incontro al mise per l`ex alcoa tra governo regione e glencore
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incontro al mise per l`ex alcoa tra governo regione e glencore
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione A.P. D.L. 24/12/2003, n. 353, conv. in L. 27/02/2004 n. 46 - Cagliari · · Carbonia Anno XXVI numero 705 del 22 Gennaio 2015 Euro 1,00 SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE www.gazzettadelsulcis.it · e-mail: [email protected] INCONTRO AL MISE PER L’EX ALCOA TRA GOVERNO REGIONE E GLENCORE Ex Alcoa L ’incontro previsto tra 27 e 28 gennaio prossimo al Ministero dello Sviluppo Economico e servirà a fare il punto sulla trattativa avviata sul finire dell’anno scorso con la Glencore per l’acquisto dell’ex stabilimento Alcoa di Portovesme. L’incontro non avrà carattere interlocutorio perché i soggetti coinvolti saranno isti- tuzionali (Governo e Regione) che concorderanno con Glencore il prossimi passi, alla luce di quanto emerso nella trattativa diretta, finora andata avanti tra multinazionale svizzera e Alcoa, tra New York e Baar in Svizzera. La convocazione è partita dal Mise ed è stato precisato che l’incontro sarà a carattere istituzionale. All’ordine del giorno pare ci sia l’evidenza governativa perché la trattativa non solo vada in porto, ma perché essa venga definita nel più breve tempo possibile tale da allentare la tensione che va salendo nel territorio del Sulcis Iglesiente. Si sa per certo che alcuni punti fondamentali, che inizialmente sembravano di difficile superamento come quello del costo energetico e delle infrastrutture, siano già stati acquisiti positivamente, mentre resterebbe da definire il capitolo delle bonifiche e dei costi di riavvio dello stabilimento. Ora pare che il Governo, pur di vedere definita questa vertenza, voglia assumere alcune responsabilità in merito, sia attraverso il Ministero dell’Ambiente e sia col Ministero del Lavoro. Pagina 3 COLLETTORI FOGNARI DI IGLESIAS Un investimento di un milione di euro per completare i collettori fognari di Iglesias: Abbanoa ha pubblicato il bando di gara per l’appalto integrato che porterà al completamento dell’intero sistema di smaltimento dei reflui della città: riguarda la posa della condotte di raccolta sul versante ovest del centro abitato, il completamento dell’impianto di sollevamento “Vergine Maria” e la realizzazione ex novo dell’impianto di sollevamento di Campo Pisano. Iglesias Pagina 8 Partita da zero nel 2008, fra i primi nel territorio, con tanto entusiasmo e con la consapevolezza che la grande novità avrebbe riservato numerose insidie, la raccolta differenziata nel Comune di Sant’Antioco ha raggiunto, anno dopo anno, sempre migliori risultati. Que- SANT’ANTIOCO ANCORA RECORD SULLA DIFFERENZIATA sto Comune virtuoso, anche l’anno passato 2014, ha battuto il nuovo record che l’ha portata al limite del 70% nella raccolta ESCLUSIVA INTERVISTA A BIANCA ATZEI LA SARDA AL FESTIVAL DI SANREMO Bianca Atzei Pagina 9 differenziata. Si è trattato di un risultato conseguito dalla sensibilità dimostrata dai cittadini e dalla tenacia con cui l’Amministrazione comunale ha impostato il progetto. Dal 2010 il Comune è stato premiato ininterrottamente come Comune Riciclone d’Italia ponendosi a livello nazionale, nella speciale graduatoria per zone e fasce di popolazione, nei primi posti per il sud Italia. Grazie a questi risultati, la collettività di Sant’Antioco ha potuto seguire Tarsu-Tares e quindi Tari senza costi aggiuntivi, cosa di non poco conto visto che i media (regionali e nazionali) hanno ripetutamente dato notizie di tantissimi comuni, anche della Sardegna, dove con i vari passaggi la tassa si è moltiplicata. Pagina 7 NUOVO SEQUESTRO DI PASTELLO DI PIOMBO NELLO STABILIMENTO PORTOVESME SRL Portovesme srl Pagina 3 IL CAVALCAVIA SULLA SP 2 A BARBUSI NASCONDE PERICOLI E IRREGOLARITA’ I pericolosi segni di cedimento e di “spanciamento” dei pannelli di sostegno del cavalcavia sulla provinciale n° 2, all’altezza di Barbusi, potrebbero racchiudere qualche sospetta realtà. Alla base di tale dissesto, secondo quanto riferiscono le cronache di anni fa, sarebbero i materiali utilizzati per il sottofondo dell’arteria. Per ovviare la pericolosità dell’arteria venne rifatto il fondo stradale con bitume drenante e con accorgimenti tali da ricondizionare la strada in argomento, a quattro corsie, e farla diventare una delle più sicure e veloci dell’intera provincia. Questo, però, non portò alcuna modifica al fondo di riempimento delle “terre armate” (quelle poste per raggiungere la quota del ponte) nei pressi di Barbusi, le quali col tempo hanno rivelato la loro pericolosità. “Gli esperti, diceva una nota della Regione, esclusero il rischio crollo e si optò per un attento sistema di monitoraggio che avrebbe dovuto permettere di tenere la situazione sotto controllo e di segnalare il minimo cedimento”. Ma qual- Ponte Barbusi SP2 cosa non deve aver funzionato se il 21 novembre 2013 è accaduto un imprevisto: uno dei grossi pannelli di cemento armato si è spezzato ed è venuto giù con un bel po’ di pietroni al seguito. Malgrado i forti sospetti tecni- ci, in data 14 gennaio scorso le maestranze della ditta Imag di Quartucciu hanno dato segno di riprendere i lavori di ripristino di quel cavalcavia che tuttavia si ha sospetto che nasconda una realtà non sufficientemente valutata. Pagina 6 Il SULCIS DI SALVATORE CHERCHI FORMUFFICIO.IT Rag. Francesco Manca Concessionario Buffetti Forniture articoli per ufficio Libri giuridici e per corsi Vendita assistenza personal computer Salvatore Cherchi Pagina 5 Via Gramsci, 31 - Carbonia Tel. 0781.671162 Fax 0781.675299 2 Regione numero 705 del 22 Gennaio 2015 UN PATTO SOCIALE PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA DELLA SARDEGNA Mai più il rischio di perdere fondi europei grazie alla programmazione integrata prevista dalla manovra finanziaria da 7 miliardi e 783 milioni di euro che ha appena iniziato il percorso in Consiglio regionale con l’audizione in Commissione Bilancio dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci. È la grande novità, insieme alla fuoriuscita dal Patto di stabilità che porterà fra i 700 e gli 800 milioni in più da spendere subito, della prima manovra della Giunta Pigliaru,che imporrà di verificare prima di tutto la possibilità di spendere i finanziamenti erogati dall’Europa e solo in seguito, qualora non fosse possibile, di fare ricorso a quelli nazionali e regionali. “La spesa delle risorse del ciclo 20072013 è in forte ritardo, ed è inaccettabile rischiare di perdere centinaia di milioni in un momento come questo”, sottolinea l’assessore Paci. “Serviva dunque un intervento deciso, e l’abbiamo realizzato iscrivendo nel bilancio 2015 le annualità 2014-2015 dei fondi Fesr e Fse, a cui si somma la quota del 2015 del fondo FEASR. In totale 520 milioni di cui 440 di fonte comunitaria e nazionale e 80 di cofinanziamento regionale, da usare immediatamente”. UN PATTO SOCIALE PER IL RILANCIO DELLA SARDEGNA - Si tratta di una manovra che, nonostante la situazione di profonda crisi economica e sociale, la riduzione del Pil, l’aumento del numero di disoccupati e la riduzione delle entrate della Regione, mette in campo risorse importanti e tutte immediatamente spendibili, punta su politiche strategiche per rilanciare l’economia della Sardegna, mira allo sviluppo, non aumenta l’aliquota Irpef e non introduce il ticket sanitario, rendendo permanente il taglio dell’Irap per le imprese, azzerandola alle nuove per i primi 5 anni di attività e dichiarando guerra aperta agli sprechi. Al centro dell’attenzione e degli interventi della Giunta ci sono prima di tutto l’Istruzione e l’Ambiente insieme alle politiche per il Lavoro e al rilancio dell’Economia. “E poi, basta con gli assurdi vincoli del patto di stabilità - sottolinea il vicepresidente della Regione - d’ora in poi spen. diamo tutto quello che entra nelle nostre casse per dare risposte certe a territori, istituzioni, categorie sociali”. LE ENTRATE PREVISTE Ci sono 6 miliardi e 592 milioni di fondi regionali fra entrate tributarie, extra tributarie, alienazioni e mutui, 145 milioni di trasferimenti correnti, 850 di trasferimenti in conto capitale. 197 milioni arrivano dalla programmazione dei fondi Por 2014-2020 (di cui 127 FESR e 70 FSE), a cui si aggiunge un milione di altri trasferimenti Ue. Dopo l’approvazione della Legge di Stabilità del governo Renzi, che lascia a Roma 97 milioni di accantonamenti fiscali, la Giunta ha trovato la soluzione per lasciare inalterata la spesa per il 2015: 50 milioni su 200 di riserve erariali sono stati “liberati” dal governo (non c’è più cioè l’obbligo di usarli solo per pagare il debito pubblico) e gli altri 47 saranno spostati dalla Sanità visto che per ripianare i debiti delle Asl è stata approvata a fine anno una leggina da 60 milioni. IRAP TAGLIATA PER SEMPRE - La Giunta stabilizza a tempo indeterminato il taglio dell’Irap (che era al 70% ma solo per tre anni fino al 2015) portandolo a una quota fissa del 25% che si somma al taglio voluto dal governo nazionale con la legge di stabilità, la azzera per i primi 5 anni di attività delle nuove imprese e continua a garantire l’aliquota più bassa d’Italia (2,93%), mantenendo allo stesso tempo l’Irpef alla soglia minima prevista (1,23%) e non introducendo i ticket sanitari. IL PIANO REGIONALE INFRASTRUTTURE - Avrà un Campagna abbonamenti 2015 Regala l’abbonamento ad un amico o parente lontano Direttore Responsabile: MASSIMO CARTA e-mail: [email protected] www.gazzettadelsulcis.it Edizioni Sulcis di Salis Rosanna & C. sas Sede legale: Via Dalmazia 135 - Carbonia registrazione Tribunale Cagliari: decreto 15/1990 Iscriz. Registro Nazionale della Stampa n. 5184 del 10 Giugno 1996 ROC 3802 Settimanale del Sulcis - Iglesiente CCIAA Reg. Imprese REA 217220 - P. IVA 02691930925 Abbonamento Annuo (48 numeri) ITALIA: Euro 40 - PAESI CEE: Euro 80 - PAESI EXTRACOMUNITARI: Euro 160 CC. n° 43296169 Edizioni sulcis sas - Via Bandiera, 1 - 09010 CORTOGHIANA Hanno collaborato a questo numero: Gianni Podda, Alessandro Carta, Sergio Rombi, Armando Cusa, Marco Massa, Alfio Gessa, Elena Cossu, Sabrina Carta, Pino Piras, Giovanni Fiabane, Marcello Murru, Claudio Moica. Direzione - Redazione - Pubblicità: Via Gramsci, 199 - Carbonia (CA) Tel. 333.6077645 0781.675289 Fax 178.2282316 Foto e articoli inviati al giornale, anche via e-mail, sono da intendersi a titolo gratuito. La Direzione ne diviene proprietaria e si riserva la facoltà di pubblicarli. Responsabile Pubblicità: ROBERTO CARTA tel. 338.3592915 Grafica, impaginazione, stampa e allestimento: CTE Iglesias Z.Ind. Sa Stoia Tel. e fax 0781.21086 Distribuzione: Agenzia Distribuzione Pintus - Iglesias valore di 600 milioni di euro, verrà realizzato a partire dal 2015 nell’arco di 8 anni e sarà finanziato con un mutuo. Finanzierà interventi su: edilizia scolastica, sistema viario, infrastrutture portuali, sistema idrico integrato (potabile, fognario-depurativo), settore idrico multi settoriale, opere di mitigazione del rischio idrogeologico (se non finanziate da risorse nazionali). MENO PARTECIPATE E CONTENIMENTO DELLE SPESE - La spesa per il personale e il funzionamento della Regione, degli enti e delle partecipate regionali è stata ridotta del 4,4%, passando da 813 milioni del 2014 a 777 del 2015. Particolare attenzione alla revisione della spesa nella sanità, che assorbe circa la metà delle risorse regionali, il cui target è stato fissato nel valore dl fabbisogno CIPE (2886 milioni), più 57 milioni di extra Lea: saranno riorganizzate Asl e rete ospedaliera e razionalizzate le spese farmaceutiche anche per liberare risorse per altre politiche di sviluppo. “I costi crescenti non sono stati finora proporzionali al servizio offerto, dunque bisogna riorganizzare le cure primarie, la rete ospedaliera e la rete di emergenza urgenza attraverso l’Areus”, spiega Paci. IL SINDACATO CGIL CISL E UIL SENTITO IN COMMISSIONE PER LA MANOVRA 2015 Una sostanziale condivisione dei presupposti della Manovra 2015 ed una marcata insoddisfazione per la mancata centralità del tema del lavoro. E’ questo, in sintesi, il giudizio espresso dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, nel corso dell’audizione svoltasi nella Terza commissione del Consiglio regionale, sulla finanziaria 2015. Michele Carrus (Cgil) ha rivolto inoltre un particolare apprezzamento per la programmazione integrata di tutti i fondi a disposizione (europei, regionali e statali) insieme con una valutazione positiva per l’introduzione del cosiddetto “pareggio di bilancio” ed il conseguente superamento dei vincoli che ne derivavano alla finanza pubblica regionale per effetto del patto di stabilità. L’ulteriore nota positiva evidenziata dal leader della Cgil riguarda il rilancio delle opere pubbliche, la riduzione permanente dell’Irap e la scelta di non introdurre il ticket sanitario. «La criticità – ha dichiarato Carrus – riguarda invece la mancata centralità del tema del lavoro, quale elemento essenziale nelle scelte di politica economica e sociale della Giunta e della sua maggioranza». L’out-out della Cgil riguarda i servizi ai cittadini: «Non accetteremo mai una riduzione dei servizi essenziali per i cittadini-consumatori, quindi niente tagli ai servizi sociali e a quelli del trasporto pubblico locale». La segretaria della