Scheda film - Cineteatro Baretti
Transcript
Scheda film - Cineteatro Baretti
PORTOFRANCO IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI PORTOFRANCO IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI 20 gennaio 2015 cineBaretti Dal 14 al 19 gennaio, ore 21 domenica 18 gennaio, ore 18 e 21 QUI un film di Daniele Gaglianone Racconto in sogge va di dieci a vis del movimento No Tav che da 25 anni in Val di Susa si oppone con tenacia al proge o della Torino-Lione: ci adini qualsiasi che hanno scelto di lo are, ogni giorno. Dieci ritra che raccontano la stessa amara scoperta: il tradimento della poli ca nazionale, accusata di aver abbandonato questa gente al loro des no, lasciandola sola a vedersela con la polizia an sommossa. QUI, in Valle di Susa, il blackout democra co tra Stato e ci adino è esploso prima che altrove. E in modo devastante. QUI si lo a innanzitu o per restare ci adini. Sabato 17 alle ore 21 sarà presente il regista in sala Interi 5€ - RidoƩo 4€ (under 25, over 60) - Aiace 3,50€ Consegnando questo depliant in cassa si ha diriƩo ad un ingresso ridoƩo PORTOFRANCO è realizzato: Con il contributo di: Unicredit Group - Cineforum Circolo Torino In collaborazione con: Goethe Institut di Torino | Associazione culturale Russkij Mir | Wic.it - Web Image CommunicaƟons | Rossorubino Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza | HARD CANDY un film di David Slade Con: Ellen Page e Patrick Wilson Durata: 103 minu Genere: Thriller, dramma co Nazionalità: USA, 2005 Sceneggiatura: Brian Nelson Fotografia: Jo Willems Montaggio: Art Jones Musiche: Harry Esco , Molly Nyman Via Baretti 4 - 10125 Torino - Tel./Fax 011 655187 www.cineteatrobaretti.it - [email protected] -Questo è quello che dicono tuƫ -Chi? -Chi? I pedofili. Lei era così sexy, lo voleva. Tecnicamente era una ragazzina, ma si comportava come una donna. E’ così facile incolpare un bambino. Solo perchè una ragazzina sa come imitare una donna, non implica che lei sia pronta a fare quello che fa una donna. Tu sei quello cresciuto qui. Se un bambino dice qualcosa di malizioso, lo ignori. Non lo incoraggi. Se un bambino dice “Prepariamoci uno screwdriver“, tu porƟ via l’alcool, non lo trascini a farsi il prossimo drink. Teatrale, provocatorio, disgustoso, pretenzioso, morboso e crudele. In una parola: brillante. Oggigiorno la visione di un film brutale ed iperrealis co non desta scalpore. La storia di una donna che ha subito violenza e si vendica è diventata ormai un topos cinematografico che non solleva più diba o controversie. Ed in fondo la reazione della donna è pienamente gius ficata da un punto di vista morale, anche se estrema. Il piccolo colpo di genio dello sceneggiatore di “Hard Candy“ consiste nell’ aver trasposto in una storia di sexploita on un’adolescente carnefice ed aver introdo o nel genere un tema che immediatamente scatena diba e polemiche, fino all’esasperazione, vista quanta carica emo va trascinano con sè cer deli : la pedofilia. “Hard Candy” abbandona lo spe atore in uno stato di completa confusione, morale e mentale. La parola chiave di “Hard Candy” è sovversione. Prima di tu o sovversione dei ruoli. Jeff è un trentenne oltremodo affascinante, con il sorriso lucente del bel Patrick Wilson. E’ un fotografo professionista, ma i suoi sogge preferi sono le ragazze adolescen . Fino a che punto ha valicato il confine del lecito? Hailey, se così davvero si chiama, è una 14enne impavida interpretata da una sorprendente ed inquietante Ellen Page. E’ sexy, intelligente. Troppo dell’una e dell’altra cara eris ca. Ed il suo volto innocente è una dolce trappola cui è impossibile non abboccare. Hailey si lascia sedurre in chat da Jeff ed organizza un incontro, acce ando persino di farsi ospitare a casa sua. Quello che a ende Jeff sarà solo l’inizio di una discesa vor cosa verso l’inferno, che Hailey orchestrerà in modo magistrale. Ed il potenziale carnefice diventa potenziale vi ma. Tu avia “Hard Candy” non è solo questo sovver mento di po classico e cui abbiamo già assis to in film quali “La “La morte e la fanciulla” fanciulla” dire o da Polanski (per altro citato in una feroce ba uta, che fa riferimento al processo per violenza su minore a carico del regista, quando Hailey commenta sarcas camente con Jeff le possibili conseguenze di una condanna di quest’ul mo: ““Forse Forse che ha impedito a Polanski di vincere un Oscar?“). Oscar?“). E’ impossibile iden ficarsi e parteggiare per l’uno o l’altro dei protagonis . Nei loro dialoghi serra e teatrali, la vi ma appare essere chiaramente Jeff, ma come piccole bombe ad orologeria ci esplodono in faccia, una dopo l’altra, verità sempre più sconvolgen ed amare sulla sua personalità, facendoci quasi sen re in colpa per aver pensato che fosse un innocente torturato da un’adolescente resa folle da una furia cieca. Dall’altra la crudeltà di Hailey è così sistema ca, incessante, chirurgica, da rendere il contrasto col suo aspe o angelico assolutamente disturbante. Perchè Hailey è animata da un odio così intenso e machiavellico da rasentare il malvagio, per infine superarlo. Jeff ci viene presentato come un uomo ferito nei sen men , ancora lacerato dalla conclusione di una storia d’amore “adulta”. E proprio facendo leva su ques sen men , senza nessuna remora, Hailey ge erà nel panico e nello sconforto il ragazzo inducendolo ad un gesto estremo. “Hard Candy” descrive in modo compiuto l’impossibilità di trovare una soluzione equilibrata, civile, sensata e scevra di emo vità al problema della pedofilia. Ma sopra u o lo strascico di dolore che lasciano cer a , che neppure la punizione peggiore riuscirà a lavare via. Non propone soluzioni, le presenta tu e, in modo cinico e dissacrante. E così sovverte pure l’elemento principale delle favole dei fratelli Grimm: la morale. A casa con voi non porterete una chiara percezione del bene o del male, ma tu o il malessere che uno spe acolo di tortura mentale vi puo’ procurare. Quel senso di disagio che si prova quando si assiste alla lo a tra diverse forme di malvagità, quando si entra in una galleria buia e a metà strada scopriamo che non esiste via d’uscita e non rivedremo mai più la luce. Il lieto fine in questo caso è il trionfo della ca veria più pura. Prossimi appuntamen : sabato 24 gennaio no replica film per maratona mozar ana martedì 27 gennaio, ore 21 HANNAH ARENDT un film di Margarethe von Tro a Film in lingua originale con so o toli. Evento che celebra la Giornata della Memoria.
Documenti analoghi
Scheda film - Cineteatro Baretti
Con il contributo di:
Unicredit Group - Cineforum Circolo Torino
In collaborazione con: Goethe Institut di Torino | Associazione culturale Russkij Mir |
Wic.it - Web Image CommunicaƟons | Libreria ...