L`ITALIA A BELGRADO
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L`ITALIA A BELGRADO
L’ITALIA A BELGRADO Rassegna Stampa Anno 2013 – Secondo semestre RASSEGNA STAMPA Martedì 11 giugno 2013 Presentazione credenziali (Belgrado) (ANSA) - Il forte e costante impegno dell'Italia nel sostenere che "il posto della Serbia è nell'Unione europea" è stato sottolineato dal nuovo Ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, che oggi ha presentato le Lettere credenziali al presidente serbo, Tomislav Nikolic. "Un posto - ha aggiunto nel corso della cerimonia l'Ambasciatore - che siamo convinti che la Serbia possa e debba occupare il più presto possibile". A testimoniare tale vicinanza dell'Italia alla Serbia, ha detto l'Ambasciatore Manzo, sarà il ministro degli Esteri, Emma Bonino, che sarà a Belgrado la prossima settimana, nella sua "prima visita dell'inizio del suo mandato". Una visita, ha osservato, che vorrà essere un ulteriore "incoraggiamento al percorso della Serbia verso l'Unione europea, insieme alla più ampia disponibilità a proseguire la propria azione di sostegno una volta che sarà annunciato l'avvio dei negoziati di adesione". L'Ambasciatore Manzo si è quindi riferito alla stretta e proficua collaborazione economica e commerciale tra Italia e Serbia, con "centinaia di imprese italiane che trovano, in questa magnifica terra, opportunità per crescere in una combinazione virtuosa di processi di internazionalizzazione e progetti d'investimento che vanno a beneficio di entrambi i Paesi". E' al tempo stesso di grande rilevanza, ha osservato l'Ambasciatore, il "crescente numero di giovani serbi che si avvicinano alla cultura e alla lingua italiana". In ciò un ruolo essenziale è da attribuire alla intensa collaborazione a livello universitario, che vede coinvolti in modo particolare gli atenei di Belgrado, Novi Sad e Kragujevac. "Sono tantissimi i giovani serbi che scelgono di studiare nelle università italiane", e in alcuni degli atenei italiani più prestigiosi "le ragazze e i ragazzi serbi costituiscono il gruppo più numeroso tra gli studenti provenienti dall'estero". Il presidente Nikolic da parte sua, ringraziando per l'appoggio dell'Italia al processo di integrazione europea della Serbia, e sottolineando l'importanza della collaborazione politica ed economica con il nostro Paese, ha pregato l'Ambasciatore di trasmettere i suoi "affettuosi saluti" al presidente Giorgio Napolitano, "che attendiamo in Serbia". "Il presidente Napolitano, ha osservato, è stato l'architetto del partenariato strategico concluso dai nostri due Paesi". (Agenzia Nova) - Il posto della Serbia è nell’Unione europea, e l’Italia è convinta che possa e debba occupare questo posto il più presto possibile. Lo ha dichiarato il nuovo ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, che oggi ha presentato le lettere credenziali al presidente serbo Tomislav Nikolic. “Ne è convinto il governo italiano, che lavora con determinazione a questo obiettivo – ha detto l’ambasciatore nel corso della cerimonia – ne sono convinte le più alte istituzioni del mio paese, le forze parlamentari e tutte le componenti della società civile”. Rivolgendosi al presidente Nikolic L’ambasciatore ha poi aggiunto che “tra una settimana sarà lo stesso ministro degli Esteri, Emma Bonino, a testimoniarle direttamente, qui a Belgrado, con la prima visita compiuta dall’inizio del suo mandato, la vicinanza dell’Italia al suo paese”. L’occasione, ha proseguito Manzo, testimonia il continuo incoraggiamento dell’Italia al percorso della Serbia verso l’Unione europea “insieme alla più ampia disponibilità a proseguire la propria azione di sostegno una volta che sarà annunciato l’avvio dei negoziati di adesione. Si aprirà allora una fase nuova – ha osservato – ricca di sfide ed altrettanto impegnativa, in cui l’Italia continuerà ad essere a fianco della Serbia”. La visita del ministro Bonino, ha proseguito Manzo, costituirà l’occasione per individuare insieme ulteriori opportunità e settori di sviluppo del partenariato strategico fra Italia e Serbia, sancito dal primo vertice bilaterale del 2009. I rapporti fra i due paesi “si basano su solide fondamenta”, con rapporti diplomatici che vedono una tradizione lunga 134 anni. Lo ha dichiarato il presidente serbo, Tomislav Nikolic, nel corso della cerimonia di presentazione delle lettere credenziali da parte del nuovo ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo. Nikolic ha inoltre sottolineato come il nuovo ambasciatore assuma le funzioni “in un momento delicato in cui la Serbia, dopo aver compiuto passi significativi e sforzi sul piano interno ed estero, aspetta una decisione sulla concessione di una data di inizio dei negoziati di adesione con l’Unione europea”. Su questo punto, ha ribadito il presidente, “abbiamo avuto fin dall’inizio il forte sostegno dell’Italia”. Nikolic ha poi osservato che “l’Italia per la Serbia non rappresenta solo un partner politico ed economico, ma un amico sincero”. Il capo dello stato serbo ha infine rivolto un saluto al presidente Giorgio Napolitano. “La prego – ha detto Nikolic rivolto all’ambasciatore Manzo – di trasmettere al presidente Giorgio Napolitano, che attendiamo, i miei saluti di cuore e la mia grande stima”. Il presidente Napolitano, ha osservato Nikolic, è stato architetto del proseguimento del partenariato strategico fra i due paesi e “crediamo che gli effetti del sostegno italiano - ha concluso - saranno visibili già in occasione del prossimo vertice fra i due governi il prossimo autunno”. Tante imprese italiane trovano in Serbia l’opportunità per crescere anche a casa propria. Lo ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, che oggi ha presentato le Lettere credenziali al presidente serbo Tomislav Nikolic. “Centinaia di imprese – ha precisato – trovano, in questa magnifica terra, opportunità per crescere in una combinazione virtuosa di processi d’internazionalizzazione e progetti d’investimento che vanno a beneficio di entrambi i paesi”. L’ambasciatore ha inoltre sottolineato l’importanza dell’amicizia fra i due paesi, che punta, ha precisato, a creare una visione condivisa del futuro, inquadrato nei valori fondanti della civiltà europea. “Un futuro - ha aggiunto - che sia di stimolo alla crescita sociale e culturale di entrambi i paesi”. L’ambasciatore ha infine sottolineato l’importanza dei giovani, osservando che “in numero sempre maggiore i giovani serbi si avvicinano alla cultura e alla lingua italiana”. Un ruolo essenziale nello sviluppo dell’amicizia fra i due paesi è svolto, ha proseguito Manzo, dalla proficua collaborazione a livello universitario con le università di Belgrado, Novi Sad e Kragujevac “e le altre che seguiranno domani”. Manzo ha ricordato che “sono tantissimi i giovani serbi che scelgono di studiare nelle università italiane. In alcuni degli atenei più prestigiosi, le ragazze e i ragazzi serbi costituiscono il gruppo più numeroso tra gli studenti provenienti dall’estero, e fanno sempre onore al loro paese”. RASSEGNA STAMPA Martedì 18 giugno 2013 Visita del Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino (Belgrado) (ANSA) Italija smatra da je Srbija načinila velike napore i da je postigla izuzetne rezultate vezano za dijalog sa Prištinom, za unutrašnje reforme i za pomirenje u regionu i stoga će tražiti od Evropskog saveta krajem juna da se odmah dodeli datum za otpočinjanje pregovora o pridruživanju sa Evropskom unijom. To je glavna poruka koju ministarka spoljnih poslova Italije Ema Bonino donosi u Beograd, gde će imati susrete sa najvišim predstavnicima srpskih vlasti. U opširnom intervjuu koji su danas objavile Večenje novosti, dnevni list sa najvećim tiražom u Srbiji, ministarka Bonino u isto vreme ističe odlične bilateralne odnose sa Srbijom, koji su za Italiju od „prioritetne važnosti“. „Nema sumnje da Srbija može i ubuduće da računa na punu podršku Italije. Beograd ima stratešku ulogu u širem regionalnom okviru i smatram da je srpska Vlada ozbiljno angažovana na konstantnom procesu reformi i da je umela da nađe podsticaje i suštinske ciljeve u procesu evropskih integracija“ rekla je Ema Bonino. „Napredak koji su postignut poslednjih meseci – naročito rezultati u dijalogu sa Prištinom koji je potpomogla EU – bili su nezamislivi do pre samo godinu dana“, podsetila je, dodajući da da sporazum od 19. aprila predstavlja epohalni preokret u skorijoj istoriji Balkana po pitanju evropske perspektive i pokrenuo je jedan „nepovratni proces“. „Zbog svih ovih razloga očekujemo da Evropski savet krajem juna prizna napore Srbije i dodeli datum za otpočinjanje pristupnih pregovora“. Italija, koja je pre svih i više od svih, verovala u povratak Srbije u Evropu, odigraće svoju ulogu do kraja kako bi se postigao taj rezultat i tražiće da se dodeli datum za optočinjanje pregovora. Došao je trenutak, po mišljenju ministarke spoljnih poslova, da se srpskoj Vladi prizna „hrabrost i odlučnost“ koju je pokazala u dijalogu o normalizaciji odnosa sa Prištinom, što predstavlja „ključni prioritet koji je Komisija odredila još 2011. godine kako bi došlo do optočinjanja pristupnih pregovora između Srbije i Evropske unije“. U svakom slučaju, napominje Ema Bionino, treba napomenuti da plan implementacije predviđa niz mera i rokova, od kojih su neki vrlo delikatni, a koje obe strane treba konkretno da ispune. Ističući da ne postoje novi uslovi za otpočinjanje pristupnih pregovora za ulazak Srbije u Evropsku uniju, pa ni onaj vezan za priznavanje Kosova, minisrka Bonino tvrdi da izazov normalizacije odnosa sa Kosovom treba da se doživi kao prilika, ili kao mogućnost za Srbiju da pruži aktivni doprinos jačanju bezbednosti i pomirenja. „Srbija treba da se postavi kao važan faktor regionalne stabilnosti“, naročito po pitanju pravosuđa i borbe protiv korupcije i kriminala. U intervjuu, objavljenom na prvoj i na čitavoj drugoj strani Večernjih novosti, Ema Bonino odbacuje mogućnost ukidanja bezviznog režima za Srbiju i govori o „izvanrednim odnosima“ između Srbije i Italije, koja je danas prvi strani investitor sa uložene oko 2 milijarde evra i sa prisustvom od oko 500 preduzeća koja zapošljavaju oko 20 hiljada zaposlenih. Od izuzetne važnosti je, napominje, projekat Fiat, koji predstavlja najveću stranu investiciju u Srbiji (1 milijarda evra uključujući i kooperante, što čini preko 2% BDP Srbije) i koji je uticao na stvaranje važnog industrijskog centra u Kragujevcu. (Agencija Nova) Ministarka spoljnih poslova Ema Bonino, u zvaničnoj poseti Srbiji, sastala se sa srpskim premijerom Dačićem u zgradi srpske Vlade. „U mom razgovoru sa premijerom – izjavila je ministarka Bonino – prenela sam koliko moja Vlada ceni zalaganje i odlučnost Beograda i premijera u dijalogu sa Prištinom u smislu postizanja dogovora“. Ministarka Bonino je takođe ohrabrila srpsku Vladu da nastavi istim putem i u smislu primene sporazuma. „Sutra – dodala je Bonino – ću istu poruku preneti i Prištini“. Italija, rekla je Bonino, se zalaže da se na sledećoj sednici Evropskog saveta dodeli konkretan datum za početak pregovora. „Ubeđena sam da pozitivna odluka predstavlja priznanje dosadašnjih napora i da ide i pravcu pomirenja u regionu“. Ministarka je na kraju izjavila da se tokom sastanka sa Dačićem razgovaralo o odličnim bilateralnim odnosima, „takođe i u oblasti kulture i zaštite životne sredine, budući da je u Beogradu već aktivna jedna radna grupa italijanskog Ministarstva za ekologiju“. (Agencija Nova) Srpski premijer Ivica dačić zahvalio se italijanskoj Vladi što nastavlja da pruža pomoć procesu evropskih integracija Srbije. Na konferenciji za štampu održanoj nakon susreta sa italijanskom ministarkom spoljnih poslova Emom Bonino, predsednik Vlade je istakao odlične bilateralne odnose između dva prijateljska naroda. „Na jesen će se održati bilateralni samit, najverovatnije u Ankoni“, rekao je Dačić. „Želimo da nastavimo sa razvijanjem odnosa na polju politike, ekonomije, odbrane, unutrašnjih poslova, kulture i u svim oblastima u kojima imamo tradicionalno dobre odnose“. Italija, podsetio je premijer, je u 2012. godini bila na trećem mestu po trgovinskoj razmeni sa Srbijom, odmah posle Nemačke i Rusije. Razmena je prošle godine iznosila 2,4 milijarde evra, dok je u prva četiri meseca 2013. godine već dostigla milijardu evra. Prirodno, nastavio je predsednik srpske Vlade – to je rezultat proizvodnje i prodaje koju ostvaruje Fiat, ali smo zadovoljni i saradnjom sa preduzećima Beneton, Geox i stotinama drugih firmi u različitim oblastima“. Premijer je istakao italijansko prisustvo u bankarskom sektoru, dok je po pitanju energetskog sektora podsetio na sporazum između dve zemlje koji predviđa realizaciju investicija od oko milijardu evra. Što se pak tiče evropskog puta Srbije, Dačić je zahvalio ministarki Bonino što je došla da lično ohrabri Srbiju na njenom putu. „Srbija je načinila važne korake, kao što je briselski sporazum – dodao je Dačić – i to je uticalo da nas ohrabre mnoge zemlje“. Premijer je na kraju podsetio da je i Litvanija danas ratifikovala Sporazum o pridruživanju i stabilizaciji sa Srbijom. Zahvaljujući još jednom Italiji na njenoj podršci, Dačić je izjavio da Beograd očekuje da će Evropski savet doneti pozitivnu odluku 28. juna. (Agencija Nova) Vratiti se na ove prostore 20 godina posle balkanskog konflikta i razgovarati o procesu evropskih integracija ovih zemalja je „nezamisliv osećaj“. Tako ministarka spoljnih poslova Ema Bonino komentariše za Agenciju Nova ovu posetu dvadeset godina nakon balkanskog konflikta, aktivnim političkim učestvovanjem u korist pomirenja u regionu. „Još uvek se sećam 1993. godine i prvog Nacionalnog saveta u Zagrebu u hotelu Hilton, u jednoj situaciji koja je nemoguća za opisati. Ne možete da zamislite kakvo je osećanje vratiti se posle dvadeset godina u ovom novom kontekstu, a „dvadeset godina – zaključuje ministarka – govori da istorija ima dugo pamćenje, samo je ljudima pamćenje kratko“. RASSEGNA STAMPA Visita del Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino (Belgrado) Martedì 18 giugno 2013 RASSEGNA STAMPA Visita del Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino (Belgrado) Martedì 18 giugno 2013 RASSEGNA STAMPA Giovedì 04 luglio 2013 Presentazione del nuovo modello Fiat 500L Living a Kragujevac Video 01 (Kragujevac) (Agenzia Nova) - E’ stato presentato ufficialmente a Kragujevac il nuovo modello 500 L Living prodotto nello stabilimento di Fiat automobili Srbija (Fas). All’evento era presente l’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, che ha scelto di compiere la sua prima visita fuori dalla capitale dal momento della sua nomina nell’area produttiva di Fiat. “Sono qui – ha detto Manzo – per parlare della via internazionale della crescita per le aziende italiane. Le nostre aziende che trovano nuove opportunità sui mercati globali – ha precisato – crescono anche a casa. L’export italiano in Serbia, che nel 2012 ha superato il miliardo di euro, nel primo quadrimestre di quest’anno ha segnato un aumento del 35 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente". L'ambasciatore italiano Manzo ha aggiunto che "l’export è motore della crescita e su questa strada continueremo il nostro cammino”. Il diplomatico ha poi sottolineato di aver scelto Kragujevac come meta per uno dei suoi primi interventi pubblici, a cinque giorni dalla decisione storica del Consiglio europeo per l’apertura dei negoziati di adesione con la Serbia. “La mia presenza a Kragujevac – ha precisato l’ambasciatore in una dichiarazione a ‘Nova’ – testimonia il sostegno dell’Italia agli investimenti che alimentano la crescita, puntando su innovazione e accesso a mercati emergenti per rafforzare la presenza globale delle aziende del nostro paese". Manzo, parlando con "Nova", ha concluso spiegando che il rafforzamento della presenza internazionale delle aziende italiane "è un punto su cui il governo sta ottenendo risultati importanti, e la mia presenza è anche la prova del sostegno italiano al percorso europeo della Serbia, secondo il principio, esposto dal ministro degli Esteri Emma Bonino, della ‘diplomazia per la crescita’”. A Kragujevac, ha sottolineato Manzo durante la cerimonia di presentazione, “possiamo vedere l’Italia, la Serbia e l’Europa insieme nella luce migliore: il futuro europeo della Serbia è già qui con Fiat, dove sono unite le forze migliori di Italia a Serbia per lavorare insieme. E’ questo – ha precisato l'ambasciatore – il segnale che esplica nel modo migliore la nostra volontà di vedere la Serbia in Europa”. (Tanjug) - Kompanija Fijat automobili Srbija (FAS) predstavila je danas u fabrici u Kragujevcu najnoviji model automobila "Fijat 500L living" sa pet i sedam sedišta, kao i terensku verziju tog automobila. Cena modela sa pet sedišta i dizel motorom je 13.650 evra, dok je za "500L treking" sa benzinskim motorom potrebno izdvojiti 13.900 evra. Podsetivši da je tačno pre godinu dana u Kragujevcu počela proizvodnja fijata 500L, generalni direktor FAS-a Antonio Ćezare Ferara rekao je da je, do sada, izvezeno 80.000 automobila. "Ponosni smo što proizvodimo automobil koji spaja prošlost i sadašnjost, Italiju i Srbiju", rekao je Ferara i dodao da je "500L livinig" kompaktan automobil sa pet plus dva sedišta koji će se proizvoditi samo u Kragujevcu. Novi ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco prvi put je danas posetio kragujevačku fabriku Fijata, i poručio da Kragujevac i FAS jasno dokazuju zašto mnoge kompanije dolaze i investiraju u Srbiju - "ovde pronalaze nove mogućnosti za prodor u zemlje u razvoju, uz rast u matičnoj zemlji". "Mnogi ne znaju da je 500 italijanskih kompanija koje posluju u Srbiji i sa Fijatom na čelu čine Italiju glavnim partnerom i najvećim stranim investitorom u Srbiji", rekao je Manco. Italijanske kompanije, dodao je on, spremne su da se pridruže Srbiji na putu ka EU nakon prošlonedeljene odluke da počnu pregovori o pristupanju. Komercijalni direktor FAS-a Džeri Klark naveo je da je "500L living" porodični auto, dužine 4,35 metra i prtljažnikom zapremine 630 litara, a izdvaja se po izuztenoj udobnosti, prostoru, nosivosti... Klark je naglasio da je "500L living karavan" vozilo srednje klase i da je veoma ponosan na činjenicu da je 500L dobio međunarodno priznanje za sistem visoke zaštite. Porudžbine za "500L living" počeče ovoga meseca u Italiji, posle čega će moći da se naruči i u ostalim zemljama Evrope. Generalni direktor FAS-a Antonio Ćezare Ferara izrazio je nadu da će se automobil Fijat 500L uskoro naći i na tržištu Rusije. "Iskreno se nadam da će automobil 500L uskoro da se nađe na ruskom tržištu, ukoliko srpske i ruske vlasti potpišu ugovor o izvozu prvog kontigenta", rekao je Ferara u Kragujevcu na promociji novog modela automobila Fijat 500L living. On je istakao da FAS ruskom tržištu može da ponudi široku lepezu Fijata 500L - od standardnog, preko sportskog, do porodičnog modela. Fijat 500L u raznim modelima i verzijama izvozi se iz Srbije u više od 100 zemlja, a od nedavno može da se kupi i na tržistu SAD. FAS je danas u fabrici u Kragujevcu predstavila najnoviji model automobila "Fijat 500L living", sa pet i sedam sedišta, kao i terensku verziju tog automobila. Cena modela sa pet sedišta i dizel motorom je 13.650 evra, dok je za "500L treking" sa benzinskim motorom potrebno izdvojiti 13.900 evra. Do sada je iz FAS-a izvezeno 80.000 automobila Fijat 500L. (Agencija Nova) – U Kragujevcu je zvanično predstavljen novi model 500 L Living proizveden u fabrici Fiat automobili Srbija (Fas). Ovom događaju je prisustvovao italijanski ambasador u Beogradu, Đuzepe Manco, koji je za prvu posetu van glavnog grada od svog imenovanja izabrao proizvodni pogon Fiat-a. "Ovde sam – rekao je Manco – da bih govorio o međunarodnom putu razvoja italijanskih preduzeća. Naša preduzeća koja pronalaze nove mogućnosti na globalnom tržištu, razvijaju se i kod kuće - precizirao je ambasador. Italijanski izvoz u Srbiju koji je u 2012. godini prešao milijardu evra, u prvom kvartalu ove godine porastao je za 35 posto u odnosu na isti period prethodne godine". Ambasador Italije Manco dodao je da "izvoz predstavlja motor razvoja i da ćemo nastaviti da idemo tim putem”. On je naglasio da je odabrao Kragujevac kao centar u kome će održati jedno od svojih prvih javnih izlaganja samo pet dana nakon što je Evropska komisija donela istorijsku odluku da otvori pregovore o priključivanju sa Srbijom. “Moje prisustvo u Kragujevcu – precizirao je ambasador u izjavi za ‘Novu’ – svedoči o podršci Italije investicijama koje podstiču razvoj, oslanjajući se na inovacije i pristup novim tržištima radi jačanja globalnog prisustva kompanija iz naše zemlje". Na kraju izjave za agenciju "Nova" ambasador Manco je objasnio da je jačanje međunarodnog prisustva italijanskih kompanija "tačka na kojoj vlada postiže značajne rezultate, a moje prisustvo ovde dokazuje italijansku podršku evropskom putu Srbije u skladu sa principom “diplomatijom za razvoj”, kako je istakla ministarka spoljnih poslova Ema Bonino. Tokom ceremonije prezentacije, ambasador Manco je istakao da u Kragujevcu “možemo da vidimo Italiju, Srbiju i Evropu zajedno u najboljem svetlu: evropska budućnost Srbije je već tu sa Fiat-om, gde su, u zajedničkom radu, ujedinjene najbolje snage Italije i Srbije. “To je znak koji na najbolji način pokazuje našu volju da vidimo Srbiju u Evropi”, precizirao je ambasador. RASSEGNA STAMPA Giovedì 18 luglio 2013 Conservazione patrimonio artistico serbo - CIK (Belgrado) (ANSA) - Le attività svolte dall'Italia a favore della conservazione e del restauro del patrimonio culturale serbo sono state al centro di una serata-evento presso la residenza dell'Ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo. Il know how italiano nel campo della conservazione e del restauro è noto in tutto il mondo, in particolare grazie alle attività altamente specializzate dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro di Roma (Iscr), uno dei più famosi Istituti italiani nel campo della formazione e delle ricerca scientifica applicata alla conservazione. Negli ultimi anni l'Italia ha potuto realizzare importanti progetti a favore del patrimonio culturale in Serbia grazie alla stretta collaborazione tra l'Iscr e l'Istituto centrale per la conservazione di Belgrado (Cik). In particolare è stato realizzato un primo progetto, finanziato dalla Cooperazione italiana del ministero degli esteri, per la creazione dei laboratori di restauro del Cik di Belgrado e per la formazione di un vasto numero di restauratori serbi da parte degli esperti dell'Iscr. In questa occasione sono state restaurate diverse opere d'arte in Serbia, comprese alcune del pittore Petar Lubarda (1907-1974), che sono state esposte nel corso dell'evento all'Ambasciata d'Italia. Durante la serata è stato possibile inoltre ammirare i risultati straordinari del progetto di restauro dei famosi dipinti murali barocchi del pittore Hristofor Zefarovic nel monastero di Bodjiani, e dei dipinti medievali nel monastero francescano di Bac, in Voivodina. Il progetto è stato realizzato dall'Iscr, grazie a un finanziamento del ministero per i beni e le attività culturali e del turismo. Alla serata nella residenza dell'Ambasciatore Manzo, aperta da un concerto del violoncellista Nemanja Stankovic, erano presenti gli studenti serbi che hanno seguito il corso di restauro dell'Iscr, il direttore dell'Istituto italiano Donatella Cavezzali e quello del Cik, Mila Popovic Zivancevic. Nei giorni scorsi si era svolta una cerimonia per la consegna agli allievi serbi degli attestati di partecipazione al corso di formazione dell'Iscr. (Agenzia Nova) - L’ambasciata italiana a Belgrado ha presentato ieri le attività svolte dall’Italia a favore della conservazione e del restauro del patrimonio culturale serbo, con un evento speciale presso la residenza dell’ambasciatore Giuseppe Manzo. L’evento ha visto l’esposizione di alcune importanti opere d’arte, fra cui diversi dipinti di Petar Lubarda (1907-1974), noto artista serbo contemporaneo. I dipinti sono stati restaurati grazie a un progetto finanziato dalla Cooperazione italiana del ministero degli Esteri, che ha permesso la creazione dei laboratori di restauro del Cik (Centralni institut za konzervaciju) di Belgrado e la formazione di un vasto numero di restauratori serbi da parte degli esperti dell’Istituto superiore per la conservazione ed il restauro di Roma. “Il know how dell’Italia nel campo della conservazione e del restauro – ha detto Manzo in occasione dell’evento - è un’eccellenza nota in tutto il mondo. Questa serata – ha proseguito l'ambasciatore vuole rendere omaggio al ruolo che il mio paese da anni svolge anche qui in Serbia, per tutelare il patrimonio artistico e culturale locale. In particolare oggi abbiamo voluto festeggiare alcune tra le migliori e più giovani eccellenze della Serbia che, grazie al determinante sostegno dell’Italia, porteranno avanti la scuola nazionale nel campo del restauro”. Negli ultimi anni l’Italia ha potuto realizzare importanti progetti a favore del patrimonio culturale in Serbia grazie alla stretta collaborazione tra l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma (ISCR) e il CIK di Belgrado. Recentemente un nuovo progetto e’ stato realizzato dall’Istituto superiore per la conservazione ed il restauro, grazie ad un finanziamento del ministero per i Beni e le attività culturali, per la formazione dei restauratori serbi per il restauro dei famosi dipinti murali barocchi del pittore Hristofor Zefarovich nel Monastero di Bodjiani e dei dipinti medievali nel Monastero francescano di Bac in Vojvodina. Nell’ambito dell’evento Manzo ha infine offerto agli invitati un rinfresco e un concerto per violoncello di Nemanja Stankovic, giovane musicista nato a Kragujevac, che si è perfezionato all’Università Mozart di Salisburgo e presso la Scuola di Musica di Fiesole. Dal marzo 2011 Nemanja Stankovic è primo violoncello dell’Orchestra filarmonica di Belgrado. (Seb) (settimanale NIN) - Radmila Stankovic Restauro dei dipinti di Petar Lubarda. Le perle trovate nell’intonaco. Alcuni dei dipinti di Lubarda si trovavano in condizioni catastrofiche, trovate in uno sgabuzzino nel quale infiltrava l’acqua e l’intonaco sgretolava dai muri. Oggi sono restaurati grazie al più moderno equipaggiamento di conservazione che l’Italia ha donato all’Istituto per la conservazione. Il nuovo ambasciatore d’Italia in Serbia Giuseppe Manzo è stato molto contento quando recentemente, nella sua residenza, ha potuto far vedere ai suoi ospiti una parte della straordinaria collezione dei quadri di Petar Lubarda che dopo tre anni sono state restaurate grazie al grande aiuto dell’Italia. Questo lavoro importante compiuto da parte dell’Istituto centrale per il restauro di Belgrado (CIK), la più giovane ente di carattere nazionale, in collaborazione con l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro di Roma, significa che la casa del legato di Petar Lubarda sito nel quartiere Senjak a Belgrado, con dipinti restaurati, a breve verrà aperta al pubblico. TECNOLOGIA. Di questa grande impresa ho discusso con l’agile Mila Popovic Zivancevic, direttore del CIK, la quale è riuscita a far diventare l’Istituto, in poco tempo, un’istituzione rappresentativa nei Balcani. Prima ancora, ha lavorato per 20 anni sul concetto di quest’istituzione indispensabile, all’epoca inesistente. Mi informa che il CIK è dotato dal più modero equipaggiamento di restauro, donato dallo Stato italiano: “Da qualche mese siamo in possesso di tutte e tre le tecnologie 3D che sono in grado di fare una perfetta documentazione di restauro, sia per quanto riguarda l’architettura, sia per quanto riguarda oggetti più piccoli. Si tratta dell’ultimo grido della tecnologia laser che viene usata nei processi di restauro. E non basta dire che siamo dotati dell’equipaggiamento, ma abbiamo anche ottimi esperti che lo sanno usare. Oltre quello in Croazia, si tratta del secondo laser nel territorio dell’Europa sud-orientale. Abbiamo due dottori di ricerca che si sono dottorati nell’utilizzo del laser nella restaurazione ed una pittrice che ha fatto il master sulla stessa tecnologia. RASSEGNA STAMPA Giovedì 18 luglio 2013 Conservazione patrimonio artistico serbo - CIK (Belgrado) Quando si tratta del restauro dei dipinti di Petar Lubarda, che tra l’altro piace molto agli italiani, bisogna dire che si è trattato di un lavoro voluminoso durato per tre anni e che è stato recentemente finalizzato. La nostra interlocutrice spiega: “Da noi si trovano 58 quadri, di cui 28 provengono dal legato originario, mentre gli altri non hanno fatto parte del legato ma li abbiamo trovati nella casa nel corso dei lavori di ristrutturazione. Una parte dei 28 quadri sono di Lubarda, ed una parte è stata dipinta da sua moglie Vera Lubarda. La storia di questo lavoro inizia dal punto in cui abbiamo insistito, nei colloqui con gli italiani, di partire dalla pittura contemporanea di composizione. Ciò significa che un’opera consiste di vari materiali che non sono compatibili tra di loro. Questo crea grandi problemi nella conservazione. Oggi i restauratori affrontano maggiori problemi facendo la conservazione dell’arte contemporanea, molti di più rispetto all’arte tradizionale. Pittori di una volta conoscevano perfettamente la compatibilità dei materiali. DANNEGGIAMENTI. Da Lubarda, purtroppo, i danneggiamenti sono stati numerosi proprio per l’uso dei materiali di composizione, spiega Mila Popovic Zivancevic. “Per esempio, sul quadro di grandi dimensioni Lamento, il pittore ha usato, come uno dei materiali, le vernici che vengono usate per automobili! Il quadro è stato molto rovinato per cui i nostri restauratori hanno dovuto fare un lavoro difficile. Noi conservatori