Numero 3 - Dicembre 2009 - SANFELICE 1893 Banca Popolare
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Numero 3 - Dicembre 2009 - SANFELICE 1893 Banca Popolare
ANNO II _ NUMERO 3 _ DICEMBRE 2009 SANFELICE1893 Periodico di informazione ad uso interno per soci e dipendenti a cura di SANFELICE 1893 Banca Popolare 1 UN VECCHIO ADAGIO: CHI VA PIANO… VA SANO… 2 ...VERSO IL SERENO? 3 I NUMERI DELLA SEMESTRALE 5 STAGE ALLA SANFELICE1893 7 PREMIARE LA TRADIZIONE POPOLARE 8 ASILO INFANTILE 9 LA MONETA ELETTRONICA • PICCOLA 10 CMS: CHI ERA COSTEI? 11 UN NUOVO... ABITO 11 18,19, E 20! SIAMO A REGGIO EMILIA 12 TUTTI IN BICICLETTA! MA•FORTE PICCOLA•MA•FORTE • PICCOLA • PICCOLA • PICCOLA MA•FORTE MA•FORTE MA•FORTE 1 MUTUOFELICE I tuoi sogni diventano realtà �������������������������� Mutuo fondiario prima casa �������������������������������������������������� Finanziamenti fino al 70% del valore dell’immobile ���������������������� Durata massima 20 anni �������������������������������������������� ������� ��������� Rate mensili con indicizzazione all’euribor o al tasso BCE (per mutui a tasso variabile) ������������������������������� Rate mensili fisse per 5 anni con indicizzazione all’IRS 5 anni ��������������������������������������������������� ������������ (per mutui multitasso) ������������������������ Spese di istruttoria contenute ������������������������������ Polizze assicurative con copertura rischio impiego, per essere sempre più Felici ��������������������������������������������������� ����������� ���������������������������� anno ii _ numero 3 _ DicemBre 2009 ANNO II NUMERO 3 sanfelice1893 DICEMBRE 2009 Periodico di informazione ad uso interno per soci e dipendenti a cura di sanfelice 1893 Banca Popolare Periodico di informazione ad uso interno per soci e dipendenti a cura di SANFELICE 1893 Banca Popolare 1 2 un vecchio adagio: chi va piano… va Sano… ...verSo il Sereno? 3 i nuMeri della SeMeStrale 5 Stage alla Sanfelice1893 7 preMiare la tradizione popolare 8 aSilo infantile 9 la Moneta elettronica 10 cMS: chi era coStei? • PICCOLA MA•FORTE 11 un nuovo... abito 11 18,19, e 20! SiaMo a reggio eMilia 12 tutti in bicicletta! • PICCOLA • PICCOLA MA•FORTE MA•FORTE ANNO _ NUMERO 3 CapoII Redazione DICEMBRE 2009 Guido Boschini Periodico di informazione ad uso interno per soci Redazione e dipendenti cura di SANFELICE 1893 Banca Popolare Maria aTeresa Benotti Vittorio Belloi Paolo Folli Direttore Responsabile Paolo Lanzoni Franco Cocchi Capo Redazione Guido Boschini PICCOLA•MA•FORTE • PICCOLA MA•FORTE Direttore Responsabile Franco Cocchi 1 Impaginazione e grafica Labirinto.net Redazione Stampe Maria Teresa Benotti, Vittorio Tipografia Baraldini Sas Belloi, Paolo Folli, Paolo Lanzoni, Stefano Incerti Medici, Fabrizio Vancini, il Chiuso in redazione Cesare Rebecchi 30/11/2009 Impaginazione e grafica Labirinto.net Stampe Tipografia Baraldini sas Chiuso in redazione il 30/11/09 PRIMO PIANO di Giuseppe Pivetti Un vecchio adagio: Chi va piano… va sano… Carissimi Soci, avanti, adagio, con calma e prudenza. Con questa bizzarra espressione definiamo la situazione generale e, in particolare quella economica territoriale e nazionale. Siamo parte di un sistema che ha ottenuto per anni rilevanti risultati, raffrontati ad altri Paesi Europei, ma che ora soffre pur non essendo a rischio la stabilità. Ad oggi formulare una sicura interpretazione del momento economico non è facile. Non so dirVi se i lievi aumenti registrati da indici, statistiche e previsioni si concretizzeranno a breve, ritengo più probabile che occorreranno molti mesi prima di raggiungere una rassicurante tranquillità. La partecipazione attiva all’andamento generale dell’economia rientra fra i doveri prioritari della Vostra Banca, ciò che possiamo e vogliamo fare è continuare a lavorare con paziente fermezza e sereno coraggio nell’interesse della Banca, preservando il valore dei Soci. La Vostra Banca si espande a piccoli passi e - quando leggerete - sarà già operativa la nuova filiale di Reggio Emilia, città con un ottimo potenziale economico che, siamo certi, ci darà soddisfazione. Le altre filiali aperte negli ultimi due anni producono risultati molto buoni; senza nulla togliere agli altri meritevoli sportelli, cito Carpi che, nonostante il tessuto economico sia soggetto ad un andamento altalenante, sta realizzando una performance di rilievo e, nel contempo, la cittadina ha ritrovato e apprezzato la perduta banca locale. Ci siamo adeguati, con un sensibile anticipo, alle normative sulla “governance”. L’attento esame delle “Disposizioni di Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle Banche” (emesse da Banca d’Italia nel marzo 2008), hanno portato il Consiglio di Amministrazione a deliberare la proposta di modifica e adeguamento dello Statuto Sociale, approvato dall’Assemblea Straordinaria dei Soci del 23/5/2009, e a definire l’insieme delle regole e dei processi in base ai quali lo stesso Consiglio determina obiettivi e strategie, governa le relazioni con i Soci, verifica performance ed operatività, in altri termini gestisce e controlla la Banca nell’ottica di sana e prudente gestione. Questo è ciò che facciamo e vogliamo continuare a fare, con sempre rinnovata passione atta a riscaldare l’azione. Concludo con i migliori Auguri ai Soci, agli Azionisti, alla nostra affezionata Clientela che, a volte brontolando a volte congratulandosi, continua ad avere fiducia in noi. Dal Consiglio di Amministrazione, dal Collegio Sindacale e dalla Direzione Generale Sereno Natale e Felice Anno Nuovo a tutti Voi. Cav. P.I. Giuseppe Pivetti Presidente Presidente 1 EDITORIALE di Franco Cocchi ...verso il sereno? Le buone notizie sono ben visibili sulle prime pagine dei giornali. Nel terzo trimestre del 2009 il Prodotto Interno Lordo è cresciuto rispetto al trimestre precedente, dopo una