"L`osservazione è un`arte e come tale va esercitata" (1)
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"L`osservazione è un`arte e come tale va esercitata" (1)
to com arte sap che ci pe di m i n in in mod intr ma per reg "c am in i b Esis libr di tab che gu all 9s m a v prof del In rea sa tu co vafi dal can loro cer co co la vi in fa E Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre un argomento per stagione Osservare e ancora osservare "L'osservazione è un'arte e come tale va esercitata" Sul nostro "Quaderno" si parla spesso di osservazione, (1) anzitut- venti, di lavorare su noi stessi per autoguidarci nelle parole che usiamo e nel modo con cui le pronunciamo: un'osservazione at- tenta, esatta, obiettiva quanto modesta nel senso di non usarla gni dell'altro. Possonoessereutiliinprincipioquandosièinesperti,masiri- te !'applicazione delle stesse può indurre a modelli stereotipati. schia di vedere solo quello che le tabelle propongono, con conirrigidimento mentale. . LosiverificaadesempionelpassaggiodinotescrittetraNido seguente e scuola infantileo tra questa e le elementari.Sivorrebbe garantire una certa coerenza pedagogica basata su conoscenze apre: diventa un inutileesercizio d'ufficioo un passaggio di giudizi che mettono in luce soprattutto le difficoltào smussano le carenze se sivuole proteggere ilsoggetto. . In realtà l'osservazione - e le conseguenti annotazioni - hanno valore solo se condivise all'interno di un gruppo di lavoro: ovvero confrontate su avvenimenti concreti, incrociate, discusse e con- rivisitate. tinuamente Elinor Goldschmied, la psicologa inglese ben nota alle educatrici dei Nidi, ha tante volte sottolineato l'importanza di osservazioni e di annotazioni individualizzate come preparazione a un incontro con i genitori di un bambino, i quali desiderano conoscere come il figlio trascorra le giornate lontano da loro. Le educatrici un momento delicato, di intimità in certo senso, e il fatto che l'educatrice su una scheda o su un suo quaderno abbia annotato i successi significativi del bambino, le occasioni di felicità o di malinconia da condividere con i suoi genitori, fa sentire a questi che il figlio, uno fra tanti, è davvero seguito con attenzione. (1) La frase è di Albert Joosten, grande collaboratore dei Montessori in Olanda, in Italia, in India. Vedi /I Quaderno n. 38 (1993), 65 (2000), 68 (2001). - ILQUADERNOMONTESSORllinvemo200212003--' Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre 6 1: , Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre ILQUADERNOMONTESSORl/inverno200212003-7 H Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre Ann Car (Bo 156 -R 16 di fa ca odb su cart prep in ros ten mm 31 x2Ri Pa Lo C dD 5lu - , gan cos com im è p se s r n o i bas su da pre di las em b c Oss non pu tut es un m e d a s fanc iché tare dis att il più po da pr s m è d op "E sg is op I s a c . " u "Vu far be Dav al ges di un ba l'a p c è Ric un fam es di int a Un uom cam per la str e i un nc do c u g r il cap La sal pe è e £' il su a d m n che l'uo non con aff la do ma pe pu ca n i sem una rag ch no po m a s a p (è d p ficil anc per no Di qu la ne di m il p Nel suo tes del 19 (2) Rip da Gar nel 196 -vp. 12 -m ain ed esn cando inconsapevolmente un facile in- consenso. piuttosto un atteggiamento interiore di empatia, a prescindere dal giudizio: si basa quindi sulla capacità di interpre- zione, piccoli o grandi che condizionano il nostro mododivederelarealtà.. tali, dai pregiudizi Marco ha rovesciato il bicchiere ed io subito penso "Fa così per- cadute. "Facosìperchéègentile"oppure"E'beneeducato"o Marco aiuta una compagna a raccogliere le matite che le sono Nessuno di tali giudizi ci permette di cogliere le motivazioni profonde di questo bambino, le sue eventuali difficoltà o la sua premura verso un compagno. La fretta della "diagnosi", dell'etichetta, tanto più se d'impronta moralistica, ci rende ciechi. quello pido si della sospensione del giudizio. alza vuoI dar/o a vedere? £' la moglie del suo superiore e se la vuole ingraziare? Possiamo costruire su questo piccolo evento un intero