Pontedera
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. INDICE RASSEGNA STAMPA . 1. Sanità Pisa e provincia Nazione Pisa 15/08/2014 p. 3 «E ora scatta l'istruttoria della Sds» 1 Nazione Pisa 15/08/2014 p. 8 Servizi 2 Nazione Pontedera Valdera 15/08/2014 p. 11 PRIMA PAGINA 3 Nazione Pontedera Valdera 15/08/2014 p. 11 «Chi ha portato l'ecstasy liquida alla festa?». Il mistero si infittisce 4 Nazione Pontedera Valdera 15/08/2014 p. 16 Liste d'attesa bloccate per oncologia «Inaccettabile» 5 Nazione Pontedera Valdera 15/08/2014 p. 16 VOLTERRA Centro Inail, si costituisce il fronte per la difesa del presidio 6 Tirreno Pisa 15/08/2014 p. II L'esame è saltato per l'aggressione al medico di turno 7 Tirreno Pontedera Empoli 15/08/2014 p. VI Tutti i sindaci fanno quadrato nel difendere la riabilitazione 8 Corriere Della Sera 15/08/2014 p. 17 Quelle tracce di droga dello stupro nel festino hard a bordo piscina Giusi Fasano 9 2. Sanità fiorentina e toscana Repubblica Firenze 15/08/2014 p. VII L'arte per raccontare la malattia due appuntamenti sulla salute Tirreno Pontedera Empoli 15/08/2014 p. X Un piano contro le attese pronto soccorso più snello Tirreno Pontedera Empoli 15/08/2014 p. X Utenti insoddisfatti, ma l'emergenza-urgenza funziona 14 Tirreno Prato Pistoia Montecatini 15/08/2014 p. 1 Radiologia arriva a settembre 15 Tirreno Prato Pistoia Montecatini 15/08/2014 p. XI Visita a sorpresa in ospedale dell'assessore 17 Tirreno Prato Pistoia Montecatini 15/08/2014 p. XI Pochi posti letto e parcheggi esosi Nazione Empoli 15/08/2014 p. 3 Pronto soccorso: l'Asl prepara un piano per ridurre le attese 19 Nazione Lucca 15/08/2014 p. 3 Strada e sosta un confronto con Marroni 20 Nazione Lucca 15/08/2014 p. 9 «La sala gessi resta e sarà potenziata» L'Usi smentisce le voci di possibili tagli 21 Nazione Lucca 15/08/2014 p. 9 «Inaccettabile smantellare i servizi della nostra Valle» 22 Nazione Lucca 15/08/2014 p. 9 Sereni gongola per il documento sul futuro della sanità nella Valle del Serchio 23 Nazione Pistoia 15/08/2014 p. 1 Marroni al San Jacopo «Nuovo personale per informare» 24 Nazione Prato 15/08/2014 p. 7 «Il 4,5% dei dimessi torna in corsia poco dopo» 26 Nazione Prato 15/08/2014 p. 7 Marroni fa tappa al pronto soccorso, ma è deserto Nazione Viareggio 15/08/2014 p. 6 «Sono troppo lunghe le liste di attesa per le visite ma il punto di primo soccorso funziona bene» 28 Qn 15/08/2014 p. 24 La foto del giorno 29 Tirreno Cecina Rosignano 15/08/2014 p. IV Distretto sanitario, ok il via libera alla variante 30 Tirreno Lucca 15/08/2014 p. 1-IV Esami all'Asi, tempi lunghi Tirreno Lucca 15/08/2014 p. IV Ricetta rossa, occhio al codice 34 Tirreno Lucca 15/08/2014 p. V L'assessore Marroni visita e promuove il pronto soccorso 35 Indice Rassegna Stampa 11 Marco Pagli 12 Azelio Biagioni Sara Bessi 18 27 Fabrizio Tonelli 31 Pagina I INDICE RASSEGNA STAMPA . Tirreno Massa Carrara 15/08/2014 p. VII Muore a 40 anni, denunciato l'ospedale 36 Tirreno Piombino Elba 15/08/2014 p. III Il sindacato sull'Asl «La direzione ha sbagliato tutto» 37 4. Servizi sociali Tirreno Pisa 15/08/2014 p. III Controlli sui requisiti per abitare a Coltano 38 Tirreno Pontedera Empoli 15/08/2014 p. VI Una casa per i bisognosi 39 5. Sicurezza lavoro e sindacato Nazione Pontedera Valdera 15/08/2014 p. 16 Morto folgorato, si apre una nuova pista 40 Tirreno Pontedera Empoli 15/08/2014 p. VI «Il silenzio dei lavoratori è preoccupante» 41 6. Educazione alla salute Tirreno 15/08/2014 p. 5 Coccole alla slot e così volano via il tempo e i soldi Ilaria Bonuccelli 42 Antonio Mazzi 45 7. Volontariato Famiglia Cristiana 17/08/2014 Indice Rassegna Stampa p. 13 L' Italia si conferma il paese della solidarietà Pagina II «E ora scatta L 'i struttoria I TRE nomadi arrestati uno è residente nelle case minime di Coltano e gli altri due sono presso un altro nucleo familiare. Per tutti scatterà l'istruttoria della Società della Salute. «Le case di Coltano sono assegnate secondo un patto con la cittadinanza che prevede il rispetto delle regole di convivenza e dei diritti di tutti spiega Sandra Capuzzi (foto), presidente della Sds - senza regole non ci può essere integrazione». «I titolari della concessione si sono impegnati a favorire l'integrazione e a non commettere reati», aggiunge Giuseppe Cecchi, direttore della Sds. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 1 SERVIZI Sportello esenzione ticket Aperto solo di lune di UFFICI chiusi nel mese di agosto. L'Asl 5 informa tutti i cittadini che dal 18 al 31 agosto, il servizio di esenzione ticket, che ha sede in via Saragat, sarà aperto solo nei giorni di lunedì 18 e lunedì 25, con un orario diverso, dalle 8.30 alle 10. In questo stesso periodo sarà comunque possibile richiedere l'attestato di esenzione presentandosi agli sportelli Cup. Si tratta di una chiusura provvisoria, dal 1 settembre infatti, il servizio riprenderà regolarmente, con tre aperture settimanali (lunedì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 10). 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 2 QM LA NAZIONE & Sposi nel 2015? www.Lanazione.it/pontedera e-mail: cronaca.pontederalalanazione.net - spe.pontederafaspeweb.it ! •o RQSIGIA 0' Pontedera a m cr ml li Spunta un filmato dopo lo stupro I ragazzi: «Qui è successo un caos» «QUI E SUCCESSO un casino». Spunta un video dopo la serata in villa, quella della presunta violenza sessuale subita da una ventenne a sua insaputa `drogata' con Ghb. Il video è stato girato da uno dei ragazzi mentre i quattro erano in auto subito dopo la serata trascorsa assieme nella villa. Uno dei due amici - entrambi ora sono in carcere al Don Bosco di Pisa girava il video con il cellulare, mentre l'altro era alla guida e staCLAMOROSO II nostro cronista mentre guarda e ascolta il video girato dopo il presunto stupro pro» sciolta nelle bottigliette di Schweeppes, bibita analcolica, rinvenute nella villa dalla Polizia di Pontedera durante le indagini. All'alba del 2 la ragazza viene trovata per strada da un automobilista che la riaccompagna alla sua abitazione e non all'ospedale. In giornata la giovane parla poi con l'amica che la sera prima era stata 66 VENTI SECONDI DI «SBALLO» Girato da uno dei giovani mentre riaccompagnano a Pontedera le ragazze in un clima di euforia E' La notte fra l ' l e il 2 luglio di GABRIELE NUTI die il video si interrompe. Secondo la ricostruzione, confermata dalla Polizia, la giovane è stata riaccompagnata a casa. E' la notte tra il primo e il 2 luglio. La mattina del 2, all'alba, esce di casa ancora stordita probabilmente in preda a vuoti di memoria, secondo gli inquirenti causati dall'assunzione di Ghb, la «droga dello stu- , E' iJ Aperto 7 giorni su 7 Uscita Autostra da Altopascio,LU) www. bomboniererosomiba. rt IL VIDEO CHOC GIRATO IN AUTO DAI DUE VENTENNI DOPO LA FESTA IN VILLA vano riaccompagnando le due coetanee a Pontedera. Nel video si sente la voce di uno dei due che ridendo dice: «Qui è successo un casino» e riprende l'amica della vittima mentre, euforica e con le dita in segno di vittoria, sorride alla fotocamera e ride della ragazza che china sul sedile posteriore è filmata mentre sta vomitando. A questo punto si sente ancorala voce del ragazzo che dice: «Sta vomitando pure l'anima». Pochi secon- _ 0043 anni 1971-2014 a copiamo delle vostre Teste più belle wn passione e prMesslonalltà VENERDÌ 15 agosto 2014 EUFORICI Mentre La ragazza vomita in macchina, gli amici ridono e si riprendono 79 ú JJ? a 7O BOMBONIERE CONFEIIIONATE TR PARTECIPAZIONI STAMPATE con relativi imiti e bigliettini ed ancora CESTO PER 70 PERSONE con lei nella villa di uno dei due ragazzi e apprende di aver avuto rapporti sessuali con entrambi. L'AMICA a quel punto l'accompagna al pronto soccorso e scatta la procedura prevista dal «codice rosa». I medici avvertono il commissariato di Polizia che inizia le indagini. Il sequestro delle botti- gliette di Schweeppes viene fatto seguire dalle analisi del contenuto rimasto dalla sera precedente. La Medicina Legale di Pisa rinviene Ghb, un medicinale che viene somministrato anche nella cura della depressione, dell'insonnia e anche dell'alcolismo. Usato male il Ghb si trasforma in droga, causa stati di euforia, ma anche vuoti di memoria e amnesie, oltre ad aumentare la prestazione sessuale. Poco più di un mese dopo i due ventenni di Pontedera, entrambi di famiglie di imprenditori, vengono arrestati e associati al carcere di Pisa. I legali di entrambi hanno presentato richiesta di scarcerazione al Tribunale del riesame. «L'atto è stato depositato - dice l'avvocato Annarosa Francini di Pisa -, ma non conosciamo ancora la data dell'udienza. Ribadisco, come già affermato ieri, che i due assistiti respingono ogni addebito, negano qualsiasi responsabilità e sono in attesa degli esiti di alcuni approfondimenti che abbiamo richiesto». Il periodo ferragostano e le feste di questi giorni, evidentemente, non aiutano a sveltire le pratiche del Tribunale. IL RETROSCENA GLI AMICI DEI GIOVANI ARRESTATI LI DIFENDONO : «NON HANNO BISOGNO DI QUESTI STRATAGEMMI» «Chi ha portato 1' ecstasy liquida alla festa?». Il mistero si infittisce RINCHIUSI nel carcere di Pisa i due ventenni di Pontedera, figli di famiglie di imprenditori, non sono in cella di isolamento e non sono sottoposti a particolari misure restrittive. Non si trovano nella stessa cella e sono già comparsi davanti al giudice per l'interrogatorio di garanzia. Nel frattempo le indagini della Polizia di Pontedera e del pubblico ministero Aldo Mantovani della Procura di Pisa proseguono perché nella vi- cenda vi sarebbero ancora alcuni aspetti da chiarire. PRIMA di tutto chi ha portato il Ghb, la droga da stupro, nella villa che si trova in un paese vicino a Pontedera, di proprietà della famiglia di uno dei due giovani e dove la notte tra il primo e il 2 luglio scorsi sarebbe avvenuta la violenza sessuale. La serata in villa non sarebbe stata pianificata CORSI DI RECUPERO ANNI SCOLASTICI: LZtÉO L1Nì LJ1STI,GC3 LICEO 1-,2Cr.ENIE UMANE LICEO CLASSIicf] ITfá COMNf:I<RCIPd.E UTE) LICEO SCIENTIFICO IST TEC SERV. $OCIO 5ANITfgRI ITI INFORMATICA T FTUIi'sr'onl dai ragazzi, ma sarebbe nata in modo spontaneo e improvvisato da un incontro casuale fra alcuni di loro avvenuto la sera stessa. Come è possibile reperire in poco tempo il Ghb a Pontedera? Gli amici dei due ventenni sono attoniti e non credono che i due ragazzi possano aver commesso un reato gravissimo come la violenza sessuale dopo aver fatto bere la droga sciolta nella Schweeppes. Secondo gli amici i due non si drogano, uno dei due non fuma e non beve alcol. «Li conosciamo da dieci anni - dicono -. Non hanno questi vizi e non hanno alcun problema di approccio con le ragazze al punto da dover usare la droga». La vicenda sta suscitando clamore a Pontedera e nei dintorni. Nei prossimi giorni, dopo Ferragosto, non è da escludere che possano esservi nuovi risvolti. Una delle due ragazze, intanto, quella che ha denunciato di essere stata violentata, sta partecipando a un concorso di bellezza in giro perla Toscana. li; ; -•il;'.-: ;II ri'I ITG GEOMETRI E` ShIL-sa#Ì• JEti0l.rll.. INillt_rll 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 3 , GLI AMICI DEI GIOVANI ARRESTATI LI DIFENDONO: «NON HANNO BISOGNO DI QUESTI STRATAGEMMA» « ì ha portato l' S Sy liquida alla fes ta ?». RINCHIUSI nel carcere di Pisa i due ventenni di Pontedera, figli di famiglie di imprenditori, non sono in cella di isolamento e non sono sottoposti a particolari misure restrittive . Non si trovano nella stessa cella e sono già comparsi davanti al giudice per l'interrogatorio di garanzia . Nel frattempo le indagini della Polizia di Pontedera e del pubblico ministero Aldo Mantovani della Procura di Pisa proseguono perché nella vicenda vi sarebbero ancora alcuni aspetti da chiarire. dai ragazzi, ma sarebbe nata in modo spontaneo e improvvisato da un incontro casuale fra alcuni di loro avvenuto la sera stessa. Come è possibile reperire in poco tempo il Ghb a Pontedera ? Gli amici dei due ventenni sono attoniti e non credono che i due ragazzi possano aver commesso un reato gravissimo come la violenza sessuale dopo aver fatto bere la droga sciolta nella Schweeppes. Secondo gli amici i due non si drogano, uno dei due non fuma e non beve mistero si infitti sce alcol. «Li conosciamo da dieci anni - dicono -. Non hanno questi vizi e non hanno alcun problema di approccio con le ragazze al punto da dover usare la droga ». La vicenda sta suscitando clamore a Pontedera e nei dintorni . Nei prossimi giorni , dopo Ferragosto, non è da escludere che possano esservi nuovi risvolti . Una delle due ragazze, intanto, quella che ha denunciato di essere stata violentata, sta partecipando a un concorso di bellezza in giro per la Toscana. PRIMA di tutto chi ha portato il Ghb, la droga da stupro, nella villa che si trova in un paese vicino a Pontedera, di proprietà della famiglia di uno dei due giovani e dove la notte tra il primo e il 2 luglio scorsi sarebbe avvenuta la violenza sessuale. La serata in villa non sarebbe stata pianificata 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 4 L ? ,»7 te ®"'f r,. bLoccate per « Ì Ì » ESPLODE il caso sulle liste bloccate nel reparto ginecologico del Santa Maria Maddalena per gli screening su patologie cancerose e precancerose. L'allarme arriva dalla consigliera di opposizione Angela Piccicuto di Volterra Futura, che ha presentato un'interrogazione sul blocco delle liste di attesa al sindaco Marco Buselli, chiedendo quali saranno le azioni che il Comune intenderà mettere in campo per far luce sulla faccenda. «Nel gennaio 2014 il cup di Volterra ha comunicato alle pazienti la chiusura delle liste per gli esami diagnostici ginecologici fino al mese di luglio - spiega la consigliera - ma, lo scorso 31 luglio, è arrivata una nuova doccia fredda, perché, per gli accertamenti, la prima data disponibile è quella del mese di novembre all'ospedale Santa Chiara di Pisa o addirittura a gennaio 2015 al Lotti di Pontedera». Quindi le liste di attesa per gli screening ginecologici restano tutt'ora bloccate, con l'unica chance, per le pazienti volterrane, di macinare chilometri su chilometri per fare gli esami diagnostici a Pisa o Pontedera. «E' inconcepibile. Il fatto che il territorio volterrano sia periferica non giustifica scelte di questo tipo. Che il sindaco trasmetta l'interrogazione al direttore Asl Rocco Damone ed all'assessore regionale Marroni». 