte Sistema Moda Italia, La filiera Tessile Abbigliamento Moda, Settembre 2005) Relazione sulla gestione 2.1 Andamento della gestione 2.1.2 Posizionamento La nicchia di mercato abbigliamento bambino nella quale si colloca Monnalisa è costituita da cinque aziende, i cui prodotti possono essere considerati confrontabili in termini di proposta, immagine, qualità e prezzo. La nicchia fattura nel complesso circa € 100.000.000 (dati da bilanci depositati al 31/12/04). Presumendo, per ciascuna delle aziende, una costanza dei trend economici nel 2005, Monnalisa realizza il 18% del fatturato considerato, tale percentuale può essere perciò interpretata come la quota aziendale del micro-mercato delineato. 2.1.3 La situazione della società Andamento generale dell’attività Monnalisa ha registrato un ulteriore miglioramento delle proprie perfomance economico-finanziarie nel corso dell’esercizio appena concluso. Graf. 2.1 - Trend economico triennio 2003-2005 Cresce il fatturato del 6% rispetto al 2004, con un contestuale aumento dei margini economici; in particolare, l’utile netto ha subito un incremento del 28%. L’attività del 2005 ha visto l’azienda concentrata su tre principali fronti strategici: - il prodotto - i processi interni - la penetrazione commerciale. E’ stata introdotta la nuova linea Paesaggino, in licenza dal marchio dell’adulto Paesaggio Urbano, caratterizzata da una immagine forte e modaiola, che si colloca su una nicchia di mercato più alta rispetto a quella di Monnalisa, sia in termini di prezzo che di consumatore finale. Sono stati rivisti alcuni processi interni, in particolare le fasi di stoccaggio delle materie prime e di 19 Relazione sulla gestione imballo dei prodotti finiti. Il magazzino materie prime è stato spostato in un nuovo edificio attiguo alla sede dell’azienda, allo scopo di rendere più agevole la collocazione e movimentazione delle merci; a questo ha fatto seguito l’acquisto di un macchinario di stoccaggio verticale delle materie prime, che entrerà in funzione nel primo semestre 2006. Le novità relative al processo di imballo attengono la sua informatizzazione; è stato introdotto un bar code sulle scatole imballate, mediante il quale è possibile controllare elettronicamente i capi inscatolati. La fase finale del processo di spedizione risulta perciò agevolata in termini di tempi e di qualità, venendo ridotte al minimo le possibilità di errore e potendo risalire all’esatto contenuto di qualsiasi scatola spedita o in spedizione. Sul fronte commerciale, Monnalisa ha intrapreso un progetto di rivisitazione complessiva sia del processo interno che delle strategie di penetrazione esterna. Il reparto commerciale è stato arricchito di specifiche professionalità ed è stata avviata una nuova articolazione delle attività in modo da privilegiare e valorizzare gli aspetti strategici rispetto a quelli operativi, focalizzandosi sugli obiettivi più che sulle mansioni assegnate a ciascuno. Per quanto attiene la penetrazione commerciale, ai successi dei corner aperti a Kuwait City, Dubai, Rijad e Jeddah, ha fatto seguito l’inaugurazione di un nuovo shop in shop a Kyoto, presso Daimaru Dept. Stores, e a Parigi, presso le Galeries Lafayettes. Resta prioritario, in termini strategici per il futuro, il mercato americano, per il quale Monnalisa ha redatto uno specifico progetto, avviato già nel 2005 con un nuovo importatore negli Stati Uniti, più in linea con le attese di espansione aziendale in quel mercato. Situazione economica, patrimoniale e finanziaria Ai fini dell’analisi economica, finanziaria e patrimoniale - che segue - si è fatto riferimento alla riclassificazione di Stato Patrimoniale e Conto Economico contenuta nel documento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, a titolo “Il Sistema delle informazioni aziendali alla luce di Basilea 2 e del nuovo diritto societario”; ad esso si rimanda per la verifica di corrispondenza tra riclassificazione e Bilancio in forma Cee. Tab. 2.1 - Stato Patrimoniale Finanziario 20 Anno 2003 € Anno 2004 % Anno 2005 % € € % ATTIVO ATTIVO FISSO 1.915.943 Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali 16,93% 1.741.700 14,77% 1.706.815 302.838 271.958 216.676 1.423.342 1.379.650 1.408.967 Costo storico 3.736.357 3.924.327 4.135.340 Fondi di ammortamento 2.313.015 2.544.677 2.726.373 189.763 90.092 81.172 Immobilizzazioni finanziarie ATTIVO CIRCOLANTE 9.399.282 Magazzino 3.713.089 3.848.771 3.952.809 Liquidità differite 3.894.754 5.022.118 6.982.394 Liquidità immediate 1.791.439 1.183.053 861.651 CAPITALE INVESTITO 83,07% 10.053.942 85,23% 11.796.854 12,64% 87,36% 11.315.225 100% 11.795.642 100% 13.503.669 100% 3.686.147 32,58% 4.099.661 34,76% 4.979.086 36,87% MEZZI PROPRI E PASSIVITA’ MEZZI PROPRI Capitale sociale 1.032.000 1.032.000 2.064.000 Riserve 2.654.147 3.067.661 2.915.086 PASSIVITA’ CONSOLIDATE 1.403.568 12,40% 1.833.297 15,54% 1.880.669 Finanziarie 849.161 1.218.283 1.325.964 Non finanziarie 554.407 615.014 554.705 PASSIVITA’ CORRENTI 6.225.510 Finanziarie Non finanziarie CAPITALE DI FINANZIAMENTO 55,02% 5.862.684 49,70% 6.643.914 763.211 594.709 404.048 5.462.299 5.267.975 6.239.866 11.315.225 100% 11.795.642 100% 13.503.669 13,93% 49,20% 100% Lo stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio finanziario è strumentale alla comprensione della composizione degli impieghi e delle fonti ed alla costruzione degli indicatori di equilibrio finanziario, di breve e lungo termine. Anno 2003 Anno 2004 % € Anno 2005 % € % € IMPIEGHI CAPITALE INVESTITO OPERATIVO 9.385.159 10.469.701 - Passività operative 6.016.555 5.882.715 12.198.492 CAPITALE INVESTITO OPERATIVO NETTO 3.368.604 63,58% 4.586.986 77,58% 5.407.964 85,91% IMPIEGHI EXTRA OPERATIVI 1.929.915 36,42% 1.325.667 22,42% 887.134 14,09% CAPITALE INVESTITO NETTO 5.298.519 100,00% 5.912.653 100,00% 6.295.098 100,00% MEZZI PROPRI 3.686.147 69,57% 4.099.661 69,34% 4.565.086 72,52% DEBITI FINANZIARI 1.612.372 30,43% 1.812.992 30,66% 1.730.012 27,48% CAPITALE DI FINANZIAMENTO 5.298.519 100,00% 5.912.653 100,00% 6.295.098 100,00% 6.790.528 Relazione sulla gestione Tab. 2.2 - Stato Patrimoniale per aree funzionali FONTI Lo stato patrimoniale riclassificato per aree gestionali è invece funzionale alla comprensione del fabbisogno di finanziamento e della dinamica della struttura finanziaria, consentendo la correlazione delle categorie impieghi e fonti, che confrontata con i margini economici corrispondenti permette di costruire specifici indicatori di redditività. Tab. 2.3 - Conto economico riclassificato Anno 2003 Ricavi delle vendite Anno 2004 % € Anno 2005 % € % € 15.519.792 15.491.029 Altri ricavi 173.157 221.588 202.658 Variazione rimanenze 166.049 394.284 -108.617 VALORE DELLA PRODUZIONE 15.858.998 Costi esterni Consumo materie prime, sussidiarie di consumo 100,00% 16.106.901 17.035.642 100% 17.129.683 13.313.069 13.742.328 14.316.763 4.574.378 5.300.842 5.480.611 21 100,00% e merci Altri costi operativi esterni 8.738.691 VALORE AGGIUNTO 2.545.929 Costi del personale 1.057.854 MARGINE OPERATIVO LORDO Ammortamenti e svalutazioni Ammortamenti e svalutazioni Accantonamenti e svalutazioni RISULTATO OPERATIVO 1.488.075 8.441.486 16,05% 2.364.573 8.836.152 14,68% 1.307.446 9,38% 1.057.127 2.812.920 16,42% 1.519.177 6,56% 1.293.743 311.827 312.233 317.682 303.462 299.707 303.936 8.365 12.526 7,55% 13.746 1.176.248 7,42% 744.894 4,62% 976.061 5,70% RISULTATO DELL’AREA EXTRA CARATTERISTICA 91.577 0,58% 29.134 0,18% 78.729 0,46% Proventi extra caratteristici 91.577 29.134 78.729 0 0 0 Oneri extra caratteristici RISULTATO ORDINARIO DELLA GESTIONE PRODUTTIVA RISULTATO DELL’AREA STRAORDINARIA Proventi straordinari 1.267.825 7,99% 774.028 4,81% 1.054.790 6,16% -294.144 -1,85% 48.039 0,30% -151.127 -0,88% 16.697 72.065 31.359 Oneri straordinari 310.841 24.026 182.486 RISULTATO DELLA GESTIONE PRODUTTIVA 973.681 6,14% 822.067 5,10% 903.663 5,28% FINANZIAMENTO DELLA PRODUZIONE 372.701 2,35% 200.511 1,24% 183.473 1,07% Oneri finanziari 372.701 RISULTATO LORDO 600.980 3,79% 621.556 Imposte sul reddito 345.091 2,18% 327.191 RISULTATO NETTO 255.889 1,61% 294.365 200.511 183.473 3,86% 720.190 4,20% 344.436 1,83% 375.754 2,19% Relazione sulla gestione Le aree gestionali del conto economico riclassificato sono articolate distinguendo tra gestione produttiva ordinaria (operativa ed extra-caratteristica), gestione straordinaria e gestione finanziaria. 2.1.4 La situazione economica Tab. 2.4 - Indici economici di redditività Indice Formula 2003 2004 2005 ROI Reddito operativo/capitale investito operativo netto 34,92% 16,24% 18,05% ROE Reddito netto/mezzi propri 6,94% 7,15% 7,55% ROS Reddito operativo/ricavi dalle vendite 7,58% 4,81% 5,73% Costo medio mezzi di terzi Oneri finanziari/debiti finanziari 23,12% 11,06% 10,61% Tutti gli indici di natura economica segnano una dinamica positiva rispetto all’anno precedente. L’azienda dimostra una buona redditività, intesa come attitudine a generare in modo durevole reddito che remuneri adeguatamente il capitale investito. Atteso che i mezzi apportati dagli azionisti hanno diritto ad una remunerazione che paghi il costo opportunità ed il rischio specifico e sistematico dell’azienda, dal confronto fra ROI (18,05%) e costo medio dei mezzi di terzi (10,61%), si può evincere che nel corso del 2005 l’azienda ha creato valore per l’azionista, risultando per esso un investimento redditizio. 2.1.5 La situazione patrimoniale 22 Tab. 2.5 - Indici patrimoniali di solidità Indice Formula Indice di indebitamento Passività consolidate e correnti/capitale di finanziamento Indice di autonomia Mezzi propri/capitale di finanziamento finanziaria Quoziente primario Mezzi propri/attivo fisso di struttura 2003 2004 2005 67,42% 65,24% 63,13% 32,58% 34,76% 36,87% 1,92 2,35 2,92 La solidità di Monnalisa, quindi la sua capacità di far fronte ad eventi che potrebbero stressare la struttura finanziaria, dipende dalla correlazione esistente tra investimenti e capitali e dal grado di indebitamento nei confronti di terzi. Graf. 2.2 - Confronto fra patrimonio netto ed attivo fisso Relazione sulla gestione A sostenere una unità di investimento di Monnalisa, ci sono quasi tre unità di mezzi propri. Graf. 2.3 - Composizione mezzi di terzi Anche la composizione delle fonti di finanziamento è positiva, indicando una articolazione tra più interlocutori ed un maggior ricorso a mezzi di terzi non onerosi. 2.1.6 La situazione finanziaria Tab. 2.6 - Indici finanziari di liquidità Indice Formula 2003 2004 2005 Quoziente di disponibilità Attivo circolante/passività correnti 1,51 1,71 1,78 Quoziente di tesoreria Liquidità immediate e differite/passività correnti 0,91 1,06 1,18 Margine di tesoreria (€) Liquidità immediate e differite - passività correnti -539.317 342.487 1.200.131 La liquidità rappresenta la capacità dell’azienda di far fronte agli impegni assunti (passività correnti)con le attività correnti. Non solo Monnalisa ha una ottima liquidità, ma questa si è andata sviluppando negli ultimi tre anni, migliorandone sensibilmente gli indici. 23 Relazione sulla gestione 2.1.7 Calcolo e ripartizione del valore aggiunto Il prospetto di determinazione del valore aggiunto prodotto, che si riporta di seguito, è tratto dalle linee guida del Gruppo di Studio sul Bilancio Sociale ed è finalizzato ad evidenziare il valore aggiunto creato ai fini della sua distribuzione ai vari interlocutori aziendali. Il valore aggiunto misura infatti la ricchezza prodotta dall’azienda nell’esercizio, rispetto agli interlocutori destinatari della sua distribuzione. Il prospetto riclassifica il conto economico dell’esercizio, considerando, da una parte i proventi dalla vendita dei prodotti, e dall’altra, i costi sostenuti per l’acquisto di beni e servizi. A quanto ottenuto da tale differenza si somma algebricamente il risultato della gestione straordinaria e gli ammortamenti (se si vuole pervenire ad un valore aggiunto globale netto), sebbene essi rappresentino una sorta di remunerazione dell’entità azienda, che con essi reintegra il capitale investito nei fattori produttivi. Tab. 2.7 - Prospetto di determinazione del valore aggiunto 31/12/2004 31/12/2005 A Valore della produzione 16.106.901 17.129.683 1 Ricavi delle vendite e delle prestazioni rettifiche di ricavo 15.491.029 17.035.642 2 Variazione delle rimanenze di prodotti finiti in corso di lavorazione,semilavorati e finiti (merci) 394.284 -108.617 3 Variazione lavori in corso su ordinazione 4 Altri ricavi e proventi 221.588 202.658 16.106.901 17.129.683 Ricavi della produzione tipica 5 Ricavi per produzioni atipiche (produzioni in economia) B Costi intermedi di produzione 7.743.944 8.519.537 6 Consumi di materie prime 4.001.724 4.124.850 24 Consumi di materie sussidiarie Consumi di materie di consumo Costi di acquisto di merci 1.034.371 1.564.758 7 Costi per servizi 1.766.812 2.117.935 8 Costi per godimento di beni di terzi 595.038 779.434 9 Accantonamento per rischi 12.526 13.746 10 Variazioni rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 263.433 -209.333 11 Oneri diversi di gestione 70.040 128.148 8.362.957 8.610.957 48.039 -151.127 +/- saldo componenti straordinari 48.039 -151.127 Ricavi straordinari 72.065 31.358 Costi straordinari -24.026 -182.486 8.410.996 8.459.018 299.707 303.935 8.111.289 8.155.083 VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO C Componenti accessori e straordinari 12 +/- saldo gestione accessoria Ricavi accessori Costi accessori 13 VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO Ammortamenti della gestione VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO La distribuzione del valore aggiunto rappresenta quanta parte della ricchezza prodotta dall’azienda vada agli stakeholder che hanno contribuito in vario modo a generarla; dipende perciò direttamente dalla mappa degli interlocutori aziendali e dal grado di coinvolgimento degli stessi nell’attività. 31/12/2004 A B C D E Remunerazione del personale 1.363.301 Personale dipendente 16,81% 31/12/2005 1.578.886 1.363.301 1.578.886 a) remunerazioni dirette e premio 941.253 1.090.355 b) remunerazioni indirette 366.193 428.822 c) rimborsi spese e spese sicurezza 10.602 15.023 d) spese mensa 13.787 16.622 e) formazione 31.466 28.064 Remunerazione lavoro autonomo 135.550 1,67% 82.932 Cooperativa di servizi 23.703 0 Liberi professionisti 111.847 82.932 Remunerazione dell’indotto: aziende collegate 917.134 Cut snc: prototipi 202.554 196.928 Penta Service Srl: sviluppi e piazzamenti 714.580 730.229 11,31% 46,54% 927.157 Remunerazione dell’indotto: aziende façoniste 3.774.726 Costi per ricamo, stampa, cucito, stiro, tintura 3.774.726 Remunerazione dell’indotto: agenti e rappresentanti 1.082.562 a)remunerazioni dirette 1.033.500 1.090.770 49.062 47.829 b)remunerazioni indirette F % 3.528.236 % 19,36% 1,02% 11,37% 43,26% 25 3.528.236 13,35% 4,49% 1.138.599 Remunerazione della Pubblica Amministrazione 364.280 385.388 Imposte dirette 327.191 344.436 Imposte indirette 37.089 40.952 13,96% 4,73% Sovvenzioni in c/esercizio G H I L Remunerazione del capitale di credito 171.377 Oneri per capitali a breve termine 127.150 47.523 Oneri per capitali a lungo termine 44.227 57.221 Remunerazione del capitale di rischio 0 Dividendi 0 2,11% 0,00% 104.744 0 1,28% 0,00% 0 Remunerazione dell’azienda 294.365 Variazione riserve 294.365 Liberalità esterne 7.995 0,10% 33.387 0,41% 8.111.289 100,00% 8.155.083 100,00% VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 3,63% 375.754 Relazione sulla gestione Tab. 2.8 – Distribuzione del valore aggiunto 4,61% 375.754 Relazione sulla gestione Seppur in diminuzione rispetto allo scorso anno, l’indotto - rappresentato dalle aziende façoniste continua a ricevere la quota più alta di destinazione del valore aggiunto. Cresce invece la percentuale di ripartizione spettante ai dipendenti, a causa soprattutto dell’aumento nell’organico. Resta concreta la politica di mancata distribuzione degli utili, a dimostrazione di una governance di impegno e fiducia rispetto agli sviluppi futuri dell’azienda, dei quali vengono poste le basi, nel contempo, mediante l’accantonamento degli utili prodotti. Tav. 2.1 - Mappa degli stakeholder e distribuzione del valore aggiunto 2005 € 3.528.236 € 927.157 € 375.754 € 1.578.886 Associazioni di categoria € 82.932 Ambiente Concorrenti Façonisti Aziende collegate Sindacati Lavoro autonomo Clienti Azionisti Azienda Consumatori Agenti Fornitori € 1.138.599 Dipendenti Enti locali Banche Pubblica Amministrazione Comunità locale e scuole € 385.388 Dividendi € 0 € 104.744 € 33.387 Tab. 2.9 - Destinazione Valore Aggiunto nel triennio 2003-2005 2003 2004 2005 13,29% 16,81% 19,36% Aziende collegate 8,53% 11,31% 11,37% Aziende façoniste 49,93% 46,54% 43,26% Lavoro autonomo 2,89% 1,67% 1,02% Azienda 3,09% 3,63% 4,61% Liberalità esterne 0,03% 0,10% 0,41% 14,61% 13,35% 13,96% 4,57% 4,49% 4,73% 0 0 0 3,40% 2,11% 1,28% 26 Personale Agenti Pubblica Amministrazione Capitale di rischio Capitale di credito 2.2 Ricerca e sviluppo Ai sensi dell’articolo 2428 comma 2 numero 1, si dà atto che le uniche attività aziendali ascrivibili a ricerca e sviluppo sono quelle connesse all’ideazione e progettazione delle collezioni. Coerentemente, ai fini Irap, si è fatto ricorso alla deduzione, prevista dall’art.1, comma 347, L. 311/04, del costo del personale addetto alla ricerca: complessivamente per gli addetti all’ufficio stile e parzialmente per gli addetti al reparto progettazione, in proporzione sul monte ore dedicate ad attività di ricerca e sviluppo. 2.3 Investimenti Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati investimenti nelle seguenti aree: Acquisizioni dell’esercizio Impianti e macchinari 140.521 Attrezzature industriali e commerciali 4.585 Altri beni 154.776 2.4 Rapporti infragruppo Relazione sulla gestione Immobilizzazioni Nel corso dell’esercizio sono proseguiti i consueti rapporti instaurati nei passati esercizi con imprese controllate, collegate, controllanti e consorelle. Tali rapporti, che non comprendono operazioni atipiche e/o inusuali, sono regolati da normali condizioni di mercato. 2.5 Azioni proprie La società non possiede né in modo diretto o indiretto azioni proprie o della società controllante. 2.6 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio La campagna invernale 2006 che si è da poco conclusa ha registrato risultati positivi per l’azienda, confermando le aspettative elaborate a budget. 2.7 Evoluzione della gestione Il 2006 vedrà proseguire le strategie avviate nel 2005 che sulla base di quanto emerso sino ad oggi appaiono efficaci ed efficienti per affrontare le tante sfide che il mercato dell’abbigliamento sembra prospettare. 27 2.8 Documento programmatico sulla sicurezza Ai sensi dell’allegato B, punto 26, del D. Lgs. n. 196/2006 recante il Codice in materia di protezione dei dati personali, gli amministratorI danno atto che la società si è adeguata alle misure in materia di protezione dei dati personali, alla luce delle disposizioni introdotte dal D. Lgs. n. 196/2006 secondo i termini e le modalità ivi indicate. In particolare, si segnala che il Documento Programmatico sulla sicurezza, depositato presso la sede sociale e liberamente consultabile, è stato redatto in data 03/03/05. 2.9 Sedi secondarie La società, oltre che presso la sede sociale, svolge la propria attività in: Arezzo, Via Madame Curie n.7/9 - Arezzo, Loc. Ponte alla Nave n.8 - Firenze, Via del Corso n.66/R. 2.10 Destinazione del Risultato di esercizio Si propone all’assemblea di destinare così il risultato di esercizio: Utile di esercizio al 31/12/05 Euro 375.754 5% a riserva legale all’organo amministrativo Euro Euro 18.788 35.696 Al nuovo esercizio Euro 321.270 Vi ringraziamo per la fiducia accordataci e Vi invitiamo ad approvare il bilancio così come presentato. L’Amministratore Unico Piero Iacomoni 28 Prospetti di Bilancio MONNALISA S.P.A. Prospetti di Bilancio Reg. Imp. 01163300518 Rea 87271 Sede in VIA MADAME CURIE N.7 - 52100 AREZZO (AR) Capitale sociale Euro 2.064.000,00 di cui Euro 1.650.000,00 versati Bilancio al 31/12/2005 29 30 Prospetti di Bilancio 31 Prospetti di Bilancio 32 Prospetti di Bilancio 33 Prospetti di Bilancio 34 Prospetti di Bilancio 35 Prospetti di Bilancio Prospetti di Bilancio 36 L’Amministratore Unico Piero Iacomoni MONNALISA S.P.A. Nota integrativa Reg. Imp. 01163300518 Rea 87271 Sede in VIA MADAME CURIE N.7 - 52100 AREZZO (AR) Capitale sociale Euro 2.064.000,00 di cui Euro 1.650.000,00 versati Bilancio al 31/12/2005 Criteri di formazione La presente Nota Integrativa, redatta ai sensi dell’articolo 2427 del Codice civile, costituisce, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2423, parte integrante del presente Bilancio. Gli schemi e le tabelle impiegati espongono informazioni atte ad esprimere in modo adeguato la situazione della società, senza che si sia reso necessario indicare informazioni complementari. Si precisa altresì che: non sono stati effettuati raggruppamenti di voci né dello stato patrimoniale né del conto economico; vi è perfetta comparabilità fra le poste del bilancio dell’esercizio in esame e quelle dell’esercizio precedente; ai sensi dell’art. 2424, non sono riscontrabili elementi dell’attivo o del passivo tali da ricadere sotto più voci dello schema. Rispetto agli anni precedenti, la presente Nota integrativa riporta alcuni riferimenti e rimandi ai contenuti della Performance Sociale (capitolo 6 del presente documento), a significare l’integrazione tra gli aspetti economico-patrimoniali descritti nel Bilancio e gli indicatori rappresentativi della realtà aziendale nei confronti dei vari stakeholder. Tali riferimenti verranno evidenziati mediante il simbolo “ ”. Criteri di valutazione I criteri utilizzati nella formazione del bilancio chiuso al 31/12/2005 non si discostano da quelli utilizzati per la formazione dei bilanci dei precedenti esercizi, in particolare nelle valutazioni e nella continuità dei medesimi principi, fatte salve le variazioni derivanti dall’applicazione dei nuovi principi introdotti dalla vigente legislazione. La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza e competenza, nella prospettiva della continuazione dell’attività, tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato, senza effettuare deroghe ai criteri di valutazione previsti dalla vigente legislazione, interpretati ed integrati, ove necessario, dai principi contabili deliberati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e ragionieri e, in difetto, da quelli emanati dall’International Standards Board. In particolare ci si è attenuti ai principi di redazione di cui all’art.2423-bis del Codice Civile, finalizzati ad una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della società e del risultato economico dell’esercizio. L’applicazione del principio di prudenza ha comportato la valutazione individuale degli elementi componenti le singole poste o voci delle attività o passività, per evitare compensi tra perdite che dovevano essere riconosciute e profitti da non riconoscere in quanto non realizzati. In ottemperanza al principio di competenza, l’effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato contabilmente ed attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono, e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e pagamenti). La continuità di applicazione dei criteri di valutazione nel tempo rappresenta elemento necessario ai 37 Nota integrativa fini della comparabilità dei bilanci della società nei vari esercizi. La valutazione effettuata tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato esprime, da una parte, il principio della prevalenza della sostanza sulla forma - peraltro obbligatoria laddove non espressamente in contrasto con altre norme specifiche sul bilancio -, dall’altra, consente la rappresentazione delle operazioni secondo la realtà economica sottostante gli aspetti formali. Di seguito, si riportano i criteri di valutazione adottati per singola posta. Immobilizzazioni Immateriali Sono iscritte al costo storico di acquisizione, integrato dagli eventuali oneri accessori, ed esposte al netto degli ammortamenti effettuati a quote costanti secondo piani di ammortamento individuati in rapporto alla residua possibilità di utilizzazione e imputati direttamente alle singole voci. In dettaglio: i costi di impianto e di ampliamento, iscritti con il consenso del Collegio sindacale, sono stati ammortizzati con metodo diretto sulla base del principio della residua possibilità di utilizzazione, stimata in cinque anni; i costi per utilizzazione di opere dell’ingegno, nello specifico costi per software, sono stati ammortizzati in un periodo di cinque anni, in considerazione della loro validità pluriennale; i costi di acquisizione, registrazione e tutela dei marchi sono stati ammortizzati direttamente in conto, sulla base della loro utilità futura, determinata in un periodo di dieci anni; la voce “avviamento”, conseguente all’acquisto di un negozio di abbigliamento in Via del Corso a Firenze, è stata iscritta nell’attivo con il consenso del Collegio sindacale per un importo pari al costo sostenuto ed ammortizzato in un periodo di 10 esercizi, corrispondente alle aspettative di utilità economica apportata dal complesso aziendale acquisito a titolo oneroso, in linea con quanto previsto dal Principio Contabile n.24. Tale durata è da ritenersi specificamente correlata al fattore “immagine” ed alle caratteristiche del settore; le migliorie su beni di terzi sono state ammortizzate sulla base della residua possibilità di utilizzo dei beni stessi in forza del titolo di possesso. 