lunga serie di flessioni, e questa è una notizia. Nell’area Ocse la crescita è stata dello 0,8% rispetto al trimestre precedente. L’Italia nel terzo trimestre ha messo a segno una crescita dell’economia dopo cinque trimestri negativi e registra - riferisce l’Ocse - un +0,6% rispetto al trimestre precedente, leggermente inferiore ai Paesi del G7 (+0,7%) ma superiore sia alla media UE (+0,2%), sia all’area Euro (+0,4%).Guardando avanti, il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, vede rosa sulla nostra economia per il prossimo anno: «Può essere che nel 2010 il PIL chiuda con un segno positivo, +1% o più dell’1%». Le notizie meno buone sono più defilate ma ce ne sono diverse, se guardiamo bene nei giornali delle ultime settimane. Cercherò di farne una sintesi, per dare un quadro il più possibile completo della situazione. E’ vero che la crisi sembra ora allentare la sua morsa e che per i prossimi mesi si configura una fase di ripresa. Tuttavia le previsioni congiunturali più diffuse ed autorevoli parlano di una ripresa lenta ed incerta. Siamo lontani dai livelli di produzione e occupazione ante crisi. In molti paesi, tra cui il nostro, l’entità della crisi e i suoi riflessi sull’economia reale sono tali che il ritorno alla situazione antecedente richiederà anni di lavoro. La debole ripresa che stiamo osservando poggia soprattutto sul sostegno delle misure di politica economica varate dai Governi dei maggiori paesi. In effetti, sappiamo che la ripresa è “drogata” da interventi pubblici senza precedenti. Si parla a livello globale di qualche migliaia di miliardi di dollari. Effetti positivi inevitabilmente ce ne sono, ma in tanti si chiedono se la ripresa possa essere sostenibile. Del resto, «è difficile sostenere che la crisi è passata quando la disoccupazione è ai massimi storici, e continua a salire». È l’analisi sull’economia globale del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique StraussKahn. Inoltre, secondo Strauss-Kahn, i sistemi bancari delle economie avanzate restano sottocapitalizzati, appesantiti dai prestiti in sofferenza, mentre, dal lato delle famiglie, le deboli posizioni finanziarie e l’elevata disoccupazione si faranno sentire sui consumi ancora per diverso tempo. Parliamo delle banche. In Italia il sistema bancario ha retto l’urto del 2008 meglio degli altri, ma nel 2009 le difficoltà Direttore Generale 2 delle imprese si stanno trasformando in sofferenze per le Banche. Dice il Presidente dell’ABI, Corrado Faissola: “Da molti mesi il nostro sistema bancario sta registrando una crescita delle sofferenze. A settembre quelle lorde sono 55 miliardi (+25% su base annua e più del 3% in rapporto agli impieghi). Le rettifiche di valore nette per il deterioramento dei crediti sono state nel primo semestre di oltre 9 miliardi e la tendenza è al peggioramento”. Conferma Prometeia nel suo ultimo Rapporto di Previsione che l’onda lunga delle sofferenze proseguirà per tutto il 2010 ed anche oltre, poiché l’emersione potrebbe manifestarsi in tempi più lunghi per gli effetti della moratoria sui crediti alle PMI. Secondo un recentissimo studio di Cerved il momento della verità si avrà a fine anno: si vedrà quanti imprenditori ce l’hanno fatta e quanti invece dovranno chiudere l’attività. Quindi, per le Banche le previsioni per il 2010 disegnano ancora un anno non facile. Dice il Governatore di Banca d’Italia: “Dall’inizio del 2009 le aspettative degli analisti finanziari sono state più volte riviste al ribasso. Gli utili registrerebbero una ripresa solo nel 2011, pur rimanendo al di sotto dei risultati conseguiti nel 2008.” Sulla stessa linea Prometeia: “Soltanto dal 2011 l’evoluzione della redditività delle banche dovrebbe registrare un significativo miglioramento, che tuttavia non raggiungerà i livelli pre-crisi.” Siamo prossimi al Natale e mi piacerebbe terminare queste riflessioni con pieno ottimismo, ma non sarei onesto. Siamo una Banca che non vuole raccontare storie: il 2010 sarà ancora un anno duro e bisogna rimanere con i piedi per terra. Se i segnali di ripresa si consolideranno rivedremo la luce nel settembre del 2010. Ciò nonostante desidero concludere con un messaggio positivo, all’insegna dell’equilibrio e della determinazione. Nel nostro territorio ci sono molte buone imprese, in grado di superare la crisi anche più forti di prima, tutelando l’occupazione. Noi non faremo mancare loro il nostro sostegno. Dal canto nostro, anche nel 2010 faremo ogni sforzo per dare un buon risultato ai nostri Soci, come abbiamo certamente fatto nel 2008 e come contiamo di fare nel 2009. Ricordando sempre che siamo una Banca Popolare e quindi per vocazione non cerchiamo la massimizzazione del profitto a breve, ma vogliamo produrre risultati solidi e sostenibili nel tempo. Anche da parte mia un sincero augurio di Buone Feste. Dott. Franco Cocchi Direttore Generale EDITORIALE di Maria Teresa Benotti 30 giugno 2009 I numeri della semestrale L’anno in corso rappresenta senza dubbio una delle sfide più impegnative che tutto il sistema economico e finanziario ha dovuto fronteggiare dal dopoguerra ad oggi. La nostra Banca ha sempre affrontato il proprio cammino con umiltà, facendo sempre, come dicevano i nostri vecchi, “il passo secondo la gamba”. Abbiamo evitato di fare e di consigliare ai nostri Clienti investimenti che neanche noi capivamo a fondo; mi riferisco ai derivati, ai titoli strutturati e a tanti altri prodotti finanziari che, negli anni, forse non ci hanno consentito risultati straordinari che molte banche registravano nei loro bilanci, ma sicuramente ci ha preservato dal terremoto che molti operatori del settore hanno vissuto nell’ultimo biennio. L’avere tenuto alla larga la nostra Banca da logiche volte alla miope massimizzazione dei risultati nel breve periodo, ci permette, oggi, di affrontare il seppur