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 5 _: Centro LE FASCE tricolori dell'Alta Valdicecina fanno quadrato contro ogni possibile manovra di smantellamento del centro specialistico di riabilitazione motoria Inail. Dopo il documento approvato all'unanimità in consiglio comunale a Volterra, anche dagli altri campanili del terri- 1. Sanità Pisa e provincia i , sì costituisce i fronte per la dffesa del presidio torio arriva un chiaro messaggio contro ogni minaccia che metta in discussione la sopravvivenza del polo volterrano . I sindaci Loris Martignoni (Pomarance), Sandro Cerri (Montecatini Valdicecina) e Alberto Ferrini (Castelnuovo Valdicecina), si sono detti «concordi con la necessità di preservare il ruolo centrale della riabilitazione volterrana, come valore aggiunto di un territorio che è stato capace di dare risposte in termini sanitari alla comunità». Il sindaco Marco Buselli ha invitato i colleghi dell'Alta Valdicecina al consiglio comunale aperto , convocato per il prossimo mese proprio per chiarire una faccenda ancora nebulosa, nonostante il dietrofront sull'ipotesi di una chiusura del centro, a favore di un polo per la riabilitazione di prossima apertura a Firenze. Al consiglio comunale su Inail sarà presente l'assessore regionale alla salute Luigi Marroni. Pagina 6 RISPONDE L'OSPEDALE L'esame C saltato per l'aggressione e 'c® dì turno 1 PISA «Il signor Sergio Barsocchi non è l'unico paziente cui, purtroppo, martedì 5 agosto è stato rimandato l'esame ecografico. Il medico che avrebbe dovuto eseguire l'esame diagnostico, Marco Taddei, pochi minuti prima di iniziare le visite è stato infatti aggredito da un paziente psicotico e tossicodipendente. Svenuto, Taddei è stato portato al Pronto soccorso e in reparto è intervenuta la polizia». Lo rende noto l'azienda ospedaliera rispondendo al paziente che si era lamentato per i ritardi di una visita. «L' evento era del tutto imprevedibile ed essendo accaduto a ridosso dell'inizio dell'attività ambulatoriale, non è stato possibile attivare l'usuale percorso previsto per garantire ai pazienti la sostituzione dello specialista e la prestazione sanitaria prenotata - prosegue la nota -. Il personale sanitario ha cercato di informare tutti i pazienti di quanto successo, ma ciò non è accaduto con il signor Sergio Barsocchi. Di questo l'Aoup si scusa. Non è però corretta l'affermazione che Barsocchi avrebbe aspettato sei mesi per la visita. Nel suo caso le visite sono programmate e svolte di sei mesi in sei mesi, come previsto dai protocolli sanitari». ©RIPRODUZIONE RISERVATA 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 7 Tutti 1* sindan famo quadrato nel difendere la riabilitazione ® POMARANCE Nell'ultima seduta del consiglio comunale sia la maggioranza che l'opposizione si sono schierati a difesa del centro di riabilitazione Inail di Volterra. «Non è stato approvato un ordine del giorno specifico - dice il sindaco Loris Martignoni ma ce la chiara volontà da parte di tutti di schierarsi per il mantenimento di un servizio importante per il nostro territorio». La scelta del consiglio di Pomarance si somma a quella già approvata a Volterra. A palazzo dei Priori nell'ultima seduta pubblica è stato approvato un ordine del giorno urgente per il mantenimento e il rilancio della sede Inail locale. All'appuntamento si sono presentati anche i dipendenti del centro locale. Le preoccupazioni sono sorte all'indomani della decisione dell'Inail di aprire una struttura nazionale a Firenze (accanto al Cto). A seguito di questa scelta sono arrivate le rassicurazioni da parte della Regione. Al prossimo consiglio comunale (previsto a settembre) parteciperà l'assessore regionale alla salute Luigi Marroni e vedrà la presenza dei sindaci di Volterra, Pomarance, Montecatini e Castelnuovo. P,,, in I.nh,rPou, .l,„fl.,,,w., „ ,i,,,,W- , -.. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 8 1: Avrebbero stordito la giovane vittima con il Ghb. Su Whatsapp trovati indizi di altri incontri a sfondo sessuale Quelle tracce cli droga dello stupro nel festino hard a bordo piscina Pontedera , arrestati due ventenni. P sospetto delle violenze seriali DALLA NOSTRA INVIATA PONTEDERA (Pisa) - Vent'anni a testa o poco più. In tasca biglietti da cento euro e carte di credito, in testa l'idea fissa del sesso e abbastanza prepotenza per ottenere con l'inganno un sì alle loro avances sessuali. Con la droga, per la precisione. Stiamo parlando dei due ragazzi arrestati una settimana fa dal giudice delle indagini preliminari di Pisa. Accuse: violenza sessuale di gruppo e cessione di sostanze stupefacenti. Perché hanno offerto da bere a una ragazza, anche lei ventenne, aggiungendo nel suo bicchiere una buona dose di Ghb, più nota ai tossicologi come «droga dello stupro» poiché capace praticamente di annullare i freni inibitori della vittima. Il tutto è successo nella villa di uno dei ragazzi, Mattia Rizza, la sera del 4 luglio scorso a Pontedera (Pisa). Figlio di Gianna Meliani, nota stilista di scarpe del Pisano, Mattia quella sera era con il suo amico Edoardo Nieri, anche lui rampollo di una delle famiglie più conosciute della zona: i proprietari della Pasticceria Roxy Bar di Ponsacco, sempre in provincia di Pisa. Gli uomini del vice questore aggiunto di Pontedera, Luigi Fezza, hanno messo assieme un fascicolo dal quale sembrano evidenti gli «indizi gravi e concordanti» sull'episodio del4luglio, appunto. Mala domanda adesso è un'altra: è stato un caso isolato oppure i due indagati hanno usato lo stesso metodo più volte? Per dirla con gli inquirenti: esiste «una certa serialità di comportamenti»? Sono ipotizzabili «altre vittime»? II dubbio che siano violentatori seriali viene dalle parole e dalle immagini che i due si sono scambiati fra loro attraverso whatsapp, sistema di messaggistica istantanea che va per la maggiore fra i giovanissimi perché consente, gratis, anche lo scambio di immagini e video. 1. Sanità Pisa e provincia Finora niente più di un sospetto. Quanto basta, comunque, per tenere aperto il caso cercando di risalire all'identità delle ragazze che si vedono nelle fotografie trovate sui cellulari degli arrestati. Anzi: su quello di uno soltanto di loro, perché l'altro ha cancellato tutto quando i quotidiani locali hanno pubblicato notizia di due giovani della zona inquisiti per violenza sessuale. «Hai visto che dice il giornale?» chiede preoccupato uno dei due all'altro. La risposta è: «Non ti preoccupare». Quasi una certezza di impunità. Come dire che tanto nessuno potrà mai provare che il rapporto non fosse consenziente. E invece qualcosa nel piano non ha funzionato. Con i due ragazzi e con la vittima quella sera c'era anche un'amica di lei che non ama i superalcolici e detestala schweppes. Dettagli non secondari visto che proprio una bottiglia della bibita e una di vodka sono state poi sequestrate nella villa con piscina del festino hard e sono diventate il punto-chiave dell'inchiesta. Perché in quel che era rimasto da bere i consulenti del pubblico ministero hanno scovato, guarda caso, tracce di Ghb. L'amica della ragazza violentata aveva rifiutato di bere e di partecipare al crescendo di proposte sessuali dei due ragazzi. Aveva anche provato a interrompere quella specie di festino hard e a convincere l'altra a tor- L'indilizillo I resti dello stupefacente sono stati trovati su bottiglie e bicchieri in casa di uno dei giovani indagati nare a casa ma si era sentita dire «lasciami stare, mi sto divertendo». La stessa voce che ha negato tutto il giorno dopo: «Non è possibile, non posso aver fatto questo, non posso aver detto così» ha ripetuto incredula la vittima della violenza ascoltando il resoconto di una notte vissuta senza rendersene conto. Non ricordava nulla, nemmeno un dettaglio. Soltanto una sorta di effetto-sbornia svegliandosi il mattino dopo a casa dell'amica che è diventata poi la testimone delle richieste pornografiche dei due accusati. Confusa, stordita, incapace di ricostruire anche un solo passaggio della nottata, la ragazza ha raccontato tutto a sua madre, poi alle operatrici del «codice rosa» dell'ospedale di Pontedera e infine alla polizia. Quando gli agenti hanno perquisito le ville dei due ragazzi non osavano sperare di trovare indizi utili alle indagini. Troppo facile disfarsi di eventuali prove per l'inchiesta. E invece c'erano le bottiglie con i resti «contaminati». Loro negano di aver mai utilizzato Ghb: si è trattato semmai di sesso consenziente fra persone adulte, giurano ai loro avvocati e alle loro famiglie, mentre davanti al giudice hanno preferito non dare nessuna risposta. Anna Francini difende Edoardo Nieri: «L'ho visto molto provato» dice, specificando che il suo assistito «non ammette niente e non sa assolutamente nulla di Ghb», anticipo di una difesa che potrebbe rompere l'amicizia dei due. Le bottiglie incriminate erano a casa dell'altro. Niente di più probabile che alla fine si arrivi ad accusarsi a vicenda. Giusi Fasano 0 RIPRODUZIONE RISERVATA La dilifesa 1 giovani sostengono che si è trattato di un incontro consenziente, mala ragazza dice che di quella serata non ricorda più niente Pagina 9 Il gammaG//i 1AA idrossibutirrato, che viene identificato più comunemente con l'acronimo Ghb, è la cosiddetta «droga dello stupro » e ha effetti molto simili a quelli prodotti dall'alcolfacendo perdere i freni inibitori e soprattutto provocando una vera e propria amnesia relativa alle ore successive all'assunzione . In Italia questa sostanza (con il nome commerciale di Alcover) è stata approvata per l'utilizzo nella terapia dell'alcolismo. Il Ghb è stato anche utilizzato per trattare la depressione clinica e l'insonnia . La sostanza provoca dipendenza fisica con crisi di astinenza della durata di 3-15 giorni caratterizzate da ansia, tremori, crampi muscolari e insonnia. Il Ghb si può rintracciare nelle urine con un esame eseguito entro 24 ore dall'assunzione 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 10 CAPALBIO L'arte per raccontare la malattia due appuntamenti sulla salute usvRE l'arte - quella visiva, la danza, il cinema, la musica per raccontare le malattie. E' la filosofia alla base di Capalbio salute , ideato e condotto dallagiornalista IsabellaMazza e organizzato con il Comune della cittadina toscana, il ministero della Salute e La Repubblica. L'appuntamento è per domani e per il 23 agosto in piazza Magenta alle 21. Nelle due serate si affronteranno i temi della salute in modo non accademico, per stare lontani dall'informazione troppo tecnica e dalla pericolosatendenzadel "fai da te" incentivata da internet. La di medicina estetica Anadela Serra Visconti. L'illustratore di Repubblica Paolo Samarelli, con i suoi disegni sintetizzerà quello che viene detto sul palcoeAnnaVeneruso, anche lei di Repubblica, darà consigli sull' alimentazione e offrirà assaggi. Interverrà anche la coreografa Ilaria Tinac- prima serata si intitola "La c i. memoria allo specchio. Il taccuino della vita" e affronta il tema dell'invecchiamento. Sulpalco ci saranno ilgeriatra del Gemelli di Roma Roberto Bernabei, il neurologo dell'ospedale di Grosseto Roberto Marconi, la sessuologa Adele F ab riz i e il c ardiologo F ab io B iferali. Per raccontare la pelle che cambia ci sarà il dermatologo Massimo Papi e l'esperta Il titolo della serata del 2 3 è "Concerto notturno per orecchio, naso e gola. Un terzetto senza età, il viaggio continua". Protagonisti saranno l'otorinolaringoiatraFabrizio Salvinelli , Enrico Grassi, Simone Beccuzzi , Giovanni Lenzi, Grazia Attili e Celestino Pio Lombardi. Anche a questo appuntamento parteciperà Paolo Samarelli. 