38 Materiali Sono iscritte al costo di acquisto, tenendo conto degli oneri accessori e dei costi sostenuti per il loro utilizzo, rettificate dai corrispondenti fondi di ammortamento. Non esistono immobilizzazioni risultanti da costruzioni in economia. Le quote di ammortamento, imputate a conto economico, sono state calcolate sulla base di aliquote costanti coerenti con l’utilizzo, la destinazione e la durata economico-tecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione e nel rispetto dell’effettivo utilizzo del bene. L’ammortamento attuato risulta coincidente con l’applicazione dei coefficienti massimi di ammortamento stabiliti dal D.M. 31.12.88, da ritenersi rappresentativi del periodo di normale deperimento dei beni in relazione allo specifico settore di attività. Le aliquote applicate, non modificate rispetto all’esercizio precedente e ridotte alla metà nell’esercizio di entrata in funzione del bene, sono le seguenti: Categoria % Fabbricati destinati all’industria 3% Macchinari, operatori, impianti 12,5% Mobili e macchine ordinarie ufficio 12% Macchine d’ufficio elettromeccanografiche ed elettroniche 20% Automezzi da trasporto 20% Autovetture 25% Non sono state effettuate rivalutazioni di alcun tipo. I costi di manutenzione e riparazione sono stati imputati al conto economico nell’esercizio nel quale sono stati sostenuti, se ritenuti di natura ordinaria, ovvero capitalizzati sui cespiti cui si riferiscono, se Finanziarie Nota integrativa ritenuti incrementativi della vita utile del bene ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzazione degli stessi. Non essendosene verificati i presupposti non sono state effettuate svalutazioni delle immobilizzazioni, sia materiali che immateriali, da imputarsi alla loro ridotta attitudine a determinare i futuri risultati economici o alla loro prevedibile vita utile o al loro valore di mercato. Le partecipazioni sono state iscritte al valore corrispondente a quello di acquisto e/o di sottoscrizione nel rispetto del principio del minore tra il costo ed il valore di mercato. I crediti immobilizzati sono iscritti al presunto valore di realizzo. Operazioni di locazione finanziaria (leasing) Le operazioni di locazione finanziaria sono rappresentate in bilancio secondo il metodo patrimoniale, contabilizzando a conto economico i canoni corrisposti secondo il rigoroso principio di competenza e capitalizzando il cespite al momento del riscatto. In apposita sezione della nota integrativa sono fornite le informazioni complementari relative alla rappresentazione dei contratti di locazione finanziaria secondo il metodo finanziario. Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate operazioni di lease back. Crediti Sono esposti prudenzialmente secondo il loro presumibile valore di realizzo. L’adeguamento del valore nominale è ottenuto mediante fondo svalutazione crediti, tenendo in considerazione le condizioni economiche generali e di settore. Debiti Sono rilevati al valore nominale, modificato in occasione di resi o di rettifiche di fatturazione, ritenuto rappresentativo del valore di estinzione. Ratei e risconti Sono stati determinati secondo criterio di rigorosa competenza economica, con proporzionale ripartizione dei costi e dei proventi comuni a due o più esercizi sugli esercizi medesimi. Rimanenze di magazzino I criteri di valutazione adottati, invariati rispetto all’esercizio precedente, sono i seguenti: le materie prime, sussidiarie, accessorie e di consumo sono state iscritte sulla base del costo di acquisto, integrato degli oneri accessori e valorizzate secondo il metodo LIFO. Il valore così attribuito a tali categorie è aderente ai relativi costi correnti ed al costo di sostituzione alla data di chiusura dell’esercizio; i prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti sono valutati al minore tra il costo di produzione ed il presunto valore di realizzo. Il costo di produzione è stato determinato includendo tutti i costi direttamente imputabili ai prodotti, avendo riguardo alla fase raggiunta nello stato di avanzamento del processo produttivo. Non è stato stanziato alcun Fondo Svalutazione trattandosi di beni perlopiù riferibili alla stagione corrente o iscritti sulla base di un valore di presunto realizzo. Fondi per rischi ed oneri Sono stanziati per coprire perdite o debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell’esercizio non erano determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza. Nella valutazione di tali fondi sono stati rispettati i criteri generali di prudenza e competenza e non si è proceduto alla costituzione di fondi rischi generici privi di giustificazione economica. Fondo TFR Rappresenta l’effettivo debito maturato verso i dipendenti in conformità di legge e dei contratti di lavoro vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo. 39 Nota integrativa Il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate a favore dei dipendenti alla data di chiusura del bilancio, al netto degli acconti erogati, ed è pari a quanto si sarebbe dovuto corrispondere ai dipendenti nell’ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro in tale data. Imposte sul reddito e fiscalità differita Le imposte, accantonate secondo il principio di competenza, rappresentano: accantonamenti per imposte liquidate o da liquidare per l’esercizio, determinate secondo le aliquote e le norme vigenti; l’ammontare delle imposte differite o anticipate in relazione a differenze temporanee sorte o annullate nell’esercizio. Riconoscimento dei ricavi I ricavi per vendite dei prodotti sono riconosciuti al momento del trasferimento della proprietà, che normalmente si identifica con la consegna o la spedizione dei beni. I ricavi di natura finanziaria vengono riconosciuti in base alla competenza temporale. I ricavi derivanti da prestazioni di servizi sono determinati in base al periodo di esecuzione e maturazione. I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono stabiliti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta. I resi di prodotti finiti vengono contabilizzati nell’esercizio in cui la merce viene restituita dal cliente. Criteri di conversione dei valori espressi in valuta 40 I crediti e i debiti espressi originariamente in valuta diversa dall’euro, iscritti in base ai cambi in vigore alla data in cui sono sorti, sono stati allineati ai cambi correnti alla chiusura del bilancio, sulla base delle rilevazioni effettuate dalla stampa specializzata. In particolare : le attività e passività che non costituiscono immobilizzazioni nonché i crediti finanziari immobilizzati sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio. Gli utili e le perdite che derivano dalla conversione dei crediti e dei debiti sono rispettivamente accreditati e addebitati al Conto Economico alla voce 17 bis “Utili e perdite su cambi”. L’eventuale utile netto, derivante dall’adeguamento ai cambi di fine esercizio delle poste in valuta, concorre alla formazione del risultato d’esercizio e, in sede di approvazione del bilancio e conseguente destinazione del risultato, è da iscriversi , per la parte non assorbita dalla eventuale perdita d’esercizio, in apposita riserva non distribuibile sino al momento del successivo realizzo. Le immobilizzazioni in valuta sono iscritte al tasso di cambio vigente al momento del loro acquisto o a quello inferiore alla data di chiusura dell’esercizio, solo se le variazioni negative hanno determinato una perdita durevole di valore delle immobilizzazioni stesse. Non si segnalano effetti significativi delle variazioni dei cambi valutari tra la chiusura dell’esercizio e la data di formazione del bilancio. Garanzie, impegni, beni di terzi e rischi I rischi relativi a garanzie concesse per debiti altrui sono stati indicati per un importo pari all’ammontare delle garanzie prestate; tra queste la fidejussione per € 211.747 a favore della Penta Service srl, oltre ad ipoteche per complessive € 2.065.828 gravanti sull’immobile di proprietà sociale a garanzia dei mutui in essere. Gli impegni sono stati indicati nei conti d’ordine al valore nominale, desunto dalla relativa documentazione. Le immobilizzazioni materiali acquisite con contratti di locazione finanziaria, evidenziate per € 1.123.291, sono state iscritte al valore desunto dalla documentazione esistente. Rientra nei conti d’ordine, come sistema improprio dei rischi, anche il portafoglio anticipato presso gli istituti bancari per € 100.504. Dati sull’occupazione L’organico medio aziendale, ripartito per categoria, ha subito, rispetto al precedente esercizio, le seguenti variazioni: 31/12/2005 31/12/2004 1 1 Impiegati 37 34 3 Operai 14 13 1 52 48 4 Dirigenti Variazioni Altri Nota integrativa Organico Nel corso del 2005, si sono avute 17 assunzioni (4 impiegati e 13 operai), 13 dimissioni (2 impiegati e 11 operai) ed un passaggio interno da operaio ad impiegato. Il turnover netto rispetto al 2004 è stato positivo di quattro unità. Il 77% delle dimissioni ed il 50% delle assunzioni hanno riguardato l’area magazzino spedizioni che nei mesi estivi ed invernali necessita di personale a tempo determinato per far fronte ai picchi di lavoro stagionale. E’ da sottolineare che il 70% delle persone interessate da questi contratti a termine non varia di stagione in stagione ormai da alcuni anni: Monnalisa ha inteso infatti creare un rapporto di fiducia con lo scopo di limitare il senso di precarietà del rapporto di lavoro e garantire nel contempo un adeguato livello di esperienza e specializzazione del personale coinvolto. Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore dell’industria tessile abbigliamento 28 maggio 2004, scaduto al 31/12/05 per quanto attiene la parte economica, il cui rinnovo è previsto per il corrente mese di aprile. Attività A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI Saldo al 31/12/2005 Saldo al 31/12/2004 Variazioni 414.000 414.000 Il saldo rappresenta la quota residua dei versamenti dovuti dagli azionisti per effetto della sottoscrizione effettuata nel corso dell’esercizio così perfezionando la delibera assembleare di aumento del capitale sociale assunta il 20/12/99. B) IMMOBILIZZAZIONI I. Immobilizzazioni immateriali Descrizione costi Impianto e ampliamento Valore 31/12/2004 Incrementi esercizio 2.700 Decrementi esercizio Amm.to esercizio Valore 31/12/2005 1.350 1.350 Ricerca, sviluppo e pubblicità Diritti brevetti industriali 41.119 2.618 15.904 27.833 Concessioni, licenze, marchi 32.401 5.345 5.614 32.132 127.400 18.200 109.200 68.338 22.177 46.161 63.245 216.676 Avviamento Immobilizzazioni in corso e acconti Altre Arrotondamento 271.958 7.963 41 Nota integrativa Il costo storico all’inizio dell’anno era così composto: Descrizione costi Costo storico Fondo amm.to Impianto ampliamento Rivalutazioni Svalutazioni Valore netto 10.101 7.401 2.700 241.236 200.117 41.119 44.484 12.083 32.401 182.000 54.600 127.400 162.742 94.404 68.338 640.563 368.605 271.958 Ricerca, sviluppo e pubblicità Diritti brevetti industriali Concessioni, licenze, marchi Avviamento Immobilizzazioni in corso e acconti Altre Arrotondamento Spostamenti da una ad altra voce Nel bilancio al 31/12/2005 non sono state effettuate riclassificazioni delle immobilizzazioni immateriali diverse da quelle effettuate in precedenza. Rivalutazioni e svalutazioni effettuate nel corso dell’anno Non essendosene verificati i presupposti, non sono state effettuate svalutazioni per le immobilizzazioni immateriali di durata indeterminata. La composizione della voce costi di impianto e ampliamento è la seguente : 42 Costi di impianto e ampliamento Descrizione costi Valore 31/12/2004 Costituzione Incremento esercizio Decremento esercizio Ammortamento esercizio Valore 31/12/2005 2.701 1.350 1.351 2.701 1.350 1.351 Trasformazione Fusione Aumento capitale sociale Altre variazioni atto costitutivo I costi iscritti sono ragionevolmente correlati ad una utilità protratta in più esercizi, e sono ammortizzati sistematicamente in relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione. Rivalutazioni immobilizzazioni immateriali alla fine dell’esercizio Ai sensi dell’articolo 10 legge n. 72/1983, si attesta che non sono state effettuate rivalutazioni monetarie e deroghe ai criteri di valutazione civilistica su nessuna delle immobilizzazioni immateriali iscritte nel bilancio della società al 31/12/2005, né sono stati imputati oneri finanziari ai conti iscritti all’attivo. II. Immobilizzazioni materiali Saldo al 31/12/2005 Saldo al 31/12/2004 Variazioni 1.408.967 1.379.650 29.317 Descrizione Importo Costo storico 1.365.469 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica Ammortamenti esercizi precedenti Nota integrativa Terreni e fabbricati (646.388) Svalutazione esercizi precedenti Saldo al 31/12/2004 719.081 Acquisizione dell’esercizio Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica dell’esercizio Svalutazione dell’esercizio Cessioni dell’esercizio Giroconti positivi (riclassificazione) Giroconti negativi (riclassificazione) Interessi capitalizzati nell’esercizio Ammortamenti dell’esercizio (40.951) Saldo al 31/12/2005 678.130 MONNALISA 43 ® Impianti e macchinari Descrizione Costo storico Importo 849.072 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica Ammortamenti esercizi precedenti (682.314) Svalutazione esercizi precedenti Saldo al 31/12/2004 166.758 Acquisizione dell’esercizio 140.521 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica dell’esercizio Svalutazione dell’esercizio Cessioni dell’esercizio (8.236) Giroconti positivi (riclassificazione) Giroconti negativi (riclassificazione) Interessi capitalizzati nell’esercizio Ammortamenti dell’esercizio (48.797) Saldo al 31/12/2005 250.246 Nota integrativa Attrezzature industriali e commerciali Descrizione Importo Costo storico 57.196 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica Ammortamenti esercizi precedenti (55.294) Svalutazione esercizi precedenti Saldo al 31/12/2004 1.902 Acquisizione dell’esercizio 4.585 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica dell’esercizio Svalutazione dell’esercizio Cessioni dell’esercizio Giroconti positivi (riclassificazione) Giroconti negativi (riclassificazione) Interessi capitalizzati nell’esercizio Ammortamenti dell’esercizio (2.678) Saldo al 31/12/2005 3.809 Altri beni Tale posta è costituita da: mobili ed arredi, macchine ordinarie di ufficio, automezzi e centro elaborazione dati. 44 Descrizione Costo storico Importo 1.593.595 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica Ammortamenti esercizi precedenti (1.101.686) Svalutazione esercizi precedenti Saldo al 31/12/2004 491.909 Acquisizione dell’esercizio 156.776 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica dell’esercizio Svalutazione dell’esercizio Cessioni dell’esercizio (23.638) Giroconti positivi (riclassificazione) Giroconti negativi (riclassificazione) Interessi capitalizzati nell’esercizio Ammortamenti dell’esercizio Saldo al 31/12/2005 (148.265) 476.782 Totale rivalutazioni delle immobilizzazioni materiali alla fine dell’esercizio Ai sensi dell’articolo 10 legge n.72/1983, si attesta che non sono state effettuate rivalutazioni monetarie e deroghe ai criteri di valutazione civilistica di nessuna delle immobilizzazioni materiali iscritte nel bilancio della società al 31/12/2005. Come già evidenziato nelle premesse della presente nota integrativa, le immobilizzazioni materiali non Nota integrativa sono state rivalutate in base a leggi speciali, generali o di settore e non si è proceduto a rivalutazioni discrezionali o volontarie, né sono stati imputati oneri finanziari ai conti iscritti all’attivo. Contributi in conto capitale Nel corso dell’esercizio la società non ha ricevuto contributi in conto capitale che comportino restrizioni e vincoli al libero uso dei cespiti. III. Immobilizzazioni finanziarie Saldo al 31/12/2005 Saldo al 31/12/2004 Variazioni 29.526 142.888 (113.362) Partecipazioni Descrizione 31/12/2004 Incremento Decremento 31/12/2005 Imprese controllate Imprese collegate 6.611 376 6.235 Imprese controllanti Altre imprese 15.791 15.791 Arrotondamento 22.402 376 La variazione intervenuta è conseguente alla compensazione effettuata tra la partecipazione con la società Arcata ed il relativo finanziamento dei soci. In base all’art. 2427-bis C.C. si forniscono le seguenti informazioni relative alle partecipazioni detenute. Imprese collegate: ARCATA LDA con sede in Madeira (Portogallo): € 6.235 Altre imprese: CONAI ex art.38 D. Lgs 22/1997: € 23 BIMBO ITALIA SRL con sede in Arezzo: € 15.258 Polo Universitario Aretino con sede in Arezzo: € 510. Le ultime due partecipazioni testimoniano il legame forte tra Monnalisa ed il territorio al quale appartiene. La società Bimbo Italia Srl è infatti costituita da un insieme di imprese locali del settore abbigliamento bambino finalizzato alla promozione ed internazionalizzazione dei prodotti e delle aziende. Il Polo Universitario Aretino è invece un consorzio volto a favorire l’insediamento di facoltà e corsi di laurea ad Arezzo e provincia. Nessuna partecipazione immobilizzata ha subito cambiamento di destinazione e su nessuna di esse esistono restrizioni alla disponibilità da parte della società partecipante, né esistono diritti d’opzione o altri privilegi. Nessuna società partecipata ha deliberato nel corso dell’esercizio aumenti di capitale a pagamento o gratuito. Nessuna operazione significativa è stata posta in essere con le società partecipate. 