diciamo spesso che i pittori temporanei quasi non pensano alla longevità delle loro. Non va dimenticata un’altro progetto dell’Istituto centrale per il restauro che a fine ottobre verrà presentato a Strasburgo. Si tratta di una grande mostra intitolata Il patrimonio culturale della Serbia – Eredità dell’Europa, per la quale sono state prese le opere di 26 musei in Serbia. Tra l’altro, ci verranno esibiti 60 oggetti trovati nel territorio serbo, a partire dalla preistoria fino a Lubarda, come un segno della continuità della civiltà. (POLITIKA) Contributo italiano alla conservazione dei beni culturali serbi. Sul sostegno italiano alla conservazione e al restauro dei beni culturali serbi, al risultato della collaborazione tra l’Istituto Superiore per la Conservazione di Roma e l’Istituto Centrale per il restauro di Belgrado, si è parlato all’Ambasciata d’Italia. Con l’occasione, nella residenza dell’Ambasciatore Giuseppe Manzo, sono stati esibiti i quadri restaurati dell’artista Petar Lubarda – “Lamento per il poeta”, “Nocturno” e “La battaglia del Kosovo”. Oltre a questo progetto, Il Ministero per i beni culturali italiano ha finanziato anche la formazione di 10 conservatori serbi e la restaurazione degli affreschi di Hristofor Zefarovic nel Monastero Bodani, e gli affreschi medievali del Convento Francescano a Bac. L’Ambasciatore d’Italia ha espresso la sua soddisfazione per il contributo del governo italiano alla conservazione dei beni culturali serbi, ed il Segretario Alessandro Neto ha lodato i nostri studenti come eccellenti restauratori. Il violoncellista Nemanja Stankovic ha arricchito l’evento eseguendo composizioni di Bach, Piatti, Hindemith e Kodaly. (ANSA) – Aktivnosti koje je Italija sprovela u korist očuvanja i konzervacije srpskog kulturnog nasleđa su bile u centru pažnje na večernjem događaju u rezidenciji ambasadora Italije u Beogradu, Đuzepea Manca. Aktivnosti italijanskih stručnjaka u oblasti konzervacije i resturacije su poznati širom sveta, posebno zahvaljujući aktivnostima usko specijalizovanog Visokog instituta za konzervaciju iz Rima (ISCR), koji je jedan od najnaprednijih instituta za visoko obrazovanje i primenu naučnih istraživanja na ovom polju.Poslednjih godina, Italija je podržala Srbiju putem različitih projekata, koji su realizovani zahvaljujući čvrstoj saradnji između Visokog instituta za konzervaciju i restauraciju iz Rima (ISCR) i Centralnog instituta za konzervaciju u Beogradu (CIK). Posebno je realizovan projekat, finansran od strane Italijanske kooperacije pri Ministarstvu spoljnih poslova, koji je obuhvatio formiranje laboratorija za konzervaciju u Centralnom institutu za konzervaciju u Beogradu kao i usavršavanje srpskih konzervatora od strane stručnjaka iz Visokog instituta za konzervaciju i restauraciju iz Rima. Tom prilikom su restaurisana mnoga važna srpska remek dela, a među njima i slike umetnika Petra Lubarde (1907 – 1974), koja su bila izložena u ambasadi Italije za vreme ovog događaja. Tokom večeri bilo je moguće diviti se izvanrednim rezultatima projekta restauracije poznatih baroknih fresaka slikara Hristofora Žefarovića u manastiru Bođani, i srednjevekovne freske u Franjevačkom samostanu u Baču, u Vojvodini. Projekat je realizovao Visoki institut za konzervaciju i restauraciju iz Rima zahvaljujući finansiranju Ministarstva za kulturu,kulturno nasleđe i turizam. Na događaju u rezidenciji ambasadora Manca, koji je počeo koncertom violončeliste Nemanje Stankovića, bili su prisutni srpski studenti koji su pohađali konzervatorski kurs, direktorka Visokog instituta za konzervaciju i restauraciju iz Rima, Donatella Cavezzali, i direktorka Centralnog instituta za konzervaciju u Beogradu, Mila Popović Živančević. Nedavno je održana i svečanost povodom završetka kursa konzervacije pri Visokom instituta za konzervaciju i restauraciju iz Rima i dodela certifikata srpskim studentima. (POLITIKA) O italijanskoj podršci očuvanju i obnovi srpskog kulturnog nasleđa, rezultatu saradnje Viskog Instituta za konzervaciju i restauraciju iz Rima i Centralnog instituta za konzervaciju u Beogradu, bilo je reči u ambasadi Italije. Tom prilikom predstavljene su obnovljene slike umetnika Petra Lubarde – “Lamento za pesnika”, “Nokturno” i “Kosovski boj”, izložene u rezidenciji ambasadora Đuzepea Manca. Pored ovog projekta, Ministarstvo za kulturno nasleđe Italije finansiralo je usavršavanje 10 srpskih konzervatora i zaštitu fresaka Hristofora Žefarovića u manastiru Bođani, kao i srednjevekovnih fresaka u Franjevačkom samostanu u Baču. Ambasador Italije izrazio je zadovoljstvo što je njegova vlada doprinela očuvanju srpskog kulturnog nasleđa, a sekretar Alesandro Neto pohvalio je naše studente kao izvrsne restauratore. Violončelista Nemanja Stanković upotpunio je prijem izvođenjem kompozicija Baha, Pjatija, Hindemita i Kodalija. RASSEGNA STAMPA Conservazione patrimonio artistico serbo - CIK (Belgrado) Giovedì 18 luglio 2013 RASSEGNA STAMPA Giovedì 29 agosto 2013 Accordo di collaborazione SIEPA-Camera di Commercio italo-serba Video 02 (Belgrado) (ANSAmed) - Un accordo di collaborazione destinato a rafforzare ulteriormente i rapporti economici e commerciali tra Italia e Serbia e a favorire l’attività delle imprese italiane nel Paese balcanico e' stato firmato oggi a Belgrado fra la Camera di commercio italo-serba e l'Agenzia per gli investimenti stranieri e la promozione delle esportazioni della Repubblica di Serbia (Siepa). A siglare il documento, alla presenza dell'Ambasciatore d'Italia in Serbia, Giuseppe Manzo, sono stati il direttore di Siepa, Bozidar Laganin, e il Presidente della Camera di Commercio italo-serba, Andrea Simoncelli. Grazie all'accordo, le imprese italiane che si rivolgono a Siepa per conoscere opportunità concrete di investimento, riceveranno un sostegno specifico attraverso un desk dedicato che sarà operativo negli Uffici della Camera di Commercio. ''E' un efficace strumento della 'diplomazia per la crescita' sostenuta dalla Farnesina e dalla stessa Ministro Emma Bonino. Con tale accordo si favorisce la crescita in Serbia ma anche in Italia'' ha dichiarato l'ambasciatore Manzo, per il quale ''la crescita delle piccole e medie imprese (Pmi) in Serbia fa crescere anche l'Italia''. Grazie agli investimenti all'estero e in particolare nella regione dei Balcani infatti, ha osservato il nostro Ambasciatore, le Pmi italiane riescono ad accantonare risorse e a crescere, anche da noi. Obiettivo del Memorandum è di promuovere ulteriormente l'ottima collaborazione economica tra i due Paesi, offrendo un sostegno informativo, tecnico e logistico ai progetti. ''L'Italia oggi è il nostro primo partner economico. Con più di tre miliardi di euro di investimenti, l'Italia è il primo investitore in Serbia, ma anche il primo partner commerciale estero del nostro Paese. Se si aggiunge l'impulso economico della FIAT a Kragujevac, sul quale maggiormente si basa la crescita record delle esportazioni serbe di quest'anno, si capisce quanto l'Italia sia per noi importante in chiave economica'', ha dichiarato Laganin. Anche Simoncelli ha sottolineato l'importanza dell'accordo odierno. ''Siamo orgogliosi di questa intesa con Siepa, destinata a dare ulteriore impulso ai rapporti economici bilaterali'', ha detto. E la creazione all'interno della Camera di commercio italo-serba di un focal point interamente dedicato alle imprese italiane, sopratutto piccole e medie che vogliono investire in Serbia attraverso l'Agenzia governativa Siepa, è un ulteriore servizio che si aggiunge a quelli già esistenti della Camera. Nell'incontro è stato rilevato come Italia sia il primo investitore in Serbia, non solo per il totale degli investimenti (3,15 miliardi di euro) ma anche per il numero dei progetti (61) e per il numero di persone assunte dalle imprese italiane (22.151). E nei primi sei mesi dell'anno in corso, l'Italia si è confermata il primo partner commerciale della Serbia, con un interscambio di 1,7 miliardi di Euro, pari a una crescita del 60% rispetto allo stesso periodo del 2012. La Camera di commercio italo-serba è la terza organizzazione economica italiana con la quale Siepa ha firmato un accordo di collaborazione. In passato sono state concluse intese con Finest, l'organizzazione che promuove la collaborazione economica delle imprese del Nord Italia con i partner dell'Europa sud-orientale, e con Simest, l'istituzione del Governo italiano che sostiene le piccole e medie imprese a livello internazionale. La Camera di Commercio italo-serba è stata fondata nel 2002 e rappresenta 170 membri che operano in Italia e in Serbia. E' la seconda più grande Camera di Commercio fra le 22 che operano in Serbia. (Agenzia Nova) - E’ stato sottoscritto oggi a Belgrado un accordo di collaborazione fra l’Agenzia serba per gli investimenti stranieri e la promozione delle esportazioni (Siepa) e la Camera di commercio italo-serba. Alla cerimonia erano presenti il direttore della Siepa Bozidar Laganin, il presidente della Camera di commercio italo-serba, Andra Simoncelli e l’ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe Manzo. Obiettivo dell’accordo è fornire uno strumento di sostegno specifico alle imprese italiane che intendono investire in Serbia, con un desk dedicato presso gli uffici della Camera di commercio. “Si tratta di uno strumento efficace – ha dichiarato l’ambasciatore Manzo – della ‘diplomazia della crescita’ condotta dalla Farnesina e dal ministro Emma Bonino. In questo modo – ha proseguito l’ambasciatore – aiutiamo le nostre aziende che utilizzano la via internazionale per crescere in Italia. E’ uno strumento che permette la crescita sia della Serbia che delle nostre imprese, e di conseguenza anche la crescita del nostro paese”. Obiettivo del memorandum, ha sottolineato il direttore della Siepa Laganin, è promuovere ulteriormente la collaborazione economica dei due paesi fornendo un supporto informativo, tecnico e logistico. ”L’Italia – ha detto Laganin – è oggi il primo investitore in Serbia, con più di tre miliardi di investimenti, ma è anche il primo partner commerciale estero del nostro paese. Se ci aggiungete anche l’impulso economico della Fiat a Kragujevac sul quale si basa maggiormente la crescita record delle esportazioni di quest’anno, si comprende quanto l’Italia sia importante per noi in senso economico”. Il presidente della Camera di commercio italo-serba, Andrea Simoncelli, ha sottolineato la sintonia fra le due istituzioni che condividono gli stessi obiettivi di crescita per le imprese. “Abbiamo capito – ha osservato Simoncelli – che c’è bisogno di un ulteriore sostegno per le nostre imprese. Fra di noi abbiamo subito notato un linguaggio comune, fondato sui numeri e i risultati”. Secondo Simoncelli, inoltre, l’accordo darà ulteriore impulso alle relazioni economiche bilaterali. “La creazione all’interno della Camera di commercio di un focal point interamente dedicato alle imprese italiane, soprattutto piccole e medie che vogliono investire in Serbia attraverso l’agenzia governativa Siepa, è un ulteriore servizio che si aggiunge quelli già esistenti della Camera”. L’Italia è il primo investitore in Serbia, non solo per quello che riguarda il total degli investimenti (3,15 miliardi di euro), ma anche per il numero di progetti (61) e per il numero delle persone assunte dalle imprese italiane (22.151). Nei primi sei mesi di quest’anno l’Italia si è confermata il primo partner commerciale con uno scambio pari a 1,7 miliardi di euro, registrando così una crescita del 60 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012. La Camera di commercio italo-serba è la terza organizzazione economica italiana con la quale la Siepa ha firmato un accordo di collaborazione. In passato sono stati firmati accordi con Finest, l’organizzazione che promuove la collaborazione economica delle imprese del Nord Italia con i partner dell’Europa sud-orientale, e con Simest, l’istituzione del governo italiano che sostiene le piccole e medie imprese a livello internazionale. La Camera di commerci italo-serba è stata fondata nel 2002 e conta 170 membri che operano in Italia e in Serbia. E’ la seconda Camera di commercio fra le 22 che operano in Serbia. (Seb) RASSEGNA STAMPA Energia: Italia-Serbia, possibile investimento Gemmo spa. (Belgrado) (ANSA) - Un memorandum d'intesa su un possibile investimento in Serbia da parte della società italiana Gemmo s.p.a. è stato firmato oggi a Belgrado dal ministro dell'energia serbo, Zorana Mihajlovic, e da Aldo Bevilacqua, membro del direttivo della Gemmo s.p.a., presente l'Ambasciatore d'Italia in Serbia Giuseppe Manzo. La società italiana prevede di investire circa 100 milioni di euro nella costruzione in Serbia di cogeneratori sulla base di un modello di partenariato pubblico/privato. La potenza complessiva dei cogeneratori sarebbe di 75 megawatt per l'energia elettrica e 65 megawatt per quella da riscaldamento. La realizzazione dell'investimento, ha riferito il ministero dell'energia serbo in un comunicato, dipende dai risultati di una analisi di fattibilità che la società italiana condurrà prossimamente. E' prevista in particolare la collaborazione con l'Ospedale centrale di Belgrado, l'Aeroporto Nikola Tesla della capitale serba, l'Ospedale comunale di Zrenjanin e centrali da riscaldamento di Novi Sad e Pancevo. ''E' la conferma che le imprese italiane sono sempre più interessate al mercato serbo, imprenditori che offre ai nostri un’opportunità per potenziare, anche in Italia, la loro azienda'', ha detto l'Ambasciatore Manzo commentando l'accordo. ''In questo caso - ha aggiunto - si tratta peraltro di un progetto che consentirà di produrre energia meno inquinante e meno costosa''. (Nova) Zorana Mihajlovic, ministro dell'Energia serbo, e Aldo Bevilacqua, direttore commerciale di Gemmo Holding, hanno siglato oggi un accordo di programma finalizzato allo studio di progetti di efficientamento energetico per il Centro clinico di Belgrado, la Clinica Zrenjanin, l'aeroporto Nikola Tesla, la compagnia aerea Jat e i siti produttivi di alcune aziende di public utilities, per un potenziale complessivo di circa 75 megawatt di energia elettrica e 65 megawatt di energia termica e investimenti intorno ai 100 milioni di euro. Alla firma era presente anche l'ambasciatore d'Italia in Serbia, Giuseppe Manzo. (Nova) - In base ai termini dell'accordo l'italiana Gemmo procederà allo studio dei singoli progetti, definendone la fattibilità tecnica, economica e sociale e delineando le possibili modalità di finanziamento, compresa la forma della partnership pubblico-privata (Public private partnership). Come scrive Gemmo in un comunicato "il risultato e' stato conseguito anche grazie alla collaborazione con la società di consulenza e assistenza alle imprese Damm Management & Marketing di Belgrado, capitanata dall'ingegnere Franco Delneri, che ricopre anche il ruolo di vicepresidente di Confindustria Serbia". Martedì 10 settembre 2013 RASSEGNA STAMPA Imprenditori italiani si presentano al nuovo Governo serbo (Belgrado) Serbia: Imprenditori italiani si presentano al nuovo Governo Incontrare i ministri "economici" del nuovo Governo di Belgrado per confermare l'interesse a cogliere le opportunità di investimento e di crescita che la Serbia offre all'imprenditoria italiana già presente o che si avvicina al mercato serbo. Cosi un centinaio di rappresentanti di aziende italiane si sono riuniti a Belgrado per un primo contatto organizzato dall'Ambasciatore italiano in Serbia con i membri del Governo a pochi giorni dal loro insediamento. "La Serbia sta dando a molte nostre imprese, soprattutto le piccole e medie, la possibilità di crescere e mantenersi competitive sui mercati internazionali. E in un momento in cui anche in Serbia si fa sempre più accesa la competizione tra investitori stranieri, abbiamo voluto offrire ai nostri imprenditori un'occasione di contatto diretto a tutti i livelli con ministri e direttori generali dei dicasteri economici del nuovo governo" spiega l'Ambasciatore Manzo, sottolineando come l'iniziativa di Belgrado si inserisca nella "diplomazia per la crescita" promossa dal Ministro degli Esteri Emma Bonino. Insieme ai vertici locali di imprese quali Fiat, Benetton, Banca Intesa, Unicredit, Delta Generali, Calzedonia, Ferrero i rappresentanti di aziende medie e piccole impegnate in tutto il paese balcanico si sono incontrati nella residenza dell'Ambasciatore italiano e hanno potuto illustrare le proprie iniziative e segnalare eventuali difficoltà direttamente ai nuovi Ministri dell'Economia, Saša Radulovic, e dell'Agricoltura, Dragan Glamocic, e ai capi dipartimento e direttori di altri ministeri ed istituzioni economiche serbe. Alla riunione erano presenti anche il Rappresentante della Banca Mondiale in Serbia, Tony Verheijen, e quello della Banca Europea degli Investimenti, Andreas Beikos. Oltre ad essere il primo investitore estero, l'Italia è anche il primo partner commerciale della Serbia per volume complessivo di importazioni ed esportazioni. Il 15 ottobre prossimo si terrà ad Ancona il terzo Vertice Intergovernativo Italia-Serbia a livello di Capi di Governo. Giovedì 12 settembre 2013 RASSEGNA STAMPA Lunedi 16 settembre 2013 Quality of life, workshop italo-serbo (Belgrado) (ANSAmed) - Definire il concetto di 'Qualità della vita', un tema molto ampio e che sta acquistando sempre maggior rilievo nel dibattito accademico, presso l'opinione pubbica e in campo politico ed economico, è al centro del convegno '1st Quality of Lifest Research Workshop - Well-being in Urban and Rural Areas' che si tiene oggi e domani a Belgrado. L'incontro, che si focalizza in particolare agli ambiti rurale e cittadino e alle aree dell'agricoltura e dell'urbanistica, è organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Belgrado, dall’Università di Belgrado, dall’Università di Novi Sad e da AIS3 - Association of Italian and Serbian Scientists and Scholars (Associazione che promuove la collaborazione scientifica attraverso lo scambio di conoscenze tra gli studiosi e gli scienziati dei due Paesi favorendo lo sviluppo di progetti di ricerca congiunti, in particolare con riguardo al programma europeo l’Horizon 2020. Ad aprire i lavori sono stati il Rettore dell’Università di Belgrado Vladimir Bumbasirevic, l’Ambasciatore d’Italia in Serbia Giuseppe Manzo, il Ministro dell’Agricoltura serbo Dragan Glamocic, l’Accademico Ljubisa Rakic (Accademia delle Scienze e delle Arti) e il Presidente dell’associazione AIS3, Prof. Ivanka Popovic. Sono in programma inoltre contributi da parte dei maggiori esperti italiani e serbi sui temi dello sviluppo urbano e di quello delle aree rurali, seguiti da un breve intervento del presidente di Slow Food Serbia Biagio Carrano. Domani si terranno invece, presso la sede della Facoltà di Agricoltura di Radmilovac, due Working group tematici. Il convegno di oggi ha un valore esemplare perché il tema Quality of Life ci permette di trattare diverse aree, come quella culturale, scientificotecnologica, agricola, alimentare ed ambientale, in cui esiste una forte cooperazione fra la Serbia e l`Italia. Sono aree in cui gli interessi serbi e quelli italiani sono speculari ed in cui il nostro Paese ha una riconosciuta expertise che può essere molto utile alla Serbia, ha detto l`Ambasciatore d`Italia a Belgrado Giuseppe Manzo. Per l'occasione, a Palazzo Italia è stato organizzato un cocktail con la collaborazione di Slow Food, e con specialità gastronomiche di qualità, italiane e serbe. (Agenzia Nova) - E’ stato aperto a Belgrado il Workshop dedicato ai temi della Qualità della vita, organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Belgrado, dalle Università di Belgrado e Novi Sad e dall’Associazione di Studiosi e Ricercatori Italo-Serbi AIS3. L’evento si inserisce nell’ambito dell’attività di preparazione in vista della partecipazione della Serbia ad Expo Milano 2015. L'inaugurazione è avvenuta alla presenza del ministro dell’Agricoltura serbo, Dragan Glamovic, e del Rettore dell’Università di Belgrado, Vladimir Bumbasirevic. “Il tema Quality of Life - ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo permette di trattare in modo innovativo e trasversale aree come quella culturale, scientifico-tecnologica, agricola, alimentare ed ambientale, strettamente connesse fra loro ed in cui esiste una forte cooperazione fra la Serbia e l’Italia. Sono argomenti che vanno a comporre il tema centrale di Expo Milano 2015 a cui la Serbia ha già aderito proponendo anche una sua visione strategica”. Oltre ad essere connesso al tema centrale di Expo Milano 2015 (“Feed the Planet, Energy for life”), il convegno è vicino ai temi del programma per la ricerca e l’innovazione dell’Unione europea “Horizon 2020”. Uno dei tre pilastri del programma consiste nello studio di soluzioni ai problemi legati al cambiamento climatico, nello sviluppo di forme di energia e di trasporto sostenibile, nella sicurezza alimentare e nell’attenzione al progressivo invecchiamento della popolazione. Nelle giornate di oggi e domani sono in calendario alcuni interventi dei maggiori esperti italiani e serbi sui temi della qualità della vita, dello sviluppo urbano e delle aree rurali. E’ previsto infine un intervento del presidente di Slow Food Serbia, Biagio Carrano, che partecipa anche all’organizzazione di un cocktail questa sera a Palazzo Italia. L’evento ha l’obiettivo di presentare prodotti tipici serbi ed italiani. Nella giornata di domani si terranno invece, presso la sede della facoltà di Agricoltura di Radmilovac, i working group tematici. Il convegno si inserisce in un ricco quadro di collaborazione. Su cento iniziative di collaborazione bilaterale che la Serbia ha con il resto del mondo in campo scientifico, ben 14 sono con l'Italia e, dopo Stati Uniti e Germania, il nostro paese vanta il maggior numero di pubblicazioni realizzate da studiosi italiani e serbi. Lo scorso luglio è stato inoltre firmato il Protocollo di collaborazione scientifica che prevede, oltre a 15 programmi finanziati congiuntamente dai due paesi, 7 "progetti di grande rilevanza” biennali che potranno essere finanziati dall’Italia. ItaliachiamaItalia.it (web) – Serbia: la Qualità della vita passa da Ambasciata italiana. La qualità della vita, il benessere nelle aree urbane e rurali. E’ questo il tema centrale di un workshop che si è svolto a Belgrado. L’evento organizzato dall’ambasciata italiana in Serbia in collaborazione con l’associazione Ais3 (Associazione scienziati e studiosi italiani e serbi), l’Università di Belgrado e quella di Novi Sad fa parte dei lavori di preparazione che la nostra sede diplomatica ha posto in essere in vista della partecipazione serba a Expo Milano 2015. Il tema del workshop, infatti, è collegato a quello di Milano 2015 (Feed the planet, energy for life) e ha trattato in modo innovativo e trasversale diverse aree, come quella culturale, scientifico-tecnologica, agricola, alimentare e ambientale. I lavori si sono articolati tra interventi di esperti dei due paesi e una fase presso la Experimental farm della facoltà di Agricoltura dell’università di Belgrado. Ad aprire i lavori il rettorato dell’ateneo, Vladimir Bumbasirevic, e il nuovo ministro dell’agricoltura, Dragan Glamocic. Nel suo intervento, l’ambasciatore italiano in Serbia Giuseppe Manzo oltre ai collegamenti con il tema Expo e con il programma per la ricerca e l’innovazione Ue “Horizon 2020” ha sottolineato come il workshop rappresenti un ulteriore tassello dell’azione della sede diplomatica in campo scientifico, a cui se ne aggiungerà un altro la settimana prossima con la firma di un accordo di cooperazione tra il Cnr e l’università di Belgrado. RASSEGNA STAMPA Cooperazione scientifica CNR e Universita Belgrado (Belgrado) (Agenzia Nova) - Il Consiglio nazionale delle ricerche italiano (Cnr) ha firmato oggi un accordo di cooperazione scientifica e tecnologica di durata quadriennale con l’Università di Belgrado. L’accordo vede in campo per l’Italia il più grande istituto di ricerca, con circa 10 mila unità di personale alle sue dipendenze, mentre l’Università di Belgrado rappresenta la più importante realtà di ricerca e di istruzione in Serbia. “L’accordo è a carattere multidisciplinare spiega Paolo Battinelli, addetto scientifico presso l’ambasciata d’Italia a Belgrado – e tra le sue principali finalità vi è quella di creare possibili sinergie fra i ricercatori italiani e quelli serbi, per garantire una maggiore competitività all’accesso dei fondi europei Horizon 2020”. L’accordo è stato firmato dal presidente del Cnr, Luigi Nicolais, e dal rettore dell’Università di Belgrado, Vladimir Bumbasirevic. Ha presenziato alla cerimonia l’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, che ha sottolineato l’importanza di tali attività anche in vista dell’appuntamento Expo2015 di Milano, dove il Cnr è responsabile scientifico dell’organizzazione. “Collaborazioni del genere – ha ribadito Manzo – sono determinanti per lo sviluppo di un paese”. A questo proposito Manzo ha ricordato anche il protocollo firmato a luglio con il ministero Il documento dell’Istruzione serbo. rappresenta il primo protocollo esecutivo di cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Serbia, e prevede 15 progetti triennali per lo scambio tra ricercatori nei settori della biomedicina, agricoltura, energia ed ambiente. L’ambasciatore ha infine ricordato come, su 100 collaborazioni scientifiche che la Serbia ha con l’estero, 14 siano con l’Italia. (ANSAmed) - Un accordo di collaborazione scientifica tra il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e l'Università di Belgrado è stato firmato oggi nella capitale serba. A siglare il documento, nel Rettorato dell'Ateneo belgradese, sono stati il presidente del CNR Luigi Nicolais e il rettore dell'Università Vladimir Bumbasirevic, alla presenza dell'Ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo. Parlando ai giornalisti al termine della cerimonia, il prof. Nicolais ha detto che l'accordo, che ha il sostegno del Ministero degli esteri, prevede tra l'altro scambi fra studenti e esperti dei due Paesi in vari campi scientifici e tecnologici. Il CNR, ha osservato, è partner scientifico dell'Expo 2015 di Milano, e ciò accresce le opportunità di collaborazione. L'Ambasciatore Manzo, da parte sua, ha sottolineato l'importanza di questo tipo di collaborazioni dal momento che la ricerca è fondamentale nello sviluppo di un Paese. Ricordando un precedente accordo siglato lo scorso luglio con il ministero dell'istruzione serbo, l'Ambasciatore ha rilevato come su cento collaborazioni scientifiche concluse dalla Serbia con l'estero 14 riguardino partner italiani. Grande soddisfazione ha espresso il rettore dell'Università di Belgrado, il prof Bumbasirevic, che ha ricordato i solidi legami di cooperazione culturale e scientifica con l'Italia. Il suo Ateneo, ha precisato, ha concluso finora accordi con 11 università italiane. La firma dell'accordo è frutto anche della intensa collaborazione esistente tra l'Università di Belgrado a l'Associazione AIS3 (Association of Italian and Serbian Scientists and Scholars), con il contributo importante dell’Ambasciata d Italia a Belgrado e dell’addetto scientifico dell’Ambasciata Paolo Battinelli. Martedì 24 settembre 2013 RASSEGNA STAMPA Martedì 08 ottobre 2013 Visita del Vice Ministro degli Affari Esteri, Marta Dassù Video 03 Video 04 (Belgrado) (ANSA) - L'Italia appoggia con forza l'ingresso della Serbia nell'Ue e al vertice bilaterale in programma il 15 ottobre ad Ancona offrirà a Belgrado anche un supporto tecnico per affrontare alcuni dei capitoli negoziali. Lo ha detto il viceministro degli esteri, Marta Dassù, in visita oggi nella capitale serba. Dassù ha fatto riferimento alla consulenza che l'ex ministro degli esteri Franco Frattini ha accettato di offrire al vicepremier serbo Aleksandar Vucic sulla tematica europea. Una consulenza, ha osservato, "gratuita e basata sulla stima personale di Vucic per l'ex commissario europeo". "Naturalmente in questo Frattini ha l'appoggio del governo italiano", ha detto Dassù, che ha incontrato il premier serbo Ivica Dacic, il vice Aleksandar Vucic e il ministro degli esteri Ivan Mrkic. Uno dei temi in agenda al vertice intergovernativo di Ancona ha precisato, c’è la Macroregione Adriatico-Ionica. Per questo alla vigilia del summit si riunirà ad Ancona il tavolo tecnico che l'Italia presiede con la Serbia su infrastrutture e trasporti, uno dei grandi capitoli di questa cooperazione regionale. "Stiamo mettendo a punto il piano d'azione che dovrà essere approvato dal consiglio Ue di dicembre 2014, alla fine del semestre di presidenza italiana''. E' importante, ha rilevato Dassù, che della Macroregione Adriatico-Ionica facciano parte Paesi che appartengono alla Ue e altri che sono invece fuori. "Ciò facilita una armonizzazione degli standard". Il viceministro ha indicato due ragioni che hanno reso di particolare interesse la sua visita odierna a Belgrado: l'accordo raggiunto la notte scorsa a Bruxelles fra i premier Ivica Dacic e Hashim Thaci, che "ha consentito di risolvere alcuni problemi aperti prima delle elezioni locali del 3 novembre in Kosovo'' e l'approvazione oggi, da parte del governo serbo, di un pacchetto di misure economiche, importanti anche per migliorare in prospettiva il clima economico generale (nel paese operano 500 imprese italiane). Dassù ha detto di aver spiegato ai suoi interlocutori "che l'Italia ha rafforzato la sua solidità politica", importante anche in vista della presidenza Ue che Roma avrà nella seconda metà 2014. (ANSA) - Per l'Italia è importante che le elezioni locali del 3 novembre prossimo in Kosovo si svolgano in modo corretto e siano il più possibile