difficile cammino di una crisi globale con maggiore serenità e solidità, forti dei nostri valori, delle nostre tradizioni, ma soprattutto dei nostri numeri. E, in tema di numeri, possiamo sostenere che quanto riportato in fondo al conto economico al 30 giugno 2009 (per capirci l’utile netto) della SANFELICE 1893 è senza dubbio un ottimo risultato. Aver registrato un “segno” positivo rispetto allo stesso periodo del 2008 è motivo di indubbia soddisfazione, quando mediamente il sistema bancario ha visto gli utili 2009 drasticamente in calo se paragonati allo scorso anno. Entrando più nel dettaglio, abbiamo visto diminuire il margine d’interesse per effetto della forte riduzione dei tassi di interesse, nonostante le masse siano aumentate e continuino a crescere. Abbiamo incrementato gli utili su titoli di proprietà (esclusivamente titoli di Stato) con benefiche ricadute sui profitti. E’ proseguita la forte attenzione al contenimento dei costi, che pur aumentati (+4.1% rispetto al 2008) registrano una riduzione delle spese amministrative di oltre il 19% (nonostante l’apertura di 2 succursali) rispetto al 30/6/2008. E’ continuata la forte attenzione riservata al monitoraggio ed al contenimento dei rischi di credito; anche in questo comparto si registrano benefici in termini di minori rettifiche su crediti. Per queste ragioni il nostro conto economico regge, anche perché il nostro credito si è deteriorato meno di quello di altre banche. Nel primo semestre 2009 la raccolta diretta ha avuto un CONTINUA > 3 DALLA PRIMA > arriverà nel 2010”. Lo scenario dipinto è decisamente sconfortante. La nostra Banca, alla luce dei dati mensili prodotti dalla gestione, è un poco più ottimista anche se difficilmente riusciremo ad eguagliare le stesse percentuali di crescita del 2008; chiudere il bilancio 2009 con un segno “più” sarebbe già un risultato straordinario. Nel secondo semestre 2009 il margine di interesse si sta ancora contraendo e sono in corso ulteriori accantonamenti su crediti in vista di possibili scenari sfavorevoli. Tali accantonamenti, secondo le previsioni, si assesteranno in ogni caso a livelli inferiori rispetto a quanto si prospetta per il sistema. La rigorosa azione attuata nell’esaminare il credito ha dato i suoi frutti preservando la Banca da ulteriori e maggiori rischi, consentendo una minore necessità di accantonamenti. Vice Direttore Generale Maria Teresa Benotti buon incremento, mentre gli impieghi hanno subito un modesto rallentamento. Al momento in cui Vi sto scrivendo la raccolta diretta è pari a 635 ml di € (+5,6% rispetto al 31/12/2008), mentre gli impieghi hanno superato i 500 ml di € (+1.7% rispetto al 31/12/2008). E’ chiaro, però, che ritenere di uscire indenni dai fatti che accadono attorno a noi, quali aziende in crisi, famiglie in difficoltà, aumento della disoccupazione solo per citarne alcuni, sarebbe da incoscienti. Mi viene in mente al riguardo, avendone conservato il ritaglio di giornale, l’articolo dal titolo “utili dimezzati”, pubblicato lo scorso ottobre dal più quotato quotidiano economico italiano. E’ nostra convinzione che il denaro vada prestato quando sussistono i presupposti oggettivi per il buon esito delle iniziative e quando i Clienti si impegnano direttamente in prima persona, condividendo il rischio con la Banca. Concludo questo breve ma intenso viaggio nei dati della Banca con un messaggio positivo e al tempo stesso coscienzioso: la nostra Banca guarda al futuro con ottimismo ma anche con prudenza, consapevole dei propri mezzi e dei propri limiti, senza strafare, com’è nel nostro stile, dando importanza - in primis - alla solidità patrimoniale e, a seguire, ad una redditività sostenibile nel tempo, avendo cura del territorio di radicamento e dei suoi valori fondamentali. Con l’auspicio di un nuovo anno migliore del vecchio, invio a tutti Voi i miei più sinceri Auguri. Maria Teresa Benotti Vice Direttore Generale Parlando dei risultati delle Banche italiane, l’articolo in questione diceva testualmente “I profitti saranno sufficienti per coprire le perdite senza intaccare il capitale, ma dopo un dimezzamento nel 2008 si dimezzeranno anche nel 2009. E questa è solo la buona notizia: quella cattiva è che il peggio 30/06/2009 30/06/2008 Var. % Margine di interesse 7.965 8.688 - 8.3% Commissioni nette 1.529 1.619 - 5.6% Altri componenti reddituali (plus. da titoli, dividendi, etc.) 1.482 528 +180% Margine di intermediazione 10.975 10.835 + 1.3% Risultato netto della gestione finanziaria 10.629 10.212 + 4.1% - 7.253 - 6.976 +4.0% Utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte 3.377 3.291 +2.6% Utile netto 2.163 1.977 + 9.4% Costi operativi 4 TESI DI LAUREA di Luca Poltronieri Stage alla SANFELICE1893 Sono Luca Poltronieri, 22 anni, sono nato e vivo a Cento (FE), mi sono laureato il 25/9/09 presso l’università degli studi di Modena e Reggio Emilia Facoltà di Economia “Marco Biagi”. Laurea triennale, ottenuta in tre anni precisi, in Economia Aziendale curriculum Amministrazione e Finanza. Attualmente sono iscritto, sempre presso la Facoltà di Economia “Marco Biagi” di Modena, nel Corso di Laurea Magistrale in “Analisi Consulenza e Gestione Finanziaria”. Ho trascorso un gratificante periodo formativo presso la SANFELICE 1893, nel corso del quale ho approfondito numerose tematiche relative al “credito”, in particolare, ed al funzionamento della Banca in generale; al termine dello stage ho redatto la tesi di laurea. Racconto con entusiasmo questa mia esperienza perché è stata formativa anche dal punto di vista lavorativo, in quanto mi ha permesso di entrare anticipatamente nel mondo del lavoro e valutare le problematiche che quotidianamente debbono essere affrontate e risolte. Anche le relazioni interpersonali sono state importanti, ho conosciuto e apprezzato tante persone che mi hanno ben accolto