22.026 45 Nota integrativa Crediti Descrizione 31/12/2004 Incremento Decremento 31/12/2005 Imprese controllate Imprese collegate Imprese controllanti Altri 120.486 7.500 120.486 7.500 120.486 7.500 120.486 7.500 Arrotondamento La variazione è conseguente : all’ utilizzo del conto Crediti v/erario per anticipi del TFR dovuto alla L.140 del 1997 ; alla estinzione, per sopraggiunta scadenza, della polizza connessa all’accantonamento di fine mandato dell’organo amministrativo; alla stipula di una nuova polizza con scadenza prevista il 21/11/2020 e comportante un accantonamento annuale di € 7.500. Si attesta infine che nel bilancio non sono iscritte immobilizzazioni finanziarie per un valore superiore al loro fair value. C) ATTIVO CIRCOLANTE I. Rimanenze 46 Saldo al 31/12/2005 Saldo al 31/12/2004 Variazioni 3.944.656 3.843.940 100.716 I criteri di valutazione adottati sono invariati rispetto all’esercizio precedente e motivati nella prima parte della presente Nota integrativa. I valori sono perfettamente corrispondenti a quelli di realizzo tenuto conto che si riferiscono a beni utilizzati nella stagione corrente. II. Crediti Il saldo di € 6.453.691 è così suddiviso secondo le scadenze. Descrizione Verso clienti Entro12 mesi Oltre12 mesi Oltre 5 anni Totale 5.564.530 5.564.530 708.927 708.927 Verso imprese controllate Verso imprese collegate Verso controllanti Per crediti tributari Per imposte anticipate Verso altri 1.945 6.208 8.153 120.435 51.646 172.081 6.395.837 57.854 6.453.691 Arrotondamento I crediti verso i clienti sono stati iscritti secondo il loro presumibile valore di realizzazione, corrispondente alla differenza tra valore nominale e quanto accantonato al fondo svalutazione crediti. Nota integrativa Ai fini della determinazione di questo si evidenzia che: le perdite certe derivanti da procedure concorsuali, transazioni stragiudiziali e prescrizioni sono state contabilizzate a conto economico (voce B14) al netto del preesistente fondo svalutazione crediti totalmente utilizzato; l’ulteriore perdita che si presume di subire è stata stimata sulla base dell’esperienza e di ogni altro elemento utile, stanziando a conto economico un idoneo accantonamento. Il fondo svalutazione crediti ha subito le seguenti movimentazioni: F.do svalutazione ex art. 2426 Codice civile Importo Saldo al 31/12/2004 12.528 Utilizzo nell’esercizio 12.528 Accantonamento esercizio 13.746 Saldo al 31/12/2005 13.746 Si precisa che i crediti in valuta extra-Euro sono stati valutati al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio ai sensi dell’articolo 2426, comma 1, 8-bis. I crediti tributari sono rappresentati dal credito IVA per € 377.641 e da acconti imposte per € 330.179. I crediti verso altri sono così costituiti: Descrizione Importo Anticipi v/fornitori di servizi 130.761 Crediti per costi Anticipati 38.970 Note credito da Ricevere 2.350 47 Le imposte anticipate, pari ad € 8.153, si riferiscono a componenti negativi di reddito aventi una deducibilità fiscale limitata e parzialmente differita (spese di rappresentanza/avviamento). Di seguito, la ripartizione dei crediti per area geografica: V / clienti Italia V / Controllate V / collegate V / controllanti V / altri 4.801.328 Europa 172.081 Totale 4.973.409 629.685 629.685 Resto d’Europa 45.203 45.203 Resto del Mondo 88.314 88.314 Totale 5.564.530 172.081 5.736.611 Non sono state poste in essere operazioni che prevedano l’obbligo di retrocessione a termine. III. Attività finanziarie Non risultano attività finanziarie di natura corrente. IV. Disponibilità liquide Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l’esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell’esercizio. Descrizione Depositi bancari e postali 31/12/2005 31/12/2004 857.608 Assegni Denaro e altri valori in cassa 1.177.813 4.966 4.043 274 861.651 1.183.053 Arrotondamento Nota integrativa D) RATEI E RISCONTI Saldo al 31/12/2005 Saldo al 31/12/2004 174.502 Variazioni 208.940 Descrizione (34.438) Importo Canoni Leasing 146.061 Canoni Manutenzioni 6.619 Assicurazioni 9.514 Abbonamenti e riviste 265 Licenze e royalties 12.043 174.502 Misurano proventi e oneri la cui competenza è anticipata o posticipata rispetto alla manifestazione numeraria e/o documentale; prescindono dalla data di pagamento o riscossione dei relativi proventi e oneri, comuni a due o più esercizi e ripartibili in ragione del tempo. Anche per tali poste, i criteri adottati nella valutazione e nella conversione dei valori espressi in moneta estera sono riportati nella prima parte della presente nota integrativa. Non sussistono, al 31/12/2005, ratei e risconti aventi durata superiore a cinque anni. La composizione della voce è così dettagliata. Passività A) PATRIMONIO NETTO Descrizione Capitale 31/12/2004 Incrementi Decrementi 31/12/2005 1.032.000 1.032.000 2.064.000 123.893 14.718 138.611 502.165 117.637 Riserva da sovrapprezzo azioni 48 Riserve di rivalutazione Riserva legale Riserve statutarie Riserve per azioni proprie in portafoglio Altre riserve Riserva straordinaria Versamenti in conto capitale 617.999 1.803 Versamenti conto copertura perdita Fondo contributi in conto capitale art. 55 T.U. Riserva per amm.ti anticipati art. 67 T.U. Fondi riserve in sospensione di imposta Riserve da conferimenti agevolati Riserve di cui all’art. 15 d.l. 429/1982 Fondi plusvalenze (legge 168/1982) Riserva fondi previdenziali integrativi ex d.lgs n.124/1993 Riserva non distribuibile ex art. 2426 Riserva per conversione / arrotondamento in Euro 13) Fondo EX L.R. 28/1977 2 2 51.576 14) Riserva non distribuibile per diff.cambi 51.576 1.694 1.694 Altre Arrotondamento Utili (perdite) portati a nuovo Utile (perdita) dell’esercizio 2.095.660 249.988 294.365 375.754 294.365 2.345.648 375.754 4.099.661 1.791.791 912.366 4.979.086 Capitale sociale All’inizio dell’esercizio precedente Riserva legale 1.032.000 Destinazione del risultato dell’esercizio Riserva… Risultato d’esercizio 111.099 2.287.159 255.889 12.794 218.786 -255.889 Totale 3.686.147 Nota integrativa Nella tabella che segue si dettagliano i movimenti nel patrimonio netto: - attribuzione dividendi - altre destinazioni Altre variazioni 143.457 … 1 Alla chiusura dell’esercizio precedente 1.032.000 Destinazione del risultato dell’esercizio 123.893 2.649.403 294.365 14.718 251.682 -294.365 4.099.661 - attribuzione dividendi - altre destinazioni Altre variazioni 1.032.000 -500.362 … -2 Risultato dell’esercizio corrente 375.754 Alla chiusura dell’esercizio corrente 2.064.000 138.611 2.400.721 375.754 4.979.086 L’incremento del capitale sociale è conseguente alla sottoscrizione effettuata nel corso dell’esercizio ed alla imputazione dei versamenti in conto capitale fino ad allora effettuati. Le poste del patrimonio netto sono così distinte secondo l’origine, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l’avvenuta utilizzazione nei tre mesi precedenti: Natura / Descrizione Capitale Importo 2.064.000 Riserva da sovrapprezzo delle azioni Quota disponibile Utilizzazioni eff. Utilizzazioni eff. Nei 3 es. prec. Per Nei 3 es. prec. Per copert. Perdite altre ragioni B A, B, C Riserve di rivalutazione Riserva legale Possibilità utilizzo (*) A, B 138.611 Riserve statutarie B A, B Riserva per azioni proprie in portafoglio Altre riserve Utili (perdite) portati a nuovo Totale 55.073 A, B, C 55.073 2.345.648 A, B, C 2.345.648 2.400.721 Quota non distribuibile Residua quota distribuibile 2.400.721 * A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci. Il capitale sociale, pari ad € 2.064.000, interamente sottoscritto alla chiusura dell’esercizio, risulta essere stato versato per € 1.650.000. Il credito conseguente nei confronti degli azionisti è pari a € 414.000. Il capitale sociale è composto da 400.000 azioni ordinarie del valore nominale unitario di € 5,16. In conformità con quanto disposto dal principio contabile n. 28 sul Patrimonio netto, si attesta che non sussistono riserve di rivalutazione né riserve statutarie, né è prevista la distribuzione di alcun dividendo. Nel patrimonio netto sono presenti: riserve o altri fondi, costituite da Fondo ex L.R. 28/77 per € 51.576, che in caso di distribuzione concorrono a formare il reddito imponibile della società; riserve o altri fondi, utili ex s.n.c. per € 128, che in caso di distribuzione non concorrono a formare il reddito imponibile dei soci indipendentemente dal periodo di formazione. 49 Nota integrativa E’ da sottolineare che la scelta storica aziendale di non distribuire gli utili prodotti è confermata anche in questo esercizio: un chiaro segno di impegno responsabile verso una sostenibilità aziendale duratura e nel contempo una testimonianza di fiducia da parte dell’azionariato nei confronti delle potenzialità dell’azienda. B) FONDI PER RISCHI E ONERI Descrizione 31/12/2004 Per trattamento di quiescenza Incrementi Decrementi 31/12/2005 275.984 46.369 135.214 187.139 275.984 46.369 135.214 187.139 Per imposte, anche differite Altri Arrotondamento Tale posta è costituita da: € 7.500, quale accantonamento per la cessazione del rapporto di collaborazione dell’attuale amministratore; € 10.827, come Fondo Risoluzione Rapporti Agenti; € 2.228, quale fondo pensionistico integrativo a favore dei dipendenti stipulato con Previmoda; € 166.584, quale accantonamento indennità supplettiva clientela. C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO 50 Il fondo accantonato rappresenta l’effettivo debito della società al 31/12/2005 verso i dipendenti in forza a tale data, al netto degli anticipi corrisposti. La variazione rispetto allo scorso esercizio è così composta: Variazioni 31/12/2004 TFR, movimenti del periodo Incrementi 328.648 80.413 Decrementi 31/12/2005 45.795 363.266 Il contratto di lavoro prevede che i lavoratori con anzianità di servizio di almeno 8 anni possano chiedere al datore di lavoro un’anticipazione non superiore al 70% del trattamento cui avrebbero diritto in caso di cessazione del rapporto alla data richiesta. La richiesta è subordinata alla necessità del dipendente di far fronte ad importanti spese sanitarie, acquisto di prima casa per sé o per i figli, spese connesse al congedo di maternità o per formazione. In Monnalisa a prescindere dalla rispondenza ai requisiti di cui sopra, il trattamento di fine rapporto viene anticipato a tutti coloro che ne facciano richiesta. D) DEBITI Saldo al 31/12/2005 7.974.178 Saldo al 31/12/2004 7.091.349 Variazioni 882.829 Descrizione Entro 12 mesi Oltre 12 mesi Oltre 5 anni Totale Obbligazioni Obbligazioni convertibili Nota integrativa I debiti sono valutati al loro valore nominale e la scadenza degli stessi è così articolata: Debiti verso soci per finanziamenti Debiti verso banche 404.048 1.325.964 1.730.012 Debiti verso altri finanziatori Acconti Debiti verso fornitori 345.417 345.417 4.421.992 4.421.992 446.167 446.167 88.768 88.768 Debiti costituiti da titoli di credito Debiti verso imprese controllate Debiti verso imprese collegate Debiti verso controllanti Debiti tributari Debiti verso istituti di previdenza Altri debiti 937.522 4.300 941.822 6.643.914 1.330.264 7.974.178 Arrotondamento In dettaglio: i “Debiti v/ banche” sono comprensivi dei mutui passivi ed esprimono l’effettivo debito per capitale, interessi ed oneri accessori maturati. Nel corso dell’anno, è stato acceso un finanziamento chirografario con l’istituto Monte dei Paschi di Siena per complessivi € 400.000; la voce “Acconti” comprende i versamenti ricevuti per forniture di prodotti non ancora effettuate; i “Debiti v/fornitori” derivano esclusivamente da transazioni di natura commerciale; sono iscritti al netto degli sconti commerciali, mentre quelli “cassa” sono rilevati al momento del pagamento; i “Debiti tributari” sono complessivamente pari ad € 446.167, accolgono solo passività per imposte certe e determinate; in particolare, debiti per IRES, per € 227.588 e debiti per IRAP, per € 101.839, entrambi al lordo degli acconti versati. Non esistono variazioni significative nella consistenza della voce “Debiti Tributari”; gli “Altri debiti” sono rappresentati per la maggior parte da debiti verso agenti per provvigioni da maturare e da debiti verso il personale dipendente, regolarmente saldati nell’arco del 2006. 51 Come già rilevato, non sussistono operazioni che prevedano l’obbligo di retrocessione a termine, né sussistono debiti verso soci per finanziamenti da ripartire secondo le scadenze e la clausola di postergazione contrattuale. La ripartizione dei Debiti al 31.12.2005 secondo area geografica è riportata nella tabella seguente. Debiti per Area Geografica Italia Europa Resto d’Europa Resto del mondo Totale V / fornitori 4.251.442 V /Controllate V / Collegate V / Controllanti V / Altri 941.822 Totale 5.193.264 39.850 39.850 7.701 7.701 122.999 122.999 4.421.992 941.822 L’unico debito assistito da garanzia ipotecaria sui beni della società è rappresentato da quello nei confronti dell’istituto Unicredit, pari a residuo in conto capitale di € 234.907. 5.363.814 Nota integrativa E) RATEI E RISCONTI Non risultano partite di collegamento dell’esercizio da conteggiarsi col criterio della competenza temporale. Conti d’ordine Descrizione 31/12/2005 31/12/2004 Variazioni Sistema improprio dei beni altrui presso di noi 1.123.291 1.300.367 (177.076) Sistema improprio degli impegni 2.277.575 6.427.575 (4.150.000) 100.504 850.966 (750.462) 3.501.370 8.578.908 (5.077.538) Sistema improprio dei rischi Raccordo tra norme civili e fiscali Per la loro imputazione si rimanda a quanto esposto nella prima parte della presente nota integrativa. Conto economico A) Valore della produzione Descrizione Ricavi vendite e prestazioni Variazioni rimanenze prodotti 31/12/2005 31/12/2004 Variazioni 17.035.642 15.491.029 1.544.613 (108.617) 394.284 (502.901) 202.658 221.588 (18.930) 17.129.683 16.106.901 1.022.782 Variazioni lavori in corso su ordinazione 52 Incrementi immobilizzazioni per lavori interni Altri ricavi e proventi L’importo dei ricavi, esposto al netto di eventuali sconti, abbuoni e premi ai sensi dell’art. 2425-bis C.C., comprende gli importi provenienti dalla vendita di prodotti e dalla prestazione di servizi rientranti nella gestione tipica della società, assolvendo le prescrizioni contenute nell’art. 2427 del C.C. Sulla base del principio contabile N. 12 del CNDC e dei CNR, nella voce altri ricavi e proventi, sono stati indicati i proventi relativi alla gestione accessoria non rientranti nell’attività caratteristica tra i quali: locazioni attive di immobili; locazioni attive per affitto d’azienda; indennizzi assicurativi; risarcimenti danni da corrieri e fornitori; plusvalenze rientranti nella ordinaria alienazione di beni. In apposita sottovoce del gruppo A5), sono indicati distintamente i contributi in conto esercizio maturati secondo il criterio della competenza. Ricavi per categoria di attività Categoria Vendite merci Vendite prodotti 31/12/2005 31/12/2004 Variazioni 75.504 29.756 45.748 16.960.138 15.461.273 1.498.865 31.477 28.498 2.979 113.219 76.878 36.341 57.962 116.212 (58.250) 17.238.300 15.712.617 1.525.683 Vendite accessori Prestazioni di servizi Fitti attivi Provvigioni attive Altre Area Vendite Prestazioni Totale Italia 11.282.951 11.282.951 Estero 5.955.349 5.955.349 17.238.300 17.238.300 Nota integrativa Ricavi per area geografica B) Costi della produzione Descrizione 31/12/2005 31/12/2004 Variazioni Materie prime, sussidiarie e merci 5.689.944 5.037.409 652.535 Servizi 7.845.481 7.849.335 (3.854) 779.434 472.728 306.706 1.085.755 941.253 144.502 344.034 291.340 52.694 80.413 69.440 10.973 Trattamento quiescenza e simili 1.450 1.283 167 Altri costi del personale 7.525 4.130 3.395 63.245 68.045 (4.800) 240.691 231.662 9.029 13.746 12.526 1.220 (209.333) 263.433 (472.766) 211.237 119.423 91.814 16.153.622 15.362.007 791.615 Godimento di beni di terzi Salari e stipendi Oneri sociali Trattamento di fine rapporto Ammortamento immobilizzazioni immateriali Ammortamento immobilizzazioni materiali Altre svalutazioni delle immobilizzazioni Svalutazioni crediti attivo circolante Variazione rimanenze materie prime Accantonamento per rischi Altri accantonamenti Oneri diversi di gestione Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci e Costi per servizi Sono strettamente correlati a quanto esposto nella relazione sulla gestione e all’andamento del punto A (valore della produzione) del conto economico. In tale voce sono stati iscritti i costi necessari alla produzione dei beni oggetto dell’attività ordinaria dell’impresa. Secondo il Documento Interpretativo N. I1, alla voce B7 (costi per servizi) sono stati imputati i costi per servizi bancari non aventi natura finanziaria. Inoltre tale voce accoglie l’accantonamento indennità agenti (Firr e Indennità Suppletiva Clientela) e quello per la cessazione del rapporto di collaborazione coordinata e continuativa. Rientrano nei costi per servizi: costi per façon (cucito, stiro, ricamo, stampa), pari a € 3.528.236 costi per agenti e rappresentanti, per € 1.138.599 costi per aziende collegate (prototipi, taglio, sviluppi, controllo tessuti), per € 927.157. In pratica, Monnalisa, non realizzando internamente la propria produzione e vendendo la collezione mediante agenti plurimandatari, riversa nell’indotto una ricchezza totale di € 5.593.992. All’interno dei costi per servizi, sono classificati anche i costi per pubblicità, nell’ambito dei quali vengono registrate anche le operazioni di sostegno ad iniziative sportive (€ 72.666), che rivolgendosi perlopiù al territorio locale testimoniano la presenza fattiva dell’azienda a favore del mondo giovanile. 53 Nota integrativa Costi per il personale La voce comprende l’intera spesa per il personale dipendente, comprensiva dei costi per passaggio di categoria, scatti di contingenza, ferie non godute e accantonamenti di legge. Altri costi a favore del personale, non propriamente inerenti, sono stati imputati alle voci B6 e B7 in base alla loro natura strettamente economica. Voce 54 Conto Importo B6 Indumenti da lavoro per il personale B7 Rimborso spese dipendenti 337 B7 Spese L.626- sicurezza sul lavoro B7 Rimborso km dipendenti B7 Spese mensa dipendenti 16.622 B7 Corsi di aggiornamento 19.314 10.237 4.349 100 Ammortamenti svalutazioni Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base della durata utile del cespite e del suo sfruttamento nella fase produttiva. Alla voce B10d) sono state iscritte le svalutazioni dei crediti commerciali, iscritti nell’attivo circolante. Oneri diversi di gestione Tale voce comprende tutti i costi della gestione caratteristica non iscrivibili nelle altre voci dell’aggregato b) del conto economico e i costi delle gestioni accessorie che non abbiano natura di costi straordinari, nonché tutti i costi di natura tributaria, diversi dalle imposte dirette, in dettaglio: Imposte e tasse tributarie (ICI-TARSU-CCIAA) Spese amministrative varie Abbonamenti a giornali e riviste Perdite su crediti non coperte da specifico fondo Minusvalenze ordinarie per alienazioni Erogazioni liberali. La spesa per abbonamenti a giornali e riviste corrisponde a € 8.750, assimilabile a costi sostenuti per la formazione continua del dipendente, trattandosi di libri, riviste e quotidiani specialistici (logistica, finanza, amministrazione, controllo). Le erogazioni liberali sono pari a € 33.387, per il 70% si tratta di contributi destinati ad iniziative umanitarie per la tutela dei bambini. Descrizione Da partecipazione 31/12/2005 31/12/2004 Variazioni 62.500 62.500 Da crediti iscritti nelle immobilizzazioni Da titoli iscritti nelle immobilizzazioni 29 (29) Nota integrativa C) Proventi e oneri finanziari Da titoli iscritti nell’attivo circolante Proventi diversi dai precedenti 16.229 29.105 (12.876) (Interessi e altri oneri finanziari) (160.021) (198.911) 38.890 (23.452) (1.600) (21.852) (104.744) (171.377) 66.633 Utili (perdite) su cambi Proventi da partecipazioni Descrizione Controllate Collegate Proventi da partecipazioni Altre 62.500 62.500 Trattasi dei dividendi percepiti dalla società Arcata SA, Madeira, che usufruiscono del regime fiscale di cui all’art 89 TUIR. Altri proventi finanziari 55 Descrizione Controllanti Controllate Collegate Altre Totale Interessi su obbligazioni Interessi su titoli Interessi bancari e postali 1.480 1.480 14.748 14.748 1 1 16.229 16.229 Interessi su finanziamenti Interessi su crediti commerciali Altri proventi Arrotondamento Interessi e altri oneri finanziari Descrizione Controllanti Controllate Collegate Altre Totale Interessi su obbligazioni Interessi bancari 4.144 4.144 2 2 Interessi medio credito 57.222 57.222 Sconti o oneri finanziari 96.705 96.705 1.948 1.948 160.021 160.021 Interessi fornitori Interessi su finanziamenti Ammortamento disaggio di emissione obbligazioni Altri oneri su operazioni finanziarie Accantonamento al fondo rischi su cambi Arrotondamento Nota integrativa Utile e perdite su cambi In ossequio al riformato articolo 2425 C.C., sia le differenze di cambio attive sia le differenze di cambio passive, derivanti dalla valutazione al cambio di fine esercizio trovano iscrizione nella voce C17bis del conto economico. Non si segnalano effetti significativi delle variazioni dei cambi valutari, verificatisi tra la chiusura dell’esercizio e la data di formazione del bilancio. Dell’ammontare complessivo degli utili netti risultanti del conto economico, la componente valutativa non realizzata è pari alla risultante di utili per € 1.997 e perdite per € 4.133. D) Rettifiche di valore di attività finanziarie Non sono state effettuate né rivalutazioni né svalutazioni di attività finanziarie. E) Proventi e oneri straordinari Saldo al 31/12/2005 Saldo al 31/12/2004 Variazioni (151.127) 48.039 (199.166) Descrizione 31/12/2005 Plusvalenze da alienazioni 31/12/2004 Plusvalenze da alienazioni Sopravvenienze Attive 31.359 Sopravvenienze Attive Varie 69.470 Varie Totale proventi 56 Anno precedente 2.595 31.359 Totale proventi Minusvalenze Minusvalenze Imposte esercizi Imposte esercizi Sopravvenienze Passive 72.065 (33.806) Sopravvenienze passive Resi di esercizi precedenti (24.026) (148.680) Varie Varie Totale oneri (182.486) Totale oneri (24.026) (151.127) 48.039 La voce comprende le insussistenze e sopravvenienze attive e/o passive relative di crediti e debiti. L’incremento degli oneri straordinari, rispetto all’esercizio precedente, è dovuto alla imputazione, in tale voce, dei resi merce relativi ad esercizi precedenti e, come tali, aventi natura straordinaria. Imposte sul reddito d’esercizio Imposte Saldo al 31/12/2005 Saldo al 31/12/2004 Variazioni Imposte correnti: 347.758 329.427 18.331 IRES 240.889 227.588 13.301 IRAP 106.869 101.839 5.030 Imposte differite (anticipate) (3.322) (2.236) (1.086) IRES (2.943) (1.981) (962) IRAP (379) (255) (124) 344.436 327.191 17.245 Imposte sostitutive Ai sensi del punto 14) dell’art. 2427 del Codice Civile si evidenziano di seguito le informazioni richieste sulla fiscalità differita e anticipata. Fiscalità differita/anticipata Le imposte anticipate sono state rilevate in quanto sussiste la ragionevole certezza dell’esistenza, negli esercizi futuri di un reddito imponibile non inferiore all’ammontare delle differenze che si andranno ad annullare. Rilevazione delle imposte differite e anticipate ed effetti conseguenti: Imposte anticipate: esercizio 31/12/2005 esercizio 31/12/2004 Ammontare Effetto fiscale Ammontare Effetto fiscale delle differenze aliquota delle differenze aliquota temporanee 37,25% temporanee 37,25% Nota integrativa Le principali differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate sono indicate nella tabella seguente unitamente ai relativi effetti. Svalutazioni per perdite durevoli di immobilizzazioni materiali Svalutazioni per perdite durevoli di Immobilizzazioni immateriali Spese di Rappresentanza 5.652 2.105 Avviamento 8.099 3.017 13.751 5.122 6.003 2.236 6.003 2.236 Totale imposte anticipate Imposte differite: Ammortamenti anticipati Ammortamenti eccedenti Svalutazioni di crediti ... Totale imposte differite Imposte differite (anticipate) nette Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali dell’esercizio 57 Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali dell’esercizio precedente Differenze temporanee escluse dalla determinazione delle imposte (anticipate) e differite: Perdite fiscali riportabili a nuovo ... Netto 5.122 2.236 Ires 4.538 1.981 Irap 584 255 Operazioni di locazione finanziaria (leasing) La società ha in essere n. 3 contratti di locazione finanziaria, per i quali, ai sensi del n. 22 dell’articolo 2427, si forniscono le seguenti informazioni: 1) contratto di leasing n. IC/00660548 LOCAT S.p.A. del 05/08/2002 Durata del contratto di leasing: anni 8 Bene utilizzato: IMMOBILE STRUMENTALE Costo del bene: € 795.285,00 Maxicanone pagato: € 97.434,20 Valore attuale delle rate di canone non scadute: € 553.227,00 Onere finanziario effettivo attribuibile ad esso e riferibile all’esercizio: € 28.567,00 Valore del bene alla chiusura dell’esercizio considerato come immobilizzazione: € 759.497,00 Ammortamenti virtuali del periodo: € 23.859,00. 2) contratto di leasing n. 807393 INTESA LEASING S.p.A. del 22/12/2003 Durata del contratto di leasing: anni 8 Bene utilizzato: IMMOBILE STRUMENTALE Costo del bene: € 600.000,00 Maxicanone pagato: € 60.000,00 Nota integrativa Valore attuale delle rate di canone non scadute: € 442.894,00 Onere finanziario effettivo attribuibile ad esso e riferibile all’esercizio: € 16.863,00 Valore del bene alla chiusura dell’esercizio considerato come immobilizzazione: € 555.000,00 Ammortamenti virtuali del periodo: € 18.000,00. 