Kurosawa... il grande condottiero
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Kurosawa... il grande condottiero
Kurosawa... il grande condottiero Scritto da Giulia Dascoli Una carriera lunghissima che ha conosciuto i trionfi e le cadute più atroci. Nel nome dell’arte, del cinema e della cultura nel loro senso più alto. Akira Kurosawa il 23 marzo 2010 avrebbe compiuto 100 anni. Figlio del Giappone più tradizionale, la sua famiglia discendeva da un nobile samurai. Crebbe a cavallo di due culture (in gioventù oltre a disegno, pittura e teatro, praticò con perizia il kendo e il golf) ed elevò la cinematografia del suo paese a livelli, anche internazionali, mai raggiunti prima tanto che da molti è considerato il più grande cineasta giapponese tout court. Dal 1943, anno di Sugata Sanshiro al 1993, anno di Madadayo, in 31 lungometraggi ha edificato un' opera omnia e di altissimo livello, classica e apparentemente semplice nella fluidità del racconto, straordinariamente densa nell'architettura delle storie, potente nel dettaglio dei personaggi. Il suo essere a cavallo di due culture è facilmente riconducibile al fatto che assorbì i giganti della letteratura occidentale e li fece propri, rileggendoli all'interno dei costumi giapponesi. Sortirono capolavori come L'idiota (da Dostoevskij) o I Bassifondi (da Gorki); dal Macbeth di Shakespeare trasse Il trono di sangue e dal Re Lear, Ran . Nel 1950, il suo Rashomon, protagonista il prediletto Toshiro Mifune, abbagliò la mostra di Venezia (Leone d’oro), pioniere-pontiere si una generazione di grandi cineasti che chilometri e ipernazionalismo passato avevano tenuto isolati. Nel 1954 toccò a I sette samurai (Leone d’argento) e poi tante abbacinanti rivelazioni (anche di recupero: L’angelo ubriaco 1/3 Kurosawa... il grande condottiero Scritto da Giulia Dascoli (1948), Vivere (1952), Anatomia di un rapimento (1962) da Ed McBain). Tra epico cinema in costume e drammi contemporanei, ha forgiato la nostra idea di Giappone e anche il nostro cinema. I sette samurai diventarono I magnifici sette in un western di John Sturges, Sergio Leone prese de La sfida dei samurai del 1961, l’idea di Per un pugno di dollari , Georges Lucas trovò in La fortezza nascosta del 1958 suggestioni per il futuro Star Wars. Un maestro di valore assoluto anche nelle influenze, insomma, non amatissimo in patria, amanti dello stile austero di Mizoguchi e della poetica dolente di Ozu. Il progetto di Tora! Tora! Tora fallì miseramente e fu un punto di atroce caduta anche personale, dato che Zanuck della Fox lo licenziò a riprese appena iniziate. Una depressione, con un tentativo fallito di suicidio, da cui emerse grazie ai sovietici con cui realizzò Dersu Uzala nel 1975. Seguì la gloria dell’età matura: un Oscar onorario nel 1990, e gli ultimi malinconici Rapsodia in agosto (1991) e Madadayo . É mancato il 6 settembre 1998 all’età di 88 anni. Lo stile lineare ma comunque rivolto alla spettacolarizzazione delle gesta epiche dei suoi eroi e la sua capacità trattare con toni leggeri e grotteschi fatti dolorosi e drammatici, furono gli ingredienti del successo di Akira Kurosawa da molti definito l’Imperatore del cinema giapponese . Filmografia Akira Kurosawa 1943 - Sugata Sanshiro 1944 - Spirito più elevato (Ichiban utsukushiku) 1945 - Sugata Sanshiro - Parte II (Zoku Sugata Sanshiro) 2/3 Kurosawa... il grande condottiero Scritto da Giulia Dascoli 1945 - Quelli che camminavano sulla coda della tigre (Tora no o fumu otokotachi) 1946 - I costruttori di domani (Asu o tsukuru hitobito) 1946 - Non rimpiango la mia giovinezza (Waga seishun ni kuinashi) 1947 - Una meravigliosa domenica (Subarashiki nichiyobi) 1948 - L’angelo ubriaco (Yoidore tenshi) 1949 - Il duello silenzioso (Shizukanaru ketto) 1949 - Cane randagio (Nora Inu) 1950 - Scandalo (Shubun) 1950 - Rashomon 1951 - L’idiota (Hakuchi) 1952 - Vivere (Ikiru) 1954 - I sette samurai (Shichinin no samurai) 1955 - Testimonianza di un essere vivente (Ikimono no kiroku) 1957 - Il trono di sangue (Kumonosu-jo) 1957 - I bassifondi (Donzoko) 1958 - La fortezza nascosta (Kakushi toride no san-akunin) 1960 - I cattivi dormono in pace (Warui yatsu hodo yoku nemuru) 1961 - La sfida del Samurai (Yojimbo) 1962 - Sanjuro (Tsubaki Sanjuro) 1963 - Anatomia di un rapimento (Tengoku to jigoku) 1965 - Barbarossa (Akahige) 1970 - Dodes’ka-den 1975 - Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure (Dersu Uzala) 1980 - Kagemusha - L’ombra del guerriero (Kagemusha) 1985 - Ran 1990 - Sogni (Yume) 1991 - Rapsodia in agosto (Hachi-gatsu no kyoshikyoku) 1993 - Madadayo - Il compleanno (Madadayo) 3/3
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Tutti gli incontri si svolgeranno presso la sala conferenze
“Roberto Camerani” della biblioteca civica “Lino Penati”.
Ingresso da via Fatebenefratelli