tUttI I COLORI DELLA LUCE - Disano Illuminazione spa
Transcript
tUttI I COLORI DELLA LUCE - Disano Illuminazione spa
anno IX - numero 3/2012 Edizione italiana www.disano.it DISANO ILLUMINAZIONE s.p.a. 20089 Rozzano (MI) v.le Lombardia, 129 centralino 02/824771 (20 linee passanti) telefax 02/8252355 Email: [email protected] web: www.disano.it Disco LED disano lighting magazine - anno IX - numero 3/2012 periodico del gruppo BARCELLONA, DHUB DISSENY hub tutti i colori della luce editoriale Illuminare il futuro un’occasione da non perdere " è arrivato il momento di affrontare con serietà il tema dell’illuminazione pubblica e delle grandi opportunità offerte dal passaggio alle nuove tecnologie, cominciando a rimuovere gli ostacoli reali allo sviluppo di un " settore strategico La recente vicenda del decreto cosiddetto “cieli bui”, presentato e poi parzialmente ritirato, la dice lunga su quale confusione ci sia anche a livello istituzionale circa il corretto uso delle nuove tecnologie d’illuminazione. Oggi abbiamo tutte le possibilità per ottenere un notevole risparmio sull’illuminazione pubblica, ma l’idea di obbligare per decreto i comuni italiani ad “affievolire o spegnere l’illuminazione durante tutte o parte delle ore notturne” non ci sembra l’approccio corretto. Scrivere semplicemente questa frase su una legge avrebbe significato molto probabilmente mettere a rischio la sicurezza delle strade e dei cittadini, senza alcun reale miglioramento tecnologico degli impianti. È quindi tempo che il tema dell’illuminazione pubblica e della qualità della luce venga affrontato con serietà. Il passaggio dalle vecchie alle nuove L’abbattimento del CO2 con veicoli ed energia solare costa... Fattori di riduzione del CO2 Costo per tonnellata di riduzione di CO2 (EUR/ton CO2) Riduzione CO2 /km nelle emissioni delle auto - -190 Introduzione dei sistemi a energia solare - -80 La figura mostra come il passaggio dall’incandescenza ai LED permetta di ottenere una riduzione delle emissioni di CO2 con un saldo economico positivo. A differenza di altri interventi (nuovi motori per le auto e pannelli solari) che hanno un costo elevato. Fonte: Commissione Europea; McKinsey ...mentre con i LED si riduce CO2 e si rimane ancora con un bilancio positivo Passaggio dall’illuminazione a incandescenza all’illuminazione a LED - +140 1 Secondo questo studio di McKinsey&C nei prossimi anni il mercato globale dell’illuminazione è destinato a una grande crescita Fonte: McKinsey Global Lighting market model tecnologie è una grande opportunità, con benefici sicuri e quantificabili: la crescita economica di un settore industriale importante, la riduzione della spesa pubblica, il contenimento dei consumi energetici e l’abbattimento dell’inquinamento ambientale. Basta guardare i numeri. Secondo la prestigiosa società McKinsey il mercato globale dell’illuminazione, che nel 2010 valeva 69 miliardi di euro, nel 2020 potrebbe arrivare ai 108 miliardi di euro (vedi figura qui sotto). Per quanto riguarda i benefici sui consumi sappiamo che con le nuove sorgenti il risparmio di energia può arrivare oltre il 30%, ma sostituendo gli impianti più vecchi e obsoleti, che in Italia sono ancora tanti, si può risparmiare anche oltre il 70% di energia. Per quanto riguarda l’ambiente le considerazioni sono tante. La figura della pagina precedente, per esempio, mostra come rinnovare l’illuminazione sia il metodo economicamente più Tendenza del mercato globale dell’illuminazione miliardi di euro 110 108 100 97 90 80 70 88 69 76 Illuminazione generale 60 50 52 40 30 20 10 13 18 18 0 4 4 2 2010 2016 2020 Automotive Retroilluminazione conveniente per abbattere la produzione di CO2. Infatti, mentre intervenire sui motori delle auto o aumentare l’energia solare ha costi alti, passare dalle vecchie sorgenti ai Led è un’operazione con un saldo positivo, in quanto la spesa di installazione è ampiamente ripagata dai risparmi energetici. Ci sono, quindi, tante buone ragioni per un forte sviluppo del mercato dell’illuminazione, ma non mancano gli ostacoli, soprattutto per i produttori europei. Le previsioni del rapporto che ho citato prima indicano, infatti, una possibile diminuzione della loro quota di mercato. Ricordiamo che l’industria europea dell’illuminazione ha dimensioni considerevoli, impiega 150.000 addetti e vanta un fatturato annuo di 20 miliardi di euro. In questo contesto l’industria italiana, con 540 aziende e più di 10mila addetti è al secondo posto in Europa, con un fatturato complessivo di 2,3 miliardi di euro. Un settore importante della nostra economia che, però, in questo momento sta soffrendo. Nel secondo trimestre del 2012 il fatturato dell’industria italiana dell’illuminazione nel suo complesso ha fatto registrare un calo del 6,6 % rispetto al 2011 per una forte contrazione del mercato italiano (-10%), solo in parte compensata da un incremento delle esportazioni (+3,2%). In sintesi, in un mercato globale che ha un grande potenziale di crescita, l’industria italiana dell’illuminazione è in una fase di stallo, pur avendo prodotti molto apprezzati nel mondo. Per questo vanno individuate le problematiche reali, che ancora rallentano il passaggio a un’illuminazione tecnologicamente Illuminazione generale comprende il valore globale del mercato dei nuovi apparecchi, nuove sorgenti, sistemi di controllo e sostituzione, Automotive comprende nuovi apparecchi e sostituzione, Retroilluminazione solo sostituzione. 2 editoriale più avanzata. Possiamo cominciare indicando tre questioni: 1. La presenza sul mercato di prodotti LED di bassa qualità. Le promesse dei LED (lunga durata di vita, poca manutenzione, alta qualità della luce) sono effettivamente mantenute solo da apparecchi costruiti secondo i migliori standard qualitativi. Sul mercato però sono ancora troppi i prodotti che non rispondono a questi requisiti. È importante quindi valutare la provenienza dei prodotti con la giusta attenzione per l’affidabilità del produttore. 2. L’alto costo iniziale dell’impianto a LED. Il costo di produzione dei LED è destinato a scendere nei prossimi anni con l’aumentare dei volumi produttivi e della richiesta del mercato. Tuttavia il LED rimarrà probabilmente una sorgente più costosa, ma la spesa iniziale è compensata da risparmi energetici, maggiore durata di vita e minore manutenzione. Gli operatori professionali dovranno perciò valutare quello che con un termine inglese si chiama TCO (total cost of ownership), che comprende tutti questi fattori. 3. L’informazione insufficiente sulle nuove tecnologie. Diverse indagini di mercato dimostrano che le conoscenze sulle nuove tecnologie di illuminazione sono ancora scarse, non solo da parte dei consumatori finali, ma anche tra gli operatori professionali, come progettisti, installatori, architetti. Anche in questo caso più che di mancanza di informazione si può parlare di messaggi non chiari e contraddittori. Questi sono tra i principali ostacoli alla diffusione delle nuove tecnologie indicati anche in un “Green paper” (libro verde) della Commissione Europea Quota di mercato dei LED nei diversi settori % 100 98 100 Retroilluminazione 90 80 70 64 60 50 47 Illuminazione generale 43 40 34 30 20 10 Automotive 20 12 7 0 2010 2012 2014 2016 2018 2020 intitolato Lighting the future, in cui si legge: “la crescita sul mercato delle nuove tecnologie SSL (solid state lighting) è lenta in Europa. Al contrario, in altre regioni del mondo, in particolare in Asia e negli Stati Uniti, l’industria dell’illuminazione sta andando avanti rapidamente, con supporti importanti da parte dei governi”. Bisogna aggiungere che la situazione non è la stessa in tutti i paesi europei. In Germania, per esempio, il consumo pro capite di energia elettrica per l’illuminazione pubblica è meno della metà di quello italiano (42 kWh contro 105 kWh). Questo perché i tedeschi stanno investendo in nuove tecnologie ed energie alternative da molti anni. Ritorniamo perciò al punto da cui siamo partiti. è arrivato il momento di sostenere un settore che ha grandi potenzialità di crescita con una politica seria, soprattutto sull’illuminazione pubblica, che può far coincidere l’innovazione con il risparmio. Giorgio Sottsass Un altro grafico dello stesso studio mostra le previsioni di crescita per il mercato dei LED Fonte: McKinsey Global Lighting market model 3 periodico del gruppo Disano Lighting Magazine Anno IX • numero 3 settembre-dicembre 2012 Periodico quadrimestrale di aggiornamento professionale e culturale nel settore illuminotecnico Registrazione del Tribunale di Milano n.114 del 01/03/2004 Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale Posta Target Magazine Direttore Giorgio Sottsass Direttore responsabile Alessandro Visca Impaginazione Elda Di Nanno Traduzioni MT Languages, Milano Comitato Scientifico Giancarlo Marzorati, Architetto Aldo Cingolani, Architetto Raffaella Mangiarotti, Designer Massimo Marzorati, Lighting Designer Deborah Burnett, Designer Chiara Dynys, Artista Vladimir Kocet, Lighting Designer Zrinko Simunic, Lighting Designer 6 BELGRADO, SERBIA Rinasce lo sport center 10 NEW DEHLI - INDIA Residenze di lusso e golf in notturna 12 KORKULA - CROAZIA In vacanza nell’isola di Marco Polo 16 18 Ulan Udé - Russia Lo stadio sulla Transiberiana nicosia - cipro Luce di qualità nell’ospedale green News dall’Italia 36 NAPOLI Un SuperLed per Leroy Merlin 38 MILANO Realizzazione editoriale Newton EC srl, Milano Hanno collaborato a questo numero Monica Autunno, Chiara Bellocchio, Greta La Rocca Iconografia Beatrice Arenella, (copertina pp. 26-35, 58-63), Guido Clerici (pp. 42-43, 52-56, 64-67, 70-77, 78-89), Basilio Luca Pirola (pag. 51), Lukas Roth (pp. 50-51). Giochi di luce a tavola 40 BERGAMO Luce su misura verso città alta Editore Edizioni Grafiche Mazzucchelli srl, Settimo milanese (MI) 42 MILANO Stampa Grafiche Mazzucchelli spa, Settimo milanese (MI) Per ricevere una copia rivolgersi a: Newton EC srl - via Dezza 45, 20144 Milano Tel. 024693838 - Fax 0239400289 e-mail [email protected] I dati sono trattati elettronicamente e utilizzati dall’Editore “Edizioni Grafiche Mazzucchelli” per la spedizione della presente pubblicazione e di altro materiale. Ai sensi dell’art. 13 Legge 675/96 è possibile in qualsiasi momento e gratuitamente consultare, modificare e cancellare i dati o semplicemente opporsi al loro utilizzo scrivendo a: Edizioni Grafiche Mazzucchelli Via IV Novembre, 50 - 20019 Settimo Milanese (Mi) 4 News dal Mondo Colori in primo piano nel negozio Lush 38 CREMONA S’illumina l’Apple Store 40 TORINO La qualità dei LED nell’illuminazione industriale sommario 20 PROGETTI Barcellona città creativa 26 Festa del colore nella casa del design 45 SPECIALE Green Light 50 Nuovi paesaggi: il dialogo tra luce e buio secondo Andreas Kipar 52 Milano La piazza riconquistata dal verde 57 Milano Park(ing) Day Riprendiamoci spazio! 58 Orticolario magie della luce alla fiera del verde 64 Eco turismo La Valtellina punta sulla bicicletta 69 INTERNI Luce al lavoro 78 PROGETTI A scuola di creatività 91 Light your life 5 news dall’estero Belgrado - Serbia Rinasce lo sport center Novi Beograd (New Belgrade) è un quartiere della capitale serba costruito dopo la seconda guerra mondiale sulla riva sinistra della Sava. Oggi è sede di importanti società finanziarie e zona residenziale frequentata soprattuto dai giovani. Costruito dall’amministrazione locale nel 1979, il New Belgrade sport center è uno dei complessi sportivi più avanzati della Serbia. Tre piscine indoor, un centro fitness con una piscina più piccola e una sauna, una sala da ping pong, tre campi da tennis, una pista da bowling e un poligono di tiro coprono complessivamente una superficie di circa 13.500 metri quadrati. Il centro ha anche una grande piscina olimpionica indoor che può accogliere 6 fino a 2.500 spettatori.D’estate la piscina apre anche nelle ore serali, con cocktail, proiezioni di film e altri appuntamenti mondani. Tutte le piscine al coperto sono state chiuse nel 1991 a causa di vari danni strutturali e per vent’anni sono stati utilizzati solo i campi da tennis, dove grandi giocatori serbi come Janko Tipsarevic e Ana Ivanovic hanno mosso i primi passi. Recentemente gli impianti sono stati ristrutturati e oggi il centro è anche la sede di due club di pallanuoto serbi. Qui si svolgono numerose competizioni nazionali e internazionali. Scheda tecnica Il progetto illuminotecnico Era fondamentale che il nuovo impianto illuminotecnico rispettasse gli standard previsti ◗ Apparecchi utilizzati: Forum, Rodio, Hydro (Disano) Illuminazione New Belgrade sport center ◗ Progettazione illuminotecnica e calcoli: Buck - Belgrado (Ing. Aleksandar Miletić) ◗ Puntamento e collaudo dell’impianto: Buck - Belgrado (Ing. Dušan Jeremić) ◗ Installatore: Projektomontaža – Belgrado (Ing. Siniša Zlatović, Ing. Zoran Todorović) › 7 news dall’estero Sopra, proiettori Forum (Disano) installati su una speciale struttura collocata ai bordi della piscina a 10 metri d’altezza. A destra, un proiettore Rodio (Disano) per l’illuminazione delle piscine più piccole. 