La Storia di NiNteNdo
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La Storia di NiNteNdo
La Storia di Nintendo Volume 2: 1980-1991 La straordinaria invenzione dei Game & Watch Florent Gorges Con la collaborazione di Isao Yamazaki ©2013 Florent Gorges/Edizioni Pix’n Love Contributo fotografico/documetazione: Fabrice Heilig, Tanaka “Marufuku”, Erik Voskuil Edizione italiana a cura di: Multiplayer.it Edizioni Coordinamento: Alessandro Cardinali Traduzione: Eleonora Esposito Revisione: Cristina Mazzucchelli, Annalisa Pozzoli, Francesco Giannotta Impaginazione: Valeria Spano Prima edizione italiana: Gennaio 2013 Stampato in Italia presso Grafiche Diemme - Perugia Le regolamentazioni sulla proprietà intellettuale vietano le copie o le riproduzioni destinate ad un uso collettivo. La rappresentazione o la riproduzione integrale o parziale per mezzo di un qualunque procedimento senza il consenso dell’autore o dei suoi aventi causa è illegale. Nintendo, i giochi, le carte e gli oggetti presentati a titolo informativo nel presente saggio sono marchi di Nintendo. Nel caso in cui, malgrado i nostri sforzi, alcune case editrici, marchi e agenzie di comunicazione non fossero state contattate, preghiamo di comunicarcelo al fine di poter prendere le disposizioni del caso in relazione alla presente edizione e alle eventuali future. ITA-A1-IntroSommaire.indd 3 16/01/2013 17:19:45 L'Autore Florent Gorges Nato a Digione il 21 marzo 1979, Florent Georges si trasferisce in Giappone a 17 anni, si appassiona alla lingua giapponese e nel 2001 viene assunto dal governo nipponico come traduttore e interprete, anche in occasione della Coppa del Mondo FIFA 2002. Nello stesso anno, grazie al suo interesse per i videogiochi, diventa corrispondente per diverse riviste francesi specializzate e intraprende delle ricerche sulla storia di Nintendo (in particolare sulla vita di Gunpei Yokoi). Nel 2004 torna in Francia e all’inizio del 2006 viene assunto nella redazione della rivista giapponese Nintendo Dream, di cui è il corrispondente in Europa. Nel 2007 fonda la casa editrice Editions Pix’n Love insieme a Marc Pétronille e Sébastien Mirc. ITA-A1-IntroSommaire.indd 4 CON LA COLLABORAZIONE DI Isao Yamazaki Nato il 18 marzo 1976 a Tamanashi, Isao Yamazaki è considerato il più grande collezionista di giochi e giocattoli Nintendo e il maggior esperto giapponese della storia dell’azienda. Oltre a pubblicare diverse riviste per gli appassionati della storia del marchio, opere sul retrogaming e rubriche all’interno di riviste specializzate giapponesi, nel 2007 Isao organizza una grande mostra a Osaka in cui presenta una parte della sua incredibile collezione a migliaia di visitatori. Oggi, il suo sogno è quello di dirigere un vero e proprio museo dedicato a Nintendo e aperto a tutti. 16/01/2013 17:19:47 La Storia di Nintendo Volume 2 1980-1991 La straordinaria invenzione dei Game & Watch Ringraziamenti: a Mizuki, Munii, alle mie numerose famiglie “adottive”, ai miei amici e colleghi e a tutti i lettori che mia hanno reso partecipe del loro affettuoso sostegno. Un ringraziamento speciale alla comunità internazionale di fan dei G&W che ha contribuito alla stesura di questo libro -Florent Gorges- ITA-A1-IntroSommaire.indd 5 16/01/2013 17:19:49 La Storia di Nintendo MISS GAME A Game & Watch Factory ITA-A1-IntroSommaire.indd 6 16/01/2013 17:19:49 Volume 2 Sommario CAPITOLO 1 La storia dei Game & Watch Pag. 16 Rivivete la straordinaria epopea dei Game & Watch dalla nascita del loro geniale creatore, Gunpei Yokoi, fino al progressivo declino di questi giochi rivoluzionari. Scoprite come hanno ispirato e modificato il mondo dell’intrattenimento grazie alle decine di aneddoti presenti in questo racconto avvincente: così gli oggetti che hanno fatto la fortuna di Nintendo all’inizio degli anni ‘80 non avranno più segreti per voi. CAPITOLO 2 Tutti i Game & Watch Pag. 48 In questo capitolo verranno presentate tutte le categorie e le serie di Game & Watch, oltre a tutti i modelli realizzati da Nintendo. Dalle confezioni, ai manuali di istruzioni, passando per la presentazione dei giochi e il grado di rarità, qui troverete tutte le informazioni utili per conoscere a menadito lo straordinario mondo di questi giochi dagli schermi a cristalli liquidi. Parole come Multi Screen, Squish, Super Color, Spitball Sparky e altre ancora