3) contratto di leasing n. E8934A del 12/10/2005 Durata del contratto di leasing: mesi 30 Bene utilizzato: MACCHINARIO Costo del bene: € 8.500,00 Maxicanone pagato il 04/11/2005: € 1.700,00 Valore attuale delle rate di canone non scadute: € 6.577,00 Onere finanziario effettivo attribuibile ad esso e riferibile all’esercizio: € 11,00 Valore del bene alla chiusura dell’esercizio considerato come immobilizzazione: € 7.650,00 Ammortamenti virtuali del periodo: € 850,00. Conformemente alle indicazioni fornite dal documento OIC 1 - I PRINCIPALI EFFETTI DELLA RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO SULLA REDAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO, nella tabella seguente sono fornite le informazioni sugli effetti che si sarebbero prodotti sul Patrimonio Netto e sul Conto Economico rilevando le operazioni di locazione finanziaria con il metodo finanziario rispetto al criterio cosiddetto patrimoniale dell’addebito al Conto Economico dei canoni corrisposti. Attività a) Contratti in corso Beni in leasing finanziario alla fine dell’esercizio precedente, al netto degli ammortamenti complessivi pari a Euro 38.929 alla fine dell’esercizio precedente + Beni acquisiti in leasing finanziario nel corso dell’esercizio 1.356.356 8.500 - Beni in leasing finanziario riscattati nel corso dell’esercizio - Quote di ammortamento di competenza dell’esercizio 58 42.709 + / - Rettifiche/riprese di valore su beni in leasing finanziario Beni in leasing finanziario al termine dell’esercizio al netto degli ammortamenti complessivi pari a o 81.638 1.322.147 b) Beni riscattati Maggior valore complessivo dei beni riscattati, determinato secondo la metodologia finanziaria, rispetto al loro valore netto contabile alla fine dell’esercizio c) Passività Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario alla fine dell’esercizio precedente (di cui scadenti nell’esercizio successivo E 124.648 scadenti da 1 a 5 anni E 557.301 e E 426.878 scadenti oltre i 5 anni) + Debiti impliciti sorti nell’esercizio - Riduzioni per rimborso delle quote capitale 1.108.827 8.500 126.576 - Riduzioni per riscatti nel corso dell’esercizio Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell’esercizio (di cui scadenti nell’esercizio successivo Euro 133.016 scadenti da 1 a 5 anni Euro 586.238 e Euro 271.496 scadenti oltre i 5 anni) 990.751 d) Effetto complessivo lordo alla fine dell’esercizio (a+b-c) 331.396 e) Effetto netto fiscale 123.445 f) Effetto sul Patrimonio Netto alla fine dell’esercizio (d-e) 207.951 L’effetto sul Conto Economico può essere così rappresentato Storno di canoni su operazioni di leasing finanziario 188.791 Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario -45.441 Rilevazione di - quote di ammortamento - su contratti in essere 42.709 - su beni riscattati - rettifiche/riprese di valore su beni in leasing finanziario Effetto sul risultato prima delle imposte 100.641 Rilevazione dell’effetto fiscale -37.489 Effetto sul risultato d’esercizio delle rilevazioni delle operazioni di leasing con il metodo finanziario 63.152 Nota integrativa Informazioni relative al fair value degli strumenti finanziari derivati Per la copertura del rischio di variazione del tasso di interesse e di cambio, la società utilizza principalmente contratti del tipo Interest rate swap e domestic currency swap. Tutte le operazioni sono effettuate con primaria controparte bancaria e non si segnalano rischi di controparte. La società non detiene strumenti derivati con finalità speculative. Questa politica dimostra ulteriormente la tensione aziendale alla sostenibilità, intesa come insieme di azioni volte alla preservazione del futuro aziendale. In questo senso, lo strumento derivato è impiegato per solo scopo “assicurativo”, non distraendo energie e risorse dall’attività caratteristica aziendale. Ai sensi dell’art 2427 – bis ,comma 1, punto 1) del Codice Civile sono indicate nella tabella seguente le informazioni relative agli strumenti finanziari derivati posti in essere dalla società con finalità di copertura: Data Contratto Scadenza Tipo operazione Importo NPV EUR 24.10.2005 26.10.2013 Formula Inflazione Swap € 2.750.000 -312.847 02.02.2004 04.02.2006 IRS Direz. Euribor Trim € 2.800.000 87 Altre informazioni La società non è soggetta alla normativa di cui all’art.2497 e segg. C.C.; non ha posto in essere operazioni con obbligo di retrocessione né operazioni di finanziamento con la cessione temporanea di beni; non ha emesso strumenti finanziari. Si evidenziano infine i compensi complessivi spettanti agli amministratori e ai membri del Collegio sindacale. Qualifica 59 Compenso Amministratori 240.000 Collegio sindacale 27.075 Il presente bilancio, composto da Stato patrimoniale, Conto economico e Nota integrativa, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili. L’Amministratore Unico Piero Iacomoni Relazione del Collegio Sindacale Reg. Imp. 01163300518 Rea 87271 MONNALISA S.P.A. VIA MADAME CURIE N.7 - 52100 AREZZO (AR) Capitale sociale Euro 2.064.000,00 di cui Euro 1.650.000,00 versati Relazione del Collegio Sindacale esercente attività di controllo contabile Signori Azionisti della MONNALISA S.P.A. PARTE PRIMA Relazione ai sensi dell’art. 2409-ter, primo comma, lettera c) del Codice Civile 1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio della società MONNALISA S.P.A. chiuso al 31/12/2005. La responsabilità della redazione del bilancio compete all’organo amministrativo della società MONNALISA S.P.A, mentre è nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile. 60 2. Il nostro esame è stato condotto secondo gli statuiti principi per la revisione contabile. In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale. Per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in precedenza. 3. A nostro giudizio, il sopramenzionato bilancio nel suo complesso è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società MONNALISA S.P.A. per l’esercizio chiuso al 31/12/2005, in conformità alle norme che disciplinano il bilancio d’esercizio. PARTE SECONDA Relazione ai sensi dell’art. 2429 del Codice Civile 1. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31/12/2005 la nostra attività è stata ispirata allle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri. 2. In particolare: Abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione. Abbiamo partecipato alle assemblee dei soci e possiamo ragionevolmente assicurare che le azioni deliberate sono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non sono manifestatamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale. Mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni e dall’esame della documentazione trasmessaci, abbiamo valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire. 3. Nel corso dell’esercizio, nel rispetto delle previsioni statutarie, siamo stati periodicamente informati dall’amministratore sull’andamento della gestione sociale e sulla sua prevedibile evoluzione. Possiamo ragionevolmente assicurare che le azioni poste in essere sono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse Relazione del Collegio Sindacale o in contrasto con le delibere assunte dall’assemblea dei soci o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale. 4. Il Collegio Sindacale non ha riscontrato operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle effettuate con parti correlate o infragruppo. 5. Nel corso dell’esercizio non sono pervenute al Collegio Sindacale denunce ai sensi dell’articolo 2408 Codice Civile, non sono pervenuti esposti né ha rilasciato pareri ai sensi di legge. 6. Abbiamo esaminato il bilancio d’esercizio chiuso al 31/12/2005, e riteniamo che esso rappresenti in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico della Vostra Società ai sensi dell’articolo 2409-ter del Codice Civile. 7. L’ amministratore, nella redazione del bilancio, non ha derogato alle norme di legge ai sensi dall’art. 2423, quarto comma, del Codice Civile. 8. Lo stato patrimoniale evidenzia un risultato d’esercizio positivo di E 375.754 e si riassume nei seguenti valori: Attività Euro 13.503.669 Passività Euro 8.524.583 - Patrimonio netto (escluso l’utile dell’esercizio) Euro 4.603.332 - Utile (perdita) dell’esercizio Euro 375.754 Conti, impegni, rischi e altri conti d’ordine Euro 3.501.370 Valore della produzione (ricavi non finanziari) Euro 17.129.683 Costi della produzione (costi non finanziari) Euro 16.153.622 Differenza Euro 976.061 Proventi e oneri finanziari Euro (104.744) Rettifiche di valore di attività finanziarie Euro Proventi e oneri straordinari Euro (151.127) Risultato prima delle imposte Euro 720.190 Imposte sul reddito Euro 344.436 Utile (Perdita) dell’esercizio Euro 375.754 Il conto economico presenta, in sintesi, i seguenti valori: 9. Ai sensi dell’art. 2426 del Codice Civile, punto 5, il Collegio Sindacale ha espresso il proprio consenso all’iscrizione nell’attivo dello stato patrimoniale di costi di impianto e ampliamento per o 1.350. 10. Ai sensi dell’art. 2426 del Codice Civile, punto 6, il Collegio Sindacale ha espresso il proprio consenso all’iscrizione nell’attivo dello stato patrimoniale di un avviamento per o 109.200. 11. Il Collegio dà atto che l’amministratore non ha effettuato alcuna rivalutazione di beni di impresa. 12. Dall’attività di vigilanza e controllo non sono emersi fatti significativi suscettibili di segnalazione o di menzione nella presente relazione. 13. Relativamente al presente bilancio, il Collegio esprime il proprio apprezzamento per l’integrazione effettuata tra gli aspetti economici e quelli socio-ambientali, che consente una rappresentazione ancor più completa e chiara dei fatti espressi in bilancio. 14. Per quanto precede, il Collegio Sindacale non rileva motivi ostativi all’approvazione del bilancio di esercizio al 31/12/2005, né ha obiezioni da formulare in merito alla proposta di deliberazione presentata dal Consiglio di Amministrazione per la destinazione del risultato dell’esercizio. Il Collegio Sindacale Presidente Collegio Sindacale Sindaco effettivo Sindaco effettivo PIERO ROSADINI LEONARDO MISESTI GABRIELE NARDI Arezzo, lì 5 Aprile 2006 61 62 Performance Sociale Dipendenti 6.1.1 Consistenza del personale: area, genere, inquadramento Tab. 6.1.1 - Consistenza personale per inquadramento, anni ’03-’05 2003 Dirigenti 2004 2005 1 1 1 Impiegati 33 34 37 Operai 11 13 14 TOTALE 45 48 52 Performance Sociale: Dipendenti Il presente capitolo analizza il personale in termini di anagrafica (descrizione dello stakeholder), capitale umano (valore aggiunto prodotto dalle persone) e capitale strutturale (strumenti di lavoro). L’organico di Monnalisa è cresciuto rispetto allo scorso esercizio di 4 unità: l’incremento è dovuto solo parzialmente al picco stagionale di fine anno per le spedizioni ed ha natura più definitiva di potenziamento di specifiche aree aziendali. Graf. 6.1.1 - Andamento consistenza personale per inquadramento, anni ’03-’05 63 Tab. 6.1.2 - Numero addetti per area, anni ’03-’05 AREE 2003 2004 2005 Amministrazione, finanza e controllo; Ced 5 6 7 Commerciale 9 9 10 Magazzino 5 8 10 Produzione 17 15 15 9 10 10 45 48 52 Progettazione, stile TOTALE Performance Sociale: Dipendenti Graf. 6.1.2 - Suddivisione personale per area Il 52% dei dipendenti è costituito da donne, soprattutto nelle aree progettuali, amministrative e commerciali; l’età media dei dipendenti è di 37 anni. Non ci sono dipendenti minorenni, coerentemente con la politica aziendale di reclutamento. Tab. 6.1.3 – Consistenza personale per età e genere Personale femminile Personale maschile Età Dir Imp Op Tot Dir Imp Op Tot <18 0 0 0 0 0 0 0 0 18-30 0 4 2 6 0 2 1 3 31-40 0 14 1 15 0 8 4 12 41-50 0 3 2 5 0 5 3 8 51-60 0 1 0 1 1 0 1 2 Oltre 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale 0 22 5 27 1 15 9 25 64 Graf. 6.1.3 - Distribuzione donne e uomini per funzione 6.1.2 Tipologia contrattuale Nonostante il ricorso a tipologie contrattuali a termine e malgrado la complessiva crescita dell’organico, la percentuale di contratti a tempo indeterminato rispetto allo scorso esercizio è cresciuta di 12 punti percentuali, grazie: Performance Sociale: Dipendenti all’assunzione di 3 persone con contratto a tempo indeterminato, al rinnovo a tempo indeterminato di tutti i contratti di formazione e lavoro, al rinnovo a tempo indeterminato di due contratti a termine scadenti nell’anno. Graf .6.1.4 - Suddivisione personale per tipologia contrattuale La situazione al 31/12/05 è la seguente: 41 contratti a tempo indeterminato 11 contratti a tempo determinato (di cui 8 stagionali di durata inferiore ai 5 mesi) 6.1.3 Retribuzione e produttività Il costo del lavoro è stato di € 1.510.202, di cui € 1.085.755 di retribuzioni. L’incremento di costo rispetto al 2004 è stato del 16% circa, causato dall’incremento del numero di dipendenti, dall’aumento delle retribuzioni per il rinnovo del CCNL e da incrementi retributivi ad personam. Tab. 6.1.4 – Retribuzioni dirette ed indirette anni ’03-‘05 65 Retribuzioni Oneri sociali TFR Totale 2003 763.174 225.071 58.560 1.046.805 2004 941.253 291.340 69.440 1.302.033 2005 1.085.755 344.034 80.413 1.510.202 Tab. 6.1.5 – Costo del lavoro e retribuzione media anni ’03-‘05 Costo lavoro /dipendente Retribuzione media/dipendente 2003 23.262,33 16.959,42 2004 27.125,68 19.609,43 2005 29.042,34 20.879,90 La retribuzione media pro capite è cresciuta del 6% rispetto all’anno precedente con un incremento del 7% in termini di spesa aziendale per dipendente. La crescita della struttura è stata più che proporzionale rispetto alla crescita del fatturato e ciò si è ripercosso seppur minimamente sul valore del fatturato pro capite, diminuito del 2,3% rispetto allo scorso anno, e sull’incidenza del costo del lavoro sul fatturato, sebbene limitatamente ad un aumento di 0,79 punti percentuali. Tab. 6.1.6 – Indici di produttività del lavoro anni ’03-‘05 Fatturato lordo procapite Incidenza costo del lavoro su fatturato 2003 2004 2005 352.422 335.560 329.416 6,60% 8,08% 8,20% Performance Sociale: Dipendenti Nel corso del 2005, il CCNL di riferimento (industria tessile e abbigliamento) ha stabilito due scatti contrattuali a gennaio ed agosto, portando la paga contrattuale ad aumentare mediamente del 4,3%. Tab. 6.1.7 - Paga base contrattuale anni ’04-‘05 Inquadramento (operai e impiegati) CCNL applicato nel 2004 CCNL applicato nel 2005 3° 1.150 1.201 4° 1.199 1.253 5° 1.273 1.328 6° e 7° 1.414 1.473 La contrattazione interna di secondo livello non è presente in azienda, non aderendo alcun dipendente al sindacato; ciò nonostante sussistono comunque meccanismi retributivi addizionali derivanti da accordi ad personam e da scelte aziendali circa la gestione delle risorse umane. Tab. 6.1.8 - Differenza tra paga base contrattuale e retribuzione aziendale per livello Inquadramento (operai e impiegati) 66 Nr. Persone U D Paga base CCNL Media Monnalisa Scostamento medio 3° livello 12 10 2 1.201 1.202 0 4° livello 15 4 11 1.253 1.284 30,74 5° livello 13 2 11 1.328 1.514 186 6° e 7° livello 11 8 3 1.473 2.392 919 Nonostante i livelli contrattuali vadano dal 1° all’8°, in Monnalisa non sussistono contratti al di sotto del 3°, quest’ultimo è associato soprattutto al contratto a termine (dei dodici dipendenti al 3° livello, nove sono con contratto a tempo determinato). Tab. 6.1.9 - Confronto retribuzione media per genere Inquadramento Livello Nr. uomini Retribuzione media Nr. donne Retribuzione media Differenza % Impiegati 6° e 7° 8 2.465 3 2.198 -10,83% Impiegati 5° 2 1.647 11 1.490 -9,53% Impiegati 4° 2 1.329 8 1.292 -2,78% Impiegati 3° 3 1.206 0 - - Operai 4° 2 1.253 3 1.253 0 Operai 3° 7 1.201 2 1.201 0 La presenza femminile ai livelli più alti è esigua, ed anche dal punto di vista retributivo esiste una differenza abbastanza rilevante rispetto alle retribuzioni maschili a parità di livello. E’ da considerare però anche la preferenza da parte delle dipendenti donne nei confronti di orari di lavoro part time, che non sempre si conciliano con i ruoli di responsabilità tipici dei livelli contrattuali più alti. Del totale dipendenti al 5° livello, 6 sono part time e tutte donne. 6.1.4 Valorizzazione ed incentivazione Per quanto attiene le voci mobili della retribuzione, anche per il 2005, Monnalisa ha stanziato un fondo Tab. 6.1.10 - Esito piano di miglioramento 2005 - Area sistema premiante Obiettivo 2005 Azione Esito Sistema premiante 2004 Verifica risultati raggiunti, erogazione Erogato soltanto parzialmente per mancato premio raggiungimento obiettivi Sistema premiante 2005 Valutare il vecchio sistema e proporlo Il sistema è stato rivisto emendato per il 2005 Nel corso dei primi mesi del 2006, tale sistema di incentivazione è stato soggetto ad una notevole trasformazione per renderlo più semplice ed aderente alla realtà aziendale, basandosi sulla variazione in termini percentuali della crescita del fatturato lordo e del reddito ante imposte anno su anno. La corresponsione del premio avverrà a bilancio depositato, a giugno 2006. Performance Sociale: Dipendenti da destinare ad incentivo aziendale, che verrà erogato nel 2006, anche se di competenza del 2005. Tab. 6.1.11 - Esito piano di miglioramento 2005 - Area valutazione personale Obiettivo 2005 Rendere esplicito il metodo di valutazione dei dipendenti Azione Esito Formalizzare il giudizio/valutazione del personale per iscritto a ciascun dipendente annualmente E’ stato elaborato un questionario, i dipendenti lo hanno compilato, è iniziata la valutazione della direzione Già nello scorso anno aveva preso avvio un processo di valutazione del personale, più volte sollecitato alla direzione dagli stessi dipendenti. E’ stato distribuito a tutti i dipendenti un questionario di autovalutazione basato sulle capacità e competenze manifestate dall’individuo nelle aree: gestionale: senso di responsabilità, energia espressa, lavoro in team relazionale: fiducia, rapporti con gli altri, collaborazione intellettuale: qualità del lavoro, intraprendenza, apprendimento, miglioramenti operativa: rispetto delle scadenze, proposte espresse, gestione del tempo emotiva: gestione delle emozioni, gestione dello stress e dei carichi di lavoro competenze: adeguatezza formazione, autonomia, esperienza, mansione, aspettative. All’autovalutazione, è seguita la valutazione da parte della direzione che ha teso anche ad evidenziare eventuali aree di disallineamento tra “auto” ed “etero” stima del collaboratore, vale a dire la stima che si nutre nei confronti di se stessi e quella percepita dagli altri. La conclusione di questo processo è avvenuta nel 2006, ad aprile, con la consegna a ciascun dipendente di una lettera della direzione contenente la valutazione, le aree di miglioramento ed eventuali processi di crescita immediati o futuri (scatti di livello, passaggi di inquadramento, aumenti di stipendio, corsi specifici di formazione, cambio di ruolo con crescita orizzontale, etc.). Nel corso del 2005, si sono comunque già concretizzate le iniziative di sviluppo e crescita riportate nella seguente tabella. Tab. 6.1.12 - Iniziative di crescita del personale Numero Tipologia 7 Aumento di stipendio 1 Concessione part time 3 Passaggio di livello 2 Trasformazione da CFL a tempo indeterminato 3 Trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato 2 Rinnovo contratto a termine 1 Passaggio di categoria 67 Performance Sociale: Dipendenti 6.1.5 Orario di lavoro e flessibilità lavorativa L’orario di lavoro (da lunedì a venerdì, dalle 8,30 alle 17,30 con un’ora di pausa pranzo) è flessibile, con possibilità di compensazione durante la giornata delle proprie assenze entro la mezz’ora. Undici dipendenti hanno contratto di lavoro con orario part time, che equivale al 26,8% della forza lavoro con contratto a tempo indeterminato ed al 21,1% del totale dei dipendenti; ben superiore quindi alla percentuale dell’8% stabilita dal CCNL. Nove part time e cinque dipendenti full time hanno orario personalizzato, per un totale in azienda di 15 orari personalizzati, in termini di orari di entratauscita nell’arco della giornata e di rientri settimanali. Il part time viene concesso anche temporaneamente per consentire al dipendente di sopperire ad eventuali esigenze personali o familiari improvvise e comunque limitate nel tempo. Tab. 6.1.13 - Esito piano di miglioramento 2005 - Area orario di lavoro Obiettivo 2005 Orario di lavoro Azione Esito Studiare un orario diverso per il periodo estivo Per il magazzino prodotti finiti per motivi di caldo eccessivo nella stagione estiva Le ore di straordinario rispetto al 2004 sono diminuite, seppure limitatamente. Tab. 6.1.14 - Ore di straordinario effettuate Totale 2003 2004 2005 2.682,10 3.188,00 3.133,00 Tab. 6.1.15 - Esito piano di miglioramento 2005 - Area straordinari 68 Obiettivo 2005 Ridurre straordinari Azione Esito Studiare meglio i picchi di lavoro ed i Da controllo rispetto allo scorso anno mese per carichi all’interno degli uffici, valutare mese e per settore, gli straordinari sono diminuiti carico-risorse Graf. 6.1.5 - Andamento straordinari nel triennio Il massimo picco del 2005 è stato inferiore a quello del 2004; i minimi 2005 sono sempre stati inferiori e perciò più positivi rispetto sia a quelli del 2004 che del 2003; le performance 2005 sono state peggiori rispetto agli anni precedenti soltanto nei mesi di febbraio, giugno e luglio, risentendo fortemente dell’aumento dei volumi gestiti dal magazzino prodotti finiti, senza un’adeguata programmazione delle risorse umane necessarie. Media mensile ore di straordinario 2003 2004 2005 223,50 265,66 261,08 br e m br e di ce em to br e no v ot br e m to tte se ag os lug lio gi ug no ag gi o m ap rile ar zo m ge nn ai o fe bb ra io Graf. 6.1.6 - Andamento straordinari anno 2005 per area Performance Sociale: Dipendenti Tab. 6.1.16 - Straordinari medi per mese anni ’03-’05 Dal punto di vista dell’articolazione degli straordinari all’interno dei vari uffici, si confermano i picchi relativi al “commerciale”, ascrivibili soprattutto alle fiere di settore alle quali l’ufficio commerciale è chiamato a partecipare, e quelli del magazzino prodotti finiti già trattati in precedenza. Assumono un andamento scostante e nuovo gli straordinari nell’area progettazione-stile, causati dalle scadenze stringenti imposte dai fornitori di commercializzati esteri sulle tempistiche di lavoro interne. Graf. 6.1.7 - Ore di lavoro anno 2005 Il numero medio di giorni di ferie/permessi utilizzati dagli operai è inferiore a quello degli impiegati; questo dato risente della presenza, nella categoria operai, dei lavoratori stagionali in magazzino prodotti finiti, che lavorando soltanto per due periodi annui di quattro mesi ciascuno, cercano di non usufruire delle ferie. Le ferie ed i permessi maturati e non utilizzati vengono comunque contrattualmente monetizzati alla scadenza del contratto. 