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NEWSLETTER DI EDELMAN ITALIA APRILE 2015 EdelmaNews Summit del giornalismo a Perugia Ecco le nuove regole della comunicazione EDITORIALE Così cambia il mondo Il Festival Internazionale del Giornalismo, iniziato nel 2006, a Perugia, è ormai diventato l’appuntamento fondamentale per riflettere sul giornalismo, l’informazione, la libertà di stampa. Il modello è innovativo, nato dal basso, senza comitati scientifici né direttori artistici: chi ha idee, proposte, contenuti da proporre, può farlo. Così il festival è diventato uno dei più importanti eventi nel panorama europeo e non solo: i protagonisti dell'informazione, provenienti da tutto il mondo, si incontrano per alcuni giorni con i cittadini, i lettori, gli studenti, i professionisti, in un flusso continuo di idee, scambi, confronti. Una manifestazione interamente dedicata all'informazione. Main sponsor dell'edizione 2015 sono stati Tim e Amazon. Oltre a loro, hanno contribuito la Regione Umbria, Google, Nestlé, Sky e la Commissione Europea Rappresentanza in Italia. Dennis Redmont Senior Executive Advisor di Edelman @DennisRedmont La presentazione del Trust Barometer a Milano il 29 gennaio Si è conclusa la IX edizione del Festival Internazionale del Giornalismo, 5 giorni in cui la città di Perugia è diventata un luogo di confronto dove si sono incontrate le mille voci, i mille colori di chi fa giornalismo, dei professionisti dell’informazione, dei cittadini che vogliono contribuire, del pubblico che vuole partecipare. L’edizione 2015 ha registrato un aumento di presenze rispetto allo scorso anno (tra le 55-65mila le cifre stimate). 279 eventi, tutti a ingresso libero, molti in traduzione simultanea. 623 i relatori provenienti da 34 paesi diversi, più di 2500 i giornalisti accreditati, oltre 170mila le visite al sito internet (il sito in inglese ha registrato un incremento del 30%) 35mila gli accessi per i video del canale youtube del festival (15mila in più rispetto al 2014), 363mila minuti durante i 5 giorni. Gli eventi più seguiti in diretta sono stati il panel con Edward Snowden (venerdì 17) e l’incontro con Chef Rubio e Zerocalcare (sabato 18), entrambi con circa 3.500 visualizzazioni. Twitter: L'hashtag #ijf15 ha prodotto circa 56mila tweet dal 15 al 19 aprile, provenienti da circa 11200 utenti diversi (e da 5 continenti) ed oltre 500mila retweets. Il tweet più condiviso è stato il "meme" con la citazione tratta dall’evento speciale di Edward Snowden, che ha raggiunto circa 43mila impressioni, più di 220 retweet, ed è stato embeddato più di 120 volte. Durante il keynote speech di Jeff Jarvis, sabato 18 aprile, l’hashtag #ijf15 ha registrato un picco di 1500 tweets in 30 minuti. Per quanto riguarda Facebook: 420mila sono state le visualizzazioni dei contenuti del festival, 15mila tra ‘mi piace’, commenti e condivisioni durante i 5 giorni. 250 i volontari, giovani aspiranti giornalisti - e non solo - arrivati da ogni parte del mondo e impegnati a pieno e con entusiasmo nella macchina organizzativa. TV addio, ora tutto è digitale Ecco i trend rilevati all'ultima edizione del Festival, da 2014, non ha una redazione fisica ma trasmette grazie sempre in grado di anticipare le innovazioni nel mondo alla piattaforma Spreaker.com. A breve sarà operativo il della comunicazione. sito internet. Notare che anche la radio FM sta finendo un Addio alla Tv, benvenuto Mobile Da molti anni si assiste a un progressivo passaggio degli utenti dalla Tv al mobile. I giovani non guardano più la televisione e si affidano a smartphone e tablet, che stanno diventando i device principali per vedere video, ascoltare notiziari e, in generale, rimanere aggiornati su quanto accade nel mondo. Naturalmente viene privilegiato anche il feedback sui social network. percorso venendo sostituita dal digitale con un phase out nel 2017 in Norvegia. CafèBabel: webmagazine europeo con redazione sparse in tutti i Paesi dell'Ue. Link al panel “approcci paneuropei al datajournalism” Link al panel “Il