8 › per le riprese televisive. Il progetto iniziale prevedeva un illuminamento verticale di 1000 lx in direzione della telecamera principale e l’installazione di faretti sopra la piscina olimpionica ad un’altezza di oltre 10 metri. Questa soluzione, però, richiedeva costi di manutenzione aggiuntivi. Su invito della committenza e della società incaricata delle apparecchiature elettriche, l’azienda BUCK ha elaborato una nuova soluzione. La scelta è caduta su 52 proiettori Forum 1000W (Disano) con riaccensione a caldo. In questo modo, non solo è stato possibile semplificare qualsiasi operazione di manutenzione, ma anche migliorare le prestazioni dell’impianto (illuminamento verticale >1600 lx in direzione della telecamera per le gare di nuoto e di pallanuoto). L’applicazione di un numero adeguato di ottiche lamellari ha consentito di ridurre l’abbagliamento ai limiti consentiti dalla norma EN 12193 e dalla Federazione Internazionale di Nuoto e Pallanuoto. I faretti sono stati installati su una struttura speciale costruita appositamente per l’impianto, collocata 10 metri sopra la superficie dell’acqua lungo i bordi della piscina principale. È stato installato anche un generatore per assicurare l’apporto energetico in caso di blackout a tutti i faretti, anche durante le trasmissioni televisive. Per illuminare le due piscine più piccole, invece, sono stati installati proiettori Rodio 250W (Disano) e apparecchi Hydro (Disano) con reattore elettronico 2x58W strategicamente posizionati. I proiettori hanno diverse modalità di accensione per allenamenti e le gare con o senza riprese televisive. Punto LED Ottimizzazione di energia. Punto. Energy optimisation. Punto. www.disano.it DISANO ILLUMINAZIONE s.p.a. Pagina_PuntoLED_2012.indd 1 20089 Rozzano (MI) v.le Lombardia, 129 centralino 02/824771 (20 linee passanti) telefax 02/8252355 Email: [email protected] web: www.disano.it 21/12/12 11:11 news dall’estero New Dehli - india Residenze di lusso e golf in notturna In gara con la Cina per il più alto tasso di sviluppo economico del mondo, l’India, nonostante il rallentamento dell’ultimo anno, rimane una delle potenze emergenti del pianeta. Nel 2012 il tasso di crescita del PIL indiano si è assestato intorno al 7%, lontano dal 10% raggiunto nel 2010, ma comunque tale da giustificare previsioni ottimistiche, che stimolano anche investimenti nell’edilizia residenziale di lusso. La società immobiliare indiana Ambience 10 Scheda tecnica Illuminazione dell’Ambience Golf Greens – “Caitriona” Progetto illuminotecnico, installazione e montaggio Engineering & Projects Business Unit – Special Projects team of Bajaj Electricals Limited ◗ Lighting Designer Ashim Datta ◗ Investitori Ambience Limited con il coordinamento di Mr. Surjit Duggal ◗ Architetti Nelson & Haworth Golf Course Architects Group sta completando un progetto residenziale e commerciale in una vasta area a sud di Nuova Delhi. Nella zona di Ambience Island (135 acri, pari a circa 540mila metri quadrati), vicino alla foresta protetta Rajokri e poco distante dall’aeroporto di Delhi sta sorgendo una zona commerciale e residenziale di prestigio con i più elevati standard architettonici e tecnologici. I primi progetti sono stati già realizzati: il complesso residenziale “Lagoon” con 345 appartamenti, “Ambience Mall” uno dei più grandi centri commerciali dell’India, la “Corporate Tower Office” che ospita uffici di multinazionali e importanti aziende locali e l’hotel “The Leela Kempinski” con 322 camere e 90 appartamenti. È invece quasi terminato il complesso residenziale “Caitriona”: dieci torri ospitano 240 unità abitative. Progetto che comprende anche un campo da golf a nove buche. L’Ambience Golf Greens è stato realizzato dallo studio d’architettura di Singapore Nelson & Haworth, una delle società più famose e ricercate in tutto il mondo per la progettazione di campi da golf. Recentemente il campo è stato illuminato per permettere di giocare anche nelle ore notturne. Ha seguito il progetto l’Engineering & Projects Business Unit, la divisione dedicata ai progetti illuminotecnici della Bajaj Electricals di Mumbai, che si è occupata anche dell’installazione degli apparecchi. Sono stati montati proiettori Olympic (Disano), particolarmente indicati per questo progetto anche grazie ai particolari dispositivi che garantiscono il perfetto puntamento e il mantenimento della posizione. L’Ambience Golf è circondato da edifici residenziali di fascia alta, per questo “è stato determinante riuscire a direzionare i fasci di luce in modo preciso verso il campo, così da non invadere la privacy e la tranquillità di chi vive o lavora lì” spiegano i progettisti. Inoltre per soddisfare i requisiti richiesti gli apparecchi sono stati montati su pali di altezze diverse e, proprio perché fossero il meno invadenti possibile, sono stati dipinti con vernice verde che li mimetizza perfettamente nell’ambiente. Ferrières-en-Brie – FRANCIA Riqualificare un quartiere residenziale grazie a un nuovo progetto illuminotecnico Significativi interventi di riqualificazione urbana sono stati realizzati anche in una zona residenziale a Ferrières-en-Brie, un comune francese di poco più di 2mila abitanti a 26 chilometri da Parigi. Siamo nel dipartimento di Senna e Marna, nella regione dell’Île-de-France. Qui sono state riprogettate alcune piazze, ristrutturati diversi edifici e riqualificati parchi e zone verdi. In particolare è stato riprogettata l’illuminazione pubblica delle vie, dei percorsi pedonali e degli spazi urbani al fine di valorizzarli e renderli più fruibili nelle ore notturne. Sono stati installati i Torcia Powerled (Disano): indicati per l’arredo urbano, garantiscono un’alta qualità d’illuminazione e, grazie al cono rifrangente, permettono una diffusione ottimale della luce. Dotati di moduli a LED di ultima generazione, generano una luce confortevole e un importante risparmio energetico. Per i percorsi pedonali invece sono stati scelte le colonnine luminose Faro (Disano), disegnate per le zone residenziali. 11 news dall’estero korcula - Croazia In vacanza nell’isola di Marco Polo Siamo sull’isola di Korcula davanti alla costa della Dalmazia meridionale a Vela Luka che con 4.500 abitanti è la seconda cittadina dell’isola per grandezza. In posizione centrale, poco distante dal porto, c’è l’Hotel Korkyra, un’elegante struttura a tre stelle. L’hotel si trova a ridosso di un tratto di costa famoso per le sue acque cristalline, ideale per gli appassionati di mare e di snorkeling. D’obbligo la gita a Prozid, considerata una delle isole più belle del Mediterraneo, con una vegetazione rigogliosa e splendide spiagge, vietata alle auto. Altra meta interessante sull’isola di Korkula è il sito archeologico di Vela Spila, con testimonianze di una civiltà neolitica. L’hotel Korkyra offre anche pacchetti vacanze 12 all’insegna del wellness con trattamenti termali e programmi di fitness L’albergo dispone di oltre 58 camere arredate con mobili di design, una zona wellness, un ristorante e un bar. Il cuore del complesso è la piscina che nel cortile interno si presenta come un’oasi di tranquillità con vista sul mare. Facta Vera, società con sede a Zagabria che possiede diversi alberghi e appartamenti vacanza sull’isola, ha deciso di ristrutturare l’hotel. Recentemente la struttura è stata completamente ricostruita. La facciata principale è stata rinnovata e valorizzata da un progetto d’illuminazione che ne esalta i dettagli architettonici. Sulla facciata sono stati installati apparecchi Cilindro (Disano) per una luce d’accento che evidenzia la struttura dall’esterno; le colonne all’ingresso sono state › Scheda tecnica Illuminazione esterna dell’Hotel Korkyra ◗ Committente Facta Vera, Zagabria ◗ Architetto Maja Kuzmanović ◗ Light design Telektra ◗ Apparecchi utilizzati Cilindro, Minifloor, Microfloor, Microfloor Power LED RGB, Koala (Disano) A sinistra un’immagine serale della facciata dell’Hotel Korkyra, valorizzata da un’illuminazione scenografica. A destra, la grande piscina concepita come un’oasi di tranquillità. In epoca romana, l’isola di Korcula era nota come “Korkyra Nigra”, nera per la presenza di una grande foresta di roveri scuri. Secondo una tradizione locale l’isola diede i natali a Marco Polo, che qui fu preso prigioniero dai genovesi nel 1298 dopo una celebre battaglia navale con i veneziani. 13 news dall’estero illuminate con Minifloor (Disano) per una luce orientabile indiretta funzionale e non invadente; mentre per le terrazze sono stati scelti i faretti Microfloor (Disano) incassati a terra. Ridisegnano il profilo delle arcate che caratterizzano la facciata principale i faretti Microfloor Power Led in rgb per una luce d’accento calda. Illuminano le panchine nell’atrio dell’hotel apparecchi Koala (Disano). è stata riprogettata anche l’illuminazione della piscina, con faretti a incasso Microfloor che ne valorizzano il profilo. Le tonalità chiare della facciata principale contribuiscono a creare un’atmosfera accogliente. Nel cortile interno dell’albergo domina il bianco. L’ambiente è molto luminoso, la luce naturale viene filtrata dalle vetrate che si affacciano sul ristorante, mentre gli arredi in laccato lucido nell’ingresso e nelle camere riflettono l’illuminazione artificiale. 14 Immagini dell’interno dell’hotel, sopra la grande hall d’ingresso, a destra una parte della zona fitness e sotto il ristorante. 15 news dall’estero Ulan-Udé - Russia Lo stadio sulla Transiberiana Ulan-Udé è una città della Russia orientale. Si trova nella Siberia meridionale, si affaccia sul fiume Uda. È una delle città che s’incontrano lungo la Transiberiana, la linea ferroviaria che attraversa l’Eurasia, collega la Russia europea con le regioni industriali e la capitale russa alle regioni centrali e orientali della Siberia. Meta turistica famosa soprattutto per i suoi musei 16 che raccontano la religione ortodossa e l’arte buddista, è conosciuta anche come importante nodo ferroviario, punto d’incontro della Transiberiana e della ferrovia Transmongolica. Ulan Udé vanta un alto livello culturale, ospita infatti sei università e diversi istituti d’eccellenza. Proprio vicino a uno dei poli universitari principali, si trova lo stadio cittadino. L’impianto comprende una pista d’atletica e Immagini in notturna del nuovo impianto sportivo di Ula-Udé nella Siberia meridionale. Un campo da calcio e una pista d’atletica, illuminate da quattro torri, per appuntamenti serali, quando la stagione lo permette. un campo da calcio. Perché fosse usufruibile anche nelle ore serali è stato dotato di un importante impianto luci. Sono state installate quattro Torri Faro a circa 40 metri d’altezza, su ciascuna sono stati montati 48 proiettori Forum (Disano) da 2mila W, con 1500 lumen orizzontali e 1200 verticali. Le ottiche e le diverse aperture del fascio luminoso garantiscono la massima qualità della luce, mentre il puntatore graduato permette di orientare il fascio luminoso. 17 news dall’estero Nicosia Cipro Luce di qualità nell’ospedale green Inaugurato nel 1999 l’American Heart Institute, è il primo ospedale privato di Cipro che esegue interventi di cardiologia non invasiva e che può contare su un’equipe di specialisti in chirurgia cardiotoracica. Negli anni successivi la struttura sanitaria, che si trova a Nicosia, si è ampliata, è nato l’American Medical Center di cui l’America Heart Institute è un dipartimento. Questo centro è famoso per le cura di alta qualità e l’uso di tecnologia avanzata. Dal punto di vista architettonico l’edificio ha la forma triangolare di una vela, è ben riconoscibile nello skyline della città. L’esterno è stato realizzato prevalentemente in vetro, un materiale che filtra la luce naturale e rende gli ambienti più luminosi. Il progetto illuminotecnico, curato da Drakos Lighting Ltd con prodotti Disano Illuminazione, è stato realizzato con apparecchi di ultima tecnologia che garantiscono comfort e risparmio energetico. Prodotti a incasso disegnano i profili dei corridoi che portano nelle stanze illuminando in modo poco invasivo, mentre faretti orientabili e fissi sono stati montati nelle aree comuni. Qui l’uso del vetro e la presenza di piante contribuisce a trasmettere un senso di tranquillità. La struttura risponde ad alti standard qualitativi. L’American Medical Institute è il primo “green hospital” dell’isola; nel 2011 ha ricevuto dalla Commissione europea il “Green Building Award” che premia gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico. L’ospedale, infatti, produce con fonti di energia rinnovabili fino all’80% del fabbisogno energetico: utilizza l’energia geotermica per il riscaldamento e il raffreddamento, il fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e il solare termico per la produzione di acqua calda. 18 La facciata e alcune immagini dell’interno dell’American Heart Hospital di Nicosia, che ha ricevuto il “Green Building Award” della Commissione Europea. www.cosmit.it DisanoLightingMagazine_230x285.indd 1 29/11/12 16:38 di Greta La Rocca progetti città creativa barcellona 20 La città di Barcellona è uno dei laboratori urbani più attivi nel panorama spagnolo e internazionale. Vanta una forte tradizione culturale, in particolare nel design e nell’architettura, influenzata dal modernismo catalano e dal suo massimo esponente, l’architetto spagnolo Antoni Gaudí. Nella seconda metà del XIX secolo sono state abbattute le antiche mura medioevali, i confini della città sono stati allargati fino a inglobare i paesini della vicina periferia, diventati oggi i quartieri più famosi e carismatici come il Gracia, il quartiere degli artisti e dei disegnatori o il Barri Gòtic caratterizzato dallo stile gotico e chiamato il quartiere della Cattedrale. Risale al 1903 la nascita della FAD, l’El Foment de les Arts i del Disseny, un’associazione (la prima in Catalogna e in Spagna) privata e indipendente volta alla promozione della progettazione, dell’architettura e del design come contributo alla crescita economica e culturale del paese. Settant’anni più tardi, era il 1973, è stato fondato il BCD, il Barcelona Centro de Diseño, per promuovere la cultura del design quale disciplina in grado di migliorare la qualità della vita e fattore chiave per la crescita economica. Una delle istituzioni culturali più importanti, il Dhub (Disseny Hub Barcellona) ha completato la nuova sede, che presentiamo in esclusiva nelle pagine seguenti. progetti 21 progetti protagonisti artisti e creativi internazionali Oggi la FAD e il BCD sono le due istituzioni più importanti, impegnate a rafforzare l’immagine di Barcellona quale capitale del design con la promozione di eventi, festival, convegni, mostre. Quest’estate, per il secondo anno consecutivo, hanno organizzato il Barcelona Design Festival: tre mesi di iniziative, incontri e dibattiti volti a promuovere la creatività di designer e artisti. design festival L’evento conclusivo del festival è stata la Design Week, in programma nel mese di ottobre: giunta ormai alla settimana edizione, è uno degli appuntamenti più importanti dell’agenda internazionale. Più di 2mila professionisti provenienti da oltre 15 paesi si incontrano nella città spagnola per analizzare le nuove tendenze. 