non saranno più un segreto. CAPITOLO 3 Collezionare i Game & Watch Pag. 142 Quali sono i modelli di Game & Watch più ricercati dai collezionisti? Come si valuta il prezzo di una collezione? Dove si possono procurare ancora questi giochi? Esistono delle varianti in base ai Paesi? E se sì, in cosa si differenziano dalle versioni originali? I Game & Watch sono stati oggetto di copie e contraffazioni? A quali si ispirano i modelli concorrenti? In che modo è stata portata avanti la campagna pubblicitaria dei giochi elettronici in televisione e nelle riviste? Tutte queste domande troveranno risposta in questo capitolo. CAPITOLO 4 I Game & Watch sopravvissuti... Pag. 182 Ufficialmente, i Game & Watch non vengono più prodotti dal 1991. Tuttavia, è possibile rilevare la loro presenza un po’ dappertutto nel variegato universo di Nintendo. Infatti, non capita raramente di trovare nei nuovi giochi delle similitudini con i giochi LCD dell’azienda di Kyoto. Game Boy, Nintendo DS e Wii hanno sicuramente sostituito i loro antenati a cristalli liquidi, ma questi ultimi sono ormai entrati a far parte del patrimonio videoludico e alcuni dei software presentati in questo capitolo ne sono la prova più eclatante. Indice delle sezioni principali P.10 - Indice dei Game & Watch P.18 - Gunpei Yokoi, il mago dei giocattoli P.50 - Le diverse serie di Game & Watch P.67 - Curiosità sui Game & Watch: i manga P.107 - Curiosità sui Game & Watch: il caso di Tetris P.131 - Curiosità sui Game & Watch: varie ed eventuali ITA-A1-IntroSommaire.indd 7 P.137 - Pionieri dei videogiochi portatili P.140 - Tabella delle corrispondenze P.144 - Le versioni per i collezionisti P.154 - I Game & Watch dell’immaginario P.156 - Localizzazione. I Game & Watch nel mondo P.166 - Le pubblicità dei Game & Watch P.174 - I gadget dei Game & Watch P.178 - Le copie e la concorrenza 16/01/2013 17:19:50 Un pezzo di vita, un pezzo di storia Mercoledì 21 marzo 1984. Quel giorno, come tutti i mercoledì, non si andava a scuola. Nella cucina di una casa della periferia di Digione, un bambino circondato dai suoi genitori, dal fratello maggiore e dalla sorella minore si apprestava a festeggiare il suo quinto compleanno. Per poter celebrare degnamente l’evento, il papà era rientrato prima dal lavoro e la mamma aveva preparato amorevolmente la cena, consumata con gioia e buon umore. Il fratello maggiore e la sorellina, apparentemente complici di un segreto, non facevano altro che guardarsi e scoppiare a ridere. Quella sera, si festeggiava il compleanno del secondogenito, il quale aveva percepito che stava per succedere qualcosa di insolito. Le risa e le portate si succedevano allegramente durante il pasto, finché la mamma non si assentò dalla cucina per qualche istante, per poi riprendere il suo posto tutta sorridente. Poco dopo, fece un segno discreto al figlio maggiore, che però non capiva. “Ludo!”, si azzardò a mormorare cercando di sovrastare il rumore per farsi sentire nell’euforia generale. Il suo bisbigliare fu così indiscreto, che se ne accorsero tutti. Infastidita, finse di non aver detto nulla, ma riuscì a stento a trattenere un sorriso. Questa volta, Ludo sembrò aver capito e, con un’aria apparentemente distaccata, lasciò la tavola sotto gli sguardi complici e silenziosi di tutta la famiglia, come se nulla fosse. La sorellina si tappò la bocca con entrambe le manine per evitare di scoppiare a ridere. Anche lei era complice del segreto, anche lei sapeva e faceva quello che poteva per evitare di spifferare tutto. Ludo spense la luce e filò via nel salone con discrezione. Qualche istante dopo, un bagliore apparve dal corridoio e, man mano che il bambino si avvicinava alla cucina, la penombra si tramutava in una calorosa atmosfera di festa. Alla fine, Ludo spuntò fuori, tutto sorridente, tra lo scintillio delle candele, tenendo in mano una torta fin troppo pesante per lui. Angélique, la sorellina non ce la faceva più e si mise a gridare: “Tanti ‘guri Flo!”