69 Performance Sociale: Dipendenti Tab. 6.1.17 - Ore e giorni di assenza per causale ed inquadramento Ferie Permessi Malattia Maternità/allattamento Infortunio Imp/dirigenti 5.508 442 2.129 48 0 GG medi/dip 17,25 1,49 7,19 Non significativo Non significativo Operai 1.023 74 208 0 192 9,13 0,66 1,86 Non significativo Non significativo GG medi/dip Con l’intento di favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, tutti i dipendenti di Monnalisa hanno diritto ad usufruire di un servizio mensa esterno presso ristorante convenzionato. Rispetto allo scorso esercizio si è registrato un aumento del 21,8% nel numero medio di pasti consumati. Tab. 6.1.18 - Dati mensa esterna anno 2005 Costo Eur 16.621,50 Numero pasti consumati 4.443 Numero medio pasti consumati nel mese per dipendente 7,12 NEW!!!! Conformemente a quanto contenuto nel piano di miglioramento 2005, Monnalisa ha istituito, in aggiunta a quanto previsto dalla normativa sul lavoro e contrattuale, un congedo retribuito di tre giorni per il neo-padre alla nascita o all’atto dell’adozione-affidamento del figlio. 70 Tab. 6.1.19 - Esito piano di miglioramento 2005 – Area conciliazione Obiettivo 2005 Azione Esito Conciliazione tempi di vita Studiare l’ipotesi di concedere 3 gg retribuiti Da sett.’05 approvato emendamento e famiglia extra di assenza al lavoratore che diventa al contratto di lavoro, già applicato 1 padre volta 6.1.6 Pratiche disciplinari e contenzioso Monnalisa non applica pratiche disciplinari, se non quelle stabilite e previste dal CCNL. Nel 2005 non è stata avviata alcuna pratica disciplinare; non ci sono contenziosi aperti con i dipendenti in forza, né passati. 6.1.7 Salute e sicurezza Contrariamente a quanto avvenuto negli anni precedenti, nel 2005 si sono avuti due casi di infortunio, non gravi sia in termini di lesione che di prognosi. Per entrambi si è trattato di eventi accidentali imputabili ai normali rischi connessi allo svolgimento delle attività in magazzino spedizioni. Tab. 6.1.20 – Infortuni anni ’03-‘05 Nr infortuni Tipologia Prognosi 2003 0 - - 2004 0 - - 2005 2 Ferita alla mano Stiramento tendine 8 gg 28 gg Obiettivo 2005 Azione Esito Continuare il miglioramento del Verifica caldaia, microclima, chiudere Gli interventi sono stati effettuati ma non microclima nel nuovo stabile soppalco sono stati completamente efficaci per preso in affitto l’area uffici che andrà chiusa 6.1.8 Informazione e coinvolgimento dei dipendenti Il coinvolgimento del personale si concretizza in: incontri del comitato etico: gruppo di lavoro costituito dalla direzione generale, dalla direzione di produzione, dal responsabile del sistema di responsabilità sociale e dai rappresentanti dei lavoratori riunioni autonome del personale assemblee plenarie in cui la direzione comunica alla totalità dei dipendenti. Performance Sociale: Dipendenti Tab. 6.1.21 – Esito piano di miglioramento 2005 – Area salute e sicurezza Tab. 6.1.22 - Esito piano di miglioramento 2005 – Area flessibilità Obiettivo 2005 Azione Disciplinare meglio la flessibilità dell’orario di lavoro Esito Studiare regole condivise relativamente Emesso regolamento condiviso alla flessibilità dell’orario di lavoro Nel corso del 2005 si sono tenute due riunioni plenarie; la prima - ad aprile - per distribuire e condividere il nuovo CCNL, le istruzioni sulla privacy, le nuove regole sulla flessibilità e l’esito del sistema premiante, la seconda - a luglio - per spiegare e consegnare il bilancio sociale 2004 a tutti i dipendenti. 71 Tab. 6.1.23 - Riunioni comitato etico 2005 Mese Si è parlato di…. Febbraio Osservazioni e richieste su salute e sicurezza, sistema premiante, erogazioni liberali Febbraio Definizione regole sulla flessibilità - orario di lavoro Maggio Riesame del sistema di responsabilità sociale, esito audit interno, consuntivazione piano miglioramento 2004 ed approvazione edizione 2005, esito verifica ispettiva ente certificatore Giugno Condivisione bozza questionario di autovalutazione delle performance, proposta di codice etico Luglio Approvazione questionario di autovalutazione e processo di valutazione del personale Settembre Chiusura RAC ente certificatore ed esito piano di miglioramento contenuto nel bilancio sociale 2004 Ottobre Codice etico, formazione, sistema premiante, valutazione dipendenti Tab. 6.1.24 - Esito piano di miglioramento 2005 - Area dialogo con i dipendenti Obiettivo 2005 Riunioni mensili con i rappresentanti dei lavoratori Azione Esito Ampliare ambito di indagine delle riunioni Obiettivo raggiunto mensili con dati sull’andamento aziendale Rispetto a quanto contenuto nello scorso bilancio sociale, l’unica azione richiesta dai dipendenti ed oggetto di ultimazione da parte della direzione aziendale è la valutazione del personale; questa è stata portata a termine nel 2006, nelle modalità già evidenziate al paragrafo “valorizzazione ed incentivazione” del presente bilancio. Performance Sociale: Dipendenti Tab. 6.1.25 - Esito piano di miglioramento 2005 - Area comunicazione interna Obiettivo 2005 Rendere patrimonio comune la conoscenza Azione Esito Sviluppare un’area intranet in cui condividere il Creata area nella rete interna con tutti i “sapere” (procedure, istruzioni, slide, dispense, documenti relativi a sistemi qualità-etico modulistica, report convegni/corsi) e per i dipendenti (ccnl, etc) 6.1.9 Capitale umano Il capitale umano, il più prezioso tra gli intangibili, è formato dalle conoscenze, abilità, talenti dei dipendenti di un’azienda, che ne rappresentano perciò il motore della crescita. Ai fini della sua valorizzazione, si procederà delineando alcuni indicatori significativi relativi a: turnover, scolarità, reclutamento e formazione dei dipendenti, riportando inoltre l’esito di una indagine di clima elaborata internamente; la motivazione risulta infatti essere il “carburante” delle energie espresse ed esprimibili dal dipendente. Questo dovrebbe consentire di descrivere induttivamente la bontà del legame tra il personale e l’azienda, e la creazione di valore che da questa relazione deriva. Turnover ed anzianità Tab. 6.1.26 – Turnover personale TURNOVER 2004 Dirigenti 72 Assunzioni Dimissioni 31/12/05 1 0 0 1 Impiegati 34 4 2 37* Operai 13 13 11 14* Totale 48 17 13 52 *la somma algebrica della riga impiegati (saldo 2004, assunzioni e dimissioni 2005) è 36, ma nel totale è confluito anche un passaggio interno di categoria da operaio a impiegato, che ha portato il saldo 2005 a 37. Analogamente, in senso inverso per la riga operai. Il turnover del personale, vale a dire il saldo tra assunzioni e dimissioni avute nell’anno, è positivo di quattro unità. Per quanto attiene le motivazioni delle dimissioni: una è stata determinata dallo scadere di un contratto di lavoro della durata di sei mesi, una dal passaggio del dipendente ad un’altra azienda del gruppo Monnalisa, le altre 11 sono state relative allo scadere dei contratti stagionali accesi per coprire i picchi lavorativi in magazzino. Tab. 6.1.27 – Suddivisione personale per anzianità ed inquadramento Anzianità in anni DIR IMP OP TOT 0-5 0 14 14 28 6-10 0 12 0 12 11-15 1 8 0 9 16-25 0 1 0 1 Oltre 25 0 2 0 2 Totale 1 37 14 52 Considerando un’anzianità media di 6,57 anni (valutabile positivamente vista la bassa età media dei lavoratori) ed un turnover piuttosto ridotto, è possibile affermare che i lavoratori di Monnalisa sono Performance Sociale: Dipendenti fidelizzati all’azienda, condividendone i valori. Questo trova conferma anche nell’indagine di clima (area lavoro) riportata nelle pagine seguenti, dalla quale emerge un forte “orgoglio” di ruolo-mansione, testimoniato dalla descrizione del proprio lavoro, perlopiù, come non monotono, interessante, creativo, fonte di realizzazione ed autostima, con adeguati spazi di autonomia. Scolarità e reclutamento Cresce rispetto allo scorso anno il livello di istruzione aziendale, con più quattro punti percentuali di organico laureato e più due punti percentuali di diplomati scuola superiore. Due dei tre nuovi assunti nel 2005 sono laureati ed il terzo è diplomato di scuola superiore con esperienza equiparabile a preparazione universitaria: una espressa politica di introdurre in azienda competenze, con o senza esperienza, che offrano le prerogative per un positivo sviluppo professionale personale ed aziendale. Graf. 6.1.8 - Scolarità dipendenti 73 Se si attribuisce un punteggio (da 1 a 4 in ordine crescente di scolarità) al titolo di studio posseduto da ciascun dipendente, è possibile delineare, mediante una media aritmetica, il tasso medio di scolarità aziendale, che è pari a 2,98. Questo letto in percentuale rispetto al massimo di 4, corrispondente alla totalità di dipendenti laureati, equivale al 75%. La ricerca di nuovo personale avviene mediante: agenzia specializzata in recruitment accreditata dal Ministero del lavoro, inserzione sui giornali locali, valutazione dei curricula che pervengono in azienda per posta o e-mail, esito positivo di tirocinio in azienda, nel caso di studenti o lavoratori al primo impiego. Tutti i curricula che arrivano in azienda vengono inseriti in un data base ad esclusivo uso interno per agevolare la ricerca delle professionalità richieste, quando necessario. Tab. 6.1.28 - Curricula, colloqui, assunzioni - anno 2005 Curricula pervenuti Colloqui Assunzioni 2003 150 35 13 2004 169 50 3 2005 213 45 4 I colloqui sostenuti hanno consentito di attivare stage in ambito aziendale per il completamento degli studi (diploma, laurea, master) di 11 studenti. Formazione In linea con lo scopo di fidelizzare e valorizzare i propri dipendenti, l’attività formativa di Monnalisa da sempre è rivolta alla loro totalità, con l’intento di uniformare il grado di preparazione aziendale Performance Sociale: Dipendenti relativamente a tematiche trasversali come salute e sicurezza, competenze linguistiche ed utilizzo di Office. La formazione di livello più alto e specifico viene incanalata da parte della direzione sia in termini di argomenti da sviluppare che di utenti da interessare, intendendo utilizzare questo strumento come leva motivazionale e di crescita sia dell’individuo che della struttura aziendale nel complesso. Tab. 6.1.29 – Dati sulla formazione professionale Indicatore 2004 2005 48 52 2.379 1.744 N° ore di formazione interna con docenti interni 892 1.160 N° ore di formazione interna con docenti esterni 1.271 324 216 260 49,56 33,53 N° dipendenti coinvolti in attività formative N° ore complessive di formazione N° ore di formazione esterna N° medio ore di formazione/dipendente 74 Rispetto allo scorso anno le ore di formazione sono diminuite in valore assoluto di 635 ore, mentre il numero medio di ore di formazione a dipendente è passato da 49,56 a 33,53. Le ore di formazione esterna sono cresciute del 20%, ed analogamente le ore di formazione interna con docenti interni (+30%), per le quali si è trattato perlopiù di training on the job per nuovo personale. Ai fini della formazione su salute e sicurezza, sia all’atto dell’assunzione che come intervento di refresh periodico, sono stati utilizzati strumenti di autoistruzione mediante utilizzo di CD rom. E’ inoltre disponibile in azienda materiale da poter consultare per il proprio aggiornamento professionale: nel 2005 Monnalisa ha speso 8.749 eur, il doppio rispetto allo scorso esercizio, per l’acquisto di riviste, libri e giornali specialistici (su tematiche economiche, fiscali, gestionali). Tab. 6.1.30 – Esito piano di miglioramento 2005 – Area formazione Obiettivo 2005 Corsi di formazione Azione Esito Corsi di lingua (inglese e spagnolo), corsi Corso di spagnolo, inglese principianti, esterni per dipendenti che ne facciano intermedio e conversazione, corso su posta richiesta elettronica Indagine di clima Metodologia E’ stato sottoposto a tutti i dipendenti in forma anonima un questionario composto da venti domande a risposta chiusa volte ad indagare la percezione del dipendente rispetto alle tre macroaree: 1) lavoro, come varietà di compiti eseguiti, grado di autonomia concesso in termini di tempi e priorità di lavoro, creatività richiesta, livello di realizzazione delle proprie aspettative, senso di autostima, interesse e passione verso il proprio lavoro 2) azienda, come fiducia in essa riposta e da essa ricevuta, libertà di espressione concessa, equità garantita, grado di coinvolgimento, attenzione alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro 3) relazioni trasversali e gerarchiche, come trasparenza fra colleghi, percezione di divisione nella struttura organizzativa, rispetto, collaborazione fra colleghi. Risultati Hanno risposto all’indagine il 76% dei dipendenti, che nel complesso hanno dato una visione piuttosto omogenea circa gli aspetti azienda e relazioni, con una maggiore, e peraltro giustificata, varietà di risposte relativamente alla percezione del proprio lavoro. monotonia compiti autonomia tempi e priorità lavoro creativo realizzazione percepita autostima lavoro interessante 0 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Performance Sociale: Dipendenti Graf. 6.1.9 - Indagine di clima: lavoro 80% Emerge dall’indagine: attaccamento diffuso all’azienda, soddisfazione relativamente al proprio ruolo/ mansione che si ritiene creativo, alto livello di autostima, buona autonomia nella gestione del tempo e delle proprie attività, apprezzamento relativamente alla politica aziendale di conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Graf. 6.1.10 - Indagine di clima: azienda fiducia dall’azienda libertà di espressione garanzia di equità coinvolgimento conciliazione tempi di vita fiducia nell’azienda 0 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Gli aspetti più negativi dell’indagine risultano essere: una non diffusa percezione di equità nella gestione delle persone da parte dell’azienda, una relativa sfiducia nelle politiche aziendali ed una mancanza di trasparenza nelle relazioni trasversali. Graf. 6.1.11 - Indagine di clima: relazioni trasversali e gerarchiche trasparenza tra colleghi rispetto 0 10% 20% 30% 40% 50% divisione nella struttura collaborazione colleghi 60% 70% 80% 75 Performance Sociale: Dipendenti Nel complesso, è possibile evincere che la comunicazione ed il flusso informativo risultano essere gli aspetti più critici della gestione aziendale, in grado di inficiare i progetti e le politiche non tanto per la qualità delle stesse, quanto per la loro distorta percezione. Allo scopo di risolvere questa asimmetria informativa, Monnalisa intende: sviluppare un’area di rete in cui inserire le news aziendali ed i “memorabilia”, quanto di meglio è successo in azienda e perciò è da ricordare estendere il sistema di controllo strategico aziendale (Balanced Scorecard) a tutte le aree aziendali, con la creazione di un cruscotto specifico esplicitare la valutazione del personale e le aree di miglioramento suggerite a ciascun collaboratore intensificare le riunioni del comitato etico. Un ulteriore contributo verrà dalla preparazione di un codice etico, iniziativa richiesta dagli stessi dipendenti ed ancora non intrapresa. Tab. 6.1.31 - Esito piano di miglioramento 2005 - Area codice di condotta Obiettivo 2005 Azione Esito Elaborare insieme ai dipendenti Esplicitare il nostro modello di comportamento come azienda, Ancora in corso un codice di condotta come direzione e come dipendenti 6.1.10 Capitale strutturale Con capitale strutturale si intende l’insieme dei processi, del know how aziendale e di tutto ciò il cui valore per l’impresa è superiore al mero valore materiale. È un prodotto del capitale umano, frutto dell’operare di tutte le risorse umane dell’impresa. 76 Sistema informativo In quanto delineato sinora, gioca un ruolo essenziale il sistema informativo, preposto ad elaborare e diffondere informazioni in grado di supportare i processi decisionali. Il sistema dialoga con l’interno e con l’esterno dell’azienda, riveste perciò il duplice ruolo di: facilitare i processi di raccolta, elaborazione e trasferimento dell’informazione contribuire alla diffusione di una cultura aziendale credibile, nella misura in cui le informazioni sono attendibili, disponibili e sufficienti agevolare il consenso esterno nei confronti dell’identità aziendale mediante la trasparenza del flusso informativo. Gli indicatori che seguono possono contribuire a delineare il valore del capitale strutturale rappresentato dal sistema informativo in Monnalisa. Tab. 6.1.32 – Indicatori sistema informativo Nr. di computer presenti in azienda 78 Rapporto tra nr. computer e nr. dipendenti 1,5 % di computer connessi ad internet 100% % di dipendenti aventi indirizzo di posta elettronica 90,38% Nr. di sw utilizzati in azienda 30 Categorie di interlocutori esterni con i quali l’azienda Rappresentanti, banche, clienti, dipendenti, fornitore di taglio e sviluppi, dialoga telematicamente* azienda controllo tessuti, spedizionieri, software house esterna *Home e remote banking; acquisizione ordini sia con software apposito durante la campagna vendita sia con sistema e-commerce B2B; gestione presenze e buste paga; scambio dati progettuali (CAD), trasferimento consumi, dati telematici relativi a ricezione e controllo materie prime; posta elettronica; accesso a varie banche dati online; invio informazioni agli spedizionieri; aggiornamento software gestionale ERP. Ne emerge una realtà in cui l’utilizzo del PC è abituale, la presenza degli strumenti di Internet e posta elettronica è capillare, l’impiego di numerosi software testimonia l’apertura aziendale verso continue implementazioni di innovazioni di processo. In questo contesto, trova espressione il talento creativo dei dipendenti esplicitato nell’implementazione dei programmi gestionali e contabili utilizzati in azienda. Monnalisa si avvale di due applicativi su piattaforma AS400: uno per l’area gestionale e l’altro per Tab. 6.1.33 – Implementazione sistemi informativi Nr. Personalizzazioni sw richieste dai dipendenti anno 2005 23 Rapporto tra personalizzazioni implementate e richieste nell’anno 57% Performance Sociale: Dipendenti l’area contabile. Al momento dell’acquisto, entrambi risultavano ancora piuttosto “giovani” e di fatto sono cresciuti insieme a Monnalisa ed alle sue esigenze incrementali di nuovi processi e procedure. Queste ultime sono espressione diretta dei suggerimenti degli “addetti ai lavori”, cioè di coloro che in azienda si occupano della specifica attività, processo o procedura e vengono poi filtrati da un comitato di direzione, coordinato dal responsabile Ced, che valuta l’effettiva utilità di modifiche e personalizzazioni, analizza costi e benefici relativi, elabora le modalità di attuazione. Pertanto le proposte di implementazione sw e l’analisi della loro attuazione avvengono internamente all’azienda, mentre la concreta realizzazione è di competenza della sw house esterna. Subiscono lo stesso iter anche tutte quelle attività informatizzate autonomamente dagli utilizzatori (mediante query, fogli di calcolo, database) per rispondere a proprie esigenze conoscitive od operative. Questo consente, da una parte, di controllare tali sistemi in modo da eliminare eventuali errori, dall’altra, di condividere le informazioni in modo da far sedimentare il “talento creativo” personale trasformandolo in know how aziendale. Controllo di gestione L’efficacia degli intangibili risiede nella loro interazione e sinergia, ciò si riflette in uno stile di governo di impresa in grado di conciliare obiettivi non sempre di per sé coesi: operatività e strategia, aspetti quantitativi e qualitativi, presente e futuro, valori etici ed imprenditoriali. In questo contesto la conduzione ed il controllo degli aspetti economici della gestione deve essere in grado di percepire ed approfondire i rapporti di causa-effetto tra comportamenti, accadimenti aziendali e risultati. A questo scopo, Monnalisa adotta come strumento di controllo strategico della gestione la Balanced Scorecard, che rappresenta un concreto tentativo di stabilire rapporti di causa effetto tra risultati e driver delle performance, integrando gli aspetti intangibili con le misure economico-finanziarie. Si tratta di uno strumento di indirizzo, misurazione e valutazione delle prestazioni, che in un unico “cruscotto” consente di rappresentare l’azienda non solo in termini di performance economico-finanziaria, ma anche nelle prospettive: clienti, processi interni, apprendimento e crescita. La “premessa” di questo sistema di controllo strategico è il collegamento tra obiettivi strategici a lungo termine ed obiettivi operativi di breve termine, individuando i rapporti di causa-effetto tra i driver di performance. Tav. 6.1.1 – Mappa strategica di Monnalisa PROSPETTIVA ECONOMICA E FINANZIARIA MANTENERE COSTANTE IL MARGINE OPERATIVO CONTROLLO DEI COSTI CONTROLLO CONTROLLO DEI COSTI DEI COSTI VARIABILI FISSI MANTENERE IL FATTURATO PROSPETTIVA CLIENTI SODDISFAZIONE CLIENTE SERVIZIO OFFERTO PROSPETTIVA PROCESSI PROSPETTIVA RISORSE E ORGANIZZAZIONE MONITORARE LA SITUAZIONE FINANZIARIA CLIENTI STYLING E REALIZZAZIONE PROTOTIPI ALTA QUALITA’ DEL PRODOTTO “PRODOTTO GIUSTO” ACQUISTI CAMPIONARIO COPERTURA DEL FABBISOGNO COMMERCIALE PRODUZIONE E CONTROLLO QUALITA’ IMMAGINE AZIENDALE MAGAZZINO GESTIONE POST VENDITA PIENO UTILIZZO DEI SISTEMI INFORMATIVI La mappa strategica riportata è, in sintesi, la rappresentazione grafica di tutte le determinanti della creazione di valore per l’azienda e le loro relazioni causa effetto. Con essa la missione dell’azienda è stata tradotta in obiettivi e misure, collegati tra loro da relazioni causa effetto, per ciascuno dei quattro profili individuati. 