giornalismo d'inchiesta transnazionale” Link al panel “Mafia: possedere l'Africa” Per esempio Al Jazeera, la più importante televisione araba al mondo, sta allentando la sua presenza televisiva a favore di quella su mobile. Per questo ha creato AJ+, Link al panel “L'info radiofonica ai tempi del web e del un canale di news sul digitale il cui obiettivo è quello di mobile” produrre delle notizie, video, documentari e programmi satirici confezionati per una generazione di nativi digitali “mobile-centrica”. Il backlash contro Fb, Twitter e Google Con AJ+ anche il giornalismo televisivo riconosce una dignità al mondo del mobile, non più visto come un surrogato della TV ma come uno strumento di comunicazione in grado di portare utili. In tutta Europa gli utenti, al di là dei governi e dell'Ue, Questa evoluzione della notizia era già stata preannun- stanno mettendo in discussione le tendenze monopolisticiata qualche settimana fa dall'accordo siglato da Fa- che e accentratrici dei social media, rivoltandosi contro cebook con alcune delle testate più importanti del mondo algoritmi opachi (non si capisce ad esempio perché la (New York Times, Times, National Geographic e altre) navigazione di un utente debba essere sorvegliata in modo da offrirgli quello che i social pensano che gli possa per pubblicare le notizie direttamente sui social. piacere). La redazione “diffusa”: nascita di un giornalismo paneuropeo In molti panel ci sono stati degli interventi e dei commenti che hanno messo in discussione la “scala dei valori” di Fb, Google e Twitter, seguiti poi da numerosi applausi. Inoltre, in situazioni dove la libertà di espressione viene messa in discussione, come in Turchia e nel mondo araGrazie ad Internet per lavorare insieme non è più necesbo, gli utenti ormai tendono a puntare il dito contro le sario essere nella stessa stanza e, talvolta, neanche aziende dei social media, colpevoli di collaborare con i nello stesso Paese. Sempre più spesso vengono governi pur di non vedere scemare i propri guadagni. composti team di persone che non si conoscono personalmente ma che comunicano e interagiscono grazie al web. Molti giovani padroneggiano perfettamente tre lin- Link al panel “Google-editori: Un'alleanza possibile?” gue. Ecco alcuni esempi virtuosi: The migrants files: progetto che riunisce giovani giornali- Link al Panel “La guerra della Turchia a Twitter” sti europei con lo scopo di monitorare gli sbarchi dei migranti e creare un database con il numero delle persone che hanno perso la vita durante il tragitto (argomento di forte attualità in questi giorni). Digital geeks e giornalisti: chi comanda? GenerazionE: progetto nato per analizzare le storie dei giovani ragazzi europei che hanno lasciato il proprio Pae- Ormai è risaputo che le competenze tecnologiche stanno se per un futuro migliore. avendo la meglio sulla scrittura. Non stupisce che alcune Possedere l'Africa: progetto che riunisce i centri di giorna- figure tecniche (come programmatori, grafici e gestori di lismo di inchiesta italiano (Irpi) e africano (Ancir) e della big data etc) imparino a fare i giornalisti e non viceversa. Ngo quattrogatti.info per fare luce sulle infiltrazioni mafio- Oggi la tendenza è infatti questa. se in Africa. Un esempio è quello di Gregor Aisch, giovanissimo editor Radio Bullets: web radio italiana che si occupa di Esteri, grafico del New York Times esperto nell'utilizzo dei dati e pubblicando rubriche e notiziari. Nata nel novembre dei grafici. 