e aiutato nella raccolta del materiale necessario alla stesura della tesi e che mi hanno fornito, con tanta pazienza, ottimi suggerimenti utili per ottenere un miglior risultato finale. Riporto alcuni stralci della tesi augurando a tutti i giovani universitari che mi leggono di avere la stessa opportunità che ho avuto io. Ora non mi resta che salutarVi e darVi appuntamento (magari!!) alla prossima tesi fra circa due anni, nel frattempo mi rimetto a studiare! Buon Natale a tutti. Introduzione alla tesi: “Il seguente elaborato trae origine dall’ esperienza formativa di stage effettuata, presso la SANFELICE 1893 Banca Popolare Società Cooperativa per Azioni, dal 8 Giugno 2009 al 13 Agosto 2009. Attraverso questa breve introduzione si cerca di definire in linea generale la struttura e il taglio fornito alla relazione, ed in particolar modo i contenuti che più dettagliatamente saranno affrontati e approfonditi. Il tema principalmente analizzato scaturisce da ciò che effettivamente, presso l’Ufficio Fidi di questo Istituto di Credito, ho potuto realmente osservare: l’attività di analisi e di concessione del credito. Si tratta di un comparto piuttosto vasto e complesso, indubbiamente affascinante, ma che in questa fase della nostra economia, più che mai globalizzata e, attualmente in gravi difficoltà, assume un’importanza rilevante ed è oggetto di forti dibattiti e critiche.La realtà della banca nella quale mi sono addentrato rappresenta la tipica Banca locale, contrapposta ai “giganti” del settore a livello nazionale ed internazionale; nonostante ciò, questa esperienza mi ha permesso di capire le enormi difficoltà che la Banca deve affrontare nell’attività di gestione del credito e del rischio che quest’ultimo porta con sé, specie a seguito delle nuove normative e dei parametri che il Nuovo Accordo sul Capitale, noto come Basilea 2, prevede. Risulta, pertanto, evidente che prima di entrare nel merito di quando suesposto, occorra descrivere la Banca con riferimento alle sue caratteristiche generali, alla sua storia, con particolare attenzione ai processi di cambiamento e trasformazione che la stessa ha subito nel corso di questi anni e che l’hanno portata ad assumere un assetto di forte radicamento verso il territorio e di estrema vicinanza alla clientela. Per quanto concerne, poi, la congiuntura economica negativa verranno esposti dati di sintesi di bilancio che attestano come la SANFELICE 1893, nonostante, le sue ridotte dimensioni, ma caratterizzata da una grande forza interna, sia riuscita a raggiungere risultati soddisfacenti. Seguirà una seconda parte dove verrà 5 analizzata la mia esperienza presso l’Uffici Fidi della sede centrale, con particolare riferimento all’attività svolta all’interno dello stesso, concentrando l’attenzione in ciò che viene definito “il processo di affidamento” e i relativi prodotti finanziari erogati alla clientela sulla base delle esigenze espresse e dei relativi fabbisogni finanziari. Infine, nella terza parte della relazione saranno esposte oltre alle considerazioni finali, gli aspetti positivi e negativi dell’esperienza svolta, accompagnati da una valutazione dell’attività effettuata, dei rapporti con i colleghi di lavoro; e in ultimo dell’impatto che ho avuto nell’osservare e nel mettere realmente in pratica ciò che in questi anni di studio ho appreso, specie in quello appena terminato.” Descrizione generale dell’ufficio Fidi della SANFELICE 1893 “L’ufficio Fidi è l’ufficio la cui attività consiste principalmente nell’analizzare, e nel valutare la clientela, affinché ricorrano tutti i presupposti richiesti dalla Banca, per meglio sviluppare una buona attività di affidamento. La Struttura Organizzativa della Banca prevede un diretto controllo dell’Ufficio Fidi dagli organi di Direzione Generale (Direttore Generale e Vice Direttore Generale), e si colloca pertanto, nell’organigramma interno, come unità di Staff assieme all’Ufficio Ispettorato Interno, Compliance e Rischi, Legale e Controllo Crediti. Attualmente risulta uno degli uffici di maggiore importanza in termini di autonomia e quindi di poteri conferitigli, nonché in termini di dimensione assunta. In riferimento a quest’ultimo aspetto, infatti, l’ufficio, che recentemente ha subito un ampliamento, è composto da due dipendenti preposti all’attività di controllo, di valutazione e di delibera finale, supportati da altri sette che assumono funzioni di carattere prevalentemente operativo: di Istruttoria Fidi, di analisi del cosiddetto Autoliquidante (Smobilizzi S.b.f.), di preparazione di tutta la contrattualistica inerente a Mutui e a Conti Correnti nelle diverse forme che possono assumere, e ancora di rendere operativo un fido deliberato dall’organo competente. Evidente è, come l’attività di analisi quali-quantitativa del merito creditizio, di valutazione e di attenta concessione, sia considerata fondamentale dalla Banca affinché possano essere raggiunti gli obiettivi di stabilità economico-finanziaria e patrimoniale. La SANFELICE 1893, come vedremo meglio in seguito, ha optato, in considerazione delle ridotte dimensioni che la caratterizzano, per una soluzione, in tema di affidamenti, di forte accentramento proprio per sviluppare un portafoglio clienti meritevole, e in grado di contenere il più possibile il Rischio di Credito; in questa direzione tutte le pratiche di fido di competenza e non, giungono all’Ufficio Fidi, per una migliore attività di Screening e di Monitoring, al fine di poter esprimere un giudizio di sintesi circa l’affidabilità o meno del cliente.” SANFELICE 1893 BANCA POPOLARE CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI SAN FELICE SUL PANARO PRESENTA: “Blues Christmas” Andrea Mingardi & Rossoblues Brothers Band MARTEDÌ 15 DICEMBRE 2009 ORE 21.00 TEATRO COMUNALE DI SAN FELICE SUL PANARO 6 INGRESSO