rappresentative, con la partecipazione anche della popolazione serba. Lo ha detto oggi a Belgrado il viceministro degli esteri, Marta Dassù. Parlando ai giornalisti al termine di un colloquio con il ministro degli esteri serbo, Ivan Mrkic, Dassù ha sottolineato come un regolare svolgimento del voto in Kosovo sia ''importante per l'avvio del negoziato di adesione della Serbia alla Ue, il prossimo gennaio''. ''E' fondamentale il rispetto dell'accordo di Bruxelles raggiunto lo scorso aprile da Belgrado e Pristina, ed è importante che le parti affrontino i problemi in spirito costruttivo'', ha aggiunto il viceministro degli esteri. Nella tarda serata di ieri i premier serbo e kosovaro, Ivica Dacic e Hashim Thaci - incontratisi nuovamente a Bruxelles con la mediazione del capo della diplomazia Ue Catherine Ashton - hanno eliminato un ulteriore motivo di attrito, sorto dopo il divieto imposto ai politici serbi di visitare il Kosovo in campagna elettorale. E' stato raggiunto un accordo che consente ai responsabili di Belgrado di recarsi in Kosovo senza nuove restrizioni e sulla base delle modalità vigenti finora. Sia Dassù che Mrkic hanno espresso soddisfazione per l'intesa. Il ministro degli esteri serbo ha detto che per ora non ha in programma di recarsi in Kosovo a fare campagna elettorale tra i serbi, anche se non esclude di farlo entro il 3 novembre, data del voto locale. (ANSA) - L'importanza e la solidità dei rapporti bilaterali tra Italia e Serbia, a una settimana dal terzo vertice intergovernativo in programma il 15 ottobre ad Ancona, sono state sottolineate dal viceministro degli esteri, Marta Dassù, oggi in visita a Belgrado. ''Italia e Serbia sono legate da rapporti bilaterali molto forti e solidi, e il terzo vertice intergovernativo che si terrà tra una settimana ad Ancona sarà il suggello di tali relazioni molto importanti, sia per la Serbia che per l'Italia'', ha detto Marta Dassù ai giornalisti al termine di un colloquio con il ministro degli esteri serbo, Ivan Mrkic. ''Noi contiamo molto - ha aggiunto - sul percorso di avvicinamento della Serbia all'Unione europea. E ciò sarà particolarmente significativo nel 2014, quando l'Italia nel secondo semestre avrà la presidenza di turno della Ue. Potremo fare un tratto di strada insieme in Europa''. La Serbia, secondo quanto stabilito dal consiglio europeo di fine giugno, avvierà il negoziato di adesione con la Ue entro il mese di gennaio. Il viceministro degli esteri ha detto di essere stata informata dal capo della diplomazia di Belgrado del pacchetto di misure di austerità varato oggi dal governo serbo. ''Sono provvedimenti e riforme molto importanti, che miglioreranno il clima economico e favoriranno anche gli investimenti italiani in Serbia'', ha detto Dassù, aggiungendo come il programma di riforme potrà anche facilitare un accordo con il Fondo monetario internazionale (Fmi), molto importante per la Serbia. Il viceministro degli esteri ha in programma a Belgrado colloqui anche con il premier serbo Ivica Dacic e con il vicepremier Aleksandar Vucic. (Agenzia Nova) - E’ iniziata la visita a Belgrado del viceministro degli Esteri Marta Dassù con un colloquio con il capo della diplomazia di Belgrado, Ivan Mrkic, presso la sede del ministero serbo degli Esteri. Al centro delle discussioni c’è stata la preparazione del terzo vertice intergovernativo Italia- Serbia che si terrà ad Ancona il 15 ottobre. “Si tratta del terzo appuntamento intergovernativo - ha dichiarato Mrkic al termine dell’incontro - e già questo dà l’idea del legame di amicizia che lega i nostri paesi”. La Dassù ha confermato che Italia e Serbia sono legate da rapporti bilaterali molto solidi, importanti per entrambi gli stati, e il terzo vertice sarà suggello di questo legame. “L’Italia - ha precisato la Dassù - conta molto sul percorso di avvicinamento della Serbia all’Unione europea. Questo è importante anche in vista dell’anno prossimo, quando nel secondo semestre l’Italia avrà la presidenza di turno dell’Ue e avremo quindi l’occasione di fare un tratto di percorso assieme”. Il ministro Mrkic ha illustrato, nel corso del colloquio, al viceministro italiano il pacchetto di riforme strutturali in procinto di essere approvate nei prossimi giorni. “Si tratta di riforme importanti - ha osservato la Dassù - perché vanno a migliorare il clima per gli investimenti, e quindi va anche a favore degli investimenti italiani. Le misure potranno inoltre facilitare il raggiungimento di un accordo fra la Serbia e il Fondo monetario internazionale”. RASSEGNA STAMPA Martedì 08 ottobre 2013 Visita del Vice Ministro degli Affari Esteri, Marta Dassù Video 05 (Belgrado) (Agenzia Nova) - L’Italia desidera che le elezioni locali in Kosovo del prossimo 3 novembre si svolgano in modo corretto e con piena partecipazione della componente serba. Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri Marta Dassù al termine del colloquio con il capo della diplomazia di Belgrado Ivan Mrkic. E’ importante, ha aggiunto il viceministro italiano, che vengano attuati gli accordi stretti fra Belgrado e Pristina e che entrambe le parti si impegnino in tal senso. Il ministro degli Esteri serbo, Ivan Mrkic, ha precisato che al momento non è stata ancora discussa dai vertici di Belgrado una sua eventuale visita in Kosovo nel corso della campagna elettorale. “Non ne abbiamo ancora parlato - ha osservato Mrkic - ma sono pronto a visitare il Kosovo nel momento in cui fosse ritenuto opportuno”. Il viceministro degli Esteri Marta Dassù è oggi a Belgrado per una serie di incontri con le massime autorità politiche del paese. Nel corso della giornata il viceministro incontrerà anche il sottosegretario agli Affari Esteri Vera Mavric, il vicepremier Aleksandr Vucic e il consigliere diplomatico del presidente della Repubblica, Marko Djuric. La visita si conclude con un incontro con il premier serbo Ivica Dacic, a cui seguirà un comunicato stampa da parte dell’esecutivo. Al centro delle discussioni ci sono temi di respiro europeo e regionale, come il processo di integrazione europea di Belgrado, la possibile assistenza italiana all'avvicinamento della Serbia in Europa, la questione del Kosovo e lo sviluppo della strategia adriatico-ionica, ma anche argomenti di natura bilaterale, con particolare accento alla cooperazione economica ed industriale, all'istruzione e alla ricerca, in vista dell'imminente vertice intergovernativo italo-serbo. Lo scorso 27 settembre, la Dassù aveva spiegato a “Nova” che anche il settore dell’energia sarà uno dei temi al centro della sua visita a Belgrado. “Discuteremo in generale di questioni energetiche, uno dei capitoli più importanti nelle relazioni tra Italia e Serbia: parleremo di sicurezza e di accordi energetici, anche in vista del vertice bilaterale che ci sarà ad Ancona”, aveva detto la Dassù. Il terzo vertice intergovernativo italo-serbo si terrà ad Ancona martedì 15 ottobre. (Seb) (Agenzia Nova) - La visita a Belgrado è stata “di grande interesse” per il viceministro degli Esteri Marta Dassù, che ha fatto il punto della giornata nella capitale in un’intervista concessa presso la residenza dell’ambasciatore d’Italia Giuseppe Manzo. L’agenda odierna del viceministro ha previsto alcuni colloqui con il premier serbo Ivica Dacic, il vicepremier Aleksandar Vucic, il ministro degli esteri Ivan Mrkic, il consigliere presidenziale Marko Djuric e il sottosegretario agli Affari Esteri Vera Mavric. Al centro degli incontri c’è stata la preparazione del vertice intergovernativo che si terrà ad Ancona il 15 ottobre, e l’approfondimento di tematiche di respiro europeo e regionale, come il processo di integrazione europea di Belgrado, la possibile assistenza italiana per l'avvicinamento della Serbia all’Europa, la questione del Kosovo e lo sviluppo della strategia adriatico-ionica. “La prima ragione che mi porta a considerare la visita di grande interesse – ha spiegato la Dassù – è alla luce dell’esito della tappa del dialogo fra Belgrado e Pristina, avvenuta ieri a Bruxelles”. L’Italia è fiduciosa, ha detto il ministro, del fatto che le due parti saranno in grado di completare il percorso verso l’esecuzione dell’accordo siglato il 19 aprile. La Dassù ha sottolineato a questo proposito l’importanza del fatto che lo svolgimento delle elezioni locali del 3 novembre in Kosovo sia corretto e inclusivo, con un’ampia partecipazione anche da parte della popolazione serba presente nel paese. L’importanza della normalizzazione dei rapporti fra Belgrado e Pristina si inserisce nel contesto del percorso di adesione della Serbia all’Unione europea, “da sempre sostenuto dall’Italia”. Su questo punto la Dassù ha precisato che il 15 ottobre, nel corso del vertice intergovernativo, “l’Italia offrirà alla parte serba un supporto tecnico per i capitoli negoziali”. “L’altra ragione di interesse – ha proseguito il viceministro – è che oggi il Consiglio dei ministro serbo ha approvato una serie di misure economiche importanti, tese anche a migliorare il clima per le attività economiche e gli investimenti”. “Quest’ultimo è un tema che interessa molto l’Italia – ha speigato la Dassù - visto che abbiamo 500 imprese che operano nel paese”. Durante la visita con il viceministro degli Esteri italiano si è discusso “di misure importanti perché, una volta attuate, renderanno possibile il programma di sostegno del Fondo monetario internazionale per la Serbia”, ha concluso la Dassù. (Seb) (Agenzia Nova) - “Sono felice che ci sia anche un nome italiano nell’ambito della scelta fatta dal vicepremier serbo Aleksandar Vucic di avere dei consulenti internazionali”: così il viceministro degli Esteri Marta Dassù ha commentato, in un’intervista concessa presso la residenza dell’ambasciatore d’Italia Giuseppe Manzo, l’invito rivolto da Vucic a Franco Frattini per aiutare Belgrado nel proseguimento del percorso europeo della Serbia. La Dassù ha ricordato l’apporto del governo italiano a Serbia, un apporto favore della “istituzionale che esprime la solidità della relazione bilaterale e del partenariato strategico”. “In più – ha aggiunto il viceministro – c’è questa funzione personale di Frattini, molto stimato da Vucic: io sono felice che nella scelta del vicepremier serbo di avere alcuni consulenti internazionali ci sia anche un nome italiano”. Il gabinetto del vicepremier Vucic ha precisato che Frattini, ex ministro degli Esteri e candidato italiano a segretario generale della Nato, “condurrà le sue attività senza alcun compenso attraverso contatti diretti e a titolo personale con il vicepremier Vucic”. L’aiuto di Frattini sarà incentrato sui capitoli 23 e 24 dei negoziati di adesione. (Seb) (Agenzia Nova) - Il tema della macroregione adriatico-ionica è nell’agenda del vertice intergovernativo Serbia-Italia. Lo ha confermato il viceministro degli Esteri Marta Dassù, in un’intervista concessa presso la residenza dell’ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe Manzo. “Il giorno prima – ha detto la Dassù – si riunisce il tavolo tecnico presieduto da Italia e Serbia su infrastrutture e trasporti, uno dei grandi capitoli di questa cooperazione regionale: avremo quindi modo di riferire al vertice i risultati di questa riunione tecnica della macroregione adriatico- ionica”. Il piano d’azione, ha aggiunto il viceministro, “è in fase di messa a punto con un lavoro condotto insieme alle altre regioni”. “L’importanza della Macroregione sta anche nel fatto – ha osservato la Dassù – che collega paesi già membri dell’Unione europea a paesi che non lo sono e quindi in un certo senso facilita un’armonizzazione degli standard”. Il piano d’azione dovrà essere approvato dal Consiglio europeo nel dicembre 2014, a conclusione della presidenza italiana dell’Unione europea. La macroregione adriatico-ionica sarà uno dei temi della presidenza, mentre il tema principale sarà, ha precisato la Dassù, il rafforzamento della governance economica dell’Unione europea. (Seb) RASSEGNA STAMPA Martedì 08 ottobre 2013 Visita del Vice Ministro degli Affari Esteri, Marta Dassù Video 06 (Belgrado) (Agenzia Nova) - La visita a Belgrado è stata di grande interesse, principalmente alla luce dei progressi avvenuti nell’ultima tappa del dialogo con Pristina e alla luce del pacchetto di misure economiche appena varato dal governo serbo: il viceministro degli Esteri Marta Dassù ha fatto il punto della giornata nella capitale serba in un’intervista concessa presso la residenza dell’ambasciatore d’Italia Giuseppe Manzo. L’agenda odierna ha previsto alcuni colloqui con il premier serbo Ivica Dacic, il vicepremier Aleksandar Vucic, il ministro degli Esteri Ivan Mrkic, il consigliere presidenziale Marko Djuric, il sottosegretario agli Affari Esteri Vera Mavric. “La prima ragione che mi porta a considerare la visita di grande interesse – ha spiegato la Dassù – è alla luce dell’esito della tappa del dialogo fra Belgrado e Pristina, avvenuta ieri a Bruxelles”. L’Italia è fiduciosa, ha detto il ministro, del fatto che le due parti saranno in grado di completare il percorso verso l’esecuzione dell’accordo siglato il 19 aprile. La Dassù ha sottolineato a questo proposito l’importanza del fatto che lo svolgimento delle elezioni locali del 3 novembre in Kosovo sia corretto e inclusivo, con un’ampia partecipazione anche da parte della popolazione serba presente nel paese. L’importanza della normalizzazione dei rapporti fra Belgrado e Pristina si inserisce nel contesto del percorso di adesione della Serbia all’Unione europea, da sempre sostenuto dall’Italia. “L’altra ragione di interesse nella mia visita a Belgrado – ha proseguito il viceministro – è che oggi il Consiglio dei ministri serbo ha approvato una serie di misure economiche importanti, tese anche a migliorare il clima per le attività economiche e gli investimenti. Quest’ultimo è un tema che interessa molto all’Italia, visto che abbiamo 500 imprese che operano nel paese. Sono infine misure importanti perché, una volta attuate, renderanno possibile il programma di sostegno del Fondo monetario internazionale per la Serbia”. La Dassù ha poi ricordato l’apporto del governo italiano a favore della Serbia, un apporto “istituzionale che esprime – ha proseguito il viceministro – la solidità della relazione bilaterale e del partenariato strategico. In più – ha aggiunto – c’è ora questa funzione personale di Frattini, molto stimato dal vicepremier serbo Vucic. Io sono felice – ha concluso – che nella scelta di avere dei consulenti internazionali ci sia anche un nome italiano”. Il gabinetto del vicepremier ha precisato ieri che Frattini, ex ministro degli Esteri e candidato italiano a segretario generale della Nato, è stato invitato ad aiutare Belgrado nel proseguimento del percorso europeo della Serbia. Frattini condurrà le sue attività senza alcun compenso attraverso contatti diretti e a titolo personale con il vicepremier Vucic, e l’apporto sarà incentrato sui capitoli 23 e 24 dei negoziati di adesione. A proposito del percorso serbo di adesione, la Dassù ha precisato infine che il 15 ottobre, nel corso del vertice intergovernativo di Ancona, l’Italia offrirà alla parte serba un supporto tecnico per i capitoli negoziali. Il vertice intergovernativo affronterà anche il tema della Macroregione adriaticoionica, ha confermato il viceministro Dassù. “Il giorno prima – ha detto la Dassù – si riunirà il tavolo tecnico presieduto da Italia e Serbia su infrastrutture e trasporti, uno dei grandi capitoli di questa cooperazione regionale. Avremo quindi modo di riferire al vertice i risultati di questa riunione tecnica della Macroregione adriaticoionica”. Il piano d’azione, ha aggiunto il viceministro, è in fase di messa a punto con un lavoro condotto insieme alle altre regioni. “L’importanza della Macroregione sta anche nel fatto – ha osservato – che collega paesi già membri dell’Unione europea a paesi che non lo sono, e quindi in un certo senso facilita un’armonizzazione degli standard”. Il piano d’azione dovrà essere approvato dal Consiglio europeo nel dicembre 2014, a conclusione della presidenza italiana dell’Unione europea. La Macroregione adriatico-ionica sarà uno dei temi della presidenza, mentre il tema principale sarà, ha precisato la Dassù, il rafforzamento della governance economica dell’Unione europea. “Il presidente Letta pone giustamente un forte accento – ha concluso la Dassù – sul tema della ripresa economica e alla lotta alla disoccupazione, in particolare quella giovanile”. (Seb) (Quotidiano BLIC ) In occasione del terzo Vertice intergovernativo italo-serbo che si terrà ad Ancona il 15 ottobre verrà confermata l’importanza del partenariato strategico tra i nostri due Paesi e verranno firmati due accordi in materia di estradizione ed uno relativo al settore trasporti. NEMANJA VLACO L’Italia offrirà un’assistenza tecnica alla Serbia relativa a dieci su 35 paragrafi quanti la Serbia aprirà con Bruxelles nel corso dei negoziati di adesione all’UE – dice nell’intervista per Blic Marta Dassù, vice ministro della diplomazia italiana. La Dassù spiega che l’assistenza tecnica si riferisce soprattutto ai paragrafi 23 e 24 che riguardano gli affari interni, la giustizia ed i diritti umani, ma Roma aiuterà Belgrado anche in relazione ai paragrafi relativi all’agricoltura, al controllo fitosanitario ed altro. Nel Vertice di Ancona i due Ministri degli Esteri ribadiranno, attraverso una dichiarazione congiunta, il sostegno che l’Italia è pronta ad offrire alla Serbia lungo il processo di avvicinamento all’UE. Quanto sono importanti per Roma le prossime elezioni amministrative in Kosovo per l’avvio dei negoziati di adesione all’UE? - Le elezioni locali in Kosovo del 3 novembre sono molto importanti e l’UE, che fa da mediatore nel dialogo fra Belgrado e Pristina, si aspetta che le elezioni siano del tutto inclusive, ossia che vedano la partecipazione di tutti quanti. Il modo in cui le elezioni si svolgeranno sarà una specie di termometro che farà vedere come viene portato avanti il dialogo fra le due parti. Durante la cena con Catherine Ashton a Bruxelles sono stati risolti alcuni problemi aperti e noi siamo convinti che le due parti sono pronte ad attuare l’accordo firmato in aprile scorso. Esso condiziona ciò che l’Italia spera che succederà a dicembre, ossia avviare il processo negoziale tra la Serbia e l’UE entro gennaio prossimo. Questa è l’unica condizione o ci sono anche le altre? - Non ci sono altre condizioni, l’unica condizione è attuazione dell’accordo di aprile. Quello che rimane è fare un vero progresso in due punti – integrazione nel sistema giudiziario e nelle forze di polizia. E’ possibile un avvio dei negoziati già a dicembre? - Secondo me, dopo il Vertice UE del 18-19 dicembre, qualsiasi data potrebbe essere presa in considerazione. Franco Frattini, ex ministro degli Esteri ed ex vice presidente della Commissione Europea farà da consulente della Serbia lungo il cammino europeo, avrà in questo anche il sostegno dell’Italia? - Frattini è stato scelto dal vostro vice premier come persona che può essere molto utile nei negoziati con l’UE sui paragrafi 23 e 24, che sono cruciali. Lui è senza dubbio la persona giusta per farlo, dato che faceva il Commissario dell’UE proprio per questi due settori. Sono lieta che sia stato scelto un italiano che gode del forte sostegno del Governo italiano come candidato alla funzione del Segretario generale della NATO. Trafiletto I primi negli investimenti in Serbia Quanto le imprese italiane sono interessate ad investire in Serbia, si possono aspettare altri grandi progetti come quello della FIAT a Kragujevac? - Ci auguriamo che le riforme annunciate dal vostro Governo saranno nell’interesse a lungo termine della Serbia e che, oltre ad aprire la strada ad un accordo fra Belgrado ed il FMI che riteniamo importante, miglioreranno il clima d’affari e promuoveranno la cooperazione con l’Italia che è già il primo investitore ed il primo partner commerciale in Serbia. Non bisogna guardare solo i grandi affari, come quello della FIAT, ma bisogna fare attenzione a 500 piccole e medie imprese italiane che operano in Serbia e che sono un motore di sviluppo importante. RASSEGNA STAMPA Martedì 08 ottobre 2013 Visita del Vice Ministro degli Affari Esteri, Marta Dassù Video 07 (Belgrado) Treći sastanak vlada Srbije i Italije u Ankoni (Beta) - Ministar spoljnih poslova Srbije Ivan Mrkić i zamenica ministra spoljnih poslova Italije Marta Dasu najavili su u utorak da će treća zajednička sednica srpske i italijanske vlade biti održana 15. oktobra u italijanskom gradu Ankoni. Dasu je u novinarima kazala da Italiju i Srbiju vežu dosta čvrsti odnosi tako da će treći samit dveju vlada biti "još jedan dodatni pečat" na ono što je već do sada uradjeno i na dobre odnose koji postoje izmedju dve zemlje. Kako je rekla, Italija prati proces približavanja Srbije Evropskoj uniji i računa na to. "Ovo je veoma važno i zbog toga što će Italija sledeće godine imati predsedavanje Evropskom unijom, to će biti u drugoj polovini 2014, tako da ćemo zajedno moći da prodjemo jedan deo tog evropskog puta i biće to zaista važna godina kako za Srbiju, tako i za Italiju", rekla je ona. Dasu je dodala da ju je ministar Mrkić upoznao sa merama strukturnih reformi u Srbiji koje će ovih dana biti usvojene i ocenila da su te reforme veoma bitne jer će poboljšati poslovni ambijent koji je potreban za investicije medju kojima su i italijanske. Mrkić je ukazao na činjenicu da će to biti treća zajednička sednica vlada dveju država, ocenivši da to govori o bliskim odnosima i prijateljstvu Italije i Srbije. (RTS) Ministar inostranih poslovae Ivan Mrkić i zamenica italijanske ministarke spoljnih poslova Marta Dasu najavili su da će treća zajednička sednica vlada Srbije i Italije biće održana 15. oktobra u italijanskom gradu Ankoni. Šef diplomatije Ivan Mrkić ocenio je da je na jučerašnjem sastanku u Briselu u okviru dijaloga Beograda i Prištine postignut korektan dogovor po pitanju poseta srpskih zvaničnika Kosovu. Upitan da li, imajući u vidu dogovor, planira da i sam poseti Kosovo, Mrkić je na zajedničkoj konferenciji za novinare sa zamenicom šefice italijanske diplomatije Martom Dasu, rekao da, gledano sa aspekta predstojećih lokalnih izbora, nema razloga za to. "Nismo o tome još razgovarali. Nemam lične razloge za to, nisam se tamo rodio, mada su moji živeli tamo. To, naravno, govorim u kontekstu predstojećih izbora", dodao je šef diplomatije. "Ova treća po redu zajednička sednica još jedna je potvrda bliskosti odnosa i prijateljstva između dve zemlje", rekao je Mrkić na zajedničkoj konferenciji za novinare posle razgovora sa Dasu. Italijanska zvaničnica složila se da Srbiju i Italiju vežu solidni i jaki odnosi. Kako je ocenila, predstojeći samit dveju vlada predstavlja "dodatan pečat na sve odnose i na ono što je do sada urađeno". Dasu je, takođe, rekla da Italija prati proces približavanja Srbije Evropskoj uniji, posebno imajući u vidu činjenicu da će u drugoj polovini naredne goidine preuzeti predsedavanje EU. "Zajedno ćemo moći da prođemo deo evropskog puta, biće to važna godina za Srbiju, ali i za Italiju", rekla je Dasu. Ona je dodala da je Mrkć obavestio i o paketu mera za strukturne reforme. Kako je rekla, te reforme su veoma bitne jer će omogućiti poboljšanje poslovnog ambijenta i ambijenta za investicije, uključujući i italijanske. Prema rečima Dasu, reforme su važne i kada je reč o postizanju sporazuma sa MMF-om, što je kako je rekla, za Italiju veoma bitno. Zamenica italijanske ministrke spoljnih poslova istakla je da je da je važno da lokalni izbori na Kosovu budu fer i korektni i da u njima učestvuju kosovski Srbi. Dasu je rekla da je veoma važno da i srpska i kosovska strana poštuju ono što je ranije dogovoreno i da obe strane budu konstruktivne kad god bude prilike za razgovor među njima. "Mi smatramo da je zaista od veoma velike važnosti da ti izbori na Kosovu budu fer i korektni i da u njima učestvuju pripadnici srpske zajednice", dodala je Dasu. Zamenica ministra spoljnih poslova Italije sastala se i sa vicepremijerom Aleksandrom Vučićem. Na sastanku je konstatovano da su bilateralni odnosi dveju zemalja na visokom nivou i da se konstantno unapređuju, posebno na ekonomskom planu. Dasu je naglasila da Italija u potpunosti podržava proces evropskih integracija Srbije i da će na Samitu EU u decembru učiniti sve da Srbija dobije datum za početak pregovora, saopštila je Vladina kancelarija za saradnju sa medijima. Vučić i Dasu razgovarali su i o brojnim investicijama italijanskih kompanija u Srbiji, koji su izuzetno zainteresovani za dalje povećanje ulaganja u srpsku privredu. (TANJUG) - Ministar spoljnih poslova Srbije Ivan Mrkić ocenio je da je na jučerašnjem sastanku u Briselu u okviru dijaloga Beograda i Prištine postignut korektan dogovor po pitanju poseta srpskih zvaničnika Kosovu. Upitan da li, imajući u vidu dogovor, planira da i sam poseti Kosovo, Mrkić je na zajedničkoj konferenciji za novinare sa zamenicom šefice italijanske diplomatije Martom Dasu, rekao da, gledano sa aspekta predstojećih lokalnih izbora, nema razloga za to. "Nismo o tome još razgovarali. Nemam lične razloge za to, nisam se tamo rodio, mada su moji živeli tamo. To, naravno, govorim u kontekstu predstojećih izbora", rekao je Mrkić. On je, međutim, dodao da svakako namerava da ode u posetu Kosovu "čim se javi neka potreba za tim". Predsednik Vlade Srbije Ivica Dačić izjavio je sinoć u Briselu, posle razgovora sa visokom predstavnicom EU Ketrin Ešton i kosovskim premijerom Hašimom Tačijem, da su dogovoreni mehanizmi koji će omogućiti da se otklone problemi u vezi sa organizovanjem izbora i da srpski funkcioneri mogu da putuju na KiM pre, za vreme i posle izbora. Dasu je istakla da Italija smatra da je veoma važno da izbori budu "fer, korektni i da na njima učestvuju predstavnici Srba". "Kad to bude bilo tako bićemo na pravom putu da počnu pristupni pregovori u januaru", rekla je ona. Dasu je dodala da je važno da obe strane u dijalogu poštuju ono što je dogovoreno u aprilu i da budu konstruktvne. RASSEGNA STAMPA Visita del Vice Ministro degli Affari Esteri, Marta Dassù (Belgrado) (Tanjug) - Prvi potpredsednik Vlade Republike Srbije Aleksandar Vučić i zamenica ministra spoljnih poslova Republike Italije Marta Dasu konstatovali su prilikom današnjeg susreta da su bilateralni odnosi dveju zemalja na visokom nivou i da se konstantno unapređuju, posebno na ekonomskom planu. Zamenica Dasu je naglasila da Italija u potpunosti podržava proces evropskih integracija Srbije i da će na Samitu EU u decembru učiniti sve da Srbija dobije datum za početak pregovora, saopštila je Vladina kancelarija za saradnju sa medijima. Vučić i Dasu razgovarali su i o brojnim investicijama italijanskih kompanija u Srbiji, koji su izuzetno zainteresovani za dalje povećanje ulaganja u srpsku privredu. Potpredsednik Vučić je ukazao na veliki značaj bilateralne saradnje, kako u kontekstu podrške italijanske strane Srbiji na putu ka Evropskoj uniji, tako i na važnost unapređenja ekonomske saradnje, navedeno je u saopštenju. Martedì 08 ottobre 2013 RASSEGNA STAMPA Giovedì 10 ottobre 2013 Conferenza regionale dei Capi della Polizia italiana, Alessandro Pansa e serba, Milorad Veljovic Video 08 (Belgrado) (Agenzia Nova) - L’organizzazione a Belgrado della prima Conferenza regionale dei capi della polizia, a pochi giorni dal prossimo vertice italo-serbo di Ancona, testimonia la priorità che l’Italia attribuisce al rafforzamento dell’integrazione della regione balcanica. Lo ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe Manzo, commentando la conferenza promossa congiuntamente dall’Italia e dalla Serbia, e che ha riunito oggi a Belgrado i vertici delle polizie di Italia, Serbia, Albania, Austria, Bosnia Erzegovina (e Repubblica Srpska), Bulgaria, Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom), Moldova, Montenegro, Romania, Slovenia ed Ungheria. Per Manzo l’organizzazione a Belgrado della prima Conferenza regionale dei capi della polizia testimonia l’impegno italiano anche “sul piano della collaborazione nella lotta al crimine organizzato e al rafforzamento dell’integrazione della regione balcanica, di cui la Serbia è il cuore anche nella prospettiva europea di questa parte del continente”. La Conferenza regionale dei capi della polizia dell'area balcanica ha visto al centro la definizione di comuni strategie di contrasto al crimine organizzato e ha rappresentato un momento di scambio ai massimi livelli nello specifico settore della cooperazione di polizia nell'area balcanica. Secondo quanto riferito da un comunicato del ministero dell’Interno serbo, prima dell’inizio dei lavori si è tenuto un colloquio fra il premier serbo Ivica Dacic e il capo italiano della polizia Alessandro Pansa. (Seb) (B92) - Suprotstavljanje organizovanom kriminalu moguće je samo uz otvorenu saradnju u regionu, poručio Ivica Dačić na Regionalnoj konferenciji šefova policija. On je na istakao da se slabljenje organizovanog kriminala može postići samo uz profesionalni i pravovremeni zajednički rad. "MUP Srbije je oduvek smatran značajnim partnerom u borbi protiv organizovanog kriminala, koji prvenstveno obuhvata krijumčarenje droge, oružja, motornih vozila, ljudi, kao i falsifikovanje novčanica", rekao je Dačić. Premijer je kazao da sa razvojem tehnologija jača i visokotehnološki kriminal. Kao veliki problem on je istakao ilegalne migracije i naglasio da je u prvoj polovini 2013. godine povećan broj migranata koji su pokušali da uđu u Srbiju, kao i da je sprečeno 6.000 ilegalnih ulazaka. Premijer je dodao da je na dve najranjivije granice, s Mađarskom i Hrvatskom, znatno sprečen broj ilegalnih prelazaka. "S jedne strane povećan je broj ulazaka u Srbiju, a s druge strane povećan je odlazak