22 progetti sagrada familia Spazio ai giovani e all’innovazione Il Pecha Kucha Night 20x20, l’innovativo format nato a Tokyo nel 2003, ha conquistato anche la capitale catalana. Vengono selezionate le idee più creative e interessanti in campo artistico, ogni interlocutore ha a disposizione 20 immagini e 20 secondi per spiegare ciascun frame e LA FESTA DELla Mercè In occasione dell’edizione 2012 della festa che ogni anni anno dice addio all’estate e dà il benvenuto ai mesi invernali, la città catalana ha ospitato una spettacolare proiezione di luci e colori sulla facciata principale della cattedrale disegnata da Antoni Gaudí. Un’idea della città di Montreal, ospite d’onore, resa possibile grazie alla tecnica del videomapping. raccontare il proprio progetto. Barcellona ha ospitato la prima edizione nel 2010, da allora è diventato un appuntamento annuale. Oggi il Pecha Kucha Night è un evento internazionale organizzato pecha kucha in 538 città, una piattaforma che permette ai giovani designer di presentare il proprio lavoro e farsi conoscere. 23 progetti il dhub apre le porte alla sperimentazione La città spagnola è sensibile anche alle sperimentazioni. Offf 2012 è il festival dedicato alla cultura digitale. Ospitato nel mese di maggio in uno degli spazi espositivi della nuova sede di DHUB, all’epoca ancora incompleta. Oltre 70 conferenze, mostre, spettacoli, video proiezioni animate e installazioni interattive: un palcoscenico dove gli artisti condividono idee, progetti ed esperienze con il pubblico. Organizzato la prima volta a Barcellona nel 2001, dal 2011 è entrato nell’agenda internazionale dhub 24 sull’esempio di altre capitali come New York, Lisbona e Parigi. progetti Un dialogo con l’architettura Barcellona è stata anche la prima città del Mediterraneo a promuovere la 48h Open House, il festival dedicato all’architettura voluto dall’associazione culturale spagnola Arquitectura Reversible. Era il 2010 e la capitale catalana seguiva l’esempio di Londra (1992), New York (2002), Dublino (2005), Tel Aviv (2007), Melbourne (2008) e Galway (2009). 48H open House Oggi l’Open House Festival è organizzato anche a Chicago, Roma, Lisbona, Adelaide e Thessaloníki. Per un weekend, gli edifici più interessanti e caratteristici delle città aprono al pubblico con visite guidate gratuite. L’ultima edizione della Open House di Barcellona è stata organizzata ad ottobre: hanno aperto le porte oltre 150 edifici, tra i quali anche la Torre del Rei Martí oggi sede dell’Archivio della Corona de Aragon e la casa modernista Casas-Carbò realizzata nel 1898 che di norma non sono accessibili al pubblico. In programma anche convegni, dibattiti e incontri con gli architetti e i designer che hanno progettato e arredato gli edifici che era possibile visitare durante il festival. 25 progetti 26 progetti Barcellona, DHUB Disseny hub festa del colore nella casa del design Sei mila metri quadri di tubi luminosi a Led per illuminare la nuovissima struttura di Oriol Bohigas. Un dialogo stretto tra luce e architettura destinato a lasciare il segno 27 progetti di Greta La Rocca/foto di Beatrice Arenella La luce diventa parte integrante dell’architettura, in un progetto d’avanguardia destinato a diventare uno dei poli d’attrazione della cultura europea del design. Siamo a Barcellona a Plaça de les Glòries Catalanas, dove sorge la torre Agbar, il grattacielo di Jean Nouvel divenuto uno dei simboli della città moderna. Qui è stata costruita la nuova sede del Disseny Hub Barcelona (DHUB), il Museo del Design che aprirà ufficialmente le porte il prossimo anno. Con le nostre fotografie di queste pagine siamo in grado di anticiparvi le scelte radicali fatte per l’illuminazione delle grandi sale che ospiteranno le esposizioni permanenti e le mostre temporanee. L’idea è quella di integrare i corpi illuminanti completamente nella struttura architettonica, realizzando un vero e proprio soffitto luminoso costituito da tubi a Led. Il controllo elettronico dei Led e l’uso del colore permettono la realizzazione di effetti di grande suggestione, molto in carattere con la vocazione allo stimolo intellettuale che deve avere un museo del design. Ma seguiamo il progetto più nel dettaglio. La nuova sede del DHUB comprende 5 grandi sale espositive, distribuite su 4 piani e un seminterrato. La sala più grande è di circa 6.000 mq, mentre ciascuna delle altre di 900 mq. Il progetto è firmato dallo studio MBM Architects, capitanato da Oriol Bohigas, considerato uno dei maestri dell’architettura contemporanea. Con il prestigioso studio catalano ha collaborato la Disano illuminazione per la realizzazione dell’impianto illuminotecnico. › un soffitto luminoso formato da tubi a Led, integrati completamente nella struttura architettonica. Per ottenere questo particolare effetto luminotecnico, è stato installato un prodotto custom di nuova concezione, appositamente realizzato per questa installazione. 28 Il progetto architettonico Oriol Bohigas e i colleghi dello studio MBM sono risultati i vincitori di un concorso di progettazione indetto dall’Ajuntament di Barcellona nel 2001. La costruzione del progetto è iniziata nel 2009. L’edificio ha la forma di un parallelepipedo ed è diviso in due blocchi. Il primo è a livello della piazza, ospiterà la sala principale e gli spazi dedicati alla ricerca e alla documentazione, oltre ai servizi. È caratterizzato da ampi lucernai che rendono gli ambienti luminosi e permettono all’architettura di dialogare con la città. Il tetto di questa struttura sarà uno spazio pubblico verde, qui verranno inseriti elementi naturali o artificiali che richiamino il concetto di sostenibilità. Il secondo blocco è stato progettato a quasi 15 metri d’altezza e si sviluppa in orizzontale, come se si allungasse verso la piazza. L’esterno dell’edificio è realizzato in zinco, alluminio e vetro. Nell’attesa che la nuova sede sia inaugurata, il museo può contare su due spazi temporanei. Uno nel cuore della città medioevale e uno nella periferia di Barcellona, a Pedralbes Palace, nel palazzo che era stato fino al 1931 sede della famiglia reale spagnola. progetti 29 progetti › “Per ottenere l’effetto di luce voluto dal progettista – spiega Diego Ambrosi di Disano – abbiamo integrato nella struttura portante della controsoffittatura un prodotto custom di nuova concezione, appositamente realizzato per questa installazione. Il concept si basa sull’integrazione di una luce funzionale (ottenuta tramite proiettori Led con tecnologia di controllo DALI) ad un impianto Led cambia-colore, dinamico e riconfigurabile all’infinito, in grado di richiamare l’attenzione e stupire i visitatori nei vari momenti della giornata”. Le ampie vetrate che caratterizzato l’edificio di giorno permettono una forte interazione con gli spazi esterni e un importante apporto di luce naturale; durante la notte, gli effetti di luce dinamica si riversano all’esterno, trasmettendo il forte carattere innovativo di questa architettura e di una città in continuo mutamento. “I tubi – continua Ambrosi – sono realizzati in materiale plastico opale ad elevata trasmissione, in grado di miscelare l’effetto luce ottenuto dai due circuiti, uno a luce bianca 4000°K con elevata resa cromatica (Ra > 95), utilizzato per l’illuminazione generale ed uno RGB per realizzare le scenografie di luce dinamica”. Il profilo architettonico dell’edificio, oltretutto, non è lineare e le altezze dei soffitti variano dai 5 agli 8 metri: “Esistono 25 differenti tipologie di tubi in modo tale da adattare l’installazione alla forma organica degli spazi”. A questa difficoltà, se ne sono aggiunte altre: “L’installazione prevedeva di realizzare filari di luce continua per lunghezze superiori ai 40mt senza interruzioni; per ottenere questo risultato ed agevolare le successive fasi di installazione, abbiamo progettato un sistema di giunti lineari trasparenti in grado di assicurare › scenografie di luce dinamica sono possibili grazie a un impianto Led cambia colore, dinamico e riconfigurabile all’infinito. I tubi integrati nel controsoffitto sono in grado di miscelare l’effetto luce ottenuto da due circuiti, uno a luce bianca con elevata resa cromatica e quello Rgb. Un sistema intelligente permette di ricreare virtualmente il museo e di creare e controllare i diversi giochi di luce. 30 progetti DHUB in numeri 2316 9600 10700 6 386 25 il numero di tubi installati mt la lunghezza dei moduli LED RGB installati canali DMX per il controllo delle luci dinamiche mesi il tempo necessario per completare il progetto illuminotecnico i quadri elettrici per il controllo delle luci con tecnologia KONNEX-DMX le tipologie di tubi custom realizzati 31 progetti › 32 la connessione ed il perfetto allineamento dei singoli moduli senza interferire con la distribuzione dell’apparecchio”. Tutti gli impianti, compresa l’illuminazione, sono gestiti attraverso un BUS digitale basato su tecnologia KONNEX: “Si tratta di un sistema intelligente che permette di ricreare virtualmente il museo, controllando le singole utenze in modo indipendente. Attraverso un server centrale e controlli touch panels dislocati in punti strategici del complesso, è possibile creare e richiamare innumerevoli scenografie di luce dinamica”. Entusiasti della soluzione adottata, i progettisti hanno voluto estendere lo stesso sistema (in versione potenziata e a sola luce bianca) anche all’illuminazione di diverse aree comuni quali hall d’ingresso, scale mobili e percorsi di collegamento tra i vari spazi espositivi individuando una soluzione innovativa e di grande impatto visivo. Per l’illuminazione delle facciate principali, sono inoltre stati montati apparecchi Sicura (Disano), Microliset e Maxiliset (Fosnova) ideali per un effetto d’illuminazione wall-washer, in grado di valorizzare i profili architettonici. Scheda Tecnica illuminazione Dhub w Committente Ajuntament di Barcellona w Impianto elettrico Suris SL, Barcellona w Progetto Illuminotecnico Disano Illuminazione w Apparecchi utilizzati Led Tube (Disano) 33 progetti 34 progetti Un Hub per il design Il DHUB è un museo, una scuola e un laboratorio sostenuti dall’Institut de Cultura de Barcelona per promuovere e diffondere la Cultura del Design. Ospiterà il Museo della Ceramica, il Museo Tessile e d’Abbigliamento e il Museo delle Arti Decorative, che oggi si trovano nelle due sedi temporanee. Si prefigge di diventare un punto di incontro tra professionisti, ricercatori, studenti e istituzioni e ha lo scopo di promuovere la ricerca e tutte le attività collaterali al design anche grazie a partership con le aziende del settore. A Barcellona, città che vanta un legame storico con il mondo del design (qui è nata nel 1903 l’Associazione “Foment de les Arts i el Disseny” che promuove la progettazione, l’architettura e il design quale spinta economica e culturale del paese), DHUB ha le potenzialità per diventare un importante centro di produzione anche a livello internazionale. l’architettura ha la forma di un parallelepipedo ed è divisa in due blocchi. Il primo è a livello della piazza, ospiterà la sala principale e gli spazi dedicati alla ricerca e alla documentazione; mentre il secondo è a quasi 15 metri d’altezza e si sviluppa in orizzontale, come se si allungasse verso la piazza. DHUB si trova a Plaça de les Glòries Catalanas, dove sorge la torre Agbar, il famoso grattacielo progettato da Jean Nouvel. 35 news dall’italia napoli Un SuperLed per Leroy Merlin Si trova nel parco commerciale di Afragola (Napoli) il nuovo maxi punto vendita di Leroy Merlin Italia, 8.000 metri quadrati complessivi e tutto l’immaginabile per bricolage, decorazione, illuminazione, elettricità, bagno, manutenzione domestica e giardinaggio. L’edificio è il risultato di un restyling totale, progettato secondo specifiche tecniche e linee che uniformano il punto vendita con le numerose strutture della catena presenti su tutto il territorio nazionale. Completamente rinnovato anche l’impianto luci. “Le scelte illuminotecniche – spiega lo staff tecnico di Leroy Merlin Italia che ha curato la progettazione – hanno seguito le linee di standardizzazione della catena, con in più l’obiettivo di ottenere il massimo risparmio energetico e un innovativo e performante impatto visivo. Si è abbinata la tecnologia a Led a un avanzato sistema di automazione dell’edificio, che monitora l’illuminazione nelle varie zone, spegnendo le aree prive di presenza di persone. Sono stati scelti Led anche per gli esterni, solo per alcune aree interne si è ripiegato su corpi illuminanti con l’evoluzione della fluorescenza rappresentata dalle lampade T5”. La particolarità di questo impianto è l’apparecchio Super (Disano) creato nella versione a LED in esclusiva. “L’idea di creare un corpo illuminante per i nostri negozi con la tecnologia green led – 36 specificano i progettisti - nasce non solo per ampliare la gamma di un prodotto, ma anche per fare qualcosa di concreto contro sprechi e inquinamento. La nuova lampada è installata a un’altezza di 5 metri e 30, ha una resa pari ai filari a tubo e garantisce tutti i vantaggi della tecnologia LED. L’azienda Disano ha raccolto con noi la sfida e in collaborazione con lo Studio Franchi ha lavorato a lungo ai primi prototipi. Dopo un esperimento pilota eccoci al risultato di Afragola, dove l’apparecchio installato garantisce consumi inferiori del 20% e una gradazione illuminotecnica calda, in grado di esaltare e raccontare ancora meglio i nostri prodotti”. 