disinfestazione imenotteri
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DISINFESTAZIONE IMENOTTERI Api - Vespe - Calabroni Abitudini Gli imenotteri sono un gruppo di insetti molto ampio che comprende specie anche molto diverse fra loro, alcune delle quali conosciute per la possibilità di infliggere dolorose punture: le specie più note sono vespe e calabroni. Questi insetti possono nidificare in prossimità delle abitazioni o penetrare nelle case creando cosìun rischio sanitario; il rischio maggiore è legato ad allergie individuali al veleno ed al pericolo di massicci attacchi portati da tutti gli esemplari della colonia, magari in seguito a maldestri tentativi di scacciarli. Le principali specie Ape domestica (apis mellifera) E’ l’unico imenottero a lasciare il pungiglione e il sacco del veleno conficcato nella cute quando punge. L’ape punge solo se disturbata o se si trova in prossimità dell’alveare. In primavera, durante la sciamatura, la specie non è aggressiva e lo sciame si presenta come un “grappolo” brulicante di api che copre rami e muri. Vespa comune (polistes gallicus) Questa specie di imenottero forma piccoli nidi visibili sotto grondaie e parapetti, costituiti da un favo orizzontale attaccato al supporto con un peduncolo. Non è particolarmente aggressiva e la colonia non è molto numerosa. Vespa di terra (vespula germanica) La specie è molto aggressiva e nidifica solitamente nel terreno, talvolta in fessure nei muri. Il nido è spesso nascosto ed è possibile individuarlo solo per l’andirivieni degli insetti nelle fessure. La colonia è molto numerosa: è costituita da centinaia o addirittura migliaia di insetti. Calabrone (vespa crabro) Presenta caratteristiche simili alla vespa di terra dalla quale si distingue perché è grande quasi il doppio di una vespa comune. La specie non è molto aggressiva, ma la quantità di veleno che può iniettare insieme alle molteplici punture che può infierire la rende molto temibile. Per gli interventi di emergenza di disinfestazione degli imenotteri aculeati, occorre rivolgersi a strutture professionali, comunali e organizzazioni di volontariato “formate” per questi tipi di interventi. Cosa fare in caso di puntura Ogni anno si verificano casi di persone che muoiono a seguito di shock anafilattico causato dalle punture di vespe o di calabroni: nei casi fatali, conseguenti a punture multiple, la morte è provocata da un collasso cardiovascolare acuto. In caso di puntura: 1. eliminare, se possibile, l’eventuale pungiglione rimasto (solo in caso di punture di api) con l’ausilio di una pinzetta, curando di non schiacciarlo al fine di evitare l’inoculazione di altro veleno eventualmente ancora presente; in caso di difficoltà , recarsi al più vicino Pronto Soccorso; 2. disinfettare la zona interessata e tamponare con ghiaccio; eventualmente, applicare una pomata al cortisone o antistaminica; 3. se i sintomi di gonfiore e di dolore si protraggono o si aggravano, recarsi immediatamente al più vicino Pronto Soccorso; 4. in caso di punture multiple o qualora si rilevi una reazione allergica recarsi immediatamente al più vicino Pronto Soccorso.
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