77 78 Performance Sociale Clienti La distribuzione di Monnalisa avviene tramite agenti plurimandatari, trading companies e buying office; alcuni clienti vengono gestiti direttamente dall’ufficio commerciale interno nell’ambito delle fiere di settore o presso la showroom aziendale. Tav. 6.2.1 - Distribuzione prodotto Monnalisa nel mondo * * * * Performance Sociale: Clienti 6.2.1 La distribuzione * * 6.2.2 Lo stakeholder cliente La clientela di Monnalisa è costituita da circa 650 punti vendita (department store di alto livello e boutique specializzate) situati in tutto il mondo. I clienti esteri rappresentano circa il 35% del fatturato aziendale e sono situati perlopiù in Europa, Europa dell’Est e Americhe. In termini di fatturato risulta molto importante anche l’area del Medio Oriente. Graf. 6.2.2 - Distribuzione clienti esteri Americhe 12,58% Estremo Oriente 1,84% 5,21 Medio Oriente Oceania 0,61% 68,40% Europa 11,35% Europa dell’Est Ad una complessiva crescita di fatturato rispetto allo scorso esercizio ha corrisposto una parziale variazione nella distribuzione del fatturato tra le varie aree nel mondo: diminuisce la percentuale di fatturato realizzata in Europa, mentre cresce quella dell’Europa dell’Est e dell’America, in linea con le politiche aziendali di espansione in quei territori. In Italia la clientela è piuttosto diffusa, con picchi di fatturato in Campania, Lombardia, Piemonte e Lazio. Graf. 6.2.3 - Distribuzione clienti Italia Nord 33,22% Sud 35,83% Centro 30,96% 79 Performance Sociale: Clienti La dimensione media di acquisto dei clienti Monnalisa è al di sotto dei 15.000 euro a stagione, sia per l’estero che per l’Italia. Clienti più grandi, con acquisto superiore a 25.000 euro, sono presenti soprattutto all’estero. Tab. 6.2.1 - Clienti per classe di fatturato Classe di fatturato in eur % clienti sul totale clienti % clienti sul totale clienti esteri % clienti sul totale clienti Italia < 5.000 34,72% 44,07% 29,23% 5.000-15.000 52,25% 40,43% 59,18% 15.000-25.000 8,54% 7,60% 9,09% 25.000-50.000 3,37% 6,08% 1,78% > 50.000 1,12% 1,82% 0,71% Graf. 6.2.4 - Distribuzione clienti per classe di fatturato 0,71% 1,82% 1,12% 1,78% 6,08% 3,37% 9,09% 7,60% 8,54% 80 40,43% 29,23% 34,72% 59,18% 52,25% 44,07% Il turnover clienti è stato di natura opposta nelle due collezioni, la primavera estate (la seconda in ordine cronologico nell’anno) ha visto concretizzarsi una politica di razionalizzazione della distribuzione con una gestione più attenta del posizionamento all’interno del canale del trade. In termini di capi l’operazione non ha avuto conseguenze, consentendo comunque un incremento netto, rispetto alla precedente stagione corrispondente, delle vendite estive (+8,48%). Tab. 6.2.2 - Turnover clienti per stagione Stagione primavera-estate Delta vendite (capi) Clienti consolidati Turnover netto clienti Italia 5,85% 447 -19 Estero 13,53% 226 5 Totale generale 8,48% 673 -14 Stagione autunno-inverno Delta vendite (capi) Clienti consolidati Turnover netto clienti Italia 0,07% 427 9 Estero -6,17% 242 1 Totale generale -2,21% 669 10 Performance Sociale: Clienti Graf. 6.2.5 - Andamento clienti per collezione in termini di capi rispetto alla precedente stagione corrispondente 6.2.3 Resi, reclami e...servizio La forma di reclamo maggiormente adottata dal cliente consiste nella restituzione di merce invenduta per motivi qualitativi o di immagine. Tab. 6.2.3 - Resi per stagione % resi su capi spediti Di cui resi commerciali Stagione autunno-inverno 4,06% 65,75% Stagione primavera-estate 3,48% 67,78% Spesso il reso non rappresenta un reclamo ma una forma di servizio aggiuntivo offerto da Monnalisa al cliente, che può restituire all’azienda la merce caratterizzata da lenta vendita ottenendone altra in sostituzione. In tal caso la causale di reso è di natura “commerciale”, a sottolineare la valenza di servizio che essa sottintende. Tab. 6.2.4 - Rapporto tra capi riassortiti e capi resi per motivi commerciali per stagione Stagione primavera estate 2,82 Stagione autunno inverno 3,31 Come evidenziato dalla tabella, a fronte di un capo reso per motivi commerciali ne sono stati riassortiti in media 2,82 nella stagione estiva e 3,31 in quella invernale. 6.2.4 E-commerce Monnalisa ha implementato un servizio e-commerce per i propri clienti abilitati; si tratta di un sistema Business to Business, rivolto sia agli agenti/rappresentanti che ai clienti dettaglianti. Mediante l’accesso ad Internet l’utente può prenotare e/o acquistare i capi di riassortimento della stagione in corso e di quelle pregresse, sia ricercando uno specifico prodotto che cercando una soluzione alle proprie esigenze in termini di linea, tema di appartenenza, tipologia di prodotto, fascia taglia e colore. Dal 2005, il servizio si è arricchito di una nuova utility: la possibilità da parte del cliente di verificare in modo autonomo lo stato di avanzamento del proprio ordine in tempo reale, valutando i capi in lavorazione, pronti ed in spedizione. 81 Performance Sociale: Clienti I seguenti indicatori testimoniano il successo crescente del servizio e-commerce di Monnalisa. Tab. 6.2.5 - Utilizzo e-commerce 2004 2005 Delta 2004-2005 Capi ordinati autonomamente da utenti esterni 600 6.915 +1053% Nr ordini autonomi da utenti esterni 53 500 +843% Gli ordini di riassortimento formulati autonomamente dal cliente mediante e-commerce sono circa il 42% del totale degli ordini di riassortimento, in termini di capi ordinati tale rapporto sale al 56%. 6.2.5 Comunicazione Nel corso del 2005, il sito web, www.monnalisa-spa.com, è stato ottimizzato in termini di navigazione; questo il motivo per cui ad una crescita degli accessi è corrisposta una diminuzione nel numero di pagine visitate: se prima per visitare una linea, l’utente doveva aprire 3 o 4 pagine, adesso ne deve aprire soltanto una. Tab. 6.2.6 - Numero di accessi al sito web 82 2003 2004 2005 Media accessi mensili 3.776 5.111 5.366 Media pagine visitate mensilmente 26.773 40.305 36.919 7 7,8 6,8 Media pagine visitate dall’utente in ogni accesso 6.2.6 Indagine sul “made in” Nel corso del 2005, Monnalisa ha tenuto un focus group con i propri façonisti, i cui esiti sono stati riportati nello scorso bilancio sociale. In tale sede, è emersa una diffusa preoccupazione tra i subfornitori relativamente alla scelta effettuata da Monnalisa, già dal 2004, di indirizzare parte della propria produzione in Cina o comunque all’estero. Pur riconoscendo in questo una necessità avvertita da molte aziende nel settore moda, i façonisti si sono fatti portavoce di una richiesta di tutela e valorizzazione del made in Italy, tanto più per un prodotto, quale quello di Monnalisa, caratterizzato da un alto contenuto stilistico e qualitativo. A seguito di quanto emerso nel corso del focus group, Monnalisa ha voluto interrogarsi sul valore del “made in” contenuto nel proprio prodotto e soprattutto percepito dal cliente; a tale scopo è stata condotta una indagine sull’importanza del “made in Italy” relativamente al prodotto di abbigliamento in generale e nello specifico di Monnalisa. Metodologia L’indagine si è svolta mediante la diffusione di un breve questionario (8 domande a risposta chiusa) ad un campione significativo di clienti (75 italiani e 26 esteri). Le risposte sono state raccolte mediante intervista telefonica, pertanto hanno aderito il 100% dei clienti contattati e l’immediatezza del colloquio telefonico ha consentito di raccogliere ulteriori opinioni e posizioni sull’argomento, al di là dei vincoli imposti dalle domande a risposta chiusa. Risultati Emerge in generale una diffusa preferenza per il prodotto di abbigliamento “made in Italy”, che si conferma anche relativamente alle merci Monnalisa, seppur - contrariamente alle aspettative - con percentuali più rilevanti nel caso della clientela italiana rispetto a quella estera. E’ probabile che su tale considerazione da parte dei clienti italiani abbia inciso anche l’acceso dibattito dell’ultimo anno a livello nazionale su queste tematiche. In astratto, senza considerare il prodotto Monnalisa, preferisce il “made in Italy”? Performance Sociale: Clienti Graf. 6.2.6 - Abbigliamento e Made in Italy Graf. 6.2.7 - Prodotto Monnalisa e Made in Italy Nel caso del prodotto Monnalisa, Le interessa la provenienza dei capi? 83 Le percentuali variano, nel caso dell’estero, se si considera la provenienza del capo di abbigliamento a parità di immagine e prezzo: soltanto il 66% degli intervistati esteri ritiene che la provenienza di un capo di abbigliamento abbia importanza a parità di immagine e prezzo. Spostando l’attenzione dal cliente al consumatore finale, seppur con il filtro di giudizio del dettagliante, i risultati sono i seguenti: Graf. 6.2.8 - Consumatore finale e provenienza dei prodotti Secondo Lei, il consumatore finale, a prescindere dal marchio, attribuisce valore al luogo di provenienza dei prodotti? Performance Sociale: Clienti I suggerimenti espressi dai clienti mediante le note libere da inserire in calce al questionario hanno offerto numerosi spunti di riflessione, che si riportano testualmente: “Il prodotto Monnalisa viene percepito come in grado di suscitare un’emozione e viene considerato positivamente per il contenuto di immagine e di qualità, a questo è associato il buon livello di servizio che l’azienda riesce a garantire mediante l’affidabilità delle consegne anticipate” “La variabile prezzo è molto importante, non soltanto in relazione alla provenienza, ma rispetto agli altri prodotti offerti dal dettagliante: in pratica, Monnalisa deve garantire sotto tutti i punti di vista (immagine, qualità e prezzo) di restare sulla stessa fascia competitiva dei maggiori brand di riferimento, senza scendere a livelli più bassi che rischierebbero di svilirne il prodotto” I clienti esteri, in particolare, ritengono importante “conoscere la provenienza di un prodotto, andando oltre la semplice descrizione di prodotto importato e ritengono particolarmente rilevante questo aspetto in considerazione delle condizioni di lavoro che spesso sono largamente disattese in alcuni paesi a forte esportazione di prodotti di abbigliamento”. Ad oggi nell’UE non esistono norme che impongano l’obbligo di apporre ai prodotti di abbigliamento un’etichetta con l’indicazione dell’origine. Di fatto però il consumatore ha diritto ad essere informato sulle caratteristiche dei beni disponibili sul mercato. Monnalisa ha perciò scelto la trasparenza “volontariamente”, indicando comunque anche per i prodotti destinati all’Europa il paese di provenienza. Inoltre, a fronte di quanto emerso nel sondaggio e a seguito di quanto riportato nel piano di miglioramento dello scorso anno, Monnalisa ha deciso di potenziare la comunicazione che accompagna il prodotto, per diffondere quanto effettivamente l’azienda già compie in termini di controllo della propria filiera produttiva (sia in Italia che all’estero), a garanzia della tutela delle condizioni di lavoro di tutte le persone coinvolte nel processo produttivo. Dopo circa quattro anni dalla certificazione del sistema di responsabilità sociale secondo la Norma SA8000, Monnalisa ha preparato una “etichetta etica” che, accompagnando il capo di abbigliamento dall’azienda al consumatore finale, racconta brevemente l’impegno aziendale sul fronte etico. 84 A partire dalle collezioni 2006, i capi Monnalisa avranno anche l’etichetta che segue: Tab. 6.2.7 - Esito piano di miglioramento 2005 – area etichettatura prodotto Obiettivo 2005 Etichetta etica Azione Esito Elaborare un’etichetta che informi il consumatore finale Elaborata ed inserita sui prodotti a della responsabilità sociale che Monnalisa intende partire dalla collezione P/E 2006 rispettare anche nella produzione dei propri capi di abbigliamento 6.2.7 Capitale relazionale Il capitale relazionale è costituito da tutte le relazioni che Monnalisa è riuscita ad instaurare con il mercato, delle quali sono parte integrante e preponderante le relazioni con i clienti. Non potendo valorizzare in modo diretto il peso di questo capitale, si è fatto ricorso all’utilizzo di alcuni Tab. 6.2.8 - Indicatori capitale relazionale: solidità competitiva % personale marketing/commerciale sul totale dipendenti azienda 19% % personale ricerca e sviluppo sul totale dipendenti azienda 19% Copertura Paesi Europei 60% Nr di paesi in cui è registrato il marchio Monnalisa 48 Nr di visitatori allo stand Pitti (media gen-lug) 1.014 Di cui Italia Performance Sociale: Clienti indicatori, la bontà dei quali contribuisce a definire in modo induttivo la valorizzazione degli intangibili oggetto della relazione con il cliente. Gli indicatori sono stati articolati in tre aree tematiche: 1) solidità competitiva che rappresenta la concretezza di quanto l’azienda ha costruito sino ad oggi sul mercato 2) crescita, come trend attuale dell’azienda 3) capacità di creare valore, costituita da quelle performance aziendali in grado di offrire, tramite la soddisfazione del cliente, garanzia di continuità della crescita anche nel futuro. 606 Di cui estero 408 Monnalisa investe nei due settori chiave della ricerca stilistica e del marketing, affinché i due mondi della creatività e della relazione con il mercato possano dialogare efficacemente, influenzandosi a vicenda. La presenza di Monnalisa è capillare nel mondo e garantita da un forte presidio della tutela del marchio, registrato ovunque sia possibile. L’azienda suscita interesse continuo nel cliente e nei potenziali clienti che ne seguono l’offerta mediante le fiere di settore, tra queste la più prestigiosa, Pitti, segnala una presenza importante di visitatori, sia italiani che esteri. 85 Tab. 6.2.9 - Indicatori capitale relazionale: crescita Delta fatturato 2004-2005 +6,34% Turnover clienti in termini di capi acquistati + 2,2% % clienti consolidati sul totale clienti 74% % capi ordinati da clienti consolidati su totale ordinato 83% Il rapporto tra Monnalisa ed i propri clienti è duraturo e consolidato nel tempo, grazie all’offerta di un prodotto di immagine con una chiara identità ed un buon rapporto qualità-prezzo. Tab. 6.2.10 - Indicatori capitale relazionale: capacità di creare valore Numero medio di spedizioni per ordine 2,45 Numero di ordini evasi almeno al 98% 65,3% Riassortimenti/resi commerciali (in capi) 3,06 Le prestazioni aziendali in termini di servizio, seppur costantemente migliorabili, pongono basi sicure per la capacità di creare valore anche nel futuro. In ultimo, il capitale relazionale può essere valutato in termini di reputazione di cui il marchio e l’azienda godono sul mercato. Per valutare questo aspetto, Monnalisa ha realizzato un’indagine che mediante un indicatore mutuato dall’analisi di bilancio consenta di valutare la portata e la ricaduta in termini economici della comunicazione aziendale. Tab. 6.2.11 - Indice di contribuzione interna alla pubblicità Rapporto tra spesa in pubblicità su riviste e valorizzazione della pubblicità complessivamente realizzata sia a pagamento che come redazionale gratuito 21,38% In pratica, a fronte di 100 euro di pubblicità, 21 euro sono stati sostenuti dall’azienda, mentre gli altri 79 sono risultati a carico del sistema pubblicitario, frutto della percezione positiva dell’azienda all’esterno. Performance Sociale: Clienti 6.2.8 La voce dello stakeholder Proseguendo nel coinvolgimento progressivo dei vari stakeholder, dando loro “voce” all’interno del bilancio, Monnalisa ha concentrato quest’anno il proprio interesse sui clienti. La tecnica di coinvolgimento è stata il “focus group” per un campione di clienti italiani ed il questionario per un campione di clienti esteri. In entrambi i casi, il lavoro è stato affidato alla società di consulenza SCS Azioninnova, allo scopo di garantire l’oggettività e la trasparenza del processo. Al questionario rivolto ad un campione di clienti esteri, hanno risposto 9 clienti, situati in: Hong Kong, Singapore, Regno Unito, Svizzera, Quatar, Emirati Arabi, Irlanda, Francia, Germania. Il focus group dedicato ad un campione di clienti italiani si è tenuto ad Arezzo il giorno 8 maggio 2006; sono intervenuti 7 punti vendita toscani ed umbri, tra i quali i due monomarca di Firenze ed Arezzo. Di seguito, si riporta quanto emerso, come rendicontato dalla società di consulenza. Italia Estero Punti di forza 86 - ampio campionario all’interno di ogni collezione, con un proprio stile, riconoscibile, un“made in Monnalisa” che i clienti finali apprezzano e riconoscono come aspetto caratterizzante - alta vestibilità del prodotto, dovuta ad una modellistica che si adatta alla corporatura della maggioranza delle bambine - consegne sempre effettuate nei tempi previsti, tenendo conto anche dei coordinati - puntualità nella sostituzione e nel ritiro dei capi difettosi - interfaccia credibile e serio a cui potersi rivolgere direttamente per ogni eventualità - comunicazione, capacità, conoscenza, professionalità delle risorse Monnalisa - attività dedicate ai bambini - buon rapporto qualità-prezzo - gli abiti sono facili da vendere grazie al design, che è unico nel suo genere - collezioni alla moda di buona qualità - gli ordini arrivano in tempo - rilevante disponibilità di magazzino per i riassortimenti - collezione compatta e focalizzata Punti di debolezza - assenza di un settore della collezione che vesta il bambino maschio - assenza di una linea che tenga maggiormente conto della quotidianità e che riesca a rispondere all’esigenza di vestirsi bene, firmato Monnalisa, anche a scuola o in altri contesti dove non viene richiesta una particolare eleganza - talvolta le collezioni sono “zoppe”, nel senso che mancano alcuni pezzi che le renderebbero complete - sarebbe necessario porre più attenzione su quei capi che sono stati venduti maggiormente, in modo che i negozi non si trovino sforniti di fronte alle continue richieste dei consumatori - sarebbe opportuno che si pensasse a ricarichi più appropriati, ritenendo quelli attuali troppo bassi per poter rientrare adeguatamente delle varie ed alte spese sostenute per l’esercizio commerciale - modelli e motivi talvolta ripetitivi nella stessa stagione - i cataloghi sono da modernizzare e rinnovare - è da aumentare la qualità dei prodotti “made in China” - i pantaloni hanno rapporto qualità prezzo inadeguato - mancano abiti da cerimonia dai 12 anni in su - vi sarebbe la necessità di aprire uno showroom a Milano - la data di invio delle merci spesso è ritardata rispetto alle necessità del negozio - non sempre sono sufficienti 2 sole collezioni durante l’anno Provenienza dei capi I clienti assumono due tipologie di posizioni: Se Monnalisa delocalizzasse, due sarebbero le - alcuni ritengono che non sia particolarmente reazioni rilevate: importante da dove il capo provenga 1. L’aspetto fondamentale riguarda la qualità dei prodotti, che non deve diminuire se la produzione non fosse più esclusivamente italiana. Sarebbe inoltre importante che Monnalisa tutelasse che la qualità dei prodotti fosse accompagnata da una garanzia di non sfruttamento dei lavoratori esteri. 2. Oltre a questo viene anche però rilevato che la delocalizzazione completa non sarebbe accettabile poiché Monnalisa è riconosciuta come un venditore di prodotti “Made in Italy”. Performance Sociale: Clienti - altri affermano che, partendo dal presupposto che spesso il cliente finale si interessa della provenienza del capo e chiede al negoziante spiegazioni in merito, è importante che Monnalisa mantenga una qualità comunque alta. La valutazione della provenienza muta inoltre in relazione alla tipologia di clientela finale: - se ad acquistare sono stranieri, la loro attenzione verso la provenienza riportata in etichetta cresce considerevolmente - all’interno della clientela italiana, l’attenzione verso questo aspetto varia a seconda della zona geografica in cui si trova il negozio. Risulta comunque importante che Monnalisa sia trasparente verso i clienti, espliciti direttamente la provenienza e dia la possibilità ai negozianti di fornire informazioni complete ed esaustive alla clientela finale. Tale atteggiamento deve essere seguito anche nella definizione del prezzo, che, seppure fattore non unicamente discriminante nella scelta del consumatore finale di Monnalisa, deve comunque essere adeguato alla qualità presentata. Comunicazione La valutazione è positiva, anche comparata con Vi sono alcune criticità, Monnalisa dovrebbe: le altre aziende del settore abbigliamento. - essere maggiormente presente sulla stampa internazionale - far sì che i cataloghi siano presenti quando viene fatto l’ordine - fornire informazioni aggiuntive rispetto alla comunicazione ufficiale - focalizzare l’attenzione su una comunicazione più moderna e diretta ai clienti - migliorare sulla pubblicità. Impegno etico La valutazione dell’impegno “sociale” di Monnalisa risente di una duplicità di posizioni: - alcuni ritengono che al consumatore finale non interessi sapere che Monnalisa ha la certificazione SA8000 o che si sta dotando di strumenti di responsabilità sociale. Si tratta di una clientela alto spendente, con poco tempo a disposizione, che apprezza la qualità dei prodotti e che li compra soltanto per questa ragione -altri, invece, sostengono che sarebbe opportuno che Monnalisa comunicasse meglio questo suo impegno, nell’ottica di fornire informazioni aggiuntive alla clientela finale, che così realizzerebbe la sua scelta d’acquisto in maniera consapevole. I clienti esteri contattati non sono a conoscenza della certificazione SA8000 conseguita da Monnalisa (soltanto 1 dichiara di averlo appreso). Per quel che riguarda una valutazione di questo impegno, i clienti sostengono che, per quanto sia “una buona cosa”, il loro continuare a rapportarsi con l’azienda dipende da altri fattori, che non hanno direttamente a che vedere con la CSR. A fronte di quanto emerso e proposto dai clienti italiani ed esteri, Monnalisa ha stabilito alcuni impegni volti a migliorare la propria relazione con il cliente: 1) Migliorare il livello qualitativo dei prodotti importati 2) Aumentare l’investimento in comunicazione, migliorandone l’efficacia 3) Promuovere l’utilizzo dell’e-commerce a fini informativi, per conoscere lo stato avanzamento ordine 4) Migliorare l’assortimento, quantitativo e qualitativo, delle merci a fini di riassortimento. 