. Insieme intonarono a gran voce la tradizionale canzoncina in onore del piccolo Flo, rimasto seduto al tavolo con le mani appoggiate sulle ginocchia. Le fiammelle danzanti della torta che il fratello aveva posato delicatamente davanti a lui illuminavano le sue guance rosee e il suo viso raggiante. Soffiò su tutte le cinque candeline nel fragore degli applausi. Gli auguri e i baci dei genitori diedero il segnale ai bambini per il vero inizio: Ludo e Angélique balzarono dalla sedia precipitandosi verso la credenza, da cui afferrarono due graziosi pacchetti. “È per te!”, esclamò con gioia la bambina di 4 anni. “Tieni, ecco un altro regalo per te, Flo!”, gridò anche il fratello di 6. Le gote rosee del bambino erano diventate rosse e, nonostante non amasse trovarsi al centro di tutta quell’affettuosa attenzione, non riusciva a nascondere la contentezza. Quale pacchetto avrebbe dovuto aprire per primo? I suoi occhioni avevano già puntato quello più grande, di cui iniziò a strappare la carta regalo, senza ascoltare i rimproveri della mamma che avrebbe voluto conservarla per un’altra occasione. Magnifico, un disco! E non uno qualsiasi, ma un 33 giri di Chantal Goya! Flo non sapeva ancora leggere il suo nome sulla copertina, ma l’avrebbe riconosciuta tra tutte, con quel vestito rosa confetto e quel suo gra- ITA-A1-IntroSommaire.indd 8 16/01/2013 17:19:52 zioso sorriso che lasciava intravedere i denti bianchissimi, circondata da tanti personaggi mascherati. Il secondo regalo, in apparenza molto più modesto, era grande come due tavolette di cioccolata sovrapposte e non reggeva il confronto con un disco. Ma vista la sua delicatezza e la curiosità di scoprire cosa lo aspettasse, lo aprì senza farsi pregare. La confezione illustrata ne rivelò subito il contenuto, provocando un’esplosione di gioia ancora più forte della prima: “Un gioco elettronico!”. Ludo, che fino ad allora sembrava contentissimo, si mise improvvisamente a singhiozzare. Inquieto, il papà cercò di capire quale fosse il problema e, per tutta risposta, il fratello maggiore farfugliò delle parole lacrimose che solo il padre riuscì a decifrare: “Avanti Ludo, non essere geloso! Il tuo compleanno è tra un mese...”. Flo, il protagonista della serata, è l’autore di questo libro e da allora è cresciuto parecchio. I suoi capelli biondi sono diventati più scuri e Chantal Goya non trova più spazio nella sua collezione di dischi. Tuttavia, possiede ancora quel gioco elettronico, che oggi chiamiamo Game & Watch. Guardando un po’ indietro, ci si rende conto di quanto i Game & Watch abbiano segnato le generazioni dei bambini nati nel decennio 1970-1980. In Francia o in Giappone, gli alunni se li scambiavano durante la ricreazione e le maestre riempivano i propri cassetti con i modelli che sequestravano. Un intero settore dell’intrattenimento è stato rivoluzionato da questa geniale invenzione e Nintendo deve gran parte della sua salvezza e del suo successo a questi giocattoli, sempre copiati ma mai uguagliati. Sapere che la loro creazione è stato il frutto di coincidenze e casi fortuiti, induce una particolare tenerezza nei confronti di questa invenzione made in Japan. Quel 21 marzo 1984, senza nemmeno saperlo, Flo fece il suo primo incontro con Nintendo e con il suo incredibile talento, Gunpei Yokoi. Sarebbe riduttivo affermare che la sua vita è stata dedicata all’amore per i pixel, ma comunque i videogiochi hanno sempre occupato un posto privilegiato nei suoi momenti di svago e il ricordo così vivido di questa sua “prima volta” ne è la testimonianza. A cinque anni non si interessava dei marchi e non aveva mai sentito la parola Nintendo. Quello che contava era il piacere del gioco e della scoperta. Ne sono passati di anni, prima che potesse collegare quel gioco elettronico con le altre console del marchio di Kyoto, quelle stesse console che lui, suo fratello e sua sorella avrebbero poi comprato rompendo i loro tre salvadanai. Venticinque anni dopo, Flo ricorda perfettamente il suo regalo di compleanno: quanto tempo passato a giocare a Parachute, guidando quella barca provvidenziale che avrebbe dovuto salvare dalle fauci degli squali tutti quei paracadutisti abbandonati alla deriva. Venticinque anni dopo, Flo ha ancora un dubbio: cos’è che suo fratello gli invidiava? Il gioco elettronico, o il disco di Chantal Goya? Ludo resterebbe forse deluso se scoprisse che, proprio quest’ultimo, è malauguratamente sparito da un bel pezzo, mentre i suoi cassetti sono ancora pieni di Game & Watch, che funzionano ancora perfettamente! Tuttavia, si guarda bene dall’utilizzarli per lasciarli in eredità alla sua futura prole, ovviamente come regalo per il loro quinto compleanno. 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