romanzo. La verità"è . cui le passa vicino, sente un forte prurito alla testa che lo induce ad alzare il cappello e a grattarsi appena la cute. L'osservazione è sempre un fatto delicato. Lo è ancor più nei confronti del bambino che è del tutto nelle nostre mani: i suoi piccoli gesti, gli sguardi, i sorrisi, i gesti d'ira o i pianti hanno sibile per vie indirette, senza prevaricare né denunciare, senza confronti umilianti o decidendo che è cosi una volta per tutte. L'autoeducazione nelle scuole elementari 2 Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre 8-ILQUADERNOMONTESSORInnvomo200212003 Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre D'altra parte fidarsi della memoria non c(::>nviene (è sempre Mo scr ch la ve de m (c la cap di ved do es in e c que del sci e s co qu d s p O de di os m l o ziat .ogn (. L'a ) ma de es in com esa da co e c rig di os b o tutt le illus le cre va fa A c fa lo scie che ap og m pa d m iniz ed em for di vi m e tu g e l treb me ne la ric de ve le più stan ban che si leg su di le èdti"L ge bam "oli a c o c a o Oltr a q no dim ma de tu ue la tr r e ild'am re suo par og di os so s fatt di intu psi pa m a più piccola cosa è va, scientifica e spirituale. Positiva e scientifica perché c'è un gna mettersi in rapporto rori ottici, le confusioni esatto con la verità; bisogna sfrondare che impurità e sostanze estranee po- depedagogistaamavaibambini".Nientedipiùfalso.Inprimoluogononeraunapedagogista,néunamaestra,maunascien- Questa minuziosa, accurata abitudine a un vedere "pulito" la Montessori la portò in tutto ilsuo lavoro con i bambini. Una del- talismo,maperesplorarnelemanifestazioni ziata di formazione positivista, allenata a quella ricerca puntuale basata sui fatti che le permetteva di vedere in modo oggettivo i comportamenti dei bambini nelle varie circostanze. In secondo luogo era interessata ai bambini non per sentimenquali aspetti varie- gati del "fenomeno umano", del comportamento individuale relazione con l'ambiente, dal punto di vista antropologico ancora che psicologico pologia insiemE?" scienze in prima (e lei aveva studiato psichiatria e antroallora rel:ativamente nuove). Forte della sua formaziOne sciehtificq, la Montessori fu la prima nel Novecento, a partire dall'o studio e dan'aiuto sensoriale ai fondamentale per chiunque volesse occùparsi di educazione. spirituale perché è sull'uomochetalisueattitudinidevonoeser-citarsieperchélecaratteristichedellacreaturachedeve sa della sua famiglia. Infatti alla pagina seguente dell'opera citata aggiunge che l'attitudine della maestra deve anche essere esse- Usaterminidellasferareligiosaperesprimere"quell'intelletto che di sufficiente distacco per costituire un aiuto obiettivo, non prevaricante sulle "delicate costruzioni psichiche"J infantili. Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre ILQUADERNOMONTESSORI(IOverno200212003-9 Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre Maria Ma com pre gli ad a v Ec an le s p e gich Ma non con la sol teo be pr da sé n g ( tific ina" e sen alla libe n nat Né da qu os c d eE' icosì ma una "pr gie pre i p ba te a s ic d che tutt -que noi spuò rife ag "st i di sc n e m -aTut fino allo a l ne bit sc eg so i p l s e i suo da m s lo m a c e cres per com è, sen ins né m N a c quis sui libr ma nel co la re d e todo (Ro "lo inizierei (...) le maestre alla osservazione delle forme più semplici degli esseri viventi, con tutti quei sussidi che la scienza insegna; ne farei delle microscopiste; le inizierei alla coltivazione e alla osservazione delle piante nella loro fisiologia (.. .), le farei penetrare nello studio delle leggi generali biolo- vrebbe essere escluso il "bambino fisico ". Anzi la preparazione più diretta e immediata a un compito superiore dovrebbe essere la conoscenza dei bisogni fisici del bambino dalla nascita all'età in cui la vita psichica, iniziando la sua organizzazione, è suscettibile di trattamento. Non intendo con ciò solo un insegnamento teorico di anatomia, fisiologia tamente la loro crescenza e a provvedere a tutti i loro bisogni fisici (...) 