PIERRE PAULIN
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PIERRE PAULIN
LE SECRéTAIRE MURAL PIERRE PAULIN LE secrétaire mural Pierre Paulin FINALITÀ DEL MODELLO E CONTENUTO ESTETICO La prima esperienza professionale di Pierre Paulin risale all’inizio degli anni ’50 nel laboratorio di Marcel Gascoin, sostenitore del design funzionale e del suo ruolo sociale: “Nella nostra epoca, il mobile destinato alla vendita al pubblico deve essere realizzato in serie: questa formula è l’unica a consentire costi di produzione abbastanza bassi da rendere l’arredamento accessibile al maggior numero di persone”. Circondato da giovani designer come JosephAndré Motte, Pierre Guariche o Pierre Paulin, Marcel Gascoin condivide il gusto per la semplicità scandinava e il funzionalismo tedesco. Per assimilare meglio questo concetto, Pierre Paulin intraprende insieme al fratello un viaggio che, nel 1951, li porterà fino a Capo Nord. ripiani utili per l’archiviazione della corrispondenza, è fissato al muro e non prevede sostegni in modo da non compromettere il volume visivo della stanza. Mobili bassi, forme semplici, materiali modesti, legno chiaro: Pierre Paulin ha 26 anni e i suoi lavori si fanno notare. Il suo “angolo pranzo” viene presentato nella rivista La Maison Française ad aprile 1953 e il suo salotto appare sulla copertina a colori del numero di novembre: una modella posa in primo piano seduta sul divanetto Daybed (riproposto quest’anno da Ligne Roset), mentre il secrétaire a parete è al centro dell’immagine. Pierre Paulin disegna personalmente anche un piccolo documento pubblicitario di 4 pagine, “Pierre Paulin décorateur vous propose…”, per presentare la sua prima collezione di mobili. Al ritorno, quando decide di realizzare le sue visioni, il padre lo aiuta finanziariamente per consentirgli di autoprodurre i suoi primi mobili nel 1952 presso Fernand Quin, falegname di Ferté-sousJouarre. Sensibile all’utilizzo e ai materiali nuovi, Pierre Paulin ha immaginato un lato dell’anta a ribalta del suo “piccolo secrétaire a parete” in Resopal nero, primo laminato di origine tedesca prodotto dal 1930. La sua prima esposizione risale al 1953 (febbraio/marzo) in occasione del Salon des Arts Ménagers nella sezione Foyer d’Aujourd’hui, la più moderna, allestendo un “appartamento ideale” destinato alle coppie di sposi del dopoguerra. Forme semplici e materiali naturali, funzionalità pratica, volumi leggeri e ingombri ridotti: sono davvero cambiate le esigenze dei clienti 62 anni dopo il Salon des Arts Ménagers del 1953? Elettrizzato dall’incontro con la modernità nordica, le sue parole chiave diventano chiarezza, purezza, semplicità e modestia, ben lontano dallo spirito degli stili antichi che aveva dovuto studiare a Camondo. La risposta di Ligne Roset? La riedizione, nel 2015, del “Secrétaire a parete” di Pierre Paulin, designer decisamente progressista per i suoi tempi nonostante ostentasse una finta modestia: “Non ho mai pensato di essere un precursore. Forse erano gli altri ad essere in ritardo…”. Nella Francia della ricostruzione, le superfici degli appartamenti sono calcolate. Pierre Paulin si impegna a ottimizzare gli spazi con mobili relativamente compatti e trasformabili: il divanetto può diventare un letto aggiuntivo e il piccolo secrétaire, dotato di diversi 1/2 le secrétaire mural Pierre Paulin QUALITÀ DI FABBRICAZIONE Secrétaire a parete con scomparti interni realizzati in pannelli di ciliegio impiallacciato verniciato naturale. Profondità della ribalta aperta: 38. Chiusura a chiave. La ribalta viene proposta in due versioni: lato esterno abbinato in ciliegio e lato interno (superficie di lavoro) in laminato Fenix nero oppure lato esterno a contrasto in laminato Fenix nero e lato interno con finitura ciliegio. GAMMA Secrétaire a parete L 64 L 26 A 45 2/2
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