građana Srbije u zemlje EU gde neopravdano traže azil. To se rešava samo boljom saradnjom među državama", rekao je Dačić. Na otvaranju Regionalne konferencije koju organizuju Srbija i Italija u Palati "Srbija", učesnicima su se obratili i direktori srpske i italijanske policije Milorad Veljović i Alesandro Pansa. Pre početka konferencije, Dačić se sastao sa šefom italijanske policije Pansom. Na konferenciji učestvuju i predstavnici policija Albanije, Bosne i Hercegovine, Bugarske, Hrvatske, Makedonije, Grčke, Mađarske, Crne Gore, Moldavije, Republike Srpske, Rumunije i Slovenije. Direktor sprske policije Milorad Veljović rekao je na otvaranju konferencije da se Srbije od 2006. godine suočava sa pojačanim pritiskom ilegalnih migranata, koji uglavnom dolaze sa Bliskog istoka, a što je posledica činjenice da se Srbija graniči sa zemljama EU, ali i problematične situacije na Bliskom istoku. Veljović je dodao da se broj ilegalnih migranata povećava od 2009. godine i da oni u najvećem broju dolaze iz Grčke i Makedonije. Direktor italijanske policije Alesandro Pansa istakao je da njegova zemlja ima 13 oficira za vezu na teritoriji Balkana i da je veoma zainteresovana za saradnju sa zemljama regiona. "Cilje je neutralizovanje svih organizacija koje se bave ilegalnim poslovima na Balkanu i šire svoj uticaj na EU", rekao je Pansa dodavši da je od 2006. godine do danas "razbijen veliki broj kriminalnih organizacija". Dačić je govoreći o regionalnoj saradnji istakao da Srbija ima danas značajnu ulogu u njenom jačanju. "Odnosi u regionu su na visokom nivou za šta je Srbija veoma zaslužna", rekao je Dačić novinarima u pauzi prve konferencije šefova policija regiona i EU u Palati Srbija. On je ukazao da je saradnja Srbije sa RS politički prioritet i da su "u celini važni odnosi sa BiH", a najavio je i zajedničku sednicu vlada Srbije i BiH za kraj sledećeg meseca. Dvostruki problem sa azilantima Dačić je rekao i da će Srbija kroz skrining potvrditi svoju opredeljenost za evropske integracije kao i rešenost da ojača borbu protiv organizovanog kriminala, koji je, kako je ocenio, stalni izazov koji zahteva fleksibilnost i prilagođavanje situaciji, kako bi se efikasnije odgovorilo na nove okolnosti. Dačić je rekao da se Srbija prethodnih godina sučava sa dvostrukim problemom - porastom ilegalnih emigranata koji ulaze u Srbiju, ali i povećanim brojem zahteva ljudi iz Srbije za azil u drugim zemljama. On je dodao da se Srbija istovremeno suočava i sa pritiscima Evropske unije da se taj broj što hitnije smanji, zbog čega je i preuzet niz konkretnih mera. Premijer je istakao da se broj zahteva građana Srbije za azil u inostranstvu bitno smanjio u odnosu na prethodne godine i da je država preuzela niz konkretnih mera na smanjenju broja lažnih azilanata. "Sprečeno je više od 6.000 ilegalnih prelazak, što je pad za 32 odsto u odnosu na prethodnu godinu, kad je sprečeno oko 9.000", rekao je Dačić. Najveći pritisak, dodao je Dačić, zabeležen je na srpsko-mađarskoj i srpsko-hrvatskoj granici. Premijer i ministar policije je rekao i da se Srbija nalazi na tranzitnoj ruti koja vodi od Turske i Grčke preko Srbije do Mađarske, da većina ilegalnih migranata ili tranizita ili ostaje neko vreme u Srbije zloupotrebljavajući institut prava na azil. Prema njegovim rečima, oni su najčešće iz Avganistana, Palestine i Pakistana, a njihov broj u prethodnim godinama je porastao. "Sve države Balkana suočavaju se sa ilegalnom migracijom koja je intenzivirana poslednjih godina zbog vizne liberalizacije, ali i situacije Bliskom istoku", rekao je Dačić i dodao da je potrebno da države regiona zajedno rade na rešavanju tog problema kako bi Balkan bio sigurnije mesto za život. (Agencija Nova) – Organizovanje u Beogradu prve Regionalne konferencije šefova policije, nekoliko dana pre održavanja srpsko-italijanskog samita u Ankoni, svedoči o značaju koji Italija pridaje jačanju intregracija na Balkanu. To je izjavio ambasador Italije u Beogradu Đuzepe Manco, komentarišući konferenciju koju su zajednički organizovale Italija i Srbija, i na kojoj su se danas u Beogradu okupili šefovi policija Italije, Srbije, Albanije, Austrije, Bosne i Hercegovine (i Republike Srpske), Bugarske, Hrvatske, Makedonije, Moldavije, Crne Gore, Rumunije, Slovenije i Mađarske. Za ambasadora Manca organizovanje u Beogradu prve Regionalne konferencije šefova policije svedoči o zalaganju Italije i “u oblasti saradnje u borbi protiv organizovanog kriminala kao i jačanju integracija balkanskih zemalja, čije je Srbija srce i u smislu evropske perspektive ovog dela kontinenta”. Na Regionalnoj konferenciji šefova policije država u regionu centralna tema je bilo definisanje zajedničkih strategija u suprotstavljanju organizovanom kriminalu i predstavljena je saradnja na najvišem nivou u ovoj oblasti u kojoj sarađuju policije na području Balkana. Na osnovu saopštenja koje je izdalo Ministarstvo unutrašnjih poslova Srbije, pre početka konferencije održan je sastanak između RASSEGNA STAMPA Giovedì 10 ottobre 2013 Conferenza regionale dei Capi della Polizia italiana, Alessandro Pansa e serba, Milorad Veljovic (Belgrado) premijera Srbije Ivice Dačića i šefa italijanske policije Alesandra Panse. (Seb) (RTS) - Premijer i ministar unutrašnjih poslova Ivica Dačić izjavio je na Regionalnoj konferenciji šefova policija u Beogradu da se suprotstavljanje organizovanom kriminalu i njegovo slabljenje može postići samo uz otvorenu saradnju država regionu. Konferenciju je otvorio premijer i ministar unutrašnjih poslova Ivica Dačić, a prisustvuju joj i predstavnici policija Albanije, Bosne i Hercegovine, Bugarske, Hrvatske, Makedonije, Grčke, Mađarske, Crne Gore, Moldavije, Republike Srpske, Rumunije i Slovenije. Domaćini konferencije su ministri policija Srbije i Italije, Ivica Dačić i Alesandro Pansa. Dačić je na otvaranju ovog skupa rekao da se suprotstavljanje organizovanom kriminalu i njegovo slabljenje može postići samo uz otvorenu profesionalnu i pravovremenu saradnju država u regionu. Istakao je da će Srbija kroz skrining potvrditi svoju opredeljenost za evropske integracije kao i rešenost da ojača borbu protiv organizovanog kriminala, koji je, kako je ocenio, stalni izazov koji zahteva fleksibilnost i prilagođavanje situaciji, kako bi se efikasnije odgovorilo na nove okolnosti. "Države regiona su u kratkom vremenskom periodu prošle kroz slične društvene promene", rekao je Dačić i dodao da one kroz taj proces naučile slične lekcije. Dačić je naveo da je MUP Srbije oduvek značajan partner u borbi protiv organizovanog kriminala u regionu, koji je, kako je rekao, prekograničan i transnacionalan. "Samo zajednička saradnja država regiona može pomoći u brobi protiv krijumčarenja narkotika, vozila, oružja, trgovine ljudima, falsifikovanja novčanica", rekao je Dačić. Prema njegovim rečima, Srbija je opredeljana da se konstantno suprostavlja organizovanom kriminalu i policija je svesna da njena efikasnost zavisi od obučenosti i opredeljenosti kadrova, zbog čega se, dodao je, stalno radi na unapređenju znanja i kapaciteta policije. Dačić je konstatovao da su organizovane kriminalne grupe u Srbiji u sprezi sa organizovanim kriminalnim grupama u regionu i da su im zajednički brojni faktori geografski položaj, jezik, dijaspora. Direktor srpske policije Milorad Veljović rekao je na otvaranju konferencije da se Srbije od 2006. godine suočava sa pojačanim pritiskom ilegalnih migranata, koji uglavnom dolaze sa Bliskog istoka, a što je posledica činjenice da se Srbija graniči sa zemljama EU, ali i problematične situacije na Bliskom istoku. Direktor italijanske policije Alesandro Pansa istakao je da njegova zemlja ima 13 oficira za vezu na teritoriji Balkana i da je veoma zainteresovana za saradnju sa zemljama regiona. "Cilj je neutralizovanje svih organizacija koje se bave ilegalnim poslovima na Balkanu i šire svoj uticaj na EU", rekao je Pansa dodavši da je od 2006. godine do danas "razbijen veliki broj kriminalnih organizacija". Porast broja lažnih azilanata i imigranata Dačić je napomenuo da se Srbija prethodnih godina suočava sa dvostrukim problemom - porastom ilegalnih imigranata koji ulaze u Srbiju, ali i povećanim brojem zahteva ljudi iz Srbije za azil u drugim zemljama. Dačić je naveo da se broj zahteva građana Srbije za azil u inostranstvu bitno smanjio u odnosu na prethodne godine i da je država preuzela niz konkretnih mera na smanjenju broja lažnih azilanata. Dodao je da se Srbija istovremeno suočava i sa pritiscima Evropske unije da se taj broj što hitnije smanji. Dačić je rekao i da je u prvoj polovini ove godine nastavljen trend porasta broja ilegalnih migranata koji ulaze u Srbiju. "Sprečeno je više od 6.000 ilegalnih prelazaka, što je pad za 32 odsto u odnosu na prethodnu godinu, kad je sprečeno oko 9.000", rekao je Dačić. Najveći pritisak, dodao je Dačić, zabeležen je na srpsko-mađarskoj i srpsko-hrvatskoj granici. Premijer i ministar policije je rekao i da se Srbija nalazi na tranzitnoj ruti koja vodi od Turske i Grčke preko Srbije do Mađarske, da većina ilegalnih migranata ili tranizita ili ostaje neko vreme u Srbije zloupotrebljavajući institut prava na azil. Prema njegovim rečima, oni su najčešće iz Avganistana, Palestine i Pakistana, a njihov broj u prethodnim godinama je porastao. "Sve države Balkana suočavaju se sa ilegalnom migracijom koja je intenzivirana poslednjih godina zbog vizne liberalizacije, ali i situacije Bliskom istoku", rekao je Dačić i dodao da je potrebno da države regiona zajedno rade na rešavanju tog problema kako bi Balkan bio sigurnije mesto za život. Uoči konferencije, u Palati Srbija sastali su se Pansa, Dačić i Veljović. izvor: VLADA REPUBLIKE SRBIJE – Predsednik Vlade Republike Srbije i ministar unutrašnjih poslova Ivica Dačić izjavio je danas da se suprotstavljanje organizovanom kriminalu i njegovo slabljenje može postići samo uz otvorenu, profesionalnu i pravovremenu saradnju država u regionu. Dačić je prilikom otvaranja Regionalne konferencije šefova policije naglasio da naša zemlja ima značajnu ulogu u jačanju regionalne saradnje i uspostavljanju regionalnog mira i stabilnosti, uz ocenu da su odnosi u regionu na visokom nivou. On je ukazao na to da je Ministarstvo unutrašnjih poslova Vlade Srbije oduvek bilo značajan partner u regionu na planu borbe protiv organizovanog kriminala, koji je prekograničan i transnacionalan. Prema njegovoj oceni, samo zajednička saradnja država regiona može pomoći u borbi protiv krijumčarenja narkotika, vozila, oružja, kao i protiv trgovine ljudima i falsifikovanja novčanica. Predsednik Vlade je istakao da je Srbija opredeljena za to da se konstantno suprotstavlja organizovanom kriminalu, kao i da je policija svesna činjenice da njena efikasnost zavisi od obučenosti kadrova, zbog čega se kontinuirano radi na unapređenju njenih znanja i kapaciteta. Dačić je ukazao na to da su organizovane kriminalne grupe u Srbiji u sprezi sa organizovanim kriminalnim grupama u regionu, uz napomenu da su im zajednički brojni faktori – geografski položaj, jezik i dijaspora. Predsednik Vlade je istakao da će Srbija kroz skrining potvrditi svoju opredeljenost za evrointegracije, kao i rešenost da ojača borbu protiv organizovanog kriminala, koji je stalni izazov i zahteva fleksibilnost i prilagođavanje situaciji kako bi se efikasnije odgovorilo na nove okolnosti. On je podsetio na to da se naša zemlja prethodnih godina sučava sa dvostrukim problemom – porastom ilegalnih imigranata koji ulaze u Srbiju, ali i povećanim brojem zahteva ljudi iz Srbije za azil u drugim zemljama. U prvoj polovini ove godine nastavljen je trend porasta broja ilegalnih migranata koji ulaze u Srbiju, naveo je Dačić i podsetio na to da je sprečeno više od 6.000 ilegalnih ulazaka, što je za 32 odsto manje u odnosu na prethodnu godinu. On je ukazao na to da je Srbija preduzela niz konkretnih mera i da se broj zahteva za azil u inostranstvu značajno smanjio u odnosu na prethodne godine. Takođe, Dačić je najavio zajedničku sednicu Vlade Republike Srbije i Saveta ministara Bosne i Hercegovine za kraj narednog meseca, uz podsećanje na to da su zajedničke sednice ranije održane sa vladama Makedonije i Slovenije. Direktor policije Ministarstva unutrašnjih poslova Vlade Republike Srbije Milorad Veljović istakao je da se Srbija od 2006. godine suočava sa pojačanim pritiskom ilegalnih migranata, koji uglavnom dolaze sa Bliskog istoka, što je posledica činjenice da se Srbija graniči sa zemljama EU, ali i problematične situacije na Bliskom istoku. Direktor policije Italije Alesandro Pansa objasnio je da njegova zemlja ima 13 oficira za vezu na teritoriji Balkana, i da je veoma zainteresovana za saradnju sa zemljama regiona. Pansa je naglasio da je cilj neutralizovanje svih organizacija koje se bave ilegalnim poslovima na Balkanu i šire svoj uticaj na EU, i podsetio na to da je od 2006. godine do danas razbijen veliki broj kriminalnih organizacija. Regionalnu konferenciju šefova policije, koja se održava u Palati Srbija, zajednički organizuju ministarstva unutrašnjih poslova Srbije i Italije. Na skupu učestvuju i predstavnici policija Albanije, Bosne i Hercegovine, Bugarske, Hrvatske, Makedonije, Grčke, Mađarske, Crne Gore, Moldavije, Republike Srpske, Rumunije i Slovenije. Domaćini konferencije su direktori srpske i italijanske policije Milorad Veljović i Alesandro Pansa. Dačić, Pansa i Veljović sastali su se danas, uoči ovog skupa, u Palati Srbija. RASSEGNA STAMPA Intervista Ambasciatore Manzo con la Kurir Go International (Belgrado) Giovedì 10 ottobre 2013 RASSEGNA STAMPA Venerdì 11 ottobre 2013 Video 09 Intervista Tanjug (Belgrado) (Tanjug) – L’Ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe Manzo ha dichiarato oggi che il suo Paese sostiene fortemente il percorso europeo della Serbia in quanto ritiene che il posto della Serbia è in Europa ed è convinto che i negoziati di adesione saranno avviati come previsto, senza porre ulteriori condizioni. "L’impegno della Serbia eliminerà i dubbi che alcuni partner UE mantengono ancora in relazione al prossimo passo del processo europeo di Belgrado. Apprezziamo moltissimo l’impegno della Serbia, che stiamo al contempo continuando ad incoraggiare lungo il percorso delle riforme e dell’attuazione dell’Accordo di Bruxelles con Pristina, in particolare in un momento in cui si è vicini all’avvio dei negoziati con l’UE", ha dichiarato il diplomatico italiano nell’intervista a Tanjug. E’ questa la risposta dell’Ambasciatore Manzo alla domanda se l’avvio ufficiale dei negoziati di adesione con l’UE, previsto entro gennaio, possa essere messo a repentaglio a causa di posizioni rigide di alcuni paesi, quali la Germania e la Gran Bretagna. Manzo ha aggiunto che una corretta ed ampia partecipazione alle elezioni amministrative del 3 novembre prossimo in Kosovo rappresenta un importante aspetto dell’implementazione dell’Accordo di Bruxelles, che è non solo nell’interesse sia di Belgrado che di Pristina, ma anche dell’Europa intera. "Siamo stati testimoni degli ostacoli sulla strada della normalizzazione dei rapporti fra Belgrado e Pristina e forse ce ne saranno altri nelle prossime settimane, ma quello che conta molto di più è che in diverse occasioni abbiamo avuto la prova che Belgrado e Pristina sono riuscite a raggiungere risultati storici, che solo qualche mese fa erano inimmaginabili ", ha dichiarato Manzo. E’ ancora più importante il fatto che entrambe le parti, al momento dell’ostacolo, hanno dimostrato la capacità e la flessibilità ad affrontarlo e trovare una soluzione, ha aggiunto. Secondo Manzo, solo attraverso la stabilizzazione e l’integrazione dei Balcani occidentali nell’UE, il progetto europeo può essere realizzato così come lo avevano immaginato originariamente i suoi fondatori. Facendo riferimento alle relazioni bilaterali tra l’Italia e la Serbia, Manzo ha valutato che il lavoro di un ambasciatore è di promuovere al meglio le relazioni, ma nel suo caso ciò non sarà per niente facile dato che i due paesi hanno già ottimi rapporti. Prova di ciò è anche il prossimo vertice intergovernativo ad Ancona. "Credo davvero di avere un lavoro difficile di fronte a me. Il mio compito è di promuovere le relazioni, che sono già ottime in tutti i sensi. Il prossimo vertice bilaterale ad Ancona, il terzo tra i nostri due paesi, è la migliore risposta alla sua domanda – è una prova chiara di quanto è forte la nostra cooperazione in tutti i settori ", ha detto Manzo. Il vertice del 15 ottobre ad Ancona sarà presieduto dai Primi Ministri italiano e serbo, Enrico Letta e Ivica Dačić, e l’evento vedrà la partecipazione, secondo quanto comunicato dal Governo italiano, dei Ministri degli Esteri, Interno, Giustizia, Difesa, Sviluppo Economico, Trasporti ed Istruzione. Manzo ha annunciato la firma di una serie di accordi. "Il tema principale del vertice è chiaro: verificare punto per punto l’attuale stato della cooperazione bilaterale per poter individuare e dedicarsi alle priorità nelle quali l’Italia può offrire tutta la propria assistenza nel corso dei negoziati di adesione tra la Serbia e l’UE", ha dichiarato Manzo. Certamente si discuterà anche di numerose altre questioni bilaterali in modo che nell’ambito del Partenariato Strategico possa essere approfondita la cooperazione economica in diversi settori, come nell’industria automobilistica, nel settore bancario, nelle assicurazioni, nell’energia, nei trasporti, ha aggiunto. L’agenda di Ancona prevede anche colloqui sulla cooperazione nell’ambito della cultura, istruzione e ricerca, ma anche nel campo della giustizia, affari interni, agricoltura e possibili futuri investimenti. Ricordando che ieri per la prima volta a Belgrado si è tenuta la Conferenza regionale dei capi della polizia, organizzata congiuntamente dai Ministeri dell’Interno italiano e serbo, Manzo ha sottolineato che l’Italia voleva far vedere che la Serbia può e deve essere l’interlocutore cruciale nella regione quando si tratta di cooperazione tra le polizie. Quanto alla collaborazione economica Manzo ritiene che essa stia migliorando di giorno in giorno. "L’Italia è il primo partner commerciale della Serbia. Nei primi sette mesi del 2013, la Serbi ha esportato in Italia 1,02 miliardi di euro, mentre il valore delle importazioni dall’Italia è stato di 1,05 miliardi di euro", ha precisato. L’Italia è, inoltre, il primo investitore straniero in Serbia, con più di 500 imprese italiane che operano in Serbia e contribuiscono alla crescita economica sia in Serbia che in Italia, ha dichiarato Manzo aggiungendo che la crescita significa anche la cooperazione nei settori dell’istruzione e delle scienze, che sono cruciali per lo sviluppo. Ricordando che a luglio è stato firmato il Protocollo bilaterale sulla primo cooperazione scientifica e tecnologica, che comprende 15 progetti congiunti per lo scambio di ricercatori nell’ambito di biomedicina, agricoltura, energia e tutele dell’ambiente, Manzo si è detto convinto che c’è ancora spazio per migliorare questo tipo di collaborazione. Manzo ha inoltre valutato che il recente incontro tra imprenditori italiani ed i Ministri serbi dell’Economia e dell’Agricoltura, Saša Radulović e Dragan Glamočić, è stata un’ottima occasione per gli investitori italiani di presentare le proprie idee ma anche i problemi che stanno affrontando in Serbia. "Dato che il Governo serbo ha confermato la disponibilità per creare un migliore clima per gli investimenti, mi aspetto in futuro l’arrivo di altri investitori italiani in Serbia ", ha detto Manzo. Manzo ha anche ribadito che, oltre ad un grande numero di potenziali investitori, è importante il fatto che in Serbia siano già "fortemente radicate " centinaia di imprese italiane”. "Esse sono il punto forte delle nostre relazioni. Io lo chiamo "effetto 500", pensando, ovviamente, al famoso modello della Fiat, ma anche alle oltre 500 imprese italiane che operano in Serbia e contribuiscono alla vostra economia ", ha concluso l’Ambasciatore Manzo. Video 10 Video 11 RASSEGNA STAMPA Intervista Tanjug (Belgrado) (ANSA) - A pochi giorni dal terzo vertice intergovernativo italo-serbo, in programma il 15 ottobre ad Ancona, l'Ambasciatore d'Italia a Belgrado Giuseppe Manzo ha sottolineato il forte appoggio dell'Italia al cammino europeo della Serbia, di cui il nostro Paese è il primo partner commerciale con una massiccia e radicata presenza di imprese che danno lavoro a migliaia di persone. In una intervista all'agenzia Tanjug, Manzo si è riferito al tempo stesso all'importanza che le prossime elezioni locali del 3 novembre in Kosovo hanno nel processo di normalizzazione Belgrado-Pristina. "Appoggiamo con forza l'integrazione europea della Serbia, convinti che il posto della Serbia sia in Europa e che solo attraverso la stabilizzazione e l'integrazione dei Balcani occidentali nell'Ue si potrà realizzare il progetto europeo originale previsto dai Padri Fondatori'', ha detto Manzo. Sottolineando l'impegno di Belgrado nell'attuazione delle riforme e nell'applicazione dell'accordo di Bruxelles sul Kosovo, Manzo ha detto che il negoziato di adesione alla Ue prenderà il via come previsto entro il prossimo gennaio, e che a Belgrado non saranno poste ulteriori condizioni. E' importante, ha osservato, che Belgrado e Pristina rispettino gli impegni assunti con lo storico accordo del 19 aprile, "impensabile fino a pochi mesi fa", e che venga garantito un regolare svolgimento del voto del 3 novembre. Elezioni regolari e corrette e con un'alta partecipazione sono fattore importante nell'attuazione dell'accordo di Bruxelles e nell'interesse di Belgrado e di Pristina, come pure dell'intera Europa, ha aggiunto. Italia e Serbia hanno rapporti ottimi, e il vertice bilaterale di Ancona servirà a verificare punto per punto il livello di cooperazione e orientare tale intensa collaborazione verso i temi prioritari del negoziato di adesione della Serbia alla Ue. "L'Italia e' il primo partner commerciale della Serbia e il primo investitore straniero in Serbia. L’attività delle oltre 500 imprese italiane presenti nel Paese non solo contribuiscono allo sviluppo economico della Serbia ma aiutano anche la loro crescita 'locale' in Italia. Questo è precisamente l'obiettivo della 'diplomazia per la crescita' sostenuta dalla Farnesina e dal ministro Emma Bonino'', ha concluso l'Ambasciatore, che parla di 'effetto 500', con riferimento al modello prodotto nell'impianto Fiat di Kragujevac e al numero delle nostre imprese attive in Serbia. (Nova) - Non ci saranno condizioni aggiuntive nell'ambito dei negoziati di adesione della Serbia all'Unione europea. Lo ha dichiarato l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, in un'intervista concessa alla stampa locale. Manzo ha affrontato nel corso dell'intervista i temi principali che saranno al centro del vertice intergovernativo di Ancona, il prossimo 15 ottobre. Il tema dominante del vertice sarà vedere come orientare l'intensa cooperazione bilaterale in corso con la Serbia verso i temi prioritari del negoziato d'adesione di Belgrado all'Ue. Manzo ha ribadito che i negoziati inizieranno al più tardi a gennaio del 2014. "Si tratta principalmente - ha aggiunto - del risultato dell'impegno mostrato dalla Serbia nell'attuare le richieste di Bruxelles. Noi lo apprezziamo - ha proseguito - e incoraggiamo Belgrado a continuare con lo stesso impegno nel suo cammino verso le riforme e l'attuazione degli accordi". E' importante, ha sottolineato Manzo, che Belgrado e Pristina proseguano a mostrare il loro impegno. "E' nel loro interesse - ha detto l'ambasciatore - assicurare uno svolgimento corretto e un'ampia partecipazione alle elezioni locali del 3 novembre in Kosovo, ed e' anche nell'interesse dell'Europa". (Seb) Venerdì 11 ottobre 2013 RASSEGNA STAMPA Martedì 15 ottobre 2013 Vertice italo-serbo ad Ancona (Palazzo Chigi) - "Per noi italiani l’ingresso della Serbia nell’UE rappresenta una grande priorità nazionale", così il presidente Letta , durante il punto stampa con il presidente del Governo della Repubblica di Serbia Ivica Dacic, al termine del vertice intergovernativo svoltosi ad Ancona. Il Presidente Letta ha affermato che "il rapporto bilaterale dell'Italia con la Serbia è per noi una grande priorità" in quanto "per l'Italia la proiezione balcanica rappresenta una delle dimensioni fondamentali della nostra politica internazionale, sia per gli aspetti economici, sia per gli aspetti politici e di sicurezza. Riteniamo che la Serbia sia un Paese che sempre di più può giocare un ruolo chiave in tutta un'area europea che cresce e crescerà di importanza nel prossimo futuro". Durante il Vertice, che ha visto la partecipazione di sette Ministeri per entrambi i Paesi (Esteri, Interno, Giustizia, Difesa, Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti, Istruzione, Università e Ricerca) sono stati firmati quattro accordi “significativi e concreti": Accordo sulla regolamentazione reciproca dell’autotrasporto internazionale di viaggiatori e merci; Dichiarazione congiunta per l’attivazione del Comitato di attuazione del Memorandum of Understanding sulla cooperazione nel campo de3ll’integrazione europea; Memorandum of Understanding concernente la denominazione da parte del Ministero della Giustizia italiano-Direzione Nazoinale Antimafia del software di gestione Banca Dati sulle indagini nel campo della criminalità organizzata alla procura serba per la lotta al crimine organizzato; Protocollo operativo tra i servizi antidroga italiano e serbo in attuazione dell’accordo sulla lotta alla criminalità organizzata, al narcotraffico e al terrorismo internazionale del 18 dicembre 2008. (TMNews) "L'Italia continuerà incessantemente a supportare l'avvicinamento il più rapido possibile della Serbia alla Ue: l'ingresso della Serbia in Europa è una grande priorità nazionale e lavoreremo con molto impegno in questa direzione". Lo ha assicurato il presidente del Consiglio Enrico Letta, nella conferenza stampa ad Ancona al termine del bilaterale tra Italia e Serbia, quello che è stato "il primo vertice intergovernativo del nostro governo: ne avremo altri con Francia, Russia, Israele e Spagna, ma il fatto che quello con la Serbia sia il primo dà la dimostrazione di quanto il rapporto bilaterale con la Serbia sia una grande priorità della nostra politica estera, economica e commerciale". Per l'Italia, ha insistito il premier, "la proiezione balcanica rappresenta una delle dimensioni essenziali della nostra politica internazionale, per gli aspetti economici e per quelli politici e di sicurezza. Abbiamo intenzione di continuare a far sì che il nostro lavoro continui in questa proiezione balcanica". Inoltre "siamo convinti che la Serbia possa giocare sempre di più un ruolo chiave in un'area europea che crescerà di importanza in futuro, e noi saremo al fianco della Serbia". Come è successo al Consiglio Ue che ha dato avvio ai negoziati: Letta ha ricordato che "l'Italia ha lavorato con grande impegno nel Consiglio Ue di fine giugno, nella notte di venerdì quando qualche piccolo intoppo stava frenando l'accordo che avrebbe consentito l'avvio dei negoziati" per l'ingresso di Belgrado nell'Unione. Ma "l'Italia ce l'ha messa tutta e insieme con altri Paese abbiamo ottenuto il disco verde: un segnale importante, che ora deve essere seguito da tutti i passi necessaria da parte della Ue e da parte della Serbia. Ma siamo convinti che questi passi verranno". La sua parte l'Italia l'ha fatta al vertice di Ancona, con "sette ministeri coinvolti, 4 accordi firmati, tutti molti concreti, e poi tutti gli impegni successivi che si sono presi i ministri" e "su temi scottanti, anche quelli che fanno parte della grande preoccupazione del nostro Paese come la lotta alla criminalità organizzata e ai narcotraffici". (TMNews) l'internazionalizzazione delle imprese italiane "è fondamentale quando non è mera delocalizzazione. Abbiamo bisogno di imprese internazionalizzate: quelle che hanno retto la crisi sono quelle con mercati larghi, quelle che hanno sofferto la crisi sono quelle legate esclusivamente al mercato domestico". Lo ha detto il Video 12 premier Enrico Letta, nella conferenza stampa al termine del bilaterale con la Serbia ad Ancona.Proprio gli investimenti italiani in Serbia, a partire da quelli della Fiat, sono per Letta l'esempio: "Le nostre imprese vanno in Serbia prima di tutto per il mercato serbo e dell'area balcanica: non è una semplice delocalizzazione per abbassare i costi". Dunque "mi aspetto investimenti importanti dell'Italia in Serbia e anche investimenti importanti della Serbia in Italia che è un Paese che diventerà sempre più attrattivo per gli investimenti esteri grazie al piano Destinazione Italia". Non a caso la scelta per la sede del bilaterale è caduta su Ancona, cuore della macroregione balcanica che l'Italia punta a costituire nei prossimi anni: "Questo è un bilaterale che rende evidente a tutti gli imprenditori italiani che la Serbia è un Paese importante per la cooperazione economica e commerciale e l'abbiamo fatto apposta nelle Marche, regno del manufatturiero e della produzione di qualità, perché questa collaborazione può dare risultati positivi", grazie anche all'impegno del presidente della Regione Gian Mario Spacca, per il quale Letta ha speso molte parole di elogio. Rea (Nova) - La Serbia conta sull'Italia in molti modi e Roma può contare allo stesso modo su Belgrado. Lo ha detto il ministro degli Esteri serbo, Ivica Dacic, rispondendo ad una domanda di "Nova" a margine del vertice Italia-Serbia tenuto oggi nel capoluogo marchigiano, Ancona. "Il fatto di aver tenuto questo summit a poca distanza dalla nascita dell'attuale governo italiano è la dimostrazione di come l'amicizia tra i due paesi si stia rafforzando", ha detto Mrkic. "Sono