3. pati, sentimmo aprirsi innanzi al nostro spirito il libro della natura, infinito nel suo contenuto di creazione e di miracolo (...). to con il tirocinio osservativo proposto da Ester Bich, Marta Harris e altri per la formazione degli psicoanalisti, vi troviamo una forte coincidenza: per conoscere l'essere umano e agire correttamente in campo educativo o terapeutico occorre osservare con metodo un bambino, in particolare nel suo primo anno di vita. Imparare a guardare senza dirigere, a registrare un percorso di so l'Infant Observation è diventata un metodo fondamentale di for- mazione, strada maestra per Una profess'ionalitàche non si accon la propria. I propositi della Montessori sulla formazione degli educatori sopra riportati, venner.o poi sperimentati nella Regia Scuola di Mecome 1928 -1938) da lei diretta e sono anche all'origine della Scuola Assistenti all'lnfan~ia Montessori (1949-1960) 4, pure del Centro Nascita Adele Costa Gnocchi, Qui l'osservazione Montessori avveniva dal '58, entrambi fondati da a con neonati o con bambini dei pri- sempre Roma. (3) Il neretto è nostro. (4)VediL'Associazione"CentroNascitaMontessori" dal 1947 a oggi un'idea una storia, nel 1996 a cura de "Il Quaderno Montessori". Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre 1O-ILQUADERNOMONTESSORInnvemo200212003 Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre role: edito Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre ILQUADERNOMONTESSORl/inverno200212003-11 Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre ta azzu mm 200 x1Par Ins Né 57 Ottavio Leoni (Roma, c. 1578 - 1630), Ritratto di giovinetta, matita nera lumeggiata di bianco su car- di certi eventi. Se un neonato resta tranquillo all'ingresso silenzioso di qualcuno o invece reagisce piangendo a una porta sbattuta o a voci ele~ vate d'improvviso, questo avrà forse un significato. Si raccolgono altre note in merito, precise, scarne, senza giudizi. Alla fine si ha la certezza che i rumori violenti e improvvisi lo disturbano co- mente sulla base di molte ripetute osservazioni si arriva a cogliere per intero la delicata sensorialità fin dagli inizi dell'esistenza. Qualche . esempio: Una bambina di undici mesi, seduta su un tappeto, prende da una scatola con vari oggetti un anello, largo e leggero, e cerca di tenerlo sospeso con ilpollice; pre con grande attenzione; dal quarto giorno, dopo aver preso l'anello con il pollice, lo dondola varie volte senza farlo cadere; poi lo fa scivolare giù, lo riprende e ricomincia; dal settimo all'undicesimo giorno tiene sollevato ripetutamente un nastro; non cerca più l'anello; . per i seguenti altri quattro giorni usa invece un bicchierino di plastica, poi di colpo abbandona del tutto il gioco. La, persor:"la che la osserva nei diversi giorni si limita alla nuda elen- cazibne dei 'fatti, senza alcuna interpretazione del tipo "Fa così perché..,"e qluE3stopermette di stabilire jiItipo di"esploraz'ioneche di s(Ja~otaleiniziativa la piccola porta avanti. Una bambina di quattro anni e mezzo, entrata da poco in una scuola infantile, appare timida e silenziosa: guarda tutto quello che le accade intorno, sta seduta, non si muove e soprattutto non apre bocca. Le maestre di classe ne parlano con i genitori i quali affermano che in casa la bambina, anche quando ci sono amichetti, appare tranquilla e felice di giocare. Le maestre decidono quindi di farla parlare "inogni modo n. "Deve vincere la timidezza "dice una e l'altra propone di metterla nel gruppo delle "più chiacchierinen. In prale. La situazione in tre settimane sembra peggiorare tanto che le maestre, consultati i genitori, chiedono un parere all'esperta psico-pedagogica del Comune, che le assegna per tre volte la settimana una logopedista. Ai genitori, preoccupatissimi, viene detto che la loro figlia ha "difficoltà relazionalin. A cinque settimane dall'inizio scolastico la bambina comincia a dire di non Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre 12 -ILQUADERNOMONTESSORl/inverno200212003 Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre mimesi:leallievedovevanoannotarepuntualmenteifatti,de-scriveresenzafronzoliicomportamenticomepurelaconcate- sì com le luc gli spo sb e t ra L ro per sei mat di seg rim ne ste lu ri l's tica non le si per di com co si se di pla capi com fun que pe lei sc cte ètp nazione Pas altr due sett ma le sce si rip co l' c d do la picc dal nas e m tut ins i f su a lo e biar scuo cer se po un m "i D l tissi amb Da no si av ai ba m è a avv con tem del tut pe e a s d c a e Un bam ries da sé a s un st di ti u d ti rass Un sen nu di lib in a p a p tent si blo com ad"N pu es ve ir a scuola all'in- gresso. La madre viene invitata ad andarsene "per non complicare le cose". notte si sveglia e spesso è in un bagno di pipì, cosa che non accadeva da almeno diciotto mesi. I genitori a questo punto consultano ilpediatra di fiducia il quale, conoscen- ghe ricerche ne individuano quella che a loro sembra più pronta a mettersi in ascolto. Nella nuova scuola la bambina è accolta con discrezione, sorrisi e senza incitamenti di sorta. La nuova maestra annota giorno per giorno il suo lenda varie cose: i giochi con l'acqua, la macchina della pasta, le matite colorate sempre a disposizione. Dopo due mesi comincia a parlare con la maestra e gioca volentieri in giardino con i compagni. A poco a poco anche in classe arrivano le sue parole insieme a notevoli espressioni di indipendenza e di socievolezza. Salvata "per i capelli", si potrebbe dire! Nella professionalità dell'educatore l'osservazione dovrebbe essere un'abitudine a registrare quel filone di lenti cambiamenti che Maria Montessori chiamava costruzione dell'ordine interiore: bientale. fidenza, di npia o di agitazione, di passività o di senso di incapacità solo se l'ambiente gli appare favorevole, anche senza l'in.. tervento diretto di adulti o di compagni. Il fatto di poter sceglierre da sé taluni oggetti, usarli quanto e dove vuole, ripetere se gli piace, scegliersi un amichetto cui affiancarsi sono tutti elemen- co il bambino. Si apre alla creatività perché sta bene con se stesso. Talvoltareagisce con eccitazione oppure, dopo qualche co a poco riprende coraggio. Storiecosì si leggono nelle annotazioni puntualidi molte maestre - qui ci riferiamo in particolare a quelle che hanno una forma- zione montessoriana - sia con bambini dei primi sei anni, sia con ragazzini della scuola elementare, già guastati dai voti, dall'abitudine ad essere accusati e ad accusare. Più sono grandi, più lungo e forse arduo sarà il cammino di liberazione, di conquista di un rinnovata sicurezza. Tutti però possono arrivare al cambiamento, all'ordine interiore. La consapeBiblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre ILQUADERNOMONTESSORl/inverno2002/2003-13- Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre voler più andare a scuola. Piange a casa prima di uscire, piange Il ! Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Progettazione Educativa e Didattica - Università Roma Tre da preferenze o antipatie gratuite, da interpretazioni negative o positive, sradicate dai fatti. Il bambino sente l'amore dell'adulto se non è smanceria mater- gile, le parole incoraggianti e misurate che la maestra gli rivolge e in tutto que9to avverte la protezione che gli riconosce dignità Grazia Honegger Fresco . .:ti.' : 4 i~i :: I "'.. "3; ,>",!= r - ,,",> ..,. ...,..> ~~ ,y.t:~~~ ,. \ ,'., ,. '" , ,;; "'>~ . t........- .-I Londra, 1560 (Bologna British Giovane bagnante,sanguignasucarta,mm.293 Carracci x 370. /1"'1-> '\. .;,.", -.. -Roma1609), Annibale - - r_~ ~-' . .-. Museum. Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre 14 - IL QUADERNOMONTESSORIAnvemo ill te una rela "pu tra ad e b ci p a nali ma asc de su Sé pr A l'a v e indi a dco a oa dan uto volezza da parte del maestro di tutti i passi progressivi compiuti dal bambino, dei momenti in cui ha avuto bisogno di un sostegno diretto e quando invece gli è bastato l'indiretto, permet- 200212003 -I
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autoriflessione, di controllo delle proprie ansie, di lavoro in équipe e, non ultimo, di una visione culturale
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