Cisl, Orianna Putzolu, ha domandato polemicamente dove risieda “il patto sociale per lo sviluppo” annunciato dal presidente Pigliaru all’indomani dell’approvazione in Giunta della manovra 2015. «Condividiamo i principi – ha precisato Putzolu – ma vogliamo vedere tradotto nei numeri e nelle misure della finanziaria quel patto sociale che, al momento, resta solo un titolo ad effetto e un annuncio». La critica della Cisl va oltre la mancata centralità del tema del lavoro e riguarda anche il tema della spesa regionale in riferimento al quadro delle risorse disponibili. «Serve aggredire la disoccupazione – ha concluso Orianna Putzolu – cioè mettere al centro il lavoro, in caso contrario non c’è l’inversione di tendenza rispetto al passato e la finanziaria rimane solo una enunciazione di principi». La Cisl ha invitato inoltre la commissione ad incrementare gli stanziamenti anche per i cosiddetti “nuovi oneri legislativi” (Fnol): «In passato hanno rappresentato una soluzione per far fronte alle emergenze e oggi lo stanziamento di 5 milioni di euro appare del tutto inadeguato». Sulla stessa lunghezza d’onda si è sviluppato l’intervento della segretaria regionale della Uil, Francesca Ticca, che ha definito la condizione dell’Isola “una situazione di emergenza senza precedenti”. La critica ha riguardato l’assenza di politiche attive per il lavoro ed ha lamentato una scarsa concretezza degli interventi per il superamento della crisi in atto a fronte del perdurare degli annunci. Francesca Ticca si è dunque soffermata sul tema delle riforme per ribadire contrarietà alla tendenza in atto di dividere la Sardegna in Nord e Sud. «Serve – ha spiegato la numero uno della Uil – un processo di sviluppo che coinvolga tutti i territori dell’Isola ed a questo proposito mi domando dove sia finito il “centro Sardegna” in questa finanziaria». ASSESSORE DEI TRASPORTI MASSIMO DEIANA IN AUDIZIONE PRESSO LA QUARTA COMMISSIONE “Le risorse disponibili nel 2015 ammontano a 327 milioni, 150 in meno rispetto all’anno precedente, ma siamo impegnati in una forte razionalizzazione che porterà risultati importanti in termini di risparmio, senza ridurre i servizi”. Lo ha dichiarato l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana illustrando davanti alla quarta commissione (Governo del territorio-Trasporti) presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) i principali contenuti della legge finanziaria per il settore. Deiana ha ribadito che quello dei trasporti è un settore strategico per la Regione, “il quarto per capacità di spesa dopo Sanità, Lavori pubblici e Ambiente, che trova copertura al 99% con risorse regionali”. Per il 2015, ha spiegato l’assessore, “abbiamo due grandi obiettivi: da un lato recuperare risorse dall’eliminazione delle tante sovrapposizioni che provocano la presenza sulla stessa linea dei treni, dei mezzi dell’Arst e magari di qualche operatore privato, dall’altro quello di trasferire progressivamente quote significative di trasporto sulle ferrovie”. Nella prima azione rientra, ha aggiunto Deiana, “anche una ricognizione a tutto campo che comprende i 56 operatori privati che, negli anni, hanno avuto in concessione dalla Regione una o più linee e rappresentano un costo di circa 15 milioni l’anno; stiamo incrociando i dati di queste aziende con i nostri per vedere dove e come intervenire”. La seconda, invece, riguarda il potenziamento delle reti metropolitane di Cagliari e Sassari, l’estensione della sperimentazione del biglietto integrato fra aziende locali di trasporto pubblico ed Arst, l’entrata in servizio, “spero alla fine della primavera” – ha detto l’assessore – dei primi treni veloci, la realizzazione di punti interscambio e centri intermodali “in cui gli utenti possano rapidamente cambiare mezzo in orari agevoli sfruttando un sistema strutturato di coincidenze che consenta, fra l’altro, di eliminare vecchie linee a lunga percorrenza con bassissime percentuali di riempimento”. Si tratta, insomma, secondo Deiana“di una nuova visione del trasporto pubblico locale non solo moderna ed efficiente ma anche attenta alla specificità della Sardegna, soprattutto alle zone interne che non intendiamo affatto escludere dal sistema offrendo anzi a queste aree dell’Isola nuove opportunità”. Al termine della relazione dell’assessore si è sviluppato un lungo ed articolato dibattito nel quale hanno preso la parola i consiglieri Salvatore Demontis e Giuseppe Meloni del Pd, Antonello Peru e Giuseppe Fasolino di Forza Italia, Ignazio Tatti dell’Udc ed Eugenio Lai di Sel. Il presidente della commissione Antonio Solinas, in conclusione, ha richiamato l’attenzione dell’assessore, nell’ambito del miglioramento della mobilità interna, sulla necessità di un intervento (all’interno del Piano infrastrutture predisposto dalla Regione) riguardante la tratta Oristano-S. Gavino, il più importante snodo strategico della nuova linea Cagliari-Sassari coperta fra breve dai nuovi treni veloci. L’assessore Deiana ha condiviso la proposta che, ha comunicato, fa parte delle priorità inserite in un protocollo siglato recentemente fra la Regione e Reti Ferroviarie Italiane. Lavoro 3 numero 705 del 22 Gennaio 2015 TRIBUNALE DELLA LIBERTA’ E CASSAZIONE DA UNA PARTE PROCURA DELLA REPUBBLICA DI CAGLIARI DALL’ALTRA IN MEZZO PORTOVESME SRL E 1500 MAESTRANZE IN ANSIA Massimo Carta Pastello di piombo si o pastello di piombo no. Questo è l’interrogativo tornato d’attualità a seguito dell’operazione compiuta dai NOE di Cagliari che hanno, su richiesta della Procura cagliaritana, posto sotto sequestro migliaia di tonnellate di pastello di piombo stoccato negli appositi spazi della Portovesme srl. Il provvedimento è scattato perché il pastello di piombo è stato ritenuto “rifiuto industriale” e, quindi, per essere avviato in impianto, deve subire un particolare trattamento prima di diventare piombo commerciabile. All’apparenza l’operazione potrebbe rientrare nella normalità se questa sostanza fosse effettivamente “rifiuto industriale”, ma in tutto il mondo (eccetto che in Sardegna) esso viene classificato (codici internazionali) “prodotto commerciale atto al trattamento”. In passato c’era stato un’analoga controversia sui “fumi di acciaieria” che taluno voleva far passare come “rifiuto inquinante e pericoloso”, mentre nel resto del mondo anche questo viene considerato un “prodotto commerciale atto al trattamento”. Ma quest’ultimo sequestro di pastello di piombo merita d’essere valutato con gli antefatti. Il NOE di Cagliari e l’Agenzia delle Dogane hanno proceduto al sequestro di migliaia di tonnellate di pastello di piombo, che per l’azienda erano “regolarmente detenute presso lo stabilimento di Portovesme”. In dettaglio, il pastello in argomento, in ragione di 679 tonn., era già stato oggetto di sequestro nel novembre 2013 sul presupposto che esso fosse un rifiuto e non un prodotto. Nel mese di aprile 2014 il Tribunale di riesame di Cagliari aveva dissequestrato le 679 tonn. di merce statuendo inequivocabilmente che lo stesso non poteva essere considerato rifiuto. Pertanto quel pastello venne ritirato dalla società e portato in stabilimento e preparato in miscela per essere utilizzato nel mese di gennaio 2015. Nel frattempo, però, contro la decisione del Tribunale, il PM aveva proposto ricorso in Cassazione. Il ricorso è stato ritenuto manifestamente infondato dalla Corte di Cassazione. Di qui la libertà della società di portarsi via il pastello e avviarlo in produzione nello stabilimento. Il giorno 13 gennaio scorso, invece, è stato fatto attivato un nuovo sequestro delle 679 tonn. di pastello basato sullo stesso presupposto, ovvero che il materiale fosse un rifiuto, e ciò in totale dispregio di quanto statuito dal Tribunale di Cagliari. Questa volta, per giustificare il nuovo atto il PM si è limitato a mutare il capo d’imputazione: non più spedizione, ma gestione di rifiuti pericolosi. E poiché, una volta portati in stabilimento, le 679 tonn. di pastello erano state abbancate assieme al resto già presente, l’azione dei NOE non si è limitata a sequestrare la quantità incriminata, ma sono finite sotto sequestro ben 2.100 tonn. di pastello di piombo, compreso quello preparato per andare in produzione nel corrente mese di gennaio. L’avvocato della società. Massimo Melis, ha contestato il provvedimento in quanto sarebbe stato violato “il giudicato cautelare”. Di qui la posizione dell’avvocato Melis che contesta la nuova iniziativa della Procura di Cagliari, che di fatto smentisce il pronunciamento della Corte di Cassazione, relativa al fatto che il pastello di piombo è una sostanza commercializzata in tutto il mondo e non è un rifiuto da sottoporre a particolari trattamenti. L’atteggiamento del PM della Procura di Cagliari ha creato non poco sconcerto, anche alla luce dei soggetti coinvolti in questa vicenda, e che potrebbe generare qualche ripercussione sulla pubblica opinione. “In ogni caso, ha evidenziato il legale della società sulcitana, procederemo a riattivare le opportune azioni per otte- “Crediamo nell’industria, settore strategico e trainante per l’economia della Sardegna, e crediamo nella chimica verde e nello sviluppo delle aziende chiamate a completare la filiera dei bio-materiali”. Lo ha detto l’assessore dell’industria Maria Grazia Piras intervenendo a Cagliari agli stati generali di Cgil, Cisl e Uil del settore chimico. L’esponente della giunta Pigliaru ha inoltre ricordato l’importanza dell’incontro il presidente della Regione e l’Amministratore delegato dell’ENI, Claudio Descalzi, nel corso del quale sarà sollecitato il rispetto degli impegni assunti nell’intesa siglata nel 2011 e che prevede investimenti pari a 1 miliardo Gianni Podda così come già avvenuto in passato”. e 260 milioni. “Se sono da rivedere le scelte tecnologiche se ne può parlare, ma le risorse non si toccano”, ha detto l’assessore Piras. I temi al centro dell’incontro sono le bonifiche, su cui è necessaria una rapida ricognizione sui tempi e sull’entità degli interventi, e la conferma dei nuovi investimenti nella chimica verde e nelle produzioni strategiche. “Porto Torres può diventare un polo centrale della chimica verde in Europa – ha detto l’assessore Piras – chiederemo anche la dismissione delle aree disponibili per essere messe a disposizione delle aziende che completino la filiera bio avviata con Matrica”. L’assessore dell’industria ha quindi risposto alle sollecitazioni dei sindacati sulla questione energetica. “La Sardegna avrà il metano. In questi mesi abbiamo lavorato per aggiornare il piano energetico – ha sottolineato l’assessore Piras – ora è arrivato il momento delle scelte. Prima di scegliere, tuttavia, occorre definire e quantificare la domanda energetica della Sardegna. I risultati di questa analisi arriveranno nei prossimi giorni”. Intanto prosegue la battaglia per il mantenimento del regime di essenzialità delle centrali elettriche sarde, in scadenza ad aprile. “L’essenzialità è una perequazione che chiediamo allo Stato, in attesa dell’arrivo del metano”, ha detto l’assessore dell’industria. Infine, un commento sulla vendita della centrale E.On di Fiumesanto al gruppo ceco Eph. “Incontreremo appena possibile i vertici dell’azienda” – ha sottolineato l’assessore Piras – ci attendiamo il completamento degli interventi previsti nella Centrale e il rispetto degli accordi già presi”. Via Su Pranu, 12 09010 Santadi (CA) tel. 0781.950127 fax 0781.950012 www.cantinasantadi.it Ex Alcoa Portovesme tuzionale. All’ordine del giorno pare ci sia l’evidenza governativa perché la trattativa non solo vada in porto, ma perché essa venga definita nel più breve tempo possibile tale da allentare la tensione che va salendo nel territorio del Sulcis Iglesiente. Si sa per certo che alcuni punti fondamentali, che inizial- mente sembravano di difficile superamento come quello del costo energetico e delle infrastrutture, siano già stati acquisiti positivamente, mentre resterebbe da definire il capitolo delle bonifiche e dei costi di riavvio dello stabilimento. Ora pare che il Governo, pur di vedere definita questa vertenza, voglia assumere alcune responsabilità in merito, sia atSINDACO 0781.887811 (Prov. Carbonia Iglesias) nere dal Tribunale il riconoscimento delle nostre ragioni, CONFERMATO L’IMPEGNO PER L’INDUSTRIA DA PARTE DELLA GIUNTA REGIONALE NUOVO INCONTRO AL MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO PER FARE IL PUNTO SULLA TRATTATIVA GLENCORE-ALCOA Non sarà certamente quello conclusivo, ma non dovrebbe avere il carattere interlocutorio. L’incontro previsto tra 27 e 28 gennaio prossimo al Ministero dello Sviluppo Economico servirà a fare il punto sulla trattativa avviata sul finire dell’anno scorso con la Glencore per l’acquisto dell’ex stabilimento Alcoa di Portovesme. Come già detto l’incontro non avrà carattere interlocutorio perché i soggetti coinvolti saranno istituzionali (Governo, Regione) che concorderanno con Glencore il prossimi passi, alla luce di quanto emerso nella trattativa diretta, finora andata avanti tra multinazionale svizzera e Alcoa, tra New York e Baar in Svizzera. In particolare saranno presenti il vice Ministro Claudio De Vincenti (Governo), Francesco Pigliaru (Regione Sardegna), Ivan Glasemberg, Daniel Golber e Carlo Lolliri (Glencore). La convocazione è partita dal Mise ed è stato precisato che l’incontro sarà a carattere isti- Portovesme srl Vice SINDACO 0781.887828 UFFICIO TURISMO SERVIZI SOCIALI SPORT SPETTACOLO 0781.887813 UFFICIO ASSESSORI 0781.887827 CALASETTA - Piazza Belly - Centralino - 0781.88780 www.comune.calasetta.ca.it traverso il Ministero dell’Ambiente e sia col Ministero del Lavoro. Anche il costo d’acquisto dello stabilimento non pare sia un problema insormontabile, in quanto corre voce che verrebbe superato attraverso uno scambio di prestazioni. Per quanto attiene ai lavoratori dipendenti, oggi tutti in mobilità, si calcola che potrebbero essere riconfermati almeno tre quarti degli uscenti, con impegno da parte di Glencore (verrebbero mantenute seperate le due realtà industriali piombo-zinco e alluminio) di reclutare sul territorio alcune decine di giovani con capacità e titoli adeguati. Ciò che induce all’ottimismo è il fatto che i soggetti in campo abbiano confermato l’impegno di trovare un nuovo soggetto per l’alluminio nazionale, e che i medesimi abbiano tutte le intenzioni di chiudere presto la trattativa. Per questo c’è l’impegno politico del Governo che insiste negli incontri al Mise, senza tecnici o direttori di varia natura. Comune di Domusnovas Provincia di Carbonia Iglesias P.