LIBERO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO IL 10 DICEMBRE CHIAMANDO IL NUMERO 0535 89805/89801 ARTE & CULTURA di Guido Boschini Premiare la tradizione popolare 12 settembre 2009 Nella splendida cornice del Teatro di San Felice sul Panaro sabato 12 settembre 2009 si è tenuta la manifestazione conclusiva della biennale di poesia dialettale, XVIII edizione. Dopo la Santa Messa in Duomo celebrata dal vescovo di Forlì e Bertinoro, Sua Eminenza Don Lino Pizzi, il Sindaco di San Felice sul Panaro, Alberto Silvestri, ha ospitato per un rinfresco, nel palazzo comunale, poeti e autorità. Il Premio, nato oltre 30 anni fa in memoria di un apprezzato Direttore della “Popolare”, Dott. Guido Modena, da una brillante idea del Prof. Riccardo Pellati, noto studioso e giornalista sanfeliciano, ha assunto negli anni una connotazione nazionale unica: un vincitore per ogni Regione d’Italia. Con il patrocinio del Comune di San Felice, l’ottimo lavoro della giuria composta da esperti di arte, cultura e dialetto, presieduta dal Dott. Doriano Novi, medico e cultore del dialetto, con l’indispensabile supporto dell’ufficio Segreteria della Banca, che ha curato gli aspetti organizzativi e logistici, si è tenuta questa giornata all’insegna del dialetto. I poeti, provenienti da tutta Italia, hanno declamato le loro opere nel dialetto d’origine fra gli applausi del Pubblico veramente entusiasta. Sono intervenuti la stampa e diverse emittenti televisive che nei giorni successivi hanno trasmesso i loro servizi con dovizia di particolari. Da una giuria speciale, composta dallo scrittore finalese Giuseppe Pederiali, dal Prof. Franco Brevini, professore associato in letteratura italiana Università di Bergamo, e dal Prof. Giancarlo Montanari, scrittore ed esperto di dialetti, è stato destinato il premio SANFELICE 1893 BANCA POPOLARE, 4° edizione, “Una vita per il dialetto” a Emilio Rentocchini di Sassuolo per essersi distinto nel sostenere, con le sue opere, la poesia dialettale. Tutte le poesie vincitrici, nella versione dialettale ma con la traduzione in italiano, sono state raccolte in un volumetto per farne omaggio a tutti gli intervenuti. Dopo tanto declamare, i poeti ed i loro familiari, con le autorità e numerosi ospiti, sono stati invitati a un appuntamento… a tavola, in un tipico agriturismo locale, dove la nostra Banca ha offerto loro prodotti tipici locali. XVIII PREMIO BIENNALE NAZIONALE DI POESIA DIALETTALE “GUIDO MODENA” 12 SETTEMBRE 2009 SANFELICE1893 BANCA POPOLARE La locandina dell’evento Fabio Scarpa, ligure, dipendente della banca, declama la poesia vincitrice per la Liguria causa assenza del poeta vincitore CONTINUA > 7 E’ stata dura, nel tardo pomeriggio, far prendere la via di casa ai nostri poeti, per le tante congratulazioni, scambi di numero di telefono, appuntamenti futuri e tanta voglia di ricambiare nelle loro terre. Vi ricordo l’appuntamento al prossimo concorso in calendario per il 2011 e, per chi ha voglia di cimentarsi nel dialetto, ricordo che il bando di gara sarà disponibile indicativamente a giugno 2011. Se dovessi trarre una morale da questa gioiosa giornata direi che ho avuto la conferma, ancora una volta, che il nostro amato dialetto e un buon lambrusco….. uniscono!! “dialet e un bon lambrusc: la giurnada la passa clè un piaser”. Vi riporto, con un pizzico di orgoglio e campanilismo, la poesia vincitrice per l’Emilia Romagna, scritta da Sauro Roveda. Parole mai smesse Paroli mai smìsi Parole mai smesse, carpite per scherzo o per capriccio, spezzate per dolore unite per amore. Parola rinata, la dove il seme è imputridito. Radici del tempo lasciate lì a morire per poi rivederle sbocciare. Acqua smarrita che dentro alla roccia dell’anima ribolle, come una ferita… mai rimarginata. Lei smania, fruga… fino a trovare la bocca giusta Nel dire: T’ho cercata… finalmente ti ho trovata, ecco… il mio dialetto! Paroli mai smìsi, tiredi fora per burla o per caprìsi, scavsedi per dulor suntedi per amor. Parola arvivida, là in dua la smeinsa l’è marsina. Raisi dal teimp lasedi lè a posta a murir pèr turnerli po ‘vèder fiurir. Aqua smarida che deinter a la rocia dl’alma l’arbùi, cume ‘na frida… mai guarida. Lée la smania, la rùma… fin che l’an cata la bòca giùsta ch’la posa dir: A t’hò sercheda… finalmeint a t’hò cateda, ecco… la mé parléda! Asilo infantile “Caduti per la Patria”: un patrimonio culturale ed umano da conservare La scuola materna di San Felice sul Panaro svolge attività educativa ai bambini del Comune fin dal 1924 utilizzando, per lo più, Personale docente proveniente dalla chiesa: le suore così amate dai bambini e genitori. Recentemente la carenza di suore ha imposto l’assunzione di Personale laico che, a causa degli elevati costi, ha portato la gestione dell’Asilo in forte difficoltà. La valenza sociale, morale e culturale del nostro Asilo per la crescita positiva e ricca di valori dei nostri ragazzi è indiscussa. Per queste ragioni la nostra Banca ha stanziato un contributo per ripianare il disavanzo accumulato, gestisce le offerte che pervengono da cittadini e imprese e continuerà a sostenere l’Asilo affinché possa continuare a svolgere la propria attività a favore della Comunità. 