2. Sanità fiorentina e toscana Medici ed esperti, le illustrazioni di Paolo Samarelli e i consigli di Anna Veneruso Pagina 11 Un piano contro lelo 94attese pronto soccorso più snello Dopo la bocciatura del report realizzato dal Sant'Anna, l'AsI 11 corre ai ripari Un gruppo di lavoro mette a puntole soluzioni che serviranno a ridurre i disagi di Marco Pagil 1 EMPOLI Se un cittadino su tre ogni anno si rivolge al pronto soccorso, esiste un problema. Ma se il 25% di questi accessi avviene per cause che potrebbero essere risolte anche attraverso canali diversi, il problema diventa grosso. La sirena d'allarme suona da anni e da anni i tentativi di risolvere questa situazione si moltiplicano. Tuttavia, ancora una via d'uscita non è stata imboccata . Così la direzione aziendale ha deciso di aggiungere un'altra freccia all'arco dell' efficientamento di un organo vitale all'interno del polo ospedaliero San Giuseppe. Si tratta di una task force, nata pochi mesi fa e attiva dal giugno scorso , che ha «il mandato - come si legge nella nota diffusa dall 'Asl 11 - di analizzare i percorsi e l'organizzazione del pronto soccorso , individuare le criticità e i punti di forza e definire possibili azioni di miglioramento a breve e a lungo termine ». Le valutazioni contenute nel report del laboratorio Management e Sanità della scuola superiore Sant'Anna hanno fatto da detonatore ad una situazione che ha dell'insostenibile sia per gli operatori sanitari - medici e infermieri sempre più sotto pressione - sia per gli utenti. Insomma, se questi ultimi stroncano e di brutto l'operato dei primi, i quali però raggiungono standard di prestazioni giudicati positivi quando non addirittura eccellenti, il bandolo della matassa va cercato altrove. E probabilmente è stato anche trovato: come ripetono ormai da tempo all'interno dell' azienda sanitaria e come ribadiscono 2. Sanità fiorentina e toscana nella stessa nota, "i 17.000 accessi a bassa priorità (codice bianco e azzurro) nel nostro pronto soccorso nell'ultimo anno (cioè il 25% degli accessi) sono indubbiamente una delle cause principali delle lunghe attese e, quindi, uno dei motivi di insofferenza e percezione negativa ne confronti del servizio". Lo scorso anno gli accessi sono stati 67.531, ovvero 358 ogni mille abitanti. Di questi i codici rossi (cioè i più gravi) sono stati 979, i codici gialli 9.507, quelli verdi 39.811 (poco meno del 60% del totale), mentre gli azzurri 13.064 e i bianchi 4.055. Gli ultimi due codici, che sono considerati a bassa priorità, sono stati appunto un quarto del totale: in una parola, troppi. Dunque, è di qui che si parte per riavvicinare la domanda all'offerta. L'obiettivo che la direzione dell'Asl 11 si è daè ta proprio questo: "individuare, progettare, implementare e verificare gli interventi di miglioramento finalizzati alla soddisfazione dei cittadini che accedono al pronto soccorso". Un traguardo, però, che rimarrà irraggiungibile senza una mirata azione che punti ad abbassare la tensione magnetica che il pronto soccorso esercita nei confronti della cittadinanza. Ed eccoci, quindi, alle linee guida che la task force sarà chiamata a mettere in pratica: «aumentare l'appropriatezza degli accessi rispondendo ai bisogni sul territorio in modo da ridurre l'afflusso, selezionare in maniera adeguatale problematiche in modo da indirizzare il paziente nel percorso idoneo e rendere così più fluidi i percorsi, assicurare un adeguato flusso verso i reparti di degenza per quei pazienti che necessitano di ricovero in modo da liberare risorse». Nella pratica alcune contromisure sono già state delineate, ma in questo un ruolo importante lo giocherà anche la capacità di interazione tra personale ed utenza. CRIPRODUZIOf>E RISERVATA Cn plnno contm le attis• pronto —cono pìàçnello Pagina 12 Confronto con dipendenti e sindacati Le tappe che dovrebbero condurre al miglioramento del pronto soccorso del San Giuseppe sono già state tracciate dall'ASI ii guidata da Monica Piovi (foto). La task force è già in funzione da circa due mesi e le linee guida già definite. Quello che, invece, manca e che sarà sviluppato nelle prossime settimane è l'applicazione pratica degli intenti della direzione aziendale. Quest' ultima il 2 settembre prossimo si incontrerà con le organizzazioni sindacali (che hanno già ricevuto la bozza di progetto). Mentre il giorno successivo toccherà al personale del pronto soccorso e delle strutture ospedaliere che interagiscono con esso. Gli incontri serviranno ad ottenere la massima condivisione e diffusione dei contenuti . Inoltre, i vertici dell 'ASI il intendono istituire dei focus group tra operatori e cittadini che facciano emergere le osservazioni degli utenti sul servizio erogato dal pronto soccorso e che ricalibrino continuamente strategie e pratiche di miglioramento. Il pronto soccorso di Empoli (foto d'archivio) 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 13 LA CONTRADDIZIONE utent Ir -TL. ,. il il . l' 1 EMPOLI La contraddizione, contenuta nel report del laboratorio Mes del Sant'Anna, è servita: un percorso emergenza-urgenza sopra gli standard regionali e una soddisfazione degli utenti del pronto soccorso che gravita nella fascia più bassa di giudizio. Nel primo campo ci sono indicatori come la percentuale di pazienti con codice giallo visitati entro trenta minuti (il l' emergenza-urgenza fimziona 91,72%) o quella di codici verdi visitati entro un ora (l'86,48%). E ancora la percentuale - minima, appena il 4,47% - di accessi ripetuti in pronto soccorso entro 72 ore e l'intervallo allarme-target dei mezzi di soccorso sotto i 13 minuti. Positivo anche l'indicatore relativo agli abbandoni dal pronto soccorso dopo il triage, sono solo l'1,25% degli accessi totali. Nel complesso la performance riceve un punteggio di 3,15 su 5. Detto questo, è preoccupante il giudizio che i pazienti riservano al servizio: l'Asl 11 ottiene 0,99 punti su 5, fascia "molto scarsa". Molto scarse sono state valutate la chiarezza delle informazioni fornite dal personale infermieristico, le informazioni alle dimissioni e la cortesia al triage. Scarse la cortesia e il lavoro di squadra del personale medico, così come la cortesia e la fiducia in quello infermieristico, l'tunanizzazione e il coinvolgimento, senza contare i tempi di attesa e la fiducia nel triage. Insomma, una vera e propria batosta che si abbatte sull'operato del personale del pronto soccorso. Ma limitarsi a gettare la croce sulle spalle di una forza lavoro esposta ad un flusso ininterrotto di pazienti, in un ambiente caratterizzato da un'estrema tensione e pressione e con turni spesso massacranti, è forse troppo riduttivo. (m.p.) i In riuii r rnntr le ap , .r I r i 11 1n11i,_ ol,ìi.n,l'i 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 14 Radiologia arriva a settembre scia, l' n ci dell'assessore Marroni SPINOSI IN CRONACA Radiukmia;miiaaec[kmbrc 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 15 il i «Non far sentire i pazienti abbandonaty> L'assessore Marroni durante la visita al pronto soccorso: «L'aspetto clinico è ottimo, ma occorre lavorare sull'accoglienza» 1 PISTOIA Il rapporto ospedale-paziente: questo il fronte su cui, secondo l'assessore regionale alla sanità Luigi Marroni, ieri in visita al San Jacopo, bisogna lavorare per permettere alla sanità di fare il salto di qualità. Per rendersi conto dei problemi - laddove esistessero non era stato scelto probabilmente il giorno migliore. Il periodo vacanziero (e soprattutto la vigilia di ferragosto) è infatti taumaturgico per quella lunga serie di dolori e doloretti che, classificati sotto i nomi di "codice azzurro" o "codice bianco" portano ad affollare i pronto soccorso degli ospedali (con conseguenze sui tempi di attesa per la visita). Per questo, all'assessore Marroni, la visita al pronto soccorso del San Jacopo non ha probabilmente potuto dare il polso della situazione di quello che dagli utenti viene avvertito - reale o meno che sia - come il principale problema del reparto, quello dei tempi di attesa. Questo nonostante un arrivo "parzialmente a sorpresa", nel senso che l'assessore, atteso da programma per l'una (con orari che di solito tendono a dilatarsi) è invece arrivato prima di mezzogiorno. Una visita, come ha spiegato lo stesso Marroni che fa parte di un tour in tutti gli ospedali toscani, e, nello specifico, nei diversi pronto soccorso, spesso primo interfaccia tra cittadino e sanità. Marroni ha fatto un giro dei vari spazi del pronto soccorso, accompagnato dal direttore generale dell'Asl 3 Roberto Abati e dal direttore del reparto Andrea Cai, soffermandosi in particolare davanti a un monitor: lo schermo appeso alla parete che indica i tempi di attesa dei pazienti. Uno schermo dai numeri che, come detto all'inizio, ieri (così come presumibilmente oggi), non davano indicazioni significative del disagio vissuto dagli utenti sotto forma di tempi di attesa. Una questione molto sentita, oggetto appena pochi giorni fa di una sorta di blitz del consigliere regionale di An Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli che, tra i vari problemi che aveva evidenziato, aveva puntato il dito in particolare proprio sul quanto devono aspettare le persone prima di essere visitate. Una questione affrontata dallo stesso Marroni nel discorso di fine visita, anche se all'interno di un contesto più ampio, quello dell'accoglienza. Un discorso che, probabilmente, vale per Pistoia come per le altre realtà ospedaliere della nostra regione, visto che lo stesso Marroni, affrontando l'argomento, parla al plurale: «Sto dedicando queste due settimane alla visita degli ospedali della Toscana e, in particolare ai reparti di pronto soccorso. Reparti che rappresentano spesso un luogo di tensione. Ho chiesto ai direttori generali sul conte si sono organizzati nei pronto soccorso sul lato dell'accoglienza e dell'informazione». È su questo fronte, infatti, che secondo l'assessore occorre lavorare: «Sul lato clinico, sul ciò che accade al paziente una volta preso in carico dai sanitari - ha proseguito Marroni - il livello è ottimo. Il percorso delle cure va bene, quello che spesso manca è il rapporto di comunicazione, del percorso e dei tempi, in modo che pazienti e familiari non si sentano abbandonati. Occorre in un certo senso lavorare sull'empatia, è su questo fronte che possiamo chiedere di più, perché anche la percezione è importante». Una percezione (o un problema reale, a seconda dei punti di vista), che al momento non è evidentemente eccellente. Pesciaw pochi giorni per la nuova radíología in arrivo anche augiogra.fo e a.mrmografo Non solo Pistoia. N ella visita lampo di ieri dell 'assessore regionale Marroni si è pilato anche degli altri due ospedali aziendali . quelli di Pescia e San Marcello , Su Pescia Marroni ha ricordato come il reparto dei pronto soccorso sia stato r`ssanovato appena pochi mesi fa, con il raddoppio degli spazi a disposizione , e a ricordato anche l'imminente arrivo della nuova radiologia, quella che troverà posto esattamente sotto il reparto del pronto soccorso dando tempi hrevisshaai ( i primi di settembre , quindi questione di giorni pini che di setthaaane) e il prossimo arrivo deii 'angiografo . In quest'ultimo caso però non sono stati indicati tempi precisi (anche perché stando tagli annunci fatti in passato da altri quell'apparecchio avrebbe già dovuto essere presente) . Nel discorso Pescia è poi intervenuto anche Abati ( nella foto), corno icando anche il prossimo arrivo di un mammografo al Cosma e Damiano. Una notizia quest ' ultima sconto attesa, visto che quello presente adesso aveva cominciato a risentire dell 'età, cola numerosi guasti e conseguenti proteste. Sempre Abati è poi intervenuto sulla questione di San Marcella e in particolare - visto il soggetto della visita di ieri sul pronto soccorso dell'ospedale montino: «Contrariamente aquanto si sente dire il pronto soccorso di San Marcello non è stato soppresso. La realtà di prima è la stessa di adesso , anzi, con qualcosa in pio. Chi dice che abbiamo chiuso quel reparto semplicemente dice il falso. Addirittura adesso che ne abbiamola possibilità stiamo pensando di farvi del lavori di ammodernamento» Lo dimostra l'annuncio del direttore Roberto Abati, il quale, confermando la «necessità di migliorare i rapporti di comunicazione» ha annunciato che l'AsI 3 sta «lavorando per potenziare il personale di Pistoia e anche di Pescia per facilitare in particolare il rapporto tra sanitari e familiari dei pazienti». 