87 88 Performance Sociale Fornitori I fornitori di Monnalisa sono articolati in base al prodotto/servizio offerto: tessuto, accessori, façon (taglio, cucito, stiro, ricamo, stampa, etc), commercializzati, servizi (trasporti, pulizie, vigilanza, rappresentanza, consulenza, etc). I fornitori aventi diretto impatto sul prodotto realizzato da Monnalisa sono quelli di tessuto, accessori, façon, commercializzati. Tab. 6.3.1 - Numero di fornitori per tipologia (anagrafico; consolidato) Tipologia di fornitore Nr. di fornitori in anagrafico di cui Nr. Fornitori consolidati Tessuti 480 27 Accessori 179 52 Façon 219 35 Commercializzati 95 7 Performance Sociale: Fornitori 6.3.1 Tipologia e localizzazione geografica Con fornitore consolidato si intende il fornitore dal quale sono stati effettuati acquisti almeno in due delle ultime quattro collezioni; mentre il fornitore in anagrafico è quello dal quale si è acquistato almeno una volta in tutta la storia aziendale. Se invece si considerano i fornitori dai quali sono stati fatti acquisti in tutte e quattro le ultime collezioni, la situazione risulta come segue: Tab. 6.3.2 - Numero di fornitori per tipologia (consolidato; continuo) Tipologia di fornitore Nr. Fornitori consolidati (2 su 4 stagioni) Nr. Fornitori continui (4 su 4 stagioni) Continui/consolidati in % Tessuti 27 8 29,63% Accessori 52 21 40,38% Façon 35 26 74,29% Commercializzati 7 0 0 121 55 45,45% Totale La continuità di rapporto è più alta nelle lavorazioni, con una fetta di laboratori più altalenanti dedicati soprattutto alle fasi accessorie (come tintura, ricamo, stampa) che per motivi puramente stilistici non sempre sono presenti nelle collezioni. E’ apparentemente meno continuativo il rapporto con i fornitori di accessori e specialmente di tessuto, essendo spesso presente nel fornitore una sorta di specializzazione in articoli invernali o estivi. Di fatto però, se si considera il volume delle forniture rispetto all’acquistato totale, con tre fornitori continui viene realizzato il 41% dell’approvvigionamento a valore di tessuto ed accessori. La mancanca di fornitori continui per la categoria ”commercializzati” è da ricondursi alla strategia soltanto recente di realizzazione di specifici prodotti finiti all’estero. Per i façonisti, la distribuzione del lavoro è piuttosto omogenea; considerando i fornitori di cucito, soltanto sei laboratori hanno un carico di lavoro superiore al 7% dell’intero acquistato; con essi si realizza il 50,7% dell’intera spesa per lavorazione (cucito e stiro). I restanti laboratori (circa 21) hanno un acquisto medio del 2,35% del totale acquistato. Se si considerano invece i fornitori di fasi accessorie (stampe, ricami, lavaggi), l’acquisto è maggiormente concentrato, con il 64% dell’intero acquistato realizzato con soli tre laboratori. Tab. 6.3.3 - Dislocazione geografica dei fornitori per tipologia di prodotto Tessuti Accessori Façon Commercializzati Toscana 41,38% 29,72% 56,80% 14,40% Lombardia 37,94% 27,03% 0 0 Emilia Romagna 12,06% 24,32% 0 0 0 2,71% 37,80% 0 Resto d’Italia 1,73% 2,71% 2,70% 7,10% Estero 6,89% 13,51% 2,70% 78,50% Umbria 89 Performance Sociale: Fornitori Graf. 6.3.1 - Andamento fornitori per dislocazione geografica Rimane pressoché invariata la proporzione tra fornitori italiani ed esteri per le categorie façon e tessuti, mentre cresce la percentuale di fornitori esteri negli accessori e nei commercializzati. Se si considerano i volumi di acquisto, la situazione risulta come segue: Graf. 6.3.2 - Distribuzione dei volumi di acquisto (materie prime, façon e commercializzati) 90 Alla distribuzione dei volumi di acquisto dell’azienda nel mondo, corrisponde – in una immaginaria bilancia commerciale – l’articolazione del fatturato aziendale tra estero ed Italia: Graf. 6.3.3 – Distribuzione fatturato Monnalisa Ne consegue che nonostante Monnalisa esporti e quindi crei valore in tutto il mondo, il sistema territoriale locale risulta privilegiato ai fini della distribuzione della ricchezza in tal modo creata. Graf. 6.3.4 - Bilancia commerciale 2.000.000 4.000.000 6.000.000 8.000.000 10.000.000 12.000.000 14.000.000 Il rapporto commerciale con il fornitore è caratterizzato da continuità della relazione e da affidabilità del cliente Monnalisa, che rispetta sempre le condizioni contrattuali ed in particolare quelle relative ai pagamenti. Il 100% dei fornitori è pagato entro i termini contrattuali, fatta eccezione per i casi in cui occorranno situazioni di contestazione relativamente alla merce acquistata o alle consegne della stessa. Tab. 6.3.4 - Condizioni di pagamento contrattuali per tipologia di fornitore consolidato Condizioni di pagamento da contratto Tipologia di fornitore (consolidati e continui) 30 gg 60 gg 90 gg 120 gg Tessuti 0 2 7 18 Accessori 3 12 18 19 Façon 2 33 0 0 Commercializzati 0 6 0 1 Performance Sociale: Fornitori 6.3.2 La relazione commerciale La condizione contrattuale di maggior utilizzo è “60 gg” nel caso di acquisto di servizi per lavorazioni e “120 gg” per le materie prime. La durata media dei debiti Monnalisa di 136 gg non risulta confrontabile con tale dato essendo frutto di una ponderazione sul valore dell’acquistato che considera tutte le forniture e non solo quelle relative al processo produttivo. 6.3.3 Selezione e valutazione dei fornitori La scelta dei fornitori avviene sulla base di più aspetti: qualità del prodotto/servizio immagine e contenuto moda livello di servizio prezzo contributi allo sviluppo del prodotto stabilità trend delle prestazioni. Ciascuno di essi avrà maggiore o minore importanza a seconda dell’oggetto della fornitura: nel caso del façonista sarà perciò essenziale la qualità-prezzo della lavorazione, mentre per il fornitore di tessuto sarà prioritario il contributo alla sperimentazione stilistica. Nel corso del tempo, il fornitore è soggetto a periodiche valutazioni sia sul fronte qualitativo che su quello di responsabilità sociale. 91 La prima valutazione sugli standard qualitativi del fornitore avviene mediante ordine di campionario per le materie prime e mediante la prova di realizzazione di un prodotto per i commercializzati e façon (valutazione diretta). In seguito la valutazione avviene ogni stagione a consuntivo, considerando le non conformità che il controllo qualitativo ha individuato nelle forniture, distinguendole in critiche (generano seconde scelte) e non critiche (possono essere rimosse), e ponderandole sul totale dell’acquistato. Per quanto attiene gli accessori, la valutazione avviene sempre a consuntivo per stagione ed è frutto di un giudizio sul servizio e gli standard qualitativi espressi dal fornitore nel corso della stagione. Tab. 6.3.5 - Valutazione fornitori stagione estiva tessuti, façon e commercializzati Insuff Suff. 2003 1 2004 2005 Tessuti Façon Buono Buono Ottimo Insuff. Suff. Ottimo 3 3 29 0 1 2 18 2 2 2 16 0 1 5 28 3 4 5 18 0 0 6 24 Tab. 6.3.6 - Valutazione fornitori stagione invernale tessuti, façon e commercializzati Insuff Suff. 2003 0 2004 2005 Tessuti Façon Buono Buono Ottimo Insuff. Suff. Ottimo 3 2 33 0 1 6 18 0 3 3 13 2 4 1 32 1 13 11 8 0 0 7 36 Performance Sociale: Fornitori Gli indici di entrambe le stagioni 2005 testimoniano un parco fornitori allineato su alti standard qualitativi. Alle valutazioni di natura qualitativa si associano quelle derivanti dal sistema SA8000; in ottemperanza ai requisiti della Norma, Tab. 6.3.7 - Audit esterni presso fornitori - anno 2005 Monnalisa ha informato e sensibilizzato la propria catena di fornitura e subfornitura Nr. visite a fornitori effettuate 22 ai principi di responsabilità sociale e periodicamente effettua visite ispettive di cui in Italia 15 presso i fornitori per evidenziare la presenza di eventuali non conformità, nell’ottica di di cui all’estero 7 un processo di miglioramento continuo. Tab. 6.3.8 - Esito piano di miglioramento anno 2005 - Area controllo fornitori esteri Obiettivo 2005 Controllo fornitori esteri Azione Esito Personalizzare le check list per i paesi extra Europa in base alla loro criticità; raccogliere informazioni da ONG locali; migliorare il livello di accuratezza delle visite ispettive E’ stato raccolto materiale legislativo relativo al paese di maggior importazione (Cina) ed in base ad esso sono state riviste le check list di verifica ispettiva, utilizzate già nel corso delle verifiche effettuate nel 2005 6.3.4 Esito focus group e piano di miglioramento In occasione dello scorso bilancio sociale, è stato condotto un focus group con i façonisti di Monnalisa con lo scopo di inserire nella rendicontazione la loro “voce” ed il loro punto di vista sulla relazione con Monnalisa. 92 Tab. 6.3.9 - Esito piano di miglioramento anno 2005 - Area façonisti Obiettivo 2005 Façonisti Azione Esito Organizzare un focus group con i façonisti Il focus group è stato realizzato e l’esito da inserire nel bilancio sociale 2004 inserito nello scorso bilancio sociale. A quanto è emerso dal coinvolgimento dello stakeholder ha fatto eco l’insieme di impegni assunti dall’azienda che si riportano di seguito in forma di tabella, con la descrizione degli esiti ad oggi. Tab. 6.3.10 - Esito impegni da focus group façonisti Richiesta di azione da parte dei façonisti Impegno della Direzione Esito Continuare a credere nel Made in Italy come garanzia di qualità verso il consumatore Analizzare il valore del Made in Italy sul prodotto Monnalisa e valutare il peso ad esso attribuito da parte del cliente dettagliante e del consumatore finale E’ stata condotta una intervista mediante questionario ad un campione significativo di clienti sia italiani che esteri per valutare il ruolo del made in Italy sul prodotto Monnalisa (vedi esito nel capitolo “Clienti” della relazione sociale) Garantire una produzione tale da consentire di lavorare non solo con picchi stagionali ma su tutto l’arco dell’anno Verificare l’alimentazione dei laboratori e la frequenza e durata dei periodi con meno carico di lavoro E’ stata condotta un’analisi sulla durata della pausa di lavoro tra una stagione e l’altra, nello specifico tra fine consegna primavera estate 2005 ed inizio commesse autunno inverno 2005. Ne è emerso che la durata media di tale pausa è stata di 4 giorni, con un minimo di -20 giorni (le due stagioni si sono sovrapposte) ed un massimo di 33 giorni. Nel complesso 9 laboratori su 17 (cucito e stiro) hanno avuto una sovrapposizione delle due collezioni. Prevedere per i façonisti puntuali nelle consegne e con indice di qualità ottimo un incremento dei capi affidati nella collezione seguente, nei limiti della capacità di gestire le tipologie di prodotto allocabili E’ stata effettuata un’analisi sul numero capi commissionati ai façonisti, cercando una correlazione tra commesse e indici di qualità. Questo legame non è però riscontrabile né può essere implementato per le future collezioni per due ordini di motivi: 1-i livelli qualitativi dei façonisti sono piuttosto allineati, grazie ad un rapporto di lunga data con l’azienda che ha portato nel tempo ad eliminare quei fornitori non adatti a Monnalisa. 2-il numero di capi confezionati è diminuito nel tempo e ad oggi Monnalisa ha preferito redistribuire il carico di lavoro esistente, tra i vari façonisti, mantenendo rapporti ormai decennali. Accrescere il numero di incontri con i sub-fornitori Prevedere un incontro per condividere il bilancio sociale e gli impegni presi dalla direzione Non è stato organizzato un incontro, ma il bilancio sociale è stato inviato a tutti i façonisti Mettere attenzione nel fornire materie prime da assemblare di qualità Migliorare le attività di controllo delle materie prime L’attività di controllo delle materie prime è stata affidata ad un nuovo fornitore, che avendo un rapporto preferenziale con Monnalisa può garantire accuratezza e tempestività nell’esecuzione del servizio Valutare la possibilità di Formare il façonista sulla pagare “al minuto” e non natura del rapporto di “a capo” subfornitura e sulla sua diversità rispetto al rapporto di lavoro dipendente Da completare nel 2006 Chiarire il ruolo di SA8000 nella delocalizzazione della produzione all’estero Da completare nel 2006 Informare il façonista sui requisiti previsti dalla norma in materia di controllo dei fornitori e su quanto attuato da Monnalisa nei confronti dei fornitori esteri Tra le varie iniziative intraprese a seguito degli impegni assunti da Monnalisa nello scorso bilancio sociale, è da segnalare il caso dell’azienda Penta Service, consorella di Monnalisa. Si tratta dell’unico fornitore di taglio di Monnalisa e quest’ultima ha rappresentato da sempre per esso la fonte di circa l’80% del fatturato. E’ evidente la rischiosità e precarietà di un’azienda monocliente, tanto più in un settore ad oggi così in trasformazione come quello del tessile-abbigliamento ed in una fase di crescita delle importazioni di prodotti finiti da parte del cliente principale. Con l’intento di supportare il fornitore in questo specifico aspetto di fragilità, Monnalisa ha agito su due fronti: la competitività e la diversificazione, collaborando con Penta Service per l’implementazione e certificazione di un sistema qualità e per l’introduzione di un nuovo servizio tra quelli offerti dall’azienda al mercato, il controllo qualitativo dei tessuti. Entrambe le iniziative contribuiranno a rendere il fornitore più competitivo ed autonomo sul mercato, svincolandosi parzialmente dalla “dipendenza” da Monnalisa e perciò sopperendo alla parziale erosione di fatturato derivante dalla maggiore importazione di prodotti commercializzati da parte di Monnalisa. Nel corso del 2005, Penta Service ha infatti trovato e mantenuto nuovi clienti ed ha assorbito tutto il carico di lavoro di Monnalisa per la fase di controllo tessuto oltre a quella di taglio già svolta anche nel passato. Performance Sociale: Fornitori Fornire incentivi ai façonisti più affidabili 93 94 Performance Sociale Soci, azionisti e comunità finanziaria A seguito della delibera di aumento del capitale sociale da € 1.032.000 a € 2.064.000 del 20/12/99, ed in virtù della completa sottoscrizione di tale aumento da parte dei soci, il capitale sociale di Monnalisa è ad oggi costituito da 400.000 azioni ordinarie del valore nominale di € 5,16, detenute per il 51% dalla famiglia Iacomoni e per il 49% dalla finanziaria del gruppo, la Jafin SpA. Tab. 6.4.1 - Distribuzione azioni fra soci Azionista Numero azioni Quota Famiglia Iacomoni 204.000 51% Jafin SpA 196.000 49% Nel corso del 2005, la “Riserva per versamento soci in conto capitale” è stata girata per € 618.000 a capitale sociale; la riserva era stata costituita mediante accantonamenti corrispondenti alla quota di capitale rimborsata nel corso degli anni dai soci a fronte del prestito partecipativo acceso nel 2000; al 31/12/05 il saldo di tale riserva ammontava a € 1.802, che con i futuri accantonamenti andrà - nei prossimi esercizi - a completare il versamento del capitale sociale sottoscritto. La scelta di questa forma di finanziamento, assieme a quella di portare annualmente a nuovo gli utili prodotti dalla gestione, testimonia la concretezza e la credibilità degli azionisti nell’investire nello sviluppo aziendale non distraendo da esso nessuna risorsa. L’utile dell’esercizio da riportare a nuovo è € 375.754, che si somma ad ulteriori € 2.345.648 prodotti negli anni precedenti; nel complesso il patrimonio netto (€ 4.979.086) risulta composto come di seguito: Performance Sociale: Soci, azionisti e comunità finanziaria 6.4.1 Patrimonio netto Graf. 6.4.1 - Composizione patrimonio netto 95 Considerando la nicchia di appartenenza di Monnalisa, composta da quattro competitor di riferimento, risulta che il capitale sociale è in media di circa € 710.000 (dati da bilanci depositati al 31/12/04); per questo parametro, Monnalisa, con un capitale sociale superiore di € 900.000 rispetto al competitor con capitale sociale più alto, è diventata un benchmark. 6.4.2 Rapporti con gli istituti finanziari Monnalisa intrattiene rapporti con tutti i principali istituti di credito italiani: Tab. 6.4.2 - Istituti di credito Istituto di credito Tipologia di attività svolta Unicredit Mutui, leasing, copertura cambi e tassi, smobilizzi, gestione incassi e pagamenti, finanziamenti chirografari Banca Etruria Smobilizzi, gestione incassi e pagamenti Banca Intesa BCI Smobilizzi, gestione incassi e pagamenti, leasing Cassa di Risparmio di Firenze Smobilizzi, gestione incassi e pagamenti Credito Cooperativo di Anghiari Smobilizzi, gestione incassi e pagamenti, finanziamenti Banca di Roma Smobilizzi, gestione incassi e pagamenti Banca Toscana Smobilizzi, gestione incassi e pagamenti, mutui Monte dei Paschi di Siena Smobilizzi, gestione incassi e pagamenti, finanziamenti chirografari Performance Sociale: Soci, azionisti e comunità finanziaria Cinque degli otto istituti di riferimento hanno origine locale, a dimostrare il forte radicamento territoriale di Monnalisa anche nella scelta dei partner finanziari. Graf. 6.4.2 - Articolazione indebitamento annuale per durata Continua a diminuire l’indebitamento aziendale nei confronti del sistema bancario, all’interno del quale cresce la percentuale a medio-lungo termine (con accensione nel corso dell’anno di un finanziamento chirografario); diminuisce la durata dell’esposizione bancaria: Monnalisa non utilizza l’apertura di credito in c/c né sconfina sul fido di c/c, se non incidentalmente e per pochi giorni nel caso di insoluti da parte dei clienti; l’autofinanziamento avviene perlopiù mediante presentazione del portafoglio salvo buon fine, del quale talvolta viene richiesto lo smobilizzo un mese prima della scadenza. Fatta 100 la complessiva linea di credito accordata a Monnalisa dall’insieme degli istituti bancari, l’utilizzo in termini percentuali è stato nel corso del 2005 mediamente del 15% contro il 28% dello scorso anno, con minimi del 7% e massimi del 23%. 96 Tab. 6.4.3 - Utilizzo affidamenti per mese Mese GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SETT OTT NOV DIC 2004 31% 28% 31% 31% 24% 16% 16% 35% 33% 32% 37% 23% 2205 17% 17% 7% 14% 13% 23% 15% 10% 12% 7% 21% 22% Performance Sociale: Soci, azionisti e comunità finanziaria 6.4.3 Autovalutazione e rating In vista dell’entrata in vigore di Basilea 2, che prevede una stretta correlazione tra il patrimonio di vigilanza delle banche ed il grado di rischio sopportato in relazione al cliente, Monnalisa ha intrapreso nel corso del 2005 un progetto di preparazione all’evoluzione del rapporto tra banca e impresa. Scopo Confrontare la valutazione esterna delle banche nei confronti di Monnalisa con quella interna dell’azienda Motivare l’eventuale scostamento tra i due giudizi Elaborare strategie atte a colmare tale gap o a migliorare il rating Metodologia E’ stato richiesto a tutti gli istituti finanziari il rating di Monnalisa E’ stata elaborata un’autovalutazione di natura quantitativa dell’azienda L’autovalutazione è stata confrontata con i rating bancari Risultati Cinque delle otto banche hanno risposto alla richiesta di Monnalisa di conoscere il proprio rating, uno degli istituti che non lo ha fornito non è tenuto all’elaborazione di rating interni e perciò non era in grado di produrlo. Le scale ed i range dei rating sono diversi, variando da istituto a istituto; a prescindere comunque dall’impiego di una scala numerica o alfanumerica, il giudizio su Monnalisa corrisponde per tutti gli istituti a “molto buono”, che significa - in “lessico bancario” - una probabilità di default tra 0,06% e 0,10%. Con probabilità di default si intende la probabilità che un’azienda entri in stato di insolvenza nell’arco di un determinato lasso di tempo a partire dall’affidamento (generalmente 12 mesi). 97 Il giudizio da parte del sistema bancario è in linea con quanto emerso dall’autovalutazione aziendale, per la quale si riportano di seguito alcuni degli indici elaborati. Analogamente a quanto espresso nella Relazione sulla gestione, ai fini dell’elaborazione degli indici si è fatto riferimento alle riclassificazioni di Stato Patrimoniale e Conto Economico riportate nel documento della commissione nazionale “Finanza ed economia degli intermediari finanziari” del CNDC (Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti), a titolo “Il sistema delle informazioni aziendali alla luce di Basilea 2 e del nuovo diritto societario”. Tab. 6.4.4 - Autovalutazione Area Indice Formula 2003 2004 2005 Solidità Quoziente primario di struttura Mezzi propri/attivo fisso 1,92 2,35 2,92 Equilibrio finanziario Indice di autonomia finanziaria Mezzi propri/capitale di finanziamento 32,58% 34,76% 36,87% Equilibrio finanziario Incidenza oneri finanziari Oneri finanziari/ricavi sulle vendite vendite 2,40% 1,29% 1,08% Liquidità Quoziente di disponibilità Attivo circolante/passività correnti 1,51 1,71 1,78 Redditività ROI Reddito operativo/capitale investito operativo netto 34,92% 16,24% 18,05% Monnalisa è quindi una realtà solida, ben capitalizzata, liquida e con una scarsa incidenza degli oneri finanziari perlopiù derivanti dall’indebitamento a medio-lungo termine. Anche la redditività è buona ed in crescita 98 Performance Sociale Comunità locale Monnalisa è una realtà presente e radicata sul territorio aretino, sia direttamente - come azienda – che attraverso il proprio fondatore, Piero Iacomoni. Questo è percepibile nell’appartenenza agli organismi di categoria (Associazione Industriali, Confartigianato, Istituzione dei distretti industriali di Arezzo), ma ancor più nella fattiva partecipazione ai progetti ed iniziative da essi promossi o patrocinati. La logica che da sempre pervade Monnalisa è la positività della contrapposizione, come espressione di punti di vista diversi e come opportunità di dialogo e perciò foriera di soluzioni e visioni più organiche e complete della realtà. Da questo i vari connubi: artigianato e industria: Monnalisa appartiene ad entrambi i mondi, pur iscritta all’Associazione Industriali, ricopre, nella figura del proprio titolare, importanti ruoli in ambito artigiano università e mondo del lavoro: tirocini in azienda per giovani studenti si accompagnano ad interventi e testimonianze nel mondo accademico da parte del management aziendale ed a progetti strategici ed operativi sviluppati di concerto tra azienda ed università logica di marchio e di distretto: nonostante Monnalisa sia un brand affermato nel mondo dell’abbigliamento bambino, conduce attivamente le proprie attività di penetrazione commerciale in nuovi mercati assieme ad altre aziende consorziate del settore, sposando una filosofia di distretto più che di visione personalistica della realtà. Performance Sociale: Comunità locale 6.5.1 Monnalisa ed il territorio 6.5.2 Scuola ed istruzione Da sempre Monnalisa promuove un legame forte con il mondo della formazione di qualsiasi livello, con l’intento di offrire ai giovani studenti un luogo privilegiato di sperimentazione di quanto appreso sui libri, per poter trarre utili stimoli per la propria crescita umana ed intellettuale. Il tirocinio rappresenta una forma di verifica sul campo di quanto studiato, ma anche di introduzione al mondo del lavoro per coloro che, inoccupati o disabili, non hanno ancora avuto l’occasione di misurarsi con esso. Al tempo stesso, lo stage è occasione di crescita anche per l’azienda, che ha l’opportunità di rileggere con gli occhi freschi dell’inesperienza le proprie procedure ed i propri comportamenti, scoprendo interpretazioni diverse e nuove soluzioni. Tab. 6.5.1 - Stage attivati nel 2005 Ente promotore Nr. allievi Durata Ambito del tirocinio Centro per l’impiego (area disabili) 1 3 mesi Commerciale Università Bologna, facoltà ingegneria 1 3 mesi Produzione Università Arezzo, facoltà di economia 1 2 mesi Commerciale Centro competenze Valdarno 1 2 mesi Commerciale Centro competenze Valdarno 1 2 mesi Controllo di gestione Istituto Fossombroni 2 2 settimane Amministrazione Università Arezzo, facoltà di economia 1 2 mesi Commerciale Università di Arezzo, facoltà di lingue 1 1 mese Commerciale Associazione Industriali 2 2 mesi Progettazione 99 Performance Sociale: Comunità locale 100 Uno degli stage riportati si è poi trasformato in un contratto di lavoro a tempo determinato per la gestione ed il coordinamento di uno specifico progetto aziendale in ambito commerciale. Si colloca sempre a sostegno della formazione, l’adesione – in qualità di socio - al Polo Universitario Aretino: un consorzio, frutto della collaborazione tra l’Università degli studi di Siena e le istituzione pubbliche e private aretine, volto a favorire l’insediamento di facoltà e corsi di laurea ad Arezzo e provincia, finanziando nel contempo iniziative di studio e ricerca coerenti con le esigenze culturali, formative ed operative del territorio. Nello stesso ambito, si inseriscono le tante docenze e testimonianze tenute da Monnalisa in ambito accademico su marketing, controllo di gestione e responsabilità sociale. 