Legionella pneumophila - TQSI Servizi Integrati Srl
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TQSI Servizi Integrati S.r.l. Sede amministrativa: Piazza Italia, 15 – 24020 Cene (BG) P.Iva 02878180161 - http://www.tqsi.it - E-mail: [email protected] Legionella pneumophila Legionella pneumophila è un germe che causa una forma di polmonite e deve il suo nome all’epidemia che si verificò tra i partecipanti ad una riunione dell’American Legion nell’estate del 1976 a Philadelphia (USA). Tra gli oltre 4.000 veterani del Vietnam (chiamati appunto “Legionnaires”) presenti, 221 si ammalarono e 34 di essi morirono. Solo in seguito si scoprì che la malattia era stata causata da un “nuovo” batterio, denominato Legionella, che fu isolato nell’impianto di condizionamento dell’hotel dove i veterani avevano soggiornato. Le legionelle sono ampiamente diffuse in natura, dove si trovano principalmente associate alla presenza di acqua (superfici lacustri e fluviali, sorgenti termali, falde idriche ed ambienti umidi in genere). Da queste sorgenti Legionella può colonizzare gli ambienti idrici artificiali (reti cittadine di distribuzione dell’acqua potabile, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di climatizzazione, piscine, fontane, ecc.) che si pensa agiscano come amplificatori e disseminatori del microrganismo. Le Legionelle prediligono gli habitat acquatici caldi: si riproducono tra 25 e 42°C, ma sono in grado di sopravvivere in un range di temperatura molto più ampio, tra 5,7 e 63°C; questi batteri presentano anche una buona sopravvivenza in ambienti acidi e alcalini sopportando valori di pH compresi tra 5 e 8,1. La facilità con cui la Legionella si riproduce nell’ambiente naturale è in buona parte dovuta alla capacità di questo batterio di moltiplicarsi all’interno di protozoi (amebe), che costituiscono una fonte di nutrimento e di protezione dalle condizioni ambientali sfavorevoli (temperatura ed acidità elevate, presenza di biocidi, ecc.), grazie anche alla capacità delle amebe di produrre forme di resistenza come le cisti. La malattia si trasmette per via respiratoria mediante inalazione di aerosol contenenti legionelle oppure di particelle di polvere da essi derivate per essiccamento. Sono pertanto in causa, quale fonte di trasmissione, alcuni terminali degli impianti di erogazione dell’acqua potabile, in particolare le docce, gli apparecchi sanitari, gli umidificatori ultrasonici, le fontane, le vasche per idromassaggio, oltre ai grandi impianti di climatizzazione dell’aria ed alle piscine. Non è mai stata documentata una trasmissione interumana. Il rischio di acquisire la malattia dipende dalle caratteristiche del batterio, dalla suscettibilità individuale e dalle condizioni ambientali. Sono considerati più a rischio i soggetti di sesso maschile, di età avanzata, fumatori, consumatori di alcol, affetti da malattie croniche e soggetti con immunodeficienza acquisita in seguito ad interventi terapeutici o ad infezioni HIV. Tra i fattori di rischio ambientali sono di particolare rilevanza le modalità, l’intensità ed il tempo di esposizione. Giocano un ruolo molto importante le caratteristiche dell’acqua e dell’impianto idrico. La Legionellosi può presentarsi in due distinte forme cliniche: La malattia dei legionari e la Febbre di Pontiac. La prima è la forma più severa di infezione, con casi mortali del 10% che può arrivare anche al 30–50% nel caso di infezioni ospedaliere e si presenta come una polmonite acuta difficilmente distinguibile da altre forme respiratorie acute delle basse vie aeree. Dopo un periodo di incubazione di 2–10 giorni compaiono disturbi simili all’influenza come malessere, dolori muscolari e cefalea cui seguono febbre alta, tosse non produttiva, respiro affannoso e sintomi comuni ad altre forme di polmonite. La seconda è una forma simil – influenzale. Si presenta come una malattia acuta autolimitantesi che non interessa il polmone: dopo un periodo di incubazione di 24-48 ore, compaiono febbre, malessere generale, mialgie, cefalea e a volte tosse e gola arrossata. È IMPORTANTE EFFETTUARE UN MONITORAGGIO DELLA PRESENZA DI LEGIONELLE NEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE E NEI SISTEMI DI DISTRIBUZIONE DELL’ACQUA, CON PARTICOLARE RIGUARDO PER L’ACQUA CALDA. Settori: Sistemi Gestionali, Formazione e Informatica Settori: Agroalimentare, Laboratorio, Sicurezza e Ambiente P.zza Italia, 15 - 24020 Cene (BG) Tel. 035-72.93.71 - Fax 035-72.93.64 Via E. Capitanio, 26 - 24020 Cene (BG) Tel. 035-71.93.13 Fax 035-71.93.22 Pag. 1 di 1 M 006 rev. 05
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