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 16 Visita a sorpresa in ospedale dell'assessore L'amministratore regionale Marroni ha visto il pronto soccorso e ha incontrato i pazienti 1 PRATO Giornata molto intensa, anche quella di ieri, per l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, che, proseguendo nel suo programma di visite nei pronto soccorso degli ospedali toscani, è stato oggi nei pronto soccorso degli ospedali di Prato, Pistoia e Lucca. La visita è partita da Prato. L'assessore Marroni ha incontrato i pazienti e gli operatori del pronto soccorso e si è intrattenuto a lungo a parlare con loro. Ha visitato la control room, la centrale di controllo, punto nevralgico dell'ospedale. E anche il pronto soccorso pediatrico: all'interno del pronto soccorso, sono state al- lestite infatti una sala d'attesa dedicata ai bambini, con giochi e tv, e due sale visite . In funzione anche l ' osservazione breve pediatrica. In un anno, il pronto soccorso del Santo Stefano ha registrato un aumento di accessi di bambini del 40 % . Nel 2013, il pronto soccorso dell' ospedale di Prato (prima nel vecchio, poi nel nuovo ospedale) ha registrato 90.500 accessi. Gli accessi registrano un aumento del 5 % ogni anno. Nonostante l'aumento di accessi, il pronto soccorso di Prato mantiene ottimi standard , sia in termini di prestazioni che di tassi di ricovero. "Come Regione abbiamo finanziato un Piano speciale per Prato di 3 milioni e mezzo - ha ricordato l'assessore Marroni - Una serie di misure per favorire iniziative sul territorio, per alleggerire la pressione sul pronto soccorso, sia in entrata che in uscita. Iniziative che verranno messe in atto nei prossimi mesi". Da Prato, l'assessore si è spostato a Pistoia, per visitare il pronto soccorso del nuovo ospedale. Anche lì ha incontrato cittadini e operatori, ponendo grande attenzione ai percorsi all'interno del pronto soccorso, dove una cartellonistica informa in tempo reale quanti sono i pazienti in trattamento e di che codice colore, e avverte anche quando i tempi si prolungano, per un' emergenza in atto. II pronto soccorso dell'ospedale Santo Stefano 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 17 Pochi posti letto e parcheggi esosi il rapporto di Ferragosto del Centro peri diritti del malato: le "ferite aperte" del nuovo ospedale Santo Stefano di Azelio Biagioni D PRATO Ospedale e magagne. E' il Centro per i diritti del inalato a stilare un bilancio, tradizionale appuntamento di Ferragost, di quanto non va al "Santo Stefano", oltre ad altre problematiche inerenti il mondo della sanità a Prato. «Il nostro nosocomio è piccolo - spiega Fabio Baldi presidente del Centro per i diritti del malato - Devo dire che è bello, funzionale e moderno, ed è grazie alla professionalità degli operatori se finora ha retto bene ai bisogni della popolazione. In merito alla ' capienza' piccola, il dato lo conferma la conferenza Stato-Regioni, visto che i nuovi standard ospedalieri prevedono il tetto di 3,7 posti letto ogni mille residenti ufficiali (di cui tre per gli acuti e 0,7 per lungodegenze - cure intermedie). A Prato i posti letto all'ospedale sono 540 afronte delle 253mila persone residenti. Inoltre, ma forse mi può essere sfuggito, non ho visto l'apertura di altri diciotto posti letto per le cure intermedie a luglio come annunciato dalla Regione». Fabio Baldi prosegue raccontando come già nel gennaio 2012, in fase di cantiere, avesse espresso la necessità, come Centro per i diritti del malato, di fare delle modifiche per l'uscita e l'entrata dei malati. «Nella zona barellati - dice i pazienti vengono scaricati dalle anibulanze in un piazzale dove non ci sono protezioni. Si tratta di quanti devono accedere al nosocomio per accertamenti oppure per radiografie o visite. Le persone escono dal mezzo caldo e soprattutto in inverno devono transitare per una zona con uno sbalzo notevole di temperatura, dove i familiari, in caso di pioggia, sono costretti ad aprire l'ombrello per riparare almeno la testa del loro congiunto. E' necessario creare, dunque, modifiche perché questa situazione non si verifichi più». Altro problema che il Centro per i diritti del malato segnala è quello inerente la cartellonista per il pronto soccorso. «Che - sostengono - non è sufficientemente chiara. La scrit- ta in verticale non aiuta nella lettura, soprattutto gli anziani e gli stranieri. Inoltre, le indicazioni per il Pronto soccorso dovrebbero essere riportare pure in altre lingue, così come era al `Misericordia e Dolce'. Oltre a facilitazioni di accesso al Pronto soccorso con l'utilizzo della camera calda per quanti arrivano con mezzi propri». Il Centro per i diritti del malato ricorda, poi, il recente rapporto dell'Istituto superiore della Scuola Sant'Anna, secondo cui il 4,5% dei malati usciti in dimissione nel giro di pochi giorni viene di nuovo ricoverato. Ed ancora dito puntato contro il parcheggio a pagamento (dal 21 marzo) dell'ospedale. «Il parcheggio è semideserto commenta Fabio Baldi - Le persone lasciano i propri mezzi al parcheggio gratuito di via Foscolo e nelle vie di Galciana. E preferiscono farsi un pezzo a piedi per raggiungere la struttura anziché pagare un giuro l'ora. Tra l'altro - sottolinea il presidente del Centro per i diritti del malato - per arrivare al S. Stefano non ci sono marciapiedi e le persone che lasciano la loro auto altrove percorrono la carreggiata, e la cosa è se- condo me pericolosa». La proposta che Baldi lancia è di ridurre la tariffa del 50% per uno-due mesi e vedere se c'è maggior utilizzo vista la tariffa più bassa. Dall'ospedale, il Centro per i diritti del malato passa ad analizzare il tema delle liste d'attesa. A Roma- spiegano - si sono impegnati a tenere aperti trentadue centri, uno per distretto, che garantiranno assistenza per dodici ore al giorno, anche nei festivi. In Toscana molti sono già chiusi nei prefestivi. Baldi torna, inoltre, a ribadire l'importanza del numero unico per le emergenze. «L'Unione Europa lo ha chiesto nel 2010 - spiega il presidente del Centro - La Lombardia ed il Lazio lo stanno applicando ed all'estero sono attivi. Dobbiamo accelerare i tempi». Infine, le barriere architettoniche. «Sembra che queste non interessino a nessuno - tuonano dal Centro Ed il 28 luglio a Casale un bambino con difficoltà motorie si è lamentato col sindaco per i vari ostacoli che rappresentano una limitazione alla sua libertà di movimento. C'è tanto ancora da fare - concludono - per togliere questi 'muri'». 01 RIPRODUZIONE RISERVATA L'insufficienza dei posti letto dei nuovo ospedale Santo Stefano è n tema centrale nel rapporto annuale dei Centro per i diritti dei malato 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 18 'TROPPI ACCESSI IMPROPRI AL SAN GIUSEPPE. AL VIA A SETTEMBRE UN PROGETTO SPERIMENTALE PER MIGLIORARE IL SERVIZIO aonto soccorso: 19s PRONTO soccorso ingolfato dai codici bianchi e azzurri, quelli a bassa priorità. Nel 2013 hanno rappresentato il 25 per cento degli accessi totali risultando una delle principali cause delle lunghe attese e quindi uno dei motivi di insofferenza e percezione negativa nei confronti del servizio. L'Asl 11 ha quindi deciso di correre ai ripari. Come? Attraverso un progetto sperimentale che patirà a settembre, dopo averne condivisiso le linee guida con le organizzazioni sindacali e il personale aziendale. I dati che hanno fatto scattare il campanello d'allarme si riferiscono agli accessi impropri nell'anno 2013: circa 17.000, dei 67.531 complessivi, sono stati a bassa priorità (codice bianco e azzurro). L'analisi dei dati dell'anno passato e il trend dei primi mesi del 2014, nonché il confronto dei corrispondenti periodi degli stessi anni, hanno convinto la direzione aziendale dell'Asl 11 sulla necessità di elaborare un progetto per il miglioramento del pronto soccorso del San Giuseppe. «Nel mese di giugno - spiega l'Asl - la direzione aziendale ha costituito e coordinato una task force con il compito di analizzare i percorsi e l'organizzazione del PS, individuare criticità e punti di forza e definire possibili azioni di miglioramento. L'obiettivo assegnato al gruppo è di individuare, progettare, implementare e verificare gli interventi di miglioramento finalizzati alla soddisfazione dei cittadini che accedono al PS e che dovranno tenere conto di varie finalità: assicurare tempi di visita del malato dopo il triage secondo gli standard delle linee-guida; avviare le persone verso le strutture ambulatoriali e diagnostiche un piano per fiduiTe le attese ni per la promozione della salute e l'accesso ai servizi sanitari, sviluppando in particolare il concetto di `uso corretto' del PS. Per il raggiungimento di tali obiettivi saranno anche istituiti dei focus group tra operatori e cittadini: questi ultimi saranno coinvolti per acquisire le loro osservazioni circa il servizio del PS e che in prima persona hanno sperimentato». «LA TASK FORCE - prosegue l'Asl - ha delineato, quindi, le seguenti strategie: aumentare l'appropriatezza degli accessi rispondendo ai bisogni sul territorio in modo da ridurre l'afflusso; selezionare in modo adeguato le problematiche in modo da indirizzare il paziente nel percorso idoneo e rendere così più fluidi i percorsi; assicurare un adeguato flusso verso i reparti di degenza per quei pazienti che necessitano di ricovero in modo da liberare risorse. Le azioni e soluzioni individuate saranno oggetto di confronto il 2 settembre con le organizzazioni sindacali (che hanno già ricevuto la bozza di progetto in visione), e con il personale del PS e delle strutture ospedaliere che interagiscono con il medesimo (il 3 settembre), il tutto allo scopo di ottenere la massima condivisione e diffusione dei contenuti. Dopodiché sarà dato il via al progetto da sperimentare nel corso di un anno». l DATI Nel 2013 un quarto degli accessi (17mila dei 67.531 totali) sono stati codici bianchi e azzurri, quelli a bassa priorità secondo tempi e percorsi congrui con la loro condizione di salute; garantire elevati standard di valutazione infermieristica, tempestivi e in spazi idonei a garantire la privacy della persona; assicurare informazioni tempestive ai pazienti e in sala d'attesa mediante pannelli, schede, audiovisivi che diano indicazioni, in italiano e in inglese; sviluppare l'impiego di mediatori culturali per le persone straniere al fine di sviluppare la consapevolezza e la responsabilizzazione del ruolo attivo dei cittadi- eSPEt aALE Pronto soccorso dei San Giuseppe di Empoli 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 19 Strada e un confronto con Marroni L'ASSESSORE al diritto alla salute della regione Toscana, Luigi Marroni, ieri era in visita al pronto soccorso dell'ospedale «San Luca». Una visita che rientrava in una serie di sopralluoghi effettuati nelle strutture di pronto soccorso toscane. A margine della visita il sindaco Alessandro Tambellini ha accompagnato l'assessore regionale sul luogo del cantiere dove sari aperta la muova strada di collegamento tra l'ospedale e la via Romana, per la quale è stato ottenuto ire qu_. arni il via libera da parte della Soprintendenza ai beni archeologici dopo i relativi saggi di scavo . Il sindaco Tambellini e l'assessore Marroni hanno anche affrontato nel loro colloquio la problematica legata alla sosta delle auto per quanti si recano al San Luca. Il sindaco su questa specifica questione ha ribadito la volontà dell'amministrazione comunale di andare a reperire alcune aree in zona da destinare al parcheggio gratuito a servizio dell'ospedale. 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 20 D I REZI ON E AZI ENDALE E PRI MAR I O RILANCIANO I PIANI Di SVILUPPO «LA CHIUSURA della sala gessi dell'ospedale di Castelnuovo? Una notizia totalmente destituita di fondamento». La direzione aziendale dell'Usl chiude senza appello la voce di cui ci siamo occupati nell'edizione di ieri. Anzi ribadesce «gli ottimi risultati conseguiti dalla struttura di ortopedia di Castelnuovo, guidata dal dottor Alessandro Giusti, insieme a quella di Lucca diretta dal dottor Andrea Gallacci», sottolinea che l'obiettivo è anzi quello di un ulteriore sviluppo e di un'implementazione del settore. «Nell'ambito della progettualità legata alle nuove sale operatorie - spiegano all'Azienda UsI - è infatti previsto nei prossimi mesi un ampliamento e adeguamento . della sala gessi». «L'ORTOPEDIA di Castelnuovo - aggiunge il dottor Giusti è una struttura funzionale, ben supportata dalla sala gessi, che rappresenta uno dei suoi principali biglietti da visita. Non capiamo come possano diffondersi voci senza alcun fondamento, su un servizio che non è mai stato messo in discussione, perché fondamentale per la cittadinanza e per l'organizzazione aziendale, e che anzi nei prossimi mesi verrà migliorato dal punto di vista strutturale. I risultati ottenuti e che otterremo sono legati alla disponibilità e alla professionalità del personale e alle buone condizioni in cui la direzione aziendale, che rin- grazio, ci ha permesso di operare in questi anni». I TIMORI che hanno originato le voci di chiusura della sala gessi i «Le informazioni che stanno circolan o non trovano riscontro nei documenti» si legano al prolungato assalto alla sanità nella valle del Serchio. Come abbiamo scritto nell'edizione di ieri negli ultimi cinque anni è stato necessario un lavoro «di contenimento» all'assalto della regione all'ospedale «Santa Croce» da parte dell'assessore comunale Franco Bianchini e del sindaco Gaddo Gaddimentre ora spetta al nuovo sindaco Andrea Tagliasacchi e all'assessore alla sanità Patricia Tolaini stare con «gli occhi aperti» e agire in tutte le sedi competenti per garantire e tutelare la funzionalità del presidio ospedaliero di Castelnuovo. Sulla bontà dell'ortopedia di Castelnuovo, oltre agli studi di budget e alle statistiche dell'assessorato regionale alla sanità, ci sono le continue espressioni di soddisfazione dei pazienti che hanno beneficiato degli ottimi servizi medico-professionali e di grande umanità durante il loro ricovero nella struttura di Castelnuovo. 