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel. 0781 70771 - Fax 0781 72368 4 Lavoro numero 705 del 22 Gennaio 2015 LA COLTIVAZIONE DI CANNE PER LA PRODUZIONE DI BIOETANOLO In questi giorni si fa un gran parlare dell’impianto di Biofuel che dovrebbe nascere nel Polo Industriale di Portovesme: C’è chi , non si sa bene a quale titolo, si spinge addirittura a lanciare un accorato appello, affinché venga impedito perché addirittura “in contrasto con le necessità del tessuto economico e produttivo della Sardegna”; altri, antindustrialisti a prescindere, si limitano a parlare del suo impatto inquinante; ma entrambi, per sostenere le proprie tesi, utilizzano lo spauracchio della distruzione del territorio da parte delle infestanti canne. Infine altri ancora si affannano a difenderlo con opinioni e rassicurazioni personali. Noi crediamo sia il caso di portare la discussione nell’alveo naturale della concretezza e della realtà. Intanto ricordando un’ovvietà che ci pare non venga tenuta nel debito conto: nevolmente dire che la decina di migliaia di ettari di terreni irrigui e coltivabili nel Sulcis Iglesiente (1.5 milioni in Sardegna), ad oggi totalmente incolti, sono un’opportunità per l’implementazione della produzione e della trasformazione alimentare. E che gli stessi, insieme alle ingentissime risorse ed incentivi a disposizione del settore, possono giustamente essere parte attiva, e per questo ci battiamo, per partecipare al contrasto alla crisi e al possibile sviluppo economico e sociale. Non è per questo intento che, fra le altre risorse, si è appena approntato il progetto regionale di sviluppo rurale e di forestazione che da solo vale 1 miliardo e 300 milioni di Euro? D’altra parte è anche innegabile il fatto che la presenza di un impianto di Biocarburante può diventare un’opportunità di filiera e dunque, far ipotizzare la di economia, non fa una grinza, se esso avesse gli stessi presupposti, e la medesima logicità politico-sindacale, di altre iniziative che taluno vuole portare nel territorio. Al di là del fondamento impestante delle canne che si vorrebbero introdurre nell’economia del Sulcis (il principio è universalmente riconosciuto), vi sono alcune crepe nel ragionamento di Puddu. Intanto perché questa iniziativa del biofuele dovrebbe essere ammessa ai finanziamenti pubblici (si dice dei fondi Piano Sulcis); mentre altri progetti proposti con soldi privati non vengono autorizzati dalla Regione che pare molto più attenta al biofuel. Perché Mossi-Ghisolfi trova le strade aperte (e certi sostenitori) in ambito politico, mentre l’imprenditore locale Antonio Deriu non viene autorizzato ad impiantare un Centro Termale a proprie spese? DIBATTITO SULLE SCORIE NUCLEARI Sul tema dell'individuazione dei siti sui quali costruire i depositi per lo stoccaggio dei rifiuti e scorie radioattive che riguarderebbe anche la Sardegna, a nome mio e del Gruppo del Partito Democratico che rappresento in Consiglio Regionale, esprimo la più netta contrarietà ad accoglierle. Vigileremo ed intraprenderemo tutte le azioni possibili per evitarlo, facendo valere le decisioni dei territori e difendendo i nostri diritti, come già dichiarato dal Presidente Francesco Pigliaru e dal Segretario Regionale del PD Renato Soru. La battaglia a difesa dell'isola dall’insediamento militare è un prerogativa storica della sinistra sarda, ci sono ragioni importanti a sostegno della nostra contrarietà, dimostrate anche recentemente con le richieste al Governo Nazionale per la graduale dismissione dei poligoni militari ed il loro superamento dal punto di vista economico, sociale ed ambientale e con la richiesta forte che si ritrovi un riequilibrio con le altre Regioni italiane. Vanno bene le dichiarazioni di tutti coloro che esprimono contrarietà, anche quelle dei convertiti dell'ultima ora (che oggi abbracciano le spinte autonomiste e negli anni in cui hanno governato l'isola hanno amministrato appiattiti sulle posizioni del governo "amico"), a patto che evitino di lasciarsi andare ad affermazioni avventate e fuori luogo. Ognuno di noi ha la sua storia e personalmente posso rivendicare con forza di avere sempre combattuto su questo tema anche quando da Sindaco del Comune di Gonnesa nel Novembre del 2008, manifestai la netta contrarietà e indisponibilità ad eventuali decisioni sfavorevoli del Governo Nazionale, approvando col Consiglio Comunale, all’unanimità, un ordi- ne del giorno che “rifiutava categoricamente qualsiasi possibilità che venissero costruite nell’ambito territoriale di propria competenza e nel sottosuolo centrali elettriche con reattori nucleari o che gallerie di miniera potessero ospitare scorie di altri impianti” dichiarando pertanto Gonnesa comune denuclearizzato. Non pensino gli estensori del bando nazionale per l'individuazione del sito unico di stoccaggio, di incantarci con le sirene dei centri di ricerca e dei posti di lavoro perché non cederemo su nulla. Faremo fino in fondo la nostra parte coi Sardi e in difesa dei Sardi perché vogliamo e dobbiamo essere noi gli artefici della linea di sviluppo per la Sardegna. Pietro Cocco Capogruppo PD Consiglio Reg. Sardegna TROVARE LO SPAZIO PER IL LAVORO I GIOVANI PROFESSIONISTI DELL’OGGI ELEONORA E’ UNA REALTA’ DELLA RETE Canneto l’impianto potrà essere realizzato se autorizzato e, per questo, sottoposto alla lunghissima serie di procedure burocratiche, di verifica e valutazione di rispondenza normativa, a garanzia della sostenibilità ambientale. La sua allocazione è già frutto di scelte politiche assunte ai vari livelli governativi nazionale, regionale e territoriale! Ed è parte di un definito processo Europeo di innovazione tecnologica nella produzione di carburanti biologici. Inoltre l’investimento non risulta essere condizionato alla coltivazione, diretta e massiva delle canne e tantomeno lo stesso deve sottrarre territorio agricolo al suo naturale utilizzo. E tra l’altro, da una parte non potrebbe esserlo in nessun caso perché nessuno può imporre la coltivazione di una qualsiasi coltura a chicchessia, e dall’altra, perché si può confidare che il territorio, nel settore dell’agricoltura e non solo, esprime una classe imprenditoriale che sa valutare e non è incline a utilizzare le sue terre migliori sostituendone le colture, più proficuamente remunerative, con le canne. Si può e si deve invece ragio- valorizzazione delle canne già presenti nel territorio, ovvero la loro coltivazione, dove e come possibile e conveniente, con tutti gli accorgimenti tecnologici per gestire la delimitazione dei terreni eventualmente dedicati alla sua piantagione. La stessa fabbrica, che peraltro niente toglie e distoglie da qualsiasi altro settore, può e deve essere parte di un progetto di ripresa produttiva e di valorizzazione del più grande e riconosciuto patrimonio del Sulcis Iglesiente: la sua competenza e professionalità, la sua cultura industriale, con le sinergie con il resto del comparto, e nel generale equilibrio e sostenibilità economica, ambientale, occupazionale e settoriale. In conclusione crediamo sia il momento di spostare la discussione, dalla sempre classica cultura del no a prescindere e dall’uno contro l’altro, al confronto. Una pratica che sta in capo alla Regione alla quale ribadiamo la sollecitazione di darvi urgentemente corso, nell’interesse della collettività. Roberto Puddu Quanto espresso da Roberto Puddu, che segue una logica E’ una questione di ritorno di voti e di altro? S’invoca da una parte di diversificare l’economia del Sulcis e dall’altra si ostacolano gli imprenditori che vogliono investire senza impestare il territorio. “ Per questo ci battiamo, per partecipare al contrasto alla crisi e al possibile sviluppo economico e sociale”, sostiene Roberto Puddu. Ma il possibile sviluppo economico e sociale non potrà arrivare con le canne di MossiGhisolfi, che potrebbe impiantare la sua raffineria in altro sito continentale. Solo che in Sardegna c’è l’opportunità del finanziamento pubblico e anche gente disperata che potrebbe mettere a disposizione terreni in cambio di qualche euro. L’assurdo è il doppio gioco che viene portato avanti da questa classe inetta della politica regionale. Chi potrà rendere il favore viene accontentato e trova le strade aperte, chi invece vuole scucire di tasca propria, e quindi non dover rendere voti, deve aspettare i classici tempi biblici. Il Centro Termale del Sulcis è l’esempio calzante di questa realtà da terzo mondo. (m.c.) CAMPAGNA ABBONAMENTI 2015 “GAZZETTA DEL SULCIS IGLESIENTE” REALTÀ EDITORIALE APPREZZATA IN TUTTA LA SARDEGNA Dimenticati dal Jobs Act ci sono giovani che non si sono arresi prima e non si arrendono ora. Stay hungry, stay foolish, citando Steve Jobs è il leit motiv della nuova generazione di creativi della rete. Inventarsi un lavoro non è facile occorrono coraggio e perseveranza, una buona dose di formazione e di coaching. Nessun timore per tasse, casse, INPS, ritenute e tutto ciò che comporta avere una Partita Iva. Mettersi in gioco, lanciarsi su un mercato, provare a lavorare in modo indipendente e con i propri strumenti è possibile. Ma lo è solo ed esclusivamente se si ha la giusta formazione, il giusto carattere e sopratutto una ottima conoscenza della rete e dei suoi infiniti piccoli e grandi segreti. Tra i giovani c'è chi è in grado di ritagliarsi uno spazio professionale. Un caso è quello di Eleonora, libero professionista e Partita Iva del settore comunicazione. Internet, la rete, la comunicazione, la fantasia, la capacità di scrivere, la conoscenza di più lingue straniere, queste le sue risorse. Eleonora ha iniziato il suo viaggio nel mondo dei freelance, un po' per gioco, un po' per noia ma sopratutto per amore. Stanca di inviare curriculum, rispondere a proposte di candidatura e non ricevere mai una richiesta di colloquio, diversi anni fa Eleonora ha deciso di provare da sola a costruire la propria professione. Un solido percorso di formazione e piccole collaborazioni, spesso gratuite o frequentemente non pagate sono stati un ottimo background per tentare. Provare, provare sempre, mettersi in gioco quotidianamente, la sua ricetta, quella di brava freelance. Scrivere per il web non è un gioco da ragazzi ma significa: riuscire ad intercettare al meglio algoritmi complessi; creare una buona campagna di web marketing. Grazie alla buona conoscenza del Seo è possibile lavorare bene e sopratutto soddisfare le esigenze del cliente. Oggi con internet anche la figura dell'addetto stampa cambia, un testo per avere visibilità deve essere realizzato in chiave Seo e deve soprattutto essere accattivante così tanto da poter stimolare una ipotetica viralità anche nelle testate o negli spazi che lo rilanceranno. Eleonora comunica, in tutti i modi possibili e probabili grazie alla rete. Scrive, pubbliciz- za, crea contenuti, posiziona al meglio siti aziendali e personali, prodotti e sopratutto soddisfa le necessità di chi vuole avere la giusta visibilità online. Dalle campagne stampa tradizionali a quelle più innovative attraverso tutti i media raggiungibili, dalla carta stampata alla radio, alla televisione e ai blog. Crea e gestisce pagine social, rivestendo il ruolo di social media manager; genera campagne pubblicitarie di web marketing per privati e agenzie; cura la comunicazione politica attraverso internet per singoli o partiti.Eleonora si definisce una creativa della rete, una web writer, content editor, web marketer, digital PR, social manager e addetto stampa nel mondo 2.0. Flessibile, una flessibilità intelligente e non casuale. Eleonora come ogni freelance continua la ricerca di collaborazioni per accrescere le conoscenze e per scoprire nuove realtà al www.webjournalist.eu In Primo Piano numero 705 del 22 Gennaio 2015 5 IL GIA’ PRESIDENTE DELLA PROVINCIA SALVATORE CHERCHI FA IL PUNTO SULL’ATTUALE SITUAZIONE DEL SULCIS IGLESIENTE Massimo Carta decreto di ripartizione delle sanzioni Alcoa fra Portovesme e Marghera è dell’ottobre 2013, quando essi erano in carica. Contro chi polemizzano dunque? Detto questo, il Ministero documenta i calcoli alla base della ripartizione. Il Sulcis ha ricevuto circa 125 milioni di Euro e li sta usando. 