8 Tutto ciò non basta, occorrono altri aiuti e contributi, c’è bisogno del sostegno di tutti ed è per questo che la Banca, in collaborazione con il Comune e la Parrocchia, ha avviato una raccolta fondi. Il numero di conto corrente è: IBAN: IT78 I 05652 66980 BO0990000034 il versamento può essere effettuato in qualunque sportello della Banca (senza spese) con la causale “sostegno scuola materna Caduti per la Patria”. Anche una piccola somma di 10 euro contribuisce a far sopravvivere il nostro Asilo: SOSTIENILO ANCHE TU! Grazie. PRODOTTI di Vittorio Belloi La moneta elettronica Lo scorso aprile il Parlamento europeo ha emanato una Direttiva che aggiorna le regole sull’emissione di moneta elettronica e sulla vigilanza prudenziale di tale attività per sviluppare nuovi servizi e aprire il mercato a nuovi operatori. Oggi si sente tanto parlare di moneta elettronica, e secondo un sondaggio ISPO (Istituto Studi Pubblica Opinione) due italiani su tre pensano che il futuro dei pagamenti sarà proprio nella cosiddetta “moneta elettronica” cioè le carte di debito e di credito. E’ interessante notare che, a quanto sembra, i più convinti delle qualità di queste modalità di pagamento siano proprio coloro che possiedono già carte di questo tipo. Il “denaro di plastica” ha conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi anni, tanto che ormai esistono carte di tutti i tipi: di credito e di debito, a saldo e revolving, collocate dalle banche ma anche, per esempio, dal supermercato sotto casa (carte denominate “fidelity” che consentono di effettuare acquisti solo in quell’esercizio commerciale). Importante diventa allora conoscere caratteristiche e potenzialità di ciascuna carta, per utilizzarla al meglio ed evitare di cadere in errore. Quando si parla di carte di debito si fa riferimento alla carta BANCOMAT, una tessera dotata di microchip che permette di prelevare contante dagli sportelli automatici, nonché di fare acquisti presso gli esercizi convenzionati tramite il sistema Point of Sale (PoS). Le carte BANCOMAT possono essere utilizzate esclusivamente mediante digitazione di un codice personale (PIN), prevenendo così prelievi fraudolenti in caso di smarrimento della carta. Un consiglio: non conservare mai la carta assieme al PIN, questo ultimo va memorizzato e mai tenuto nel portafoglio assieme alla carta. Simili nell’aspetto esteriore sono le carte di credito, che rappresentano uno strumento di pagamento valido presso tutti gli esercizi convenzionati in Italia ed all’estero. Le carte di credito si differenziano tra carte a saldo e revolving, ambedue sono associate a un fido (plafond di spesa), per un importo massimo che, generalmente, è computato su base mensile. La carta di credito a saldo, nella modalità di rimborso, assomiglia alla carta di debito ma la sua peculiarità risiede nel fatto che tutti gli importi spesi nell’arco del mese vengono addebitati in un’unica soluzione, solitamente entro la metà del mese successivo. In tal modo si comprende la denominazione “credito”: al Cliente infatti viene fatto credito per un mese intero in quanto viene posticipato il pagamento di tutte le spese effettuate in un mese a quello successivo. La revolving è la carta di credito per antonomasia, in quanto abbina le funzionalità delle normali carte a saldo alla presenza di un prestito incorporato che consente di rateizzare nel tempo le spese sostenute con la carta; ciò consente, per esempio, di rateizzare una spesa importante per la quale il Cliente non avrebbe a disposizione immediatamente tutto l’importo per effettuare l’acquisto. Altra variante sono le carte di tipo “pre-pagato” che scalano l’importo già caricato sulla carta man mano che vengono effettuati gli acquisti o prelevato contante. Sostanzialmente è una sorta di borsellino elettronico che può essere ricaricato dal titolare ogni volta che… si vuota. Per la particolarità di funzionamento non è necessario avere un conto corrente d’appoggio. Uno degli utilizzi più frequenti è quello dei pagamenti su internet, in quanto nell’eventualità di una sottrazione del codice segreto associato alla carta mette a rischio solo gli importi pre-caricati. Riassumendo Bancomat, carte di credito e carte di debito sono preziosi metodi di pagamento per chi è sempre in viaggio e non solo. Sottili, piccole, comode e tascabili, queste tessere plastificate sono dei veri e propri “contenitori di denaro” che evitano la scomodità di dover riempire le tasche di banconote, monete e monetine. SANFELICE 1893, oltre al classico Bancomat già dotato di microchip che consente di memorizzare informazioni in codice per verificare la genuinità della carta e ostacolare così il tentativo di clonazione da parte di malintenzionati, offre alla propria Clientela le carte pre-pagate da utilizzarsi in Italia ed all’estero sui circuiti Visa, estremamente comode per acquisti on-line su internet. Sono poi disponibili le carte di credito operanti su tutti i circuiti nazionali e internazionali (Visa, MasterCard, Amex e DinersClub). E, infine, oltre alla classica carta di credito a saldo, una novità: la carta “CHOICE”, che significa “scelta”, e che consente di unire in un’unica carta la modalità di utilizzo con pagamento a saldo e rateale; il titolare della carta è, infatti, libero di scegliere ogni mese quale, delle spese effettuate, pagherà a saldo il mese successivo e quali altri acquisti, invece, desidera pagare ratealmente. Fare la spesa con la carta di credito conviene! In Italia c’è ancora un elevato utilizzo di contante, ecco una scelta...FELICE per offrire ai nostri Clienti soluzioni semplici ma utili e sempre al passo coi tempi. 