Scheda Giornalino di Gian Burrasca
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Scheda Giornalino di Gian Burrasca
Fondazione Toscana Spettacolo COMUNE DI PIOMBINO Assessorato alla Cultura Assessorato alla Pubblica Istruzione Teatro Ragazzi 2012 Progetto La città dei bambini mercoledì 14 marzo ore 17,30 Teatro Metropolitan Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi Teatro Stabile di Innovazione IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA spettacolo per ragazzi in cinque quadri liberamente ispirato all'omonimo libro di Vamba testo e regia di Angelo Savelli musiche di Marco Baraldi IL LIBRO E L'AUTORE "Il giornalino di Gian Burrasca", scritto dal giornalista fiorentino Luigi Bertelli con lo pseudonimo di Vamba (1858 1920), è, insieme a "Pinocchio", uno dei capolavori della letteratura per l'infanzia dell'Italia Unita tra fine Ottocento e primi Novecento. Come il ben più noto burattino di Collodi, il personaggio di Vamba si stacca per toscanissima ironia e per scanzonato vitalismo sia dalle agrodolci figurine del torinese De Amicis che dagli esotici avventurieri del veronese Salgari. In più il libro di Vamba, accettando il punto di vista ingenuo ed innocente del giovane protagonista, evita elegantemente i moralismi ed i didatticismi tipici della letteratura infantile. Nel "Giornalino di Gian Burrasca" Vamba immagina che Giannino Stoppani, nove anni, unico figlio maschio della Famiglia Stoppani, soprannominato Gian Burrasca per i continui disastri che combina, tenga un diario giornaliero dove annota tutte le sue disavventure. Impossibile raccontare le decine di spassosi episodi riportati dal nostro monello sul suo giornalino. Il tema ricorrente del libro è quello dello scarto tra la visione del mondo dei ragazzi e quella degli adulti. Non essendo ancora freudianamente passato dal "principio del piacere" al "principio di realtà", Giannino non solo dice sempre quello che pensa, ma peggio ancora osa dire a voce alta anche quello che gli altri sussurrano o nascondono. Così facendo crea situazioni imbarazzanti e catastrofi a non finire, ma al tempo stesso svela le ipocrisie e le piccolezze del mondo circostante. Per questa sua opera destabilizzante Giannino deve essere punito, e così immancabilmente avviene, in un crescendo di pene che lo porterà fino in collegio. Ma neanche questa esperienza riuscirà a piegare il nostro indefesso paladino della verità che, proprio consegnando come prova il suo diario ad un giornale conservatore della città, arriverà perfino a rovinare la carriera politica del cognato socialista. Il giornalino è dunque un'arma, un fuoco d'artificio gettato tra le gambe di una piccola borghesia gaudente nell'Italietta post risorgimentale. "Gian Burrasca" uscì prima a puntate sul "Giornalino della Domenica", il giornale per ragazzi fondato dallo stesso Bertelli e poi in volume a Firenze nel 1920. Di Luigi Bertelli si ricordano altri importanti libri per l'infanzia, come "Ciondolino" (1985) e "La storia di un naso" (1915), oltre a scanzonati scritti polemici, come "L'epitaffio di Francesco Giuseppe" (1916) o "L'onorevole Qualunque Qualunqui" (postumo). LO SPETTACOLO Tutto il libro di Vamba è stato condensato in cinque brevi scene di un quarto d'ora l'una. Evidentemente, così facendo, sono stati sacrificati moltissimi personaggi ed episodi, alcuni anche importanti e famosi: ma questo era inevitabile. Passando dalla pagina scritta alla scena occorreva selezionare, al fine d'ottenere una struttura narrativa coerente ed autosufficiente, alcuni tra i momenti più significativi ma soprattutto più teatrali del libro. Nelle prime tre scene Giannino getta lo scompiglio tra le tre sorelle ed i rispettivi fidanzati: l'insoddisfatta Ada con il bestiale Adolfo Capitani, la svenevole Luisa con il balbuziente dottor Collalto e la spepera Virginia con il miope avvocato Maralli. Nel girotondo degli equivoci e delle burle vengono coinvolte anche zia Bettina, vecchia zitella brontolona e la signora Olga, svampita attrice vicina di casa. Nella quarta scena Giannino è mandato in collegio tra le grinfie della signora Geltrude e del signor Stanislao. Nella quinta Giannino ed il suo amico Gigino Balestra prendono una colossale indigestione di pasticcini. Purgato con la forza, Giannino s'interroga sul mistero per cui il cattivissimo olio di ricino fa bene e le buonissime paste fanno male. Quattro attori interpretano quattordici personaggi, su d'un coloratissimo sfondo da "Corrierino dei piccoli" e con dei fumettistici costumi che sconfinano addirittura nel grottesco d'esuberanti gommapiume. Il regista, memore delle sue lunghe frequentazioni nelle farse popolari e nelle opere buffe napoletane, ha impresso al racconto un ritmo indiavolato, sostenendolo con l'intromissione di canzoni e marcette brillanti ed orecchiabili oltre che da alcuni motivetti dell'inizio del secolo. Nello spettacolo non c'è nessun specifico e dichiarato fine didattico, a meno che non si voglia considerare il fatto che proporre a dei ragazzi del "buon teatro" sia già di per sè un fatto didattico importante. Se poi nelle pieghe ironiche di un racconto, a volte anche crudele e sgradevole, s'intravede la possibilità di rappresentare ed in qualche modo d'esorcizzare la dispettosità e l'ombrosità degli adolescenti, allora tanto di guadagnato. www.toscanateatro.it/giornalino.html www.fts.toscana.it www.comune.piombino.li.it Info Ufficio Cultura Comune di Piombino 0565/63296 [email protected] Teatro Metropolitan tel. 0565/30385 [email protected] Biglietti Bambini € 5,00 Adulti € 6,00 Vendita biglietti tramite circuito Box Office* fino al giorno precedente lo spettacolo in teatro il giorno dello spettacolo a partire dalle ore 16,00 * Le rivendite autorizzate Box Office sono: Casa Musicale Longinotti Piombino (0565/222775), Picasso Viaggi Venturina (0565/850600), Atlanus Viaggi (0566/55369) e Coop Follonica (0566/264341), Museo Arte Sacra Massa M.ma (0566/901954), Coop Cecina (0586/686311), New Star Donoratico (0565/775168), Coop Rosignano (0586/794310). Al prezzo di acquisto dell’abbonamento e/o biglietto si dovrà aggiungere il diritto di prevendita.
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