felice di aver parlato con il ministro Emma Bonino e lei si è detta assolutamente disponibile a produrre buoni risultati nel dialogo instaurato", ha aggiunto il capo della diplomazia serba. "Abbiamo concordato su molti temi, su azioni comuni da intraprendere a livello regionale. Presto ci incontreremo di nuovo, anche prima del prossimo vertice intergovernativo Italia-Serbia". Per Mrkic, non è escluso che in futuro si possano tenere anche "vertici trilaterali" con altri paesi dei Balcani. I due ministri degli Esteri hanno siglato oggi due accordi, riguardanti la regolamentazione reciproca internazionale del trasporto di passeggeri e merci e una dichiarazione congiunta sul d'intesa relativo memorandum all'integrazione europea di Belgrado. (Nova) - Italia e Serbia hanno siglato quattro documenti incentrati sull'autotrasporto internazionale, sull'integrazione europea, sulla giustizia e sui servizi antidroga. E' quanto emerge dal terzo vertice intergovernativo italo-serbo in corso ad Ancona. Il primo accordo, siglato dai ministri degli Esteri Emma Bonino e Ivan Mrkic, riguarda in particolare regolamentazione reciproca la internazionale dei passeggeri e delle merci. RASSEGNA STAMPA Martedì 15 ottobre 2013 Video 13 Vertice italo-serbo ad Ancona Il secondo, siglato sempre dalla Bonino e da Mrkic, è una dichiarazione di cooperazione fra i due dicasteri degli Esteri nell'ambito dell'integrazione europea. Il terzo, firmato dai ministri della Giustizia Anna Maria Cancellieri e Nikola Sekolavic, riguarda un memorandum sulla giustizia e la collaborazione alla lotta al crimine organizzato. L'ultimo accordo è un protocollo operativo per lo scambio di informazioni nella lotta al traffico di stupefacenti, siglato dal vicepremier Angelino Alfano e dal primo ministro Ivica Dacic, che è anche ministro dell'Interno. (Nova) - Il premier italiano, Enrico Letta, sfrutterà la prossima visita a Belgrado per presentare alle imprese serbe le opportunità di scambio "che si possono mettere in cantiere". Lo ha detto oggi lo stesso presidente del Consiglio italiano nella conferenza stampa tenuta ad Ancona al termine del vertice intergovernativo bilaterale. Il prossimo vertice intergovernativo bilaterale si terrà in Serbia e Letta ha auspicato che si possa tenere "in concomitanza con una partita del Partizan (squadra di pallacanestro) di cui Dacic è sostenitore". "Mi aspetto risultati positivi dalla collaborazione tra i due paesi, investimenti reciproci", ha sottolineato il premier italiano, precisando di aver scelto la regione Marche come sede del summit proprio per la sua rilevanza come centro manifatturiero e delle pmi di qualità. Letta ha aggiunto che l'internazionalizzazione delle imprese è fondamentale per la loro sopravvivenza e non deve essere "mera delocalizzazione. Non e' un caso che le imprese che hanno retto rispetto alla crisi sono quelle internazionalizzate". (Nova) - La Serbia ha meritato di essere sostenuta nel suo percorso d 'integrazione europea perché ha fatto passi importanti e si aspetta l'appoggio dei paesi amici per avere una decisione positiva del prossimo Consiglio europeo sui negoziati d'adesione. E' quanto affermato dal premier serbo, Ivica Dacic, nella conferenza stampa congiunta tenuta con il presidente del Consiglio, Enrico Letta, in occasione del Vertice Italia-Serbia tenuto oggi ad Ancona. Dacic ha spiegato che l'obiettivo è tenere la conferenza intergovernativa con l'Ue per i negoziati d'adesione a fine anno. "Ci aspettiamo tantissimo dall'anno prossimo", ha aggiunto Dacic in riferimento ai semestri di presidenza greca e italiana dell'Ue nel 2014. "C'è anche qualcosa di buono nel fatto che la Serbia non sia ancorar un paese membro dell'Ue - ha continuato il capo del governo serbo -. Abbiamo infatti libero accesso ad altri mercati, fuori dalla zona dell'Ue, dove non ci sono imposte doganali. Si tratta del Cefta (accordo centroeuropeo di libero scambio). Sicuramente questo è un grandissimo richiamo per gli investimenti in Serbia". (Nova) - L'Italia è il paese più amico della Serbia tra quelli occidentali e deve prendere il suo posto nell'area balcanica. E' quanto affermato dal premier serbo, Ivica Dacic, nella conferenza stampa congiunta tenuta con il presidente del Consiglio, Enrico Letta, in occasione del Vertice ItaliaSerbia tenuto oggi ad Ancona. "Se l'Italia non prende il suo posto nell'area balcanica lo farà qualcun altro - ha detto Dacic -. L'Italia è il primo partner commerciale della Serbia e ha superato paesi come Germania e Russia". Dacic ha aggiunto che le esportazioni serbe verso l'Italia superano il miliardo di euro e che più di 600 compagnie italiane operano nel paese, con 20-25 mila persone impiegate, "soprattutto nel settore automobilistico, ma anche nel tessile. Siamo aperti alla collaborazione in tutti i settori", ha detto ancora il premier serbo, ricordando l'importanza dell'investimento Fiat a Kragujevac. (ANSA) - Al termine del vertice Italia-Serbia ad Ancona, i due Governi hanno siglato 4 accordi bilaterali. Uno sul regolamento del traffico dell'autotrasporto di merci e viaggiatori, una dichiarazione congiunta sul memorandum of understanding (Mou) sull'integrazione europea (che sono stati firmati dal ministro degli Esteri Emma Bonino e dal suo omologo Ivan Mrkic, un accordo per un software di gestione della banca dati della criminalità organizzata alla magistratura serba (siglato dal ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri e dal collega Nikola Selakovic), uno su un servizio antidroga nell'ambito della lotta al narcotraffico (formato dal ministro dell'Interno Angelino Alfano e dal premier e ministro dell'Interno serbo Ivica Dacic. Il vertice - ha commentato il presidente del Consiglio Enrico Letta - ha coinvolto "sette Ministeri, con la firma di quattro accordi molto concreti, significativi e importanti e una serie di impegni assunti per attività che procederanno successivamente". (ANSA) - "Vogliamo che la Serbia diventi la ventinovesima stella dell'Ue". Lo ha ribadito il premier Enrico Letta chiudendo la conferenza stampa del vertice italo serbo ad Ancora, ricordando che "l'Italia ha lavorato con grande impegno per il processo di adesione di Belgrado all'Unione europea". Un auspicio raccolto dal premier serbo Ivica Dacic che ha ribattuto al presidente del consiglio italiano: vogliamo essere il ventinovesimo paese dell'Unione " e "ringraziamo l'Italia per il grande supporto" che sta fornendo per questo obiettivo. (Adnkronos) - "L'internazionalizzazione delle imprese è fondamentale quando non e “mera delocalizzazione, quando è internazionalizzazione". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Enrico Letta, al termine del vertice intergovernativo ItaliaSerbia svoltosi ad Ancona. "Le nostre imprese che vanno in Serbia - ha aggiunto il premier- vanno li per il mercato serbo e per il mercato di tutta l''area che è attorno alla leadership serba. Quindi non è un percorso di delocalizzazione per andare a cercare dinamiche, criteri migliori per abbassare semplicemente i costi e poi per riportare le produzioni. E' un'altra cosa, noi abbiamo bisogno di imprese internazionali ed internazionalizzate e questo avviene attraverso un lavoro che si può fare e si deve fare a livello di commercio internazionale, motivo per il quale spingiamo le imprese del nostro Paese ad essere più internazionalizzate, questo e “uno sforzo che facciamo quotidianamente insieme alle Regioni". "Non è un caso che le imprese che hanno retto rispetto alla crisi sono le imprese che si sono internazionalizzate, che hanno giocato su mercati grandi, le imprese che sono entrate in difficoltà erano quelle che erano legate esclusivamente al mercato domestico. Ormai la dimensione della competizione è “globale, dentro questa dimensione bisogna stare". Letta ha quindi lodato le Marche, come una regione "più attenta a questa dimensione economica internazionale. Mi aspetto grandi investimenti italiani in Serbia, ma mi aspetto anche grandi investimenti serbi in Italia". (Agenzia Nova) - Gli stretti rapporti economici e politici tra Italia e Serbia saranno il filo conduttore del terzo vertice intergovernativo che si svolge oggi nel capoluogo della regione Marche, Ancona. Il presidente del Consiglio italiano, Enrico Letta, e il premier della Serbia, Ivica Dacic, presiederanno il vertice, giunto ormai alla sua terza edizione dopo quelle del novembre del 2010 a Roma e del marzo 2012 a Belgrado. Alla sessione odierna partecipano, per entrambi i paesi, i rispettivi ministri degli Esteri, dell’Interno, della Giustizia, della Difesa, dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e Trasporti, dell’Istruzione, Università e Ricerca. Per RASSEGNA STAMPA Martedì 15 ottobre 2013 Vertice italo-serbo ad Ancona l’Italia saranno quindi presenti i ministri Emma Bonino, Angelino Alfano, Anna Maria Cancellieri, Mario Mauro, Flavio Zanonato, Maurizio Lupi, Maria Chiara Carrozza. Per la Serbia dovrebbero invece essere presenti il vicepremier Aleksandr Vucic, i ministri Ivan Mrkic (Esteri), Ivica Dacic (che è anche ministro dell’Interno), Nikola Selakovic (Giustizia), Nebosja Rodic (Difesa), Sasha Radulovic (Economia), Zorana Mihailovic (Energia) Aleksandr Antic (Trasporti), Tomislav Jovanovic (Istruzione). L'Italia, oltre a essere il primo partner commerciale della Serbia, con un interscambio di più di due miliardi di euro nei primi sette mesi del 2013, è anche un forte sostenitore dell'integrazione di Belgrado nell'Ue. Dopo l'accordo del 19 aprile scorso per il dialogo tra Serbia e Kosovo, il Consiglio europeo ha deciso a giugno l'apertura dei negoziati di adesione con Belgrado. Come ha spiegato in un'intervista alla stampa serba l'ambasciatore italiano a Belgrado, Giuseppe Manzo, il tema dominante del vertice sarà vedere come orientare l’intensa cooperazione bilaterale in corso con la Serbia verso le questioni prioritarie del negoziato d’adesione di Belgrado all’Ue. Manzo ha ribadito che i negoziati inizieranno al più tardi a gennaio del 2014. “Si tratta principalmente – ha aggiunto l'ambasciatore – del risultato dell’impegno mostrato dalla Serbia nell’attuare le richieste di Bruxelles. Noi lo apprezziamo – ha proseguito – e incoraggiamo Belgrado a continuare con lo stesso impegno nel suo cammino verso le riforme e l’attuazione degli accordi”. E’ importante, ha sottolineato Manzo, che Belgrado e Pristina proseguano a mostrare il loro impegno. “E’ nel loro interesse – ha detto l’ambasciatore – assicurare uno svolgimento corretto e un’ampia partecipazione alle elezioni locali del 3 novembre in Kosovo, ed è anche nell’interesse dell’Europa”. L’Italia sostiene fortemente il percorso di integrazione europea della Serbia. “Noi sosteniamo fortemente il percorso di integrazione europea della Serbia – ha detto Manzo – perché siamo convinti che il posto di questo paese sia in Europa. Solo e attraverso la stabilizzazione l’integrazione nell’Ue dei Balcani occidentali – ha proseguito l’ambasciatore – può essere completato il progetto originario di Europa tracciato dai padri fondatori”. L’ambasciatore Manzo ha inoltre ricordato l’obiettivo della “diplomazia per la crescita” sostenuta dal ministro degli Esteri Emma Bonino. “L’attività di oltre 500 aziende italiane nel territorio – ha precisato Manzo – non contribuisce solo allo sviluppo ulteriore della Serbia, ma aiuta anche la loro crescita a casa, in Italia”. L’Italia si è confermata nel periodo gennaioluglio 2013 il primo acquirente dalla Serbia con 1,03 miliardi di euro, con una crescita del 128 per cento, seguita da Germania (739 milioni, +24,7 per cento) e Bosnia– Erzegovina con 480 milioni di euro (+1,3 per cento). Nei primi sette mesi dell'anno, il saldo commerciale a favore dell'Italia è stato pari a circa 22,3 milioni di euro. Negli ultimi vent'anni l’Italia è sempre stata tra i primi tre acquirenti della Serbia e le esportazioni serbe nel paese hanno pesato per il 22,4 per cento delle esportazioni totali nell'Ue. La presenza di Fiat, con un investimento che si aggira attorno al miliardo di euro, assieme al consolidamento del polo tessile italiano ed alla sua leadership in ambito finanziario, fa dell’Italia attualmente l’investitore più visibile e significativo in Serbia. Secondo quanto riporta una nota del governo di Belgrado, il vertice servirà a fare il punto sui risultati raggiunti fino ad ora e sui prossimi passi per un ulteriore avanzamento della collaborazione fra i due paesi. Dopo gli incontri bilaterali fra i ministri e la seduta plenaria delle delegazioni, (ANSA) - Prima del consiglio dei ministri che dovrà dare il via libera alla Legge di Stabilità il premier Enrico Letta, accompagnato da gran parte dei ministri del suo governo, sarà domani mattina ad Ancona per il terzo vertice Italo-Serbo. Un appuntamento che giunge a conclusione di un anno importante per Belgrado ed il suo percorso di avvicinamento all'Ue fortemente sostenuto dall'Italia - e che ha visto la penisola diventare il primo partner economico della Serbia. Il vertice di domani - che vedrà il vicepremier Alfano e i ministri Mauro, Bonino, Cancellieri, Lupi e Carrozza accompagnare il premier con un agenda fitta di incontri con gli omologhi serbi, dal premier Dacic al vice Vucic - sarà così l'occasione non solo per fare il punto sul processo di adesione, ma anche sui rapporti con Belgrado che Roma già considera "strategici", puntando a mettere a sistema le numerose iniziative avviate in diversi dei settori che vedono l'Italia primo investitore estero nel paese con 500 imprese tricolori sul terreno e importanti investimenti di grandi gruppi quale la Fiat con il polo automotive che produce le '500'. Video 14 Un capitolo, quello dei rapporti bilaterali che farà da cornice - anche con la firma di diverse intese - al dossier adesione. Un processo fortemente sostenuto da Roma che ora - dopo il Consiglio Europeo di giugno che ha deciso l'apertura dei negoziati con la Serbia entro gennaio 2014 deve passare per il prossimo vertice Ue di dicembre dal quale è attesa la convocazione della Conferenza Intergovernativa per l'avvio effettivo dei negoziati. Un passaggio per il quale Belgrado deve anche sciogliere il nodo delle intese con Pristina (importante test saranno le elezioni municipali del 3 novembre in Kosovo). E in questa direzione il vertice di domani, oltre a valorizzare anche la comune dimensione adriatica ed europea, servirà a fare il punto anche sulle diverse iniziative bilaterali già avviate in settori come la giustizia, cruciali per il negoziato di adesione, fornendo alla Serbia la sponda italiana per l'adeguamento ai parametri europei. E intanto oggi, alla vigilia del Vertice italoserbo, Ancona ha anche ospitato - presenti tra gli altri il viceministro degli Esteri Marta Dassù - la prima riunione europea di consultazione degli stakeholder sulle infrastrutture nell'ambito della Stretegia macroregionale adriatica-ionica. Il secondo pilastro cioè della Strategia che punta a connettere la Macroregione e ridurre le distanze tra le comunità insulari e rurali attraverso il miglioramento della governance dei corridoi interni e marittimi, delle reti telematiche e delle reti energetiche. (Adnkronos) - Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, e il presidente del governo della Repubblica di Serbia, Ivica Dacic, saranno ad Ancona, martedì 15 ottobre, per il vertice intergovernativo italo-serbo, presso il Palazzo Leopardi (sede della Regione Marche). Ne dà notizia un comunicato di palazzo Chigi. Al vertice, si legge nella nota, parteciperanno, per entrambi i paesi, i rispettivi ministri degli Esteri, dell''Interno, della Giustizia, della Difesa, dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e Trasporti, dell''Istruzione, Università e Ricerca. Dunque, per l''Italia saranno presenti i ministri Emma Bonino, Angelino Alfano, Anna Maria Cancellieri, Mario Mauro, Flavio Zanonato, Maurizio Lupi, Maria Chiara Carrozza. I saluti, alle 10 circa, avverranno nel cortile antistante al Palazzo alla presenza di fotografi e cine operatori. Dopo i colloqui privati seguirà una conferenza stampa. (AGENPARL) - "Le Marche sono onorate di accogliere il vertice bilaterale Italia- Serbia ed i suoi protagonisti. Ad iniziare dal presidente del Consiglio Enrico Letta e dal Presidente del Governo della Repubblica di Serbia Ivica Dacic con le rispettive delegazioni governative. Un particolare ringraziamento va al presidente Letta per l'attenzione riservata alla Regione Marche. Nel rispetto della tradizione di ospitalità che caratterizza la nostra comunità, offriremo la migliore collaborazione lo svolgimento del logistica per vertice che, tra le alte finalità, rafforzerà sicuramente lo sviluppo della strategia della Macroregione adriatico ionica". Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, sul vertice Italia-Serbia che si svolgerà ad Ancona il 15 ottobre prossimo. RASSEGNA STAMPA Martedì 15 ottobre 2013 Vertice italo-serbo ad Ancona (ANSA) - A pochi giorni dal terzo vertice intergovernativo italo-serbo, in programma il 15 ottobre ad Ancona, l'Ambasciatore d'Italia a Belgrado Giuseppe Manzo ha sottolineato il forte appoggio dell'Italia al cammino europeo della Serbia, di cui il nostro Paese è il primo partner commerciale con una massiccia e radicata presenza di imprese che danno lavoro a migliaia di persone. In una intervista all'agenzia Tanjug, Manzo si è riferito al tempo stesso all'importanza che le prossime elezioni locali del 3 novembre in Kosovo hanno nel processo di normalizzazione Belgrado-Pristina. "Appoggiamo con forza l'integrazione europea della Serbia, convinti che il posto della Serbia sia in Europa e che solo attraverso la stabilizzazione e l'integrazione dei Balcani occidentali nell'Ue si potrà realizzare il progetto europeo originale previsto dai Padri Fondatori'', ha detto Manzo. Sottolineando l'impegno di Belgrado nell'attuazione delle riforme e nell'applicazione dell'accordo di Bruxelles sul Kosovo, Manzo ha detto che il negoziato di adesione alla Ue prenderà il via come previsto entro il prossimo gennaio, e che a Belgrado non saranno poste ulteriori condizioni. E' importante, ha osservato, che Belgrado e Pristina rispettino gli impegni assunti con lo storico accordo del 19 aprile, "impensabile fino a pochi mesi fa", e che venga garantito un regolare svolgimento del voto del 3 novembre. Elezioni regolari e corrette e con un'alta partecipazione sono fattore importante nell'attuazione dell'accordo di Bruxelles e nell'interesse di Belgrado e di Pristina, come pure dell'intera Europa, ha aggiunto. Italia e Serbia hanno rapporti ottimi, e il vertice bilaterale di Ancona servirà a verificare punto per punto il livello di cooperazione e orientare tale intensa collaborazione verso i temi prioritari del negoziato di adesione della Serbia alla Ue. "L'Italia è il primo partner commerciale della Serbia e il primo investitore straniero in Serbia. L’attività delle oltre 500 imprese italiane presenti nel Paese non solo contribuiscono allo sviluppo economico della Serbia ma aiutano anche la loro crescita 'locale' in Italia. Questo è precisamente l'obiettivo della 'diplomazia per la crescita' sostenuta dalla Farnesina e dal ministro Emma Bonino'', ha concluso l'Ambasciatore, che parla di 'effetto 500', con riferimento al modello prodotto nell'impianto Fiat di Kragujevac e al numero delle nostre imprese attive in Serbia. (Nova) - Non ci saranno condizioni aggiuntive nell'ambito dei negoziati di adesione della Serbia all'Unione europea. Lo ha dichiarato l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, in un'intervista concessa alla stampa locale. Manzo ha affrontato nel corso dell'intervista i temi principali che saranno al centro del vertice intergovernativo di Ancona, il prossimo 15 ottobre. Il tema dominante del vertice sarà vedere come orientare l'intensa cooperazione bilaterale in corso con la Serbia verso i temi prioritari del negoziato d'adesione di Belgrado all'Ue. Manzo ha ribadito che i negoziati inizieranno al più tardi a gennaio del 2014. "Si tratta principalmente - ha aggiunto del risultato dell'impegno mostrato dalla Serbia nell'attuare le richieste di Bruxelles. Noi lo apprezziamo - ha proseguito - e incoraggiamo Belgrado a continuare con lo stesso impegno nel suo cammino verso le riforme e l'attuazione degli accordi". E' importante, ha sottolineato Manzo, che Belgrado e Pristina proseguano a mostrare il loro impegno. "E' nel loro interesse - ha detto l'ambasciatore - assicurare uno svolgimento corretto e un'ampia partecipazione alle elezioni locali del 3 novembre in Kosovo, ed è anche nell'interesse dell'Europa". (ANSA) – Intervista a Dacic - La Serbia è pronta a sviluppare ulteriormente i rapporti già ottimi con l'Italia, primo Paese per interscambio e migliore amico fra gli stati dell'Occidente, e si aspetta che l'Italia si impegni a promuovere il cambiamento di immagine della Serbia nel mondo conquistato grazie alla sua politica di riforme interne, ai progressi nell'integrazione europea, ai successi nel dialogo sul Kosovo e agli sforzi di riconciliazione regionale. In una intervista all'Ansa a pochi giorni dal terzo vertice intergovernativo italo-serbo in programma ad Ancona il 15 ottobre, Dacic ha ringraziato Video 15 l'Italia per l'appoggio costante nel processo di integrazione della Serbia nella Ue e ha auspicato un ulteriore aiuto in sede di negoziato di adesione con la grande esperienza e i consigli che l'Italia saprà dare. Aspettandosi che il consiglio europeo di dicembre decida per l'avvio del negoziato di adesione entro gennaio, come previsto, senza ulteriori condizioni. ''Al vertice di Ancona faremo il punto su quello che è stato fatto e quello che si può ancora fare sulla collaborazione nei vari settori politico, economico, della lotta al crimine, della difesa, della giustizia, della cooperazione in campo energetico, delle infrastrutture, dell'istruzione. Questi summit sono molto utili'', ha detto Dacic che ha sottolineato più volte l'ottimo stato delle relazioni bilaterali. ''Siamo molto soddisfatti della nostra collaborazione con l'Italia, che per la prima volta è diventata il primo partner economico della Serbia, superando Germania e Russia'', ha osservato il premier, che ha citato le oltre 500 aziende italiane che operano in Serbia, con un volume d'affari annuo di 2,5 miliardi di euro e che danno lavoro a circa 22 mila persone. L'Italia è prima nell'interscambio, che nei primi sette mesi di quest'anno è ammontato a 2,076 miliardi di euro, con un incremento del 65% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L'Italia, ha sottolineato Dacic, è prima sia per l'export della Serbia che per l'import, ed è uno dei primi cinque Paesi investitori stranieri. A questo riguardo ha citato la Fiat che, con l'impianto di Kragujevac dove si producono le 500L, è il primo esportatore dalla Serbia. Nei primi sette mesi dell'anno, ha precisato il premier, tale export è stato di 840 milioni di euro. Molto importante è la presenza italiana nel comparto tessile, bancario, assicurativo, agricolo e delle infrastrutture. Un ruolo particolare riveste la cooperazione nel settore energetico, con vari progetti in via di attuazione. Dacic ha citato in particolare l' accordo con l'Italia del valore di 820 milioni di euro per la realizzazione di centrali idroelettriche sul fiume Drina, con la compagnia Seci e in collaborazione con la Bosnia-Erzegovina. In programma è anche la costruzione di altre dieci mini centrali sul fiume Ibar, per un valore di 280 milioni. Il premier serbo ha al tempo stesso fugato i timori su possibili ripercussioni negative delle misure di austerità decise di recente dal suo governo per gli investimenti, compresi quelli italiani. Tali provvedimenti, ha detto, ''mirano a creare un clima più sicuro e favorevole allo sviluppo''. ''Il messaggio migliore per gli investitori italiani è di chiedere agli imprenditori loro connazionali che già operano qui da noi. La Serbia è un buon posto per investire, l'atmosfera e' amichevole, e inoltre noi abbiamo accordi di libero scambio con numerosi Paesi, compresi Russia, Bielorussia, Kazakhstan, Turchia. Un mercato di 700 milioni di consumatori. Si può produrre da noi e esportare in quei Paesi senza pagare dazi doganali''. RASSEGNA STAMPA Vertice italo-serbo ad Ancona Martedì 15 ottobre 2013 Video 16 RASSEGNA STAMPA Vertice italo-serbo ad Ancona Martedì 15 ottobre 2013 Video 17 RASSEGNA STAMPA Martedì 15 ottobre 2013 Vertice italo-serbo ad Ancona Подршка европском путу Србије приоритет спољне политике Италије Београд/Анкона, 15. октобар 2013. године – Председник Владе Републике Србије Ивица Дачић и председник Владе Републике Италије Енрико Лета изразили су данас у Анкони очекивање да ће Србија бити прва наредна чланица ЕУ. Дачић је на заједничкој конференцији за новинаре након састанка са Летом у Анкони, где се одржава трећи самит влада Србије и Италије, истакао да је Италија за Србију највећи пријатељ на Западу, и исказао захвалност тој земљи на подршци коју пружа Србији, као и очекивање да она неће изостати ни у наредном периоду. Он је нагласио да је Италија у економском погледу претекла друге партнере Србије и постала главни спољнотрговински партнер наше земље. Према његовим речима, у првих седам месеци ове године робна размена између Србије и Италије премашила је две милијарде евра, а извоз Србије је удвостручен у односу на прошлу годину. У Србији послује више од 500 италијанских компанија које запошљавају 22.000 радника и имају годишњи обрт од 2,5 милијарди евра, навео је Дачић и напоменуо да је пре свега реч о аутомобилској и текстилној индустрији. Премијер Србије је поручио да наша земља очекује пуно од следеће године – пре свега посету Лете Београду, али и то да, када наша два пријатеља Грчка и Италија буду председавале ЕУ, буде боље за Србију. Србија је, како је истакао, заслужила да буде подржана јер је предузела много тешких потеза. Желимо да нас пријатељи подрже и у доношењу наредних важних одлука, односно да међувладина конференција, чиме са ЕУ и званично почињу приступни преговори, буде одржана крајем јануара или крајем децембра, уколико буде могуће, поручио је Дачић. Такође, он је упутио позив италијанским партнерима да се реализује и стратешки споразум који су две земље потписале у енергетици, а који је ратификован у парламенту Србије, док би италијанска страна требало да се изјасни о реализацији тог пројекта, чија вредност износи 800 милиона евра. Дачић је додао и да је једна од тема разговора био и инфраструктурни пројекат који би повезао Бари, Бар, Београд и Темишвар. Лета је нагласио да ће Италија наставити да подржава Србију на путу ка Европској унији, што је, када је реч о спољној политици, италијански национални приоритет. Желимо да Србија буде 29. европска звездица, поручио је премијер Италије, и додао да су Балкан и Србија, која може да игра кључну улогу у овој европској области, централна димензија италијанске међународне политике. Наставићемо да радимо у том циљу. Сада је потребно да и Београд и Брисел предузму наредне кораке, указао је Лета. Он је оценио и да данашњи сусрет још једном на најочигледнији начин подвлачи италијанским предузетницима чињеницу да је Србија важна за сарадњу. Лета је, уз напомену да његова земља 1. јула наредне године преузима председавање ЕУ, истакао да ће Италија учинити све да тај период, након пет година ригорозне штедње у Европи, буде период раста. Трећи самит Србија-Италија почео је заједничким састанком премијера Дачића и Лете и првог потпредседника Владе Србије Александра Вучића и заменика премијера Италије Анђелина Алфана. У делегацији Србије су и министар правде и државне управе Никола Селаковић, министар спољних послова Иван Мркић, министар одбране Небојша Родић, министар енергетике, развоја и заштите животне средине Зорана Михајловић и министар просвете, науке и технолошког развоја Томислав Јовановић. Делегација Србије свечано је дочекана у Анкони, испред Палате Леопарди, уз интонирање химни двеју држава и војне почасти. Дачић и Лета су након разговора председавали заједничкој седници влада двеју земаља. У оквиру самита су потписана четири споразума. Министар спољних послова у Влади Србије Иван Мркић и министар спољних послова Италије Ема Бонино потписали су Међудржавни споразум у области друмског саобраћаја, као и Декларацију о активирању одбора за сарадњу у области европских интеграција. Министар правде и државне управе у Влади Србије Никола Селаковић и министар правде Италије Анамариа Канћелијери потписали су Меморандум о донацији Министарства правде Италије за софтвер за базу података у оквиру борбе против организованог криминала. Министри унутрашњих послова Србије и Италије Ивица Дачић и Анђелино Алфано потписали су оперативни Протокол о размени информација наркотицима. о трговини vest Ministarstva spoljnih poslova Republike Srbije o Trećem samitu SrbijaItalija Treći samit Srbija – Italija U 10 sati je počela zajednička sednica vlada Italije i Srbije u Ankoni. Predsednici vlada Srbije i Italije Ivica Dačić i Enriko Leta predsedavaće trećem samitu Srbija-Italija. Na zajedničkoj sednici učestvuju i ministri spoljnih i unutrašnjih poslova dve zemlje, kao i ministri pravde, odbrane, ekonomije, saobraćaja i obrazovanja. Uocci samita Dačić je ocenio da su odnosi između dve zemlje odlični, a da je Italija jedan od najvažnijih ekonomskih i političkih partnera Srbije. Srbija je spremna da saradnju sa Italijom razvija u skladu sa strateškim sporazumom iz novembra 2009. godine. Italija pruža Srbiji konstantnu podršku na evropskom putu, rekao je Dačić i izrazio nadu u podršku Rima i u promovisanju promenjene slike Srbije u svetu. vest Ministarstva spoljnih poslova Republike Srbije - Podrška Italije: Srbija da bude 29. evropska zvezdica Premijer