9 SERVIZI di Fabrizio Vancini CMS: Chi era costei? Il provvedimento è dell’inizio del corrente anno, ma i correntisti ne stanno costatando gli effetti solo da pochi mesi. CMS Si tratta della legge n. 2 del 2009 che modifica l’applicazione della commissione di massimo scoperto (CMS) che si calcolava sulla punta massima di utilizzo del trimestre. Divieto di CMS Ma cosa è cambiato con l’introduzione della nuova legge? Schematizzando, per i Clienti si delineano tre situazioni tipo: • Cliente non affidato che va in rosso: per questa tipologia di Clientela, l’entrata in vigore della legge ha portato un sensibile risparmio, nessuna commissione di massimo scoperto applicata. • Cliente con fido utilizzato entro i limiti previsti: l’applicazione della CMS avviene solo se il fido viene utilizzato per un periodo consecutivo di 30 giorni, nessuna sorpresa pertanto in caso di un utilizzo sporadico ed alternato. • Cliente con utilizzo che va oltre l’affidamento accordato: in questo caso viene addebitata la CMS solo se il “rosso” del conto corrente è di durata consecutiva pari a 30 giorni e considerando per il calcolo quale punta massima l’importo del fido concesso, vale a dire senza il fuori fido. 10 Questo è quanto si prefigurava di ottenere il legislatore con il “decreto anticrisi”, determinare una riduzione di costi per le famiglie e le imprese. E’ quindi finita la lunga vita della commissione massimo scoperto che veniva applicata anche se il Cliente passava in “rosso” anche per un solo giorno? O è risorta come la fenice dalle ceneri in altra forma? Per quanto riguarda la SANFELICE 1893 abbiamo prontamente modificato la procedura adeguandola a quanto stabilito dalla normativa e di conseguenza quel temuto giorno in “rosso” non fa più così paura. Ciò vale anche per i Clienti delle altre Banche? Non è andata proprio così in quanto, pur essendo occasione per semplificare il sistema delle commissioni, rendendo più facilmente calcolabili i costi, in questi mesi si è visto/letto/sentito di tutto. Valanghe di proteste si sono sollevate da parte delle Associazioni dei consumatori per i privati e delle Associazioni di categoria per le imprese, poiché numerose Banche, a fronte del recepimento della normativa, hanno introdotto nuove e persino più onerose voci di addebito. Tali iniziative hanno portato anche il Governatore di Banca d’Italia, Draghi, ad un richiamo diretto agli Istituti di credito coinvolti. La nostra Banca, per prima, ha deliberato di non applicare alcuna nuova spesa o commissione in sostituzione di quelle eliminate; come non ricordare gli spot radiofonici della nostra Banca con la “signora in rosso”? Questa decisione, molto difficile in termini di minori ricavi per la Banca, ha comportato e comporta sicuri risparmi ai Clienti, in questo difficile momento economico, e conferma l’attenzione e l’impegno che SANFELICE 1893 riserva alla Clientela per preservare rapporti improntati sulla fiducia, sulla correttezza e sulla trasparenza. Valori forti di cui siamo orgogliosi. SEDE E FILIALI di Cesare Rebecchi Un nuovo… abito per la Direzione e Sede centrale di San Felice sul Panaro Finalmente! Era ora! Questi i commenti di tanti Clienti quando sono iniziati i lavori di tinteggiatura esterna della nostra Sede centrale in Piazza Matteotti e dei fabbricati ad essa collegati. L’intervento era indubbiamente necessario per qualificare il patrimonio immobiliare della Banca, ubicato nel centro storico di San Felice sul Panaro, che, dopo gli interventi di ristrutturazione iniziati nell’ottobre 2000 e ultimati a primavera 2004, attendeva l’ultimo dettaglio finale: un abito colorato! Per quanto possa sembrare banale, il colore è il vestito che cambia radicalmente l’aspetto di un edificio. Dopo un’attenta scelta cromatica, effettuata con l’ausilio dell’Architetto Antonio Angelone, necessaria per valorizzare i singoli edifici o porzioni di essi, si è passati alla fase operativa. Il risultato, che riteniamo gradevole ed elegante, si può già verificare ammirando lo scorcio di cortile interno alla Banca al quale si affacciano i diversi fabbricati collegati che, sapientemente ristrutturati e tinteggiati, danno l’idea di un piccolo borgo antico più che di un formale istituto di credito. Il Consiglio di Amministrazione, con l’appoggio entusiasta e innovatore del Direttore Generale, Franco Cocchi, ha dato corso, già da luglio 2008, al recupero e restauro conservativo dei decori presenti nel soffitto del portico e del relativo colonnato in marmo, prospiciente Piazza Matteotti. Il restauro è stato eseguito con sapiente maestria da valide decoratrici, Beatrice Zoboli di Finale Emilia e Linda Guerzoni di Crevalcore, tuttora impegnate all’interno della Banca in altri lavori di miglioria. I lavori proseguono con un progetto articolato che prevede il recupero/restauro di tutti gli edifici centrali, compreso lo storico palazzo ex Monte dei Pegni che si prevede di riportare all’antico splendore e all’utilizzo al quale era stato destinato successivamente alla ristrutturazione avvenuta nel 1981. Il pregevole Palazzo del ‘700 è la sede degli uffici di Presidenza e del Consiglio di Amministrazione, sale già arredate con pregevoli mobili di antiquariato e dipinti di valore; inoltre saranno allestite diverse sale riunioni ed è previsto il recupero della scala in marmo con gli affreschi esistenti su diverse pareti interne. Nella zona sportelli sono stati modificati la distribuzione degli spazi e degli arredi per servire meglio la Clientela, che ora può disporre di comode sedute in sala e di più riservati uffici per la consulenza. Il recupero e la valorizzazione del patrimonio immobiliare della SANFELICE 1893 continueranno con interventi mirati sugli immobili che ospitano le succursali di Gavello, Mortizzuolo e Camposanto. 18,19 e 20! ambiente di ampia dimensione (400 mq.), funzionale e arredato in modo confortevole. Un importante valore aggiunto dell’immobile è l’ampio parcheggio interno, a servizio della Clientela, facilmente raggiungibile con ogni mezzo. Ha assunto la titolarità della succursale il Rag. Andrea Anceschi, conosciuto e apprezzato sulla piazza, che, unitamente ai suoi giovani e professionali collaboratori, porterà il nostro modo di fare Banca in una città operosa e ricca di opportunità. La SANFELICE 1893 metterà in campo i propri valori per farsi conoscere ed apprezzare anche sulla piazza di Reggio Emilia. Solo tre anni fa gli sportelli erano 13, ora siamo arrivati a 20 con grande sacrificio ma anche tante soddisfazioni; nel prossimo numero di questo periodico Vi illustreremo il nuovo piano di sviluppo che prevederà l’apertura di ulteriori nuovi sportelli nei prossimi tre anni. Siamo a Reggio Emilia Dal 9 dicembre 2009 anche