4) Dove sono finiti i fondi destinati alle strade Medio Sulcis-Basso Sulcis e quelli sull’interconnessione TirsoFlumendosa al sistema idrico Sulcis? L’appalto dei trenta milioni della viabilità deve essere definitivamente aggiudicato entro quest’anno. L’impegno dell’assessorato dei lavori pubblici è di rispettare la scadenza. L’interconnessione del- Momento varo Piano Sulcis E’ innegabile che l’attuale condizione del Sulcis Iglesiente presenta larghi vuoti di informazione, ma soprattutto manca quel nesso di collegamento tra promesse e attuazione di progetti che, oggettivamente, tardano ad essere cantierizzati. Il “Piano Sulcis” era stato enfatizzato dalla politica di turno, quasi si trattasse di una panacea capace di ridare slancio all’economia di un territorio in cui il primato era ed è rappresentato dai giovani padri di famiglia senza lavoro. Né può essere considerata una consolazione la cassa integrazione o la mobilità, perché di fatto è l’anticamera della disperazione. Tuttavia, poiché la speranza è l’ultima a morire, e conoscendone competenza e interessamento verso il Sulcis Iglesiente (Deputato-Senatore, Sindaco di Carbonia, Presidente della Provincia Carbonia Iglesias), “Gazzetta” ha voluto ancora una volta rivolgere qualche domanda a Salvatore Cherchi, il quale attualmente è il referente del Mise per quanto attiene l’attuazione del “Piano Sulcis”, ma soprattutto della “Fiscalità di vantaggio”. Come sono stati ripartiti, in dettaglio, di fondi “Piano Sulcis”? Devo premettere che il sito ufficiale della Regione Sardegna, da tre mesi ha una sezione Piano Sulcis dove tutto viene pubblicato per informazione, trasparenza e pubblico controllo di quello che si fa. Ho voluto questa tenacemente Area bonifiche FINALITA’ DEL “PIANO SULCIS” Il Piano straordinario per il Sulcis delinea una strategia di sviluppo aggregante per il territorio, che mette a sistema diversi strumenti della programmazione regionale all’interno di una visione unitaria e integrata. È uno strumento di indirizzo, programmazione e coordinamento di interventi rivolti alla salvaguardia del tessuto produttivo, ad attività di ricerca e sviluppo tecnologico, interventi infrastrutturali, interventi di risanamento ambientale, oltre che impegni formativi e finanziari, orientati a favorire il rilancio e lo sviluppo dell’intera area del Sulcis Iglesiente. Una strategia di sviluppo che, per fronteggiare l’attuale crisi che da tempo interessa tale territorio, rilancia su nuove basi la tradizione mineraria e industriale dell’area, oltre ad individuare ambiti di eccellenza sui quali costruire nuove prospettive di sviluppo e occupazione. Coinvolge sia iniziative già programmate e in corso di attuazione e sia iniziative e progetti da programmare e che lo integrano in momenti diversi. questa sezione. Per i dettagli rimando al sito. Il piano ha circa 630 milioni di euro provenienti dai bilanci pubblici, nazionale e regionale. La ripartizione è grosso modo questa: 125 milioni di euro alle piccole imprese per la fiscalità di vantaggio; 100 milioni di euro per bandi alle piccole imprese di agroindustria e turismo e per i Contratti di Sviluppo; 55 milioni di euro per l’attuazione delle proposte imprenditoriali individuate dal bando; 190 milioni di euro circa per bonifiche; il resto ò per infrastrutture. A che punto sono gli investimenti a riguardo? Tutti gli interventi infrastrutturali devono essere con appalto aggiudicato entro il dicembre 2015, pena riduzione dei finanziamenti. I soggetti attuatori hanno prodotto cronoprogramma coerenti. Per chiarezza di responsabilità bisogna dire che l’anno e mezzo perso dalla precedente giunta semplicemente per individuare i soggetti attuatori non si recupera. Siamo infine operativi sui programmi imprenditoriali. Il buco nero è dato dalle bonifiche, emblema di gestione sconsiderata della cosa pubblica. Circa 190 milioni di euro a disposizione di Igea per bonifiche non fatte che condizionano molti programmi di sviluppo, vedi Sant’Antioco. Responsabilità tutte sarde. Ci sono delle polemiche sulla ripartizione (SardegnaVeneto) dei fondi rimborsi sanzioni ex Alcoa: vuole fare chiarimenti? Hanno sollevato polemiche l’ex Presidente e un ex Assessore della Giunta regionale. Il la diga del Sulcis è in progettazione dall’Enas. Vista la situazione di ritardo le due giunte, quella precedente e quella attuale, hanno indirizzato i fondi verso altri progetti pronti con l’impegno a finanziare il progetto una volta pronto, con i fondi UE del ciclo 2014/2021. Staremo attenti. E’ ipotizzabile, come in Francia e più volte ribadito, che i fondi per la fiscalità di vantaggio possano essere rifinanziati, sia pure con qualche aggiustamento? Bisogna sostenere il rifinanziamento. A questo obiettivo lavoro. Altri attori devono fare la propria parte, ben più importante della mia per ruolo Salvatore Cherchi istituzionale. In concreto i Parlamentari e i Consiglieri regionali del territorio. Aggiungo che non aiutano una serie di posizioni. Una parte del sindacato sostiene che è un regalo alle piccole imprese. Una parte di queste ultime dice che è poca cosa e rilancia sull’esenzione dell’Iva e delle tasse sui carburanti. Tutta questa confusione non aiuta molto il mantenimento di una misura importante che tutti gli altri territori invece invidiano. Occorre che le 4375 imprese beneficiarie e le loro associazioni dicano cosa pensano e cosa vogliono. E lo dicano a voce alta. Galsi-Rigassificatori-Biofuel: sono ipotesi che possono essere vantaggiose per il Sulcis e la Sardegna? Sul metano continua la penalizzazione di famiglie e imprese sarde. Galsi, rigassificatore e anche l’estrazione del gas presente in Sardegna sarebbero soluzioni utili. Se ne pratichi almeno una. Sui bio carburanti e in generale sulla chimica verde, cioè di origine vegetale si tratta di decidere se vogliamo essere mercato o anche produttori di beni il cui utilizzo aumenterà in maniera vertiginosa per le decisioni già assunte dall’Europa in materia ambientale. Serve ragionare e programmare l’utilizzo di risorse quali il territorio. Non condivido un dibattito basato sulla falsificazione per qualche voto. Il primo impianto di bioetanolo è stato fatto in Piemonte, una Regione con un’agricoltura che vale quattro volte quella della Sardegna. Hanno discusso, determinato le condizioni anche agricole e fatto. Sono decisamente a favore di un investimento industriale privato di circa trecento milioni di euro. Si realizzerà? Non ne sono più sicurissimo per quanto sento in taluni ambienti. Gli imprenditori importanti non stanno in chiesa a dispetto dei santi. Tanto più che chiese aperte e ospitali non mancano. Il suo giudizio sulle incentivazioni agli esodi Igea-Carbosulcis che di fatto cancellano centinaia di posti di lavoro nel territorio. la precedente Giunta regionale ha deliberato la chiusura di Carbosulcis anche in forza delle direttive dell’Unione europea sul divieto di contributi pubblici al al carbone. L’Europa incoraggia investimenti in altre produzioni energetiche, per esempio nei biocarburanti e nelle tecnologie energetiche pulite. Carbosulcis vale 600 posti di lavoro compresi gli appalti. Non è una nuova discarica che consente il recupero occupazionale. Quanto a Igea, la gestione che eufemisticamente definirò non industriale, ha portato alla liquidazione da cui affannosamente la nuova Giunta cerca di farla uscire. 6 Politica numero 705 del 22 Gennaio 2015 CARBONIA IL CAVALCAVIA SULLA PROVINCIALE A BARBUSI POTREBBE NASCONDERE QUALCHE IRREGOLARITA’ Massimo Carta I pericolosi segni di cedimento e di “spanciamento” dei pannelli di sostegno del cavalcavia sulla provinciale n° 2, all’altezza di Barbusi, potrebbero racchiudere qualche sospetta realtà. Non va dimenticato, infatti, che la strada in argomento era già stata oggetto di verifiche tecniche (allora Provincia di Cagliari) perché il fondo stradale dell’intero tratto CarboniaVillamassargia risultava pieno di buche e avvallamenti tale da rendere le circolazione automobilistica pericolosissima e male manutenzionata. Alla base di tale dissesto, secondo quanto riferiscono le cronache dell’epoca, sarebbero stati i materiali utilizzati per il sottofondo dell’arteria, in massima parte comprendente materiali di scarto. Per ovviare la pericolosità dell’arteria venne rifatto il fondo stradale con bitume drenante e con accorgimenti tali da ricondizionare la strada in argomento, a quattro corsie, e farla diventare una delle più sicure e veloci dell’intera provincia. Questo, però, non portò alcuna modifica al fondo di riempimento delle “terre armate” (quelle poste per raggiungere la quota del ponte) nei pressi di Barbusi, le quali col tempo hanno rivelato la loro pericolosità. Tuttavia, come già rilevato in precedente servizio, questa ipotesi ha messo in luce che sul manufatto (un cavalcavia di appena 60-80 metri) sono mancati gli scrupolosi controlli tecnici, per un’opera dall’apparente inconsistenza per la sua dimensione, ma non per il volume di traffico pesante e leggero che ogni giorno vi transita. Né appare tollerabile che il Commissario dell’ex Provincia Carbonia Iglesias abbia utilizzato oltre un anno di tempo per ritrovarsi senza aver cantierizzato i lavori necessari. Di tale pericolosità, infatti, erano state allertate le istituzioni (Provincia Carbonia Iglesias, Regione e Comune di Carbonia) a fine di luglio 2013 dopo l’allarme lanciato da un automobilista che, passando sotto il ponte a Barbusi, dopo aver percorso via Sant’Isidoro (parallela alla provinciale), aveva notato diverse crepe e alcuni pannelli di cemento armato sul punto di collassare. “Gli esperti, si legge in una no- ta della Regione, esclusero il rischio crollo e si optò per un attento sistema di monitoraggio che avrebbe dovuto permettere di tenere la situazione sotto controllo e di segnalare il minimo cedimento”. Ma qualcosa non deve aver funzionato se il 21 novembre 2013 è accaduto un imprevisto: uno dei grossi pannelli di cemento armato si è spezzato ed è venuto giù con un bel po’ di pietroni al seguito. L’opera di ripristino sarebbe dovuta durare non più di qualche mese, e invece occorreranno almeno due anni di tempo per i percorsi tortuosi dell’appalto, anche se in data 14 gennaio scorso le maestranze della ditta Imag di Quartucciu hanno dato segno di riprendere i lavori di ripristino. Arrivati a questo punto sembra doveroso evidenziare che quel cavalcavia non è da aggiustare, ma da rifare di sana pianta per conoscere anche il tipo di materiale che era stato utilizzato a suo tempo e che oggi sembra aver dato luogo a reazioni sotterranee capaci di gonfiare le Pilastro portante pericoloso “terre armate” facendo spanciare gli elementi prefabbricati di contenimento, molti dei quali sono lesionati, se non addirittura “esplosi”. Ad ogni buon con- to, non sarebbe male valutare una soluzione alternativa al cavalcavia, bipassando il ponte e realizzando un breve tratto di strada, fatta con criteri tecnici e supportati da certificazione geologica, assai vicina a quel tratto d’emergenza messo a disposizione da circa un anno e mezzo. LA LEGGE DI STABILITA’ SU BONIFICHE E LA DIFESA AMBIENTALE DA AMIANTO riconoscimento di vittime dell’amianto per effetto dell’accredito della rendita INAIL. Gli aventi diritto potranno inoltrare la domanda all’INAIL territorialmente competente. Qualcosa si muove, quindi, nella direzione giusta, ma sono ancora tanti i passi da compiere nella vertenza delle patologie asbesto-collegate, che coinvolgono una larga fetta dei lavoratori sardi e dei loro familiari. A livello regionale, il Partito dei Sardi esprime apprezzamento per la recente approvazione, da parte dell’Assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, del Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dall’Amianto, che rappresenta un primo strumento fondamentale per avviare l’attività di decontaminazione e risanamento ambientale nell’intera Isola. Il Partito prosegue nel proprio impegno per evidenziare la problematica, nell’interesse dei lavoratori e dell’ambiente isolano, per una sempre maggiore presa di coscienza sui diritti e sulla necessità di costruire un futuro salubre e accogliente per le generazioni di Sardi a venire. Alcuni articoli della nuova Legge di stabilità trattano di tematiche legate all’amianto, in cui duole dover rilevare alcune mancanze, principalmente sul tema delle bonifiche ambientali. Nella nuova finanziaria, infatti, queste ultime si limitano ad interventi in favore dei comuni di Casale Monferrato e Napoli-Bagnoli (45 mln di euro per gli anni 2015, 2016 e 2017, art. 50), trascurando il restante territorio dello Stato, gravato ovunque da residui di manufatti in amianto pericolosi per l’ambiente e per i cittadini. Una misura del tutto insufficiente, quindi, ma che segna un impor- tante precedente nell’annosa questione del recupero ambientale. Buone notizie giungono invece per i lavoratori. Con l’art. 115, si interviene in materia di benefici contributivi, e stabilisce che “entro il 31.01.2015, gli assicurati all’assicurazione obbligatoria gestita dall’INPS, e dell’assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, gestita dall’INAIL, dipendenti da aziende che hanno collocato tutti i dipendenti in mobilità per cessazione dell’attività lavorativa” per i quali vi è stata una sentenza definitiva di accertamento dei benefici contributivi, COMUNE DI SANLURI Prov. Medio Campidano AVVISO DI INDAGINE DI MERCATO Elemento “Spanciato” Bar Ristorante Pizzeria Argentaria di Cosimo e Giovanni Cui NUOVI LOCALI CON SALA RICEVIMENTI SINO A 300 POSTI (Matrimoni - Sala da Thé - Convegni - Riunioni di vario genere) Tabacchi - Lotto - Totocalcio ARGENTARIA - Via Tasso Goldoni - Tel. 0781.30216 - IGLESIAS (angolo retro Ospedale CTO) PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 – ASSE 1 – MISURA 125 – AZIONE 125.1 SECONDO BANDO – MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA VIABILITA’ RURALE GRAVEMENTE COMPROMESSA A SEGUITO DEGLI EVENTI CALAMITOSI VERIFICATISI IL 18-19 NOVEMBRE 2013. L’importo complessivo dei Lavori a base d’asta è pari ad ? 