2 Nuovi giovani meno sta portando con sé tutta una serie di problemi etici, che riguardano soprattutto il plagio. Iniziano a farsi strada i ragazzi nati negli anni Novanta, di età compresa tra i 23-24 anni, in grado di competere con i 28enni che escono dalle scuole di giornalismo. Si tratta di nativi digitali in grado di utilizzare al meglio Internet e altri strumenti con i quali sono cresciuti. Spesso sono stati all'estero per un Erasmus e quindi padroneggiano due o più lingue. Comunque deve essere tenuto a mente il mantra di Aron Pilhofer del Guardian: “Journalism should be a conversation”. Link al panel “User generated content delle news online: il buono, il brutto e il cattivissimo” Link al panel “User generated content: si può essere etici rimanendo competitivi?” Link al panel “Mobile Journalism, la redazione in tasca” Data, data, data e ancora data Stanno iniziando sperimentazioni per riuscire ad utilizzare dei computer in grado di scrivere degli articoli su temi non particolarmente impegnativi (spesso si tratta di redigere delle semplici frasi) come i risultati sportivi o i report trimestrali delle aziende. Da un lato questo dimostra come il mestiere del giornalista si stia automatizzando; dall'altro però questo potrebbe dare la possibilità di spendere maggior tempo per lavori maggiormente "creativi". I dati vengono sempre di più utilizzati nel mondo del giornalismo attraverso grafici e strumenti interattivi. Un caso particolare, oltre a quelli già citati sopra, è Medium Data Lab. L'utilizzo dei dati e dei social sta inoltre incoraggiando la nascita di una nuova forma di attivismo, che si muove nel web ma che riesce ad avere delle ripercussioni anche nella vita reale. Il caso più eclatante è quello di Wikileaks. Link all'articolo "Breaking News: Robots Invade Newsroom" Link al panel “Radical data: tra attivismo e giornalismo” Link al panel “Gli unicorni nelle redazioni” I Robot entrano in redazione Il trionfo dei verticals Grazie al web è possibile scegliere delle categorie e degli argomenti che il lettore possa approfondire. Il New York Magazine si è dotato di tutta una serie di sezioni dedicate agli argomenti più svariati. Interazione nei giornali tra Stampa e Digitale Nello stesso modo anche l'Economist, con il supplemento Le redazioni dei giornali italiani e internazionali stanno Espresso per mobile, dà la possibilità agli utenti di sceiniziando ad aprirsi sempre di più al digitale. Un caso è gliere quali notizie leggere gratuitamente e di approfondiquello del Guardian, che ha dato vita ad una newsroom re vari settori. integrata, dove i giornalisti scrivono sia per l'edizione web che per quella cartacea. Proprio per questo motivo, la vecchia riunione di redazio- Esiste un futuro per le testate mainstream? Sì! ne per decidere come montare la prima pagina del giornale sta scomparendo: adesso ne vengono fatte almeno quattro o cinque per seguire l'evoluzione delle notizie nell'arco della giornata e trattarle quasi in diretta. Link al panel ”Keynote speech di Aron Pilhofer” (Rebooting a 200-year-old Startup. How the Guardian is making the transition to a digitally led newsroom.) Alcuni esempi innovativi da tenere sotto osservazione: Washington Post, National Public Radio, Politico, Trinity Mirror, Fortune Magazine, LA Times, Gannett. In generale però, a parte la BBC, le testate pubbliche non si stanno ancora convertendo. Sunto dal sito del Festival del Giornalismo Gli UGC Ci sono sempre più modi di utilizzare gli User generated content, vale a dire il materiale disponibile sul web prodotto dagli utenti e non da società specializzate. Questo utilizzo invece di scemare sta continuando a crescere, tanto da diventare vitale per le redazioni dei giornali e per coloro che si occupano di comunicazione. Questo feno- "User experience" VS velocità su alcuni scoop sbagliati Le innumerevoli bufale hanno fatto perdere fiducia all'utente che ormai, piuttosto che correre dietro allo scoop incontrollato, cerca di valorizzare la "user experience" e il proprio fact checking, appoggiandosi a questo mantra: "Get it right, get it fast, and on all platforms and be trasparent". 3 · AndreaSpinosiPicotti @andreaspinopico Amazing Twitter interactive map of #ijf15 http://tinyurl.com/ld9gt2k via @Misurare EdelmaNews Newsletter a cura di Edelman Italia Via Varese 11 20121 - MILANO Tel. 02.63116.1 4 Per essere cancellati dalla mailing list o per aggiungere un nuovo indirizzo scrivere a: [email protected] Per dialogare con Edelman: http://www.edelman.it/category/blog/
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