37 news dall’italia cremona S’illumina l’Apple Store milano Colori in primo piano nel negozio Lush Un progetto illuminotecnico interamente a Led caratterizza il negozio Lush a Milano in Corso Buenos Aires, una delle più importanti vie commerciali della città. Sono stati scelti apparecchi di ultima tecnologia che garantissero prestazioni ottimali e performance di alto livello, in linea con la filosofia dell’azienda. Lush è una catena internazionale di cosmesi naturale. Nata nel sud dell’Inghilterra nel 1995, dal 1998 è presente anche in Italia. Tutti i prodotti sono realizzati con ingredienti a base di frutta, vegetariani o vegani. Era fondamentale che questa forte sensibilità e attenzione verso l’ambiente, fosse evidente anche all’interno del negozio. L’illuminazione a Led garantisce risparmio energetico, una performance importante per un punto vendita dove le luci rimangono accese per diverse ore. Sono stati montati i faretti a incasso fisso Milano esaled e i faretti orientabili Robin esaled (Fosnova) che permettono di orientare il fascio luminoso e garantiscono massima flessibilità. La resa cromatica è alta. I prodotti Lush sono colorati, presentano un’ampia varietà che va dalle tonalità calde a quelle più fredde, tutte messe in risalto senza alcuna alterazione, grazie a una luce calibrata e direzionata con la massima attenzione. 38 Un ambiente moderno e accogliente con un elevato standard qualitativo. L’Apple Store recentemente inaugurato a Cremona è un open space dove arredi bianchi e neri si accompagnano a una pavimentazione in parquet lucido. Il progetto illuminotecnico, realizzato con prodotti di ultima generazione, garantisce comfort visivo e risparmio energetico, oltre ad alti standard qualitativi. Proiettori Matrix spot (Fosnova) ridisegnano il profilo del negozio mentre incassi orientabili Lotus e Corner 160 (Fosnova) permettono di orientare il fascio di luce. L’illuminazione generale invece è garantita dagli apparecchi Liset (Fosnova), ideale per valorizzare un progetto d’interni che punta sulla luce come elemento innovativo. Office LED DLMi IP40 SLM IP40 DLMi IP44 SLM IP44 Modelli innovativi a LED. Il piacere di vedere. Innovative LED models. Seeing has never been so clear! 3000K 4000K w w w. f o s n o v a . i t FOS NOVA s.r.l. Pagina_OfficeLED_2012.indd 1 20089 Rozzano (MI) via Como, 9 centralino 02/824771 (20 linee passanti) telefax 02/8252355 Ufficio vendite: fax 02/89202203 Email: [email protected] web: www.fosnova.it 21/12/12 11:03 news dall’italia Bergamo Luce su misura per le vie verso città alta torino Giochi di luce a tavola Un ambiente elegante caratterizzato da un design pulito ed essenziale e da un progetto illuminotecnico per nulla invadente. Siamo al Lentinis Pizza & Restaurant, un locale recentemente inaugurato nella periferia sud di Torino. Il bianco domina nella scelta degli arredi, l’unico tocco di colore è dato dalla pavimentazione in parquet e dai tavoli, in legno. Entrambe queste superfici sono lucide, riflettono quindi l’illuminazione artificiale e contribuiscono a rendere l’atmosfera calda e accogliente. Le tonalità sono chiare e naturali. Per l’illuminazione generale sono stati scelti apparecchi da incasso a led (Disano) che, oltre a una resa cromatica migliore, garantiscono alte prestazioni e risparmio energetico. Contribuiscono a illuminare l’ambiente, ponendo l’accento sul comfort visivo e sulla qualità estetica, gli apparecchi Office 7 (Disano). Le Strip Led (Fosnova), strisce a di luce a led, valorizzano invece lo spazio oltre il bancone del bar, dove sono esposte le bottiglie. L’effetto è di grande luminosità. Anche l’illuminazione del bancone è stata riprogettata. I proprietari desideravano mantenere i vecchi corpi illuminanti, lampadari che però non permettevano di controllare il flusso luminoso. Per venire incontro a questa richiesta, è stata sostituita esclusivamente la sorgente di luce: sono stati quindi inseriti nei lampadari apparecchi dalla forma circolare (Disano). Infine sono stati installati Liset rgb (Disano) per poter realizzare scenografie luminose: in occasione di eventi o serate speciali, la luce bianca lascia il posto a giochi di luce colorata dal forte impatto visivo. Il controllo degli rgb avviene attraverso una pulsantiera. 40 Il Comune di Bergamo, in collaborazione con l’azienda di servizi A2A e con la consulenza di Disano, ha riprogettato l’illuminazione delle strade principali del centro storico. In particolare, sono stati sostituiti i corpi illuminanti di diverse vie e percorsi pedonali che portano alla città alta. Sono stati scelti prodotti speciali, gli apparecchi da sospensione Campana (Disano) sui quali è stata montata l’ottica dello Sforza centro strada (Disano) a luce bianca con un grado di potenza differente, da 70 a 100 W, a seconda della larghezza e dell’importanza delle vie. Si è optato per un prodotto che per estetica fosse simile ai vecchi corpi illuminanti in modo che vi fosse continuità con il passato, ma che garantisse tutti i vantaggi delle nuove tecnologie di illuminazione in termini di efficienza luminosa, risparmio energetico e rispetto dell’ambiente. Il progetto tecnico è stato curato dal Comune di Bergamo; mentre Luca Gregis, per Disano Illuminazione, si è occupato del progetto illuminotecnico. Scopri come risparmiare energia con le nuove stagne a LED Forma in acciaio Echo in policarbonato Sostituisci le vecchie stagne a lampade fluorescenti con le nuove versioni a LED Risparmi più del 40% di energia! Chiedi maggiori informazioni al tuo rivenditore di fiducia! DISANO ILLUMINAZIONE www . d i s a n os.p.a. .it Pagina_EchoLED_2012.indd 1 20089 Rozzano (MI) v.le Lombardia, 129 centralino 02/824771 (20 linee passanti) telefax 02/8252355 Email: [email protected] web: www.disano.it 21/12/12 11:22 news dall’italia Truccazzano - Milano La qualità dei LED nell’illuminazione industriale Nuova illuminazione per il capannone produttivo della Schiedel spa, multinazionale leader nel settore delle canne fumarie. Lo spazio produttivo, che si trova, unitamente agli uffici aziendali, nella zona industriale di Truccazzano, a ridosso della Provinciale Rivoltana nell’area a sud di Milano, è stato fatto oggetto di un restyling totale. Nell’ambito dei lavori anche il rifacimento radicale dell’impiantistica illuminotecnica, per la quale ci si è avvalsi della collaborazione con l’Agenzia Lombardia di Disano Illuminazione. 42 Obiettivo, installare prodotti a Led che conferissero la corretta illuminazione all’ampio spazio dove vengono assemblate le canne fumarie, con smantellamento dei prodotti preesistenti e ormai inadeguati. Le immagini di queste pagine mostrano il capannone prima e dopo l’intervento. Per quanto concerne i Qui a lato alcune immagini del capannone con la vecchia illuminazione fotografato di giorno, con l’ingresso della luce naturale. Dal confronto con le altre immagini emerge la maggiore uniformità e resa cromatica del nuovo impianto luci. prodotti, la scelta è caduta su apparecchi Modo Led, montati su barre lungo tutti i 1800 metri quadrati dello spazio. Un intervento pilota di grande importanza anche sul fronte del risparmio energetico, in sintonia con quella che è la filosofia produttiva della Schiedel, leader di mercato nel suo settore, con casamadre tedesca e oggi presente in 26 sedi ripartite in altrettanti paesi, perlopiù europei. 43 Astro LED La tecnologia LED al centro delle tue strade. Putting LED technology at the centre of your streets www.disano.it DISANO ILLUMINAZIONE s.p.a. Pagina_AstroLED_2012.indd 1 20089 Rozzano (MI) v.le Lombardia, 129 centralino 02/824771 (20 linee passanti) telefax 02/8252355 Email: [email protected] web: www.disano.it 21/12/12 10:43 speciale a cura di Monica Autunno, Chiara Bellocchio, Greta La Rocca, Alessandro Visca Foto di Guido Clerici, Beatrice Arenella green Light Il verde è sempre di più una parte integrante della progettazione urbanistica e residenziale. La metropoli post industriale punta a un nuovo dialogo con la natura in cui le aree verdi non hanno più una funzione solo decorativa. E l’illuminazione è uno degli elementi per rendere il verde vivibile, anche grazie a nuove tecnologie che consentono di realizzare impianti più rispettosi del paesaggio e dei ritmi naturali 50 52 58 64 Nuovi paesaggi Il dialogo tra luce e buio secondo Andreas Kipar MILANO La piazza rinconquistata dal verde orticolario Magie della luce alla fiera del verde ecoturismo La Valtellina punta sulla bicicletta 45 speciale Aumenta la richiesta di verde nelle metropoli. Parchi e giardini, che da sempre fanno parte dell’identità delle città, oggi sono considerati un indicatore fondamentale della qualità di vita nell’ecosistema urbano 46 “Gli spazi verdi urbani, pubblici e privati, rendono le nostre città più belle, vivibili e competitive, oltre ad incidere sui valori immobiliari”. Questa affermazione si legge nel manifesto lanciato da Green City Italia, un’associazione nata nel 2010 con l’intento di “diffondere la coscienza del notevole potenziale e valore del verde urbano per l’incremento del benessere della cittadinanza”. È solo una delle tante iniziative dei cittadini a sostegno del verde nelle città, dai comitati di quartiere fino ai blitz del Guerrilla gardening, i “giardinieri d’assalto”, che lo scorso 4 novembre hanno celebrato la loro seconda giornata nazionale. L’idea della città verde sembra affascinare sempre di più gli abitanti delle metropoli e le amministrazioni pubbliche non rimangono indifferenti. A New York, per citare una città che è l’icona stessa della metropoli moderna, il sindaco Bloomberg ha promesso di piantare un milione di alberi nel corso del suo mandato, mentre il sindaco di Londra parla di 10mila alberi entro il 2012. I motivi di questo ritrovato amore per il verde sono intuibili: una maggiore quantità di alberi può contribuire ad affrontare i problemi tipici delle città come l’inquinamento atmosferico, i rumori speciale I 5 parchi più belli del mondo secondo una classifica della rivista tedesca “Focus” Central Park New York Englischer Garte Monaco Hyde Park Londra eccessivi e anche le estati torride. Non solo, il verde fa salire il valore degli immobili (secondo gli esperti dal 18 al 30 per cento) e infatti non c’è operazione immobiliare di un certo rilievo che non preveda accanto ai palazzi nuovi anche aree verdi. Il rapporto Ecosistema Urbano in Italia Ma qual è la situazione del verde nelle città italiane? Qualche indicazione aggiornata ci viene dall’ultima edizione del rapporto “Ecosistema Urbano” di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore. Nelle città italiane ogni abitante in media ha a disposizione 10 mq di verde fruibile, ossia parchi e giardini pubblici. Ma se andiamo a vedere nel dettaglio, le differenze tra città e città sono importanti. Fra le grandi città ai primi posti in classifica troviamo Venezia (18,73 mq di verde per abitante), Verona (17,4 mq), Milano (15,6 mq) e Genova (15,28 mq). Mentre a Bari e a Palermo ci si deve accontentare di 2,57 e 2,37 mq di verde per abitante. Le cose vanno ovviamente meglio in città più piccole, come Lucca e Monza, che superano i 40 mq di verde per abitante, seguite da Prato, Modena, Catanzaro, Reggio Emilia e Perugia, tutte al di sopra dei 20 mq, ma a Brindisi il verde disponibile è di soli 2,71 mq per abitante e a Foggia Villa Borghese Roma Jardin du Luxembourg Parigi › 47 speciale › Le città italiane con più verde pubblico Il verde in città Aree verdi totali Superficie di tutte le tipologie di verde sul totale della superficie comunale (mq/ha) Città grandi 1 Roma 2 Milano 3 Torino 3.650 3.627 2.731 Città medie 1 Pisa 2 Cagliari 3 Bergamo 7.113 5.428 3.570 Città piccole 1 Mantova 2 Lodi 3 Biella 5.075 3.851 3.683 Verde urbano fruibile Estensione pro capite di verde fruibile in area urbana (mq/ab) Città grandi 1 Venezia 2 Verona 3 Milano 18,73 17,04 15,60 Città medie 1 Lucca 2 Monza 3 Prato 42,10 41,39 34,58 Città piccole 1 Sondrio 2 Pordenone 3 Mantova 42,77 34,60 28,23 Fonte: Legambiente, Ecosistema Urbano XVIII ed. (Comuni, dati 2010) Elaborazione: Ambiente Italia srl 48 è ridotto 1,11 mq. Per avere un confronto con il resto d’Europa siamo andati a spulciare i dati di un’analoga indagine condotta, qualche anno fa, su 26 città campione. La maggiore concentrazione di “green city” si trova nel Nord Europa, in città circondate da boschi, che entrano nel tessuto urbano. Così gli abitanti di Goteborg, in Svezia, hanno a disposizione addirittura 181 mq di verde a testa, ma anche ad Helsinki si arriva a 134 mq per abitante. Scendendo più a Sud le città si fanno meno verdi, ma comunque con un’estensione di zone dedicate a parchi e giardini superiore alla media delle città italiane. Infatti a Londra ci sono 17 mq di verde per abitante, a Vienna 13 e 11 a Parigi. In Spagna invece la percentuale di verde urbano scende con i 7 mq di verde per abitante di Madrid e i 6 di Saragozza, anche se a Barcellona si arriva a 19 mq per abitante. Per completezza di informazione bisogna aggiungere che il rapporto sull’ecosistema urbano delle città italiane prende in considerazione anche un altro dato, il verde totale, ossia le aree destinate a verde sul totale della superficie comunale. In questa classifica il primato spetta a Pisa con 7.100 mq di verde ogni 10.000 mq di superficie comunale; altre 2 città, Cagliari e Mantova, presentano più della metà della propria superficie destina a verde, mentre altre 7 città (Prato, Lucca, Bergamo, Massa, Roma, Biella e Lodi) hanno destinato a verde almeno un terzo del territorio comunale. All’opposto ben 57 città hanno meno del 10% del proprio territorio a verde, e