La caduta dei capelli
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La caduta dei capelli
DERMATOLOGIA A cura di Domenica Inverardi * La caduta dei capelli Le varie forme di alopecia. Cause e trattamento. n un mondo dominato dal culto e dall’immagine la perdita dei capelli è un problema divenuto primario. Non che l’uomo nel passato non se fosse preoccupato. I Greci, gli Egizi, i Romani raffiguravano molte delle loro divinità con abbondanti capigliature, simbolo di potere, forza, virilità, bellezza. Questa premessa spiega l’origine di una pratica antichissima, vicina alla magia e alla superstizione, che ha come oggetto la preparazione di pozioni contro la caduta dei capelli, pratica che si trasforma più tardi in medicina tradizionale e con la ricerca scientifica diventa parte integrante della moderna dermocosmesi. La risposta della scienza è ancora oggi modesta a fronte di una pubblicità lusinghiera. Brevemente ricordiamo che per alopecia si intende sia l’eccessiva caduta dei peli, temporanea o definitiva, che il suo risultato, cioè la presenza di aree glabre. Le alopecie si classificano in cicatriziali e non cicatriziali. Tra le non cicatriziali acquisite la più frequente è l’alopecia androgenetica o calvizie comune, che è un diradamento progressivo del capillizio che procede con velocità diversa a seconda del sesso e della familiarità. Nelle alopecie androgenetiche i peli terminali di alcune aree del cuoio capelluto divengono sempre più corti e sottili fino alla scomparsa. Le sedi colpite sono diverse nei due sessi. Nell’uomo è caratterizzata da una progressiva recessione dell’attaccatura dei capelli. La gravità di tale fenomeno è valutata secondo la scala Hamilton (vedi tab. 1). Scala di Hamilton Tab.1 pugliasalute - trentasei - luglio • agosto 2004 Il diradamento non è mai improvviso ma lento e progressivo, l’esordio è quasi sempre alle tempie, talvolta al vertice. Nelle donne l’alopecia androgenetica interessa il vertice e la regione frontale, senza arretrameno della linea fronto-temporale. Col passare del tempo si verifica una riduzione della “massa” dei capelli. La gravità è valutata secondo la scala di Ludwig (vedi tab. 2) che riconosce tre stadi di gravità crescente. Nelle pazienti con alopecia androgenetica grave si associa spesso l’obesità ed è necessario escludere la presenza di affezioni associate ad eccessiva produzione di androgeni, quali: la sindrome dell’ovaio policistico, l’iperplasia congenita delle surrenali e i tumori ovarici. Scala di Ludwig Tab. 2 La diagnosi in entrambi i casi è puramente clinica. Nelle forme gravi è utile associare un tricogramma, una biopsia del cuoio capelluto ed indagini ormonali nella donna. Il trattamento in entrambi i casi prevede l’uso di terapie locali minoxidil, antiandrogeni topici e sistemici (finasteride) per l’uomo, antiandrogeni per la donna. Altro quadro clinico di alopecia molto frequente è l’alopecia areata caratterizzata da un'improvvisa caduta dei capelli e/o di altri peli del corpo con formazione di chiazze glabre di forma tondeggiante, di numero e dimensioni variabili. E’ più frequente al di sotto dei 40 anni, particolarmente nell’infanzia. E’ una affezione a patogenesi autoimmune con produzione di autoanticorpi contro strutture antigeniche del follicolo pilifero. L’eziologia è ancora sconosciuta, ma numerosi studi hanno dimostrato come fattori emozionali Cause di telogen effluvium o stressanti abbiano una certa influenza sul sistema immunitario unitamente ad una predisposizione genetica. I quadri clinici variano da forme localizzate in chiazze singole o multiple (ACM) ad alopecia che coinvolge tutto il cuoio capelluto (alopecia totale) sino all’interessamento di tutto il corpo (alopecia universale). Nell’alopecia areata non esiste alcun esame di laboratorio utile ad individuare l’eziologia, salvo nei casi di patologia autoimmune frequentemente associata. I trattamenti topici e sistemici con steroidi, immunomodulatori e sensibilizzanti devono essere eseguiti sotto stretta sorveglianza medica in ambiente specialistico. Anche il telogen effluvium è un'alopecia diffusa a tutto il cuoio capelluto, senza chiazze glabre, di tipo acuto o cronico, che talora può esitare in un notevole diradamento. Il telogen effluvium acuto segue a distanza di 2-4 mesi da episodi emozionali, malattie (vedi tab. 3), parto, terapie con farmaci capaci di bloccare le mitosi delle cellule della matrice del pelo (vedi tab. 4). Nel telogen effluvium cronico, invece, la caduta dei capelli dura mesi o anni senza variazioni stagionali né tendenza alla guarigione spontanea. Anche in questo caso il danno può essere provocato da eventi stressanti prolungati nel tempo, da diete drastiche, da anoressia nervosa, da farmaci assunti cronicamente. Risulta chiara, in quest’ultima forma di alopecia, Farmaci che possono determinare una alopecia iatrogenica • Anticoagulanti (eparina) • ACE-inibitori (captopril, enalapril) • Antielmintici • Antigottosi (allopurinolo, colchicina) • Antineoplastici/ terapie radianti • Antireumatici (sali d’oro) • Antimalarici (clorochina) • Beta-bloccanti (propranololo, metoprololo) • Farmaci del SNC (fenitoina, bromocriptina, anfetamine, litio) • Farmaci per la tiroide (tiroxina, carbimazolo, propiltiouracile) • Ipoglicemizzanti (glibenclamide) • Ipolipemizzanti (clofibrato) • Ormoni (steroidi anabolizzanti, testosterone, contraccettivi orali) • Altri (penicillamina, ac.borico, cimetidina, sulfasalazina) Tab.4 • Anemia perniciosa • Brucellosi • Colite ulcerosa • Diabete • LES • Dermatomiosite • Febbre • Encefalite • Insufficienza epatica • Insufficienza renale • Ipertiroidismo • Ipoparatiroidismo • Ipotiroidismo • Meningite • Sideropenia • Sifilide II • Tifo • Tubercolosi l’importanza dell’anamnesi che deve essere specificamente indirizzata alla ricerca delle possibili cause risalendo nel tempo a 2, 4, 12 mesi precedenti. La terapia consiste nel rimuovere le cause e, soprattutto a fini psicologici, può essere utile prescrivere integratori dietetici contenenti aminoacidi solforati, oligoelementi e vitamine, inoltre porre l’attenzione sulle misure igieniche e dietetico-alimentari che possano sostenere e incentivare il trofismo del cuoio capelluto. * Dirigente I livello medico Clinica Dermatologica - Università degli Studi di Bari Tab. 3 pugliasalute - trentasette - luglio • agosto 2004
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