1 E L'Azienda U si smonta le voci di ridimensionamento dell'ortopedia í la 1,11 g-i n-:fo 1—ù w-ráfy, il -enüxr. Ir. —idi nn-l,l l [,gli 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 21 II PARLA il smantellare «I jcc i servizi della nostra Valle» F ERMA contrarietà a qualsiasi ipotesi di taglio riguardante i servizi ospedalieri della Valle. Così il sindaco di Barga M arco Bonini a seguito delle voci di possibili tagli all'ortopedia dell'ospedale Santa Croce di Castelnuovo. Voce per la quale ha voluto esprimere tutta la sua preoccupazione. «Impossibile anche solo pensare che in un ospedale come quello di Castelnuovo, dove esiste un pronto soccorso, che non possa più esistere una sala gessi - commenta Bonini -. Nello spirito anche dell'ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Barga, noi siamo per la massima difesa dei servizi dei due ospedali di Barga e di Castelnuovo. Ci opporremo a qualsiasi eventuale ipotesi di tagli riguardante un servizio fondamentale per tutta la Valle come quello di ortopedia». 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 22 `E1rrJ gongola per fl documento sul futuro della sanítà nella Valle dei Serchío ESPRIME la sua piena soddisfaziol'esito del consiglio comunane, le che nei giorni scorsi ha affrontato il tema della sanità in valle del Serchio, Umberto Sereni, consigliere di opposizione. L'ordine del giorno approvato congiuntamente da maggioranza ed opposizione, dove di fatto si considera definitivamente tramontato il progetto ospedale unico e si rilancia un impegno per la difesa e la salvaguardia dei due presidi ospedalieri, (così lo vede l'ex sindaco ndr) viene considerato dallo stesso come una vittoria del proprio gruppo: «Abbiamo imposto la discussione sull'argomento sanità - dichiara - ed abbiamo ottenuto la votazione di un documento congiunto di tutto il consiglio comunale che di fatto fa decadere la sciagurata linea portata avanti in questi cinque anni dal sindaco Bonini relativamente alla realizzazione dell'ospedale unico. Una linea che ha portato solo allo sfascio politico e di unità di intenti della Valle del Serchio che per questo si è indebolita. Di fatto - aggiunge Sereni - con questo ordine del giorno, si rilancia quella che era la mia linea di intervento, volta unire alta e bassa Valle del Serchio nella difesa dei due presidi». SECONDO Sereni adesso l'amministrazione comunale si deve affrettare a distribuire il documento approvato alla Regione Toscana e al Governatore Rossi per far capire quali sono le reali intenzioni circa la politica sanitaria. Anche perché, secondo lui, i continui colpi alle fondamenta della sanità della Valle del Serchio, i continui tentativi di indebolimento e di riduzione dei suoi servizi, sono frutto della politica di questi anni: «Le guerre della Valle hanno favorito gli attacchi di chi vorrebbe la sanità della Valle del Serchio come bacino di sfogo, capro espiatorio, delle disgrazie della sanità lucchese». ldla_ alivil.r ClJ min:hc6 -IdI,n Ji,lilc !G 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 23 L'assessore regionale alla Sanità Luigi Marroni ieri in visita all'ospedale San Jacopo A pagina 7 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 24 OSPEDALE A sinistra l 'assessore Luigi M arroni al pronto soccorso durante la sua visita di ieri mattina. N ella foto piccola, l'ingresso al parcheggio del San Jacopo ancora al centro di polemiche NUOVO PERSONALE «COMUN ICARE» CON I PAZI ENTI Usita al San Jacopo dell'assessore regionale Marroni FIN AIV nuovo personale per migliorare capacità di accoglienza e comunicazione del pronto soccorso dell'ospedale San Jacopo. Questo, almeno, è quanto annunciato dal direttore dell'Azienda sanitaria locale, Roberto Abati, ieri, in occasione della visita dell'assessore regionale alla sanità, Luigi Marroni, nel pieno del suo tour ferragostano fra gli ospedali. STESSO rappresentante della giunta Toscana ha assicurato il suo sostegno a un'operazione necessaria per rispondere a uno dei bisogni più sentiti dalle tante persone che ogni giorno si recano al pronto soccorso e si trovano poi molto spesso costrette a lunghe ore di attesa senza nes- 2. Sanità fiorentina e toscana suna informazione. L'intenzione è quella di «rendere i pronto soccorso, posti più amichevoli, in cui il cittadino percepisca di essere curato prima ancora di essere curato». «Abbiamo già chiesto al direttore generale - ha spiegato Marroni - una riflessione sull'organizzazione soprattutto per quanto riguarda gli aspetti dell'accoglienza e della comunicazione. Il servizio clinico è infatti già di ottimo livello ma sappiamo che i cittadini chiedono una maggiore empatia». A DOVER cambiare marcia, quindi, secondo gli input della Regione, sono tanto i servizi sanitari offerti quanto l'approccio ail cittadino. Vale per il San Jaco- po a poco più di un anno dall'inaugurazione, come per i presidi di Pescia e San Marcello. «Non è vero che con la riorganizzazione abbiamo soppresso il servizio sulla montagna - ha sottolineato in proposito Abati -. Intanto, stiamo anche lavorando per potenziare il personale a Pistoia e Pescia, per facilitare le relazioni con chi è in attesa. Si tratta di un aspetto - ha ammesso Abati - che forse avevamo sottovalutato». QUANTO alla centrale 118 unificata con Empoli, l'assessore ha confermato che l'operazione sarà conclusa entro l'anno e che pertanto presto sarà presentato il progetto della sede operativa. Pagina 25 Al ' 5% de i d i mess i torna i n cors i a poco dopo » FABIO BALDI si sofferma a riflettere su un dato che è stato reso noto di recente dalla Scuola Superiore Sant'Anna. «Nel report viene segnalato che il 4,5% di malati usciti in dimissione nel giro di pochi giorni si ricovera nuovamente. Forse la formula per intensità di cura deve essere ancora messo a punto soprattutto con l'organizzazione sanitaria adeguata del territorio», dice il presidente del Centro diritti del malato. Baldi lancia anche un'idea per abbattere le liste d'attesa prendendo spunto dall'esempio di Roma: «Nella Capitale da ottobre si sono impegnati a tenere aperti 32 centri, uno per distretto, che garantiranno assistenza per 12 ore al giorno anche nei festivi... Qui, in Toscana, molti sono chiusi già fin dai prefestivi». C'è poi una domanda: «Qui siamo sempre in Italia, ma a Roma e a Milano esiste il numero unico delle emergenze, il 112. A quando il numero unico dell'emergenza anche per la Toscana?». Non è escluso che per Prato possa essere in arrivo qualche importante novità proprio su questo fronte. 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 26 L'ASSESSORE REGIONALE HA COLTO L'OCCASIONE PER RICONFERMARE IL PIANO SPECIALE PER PRATO Marroni fa tappa al pronto soccorso, ma e deserto PRONTO soccorso non riconoscibile rispetto ai giorni di routine con pochi pazienti in visita, un paio di utenti in barella nei corridoi e nessun utente nella sala d'attesa: la classica inflessione della settimana centrale d'agosto per uno dei pronto soccorso toscani che nel 2013 ha registrato 90.500 accessi con trend di crescita annuale del 5% e in un solo anno con un aumento di accessi di bambini del 40%. È quanto ha trovato ieri mattina l'assessore regionale alla salute Luigi Marroni nel varcare la soglia del «Santo Stefano», tappa con Pistoia e Lucca, del suo tour agostano nelle strutture ospedaliere toscane. Un po' diverso rispetto alla quotidianità, ma comunque un'occasione per l'amministratore regionale «di incontrare e ringraziare quanti in questi giorni estivi garantiscono un lavoro efficiente a servizio della salute dei cittadini. E un modo anche per esprimere la mia vicinanza al lavoro di tanti professionisti». Marroni è stato accolto dal direttore generale dell'Asl 4, Edoardo Majno, dal diretto- RH CORSRA Al centro l'assessore Marroni Attalmi re sanitario Simona Carli, dal direttore del pronto soccorso Simone Magazzini insieme al suo staff di medici e infermieri, da Lucia Livatino, che hanno tracciato il punto della situazione, mostrando locali e novità apportate al pronto soccorso. Presto nella sala d'attesa arriverà lo schermo con il quale monitorare lo stato dei codici in accesso. Un servizio di prima linea che ieri si è mostrato senza particolari affollamenti e come fa sapere il direttore sanitario Carli « senza problemi di letti per i ricoveri. Anche stamani (ieri, ndr) ne abbiamo 20 liberi». Marroni si è congratulato per le migliorie apportate alla struttura del pronto soccorso, in particolare per l'ala delle emergenze pediatriche ricavata in apposito spazio con giochi e tv, due sale visite e l'osservazione breve pediatrica. Marroni ha riconfermato la volontà di partire fra settembre ed ottobre col piano speciale per Prato da 3 milioni e mezzo di euro che interesserà la organizzazione sanitaria sul territorio «con casa della salute, letti a bassa intensità di cura e percorsi con i medici di medicina generale a supporto dell'ospedale per intensità di cura per alleggerire la pressione sul pronto soccorso, sia in entrata che in uscita. Si lavorerà anche su altri due fronti: l'abbattimento delle liste d'attesa e il settore odontoiatrico». Sara Bessi 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 27 ys ! Pr w. t :9 'incontro dell'assessore Marroni alla Croce Verde di Viareggio «Sono troppo lunghe k fiste di attesa, per R ske 1-na H punto di prímo soccorso funziona, bene» «LA VISITA dell'assessore regiona.le alla. Sa.lutep Luigi Marroni ci ha. fatto molto piacere: il nostro `osservatorio' ,gßi ha offerto un bello spaccato di come va la sanità in Versilia.». Il presidente della. Croce Verde, Carla ViaFoli sintetizza cosi l'incontro che l-ra avuto nel pomeriggio con il numero uno della Toscana. in fatto di salute pubblica. «Gli abbiamo spiegato qual è la nostra attività sottolinea. ancora ----- in convenzione con l'Asl 12 Via.reggío. Parlando con l'addetta. al Cup ad esempio ha. avuto la controprova che il vero limite della sanità. sono le liste di attesa: c'è il caso di un'ecodoppler per il quale servono 140 giorni. `Ci stiamo lavorando' ha. risposto Marron'r». Insomma. l'assessore regionale si è reso conto che sul territorio la risposta operativa c'è. «Gli abbiamo mostrato i dati del nostro punto di prí5-sro soccorso -- ha. concluso Carla Vivoli -: è stata una. verifica. positiva per rivela.re in questo rnodo possano essere limitato il numero dei pazienti che in maniera impropria. si recano al pronto soccorso dell'ospedale unico». 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 28 FOTO DEL C;,°; , -,/„ •,,-,,- L'ASSESSßkE re äonate at diritto atta salute prosegue it suo 'tour' negli ospedali toscani. Ieri ha visitato i pronto soccorso dei nuovi nosocomi di Prato, Pistoia e Lucca 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 29 PARTITO DEMOCRATICO Distretto sanitario 0Kima libera alla variante , / ROSIGNANO Il Pd di Rosignano saluta con soddisfazione l'approvazione definitiva della variante urbanistica, dopo l'adozione del 6 febbraio. «Con tale atto - scrive la segreteria - l'amministrazione comunale si è dotata dello strumento urbanistico per la realizzazione del nuovo distretto socio-sanitario, denominato la "Casa della Salute", che sorgerà in località Casalino a Rosignano Solvay, in una zona baricentrica, e facilmente raggiungibile da tutte le frazioni del Comune e non solo. In questo modo si completerà, in tempi che si auspicano brevi, quella visione dei servizi sociali e sanitari territoriali pubblici per Rosignano e tutta la Bassa Val di Cecina; visione che aveva cominciato a realizzarsi con la costruzione dell' Ospedale zonale di Cecina». E continua: « Sarà una struttura di circa 10 mila mq., da realizzarsi con criteri della bioarchitettura e della bioedilizia. La nuova struttura ospiterà oltre ad attività già esistenti nel distretto di Rosignano anche nuovi servizi diagnostici, ambulatoriali e sociali in un'ottica di integrazione con il volontariato ed il privato sociale, oltre che con i medici del territorio ed i medici della continuità assistenziale». di Rosignano Il Pd "continuerà a mantenere un impegno attivo nei riguardi di tutti i soggetti interessati a questa realizzazione: l'amministrazione comunale, l'Azienda Usl 6, nonché le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil) della Provincia di Livorno, in modo tale che la "Casa della Salute" sia realizzata al più presto ed in modo da rispondere al meglio, alle esigenze dei cittadini interessati. Proprio perché la Casa della Salute è rivolta a tutti i cittadini di Rosignano e della Bassa Val di Cecina, al nostro partito dispiace che i gruppi di opposizione, in consiglio comunale, abbiamo votato contro questo provvedimento». ILTIRRENO 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 