di queste 10 capoluoghi hanno meno di 100 mq di verde ogni 10.000 mq di superficie comunale (che corrisponde a meno dell’1%). speciale La nuova legge su alberi e orti urbani Un forte impulso alla crescita del verde nelle città italiane potrebbe venire dal disegno di legge presentato in Parlamento che, riprendendo una norma del 1992 spesso disattesa, prevede l’obbligo per i comuni di piantare un albero per ogni bambino nato. La nuova legge favorisce anche la creazione di orti urbani, l’installazione di giardini verticali e sui tetti, la creazione delle cosiddette “green Belt” (cinture verdi), ossia filari di alberi piantati sulle vie di acceso alle città allo scopo di diminuire l’inquinamento da traffico. Inoltre un Comitato per lo Sviluppo del verde pubblico, istituito presso il Ministero dell’Ambiente controllerà l’attività dei comuni in questo settore. Un impulso a proseguire anche in Italia sulla strada della green city, più che mai opportuno visto che lo stesso rapporto citato all’inizio segnala un preoccupante peggioramento della qualità dell’aria nelle città italiane e uno stallo degli investimenti in settori chiave per la qualità della vita dei cittadini, come per esempio il trasporto pubblico. Verde da vivere con la giusta illuminazione Al di là dei numeri, non va dimenticato che il parco è anche una parte importante dell’identità storica della città. In una recente classifica stilata dalla rivista tedesca “Focus”, tra i dieci parchi più belli del mondo figurano luoghi come Central park a New York, I giardini del Luxemburg a Parigi e Villa Borghese a Roma, che sono una tappa obbligata per chiunque visiti queste città. Il parco in città è quindi anzitutto un luogo da vivere e da tutelare come parte integrante del patrimonio storico e urbanistico. In questo senso l’illuminazione ha un ruolo centrale. È proprio la luce il supporto tecnico indispensabile per trasformare un’area verde in un parco o giardino urbano. Senza luce uno spazio verde in città non sarebbe che una terra di nessuno, con tutti i rischi annessi. Partendo dalla sicurezza, che è il presupposto per illuminare un’area verde cittadina, oggi si possono raggiungere una serie di altri obiettivi, dalla valorizzazione estetica, con un progetto illuminotecnico rispettoso delle caratteristiche delle piante, al comfort visivo, ottenibile con nuove sorgenti a risparmio energetico. Anche per il verde il patto tra città e natura oggi si fonda sulle nuove tecnologie. 49 speciale Nuovi Paesaggi il dialogo tra luce e buio secondo Andreas Kipar Il verde nella metropoli “L’ è l’area della pausa, il luogo dove si interrompe la linearità della metropoli. E la luce, anche grazie alle nuove tecnologie, può assumere funzioni diverse Alcuni progetti firmati da Kipar. A lato, l’Headquarter della Thyssen Krupp a Essen. Nella pagina accanto, in basso “Stadtpark Krefeld- Fischeln” di Krefeld (Germania). In alto, L’installazione “50x50 Venice Green Dream” a Porto Marghera, Venezia, realizzata per la 13a Biennale di Architettura. 50 photo by Lukas Roth architettura del paesaggio inizia laddove si tratta di leggere, analizzare e comprendere il delicato rapporto tra natura e cultura”. Lo scrive Andreas Kipar nella prefazione di un libro che raccoglie i suoi progetti. Nato a Gelsenkirchen in Germania, laureato in architettura del paesaggio ad Essen e in architettura al Politecnico di Milano, Kipar ha realizzato in Germania e in Italia numerosi progetti di parchi pubblici e paesaggi urbani. Nel suo studio milanese LAND (Landscape Architecture Nature Development) si lavora in un settore oggi più che mai d’attualità quello del verde e della riqualificazione urbana. “Il parco – ci spiega Kipar – deve essere il punto che interrompe la linearità della metropoli. È l’area della pausa, il luogo dove ci si può isolare dal flusso continuo del traffico cittadino. Questo è particolarmente evidente in una città come Milano, dove si ha l’impressione che tutti, anche i pedoni, stiano sempre correndo verso chi sa quale meta. L’area verde è la zona dove ci si può fermare, dove si può cambiare ritmo. Conservare questa multi funzionalità del tes- photo by Lukas Roth speciale photo by Basilio Luca Priola lighting by Blanchere illumination suto urbano è un obiettivo importante. L’indifferenziazione rischia di distruggere il bello della città”. Lighting Magazine E l’illuminazione che ruolo ha? Kipar Lo stesso concetto di differenziazione, di contrasto vale per l’illuminazione. La luce in città è sempre stata associata soprattutto alla sicurezza e quindi alla quantità, negli ultimi decenni invece è cresciuto l’interesse per il fattore estetico, per la bellezza che, insieme alla funzionalità, interessa molto noi architetti del paesaggio. Con l’evoluzione tecnologica, penso soprattutto ai LED, la luce diventa anche un elemento architettonico, un fattore di stimolo. Se percorro una via illuminata dalle luci delle vetrine o da facciate monumentali di chiese e palazzi non ho più bisogno di tanta luce sulla strada. Direi che noi architetti siamo molto interessati all’illuminazione indiretta.” LM Quindi la luce assume nuove funzioni nella progettazione urbana? Kipar Oggi nelle aree metropolitane, anche per la scarsità delle risorse disponibili, non si progettano più completi rifacimenti di grandi aree, ma si cercano interventi più mirati. La luce può aiutare a delimitare spazi diversi, che si staccano dalla linearità, dall’omogeneità di cui parlavamo prima. E qui entra in gioco un altro fattore importante: la percezione. Oggi nel progetto di luce va considerato soprattutto l’effetto finale in termini di percezione. Come percepisco lo spazio illuminato? Se io ho un’illuminazione che punta solo alla sicurezza percepisco lo spazio in maniera diversa rispetto a una luce calibrata, più calda. Lo stesso discorso vale anche per elementi luminosi che possono segnare un territorio, pensiamo per esempio ad un light box. Un elemento che attira l’attenzione e può fare percepire diversamente una piazza o una via. È quello che accade in certi festival della luce come quello di Francoforte. Le installazioni luminose ci fanno sostare in luoghi dove ordinariamente non ci si ferma. Di questo concetto ho fatto un’esperienza diretta con un mio recente intervento, 50x50 Venice Green Dream, un evento collaterale alla Biennale di Architettura di Venezia. Si tratta dell’installazione di un quadrato verde a Porto Marghera, nei pressi del quale c’è una struttura che è stata illuminata con luci decorative. Questo segno luminoso collocato in una zona anonima dal punto di vista paesaggistico è ben visibile anche dalla ferrovia, attira l’attenzione dei viaggiatori, che hanno una percezione completamente diversa di quell’area. Certo, per la realizzazione di questi interventi noi architetti e urbanisti abbiamo bisogno della collaborazione degli esperti, dei lighting designer, che hanno le competenze tecniche necessarie per utilizzare al meglio le grandi potenzialità che oggi ha la luce. Un altro esempio che mi viene in mente è il progetto per l’Headquarter della Thyssen Krupp a Essen, che ha anche vinto un premio ‘LAMP Lighting Solution Award 2011’ proprio per l’illuminazione, nella categoria Indoor Lighting (autore del progetto di luci: Licht Kunst Licht AG: Alexander Rotsch and Andreas Schulz). In quel caso abbiamo creato un bacino artificiale di 300 metri davanti al palazzo di uffici. Il palazzo illuminato di sera genera un magnifico effetto di luce e non è necessario molto altro per illuminare l’area esterna. Insomma i futuri progetti di luce dovranno imparare a dialogare sempre meglio con il buio.” photo by Lukas Roth 51 speciale milano La piazza riconquistata dal verde Una zona liberata dalle auto in sosta, in cui verde e arredo urbano creano una nuova qualità dell’ambiente 52 L’ Italia è il paese europeo che ha la maggior densità di automobili per abitante (61 auto ogni 100 abitanti, contro le 51 della Germania e le 50 del Regno Unito). Le città del Bel Paese da anni sono in lotta contro l’invadenza delle auto parcheggiate cercando di recuperare spazi più vivibili e sicuri per chi li percorre a piedi. Il Comune di Milano ha da tempo predisposto un Piano generale del traffico urbano, che punta a favorire tutti i mezzi alternativi all’auto per gli spostamenti in città, dal trasporto pubblico alla bicicletta. Un piano che sta dando risultati, almeno guardando i numeri: le ultime rilevazioni dicono che dal 2003 a oggi sono entrate in città 74mila auto in meno. Il centro cittadino, in particolare, è caratterizzato da grandi isole pedonali e, durante i giorni feriali, dall’in- › speciale Uno scorcio della piazza del Rosario a Milano, dopo una recente risistemazione, e l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione che utilizza sorgenti a “luce bianca”. Sotto alcune immagini della piazza prima dell’intervento, con gli spazi per i pedoni quasi completamente invasi dalle auto in sosta. 53 speciale Sopra lo spazio riservato alla fermata del tram. Le zone di attraversamento della piazza sono più sicure con luci supplementari. L’illuminazione stradale è stata realizzata con lampioni Sforza (Disano). Particolarmente adatto per i nuovi progetti di urbanizzazione e tutti gli interventi di potenziamento e rinnovo dell’illuminazione pubblica Disano Sforza, realizzato in alluminio pressofuso, con diffusore in vetro temperato, resistente agli shock termici e agli urti è dotato di ottica antinquinamento luminoso. L’apparecchio è disponibile in diverse misure con ottiche specifiche per l’illuminazione stradale, il centro strada, gli attraversamenti pedonali e le piste ciclabili. 54 › gresso a pagamento per le auto. Ma nel resto della città c’è ancora molto da fare per arrivare a un’equa divisione dello spazio tra auto, pedoni e biciclette. In particolare, va superata l’abitudine tipicamente milanese di parcheggiare le auto sui marciapiedi, che, nonostante la realizzazione di parcheggi sotteranei e aree di sosta riservate ai residenti, continua a essere una costante. Le armi più efficaci a disposizione delle amministrazioni comunali contro il parcheggio selvaggio sono il verde pubblico e un nuovo arredo urbano, che, come documentano le foto di queste pagine possono dare un nuovo volto a vie e piazze della città. Le città delle relazioni In tutte le grandi città europee sono in corso da decenni trasformazioni urbanistiche causate dal ridimensionamento e dalla delocalizzazione della produzione industriale. La piazza che compare nelle foto di queste pagine si trova in una zona semicentrale di Milano che fino › speciale 55 speciale › agli Sessanta ospitava le attività di un grande complesso industriale, l’Ansaldo, e di molte altre officine e piccole industrie. Oggi questi spazi sono diventati studi fotografici, atelier di moda, studi di design e sedi di tutte le altre attività legate alla nuova economia di quella che qualcuno ha definito la “società delle relazioni”. Inoltre questa zona durante la settimana del Salone del Mobile di Milano diventa la capitale mondiale del design, con le iniziative del Fuorisalone di via Tortona, che è adiacente alla piazza fotografata. Nuova illuminazione per una città diversa Milano è, quindi, come altre metropoli nel mondo, alla ricerca di una nuova identità. Vie e piazze cambiano volto con interventi urbanistici che mirano soprattutto a rallentare la velocità delle auto e ad au- 56 mentare gli spazi per i pedoni. L’illuminazione è un elemento centrale di questo cambiamento. Le nuove norme sull’illuminazione stradale combinate con le nuove tecnologie permettono di cambiare totalmente lo scenario urbano notturno. La luce bianca, come si può cogliere anche dalle immagini di queste pagine, aumenta la sicurezza, ma non solo. Una visione più chiara dei colori e dei volti delle persone crea un ambiente più confortevole e invitante. Un altro importante obiettivo è il risparmio energetico. Dati recenti quantificano in circa 140mila i punti luce presenti sul territorio del capoluogo lombardo. Difficile pensare di diminuirli, abbassando il livello di sicurezza e di comfort per i cittadini, si possono però realizzare notevoli risparmi utilizzando sorgenti di ultima generazione e sistemi di controllo che possono, ad esempio, diminuire la potenza erogata, nelle ore di minor traffico. Sono sempre di più, quindi, gli strumenti disponibili per un uso più intelligente dell’illuminazione urbana, in cui funzionalità ed estetica si incontrano. Una premessa indispensabile per un costruire una città futura, che metta al centro la qualità delle relazioni tra i suoi abitanti. speciale Milano Park(ing)Day Riprendiamoci spazio! Uno dei problemi maggiori nella vita di tutti i giorni nelle città ad alta densità abitativa è che, ormai, c’è troppo poco spazio per compiere gesti anonimi, non spostamenti legati ai diversi impegni, ma semplicemente una passeggiata per rilassarsi un poco, fare due chiacchiere con un amico, stare all’aperto con i propri figli, oziare un poco! Di qui l’idea dello studio americano di San Francisco - The Rebar design studio and workshop – che nel 2005 trasforma temporaneamente un parcheggio nella downtown in uno spazio pubblico diverso e fruibile. Un punto di partenza di una nuova filosofia progettuale, basata su una interazione sociale che punta a trasformare gli spazi urbani con l’intervento diretto dei cittadini. Park(ing) Day, la giornata in cui un parcheggio può diventare un parco, ha contagiato Milano e altre città in Italia e in Europa. Spesso come usano dire quelli di The Rebar, la soluzione perfetta è tra il pensare e il fare, così la soluzione verrà! Alcuni cittadini hanno sentito l’esigenza di promuovere un’iniziativa che coinvolgesse i milanesi ad immaginare e creare nuovi rapporti tra il cittadino e il paesaggio urbano. Troppi sono gli spazi pubblici, privi di vita sociale, dimenticati a loro stessi, difficili da usufruire, ed ovviamente non si parla di parchi, che per definizione, sono luoghi dedicati a specifiche attività, ma di luoghi “limbo” che invece potrebbero tranquillamente essere contestualizzati con nuovi modi, e non mode, sociali. Ecco allora che occupare provvisoriamente dei parcheggi per evidenziare la mancanza di una rete di spazi pubblici, diventa importante, per mostrare come tali spazi dell’urbanizzazione contemporanea, nelle metropoli, siano completamente ad uso e consumo delle automobili e del loro stazionamento. La missione di Park(ing) day è quella di lavorare per richiamare l’attenzione sulla necessità di ripensare al concetto di spazio pubblico. Emancipare gli abitanti delle città in modo critico, ascoltare le proposte delle persone cercando ispirazione diretta, visioni più ampie per rendere possibile un nuovo umanesimo urbano! 