138.700,00 di cui € 113.111,52 per lavori a misura soggetti a ribasso, € 22.702,62 per oneri e costi per la manodopera non soggetti a ribasso ed € 2.885,86 per Oneri per la Sicurezza non soggetti a ribasso. Gli Operatori Economici interessati dovranno presentare: a) una domanda, debitamente sottoscritta, nella quale manifestino il loro interesse a partecipare alla selezione; b) una dichiarazione attestante l’inesistenza delle cause di esclusione previste dalle vigenti normative con particolare riguardo all’articolo 38 del decreto legislativo n° 163 del 2006 e ss.mm.ii, nonché la sussistenza del possesso dei requisiti tecnici e professionali di cui al precedente art.4. c) una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti di capacità tecnica indicati al Punto 4 lettere a), b) e c). d) l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata al quale dovrà essere inviato l’invito alla procedura Negoziata. Le dichiarazioni devono essere rese unitamente alla domanda in conformità al modello A) allegato al presente avviso sotto forma di dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. 445/2000. I soggetti interessati ad essere invitati devono far pervenire quanto sopra entro le ore 13,00 del giorno 19.01.2015, mediante: - PEC all’indirizzo : [email protected] . servizio postale al seguente indirizzo: Comune di Sanluri Sede Legale: Via Carlo Felice 201, 09025 Sanluri – Provincia del Medio Campidano – Italy. Il Responsabile del Procedimento Geom. Sandro Farris. con l’applicazione del coefficiente 1,25 (non utile per il prepensionamento ma solo per aumentare l’entità della prestazione pensionistica), possono fare domanda per avere il riconoscimento con il coefficiente 1,5, per tutto il periodo già riconosciuto, e quindi accedere al prepensionamento. La misura, anche in questo caso, presenta forti carenze, escludendo coloro che non sono in possesso di una sentenza definitiva, con giudizi ancora in corso, e quanti lavorano in aziende che non hanno posto in mobilità tutti i dipendenti. Con l’art. 116, le prestazioni assistenziali del Fondo vittime amianto sono estese anche ai “malati di mesotelioma che abbiano contratto la patologia, o per esposizione familiare a lavoratori impiegati nella lavorazione dell’amianto, ovvero per esposizione ambientale comprovata” ma senza nuovi stanziamenti, e quindi ripartendo le vecchie risorse, che saranno proporzionalmente sottratte a coloro che avevano ottenuto il Coordinamento Partito dei Sardi per il Sulcis Iglesiente e-mail: [email protected] Realtà Locale 7 numero 705 del 22 Gennaio 2015 SANT’ANTIOCO RACCOLTA DIFFERENZIATA 2014 DA RECORD C’è un settore che ininterrottamente ha prodotto in questi anni grandi soddisfazioni e riconoscimenti a livello nazionale per la collettività di Sant’Antioco. Siamo partiti da zero, nel 2008 fra i primi nel territorio, con tanto entusiasmo e con la consapevolezza che la grande novità avrebbe riservato numerose insidie. La notevole mole di lavoro unita all’esperienza diretta vissuta quotidianamente ci ha messo nelle condizioni di maturare le conoscenze necessarie per fare le scelte che ci hanno permesso di ottenere i risultati migliori già dai primi anni. Dopo il 2009/2010, di costante crescita, nel 2011 la sensazione era quella di essere arrivati al risultato massimo ottenibile con il raggiungimento del 70%, media annua, di Raccolta Differenziata dei Rifiuti Solidi Urbani. A questo punto ci si sarebbe potuto aspettare una leggera flessione della percentuale raggiunta per arrivare a un consolidamento negli anni successivi, ma grazie al monitoraggio costante e alla grande attenzione dedicata dall’Amministrazione Comunale ciò non si è verificato anzi, da allora, la percentuale di Raccolta Differenziata è rimasta costante nel 2012 e nel 2013 con oltre il 70% dei rifiuti differenziati. Mantenere questi risultati sarebbe motivo di grande soddisfazione per i più, ma noi, forti dell’entusiasmo iniziale che non ci ha mai abbandonato e del lavoro eseguito negli anni teso a realizzare il sistema migliore per la nostra realtà, per il 2014 abbiamo intravisto la possibilità di raggiungere risultati ancora più ambiziosi nonostante quelli già acquisiti. Come succede sempre anche questa volta l’immaginazione era così chiara che si è presto trasformata in realtà, la buona partenza con la percentuale di gennaio superiore al 77% ci ha posti subito in un binario che poteva portare solo a grandi soddisfazioni, l’andamento nei mesi che si sono susseguiti è stato abbastanza costante rilevando le percentuali migliori nei mesi estivi (giugno – luglio - agosto), poco sotto l’80%. Quando, con i conferimenti di dicembre, si è chiuso l’anno, il risultato finale è stato eccezionale, oltre il 77% di Raccolta Differenziata media annua, incrementando di quasi sette punti percentuali quei numeri che negli ultimi anni ci avevano già dato grandi soddisfazioni. A questo punto parlare di Raccolta Differenziata Record a Sant’Antioco mi sembra doveroso se non altro per rendere merito a chi, la popolazione prima di tutto, ha permesso con il lavoro quotidiano che ciò avvenisse. L’intervento di monitoraggio dei conferimenti avviato nei primi mesi dell’anno dagli operatori della Ditta Agesp, che esegue il servizio di raccolta dei rifiuti, assieme al supporto dei Vigili Urbani (a entrambe va il nostro ringraziamento), teso a eliminare quella sacca di conferimenti errati, ha prodotto un maggiore livello di attenzione nella differenziazione dei rifiuti da parte della collettività. L’esperienza diretta ci porta a pensare che questo risultato per quanto di altissimo livello possa essere considerato ancora una volta tappa di un percorso che può raggiungere mete ancora più ambiziose. Siamo convinti che, in considerazione di come ci siamo strutturati, Ecocentro Comunale aperto mattina e sera sei giorni su sette d’inverno (chiusura di Giovedì) e ogni giorno per il resto dell’anno, con gli ulteriori imminenti accorgimenti, una zona del paese (circa 1000 utenze) sarà dotata di codice a bar- Sant’Antioco - Panorama aereo re per l’identificazione puntuale del conferimento del secco, e soprattutto con il supporto totale da parte della collettività, si possa raggiungere e superare la soglia, ormai solo psicologica, dell’80% di Raccolta Differenziata. Dal 2010 il nostro Comune è stato premiato ininterrottamente come Comune Riciclone d’Italia ponendosi a livello nazionale, nella speciale graduatoria per zone e fasce di popolazione, nei primi posti per il sud Italia. Nel 2013 questo risultato non è stato ottenuto a causa delle terre di spazzamento conferite in discarica in grande quantità. In poche parole siamo stati penalizzati perché abbiamo pulito troppo il paese. Il lavoro quotidiano di due spazzatrici ha fatto si che le circa 285 tonnellate di terre di spazzamento conferite in discarica e non al centro di recupero (in Sardegna non esistono centri per il recupero TUTTE LE STRADE DI COMPETENZA DELLA REGIONE PROPOSTA DI LEGGE DEI RIFORMATORI SARDI Strade, Anas addio: la competenza passa interamente sotto il controllo della Regione Sardegna e si eviteranno i pasticci e i ritardi nei lavori e nella gestione della rete stradale, come quelli che si sono registrati sulla 131 (dove i lavori sembrano non finire mai) e sulla Sassari-Olbia (che sembra avviata verso un destino analogo). E’ questo l’obiettivo della proposta di legge dei Riformatori sardi, che regionalizza l’intera rete viaria strada. In questo modo si ottengono quattro risultati: si saprà chi ha la competenza sulle strade e non ci potrà più essere rimpallo di responsabilità tra Regione e Stato, passeranno all’amministrazione centrale tutte le strade di competenza delle defunte Province ma anche – con una norma di attuazione dello Statuto – anche quelle classificate come nazionali (131, Orientale Sarda, SassariOlbia, etc), non si creano nuove agenzie o strutture esterne con carrozzoni inutili ma la competenza sarà di un dipartimento dell’assessorato regionale dei Lavori Pubblici. La rete di viabilità sarda, la cui gestione sarà affidata al Dipartimento della Viabilità sarda, sarà classificata in tre diverse tipologie: strada regionale di classe 1: costituita dall’intera rete viaria attualmente classificata rete stradale nazionale la cui estensione è complessivamente di 1.029 chilometri; strade regionali di classe 2: costituita dall’intera rete viaria ancora oggi in gestione ANAS ma che fin dal 1999 sarebbe dovuta essere affidata alla competenza della Regione Sardegna , in attuazione del Decreto Legislativo n.112/99, la cui estensione è di 1.879,5 chilometri; strade regionali di classe 3: costituita dall’attuale rete viaria provinciale la cui estensione è di 6.000 chilometri . Molti dei tracciati delle attuali strade provinciali si sovrappongono a più province e una gestione regionale consentirà una razionalizzazione e ottimizzazione degli interventi. Per quanto riguarda la classe 2, come si vede, siamo già in ritardo di 15 anni: soltanto la Sardegna e la Sicilia non hanno competenza su questo tipo di strade. Ma la vera novità sarà il trasferimento anche delle altre due classi: la 1, le strade classificate come nazionali, e la tre, vale a dire quelle provinciali. Sarà un vero e proprio salto di qualità che ci metterà al pari della Regione che da questo punto di vista è più avanti di tutte in Italia: il Trentino Alto Adige. In questo modo la regia sulla rete viaria sarà unica e non assisteremo più ai vergognosi rimpalli di responsabilità: i sardi hanno il diritto di avere strade che funzionino in tutta la Sarde- gna. I sardi avvertono una insopportabile e non più tollerabile ingiustizia sul problema della situazione viaria in Sardegna , in primo luogo dettato dalle condizioni di insularità e mancata attuazione di una effettiva continuità territoriale, poi dal deficit infrastrutturale che ci pone ultimi nella graduatoria nazionale con un rapporto (Km viari/ superficie territoriale) quasi da terzo mondo, con appena 50 Km di rete ogni 100 Kmq. Si pensi che fatto 100 l’indice della dotazione fisica dell’Italia della categoria strade ed autostrade , quello della Sardegna è di appena (41,3), con sensibili scarti rispetto al mezzogiorno ( 70,5) al centro (105,3 ) al Nord-Est con (110,4) e al Nord-Ovest dell’Italia (129, 9) . Il compito di gestione della rete viaria sarà affidato al Dipartimento Regionale per la Viabilità, denominato “ Strade Sardegna”, incardinato presso l’Assessorato dei Lavori Pubblici e dotato di autonomia funzionale, attraverso l’istituzione organizzativa di una apposita Direzione Generale. Il Dipartimento avrà una organizzazione molto snella improntata ad accelerare e abbattere le molteplici e ripetitive procedure amministrative, che assai spesso sono origine di forti rallentamenti nella realizzazione degli interventi, quasi sempre caratterizzati da “massima urgenza”. delle terre di spazzamento) andassero, in base ai parametri di calcolo di Legambiente per il conferimento del titolo di Comune Riciclone d’Italia, a ridurre la percentuale di Raccolta Differenziata, calcolata in base alla Normativa Nazionale, dal 71% portandola al 64%. Per il 2014 nonostante ci ridurranno ancora una volta, per i medesimi motivi, circa gli stessi quantitativi di terre di spazzamento (280 Tonnellate anche nel 2014) la percentuale ricalcolata con i parametri di Legambiente questa volta sarà comunque superiore al 70% garantendoci il titolo di Comune Riciclone d’Italia. Riteniamo che la nostra esperienza positiva, riconosciuta a livello nazionale, possa essere da esempio per il resto del territorio, e non solo. I benefici, oltre a quello di immagine, a livello nazionale con la premiazione di Comune Riciclone d’Italia, a quello ambientale, con questo livello di Raccolta Differenziata possiamo andare fieri del fatto che il nostro contributo ha portato maggiore riutilizzo dei materiali e minore consumo delle risorse della terra. In ultimo, e non perché di minore importanza, anzi, grazie a questi risultati negli anni, nonostante l’evoluzione della tassa da TARSU a TARES a TARI la collettività di Sant’Antioco ha potuto seguire questo passaggio normativo senza costi aggiuntivi, cosa di non poco conto visto che i media (regionali e nazionali) hanno ripetutamente dato notizie di tantissimi comuni, anche della Sardegna, dove con i vari passaggi la tassa si è moltiplicata, creando ulteriori disagi alle famiglie già in forte difficoltà. In conclusione è auspicabile che la cittadinanza di Sant’Antioco, alla quale ancora una volta va il più grande ringraziamento, che ha acquisito e consolidato una sensibilità particolare riguardo alle tematiche ambientali, utilizzi l’approccio mentale di questo esempio di successo anche negli altri settori della vita quotidiana affinché anch’essi diventino iniziative vincenti. Il Vice Sindaco Massimo Melis COMUNE DI PERDAXIUS Prov. Carbonia Iglesias INDAGINE DI MERCATO Lavori di “AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE” - Importo complessivo dei lavori a base di gara - € 103.437,87; - Oneri per la sicurezza - € 3.605,46. I soggetti interessati alla presente indagine di mercato dovranno far pervenire a mezzo del servizio postale tramite raccomandata, o consegnare a mano al seguente indirizzo: Comune di Perdaxius (CI), via Aldo Moro n. 1 – CAP 09010 – entro le ore 13:00 del giorno 23.01.2015 un plico recante all’esterno l’indicazione del mittente e la seguente scritta “AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE NEL COMUNE DI PERDAXIUS (CI)”. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Ing. Valerio Marongiu 8 Realtà Locale numero 705 del 22 Gennaio 2015 IGLESIAS AUTOVELOX NELLE STRADE DI CARBONIA UN MILIONE DI EURO PER COMPLETARE I COLLETTORI FOGNARI DELLA CITTA’ Iglesias Un investimento di un milione di euro per completare i collettori fognari di Iglesias: Abbanoa ha pubblicato il bando di gara per l’appalto integrato che porterà al completamento dell’intero sistema di smaltimento dei reflui della città: riguarda la posa della condotte di raccolta sul versante ovest del centro abitato, il completamento dell’impianto di sollevamento “Vergine Maria” e la realizzazione ex novo dell’impianto di sollevamento di Campo Pisano. Le opere erano già inserite in un vecchio appalto bandito dal Comune di Iglesias nel 2004, ma erano state realizzate soltanto in minima parte: a seguito di contestazioni, nel 2006 era seguita la rescissione del contratto. Abbanoa ha preso in carico il progetto, l’ha aggiornato, ha reperito i relativi fondi (fi- nanziamenti Cipe 60/2012 e 14/2013) e l’ha sbloccato fino ad arrivare all’indizione della nuova gara d’appalto. L’importo a base d’asta è di 997mila euro e le offerte dovranno essere presentate entro il 23 febbraio. Trattandosi di un appalto integrato, l’impresa aggiudicatrice dovrà realizzare anche la progettazione esecutiva ancora prima di avviare i lavori. Ciò consentirà di valutare anche la qualità del progetto e le innovazioni tecnologiche a garanzia di una migliore gestione e funzionalità delle opere. Sono previste due condotte: la prima seguirà il prolungamento della via Amelia Melis De Villa partendo da un pozzetto esistente in cui confluiscono già le reti esistenti della zona. la seconda partirà da un pozzetto di collegamento esisten- te in via Metalla e proseguirà seguendo la strada di Campo Pisano. Sarà possibile riutilizzare le tubazioni precedentemente posate col vecchio appalto e mai entrate in funzione. Entrambe i collettori fognari confluiranno al nuovo impianto di sollevamento di Campo Pisano, in località Cabitza. Da questo impianto i reflui saranno spinti verso il secondo impianto di sollevamento di Vergine Maria e da qui rilanciati fino al depuratore consortile. L’intero sistema sarà dotato di telecontrollo che consentirà un’efficace gestione degli impianti consentendo di eseguire a distanza le operazioni di manovra delle elettropompe. Le offerte, delle ditte aspiranti a partecipare alla gara, andranno presentate entro il 23 febbraio 2015. LA ASL 7 DI CARBONIA DOVRA’ IMPEGNARSI A RIQUALIFICARE IL MATERNO INFANTILE E L’INTERA AREA CHIRURGICA NEI NOSOCOMI Gli 11 Commissari delle Asl sarde avranno degli obiettivi specifici da raggiungere durante il loro mandato alla guida delle aziende sanitarie. Tali obiettivi sono definiti nella delibera di Giunta, approvata, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, in previsione della riorganizzazione e riqualificazione del sistema sanitario regionale. “Tutte le Asl - ha detto l’assessore Arru - secondo la legge regionale 23 del 2014, dovranno garantire il rispetto dei vincoli di bilancio e il contenimento della spesa sanitaria, rispondere efficacemente ai bisogni della popolazione, assicurare la qualità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (Lea). Non potranno per esempio abolire neppure un posto letto senza un sistema di emergenza-urgenza ben strutturato: non dimentichiamo il principio dell’ora d’oro davanti a determinate situazioni d’emergenza, per salvare la vita dei pazienti”. Ancora, la dematerializzazione della ricetta e il fascicolo sanitario elettronico e l’attuazione dell’APQ che mette in moto risorse economiche finalizzate a progetti importanti”. Ogni Azienda sanitaria ha degli obiettivi specifici e ben definiti da raggiungere, con azioni che consentiranno di esprimere una valutazione sul commissario di riferimento. Per quanto concerne la Asl 1 di Sassari il commissario dovrà favorire lo scorporo del presidio ospedaliero Santissima Annunziata, mentre la Asl 2 di Olbia dovrà attivare l’ospedale e il polo di ricerca privato della Gallura. Inoltre a Nuoro si impone l’obiettivo del Project financing: valutazione dei costi e criticità del contratto di concessione per la progettazione, costruzione e gestione dei lavori di ristrutturazione e completamento. “Molto importante per la Asl 4 di Lanusei - ha detto l’esponente della Giunta Pigliaru - il protocollo operativo del servizio di elisoccorso che consentirà di coprire per le emergenze-urgenze, in un tempo massimo di 20 minuti, tutto il territorio sardo”. Il Commissario della Asl 5 dovrà valutare i costi della qualità assistenziale e le modalità organizzative per le attività di riabilitazione della struttura territoriale Santa Maria Bambina, mentre il commissario della Asl 6 di Sanluri avrà il compito di attuare i procedimenti amministrativi per la realizzazione del nuovo ospedale di San Gavino Monreale, rispettando il cronoprogramma già defi- nito. “Nell’ottica della razionalizzazione - ha precisato l’assessore Arru - la Asl 7 di Carbonia dovrà invece riqualificare il settore materno infantile e l’area chirurgia, mentre obiettivo principale del commissario che traghetterà la Asl 8 di Cagliari è lo scorporo dei presidi ospedalieri Microcitemico e Businco, la razionalizzazione della rete dei laboratori di analisi, la realizzazione di un Hub unico del farmaco e l’espletamento della procedura di affidamento per la formazione continua in sanità”. Obiettivo del commissario del Brotzu sarà l’accorpamento dei presidi ospedalieri Microcitemico e Businco. Dovrà inoltre supportare la Regione nel processo di valorizzazione e sviluppo delle attività di ricerca sanitaria, per verificare il possibile riconoscimento del polo ospedaliero-universitario, in tutto o in parte, come istituto di ricovero e cura di carattere scientifico. Infine l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari e quella di Sassari dovranno attuare i procedimenti amministrativi previsti per la realizzazione dei rispettivi blocchi ospedalieri, rispettando il cronoprogramma. La Polizia Locale del Comune di Carbonia informa che, per prevenire gli incidenti stradali e garantire la sicurezza della circolazione, è partita il 13 gennaio 2015 l’attività di controllo della velocità. Nel sito, sezione Servizi Comunali – Polizia Locale – Avvisi, è possibile visualizzare il calendario con i giorni e i luoghi in cui saranno operativi gli strumenti per il controllo (Autovelox) nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2015. I controlli saranno eseguiti mediante dispositivo mobile di rilevamento della velocità, più comunemente noto con il nome di Autovelox, nelle strade del centro urbano regolate da un limite di velocità pari a massimo 50 km orari. Le vie maggiormente interessate dall’attività saranno: via Logudoro, via Lubiana, via Nazionale, via Dalmazia, via della Vittoria, via Roux, via C. Battisti, via Santa Maria delle Grazie (Barbusi), via R. Loi e viale A. di Savoia (Cortoghiana) e via Pozzo Nuovo (Bacu Abis). Le postazioni di controllo, come prescritto dalla legge, saranno indicate dall’apposito segnale stradale con la scritta “Polizia Municipale Carbonia - Controllo Elettronico della Velocità”. L’apparecchiatura tecnica per il rilevamento sarà impiegata in presenza e con il controllo del personale della Polizia Locale di Carbonia. In base alla gravità delle violazioni le sanzioni amministrative previste dall’art. 142 del Codice della Strada partiranno da 41 euro, oltre alla sospensione della patente di guida e alla decurtazione dei punti, per i casi più gravi. SI APRONO NUOVI SPIRAGLI PER LA ZONA FRANCA SARDA “Si aprono nuovi spiragli di confronto nel panorama politico regionale in merito all’istituzione della zona franca nell’Isola”. Così il consigliere regionale del Movimento Sardegna Zona Franca celebra la novità emersa nel corso della conferenza stampa del gruppo Sardegna Vera, con il responsabile della formazione Arbau che ha sostenuto positivamente un possibile percorso finalizzato al decollo dell’istituto fiscale ed economico nell’Isola, con una fiscalità di compensazione che vada incontro alle esigenze del mondo produttivo. “Ovviamente, rimarca Fenu, attendiamo di conoscere il progetto con le tappe per dare vita allo strumento che aprirebbe nuovi orizzonti economici per la Sardegna. Prendiamo atto, comunque, che segmenti sempre più vasti del centrosinistra valutano di dare concreta attuazione alla zona franca. Un passo in avanti di grande rilievo, considerata la bocciatura della mozione risalente ad alcuni mesi fa”. Ora la situazione è diversa, però. E i giochi si riaprono. “E’ indicativo il fatto che la posizione venga assunta dalla galassia autonomista presente nella maggioranza, ha aggiunto Fenu, Questo segnala la grande determinazione portata avanti dalle forze identitarie e nazionalitarie per arrivare all’affermazione di una delle battaglie storiche per la Sardegna. Ora la giunta non può restare insensibile su un tema che potrebbe consentire di ridare speranze all’Isola, con parecchie aziende che attendono le agevolazioni finanziarie ed economiche derivanti dalla Zona franca”. QUALIFICANTE CORSO ASSISTENTE BAGNANTI Sono aperte le iscrizioni al corso di Assistente bagnanti organizzato a Cagliari dalla Federazione Italiana Salvamento Acquatico. Queste si riceveranno fino al 14 febbraio 2015. L’esame è previsto nel mese di maggio 2015 davanti ad una commissione presieduta da un ufficiale della Capitaneria di Porto. Il brevetto di Assistente bagnanti è un titolo professionale che abilita alla sorveglianza balneare nelle piscine, acque interne e marine. Le disposizioni legislative prevedono l’assunzione e la costante presenza dell’Assistente bagnanti sia presso gli stabilimenti balneari e le piscine pubbliche comprese quelle ubicate presso strutture alberghiere. Il corso è articolato in venti lezioni teorico pratiche comprendenti il nuoto per salvamento, primo soccorso e rianimazione cardiopolmonare, tecniche di salvataggio con il battello a remi in mare, conoscenza di leggi e regolamenti che disciplinano la balneazione. Il corso sarà diretto dal Maestro di Salvamento Sergio Palmas, Vice Presidente Nazionale della Federazione; la parte medica verrà svolta da medici esperti in B.L.S. Il brevetto di Assistenti bagnanti, oltre che essere un titolo professionale che abilita al servizio di sorveglianza balneare, in mare, laghi e piscina, costituisce titolo per l’arruolamento nelle Forze Armate ed è riconosciuto come “Credito Formativo” nella scuola. Inoltre dà la possibilità di prendere parte alla protezione civile. Realtà Locale 9 numero 705 del 22 Gennaio 2015 BIANCA ATZEI RACCONTA IL SUO VIAGGIO NELLA MUSICA SINO ALLA PARTECIPAZIONE DEL PROSSIMO FESTIVAL DI SANREMO Massimiliano Perlato Bianca Atzei, 27enne nata a Milano (e le dispiace un sacco, ama spesso affermare pensando alla Sardegna) ma di origini oristanesi, raggiunge il suo sogno: parteciperà nella categoria Campioni, al Festival di Sanremo in programma dal prossimo 10 febbraio con la conduzione di Carlo Conti. Il brano che la giovane cantante sarda porterà alla kermesse sanremese si intitola “Il solo al mondo” ed è scritto da Kekko Silvestre, leader lapalissiano dei Modà. Con il cuore in Sardegna, Bianca intraprende gli studi sul canto sin da bambina e a 17 anni frequenta un’accademia di musica, intavolando anche le sue prime esperienze come cantante. Cresce ascoltando Whitney Houston e Mariah Carey ma è aperta a qualsiasi genere musicale, amando in particolare la musica anni ’60 di interpreti come Luigi Tenco, Patty Pravo e Sergio Endrigo. Presto pervengono parecchie collaborazioni per jingle pubblicitari e radiofonici, spot, sigle televisive e vari programmi televisivi. Il 3 agosto 2012 esce il singolo “L’amore vero”, in poco tempo diventa un grande successo radiofonico, così anche il video con più di 1 milione e mezzo di visualizzazioni su YouTube. Nello stesso autunno esce il singolo “La gelosia” in duetto sempre con Silvestre con 3 milioni e mezzo di visualizzazioni su YouTube. Nel 2013 arriva la collaborazione con il cantautore Niccolò Agliardi nel brano “Fino in Fondo” e continua quella con Kekko Silvestre. Proprio il frontman dei Modà è autore per Bianca della sua hit dell’estate “La paura che ho di perderti” che ottiene un enorme successo radiofonico e ben 4 milioni e mezzo di visualizzazioni su YouTube. Bianca Atzei è finalista del Music Summer Festival in onda su Canale 5, protagonista dei più grandi eventi dell’estate, di un tour nella