L`impegno di Sofia Cavalletti - CeSMon – Centro di Studi
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L`impegno di Sofia Cavalletti - CeSMon – Centro di Studi
Montessori nel mondo L'impegno di Sofia Cavalletti Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Scienze della Formazione - Università Roma Tre Abbiamo avuto ia fortuna di conoscere questa grande donna a Roma nel 2003. Fondatrice della Catechesi del Buon Pastore, a partire dagli anni '50 aveva anchie organizzato, nella sua antica casa del centro storico di Roma, vicina alla ctiiesa del Borromini, tre aule di catechesi, ricchissime di materiali, cartine storiche e plastici. Continuava ancora, sia pure a passo un po' ridotto, il suo impegno e ci illustrò, con competenza e chiarezza incredibili, il cammino che percorreva con i suoi piccoli e piccolissimi compagni di viaggio. Compagni di viaggio? Mi sarebbe venuto spontaneo un "discepoli" o qualcosa del genere, ma proprio lei fu durissima nel ribadirci che il Pastore era uno solo e tutti gli altri pecorelle... anche se i preti spesso non erano d'accordo! Raccontava come i piccoli (anche cinquanta alla volta!) fossero sempre molto assorti e concentrati, mentre il brusio maggiore proveniva dal grande atrio di casa, dove i genitori attendevano l'uscita dei figli. Già ultraottantenne, attenta a tutto, disponibilissima, la battuta sempre pronta (e tagliente!), a suo agio con il computer portatile con cui si collegava a tutto il mondo... Che dire? Sapevamo di essere di fronte a una grande teologa e biblista, docente universitaria, rispettata, temuta (e tenuta a distanza) dalle stanze vaticane, ma quello che più ci ha colpito di lei, è stata la capacità di entrare in sintonia con ì bambini più piccoli e l'entusiasmo con cui ci si applicava. Nostro figlio Davide, che allora aveva tre anni, venne da lei affettuosamente definito "un vecchietto" ovvero in ritardo all'appuntamento affettivo con Dio; appuntamento che la Catechesi del Buon Pastore riesce a cogliere dal primo anno di età, se non prima della nascita, attraverso i genitori. Sofia - che manteneva i contatti con le sue numerosissime allieve sparse ai quattro angoli del globo - era ben aggiornata su tutti gli sviluppi e le esperienze in corso. Abbiamo accennato al Brasile (dove avevamo amici) e ci ha fornito in un attimo una serie di riferimenti nell'area! Insomma, la diffusione della Catechesi del Buon Pastore ci è sembrata ricalcare quella della scuola montessoriana: grandissimo seguito ovunque, pochissimo in Italia. Ne era ben consapevole, ma per nulla turbata: continuava il suo lavoro con la massima determinazione e la serena certezza di operare sempre Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre 28 - IL QUADERNO MONTESSORI/primavera - n. 113 in favore dei più piccoli, senza attendere, né pretendere particolari benemerenze su questa terra. Centro di Studi Montessoriani - Dipartimento di Scienze della Formazione - Università Roma Tre Gabriella Cicolini e Giorgio Semeria Sofia, nata il 21 agosto 1917 a Roma, è qui morta il 23 agosto 2011, preparandosi a questa sua uscita in modo mirabile che speriamo qualche sua allieva vorrà raccontare: ha sofferto molto, ma negli ultimi giorni a poco a poco si è addormentata. Nei suoi anni universitari era stata allieva di Italo (Eugenio) Zolli, già rabbino capo a Roma, passato al Cristianesimo dopo la guerra, un evento sofferto per lui, doloroso per la comunità ebraica. Da Zolli, eccellente e coltissimo maestro, aveva imparato l'ebraico e conosciuto il Talmud. A poco più di trent'anni incontrò Adele Costa Gnocchi, due donne diversissime: Sofia, di modi semplici e diretti ma di educazione raffinata, Adele, educatrice di acuta intelligenza, formatrice socratica di maestri e genitori, entrambe di fede salda, ma di mente libera e di forte, pacato ottimismo. Via degli Orsini - la breve strada in selciato romano che, dalla piazzetta dell'Orologio di fianco alla "Chiesa Nuova" famosa per la facciata del Borromini, porta diretta all'ingresso di Palazzo Taverna - era il percorso usuale di Adele che ogni giorno si recava alla sua "Scuoletta" Montessori all'interno