57 Orticolario magie della luce alla fiera del verde A Cernobbio sul Lago di Como, nel grande parco di Villa Erba, splendida residenza appartenuta alla famiglia di Luchino Visconti, si è svolta la quarta edizione di Orticolario, la fiera del “giardinaggio evoluto”. Accanto agli stand della aziende florovivaistiche è stato allestito un suggestivo percorso di luci e suoni. Artisti e garden designer hanno realizzato installazioni in stretto dialogo con il verde, con i rumori della natura come colonna sonora. L’illuminazione scenografica della villa e le installazioni artistiche sono state realizzate con apparecchi ad alta tecnologia di Disano (lighting designer Luca Montrone) 58 speciale 59 speciale Sopra, la “via della seta”, un percorso fra i gelsi, che richiamano l’antica tradizione lombarda della coltura del baco da seta. Una suggestiva illuminazione “pulsante”, ottenuta introducendo LED all’interno di bozzoli sulle piante, si affianca a un sonoro ricavato dalle diverse fasi della lavorazione della seta. Nella pagina precedente la facciata di Villa Erba con un’illuminazione scenografica realizzata con gelatine verdi poste sui proiettori presenti per l’illuminazione ordinaria. Qui sopra un “araldo narratore” che introduce i visitatori al percorso delle installazioni illuminate all’interno della fiera. Nell’edizione di quest’anno il tema era “emozioni sonore”. L’araldo è un giovane attore che indossa capi firmati da marchi prestigiosi del Made in Italy, come Ermenegildo Zegna e Borsalino. 60 Nei prati che circondano villa Erba un allestimento, battezzato “Armonie” utilizza i diversi elementi naturali (acqua, fuoco, luce] per una scenografia serale in movimento. Nella foto zampilli d’acqua illuminati da faretti Elfo e Koala (Disano) creano una quinta ai bordi del prato. speciale Sulla sponda del lago, l’artista ginevrino Daniel Berset ha realizzato l’installazione “Dove sei?”. Si tratta della prima opera allestita in Italia da Berset, che ha acquisito notorietà internazionale con “Broken chair”, la gigantesca sedia con una gamba rotta collocata di fronte alla sede dell’Onu a Ginevra. La sedia è l’oggetto con cui l’artista crea un poetico percorso circolare tra le siepi della villa, illuminato con proiettori Elfo (Disano) a LED. “Ventora e tintinno” è il poetico nome di questa installazione, costruita con la tillandsia, una particolare specie di piante australiane senza radici, che cresce sulle cime degli alberi o sulle rocce. Le piante combinate con elementi di porcellana creano un suggestivo tunnel sonoro, illuminato da LED su faretti Koala (Disano). 61 speciale Questa installazione concepita come una “oasi di raccoglimento” è stata battezzata “Altare della natura”. Il progettista Stefano Passerotti l’ha definita: “un ringraziamento alla natura e un omaggio all’altare della Buona Fortuna di Goethe”. L’illuminazione è collocata all’interno (faretti Koala) e all’esterno con effetto radente lungo le pareti. Qui sotto un tratto del percorso con una splendida vista serale sul lago di Como. Le installazioni artistiche, le oasi di raccoglimento e i giardini sensoriali hanno mostrato le diverse funzioni dell’illuminazione nel verde: scenografie, creazione di ambienti intimi, arredo del giardino e creatività artistica. 62 speciale A lato, un particolare della “stanza” creata sotto una grande magnolia con luci e arredi. L’illuminazione dal basso è realizzata con Microfloor Disano affiancati da faretti Koala. La luce è collocata anche sotto uno i puff colorati che arredano la zona, progettata dalla garden designer Barbara Negretti. Nello specchio d’acqua antistante il padiglione centrale della fiera elementi a forma di periscopio emettono suoni ricavati dal rumore di acqua versata da una brocca. L’effetto di luce creato da Microfloor sembra visualizzare l’onda sonora che esce dai periscopi. Questo giardino Zen sotto grandi platani è stato realizzato, con una composizione di pietre naturali, dal maestro giapponese Yasuo Kitayama. Autore dei giardini di importanti templi in Giappone, Kitayama ha progettato anche il giardino giapponese di Firenze, che si trova sotto piazzale Michelangelo. 63 speciale Eco turismo la Valtellina punta sulla bicicletta Illuminazione a LED per un tratto di ciclabile che fa parte di un grande progetto per le due ruote 64 speciale Con la bicicletta alla scoperta della montagna. Una proposta sempre più diffusa anche nelle valli alpine di casa nostra, dove crescono i chilometri di piste ciclabili e sentieri attrezzati per le mountain bike. In Valtellina uno dei comprensori sciistici più importanti della Lombardia si lavora da tempo al Sentiero Valtellina un percorso di quasi 150 chilometri, in via di realizzazione nel fondo valle che attraversa la provincia di Sondrio. Di recente in Valmalenco, una valle laterale che va da Sondrio al Pizzo Bernina, è stato completato un tratto di tre chilometri di pista ciclabile, che nei mesi invernali diventa pista per lo sci di fondo. La pista si trova nel comune di Lanzada, vicino a Chiesa Valmalenco. Il percorso è stato dotato di un nuovissimo impianto di illuminazione a LED. Si tratta di una delle prime illuminazioni per pista ciclabile interamente a LED realizzati in Italia, che ha un particolare valore anche per il contesto di grande pregio ambientale e naturalistico in cui è inserito. L’impianto è stato commissionato dall’Unione Lombarda dei Comuni della Valmalenco e realizzato dalla Pelizzatti Impianti srl in collaborazione con l’Agenzia Lombardia di Disano Illuminazione, che ha fornito apparecchi a LED Ministelvio. Il progetto ha tenuto conto delle caratteristiche specifiche della pista, che si sviluppa su due situazioni distinte di larghezza, dai 2 ai 3 metri circa, e delle peculiarità del territorio. Gli apparecchi stradali a LED sono stati montati su pali con altezza fuoriterra di 5 metri, a 25 metri di distanza l’uno dall’altro. Sono garantiti due livelli di illuminamento, dai 10 ai 30 lux. Obiettivi centrali dell’intervento sono l’efficienza energetica e un rigoroso rispetto delle norme contro l’inquinamento luminoso. La ciclabile è illuminata con Disano Mini Stelvio Plus PowerLed, con ottica a Led a distribuzione fotometrica adatta per piste ciclabili. Ottica con 24 LED da 2.1W, alimentati a 700mA emissione nominale 5520lm, luce a 4000K°. La curva fotometrica del prodotto è stata certificata contro l’ inquinamento luminoso ai sensi della della legge regionale 17/2000. 65 speciale “Luce in valle, nel rispetto dell’ambiente” 66 Cristian Nana, assessore a Lavori Pubblici e Metanizzazione dell’Unione Lombarda dei Comuni della Valmalenco ci spiega come questo tratto di pista ciclabile si inquadra in un’impostazione più generale che riguarda tutta la valle. anche un modo per stimolare e rafforzare il senso di appartenenza dei “malenchini”. Si crea un sistema organizzato e attrezzato di percorsi, che connette strade vecchie e nuove e valorizza l’intero territorio”. Lighting Magazine L’Unione lavora molto sul fronte mobilità sostenibile: quali sono i vostri obiettivi? Cristian Nana “Il progetto dei percorsi ciclopedonali ha molti obiettivi importanti. Realizzare un itinerario ciclabile sicuro e facilmente riconoscibile, significa innanzitutto creare un sistema continuo di connessioni urbane ed extraurbane per incoraggiare la mobilità ciclabile. Inoltre vogliamo valorizzare il territorio comunale attraverso la creazione di percorsi che abbiano anche valenza paesaggistica e ambientale, promuovendo interventi di miglioramento ambientale e riqualificazione urbana. Tutto questo non solo arricchisce l’offerta turistica della nostra valle, ma è LM I prossimi passi? Nana “Il percorso detto Sentiero Rusca, che va da Sondrio al Passo del Muretto ai confini della Valmalenco e giunge fino al paese svizzero di Thusis. Il sentiero dedicato all’arciprete di Sondrio che fu protagonista delle tormentate vicende religiose nella Valtellina del 1600 è un’opera ambiziosa ideata e realizzata dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio e dai Comuni della Valmalenco. Un vero e proprio viaggio tra natura e cultura. È un altro progetto che segue l’impostazione del Sentiero Valtellina. Un percorso che permette di scoprire la Valtellina sotto una veste nuova, non solo alte vie e vette imponen- speciale ti, ma anche escursioni tranquille e rilassanti che si possono fare sia a piedi che in bicicletta, lungo il corso del fiume Adda attraversando piccoli borghi e le principali cittadine valtellinesi”. LM Quanto conta la luce in questi progetti? Nana “La qualità dell’illuminazione della nostra valle è un fronte che ci vede molto attenti. Abbiamo pronto un progetto esecutivo di ‘reingegnerizzazione’ della rete d’illuminazione pubblica, che ha l’obiettivo di tagliare sprechi, tutelare l’ambiente, ottenere risparmio. Molti interventi sono in corso, dall’eliminazione dei vecchi pali e corpi illuminanti alla sostituzione degli stessi, sino all’interramento e ammodernamento delle linee di alimentazione e all’illuminazione adeguata dei nuovi tratti. Dobbiamo rispettare le normative vigenti, cogliere tutto ciò che l’innovazione tecnologica mette a disposizione per il risparmio energetico e tenere ben presente il contesto di pregio in cui operiamo. Tutto va integrato e armonizzato con il nostro contesto urbanistico e storico, e, come nel caso della ciclabile, con il rispetto dello scenario naturale”. Il percorso del sentiero Valtellina Il Sentiero Valtellina è un lungo percorso ciclabile che, nei mesi estivi, permette di percorrere tutta la valle lombarda sulle due ruote. Partendo da Colico sul Lago di Como si percorre un primo tratto di circa 50 km fino a Sondrio, con pendenze moderate e brevi salite. Questo tratto è quasi completamente asfaltato e per metà è pista ciclabile protetta. Da Sondrio si può raggiungere Tirano con un altro tratto di 30 chilometri, più della metà dei quali di pista ciclabile. Infine, con un’altra quindicina di chilometri si raggiunge Grosio con un dislivello maggiore. Lungo il percorso ci sono diverse stazioni ferroviarie che consentono di programmare una gita treno+bici. 67 LED Panel Tecnologia, design e alta qualità. Technology, design and high quality. www.disano.it DISANO ILLUMINAZIONE s.p.a. Pagina_LEDpanel_2012.indd 1 20089 Rozzano (MI) v.le Lombardia, 129 centralino 02/824771 (20 linee passanti) telefax 02/8252355 Email: [email protected] web: www.disano.it 21/12/12 10:56 interni Luce al lavoro Salute, benessere, ma anche concentrazione e aumento del rendimento sul lavoro. Sono tanti i fattori che dipendono da una buona illuminazione dell’ufficio e che rendono conveniente l’investimento sulle nuove tecnologie Per gli americani è il “fattore F”, il “fattore felicità”. È il parametro che determina il livello di benessere fisico e psichico dei lavoratori e che influisce sulla produttività. Secondo recenti articoli apparsi sull’Harvard Business Review, la rivista pubblicata dall’Università di Harvard, è un ottimo generatore di performance professionali. I dipendenti “felici”, per i ricercatori americani, producono il 31% in più e la loro creatività è pari al triplo di quella dei lavoratori insoddisfatti. Tutto ciò porta a considerare con sempre maggiore attenzione la qualità ambientale del posto di lavoro. In Italia se ne parla ancora poco, ma diversi studi evidenziano quanto il contesto sia determinante per stimolare idee e potenziare le capacità dei lavoratori. Il luogo dove lavoriamo incide direttamente sulla capacità creativa. Spazi brutti, senza stimoli, poco performanti dal punto di vista acustico o con un’illuminazione inadeguata influiscono negativamente sulla produttività e sulla concentrazione. tutti i fattori da prendere in considerazione per un ambiente di lavoro sano Una buona progettazione dell’ufficio oggi mette al centro le persone che lavorano, cercando di creare le migliori condizioni possibili per lo svolgimento del lavoro. Innanzituto, vanno distinti i due aspetti del lavoro d’ufficio, quello individuale, che si svolge nella singola postazione di lavoro e quello di gruppo che › 69 Abbassamento della concentrazione dovuto a Rumore fino al 35% Illuminazione inadatta fino al 5% Microclima inadeguato fino al 10% Concentrazione residua Correlazione tra rendimento illuminamento ed errori rendimento lux 2000 1000 300 100 0 100 % errori lux 30 100 300 1000 2000 0 10 20 30 % riduzione n°errori Fonte: Assoufficio, Politecnico di Milano, dip. Indaco 70 Le fonti di luce non vanno collocate di fronte o alle spalle delle postazioni di lavoro per evitare abbagliamenti e riflessi › utilizza sale riunioni e altri ambienti comuni. In questi ambienti la qualità è data da vari elementi come l’organizzazione dello spazio, la climatizzazione, l’acustica e l’illuminazione. L’insieme di questi fattori incide non solo sul benessere psicofisico del lavoratore, ma anche sulla qualità del lavoro svolto, aumentando la concentrazione e il rendimento e diminuendo le possibilità di errore. È importante notare che per progettare un ambiente di lavoro ottimale vanno tenuti in considerazione non solo gli aspetti fisici, per esempio prevenendo patologie legate a posture scorrette o a illuminazione insufficiente, ma anche aspetti psicologici. Pensiamo ad esempio all’organizzazione dello spazio. La prossemi- › interni nuovi uffici danone Danone, il colosso alimentare francese presente in 120 paesi, ha recentemente ristrutturato una palazzina a Milano per gli uffici delle tre divisioni del gruppo presenti in Italia: Danone, Mellin e Nutricia. La ristrutturazione è stata progettata e realizzata dalla società IBF (Italian Building Factory srl). L’edificio ha ottenuto il livello “silver” della certificazione energetica Leed. Per l’illuminazione sono stati impiegati corpi illuminanti ad incasso a fluorescenza e alta efficienza, con alimentatori elettronici dimmerabili. L’illuminamento medio in ogni ambiente è pari ad almeno 450 lux (calcolati sull’intera superficie del locale) per garantire almeno 500 lux medi sul piano delle postazioni di lavoro. In tutte le aree sono installati sensori per la rilevazione di persone e un sistema manuale di variazione dell’intensità luminosa. 