sua terra sarda. L’emozione più grande è però sicuramente quella dello scorso ottobre, quando Gianni Morandi la vuole per duettare con lui nella chiusura di “Gianni Morandi – Live in Arena”, la due giorni di concerti evento tenuta dal grande artista a Verona. Bianca è stata anche l’interprete di “One Day I’ll Fly Away”, lead song della colonna sonora di “Anna Karenina”, la fiction con Vittoria Puccini ispirata al romanzo di Lev Tolstoj andata in onda su RAI 1. La canzone è un brano dell’americana Randy Crawford portato al successo, tra gli altri, dal personaggio di Satine interpretato da Nicole Kidman nel film del 2001 “Moulin Rouge”. Bianca che ha aperto i concerti del tour autunnale dei Modà. “Ci sono due artisti che ho incontrato nella carriera e a cui mi sono davvero affezionato – racconta il leader della band – Una di queste è Alessandra Amoroso, a cui voglio un bene dell’anima. L’altra è Bianca Atzei, la vidi in televisione un giorno e la segnalai immediatamente perché è fortissima. Non l’avevano presa per Sanremo Lab e sentii di chiedere al mio discografico di darle un’opportunità. Ha un graffio intenso, ha un atteggiamento sul palco unico”. Qualche domanda a Bianca Atzei: hai sempre voluto fare la Bianca Atzei cantante? “Sì, fin da piccola intonavo la sigla di Sentieri”. Poi? “Dall’età di 8 anni ho iniziato a studiare e a 17 ho cominciato a frequentare un’accademia milanese di canto. Ho partecipato al programma Cd Live, ero una corista della band di Domenica 5, ho fatto tanti jingle pubblicitari.” Mai pensato di partecipare a un talent? “Ho fatto dei provini e sono sempre stata scartata nelle selezioni finali. Ma con il senno di poi, sono contenta di non aver partecipato. Così sono riuscita a tracciare un mio percorso, fatto quello che più mi appartiene. Sia chiaro, non sono contraria a questi programmi, ma so che sono una vetrina, non la tua strada. Il mio desiderio più grande è quello di rimanere, non di fare il botto e poi scomparire.” In realtà, hai rischiato di bruciarti con il primo singolo “Amore vero”, uno dei tormentoni dell’estate 2012. Come si sopravvive? “Non mi ha mai spaventato il "tormentone". È una cosa completamente diversa dallo stare in tv per un anno intero. Il mio brano era in radio, ma tutti sentivano solo la mia voce. Certo c’era anche il videoclip, ma non lo associavano a una figura dal vivo. Il punto è come si sopravvive dopo un talent. Certo c’è chi ha successo, ma sono in pochi. Chi si ricorda davvero i partecipanti di tutte le edizioni di Amici e X Factor?.” Dopo è arrivato il secondo singolo “La Gelosia” e il duetto con Kekko Silvestre dei Modà. “Con quella canzone mi ero presentata ai provini di Sanremo Lab, ma sono stata scartata. Le selezioni, però, andavano in onda sui social e Kekko, collegato in streaming dal suo salotto, mi ha notato e segnalato. Secondo lui era un peccato che quella canzone andasse sprecata. Così è nata l’idea di fare un duetto”. Kekko ha scritto anche il singolo, La paura che ho di perderti... “Sì e quando l’ho sentito mi ha colpito subito. È scritto in un modo semplice e diretto. E non è facile perché parla di perdere una persona, non è facile trascrivere un’emozione così forte. Ma lui c’è riuscito.” Un pensiero alla tournèe con i Modà. “ Nella mia vita non ho mai PREMIO NAZIONALE “MONTIFERRU” PER PRODUTTORI DI OLIO D’OLIVA Anche quest’anno il Comitato Montiferru, composto dalla Camera di Commercio di Oristano, dalla Provincia di Oristano, dal Comune di Seneghe, dalle Agenzie Laore Sardegna e Agris Sardegna in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, organizza il“Premio Nazionale Montiferru” giunto oramai alla 22ª Edizione. Il Premio, che gode del patrocinio del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dell’Assessorato dell’Agricoltura della Regione Sardegna, è stato istituito per la promozione dell’olivicoltura nazionale nell’ambito delle attività volte a valorizzare l’Olio Extravergine d’Oliva di alta qualità, prodotto e confezionato in Italia e costituisce ormai un appuntamento irrinunciabile di confronto per i produttori italiani. Al Premio Montiferru possono concorrere, in forma singola o associata, le aziende agricole, i frantoiani e gli olivicoltori, purché siano produttori e confezionatori di olio extravergine, ottenuto da olive prodotte e lavorate in Italia, con parametri chimico-fisici e organolettici fissati dal Regolamento. I produttori Esteri possono concorrere nell’apposita Sezione Unica Internazionale. I soggetti che intendono partecipare al Concorso dovranno inviare entro il 07 febbraio 2015 l’allegata Domanda di Partecipazione al numero di fax 0783 2143401 oppure via mail a segreteria.premiomontiferru@or. camcom.it e far pervenire entro il 14 febbraio 2015 i campioni come disposto da Scheda e Re- golamento di partecipazione. I campioni iscritti al Concorso verranno sottoposti ad analisi sensoriale a cura di una qualificata Giuria Nazionale e sui campioni finalisti verranno condotte anche le analisi chimico-fisiche. La giornata conclusiva del Concorso e la cerimonia di premiazione si terranno a Seneghe (OR) nel mese di aprile 2015. Per ulteriori informazioni Vi invitiamo a contattare la segreteria organizzativa ai recapiti indicati oppure visitare il sito: www.premiomontiferru.it. Tutta la modulistica e il regolamento del Concorso sono disponibili nel sito del concorso (nel sito sono disponibili le versioni in Inglese e Spagnolo). La partecipazione al Premio Montiferru è soggetta al pagamento Bianca Atzei avuto paura di cantare: semmai, posso “soffrire” per ciò che mi riguarda da più vicino, per quello che provo nel quotidiano. A Bari, per “Battiti Live”, mi sono drea Parodi o Marisa Sannia. Porto la mia isola tatuata su una mano. “Ses sa vida mea”, c’è scritto, con l'inchiostro, sulla pelle. È una frase dedicata a mio padre. Ma è anche una frase dedicata alla mia terra. La Sardegna, Oristano, è la mia casa. IGLESIAS COMMERCIANTI E IMPRENDITORI TRA OTTOCENTO E NOVECENTO Sabato 10 gennaio, in Sala Branca (Palazzo Municipale, Piazza Municipio) è stata inaugurata la mostra “Ma nel lavor tu fai libere le genti, commercianti e imprenditori a Iglesias fra Ottocento e Novecento”. La mostra “Ma nel lavor tu fai libere genti”, allestita presso il vecchio Municipio, ricorda il periodo in cui, fra Ottocento e Novecento, la città di Iglesias offriva importanti opportunità di occupazione e, con esse, la facoltà ai lavoratori di acquisire autonomia e libertà. La mostra non vuole essere nostalgica, vagheggiare solo i bei tempi andati, ma si propone di riscoprire quelle capacità di determinazione, dinamismo e inventiva che qualificava gli Iglesienti del periodo, affinché questi stessi valori possano essere di stimolo per l’attualità. La mostra, curata da Antonio Ariu, Marcella Cogoni e Grazia Villani in collaborazione con il Comune di Iglesias, è solo la prima fase di un progetto più ampio che riguarderà il commercio iglesiente della Belle trovata davanti a 100 mila persone, emozione indescrivibile. Più che paura quella è una situazione che mi dà la carica”. Ora il sogno di Sanremo e il tuo primo album… “Incrocio le dita e ancora una volta mi sono messo nelle mani di Kekko. Gli sarò sempre riconoscente. E poi il mio primo album, un sogno”. E la Sardegna, Bianca? Sarda sino al midollo: figlia di sardi. Vivo la Sardegna con grande intensità ed emozione. E’ magica, piena di profumi e colori. Ogni volta che ci vado anche per i concerti, provo sensazioni magnifiche. Mi viene la pelle d’oca poi quando mi capita di interpretare brani di An- della quota di iscrizione, da corrispondersi secondo i termini e le modalità previste dal Regolamento (Art. 5), fissata in € 60,00 (IVA al 22% inclusa) per ogni partita di olio in concorso, a titolo di parziale copertura delle spese di analisi chimiche e sensoriali, della stampa e dell’invio del Catalogo Ufficiale. info: Segreteria Premio Montiferruc/o Camera di Commercio I.A.A. di OristanoTel. 07832143245 - 223 Fax 07832143401mail: segreteria.premiomontiferru@o r.camcom.it; www.premiomontiferru.it Epoque. In questa tranche iniziale, attraverso documenti e oggetti d’epoca, sono rappresentati i farmacisti, i rivenditori di tessuti e i sarti, i fotografi e i gioiellieri, alcuni dei quali, con la loro intraprendenza e fiducia nel futuro, furono capaci di distinguersi positivamente in ambito nazionale e persino internazionale. Nelle fasi successive saranno rappresentati gli artigiani, gli esercenti di bar, alberghi e ristoranti, per finire a dare uno sguardo ai gestori di cinema e teatri. La caratteristica saliente della mostra è di essere stata allestita, secondo una formula già sperimentata in precedenza, con materiale messo gentilmente a disposizione da tutti quegli Iglesienti che hanno voluto collaborare in nome dell’amore che nutrono per la propria città. Ed è su questa base che ci si augura che, sempre più partecipata, la mostra possa crescere fino a diventare, eventualmente, una prima base per un museo stabile sulla storia cittadina. 10 Speciale Parco Geominerario numero 705 del 22 Gennaio 2015 STORIA DELLE MINIERE IN SARDEGNA CARATTERI ECONOMICI DELL’ATTIVITA’ ESTRATTIVA TRA IL 1860 E IL 1907 Roberto Curreli I caratteri economici dell’attività mineraria in Sardegna nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento, hanno subito una notevole evoluzione sia di rendimento che di utilizzo di forza motrice. Infatti il miglioramento delle tecniche di estrazione e di lavorazione aveva prodotto un forte incremento economico. Dai dati raccolti dall’Annuario Statistico del 1900, dalla Rivista del Servizio Minerario del tempo di 47 anni ed elaborata per singolo decennio, dal 1860 al 1869 vennero prodotte 6,4 tonnellate procapite; nel 187079, 11,9; dal 1880-89, 14,6; dal 1890-99, 14,6 e dal 1900 al 1907 12,4. L’apparente anomalia che ha presentato il periodo 1860-69, dipese sicuramente dallo scarso sviluppo delle coltivazioni delle calamine. Infatti la produzione di piombo in quegli anni superò di un terzo circa quella di Sos Ennatos Lula 1904 e dai Bollettini dell’Ufficio del Lavoro dal 1904-1907 è stato possibile verificare la produzione media annuale di minerali di piombo e di minerali di zinco fornita da ogni singolo operaio, distribuita nell’arco di minerali di zinco, mentre nei decenni successivi a seguito delle estrazioni calaminari le parti si invertirono e il rapporto tra ricavi da minerali di zinco e quelli di piombo oscillava tra 2,3 e 3,5. Un’anomalia sul ren- dimento che si riscontra nel decennio 1870 e il 1879 in confronto ai decenni successivi ed è da attribuirsi al fatto che in quell’epoca la presenza di operai provenienti dal continente, assai numerosa in Sardegna, nei periodi estivi rientrava nei paesi di provenienza, riducendo pertanto la loro attività e di conseguenza causando una forte diminuzione di produttività. Nonostante la durata del lavoro annuo prima della legge sul riposo festivo fosse di circa 350 giorni , a seguito di licenze, malattie o altre cause, le giornate lavorative effettive risultavano attorno a 300. Il numero di giornate per la produzione di una tonnellata di zinco nei decenni 1880-89 e 1890-99 erano in media di 20,5, mentre dal 1900 al 1907 24,2. L’aumento delle giornate lavorative si può spiegare con l’impoverimento del minerale estratto e di conseguenza con la diminuzione di tenore. Nonostante le minori rese nei giacimenti, le produzioni mantenevano limiti accettabili per via dell’apporto meccanico dei macchinari presenti nelle laverie, che venivano di volta in volta perfezionati. L’incremento di produzione coincise anche con l’aumento della forza motrice impiegata. Secondo quanto descritto nel documento “Atti della Commissione Parlamentare d’Inchiesta, sulla condizione degli operai delle miniere della Sardegna”, redatto nel 1910, la forza motrice veniva distinta, tra quella richiesta per l’estrazione del minerale, quella dovuta al sollevamento delle acque e quella assorbita dalle laverie. L’incremento del consumo di forza motrice nell’estrazione del minerale e dall’eduzione delle acque, contrassegnavano lo sviluppo delle lavorazioni nei pozzi e l’approfondimento dei lavori interni; con il passare degli Monteponi CONSORZIO DEL PARCO GEOMINERARIO STORICO E AMBIENTALE DELLA SARDEGNA Via Monteverdi, 16 - 09016 Iglesias (CI) Tel. +39 0781 255066 - Fax. +39 0781 255065 www.parcogeominerario.eu - E-mail: [email protected] Montevecchio anni il consumo di forza motrice venne incrementato, passando da 12 cavalli vapore per tonnellata di prodotto (dal 1870 al 1874) a 23,4 cav. vap. (dal 1900-1907) per 10 ore lavorative giornaliere; mentre per le laverie il consumo per ogni tonnellata di prodotto , passava da 5,8 cav. vap. (1860-69) a 40,6 cav. vap. (1890-1899) per concludere a 60,3 nel 1900-1907. Per quanto riguarda la manodopera, i minatori sardi risultavano meno pagati di quelli continentali, infatti nel 1871 i minatori sardi percepivano 2,50 Lire al giorno, contro 3,50 Lire di quelli del continente. Tali retribuzioni subirono diverse oscillazioni, infatti nel 1882 i sardi percepivano 2,95 Lire contro 4,35 di quelli penisolani, per poi scendere nel quinquennio 1887-1891 a 2,40 Lire contro le 3,80 Lire sino a giungere nel 1897 a 2,70 Lire contro le 4,05 lire, per poi assestarsi nel 1907 a 2,45 Lire. All’inizio delle lavorazioni i minatori erano per la maggioranza