30 i aH AsI, tenipi 1, Lucca: mesi d i attesa per Tac e risonanza, in arrivo il polo territoriale In attesa che decolli l'attività al San Luca e che al Campo di Marte venga creato il polo radiologico territoriale sono lunghi i tempi di attesa per una serie di esami Asl, in particolari quelli legati a Tac e risonanza. IN CRONACA 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 31 (a e Attese dì mesi per rison, e eT c Per le prestazioni programmate si aspetta da 49 a 187 giorni. L'Asi lavora per introdurre miglioramenti organizzativi di Fabrizio Tonelli ® LUCCA Ci sono due categorie di tempi di attesa nella tabella che l'Asl aggiorna periodicamente sulle prestazioni e le visite erogate nei centri dell'azienda. Quella cosiddetta differibile, per una prestazione di routine da eseguire entro 15-30 giorni perle visite o entro 30-60 giorni per gli accertamenti diagnostici. E quella definita programmata, in base alla quale la prestazione può essere fissata in un arco di tempo maggiore in quanto non influenza la prognosi, il dolore, la disfunzione, la disabilità. Se si tiene conto della prima categoria, l'Asl sostiene di essere in grado di erogare una visita specialistica al massimo entro 14 giorni e una Tac e una risonanza entro 10-11 giorni. Se però il parametro di riferimento è la classe programmata, quella più comune, vediamo che i tempi di attesa si allungano a dismisura, raggiungendo addirittura i 111 giorni per una visita dermatologica e i 187 giorni per la risonanza della colonna senza contrasto. L'apertura del nuovo ospedale, l'installazione e la messa a regime di alcune grandi tecnologie, la prossima attivazione di un polo radiologico terri toriale al Campo di Marte nell' ottica di arrivare a una vera e propria cittadella della salute, stanno influenzando ovviamente anche i tempi di attesa delle prestazioni, degli esami più ancora che delle visite specialistiche. Vediamo il quadro attuale. Le visite. Il tempo massimo di attesa in classe differibile previsto dalla Regione per la visita fisiatrica e quella pneumologia è di 30 giorni, per le altre è di 15 giorni. Stando ai rilevamenti pubblicati dall'Asl 2 sul proprio sito Internet, gli obiettivi vengono rispettati. Se però dalla classe differibile si passa a quella programmata ci si rende conto che, oltre a dermatologia, anche per oculisti ca e ortopedia si attende più di 30 giorni, che diventano 49 per pneumologia e 67 per fisiatri a. Risonanze e Tac. In classe differibile tutto ok, esami garantiti 2. Sanità fiorentina e toscana Risonanza encefalo 83 Risonanza encefalo con contrasto 73 Risonanza colonna 187 Risonanza colonna con contrasto 73 Risonanza addome con o senza contrasto 49 Tac capo Tac torace 52 Tac addome 80 Tac addome con contrasto 56 Tac rachide 52 Tac rachide con contrasto 91 Tac bacino 52 Rx colonna 21 Rx torace 5 Ecocolordopplergrafia cardiaca 59 Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici 102 Ecografia addome superiore o inferiore 12 Ecografia addome completo 80 Ecografia ginecologica 25 Esofagogastroduodenoscopia 73 Colonscopia 112 Spirometria 5 Test cardiovascolare da sforzo Elettrocardiogramma 40 5 Elettromiografia 185 Esame del fundus oculi 109 Fonte: Asl Va meglio la situazione per gli accertamenti della radiologia tradizionale. Tempi rapidi solo nella classe differibile Una cittadina protesta: mi hanno fissato al 28 agosto un esame urgente, avrei speso 46 euro, l'ho fatto subito dal privato pagando meno entro 11 giorni. In classe programmata la situazione cambia e l'accertamento che richiede minori attese è la risonanza all'addome inferiore con contrasto o quella muscolo scheletrica che vengono effettuate in 49 giorni. Attese più lunghe come detto per la Rm della colonna (187 giorni), per le Tac all'addome inferio- re senza contrasto e del rachide con contrasto, che richiedono 91 giorni. La radiologia tradizionale. Qui i dati, tutti in classe programmata, indicano tempi di attesa accettabili, nella maggior parte dei casi gli esami vengono svolti entro 5-6 giorni, maglia nera per la radiografia di ossa della faccia, l'unica che Pagina 32 I Visita cardiologica 28 Visita chirurgica generale 19 Visita dermatologica 111 Visita ginecologica 13 Visita neurologica 4 Visita oculistica 38 Visita ortopedica 33 Visita otorinolaringoiatrica 12 Visita urologica 12 Visita fisiatrica 67 Visita pneumologia 49 Fonte: Asl 2 supera i 30 giorni di attesa (per la precisione ne servono 35). Altre prestazioni . Le attività ecografiche, sempre molto richieste, hanno tempi lunghi, soprattutto in classe programmata ma in qualche caso anche in quella differibile (43 giorni per l'ecolocolordopplergrafia cardiaca). Impressiona- 2. Sanità fiorentina e toscana no i 252 giorni per l'ecografia della mammella, anche se bisogna ricordare che in questo campo funziona bene l'attività di screening mammografico. Ci sono poi da segnalare i 102 giorni per l'ecolocolordoppler dei tronchi sovraortici e degli arti superiori o inferiori. Grande la forbice, tra classe differibile e programmata, per alcune prestazioni: l'esofagogastroduodenoscopia passa da 13 a 73 giorni, la colonscopia da 13 a 112, lo stesso la polipectomia endoscopica dell' intestino crasso e retto. I tempi di attesa sono comunque sempre all'attenzione dei vertici dell'Asl. Ne ha fatto riferimento, in occasione della sua presentazione, il neo direttore sanitario Lorenzo Roti (che sarà operativo dalla prossima settimana), chiamato a operare per dare grande impulso alle attività territoriali. E ne parla spesso il direttore generale Joseph Polimeni, convinto che una volta a regime il San Luca, l'offerta potrà essere aumentata, grazie anche al lavoro che si sta portando avanti per ottimizzare i tempi delle prestazioni. 1 tempari . Attualmente il Cup fissa una visita medica ogni 15-20 minuti, una risonanza e una Tac ogni 30 minuti, una ecografia ogni 20 minuti. E l'Asl sta proprio verificando se, con una diversa organizzazione, i tempi di esecuzione di alcuni accertamenti possano essere ridotti così da farne crescere il numero. Anche se la vera sfida è quella di cui si parla da anni, ovvero l'appropri atezza prescrittiva (l'Asl 2 è una delle aziende che ha il tasso di prescrizione più alto in Toscana) e che riguarda non solo gli esami, ma anche i farmaci. La protesta . Una lettrice, Giuseppina Pirrello, affida il suo caso alla pagina Facebbok del nostro giornale. «Voglio esprimere un disappunto per quanto riguarda l'assistenza medica. Ho dovuto effettuare un esame radiologico con urgenza e il Cup mi ha dato appuntamento per il 28 agosto spendendo 46euro Mi sono rivolta ad uno studio medico e con grande sorpresa ho effettuato il controllo ieri mattina spendendo 40euro. Sono una contribuente che ha pagato per 38 anni tutte le tasse e questo è quello che ci ripagala sanitá». CRIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 33 Ricetta rossa, occhio ai codice l 10 ottobre sarà il medico / LUCCA Occhio al codice sulla ricetta elettronica. I lucchesi chiamati a pagare il ticket (gli esenti a vario titolo sono circa 40mila nell'ambito dell'Asl, sui circa 228 mila assistiti) dal l'ottobre dovranno fare particolare attenzione alla sigla, posta in alto sulla ricetta, che di fatto indica la fascia di reddito di appartenenza, che appunto determina l'ammontare del ticket da versare su medicinali, visite specialistiche, esami e prestazioni di diagnostica strumentale. Da quella data, il 1° ottobre, apporre le sigle che determinano il ticket cambia infatti la modalità di autocertificazione della fascia economica per il pagamento del ticket. Non si potrà più compilare l'auto certificazione all'atto della fruizione della prestazione specialistica o, in farmacia, siglare la ricetta alla consegna dei farmaci. Sulla ricetta infatti, con il passaggio alla ricetta elettronica, sarà già presente il codice della fascia economica certificata, risultante cioè dalla banca dati dell'Agenzia delle Entrate e dell'Inps, riportato dal medico prescrittore. All'atto dell'erogazione della prestazione ambulatoriale o in farmacia questo dato non potrà più essere modificato. E' quindi opportuno verificare fin da subito e poi annualmente, nei modi previsti, che il codice della propria fascia economica sia presente e che sia corretto. E' giusto che non sia presente solo se la fascia economica di appartenenza è superiore a 100mila. Se il codice è sbagliato o non appare, si dovrà fare un'autocertificazione, a validità annuale, per evitare di pagare un importo errato. Dal l'ottobre 2014, se nessun codice è presente sulla ricetta, si è tenuti al pagamento del ticket corrispondente all'importo mas- simo. È possibile verificare ed eventualmente autocertificare la propria fascia economica con la carta sanitaria elettronica attivata direttamente sul sito della Regione Toscana oppure ai totem Punto Si presenti anche in vari punti nei presidi dell'Asl. In ogni caso è possibile recarsi agli sportelli dell'Asl. Le attestazioni relative all'Isee hanno validità fino alla scadenza dell' Indicatore Isee stesso, ossia un anno dalla compilazione. Le attestazioni e le auto certificazioni relative al reddito familiare fiscale hanno validità fino al 31 marzo dell'anno successivo. Ricette rosse, stop alle autocertificazioni per pagare il ticket 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 34 L'assessore M 0 visita e promuove il pronto soccorso li operatori» «Alta qualita dei servizio offerto e dedizione II sindaco lo accompagna sul tracciato della nuova strada 1 LUCCA L'assessore regionale alla sanità Luigi Marroni promuove il pronto soccorso del San Luca: alta qualità del servizio offerto e dedizione degli operatori. Il riconoscimento arriva dopo la visita che l'assessore ha effettuato al nuovo ospedale, dove ha parlato con cittadini e operatori, e ha visitato le sale di attesa esterne e interne, le sale visita, l'area osservazione, la medicina d'urgenza al primo piano (struttura per il ricovero per un massimo di 72 ore, dipendente anch'essa dal pronto soccorso). Tra le particolarità evidenziate, il fatto che al pronto soccorso di Lucca in ogni sala visita ci sono due postazioni (una con computer fisso, l'altra con portatile), organizzate in modo sinergico e integrato, in maniera da favorire la visita del paziente. Oltre al pronto il cantiere per la strada soccorso, l'assessore ha fatto un sopralluogo anche in terapia intensiva e subintensiva. Nel 2013 gli accessi al pronto soccorso di Lucca sono stati 64.077 (in aumento rispetto al 2012), di cui 39% con codici a medio-alta priorità (rossi e gialli). Nel 2012 tali codici erano stati il 34,2% del totale. A margine della visita al San Luca, il sindaco Alessandro Tambellini ha accompagnato l'assessore regionale sul luo- go del cantiere dove sarà aperta la nuova strada di collegamento tra l'ospedale e la via Romana, per la quale è stato ottenuto in questi giorni il via libera da parte della Soprintendenza ai beni archeologici dopo i relativi saggi di scavo. Un tratto di poco meno di un chilometro che collegherà l'attuale seconda rotonda alla via Romana all'altezza di Antraccoli, favorendo l'afflusso al San Luca da parte degli utenti che provengono dalla Piana. Il sindaco Tambellini e l'assessore Marroni hanno anche affrontato nel loro colloquio la problematica legata alla sosta delle auto per quanti si recan o al San Luca. Il sindaco su questa specifica questione ha ribadito la volontà dell'amministrazione comunale di andare a reperire alcune aree in zona da destinare al parcheggio gratuito a servizio dell'ospedale. ú j, waruni e Tai»beHini in visita al San "- 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 35 Muore a 40 denunciato l'ospedale La donna è deceduta dopo alcuni malori, i carabinieri hanno sequestrato i certificati emessi dal Pronto soccorso 1 CARRARA L morta a quarant'anni. Dopo aver accusato alcuni malori. a livello respiratorio, ed essere entrata e uscita due volte dal Pronto Soccorso nella stessa giornata. Silvia Lazzerini è morta l'altra notte a casa sua, aBonascola in viaAcquafiora. I familiari, la donna viveva con la sorella, hanno presentato un esposto contro l'ospedale e i carabinieri si sono già mossi. Proprio nelle scorse ore i militari hanno sequestrato le cartelle, o meglio i certificati clinici emessi dal Pronto soccorso. Al momento non trapela nulla, solo che le indagini sono in corso. Intanto è stato effettuato sul copro della giovane donna morta l'esame autoptico, svolto dal medico legale, dottoressa Susanna Gamba. Da quanto si apprende, in questa prima fase di una vicenda delicatissima, l'esame sulla salma avrebbe escluso che la morte della quarantenne sia stata causata da un'embolia polmonare, come invece si era pensato in un primo momento. Si sarebbe trattato, invece, di una grave insufficienza cardiaca ma, sulle ragioni del decesso, i familiari di Silvia vogliono vederci chiaro e soprattutto capire se la giovane donna poteva essere salvata. Domaní saranno celebrafi í funerali nella parrocchia dí Bnnnscoln t0NASCOLA. I funeral`a dl Silvia Lazzerini si svolgeranno