Italije Enriko Leta poručio je danas u Ankoni da će njegova zemlja nastaviti da bez prestanka podržava Srbiju na putu ka EU, jer želi da ona postane sledeća, 29. članica Unije. Posle zajedničke sednice vlada Italije i Srbije, srpski premijer Ivica Dačić zahvalio je na snažnoj podršci Rima i Italiju označio kao "najvećeg prijatelja" Srbije na Zapadu. Treći samit Srbija - Italija počeo je danas zajedničkim sastankom premijera i vicepremijera Srbije, Ivice Dačića i Aleksandra Vučića, sa italijanskim kolegama, Enrikom Letom i Anđelinom Alfanom. U delegaciji Srbije su i ministri spoljnih poslova Ivan Mrkić, energetike Zorana Mihajlović, pravde Nikola Selaković, odbrane Nebojša Rodić i prosvete Tomislav Jovanović. Svečani doček za delegaciju Srbije priređen je ispred palate Leopardi uz intoniranje himni i vojne počasti. Po rečima italijanskog premijera, ulazak Srbije u EU je, kad se radi o spoljnoj politici Italije, "nacionalni prioritet". Kako je istakao, centralna dimenzija italijanske međunarodne politike jeste Balkan i Srbija koja može da igra ključnu ulogu u toj evropskoj oblasti. "Nastavićemo da radimo u tom cilju. Sada je potrebno da i Beograd i Brisel preduzmu naredne korake", rekao je Leta na izuzetno posećenoj konferenciji za novinare. Kako je rekao Leta, današnji susret, još jednom na najočigledniji način podvlači italijanskim preduzetnicima činjenicu da je Srbija važna za saradnju. Podsetivši da njegova zemlja 1. jula naredne godine preuzima predsedavanje EU, Leta je rekao da će Italija učiniti sve da taj period, posle pet godina rigorozne štednje u Evropi, bude period rasta. "ZZelimo da Srbija bude 29. evropska zvezdica", poručio je. RASSEGNA STAMPA Martedì 15 ottobre 2013 Vertice italo-serbo ad Ancona Dačić je zahvalio Leti na snažnoj podršci Rima i naglasio da je Italija u ekonomskom pogledu pretekla druge srpske partnere i postala glavni spoljnotrgovinski partner. Prema podacima Vlade Srbije, u prvih sedam meseci ove godine robna razmena izmedju Srbije i Italije premašila je dve milijarde evra, a izvoz Srbije je udvostručen u odnosu na prošlu godinu. U Srbiji posluje više od 500 italijanskih kompanija koje zapošljavaju 22.000 radnika i imaju godišnji obrt od 2,5 milijarde evra. Kako je precizirao Dačić, "reč je pre svega o automobilskoj i tekstilnoj industriji". "Hvala što ste nas podržali, ali očekujemo još, da danas podržite da Srbija bude 29, sledeća članica EU", poručio je Dačić. Kako je rekao, Srbija je danas dobra vest u svetu. "Hvala bogu, više nismo u vestima CNN po lošim stvarima. Puno očekujemo od sledeće godine - pre svega očekujemo Letu u Beogradu, ali i da, kada naša dva prijatelja - Grčka i Italija - predsedavaju Unijom, bude bolje za Srbiju", istakao je on. Prema Dačićevim rečima, Italija je za Srbiju najveći prijatelj na Zapadu, sinonim za prijatelja: "Nas vezuje višegodišnje tradicionalno prijateljstvo i Italija treba da zauzme svoje mesto na Balkanu, ako ga ne zauzme, učiniće to neko drugi." Srbija je, kako je rekao zaslužila da bude podržana, jer je učinila mnogo teških poteza. "Želimo da nas prijatelji podrže i u donošenju narednih važnih poruka, odnosno da međuvladina konferencija, čime i zvanično pristupni pregovori sa EU počinju, bude održana krajem januara ili krajem decembra ako bude moguće", rekao je Dačić. Prema Dačićevim rečima, Italija je na ekonomskom planu u saradnji sa Srbijom ispred Nemačke i Rusije, to je zemlja u koju se iz Srbije najviše izvozi, ali i iz koje se u Srbiju najviše uvozi. Prema njegovim rečima, u Srbiji funkcioniše više od 500 italijanskih preduzeća, koja zapošljavaju između 20-25.000 ljudi a godišnji obrt im je 2,5 milijarde evra. Odvojeno od sastanka premijera i vice premijera, ministri su imali bilateralne sastanke sa italijanskim kolegama, a u okviru trećeg samita Italija-Srbija potpisana su četiri sporazuma. Ministri spoljnih poslova Ivan Mrkić i Ema Bonino su potpisali Međudržavni sporazum o regulisanju međudržavnog drumskog saobraćaja, kao i Deklaraciju o aktiviranju odbora za saradnju u oblasti evropskih integracija. Ministri pravde Nikola Selaković i Ana Marija Kančelijeri Memorandum o donaciji Ministarstva pravde Italije za softver za bazu podataka, a u okviru borbe protiv organizovanog kriminala. Ministri unutrašnjih poslova Dačić i Anđelino Alfano potpisali su operativni protokol o razmeni informacija o trgovini narkotika. Premijer Dačić je pozvao italijanske partnere da se realizuje i strateški sporazum koje su dve zemlje potpisale u energetici, koji je ratifikovan u srpskom parlamentu, a italijanska strana bi trebalo da se izjasni ide li se dalje sa tim projektom, vrednosti 800 miliona evra. Jedna od tema razgovora bio je i infrastrukturni projekat koji bi povezao Bari, Bar, Beograd i Temišvar. Kad je reč o dolasku investitora Dačić je naglasio da ih Srbija ne zove da bi ih prevarila, već da oni dolaze zato što nešto mogu i da zarade. "Čim dolaze znači da dobro zarađuju. Mi ne želimo da Fijat u Italiji zatvara fabrike, a da kod nas radi, već i da otvaraju i ovde i tamo", dodao je on. Srbija još nije član EU, ali to, kako je primetio Dačić, ima i neke dobre strane, a to su pre svega sporazumi o slobodnoj trgovini sa više zemalja. Kako se može čuti u Ankoni, o tome koliki se značaj pridaje samitu sa Srbijom potvrđuje i činenica da održavanje nije mogao da omete ni veoma zgusnut raspored premijera Lete koji popodne odlazi za Rim na sednicu na kojoj će biti glasano o budzetu, a potom putuje u Vašington. Samit Italija-Srbija prate jake mere obezbeđenja i veliko interesovanje medija. Ulice ka palatama Leopardi i Rafaelo u kojima se održava samit su zatvorene za saobraćaj, a samitu prisustvuju brojne akreditovane televizijske i novinarske ekipe. Ankona je sedište regije Marke i centar Jadransko-jonske inicijative. (PTC) - Италијанско-српски самит у Анкони Србија ће бити прва следећа чланица ЕУ, очекују премијери Србије и Италије Ивица Дачић и Енрико Лета. Италија је за Србију највећи пријатељ на Западу, поручио Дачић у Анкони, где се одржава Трећи самит италијанске и српске владе. Трећи самит Србија–Италија почео је у Анкони заједничким састанком председника и првог потпредседника Владе Србије, Ивице Дачића и Александра Вучића, са италијанским премијером Енриком Летом и вицепремијером Анђелином Алфаном. Затим је одржана заједничка седница двеју влада, којој су председавали премијери Дачић и Лета. То што је Србија прва држава са којом нова италијанска влада одржала заједничку седницу, показује колико је као партнер важна, поручује домаћин. Премијер Италије Енрико Лета поручио је да ће његова земља наставити да без престанка подржава Србију на путу ка ЕУ, јер жели да она постане следећа, 29. чланица Уније. "Желимо да Србија буде 29. европска звездица", поручио је Лета. "То је, када се ради о нашој спољној политици, национални приоритет Италије. Наставићемо да радимо у том циљу. Сада је потребно да и Београд и Брисел предузму наредне кораке", рекао је Лета на конференцији за новинаре са премијером Србије Ивицом Дачићем после заједничке седнице две владе. Подсетивши да његова земља 1. јула наредне године преузима председвање ЕУ, Лета је рекао да ће Италија учинити све да тај период, после пет година ригорозне штедње у Европи, буде период раста. Како је истакао, централна димензија италијанске међународне политике јесте Балкан и Србија која може да игра кључну улогу у овој европској области. Лета, такође, сматра да је данашњи сусрет сигнал италијанским компанијама колико је Србија важна за привредну и трговинску сарадњу. "Састанак се одржава у региону Марке, у којем послује много малих и средњих предузећа. Мислим да сарадња треба и мора да да реултате. Очекујем велике италијанске инвестиције у Србији, као и српске у Италији", наводи Лета. Дачић је захвалио Лети на снажној подршци Рима на путу Србије ка ЕУ и нагласио и да је Италија у економском погледу претекла друге српске партнере и постала главни спољнотрговински партнер. "Хвала што сте нас подржали али очекујемо још, да данас подржите да Србија буде 29, следећа чланица ЕУ", поручио је Дачић. Како је рекао, Србија је данас добра вест у свету. "Хвала богу више нисмо у вестима Си-Ен-Ена по лошим стварима. Много очекујемо од следеће године - пре свега очекујемо Лету у Београду, али и да, када наша два пријатеља, Грчка и Италија председавају Унијом, буде боље за Србију", истакао је премијер Србије. "Србија је заслужила да буде подржана, урадила је много тешких потеза и зато очекујемо од наших пријатеља да помогну да се одржи међувладина конференција, која би ознацила и технички почетак преговора о чланству, најкасније до краја јануара или у децембру, ако то буде било могуће", каже Дачић. Према Дачићевим речима, Италија је на економском плану у сарадњи са Србијом испред Немачке и Русије, то је земља у коју се из Србије највише извози, али и из које се у Србију највише увози. Према његовим речима, у Србији функционише више од 500 италијанских предузећа, које запошљавају између 20 и 25 хиљада људи, а годишњи обрт им је 2,5 милијарди евра. "Реч је пре свега о аутомобилској и текстилној индустрији", додао је Дачић. Премијер Србије је такође позвао италијанске партнере да се реализује и стратешки споразум које су две земље потписале у енергетици, а чија је вредност 800 милиона евра, рекао је Дачић. Једна од тема разговора био је и инфраструктурни пројекат који би повезао Бари, Бар, Београд и Темишвар, рекао је премијер Србије. Србија још није члан ЕУ, али то, како је приметио Дачић, има и неке добре стране, а то су пре свега споразуми о слободној трговини са више земаља. У оквиру самита министри спољних RASSEGNA STAMPA Martedì 15 ottobre 2013 Vertice italo-serbo ad Ancona послова Србије и Италије, Иван Мркић и Ема Бонино, потписали Међудржавни споразум о регулисању међудржавног друмског саобраћаја, као и Декларацију о активирању одбора за сарадњу у области европских интеграција. Министар правде Србије Никола Селаковић и министарка правде Италије Ана Марија Канчелијери потписали су Меморандум о донацији Министарства правде Италије за софтвер за базу података а у оквиру борбе протов организованог криминала. Министри унутрашњих послова Србије и Италије Ивица Дачић и Анђелино Алфано потписали су оперативни протокол о размени информација о трговини наркотика. У делегацији Србије су, уз премијера и вицепремијера, и министарка енергетике Зорана Михајловић, министар правде Никола Селаковић, министар спољних послова Иван Мркић, министар одбране Небојша Родић и министар просвете Томислав Јовановић. Одвојено од састанка премијера и вицепремијера, министри имају билатералне састанке са италијанским колегама. (BLIC) - Dačić i Leta: Srbija da bude sledeća, 29. članica EU Ankona - Premijer Italije Enriko Leta poručio je danas u Ankoni da će njegova zemlja nastaviti da bez prestanka podržava Srbiju na putu ka EU, jer želi da ona postane sledeća, 29. članica Unije. - To je, kada se radi o našoj spoljnoj politici, nacionalni prioritet Italije. Nastavićemo da radimo u tom cilju. Sada je potrebno da i Beograd i Brisel preduzmu naredne korake rekao je Leta na izuzetno posećenoj konferenciji za novinare sa premijerom Srbije Ivicom Dačićem posle zajedničke sednice dveju vlada. Kako je rekao Leta, današnji susret, još jednom na najočigledniji način podvlači italijanskim preduzetnicima činjenicu da je Srbija važna za saradnju. - Želeli smo da se održi ovde u regionu Marke gde posluju pre svega mala i srednja preduzeća. Takodje, hteli smo da razgovaramo o saradnju u oblasti industrijske proizvodnje - rekao je italijanski premijer. Podsetivši da njegova zemlja 1. jula naredne godine preuzima predsedvanje EU, Leta je rekao da će Italija učiniti sve da taj period, posle pet godina rigorozne štednje u Evropi, bude period rasta. - Želimo da Srbija bude 29. evropska zvezdica - poručio je on. On je istakao značaj održavanja ovog samita, napomenuvši da je ovo prvi takav sastanak aktuelne italijanske vlade a da su slični susreti planirani sa nizom drugih zemalja - Francuskom, Rusijom, Španijom. - To govori koliko su nam važni odnosi sa Srbijom i na planu spolje politike i na planu ekonomije i trgovine - dodao je Leta. Kako je istakao, centralna dimenzija italijanske medjunarodne politike jeste Balkan i Srbija koja može da igra ključnu ulogu u ovoj evropskoj oblasti. Dačić je zahvalio Leti na snažnoj podršci Rima na putu Srbije ka EU i naglasio i da je Italija u ekonomskom pogledu pretekla druge srpske partnere i postala glavni spoljnotrgovinski partner. - Hvala što ste nas podržali ali očekujemo još, da danas podržite da Srbija bude 29., sledeća članica EU - poručio je Dačić. Kako je rekao, Srbija je danas dobra vest u svetu. - Hvala bogu više nismo u vestima CNN po lošim stvarima. Puno očekujemo od sledeće godine - pre svega očekujemo Letu u Beogradu, ali i da, kada naša dva prijatelja Grčka i Italija - predsedavaju Unijom, bude bolje za Srbiju - istakao je on. Prema Dačićevim rečima, Italija je za Srbiju najveći prijatelj na Zapadu, sinonim za prijtelja. - Nas vezuje višegodišnje tradicionalno prijateljstvo i Italija treba da zauzme svoje mesto na Balkanu, ako ga ne zauzme, učiniće to neko drugi - rekao je Dačić. Srbija je, kako je rekao zaslužila da bude podržana jer je učinila mnogo teških poteza. - Želimo da nas prijatelji podrže i u donošenju narednih važnih poruka, odnosno da međuvladina konferencija, čime i zvanično pristupni pregovori sa EU, bude održana krajem januara ili krajem decembra ako bude moguće - rekao je Dačić. Prema Dačihevim rečima, Italija je na ekonomskom planu u saradnji sa Srbijom ispred Nemačke i Rusije, to je zemlja u koju se iz Srbije najviše izvozi ali i iz koje se u Srbiju najviše uvozi. Prema njegovim rečima u Srbiji funkcioniše više od 500 italijanskih preduzeća, koje zapošljavaju izmedju 20-25.000 ljudi a godišnji obrt im je 2,5 milijardi evra. - Reč je pre svega o automobilskoj i tekstilnoj industriji - dodao je Dačić. On je takođe pozvao italijanske partnere da se realizuje i strateški sporazum koje su dve zemlje potpisale u energetici. Taj sporazum je ratifikovan u srpskom parlamentu, podsetio je on i dodao da italijanska strana treba da se izjasni ide li se dalje sa tim projektom. Njegova vrednost je 800 miliona evra, rekao je Dačić. Jedna od tema razgovora bio je i infrastrukturni projekat koji bi povezao Bari, Bar, Beograd i Temišvar, rekao je premijer Srbije. Kad je reč o dolasku investitora Dačić je naglasio da ih Srbija ne zove da bi ih prevarila, već da oni dolaze zato što nešto mogu i da zarade. - Čim dolaze znači da dobro zaradjuju. Mi ne želimo da Fijat u Italiji zatvara fabrike a da kod nas radi, već i da otvaraju i ovde i tamo - dodao je on. Srbija još nije član EU, ali to, kako je primetio Dačić, ima i neke dobre strane a to su pre svega sporazumi o slobodnoj trgovini sa više zemalja.. On se zahvalio Leti na održavnju ovog samita, uprkos, kako je primetio, veoma zgusnutoj agendi ali i uprkos promenama koje su se proteklih godina dešavale u italijanskoj vladi. NOVOSTI: Dacic i Leta, Srbija da bude sledeca 29. clanica EU ITALIJA je u Srbiji sinonim za prijatelje. Vi ste naš najbolji partner na Zapadu i nadamo se da ćete nastaviti da nas podržavate na evropskom putu kako bismo postali 29. članica Evropske unije. Ovu poruku, pod krovom palate „Leopardi“ u Ankoni, prenela je u utorak srpska delegacija, predvođena premijerom Ivicom Dačićem i prvim potpredsednikom Aleksandrom Vučićem, predsedniku italijanske vlade Enriku Leti. U ovom gradiću na obali Jadranskog mora održan je treći samit vlada Srbije i Italije. Naši zvaničnici, među kojima su bili i šef diplomatije Ivan Mrkić, ministar pravde Nikola Selaković, ministarka energetike Zorana Mihajlović, ministri odbrane i prosvete Nebojša Rodić i Tomislav Jovanović, razgovarali su sa svojim kolegama, a epilog susreta je potpisivanje četiri dokumenta, a to su: * Sporazum o uzajamnom regulisanju međunarodnog drumskog saobraćaja i prevoza robe i putnika * Operativni protokol o razmeni informacija o trgovini narkoticima * Deklaracija ministarstava spoljnih poslova o saradnji u oblasti evropskih integracija * Donacija Ministarstvu spoljnih poslova Srbije za softver za izradu baze podataka za istrage u borbi protiv organizovanog kriminala. Kad su parafi zvanično stavljeni, mnogobrojnim srpskim i italijanskim novinarima obratili su se premijeri dveju država. - Srbija smatra Italiju najvećim prijateljem na Zapadu i zato ona treba da što pre zauzme svoje mesto na Balkanu - istakao je Dačić. - Jer, ako oni to ne urade, zauzeće ga neko drugi. Vi ste naš prvi spoljnotrgovinski partner, nakon što ste ove godine prestigli Nemačku i Rusiju. Ne zovemo vas da investirate da bismo vas prevarili, već da biste zaradili. Takođe, očekujemo podršku da Evropski savet donese još jednu pozitivnu odluku i da se prva međuvladina konferencija održi u januaru ili već u decembru. Italijanski premijer Enriko Leta uzvratio je da će nastaviti da lobiraju: - Zaista želimo da Srbija postane 29. evropska zvezdica. To je i naš nacionalni interes i zato ćemo se zalagati za vaše najbrže približavanje EU. Leta se osvrnuo i na ekonomsku saradnju sa našom zemljom: - To što se sa vama sastajemo pre nego sa delegacijama Francuske, Rusije ili Španije najbolje pokazuje koliko su nam važni bilateralni odnosi. Očekujem još više velikih investicija u Srbiju, poput „Fijata“. RASSEGNA STAMPA Martedì 15 ottobre 2013 Vertice italo-serbo ad Ancona (Politika) - АНКОНА – У оквиру трећег самита Италија-Србија који је данас одржан у Анкони потписана су четири споразума. Министри спољних послова Србије и Италије, Иван Мркић и Ема Бонино, потписали Међудржавни споразум о регулисању међудржавног друмског саобраћаја, као и Декларацију о активирању одбора за сарадњу у области европских интеграција. Министар правде Србије Никола Селаковић и министарка правде Италије Ана Марија Канчелијери потписали су Меморандум о донацији Министарства правде Италије за софтвер за базу података а у оквиру борбе протов организованог криминала. Министри унутрашњих послова Србије и Италије Ивица Дачић и Анђелино Алфано потписали су оперативни протокол о размени информација о трговини наркотика. Трећи самит Србија - Италија почео је данас заједничким састанком премијера и вицепремијера Србије, Ивице Дачића и Александра Вучића, са италијанским колегама, Енриком Летом и Анђелином Алфаном. Након тога одржана је заједничка седница двеју влада. INTERVJU predsednika Vlade Republike Srbije, Ivice DAČIĆA, italijanskoj agenciji ANSA Београд, 14. октобар 2013. године – Председник Владе Републике Србије Ивица Дачић изјавио је да је Србија испунила све захтеве које је поставила Европска унија, као и да очекује одлуку о почетку преговора о чланству без додатних услова. Дачић је у интервјуу за италијанску агенцију Анса, уочи заједничке седнице влада Италије и Србије, која ће бити одржана у Анкони ове недеље, изразио захвалност Италији за сталну подршку Србији у процесу европских интеграција. Он је указао на то да је Србија спремна да додатно развије већ одличне односе са Италијом и да очекује да јој Италија помогне у промовисању промене свог имиџа у свету. Очекујемо да та земља, како је нагласио, која је наш највећи пријатељ међу свим западним земљама, промовише ту промену нашег имиџа, на основу политике коју Србија спроводи у унутрашњим реформама, напретку у евроинтеграцијама, успеха у дијалогу са Приштином и напора у регионалном помирењу. Председник Владе је исказао наду да ће Италија пружити додатну помоћ Србији у преговорима о прикључењу ЕУ, уз напомену да је Србија испунила све захтеве које је поставила ЕУ, као и да очекује одлуку о почетку преговора без додатних услова. Србија не жели поклоне које није заслужила. Спровели смо унутрашње реформе, покренули дијалог са Приштином и радимо на спровођењу бриселских споразума о Косову, подсетио је Дачић. Он је указао на нови приступ Србије у решавању проблема, и нагласио да сви треба да буду свесни напретка наше земље и да не треба да је посматрају кроз призму прошлости. Када је реч о мерама штедње које је недавно представила Влада Србије, Дачић је рекао да оне имају за циљ стварање сигурнијих и повољнијих услова за развој. Према његовој оцени, Србија је задовољна сарадњом са Италијом, која је постала наш највећи економски партнер, надмашивши обим сарадње од оног са Немачком и Русијом. Председник Владе је поновио да су односи двеју земаља одлични, уз напомену да је Италија један од најзначајнијих економских и политичких партнера Србије. Србија је спремна да развија сарадњу са Италијом према споразуму о стратешком партнерству потписаном у новембру 2009. године, поручио је Дачић. Он је објаснио да ће на састанку у Анкони бити речи о досадашњој сарадњи и о томе шта још може да се учини у области политике, економије, борбе против криминала, одбране, правосуђа, енергетике, инфраструктуре и образовања. Дачић је италијанским инвеститорима поручио да је Србија добро место за улагање, да је клима пријатељска и да имамо споразуме о слободној трговини са бројним земљама, укључујући Русију, Белорусију, Казахстан и Турску. (Tanjug) - Treći samit Srbija - Italija u Ankoni Predsednici vlada Srbije i Italije Ivica Dačić i Enriko Leta predsedavaće danas trećim samitom Srbija-Italija u Ankoni. Kako je ranije najavila italijanska vlada, na zajedničkoj sednici će učestvovati i ministri spoljnih i unutrašnjih poslova dve zemlje, kao i ministri pravde, odbrane, ekonomije, saobraćaja i obrazovanja. Početak sastanka je predviđen za 10.00 sati u palati Leopardi, a posle sednice biće održana konferencija za novinare.Uoči samita Dačić je ocenio da su odnosi između dve zemlje odlični, a da je Italija jedan od najvažnijih ekonomskih i političkih partnera Srbije. Kako je rekao u intervjuu za italijansku agenciju ANSA, Srbija je spremna da saradnju sa Italijom razvija u skladu sa strateškim sporazumom iz novembra 2009. godine. Italija pruža Srbiji konstantnu podršku na evropskom putu, rekao je Dačić i izrazio nadu u podršku Rima i u izgradnji novog imidža na međunarodnom planu. Srbija je, podsedća Ansa, u poslednje vreme zabeležila nesumnjiv napredak na planu unutrašnjih reformi, evropskih integracija, regionalnog pomirenja i u dijalogu sa Prištinom. "Očekujemo da Italija kao naš najveći prijatelj među Zapadnim zemljama promoviše ovu promenu slike Srbije u svetu," rekao je Dačić. Imajući u vidu nedavne poruke zamenice ministarske spoljnih poslova Italije Marte Dasu tokom posete Beogradu, kako i italijanskog ambasadora u Beogradu Đuzepea Manca, Dačić može da očekuje da će mu italijanski zvaničnici sutra potvrditi spremnost za dalju saradnju i pomoć. Prema rečima Dasu, samit predstavlja "dodatan pečat na sve odnose i na ono što je do sada urađeno". Dasu je prošle nedelje, posle razgovora sa šefom srpske diplomatije Ivanom Mrkićem, naglasila da Italija prati proces približavanja Srbije EU, posebno imajući u vidu činjenicu da će u drugoj polovini naredne goidine preuzeti predsedavanje EU. "Zajedno ćemo moći da prođemo deo evropskog puta, biće to važna godina za Srbiju, ali i za Italiju", rekla je Dasu. I ambasador Italije je u intervjuu Tanjugu potvrdio da njegova zemlja snažno podržava evrointegracije Srbije jer smatra da je mesto Srbije u Evropi i da veruje da će pristupni pregovori početi kako je i predviđeno, bez postavljanja dodatnih uslova. "Posvećenost Srbije je ono što će razvejati sumnje koje neki možda imaju u vezi s narednim korakom u evropskom procesu. Mi visoko cenimo angažovanje Beograda i ohrabrujemo ga da pokaže istu posvećenost kakvu je pokazivao proteklih meseci u sprovođenju reformi i primeni Briselskog sporazuma, posebno u trenutku kada se bliži "finiš" u otvaranju pregovora sa EU", kazao je Manco. Samit u Ankoni je "jasan dokaz koliko je snažna naša saradnja u svim oblastima", rekao je on i najavio potpisivanje niza sporazuma. "Glavna tema samita je jasna: proveriti tačku po tačku sadašnji nivo bilateralne saradnje kako bismo identifikovali i na pravi način se posvetili prioritetima u kojima Italija može da pruži svu svoju stručnost tokom pristupnih pregovora Srbije sa EU", dodao je Manco. Razgovaraće se i o mnogim drugim bilateralnim pitanjima kako bi se u okviru strateškog partnerstva produbila privredna saradnja u raznim oblastima, poput automobilske industrije, bankarstva, osiguranja, energetike, saobraćaja, dodao je ambasador. Na dnevnom redu u Ankoni biće i saradnja u oblasti kulture, obrazovanja i istraživanja, kao i na polju pravosuđa, unutrašnjih poslova, poljoprivrede i potencijalnih budućih investicija. Kako je naveo, u prvih sedam meseci 2013. godine izvoz Srbije u Italiju dostigao je 1,02 milijarde evra, a uvoz iz Italije 1,05 milijardi evra. Italija je, takođe, prvi strani investitor u Srbiji, a više od 500 italijanskih preduzeća koja posluju u Srbiji i doprinose privrednom rastu obe zemlje. RASSEGNA STAMPA Vertice italo-serbo ad Ancona Vlada Republike Srbije: Treći samit vlada Srbije i Italije u Ankoni Београд, 14. октобар 2013. године – Влада Републике Србије и Влада Републике Италије одржаће сутра трећи самит у Анкони на којем ће бити сумирани досадашњи резултати и договорени наредни кораци на побољшању сарадње двеју земаља. Након билатералних састанака министара и пленарног састанка делегација двеју земаља биће потписани протоколи између министарстава унутрашњих послова, министарстава спољних послова и министарстава правде. Такође, очекује се и потписивање међудржавног споразума у области друмског саобраћаја. У првих седам месеци ове године робна размена између Србије и Италије била је већа од две милијарде евра, а извоз Србије је удвостручен у односу на прошлу годину, чиме је Италија постала највећи економски партнер наше земље. У Србији послује више од 500 италијанских компанија које запошљавају 22.000 радника и бележе годишњи обрт од 2,5 милијарди евра. Martedì 15 ottobre 2013 RASSEGNA STAMPA Vertice italo-serbo ad Ancona Martedì 15 ottobre 2013 RASSEGNA STAMPA Vertice italo-serbo ad Ancona Martedì 15 ottobre 2013 RASSEGNA STAMPA Domenica 03 novembre 2013 Intervista al quotidiano Politika (Belgrado) (Politika) Intervista a Giuseppe Manzo , Ambasciatore d’Italia in Serbia: Di fronte alla crisi, l'Unione Europea è con la Serbia - Se la Serbia continua a dimostrare questo impegno per l'adesione all'UE, ci riuscirà. Chiunque invita a non votare alle elezioni kosovare agisce contro gli interessi della Serbia e dell’Europa L’Ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, è un interlocutore grato. Forse perché una volta era giornalista, forse perché gli piace Belgrado, ama andare in bicicletta, oppure guardare suo figlio giocare a calcetto ad Ada. E’ napoletano ed è sintetico e pronto a rispondere a tutte le domande. Compresa la prima di "Politika": Come si spiega che questo governo serbo ha meritato cosi tanta fiducia dell’ Occidente ancor prima di andare in azione? Non posso approfondire l'appoggio di Londra o Parigi dal primo giorno, ma posso dire che la Serbia ha il costante supporto dell’Italia attraverso vari governi. L'Europa vuole la stabilità. Sì, a questo governo è stata data fiducia fin dal primo giorno, ma è stato tutto esaminato. Ma non li avevate controllati prima? Non siamo nel business di portare giudizi in base a uno o a un altro passato. Noi siamo nel business di completare il progetto europeo per portare i Balcani all'interno dell'UE. Chiunque sia favorevole è nostro amico. Penso che questo governo si sia impegnato a fornire i risultati . Quindi, avete creduto che avrebbe dato risultati?Questo spiega il fenomeno psicologico? Credete a qualcuno perché è stato eletto dal popolo. Vogliamo che continuino a dare risultati. Mi piace la domanda, ma non c’è una risposta psicologica. Non vi sono dubbi che l’accordo di aprile sulla normalizzazione dei rapporti tra Belgrado e Pristina, ha aperto alla Serbia la strada ai negoziati per l'adesione all'UE al prossimo gennaio. Il Primo Vice Primo Ministro del governo serbo ritiene che l'adesione sarà raggiunta nel 2020. Scommetterebbe su quell’anno? Scommetto che succederà’. Scommetto che tutti ci lavoreremo. Come dimostrano i processi precedenti, non è possibile prevedere il risultato. Ho visto che il governo serbo può fare delle cose che sono state compiute in passato, forse possono farlo di nuovo. Anche se sono solo sei anni davanti a noi. Sarebbe un grande successo. Se la Serbia continua a mostrare questo impegno avrà successo. Senza dubbio il viaggio durerà per anni. Una delle prime prove sono le elezioni di domenica in Kosovo. Come valuta gli sforzi del governo serbo? E 'importante che il governo serbo stia lavorando per attirare i serbi del Kosovo a votare. Non posso prevedere nulla, ma sono sicuro di aver visto l'impegno della Serbia a garantire elezioni corrette, perché sono importanti per il processo di apertura dei negoziati. Sono molto attivi, molto buoni. Al recente Terzo Vertice Italia- Serbia ad Ancona, il primo ministro Enrico Letta ha detto che l'ingresso della Serbia in UE è "priorità nazionale" della politica estera italiana. Come questa priorità viene usata per abbassare le tensioni alla vigilia delle elezioni? Incoraggiamo il governo serbo a dar prova di flessibilità e disponibilità al compromesso. Sto parlando delle visite di Vucic, Vulin. Non sarebbe saggio rovinare quanto è stato realizzato nel corso dei negoziati a causa di alcuni problemi tecnici o personali. L'ambasciatore italiano a Pristina ha lo stesso messaggio per le autorità locali? Insieme all'Unione Europea lo chiediamo a entrambe le parti. Avete raggiunto un accordo politico difficile. Ora rischiereste di rovinarlo con questioni molto piccole, marginali. Partiamo dalla convinzione che Belgrado e Pristina sono convinti che la normalizzazione dei rapporti sia nel loro reciproco interesse. Pensate che