6.5.3 Partecipazione ad iniziative e progetti sulla responsabilità sociale di impresa Monnalisa ha partecipato anche nel corso del 2005 ad una serie di progetti nell’ambito della responsbilità sociale di impresa, fra questi si elencano di seguito i più importanti: 1) CON.TE., progetto - sviluppato in partenariato con altre imprese toscane - volto a realizzare un percorso integrato di pratiche a supporto della conciliazione tra vita familiare e lavorativa tramite l’introduzione e l’applicazione di strumenti tecnologici e procedure organizzative innovative 2) Ricerca sulla RSI, promossa da Ucodep e Regione Toscana sulle aziende toscane certificate SA8000 o in via di certificazione, nell’ambito del progetto “Made in the World” della Commissione Europea. La ricerca si è basata su un questionario conoscitivo ed una intervista libera al management aziendale ed ai responsabili SA8000 dei lavoratori e della direzione 3) Partecipazione e contributo alla sponsorizzazine del Fabrica Ethica Social Media Festival, realizzato a Scandicci (FI) nel marzo 2005. Si è trattato di una manifestazione dedicata alle imprese con buone pratiche raccontate mediante film, foto e immagini per descrivere esperienze profit e non nel campo della responsabilità sociale di impresa 4) Partecipazione al tavolo di lavoro TAGS - Transnational Actions Against Stereotypes, volto alla elaborazione, in ambito multistakeholder, di una serie di “Linee Guida” per il superamento degli stereotipi e pregiudizi di genere. Con l’intento di contribuire ad una capillare diffusione di una cultura della responsabilità sociale di impresa e nel rispetto della trasparenza nei confronti di tutti gli stakeholder, Monnalisa ha attivato un indirizzo mail [email protected] che funge da Cassetta delle Idee per l’esterno, dove possono raccogliersi critiche, suggerimenti, idee e richieste di informazione. A tale casella di posta pervengono automaticamente anche le form compilate dagli utenti che scaricano il bilancio sociale dal sito web. Nel corso del 2005 si sono avuti 151 contatti (+82% rispetto allo scorso anno), sia dall’Italia che dall’estero: Tab. 6.5.2 - Contatti dal web Nr contatti via e-mail Richiesta Bilancio Sociale Richiesta Report visite ispettive SA8000 Richiesta informazioni su RSI o altro Richiesta supporto per tesi di laurea 100 9 34 8 6.5.4 Iniziative umanitarie Le erogazioni liberali del 2005 ammontano a € 33.387, destinate a: organizzazioni umanitarie mondiali e nazionali, per € 1.346 iniziative sociali di natura locale, per € 10.062 specifici progetti umanitari, per € 21.979. Di seguito l’articolazione delle erogazioni in base all’area di specializzazione delle onlus/ONG destinatarie. Performance Sociale: Comunità locale Graf. 6.5.1 - Erogazioni liberali per area di intervento Tra i progetti di maggior rilievo si segnalano: 1) contributo, pari a € 21.979,50, alla fondazione “Aiutiamoli a vivere”, realizzato tramite il versamento dell’equivalente degli incassi registrati il 1° maggio 2005 presso il negozio Monnalisa ad Arezzo. L’associazione si dedica all’aiuto dei bambini in condizioini disagiate situati in Bielorussia. 2) sostegno dello stage per giovani musicisti e danzatori al 15° Festival Internazionale di teatro musicale per ragazzi, tenutosi a Cortona (AR). Si è trattato di una iniziativa dedicata a 120 giovani musicisti ed attori (7-14 anni) provenienti da tutta Europa, che in dieci giorni hanno dato vita ad un’opera teatrale, sotto la direzione artistica di Marco Papeschi e la partecipazione di Jovanotti. 3) contributo per la ricerca intrapresa dall’Università di Firenze e Ospedale Meyer di Firenze su “Sostanze xenobiotiche presenti nel latte materno” Tab. 6.5.3 - Esito piano di miglioramento 2005, area iniziative benefiche Obiettivo 2005 Adesione ad iniziative benefiche nel mondo dell’infanzia Azione - contributo acquisto respiratore per il reparto di neonatologia dell’ospedale di Arezzo - organizzazione cena di beneficenza per bambini Chernobyl - devolvere una giornata di incassi del negozio di Arezzo per i bambini di Chernobyl - aderire al progetto Festival di tutti i colori (Fabrica Ethica Social Media Festival) - sponsorizzare la ricerca Meyer sul latte materno - progetto musica e teatro per bambini con Jovanotti E’ proseguita anche quest’anno l’iniziativa dei dipendenti, appoggiata dalla proprietà, di raccolta di offerte per una missione nel Burkina Faso; l’idea si è concretizzata con una sorta di lotteria natalizia interna i cui proventi sono stati inviati alle popolazioni della missione per proseguire nell’acquisto di mezzi per il lavoro dei campi. 6.5.5 Iniziative di promozione sportiva Monnalisa supporta: la Polisportiva Savinese, affiliata alla F.I.P.A.V., per la partecipazione della squadra maschile di pallavolo al campionato nazionale di serie C il baseball Club Arezzo. Nel corso del 2005, Monnalisa ha sostenuto, assieme alla Walt Disney, il trofeo softball e baseball di Topolino. 101 102 Performance ambientale Performance ambientale 7.1 Politiche e strategie ambientali Monnalisa, per le sue caratteristiche di prodotto e di processo produttivo, non impatta in maniera pesante sull’ambiente circostante, tuttavia si riconoscono ambiti e possibilità di miglioramento delle performance ambientali nelle aree seguenti: utilizzo della carta per la diffusione ed archiviazione documenti consapevolezza dei dipendenti circa le politiche ambientali garanzia di eco-compatibilità dei prodotti finiti importati dall’estero. A tale scopo, Monnalisa intende: avviare un progetto pilota di analisi delle problematiche legislative e gestionali connesse all’eventuale fatturazione elettronica, Italia ed estero, destinata alla diffusione ed archiviazione della documentazione fiscale formare e sensibilizzare i propri dipendenti circa le politiche ambientali di Monnalisa e sull’impatto ambientale dei propri comportamenti, interni ed esterni all’azienda analizzare chimicamente a campione i prodotti finiti importati per verificarne l’eco-compatibilità (quest’ultimo aspetto è stato sollecitato dai dipendenti stessi mediante il questionario di valutazione del bilancio sociale 2004). 7.2 Indicatori di performance ambientale 7.2.1 Carburante Nonostante nel corso del 2005, il consumo totale di carburante sia aumentato rispetto all’esercizio precedente, l’utilizzo del gasolio è diminuito del 23,12%, compensato da un aumento nell’acquisto di Blue Diesel (il 20,61%), meno inquinante del gasolio tradizionale. 103 Tab. 7.1 - Consumi di carburante nel triennio ’03-’05 Litri 2003 Litri 2004 Litri 2005 Delta lt Delta % Gasolio 13.861 8.546 6.570 -1.975 -23,12% BluDiesel 2.167 11.518 13.891 +2.373 +20,60% 840 422 540 +118 +27,96% Super senza PB Graf. 7.1 e 7.2 - Consumi di carburante per tipologia anni ’04-’05 CONSUMO 2004 Super senza PB 2,06% CONSUMO 2005 Super senza PB 2,57% Gasolio 41,72% BluDiesel 56,22% Gasolio 31,29% BluDiesel 66,14% Il carburante utilizzato per il trasporto dei semilavorati e dei prodotti finiti dai façonisti al magazzino è sempre la parte più consistente dei consumi complessivi di carburante dell’azienda. Monnalisa infatti si avvale di un autista interno per la distribuzione delle materie prime ai façonisti e per la raccolta presso di essi dei prodotti finiti confezionati o dei semilavorati da completare presso altri laboratori. Questo consente da una parte di accorciare i tempi di lavorazione (lead time) e dall’altra di ottimizzare gli spostamenti con un evidente vantaggio economico ed un minore impatto ambientale. Performance ambientale Tab. 7.2 - Consumi carburante per trasporto semilavorati e prodotti finiti anno 2005 (litri) Super senza pb Gasolio Blu Diesel Totale Trasporto semilavorati 115,44 2.307,24 10.352,12 12.774,80 Trasporto totale 540,04 6.570,53 13.891,34 21.001,92 % semilavorati sul totale 21,38% 35,11% 74,52% 60,83% Il trasporto di semilavorati e di prodotti finiti da parte dei furgoni di Monnalisa dai façonisti al magazzino o viceversa, è infatti suddiviso in 3 zone: Valdichiana, Valtiberina, Valdarno. I viaggi sono organizzati per zona, cercando di ottimizzare i ritiri e le consegne lungo il percorso. Ad ogni viaggio viene compilata una scheda giornaliera chiamata “itinerario del giorno”, con la data, il nome e l’indirizzo del fornitore, specificando le motivazioni della trasferta, con il preciso intento di razionalizzare gli spostamenti. Trasporti: Per quanto attiene le trasferte, si rileva che per un 64% si viaggia in aereo e per il 33% in treno. Le occasioni di impiego dei mezzi di trasporto da parte dei dipendenti sono poi rappresentate dai movimenti per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa, il tragitto per arrivare alla mensa o altrove durante la pausa pranzo. 104 7.2.2 Acqua L’azienda non utilizza l’acqua per il processo produttivo ma esclusivamente per consumi interni. Il consumo totale è diminuito di 140 metri cubi, nonostante sia cresciuto il numero dei dipendenti. Tab.7.3 - Consumi di acqua anni ’03-’05 mc mc/dipendente 2003 1.637 36,4 2004 1.225 25,5 2005 1.085 20,9 Graf. 7.3 - Andamento consumi di acqua anni ’03-’05 7.2.3.1 Energia elettrica Tab. 7.4 - Consumi di energia elettrica anni ’03-‘05 Kw/h per dipendente per mese per dipendente/mese 2003 141.781 3.150,7 11.815,1 262,6 2004 150.953 3.144,9 12.579,4 262,1 2005 180.227 3.465,9 15.018,9 288,8 Performance ambientale 7.2.3 Energia Graf. 7.4 – Consumo elettrico mensile anno 2005 Il consumo totale di energia elettrica è aumentato rispetto al 2004 di 29.274 Kw/ora, in misura più che proporzionale rispetto alla crescita dell’organico, tanto che il consumo annuale per dipendente è aumentato del 10,2%. La metratura totale di Monnalisa S.p.A. è di 2.329 m2, la superficie in vetro arriva approssimativamente a 410 m2. In sintesi e con approssimazione, ad ogni superficie di 5,68 mq, corrisponde un’area finestrata di 1 mq. 105 7.2.3.2 Gas per riscaldamento Tab. 7.5 - Consumi di gas anni ’03-’05 Mc totali Mc per m2 Mc per dipendente 2003 25.585 10,99 568,6 2004 27.566 11,84 574,3 2005 28.481 12,23 547,7 I 28.481 metri cubi di gas per riscaldamento consumati, 915 in più dell’anno precedente, sono attribuibili ad inverni sempre più lunghi e temperature sempre meno in linea con quelli che dovrebbero essere gli standard stagionali. metri cubi Graf. 7.5 – Consumi di gas per riscaldamento anni ’03-’05 Performance ambientale 7.2.4 Materie prime 7.2.4.1 Imballaggi in carta e cartone E’ aumentato l’utilizzo di cartone per imballaggi, ma la media per capo prodotto è rimasta coerente con l’anno precedente; in linea con la politica già intrapresa nello scorso esercizio di offrire un packaging più accurato sia al cliente dettagliante che al rappresentante per la vendita del campionario. Tab. 7.6 - Consumo di scatole anni ’03-’05 scatole scatole per capi prodotti 2003 17.350 0,033 2004 24.560 0,052 2005 30.733 0,050 Il cartone utilizzato da Monnalisa S.p.A. per l’imballaggio o dai fornitori per l’imballo di merci e materie prime è soggetto a riciclo: in uno specifico contenitore situato accanto allo stabile vengono depositati tutti i cartoni utilizzati in azienda. Il contenitore viene svuotato da una ditta specializzata in riciclaggio ogni 20/30 giorni. La carta ed il cartone vengono selezionati, pressati ed imballati per essere inviati alle industrie cartarie per la produzione di carta riciclata. Mentre la carta sporca viene distrutta termicamente assieme alla parte secca dei rifiuti indifferenziati non più recuperabili. Il calore sviluppato dal forno durante questa fase serve per alimentare uno speciale impianto di produzione dell’elettricità, che viene immessa nella rete del gestore nazionale. (Fonte: Aisa Spa Arezzo). 106 7.2.4.2 Imballaggi in plastica Monnalisa utilizza anche imballaggi ed accessori in plastica, si tratta di: copriabiti, buste per pantaloni, buste per maglieria; grucce appendiabiti. Nel 2005 l’acquisto di questi materiali è stato di 12.476,38 Kg pari ai quantitativi di merce riportati nella seguente tabella. Tab. 7.7 – Acquisti di buste e grucce, anno 2005 Materiale Quantità (nr pezzi) Buste 735.000 Grucce 435.000 Le buste utilizzate per distribuire materie prime ed accessori ai façonisti sono composte da materiale completamente riciclato; sul totale si tratta del 4,4% dell’acquistato. Le altre buste sono costituite da polietilene a bassa densità (LDPE), materiale ecologico, non tossico e riciclabile sia per la produzione di altro materiale in polietilene che per la combustione e quindi la produzione di energia. Le grucce sono in resina plastica (polistirolo), trattato senza sostanze chimiche o altri solventi, ma soltanto con pigmenti vegetali a base acquosa. Anche questi materiali sono riciclabili; il fornitore stesso al momento della vendita garantisce di riprendere il materiale inutilizzato per provvedere al riciclo nei propri impianti. 7.2.4.3 Tessuti Il totale dei metri quadri di tessuto acquistati durante tutto l’anno è diminuito, da 521.185 a 410.447, a seguito della percentuale crescente di prodotti finiti acquistati come commercializzati. Sul totale dell’acquistato, è diminuita la quota di tessuti naturali rispetto al totale acquistato, mentre è rimasto pressoché invariato il volume dei sintetici, per i quali si è preferito quest’anno specificare la Sono sintetici i tessuti costituiti da fibre derivate da sostanze organiche di sintesi che vengono polimerizzate ottenendo lunghe catene molecolari (macromolecole) filabili sottoforma di filo continuo o di fiocco (Acrilica, Modacrilica, Poliammidica, Poliestere, Polipropilenica, Poliuretanica). Sono artificiali quei tessuti che si ottengono trattando la cellulosa naturale di piante diverse (la stessa che costituisce le fibre vegetali), opportunamente trasformata e sciolta con solventi, e in seguito filata sotto forma di fibra tessile in filo continuo oppure in fiocco (Modal, Acetato, Cupro, Lyocell, Viscosa ...). Sono naturali le fibre tratte da materiali esistenti in natura e utilizzate mediante lavorazioni meccaniche, senza modificarne la struttura. Possono essere di origine vegetale (cotone, canapa, juta, ramiè, sisal, cocco, ginestra, ibisco), animale (lana, angora, alpaca, cachemire, cammello, mohair, lama, vicuna, ecc.) o minerale (amianto, vetro tessile, fili metallici). Performance ambientale quota di tessuti artificiali, trattandosi di fatto di materiali ascrivibili a quelli naturali quanto a origine. I tessuti utilizzati da parte di Monnalisa S.p.A. per la produzione sono costituiti al 64% da tessuti naturali, e se si considerano anche i tessuti artificiali come virtualmente naturali, la percentuale sale al 75%. Tab. 7.8 – Acquisto tessuti per composizione e stagione mq acquistati stagione estiva mq acquistati stagione invernale Tot. mq acquistati per composizione Sintetici 59.409 43.001 102.410 Naturali 140.215 126.256 266.471 Artificiali 24.526 17.070 41.596 Totali 224.150 186.327 410.477 Graf. 7.6 - Acquisto tessuti per composizione 80 107 70 60 50 40 30 20 10 0 Tab. 7.9 – Acquisto tessuti per composizione, stagione estiva Acquisto mq tessuti Mq ogni capo prodotto Sintetici 59.409 0,19 Naturali 140.215 0,45 Artificiali 24.526 0,07 Tab. 7.10 – Acquisto tessuti per composizione, stagione invernale Acquisto mq tessuti Mq ogni capo prodotto Sintetici 43.001 0,14 Naturali 126.256 0,42 Artificiali 17.070 0,06 Performance ambientale Per ogni capo prodotto, vengono in media consumati 0,16 mq di tessuto sintetico, 0,43 mq di tessuto in fibra naturale e 0,065 mq in fibra artificiale. Per quanto attiene i prodotti commercializzati, l’offerta in campionario prevedeva la seguente articolazione tra materiali: Graf. 7.7 - Composizione modelli commercializzati Primavera/Estate Autunno/Inverno La proporzione, sia per i prodotti commercializzati che per quelli confezionati, è confermata dalle caratteristiche di lavaggio dei capi prodotti da Monnalisa. Tab. 7.11 - Tipologia di lavaggio modelli per stagione Estivo Invernale Lavaggio a mano o lavatrice 30° 96,33% 93,84% Lavaggio a secco 3,67% 6,16% La percentuale è sul totale dei modelli creati per ciascuna collezione. 108 La possibilità di lavare a mano o in lavatrice a basse temperature comporta una eco-compatibilità del prodotto anche dopo l’acquisto. Gli scarti di tessuto vengono trattati dall’azienda che si occupa del taglio, la Penta Service. Questi vengono raccolti in contenitori svuotati tutti i giorni dall’AISA, con la quale è in vigore un contratto di smaltimento. Con gli scarti tessili si rigenera la fibra, utilizzata poi per produrre materassini cardati o cardati agugliate per imbottiture da materasso e arredamento, oppure per produrre feltri resinati da impiegare come insonorizzanti per l’industria automobilistica. (Fonte: Aisa SpA Arezzo) Anche le tinture, seppur non impiegate direttamente da Monnalisa, vengono trattate in modo attento. Gli scarichi delle acque utilizzate dalle tintorie per colorare i tessuti vengono raccolti in barili, che vengono svuotati regolarmente. L’azienda che colora i tessuti per Monnalisa S.p.A. ha un registro dove ogni 10/20 giorni viene aggiornata l’informazione sullo smaltimento delle acque. 7.2.4.4 Carta Tab. 7.12 - Acquisto risme di carta anni ’03-’05 Risme per dipendente 2003 576 12,8 2004 725 15,1 2005 590 11,3 Nonostante l’incremento dell’organico e dei volumi di lavoro, l’utilizzo di risme di carta A4 è diminuito: si è fatto uso della scorta dell’anno precedente si è riciclata la carta ad uso interno è stato impostato un sistema di archiviazione elettronica dei documenti per l’ufficio commerciale, area a più alto consumo e produzione di documentazione. Performance ambientale Tab. 7.13 - Acquisto carta a modulo continuo ed in formato 31,5x11’’ Moduli continui Carta 37,5x11” 2003 60.000 0 2004 120.000 120.000 2005 0 0 Non è stata acquistata nell’anno carta in formato 37,5x11” né a modulo continuo, risultando sufficiente la scorta accumulata nell’anno precedente. La carta non più utilizzabile viene riciclata allo stesso modo del cartone, mediante raccolta differenziata. 7.2.4.5 Toner, cartucce e nastri per stampanti Nel corso del 2005, rispetto allo scorso esercizio è cresciuto il ricorso alla rigenerazione di cartucce e nastri, mentre è diminuita la percentuale di toner rigenerati sul totale dei toner acquistati; non tutti i toner infatti possono essere rigenerati, nello specifico quelli delle fotocopiatrici e di una specifica stampante a colori, della quale in azienda sono presenti quattro esemplari. Tab. 7.14 – Acquisto toner, cartucce, nastri (nuovi e rigenerati) anni ’04-‘05 Toner Cartucce Nastri 2004 2005 2004 2005 2004 2005 Totale acquisto 62 112 50 23 77 66 Di cui rigenerati 23 26 20 19 35 31 37% 23% 40% 83% 45% 47% % Rigenerati Graf. 7.8 – Acquisto toner, cartucce, nastri (nuovi e rigenerati) anni ‘04-’05 Toner Cartucce Nastri La rigenerazione consente il riciclo del contenitore in plastica dei supporti per le stampanti, e poiché quest’ultimo rappresenta un rifiuto speciale non assimilabile ai rifiuti urbani (D. legge 22/97), il fornitore del servizio di rigenerazione si occupa anche dello smaltimento degli eventuali supporti esausti e di quelli non rigenerabili. 109 110 Glossario AS400 Il sistema AS/400 (Application System/400) è un minicomputer sviluppato dall’IBM per usi prevalentemente aziendali come supporto del sistema informativo gestionale. Basilea 2 E’ il cosiddetto nuovo accordo di Basilea, che definisce, a livello internazionale, i requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi derivanti dai crediti concessi e introduce nuove e più sofisticate metodologie di valutazione delle imprese che intendano accedere al credito. Secondo Basilea II le banche dei paesi aderenti dovranno classificare i propri clienti in base alla loro rischiosità, con procedure di rating. Dovranno, quindi, accantonare delle quote di capitale definite in base al livello di rischio dei rapporti di credito accordati per tutelarsi dai rischi assunti. Benchmark È un termine utilizzato per definire un indice rappresentativo, una misura o un parametro di riferimento di un mercato o di un suo comparto, in base al quale un’azienda valuta le proprie prestazioni relativamente a prodotti, servizi e processi aziendali. CSR La Corporate Social Responsibility o responsabilità sociale di impresa indica l’orientamento strategico delle imprese alla responsabilità sociale. Deadline Scadenza, termine, è la data entro la quale un’operazione deve essere terminata. E-commerce (commercio elettronico), consiste nella compravendita, nel marketing e nella fornitura di prodotti o servizi attraverso internet. Focus group Strumento di ricerca qualitativa, in cui un gruppo di persone è interrogato riguardo ad un atteggiamento personale nei confronti di un argomento. Le domande sono fatte in un gruppo interattivo, in cui i partecipanti sono liberi di comunicare con altri membri del gruppo. GBS Il Gruppo di studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale nasce nel 1998 per offrire una guida sulle finalità e sulle procedure di formazione del bilancio sociale. GRI La Global Reporting Initiative è un’istituzione indipendente il cui obiettivo è sviluppare e diffondere l’applicabilità di linee guida per la rendicontazione sociale, ambientale ed economica. Know how Concetto che si collega al termine saper fare e rimanda alle competenze che si applicano nello svolgimento dei vari compiti lavorativi e che si basano sull’esperienza. ISO 9001 Norma non cogente sviluppata dall’ISO (Organizzazione Internazionale per le Standardizzazioni), che propone un sistema di gestione per la qualità, pensato per tenere sotto controllo i processi aziendali indirizzandoli alla soddisfazione del cliente. Glossario AA1000 E’ uno standard di processo per la rendicontazione di tipo sociale che rivolge particolare attenzione al dialogo/confronto con gli stakeholder. Mission E’ l’esplicitazione delle finalità aziendali che motivano l’essere e il divenire dell’impresa. E’ lo scopo ultimo dell’organizzazione, la giustificazione stessa della sua esistenza, e al tempo stesso ciò che la contraddistingue da tutte le altre. SA8000 Standard internazionale di certificazione redatto dal CEPAA (Council of Economical Priorities Accreditation Agency) volto ad assicurare il rispetto di una serie di diritti umani fondamentali nello svolgimento delle attività produttive. SA8000 esplicita quali sono le procedure e gli standard che ogni impresa deve rispettare nelle seguenti otto aree: lavoro infantile, lavoro forzato, salute e sicurezza dei lavoratori, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, discriminazione, procedure disciplinari, orario di lavoro, retribuzione. Vision Indica la proiezione di uno scenario futuro che rispecchia gli ideali, i valori e le aspirazioni di chi fissa gli obiettivi ed incentiva all’azione. MONNALISA ® 111 Finito di stampare nel Giugno 2006 Grafica, impaginazione e gestione editoriale a cura di Webdesign.it - Ar
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