71 interni 72 interni Un’illuminazione inadeguata produce un abbassamento della concentrazione fino al 5% › ca, una disciplina che studia il valore dello spazio nella comunicazione tra le persone, indica la necessità per ognuno di disporre di un proprio “territorio” per poter poi relazionarsi positivamente con gli altri. D’altro canto, organizzazioni del lavoro sempre più flessibili, che magari prevedono un lavoro svolto in gran parte fuori dall’ufficio, possono far pensare a postazioni di lavoro più flessibili e non “proprietà” esclusiva del singolo lavoratore. Anche l’arredo, i materiali e i colori scelti, hanno un’influenza sulla percezione del posto di lavoro. › il progetto di luce Altre immagini degli uffici milanesi della Danone. Sono stati impiegati apparecchi Minicomfort (Disano) progettati per uffici con controsoffitto a pannelli, Minilinea B (Fosnova) da incasso montati in fila continua, versione FL 1x32W e apparecchi da incasso Office 8 (Fosnova) quadro nelle versioni 2x26 e 2x18 con faretti Sylon a LED. Per l’atrio di ingresso apparecchi a taglio di luce Linea LED (Fosnova). Per l’illuminazione esterna del cortile, non ancora realizzata, sono previsti Ministelvio a LED montati su palo. ”La rispondenza degli impianti alle norme – spiega il progettista dell’impiantistica Massimiliano Di Toma, – è stata intesa nel senso più restrittivo: non solo ogni settore è stato progettato in ottemperanza alla norma, ma anche ogni singola parte dell’impianto”. 73 interni L’illuminazione raccomandata per gli uffici va da 300 a 500 lux › La luce in ufficio: i principi generali La luce è sicuramente uno degli elementi più importanti da considerare per la qualità dell’ambiente in ufficio. L’illuminazione incide direttamente sulla salute della vista, soprattuto per chi lavora a video, ma anche sul tono dell’umore e in generale sulla concentrazione. Illuminazione inadatta, rumore e microclima inadeguato sono I tre fattori che maggiormente incidono sul calo di concentrazione in ufficio. È molto importante dare spazio alla luce naturale. Le ricerche indicano che la quantità di luce naturale Grado di concentrazione alto è direttamente collegata al benessere generale, alla reattività e alla capacità di concentrazione. Da notare che oggi esistono sistemi di regolazione che possono variare la luce artificiale in relazione alla quantità di luce naturale, mantenendo un grado di illuminazione costante, che è la condizione migliore per un ambiente di lavoro. L’illuminazione però non dev’essere eccessiva nè troppo uniforme. Le ricerche mostrano che la mancanza di contrasti luce/ombra inducono perdita di concentrazione, noia, fatica, e riduzione della capaci- Il grafico mostra che nel corso di un’attività lavorativa della durata di 95 minuti, la presenza di due fattori di distrazione (come rumore o luce insufficiente) comporta l’impiego di 45 minuti, il 50% del tempo per ritrovare la giusta concentrazione. distrazione lavoro senza distrazioni lavoro con due fattori di distrazione alto concentrazione concentrazione lavoro senza distrazioni basso basso 0 15 35 55 Fonte: 74 Assoufficio, Politecnico di Milano, dip. Indaco 75 95 min 0 15 35 55 75 95 min Nuovo look per il colosso dell’acciaio L’Evraz Group, colosso russo dell’acciaio (è tra i primi venti produttori al mondo), ha di recente inaugurato il nuovo quartier generale in Russia. Gli uffici sono ampi open space in modo che si possa lavorare meglio in team e le postazioni siano più luminose. Sono state, inoltre, progettate sale riunioni per piccoli gruppi, divise dagli altri spazi con ampie vetrate. Il tutto è stato progettato in modo che si sfruttasse al massimo l’illuminazione naturale. L’illuminazione artificiale è poco invasiva e contribuisce a creare un ambiente di lavoro sano e confortevole. Disano ha installato apparecchi a incasso e fissi (Disano e Fosnova) con elevati standard qualitativi. tà intellettuale. L’affaticamento della vista, inoltre, è il maggior rischio per la salute sul lavoro ed è fortemente connesso con l’illuminazione. Le luci riflesse sullo schermo e i differenti livelli di illuminazione di un ambiente producono a chi lavora al computer affaticamento visivo e possibilità di errori, oltre a vari problemi di salute che includono bruciore agli occhi, affaticamento, emicranie e problemi dovuti a una postura errata assunta per compensare i livelli di illuminazione non sufficienti. quattro tipi di iluminazione Uno studio realizzato da Assoufficio in collaborazione con il Dipartimento Indaco del Politecnico di Milano evidenzia come l’illuminazione in ufficio sia il risultato di una complessa miscela di elementi da equilibrare tra loro per progettare un posto di lavoro sano. E considera quattro diversi tipi di illuminazione. Va privilegiata la luce naturale proveniente da fine- › 75 ininterni ufficio come a casa Eurotech, società di manutenzione elicotteri leader in Europa e scuola di volo, che ha sede a Caiolo un piccolo centro della Valtellina, ha impostato i propri uffici secondo il criterio che punta a creare un clima di casa. Oltre alle postazioni di lavoro e alle sale riunioni, ci sono anche sale per il fitness e momenti ricreativi, con una zona cucina. Tutta l’area di recente è stata ristrutturata e dotata di un nuovo impianto d’illuminazione. Tra gli apparecchi installati spicca Led Panel (Disano) un quadro luminoso 60 x 60 cm inserito nella controsoffittatura. La sorgente a Led e la perfetta distribuzione della luce assicurano il massimo comfort visivo. L’impianto comprende anche faretti Milano (Fosnova) Eliminati i fattori di distrazione, sono necessari dai 15 ai 20 minuti perché la concentrazione torni ottimale 1100 Twist dimmerabili. L’installazione è stata curata da Pelizzatti Impianti. 76 › stre, lucernai, porte in vetro in quanto fonte di illuminazione ideale; l’illuminazione generale dell’ambiente si ottiene invece con fonti diretti (corpi illuminanti montati a soffitto) o indirette (corpi illuminanti montati a parete); l’illuminazione locale interessa una zona dello spazio di lavoro mentre l’illuminazione puntuale illumina zone scure e modella gli spazi. Le condizioni ottimali, spiegano i ricercatori, si ottengono con un illuminamento generale tra i 300 e i 500 lux, con valori di illuminamento inferiori si ha un progressivo calo del rendimento e un conseguente aumento del numero di potenziali errori. È importante bilanciare l’illuminazione ambientale con quella locale e puntuale in modo da ridurre i contrasti tra zone in ombra e aree più illuminate. interni 77 progetti 78 di Monica Autunno/foto di Guido Clerici progetti A scuola di creatività A Busto Arsizio uno storico liceo artistico amplia l’offerta didattica con la nuova sede, un edificio in classe A, all’avanguardia nell’efficienza energetica, che non rinuncia alla scenografia serale, in carattere con la mission della scuola 79 progetti La facciata esterna che, la sera, diventa multicolore grazie a un sofisticato impianto a LED rgb è un omaggio aggiuntivo all’arte, all’estro e alla creatività. Una soluzione non scelta a caso. L’intero complesso del Liceo Artistico “Paolo Candiani”, storica scuola del centro di Busto Arsizio, in provincia di Varese, evoca l’arte, l’ingegno e la musica, l’amore per la danza ed il teatro, la sperimentazione delle forme e dei colori. Il nuovo padiglione, inaugurato nel settembre scorso, ha consentito di radunare in un’unica sede, quella storica di via Manara, una scuola prestigiosa e radicatissima che, sino a un anno fa, funzionava fra plesso centrale e due sedi staccate, indispensabili ad accogliere una sempre più numerosa utenza. Il nuovo edificio, che è unito al vecchio, è stato progettato dai professionisti dell’Edilizia Scolastica della Provincia di Varese e realizzato in circa due anni di cantiere, con un investimento di 6,5 milioni di euro, pari a 900 euro al metro quadrato. La nuova scuola è all’altezza della storia dell’istituto, e di un futuro che si prospetta altrettanto illustre. Da tre anni il Liceo Artistico ospita una sezione di Liceo sperimentale ad indirizzo coreutico costola della prestigiosa Accademia di Danza di Roma, cui dal prossimo anno potrebbe aggiungersi un indirizzo musicale: pianoforte obbligatorio e uno strumento a scelta, ad allevare nuove generazioni di virtuosi del pentagramma. “Il problema sono sempre stati gli spazi – spiega il vicepreside Maurizio Silvestri – e potrebbero tornare ad esserlo in futuro, se il trend di iscrizioni mantenesse i livelli attuali. Oggi abbiamo circa 1.050 alunni, fra liceo artistico preesistente e indirizzo coreutico”. IL PROGETTO Il “nuovo” Liceo Candiani è stato realizzato su una superficie di circa 3.000 metri quadrati, il risultato è un monoblocco di 4 livelli fuori terra per una superficie complessiva di 71.50 metri quadrati e un volume di circa 20mila metri cubi. Al nuovo plesso si accede dal vecchio ingresso di via Manara, ma anche dal nuovo accesso laterale, dove gli esterni sono ancora cantiere, in attesa di ospitare verde, parcheggio interno e nuova strada di servizio. › In queste PAGINE Immagini e dettagli della nuova facciata del Liceo Artistico e Coreutico “Paolo Candiani” di Busto Arsizio, illuminata con un impianto a LED Rgb con sei cambi di colore. Una scelta di visibilità e un omaggio all’arte e al colore, che appartengono al Dna dello storico istituto superiore. L’illuminazione è stata realizzata con apparecchi Sicura Powerled Rgb fullcolor e proiettori Corner Esaled fullcolor Rgb (Disano). 80 progetti 81 progetti “Il regalo più bello per i nostri cinquant’anni” “Nel 2013 la nostra scuola compie cinquant’anni, sarà importante festeggiarli nella nuova sede”. Andrea Monteduro dal 2000 è il Preside del Liceo Candiani di Busto Arsizio, è molto fiero della storia del suo istituto, nato nel 1963, come costola dell’Accademia di Brera di Milano e dotato dal 1968 di un ordinamento autonomo. “Manteniamo un legame importante con l’Accademia di Brera – sottolinea - anche perchè è lo sbocco naturale dei nostri studenti per gli studi di livello universitario. Per quanto riguarda il Liceo Musicale e Coreutico, previsto dall’ultima riforma della scuola italiana, facciamo riferimento alla Accademia nazionale di danza di Roma, che si occupa, insieme ai nostri docenti, delle selezioni e audizioni, dei corsi e degli esami di fine anno. L’anno venturo, è certo, avremo anche la sezione musicale”. “I nuovi spazi – ribadisce Monteduro – sono una risorsa molto importante. Abbiamo operato per anni su sedi decentrate, con grande dispendio di energie e risorse economiche. Tutto ora è molto più semplice, e siamo molto soddisfatti anche del risultato estetico. Il progetto di ristrutturazione lo abbiamo seguito da vicino. Quando si iniziò a parlare di questo ampliamento ci credevamo in pochi. Il primo progetto lo abbiamo elaborato come scuola, in quanto, è chiaro, abbiamo molti architetti fra i docenti. Poi la Provincia ha preso in mano il tutto, ha condotto progettazione e lavori egregiamente, ma il nostro contributo c’è sempre stato. Vorrei menzionare a questo proposito il nostro docente e vicepreside Maurizio Silvestri. Ha studiato qui, ha sposato una studentessa della scuola, e ha avuto tre figli tutti nostri alunni. Per la scuola si è speso moltissimo, e questo risultato progettuale è anche merito suo. I lavori sono quasi ultimati, salvo qualche messa a punto. Ma siamo contenti. Per noi, già solo il fatto di avere qui tutti e 1200 i nostri studenti è una festa”. 