Dacic, Vucic o Thaci siano pronti a rovinare tutto? Parlate di interessi comuni, sembra logico. Ma qui potrebbe accadere che il proprio interesse non venga realizzato solo per non far realizzare l’interesse all’altra parte? Proprio questo è il motivo per cui in ogni occasione incoraggiamo entrambe le parti a non abbandonare la prospettiva a causa di questo "approccio balcanico", o meglio dire "approccio mediterraneo". Si tratta di un approccio “se perdo io mi auguro che perda anche il mio nemico, anziché se vinco io vinca anche il nemico”. Ecco perché stiamo spingendo a per non avere questo tipo di approccio. I risultati conseguiranno i standard previsti, per esempio l' affluenza alle urne? In una recente dichiarazione dell' Alto rappresentante UE si invita alla "più ampia partecipazione possibile”. Siamo persone ragionevoli. Sappiamo che tre, quattro, otto per cento sarebbero errati, ma abbiamo preso in considerazione tutte le difficoltà riguardo la registrazione degli elettori e la "linea rossa" (affluenza) alle elezioni precedenti. Ma, ci sono varie forze politiche e sociali, anche il vescovo Amfilohije, che chiedendo a non uscire alle elezioni. Non è una questione di proclamazione della vittoria. La vittoria è di vedere che le elezioni sono state reali e che si sono svolte con la più ampia partecipazione dei serbi del Kosovo. Non mi importa per chi voteranno. Tutto quello che so è che chi chiama a non votare sta lavorando contro gli interessi della Serbia. Chi lo fa, condanna se stesso. Chiuderà le porte dell'Europa. Potrebbe sembrare logico che nell' interesse delle autorità di Pristina sia che i serbi votino per partecipare in futuro nell'amministrazione, che a sua volta aiuta il consolidamento del Kosovo sia come stato riconosciuto o non riconosciuto. Perché loro bloccano le liste? Si tratta di un gioco politico interno. Ripeto, chiunque lavora contro la significativa affluenza dei serbi del Kosovo lavora contro gli interessi dell'Europa. Non è democratico. La partecipazione alle elezioni è la base della democrazia. Si tratta di un cambiamento storico, psicologico di mentalità. Ecco perché questo apprezzo nella leadership serba. Essi definitivamente investono la loro credibilità nei principi. Ma se le elezioni non riusciranno, ciò potrebbe essere interpretato come fallimento di entrambe le parti, il che non corrisponderebbe alla realtà. Sappiamo come stanno le cose. Il gioco delle colpe non è un'opzione. Abbiamo messo in chiaro a entrambe le parti che l’unica soluzione sono le elezioni corrette con la più ampia partecipazione possibile. Dopo tutto, il fallimento non è un'opzione e i leader di entrambe le parti lo sanno. Abbiamo la certezza sia degli uni che dagli altri che accusarsi a vicenda non è un'opzione. Mentre sta cercando di districare il nodo del Kosovo, il governo serbo ha annunciato riforme dolorose. Vedete i risultati, vi sembra promettente? Come in Europa, non ci sono risultati istantanei, non ci sono nemmeno a breve periodo. La base è stata fondata. L’Exposé del governo serbo ci dice che essa vuole utilizzare gli strumenti a disposizione, sopratutto le leggi. Il governo è consapevole della situazione. E’ necessario un sistema giudiziario indipendente. Sosteniamo la lotta alla corruzione. Come un ex giornalista, penso che in tutto queste sono importanti le informazioni, il dibattito pubblico. Seguite i media serbi e avete visto che alcuni di loro hanno assunto il ruolo del pubblico ministero, della magistratura. Annunciano arresti. Questo è malevolo per la magistratura per i media e per le istituzioni statali? Un forte impulso che è stato dato alla lotta contro la corruzione ha permesso l'accelerazione. Ora sta alla magistratura a catturare la velocità dello stimolo. Per quanto riguarda i media, è necessaria una legge buona ed efficace. I media indipendenti sono il pilastro di un sistema democratico. Quanto siamo lontani da questo? Sarete sempre più vicini quando avrete una buona legge che garantisca ai media la libertà e l'indipendenza, il finanziamento, la sicurezza professionale. I recenti cambiamenti nel governo hanno portato i tecnocratici al posto del ministro dell'Economia e delle Finanze ... E della cultura? Non dimenticate, il vostro vero potenziale a lungo termine sono l’ agricoltura, le risorse umane, le ricerche e la cultura. Anche l'Italia ha provato nel mezzo della crisi con i tecnocratici nel governo. E non ci RASSEGNA STAMPA Intervista al quotidiano Politika (Belgrado) è riuscita. È perché la quantità di politica pro capite è così grande che non permette ai tecnocratici di fare qualcosa? I Tecnocrati da noi hanno impedito il fallimento. Ma il paese deve essere guidato dai politici. Questo governo serbo non chiamerei tecnocratico. Stiamo cercando di aiutare se stessi coinvolgendo gli stranieri, per esempio Franco Frattini. Lui ha due vantaggi. Primo, lui è un'autorità in Europa e nella comunità internazionale. Prima di aver preso tale impegno personale si è consultato con José Manuel Barroso. E ' bene avere qualcuno che facilmente chiami Lady Ashton. Secondo, Frattini da tempo conosce la Serbia e lo ha provato. Lui vi capisce meglio degli altri, e può aprire le porte. Il processo di consolidamento economico e finanziario sarà doloroso. E' possibile in Serbia un movimento anti-establishment come quello in Italia guidato da Beppe Grillo? Non vorrei fare delle parallele politiche. Sono troppo complicate. Ma, parlate delle reazioni sociali alle misure di crisi. Allora l'UE deve intervenire. Ma l'Europa non ha mezzi sufficienti ad aiutare se stessa? Abbiamo molti programmi che sono destinati ai paesi candidati per aiutarli. La Serbia da Bruxelles riceve 200 milioni di euro. Le misure esistono, lo strumento c’è. Il FMI e la Banca mondiale lo prenderanno in considerazione. Stiamo parlando di una strada a doppio senso. IL Governo serbo ha adottato le misure e sa che la comunità internazionale li appoggia. Ci saranno reazioni, molti scenari, nuovi partiti, il rafforzamento dei vecchi partiti, ma non bisogna essere spaventati. Ci sono due scuole di pensiero. La prima dice che la Serbia quando farà il suo compito sul Kosovo sarà abbandonata dall'Occidente, e la seconda che per la stessa cosa dovrebbe essere ricompensata politicamente? Non siamo più a scuola. Niente compiti. Non ci sono ne abbandoni ne premi. Non ci sono fruste e nemmeno i dadi di zucchero. La Serbia lo fa perché è arrivato il suo momento storico. Questa leadership ha capito cosa sta succedendo. Questo è un bene. Questo è il risultato del tempo. E’ arrivato il momento giusto per far accadere alcune cose. Vede nei politici serbi una visione? Ho paura che da tempo viviamo in periodi nei quali il dopodomani è futurismo. Una domanda difficile. Non posso rispondere con i fatti. Ma il 2020 non è una visione? Pensavo più al vagare tra le priorità: pezzi di cambio per gli aerei, i lamponi, i cheap, il mais, le automobili, lo zucchero? Capisco. Parlate di Emirati. La Serbia ha bisogno del carburante per la crescita. Chiedere i soldi in giro per il mondo fa parte della visione. Anche l’Italia chiede i soldi. Per essere più precisi: l'UE sta aiutando la Serbia a determinare le sue priorità? In altre parole, di dirci quali sono i nostri vantaggi. Non cercate di coltivare le olive, trattenete l’allevamento del maiale. Al Terzo Vertice Italia- Serbia ad Ancona abbiamo fatto proprio questo. Abbiamo esibito un piano. È stato firmato. Due paragrafi definiscono tutto. Autore: Bosko Jaksic Domenica 03 novembre 2013 RASSEGNA STAMPA Intervista al quotidiano Politika (Belgrado) Domenica 03 novembre 2013 RASSEGNA STAMPA Mercoledì 06 novembre 2013 Intervista Ambasciatore Manzo con Dnevnik Vojvodina Press (Vojvodina) (Dnevnik Vojvodina Press) - Starting from the current Italian business community in Vojvodina, I certainly do expect more and more investors from Italy coming here in the near future based on the reaffirmed commitment by the Serbian Authorities to create a better environment for investors. I look forward to very fruitful meetings with the local Authorities of Vojvodina. The recent meeting of Italian businessmen and Serbian ministers Sasa Radulovic and Dragan Glamocic was a perfect chance for investors from Italy to present their ideas and to name the problems which they are meeting in Serbia. What is your opinion about how to improve relationship of Vojvodina as an agricultural region with similar regions in Italy? The agricultural sector is on the top of our business agenda and we are working on different events aimed at increasing our cooperation in this field, specifically in Vojvodina. As I said before, Vojvodina has a widespread entrepreneurial culture and has a big number of Small and Medium Agriculture Enterprises. Some similarities with Italy are the basis on which we are building our cooperation. For instance, Italy will participate to the next Agriculture Fair in Novi Sad in May 2014. Another example: the local representation of the Italian Organization “Slow Food” is working to promote and give value to Vojvodina and Serbian typical products, such as rakija or the local cabbage from Futog, as it did successfully in Italy. Serbia is at the door of the European Union, and soon expects opening of accession negotiations for EU membership. The European Commission said that the 2013 was an "historic year" for Serbia in which "the country has opened" a new page of cooperation, both with the EU and with neighbouring countries, with further intensification of the inner reforms. How do you see the progress of Serbia in the Association Agreement with EU? I can definitely say that you are on the right track because of your increasing commitment and determination in pursuing the European goal. It is not an easy process but step by step Europe is getting closer to you. Negotiations with the EU will start at the latest on January 2014. It is mainly the result of the commitment showed by Serbia in complying with Brussels’ requests. We strongly appreciate it and encourage Belgrade to continue with the same steady engagement on its path of reforms and implementation of the agreements. Former Italian Foreign Minister and former Vice President of the European Commission Franco Frattini will assist Serbia in the negotiation process with the European Union. How do you evaluate the assistance and cooperation of your diplomat with the Serbian government? The choice of Mr Frattini as an advisor of the Serbian Government on the EU integration process has been wise. Because of his outstanding and long term experience at the highest level in European affairs as well as of his great standing in the international community, I am sure Mr. Frattini will provide a valuable mentoring for your negotiations with the EU, particularly on issues related to justice, rule of law and home affairs. When in July was signed the first bilateral Protocol on Scientific and Technological Cooperation, which includes 15 joint projects, exchange of researchers in the field of biomedicine, agriculture, energy and the environment, you have expressed the belief that there is room for cooperation improving. Which areas it covers? The bilateral Protocol on Scientific and Technological Cooperation encompasses 22 joint reasearch projects in biomedicine, agriculture, energy and environment. Some of them, such as the project FEDNESS between the University of Milan and the Institute of Food Technology of Novi Sad, are directly linked to the next Expo2015 in Milan whose central theme is “Feed the Planet, Energy for life”. Out of 100 scientific collaborations that Serbia has with foreign countries, 14 are with Italy. Together with United States and Germany, Italy has the highest number of joint scientific publications with Serbia. More than 400 scientists and experts of both our two Countries are involved in the Italo-Serbian Science Association AIS3. A high number of interuniversity agreements is currently in force between Italy and Serbia and our cooperation in science and technology is increasingly deepening. But, as I said, there is always room for improving. “La Repubblica” once devoted a few texts to the business environment in Serbia, productive for foreign direct investment (FDI). What has the impact on the Italian industry, including companies Fiat, Intesa, San Paolo, Fondiaria, Pompei, Benetton, Calzedonia and the others to “escape to the Balkans”? How much is the "weight" of these investments, and what are the good investment conditions in Vojvodina? As you probably know, Italian entrepreneurial presence in Serbia is very strong and well rooted. Italy is the first trade partner and the largest foreign investor in Serbia with more than 500 Italian firms employing more than 20.000 people. Led by FIAT investment in car industry, the Italian companies in Serbia range from the banking and insurance sectors with big groups such as Unicredit and Intesa Sanpaolo (both cover the 25% of the Serbian banking), Delta Generali and Sai- Fondiaria (45% of the insurance market) to textile and footwear companies like Benetton, Calzedonia, Pompea, Golden Lady and Geox, well established here in Vojvodina. Moreover, in Vojvodina there is also a strong presence of Small and Medium Enterprises, in particular related to the Agricultural sector: Food industry, Agriculture Machinery, Furniture and Leather industry. There is some important presence in the Iron and Steel and Oil and Gas Sectors (such as SIM). For sure this presence is the consequence of the good conditions offered from Vojvodina to investors: the first one of these certainly is the widespread entrepreneurial culture of Vojvodina (similar to the one you would find in Italy), the second one being the good logistical position of the region at the crossroads of the European markets. It is considering that economic cooperation between our two countries is improving every day. As it is known, more than 500 italian companies have their businesses in Serbia. How do you see further development of those relationships? I am well aware that I definitely do not have an easy job because I am supposed to improve relations that are in fact already excellent from every point of view. But let me say that at the last bilateral Summit, that we have just celebrated in Ancona on the 15th of October, we reviewed sector by sector the current state of play of our bilateral cooperation in order to identify and properly address the priorities where Italy could provide all its expertise along the accession negotiations of Serbia towards European Union. For this purpose, our Ministers of Foreign Affairs signed a Joint Declaration to activate a Committee of highranking officers tasked to deepen bilateral cooperation within selected negotiating chapters of the Serbia’s EU accession Video 18 Video 19 Video 20 process such as rule of law, agriculture, food safety, transport, science, environment, industrial policy and energy. Starting from all of this, there will be for sure room for any further improvement in our cooperation. What are the forms of cultural cooperation between Italy and Serbia and how do you see the advancement of it possible? Our cultural cooperation and the study of the Italian language are continously growing together with our economic relations. The more Italian companies come in Serbia to invest, the more they will contribute to spread the Italian culture. Italian courses are held in Belgrade, Novi Sad, Kragujevac and Niš. And with Minister Tasovac we are working on concrete projects to further strengthen our cultural ties such as by creating a daily radio news program in Italian language to be broadcasted by RTS in Serbia. Similarly a radio news in Serbian language will be broadcasted by RAI in Friuli Venezia Giulia. You are in Serbia for several months now. How do you spend time in Belgrade and did your obligations allow you to meet and visit our country? Yes, for sure. Belgrade is a very interesting and lively city that you can really enjoy for many reasons. I like biking and spending freetime with my family at Ada Ciganljia or strolling in the dowtown. But also outside Belgrade, your country offers so many wonderful and interesting places to visit. So far I travelled with my family in Novi Sad, Mokra Gora, Fruska Gora, to Lepenski Vir and Tabula Traiana, but of course many other places are waiting for us in the near future. RASSEGNA STAMPA Intervista Ambasciatore Manzo con Dnevnik Vojvodina Press (Vojvodina) Mercoledì 06 novembre 2013 RASSEGNA STAMPA Martedì 12 novembre 2013 Workshop Science for cultural heritage (Belgrado) (ANSAmed) - "Il know how italiano nel campo delle scienze e delle tecnologie applicate alla conservazione ed al restauro dei beni artistici e' noto in tutto il mondo. Ed e' anche grazie a questo expertise unico che la cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Serbia si pone a livelli di assoluta eccellenza". Lo ha detto l'Ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, aprendo oggi i lavori del workshop "Science for Cultural Heritage", organizzato dall'Ambasciata d'Italia in collaborazione con l'Istituto Centrale per il Restauro (CIK) di Belgrado e l'Unita' tecnica locale della Cooperazione Italiana allo Sviluppo. "49 dei 981 siti culturali ed artistici censiti dall'UNESCO in tutto il mondo si trovano in Italia", ha proseguito l'Ambasciatore Manzo, "ed e' nostra intenzione condividere con la Serbia il patrimonio delle conoscenze maturate negli anni a tutela dei nostri beni artistici". Studiosi italiani e serbi AIS3; l'Istituto per le Scienze Nucleari Vinca; l'Istituto di Fisica di Belgrado e l'Unita' tecnica della Cooperazione Italiana allo Sviluppo di Belgrado, che fin dal 2009 ha fornito un contributo determinante alla creazione del CIK attraverso l'allestimento dei laboratori, l’attività di formazione degli esperti e la donazione delle apparecchiature avanzate sopra citate, per un totale di quasi 1.000.000 di Euro. Nell'ambito del workshop - svoltosi al Museo della storia jugoslava, adiacente al Memoriale in cui sono sepolti il Maresciallo Tito e la moglie Jovanka - è stato consegnato un certificato di ringraziamento al direttore dell'Ufficio della cooperazione italiana allo sviluppo di Belgrado, Santa Mole', per l'eccellente e sostanziale contributo alla realizzazione del progetto 'Sostegno alla creazione dell'Istituto centrale di conservazione - CIK'. Insieme ai rappresentanti serbi dei Ministeri dell'Educazione e della Cultura, partecipano all'evento oltre 100 esponenti dei più prestigiosi centri di ricerca e tutela dei beni culturali dei due Paesi tra cui, per l'Italia, l’Università La Sapienza di Roma, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie ENEA e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Hanno contribuito all'organizzazione del workshop l'Associazione degli Scienziati e (Nova) - Si è tenuto oggi presso il Museo di storia jugoslava a Belgrado il workshop italo-serbo "Science for cultural heritage", organizzato dall'ambasciata d'Italia in collaborazione con l'Istituto centrale per il Hanno contribuito restauro (Cik). all'organizzazione del workshop l'Associazione degli scienziati e studiosi italiani e serbi "AIS3", l'Istituto per le Scienze nucleari Vinca, l'Istituto di fisica di Belgrado e l'Unita' tecnica della Cooperazione italiana allo sviluppo di Belgrado. All'evento hanno preso parte oltre 100 rappresentanti dei più importanti centri di ricerca e tutela dei beni culturali dei due paesi tra cui, per l'Italia, l’Università La Sapienza di Roma, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie Enea, il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e Ars Mensurae, società specializzata in analisi sui beni culturali. Per la Serbia sono intervenuti anche i rappresentanti del ministero dell'Istruzione, di quello della Cultura e dell’Università di Belgrado. La conferenza ha offerto l'occasione per presentare lo stato dell'arte della ricerca nel settore della tutela dei beni culturali in Italia e Serbia. Sono state inoltre presentate, con una dimostrazione pratica, le avanzate strumentazioni - donate dalla Cooperazione italiana allo sviluppo al Cik - utilizzate per la diagnosi della struttura e la pulizia approfondita di oggetti ed opere d'arte. L'evento e' stato aperto da un intervento dell'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo. "L'eredita' culturale - ha detto Manzo - e', per ogni popolo e paese appartenente alla grande famiglia europea, una parte centrale della propria identità e direi il proprio marchio distintivo. L'Italia ha aggiunto - lo sa molto bene, ospitando 49 siti fra i 981 segnalati dall'Unesco in tutto il mondo come patrimonio dell’Umanità, e figurando così come il paese che totalizza il maggior numero all'interno del proprio territorio". La Cooperazione italiana, ha proseguito Manzo, ha scelto di aiutare la nascita del Cik con un sostegno complessivo di circa 1 milione di euro. "Lo scorso luglio ho avuto l'opportunità - ha proseguito – di poter ospitare presso la mia residenza alcune delle opere restaurate dal Cik, con un'esibizione dedicata al pittore serbo Petar Lubarda". Sempre a luglio, ha ricordato l'ambasciatore, e' stato firmato il primo protocollo per la cooperazione scientifica e tecnologica fra i due paesi, che prevede 23 progetti, alcuni dei quali sono stati presentati durante l'evento odierno e che serviranno anche a rafforzare il network scientifico in vista dei bandi europei Horizon 2020. Nella giornata di oggi è stato consegnato un certificato di ringraziamento al direttore dell'ufficio della Cooperazione italiana allo sviluppo di Belgrado, Santa Mole', per il grande contributo nella realizzazione del progetto "Sostegno alla creazione dell'Istituto centrale della conservazione Cik". Nel 2007 l'Italia ha finanziato uno studio di fattibilità che ha permesso una dettagliata analisi del settore della tutela del patrimonio culturale in Serbia dimostrando la necessità di una specifica strategia settoriale. Dal 2009 più di 970 mila euro sono stati allocati al fine di sostenere il ministero della Cultura attraverso la creazione e il rafforzamento dell'Istituto centrale della conservazione (Cik). In fase di realizzazione del progetto, 116 partecipanti provenienti da diverse istituzioni locali e regionali sono stati formati nell'ambito di nove corsi specialistici per la conservazione ed il restauro. Circa 85 opere d'arte appartenenti a vari enti culturali serbi sono state restaurate e conservate durante i corsi di formazione, utilizzando un approccio learning-by-doing, sei laboratori di nell'ambito di conservazione specialistici istituiti ad hoc. Come risultato dei corsi di formazione, la controparte nazionale Cik ha già svolto autonomamente più di 70 nuovi interventi, ed è in costante aumento il numero dei contratti che il Cik stipula per i servizi di conservazione. RASSEGNA STAMPA Consegna del premio "G.M. Leonardi" della Camera di Commercio italo serba (Belgrado) (Agenzia Nova) - Si è tenuta ieri presso l’Hotel Hyatt di Belgrado la consegna del premio "G.M. Leonardi" della Camera Italoserba. Il riconoscimento, che prende il nome in onore del fondatore e primo segretario della Camera di commercio italo-serba, viene assegnato alle aziende che si sono distinte nell'interscambio economicocommerciale e nel contributo ai rapporti economici tra Italia e Serbia. Alla cerimonia erano presenti, oltre al presidente dell’associazione, Andrea Simoncelli, anche il ministro serbo dell’Economia, Sasa Radulovic, l’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, gli ambasciatori di Germania, Grecia, Indonesia e Romania e numerose personalità del mondo politico e imprenditoriale. L’edizione ha premiato la società italiana Sim, specializzata in prefabbricazioni di piping e montaggi meccanici nel settore impiantistico “oil and gas”. La Sim è stata riconosciuta come un’azienda che ha conseguito importanti risultati in soli tre anni di esistenza nel mercato serbo. Attualmente la Sim lavora agli impianti della compagnia petrolifera Naftna industria Srbije (Nis), e in particolare svolge i lavori di ammodernamento della raffineria di Pancevo e quelli di ricostruzione dei serbatoi in quella di Novi Sad. “Il premio ci inorgoglisce – dice a ‘Nova’ Stefano Marcucci, rappresentante in Serbia della società – perché suggella un percorso iniziato da pochi anni, nato con l’obiettivo di individuare una via alternativa rispetto ai paesi in cui eravamo presenti fino a quel momento. Devo dire – ha aggiunto – che qui in Serbia abbiamo trovato un terreno fertile e un riscontro positivo”. La Serbia, ha precisato Marcucci, è il primo luogo scelto da Sim al di fuori dall’Unione europea. La scelta, ha osservato ancora, è stata compiuta innanzitutto sulla base di una riflessione di natura geografica, per la vicinanza all’Italia. “Il paese inoltre – prosegue Marcucci – si presenta come un ponte naturale verso l’Est europeo e la Russia”. I progetti per il futuro, commenta infine Marcucci, potranno comprendere anche il progetto del gasdotto South Stream lanciato da Gazprom il 24 novembre in territorio serbo. “Quando verranno lanciate le gare – conclude – presenteremo la nostra candidatura”. La cerimonia per l’assegnazione del premio "G.M. Leonardi" è stata aperta dal presidente della Camera italo-serba, Andrea Simoncelli, che ha ricordato il grande numero di iniziative condotte nell’arco del 2013. “Abbiamo raggiunto – ha osservato Simoncelli – tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati, ed è importante ricordare la nostra partecipazione alla Fiera dell’Agricoltura a Novi Sad, gli incontri sul tema delle energie rinnovabili, l’accordo stretto fra l’Università di Trieste e la Singidunum di Belgrado, l’incontro con la Banca europea per la ricostruzione e sviluppo (Bers), le visite delle delegazioni imprenditoriali di 8 regioni italiane”. Gli impiegati della Camera italo-serba, ha precisato ancora Simoncelli, hanno lavorato a circa 50 iniziative e servizi, e hanno ricevuto il numero record di 5 mila inviti e chiamate. L’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, ha sottolineato nel suo intervento come i 230 iscritti fanno della Camera di Commercio italo-serba quella più grande nel paese. Le imprese italiane che operano nel territorio, inoltre, secondo Manzo “sono la spina dorsale del sistema economico italiano che sopravvive alla crisi e compete sui mercati internazionali, anche grazie – ha aggiunto – alla ‘via internazionale alla crescita’ che il governo Letta e in particolare il ministro Bonino sostengono attraverso la ‘diplomazia per la crescita’”. A proposito del numero raggiunto nelle iscrizioni alla Camera italo-serba, Manzo ha aggiunto che per migliorare “una situazione già a livelli record la risposta è di una sola parola: Questo ricco tessuto Europa. imprenditoriale italiano – ha osservato troverà ulteriori occasioni con il percorso europeo di Belgrado, che vedrà nelle prossime settimane un passaggio importante, con l'avvio dei negoziati di adesione a Bruxelles”. Manzo ha infine ricordato la sintonia che esiste tra Italia e Serbia sulle priorità della crescita e dell'occupazione. “Questi stessi temi – ha concluso Manzo - proprio in Europa saranno quelli dominanti della presidenza italiana nel secondo semestre del 2014 , oltre che dell’Esposizione Universale Expo 2015 di Milano”. Venerdì 29 novembre 2013 RASSEGNA STAMPA Domenica 01 dicembre 2013 Charity Bazaar (Belgrado) (Nova) - Si tiene oggi presso la Fiera di Belgrado l’appuntamento annuale di beneficenza Charity Bazaar, organizzato dall’International women’s club della capitale serba. L’evento, che giunge quest’anno alla sua 13ma edizione, riunisce gli stand di una quarantina di paesi stranieri con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore delle fasce più deboli della popolazione locale. L’Italia è presente quest’anno con il padiglione dall’ampiezza maggiore, corredato di un punto bar di ristoro per presentare i prodotti tipici nazionali. L’Ambasciata italiana a Belgrado coordina il lavoro di oltre 30 volontari, dopo avere raccolto circa 5 tonnellate di merce, di cui 2,5 provenienti dall’Italia, ottenute grazie all’apporto di 64 donatori. “Oggi confermiamo, con il contributo di decine di volontari e decine di donatori, che il nostro paese in Serbia è primo non solo nei rapporti economici e politici, ma lo è anche per solidarietà”, ha detto a "Nova" l’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo. L’evento, aperto stamane dalla principessa Katarina Karadjordevic, è l’appuntamento più importante fra quelli dedicati alla beneficenza che si tengono a Belgrado. (ilVelino/AGV NEWS) - Italia protagonista di una serata di beneficenza a Belgrado. Si è tenuto domenica nella capitale serba l'appuntamento annuale "Charity Bazaar", organizzato dall'International women's club di Belgrado e aperto dalla principessa Katarina Karadjordevic. L'evento, giunto alla sua 13ma edizione, ha riunito gli stand di diversi paesi stranieri con l'obiettivo di raccogliere fondi a favore delle fasce più deboli della popolazione locale. Circa 50 le ambasciate che hanno partecipato e 16 in totale i progetti che saranno finanziati. Il padiglione italiano è stato il più grande, corredato di un punto bar di ristoro per presentare i prodotti tipici nazionali. In totale sono stati raccolti dal nostro paese 20mila euro. "Estremamente positivo" il bilancio dell'evento fatto dal nostro ambasciatore, Giuseppe Manzo. "Il nostro stand è stato quello più visitato, ma in queste gare di beneficenza vincono tutti. Ci dà grande soddisfazione sapere che, grazie al contributo di tanti volontari dell'Ambasciata e delle nostre imprese, si potranno finanziare in