domani, sabato, alle 9 e 30 nella parrocchia di F3onascola(nella foto) e saranno celebrati da don Piero Alhanesi. il nulla osta era già arrivato nelle scorse ore ma si e dovuto fare i conti con il giorno di festa di oggi e quindi tutto è stato rinviato alle prime ore della mattinata di domani. Le indagini intanto proseguono e alcune risposte, pergli sarebbe poi sopraggiunta la crisi più grave, quella che poi non le ha lasciato scampo. Una morte che resta avvolta nel giallo. L stata disposta l'autopsia sulla salma e avrebbe escluso l'embolia polmonare. Sui fatti al momento gli inquirenti preferiscono non sbilanciarsi. Sembra che la donna abbia accusato un malore e, a inizio settimana, si sarebbe recata al Pronto soccorso. Da qui, poi, sarebbe uscita e, proprio nello stesso giorno, a distanza sembra di poche ore, avrebbe di nuovo accusato gli stessi sintomi che l'avevano già portata la primavolta in ospedale. Ma ancora una volta, sempre da quello che trapela dalle indagini, la donna sembrava essersi ripresa e quindi sarebbe tornata a casa. Proprio nella sua abitazione, a Bonascola, 2. Sanità fiorentina e toscana Ipotesi che invece sembrerebbe essere stata esclusa: il decesso sarebbe dovuto a uno choc cardiocircolatorio, una grave insufficienza cardiaca che le ha tolto la vita. La morte della quarantenne ha suscita- lnqu`arentl , potrebbero arrivare dai certificati medici che sono stati requisiti dal pronto soccorso dopo le due visite della donna. Da quello che si apprende la quarantenne non soffrivadi particolari malattie ed è proprio per questo motivo chela fasaaiglia, o meglio la sorella che viveva con lei , vuole fare chiarezza sulle cause di un decesso avvenuto i quarant'annL to cordoglio a Bonascola dove, anche se conduceva una vita molto appartata, in molti la conoscevano e la ricordano come una donna schiva ma molto gentile. (a. viv.) ©RIPRODUZIOfNE RISERVATA LA VITTIMA È DI PAVIA Ucciso da un infarto a 43 mentre e ra c 1 CARRARA Era in vacanza a Carrara, insie- me alla moglie e alla suocera. Si è sentito male a casa, all'ora di cena, due sere fa: un infarto lo ha stroncato prima di fare ritorno a casa. Per lui, il quarantatrenne di Pavia Alberto Federico Mattacchini non c'è stato nulla da fare. E stato stroncato da un attacco cardiaco. L'uomo è stato portato, con una corsa disperata, al Pronto soccorso dall'ambulanza del 118 che era stata immediatamente allertata dai familiari che lo avevano visto accasciar- si privo di sensi e non rispondere più ai loro richiami. Ma a nulla sono valsi i soccorsi. Alberto Federico Mattacchini avrebbe compiuto 43 anni a novembre, era in vacanza e da qui a pochi giorni avrebbe fatto ritorno a Pavia. Nella sua città, purtroppo, ci tornerà da morto domani quando alle 9 del mattino farà rientro a Pavia per il funerale. Il decesso è avvenuto per cause naturali, ma sono state fatte passare le 48 ore che - per legge- sono necessarie per le morti causate da attacchi cardiaci. (a. v.) NIlime q I enmf, d- mncinto Posln Pagina 36 B sindacato sull'Asi «La dîrezieone ha sbagliato tutti» Fialsall'attacco dopo la visita di Marroni a Piombino: «Per il rilancio si deve investire sulla risorsa-personale» 1 PIOMBINO Dopo la visita a Piombino dell'assessore regionale alla sanità, Marroni, il sindacato Fials, con il segretario provinciale Massimo Ferrucci parla di "fallimento della direzione aziendale". «Le rituali ottimistiche dichiarazioni dell'assessore Toscana Marroni non servono a nascondere il fallimento della direzione aziendale dell'Asl 6. La sanità pubblica nella zona della Val di Corniaversa in uno stato preoccupante di degrado. I fatti sono noti: la chiusura della breve osservazione del Pronto Soccorso di Piombino, la scelta di ricoverare i cittadini aumentando le degenze improprie e aumentando la spesa è frutto di improvvisazione ed incapacità di programmazione delle assunzioni - il modello per intensità di cura si è rivelato una formula per ridurre il personale medico e del comparto (infermieri ed ope- ratori socio sanitari) - le assunzioni per coprire il turn over 2013 e 2014 non si sono realizzate ed il piano assunzioni triennale per tutti i profili non è stato prodotto. Il miraggio della costruzione di un nuovo ospedale è una narrazione fantasiosa senza fondamento per distogliere i cittadini ed i lavoratori dai veri problemi della sanità locale. I diritti dei lavoratori sono per la direzione Asl 6 una variabile da derogare e violare a piacimento: nessuna corresponsione del salario di produttività alle cadenze naturali, riposi non fruiti, lavoro straordinario programmato, chiamate in disponibilità coattiva senza corresponsione di indennità per coprire le assenze improvvise» «E - prosegue la Fials - mentre tutto questo avviene la direzione aziendale visita i centri sanitari privati e si appresta a stipulare convenzioni. Il messaggio ai cittadini è chiaro: rivolgetevi al privato». Il Fials dice basta e chiama alla mobilitazione: «Occorre una programmazione che rilanci la sanità pubblica della Val di Cornia per questo è necessario investire sulla risorsa personale aumentando gli organici per corrispondere prestazioni in quantità e qualità superiore; ridurre le liste di attesa con progetti ed investimenti ed al contempo dare nuovo impulso alle attività di chirurgia e medicina generale anche la revisione del modello per intensità di cura; realizzare un Pronto Soccorso idoneo per strutture e prestazioni di corrispondere ai diritti dei cittadini; investire ed attuare le Case della Salute ed aumentare le prestazioni di assistenza domiciliare; bloccare l'ulteriore smantellamento delle attività di laboratorio; nuove assunzioni del personale del comparto secondo gli accordi sottoscritti con laAsl 6 e per l'area medica utilizzando gli importi a disposizione secondo legge. t inaccettabile ogni anno avere speso 7 milioni di euro meno del tetto previsto come spesa per il personale. Chiediamo la corresponsione del salario di produttività per l'anno 2013 e il calcolo dei fondi contrattuali secondo le disposizioni della conferenza Stato-Regioni perché non ci stiamo a farci togliere un milione di euro. Siamo pronti alla denuncia alle autorità competenti per la non fruizione dei riposi settimanali e giornalieri e la formazione obbligatoria. Inoltre le prestazioni debbono essere pagate per questo la chiamata fuori della pronta disponibilità deve cessare perché illegittima». ©RIPRODUZIONE RISERVATA II NnAocalu snll',4s1 Iu elui8 ú ta l ul l o,. Marroni e Porfido ai Viliamarina nei giorni scorsi 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 37 Co ntrolli Il maggiore Stefano Bove i requ isiti per ab itare Dei tre nomadi arrestati uno è residente nelle case minime di Coltano e gli altri due sono aggregati ad un altro nucleo familiare. Per tutti scatterà subito l'istruttoria prevista dalla Società della salute in questi casi: verrà presa una decisione che può arrivare fino alla revoca dell'assegnazione dell'alloggio come è già avvenuto in altri casi. «Gli alloggi di Coltano sono assegnati secondo un preciso patto con la cittadinanza che prevede il rispetto delle regole di convivenzaedei diritti di tutti - oitano spiega Sandra Capuzzi, presidente della Società della salute - senza regole non ci può essere integrazione». «Nel momento dell'assegnazione delle case i titolari della concessione si sono impegnati sia ad assumere una serie di comportamenti per favorire l'integrazione, sia a non commettere reati -aggiunge Giuseppe Cecchi , direttore della Sds - in caso contrario le condizioni contenute nella concessione prevedono che l'assegnazione decada». Furti so eamper e mrtn -q, ii d;, „di ❑ ;,r 4. Servizi sociali Pagina 38 IL BANDO 410 Una casa per i bisognosi 0 MONTECATINI VAL DI CECINA Unmini appartamento (daun posto) nella residenza assistita di Montecatini val di Cecina. Sarà riservato ai cittadini residenti nel Comune over 60 o anche di età inferiore qualora «presentino bisogni assistenziali non altrimenti risolvibili» o che sono impropriamente ricoverati. Gli interessati possono presentare domanda al direttore generale dell'Asl 5 , zona pisana in borgo San Lazzero a Volterra. Si tratta di una soluzione in più in un momento di grave emergenza abitativa e di 4. Servizi sociali indigenza. Tutta la modulistica per accedere al bando può essere ritirata nella sede del servizio sociale a Pontegionori in via Marconi. La domanda deve essere presentata in busta chiusa entro le 12 del 22 agosto e dovrà essere corredata da tutta la certificazione richiesta dall'Asl 5. La graduatoria formulata dalla commissione sarà valida per un anno dalla data di pubblicazione all'albo pretorio del Comune di Montecatini vai di Cecina. Questa graduatoria potrà essere utilizzata per altri alloggi che si dovessero liberare durante il periodo di validità. Pagina 39 Morto folgorato, si apre una nuova pista Indagini sulle condizioni di sicurezza: le verifiche ai dispositivi salvavita FORSE Dzevdet Ferati ha avuto un malore, si è accasciato a terra ed è stato colpito da una pesante scarica elettrica. In mano aveva un martello pneumatico e, a terra, nella postazione di lavoro, era presente dell'acqua. Potrebbe così delinearsi una nuova pista investigativa per la tragica morte dell'operaio 42enne di origini macedoni, che ha perso la vita lo scorso 7 agosto in un'ala della Locatelli di Saline di Volterra mentre stava eseguendo una manutenzione edile per conto del suo datore di lavoro, l'impresa Marcello Saitta. Quindi prima sarebbe avvenuto l'arresto cardiocircolatorio e poi la folgorazione. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi. Il giorno della tragedia. La chiamata disperata ai soccorsi è scattata pochi minuti prima di mezzogiorno. A trovare il corpo, probabilmente già privo di vita, sono stati i colleghi di lavoro, che hanno tentato di rianimare Ferati con il massaggio cardiaco. Ma l'uomo non ha più ripreso conoscenza. LE ANALISI sul cadavere. L'esame autoptico sulla salma dell'operaio parla di una diagnosi differenziale fra morte naturale e morte per folgorazione. Sul corpo senza vita dell'uomo, sono state riscontrate lesioni cutanee, ovvero ustioni, sulla mano, sul braccio e sul torace. E sul cadavere sono stati individuati i due punti di entrata e di uscita dall'organismo della corrente elettrica. stigatori, resta il luogo dove l'operaio ha trovato la morte. Sulla scena, infatti, oltre all'acqua presente a terra (che fa pensare ad un ambiente piuttosto umido), c'era una pompa ad immersione. E la Procura sta raccogliendo elementi per verificare il funzionamento dei dispositivi di produzione salvavita. Le polemiche per il mancato stop delle attività della fabbrica nel giorno del dramma. «A più di una settimana dalla morte di Fera- ti, l'impresa è ancora chiusa in un silenzio assordante - sottolineano i rappresentanti della Cgil che, quel maledetto giorno, erano fuori dai cancelli della Locatelli e che non hanno avuto possibilità di entrare nello stabilimento l'azienda non ha fermato il ciclo di produzione, nonostante la tragedia e su questo comportamento inaccettabile deve delle spiegazioni». LA T RAGEDIA DI SALINE Il carro funebre fa ingresso nello stabilimento Locatelli perla morte di Ferati LE INDAGINI della Procura. Gli inquirenti, nei giorni successivi alla tragedia, hanno raccolto le testimonianze, in fabbrica, dei colleghi di lavoro di Ferati. Le indagini proseguono a tutto campo e, uno dei nodi al vaglio degli inve- 5. Sicurezza lavoro e sindacato Pagina 40 RSA SMITH SULLA MORTE ALLA LOCATELLI 0 la 0 la « sîlenzio lenzio de lavoraton" ' preoccupante» 0 SALINE É passata una settimana da quando di Dzevdet Ferati, 42 anni, è morto folgorato mentre stava lavorando alla Locatelli a Saline. La vittima, di origine macedone, era un dipendente di un' azienda esterna. La tragedia che ha pietrificato gli animi dei lavoratori dell'Alta Valdicecina. Forse fin troppo. Un dramma che forse sarà dimenticato velocemente, purtroppo. Almeno fino a quando nonne accadrà un altro. In questo clima decidono di prendere la parola i rappresentanti dei lavoratori dello stabi- 5. Sicurezza lavoro e sindacato limento Sinith International di Saline. I capannoni della Smith si trovano a circa trecento metri da quelli delle ex Salina di Stato, luogo del dramma. O meglio, dell'ennesima morte bianca. Perché questo è il colore che si conferisce alla morte quando enon è naturale, nia allo stesso tempo non si riesce, o non si vuole, individuarne una causa e una eventuale responsabilità oltre la vittima. «Una morte anacronistica in questo contesto storico, e pesante per tutto il nostro territorio - mette in evidenza l'Rsu della Smith International di Saline di Volterra - le leggi sulla sicurezza ci sono, dunque diventa ancora più irritante il fatto che nell'agosto del 2014, in Valdicecina, ci si alzi la mattina per andare al lavoro e lisi perda lavita». E ancora. «Ci pare che sia preoccupante il silenzio dei lavoratori della ex Salina di Stato e ancor di più quello dei loro rappresentanti sindacali - si afferma dall'Rsu della Smith un silenzio