del Palazzo. Incontrava di frequente Sofia che, già docente all'Istituto Biblico di Roma, abitava nel grande appartamento di famiglia in un altro antico edificio, al n.34 di via degli Orsini. Adele che cercava da tempo - e senza risultati - qualcuno di chiesa che sapesse rivolgersi ai bambini senza parlare di inferno e paradiso, di colpe e penitenze, intuì il valore di Sofia. Costei, che non si era mai occupata di infanzia, accettò di sperimentare vie nuove con il suo aiuto e con quello di una giovane maestra Montessori che Adele Je fece conoscere: Gianna Gobbi'. Adele le insegnò a osservare i bambini (Sofia conosceva la "Scuoletta" sempre ammirata della quiete e della concentrazione che vi si notava), Gianna, attenta e abilissima nel lavoro manuale, le indicò le vie concrete con cui si agisce nelle scuole Montessori tramite materiali specifici. Sofia mise a disposizione alcune delle proprie stanze, trasformandole in una scuola/non scuola, luogo di raccoglimento e di sperimentazione. Capì Montessori, soprattutto capì che la convivenza umana potrebbe migliorare e pacificarsi a partire dai bambini^ e di qui ebbe inizio la sua ricerca. Il 1954 la Catecfiesi del Buon Pastore cominciò dalle parabole del 1 Di Gianna Gobbi abbiamo parlato nel Quaderno n. 73, 2002 . 2 Gli inizi di questa storia sono stati raccontati dalla stessa Sofia in Radici nel futuro / La vita di Adele Costa Gnocchi/, edizioni la nneridiana, Molfetta 2001. Regno - quella del "Buon Pastore" per prima, la più protettiva per il sentire dei piccoli - e le Parabole della pietas, del comportamento morale per i più grandi, con la conoscenza dei luoghi e dei testi sacri, senza infiocchettature né banali adattamenti infantili, senza premi né castighi, riconoscendo a ciascuno il proprio tempo, il ritmo di crescita, 1 propri interessi. Sofia trasformò la sua casa nel primo atrium, dapprima accogliendo solo bambini e ragazzi, poi anche gli adulti che desideravano imparare questa strada più limpida di conoscenza e di fede, sempre cercando le soluzioni più adatte e sperimentando nelle rare parrocchie disponibili una modalità diversa dal solito catechismo, rispettosa del modo di essere e di sentire dei piccoli. A poco a poco l'esperienza si è diffusa: approvata dalla Chiesa, ha trovato ascolto più in Europa che in Italia, poi nelle Americhe fino al lontano Giappone. Innumerevoli oggi le allieve e gli allievi; a Roma ricordiamo Tilde Cecchini, straordinaria collaboratrice della prima ora, che insieme a Sofia ebbe l'onore di una visita nell'afr/tv/r? di papa Giovanni Paolo II (Woytyla). La figlia Francesca, oggi docente alla "Sapienza", continua nell'impegno materno; a Milano, Costanza Buttafava; Alessandra Bonetti a Panama e in altri luoghi del Centro America, una delle regioni più povere del mondo. Citando alcuni si rischia di trascurare tanti altri. Fermiamoci qui, ricordando come ì'atrium di via degli Orsini, fortemente ispirato alla modalità Montessori di relazioni con i bambini,rispettose delle loro esigenze più profonde, sia stato al centro della vita di Sofia, la cui vasta bibliografia testimonia, accanto alle varie opere, alcune redatte anche con Gianna Gobbi, il suo valore come teologa e come biblista. La sua ricerca ha precorso in molti modi voci e speranze del Concilio Vaticano II, cui Sofia partecipò direttamente - una delle rare donne presenti - sostenuta anche dal camaldolese Cipriano Vagaggini che del Concilio fu uno degli artefici più coraggiosi. Alle involuzioni che seguirono Sofia oppose la sua inguaribile speranza nei bambini, a partire dai più piccoli e nei giovani ed è forse questo il segnale più forte che ha segnato tutto il suo lavoro. La Redazione ringrazia vivamente i signori Semeria e Costanza Buttafava per il contributo datoci per la stesura della breve memoria redazionale; Francesca Coccinini per le foto inviateci. Biblioteca Digitale Montessoriana (BDM) / Montessori Digital Library - Centre for Montessori Studies - University of Roma Tre - IL QUADERNO MONTESSORI/primavera - n. 113 IL QUADERNO MONTESSORI/primavera - n. 113 " 31
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