82 progetti INTERNI Una carrellata sui corridoi del primo piano del Liceo, illuminati con faretti Office Quadro (Fosnova). Qui sotto, foto di gruppo durante un sopralluogo: da sinistra Domenico Esposito di Eleservice srl, il vicepreside Maurizio Silvestri, i progettisti Luca Nico e Daniela Giamporcaro della Provincia di Varese, settore edilizia scolastica. › Lateralmente rispetto alla strada la facciata a cambio di colore, dominata da una tettoia ondulata in alluminio, che sovrasta il grande ingresso a vetrate nell’auditorium al pianterreno, 240 posti a sedere. Sui quattro piani sono distribuite 13 aule, 8 laboratori, 8 aule per il disegno, una sala teatrale, due spazi coreutici con sala danza da 300 metri quadrati complessivi, uno spazio bar e ristoro oltre ai locali uffici, presidenza e segreteria. Il progetto ha previsto per l’edificio corridoi ampi e ariosi e una galleria multifunzione su cui si affacciano le aule dell’ultimo piano: già oggi vi si espongono dipinti, oggettistica e sculture realizzate dai ragazzi dei corsi diurni. Soluzioni architettoniche, arredi e colori nonchè gli input sull’utilizzo di tecnologie innovative, sia dal punto di vista elettrico impiantistico, sia dal punto di vista termico, sono frutto dello studio dell’architetto Daniela Giamporcaro e del geometra Luca Nico, › 83 progetti › dipendenti della Provincia di Varese, che si sono occupati della progettazione, e hanno seguito passo passo la realizzazione. “Questa scuola è un grande patrimonio per il territorio – spiegano i progettisti – e ha un indirizzo di studi composito e speciale. Questo ha guidato in larga parte le scelte. Anche quella del cambio di colore in facciata. Volevamo qualche cosa di anticonvenzionale, che richiamasse la vocazione artistica e creativa dell’istituto”. Nessun problema a inserire la facciata illuminata nel tessuto urbanistico della vecchia Busto. “Non è così scontato – spiegano -. A volte le soluzioni innovative sono accolte con resistenza, in questo caso non è stato così. La città ha accolto la novità con interesse e apprezzamento”. Classe A da primato L’edificio del Candiani ha caratteristiche strutturali e di approvvigionamento energetico che gli hanno conferito la classe A (un primato nazionale per quanto concerne gli edifici scolastici). Una palazzina esterna ospita l’impianto di geotermia con prelievo d’acqua di falda capace di sopperire al 70% del cosiddetto comfort energetico della struttura. Porte e finestre sono dotate di serramenti di nuova generazione con gas argon interposto fra le camere, a evitare qualsiasi dispersione, e l’intera struttura è dotata di cappotto isolante con spessore di una decina di centimetri. › PROGETTO A destra, una planimetria di progetto del complesso. L’intervento sarà completato con la realizzazione di un parco esterno e di nuova viabilità di servizio che consenta l’accesso diretto al nuovo edificio. Il nuovo Liceo Artistico e Musicale si sviluppa su 4 livelli fuori terra, ed è dotato di 13 aule didattiche, 8 aule artistiche e altrettanti laboratori, sala danza e spazio teatrale. Ad oggi frequentano la scuola quasi 1.200 alunni. 84 Scheda Tecnica Nuova sede liceo artistico “Candiani” w Committente Provincia di Varese wProgettazione e direzione lavori Geom. Luca Nico, Arch. Daniela Giamporcaro coordinati dal dirigente Arch. Alberto Caverzasi Collaboratori alla progettazione e direzione lavori w Impianti elettrici ed elettronici Ing. Leopoldo D’Inzeo w Impianti termoidraulici e meccanici Ing. Massimiliano Di Toma w Imprese Cerutti Lorenzo s.r.l. (appaltatore); Nuova edil Biesse s.r.l. Unipersonale (opere edili); Eleservice s.r.l. (impianti elettrici); Sirio s.r.l. (impianti meccanici e idrotermosanitari); F.lli Ramazzotti s.n.c. (imbiancature) wProgetto illuminotecnico Eleservice s.r.l., con la collaborazione di Disano illuminazione w Apparecchi utilizzati Giano, Hydro, Rapid System Sicura Powerled (Disano), Office, Corner (Fosnova) progetti 85 progetti aule Le aule del liceo hanno tipologie differenziate legate alle diverse materie di studio. Per l’illuminazione si è puntato non solo sulla funzionalità, ma anche sul notevole comfort visivo ottenibile con gli apparecchi di ultima generazione. Per le classi la scelta prevalente è caduta su apparecchi Giano (Disano). Nella pagina a fianco la sala per le lezioni di teatro e recitazione, corredata di scenografie, per la quale è stata scelta un’affascinante ambientazione rosso scuro. La cura del dettaglio è stata massima anche nelle scelte cromatiche. 86 › L’intero pacchetto impiantistico è controllato da un sistema domotico Bus con centralina di telecontrollo interna alla scuola e gestibile da remoto. Sistemi di accensione, gestione dei livelli di illuminamento, temporizzazione delle luci e numerosi accorgimenti tecnici consentono un significativo contenimento dei costi. Risparmio è garantito anche dalla scelta dell’impianto a LED rgb scelto per l’illuminazione progetti monumentale della facciata. A completare il quadro la scelta attenta di materiali ecocompatibili sia per le strutture che per gli arredi e apparecchi a basso consumo per l’impianto di illuminazione. l’impianto illuminotecnico Un team di esperti al lavoro per mesi, un progetto curato nei dettagli, prodotti e impiantistica che abbinano estetica, comfort, risparmio energetico, altissima performance. “Nella scelta delle soluzioni, dei prodotti e delle tipologie illuminotecniche – spiega Domenico Esposito della ditta Eleservice srl, che si è occupato dell’impiantistica dell’edificio e della progettazione illuminotecnica in collaborazione con l’Agenzia Lombardia di Disano Illuminazione – si è cercato di immaginare il risultato: abbiamo voluto vedere › 87 progetti danza In apertura di pagina un’immagine della sala danza del primo piano, fiore all’occhiello del complesso. La sala è divisa in due sezioni da una parete mobile a specchio, e si presta a molteplici usi. A fine anno, ospiterà il saggio di fine corso degli allievi della sezione Coreutica. Sempre in queste pagine un’altra immmagine di un’aula e il laboratorio di chimica (al centro). A sinistra, un dettaglio della centralina di controllo che gestisce l’impiantistica dell’edificio. Impianti elettrici, ricaldamento e luci sono controllati da un sistema domotico Bus che ha come obiettivo l’efficienza di prestazioni, il risparmio energetico e il controllo di sicurezza. › la scuola con gli occhi degli altri, degli studenti e dei cittadini di Busto. I primi obiettivi sono stati comunque l’efficienza e il risparmio energetico”. Per ogni ambiente della scuola è stato selezionato un apparecchio di illuminazione in linea con le diverse esigenze progettuali. Nell’auditorium è stato scelto il sistema di illuminazione Giano (Disano) con armature 2x49 W ad alimentazione elettronica e con reattore dimmerabile Dali; nelle zone di passaggio sui tre piani della scuola sono stati installati faretti della serie Office Quadro 26 W, e “velette” illuminate con progetti L’orgoglio della Provincia Rapid system (Disano). Per le aule ancora Giano, per il laboratorio di chimica, Office per la luce d’ambiente e plafoniere Hydro per il sottocappa, così come nel laboratorio di fotografia. Un’illuminazione più articolata è stata disegnata per la sala di danza, gioiello del complesso. Giano dimmerabili con sistema Dali nella sala teatrale, montati su binario Omnitrack. Nella galleria al piano alto la luce proviene da riflettori Iridio (Disano) da 150 W con sorgenti ad alogenuri metallici per luce diretta e indiretta. Un discorso a parte riguarda la facciata, che dispone di un’illuminazione scenografica con sei cambi di colore. Qui sono stati impiegati apparecchi Sicura Powerled Rgb fullcolor (Disano) per la zona superiore, proiettori Corner Esaled fullcolor Rgb (Disano) per l’aula magna. Infine sulla facciata del terzo piano sono state installati apparecchi da incasso Fonte (Disano). “Come Provincia di Varese siamo ormai al traguardo - ci ha detto Gianfranco Bottini, assessore all’edilizia scolastica - siamo lieti di lasciare, insieme ad altre eredità, questa magnifica e rinnovata scuola. Su questo intervento abbiamo investito molto, è stata una scelta precisa. E non solo in spazi, ma anche in tecnologia, perchè in questo edificio c’è veramente tutto: tecnologia avanzata, domotica, geotermia, fotovoltaico, apparecchi illuminanti efficienti ma a basso consumo. è una scuola del futuro, un orgoglio per tutto il territorio”. 89 Archilight Un mondo di luce raccontato sul web Archilight è il primo web magazine, sponsorizzato dal Gruppo Disano Illuminazione, edito in italiano e in inglese, dedicato alla luce e ai suoi molteplici usi. È dedicato a tutti coloro che operano nei campi dell’illuminazione, del design, dell’architettura, della sostenibilità, delle tecnologie, dell’arte. Offre una rassegna d’idee e realizzazioni da tutto il mondo in cui l’illuminazione è usata in modo innovativo, con straordinari risultati tecnici ed estetici; intervista i protagonisti, i professionisti della luce; racconta le novità e le tendenze; dà spazio alla sostenibilità e alle tematiche green e presenta gli appuntamenti nazionali e internazionali più importanti, con approfondimenti e reportage. Speciali tematici presentano progetti illuminotecnici specifici per i diversi settori: la luce nelle scuole e istituti pubblici, l’illuminazione progettata per le strutture sportive e i grandi eventi, i LED e il retail, i beauty center e la luce diffusa per un’atmosfera rilassante… Archilight è uno strumento moderno, dinamico e in continuo aggiornamento. Comunica con release grafiche e newsletter quindicinali che presentano le news più interessanti e i progetti più belli ed emozionanti. Ha sviluppato una rete attiva e dinamica di relazioni e contatti in rete, grazie alla presenza quotidiana sui social network (Facebook, Twitter, Google Plus, 90 Linkedin, Pinterest). E, in collaborazione con il Gruppo Disano Illuminazione, il webzine è media partner dei più importanti appuntamenti nazionali e internazionali dedicati all’illuminazione. Archilight, racconta da vicino l’evoluzione della luce. www.archilight.it Iscriviti alla Newsletter Seguici su ESTERNi urbani ESTERNi interni Le nuove proposte Disano e Fosnova per l’illuminazione a LED, in città, al lavoro, in casa e nel retail 91 light your life Astro a sospensione LED multiuso La nuova frontiera dell’illuminazione urbana. Astro è l’apparecchio multiuso a tecnologia LED che rinnova la luce in città. La sorgente a LED riduce drasticamente il peso e rende Astro facilmente collocabile a sospensione ovunque. Disponibile in 4 versioni, con diversi tipi di fascio luminoso (diffondente, asimmetrico, stradale), equipaggiate con 16, 24, 32, 48 o 72 LED, tutte con consumi ridottissimi da 2,1 a 8 W per Led e una temperatura di colore di 4000 K. Uno stimolo a trasformare la città di sera, scegliendo l’apparecchio ideale per ogni contesto. Astro a sospensione centrostrada Astro a parete 92 light your life Disco a frusta Un particolare dei LED nuove forme per i LED Disco a sospensione Il nuovissimo sistema a LED per le piazze e le vie del centro, in grado di rinnovare radicalmente l’arredo urbano. Una linea avveniristica e una forma ottimizzata per utilizzare al meglio le sorgenti LED. Disco offre la gamma completa delle soluzioni con le versioni su palo, diffondente, centro strada e sospensione. Per ogni versione si può scegliere tra i modelli con 12, 14, 18, 22, 24 o 28 Led da 6W. Il tutto con consumi contenuti, che vanno dagli 72 ai 170 W. Con una qualità di luce altissima (temperatura di colore 4000 K), Disco offre la possibilità reale di dare alla città un nuovo volto notturno. Utilizzabile anche negli interni con la versione a sospensione. Disco per arredo urbano 93 light your life LED Panel nella versione rettangolare (sopra) e quadrata (a destra) pannello magico Minicomfort LED comfort al lavoro La versione a LED della gamma Minicomfort offre tutti i vantaggi della nuova tecnologia con la qualità dell’illuminazione per l’ufficio firmata Disano. Il risparmio energetico del 40% si unisce a un comfort visivo senza precedenti, con ottiche dark light in alluminio speculare, che salvaguardano la salute e rendono più agevole il lavoro in ufficio. Disponibile nelle versioni con multisensore di presenza e dimmerabile, temperature di colore 4000 K e 48 W di potenza. 94 Facile da installare a controsoffitto, con connessione rapida senza necessità di aprire l’apparecchio, LED Panel è la soluzione ideale per risparmiare energia e godere di tutti i vantaggi dei Led, che producono un flusso di 3700 lumen con una potenza assorbita di soli 36 W, il che vuol dire un risparmio energetico che può superare il 60%. Risparmiando si ottiene anche una qualità di luce superiore, con una temperatura di colore di 4000 K e una perfetta distribuzione della luce. LED panel è disponibile anche con diversa temperatura di colore (3000 K) e in versione dimmerabile per un maggiore risparmio. light your life Lex a LED tante novità per il retail F spot orientabile Un punto vendita più attraente, prodotti in risalto, arredo valorizzato, risparmiando sulle spese di gestione. Tutto questo si può ottenere rinnovando l’illuminazione con i faretti Fosnova nelle ultime versioni a LED. Office presenta una gamma veramente completa di apparecchi a LED con diffusori trasparenti o serigrafati per il migliore effetto estetico. F spot sono i faretti orientabili, indispensabili per un progetto di luce accurato e creativo. Garantiscono il migliore posizionamento per luci d’accento o illuminazione d’atmosfera. Lex è il faretto da incasso di grandi dimensioni, affidabile ed efficiente. Progettato per facilitare montaggio e manutenzione con molla che assicura una perfetta aderenza al controsoffito e apertura a cerniera del vano lampada. Office 2000 LED (2000 lm, 3-4000 K, Ra 80) Office 3000 LED (2-3000 lm, 3-4000 K, Ra 80) Office 2000 LED 95 light your life Punto LED Meridiana LED Luce per l’architettura Con una forma esclusiva per una luce a parete Meridiana dà importanza alla facciata dell’edificio. Per creare un look serale raffinato a edifici pubblici, chiese, esercizi commerciali. Disponibile negli eleganti colori argento sabbiato e grafite. Piccolo proiettore, massima efficienza Il proiettore della gamma Punto nella versione a LED ottimizza i consumi, mantenendo tutta la sua efficacia. Efficiente e maneggevole risponde a tutte le esigenze del progetto di luce per esterni. Il flusso luminoso è di 2500/5000 lm, con una temperatura di colore di 4000 K e una resa cromatica 80. Percorsi di luce Faro, la colonnina luminosa per esterni, nella versione a LED riduce i consumi e migliora la qualità della luce. Resistente e affidabile, disponibile in diverse altezze, con ottiche rigorosamente antinquinamento luminoso. Faro 2 LED 96
Documenti analoghi
Lighting Magazine PDF - Disano Illuminazione spa
Milan. A touch of elegance in the temple
of motor racing