assordante, a causa del quale ci è parso giusto dichiarare apertamente la nostra opinione, come lavoratori e come cittadini di questo territorio». Per la famiglia Ferati la Misericordia di Saline ha raccolto 3mila euro. (g.b.) Pagina 41 Coccole alla slot e così volano via il tempo e i soldi di Ilaria Bonuccelli INVIATA A LIDO DI CAMAIORE Clink, clink, clink. Le monete scendono giù rapide. «Salute». «Una vincita da niente: 66 euro, quelli che abbiamo appena giocato». Un cenno del capo, i tre uomini si girano e in un attimo sono di nuovo concentrati sulla slot machine. E appena l'ora di pranzo, ma non c'è tempo di conversare allo Slot show. Non te lo danno le macchine: metti la moneta o la banconota e devi premere il pulsante. "Quattro, tre, due, uno" conta lo schermo: se non pigi, i rulli scattano in automatico. E il giocatore teme di aver bruciato l'occasione. A 50 centesimi al colpo è un conto; a dieci euro al secondo un altro. Niente orologi, per far dimenticare il tempo. Il tempo è sospeso nel casinò telematico di Lido di Camaiore. Dentro i giocatori trovano tutto: il bar con gli snack; i tavolini con le sedie imbottite di velluto rosso, la musica al giusto volume, la sala fumatori, l'illuminazione non invasiva. Il personale offre drink a chi si trattiene a lungo. «0 ai nuovi clienti». Proprio come a Las Vegas, la capitale americana delle scommesse. Il miraggio nel deserto: a Lido la sabbia non manca. In più ha il mare. Ora pure le slot. Naturale che i gestori (toscani) adotti no le tecniche della capitale mondiale dei casinò: l'obiettivo di offrire da bere è evitare che chi gioca «si accorga del tempo che passa». Più stai, più scommetti. Perciò, nel luogo dove non manca niente per il comfort - divanetti bianchi e sedie ergonomiche davanti alle slot - non ci sono orologi. Sono sostituiti da schermi che elencano le attrazioni dei giochi e aggiornano, in tempo reale, la crescita dei jackpot. Un invito a tentare la sorte dove il montepremi è più 6. Educazione alla salute Drink gratuiti al mini-casinò di Lido di C aiore e niente orologi: si punta per venti ore di fila alto. Se mai cene fosse bisogno. Sala record in Toscana. Di mattina il lavoro, in effetti, è un po' fiacco. Le sale, però, non sono deserte. In tre annidi attività si è sparsa la voce che con i suoi 480 metri quadri lo Slot show è uno dei punti gioco più importanti della Toscana. Ce n'è uno più grande a Pisa e uno a Prato. E, comunque, a renderlo attraente non sono i Tnetri quadri: sono le "macchine". Qui prima che in ogni altra parte d'Italia sono arrivate le americane, le "Bally": le videolottery che vanno per la maggiore a Las Vegas. Miele per i giocatori che con le loro recensioni hanno fatto diventare lo Slot show l'attrazione numero 20 delle 24 segnalate a Lido. Se ci si aggiunge che qui è stato centrato anche qualche "jackpot" nazionale la quotazione è completata: a ottobre 2012 c'è stata una vincita da 402mila euro al "Soccer fever", gioco ispirato al calcio; poi sono arrivati jackpot da 124mila euro, da 27mila e un colpo da 110mila euro da parte di un turista russo. Perché la sala di Lido è frequentata «molto anche dai turisti» conferma il personale. Infatti, verso le 11,30 la prima coppia che esce si avvia verso un'auto bianca a noleggio. Aperti 20 ore al giorno. Probabilmente sono stati fra i primi giocatori della giornata. La sala, infatti, apre alle 10 del mattino. Poi slot e videolottery non si fermano più fino alle 6 del giorno successivo: 20 ore di puntate ininterrotte, con una pausa di 4 per le pulizie. Cosi delle giocate precedenti non resta più traccia. Il tappeto rosso che accoglie gli ospiti dagli scalini dell'ingresso è pulito: vuole ispirare l'idea di un luogo "speciale". Inviterebbe a un abbigliamento formale. Invece, già di di mattina i giocatori - qualche ragazzo, pochi uomini e alcune donne - vestono casual. Molte donne e anziani . Le presenze aumentano nel pomeriggio, ma in estate il pienone è la sera. La clientela ha un tratto in comune: non ama essere osservata. «Vediamo entrare anziani e molte donne», raccontano le persone della zona. E tutti «camminano rapidamente sul tappeto rosso, con la testa chinata. Anche i più vecchi che hanno difficoltà a muoversi. Le clienti più assidue, però, sono le donne». Di giorno il fenomeno si nota. Arrivano alla spicciolata. Dopo le 13 entra una ragazza con la felpa "salvataggio": forse è una bagnina. Gioca per meno di un'ora. Le donne più avanti con l'età, invece, restano a lungo. Hanno quasi tutte capelli lunghi, legati un elastico o una pinza. Niente piega, borsa appog- per tornare a giocare in una mezz'ora. Uno stacco per gli occhi. E per il portafoglio, vista la velocità con cui i soldi se ne vanno nelle macchinette. Si spendono 15 euro al minuto. In un minuto, andando lenti - premendo il tasto della giocata una volta ogni 4 secondi - si punta 15 volte. Ora è vero che quasi tutti i giochi (compresi quelli con il jackpot) consentono puntate da 50 centesimi, ma molti scommettono di più sperando in vincite consistenti. Poi con giocate minime, quante volte è possibile far girare i rulli: due? Una? A 1 euro a puntata, sono 15 euro al minuto. Nelle newslot le puntate possono essere anche di 5 euro a volta; nelle videolottery di 10 euro. Così si sale in fretta: infatti ci sono macchine - nella sala Las Vegas - che prendono ban- Donne e anziani i giocatori più assidui, il personale deve fare in modo «che la gente non si accorga dei tempo che scorre». Più sta dentro più gioca, più spende giara alla sedia. Poco prima delle due del pomeriggio, iniziano le telefonate a o da casa; qualcuna fa una pausa per il pranzo. Niente panino al bar interno: «Andiamo a mangiare qualche cosa, ci vediamo fra poco», avvisano il personale. Si allontanano con amici. A fianco, il bar-ristorante Il Piroscafo ha una cucina espressa: chiedono spaghetti, oa , nlsinn cisi il tempo c i soldi Pagina 42 La Slot show versiliese è una delle sale più grandi della Toscana: qui sono arrivate, prime in Italia, le videolottery americane, per scommettere si usa la carta di credito conote fino a 50 euro. Carte di credito e carte vip. Eppure, allo Slot show non esiste bancomat. Allora come procurarsi i soldi? Un cliente si avvicina al bancone dell'ingresso e svela l'arcano. Tira fuori la carta di credito. Concorda la cifra: 350 euro. Strisciata, firma e il cash compare. Accanto a una serie di avvertimenti dei Monopoli - gioco vie- tato ai minori di 18 anni - e dell'Asl Versilia sui rischi della dipendenza da gioco. Il giocatore li ignora: incassa i soldi e si fionda di nuovo alle slot machine. Cambia solo postazione. Anche le signore sono molto mobili. Tentano la sorte su più "tavoli". L'invito ripetuto lunedì sera, quando sul piazzale del locale, Slot show di lido ha festeggiato il terzo compleanno. Buffet, gigantesca roulette (puntate gratuite) e gadget per tutti: borse, penne, portacomputer. Anche mazzi di carte. Per chi non c'era, premio di consolazione: la carta "vip". La danno a tutti, fa guadagnare punti. Più frequenti la sala, più ne accumuli: 900 se in un mese ti presenti 24 volte. E se "convinci" un amico - lo porti a giocare" - hai un bonus di altri 300. Pistoia deride: niente fondi per ristrutturare se il circolo ha le macchinette mangia-soldi Niente contributi ai circoli che hanno le slot machine. il Comune di Pistoia anticipa anche la Regione nelle "sanzioni" alle attività che non sfrattano le macchinette mangiasoldi. il 30 giugno, infatti, il consiglio com unale ha messo una zeppa anti-slot nel regolamento per la ripartizione degli oneri di urbanizzazione secondaria destinati alle chiese, agli edifici religiosi ai centri sociali e culturali, oltre che alle attrezzature sanitarie. La disposizione esclude la possibilità di concedere fondi ai circoli per le spese da sostenere per adeguamenti strutturali, igienico-sanitari o impiantistici, come l'eliminazione delle barriere architettoniche, opere per il risparmio energetico, lavori di manutenzione straordinaria, ristrutturazioni o restauro e così via. I i Com une di Pistoia - recita il regolamento - in virtù della propria «autonomia decisionale stabilisce di escludere dall'assegnazione dei contributi di urbanizzazione secondaria i soggetti nei cui locali siano installati (al momento della presentazione della domanda e fino al termine della destinazione d'uso dei locali) apparecchi del tipo "slot machines"v. PRATO CARRARA PISA E APOLI FIRENZE CA€API BISENZIO AREZZO GROSSETO Nota: Per mini-casinò si intendono esclusivamente le attività nelle quale sono istallate solo Videolottery e New slot-machine; rtèP,ëiD N1ei1 i9 pol Cíarci Pizza Giovanni C.iar cii PISA La SLnte Via di PidTale LIDO 0 1 CAMAIORE 51 T Sü«'iv, Via Aurelia 11-B sono esciuae quinai sale Dingo, sale giocni, negozi ai g(o( fra i quali rientrano, ad esempio, le sale scommesse Snai Fonte: Agenzia Monopoli di Stato 6. Educazione alla salute Pagina 43 I LOCALI VIRTUOSI SEGNALATI DAI LETTORI M a dà l ' esemp io , 1 LIVORNO Proseguono le segnalazioni di locali no-slot da parte dei lettori e degli stessi esercenti che ci tengono a sottolineare le loro scelte. E il caso di Massimiliano Spinelli, titolare dal maggio del 2013 de "La tana del riccio", un'osteria-bar tabacchi a Crespina in provincia di Pisa. «Al momento dell'acquisto di questa attività - spiega Spinelli - all'interno del locale c'erano due slot che ho subito fatto togliere prima di fare l'inaugurazione. Questo non per voler fare il moralista, ma solo per non dare la soddisfa- altrí 3 Sl zione agli alti poteri di pappare alle spalle della povera gente che malata dal gioco si rovina e rovina le proprie famiglie». 1 genitori del titolare del Cafè Ippogrifo, in via dell'Aeroporto 37 a Pisa, rivendicano il merito del figlio di aver fatto questa scelta fin dall'inizio dell'attività. «Non ha avuto bisogno di rimuovere le slot, perché nel suo locale non ci sono mai entrate». Infine una lettrice segnala il circolo L'Ortaccio a Vicopisano. Anche in questo caso il circolo ha tolto le slot machine dal locale. ORIPRODUZIO< E RISERVATA HAI TO LTO LE SLOT DAL TUO LOCALE? LOCALE C H E LO HA FATT0°? O SAI D i Segnalacelo con una mail a web@a iltirrennoeit o sul nostro sito 6. Educazione alla salute Pagina 44 di Antonio Mazzi IL MONDO DEL VOLONTARIATO L' ITALIA Si CONFERMA IL PAESE DELLA SOLI DARIETÀ Anche di fronte alla crisi questo settore resta più vivo che mai 1 volontariato è un fenomeno che gode di momenti ad altalena. L'abbiamo scoperto noi italiani e siamo il Paese che più si impegna; dai missionari alle adozioni, ai medici ed educatori senza frontiere, agli obiettori, per continuare con centinaia di altre più o meno piccole realtà. Anche qui non tutto è oro ciò che luccica ma, nei fatti, uri italiano su otto è impegnato in attività solidali e graluite o quasi e, secondo un bel titolo di Avvenire, "Il volontariato fa viaggiare l'Italia". La frase è particolarmente indovinata, soprattutto se interpretata e analizzata in questo periodo difficile e critico. Ci tengo a sottolineare alcune prerogative. I milioni di volontari sono quasi sette. Il lavoro che fanno ha una durata inedia di tre'anni, con pochissimi cambiamenti di campo e arriva (per il 37,7%) fino ai dieci anni. Edoardo Patriarca, presidente dei Centro nazionale per il volontariato, dice che il volontariato lia tliinostrato solidità e motivazioni profonde , C'è stato, tempo fa, un periodo nel quale si accennava a una brutta parola: forte diminuzione. Non è mai stato vero. Anche questo settore ha subìto i cicli che ogni attività sociale, economica e politica subisce. 7. Volontariato I MILIONI DI VOLONTARI SONO QUASI SETTE . IL LAVORO CHE FANNO HA UNA DURATA MEDIA DI TRE ANNI, CON POCHISSIMI CAMBIAMENTI DI CAMPO Si è inoltre inserita una burlesca interpretazione del fenomeno, soprattutto da parte di tiri certo tipo di laici e di una tipologia di giovanotti debosciati, specializzati nel demolire le iniziative cariche di generosità. Per loro la vita è soprattutto capriccio. La gratuità non fa parte del loro vocabolario. L'egoismo ha ucciso molti animi. Finisco chiarendo alcuni numeri. Da una vita vivo solo di volontariato . Pertinu i cosiddetti operatori, educatori e assistenti assunti sorto "presi in giro" proprio da quelli clie citavo sopia. Le paghe partono da piccoli rimborsi spese, da 50o a 80o euro per i giovani che corrono per il mondo ad animare le attività più svariate, ai più pagati (con famiglia) tra i 1.000 e i 1,400 euro. Molti non vogliono niente e quasi sempre si pagano i viaggi. L'età dei miei va da 18 a 40-45 anni. Più di metà sono donne e del Sud. Exodus noti è il mondo, ma una realtà viva e combattiva o di volontariato: siamo più di 500! UNA SCEi. iA ili ili A Secondo l'indagine "Attività gratuite a beneficio di altri" presentata (la Istat, Csvnet e Fondazione Volontariato e partecipazione, un italiano sii otto, dai 14 anni in su, è impegnato nella solidarietà. Più della metà svolge attività di volontariato tieli'arnbito di organizzazioni. Pagina 45
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