la 20° succursale della nostra Banca è operativa a Reggio Emilia, in uno storico edificio del centro cittadino, in Via San Martino 2, a pochi passi da Piazza del Tricolore. La costruzione è di fine ‘800, in stile austro/ungarico, di complessivi 800 mq. su due piani, destinato originariamente a dependance di una grande villa signorile adiacente. L’edificio è stato oggetto di ristrutturazione integrale in epoche diverse, che ne hanno modificato, nel tempo, la destinazione d’uso (magazzino, scuole elementari, ecc.); nell’ultimo decennio è stato trasformato in uffici bancari al piano terreno e residenziale al primo piano. Sono stati eseguiti i lavori necessari per l’approntamento dei locali e potremo accogliere i Clienti in un Il cortile interno della sede centrale La nuova filiale di Reggio Emilia 11 SPORT E TEMPO LIBERO di Stefano Incerti Medici Tutti in bicicletta! La squadra “GS. Pedale 73” “Un uomo solo al comando … la sua maglia è bianco/celeste… il suo nome è… Fausto Coppi! ” Ve la ricordate la voce del cronista che al seguito del Giro annunciava per radio le imprese del Campionissimo? Non siamo al Giro, ma alla SANFELICE 1893 dove la passione per la bicicletta è di casa, tanto è che la nostra Banca è fra gli sponsor della locale squadra amatoriale ciclistica di San Felice sul Panaro “GS. Pedale 73” e annovera, fra il Personale dipendente, diversi elementi di spicco del ciclismo locale: come non fare i nomi del Rebecchi e del Mazzoli… E allora perché non gustare, pedalando piano piano, uno dei tanti percorsi ciclo/turistici che la nostra “Bassa” ci propone; inforchiamo una delle bellissime biciclette Bianchi esposte in una delle nostre filiali e via di corsa a pedalare! Vi suggerisco un percorso alla portata di tutte le… gambe: da Bomporto a Camposanto, lungo i quasi 23 Km dell’itinerario potrete godere della vista delle più belle “ville” e “palazzi” nobiliari della zona, immersi in un paesaggio d’altri tempi. 12 Molte di queste “residenze nobiliari”, vere e proprie “corti rurali”, sorte nel XV e XVI secolo si trovano lungo i punti strategici della viabilità fluviale; il fiume Panaro, infatti, sino all’avvento della ferrovia, era la più importante via di comunicazione tra Modena e i territori della Bassa. Ancora oggi percorrendo gli argini del Panaro si possono ammirare diverse ville nobiliari. Dal centro di Bomporto in direzione Ravarino, superato il ponte sul Panaro, si può ammirare il Palazzo Rangoni, uno degli esempi meglio conservarti di dimora principesca rurale: la parte più antica dell’edificio fu iniziata nel 1611; nel 1696 nelle sue sale vennero festeggiate le nozze tra il Duca di Modena Rinaldo I° e la duchessa di Brunswick. Continuando a pedalare lungo l’argine, dopo circa 4 km in direzione Camposanto, si raggiunge un’altra gradevole sorpresa: il cinquecentesco palazzo di Donna Clarina Rangoni e, proseguendo, si superano in successione, sempre calate in un piacevole contesto ambientale, il Palazzo dei Conti Rossi e il Casino La Passerina, quale testimonianza di un antico splendore dei territori della Bassa. Passato il ponte di ferro di Solara, incontriamo, nell’ordine, villa Bonassi – Bellucci, realizzata in stile impero nel 1830. Giunti nei pressi dell’abitato di Solara possiamo ammirare villa Guidelli-Guidi del 1848 circondata da un parco all’inglese con vialetto di noccioli. Più oltre incontriamo la settecentesca Villa Scribani-Rossi, circondata da un parco secolare e, due km dopo, La Quadra o Casino Cavazza, un elegante edificio con altana. Bastano poche pedalate per immergersi nel fascino del paesaggio e nella storia delle nostre terre. E se siete stanchi fermatevi ad assaggiare un buon piatto di tortelloni di zucca presso una delle tipiche trattorie locali, dopo tanto pedalare lasciamo spazio anche al palato! Saluti dalla Bassa e arrivederci alla prossima pedalata! CONTOon-line@COSTOzero Gestione del conto a costo zero Tasso creditore alle migliori condizioni di mercato Accredito automatico dello stipendio/pensione Tutte le operazioni on-line gratuite Liquidazione degli interessi trimestrali Estratto conto annuale Carta Bancomat con prelievi gratuiti presso tutte le Banche Utenze e disposizioni periodiche senza spese aggiuntive Carta di credito gratuita per il primo anno Internet Banking dispositivo gratuito SAN FELICE SUL PANARO sede centrale piazza Matteotti, 23 tel. 0535 89811 _ fax 0535 83112 BOLOGNA via Borghese, 21b tel. 051 6199544 _ fax 051 565615 CAMPOSANTO via Roma, 2/Via Baracca, 1 tel. 0535 87121 _ fax 0535 87239 CARPI via Manzoni, 22 tel. 059 650938 _ fax 059 651184 CROCE DI CASALECCHIO RENO via Porrettana, 43 tel. 051 6196436 _ fax 051 6181024 FORMIGINE via Trento Trieste, 126 tel. 059 5750540 _ fax 059 5750480 GAVELLO via Valli, 319 tel. 0535 31361 _ fax 0535 31524 MASSA FINALESE piazza Caduti per la liberta’, 1 tel. 0535 99131 _ fax 0535 96092 MIRANDOLA viale Gramsci, 33/35 tel. 0535 611099 _ fax 0535 26600 MIRANDOLA B via Milano, 9 tel. 0535 20891_ fax 0535 24446 MODENA via Nonantolana, 351 tel. 059 251709 _ 059 251228 fax 059 253121 MODENA B via Morane, 417/419/421 tel. 059 443140 _ fax 059 393102 MODENA C via Giardini, 357 tel. 059 225638 _ fax 059 239536 MODENA D via Pierluigi da Palestrina, 230 tel. 059 370913 _ fax 059 271070 MORTIZZUOLO DI MIRANDOLA via Imperiale, 241 tel. 0535 37321 _ fax 0535 37015 RAVARINO via Roma, 139 tel 059 900653 _ fax 059 905143 REGGIO EMILIA via San Martino, 2 tel. 0522 432443 _ fax 0522 431265 RIVARA via degli Estensi, 1955 tel. 0535 85434 _ fax 0535 84771 SAN FELICE B piazzale Marco Polo, 2/3 tel. 0535 671231 _ fax 0535 671227 VIGNOLA via Plessi, 5 ang. via Gramsci tel. 059 767056 _ fax 059 765937 DIREZIONE GENERALE piazza Matteotti, 23 tel. 0535 89811 _ fax 0535 83112 www.bpfelice.it _ [email protected]
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