PAESTUM
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PAESTUM Il tempio di Atena L’antica città di Paestum nacque come Poseidonia nel 600 a.C. e cambiò il suo nome dopo essere divenuta una colonia romana. Essa deve la sua riscoperta innanzitutto grazie alle citazioni di grandi poeti quali Virgilio e Ovidio, che ne ricordavano la bellezza e il profumo delle particolari rose pestane, che fioriscono due volte l’anno. Andando sempre più avanti nella storia sono stati riscoperti accenni più precisi dell’ubicazione dell’antica città, e così, all’inizio del Novecento, precisamente nel 1 907, si iniziarono gli scavi, nonostante l’interesse per la riscoperta di questa città avesse pervaso molti storici dell’arte sin dai primi anni del Settecento. Il sito occupa un’area abbastanza estesa; infatti la cinta muraria, di cui ci è rimasta buona parte, ha un perimetro di quasi 5 km. L'attrattiva sono i tre suggestivi templi greci perfettamente conservati, che sembrano ancora vivi e pronti d essere teatro di sacrifici per le divinità. Il primo (in ordine di entrata) è il tempio di Atena, emblematico dello stile dorico; esso è infatti esastilo (presenta 6 colonne nel frontone) e ha ai lati 1 3 colonne, cioè il doppio di quelle del lato corto, più una. Costruito in calcare, è composto da una cella preceduta da un pronao che aveva colonne ioniche, mentre i resti del frontone dorico sono conservati nel museo. Questo è forse uno dei primi esperimenti dell’unione di questi due stili, che accosta l’essenzialità delle forme doriche all’eleganza dei capitelli corinzi. Il secondo è invece un tempio periptero ed esastilo di ordine dorico, denominato “tempio di Era”, o “di Poseidone”, sebbene la scoperta di alcuni doni votivi sembra attribuirlo al culto di Zeus o Apollo. Ma l’edificio più interessante è il “tempio di Era II”, chiamato anche “Basilica di Paestum” per la mancanza del frontone; per questo motivo esso è stato conosciuto a lungo come basilica, quindi non classificato come luogo di culto. Purtroppo però dentro le mura ci sono anche i resti di molte domus, dell’anfiteatro, e di un foro (che deve ancora essere scavato), che versano in uno stato di abbandono, piccoli tesori che raccontano la vita di uomini e donne del passato i quali, una volta riaffiorati, vengono nuovamente sepolti tra l’erba incolta. Non manca un interessante museo dedicato alla cultura greca e romana, che accenna anche alla fase preistorica di questo sito, abitato fin dall’età del bronzo. Il museo è pieno di resti di vasi e gioielli e altri manufatti ritrovati nelle vicinanze, molti dei quali in ottime condizioni. Ma tutte vengono messe in ombra dalla “Tomba del tuffatore”. Quest’opera è divenuta celebre non solo per il suo eccellente stato di conservazione, che ci ha restituito tutti e cinque i lati decorati di una tomba a cassa, ma per il significato della sua pittura, che sui lati si concentra sulle varie azioni svolte durante un simposio, un inno quindi ad una vita felice e piena di cultura e vino (che ci fa intuire l’alto ceto sociale del defunto), che culminano nell’immagine più bella e significativa del coperchio, su cui è raffigurato un uomo che si getta da quello che sembra essere un trampolino, verso un mare ondulato: gli storici dell’arte hanno colto il suo significato più profondo, cioè quello di identificare il trampolino con le colonne d’Ercole, il limite che l’eroe divino aveva posto agli uomini, e quindi un salto verso l’ignoto, verso i tristi inferi dove le anime vagavano disperate e in perpetuo, visione che qui sembra addolcita poiché circondata dai bei momenti passati in vita. La nostra gita aveva come meta il Geofestival del Cilento, e originariamente non comprendeva questa fermata a Paestum, ma fortunatamente è stata inserita, dal momento che questa città è un patrimonio importante per tutta l’umanità (è infatti riconosciuta tale dall’Unesco dal 1 998) e offre una rara occasione di poter comprendere meglio ciò che sulle pagine dei libri di scuola può sembrare tanto arido e sterile. Noi davanti al tempio di Poseidone Losi Laura III B
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in due parti, si ebbe la definitiva riscoperta della città antica.