reclutati in con- tinente. Il Sella nel suo resoconto, riferisce che minatori piemontesi lavorando a cottimo riuscivano a percepire anche 7 lire al giorno, i bergamaschi, 45 Lire, mentre e i sardi 2-3 Lire. Dal 1880 con il diminuire delle produzioni, i lavoratori continentali nelle miniere dell’Iglesiente iniziarono a diminuire, concentrandosi solo in pochi centri minerari. Particolare interesse rivestiva l’impiego dei bambini; nelle miniere sarde non è stato mai esercitato il trasporto a spalla molto praticato nelle solfatare siciliane, inoltre l’accesso alle coltivazioni in sotterraneo non era concesso agli operai che non avessero sedici anni compiuti; l’impiego dei fanciulli e fanciulle era però consentito nel lavoro di cernita del minerale all’esterno. Dal 1880 al 1890 il loro numero rappresentava l’8,14% del totale dei lavoranti: le norme imposte dalla legge sul lavoro minorile e le responsabilità che in qualche caso furono attribuite al personale direttivo delle mi- niere, indussero taluni industriali ad escludere i bambini dai lavori e così la percentuale che era discesa a 6,1% nel 1890-1899, passò nel 19001907 al 2,7 % , le retribuzioni per bambini sotto i 15 anni erano di 0,90 Lire al giorno. I salari dei minatori andarono diminuendo soprattutto per la depressione dei prezzi dei metalli, il salario medio dei minatori segnava una diminuzione progressiva , contemporaneamente a questa minorazione si osservava un miglioramento del salario dei manovali. Stando ai dati raccolti dal “Sindacato per gli infortuni” che aveva sede ad Iglesias, al quale erano ascritte la maggior parte delle miniere sarde, i salari medi per anno e per giornata di lavoro ha presentato le seguenti variazioni: nel 1904, 662,08 Lire annue (2,10 giornaliere), nel 1905, 632,56 Lire annue (2,22 giornaliere), nel 1906, 678 lire annue (2,26 giornaliere) e nel 1907 684,26 Lire annue e 2,34 giornaliere. Cultura numero 705 del 22 Gennaio 2015 11 EDITORIA NEL SULCIS:“RELITTI E NAUFRAGHI” IL NUOVO LIBRO DI FRANCO PERELLA Alessandro Carta È uscito a ridosso del periodo natalizio l’ultimo libro di Franco Perella dal titolo “Relitti e naufraghi” (Pettirosso editore). In un periodo in cui l’atmosfera è allegra e felice non è certamente facile contestualizzare l’argomento principe dell’opera che è quello del disagio psichico. Ma l’autore non è nuovo a questo genere di argomenti considerato che da sempre è vicino ai meno fortunati, infatti dopo essere stato ordinato sacerdote viene inviato, nel 1969, come Volontario nello stato del Maranhao - Brasile dove si è interessato di scuola, educazione e formazione di movimenti giovanili. Al suo ritorno esercita la professione di Insegnante prima nelle scuole superiori e poi nella Scuola Primaria fino all’anno 2007. È scrittore e collaboratore dell’ “Agorà”, periodico di attualità, cultura e letteratura edito a Firenze dall’anno 1964; del “Sulcis Iglesiente oggi”, settimanale della diocesi di Iglesias; de “Il ponte” periodico della parrocchia di San Giovanni Suergiu. È, altresì, impegnato, come dirigente A.I.M.C. nella formazione didattico-pedagogica degli Insegnanti di ogni ordine e grado, ha progettato e diretto decine di corsi, in campo regionale e nazionale. Da ricordare l’impegno per la valorizzazione della storia, della lingua e della cultura sarda. Ha pubblicato nel 2007 “… Lungo il cammino”, opera autobiografica. Con “Relitti e naufraghi” l’autore racconta, attraverso la figura di Saverio, una storia di incomprensioni familiari ma soprattutto di egoismo tra coniugi dove Saverio è l’oggetto del contendere per sminuire la figura dell’altro. “C’è un’esigenza in molti di metter per iscritto quanto fotografano nella vita di tutti i giorni, – racconta Perella - positività e negatività, e ogni volta che ciò accadde è quasi un parto. E’ un’esigenza che ti fa soffrire e dalla quale non puoi prescindere. Ho provato a passare oltre, a fare l’indifferente; inutilmente perché l’atteggiamento esterno non corrisponde a ciò che vivi dentro di te. Ti si costringe a ritornare sui tuoi passi, a metterti in discussione. Così è successo nell’incontro con Saverio: un nome che compendia tutti i “Saverio” i cui passi si sono mischiati ai miei.” Si sente nel libro di Franco Perella questa empatia con il personaggio principale e con tutti i suoi dolori e le sue paure tanto che è difficile lasciarlo morire così che l’autore preferisce piuttosto sia ripreso dalla natura che lo ha creato. “Il relitto è la condizione di chi non trova soluzioni e si lascia andare. – precisa Franco Perella - Relitto è, in maniera particolare, la condizione di chi sceglie il nulla chiudendosi nel proprio io, negandosi alla vita. Il naufrago è la condizione di chi, sperando nonostante tutto, partendo dalla spiaggia della propria miseria tende verso l’Infinito. Il naufrago non muore! Rivive in Cieli e Terre nuove.” L’unica salvezza di Saverio sarà proprio fare il naufrago e quindi morire per rivivere in un’altra dimensione dove il dolore è inesistente o perlomeno non è forte come in quello terreno. “Tutti i personaggi trattati nel libro – scrive Claudio Moica nella postfazione - sono alla ricerca di una verità con le loro fragilità, i loro dubbi, le loro rabbie, i loro dolori. Il libro di Franco Perella lascia una traccia profonda nel cuore che, apparentemente, potrebbe sembrare di dolore, ma, leggendo affondo, calandosi all’interno del proprio cuore, si scoprirà che questo non è null’altro che l’altra faccia della fePresentato a Cagliari il nuovo lavoro dello scrittore Roberto Brughitta. Dopo “Il Giocattolaio” e “Baci di Laguna” ci propone un nuovo romanzo ambientato in un piccolo centro della Sardegna nel secondo dopoguerra. Una storia leggera ma importante, che con un registro semplice lascia trasparire i sentimenti puri dei protagonisti, vissuti in un tempo lontano ma non troppo. Roberto, una copertina colorata, una storia... “Per quanto mi riguarda penso che la copertina sia importante quasi quanto il contenuto della storia che racconta. Il lettore che si aggira in una libreria tra centinaia di volumi in bella mostra, deve al primo sguardo capire che tipo di racconto troverà all’interno del libro. Chi si deve occupare della copertina deve prima di tutto leggere attentamente la storia, e solamente dopo potrà pensare cosa andrebbe meglio per rappresentane il contenuto. Io ho avuto la fortuna di conoscere Giuseppe Pisano, un licità e attraverso le vicende narrate, senza arrivare a compiere gesti definitivi come quelli del protagonista, ci viene indicata una strada per raggiungerla.” Ma spetta al dott. Antonio Laddomada nella prefazione, direttore del reparto Psichiatrico dell’ospedale Sirai di Carbonia, l’interpretazione tecnico-intimista del personaggio “Le sue emozioni, basi del suo io, lo rendono incerto e incapace. Ecco gli sbandamenti, gli affetti contorti, la droga forse, la malattia mentale, i ricoveri, il naufragio. Come si sente? Che conti s’è fatto? Quanto la morte diventa una liberazione? Come l’ha immaginata? Perella, con una serie di immagini, ricordi e deduzioni, ricostruisce e prova a Franco Perella rispondere a queste domande. Bisogna solo leggerle, pensando anche noi, così come si tenta in psichiatria, cosa sarebbe potuto fare per salvarlo e non s’è fatto!” Ecco perché è giusto che mentre tutti festeggiano il Natale non dimentichino che le emozioni vanno elargite 365 giorni all’anno e il libro di Perella, ol- tre a essere un bel regalo di fine anno, è certamente un buon metodo per ricordarcelo proprio come dice l’autore “Poche pagine sono il compendio di una vita. Ho lasciato al lettore il compito di scrivere altre pagine, quelle della propria esistenza. La mia sarà la “nostra” opera scritta a più mani.” IL ROMANZO “LA DONNA FARFALLA” NUOVO LAVORO DI ROBERTO BRUGHITTA Carmen Salis amico che disegna per passione e non per mestiere. I colori che lui usa sono gli stessi che io descrivo. Il racconto del mio ultimo libro è stato scritto a colori. Lamadrò è il paese che racconti. “Lamadrò, ovvero Lunamatrona, è il paese dove durante la mia infanzia trascorrevo tutti i giorni delle mie vacanze invernali. Come penso sia per ogni bambino, le festività di tanti anni fa (la mia età si misura infatti, in tanti anni fa) si trascorrevano in una atmosfera completamente diversa da oggi. Prima di tutto per il numero dei commensali presenti a tavola. Le tavolate raggiungevano delle volte venti coperti, con i bambini rigorosamente messi tutti insieme in un piccolo tavolo accanto. Poi per tutti quei riti che puntualmente si ripetevano abitudinari prima di ogni evento. La preparazione dei dolci, l’incartamento di alcuni, il pane e i ravioli fatti in casa. Le processioni religiose, la visita a certe persone che in base all’età non si potevano muovere da casa, e tante altre cose. Poi c’era il gioco. Io arrivavo dalla città, dove si giocava sui marciapiedi o sotto i portici dei palazzi. Anzi, io ero fortunato perché avevo la necropoli di Tuvixeddu accanto e potevo vedere qualche sporadica pianta. Ma a Lamadrò era tutta un’altra cosa. Ci si arrampicava su altissimi alberi sia per sfida, ma soprattutto per recuperare qualche frutto che il proprietario aveva lasciato proprio perché troppo in alto per poterlo cogliere. Io penso che i bambini di oggi non riuscirebbero a salire su una pianta senza prima scaricare la APP apposita.” Perché hai scelto di ambientarlo in un periodo come quello del secondo dopoguerra? “Mi trovavo in un ristorante e mi accorsi che nella tavolata di almeno sette persone che avevo accanto, durante una pietanza e l’altra, tutti quanti avevano gli occhi bassi e fissi sul proprio cellulare. Tra questi c’era un ragazzo che sicuramente non era dotato della nuova tecnologia. E mentre osservavo gli altri membri della compagnia mettere i loro Mi Piace su facebook o messaggiare su WhatsApp, notavo con mio dispiacere che questo ragazzo pur essendo insieme a parecchie persone, si sentiva terribilmente solo. Agli inizi degli anni 90, ho avuto la fortuna di essere contattato da un grande Burattinaio per restaurare alcuni Burattini antichi (in quel periodo restauravo statue sacre), la persona in questione era Mauro Sarzi Madidini, fi- glio del grande Otello e grazie a lui sono entrato a far parte di quel mondo fatato. Ho fatto più di 1500 spettacoli di Burattini in giro per tutta la Sardegna e qualche tour a Roma. Innumerevoli corsi di animazione, dalle quale sono usciti tantissimi nuovi talenti, Daniele Contu e il Mago Brullas per esempio. Faccio ancora qualcosa, ma solo per qualche evento speciale. Naturalmente con i miei trascorsi non è stato difficile parlare di personaggi come la donna Farfalla e gli altri artisti che compaiono nel racconto. Fanno parte di me, forse egoisticamente sono io stesso.” Tanti i messaggi, e anche importanti. “Cerco sempre di inserire qualche messaggio nei miei racconti. Non saprei quantificare la loro importanza ma una cosa è certa, sono importanti per me. L’ho fatto nei precedenti libri e lo stesso è accaduto con “La donna Farfalla”. Solitamente non tratto veramente l’argomento, mi limito a sfiorarlo. In questo modo, chi vorrà potrà approfondirlo per conto suo. Magari, come spesso è accaduto, è stato lo spunto per la discussione durante una lezione scolastica. In questo libro si parla di quando è nato il primo teatro stabile, del decreto legge sull’analfabetismo, si sfiora il tema dell’autismo e della obesità. Emerge la passione per i libri che gli adulti dovrebbero per obbligo trasmettere a figli e nipoti, o a qualunque bambino. Si parla delle Api… e c’è un perché. E naturalmente si parla d’amore… su tutti i fronti”. Perché scrivere? “Per poter dire il tuo parere sugli argomenti più svariati. Scrivere per descrivere un sentimento provato, bello o brutto che sia. Scrivere per sentirsi vivi, per lasciare un segno in questo strano mondo. Ma soprattutto scrivere per comunicare. Comunicare ai bambini la pericolosità dell’amianto come è successo per “Su Lèpori isposu”, per avvicinare i giovani alla donazione del midollo osseo, nel caso di “Trucioli di cuore”, per far conoscere la storia archeologica di un paese come è accaduto in “Baci di laguna”, o come nel caso de “Il giocattolaio” per far ricordare ai giovani l’importanza del rapporto con gli anziani, che sono i nostri primi libri con cui da bambini veniamo in contatto. Nel caso de “La donna Farfalla”…lo lasciamo scoprire al lettore.” SULCIS - IGLESIENTE: TURNI DAL 24 AL 25 GENNAIO 2015 A cura di Franco Airi. FARMACIE: IGLESIAS: SOLLAI, via Azuni, tel. 0781.24214 CARBONIA: SOTGIU, viale Trento, tel. 0781.61228 CARLOFORTE: LODDO, via Garibaldi, tel. 0781.854006 SANT’ANTIOCO: BASCIU, piazza Italia, tel. 0781.83003 PORTOSCUSO: PUSCEDDU, via Giulio Cesare, tel. 0781.509713 NARCAO: COMUNALE, piazza Marconi, tel. 0781.959048 TEULADA: DANERO, via Umberto, tel. 070.9270014 BENZINAI: IGLESIAS: SOLO SERVIZIO 24ORE CARBONIA: LECLERC, via del Minatore AGIP-COSSU, via Lubiana Q8-MAGGI, Cortoghiana VILLAMASSARGIA: Q8-MURGIA, via Stazione GONNESA: Q8-MAMELI, corso Matteotti SANT’ANTIOCO: AGIP-PINNA, via Nazionale CARLOFORTE: AGIP-REPETTO, via Porticciolo Pescherecci SAN GIOVANNI SUERGIU: AGIP-MASSENTI, statale 126 SANTADI: TAMOIL-MELE, strada provinciale n°1 PORTOSCUSO: TAMOIL-PORTAS, via Dante GIBA: Q8-IBBA, via Principe di Piemonte.
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