Serbia progetti di assistenza che vanno dall'accesso allo sport per i disabili al sostegno all'ospedale oncologico di Belgrado". (Nova) - L'Italia ha raccolto la cifra di 20 mila euro su un totale di 120 mila nel corso dell'evento di beneficenza Charity Bazaar che si è tenuto ieri presso la Fiera di Belgrado. Secondo i dati in possesso dell'organizzazione del Bazaar, il nostro paese ha realizzato in questo modo un doppio record, totalizzando non solo la cifra più alta fra gli stand dei vari paesi presenti quest'anno, ma raccogliendo anche la somma maggiore fra tutte quelle raggiunte da un singolo paese nelle 13 edizioni del Bazaar. L'ambasciata italiana a Belgrado ha coordinato il lavoro di oltre 30 volontari e la raccolta di circa 5 tonnellate di merce, di cui 2,5 provenienti dall'Italia, ottenute grazie all'apporto di 64 donatori. Alle vendite dei prodotti nazionali e alle donazioni in denaro degli sponsor, che hanno totalizzato la suddetta cifra, si e' aggiunto il valore economico dei premi messi in palio per la riffa. Anche in questo caso l'Italia ha partecipato con alcuni fra i premi più importanti, fra i quali due weekend da trascorrere in luxury properties di 4 città italiane a scelta, alcuni week-end nella località turistica serba di Kopaonik, buoni omaggio per alcuni ristoranti di cucina italiana nella capitale serba e tickets per centri massaggio. Il Charity Bazaar è l'appuntamento con la beneficenza più importante che si svolge a Belgrado, ed è organizzato dall'International women's club a favore delle fasce più deboli della popolazione locale. L'evento e' stato inaugurato dalla principessa Katarina Karadjordjevic, che ha poi fatto visita allo stand italiano nell'arco della giornata. Il punto vendita del nostro paese è stato affiancato da una zona bar, dove sono stati serviti 2.200 caffé e mille cappuccini ai visitatori del complesso fieristico. Il bar, chiamato "BARzaar" per l'occasione, è stato contrassegnato da un logo contente un cuore tricolore con dentro il simbolo della bandiera serba, per sottolineare con un impatto visivo il rapporto di amicizia che lega i due paesi. "Attraverso il contributo di decine di volontari e decine di donatori, confermiamo che il nostro paese in Serbia è primo non solo nei rapporti economici e politici, ma lo è anche per solidarietà", aveva commentato ieri per 'Nova' l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo. Al termine dell'evento, Manzo ha valutato positivamente i risultati ottenuti. "Il nostro stand è stato quello più visitato - ha osservato - ma in queste gare di beneficenza vincono tutti. Ci dà grande soddisfazione sapere che, grazie al contributo di tanti volontari dell'Ambasciata e delle nostre imprese, si potranno finanziare in Serbia progetti di assistenza che vanno dall'accesso allo sport per i disabili al sostegno all'ospedale oncologico di Belgrado". (Blic) - Dobrotvorni bazar koji se 13. put dešava na Beogradskom sajmu u organizaciji Međunarodnog kluba žena okupio je 48 zemlja iz celog sveta i nekoliko hiljada posetilaca koji su mogli da uživaju i raznovrsnim nacionalnim kuhinjama i bogatom kulturnom programu. Gužva ispred Hale 2 počela je da se stvara još oko 9.30 sati, iako je sajam zvanično počeo u 10. Bazar je otvorila princeza Katarina Karađorđević u pratnji princa Aleksandra, a posetioci su mogli da uživaju u ponudi sa čak 57 štandova iz 48 zemalja. Čast nam je što je i ove godine Bazar okupio ovoliki broj ljudi i nadam se da ćemo prevazići cifru sakupljenu prošle godine, odnosno 115.000 evra, i proslediti je organizacijama kojima je pomoć najpotrebnija - rekla je za „Blic" Odilia Stokvis, potpredsednica Međunarodnog kluba žena (MKŽ) koji broji 200 članica izviše od 40 svetskih zemalja. Meksičke tortilje, turska baklava, grčka feta, francuska vina, engleski čaj, ali i srpska rakija samo su deo gastronomskog asortimana, a svaka zemlja ponudila je deo svoje tradicionalne kuhinje. Dug red stvorio se ispred italijonaskog štanda gde su posetioci mogli da dobiju najbolju kafu. Pored hrane i pića, zemlje su se predstavile i suvenirima, pa se mogla pazariti i potpisana majicu Novaka Đokovića na japanskom štandu čija kompanija sponzoriše našeg tenisera, pa čak i dobiti tradicionalna masažu na štandu Tajlanda. - Učestvujemo četvrtu godinu za redom i predstavljamo se sa svim našim prepoznatljivim kompanijama, od tehnike do hrane. Čast nam je da na ovaj način možemo da doprinesemo boljem životu onih kojima je to potrebno i nadamo se da će se prikupiti što više novca - poručio je za naš list Franc But, ambasador Slovenije u RASSEGNA STAMPA Charity Bazaar (Belgrado) Beogradu. Na glavnoj bini smenjivale su se nacionalne plesne trupe uz ritmove iz celog sveta pa su se tako mogli čuti zvuci tanga, polke... Organizovana je i lutrija sa atraktivnim nagradama, a jedna od njih je i 24 flaše domaće rakije predsednika Tomislava Nikolića i mozaik njegove supruge Dragice, put u Tunis, na Kopaonik i mnoge druge. Za decu je otvoren poseban kutak gde najmlađi mogu da uživaju u lutkarskom pozorištu, bojenju, grnčariji... i sve to uz prisustvo Deda Mraza. Cene su od 100 do nekoliko hiljada dinara, a sav prilog će, kao i ranijih godina, biti prosleđen u dobortvorne svrhe. Ulaz je 200 dinara, a sajam je otvoren do 16 sati. Domenica 01 dicembre 2013 RASSEGNA STAMPA Giovedì 05 dicembre 2013 Donazione software italiano alla Procura serba contro il crimine organizzato (Belgrado) The Italian Government donated Serbia an advanced IT tool for data management, developed by the Italian Anti-Mafia Directorate, to increase Serbia’s criminal investigations efficiency and strengthen its international co-operation in fighting organised crime and corruption. “The donation is the result of a long and fruitful collaboration between our two Countries and we have always ranked cooperation in fighting organised crime highly on our agendas. This also confirms Italy’s determination to assist Serbia in the EU negotiations process, especially on the chapters related to judiciary and home affairs” said the Italian Ambassador, Giuseppe Manzo. A presentation event of the donation, coorganized by the Italian Embassy to Serbia, the Serbian Prosecutor's Office for Organized Crime and the OSCE Mission to Serbia, has taken place today in the Court Room “Giovanni Falcone” of the Special Court Building of Belgrade and has been opened by the Serbian Minister of Justice, Mr. Nikola Selakovic, the Ambassador of Italy to Serbia, Mr. Giuseppe Manzo and the Head of the OSCE Mission to Serbia, Mr. Peter Burkhard. The Prosecutors for the Fight against Organized Crime of Italy and Serbia, Mr. Franco Roberti and Mr. Miljko Radisavljevic have also addressed the audience. Organized Crime Prosecutor Miljko Radisavljevic, pointed out that the donated software will enable his prosecution office to expand and improve its data basis, ensure data confidentiality and increase its ability to access and analyse different types of information. “It will further strengthen our capacity to fight organised crime and corruption and I am grateful to Italy and the OSCE for this support” – prosecutor Radisavljevic said. The OSCE Mission to Serbia will support the Organized Crime Prosecution Office to become fully acquainted with the new system, ensuring its adaptation and delivering specialized training for the users. The first phase of the project, currently funded by Italy and US, will start in January 2014. However continuation of activities will require additional fund-raising. “Fight against organized crime remains one of the priorities of the Mission. Organized crime is a global threat that can be defied only through joint efforts and cooperation”- underlined Peter Burkhard, Head of the OSCE Mission to Serbia. (ANSAmed) - Il governo italiano ha donato alla Serbia un avanzato software informatico per il trattamento dei dati, messo a punto dalla Direzione nazionale antimafia, destinato a migliorare e accrescere l'efficienza investigativa degli inquirenti serbi e al tempo stesso a rafforzare la cooperazione internazionale della Serbia nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione. ''La donazione è il risultato di una lunga e fruttuosa collaborazione tra i nostri due Paesi, noi abbiamo sempre messo in primo piano la cooperazione nel contrasto al crimine organizzato. E ciò conferma anche la determinazione dell'Italia ad assistere la Serbia nel processo negoziale con l'Unione europea, sopratutto nei capitoli relativi ai temi giustizia e affari interni '', ha detto l'ambasciatore d'Italia in Serbia Giuseppe Manzo nel corso della cerimonia di presentazione del software svoltasi oggi al Tribunale distrettuale speciale di Belgrado. L'evento - organizzato congiuntamente dall'Ambasciata d'Italia, dalla procura serba per la lotta al crimine organizzato e dalla missione Osce in Serbia - ha avuto luogo significativamente nella sala del Tribunale intitolata a Giovanni Falcone. Con l'ambasciatore Manzo, sono intervenuti il ministro della giustizia serbo Nikola Selakovic, il capo della missione Osce in Serbia Peter Burkhard, il capo della Direzione nazionale antimafia Franco Roberti e il procuratore serbo per la lotta alla criminalità organizzata Miljko Radisavljevic. ''Giovanni Falcone sognava di poter arrivare a tali forme di cooperazione, e già trenta anni fa sottolineava la necessità di agire insieme contro la criminalità organizzata. Oggi Falcone vedrebbe qui realizzato il suo sogno'', ha detto il procuratore Roberti riferendosi all'alto significato simbolico dell'evento svoltosi nella sala intitolata al magistrato assassinato dalla mafia venti anni fa. Sottolineando l'importanza di combattere corruzione e riciclaggio, Roberti ha auspicato una cooperazione allargata che coinvolga anche gli altri Paesi dell'area balcanica. Un ringraziamento all'Italia per l'importante donazione è venuto dal ministro della giustizia serbo Selakovic e dal procuratore Radisavljevic, secondo i quali il nuovo software consentirà agli organi inquirenti serbi di migliorare la loro attività nella lotta al crimine. La missione Osce in Serbia assisterà la procura anticrimine serba nel prendere completa conoscenza del nuovo sistema informatico, anche con corsi specialistici per gli addetti al software. La prima fase del progetto, finanziata attualmente da Italia e Usa, comincerà il prossimo gennaio, ha detto Peter Burkhard, per il quale sono necessari ulteriori mezzi finanziari per garantire il prosieguo delle attività. ''La lotta al crimine organizzato resta una delle priorità della missione Osce. Il crimine organizzato e' una minaccia globale che può essere affrontata solo con sforzi comuni e in cooperazione'', ha aggiunto il capo della missione Osce. (Agenzia Nova) - E’ stato presentato oggi a Belgrado il software informatico Sidda/Sidna donato dal ministero della Giustizia italiano all’ufficio della procura serbo per la lotta al crimine organizzato. L’evento si è svolto presso l’aula di Giustizia “Giovanni Falcone” del tribunale speciale di Belgrado organizzato dall’Ambasciata d’Italia in Serbia, dall’ufficio della procura serba per il crimine organizzato e dalla missione in Serbia dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). La cerimonia ha contato gli interventi del ministro serbo della Giustizia, Nikola Selakovic, dell’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, del capo missione Osce in Serbia, Peter Burkhard, del procuratore antimafia italiano, Franco Roberti, del direttore generale per i sistemi informativi automatizzati del ministero della Giustizia, Daniela Intravaia, e del procuratore speciale contro il crimine organizzato in Serbia, Miljko Radisavljevic. Il sistema informatico è uno strumento di raccolta dati avanzato, che consentirà alla Serbia di aumentare le sue capacità investigative nella lotta contro il crimine organizzato. Il software si propone infatti di aumentare l’efficienza delle indagini attraverso la raccolta, l’analisi e lo scambio di dati con i paesi della regione ed i membri di Eurojust. Il ministro serbo della Giustizia Selakovic ha sottolineato l’apporto dell’Italia anche in questo settore, “e la donazione non fa che confermare – ha aggiunto – come Roma sostenga Belgrado su tutti i fronti nel suo percorso di integrazione europea”. L’ambasciatore Manzo ha precisato come la donazione sia il risultato di una lunga e fruttuosa collaborazione fra i due paesi. “Abbiamo sempre posto la cooperazione nella lotta al crimine organizzato in cima alla nostra agenda. La donazione conferma la determinazione dell’Italia nell’assistere la Serbia nel corso del suo processo negoziale di adesione, in particolare nei capitoli della giustizia e degli affari interni”, ha proseguito Manzo. Il procuratore speciale di Belgrado, Miljko Radisavljevic, ha ricordato i progressi compiuti dalla procura speciale nei 12 anni dalla sua fondazione, grazie anche al supporto della parte italiana. La corruzione RASSEGNA STAMPA Giovedì 05 dicembre 2013 Donazione software italiano alla Procura serba contro il crimine organizzato (Belgrado) e il riciclaggio di denaro, ha aggiunto, sono fra gli obiettivi più importanti per la lotta al crimine. “Il nuovo software – ha concluso – è uno strumento di particolare importanza in questo senso, e mi auguro che possa essere già operativo nel corso del 2014”. Il procuratore italiano Antimafia, Franco Roberti, ha sottolineato come la cerimonia si sia tenuta nell’aula dedicata a Giovanni Falcone, il cui sogno era di poter arrivare a sviluppare delle forme di cooperazione fra gli Stati. “Trent’anni fa Falcone diceva che occorre combattere il crimine sul piano internazionale, e quando venti anni fa fondò la procura antimafia, pensò proprio a questo: creare un ufficio che potesse dialogare con i colleghi europei ed extraeuropei. Oggi Falcone vedrebbe qui realizzato un suo sogno”, ha affermato Roberti. Nel corso dell’evento, la missione Osce in Serbia ha presentato anche il suo progetto “Improving the capacities of the office of the Serbian prosecutor for organized crime to conduct efficient investigations and enhance regional co-operation". Obiettivo del progetto è aiutare la procura serba nella lotta al crimine organizzato, arrivando ai massimi risultati di utilizzo del software donato dall’Italia. La missione Osce fornirà supporto alla procura assicurando l’adattamento del sistema e predisponendo dei corsi specializzati per coloro che dovranno utilizzare lo strumento. La prima fase del progetto è attualmente finanziata dall'Italia, con un contributo di 50 mila euro, e dagli Stati Uniti, e inizierà a gennaio 2014. Il proseguimento delle attività richiederà ulteriori donazioni, come ha precisato il capo missione in Serbia, Peter Burkhard. “La lotta al crimine organizzato – ha detto Burkhard – è una delle priorità della missione, perché rappresenta una minaccia globale, e può essere sconfitta solo attraverso l’unione degli sforzi e la cooperazione”. Селаковић на презентацији софтвера у Специјалном суду Министар правде и државне управе у Влади Републике Србије Никола Селаковић присуствоваће заједно са амбасадором Италије у Србији Ђузепе Манцом и шефом Мисије ОЕБС-а у Србији Петером Буркхардом презентацији софтвера високих перформанси, који је Министарство правде Италије донирало Тужилаштву за организовани криминал Србије, у четвртак, 5. децембра, у судници „Ђовани Фалконе“ Специјалног суда, у Устаничкој 29 у Београду, у 11 часова. У оквиру Меморандума о разумевању, који су у октобру ове године потписали министри правде Србије и Италије у Анкони, Министарство правде Италије донирало је софтвер Тужилаштву за организовани криминал, чија ће примена унапредити капацитете Тужилаштва у циљу ефикаснијег спровођења истрага преко употребе високо ефикасног специјализованог система управљања предметима и повећања размене података и доказа. Овом приликом Мисија ОЕБС-а у Србији ће покренути пројекат “Јачање капацитета Тужилаштва за организовани криминал Србије за спровођење ефикасних истрага и унапређење регионалне сарадње". Циљ пројекта, чије је спровођење део потписаног Меморандума о разумевању, јесте да се помогне Тужилаштву за организовани криминал Србије да оствари максималну корист из донације овог софтвера. Свечаној презентацији присуствоваће и тужиоци за организовани криминал Италије и Србије – Франко Роберти и Миљко Радисављевић. Јачање капацитета Тужилаштва за организовани криминал године – Министар правде и државне управе у Влади Републике Србије Никола Селаковић указао је данас на то да је донација Министарства правде Италије Тужилаштву за организовани криминал Србије у виду софтвера високих перформанси први резултат Меморандума о разумевању потписаног у октобру у Анкони. Селаковић је приликом презентације новог софтвера у судници „Ђовани Фалконе“ Специјалног суда подсетио на то да су тај меморандум потписали Министарство правде и државне управе Владе Републике Србије и Министарство правде Италије, уз велику помоћ ОЕБС-а. Он је истакао да је српско правосуђе усвајањем Националне стратегије за реформу правосуђа поставило четири циља: независност, одговорност, ефикасност и квалитет правде. Према његовој оцени, примена новог софтвера унапредиће капацитете Тужилаштва за организовани криминал у циљу ефикаснијег спровођења истрага употребом високо ефикасног специјализованог система управљања предметима и интензивније размене података и доказа. Министар је изразио уверење да ће сарадња између Италије и Србије бити још боља и квалитетнија у свим областима друштвеног живота, и нагласио да је Србија веома захвална Италији на подршци коју пружа нашој земљи на путу европских интеграција. Тужилац за организовани криминал Миљко Радисављевић истакао је да ће софтвер високих перформанси ојачати капацитете Тужилаштва за борбу против организованог криминала и корупције, и исказао захвалност ОЕБС-у и Републици Италији на подршци коју пружају Србији у тој борби. Мисија ОЕБС-а у Србији истовремено покреће пројекат “Јачање капацитета Тужилаштва за организовани криминал Србије за спровођење ефикасних истрага и унапређење регионалне сарадње", чији је циљ да се Тужилаштву за организовани криминал Србије помогне да оствари максималну корист из данашње донације. (RTS) - Softver za borbu protiv kriminala na poklon Srpskom Tužilaštvu za organizovani kriminal poklonjen softver, koji je razvila italijanska Direkcija za borbu protiv mafije. Unapređeni softver za nadzor podataka trebalo bi da pomogne srpskim vlastima da efikasnije sprovode istrage i ojačaju međunarodnu saradnju u oblastima borbe protiv organizovanog kriminala i korupcije, navode u Ambasadi Italije. Italijanska vlada poklonila je Srbiji unapređeni softver za nadzor podataka. Softver je razvila Direkcija za borbu protiv mafije, kako bi pomogla srpskim vlastima da efikasnije sprovode istrage i ojačaju međunarodnu saradnju u oblastima borbe protiv organizovanog kriminala i korupcije, saopštila je ambasada Italije u Beogradu. "Donacija je rezultat duge i plodne saradnje između naše dve zemlje, a saradnja u borbi protiv organizovanog kriminala uvek je bila pri vrhu naše agende", rekao je ambasador Italije Đuzepe Manco. Ambasador je naglasio i da ova donacija potvrđuje odlučnost Italije da pomogne Srbiji u procesu evropskih integracija, naročito kad su u pitanju poglavlja koja se tiču pravosuđa i unutrašnjih poslova. Predstavljanju donacije u Specijalnom sudu u Beogradu, koju su organizovale ambasada Italije i misija OEBS-a u Srbiji, prisustvovali su ministar pravde Nikola Selaković, ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco i šef misije OEBS-a Peter Burkhard. Prisutnima su se obratili i tužioci za borbu protiv organizovanog kriminala Italije i Srbije Franko Roberti i Miljko Radisavljević. Kako su naglasili, primena ovog softvera unaprediće kapacitete Tužilaštva u cilju efikasnijeg sprovođenja istraga preko upotrebe visoko efikasnog specijalizovanog sistema upravljanja predmetima i povećanja razmene podataka i dokaza. Najavljeno je da će Misija OEBS-a u Srbiji pokrenuti projekat, "Jačanje kapaciteta Tužilaštva za organizovani kriminal Srbije za sprovođenje efikasnih istraga i unapređenje regionalne saradnje". Cilj projekta je pomoć Tužilaštvu za organizovani kriminal Srbije da ostvari RASSEGNA STAMPA Donazione software italiano alla Procura serba contro il crimine organizzato (Belgrado) maksimalnu korist iz donacije ovog softvera. Pomoć i od SAD Američki ambasador Majkl Kirbi, najavio je da će Ambasada SAD u Srbiji donirati srpskom Tužilaštvu za organizovani kriminal 70.000 evra, kako bi olakšala upotrebu savremenog softvera. "Drago mi je što mogu da budem deo saradnje Međunarodne zajednice i Srbije u borbi protiv organizovanog kriminala. Naš doprinos je 70.000 evra za prevod softverskih aplikacija na srpski i obuku kadrova za njihovo korišćenje", rekao je Kirbi. Ambasador je istakao da je ovo samo jedan od primera pomoći SAD da se u Srbiji ustali vladavina prava. Podsetio je da je juče, uz pomoć američkih sredstava, otvorena nova sudnica na Pravosudnoj akademiji, a pre tri dana uveden novi softver za sud u Užicu. "Moja država i vlada nastaviće da pomažu Srbiji da se poboljša efikasnost pravosuđa i samim tim omogući ekomonski napredak zemlje", napomenuo je Kirbi. Giovedì 05 dicembre 2013 RASSEGNA STAMPA Lunedi 16 dicembre 2013 Ministro Difesa Mauro firma accordo cooperazione Video 21 (Belgrado) (ANSA) - L'impegno dell'Italia a sostegno dell'integrazione europea della Serbia è stato sottolineato dal ministro della Difesa, Mario Mauro, che oggi a Belgrado ha firmato un accordo di collaborazione in materia di difesa con il collega serbo Nebojsa Rodic. "L'Italia ha sempre creduto che il posto della Serbia sia in Europa", ha detto Mauro dopo la firma del documento al complesso di Topcider, quartier generale della Guardia presidenziale serba. L'accordo, ha aggiunto il ministro, coincide con una fase molto importante per il futuro europeo della Serbia. "Mi aspetto che il Consiglio europeo nei prossimi giorni si pronunci a favore dell'avvio del negoziato di adesione con Belgrado", ha detto Mauro, che in mattinata è stato in visita anche a Pristina, dove ha incontrato le autorità del Kosovo e ha fatto visita al contingente militare italiano della Kfor, la Forza Nato in Kosovo. In dichiarazioni all'ANSA il ministro Mauro ha definito "molto importante il contenuto del rapporto sulla Serbia" che l'Alto rappresentante Ue Catherine Ashton presenterà domani al Consiglio affari esteri dell'Unione. La Ashton, ha detto, "si spende oltre ogni più rosea aspettativa per l'adesione della Serbia alla Ue. E vedrei con difficoltà che ora qualcuno si frapponga a ostacolare questo percorso. Comunque l'Italia con il presidente Letta ha dato ampie assicurazioni in questo senso, assicurando che sarà in prima fila per far capire che il posto di Belgrado è in Europa". Secondo il ministro Mauro, la data che la Ashton immagina per l'inizio del negoziato con la Serbia è intorno al 21 gennaio. La data in sé, ha osservato, non è la cosa più importante. E' importante invece il contento molto positivo del rapporto di Catherine Ashton. Il ministro Mauro ha detto che l'accordo di collaborazione firmato oggi in materia di difesa è molto importante poiché il precedente era stato siglato tra l'Italia e la vecchia Unione fra Serbia e Montenegro. ''Con ciò si riconosce la nuova statualità della Serbia sullo scenario europeo. Ringrazio il ministro Rodic per l'impegno profuso nel finalizzare l'accordo, che si tradurrà in un ambito di maggiore sicurezza e fiducia reciproca''. La nostra collaborazione, ha sottolineato Mauro, troverà ulteriore impulso nel semestre di presidenza europea, che l'Italia avrà nella seconda metà del 2014. L'Italia, ha precisato all'ANSA il ministro della difesa, punta in particolare sulla formazione. ''Già' da anni ufficiali delle Forze armate serbe completano la loro specializzazione in Italia. E al ministro Rodic abbiamo detto oggi che intendiamo investire ulteriormente su questo aspetto di collaborazione''. L'Italia è inoltre interessata a investire su alcuni altri aspetti più prettamente operativi, ad esempio nel settore dello sminamento, e della collaborazione comune all'interno dell'Eda, l'Agenzia europea per l'industria della difesa. ''Intendiamo inoltre incrementare la collaborazione fra le nostre industrie della difesa, non tanto con l'intenzione di vendere noi a loro e loro a noi quanto per sviluppare insieme progetti comuni da fornire anche a terzi''. školstva, obuke, ABHO centara, vojnoekonomske saradnje... (Agencija Tanjug) - Ministar odbrane Italije Mario Mauro pozdravio je danas odluku visoke predstavice EU Ketrin Ešton da uputi zvaničan poziv da otpočnu pregovori Srbije i EU. "To je vrlo važno jer Italija je oduvek smatrala da je mest Srbije u evropi", rekao je Mauro posle potpisivanja Sporazuma o saradnji u oblasto odbrane sa srpski ministrom odbrane Nebojšom Rodićem. On se zahvalio Rodiću na naporima koje je uložio na planu evrointegracija i podsetio da će od jula 2014. godine Italija preuzeti predsedavanje EU, izrazivši očekivaje da će se proces evrointegracija tada nastaviti. Ministar odbrane Italije je rekao da očekuje da će Savet EU u narednim danima takođe dati pozitivnu ocenu o nastavku evropskog puta Srbije. Mauro je dodao da je potpisivanje današneg sporazuma o saradnji u oblasti odbrane veoma značajno, jer je prethodni dokument bio potpisan između Italije i bivše države Srbije i Crne Gore. Rodić je izrazio zadovoljstvo zbog toga što je Mauro, kao osvedočeni prijatelj Srbije, danas u Beogradu u danu kada postoji nagoveštaj dobrih vesti iz EU. On je naveo da je Mauro uvek davao dobre sugestije u vezi sa našim sistemom odbrane, naglasivši da "nama takvi prijatelji trebaju". Sporazumom je predviđeno dalje unapređenje saradnje u oblasti vojnog (RTS) - Mauro: Srbiji je mesto u Evropi Italija je oduvek smatrala da je mesto Srbije u Evropi, rekao je italijanski ministar odbrane Mario Mauro posle potpisivanja sporazuma o saradnji u oblasti odbrane sa srpski ministrom Nebojšom Rodićem. Ministar odbrane Italije Mario Mauro pozdravio je odluku visoke predstavice EU Ketrin Ešton da uputi zvaničan poziv da otpočnu pregovori Srbije i EU. "To je vrlo važno jer Italija je oduvek smatrala da je mest Srbije u Evropi", rekao je Mauro posle potpisivanja Sporazuma o saradnji u oblasti odbrane sa srpski ministrom odbrane Nebojšom Rodićem. Mauro je zahvalio Rodiću na naporima koje je uložio na planu evrointegracija i podsetio da će od jula 2014. godine Italija preuzeti predsedavanje EU, izrazivši očekivaje da će se proces evrointegracija tada nastaviti. Ministar odbrane Italije je rekao da očekuje da će Savet EU u narednim danima takođe dati pozitivnu ocenu o nastavku evropskog puta Srbije. Mauro je dodao da je potpisivanje današneg sporazuma o saradnji u oblasti odbrane veoma značajno, jer je prethodni dokument bio potpisan između Italije i bivše države Srbije i Crne Gore. Rodić je izrazio zadovoljstvo zbog toga što je Mauro, kao osvedočeni prijatelj Srbije, danas u Beogradu u danu kada postoji nagoveštaj dobrih vesti iz EU. On je naveo da je Mauro uvek davao dobre sugestije u vezi sa našim sistemom odbrane, naglasivši da "nama takvi prijatelji trebaju". Sporazumom je predviđeno dalje unapređenje saradnje u oblasti vojnog školstva, obuke, ABHO centara, vojnoekonomske saradnje. Ministri odbrane Srbije i Italije potpisali su sporazum o saradnji u oblasti odbrane i istakli da je ona u ovom trenutku razvijena i u stalnom usponu. Rodić je zahvalio Italiji zbog podrške evropskim integracijama Srbije, kao i na profesionalnom angažovanju pripadnika oružanih snaga Italije u sastavu Kfora. Težišne oblasti saradnje su školovanje i usavršavanje, obuka specijalnih jedinica, oblast obaveštajnih i izviđačkih poslova i obuka timova za uklanjanje neeksplodiranih ubojnih sredstava, saopštilo je Ministarstvo odbrane. U saopštenju se navodi da je plan da se u martu u Rimu održe sedme bilateralnoodbrambene konsultacije, kada će biti analizirana dosadašnja saradnja i razmotrene oblasti u kojima ju je moguće unaprediti. Ocenjeno je da je vojnoobrazovna saradnja Srbije i Italije veoma razvijena. Od 2005. godine, 59 pripadnika Ministarstva odbrane i Vojske Srbije bili su na školovanju i usavršavanju u vojnoobrazovnim ustanovama Italije i svi kadeti Srbije bili su najbolji među stranim kadetima i iznad proseka u odnosu na ostale kadete. Ministarstvo odbrane zainteresovano je da u narednoj školskoj godini uputi pripadnike na Generalštabno usavršavanje u Centru visokih studija odbrane u Rimu, kurseve za obuku timova za uklanjanje neeksplodiranih RASSEGNA STAMPA Ministro Difesa Mauro firma accordo cooperazione (Belgrado) ubojnih sredstava i kurseve u oblasti civilnovojne saradnje. Ministarstvo odbrane nudi usavršavanje na svim nivoima školovanja za pripadnike oružanih snaga Italije. Rodić i Mauro razgovarali su o unapređenju vojnomedicinske saradnje kroz razmenu i školovanje vojnih lekara, kao i o uspostavljanju saradnje između Centra ABHO u Kruševcu i Intervidovske škole hemijske, biološke, radiološke i nuklearne zaštite oružanih snaga Italije. Ministarstvo odbrane Srbije posebno je zahvalno za višegodišnju ponudu italijanske strane i mogućnost da pripadnici Ministarstva odbrane i Vojske Srbije izučavaju italijanski jezik u Italijanskom kulturnom centru u Beogradu. Rodić i Mauro istakli su potrebu intenziviranja vojnoekonomske saradnje dve zemlje. Razgovaralo se o potpisivanju Sporazuma o vojnotehničkoj saradnji, kao i bilateralnog sporazuma o kodifikaciji, čime će se steći uslovi da naša zemlja bude primljena u viši nivo sponzorisanog članstva NATO kodifikacionog komiteta. Lunedi 16 dicembre 2013 Video 22
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